Ciclo biologicoCiclo biologico Metodi di interventoMetodi di … Primavera Le larve o bruchi nascono...

2
ALT EUPROTTIDE EUPROTTIDE EUPROTTIDE EUPROTTIDE e e e Processionaria Processionaria Processionaria Processionaria Direzione Sanitaria Direzione Sanitaria Direzione Sanitaria Direzione Sanitaria Dipartimento di Prevenzione Medico Dipartimento di Prevenzione Medico Dipartimento di Prevenzione Medico Dipartimento di Prevenzione Medico A cura del A cura del A cura del A cura del Servizio Igiene e Servizio Igiene e Servizio Igiene e Servizio Igiene e Sanità Pubblica Sanità Pubblica Sanità Pubblica Sanità Pubblica [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 0332 277240 0332 277240 0332 277240 0332 277240 Primavera Le larve o bruchi nascono in primavera in coincidenza con l’emissione delle nuove foglie che vengono attaccate e divo- rate ancor prima di essere completamente distese. I bruchi vivono in gruppo. Ini- zialmente sono nomadi si spo- standosi di ramo in ramo co- struendo nuovi nidi provvisori. In genere verso la fine di mag- gio, si dirigono in un luogo adatto per fare il bozzolo dove avverrà la metamorfosi. Estate Le larve si trasformano in crisalidi all’interno di questi nidi da cui fuoriescono le farfalle in un periodo compreso tra luglio e settem- bre a seconda degli ambienti L’adulto è una farfalla con ali larghe 3-4 cm la cui vita è molto breve: non più di 2 giorni. Il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposi- zione delle uova. Autunno-Inverno Col freddo dell’autunno e dell’inverno le larve nate dalle uova formano un nido sericeo (bozzoli setosi di varie dimensioni) dove affronteranno la stagione. L'attività riprende in primavera e il ciclo ricomincia. Ciclo biologico Ciclo biologico Ciclo biologico Ciclo biologico Distruzione meccanica dei nidi La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria, consiglia- bile quando l’infestazione coinvolge poche piante in orti o giardini. Tale operazione viene svolta solitamen- te in inverno/primavera, prima che le larve siano uscite dal nido, con l'ausilio di scale e troncarami; durante il prelevamento dei nidi è necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti. Tale metodo di intervento risulta conveniente se utiliz- zato su una superficie ristretta; in caso l’ area di inter- vento sia più estesa, è indicata la lotta microbiologica. Lotta microbiologica La lotta microbiologica è attualmente il metodo di in- tervento più utilizzato e consiste nell'impiego dell'inset- ticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk). Il Bacillus thuringiensis è un batterio che, colpita una larva di lepidottero la paralizza danneggiandone i cen- tri nervosi. Tale insetticida colpisce solo alcune specie di insetti, dunque non risulta pericoloso per la biodi- versità della zona dove il trattamento viene effettuato. E non ha alcuna attività su altri organismi animali quin- di non è tossico per l’uomo. I prodotti in commercio vanno diluiti con acqua secon- do le indicazioni e secondo lo stadio di accrescimento della larva. È preferibile eseguire il trattamento nelle ore serali in quanto l’insettici- da è sensibile ai raggi ultra- violetti e alle alte temperatu- re. L’attività insetticida si ma- nifesta dopo 3 o 4 giorni dal trattamento e a causa della modesta persistenza può essere utile ripetere il tratta- mento dopo 10 o 12 giorni. Tale tipo di intervento è pra- ticato dalle locali imprese di disinfestazione attrezzate contro la processionaria. Per quanto riguarda la lotta alla Processionaria il documento a cui si deve fare riferimento per le necessarie azioni di controllo è: Decreto Ministeriale 30 Ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa” Metodi di intervento Metodi di intervento Metodi di intervento Metodi di intervento ADULTO PROCESSIONARIA NIDI SERICEI LARVE ADULTO EUPROTTIDE

Transcript of Ciclo biologicoCiclo biologico Metodi di interventoMetodi di … Primavera Le larve o bruchi nascono...

Page 1: Ciclo biologicoCiclo biologico Metodi di interventoMetodi di … Primavera Le larve o bruchi nascono in primavera in coincidenza con l’emissione delle nuove foglie che vengono attaccate

ALT EUPROTTIDEEUPROTTIDEEUPROTTIDEEUPROTTIDE

eeee

ProcessionariaProcessionariaProcessionariaProcessionaria

Direzione SanitariaDirezione SanitariaDirezione SanitariaDirezione Sanitaria

Dipartimento di Prevenzione MedicoDipartimento di Prevenzione MedicoDipartimento di Prevenzione MedicoDipartimento di Prevenzione Medico

A cura delA cura delA cura delA cura del

Servizio Igiene e Servizio Igiene e Servizio Igiene e Servizio Igiene e

Sanità PubblicaSanità PubblicaSanità PubblicaSanità Pubblica

[email protected]@[email protected]@asl.varese.it 0332 2772400332 2772400332 2772400332 277240

Primavera Le larve o bruchi nascono in primavera in coincidenza con l’emissione delle nuove foglie che vengono attaccate e divo-rate ancor prima di essere completamente distese. I bruchi vivono in gruppo. Ini-zialmente sono nomadi si spo-standosi di ramo in ramo co-struendo nuovi nidi provvisori. In genere verso la fine di mag-gio, si dirigono in un luogo adatto per fare il bozzolo dove avverrà la metamorfosi.

Estate Le larve si trasformano in crisalidi all’interno di questi

nidi da cui fuoriescono le farfalle in un periodo compreso tra luglio e settem-bre a seconda degli ambienti L’adulto è una farfalla con ali larghe 3-4 cm la cui vita è molto breve: non più di 2 giorni. Il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposi-zione delle uova.

Autunno-Inverno Col freddo dell’autunno e dell’inverno le larve nate dalle uova formano un nido sericeo (bozzoli setosi di varie dimensioni) dove affronteranno la stagione. L'attività riprende in primavera e il ciclo ricomincia.

Ciclo biologicoCiclo biologicoCiclo biologicoCiclo biologico

Distruzione meccanica dei nidi La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria, consiglia-bile quando l’infestazione coinvolge poche piante in orti o giardini. Tale operazione viene svolta solitamen-te in inverno/primavera, prima che le larve siano uscite dal nido, con l'ausilio di scale e troncarami; durante il prelevamento dei nidi è necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti. Tale metodo di intervento risulta conveniente se utiliz-zato su una superficie ristretta; in caso l’ area di inter-vento sia più estesa, è indicata la lotta microbiologica. Lotta microbiologica La lotta microbiologica è attualmente il metodo di in-tervento più utilizzato e consiste nell'impiego dell'inset-ticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk). Il Bacillus thuringiensis è un batterio che, colpita una larva di lepidottero la paralizza danneggiandone i cen-tri nervosi. Tale insetticida colpisce solo alcune specie di insetti, dunque non risulta pericoloso per la biodi-versità della zona dove il trattamento viene effettuato. E non ha alcuna attività su altri organismi animali quin-di non è tossico per l’uomo. I prodotti in commercio vanno diluiti con acqua secon-do le indicazioni e secondo lo stadio di accrescimento della larva. È preferibile eseguire il trattamento nelle ore serali in quanto l’insettici-da è sensibile ai raggi ultra-violetti e alle alte temperatu-re. L’attività insetticida si ma-nifesta dopo 3 o 4 giorni dal trattamento e a causa della modesta persistenza può essere utile ripetere il tratta-mento dopo 10 o 12 giorni. Tale tipo di intervento è pra-ticato dalle locali imprese di disinfestazione attrezzate contro la processionaria. Per quanto riguarda la lotta alla Processionaria il documento a cui si deve fare riferimento per le necessarie azioni di controllo è: Decreto Ministeriale 30 Ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa”

Metodi di interventoMetodi di interventoMetodi di interventoMetodi di intervento

ADULTO PROCESSIONARIA

NIDI SERICEI

LARVE

ADULTO EUPROTTIDE

Page 2: Ciclo biologicoCiclo biologico Metodi di interventoMetodi di … Primavera Le larve o bruchi nascono in primavera in coincidenza con l’emissione delle nuove foglie che vengono attaccate

ALT Euprottide e ProcessionariaEuprottide e ProcessionariaEuprottide e ProcessionariaEuprottide e Processionaria

Il riconosciuto potere molesto delle larve è dovuto alla presenza su di esse di numerosissimi peli urticanti che possono causare allergie ed irritazioni cutanee. Prodotti esclusivamente dalle larve, i peli vengono prima intes-suti nel bozzolo a protezione della crisalide e poi «raccolti» dalle femmine adulte tramite sfregamento dell’addome. Cosa sono i peli urticanti e qual è la loro funzione? I peli urticanti sono pic-cole strutture che si tro-vano sul dorso delle larve e negli stadi di sviluppo successivi (crisalide, farfalla, uova) e hanno una funzione protettiva contro i preda-tori. Sono minuscoli: 0,1 - 0,2 mm (per la Proces-sionaria; nel caso dell’Euprottide i peli sono ben visibili e di colore dorato). Sono numerosi: 600.000 per larva. Sono persistenti: restano nel nido, sulla corteccia, nell’-erba, nelle foglie secche e sui vestiti. I peli urticanti vengono rilasciati se le larve si sentono minacciate. I peli urticanti possono venire trasportati anche dal vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano fa-cilmente ai tessuti, alla pelle e alle mucose. In caso di evidenza di questi lepidotteri defogliatori è necessario evitare di addentrarsi nel boschi colpi-

ti e di avvicinarsi nei periodi di pre-senza delle larve alle fronde delle piante sulle quali si rinvengono i bruchi in alimen-

tazione.

Peli urticantiPeli urticantiPeli urticantiPeli urticanti

Come avviene il contatto con i peli urticanti? ⇒ Se si sosta sotto o nelle vicinanze di alberi o di arbu-

sti infestati (i peli si trovano nell’aria e possono esse-re trasportati fino a una distanza di 200 metri).

⇒ Se si toccano i nidi o le larve. ⇒ Se si effettuano lavori che causano la diffusione nell’-

ambiente dei peli urticanti che riposano al suolo, ad esempio rastrellare le foglie secche e l’erba falciata, falciare l’erba.

⇒ Se si toccano o si lavorano cortecce che hanno ospi-tato un nido di Processionaria della quercia (i nidi di questa specie si trovano spesso sul fusto, mentre quelli della Processionaria del pino e dell’Euprottide nella zona esterna dell’albero o dell’arbusto, sui ra-mi).

La prevenzione si fonda sull’evitare le situazioni di rischio sopra elencate. A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi: ⇒ In caso di contatto con la pelle: comparsa di una

dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. ⇒ In caso di inalazione: i peli urticanti irritano le vie

respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventual-mente, difficoltà respiratoria provocata da un bronco-spasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l'asma).

Consigli utili: ⇒ fare subito una doccia, lavarsi i capelli e cambia-

re gli abiti sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti,

⇒ non grattare le zone del corpo, ⇒ lavare gli abiti contaminati ad almeno 60°, ⇒ trattare la pelle pulita con un prodotto cortisonico

o antistaminico, ⇒ recarsi dal medico, al protrarsi dei sintomi. Le larve possono risultare pericolose anche per alcuni animali domestici, come ad esempio il cane. Per cui particolare attenzione deve essere posta nel condurre tali animali nelle aree sede di infestazione.

Effetti sull’uomoEffetti sull’uomoEffetti sull’uomoEffetti sull’uomo

La Processionaria e l’Euprottide sono insetti ap-partenenti all’ordine dei Lepidotteri (farfalle). Delle numerose specie esistenti, le più diffuse nel nostro Paese sono la Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), la Processionaria del-la quercia (Thaumetopoea processionea) e Euproc-tis chrysorrhoea. Le piante più colpite dalla proces-sionaria sono i pini (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso larici e cedri o altre latifoglie forestali ed ornamen-tali come le querce. Il nome delle processionarie si deve alla caratteristi-ca abitudine delle larve di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di "processione".

Le larve di euprottide invece sono facilmen-te riconoscibili per la presenza sul dorso di due vistosi tubercoli rosso-arancione. Pos-sono trovarsi su alcu-ne Latifoglie forestali e di interesse paesaggi-stico come Tiglio, A-cero, Pioppo o alberi da frutto.

In generaleIn generaleIn generaleIn generale

anno 2010 ASL Via O Rossi 9, 2100 ASL Via O Rossi 9, 2100 ASL Via O Rossi 9, 2100 ASL Via O Rossi 9, 2100 ----VAVAVAVA---- Per informazioni rivolgersi a SERVIZIO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA Tel. 0332/277240 mail: [email protected]