Malaterra 30 11 2011
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Transcript of Malaterra 30 11 2011
Ma, d’altronde, da
Acquedotto Pu-
gliese in poi pas-
sando per l’Ente Sviluppo
e l’Ente Irrigazione, non
sono decenni che i cugini
pugliesi gratuitamente o
quasi governano la nostra
risorsa idrica?.
Con questo interrogativo
atroce, la nostra Verde
Tartaruga Parlante- il mi-
tico Egò- la scorsa setti-
mana, ha lanciato il suo
anatema nei confronti della
classe politica lucana- sia
di maggioranza che di op-
posizione- colpevole, per
inciucio, debolezza e
anche per illeciti arricchi-
menti personali, di essersi
lasciata rubare le nostre ri-
sorse idriche.Vigliacchi,
approfittatori,incapaci, as-
sociazione a delinquere
ma soprattutto nemici dei
lucani e della loro terra:
tutto ciò- denuncia Egò-
che ha contraddistinto chi
avrebbe dovuto difendere
gli interessi lucani
Anno I numero 3 - 30 Novembre 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 24874 Direttore responsabile: Antonio Savino
L’ORA
DELLA RICOSTRUZIONE
Il mondo in sé
non sarebbe
neanche male,
se non ci fosse la
gente a rovinarlo
Anonimo
Do’ con piacere il mio perso-
nale benvenuto al settima-
nale “Malaterra” di Antonio
Savino e Saro Zappacosta, un gior-
nalista e opinionista politico che
stimo molto. E mi complimento per
il bel titolo (paradossale) che è stato
dato a questo giornale, perché la Lu-
cania, come ben sappiamo tutti noi
che l’amiamo, è una terra bellissima
e struggente, e dunque è una “buo-
naterra”, benché si lotti da sempre
contro l’aridità, le frane, lo spopola-
mento e la petrosità collinare.
Epperò c’è qualcosa, in questa “buo-
naterra” che amiamo, che ammala da
troppi anni gli animi e le menti di chi
vi nasce, e questo qualcosa (questa
malattia) si è chiamato nella storia in
tanti modi diversi: ora latifondo, ora
emigrazione, ora malaria, ora corru-
zione, ora analfabetismo, ora clien-
telismo, ora miseria, ora terremoto,
ora classismo (ma l’elenco sarebbe
assai lungo). Dunque per poter ap-
pieno amare e glorificare questa
“buonaterra” che è la Lucania, gli
uomini liberi e indipendenti come
Zappacosta sono costretti a denun-
ciare ogni giorno la “malaterra”, e
L’ORA
DELLA DISTRUZIONE
PERLINE
-Dillo a me
-Mondo web
-Arte
-Cinema teatro mu-sica
-Comics
-Bazar
VitaVita
da pensionatida pensionatiContinua a pagina 5
Saro Zappacosta
Continua a pagina 4
Andrea Di Consoli
I bravi
e gli odierni
Don Rodrigo
locali
Egò a pagina 8
Imparare
a tutte
le età si può
Santopietro a pagina 21
L’amore
per il verde
di una
giornalista
Di Palma a pagina 14
2 30 NOVEMBRE 2011
Mario Monti ha detto che gli italiani sa-
ranno diligenti e faranno i "compiti a
casa". Rispetteranno gli impegni comuni a
suon di (anche se in maniera implicita) la-
crime e sangue. E gli altri faranno lo stesso?
�on sembra. Al termine dell'insignificante
vertice di Strasburgo, dove in fretta e furia (di facciata) si è cercato
di ricorrere ai ripari. La catastrofe sui mercati soffia sul collo ed è
necessario trovare soluzioni imminenti. Per i risparmi si raschiano il
fondo del barile, la moneta circola sempre meno,la produzione interna
e la conseguente esportazione arranca, gli investitori latitano. Fran-
cia e Germania continuano a comportarsi da primi della classe, visti
gli esiti della riunione. L'intento è vedere rafforzata la moneta co-
mune. Ma poi quando si va a spluciare il capitolo soluzioni, ognuno
ne propone diversi. La Merkel non ci sta
a viaggiare in economic class insieme al
resto della truppa, proponendo un mo-
dello ultraliberistico: degli eurobond se ne
può fare a meno poichè frenano la crescita.
Per cui bisogna pompare concorrenza,
premiando solo i virtuosi. Il ridanciano Sarkozy propone invece un
pacchetto in funzione di salvataggio per i paesi in difficoltà (molti dei
quali carichi di titoli tossici). Quello che spetterebbe alla Bce, se con-
trollasse davvero l'eurozona. Francia e Germania, insomma, conti-
nuano a ragionare in maniera diversa. Monti un colpo ad effetto l'ha
sferrato, ricordando che proprio furono loro- paragrafo sanzioni- a
snobbare il patto di stabilità, nel 2003. E questo appunto non è stato
gradito.
SineLinea
Nicola Melfi
INTENTI
Berlusconi chiede di «dare tempo per lavorare a
Monti», ma la nomina a sottosegretario di Giampaolo
D’Andrea, l'unico "politico lucano" della squadra, in-
fiamma il centrodestra. Il Pdl protesta. «Nulla di per-
sonale verso D’Andrea, ma la decisione di nominare
un politico come lui in un esecutivo tecnico tradisce
la ragione costitutiva del governo.
LE �OMI�E - Ecco dunquei nomi della nuova squadradi governo: oltre a Vittorio
Grilli, vice ministro, all’Economiaentrano come sottosegretari ancheVieri Ceriani e Gianfranco Polillo.Mario Ciaccia è stato nominato vi-ceministro al ministero dello Svi-luppo Economico con delega alleInfrastrutture. Sottosegretari allostesso ministero, Claudio De Vin-centie Massimo Vari. Carlo De Ste-fano, Giovanni Ferrara e SaverioRuperto sono stati nominati sotto-segretari all’Interno GiampaoloD’Andrea e Antonio Malaschini,già segretario generale del Senato,saranno i nuovi sottosegretari aiRapporti con il Parlamento. CarloMalinconico, attuale presidentedella Fieg, è stato nominato sotto-segretario all’Editoria. Paolo Pe-luffo, consigliere della Corte deiConti e consulente del presidentedel Consiglio per il 150esimo an-niversario dell’Unità d’Italia, è in-vece sottosegretario allaComunicazione e all’informazione.Al Welfare, nuovo viceministro èMichel Martone e sottosegretarioCecilia Guerra. Filippo Milone eGianluigi Magri sono invece statinominati al ministero della Difesa.Andrea Zoppini, professore univer-sitario a Roma 3 e Salvatore Maz-zamuto, sempre della stessauniversità, sono i nuovi sottosegre-tari alla Giustizia. Marta Dassù, di-rigente dell’Aspen Institute eStaffan De Mistura, con un lungopassato all’interno dell’Onu, sonosottosegretari agli Esteri. GuidoImprota è stato nominato sottose-gretario alle Infrastrutture. RobertoCecchi è stato nominato sottose-gretario ai Beni culturali. FrancescoBraga è stato nominato sottosegre-tario all’Agricoltura. All’Ambiente,sottosegretario è Tullio Fanelli.Elena Ugolini e Marco RossiDoria, sono stato nominati sottose-gretari all’Istruzione. Sottosegreta-rio alla Sanità è Adelfio ElioCardinale, attualmente vicepresi-dente dell’Istituto superiore di Sa-nità e in passato presidente
I NUOVI
SOTTOSEGRETARI
nazionale dei medici radiologi, oltre chepreside della Facoltà di medicina dell’uni-versità di Palermo. D’ANDREA, IL PDLPROTESTA - Con questa tornata di no-mine, che conferma l’intenzione di sce-gliere una squadra «tecnica» e di snellirela compagine governativa (da 40 vicemi-nistri e sottosegretari si è scesi a 28, di cui4 presso la Presidenza del Consiglio), ilpremier chiude la partita sulla squadra,per concentrarsi sul Consiglio dei ministridel 5 dicembre. In realtà, proprio sullacomposizione «tecnica» si è scatenata laprima polemica contro il governo. Il pre-sidente dei senatori del Pdl Maurizio Ga-sparri ha criticato l’indicazione diGiampaolo D’Andrea a sottosegretario aiRapporti con il Parlamento. «L’ostina-zione con cui lui stesso o chi per lui havoluto l’inserimento nel Governo del-l’onorevole D’Andrea non giova alla re-putazione dell’esecutivo. Avevamochiesto che non ci fossero esponenti di di-retta emanazione politica e D’Andrea loè. Ci attendiamo da lui e dal Governo ungesto di coerenza, proprio per semplifi-care i rapporti con il Parlamento», hadetto Gasparri. Alla protesta di Gasparrisi sono uniti altri parlamentari del Popolodella Libertà. IL GIURAMENTO - Ilgiuramento dei sottosegretari è previstogià per martedì mattina alle 10 nella saladel Galeone di Palazzo Chigi] Un nuovoministro nel governo Monti Ciaccia(gruppo Intesa) vice di PasseraPatroni Griffi alla Funzione Pubblica.Grilli vice-ministro al Tesoro. Martedìmattina il giuramento al Quirinale
l
Il governo Monti ha completato la sua squadra con la lista di
viceministri e sottosegretari, ed un nuovo ministro, quellao
della Funzione Pubblica: a sostituire Renato Brunetta è stato
scelto Filippo Patroni Griffi, magistrato, classe 1995, che ha
ricoperto l’incarico tecnico di Capo dell’Ufficio legislativo del
Ministero della funzione pubblica per diversi governi prece-
denti, sia di centrodestra che di centrosinistra
La stanza
del direttore
Direttore Responsabile:A�TO�IO SAVI�O
Direttore Politico: SARO ZAPPACOSTA
,Redattori
AG�ESE ALBI�I, LUCA ARLOTTO,
DA�ILO CHIARADIA, , SERE�A DA�ESE,
MICHELA DI PALMA, FABRIZIO FIORI�I
SIMO�A MARGA�ELLA, LOREDA�A ROMA�ELLI,
GIUSI SA�TOPIETRO
Impaginazione &Grafica FRA�CESCO PIETRO FALOTICO
Stampa Martano Editrice Modugno (BA)
Reg. Trib. Potenza �°420 del 06 10 2011
Editore: ASD POTE�ZA EQUITAZIO�E
Direttore EditorialeA�TO�ELLA PRESTA CIRIGLIA�O
Direzione MarketingGIA��I PE��A
tel. 0971 24874Cell. 349 5774427
330 NOVEMBRE 2011
CHE BRUTTA VECCHIAIA
Come cambiano le pensioni: l’introduzione del metodo contributivo prorata
Tra gli interventi più proba-
bili in materia di stabilizza-
zione della spesa
previdenziale, l'introduzione del
«metodo contributivo pro rata» è
quello che ha destato il maggior in-
teresse e anche i timori di coloro
che sono prossimi alla pensione.
La riforma Dini aveva introdotto il
contributivo per i neo assunti dal
gennaio 1996 e per quelli che a tale
data vantavano meno di 18 anni di
anzianità contributiva; ma per tutti
quelli che avevano più di 18 anni di
contributi al dicembre 1995 i sin-
dacati avevano imposto di mante-
nere il vecchio metodo retributivo
basato sulle ultime retribuzioni. In
pratica la riforma aveva colpito i
più giovani lasciando immuni i la-
voratori con maggiore anzianità.
Ora il contributivo verrà applicato
anche a questi lavoratori, non ov-
viamente sull'intera pensione come
qualcuno temeva, ma solo per il pe-
riodo residuale della vita lavorativa;
infatti la pensione verrà calcolata
con il vecchio metodo retributivo
fino al 31 dicembre di quest'anno e
con il nuovo contributivo (concetto
del pro rata) a partire dal primo
gennaio 2012. Il provvedimento ri-
guarderà le platee di lavoratori, tra
gli 1,5 e i 2 milioni, che andranno
in pensione da qui al 2016 con un
massimo di 40 anni di contribu-
zione e 65 anni d'età; oltre tale data
la maggior parte dei retributivi puri
saranno in quiescenza.
Dal punto di vista della «cassa» il provve-
dimento non porta grandi risparmi, anche
se nella situazione data tutto è utile, ma è
importante, e bene ha fatto a proporlo il neo
ministro Elsa Fornero, perché lancia un
messaggio di equità tra le generazioni e
seppure tardivamente e non certo per colpa
del nuovo governo, spalma i sacrifici pen-
sionistici su tutti i lavoratori, giovani e an-
ziani; cosa che non era riuscita alla Dini ma
che era stata applicata nel 1997 dalla Sve-
zia che aveva introdotto la riforma mutuan-
dola proprio, una volta tanto, dalla nostra.
Come si evince dalle tabelle allegate, che
non tengono conto della revisione triennale
dei coefficienti di trasformazione, la ridu-
zione delle prestazioni è modesta per i la-
voratori dipendenti (non oltre il 2% con la
revisione dei coefficienti) e leggermente
più elevata per i lavoratori autonomi, per il
fatto che versano il 20% di contribuzione
contro il 33% dei dipendenti. Ma atten-
zione, il provvedimento non è solo equita-
tivo per i giovani ma lo è pure per coloro
che sono a fine carriera, a causa della at-
tuale crisi occupazionale. Infatti con il me-
todo retributivo la pensione viene calcolata
sulla base degli ultimi 10 anni per i lavora-
tori dipendenti e 15 per gli autonomi; in
pratica si poteva versare (stresso il concetto
per farmi capire) 1 euro per 25 anni e poi
1.000 € negli ultimi 10 o 15 e si sarebbe ot-
tenuta una pensione pari al 70 o 80% di
mille. E' il metodo che ha prodotto la mag-
gior parte del debito previdenziale. I redditi
quindi crescevano o venivano fatti crescere
soprattutto negli ultimi anni per avere, a
vita, una pensione più alta; ma la crisi oggi
colpisce proprio quelli a fine carriera, ne ri-
duce i salari e redditi e quindi penalizza la
pensione. Con il contributivo si salvano gli
ultimi anni retributivi maturati fino al 31
dicembre 2011 mentre tutto ciò che acca-
drà dopo il gennaio 2012 non influirà sul
grosso della pensione ma solo sulla piccola
parte calcolata con il contributivo.
Anche la proposta della Fornero
sulla revisione delle finestre mobili
è veramente apprezzabile; infatti
se lo Stato desidera la fiducia dei
cittadini deve assolutamente evi-
tare provvedimenti che vengono
giudicati in gergo «una fregatura».
Tra queste la più eclatante è la re-
gola che impone 12 o 18 mesi di
lavoro in più a chi ha maturata i 40
anni di servizio; in pratica si obbli-
gano i lavoratori dipendenti a pa-
gare contributi sociali pari al 33%
o, se autonomi, il 20% del loro
reddito senza avere un euro di pen-
sione in più. La stessa idea delle fi-
nestre mobili aumenta
fittiziamente l'età di pensiona-
mento; nella vicina Svizzera
quando uno matura i requisiti per
la pensione fa domanda e dopo
massimo tre mesi va in quie-
scenza; da noi in modo bizantino
deve restare 12 mesi o più e il ter-
mine dovrebbe aumentare nei
prossimi anni. Meglio agire in
modo più trasparente aumentando
le età di pensionamento a 63/64
anni per tutti, uomini e donne, e
prevedere uscite di anzianità fles-
sibili tra queste età e i 68/70 anni;
ovviamente più si lavora e mag-
giore sarà la pensione.
(Corriere.it)
4 30 NOVEMBRE 2011
L’ORA DELLA DISTRUZIONEPer difendere la “buonaterra”, purtroppo ci tocca sporcarci
le vesti e le mani con questa “malaterra” di arroganti
questa “malaterra” non si iden-
tifica affatto (come taluni di-
cono in malafede ben
remunerata) con mali cance-
rosi quali la mafia, la camorra
e la ‘ndrangheta (sappiamo
bene che in Lucania il crimine
organizzato non esiste), ma
con chi rapina risorse e spe-
ranze per interesse (di partito e
personale), costruendo su tale
rapina un chiuso e granitico
consenso sociale e politico,
sempre più indifferente verso
chi ama disinteressatamente la
Lucania, verso chi è costretto a
emigrare per bisogno, verso
chi esprime dissenso politico e
culturale, verso le intelligenze
e le professionalità non sotto-
messe a un potere gerarchiz-
zato e vendicativo.
Il centrosinistra che governa la
Regione Basilicata – pur es-
sendo la somma algebrica di
parte della cultura cattolica,
comunista e socialista, e dun-
que democratica, attenta stori-
camente ai bisogni e alle
aspettative delle classi umili e
subalterne – esprime da molti
anni a questa parte una classe
dirigente illiberale, arrogante,
padronale e maneggiona che
costruisce il proprio consenso
elettorale su metodi degradanti
e umilianti quali il clientelismo
(dare o promettere lavoro,
spesso negli enti pubblici, sol-
tanto ai propri “clienti”), il
voto di scambio (dare o pro-
mettere il lavoro, spesso negli
enti pubblici, in cambio di
voti), la nomina ai vertici degli
enti regionali e sub-regionali di
uomini politici o “manager”
direttamente riconducibili al
centrosinistra (spesso senza
nessuna eccellenza curricu-
lare), l’utilizzo sistematico e
scientifico del bisogno sanita-
rio (attraverso medici e primari
“nominati”), trasformando in
tal modo diritti costituzionali
in regalie e “favori”, e, infine,
la trasformazione dei partiti da
organizzata (e dunque controllata, ri-
cattata) dalla culla al cimitero.
Vedremo in futuro se questo centro-
destra saprà anche dire una parola di
verità e di coraggio sulle troppe ano-
malie mediatico-giudiziarie lucane.
Per intanto speriamo che la battaglia
del centrodestra lucano non abbia
come unico scopo quello di sostituire
le facce e le voci di via Verrastro, per-
ché il cambiamento che ci aspettiamo
è profondo, radicale, non nominale,
non formale, ma sostanziale. Sarà ov-
viamente il tempo a dirci se varrà la
pena puntare fino in fondo –senza ri-
serve – su
q u e s t o
centrode-
stra rinno-
vato di
Basilicata.
C o m u n -
que, visto
che le ri-
sorse pub-
bliche (i
t r a s f e r i -
m e n t i
dallo Stato
agli enti
regionali) scarseggiano ogni giorno di
più, è bene che da subito i cittadini lu-
cani imparino a pretendere dalle
classi dirigenti poche e chiare cose:
una spesa oculata ed efficiente per ga-
rantire i servizi sociali essenziali (in
specie sanitari, nei quali ci sono spre-
chi, inefficienze e interessi inauditi),
una vera programmazione infrastrut-
turale, un controllo oggettivo e scien-
tifico delle condizioni ambientali,
l’affidamento delle direzioni sanitarie
a personale manageriale e non di pro-
venienza partitica, lo snellimento bu-
rocratico, e una totale exit-strategy in
materia economica, perché la Re-
gione non può avere come compito
quello di creare lavoro o di finanziare
(tipo banca pubblica) le imprese
(quando lo fa, fallisce quasi sempre e,
anche se fallisce, ne approfitta co-
munque per fare clientelismo con il
pubblico danaro), ma quello di favo-
rire buone condizioni ambientali di
partenza delle imprese e delle indu-
strie (senza frapporsi viscidamente
luoghi di pubblica discussione e di
pubblica e dialettica selezione delle
classi dirigenti in una ristretta cabina
di regia oligarchica dove poche per-
sone decidono i destini (individuali, e
dunque collettivi solo per somma al-
gebrica) di molte migliaia di persone.
Se questa è la sinistra nei cui valori io
da ragazzo mi formai con infinte spe-
ranze (essendo figlio di contadini lu-
cani emigrati in Svizzera), allora
ammetto pubblicamente di non essere
più di sinistra (e taccio per carità di
patria il tema del garantismo e del-
l’autonomia della politica, proprio
non com-
p r e n -
d e n d o
come ci si
sia potuti
r i d u r r e ,
non solo
nel cen-
trosinistra
lucano, a
e s s e r e
così su-
balterni a
poliziotti,
uscieri di
tribunale, magistrati in odor di candi-
datura, killer mediatici e “finte barbe”
in perenne spola tra procure e reda-
zioni di giornali). Ma tant’è, anche se
non diremo mai ipocritamente – a
prescindere – di “avere fiducia nella
magistratura”.
E perciò ammetto senza difficoltà di
guardare con favore al centrodestra
lucano, perché almeno il centrodestra
lucano da qualche tempo a questa
parte lotta duramente contro il neo-
feudalesimo di questa classe dirigente
(contro il patetico culto della perso-
nalità che il Presidente della “junta”
ha imposto ai suoi scribi e travet),
chiede trasparenza ed efficienza am-
ministrativa, chiede “più società e
meno politica”, ovvero più libertà,
più iniziativa individuale, più dinami-
smo sociale e culturale, e meno assi-
stenzialismo, meno paternalismo,
meno arroganza, meno sprechi, meno
corruzione, meno cultura pubblica,
meno convinzione che la vita dei cit-
tadini debba essere programmata e
per chiedere assunzioni o altri
“contributi” o contiguità), che
sempre però devono nascere
da un estro della vocazione in-
dividuale, perché la storia eco-
nomica della Lucania è anche
la storia del fallimento dell’in-
dustria e delle imprese pubbli-
che o para-pubbliche.
Quindi non si tratta solo di
cambiare una classe dirigente,
ma di cambiare la mentalità
politica lucana e, di conse-
guenza, di smantellare un vero
e proprio “sistema” oligar-
chico che riesce a controllare
(a comprare) finanche il dis-
senso, l’antipolitica, il giusti-
zialismo, perché consulenze e
prebende varie vengono utiliz-
zate da alcuni anni (dilapi-
dando le casse regionali) come
“argomenti” politici (eviden-
temente irresistibili). Perciò
questo per me – non ho diffi-
coltà a dirlo – è per forza di
cose il tempo della distru-
zione. Verrà certamente il mo-
mento della costruzione; per
intanto, però, che si butti giù –
ognuno per come può – questo
cattivo regime sovietico di
provincia, questo teatrino di
politicanti senza arte né parte
in affannosa ricerca di sudditi
e di uomini da tenere appesi al
filo delle promesse.
Per difendere la “buonaterra”,
purtroppo, ci tocca sporcarci
le vesti e le mani con questa
“malaterra” di arroganti. Ov-
viamente in questa lunga tra-
versata nel deserto faremo
finta di non vedere i rivoltosi
che si venderanno per un
piatto di lenticchie, e faremo
finta di non sapere che tanti ri-
voltosi utilizzeranno la rivolta
per contrattare meglio il
prezzo del proprio tacere. Per-
ché così va la vita non solo in
questa bellissima “malaterra”
che è la Basilicata.
segue dalla prima
Andrea Di Consoli
Andrea Di Consoli
della sinistra vuoi per la provenienzadella stessa esperienza politica, vuoiper la provenienza dello stesso terri-torio, vuoi per accordi scientementeconclusi al fine della formazione diun vero e proprio comitato di affaritrasversale che copre ogni settoredella società e della società lucana.C’è da augurarsi- sostiene il miticoEgò- che ci siano ancora dei ’lucidifolli’ disposti ad impegnarsi nel-l’agone politico per gli interessi ge-nerali economici della comunitàlucana’. Ciò premesso, voglio rassi-curare il mitico Egò. È vero: ci sonouomini di centro destra che possonofar voltare pagina alla nostra storia;però non sono certamente i compagnidi merenda individuabili nell’ex ver-tice del PDL. Personalmente li ho giàindividuati in sede di commento suirisultati precongressuali del partito lu-cano di Alfano indicando, 3 settimanefa, i nominativi di un gruppo vin-
530 NOVEMBRE 2011
L’ORA DELLA RICOSTRUZIONE
“Tocca agli uomini di destra, Rosa, Venezia,Pace, Naborre e Larocca del PDL
e non l’ha fatto.Di conseguenza, la Puglia haavuto gioco facile ad appro-priarsi dei tesori naturali dei lu-cani ma, soprattutto, a menarele danze, dirigere i nostri am-ministratori, schiacciarli comevermi indegni, e comandaresui lucani, ignari su quanto èaccaduto, all’oscuro del furtoperpetrato ai loro danni conti-nuamente negli anni; chehanno permesso, tuttavia, ainostri politici- di maggioranzae di minoranza- di arricchirsisfacciatamente alle nostrespalle.Non si spaventino, i nostri let-tori, non si meraviglino: pur-troppo fa parte del passato.Pensino al futuro, per cui inco-mincino a convincersi chequanto il nostro organo di in-formazione denuncia settima-nalmente, purtroppo rispondeal vero e di conseguenza, fac-ciano si che i nostri appelli nonrestino lettera morta: agire diconseguenza. Come? Sarà ar-gomento di un altro articolo,perché ora, quello che conta èricordare ciò che la NostraVerde Tartaruga Parlante- ilmitico Egò- ha denunciato lasettimana scorsa.Innanzitutto il suo attacco allaclasse politica: ‘È quanto mainecessario che gli uomini dicentro-destra decidano cosafare del loro futuro politico esociale, perché è certo che vi èun sodalizio coeso teso a nonmodificare gli equilibri politiciper consentire a ex banchieried ex portaborse, attraverso ilcontrollo del consenso, siadella maggioranza sia dell’op-posizione, di attingere a pienemani dalle risorse del territo-rio e da ogni attività econo-mica che da esso promana: dalpetrolio all’acqua, dal gas aifanghi petroliferi, dai finanzia-menti pubblici alle discaricheper una continua, artata emer-
genza rifiuti al solo fine di accumu-lare ricchezze personali’.Chi sono questi ex banchieri ed exportaborse lucani che dalla Pugliacondizionano e corrompono questalocale e fecale classe politica lucanadi maggioranza e di opposizione (fatti salvi pochi uomini onesti, chetutti conoscono) creando così un’as-sociazione a delinquere per usurpareai lucani le loro risorse idriche?Egò non fa nomi: li lascia intendered’altronde, chi siano non importa. Itraditori della terra lucana non vannoneppure nominati: possibilmente,vanno schiacciati; sicuramente però,vanno combattuti. E la nostra VerdeTartaruga Parlante facilmente indivi-dua i difensori della Lucania quandoafferma che :’per tali obiettivi ambi-zioni ci vogliono gli uomini adeguati(alcuni uomini di centrodestra,ndr)non quelli che per tre lu-stri hanno partecipato alle merende
cente, individuabili in GianniRosa ( nuovo leader acclamatoe voluto dalla base) AurelioPace, Camillo Naborre e Lo-renzo Larocca di diversa ori-gine politica, ma uniti in un’identità spirituale e intellet-tuale ispirata all’onestà e co-muni valori ideali.Bene, lo ribadiamo: sono co-storo che –se uniti- potrannosalvarci da un futuro vergo-gnoso come il presente, unita-mente ad altri lucidi folli.D’altronde anche quell’im-menso giornalista (per profes-sionalità, cultura e sensibilitàumana) che si chiama AndreaDi Consoli, mercoledì 23 no-vembre ha affermato sul Quo-tidiano quanto segue:-Aspettiamo con ansia i Con-gressi Provinciali del PDL,perché Il PDL sta gettando lebasi per un nuovo corso poli-tico, anche se in futuro, allasacrosanta denuncia di un si-stema corrotto clientelare eoligarchico, andrà affiancatae dunque esplicitata una vi-sione d’insieme della Basili-cata, benché una buona edefficiente spesa pubblica siagià un primo passo irrinuncia-bile. Seguiremo perciò con at-tenzione le mosse di GianniRosa, Mario Venezia e AurelioPace e speriamo che il conso-ciativismo rinunciatario deiTaddei e dei Pagliuca scendapresto nel dimenticatoio’.Identità di vedute, quindi , trachi scrive questa nota e An-drea Di Consoli: hanno fiducianegli stessi uomini. Lo ricor-dino bene Gianni Rosa, MarioVenezia, Aurelio Pace, Ca-millo Naborre e Lorenzo La-rocca.In fondo in fondo, vogliamosolo quello che voglionoloro:onestà e rinnovamento.
Saro Zappacosta
segue dalla prima
Mario Venezia
Camillo Naborre
Aurelio Pace
Gianni Rosa
Lorenzo Larocca
6 30 NOVEMBRE 2011
DAL FREDDO DEI TREMONTI
AL GELO DEL MONTI
Riflessioni in libertà
Viste le attese riposte
nel Governo dei su-
pertecnici che a detta
della stampa nazionale
avrebbe calmierato i mercati
finanziari, fatto abbassare lo
spread, ridotto il tasso di in-
teresse sui titoli sovrani, è da
credere che erano per dirla
con Bossi “tutte balle”. A
quindici giorni dal suo inse-
diamento l’esecutivo non ha
ancora messo mano alle no-
mine dei viceministri e sotto-
segretari né chiarito il
programma di equità che fin
dal primo giorno ha annun-
ciato; se non fosse per l’in-
dubbia serietà del Presidente
Monti ci sarebbe da credere
ad una bufala il pacchetto
misure che avrebbe portato
in visione alla Merkel e da
questi definito straordinario.
La verità è che la crisi non è
Italiana, la causa dello spread
alle stelle non era Berlusconi
(tanto che pur dimessosi i
tassi sono continuati a salire)
probabilmente alle cause del-
l’aggressione non è estranea
la mancanza di unità nazio-
nale, perché l’opposizione
pur di far cadere il nemico
operare scelte politiche. Purtroppo
non è difficile immaginare che la
soluzione tra qualche mese sarà
solo il ricorso alle urne in piena
crisi globale con miliardi andati in
fumo prelevate con manovre inique
a carico dei soliti noti. E allora, chi
dovrà ringraziare di tale “rosea” si-
tuazione l’Italiano medio? Dovrà in
primis ringraziare l’Inquilino del
colle la cui solerzia nel commissa-
riare la politica è stata fulminea,
dovrà ringraziare la stampa sinistra
che come corvi si sono nutriti a co-
mando del cadavere della nostra
economia, dovranno ringraziare il
signor no dello scranno alto della
Camera, i sinistri pettinatori di
bambole ed i falsi moralisti ecume-
nici di lungo corso politico. Infine
un grazie dovranno conservarlo per
Berlusconi è stato scientemente in-
curante del baratro economico che
la sua azione causava a ciò suppor-
tata dai corvi della carta stampata e
degli opinionisti di sinistra con l’
appoggio ecumenico dei terzopoli-
sti di Casini & C.
Costoro se avessero avuto vera-
mente a cuore le sorti del nostro
paese avrebbero propeso per una
tregua politica (più volte invocata
dal Presidente Berlusconi) lavo-
rando per il bene comune e invece,
pur di assurgere a ruoli di governo
attraverso i tecnici, l’opposizione,
incapace di governare con il con-
senso del Popolo, è stata disposta a
tutto, con il risultato che lo Stato
Italiano si ritrova ad essere com-
missariato oltre che da Banca In-
tesa, da tecnocrati incapaci di
i prelati che non gradiscono
intromissioni nei loro affari
di stato ma amano introdursi
sibillinamente negli affari
della politica Italiana, e, da
ultimo, i consigliori del Pre-
sidente Berlusconi che lo
convinsero nell’estate del
2010 che sarebbe stato me-
glio ingaggiare alcuni parla-
mentari per sostituire gli
adepti del transfuga di Mon-
tecarlo invece di propendere
per immediate elezioni che
avrebbero portato un con-
senso ancora maggiore al
PdL.; forse che temevano di
perdere lo scranno romano e
con esso i suoi benefici?
Presidente Berlusconi, la
prossima volta si fidi del suo
istinto quello di sicuro non
lo tradisce, trascuri chi per
non contrariarla Le dice si, a
prescindere , la critica e il
confronto, spesso migliora e
se in ultima analisi dovesse
sbagliare meglio farlo per
colpe proprie che per defi-
cienze altrui.
La verità è che la crisi non è italiana ma riguarda l’Europa intera
Adesso il nostro impegno è pensare e co-
struire il miglior PDL possibile per i pros-
simi anni. I pilastri dovranno essere solidi
e saranno proprio i coordinatori provinciali
a dover fare la differenza rispetto ad un pas-
sato in cui l’organizzazione sul territorio e
l’attività politica, in una provincia come
quella di Potenza, così grande e così diffi-
cile, non hanno brillato. Anche la città ca-
poluogo affronta un’importantissima sfida.
Gli ultimi risultati per le elezioni comunale
del PDL sono stati i più disastrosi in asso-
luto, con soltanto il 12% del consenso. Il
capoluogo deve voltare pagina e dare vita
ad un nuovo capitolo, fatto di rinnova-
mento, di qualità e di grandi energie. Ad
oggi infatti il capoluogo di regione non ha
una sua sezione cittadina e non ha il suo se-
gretario da anni, una situazione non certo
edificante per un partito che vuole essere
forza di governo nella città e nella regione.
La Basilicata, la Provincia di Potenza e il
comune capoluogo pur nei risultati eletto-
rali scadenti, hanno un profondo bisogno
di costruire un’alternativa valida e credibile
ad un centro sinistra fallimentare nella ge-
stione amministrativa a tutti e tre questi li-
velli. Rinnovamento, qualità, grandi
capacità e soprattutto un’identità ben defi-
nita e distante anni luce dal centro sinistra
attuale, sono i pilastri per un grande Popolo
delle Libertà di Basilicata per costruire fi-
nalmente grandi vittorie elettorali.
730 NOVEMBRE 2011
CHI BEN COMINCIA E’ A META’ DELL’OPERA
Chiuso il tesseramento, si apre adesso la fase
della riorganizzazione del PdL lucano
La nomina di un nuovo segre-
tario nazionale del Popolo
della Libertà, Angelino Al-
fano, rappresenta un importante sti-
molo per tutto il partito per tentare
di portare nuova linfa e nuove ener-
gie al partito più grande d’Italia.
Partire dalla base, promuovendo
congressi provinciali e comunali,
con nuove regole, con l’elezione di-
retta dei tesserati, senza possibilità
di delega, è a mio parere il miglior
inizio che ci potesse essere. La Ba-
silicata e in particolare la provincia
di Potenza in vista dei congressi
hanno vissuto una intensissima fase
di tesseramento, che ha portato tra
l’altro ad un risultato finale decisa-
mente positivo, oltre 10 mila tesse-
rati. Chiuso il tesseramento, si apre
adesso la fase della riorganizza-
zione del partito sul territorio lu-
cano. Grazie alla stretta
collaborazione con il Vice Coordi-
natore Regionale del PDL, il consi-
gliere Gianni Rosa, ho avuto la
fortuna di vivere un periodo di
grandissimo impegno sul territorio
e di grandissima passione politica.
Credo che gli elettori lucani di cen-
tro destra possano nell'incredibile
entusiasmo politico di Gianni Rosa,
trovare un traino verso un futuro
importante del partito. Dietro il
consigliere regionale c'è una gran-
dissima squadra di persone, molti
giovanissimi, dotati di grandi capa-
cità e di valori fortemente identificativi
della storia della destra lUcana. Ho avuto
così la fortuna di incontrare e di riscoprire
una grande massa di sostenitori del centro
destra, un fiume di energie e di grande qua-
lità, un gran numero di lucani stanchi di es-
sere mal rappresentati e vogliosi di riuscire
a costruire finalmente una vera alternativa
a chi ci amministra da oltre 20 anni.
La voglia di rivalsa, di vittorie elettorali e
di cambiamento, sono la benzina fonda-
mentale per qualunque vittoria importante.
Nelle numerose riunioni, in tanti paesi,
negli incontri in tante famiglie, ho incon-
trato persone che soprattutto non hanno
nessuna voglia di arrendersi, ma che ancora
vogliono combattere per tentare di affer-
mare un’idea differente di politica, di ge-
stione del potere e di Basilicata. Purtroppo
i risultati elettorali a carattere regionale,
non sono mai stati all’altezza di quelli che
si sono ottenuti in occasione delle elezioni
politiche, indicativo il risultato delle ele-
zioni politiche del 2008 in cui il 37% dei
lucani hanno votato per il PDL mentre alle
provinciali il solo il 18%. La storia del cen-
tro destra in Basilicata è certamente stata
sempre molto in salita, ma forse si sarebbe
potuto sfruttare meglio il grande traino of-
ferto dal Berlusconismo di questi 20 anni
per tentare di raggiungere anche in Basili-
cata risultati migliori.
Ma il passato oggi conta solo per trovare
soluzioni valide per costruire un futuro ben
diverso, un futuro di vittorie elettoriali.Al-
fano infatti ci ha subito dopo la sua nomina,
proiettati decisamente verso il futuro.
Alessandro Galella
Lettera di sostegno al Premier Monti, dalla loggia del grande oriente democratico. La parola ‘fratello’
ricorre undici volte: ‘Aiutaci a difendere l’Europa dalla speculazione’. Citati come affiliati anche
Obama e Draghi. Il senso dell’appello Venerabile maestro Gioele Magaldi è il seguente: fratello Monti,
per uscire dalla crisi il rigore e le tasse non bastano, ci vogliono eurobond e riforma del debito so-
vrano. Altrimenti tutta l’Europa sarà aggredita dalla speculazione che intende approfittare ( con profitti
quotidiani di portata colossale) dell’attuale ( e pianificata, tu sai anche bene da quali gruppi e oligar-
chie) e strutturale debolezza dell’eurozona’.
Di positivo c’è che si può contare ‘sul robusto e ufficiale viatico di un altro illustre FRATELLO MAS-
SONE come il PRESIDENTE OBAMA’ e sul fatto che ‘persino il FRATELLO MARIO DRAGHI sia ormai
intenzionato ad abbracciare nuove strategie’. In conclusione, ‘caro FRATELLO MONTI, durante il tour
europeo fatti valere e rigenera il potenziale prestigio dell’Italia’.
Firmato ( non prima del ‘consueto TRIPLICE FRATERNO ABBRACCIO’)’, i fratelli di Grande oriente
democratico’. Da noi nessun commento, aspettiamo le dimissione da Premier da parte di Mario Monti.
Fonte: ‘ il Quotidiano LIBERO’ di giovedì 24 novembre 2011.
DAL “PIZZINO” AL “PIZZONE”
INTELLETTUALE A CAVALLO
Il sindaco di Napoli De Magistris
chiama per il forum delle culture
Roberto Vecchioni. E lui chiede
220mila euro di compenso > :
finalmente e' arrivato
a" samarcanda" il "bastardo che sta'
sempre al sole...chiamami ancora
amore..per isoldi!"
Fabrizio Fiorini
8 30 NOVEMBRE 2011
GLI ODIERNI “DON RODRIGO” LOCALI
Riflessioni in libertà
ÈProprio vero: “i PromessiSposi”, capolavoro letterariodi Alessandro Manzoni, uno
dei più grandi scrittori Italianidell’800 è sempre attuale: come nelromanzo ambientato nel ‘600 ogniepoca ha i suoi Lorenzo (ambiente)e Lucia (comunità), i suoi Don Ro-drigo (industriali) e i suoi Bravi (sti-pendiati degli industriali di cuisopra), i suoi fra Cristoforo (NicolaBenedetto – Consigliere RegionaleIDV), i suoi don Abbondio (Re-gione) e la sua peste (inquina-mento). Parafrasando il capolavoroManzoniano abbiamo, novelli DonRodrigo con un passato da Capitanidi industria (con fondi pubblici econ tanto di epilogo giudiziario), poireinventati finanzieri (ovviamentedi matrice democristiana) per poi ri-tornar ad occuparsi di aziende, gra-zie a solidi rapporti politici a destrae a manca, nel settore dei rifiuti, iquali, forse unti dal signore o graziea rapporti con ex Ministri, e a quellicon ambienti limitrofi alla repub-blica (sia territorialmente che gior-nalisticamente), pensano che le loroattività, potenzialmente ad altissimorischio ambientale, debbano essereinsindacabili anche da parte di chi,legittimamente eletto e in rappre-sentanza di una comunità (NicolaBenedetto - novello Fra Cristoforo),
il rischio che alla fine la nostra regione si ri-ducesse al lazzaretto di Manzionana me-moria a causa di attività sfuggite ai necessarie previsti controlli soprattutto perché si trattadi reflui provenienti da attività industrialidella val Basento, rifiuti industriali prove-nienti da altri territori della Regione e rifiutiprovenienti da altre aree extra regionali. Maciò che più sconcerta è la impermeabilità di
alcune iniziative industriali a qualsiasi tipodi controllo come se esclusi, per grazia di-vina, da tali umane attività. Molto probabil-mente i controlli ove effettuatirisulterebbero negativi ma, se così è perchéostinarsi per sfuggire, a prescindere, ai con-trolli o ? I nostri territori, spoliati delle risorseenergetiche dalle quali derivano elemosinesotto forma di royaltis nella misura del 7%,pari ad 1/3 di quelli che vengono ricono-sciute a paesi del terzo mondo (in propositoMattei riteneva che riconoscere royaltis alla
attraverso l’ istituzione competente e per iltramite dell’Assessore delegato (AgatinoMancusi - novello Don Abbondio), chiedesolo di prestare attenzione politica ed istitu-zionale ad una attività oggettivamente ad al-tissimo rischio ambientale perché nondebba a ripetersi quanto avvenuto con Fe-nice. È appena il caso di sottolineare che leattività de qua, peraltro, sono svolte in pros-
simità di un’area ad altissima vocazioneagricola intensiva fonte di occupazione evolano economico di un territorio che inuno con il turismo contribuisce significati-vamente al PIL regionale e non vorremmoun giorno ritrovarci invece un territorio si-mile al casertano che grazie alle cure pro-dotte dalla malavita organizzata è diventatouna discarica di veleni e rifiuti tossici conripercussioni per la salute dei suoi residentie con un incremento esponenziale di pato-logie oncologiche. Non vorremmo correre
Libia del 15% era un furto); spoliatidella risorsa idrica grazie alla igna-via della nostra classe politica chene ha delegato il Governo impro-duttivo a chi è incurante delle suericadute sociali, depauperata nel-l’ambiente grazie alle esalazionidegli idrocarburi, e al dubbio smal-timento dei fanghi rinvenienti dalletrivellazioni, non possono rischiaredi subire anche un potenziale avve-lenamento. Il popolo lucano con-serva ancora intatta la memoria deldecreto Scanzano, e ciononostante,che tale errore provenga da deci-sioni centrali prese senza cogni-zione di causa ci può stare quelloche però è inammissibile è chedebba eventualmente avvenire per-ché qualche operatore locale ante-ponga il businnes, il propriotornaconto agli interessi generali at-tuali e delle generazioni future con-fortato in ciò dall’ignavia delleistituzioni locali. Auspichiamo cheil nostro Don Abbondio procedanelle attività Istituzionali di vigi-lanza e controllo utilizzando ognimezzo perché nessuno, nemmenoi novelli Don Rodrigo o Innominatiritengano di essere indenni dallenorme in difesa dell’ Ambiente edella salute dei lucani.
Il popolo lucano conserva ancora intatta la memoria del decreto Scanzano
930 NOVEMBRE 2011
UN SANTO SEMPRE PRESENTE A Tolve una interessante conferenza sui figli spirituali di Padre Pio
Nei giorni scorsi si è te-
nuta nella chiesa di San
Francesco in Tolve una
interessante conferenza sul tema
“Padre Pio ed i suoi figli spiri-
tuali”, relatore PADRE LU-
CIANO LOTTI. L’occasione è
stata il XXV° anniversario della
posa della statua marmorea di
Padre Pio nel comune di Tolve
del 19/10/1986. Luciano Lotti
noto per essere Direttore in Teo-
logia Spirituale e giornalista ha
parlato dei figli spirituali di San
Pio mettendo in evidenza alcune
di Padre Pio , una lettura mistagogica"
Lotti inoltre ha curato, per le edizioni
"Padre Pio da Pietrelcina " il libro
"Padre Pio, l'uomo e il santo"in occa-
sione della Beatificaizone di Padre Pio ,
e il testo "Pietre di bellezza e di santità"
sulla chiesa di San Pio da Pietrelcina in
san Giovanni Rotondo. Ha pubblicato
diversi articoli sulla spiritualità di Padre
Pio ed è collaboratore della RAI nella
rubrica "Ascolta si fa sera". Autore di
programmi televisivi religiosi è stato do-
cente di Teologia della comunicazione
presso l'Istituto Teologico "Santa
Fara"della facoltà Teologica Pugliese.
figure che in passato sono state molto
care alla cittadinanza tolvese. Padre
Lotti ha parlato anche di alcuni episodi
riferiti alla vita di san Pio. Tra l’altro il
padre è anche direttore della rivista
"Studi su Padre Pio". Docente di Teolo-
gia Dogmatica, Metodologia della ri-
cerca, filosofia della Religione e
Spiritualità di Padre Pio, Lotti svolge il
servizio di Direttore dell'ISSR di San
Severo e bibliotecario generale della Fa-
coltà teologiaca Pugliese, nonchè di Vi-
cario Episcopale nella Diocesi di San
Severo. Il relatore ha pure accennato ad
alcuni passi del suo libro: "L'epistolario
A Lotti nel corso della serata
sono state posgte alcune do-
mande a cui ha risposto adegua-
tamente. Ad una in particolare,
quella riferita all’integrazione ha
risposto con semplicità chia-
rendo che durante gli anni della
vita di Padre Pio il problema non
era avvertito in maniera così
forte come oggi, ma ciò nono-
stante la Chiesa non si sa spie-
gare l’odio irrefrenabile dei
nuovi pagani.
Padre Luciano Lotti
Nelle due foto
il convento
di San Francesco
dove si è svolta
la conferenza
organizzata
da Mimì Ruzzi nipote
del compianto
ex sindaco
di Tolve e Primo
Figlio Spirituale
della comunità
tolvese
Giovanni Delfino
10 30 NOVEMBRE 2011
CONCETTO DI DIGNITA’
La Giornata Internazio-
nale dei diritti delle per-
sone con disabilità del
3 dicembre, istituita nel 1981
in concomitanza con l'Anno
Internazionale delle Persone
Disabili, è l'occasione per sen-
sibilizzare l'opinione pubblica
sul concetto di dignità e sui di-
ritti delle persone disabili, al
fine di accrescere il loro benes-
sere ed aumentare la consape-
volezza dei benefici che
derivano dall'integrazione
delle persone con esigenze
specifiche in ogni aspetto
della vita sociale.
Dal luglio 1993, la giornata
del 3 dicembre è diventata
anche Giornata Europea dei di-
ritti delle Persone con Disabi-
lità, su volontà della
Commissione Europea, in ac-
cordo con le Nazioni Unite.
Il MiBAC, nell'ambito delle
proprie competenze, promuove
esperienze significative che
evidenziano le attività realiz-
zate, per rendere più accessibili
ai disabili i luoghi d'arte e il pa-
trimonio culturale di propria
pertinenza.
I BASILICATA
A POTE ZA il 2 Dicembre
alle ore 17,00 ,nella Sala del
Visita guidata al Museo Archeologico
, organizzata nell'ambito del Progetto
"Didattica e non solo". I Servizi Edu-
cativi del Museo illustreranno alle
persone con esigenze specifiche i re-
perti esposti con esperienza diretta vi-
siva, uditiva e tattile. Nel corso della
visita i ragazzi, opportunamente gui-
dati, realizzeranno alcuni disegni dei
reperti del Museo, che saranno poi
esposti presso la Sala "Tomaso Vi-
glione" dell'Istituto dei Padri Trinitari
di Venosa.
Successivamente, nel piazzale anti-
stante il Castello, si esibirà la "Banda
Cortile del Museo Archeologico Na-
zionale "Dinu Adamesteanu" di Pa-
lazzo Loffredo, è stato organizzato
un percorso di sensibilizzazione
socio-culturale sul tema “Accessibi-
lità e fruibilità del patrimonio cultu-
rale.”
Il percorso è finalizzato, sia ad accre-
scere la consapevolezza e la com-
prensione del concetto di barriera(
sensoriale e percettiva), che a pro-
muovere una “società” più acco-
gliente che sappia guardare oltre.
Nel corso della serata il pubblico
potrà effettuare delle "esplorazioni
tattili", a occhi bendati su alcune
opere del maestro Giuseppe Pietra-
fesa.
L'iniziativa è stata promossa dalla
Soprintendenza per i Beni Archeolo-
gici della Basilicata in collaborazione
con la sezione provinciale del-
l’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti di Potenza , la
F.I.D.A.P.A.-B.P.W. Italy - Federa-
zione Italiana Donne Arti Professioni
Affari - Business Professional
Women di Potenza e il Comune di
Potenza-Città Cultura.
IL 3 DICEMBRE A VE OSA il
personale del Museo Archeologico
Nazionale dedicherà la giornata ai
diversamente abili:
ore 10 - Museo Archeologico Nazio-
nale di Venosa
senza problemi" dell'Istituto
dei Padri Trinitari di Venosa,
diretta dal M° Donato Ele-
fante.
ORE 16 - ISTITUTO
DEI PADRI TRI ITARI,
Sala "Tomaso Viglione" -
Piazza Don Bosco
Il coro "Le voci del cuore"
del Centro Elaion di Eboli, di-
retto dal M° Mario La Manna
presenteranno il loro reperto-
rio.
Seguirà un convegno sul tema
della disabilità e della solida-
rietà, nel corso del quale verrà
presentato l'opuscolo di Maria
Pia Langellotti "Verso l'auto-
nomia possibile. Guida di auto
aiuto per le famiglie che vi-
vono la disabilità".
Concluderà la serata, la
"Banda senza problemi" di-
retta dal M° Donato Elefante.
L'iniziativa è stata organiz-
zata dalla Soprintendenza per
i Beni Archeologici della Ba-
silicata / Museo Archeologico
Nazionale di Venosa, dal Co-
mune di Venosa, dall'Istituto
dei Padri Trinitari, dal Comi-
tato Italiano Paralimpico Re-
gionale e dalla Fondazione
"W Ale".
Il 3 dicembre Giornata Internazionale dei diritti dei disabili
1130 NOVEMBRE 2011
DUE ONCOLOGI LUCANI SUGLI SCUDISono stati pubblicati alcune ricerche su note riviste scientifiche internazionali
Due studi alla quali ha
collaborato l’Aor San
Carlo sono stati pub-
blicati da prestigiose riviste in-
ternazionali. Tra i partecipanti
alla ricerca e coautori del testo
ci sono infatti il dottor Gerardo
Rosati, per entrambi i casi, e
Domenica Ferrara, per il se-
condo, dirigenti medici presso
l’Oncologia Medica del San
Carlo, diretta da Domenico Bi-
lancia.
Sugli Annali of Oncology (im-
pact factor 6.4) è stato pubbli-
cato uno studio eseguito su
pazienti affetti da carcinoma
del retto localmente avanzato e
sottoposti a trattamento prima-
rio con chemioradioterapia
prima dell’intervento chirur-
gico. Attività svolta in collabo-
razione con i radioterapisti del
Crob di Rionero in Vulture.
A questa ricerca hanno parteci-
pato numerosi ospedali, Irccs e
istituti universitari italiani: il
Suor Orsola-Malpighi di Bolo-
gna, l’Irccs di San Giovanni
Rotondo, l’Istituto nazionale
per il cancro di Genova, il Re-
gina Elena di Roma, il Crob di
Rionero, la Misericordia di
Udine, l’Istituto Mario Negri
di Milano, la scuola medica
dell’Università di Torino,
l’Ospedale generale regionale
di Venezia.
Sul Breast Journal(Impact fac-
tor 2.0) è stata invece pubbli-
cata una ricerca, eseguita
esclusivamente da una nostra
equipe su un caso molto raro:
le metastasi muscolari e al
colon provocate dal cancro lo-
bulare alla mammella. Le im-
magini relative alla Tc del case
report sono state fornite dalla
radiologia grazie alla collabo-
razione del dottor Scarano e
quelle relative ai vetrini istopa-
tologici dalla dottoressa Sici-
liano di Anatomia Patologica.
Non sono gli unici riconosci-
menti per la qualità dell’atti-
La novità e la particolarità dello stu-
dio risiede nel fatto che tali pazienti
traggono apparentemente vantaggio
dalla citata terapia anche quando essa
viene stoppata dopo un certo, prefis-
sato numero di cicli, pari a 12. In me-
dicina, non è ancora conosciuto né
quali siano esattamente i pazienti che
possano trarre sicuro beneficio da
questa terapia né, soprattutto, la du-
rata della stessa. Al momento, i pa-
zienti vengono curati
indefinitivamente fino a progressione
vità di ricerca svolta dall’Oncologia
del San Carlo. Lo stesso dottor Rosati
h a presentato una ricerca retrospet-
tiva al congresso nazionale di Onco-
logia Medica che si è tenuto nei
giorni scorsi a Bologna.
Tra le decine di studi candidati per la
sezione delle neoplasie del colon retto
ne sono stati selezionati 8, tra cui
quello sulla ricerca coordinata dal
dottor Rosati.
In particolare, questo trial, di tipo re-
trospettivo, è stato condotto su pa-
zienti affetti da cancro del colon-retto
metastatico ed è stato portato a ter-
mine con la collaborazione di diversi
ospedali italiani: Catania, Udine, Sa-
ronno, Agrigento e l’Istituto Pascale
di Napoli. L’U.O. di Oncologia Me-
dica, nella persona del dr. Rosati, ha
coordinato la ricerca, interpretato i
dati e ne ha anche tratto recentemente
una pubblicazione scientifica su
un’importante rivista internazionale
di oncologia, Investigational New
Drugs, edita negli Stati Uniti.
I pazienti sono stati trattati con una te-
rapia infusionale standard che preve-
deva la somministrazione di una
chemioterapia (irinotecan, acido foli-
nico e 5-fluorouracile) e un anticorpo
monoclonale, il bevacizumab, noto-
riamente molto efficace nella cura el
tumore del colon-retto, ma anche,
purtroppo, molto costoso.
della loro malattia e/o salvo
complicazioni e gravi effetti
collaterali.
Trattandosi di uno studio re-
trospettivo, i dati del lavoro
necessitano di ulteriori con-
ferme che potranno derivare
solo da più ampi, e in parte già
in corso, studi prospettici. Tut-
tavia, la ricerca segna un
punto importante, soprattutto
perché potrebbe far presagire
un contenimento nel tempo
della somministrazione della
terapia, con diminuzione della
tossicità e dei suoi costi.
Ciò considerato, recentemente
il dr. Rosati, proprio in virtù
dello studio, è stato indivi-
duato come revisore di un pro-
getto nazionale che sarà
avviato nei prossimi mesi in
Belgio e per il quale sarà
espressamente ricercata sia la
durata ottimale della chemio-
terapia più bevacizumab nel
tumore del colon-retto avan-
zato e sia quali siano i pazienti
che maggiormente ne po-
tranno trarre beneficio.
12 30 NOVEMBRE 2011
IL CASO DEL BASENTO INQUINATO
Il direttore generale Arpab ripercorre le varie fasi degli accertamenti
L’Arpab ha effettuato le
indagini sul Fiume Ba-
sento, in località Mac-
chia di Ferrandina, a partire
dallo scorso settembre nel-
l’ambito di un’attività d’inda-
gine condotta dalla Procura di
Matera e attenendosi alle rela-
tive disposizioni anche in me-
rito al riserbo delle attività”.
Lo spiega il Direttore gene-
rale dell’Agenzia di Prote-
zione Ambientale, Raffaele
Vita annunciando che da
oggi saranno pubblicati sul
sito i dati delle analisi ef-
fettuate e spiegando perché
tanto non è potuto avvenire
in precedenza. “Immediata-
mente dopo aver effettuato
tali attività – spiega Vita -
a seguito degli esiti delle
analisi e della ravvisata ne-
cessità di attivare le proce-
dure a salvaguardia di
ambiente e salute, è stata
zioni nel giro di 24 ore. L’Agen-
zia ha lavorato per coniugare,
nella maniera più efficace possi-
bile, le esigenze di accertamento
dei fatti dell’autorità inquirente
con quelle di salvaguardia a cui
la stessa Agenzia è preposta in
raccordo con le amministrazioni
locali. In questo modo è stato
colto un risultato fortemente po-
sitivo per il quale va il mio rin-
graziamento a tutti quanti sono
stati coinvolti nella vicenda, dalla
inoltrata via fax, alla Procura di
Matera, una richiesta di autoriz-
zazione per poter trasmettere alle
amministrazioni interessate copia
del certificato di analisi sul cam-
pione prelevato allo scarico My-
then (autorizzazione già richiesta
dal Comando NOE di Potenza in
data 30/09/11). Tale autorizza-
zione è pervenuta (per il tramite
il del Noe dei Carabinieri) lo
scorso 14 novembre e l’Arpab ha
proceduto alle relative comunica-
Magistratura, a Corpo Fo-
restale e Carabinieri e, in-
fine, al personale Arpab
che, per quanto di compe-
tenza, è riuscito in brevis-
simo tempo a ricostruire la
situazione di inquinamento
e a risalire alla causa”.
“L’evolvere della situa-
zione – ha concluso Vita -
con le decisioni assunte dal
Comune di Ferrandina, ha
modificato sostanzialmente
la situazione poiché, es-
sendo contenuti nel prov-
vedimento adottato dal
sindaco D’Amelio notizie
sulle attività in corso, il ri-
serbo sulle attività è pale-
semente venuto meno.
Conseguentemente, ora,
l’Agenzia ha deciso di
pubblicare sul proprio sito
gli esiti delle analisi effet-
tuate.
Il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero e l’assessore alle Politiche e Servizi so-
ciali Donato Pace ritengono “straordinario il risultato ottenuto con l’assegna-
zione dei sessantasei alloggi di edilizia residenziale pubblica, 41 in via Mar
Egeo, e 25 in via Tirreno (ultimi due piani degli immobili Del Favero e Padula)
alloggi resisi disponibili dopo il trasferimento di alcuni nuclei familiari negli edifici
di via Mar Egeo, deciso da parte dell’Ater”, nel pieno rispetto della vigente nor-
mativa in materia (Legge Regionale n. 24/07), a tutti gli aventi diritti utilmente
collocati nella vigente graduatoria gene-
rale, con la riserva del 10% degli alloggi
alle Forze dell’ordine, e del 10% a quanti
risultano collocati nella graduatoria della
mobilità, individuati tra quelli resisi dispo-
nibili in via Tirreno – spiega una nota del-
l’assessorato. “Con l’assegnazione di
questi sessantasei alloggi, insieme alle
trentaquattro ‘abitazioni parcheggio’ a Bu-
caletto, dei dieci in via Leoncavallo asse-
gnati nel 2009, dei ventiquattro di edilizia
convenzionata in fase di realizzazione a
Bucaletto, dei circa novanta alloggi in fase di realizzazione nel Piano operativo
(Macchia Giocoli), si è aperta una vera e propria stagione sociale volta a sod-
disfare l’enorme emergenza abitativa, che ha visto in quest’ultima assegna-
zione, sorridere i volti di circa quaranta famiglie che oggi vivono nei prefabbricati
di Bucaletto, persone che a distanza di anni, hanno coronato il sogno di una
vera e propria casa”. “Una nuova svolta – proseguono Santarsiero e Pace –
sarà data in termini di edilizia sociale, con il nuovo bando approvato dalla Giunta
comunale venerdì 25 novembre, bando che a breve sarà pubblicato, per la for-
mazione della nuova graduatoria riguardante l’assegnazione di altre 100 case
oggi in fase di realizzazione a Bucaletto. L’avviso comprende, oltre alle riserve
previste dalla vigente normativa, una riserva di ulteriori trentaquattro alloggi per
gli abitanti di Bucaletto che attualmente risiedono in strutture prefabbricate ri-
cadenti nell’area strettamente interessata dal Piano di Recupero urbano, per
permettere all’amministrazione comunale di procedere nell’ormai avviata riqua-
lificazione del quartiere”. Il sindaco Santarsiero e l’assessore Pace, ringraziano,
la Polizia locale, l’amministratore unico
Vincenzo Dragonetti, il direttore Mi-
chele Bilancia e il personale Ater “per
la proficua collaborazione offerta nella
realizzazione degli stessi alloggi, e in-
vitano ancora gli stessi Amministratori
a compiere un ulteriore sforzo affinché
vengano frazionati i rimanenti alloggi
dei piani rialzati, ciascuno di mq.
118,47 di via mar Egeo, così da rica-
varne alloggi di media pezzatura, se-
condo quanto proposto
dall’amministrazione comunale con un’apposita delibera di giunta del 14 ottobre
scorso, per fornire risposte concrete alle tante aspettative dei numerosi nuclei
familiari, composti da 1 o 2 unità”. Sindaco e assessore ringraziano inoltre il di-
rigente dell’unità di direzione Servizi sociali, Rosa Maria Salvia, il funzionario
dell’ufficio Alloggi Loredana Grazia Atella e la signora Rosa Scaiano, “che con
grande responsabilità e professionalità, hanno svolto un ottimo lavoro, che ha
determinato lo straordinario risultato, ma soprattutto ringraziano i tanti concitta-
dini assegnatari e non per il grande senso di civiltà dimostrato”.
Assegnati alloggi popolari in via Tirreno e in via Mar Egeo
APotenza presso la Biblioteca Provinciale la conven-
zione tra i Sindaci dell’area Alto Basento per l’istitu-
zione dell’Area Programma.
Lo rende noto il commissario straordinario della Comu-
nità montana dell’Alto Basento Gerardo Ferretti.
L’Area Programma rientra nel nuovo quadro di gover-
nance locale per la creazione di ambiti funzionali in
grado di sostituire le disciolte Comunità Montane. L’Area
Programma Alto Basento – ricorda Ferretti - e la relativa
Conferenza dei Sindaci diventeranno la sede istituzio-
nale per lo svolgimento in forma coordinata della pro-
grammazione e attuazione delle politiche regionali a
proiezione territoriale.
Tutti i sindaci dell’area riconoscono il grande valore ag-
giunto del mettersi insieme, in questa nuova forma di
rappresentanza politica del territorio per esercitare in
forma associata le funzioni più importanti dei Comuni in
un momento molto delicato per le finanze pubbliche.
Attivare un nuovo sistema organizzativo – continua la
nota di Ferretti – servirà a realizzare economie di scala
e raggiungere adeguati livelli di efficienza amministra-
tiva, nella trasparenza dei risultati rispetto alle risorse
pubbliche impiegate. E ancora più importante il migliora-
mento della qualità dei servizi offerti ai cittadini nell’ottica
dello sviluppo e della crescita delle competenze profes-
sionali. Sono tanti gli ambiti di intervento di programma-
zione per la Conferenza dei Sindaci: assetto e governo
del territorio, tutela e valorizzazione ambientale, sviluppo
economico, tutela e valorizzazione dei beni culturali e na-
turali, servizi alla persona, alla famiglia ed alla comunità,
servizi scolastici e formativi, trasporti locali.
1330 NOVEMBRE 2011
I DISSERVIZI DI TRENITALIA Carretta (Pd) su disservizi Trenitalia
Il sistema trasporti nel Mez-
zogiorno, e nello specifico
in Basilicata, è sempre più
carente, certamente anche a
causa dei tagli del precedente
governo. Ma i disservizi sui bi-
nari lucani sono ormai all’or-
dine del giorno e non è più
plausibile che Trenitalia,
azienda pubblica nazionale,
non si assuma la responsabi-
lità di quanto accade. Lo af-
ferma il capogruppo del Pd in
consiglio comunale Gianpaolo
Carretta aggiungendo che
"l’ultima, in ordine di tempo, è
l’avventura vissuta la setti-
mana scorsa dai passeggeri di
un intercity partito da Roma,
che, a causa della pendenza del
terreno, si è bloccato all’al-
tezza di Baragiano, per poi tor-
nare lentamente a marcia
indietro fino alla stazione, ar-
restandosi però prima di rag-
giungere la banchina. I
passeggeri sono usciti dalle
carrozze aiutati dal personale
ferroviario lì presente ed hanno
finalmente raggiunto il nostro
capoluogo a bordo di un auto-
bus sostitutivo.
Questo è soltanto uno dei tanti
episodi accaduti nell’ultimo
periodo, ma, nonostante le in-
numerevoli segnalazioni fatte
a Trenitalia, l’azienda conti-
nua ad offrire un pessimo ser-
vizio e a minacciare la nostra
Regione di ulteriori tagli.
Il rischio che corre il Mezzo-
giorno - conclude Carretta- è
dunque quello di un isola-
mento economico, sociale e,
soprattutto, fisico, dal resto del
Paese, che il Governo centrale
adesso non può più permet-
tere, affinché la disparità
Nord-Sud non sia sempre al
centro di ogni questione irri-
solta, e la città di Potenza,
nello specifico, è isolata sia
dal versante tirrenico sia da
quello ionico, considerando
che gli unici collegamenti pre-
visti sono l’Eurostar e l’Inter-
city, mentre quelli ad alta
velocità, come la Freccia
Rossa, non sono assoluta-
mente contemplati nemmeno
nel prossimo futuro."
Istituita l’Area programma Alto BasentoSostituiranno le disciolte Comunità Montane
14 30 NOVEMBRE 2011
SETTE “R” PER L’AMBIENTE
Tutto si riutilizza, si recupera,si ripara, si riduce, si ricicla.Tante R, un obiettivo: ri-
durre il volume di rifiuti. In questocaso, com’è piccolo il mondo! Sìperché le buone prassi per il rispettodell’ambiente dovrebbero riguar-dare tutti indistintamente, indiani,italiani, arabi, americani e via pas-seggiando per il pianeta Terra. Par-liamo dunque di ambiente, ancorauna volta, nella speranza che ancheun giornale possa provocare rifles-sioni e conseguenti azioni. Lo fac-ciamo rimandando il lettore al web,più precisamente al sito www.cri-stinagabetti.com. La signora Ga-betti, giornalista con la passione perl’ambiente e la sostenibilità in tuttii settori, oltre ad occuparsi a tempo
pieno di libri e saggi “verdi”, vivefelicemente ispirandosi alla naturae alla cura dell’ambiente. Uno degliultimi suoi articoli apparso sull’in-serto verde del settimanale Sette(Corriere della Sera), “SetteGreen”,esplora il mondo dei rifiuti e, so-prattutto, offre ricette - diciamolo -facilmente attuabili nella vita di tuttii giorni per trasformarci in perfettialleati della natura e dell’ambiente.Una sfilata di R, dunque. Si comin-cia dal Riciclo. Cristina Gabettiscrive che chiunque può limitare ilconsumo di rifiuti evitando l’acqui-sto di prodotti imballati nel cartonee nella plastica. È facile preferirefrutta e verdura sfusa piuttosto cheincartata all’origine dalle aziendealimentari. È bene ricordare di por-
si possono portare nei laboratori specializ-zati anziché precipitarsi ad acquistarne unonuovo. Poi la R di Ricicla. È bene fare at-tenzione e leggere sulle confezioni delle
migliaia di prodotti che invadono la nostraquotidianità dove riporli, se nella raccoltadella carta, della plastica o nella indifferen-ziata. Perché un oggetto può avere le sem-bianze del cartone in realtà è fatto inplastica. È sempre necessario sciacquaresotto l’acqua le confezioni che intendiamodifferenziare: un po’ di unto, spiega la Ga-betti, non sarà un problema (vedi il cartonedella pizza). La R di Risparmio è tutto unattivarsi in maniera virtuosa contro la de-vastazione dell’ambiente. La generazionedi oggetti innovativi e verdi a volte è unpoco più cara dei precedenti ma l’investi-mento che faremo sarà ripagato a lungo
tare con sé, sempre, le borse riutilizzabiliper contenere la spesa: ognuno di noi nepossiede almeno un paio, allora usiamolegiacché le abbiamo anche pagate al super-
mercato, quando le buste di plastica furonovietate. Addirittura consiglia di chiedere, alsupermercato, cartoni vuoti per il trasportodi quantità maggiori di spesa, considerandoche rendiamo anche un favore al gestore eai commessi in quanto subissati di imbal-laggi da smaltire. La nostra pattumiera, incasa, si alleggerirà drasticamente se, oltrea ridurre gli imballaggi dei prodotti acqui-stati, eviteremo inoltre di consumare cartaassorbente da cucina per preferire i cano-vacci di stoffa di cui siamo zeppi e, al postodelle pellicole di alluminio e trasparenti,useremo i comodissimi contenitori riutiliz-zabili. La seconda R è quella del Riuso:tutto si può riutilizzare. Dalla carta per ap-punti alle buste per altro tipo di consegne,sacchetti del pane da portare con sé al mo-mento dell’acquisto di altro pane o, consi-glia la Gabetti, per tamponare l’olio dellefritture; il cellophane delle riviste si può riu-tilizzare per avvolgere un panino, una me-renda o una frutta, basta non strapparla maaprirla dal lato più corto; la carta velina siconserverà per avvolgere i tessuti duranteil cambio di stagione nei nostri armadi. Quila fantasia davvero può sbizzarrirsi, toccasolo a noi. R di Ripara: un’azione che puòridurre notevolmente il volume di rifiuti indiscarica: dalle scarpe alle stoffa di ma-glioni o calze, dal tessuto che riveste pol-trone e divani – e che si può riparare – aglielettrodomestici che fanno i capricci e che
termine. La scelta di contenitori dialta qualità sempre riutilizzabili,per esempio, e di prodotti di sta-gione e a km zero, serviranno adammorbidire l’impatto sull’am-biente eliminando il circolo vi-zioso degli sprechi. La Gabetti poimenziona la R di Risorsa: perchél’Italia lo è, in quanto patria di pae-saggi, di natura, città d’arte e cul-tura ad ogni angolo, di prodottigenuini e saperi ereditati. Dunqueil nostro Paese va difeso a spadatratta ed ogni cittadino è chiamatoad osservare il precetto. Tutto è unarisorsa, i giovani e gli anziani,l’ambiente ed anche i rifiuti: semessi al posto giusto. L’articolochiude infine con la R di Ripresa.Mai argomento fu più attuale, datala crisi e la difficoltà appunto di ri-prendere in mano le redini dellacrescita e dello sviluppo del nostroterritorio e del mondo intero.Scrive la Gabetti: “I nostri leadersono stanchi, ma se la mancanzadi visione offusca anche la nostra,siamo vinti in partenza; collabo-rare e comunicare sono la chiavedi svolta per la ripresa”. Allora, in-fischiamocene del lungo sonnodella politica e delle classi che cigovernano e facciamo noi quelloche gli altri non fanno. Perché adogni azione segue una reazione.
Michela Di Palma
L’amore per il verde e per il territorio spiegato da una giornalista
che ha fatto dell’arte del riciclo uno stile di vita
16 30 NOVEMBRE 2011
POTENZA SEMPRE IN TESTA
Al termine della dodice-
sima giornata del cam-
pionato regionale di
Eccellenza Lucana, disputata il
giorno 27 Novembre 2011, si
riforma in vetta alla classifica il
terzetto comprendente Atletico
Potenza, Policoro e Real Meta-
pontino. Gli jonici, in virtù del
netto successo per 2 – 0 sulla
Murese 2000 guidata da mister
Lardo dall’ottimo rendimento
casalingo ma decisamente defi-
citario lontano dalle mura ami-
che, ritornano in testa
approfittando anche del mezzo
passo falso delle due dirette
concorrenti, fermate entrambe
sul risultato di parità: la compa-
gine Potentina guidata da mi-
ster Pinuccio Camelia impatta,
dopo 4 vittorie consecutive, sul
campo del Pisticci, al termine
di una partita avvincente, con-
clusasi con un pirotecnico 3 –
3; un punto che, seppur otte-
nuto fuori casa, non giova alla
compagine rossoblu. Stesso di-
scorso per l’altra matricola
“terribile”, ovvero il Policoro,
fermato sul punteggio di 2 – 2
sul difficile campo del Vig-
dalla sfida contro il fanalino di coda
Avigliano con un rotondo 3 – 0, non-
ché compagini blasonate come il GR
Valdiano e il Pisticci di mister Fortu-
nato, fermate sul risultato di parità, ma
comunque sempre in scia; ha osser-
vato invece il consueto turno di riposo
l’ Atella Monticchio, che resta così
ferma a quota 16 punti ma con una
gara in meno. Risalgono la china al-
giano, team allenato da Giuseppe De
Stefano che attualmente occupa la
quarta posizione in classifica e consi-
derato quindi il “quarto incomodo”
per quanto concerne la lotta valevole
per la promozione in serie D. Manten-
gono il ritmo, seppur a piccoli passi,
le dirette inseguitrici tra cui spiccano
i cilentani del Comprensorio Tanagro
di Carmelo Condemi, usciti vittoriosi
lontanandosi dalla zona – peri-
colo il Pietragalla, vittorioso
per una rete a zero nello scon-
tro diretto contro l’ Az Picerno
e soprattutto i Rioneresi della
Vultur che, dopo la rocambole-
sca sconfitta patita al Viviani di
Potenza la scorsa settimana,
riescono a cogliere un’impor-
tantissima vittoria per 2 – 0 che
permette alla compagine bian-
conera dell’allenatore Ronzulli
di occupare in classifica una
posizione decisamente più
tranquilla; a farne le spese è il
Moliterno, sempre più in diffi-
coltà e ancora a secco di vitto-
rie e il cui cambio di
allenatore, da Gaetano Monte-
negro all’altrettanto esperto
Pasquale Arleo, con un passato
di tutto rispetto anche in cate-
gorie superiori alla guida di
club blasonati come Potenza e
Melfi, non sembra aver appor-
tato nessun cambiamento, al-
meno per ora; ma mister Arleo
non è certo uno sprovveduto
ed inoltre è uno che ci sa fare,
quindi i risultati non tarde-
ranno a farsi sentire e vedere.
In crisi nera e sempre più sul
fondo della classifica troviamo
il Real Tolve, che non va oltre
il pareggio casalingo per 1 – 1
contro il GR Valdiano e soprat-
tutto l’Avigliano, uscito con le
ossa rotte dal match disputato
contro i già citati Campani del
C. Tanagro. Anch’esse senza
alcuna vittoria ancora, ma so-
prattutto incapaci al momento
di venire fuori da questa crisi
che le attanaglia sin dall’inizio
del campionato; di questo
passo lo spettro della retroces-
sione in Promozione diventa
sempre più grande e più mi-
naccioso per questi due soda-
lizi le cui ambizioni erano ben
diverse nella fase pre – cam-
pionato.
Rocco Stasi
Delusione per il pareggio, ma i rossoblu restano in alto
1730 NOVEMBRE 2011
DI SENSO NON BASTABozzi pareggia i conti, rocambolesco 3-3 nel recupero
Il 12° turno di campionato sor-
ride a metà per l'A. Potenza,
fermato in pieno recupero sul
3-3 dal C.S. Pisticci. Gara accesa
sin dall'inizio e vantaggio ospite
con autogol di Garramone su con-
clusione ravvicinata di Sebastian
Di Senso (15'pt). Spettacolo so-
prattutto nella ripresa, quando la
mole di gioco rossoblu ha portato
gli uomini di Camelia fino al 3-1
con doppietta di Pierpalo Di Senso
19' e 23'st, poi una direzione di
gara infelice ha complicato le cose
con il 3-2 firmato da Scarfone (2
marcature personali: 40'pt e 30'st)
astuto ad approfittare di una puni-
zione concessa in area per dubbia
perdita di tempo del portiere Tam-
mone. Il finale è una bagarre con i
gialloble materani che agguantano
l'insperato pareggio: sugli sviluppi
di un rimpallo di Santagata, Bozzi
si trova in area e devia con il brac-
cio la palla del 3-3 (47'st). Prova
d'assoluta forza dell'A. Potenza
che incamera l'ennesimo risultato
utile consecutivo e conferma la
testa della classifica in coabita-
zione con altre avversarie. GARA
Alla fine sono due punti persi.
L’Atletico Potenza si fa raggiun-
gere dal Pisticci nel recupero ed in
classifica da Policoro e R. Meta-
pontino, lasciando al “Michetti”,
due punti fondamentali per la rin-
corsa alla vetta. Pareggio condi-
zionato e non poco dalla scellerata
direzione di gara di Votta della se-
zione di Moliterno, il quale prima
decreta una punizione, poi trasfor-
mata da Scarfone, in area di rigore
potentina ravvisando all’estremo
Tammone l’infrazione della regola
dei “sei secondi” ( il portiere non
può trattenere la palla per più di sei
secondi), poi convalidando il gol
del 3-3 finale di Bozzi, viziato da
una netta deviazione con il brac-
cio. Tanta l’amarezza a fine gara
per una partita che ha davvero del-
l’incredibile: a cominciare dal
vantaggio rossoblu scaturito dal-
l’autorete dello sfortunato Garria-
mone finendo con gli ultimi due
un traversone tagliato, uscita alta di Ron-
dinone che smanaccia. Tre minuti dopo
tocca a Bozzi: da posizione defilata col-
pisce di prima intenzione con il mancino
a incrociare, Tammone si supera ed
Agneta da pochi passi non è lesto nel de-
positare la sfera in rete. Votta richiama alla
calma il tecnico gialloble Fortunato per le
ripetute proteste mosse al suo indirizzo
anche da parte dei giocatori di casa e dal
pubblico di fede pisticcese. Decisione che
nella ripresa vedranno sorridere proprio il
Pisticci. Al 40’ Bozzi, partendo dalla sini-
stra guadagna un penalty, giustamente de-
cretato dal direttore di gara per un fallo di
Cocina, unica decisione azzeccata della
giornata. Dagli undici metri Scarfone
spiazza Tammone pareggiando i conti,
ma non sarà il suo unico gol di giornata.
La ripresa vede il solito Atletico motivato
grintoso e bello da vedere. Al 4’ Pierpaolo
Di Senso non arriva su un invitante cross
di Panico per questione di centimetri. Al
18’ solito schema su corner dalla destra:
Mastroberti dialoga con Sebastian Di
Senso e tenta la conclusione, Rondinone
si oppone, raccoglie Santopietro che non
riesce a scaraventare il pallone in rete fa-
gol del Pisticci intervallati dal rigore tra-
sformato da Scarfone. Se sette giorni fa
avevano dato ragione all’Atletico, questa
volta l’extratime si è rivelato fatale ai ra-
gazzi di Camelia, scesi in campo con la
solita grinta e con la solita “verve dei se-
condi quarantacinque minuti” che ha ac-
consentito di portarsi sul doppio
vantaggio firmato Pierpaolo Di Senso.
Dalle prime battute si capisce che la par-
tita sarà in bilico fino all’ultimo, tant’è che
ci vogliono otto minuti per vedere il Pi-
sticci pericoloso: Agneta da fuori non in-
quadra la porta. Tatticamente due squadre
schierate il 4-2-3-1, soluzione che con-
sente a mister Fortunato di mettere in luce
le qualità del giovanissimo Laviola, classe
’96 e dando spazio alle sfuriate della cop-
pia Bozzi – Agneta. Camelia in panchina
lascia Campisano, rimpiazzando con San-
topietro che diventa l’unico terminale of-
fensivo, mentre schierando al centro della
difesa Cocina e Palo. Gli equilibri si spez-
zano al quarto d’ora, quando una puni-
zione dalla destra di Sebastian Di Senso
viene corretta in rete da Garramone, che
spedisce la sfera nella porta sbagliata. Al
22’ Panico dalla sinistra scodella al centro
cendosi ribattere dalla difesa.
Nemmeno trenta secondi e
l’Atletico continua a macinare
gioco: Mastroberti lavora dalla
destra un pallone per Sabato che
con destro si fa ribattere da Ron-
dinone, ma stavolta Pierpaolo Di
Senso al posto al momento giusto
e di testa sigla la rete del 2-1.
Quattro minuti dopo Santopietro
imbecca dalla sinistra Pierpaolo
Di Senso che a centro area non
perdona e la incornata finisce alle
spalle del portiere di casa. E’ 3-1,
sembra finita, ma il Pisticci non
molla e Fortunato schiera quattro
attaccanti nel tentativo di recupe-
rare una gara che sembra com-
promessa. Al 28’ episodio
piuttosto raro: punizione in area
fischiata a Tammone reo di aver
infranto la regola dei sei secondi.
Punizione calciata magistral-
mente da Scarfone che realizza
una doppietta personale su due
calci da fermo. Fase concitata del
match, Pisticci alla disperata ri-
cerca del pari, Atletico pronto a
contenere, tant’è che viene inse-
rito Santagata al posto di Falanga
per raggiungere centimetri ed
esperienza alla difesa. Cinque mi-
nuti di recupero concessi e al 47’
l’episodio da moviola: azione
d’attacco del Pisticci, rivio di San-
tagata a liberare che sbatte sul
braccio di Bozzi e carambola in
fondo alla rete facendo esplodere
il Michetti e infuriare i rossoblu
che si vedono sfuggire nel finale
una vittoria che sembrava ampia-
mente legittimata. Nel dopo gara
tanta la delusione in casa poten-
tina, fortuna che mercoledì c’è il
Tanagro per la semifinale di an-
data della Coppa Italia, gara fon-
damentale per la stagione, per poi
pensare al big match di domenica
prossima contro il Real Metapon-
tino.
Eccellenza Recupero:
Murese 2000 Aurora-Vultur giov. 08/12/2011
12a Giornata
Comprens. Sport Pisticci - Atletico Potenza 3 - 3
Comprensorio Tanagro - Avigliano Calcio Pz 3 - 0
Pietragalla - Az Picerno 1 - 0
Real Metapontino - Murese 2000 Aurora 2 - 0
Real Tolve - Gr Valdiano 1 - 1
Viggiano - Policoro Heraclea 2 - 2
Vultur - Moliterno 2 - 0
Riposa Atella M. Vulture
13ª GIORNATA 04/12/2011
Atletico Potenza - Real Metapontino
Avigliano - Real Tolve
Az Picerno - Viggiano
GR Valdiano - Atella M. V.
Moliterno - Pietragalla
Murese 2000 Com. - Tanagro
\ Vultur C. S. - Pisticci
Riposa: Policoro H. .
18 30 NOVEMBRE 2011
IL CYBERCRIME UNA VERA PIAGA
Crea più danni economici della droga
Novanta euro. Que-
sto è il costo medio
pagato da ogni ita-
liano vittima di un crimine
informatico, mentre sono in
media 36 i giorni che
"spreca" per rimediare ai
danni subiti. Il dato viene
da una ricerca condotta
dalla Norton e presentata a
Strasburgo durante la con-
ferenza organizzata dal
Consiglio d'Europa per ce-
lebrare i 10 anni di esi-
stenza della convenzione
contro la cybercriminalità.
Dalla stessa ricerca risulta
che delle quasi 20 mila per-
sone intervistate nel mondo
il 44% ha subito un crimine
online, mentre solo il 15%
è stato vittima di un cri-
mine nel mondo reale. Se-
condo il rapporto le perdite
subite a livello globale a
causa del crimine online
sono pari a 114 miliardi di
dollari che tuttavia diven-
gono 388 miliardi se si con-
sidera il costo del tempo
impiegato per risolvere i
problemi creati dal crimine
subito. Ben di più del mer-
cato nero delle droghe, pari
a 288 miliardi di dollari.
Per far fronte a questo fe-
nomeno, che secondo tutti
gli esperti riuniti a Stra-
sburgo sta crescendo a
ritmi sostenuti e costituisce
oggi una vera minaccia,
anche se ancora per molti
invisibile, gli Stati non
hanno altra alternativa che
applicare a pieno tutte le
misure previste dalla Con-
venzione contro la cyber-
criminalità. Ad oggi questo
resta l'unico testo interna-
zionale vincolante per com-
battere in modo efficace il
fenomeno del cybercrime.
Secondo i rappresentanti
degli Usa e dell'Unione eu-
ropea, tra gli altri, è inutile
cercare di elaborarne un
lonia e Svezia).
L'altro punto debole della lotta
contro i criminali che operano at-
traverso la Rete sono gli stessi
utenti che spesso senza render-
sene conto forniscono le informa-
zioni che poi li trasformano in
vittime. "L'utente deve compren-
dere che non può lasciare porte e
finestre aperte e poi andare dalla
polizia a dire che gli hanno ru-
bato in casa" sottolinea il procu-
ratore generale dell'Australia, che
dovrebbe ratificare la Conven-
zione l'anno prossimo. E la dose
viene rincarata dall'esperto del
altro dato che per scrivere la con-
venzione del Consiglio d'Europa
sono occorsi circa 10 anni di trat-
tative, il testo si adatta perfetta-
mente all'evolvere della
tecnologia, e possono ratificarlo
tutti i paesi del mondo. Ma que-
sto sembra essere uno dei punti
deboli della protezione contro il
cybercrimine perché sinora sono
solo 32 gli Stati che hanno ratifi-
cato la convenzione. All'appello
mancano anche 9 stati membri
dell'Unione europea (Austria,
Belgio, Repubblica Ceca, Grecia,
Irlanda, Lussemburgo, Malta, Po-
Consiglio d'Europa, Ale-
xander Seger, quando af-
ferma che gli utenti non si
rendono sempre conto che
spesso ciò che ricevono
gratuitamente online ha un
costo e che questo costo è
costituito da pezzi di infor-
mazione sulla propria iden-
tità che poi possono essere
utilizzati in vari modi e
anche dai criminali.
1930 NOVEMBRE 2011
Inedite e tramandate in famiglia, da nonni, genitori, parenti e buon-
gustai che in cucina hanno preparato e continuano a preparare con
passione i piatti tipici della tradizione materana e della dieta mediter-
ranea, all’insegna della tracciabilità e della genuinità. Con questo
obiettivo la Camera di commercio di Matera e l’Istituto professionale
di Stato per i servizi alberghieri e della Ristorazione di Matera hanno
avviato il lavoro di ricerca denominato “Ricette a Memoria’’, rivolto
ai ragazzi delle scuole medie della provincia di Matera e riferito alla
cucina della tradizione da tramandare alle giovani generazione. La sca-
denza per la presentazione dei lavori è fissata al 21 marzo 2012. “
Scopo della ricerca – ha detto il presidente della Camera di commercio,
Angelo Tortorelli - è quello di stimolare una ricognizione sulla cucina
e le abitudini alimentari tradizionali della provincia di Matera con le
sue ricette e collegarle alla Dieta Mediterranea, favorendone la cono-
scenza e la diffusione. L’iniziativa intende,inoltre, promuovere un con-
fronto tra i cultori della cucina tipica, di tutti i comuni della Provincia
di Matera, al fine di scambiare conoscenze, esperienze e metodi di la-
voro. E né va dimenticato il coinvolgimento del mondo della scuola,
delle famiglie in una operazione di recupero e valorizzazione della no-
stra tradizione gastronomica che,attraverso, il progetto di Dieta medi-
terranea intende valorizzare i prodotti e i piatti della buona tavola
materana e le attrattive del nostro territorio, della Basilicata e del Mez-
zogiorno’’. La ricerca, che potrà essere effettuata attraverso le modalità
più opportune, porterà all’acquisizione di ricette sui piatti tipici che
ogni classe raccoglierà in un opuscolo che contribuirà a realizzare il
lavoro più vasto delle “ Ricette a memoria’’, acquisite attraverso la
tradizione orale. Non saranno ammesse le ricette già pubblicate in ri-
cettari o in altri lavori e, comunque, conosciute. I ragazzi,che con pas-
sione parteciperanno alla ricerca culinaria, potranno arricchire la
descrizione delle ricette anche con curiosità, aneddoti, storie del piatto,
agli usi e ai periodi di consumazione, illustrazioni e grafica. Un invito
a curare con la stessa pazienza degli avi aspetti della memoria culturale
e gastronomica del nostro territorio. Una commissione, istituita presso
il Centro internazionale per gli studi e la cultura della dieta mediterra-
nea, valuterà il miglior ricettario e all’istituto della classe vincitrice
andrà un premio di 4.000 euro. Il Centro studi, istituito e operativo
presso la Camera di commercio, conferirà all’Istituto e agli studenti
della classe prima classificata il titolo di “ Paladino dell’Ordine della
cucina materana’’. Riconoscimenti andranno ad alunni e insegnanti
della classe vincitrice, che potrà gustare nel corso di una giornata par-
ticolare i piatti del ricettario, preparati dagli chef dell’Istituto Alber-
ghiero. Ulteriori informazioni sul concorso sono sui siti
www.mtcamcom.it , www.cesp.it il sito dell’Azienda speciale della
Camera di commercio che ha curato l’organizzazione dell’evento.
RICETTE A MEMORIA Rivolto ai ragazzi delle medie di Matera per tramandare le tradizioni culinarie
20 30 NOVEMBRE 2011
Il cronista della belle époque pariginaToulouse-Lautrec alla Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo (PR)
In tutto il mondo si conoscono
le fotografie di quest'ometto
deforme. Soltanto la testa e il
tronco erano di proporzioni nor-
mali. La testa sembrava avvitata
sopra le spalle molto cascanti. La
barba lunga e nera faceva l'ef-
fetto d'uno strano ornamento.
Gambe e braccia erano quelle di
un bambino di sei anni. Ma in
questo corpo deforme c'era una
forza vitale enorme, quasi supe-
rata dallo spirito di Lautrec. Le
sue risposte pronte - simili a
quelle di un clown maligno -
erano sconcertanti. La bocca di
una animalesca sensualità, il
modo di esprimersi ora incon-
trollato, ora estremamente ar-
guto, ora del tutto
anticonvenzionale.... Così ebbe adescriverlo Henry van de Velde,architetto, scultore, pittore e desi-gner belga; si trattava del grandeomonimo Henri de Toulouse-Lautrec (Albi, 24 novembre 1864–Malromé, 9 settembre 1901), lacui arte, nella Parigi di fine Otto-cento, non si allineò con quella,all’epoca predominante e “dimoda” degli impressionisti chedi pochi anni lo avevano prece-duto e ancora stavano lavorandocon grande successo in Francia;la sua pittura infatti non rivela in-teresse per il paesaggio e per laluce, mentre esprime un fascinofortissimo per la figura umana.Non solo, ma con la sua innova-
ballerine, cantanti, artisti, ubriaconi, pro-stitute, intellettuali e modelle, che rap-presentò con spirito satirico e spesso contratti caricaturali, pennellate rapide, effi-cace ed originale sintesi grafica, oltre conacuta capacità di osservazione e di inda-gine psicologica. Una mostra su Tou-louse-Lautrec in Italia mancava daparecchi anni; il vuoto viene colmatodalla Fondazione Magnani Rocca che,nella sua sede di Mamiano di Traverse-tolo, presso Parma, propone una origi-nale riflessione sul celebre artistafrancese. La mostra (“Toulouse-Lautrece la Parigi della Belle Époque”), cheinaugura la presidenza di Giancarlo Fo-restieri, è curata da Stefano Roffi - consaggi (in uno splendido catalogo edito daMazzotta) di Arturo Carlo Quintavalle,Ada Masoero, Mauro Carrera e del cu-ratore, il quale accanto al corpus delle af-fiches, propone una serie di stimolanticonfronti con i dipinti di figura di Lau-trec a quelli di paesaggio degli impres-sionisti e stampe giapponesi, mentreviene ricreato il clima di frizzante com-petizione che Lautrec ingaggia con i variCheret, Mucha, Steinlen, Bonnard.Viene inoltre mostrata l'influenza che Pi-casso riceve da lui in occasione dei primisoggiorni parigini. I suoi manifesti sono(riconosciuti da tempo) capolavori d’artee documenti di un’epoca: conquistaronoil pubblico d’allora che li amò e li colle-zionò, in un periodo in cui altri grandimaestri si cimentavano in questo generein forte ascesa. Ma sono tutti i suoi per-sonaggi, colti nei caffè-concerto di Mon-tmartre, nelle sale da ballo, nei postriboli,nel celebre Moulin Rouge, nei circhi, neiteatri, raccontati con caustica malinco-
tiva produzione grafica (cartelloni pub-blicitari, manifesti teatrali, inviti e menù)fu uno degli antesignani dell’art nou-veau, oltre che – in anticipo sui tempi –grande profeta ed interprete dei più mo-derni mezzi di comunicazione, cheavranno grande successo e diffusione acavallo tra Otto e Novecento.Di nobile famiglia, dopo essere stato col-pito da una grave menomazione allegambe, si dedicò esclusivamente alla pit-tura; a Parigi dal 1881 prese lezioni daipittori accademici, preferendo tuttavia adessi la frequentazione di artisti come VanGogh e Degas e lo studio delle stampegiapponesi, che avrà profonda incidenzanella sua originale e moderna produ-zione pittorica e grafica. È noto, infatti,come una parte della produzione del-
l’aristocratico Toulouse-Lautrec si svi-luppi proprio sulla scia del japonisme:egli traspone nella sua arte tecniche e in-quadrature di quel mondo affascinante emisterioso al contesto occidentale dei lo-cali notturni e delle maisons closes, rie-laborando temi e segni del linearismografico giapponese, nei profili degli uo-mini in cilindro, nelle ombre nere allespalle del soggetto, nella silhouette“senza testa”, ad esempio, della cantanteYvette Guilbert nel notissimo Divan Ja-ponais. Frequentatore dell’ambiente edella vita notturna di Montmartre, egli ful’interprete più diretto della belle époqueparigina di cui seppe registrare non sologli scintillii, ma anche lo squallore, la tri-stezza, la vanità e la profonda inquietu-dine: tra i suoi soggetti predilesse
nia, che rivivono nella mostra.L’artista mostra un occhio spie-tato ed ironico per le caratteristi-che e la gestualità dei soggettiche rappresenta (che includonole vedettes sue amiche, le can-tanti e ballerine May Milton,Jane Avril e La Goulue), grazieall’uso innovativo di ampie ste-sure di colori piatti, marcate sil-houettes e punti di vistainconsueti, in un’elaborazione diinesauste folgorazioni emotive.Accanto al corpus delle affiches,la mostra propone una serie diconfronti di particolare sugge-stione: sono accostati i dipinti difigura di Lautrec a quelli di pae-saggio degli impressionistiMonet, Renoir e Cézanne; vieneevidenziato il debito nella graficaall’arte giapponese offrendo unconfronto speculare fra i manife-sti del francese e stampe giappo-nesi fra Settecento e Ottocento diUtamaro, Hiroshige e Hokusai.La sua attenzione è dunque ri-volta alla “fauna umana”, soloapparentemente gioiosa e spen-sierata di quella “bella epoca”, aisuoi personaggi, che mette afuoco e analizza da vicino, ai“tipi” che incontra, presentandolisotto una luce distorta, tramitenuove inquadrature, nuovi taglidelle scene, nuovi colori e giu-stapposizioni di colore. La tipo-logia dei soggetti rappresentati èla più varia: ballerine, habituèsdei cafès, borghesi goderecci, ilpopolo notturno, ma anche pro-stitute e le masse di derelitti chevivono ai margini della società,un’umanità che anche Picasso,nel suo soggiorno parigino, rap-presenterà proprio nel momentodel commiato di Lautrec - mortotrentasettenne come Raffaello,Parmigianino e Van Gogh - daquel mondo di lustrini e di intimidolori che aveva raccontato nelcorso della sua breve esistenzaumana ed artistica.
Giusy Alvito
Toulouse-Lautrec,
La fille rousse, 1886 circa
Enry
De Toulouse-Lautrec
Toulouse-Lautrec,
Divan japonais, 1893
Nel carcere di Treviso è in atto un
programma di rieducazione finaliz-
zato al reinserimento dei detenuti
nella società, che comprende l’alfabe-
tizzazione per i numerosi stranieri e
l’avvio alle arti.
Un’impresa non certo semplice, ma
neanche impossibile, a giudicare dalla
dedizione degli insegnanti e dal lode-
vole impegno degli allievi.
Il protagonista della nostra storia, che
era analfabeta, ha deciso di dedicare
il proprio tempo ad imparare a leg-
gere e a scrivere, ma poi si è spinto
ben oltre le iniziali aspettative.
2130 NOVEMBRE 2011
NON È MAI TROPPO TARDI
L’amore per l’apprendimento può nascere a qualsiasi età
Mentre gran parte dei
bimbi e degli adole-
scenti considera la
scuola come un’imposizione o
un male inevitabile, c’è che fa-
rebbe – e fa! – di tutto pur di
studiare.
L’amore per l’apprendimento e
il desiderio di imparare, infatti,
possono nascere a qualsiasi età
e in qualsiasi contesto, come ci
dimostrano due singolari casi
verificatisi di recente, uno
nell’estremo Oriente, l’altro
nel nostro Paese.
Il primo caso riguarda una sim-
patica nonnina cinese di ben
102 anni, che da qualche mese
è tornata sui banchi per recupe-
rare il tempo perduto.
Come tantissime sue coetanee,
infatti, la signora Ma Xiuxian
è stata costretta a lavorare fin
da piccola, dovendo rinunciare
a studiare.
La possibilità di conseguire il
titolo di studio tanto desiderato
è giunta in maniera assoluta-
mente inattesa.
In occasione del suo comple-
anno, la signora ultracentenaria
è stata protagonista di un’inter-
vista da parte di un’emittente
televisiva locale, che, venuta a
conoscenza del suo sogno nel
cassetto, le ha dato l’opportunità di
realizzarlo.
L’attempata signora ha già terminato
la prima elementare, e, nonostante la
necessità di contare sull’ausilio di oc-
chiali ed apparecchio acustico, sta
mantenendo la promessa di impe-
gnarsi con serietà e costanza.
E intanto fa già progetti per quando
avrà conseguito la licenza elementare.
Molto diversa, ma non per questo
meno affascinante, è la storia di un
giovane che ha deciso di dedicarsi
allo studio dalla cella di un peniten-
ziario del Nord Italia.
Egli, infatti, è riuscito a dar
voce alla propria sensibilità e
alla propria vena artistica, ela-
borando un componimento
poetico che l’ha portato a vin-
cere un concorso.
Due storie molto diverse che
fanno riflettere e che portano
un grande messaggio: non è
mai troppo difficile, non è mai
troppo tardi.
Giusi Santopietro
22 30 NOVEMBRE 2011
L’ITALIA E I SUOI RACCONTI
La storia della nostra storia senza tante storie
Il Teatro Minimo di Ba-
silicata celebra i cen-
tocinquantanni di
storia lucana in occasione
dei festeggiamenti per
l’Unità d’Italia. La piece
teatrale ...centocinquanta-
labasilicatacanta propone
un viaggio tra i fatti, i luo-
ghi e i protagonisti che
hanno caratterizzato “si-
lenziosamente” le tappe
salienti di questi lunghi
anni.
“La storia della nostra sto-
ria senza tante storie” è il
filo conduttore dello spet-
tacolo che offre una ine-
dita chiave di lettura
dell’esperienza unitaria.
L’umanizzazione della sto-
ria raccontata attraverso le
piccole gesta, gli aneddoti
quotidiani, le vicende di
uomini e donne qualunque,
i fatti di costume. La storia
senza clamore, lontana
dalla ribalta della cronaca,
spogliata dei nomi altiso-
nanti e blasonati, i cui
fatti, ignorati dalla storio-
grafia ufficiale, hanno of-
ferto un contributo
importante alla costruzione
della storia universale.
...centocinquantalabasili-
catacanta accende i riflet-
tori sulla gente comune,
protagonista di una vita or-
dinaria, fluita pacatamente
nel corso di un secolo e
mezzo.
Lo spettacolo in due atti è
aperto dalla Filastrocca
Tricolore del potentino
Mario Pennacchio (vinci-
tore del 1° Premio al Con-
corso la Casa della
Fantasia 2011, indetto
dalla Fondazione Marazza
di Borgomanero), cui
segue il prologo con una
speciale preghiera rivolta
alla luna, casta diva e testi-
al valor civile. Un passaggio per
la galleria di Balvano dove, il 3
marzo 1944, un treno merci restò
intrappolato generando morte
nei passeggeri che numerosi af-
follavano i vagoni. Il dopoguerra
segnato dall’occupazione delle
terre e dalla riforma fondiaria,
ma anche dalla nuova ondata mi-
gratoria verso le città del nord
Italia e l’Europa. La nascita
della Regione Basilicata nel
1971, il tremendo terremoto del
23 novembre 1980 che sconvolse
l’intero territorio lucano. Chiude
il percorso storico la cronaca
quotidiana dalle ecomafie alle
morti bianche, con un’immagine
della Basilicata di oggi, non più
isola felice, ma luogo dove poter
occultare ogni cosa. Elisa in-
sieme alle tante altre verità.
Giacinto Albini, Carmine
Crocco, Maria Barbella, Giulia
mone impassibile dei percorsi
storici di tutte le umane genti.
In dodici quadri si ripercorrono
gli eventi principali che hanno
caratterizzato 150 anni di storia
lucana dentro quella italiana.
Dall’evento che apre le porte
all’epopea risorgimentale, la
proclamazione del Regno d’Ita-
lia, si passa al fenomeno del bri-
gantaggio, l’altra faccia della
medaglia del processo di unifi-
cazione. unitamente all’emigra-
zione oltreoceano, che mandò in
America intere generazioni di
lucani. La terra di confino,
quella raccontata da Carlo Levi,
che destò la curiosità dell’antro-
pologo Ernesto De Martino. Con
un balzo si giunge alla Seconda
Guerra Mondiale e all’eccidio di
Matera per il quale la città, come
del resto Rionero in Vulture, si
fregia della medaglia d’argento
Venere, l’uomo ucciso dai
tedeschi, Michele Pa-
lomba, Pietro Rossetti e
Mariannina Menzano,
Rocco e i suoi fratelli,
Emilio Colombo, Pietro e
infine la vedova Maria
sono i protagonisti della
nostra storia. Una storia
che vuole ricordare i tanti
nessuno di questa terra i
cui nomi non sono ripor-
tati nei libri di storia. Si
ringrazia Mario Santoro
per aver scritto l'episodio
relativo all'eccidio di Ma-
tera, Giovanni Di Lena e
Carmine Donnola per aver
contribuito alla stesura del
testo dell'ultimo quadro.
Pianeta
Sogni
2330 NOVEMBRE 2011
TARALLI DI GRAVINAIngredienti
800 gr. di farina di grano
200 gr. di farina tipo 00
1 cucchiaio di sale
1 lievito di birra, seme di finocchio selvatico,
50 gr. di liquore all'anice
Impastare la farina con lievito, sale, acqua calda, seme di finocchio e
liquore. Lasciare lievitare la pasta ben coperta per circa 1 ora, dopo
aver formato dei grandi taralli di quasi 300 gr. l'uno. Dopo la lievita-
zione mettere in forno a 300°.
TRADIZIONI DELLA FESTA DELL'IMMACOLATA
Il 7 Dicembre, vigilia dell'Immacolata Concezione, per tradizione reli-
giosa si fa il digiuno (cioè non si fa colazione) e a mezzogiorno si
mangia solo il tarallo. Il tarallo è fatto con la pasta del pane e con
semi di finocchio, in seguito viene lessato e messo in forno. A sera
tutti si uniscono in famiglia e si mangia come prima portata, spa-
ghetti alla San Giovaniello e per secondo, baccalà fritto, pesce, pet-
tole a vento e altre cose, secondo i gusti della gente. La sera stessa,
altre famiglie, invece, mangiano tagliatelle fatte in casa, con le rape,
aglio, olio e peperoncino. Alla vigilia dell'Immacolata, si può man-
giare tutto, tranne la carne. Per concludere la serata allegramente, si
gioca a tombola, a carte e altri giochi.
Comics
Le ricette di Sandra Savino
In parte quello che dici è vero ma ci sono diversi significati dipende cosa realmente fai con questi soldi
di carta ecco alcuni esempi: riceverle sono promesse lusinghiere, contarle: guadagno importante, per-
derle: fruttamento da parenti, prestarle: entusiasmo esagerato, cambiarle: riserve mentali, regalarle:
sfiducia verso il prossimo, rubarle: pericolo di malattia, 26, spenderli: dispiaceri dai figli, trovarle: va-
lido incoraggiamento, accumularli: azzardi pericolosi
Negli ultimi tempi mi capita spesso di sognare
il denaro di carta soprattutto banconote. Che sia
arrivato finalmente il mio giorno fortunato
Tonino R . Potenza
I30 NOVEMBRE 2011
Il Global
Champion Tour,
ideato e fondato da
Jan Tops, è giunto
quest'anno alla sua
sesta edizione. Ad
aggiudicarsi il titolo
del 2011 è l'amaz-
zone Edwina Alexan-
der in sella a Cevo
Itot du Chateau, che
con questa vittoria
porta a casa 300mila
euro più una parte
del milione di euro
che verrà diviso fra i
primi 18 cavalieri
della ranking.
La finale di questo
circuito si è svolta, lo
scorso weekend, ad
Abu-Dhabi presso Al
Forsan International
Sports Resort che ha
accolto per l'occa-
sione i migliori cava-
lieri al mondo.
Tra i protagonisti di
questa edizione non
manca il nome di
Ludger Beerbaum,
che si aggiudica il
secondo gradino del
podio, e Alvaro De
Miranda, terzo clas-
sificato.
"Sono veramente
contenta per il
grande cavallo che è
Itot. E' stato vera-
mente un anno posi-
tivo - commenta
Edwina subito dopo il suo
percorso- E' stato il modo
in cui ho gareggiato oggi
e come potete vedere nel
salto ostacoli può acca-
dere qualunque cosa. Si-
curamente mi sarebbe
piaciuto piazzarmi meglio
nel GP. Ma questo è lo
sport e qualche volta va
così. Nel complesso sono
molto contenta delle mie
prestazione nel GCT
2011". Le premiazioni ad
Abu Dhabi non sono an-
cora terminate perché
sono saliti sul podio,
anche, i vincitori del
Gran Premio.
Roger-Yves Bost e Ideal
De la Loge strappano
con tre zeri in 41,14 il
primo gradino del podio,
lasciandosi alle spalle il
saudita Khaled Al
Eid e Alvaro De Mi-
randa.
"E' stato veramente
emozionante, un
bel jump off. - com-
menta la medaglia
d'oro del GP, Roger
Yves-Bost- Sono
andato veramente
veloce e ho cercato
di dar il massimo.
Oggi è stata la mia
giornata. Volevo
vincere!" Questa è
la classifica fina
del Global Cham-
pions Tour
1 Edwina Alexan-
der (Aus) 238.00;
2 Ludger Beer-
baum (Ger)
218.50; 3 Alvaro
de Miranda (Bra)
210.00; 4 Rolf-
Goran Ben-
gtsson 205.00; 5
Luciana Diniz
(Por) 198.00; 6
Denis Lynch
(IRL) 197.00; 7
Philipp Wei-
shaupt (GER)
171.00; 8 Cla-
rissa Crotta (SUI)
167.00; 9 Marco
Kutscher (GER)
164.00
10 Christian
Ahlmann (GER)
160.00; 11 Pius
Schwizer (SUI)
155.00; 12 Billy
Twomey (Irl)
148.00; 13 Judy-
Ann Melchior
(BEL) 146.00; 14
Kevin Staut
(FRA) 143.00; 15
Rodrigo Pessoa
(BRA) 136.00; 16
Gerco Schroder
(NED) 123.00; 17
Laura Kraut
(USA) 118.00; 18
Marcus Ehning
(GER) 116.00
II 30 NOVEMBRE 2011
Mondo
cavallo
CAMPIONATI DEL MONDO
DI ABU DHABI UNDER 21I binomi sono stati scelti dopo un'attenta selezione da parte
del tecnico federale Denis Pesce. Infatti dopo l'incontro di
Sperlonga lo scorso 7 Novembre la squadra è stata for-
mata: Dario Fondi SDP Gazzarah, Rebecca Borghi con Ra-
punzia della Bosana, Matteo Bravi con Glorhiosa, Carolina
Tavassoli con Asli e riserva Simona Giancolla con Duina.
Questa selezione è stata caratterizzata da una novità asso-
luta perché tutti questi binomi sono stati confermati dopo
un'attento test anti-doping e fortunamente nessuno è risul-
tato positivo.
Ecco il programma di gare
4 dicembre: i cavalli dovranno essere a Maastricht (Olanda)
5 dicembre: ore 7.00, i cavalli volano verso l’emirato di Abu
Dhabi, i cavalieri dovranno raggiungere la stessa località,
dove saranno ospitati a spese del comitato organizzatori
dal primo al 12 dicembre, unitamente ai rispettivi groom
(due per ogni cavallo)
6 dicembre: visita al circuito di formula 1 del Gran Premio
di Abu Dhabi, sull'isola artificiale di Yas Island
7 Dicembre: Cerimonia di apertura
8 dicembre: Cena nel deserto
9 dicembre: visite pre-gara per i cavalli
10 dicembre: finalmente il giorno della gara
11 Dicembre: Cerimonia di chiusura
12 dicembre: rientro in Italia. I cavalli decollano dall’aero-
porto di Abu Dhabi alle ore 9.00.
Si chiude così il penultimo concorso della Stagione sportiva
2011 dell’Horses Riviera Resort. Sul podio del Gran Premio C145
oltre a Francia anche Antonio Alfonso e Gianni Govoni; tre ca-
valieri blasonati che hanno collezionato importanti vittorie a
Casa Ferretti. Federico Francia si afferma come il migliore, in-
sieme a WAIT N SEE . Il binomio azzurro ottimizza un tempo pari
a 38.55. Segue Antonio Alfonso
con Snai Boa Vista e 38.80.
Mentre il signore della velocità,
Gianni Govoni arriva terzo in
sella a DYNAMITE VT HAZE-
LARENHOEKJE 40.38. Sono
stati solamente tre i netti di
questo Gran Premio ossia
quelli del podio. A seguire
CALLERIO Nicolo' Vincenzo
con CARETHAGO Z che
chiude la seconda manche con
4 penalità e un tempo di 38.04. Per lo spagnolo FOURCADE
LOPEZ Fernando con VDL ROCKER solo un nono posto 9 pe-
nalità e 66.31. Per la padrona di casa marzia Ferretti e QUATRO
DE LAUBRY un undicesimo posto e un tempo pari a 80.32.
Mentre nelle categorie più importanti si riconferma campione
Andrea Bracci con EHRNAN DELLA COMETA: il cavaliere è il
più veloce nella C140 a tempo fermando il cronometro sui 54.91
segue un argento in rosa con Francesca Favalli e LANINA 3 e
60.19. Terzo posto per Marco Porro con LUX HARMONY 62.63.
Andrea Bracci e Ehrnan Della Cometa si aggiudicano anche la
C140 a fasi. Con 31.06 il binomio la fa da padrone su Federico
Francia e Wait N See 32.45 e Robert Capouet con Replay De La
Brisee 33.03. Per la padrona di casa Marzia Ferretti con Argelith
Niels un ottavo posto 38.18, segue l'amazzone Chiara Arrighetti
con Oura De Rouhet 38.53. Un de-
cimo posto invece per Gianni Go-
voni con Dynamite Vt
Hazelarenhoekje 44.23 che si “ria-
bilita” con un bel primo posto
nella C135 mista con lo stallone
italiano Imponente. 35.41 il suo
tempo che batte con un conside-
revole distacco quello del se-
condo classificato Marco Porro
con Colombea 40.46. Terza posi-
zione per l'azzurro Andrea Barto-
letti con Quinne du Jaolas 45.91. In rosa la C135 a tempo: La più
veloce si conferma Isabella Fiorelli Destefani con WESTERN
UNION ALOUBET VAN DE DOORNDONKHOEVE 52.92. In se-
conda posizione l'amazzone Marzia Ferretti con Kregou Bre-
court 58.50. Argento per il francese Alexis Champion con Ubris
59.32. Per Antonio Alfonso con Will Power R solo un quinto
posto 63.51
HORSES RIVIERA RESORT: IL GP A FEDERICO FRANCIA ,
TANDEM FULL SERVICE sasTANDEM FULL SERVICE sas
Via Mantova, 147Via Mantova, 147
85100 Potenza85100 Potenza
III22 NOVEMBRE 2011
DUCCIO NERI
E CONSUL ROYALE
VINCONO
IL GP DI AREZZOTra i tre doppi percorsi netti è
stato il cavaliere romano a chiu-
dere nel miglior tempo (33,80) la-
sciandosi alle spalle la fiorentina
Carlotta Mattei su Bo Tibri (0/0 in
34,39) ed il catanzarese Alessio
Albano su Talbot (0/0 in 34,58).
La mattinata di gare di domenica
si è aperta con le categorie riser-
vate ai cavalli giovani: nella 4 anni
primo psto ex aequo per Cabrio-
lesse montata da Francesca Pa-
squini e per Cellano del
Poggiosecco montato da Laura
Palazzuoli; tra gli 11 concorrentii
della 5 anni gli unici due percorsi
netti sono stati quelli di Noemi
Giardini su Fathi' e Dariusz Moch
su Guernica di Luriano mentre
nella 6 anni ha trionfato Alessio
Albano su Alanda con 0/0 in
22,79.
Tra i più giovani nella B40 per-
corso senza errori per Martina Roselli e Gingillo; nella B60 nessun
errore per Beatrice De Marchi su Jiji du Parc, Giulia Santopietro e
Kafeine, Letizia Fiorelli su Connie e Luigi Negri su Seaholm
Cherry; nella B80 prima piazza divisa tra Giulia Merlotti su Allegra
della vena ed Alice Paliani su Jolly Jumper du Canon; nella B90
vincono Maria Teresa Pepi su Allegra della Vena e Carlotta Chisci
su Venisia; nella B100 i migliori
sono stati Claudia Mattei su Asrael
van Pacha's Hoeve, Giorgia Ladisa
su Charlie Brown, Francesca Ro-
mana Lucci su Tavalio, Rebecca
Fallani su Kaily, Francesco Ricci su
Kuracjusz, Benedict Lindsay Torlo-
nia su Perla d'Oriente, Domitilla Di
Mattia su Ghismunola ed Alessan-
dra Franchi su Fairplay Copenne
mentre nella B110 hanno chiuso
con 0 penalità Maria sole Monaci
su Mr New Year, Ginevra Piccini su
Telga II, Flavio Michelucci su Jimini
des Millards, Elena Daveri su Now
Gone For Good, Ludovica Corsi su
Calipso, Allegra Blandina su Top
Manager, Giorgia Ladisa su Walan-
dria K, Domitilla Di Mattia su Ghi-
smunola, Elasabetta Donà Dalle
ose su Claire, Vittoria Corsi su Lu-
ciole du Prieure e Domizia Arras su
Papagena. La categoria 135 a fasi
consecutive è andata a Guido
Franchi su Garua (0/0 in 25,13), la
125 a tempo a Fabio Picchioni su
Guerniverla (0 in 47,91) e la 115 a
afasi consecutive a Francesca
Conte su Medoc (0/0 in 26,23).
L'ultimo appuntamento del 2011 con il salto ostacoli all'Arezzo
Equestrian Centre è fissato per il 9/11 dicembre con il concorso
nazionale A3* che metterà in palio un montepremi di 18.500,00
euro.
FOTO MARCO VILLANTI PALSTIC FOTO SPORT
Mondo
cavallo
IV 30 NOVEMBRE 2011
NATALE CHIAUDANI AL COMANDO
DELLA COMPUTER LIST
Il CED (centro elaborazione dati) della FISE ha ag-
giornato la computer list seniores di salto ostacoli.
In base ai risultati rilevati dal
15 ottobre 2010 al 15 ottobre
2011, Natale Chiaudani si
porta alla guida della ranking
federale, ricevendo il testi-
mone dal caporale Lucia Viz-
zini che scende di una
posizione. Al terzo posto c’è
Simone Coata seguito da:
l’agente del Corpo Forestale
Emanuele Gaudiano, Juan
Carlos Garcia, l’aviere capo
Giulia Martinengo Marquet,
l’agente del Corpo Forestale Francesca Capponi,
Luca Maria Moneta, Fabio Brotto e Roberto Arioldi.
Questi i migliori 10 cavalieri, secondo l’elabora-
zione dello scorso 9 novembre.
Mondo
cavallo
Giunge la notizia che la cavalla "di punta" di Giulia Marti-
nengo si è infortunata gravemente. L'incidente ha avuto
luogo a Stoccarda dove l'amazzone italiana era impegnata
in una tappa di Coppa del Mondo.E' stata la stessa Marti-
nengo, ieri, a confermare la notizia non ufficiale che già da
alcuni giorni circolava.
"Chiclana è stata vittima di un grave infortunio alla gras-
sella- commenta
Giulia Martinengo-
Non posso ag-
giungere altro per-
ché ci vuole altro
tempo per una
diagnosi com-
pleta; sicura-
mente la cavalla
dovrà sospendere
per molto tempo
l'attività sportiva".
L’8 Dicembre il concorso di salto ostacoli che so-
stiene “Vogliamo Zero”, la campagna che vuole far
arrivare a ZERO il numero di bambini che ogni
giorno muoiono nel mondo per malattia. Il Con-
corso di Salto Ostacoli con
il più nobile montepremi
mai messo in palio verrà
organizzato proprio al
Centro Internazionale del
Cavallo che, in collabora-
zione con il Comitato FISE
Piemonte ed UNICEF, so-
stiene l’iniziativa a favore
della Campagna contro la
mortalità infantile, “Vo-
gliamo Zero”, lanciata ufficialmente il 28 Settembre
2011. Ogni giorno 22.000 bambini al di sotto dei 5
anni muoiono per malattie che potrebbero essere
curate o prevenute. L’UNICEF insieme ai suoi so-
stenitori può far si che questa cifra arrivi definitiva-
mente a zero, con interventi a basso costo ed alta
efficacia come vaccini, zanzariere antimalaria ed ali-
menti terapeutici. Un ringraziamento particolare,
quindi, a tutte le Amazzoni e i Cavalieri che prende-
ranno parte alla terza edizione Concorso Ippico Na-
zionale C 1* del Centro del
Cavallo, che con la loro
quota d’iscrizione, intera-
mente devoluta a favore
della Campagna "Vo-
gliamo zero”, divente-
ranno fattivamente
sostenitori di questo no-
bile progetto umanitario,
ed altrettanta gratitudine
va rivolta anche a tutti co-
loro che presteranno la propria collaborazione com-
pletamente a titolo gratuito per l’organizzazione
dell’evento, patrocinato da Città di Venaria Reale,
Comune di Druento, Provincia di Torino e Regione
Piemonte.
"VOGLIAMO ZERO" PER DARE AGLI ALTRI
Simone Coata
STOCCARDA:
GRAVE INFORTUNIO PER CHICLANA