MAHLER SINFONIA . 9 - Filarmonica marchigiana · Nona di Mahler, significa, oggi come allora,...

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ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA filarmonicamarchigiana.com Sabato 3 febbraio, ore 21.00 Jesi, Teatro Pergolesi Domenica 4 febbraio, ore 17.00 Fabriano, Teatro Gentile Martedì 6 febbraio, ore 21.00 Ancona, Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi” Rassegna FORMOFF I concerti dell’Aula Magna in collaborazione con Domenica 11 febbraio, ore 17.30 Pesaro, Auditorium Pedrotti in collaborazione con AMAT e con Conservatorio “G. Rossini”, Pesaro direttore Manlio Benzi in collaborazione con assessorato alla cultura progettoMAHLER SINFONIAn. 9

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ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA

filarmonicamarchigiana.com

Sabato 3 febbraio, ore 21.00Jesi, Teatro Pergolesi

Domenica 4 febbraio, ore 17.00Fabriano, Teatro Gentile

Martedì 6 febbraio, ore 21.00 Ancona, Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”

Rassegna FORMOFF I concerti dell’Aula Magna in collaborazione con

Domenica 11 febbraio, ore 17.30Pesaro, Auditorium Pedrotti

in collaborazione con AMAT e con Conservatorio “G. Rossini”, Pesaro

direttoreManlio Benzi

in collaborazione con

assessoratoalla cultura

progettoMAHLER

SINFONIAn.9

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Gustav Mahler (Kaliště, Boemia, 1860 – Vienna, 1911)

Sinfonia n. 9 in re magg. (trascrizione per orchestra da camera di Klaus Simon)

I. Andante comodoII. In Tempo eines gemächlichen Ländlers. Etwas täppisch

und sehr derb (In tempo di un Ländler tranquillo. Un po’goffo e molto rude)

III. Rondò - Burlesque

Allegro assai. Sehr trotzig (Molto caparbio)IV. Adagio.

Sehr langsam und noch zurückhaltend

(Molto lento e ancora trattenuto)

Programma

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Quasi un’ora e mezza di musica. Un’orchestra di pro-porzioni gigantesche. Un mare sconfinato di suoni-colo-ri-immagini; incontenibile, perennemente cangiante efluttuante.Così si presenta la Nona Sinfonia in re maggiore di Mahler,opera tra le più impressionanti e complesse di tutta la sto-ria della musica. Haydn non avrebbe mai potuto immaginare che la sua agilee luminosa creatura si sarebbe trasformata in un esseretanto smisurato, quasi al di fuori del controllo umano. Comee perché Mahler è giunto a questo risultato? e soprattutto:quale senso può avere, per il musicista e l’ascoltatore dioggi, affrontare ancora un simile “monstrum”?Le risposte risiedono nella Storia, senza la quale è forseimpossibile capire Mahler. Il fatto è che la sinfonia, nata nel Settecento senza partico-lari pretese se non quella di fornire al pubblico di allora unapiù ricca ed elevata forma di intrattenimento musicale, hafinito col tempo per diventare altro da sé: forse perchédestinata ad una moltitudine di esecutori, essa ha assorbi-to al suo interno, più del concerto, della sonata e del quar-tetto, la storia dell’uomo, riflettendone su un piano di ogget-tività l’evoluzione spirituale. La visione del mondo che avevano musicisti come Haydn eMozart procedeva dalla fede cristiana e illuministica in unordine fisico e morale che, comprendendo e giustificando ilcaos e il dolore, sembrava garantire la conquista dellaFelicità. Le loro sinfonie erano contenute nelle proporzionie chiare, equilibrate nella struttura poiché, per la maggiorparte, erano variazioni di un unico, semplice, lineare per-corso dello spirito in cui la certezza della Felicità, origine emeta finale della vita umana, poggiava sui due movimentiestremi, entrambi in tempo veloce e di carattere allegro.Già con l’ultimo Mozart, però, tale certezza comincia avacillare. La Sinfonia in sol minore, oscura e inesorabile, èun’opera essenzialmente tragica, mentre la Jupiter, pursolare e luminosa, termina con un allegro che non ha piùnulla della serena spensieratezza dei finali delle sinfonie diHaydn: al suo interno brucia un eccesso di energia e dimateria che, da un momento all’altro, potrebbe scatenareun grandioso olocausto.Da Beethoven in poi, le sinfonie tendono a diventare sem-pre più “serie”, a caricarsi di contenuti filosofici e letterari

Note

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per esprimere i quali ai compositori non bastano più iltempo e gli spazi originari: il percorso si allunga, diventaaccidentato, si divide in più vie, mentre la musica si com-plica, si fa sempre meno chiara e lineare. La Felicità comemeta ultima della storia umana non è più una certezza e alsuo posto subentrano l’infinito, l’indefinito, il dolore, il dub-bio, il senso della morte.Quando alla fine dell’Ottocento la sinfonia giunge a Mahler,essa è ormai irriconoscibile. Ha accumulato oltre un secoloe mezzo di esperienze spirituali; è satura di storia, di pen-siero, di cultura, di civiltà. L’uomo ha sperimentato l’eb-brezza della conoscenza scientifica e i vantaggi materialidel benessere e del progresso; ma ha anche conosciutol’infinito, l’abisso dell’inconscio, il nulla perdendo la fede inDio, nella Ragione; e la Felicità promessa non è arrivata.La sua sapienza, invece che procurargli nuove certezze, hadistrutto tutte quelle passate. Ciò che gli resta è la memo-ria di sé e della sua storia; il ricordo, con i suoi percorsi ten-tacolari, imprevedibili e irrazionali.La Nona di Mahler, scritta all’inizio del “secolo breve” tra il1909 e il 1910, è fatta tutta di memoria. Memoria autobio-grafica e collettiva; dunque: oceanica, smisurata. Il suocorpo gigantesco contiene, sparsa in frammenti che vannoalla deriva di uno sterminato oceano di suoni, la memoria diogni cosa: dell’insondabile complessità di Bach, della vita-lità di Mozart, dell’energia di Beethoven, della dolcissimamalinconia di Schubert, degli slanci appassionati diSchumann, della vaghezza sensuale di Wagner, dei sogniclassicisti di Brahms, dei rituali mistici di Bruckner; tuttoquanto fuso insieme al suono di danze, bande militari emarce funebri da cui riemergono ricordi personali passati erecenti – cui la trascrizione cameristica di Klaus Simon quiproposta conferisce una dimensione ancora più privata eintima, uno spazio interiore circoscritto che crea un poeti-cissimo contrasto con il gigantismo esteriore delle forme.Per questo il suo linguaggio, pur fondato su strutture logi-che, tende all’irrazionalità, alla casualità, alla frammenta-rietà. Come un ricordo riaffiora involontariamente nellamemoria scatenando a sua volta, attraverso una catena diassociazioni spontanee, altri ricordi che si sovrappongonol’uno all’altro distorcendosi a vicenda, così le immaginimusicali della Nona di Mahler non vengono “esposte”, ma“sorgono” dal nulla richiamate da piccoli frammenti diimmagini sonore vaganti nella mente – tutto il primo movi-mento è generato da due soli suoni insistentemente ripetu-ti, ricordo naufragante della fine dell’opera Das Lied von

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der Erde che precede la composizione della Nona – e, pro-prio mentre sull’onda di colossali crescendo si sforzano didefinirsi, improvvisamente crollano su se stesse provocan-do catastrofi altrettanto colossali, da cui riemergono comesparse rovine deformate che a loro volta si intreccianoinsieme per ricostituirsi, più oltre, sotto nuove forme.In questo straordinario romanzo musicale della memoria edel dissolvimento, spiritualmente affine alla Ricerca deltempo perduto di Proust – anch’essa un’opera sterminatache si genera da un minuscolo frammento di memoria tra-ghettato dal passato attraverso il sapore di un biscotto –l’antico percorso sinfonico, divenuto ormai un relitto, non hapiù alcun senso e, dunque, si capovolge. L’origine e la metanon sono più rappresentate da due allegri, l’ultimo dei qualiterminante in un’energica cadenza finale piena di gioia e difiducia, bensì da due lunghissimi tempi lenti, rispettivamen-te un Andante comodo e un Adagio, che nascono dal nullaper dissolversi a poco a poco nel nulla.Ma in mezzo: quanta vita! quanta luce!«Ho suonato di nuovo la Nona di Mahler... è l’espressionedi un amore inaudito per questa terra, del desiderio di viver-ci in pace e di poter godere fino in fondo la natura, primache giunga la morte...» scriveva Alban Berg alla mogliedopo la prima esecuzione della sinfonia, avvenuta a Viennala sera del 26 giugno 1912. Nessun’altra opera, infatti,come questa, che pure parla del dissolvimento, del distac-co e della morte, è cosi traboccante di amore per la vita edi entusiastica partecipazione all’esistenza. Attraverso lasua musica appassionata, tutta la bellezza commoventedell’essere umano, delle esperienze individuali e collettivedel suo spirito, ci si mostra davanti, come distesa sullasuperficie di un gigantesco polittico, in tutta la sua splendi-da inconsistenza.Ecco allora la risposta alle domande poste all’inizio.Affrontare l’impresa dell’esecuzione e dell’ascolto dellaNona di Mahler, significa, oggi come allora, compiere l’im-mane sforzo di recuperare tutta la memoria storica di noistessi per comprendere e amare la nostra esistenza, accet-tandola come un’esperienza esaltante che per la sua intrin-seca ricchezza merita di essere vissuta anche se, comesembra indicare la lontananza nella quale va a dissolversil’estenuante cadenza finale della sinfonia, dopo tanta pie-nezza di vita il traguardo fosse solamente un silenziosodeserto di pace.

Cristiano Veroli

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Manlio Benzi direttore

Iniziato alla Direzione d’Orchestra dal M° Jacques Bodmer, si è diplomatopresso il Conservatorio “Boito” di Parma in Composizione con il M° Togni(1989) e in Direzione d’Orchestra con il M° Gatti (1990). Si è laureato conil massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Parma, presentando una tesi musicologica.Finalista nel 1995 al I Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “L.V. Matacic” di Zagabria, è stato premiato come miglior direttore d’opera.Nella stagione 1996/97 è stato direttore musicale del Teatro NazionaleSerbo di Novi Sad.Dal 1997 al 1999 direttore associato dell’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” diMilano. Dal 2000 al 2007 direttore artistico e direttore musicale del Festival“Notti Malatestiane” della Provincia di Rimini.Ha debuttato alla Bayerische Staatsoper di Monaco (Madama Butterfly)all’Opera di Parigi e al Lincoln Center di New York (Orfeo e Euridice) alloStaatstheater di Stoccarda (Cenerentola), alla Semperoper di Dresda(Macbeth) e alla Staatsoper di Amburgo (Madama Butterfly) e nell’AaltoTheater di Essen (Bohème). Un bel successo di pubblico e critica hariscontrato il suo debutto con l’Orchestre National de France (Sibelius) alTheatre des Champs Elysées.Ha diretto nuove produzioni liriche con il Teatro La Fenice di Venezia (IlPrincipe Porcaro di Rota, Lucia di Lammermoor), la Fondazione Toscaninidi Parma (Traviata), il Festival della Valle d’Itria (La Reine de Saba e ilPolyeucte di Gounod, la Siberia e la Marcella di Giordano, l’Amica diMascagni), il Macerata Opera Festival (Don Carlo), Il Teatro Sociale diComo e il circuito A.S.L.I.C.O (Don Pasquale, Lucia di Lammermoor), ilTeatro Nazionale dell’Estonia (Madama Butterfly, Traviata, Puritani), ilTeatro Nazionale di Tbilisi (Ballo in Maschera), l’Opéra Royal de Walloniedi Liegi (Tosca), il Teatro di Erfurt (Don Carlo, Andrea Chènier, Gioconda,IX sinfonia di Beethoven), Opera North in Inghilterra (Capuleti eMontecchi), Volksoper a Vienna (Rigoletto, Tosca), Opera Ireland diDublino (Capuleti e Montecchi).È stato invitato per quattro stagioni consecutive all’Holland Park Festivaldi Londra (Gianni Schicchi, Zanetto, Madama Butterfly, AdrianaLecouvreur, Aida).Molto attivo anche nel repertorio sinfonico è invitato a dirigere varie orche-stre in Italia e all’estero: Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, delTeatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro LaFenice di Venezia, Orchestra della Accademia di Santa Cecilia, OrchestraSinfonica Siciliana, Sinfonica di Sanremo, Sinfonica Abruzzese, Cantelli diMilano, Stabile di Como, Filarmonica Veneta, Filarmonica Marchigiana,ecc. Ha effettuato importanti tournée concertistiche con l’OrchestraSinfonica di Milano (in Francia e Svizzera) e con l’Orchestra Haydn diBolzano (al Festival Internazionale di Brescia e Bergamo e in Austria, esi-bendosi tra l’altro nella sala grande del Musikverein di Vienna). Ha debut-tato al Teatro alla Scala di Milano dirigendo due concerti con i solistidell’Accademia della Scala.Dal dicembre 1999 è titolare della cattedra di Direzione d’Orchestra pres-so il Conservatorio “Rossini” di Pesaro.Highlights di questa stagione sono la Bohème alla Welsh National Opera,Puritani allo Staatstheater di Stuttgart, Barbiere di Siviglia all’Opera di Osloed un concerto nella stagione estiva del Festival del Maggio Musicale diFirenze. Tra i prossimi impegni, Madama Butterfly alla Fenice di Veneziae Orfeo ed Euridice all’Opéra di Parigi.È autore di musica da camera, teatrale, di vari saggi di argomento musi-cologico e di revisioni critiche per la casa editrice Ricordi di Milano e perl’Istituto di Studi Verdiani di Parma.

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ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANAfilarmonicamarchigiana.com

FORM ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANAPiazza Cavour, 23 - 60121 Ancona | Tel. 071 206168filarmonicamarchigiana.com | [email protected]

supporto informatico e multimediale

www.gruppoeidos.itVia Gola della Rossa, 15 - 60035 JesiTel. 0731 207079

Sabato 3 febbraio, ore 21.00Jesi, Teatro Pergolesi

Domenica 4 febbraio, ore 17.00Fabriano, Teatro Gentile

Martedì 6 febbraio, ore 21.00 Ancona, Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”

Rassegna FORMOFF I concerti dell’Aula Magna in collaborazione con

Domenica 11 febbraio, ore 17.30Pesaro, Auditorium Pedrotti

in collaborazione con AMAT e con Conservatorio “G. Rossini”, Pesaro

prossimi appuntamentiIL SOLE RIDE Anteprima Macerata Opera FestivalIn collaborazione con Associazione Arena SferisterioA. Honegger Pastorale d’été, H. 31F. P. Tosti romanze (orchestrazione F. Lanzillotta)G. Martucci Canzone dei ricordi, op. 68bMezzosoprano Raffaella LupinacciDirettore Francesco LanzillottaVenerdì 9 febbraio, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi

NUANCES: MOZART – BIZET – DEBUSSYG. Bizet Jeux d’enfants (Giochi di bambini), Petite Suite d’orchestre, op. 22W. A. Mozart Concerto per fagotto e orchestra in si bemolle magg. K. 191C. Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al “Meriggio diun fauno”), L 86 - versione per piccola orchestra di Iain FarringtonW. A. Mozart Sinfonia n. 29 in la magg. K. 201Fagotto Andrea Cellacchi(vincitore del VI Concorso Internazionale di fagotto “G. Rossini” di Pesaro)Direttore David CrescenziGiovedì 15 febbraio, ore 21.15 – Chiaravalle, Teatro “Valle”Venerdì 16 febbraio, ore 21.15 – Matelica, Teatro PiermainiIn collaborazione con AMAT

Soudant’s series SCHUBERT E BEETHOVENW. A. Mozart Thamos, König in Aegypten(Thamos, re d’Egitto) K. 345: intermezziF. Schubert Sinfonia n. 5 in si bemolle magg., D. 485L. van Beethoven Sinfonia n. 4 in si bemolle magg., op. 60Direttore Hubert SoudantVenerdì 23 febbraio, ore 21.00 – Jesi, Teatro Pergolesi Sabato 24 febbraio, ore 21.00 – Fabriano, Teatro GentileDomenica 25 febbraio, ore 17.00 – Fano, Teatro della FortunaMartedì 27 febbraio8, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00 – Ascoli Piceno, Teatro Ventidio BassoIn collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana

Manlio Benzi direttoreIniziato alla Direzione d’Orchestra dal M° Jacques Bodmer, si è diplomatopresso il Conservatorio “Boito” di Parma in Composizione con il M° Togni(1989) e in Direzione d’Orchestra con il M° Gatti (1990). Si è laureato conil massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Parma, presentando una tesi musicologica.Finalista nel 1995 al I Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “L.V. Matacic” di Zagabria, è stato premiato come miglior direttore d’opera.Nella stagione 1996/97 è stato direttore musicale del Teatro NazionaleSerbo di Novi Sad.Dal 1997 al 1999 direttore associato dell’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” diMilano. Dal 2000 al 2007 direttore artistico e direttore musicale del Festival“Notti Malatestiane” della Provincia di Rimini.Ha debuttato alla Bayerische Staatsoper di Monaco (Madama Butterfly)all’Opera di Parigi e al Lincoln Center di New York (Orfeo e Euridice) alloStaatstheater di Stoccarda (Cenerentola), alla Semperoper di Dresda(Macbeth) e alla Staatsoper di Amburgo (Madama Butterfly) e nell’AaltoTheater di Essen (Bohème). Un bel successo di pubblico e critica hariscontrato il suo debutto con l’Orchestre National de France (Sibelius) alTheatre des Champs Elysées.Ha diretto nuove produzioni liriche con il Teatro La Fenice di Venezia (IlPrincipe Porcaro di Rota, Lucia di Lammermoor), la Fondazione Toscaninidi Parma (Traviata), il Festival della Valle d’Itria (La Reine de Saba e ilPolyeucte di Gounod, la Siberia e la Marcella di Giordano, l’Amica diMascagni), il Macerata Opera Festival (Don Carlo), Il Teatro Sociale diComo e il circuito A.S.L.I.C.O (Don Pasquale, Lucia di Lammermoor), ilTeatro Nazionale dell’Estonia (Madama Butterfly, Traviata, Puritani), ilTeatro Nazionale di Tbilisi (Ballo in Maschera), l’Opéra Royal de Walloniedi Liegi (Tosca), il Teatro di Erfurt (Don Carlo, Andrea Chènier, Gioconda,IX sinfonia di Beethoven), Opera North in Inghilterra (Capuleti eMontecchi), Volksoper a Vienna (Rigoletto, Tosca), Opera Ireland diDublino (Capuleti e Montecchi).È stato invitato per quattro stagioni consecutive all’Holland Park Festivaldi Londra (Gianni Schicchi, Zanetto, Madama Butterfly, AdrianaLecouvreur, Aida).Molto attivo anche nel repertorio sinfonico è invitato a dirigere varie orche-stre in Italia e all’estero: Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, delTeatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro LaFenice di Venezia, Orchestra della Accademia di Santa Cecilia, OrchestraSinfonica Siciliana, Sinfonica di Sanremo, Sinfonica Abruzzese, Cantelli diMilano, Stabile di Como, Filarmonica Veneta, Filarmonica Marchigiana,ecc. Ha effettuato importanti tournée concertistiche con l’OrchestraSinfonica di Milano (in Francia e Svizzera) e con l’Orchestra Haydn diBolzano (al Festival Internazionale di Brescia e Bergamo e in Austria, esi-bendosi tra l’altro nella sala grande del Musikverein di Vienna). Ha debut-tato al Teatro alla Scala di Milano dirigendo due concerti con i solistidell’Accademia della Scala.Dal dicembre 1999 è titolare della cattedra di Direzione d’Orchestra pres-so il Conservatorio “Rossini” di Pesaro.Highlights di questa stagione sono la Bohème alla Welsh National Opera,Puritani allo Staatstheater di Stuttgart, Barbiere di Siviglia all’Opera di Osloed un concerto nella stagione estiva del Festival del Maggio Musicale diFirenze. Tra i prossimi impegni, Madama Butterfly alla Fenice di Veneziae Orfeo ed Euridice all’Opéra di Parigi.È autore di musica da camera, teatrale, di vari saggi di argomento musi-cologico e di revisioni critiche per la casa editrice Ricordi di Milano e perl’Istituto di Studi Verdiani di Parma.

direttoreManlio Benzi

OrchestraFilarmonicaMarchigiana

** Primo Violino di spalla* Prime parti

Ispettore d’orchestraMichele Scipioni

Violini IAlessandro Cervo**Giannina Guazzaroni*Alessandro MarraElisabetta SpadariLaura Di MarzioLisa Maria PescarelliCristiano Pulin

Violini IISimone Grizi*Laura BarcelliBaldassarre CirinesiSimona ContiJacopo CacciamaniLudovica LorenziniAloisa Aisemberg

VioleGreta Xoxi*Massimo AugelliCristiano Del PrioriLorenzo AnibaldiVioloncelliAlessandro Culiani*Antonio ColocciaGabriele BandiraliNicolino ChirivìContrabbassiLuca Collazzoni*Andrea DeziMichele Mantoni

FlautiFrancesco Chirivì*Saverio SalveminiOboiFabrizio Fava*Marco VignoliClarinettiSergio Bosi*Michele ScipioniFagottiGiuseppe Ciabocchi*Giacomo Petrolati

CorniAlessandro Fraticelli*Roberto QuattriniTrombaGiuliano Gasparini*

PianoforteTamuna Giguashvili*FisarmonicaRaffaele Damen*

TimpaniAdriano Achei*PercussioniAlessandro Carlini

in collaborazione con

assessoratoalla cultura

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Sabato 3 febbraio, ore 21.00Jesi, Teatro Pergolesi

Domenica 4 febbraio, ore 17.00Fabriano, Teatro Gentile

Martedì 6 febbraio, ore 21.00 Ancona, Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”

Rassegna FORMOFF I concerti dell’Aula Magna in collaborazione con

Domenica 11 febbraio, ore 17.30Pesaro, Auditorium Pedrotti

in collaborazione con AMAT e con Conservatorio “G. Rossini”, Pesaro

prossimi appuntamentiIL SOLE RIDE Anteprima Macerata Opera FestivalIn collaborazione con Associazione Arena SferisterioA. Honegger Pastorale d’été, H. 31F. P. Tosti romanze (orchestrazione F. Lanzillotta)G. Martucci Canzone dei ricordi, op. 68bMezzosoprano Raffaella LupinacciDirettore Francesco LanzillottaVenerdì 9 febbraio, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi

NUANCES: MOZART – BIZET – DEBUSSYG. Bizet Jeux d’enfants (Giochi di bambini), Petite Suite d’orchestre, op. 22W. A. Mozart Concerto per fagotto e orchestra in si bemolle magg. K. 191C. Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al “Meriggio diun fauno”), L 86 - versione per piccola orchestra di Iain FarringtonW. A. Mozart Sinfonia n. 29 in la magg. K. 201Fagotto Andrea Cellacchi(vincitore del VI Concorso Internazionale di fagotto “G. Rossini” di Pesaro)Direttore David CrescenziGiovedì 15 febbraio, ore 21.15 – Chiaravalle, Teatro “Valle”Venerdì 16 febbraio, ore 21.15 – Matelica, Teatro PiermainiIn collaborazione con AMAT

Soudant’s series SCHUBERT E BEETHOVENW. A. Mozart Thamos, König in Aegypten(Thamos, re d’Egitto) K. 345: intermezziF. Schubert Sinfonia n. 5 in si bemolle magg., D. 485L. van Beethoven Sinfonia n. 4 in si bemolle magg., op. 60Direttore Hubert SoudantVenerdì 23 febbraio, ore 21.00 – Jesi, Teatro Pergolesi Sabato 24 febbraio, ore 21.00 – Fabriano, Teatro GentileDomenica 25 febbraio, ore 17.00 – Fano, Teatro della FortunaMartedì 27 febbraio8, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00 – Ascoli Piceno, Teatro Ventidio BassoIn collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana

Manlio Benzi direttoreIniziato alla Direzione d’Orchestra dal M° Jacques Bodmer, si è diplomatopresso il Conservatorio “Boito” di Parma in Composizione con il M° Togni(1989) e in Direzione d’Orchestra con il M° Gatti (1990). Si è laureato conil massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Parma, presentando una tesi musicologica.Finalista nel 1995 al I Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “L.V. Matacic” di Zagabria, è stato premiato come miglior direttore d’opera.Nella stagione 1996/97 è stato direttore musicale del Teatro NazionaleSerbo di Novi Sad.Dal 1997 al 1999 direttore associato dell’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” diMilano. Dal 2000 al 2007 direttore artistico e direttore musicale del Festival“Notti Malatestiane” della Provincia di Rimini.Ha debuttato alla Bayerische Staatsoper di Monaco (Madama Butterfly)all’Opera di Parigi e al Lincoln Center di New York (Orfeo e Euridice) alloStaatstheater di Stoccarda (Cenerentola), alla Semperoper di Dresda(Macbeth) e alla Staatsoper di Amburgo (Madama Butterfly) e nell’AaltoTheater di Essen (Bohème). Un bel successo di pubblico e critica hariscontrato il suo debutto con l’Orchestre National de France (Sibelius) alTheatre des Champs Elysées.Ha diretto nuove produzioni liriche con il Teatro La Fenice di Venezia (IlPrincipe Porcaro di Rota, Lucia di Lammermoor), la Fondazione Toscaninidi Parma (Traviata), il Festival della Valle d’Itria (La Reine de Saba e ilPolyeucte di Gounod, la Siberia e la Marcella di Giordano, l’Amica diMascagni), il Macerata Opera Festival (Don Carlo), Il Teatro Sociale diComo e il circuito A.S.L.I.C.O (Don Pasquale, Lucia di Lammermoor), ilTeatro Nazionale dell’Estonia (Madama Butterfly, Traviata, Puritani), ilTeatro Nazionale di Tbilisi (Ballo in Maschera), l’Opéra Royal de Walloniedi Liegi (Tosca), il Teatro di Erfurt (Don Carlo, Andrea Chènier, Gioconda,IX sinfonia di Beethoven), Opera North in Inghilterra (Capuleti eMontecchi), Volksoper a Vienna (Rigoletto, Tosca), Opera Ireland diDublino (Capuleti e Montecchi).È stato invitato per quattro stagioni consecutive all’Holland Park Festivaldi Londra (Gianni Schicchi, Zanetto, Madama Butterfly, AdrianaLecouvreur, Aida).Molto attivo anche nel repertorio sinfonico è invitato a dirigere varie orche-stre in Italia e all’estero: Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, delTeatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro LaFenice di Venezia, Orchestra della Accademia di Santa Cecilia, OrchestraSinfonica Siciliana, Sinfonica di Sanremo, Sinfonica Abruzzese, Cantelli diMilano, Stabile di Como, Filarmonica Veneta, Filarmonica Marchigiana,ecc. Ha effettuato importanti tournée concertistiche con l’OrchestraSinfonica di Milano (in Francia e Svizzera) e con l’Orchestra Haydn diBolzano (al Festival Internazionale di Brescia e Bergamo e in Austria, esi-bendosi tra l’altro nella sala grande del Musikverein di Vienna). Ha debut-tato al Teatro alla Scala di Milano dirigendo due concerti con i solistidell’Accademia della Scala.Dal dicembre 1999 è titolare della cattedra di Direzione d’Orchestra pres-so il Conservatorio “Rossini” di Pesaro.Highlights di questa stagione sono la Bohème alla Welsh National Opera,Puritani allo Staatstheater di Stuttgart, Barbiere di Siviglia all’Opera di Osloed un concerto nella stagione estiva del Festival del Maggio Musicale diFirenze. Tra i prossimi impegni, Madama Butterfly alla Fenice di Veneziae Orfeo ed Euridice all’Opéra di Parigi.È autore di musica da camera, teatrale, di vari saggi di argomento musi-cologico e di revisioni critiche per la casa editrice Ricordi di Milano e perl’Istituto di Studi Verdiani di Parma.

direttoreManlio Benzi

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** Primo Violino di spalla* Prime parti

Ispettore d’orchestraMichele Scipioni

Violini IAlessandro Cervo**Giannina Guazzaroni*Alessandro MarraElisabetta SpadariLaura Di MarzioLisa Maria PescarelliCristiano Pulin

Violini IISimone Grizi*Laura BarcelliBaldassarre CirinesiSimona ContiJacopo CacciamaniLudovica LorenziniAloisa Aisemberg

VioleGreta Xoxi*Massimo AugelliCristiano Del PrioriLorenzo AnibaldiVioloncelliAlessandro Culiani*Antonio ColocciaGabriele BandiraliNicolino ChirivìContrabbassiLuca Collazzoni*Andrea DeziMichele Mantoni

FlautiFrancesco Chirivì*Saverio SalveminiOboiFabrizio Fava*Marco VignoliClarinettiSergio Bosi*Michele ScipioniFagottiGiuseppe Ciabocchi*Giacomo Petrolati

CorniAlessandro Fraticelli*Roberto QuattriniTrombaGiuliano Gasparini*

PianoforteTamuna Giguashvili*FisarmonicaRaffaele Damen*

TimpaniAdriano Achei*PercussioniAlessandro Carlini

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Piazza Cavour, 23 - 60121 Ancona | Tel. 071 206168filarmonicamarchigiana.com | [email protected]

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prossimi appuntamenti

IL SOLE RIDE Anteprima Macerata Opera FestivalIn collaborazione con Associazione Arena Sferisterio

A. Honegger Pastorale d’été, H. 31F. P. Tosti romanze (orchestrazione F. Lanzillotta)G. Martucci Canzone dei ricordi, op. 68bMezzosoprano Raffaella LupinacciDirettore Francesco Lanzillotta

Venerdì 9 febbraio, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi

NUANCES: MOZART – BIZET – DEBUSSYG. Bizet Jeux d’enfants (Giochi di bambini), Petite Suite d’orchestre, op. 22W. A. Mozart Concerto per fagotto e orchestra in si bemolle magg. K. 191C. Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al “Meriggio diun fauno”), L 86 - versione per piccola orchestra di Iain FarringtonW. A. Mozart Sinfonia n. 29 in la magg. K. 201Fagotto Andrea Cellacchi(vincitore del VI Concorso Internazionale di fagotto “G. Rossini” di Pesaro)

Direttore David Crescenzi

Giovedì 15 febbraio, ore 21.15 – Chiaravalle, Teatro “Valle”

Venerdì 16 febbraio, ore 21.15 – Matelica, Teatro PiermainiIn collaborazione con AMAT

Soudant’s series SCHUBERT E BEETHOVENW. A. Mozart Thamos, König in Aegypten(Thamos, re d’Egitto) K. 345: intermezziF. Schubert Sinfonia n. 5 in si bemolle magg., D. 485L. van Beethoven Sinfonia n. 4 in si bemolle magg., op. 60Direttore Hubert Soudant

Venerdì 23 febbraio, ore 21.00 – Jesi, Teatro Pergolesi

Sabato 24 febbraio, ore 21.00 – Fabriano, Teatro Gentile

Domenica 25 febbraio, ore 17.00 – Fano, Teatro della Fortuna

Martedì 27 febbraio8, ore 21.00 – Macerata, Teatro Lauro Rossi

Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00 – Ascoli Piceno, Teatro Ventidio BassoIn collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana