Gustav Mahler Das Lied von der Erde

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Gustav Mahler

Das Lied von der Erde

(Il Canto della terra)

Versione del compositore per mezzosoprano, tenore epianoforte

Alexandra von Roepke, Mezzosoprano

Peter Furlong, Tenore

Christian Kälberer, Pianoforte

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"Difficilmente l'entrata è a miglior prezzo della morte. " Nessun'opera si avvicina più a questo bonmot geniale di Theodor W. Adorno, del "Canto della terra" di Gustav Mahler. Il suo soggetto e la struttura interna, le rotture, dissociazione ed intensità, tremolo e tocco pianistico, rappresentano delle colonne portanti che trafiggono fino al midollo. Quest'opera musicale ha delle intensioni più che serie.

Mahler scrisse il Canto della terra nel 1908 in una fase avanzata e molto travagliata della sua vita (la morte dell'amata figlia di cinque anni, problemi di salute davvero seri, il congedo dall'Opera di Vienna, l'inizio delle tournéeamericane). E la morte, sopraggiunta nel 1911, gli impedì di assistere alla prima sia della versione orchestrale sia di quella per pianoforte fatta di sua mano.

Una conseguenza: la versione per pianoforte sparì dallo sguardo pubblico e rimase di proprietà della vedova Alma Mahler (la quale in seguito diede l'autografo a Otto Kallir).Solo nel 1989 ebbe dunque luogo la prima assoluta. Da allora quasi nessun pianista si è azzardato a toccare l'opera, non da ultimo perché la versione orchestrale si è intanto affermata come opera di rilievo a livello mondiale.

Questa interpretazione unilaterale è però erronea. Mahler ha scritto volutamente due versioni diverse, come di consueto faceva con le sue composizioni liederistiche. Così anche la versione per pianoforte deve essere vista e percepita in modoautonomo (e non come spartito, che Mahler invece commissionò in un secondo momento): in essa Mahler conduce una sorta di indagine a volte estrema sulle possibilità sonore del pianoforte e anche della voce umana.

E non solo: tanto a lungo quest’opera per pianoforte rimase ignota, quanto eccezionale è il suo valore musicale nella letteratura per pianoforte di inizio Novecento. Essa si muove

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sempre sulle dinamiche musicali estreme, costantemente al confine di ciò che è realizzabile a livello di suono e di esecuzione. La nostra registrazione localizza Mahler nell'area conflittuale tra il grande canto drammatico e le eruzioni espressioniste dell'inizio '900. Gustav Mahler infatti crea con il "Lied von der Erde" una categoria a sé tra Lied e sinfonia: grandi scene musicali, "ballate della sottomissione" (cit. Adorno)

O come è stato detto in una recensione della nostra incisionedagli Stati Uniti: Questa versione è più di una curiosità: anche se manca la forte spinta della forma orchestrale nella quale „Il canto della terra“ viene usualmente sentito, viene qui portato una maggiore chiarezza sugli intrecci della lineevocali ed strumentali, ed in più ha un effetto in toto sulle emozioni in questo pezzo - dandogli una dimensione più umana,forse meno sopraffacente. Nessuno chi pensa di conoscere Il Lied von der Erde può conoscerlo davvero, senza averlo ascoltato in questa forma.

La particolare forma di questo Lied, che prende nuove vie, è qualcosa di intero - come esperienza uditiva. Addizionalmenteperò noi offriamo all’occhio una piccola mostra (it./ted./ingl.) sul tema Gustav Mahler e il Lied von der Erde, esposta nel luglio 2017 a Toblach/ Dobbiaco. Curata da Milijana Paulovic e Sybille Werner, sono stati elaborati dagli studenti delle università di Innsbruck e Trento 13 immagini ruotativi e 2 vetrine, i quali accompagnano il nostro progetto e aiuteranno per l’assimilazione appropriata di questa opera nelle sale concerto del mondo.

Come scrisse Mahler in una lettera a Bruno Walter: „forse è la cosa più personale che ho fatto finora“. All’epoca era insicuro sul nome da dare all’opera, preferì al titolo più ovvio uno più vasto e più lontano: Il CANTO DELLA TERRA. Nella sua consequenzialità musicale-drammatica esso attraverso il tutto di una filosofia, come è proprio solo delle opere d’arte più riuscite.

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Alexandra von Roepke

Alexanda von Roepke è un mezzosoprano berlinese molto stimatoe conosciuto al livello internazionale per la sua grande versatilità vocale e scenica. È "di casa" sia sui palcoscenici in Europa ed Asia, sia nelle tante sale di concerto, tra i quali, per menzionare alcuni, quello del Vaticano, del Gewandhaus di Lipsia e della Philharmonie di Berlino. Quando stette per diventare un'attrice (alla rinnomata Volksbühne di Berlino), scoprì piuttosto casualmente la sua voce ed intraprese così dei studi approfonditi in Italia: con Adriana Bono a Torino, concludendoli al Conservatorio di Torino e poi Santa Cecilia di Roma con altissimi meriti accademici ed artistici. Molto imparò da Christa Ludwig alla Staatsoper di Vienna e da Sergio Oliva, già direttore d'orchestra al Teatro dell'Opera di Roma.

La sua capacità di immedisimarsi nei rispettivi ruoli, sia con la sua voce soave "italiana", sia scenicamente, è eccezionale, mettendo regolarmente d'accordo pubblico e critica. In quanto Alexandra von Roepke è un mezzosoprano cosìdetto "Falcon", il sui repertorio si estende da ruoli da contralto fino a quelli quasi sopranili; da Pergolesi, attraversando il Belcanto fino a Verdi, da Mozart a Wagner e Strauss fino a John Cage. Ultimamente il suo punto focale è quello del grande repertorio tardoromantico fino a quello moderno.

Alexandra von Roepke è apparsa finora in numerevoli produzioni liriche, perlopiù in Italia e in Germania (soprattutto all'Opera di Stato, Deutsche Oper, e Komische Oper die Berlino e Philharmonie), ma anche in Giappone.

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Peter Furlong

Peter Furlong è stato universalmente elogiato dalla stampa internazionale, come il New York Times, che ha scritto "Il potente canto di Peter, tenore di voce magistrale, è stato lapiù forte rivelazione della sera, emettendo variegati suoni ed effetti". Ha cantato sui palcoscenici di tutto il mondo, tra cui città come Lugo, Brescia, Milano, Berlino, Dortmund, Wexford, Santa Fe, Denver, e New York City.

Peter ha appena ripreso il ruolo di Adam nel "Venditore di uccelli" e Max nel "Franco Cacciatore" a Berlino, Don Gomez in "Die Drei Pintos" con l'Orchestra Gulbenkian di fama internazionale sotto la direzione del' incomparabile Maestro Lawrence Foster e di Tony in "The Servant" di Marco Tutino alTeatro Rossini, Lugo, ottenendo grande successo della critica.

Furlong ha avuto anche la sua prima apparizione nella Repubblica Ceca e in Ungheria con il ruolo di Tony nel 2010. Peter è anche molto richiesto come solista di concerti per orchestra e per i Liederabend. I concerti di Peter Furlong hanno avuto luogo in Belgio, Italia (ad esempio Macduff in Macbeth con l'Orchestra Filarmonica Europea (Milano)), USA ("An die ferne Geliebte", solista nel Requiem di Verdi) e in tutta la Germania. Peter Furlong ha inciso il ruolo di Don Gomez nel "Die Drei Pintos" di Weber (Completato da Mahler) che è stato registrato a Wexford Festival Opera ed è disponibile su Naxos CD ed è il soloista tenore nel "Das Liedvon der Erde" di Mahler disponibile sul Thorofon a partire dal 2017.

Peter abita a Berlino. Per ulteriori informazioni, visitate il sito di Peter: www.PeterFurlong.com

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Christian Kälberer

Alcune biografie non si scrivono, la maggior parte non si scrivono per niente, ed ancor meno la ci si scrive da soli. Perché allora ora, nell'epoca della maniera? Quel che non è intercambiabile lo scrive la vita, l'arte, il sentito, l'ascoltato.

Berlinese, studio di direzione d'orchestra all'Università delle arti di Berlino, poi con sempre meno il focus su questomodo piuttosto indiretto di fare musica su quello oiù direttodel lavoro pianistico.

Ultime incisioni:

come pianista: Gustav Mahler "Il canto della terra"(versione per pianoforte) con Alexandra von Roepke (mezzosoprano) e Peter Furlong (tenore). Thorofon CTH 2638

Johann Sebastian Bach "L'arte della fuga" (prima versione). Thorofon CTH2640

come direttore d'orchestra: Cowell& Grainger "Opere per sassofono" con Ulrich Krieger, sassofono. Mode records 293

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Qui un link con il video con alcuni esempi dal CD:

https://youtu.be/prlJ462mOZs

Condizioni indispensabili:

Pianoforte a coda Steinway "D" o. Simile (eventualmente ancheun pianforte a coda Steinway C o simile) CON 3 PEDALI.

Min. 2 stanze (guardarobe) per gli artisti.

Un girapagine di esperienza.

Contatto:

Christian Kälberer

+49 151 116 109 75

[email protected]

www.mahlermania.com

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