MAGGIO GIUGNO 2017 3 PERIODICO DI APPROFONDIMENTO …€¦ · rati a migliorare il piano formativo...

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PERIODICO DI APPROFONDIMENTO DELL’AUSER NAZIONALE ONLUS 3 MAGGIO GIUGNO 2017 VOLONTARIATO: PERCHÉ È IMPORTANTE ADEGUARSI AI TEMPI 2: Olimpiadi della legalità, sport e cultura contro le mafie 3: San Luca è rifiorita 3: “Testimonianze e storia dell’alimentazione dal dopoguerra ad oggi” 5: Anci, Anpi e Auser Emilia Romagna insieme 6: Donne sconosciute in fuga dalla guerra e dalla fame 7: Progetto SOS “Save our students” a Lugo 9: Un viaggio lungo dieci anni

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  • PERIODICO DI APPROFONDIMENTODELL’AUSER NAZIONALE ONLUS

    3MAGGIOGIUGNO2017

    VOLONTARIATO: PERCHÉ È IMPORTANTE ADEGUARSI AI TEMPI

    2: Olimpiadi della legalità, sport e cultura contro le mafie 3: San Luca è rifiorita3: “Testimonianze e storia dell’alimentazione

    dal dopoguerra ad oggi”

    5: Anci, Anpi e Auser Emilia Romagna insieme 6: Donne sconosciute in fuga dalla guerra e dalla fame7: Progetto SOS “Save our students” a Lugo9: Un viaggio lungo dieci anni

  • IN QUESTO NUMERO

    AUSER INFORMA

    EDITORIALE Volontariato: perché è importante adeguarsi ai tempi 1

    AUSER RACCONTA Olimpiadi della legalità, sport e cultura contro le mafie 2

    San Luca è rifiorita 3

    “Testimonianze e storia dell’alimentazione dal dopoguerra ad oggi” 3

    Anci, Anpi e Auser Emilia Romagna insieme per valorizzare i luoghi della memoria e della Liberazione 5

    Donne sconosciute in fuga dalla guerra e dalla fame 6

    Progetto SOS “Save our students” a Lugo 7

    Un viaggio lungo dieci anni 8

    LA VOCE DELLE DONNE 9

    SPAZIO AI CORRISPONDENTI 10

    NOI AUSER 13

    Direttore responsabileGIUSY COLMO

    Hanno collaborato a questo numeroANNALISA BOLOGNESI, GIUSY COLMO, ENZO COSTA, VILMA NICOLINI, ANTONIO PECORELLA, FABIO PICCOLINO, PIERO REPETTO, DEBORAH UGOLINI

    Direzione, redazione, amministrazioneVia Nizza, 154 - 00198 RomaTel. 068440771 - Fax [email protected] www.auser.it

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    Impaginazione e stampaO.GRA.RO. Roma

    EditoreAUSER NAZIONALE - ONLUS

    Aut. Trib. N. 00195/91 del 09/04/91Distribuzione gratuita

    in copertina “studio di mani” acquerello di Claudio Falasca

  • Scrivo questo editoriale nei giorni incui si stanno chiudendo i decreti de-legati previsti dalla legge di riformadel Terzo Settore 106/16, il Consigliodei Ministri ha trasmesso alle com-missioni di Camera e Senato tre de-creti: sul cinque per mille, codice delterzo settore, impresa sociale.Adesso la discussione diventa anali-tica e di dettaglio ci sono 30 giorniperché le Commissioni producanoosservazioni da trasmettere al Consi-glio (scadono il 18 giugno), dopo diche entro il 2 luglio il CdM emana idecreti legislativi.Praticamente siamo alle battute con-clusive di un percorso iniziato treanni fa, che ha fatto discutere tantoil Terzo Settore, e che cambierà inmaniera significativa il nostro mododi operare.La riforma definisce nel dettaglio, avolte anche esagerato, le attività chehanno contenuti sociali, chiariscecosa si può fare con il volontariato ecosa invece va fatto con la promo-zione sociale, delimita il confine traattività sociale e commerciale,chiede trasparenza e rendiconta-zione dettagliata delle risorse econo-miche utilizzate, introduce il registrounico nazionale, riconosce le reti disecondo livello, chiede autocontrolloe la redazione del bilancio sociale.Contemporaneamente promuovel'attività sociale favorendo la trasfor-mazione degli enti del Terzo Settorein impresa sociale, istituisce il Con-siglio nazionale del Terzo Settore e laFondazione Italia sociale.I testi, rispetto alla stesura iniziale,sono molto migliorati anche grazie algran lavoro che il Forum del TerzoSettore è riuscito a produrre nel bre-vissimo tempo che ha avuto a dispo-sizione, siamo riusciti anche afirmare un protocollo con il Ministrodel Lavoro Poletti che accredita ilForum nazionale del Terzo Settorecome soggetto di rappresentanza eattiva una serie di verifiche con-giunte sia sul miglioramento dei

    testi che sul monitoraggio dell'appli-cazione della riforma.Per scaramanzia non anticipo conte-nuti di dettaglio in quanto convieneaspettare i testi conclusivi, possosolo affermare che come Auser cisiamo battuti, come non avevamomai fatto, ed è possibile che por-tiamo a casa risultati importanti, co-munque sia la riforma ci chiede diessere un po' più attenti e responsa-bili ma non sconfessa il nostro mododi agire e di operare, anzi.Abbiamo invece assistito ad unamanifestazione di debolezza e di ri-tardo storico di una parte del volon-tariato italiano che pur di affermareconcetti anche difficilmente pratica-bili, come la gratuità totale delle atti-vità che vengono svolte (chepossono essere gratuite ma non gra-tis), non esitano a illuminarsi d'im-menso gettando fango su tutte lealtre associazioni, rispunta puntualela differenza tra chi si definisce vo-lontario puro e gli altri, spesso appel-lati anche pubblicamente contermini ingenerosi e profondamentelesivi della moralità delle persone.Che questi attacchi arrivino dall'areache si auto definisce più cattolica,quasi ortodossa, lascia allibiti ancheperché il risultato pratico è un dannodi immagine e l'indebolimento del-l'intero settore, gli ultimi scandalinon hanno risparmiato neppure ipreti, forzando quello che scrivevaDe Gregori "nessuno si sentaescluso".Il documento della Consulta del Vo-lontariato del Forum del Terzo set-tore definisce molto bene questafase:"Negli ultimi anni abbiamo avuto di-verse occasioni per interrogarci sulvolontariato e sul Terzo Settore in ge-nere; oggi abbiamo il dovere di rag-giungere una sintesi che si inseriscacon coraggio e autorevolezza nella di-scussione politica di cambiamentoche, anche a seguito della crisi eco-nomica e sociale che è in atto, coin-

    volge il paese e la comunità europea.Dobbiamo superare l'approccio esclu-dente che tende a voler dare ad ognitipo di volontariato la sua casa recin-tata, immaginando le organizzazionicome un soggetto statico, una ten-denza antitetica rispetto alla libertàche distingue la scelta volontaria. Oggi il volontariato va adeguato aitempi, riorganizzato e rivalorizzatomettendo a frutto le sue enormi po-tenzialità. Di strada ne è stata fattacosì tanta che il volontariato è per-meato in tutti i luoghi della società,coinvolge tutte le età, gode di auto-revolezza istituzionale."Sono giorni questi in cui si comme-mora l'uccisione di Falcone e Borsel-lino, si rilanciano i temi della legalitàe si condannano le stragi degli inno-centi, come Auser abbiamo volutocostruire anche noi un evento, lo ab-biamo fatto dando risalto ad un la-voro che è in essere da dieci anni eche vede protagonisti i ragazzi dellescuole medie di Piana degli Albanesi,l'Auser locale e quella regionale dellaSicilia. Un lavoro di ricerca realizzatosulla strage di Portella della Ginestrache ha visto la realizzazione di unapubblicazione, presentata in un con-vegno, molto partecipato, nella salaconsiliare del Comune, un'eventoche ha visto protagonisti i ragazzi, gliinsegnanti, l'unico superstite dellastrage, il Sindaco e l'Auser.Mentre ripercorrevamo i temi dellamemoria la strage terroristica diManchester, che ha visto coinvoltetroppe vittime innocenti, ci ha ripor-tato bruscamente alla realtà odierna.Scrive Massimo Recalcati su la Re-pubblica "dopo ogni attentato in cuii nostri figli muoiono, muore con loroanche un pezzo di mondo. Dopo ogniattentato l'orizzonte del mondo si re-stringe, la libertà si riduce, si con-trae, non è più libera".Come Auser riaffermiamo sempre lanostra scelta pacifista, contro leguerre e i terrorismi di tutto ilmondo.

    1EDITORIALE

    AUSER INFORMA

    Volontariato: perché è importante adeguarsi ai tempiEnzo Costa, presidente nazionale Auser

  • L’educazione alla legalità co-mincia dai giovani. E’ per que-sto che 200 ragazze e ragazzidi San Luca, in provincia diReggio Calabria, hanno presoparte alle Olimpiadi della Lega-lità. Il progetto, nato su iniziati-va di Auser, Cgil, AssociazioneItaliana Calciatori, Nidil e sup-portati dalla direzione scolastica edalla gestione commissariale, nascecon l’obiettivo di costruire una cul-tura dell’antimafia attraverso la par-tecipazione, utilizzando lo sportcome strumento di aggregazione edi socialità, promuovendo l'aspettosano, aggregante, formativo dellacompetizione, contrapposto alla filo-sofia della vittoria ad ogni costo. Unimpegno concreto per promuoverel’educazione dei ragazzi a partireproprio dal territorio e attraversoambiti diversi come la legalità, maanche la salute, l’educazione sporti-va ed etica, il consumo consapevole. Il piccolo comune aspromontano,meno di quattromila abitanti, è con-siderato il cuore pulsante della‘ndrangheta della regione, teatro difaide e di attività criminali: nel 2013il comune di San Luca è stato scioltoper mafia ed alle cronache, negli ul-timi tempi, è emersa con forza l’im-magine di alcune persone che fannoil baciamano al boss Giuseppe Gior-gi al momento dell’arresto. E’ proprio qui che si intende dare unsegnale, indicare un cambiamento: iragazzi lo dicono a gran voce: “Noinon siamo quelli del baciamano”. Il progetto, finanziato da Ebitemp,l’Ente bilaterale dei lavoratori Interi-nali il cui statuto prevede il finanzia-mento di progetti che abbiano finali-tà di natura sociale, ha come scopola sistemazione di una palestra at-trezzata e di un campo di calcio acinque con tappeto sintetico, insie-me allo svolgimento di uno stage di

    educazione allo sport condotto dallaAssociazione Italiana Calciatori.Piccoli gesti che significano tanto: lariappropriazione del controllo socialedel territorio occupato dalle mafie,dare fiducia alle popolazioni, ritesse-re le fila di un rapporto stretto fraistituzioni e società civile. Una lega-lità conquistata passo passo attra-verso buone pratiche di riscatto so-ciale. E farlo attraverso lo sport, inun paese in cui il campo di calcio aundici è completamente abbando-nato e da ristrutturare, con i ragazzicostretti ad allenarsi e a giocare daun’altra parte.Un evento pieno di speranza all’in-segna dell’allegria, della sana com-petitività e della legalità. Iniziativeeducative e attività sportive chehanno coinvolto i giovani, i bambini,e tutta la comunità: un messaggiopositivo di speranza e futuro che, agiudizio degli organizzatori, merita-va ben altro risalto. Angelo Sposato,segretario della Cgil Calabria e Mim-ma Pacifici della Camera del lavorodi Reggio-Locri lo hanno sottolinea-to: “Da queste latitudini fa più noti-zia il baciamano dopo un arresto diun pericoloso latitante che l'impe-gno di 200 ragazzi e ragazze di SanLuca che per una settimana, parten-do dallo sport e dalla cultura, cerca-no di costruirsi un futuro, una luceed una speranza. La Calabria non èquella vista in televisione che inqua-dra un individuo che bacia la manoal boss. Ecco, ci sarebbe piaciutoche le tv nazionali, i giornali nazio-

    nali avessero dato lo stesso ri-salto ai ragazzi di San Luca e atutte quelle persone perbenevenute da ogni dove che inquesti giorni hanno vissuto efornito una immagine, con illoro impegno e la loro passione,di San Luca ed una Calabriadiversa dallo stereotipo imma-

    ginario. A loro diciamo 200 voltegrazie”.Uno stimolo ad andare avanti, con laconsapevolezza che questo è solo unpasso, importante, verso un futurodiverso, e che la strada da percorre-re è ancora lunga e difficile.“Il campo di calcio di San Luca è di-ventato un presidio di legalità chemerita una gestione chiara e duratu-ra, così come occorrono investimen-ti del Miur per progetti scolastici mi-rati a migliorare il piano formativo distimolo per i ragazzi a scegliere iltempo pieno. In questo caso la Re-gione Calabria si svegli dal torpore epromuova una legge regionale suldiritto allo studio. I bambini di SanLuca e quelli della Calabria non vo-gliono baciare le mani, vogliono di-gnità, vogliono baciare il futuro e lasperanza”.All’evento hanno partecipato le isti-tuzioni locali, ma anche il governonazionale, con la presenza del Sotto-segretario alla Presidenza del Consi-glio Maria Elena Boschi. Tra gli altri,hanno preso parte all’iniziativa ilProcuratore della Repubblica NicolaGratteri, Monsignor Nunzio Galanti-no, segretario generale della Confe-renza Episcopale Italiana e DamianoTommasi, presidente dell’associa-zione Italiana Calciatori. Molti gliospiti: da Clementino a Paolo Belli,da Marco Ligabue a Niccolò Fabi,fino a Raoul Bova. La partita, vintadalla nazionale cantanti, è statacommentata dal presentatore Fabrizio Frizzi.

    2 AUSER RACCONTA

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    Olimpiadi della legalità, sport e cultura contro le mafie A San Luca (RC) l’iniziativa che ha coinvolto 200 ragazzi per un futuro diverso

    Fabio Piccolino

  • Dal 29 maggio al 2 giugno, SanLuca (RC) è rifiorita. Grazie alprogetto voluto da Auser Cala-bria, CGIL e AIC, finanziato daEBITEMP, 180 ragazzi di etàcompresa fra i 7 e i 13 anni diSan Luca, sono scesi in campoper svolgere la settimana dellalegalità. I partecipanti si sonoalternati tra l’impegno di alle-namento con gli esperti, svoltoal campo sportivo e il laboratorio diriciclo creativo guidato dai volontaridel circolo Auser noi ci siamo di Bo-valino, svolto nei locali della scuola. Numerose cassette della frutta in di-suso, sono state abilmente trasfor-mate in contenitori variopinti, con-tenenti piantine di gerani che sonostati distribuiti nel paese per abbel-lire gli angoli più significativi. I ra-gazzi dapprima dubbiosi, man manosempre più convinti, si sono attivati

    per pitturare al meglio le cassette emettere a dimora i colorati geranidonati dal Comune. San Luca così èrifiorita, grazie a chi si è attivato pertale motivo e grazie anche ai ragaz-zi, quasi tutti scolari del paese, chesi sono impegnati e appassionatialle varie attività, dimostrando diaver apprezzato e interiorizzato ilmotivo di tale lavoro. Significativo èrisultata anche la visita di Don LuigiCiotti, che ha svolto una importantelezione di legalità.

    Si ringrazia il Presidente Regio-nale Auser Calabria FrancoMungari; il Segretario Regiona-le CGIL-Spi Locri Salvatore la-copo; il Segretario Generaledella CGIL Mimma Pacifici; ilCommissario Prefettizio di SanLuca Salvatore Gullì; la DirigeteScolastica Istituto di San LucaCarmela Serafino, oltre lo stafftecnico dell’AIC accompagnati

    dal responsabile delle relazioni istitu-zionali AIC Fabio Appetiti e tutti ivolontari del Circolo Auser Noi ciSiamo di Bovalino che si sono attiva-ti ed impegnati per la continuazioneche riprenderà a settembre. Un grazie di cuore alla piccola An-nateresa Ientile che è stata la ma-scotte del gruppo.Anche questa volta il calcio, lo sporte il “dare gratuitamente”, a SanLuca, ha fatto gol.

    3AUSER RACCONTA

    San Luca è rifioritaAntonio Pecorella, Auser Noi ci siamo di Bovalino (RC)

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    Piero Repetto, vice presidente Auser Liguria e Genova

    “Testimonianze e storia dell’alimen-tazione dal dopoguerra ad oggi”a Genova un progetto intergenerazionale tra l’Istituto Alberghiero Marco Poloe il Circolo sociale Auser Torricelli

    Il progetto nasce da una oollaborazionetra l’Istituto alberghiero “Marco Polo” eil Circolo sociale Auser “Torricelli” conil supporto della Presidenza RegionaleAuser e con il Patrocinio delMunicipio Levante di Genova. Ilprogetto si inserisce anche nelleiniziative per la lotta agli sprechialimentari. Durante i mesi di novembre edicembre 2016 abbiamo organizzato,promosso e attivato una serie diincontri preparatori tra la Giunta delMunicipio, la struttura tecnica dellostesso, il Dirigente Scolastico, il suoVice e il corpo insegnante

    dell’Istituto Alberghiero “MarcoPolo” e la Presidenza RegionaleAuser, alla presenza di volta in voltadi dietisti, storici, enologi, ristoratorie non ultimi gli anziani associati delCircolo sociale Auser “Torricelli” alloscopo di organizzare degli incontrisu come ci si nutriva nelle famigliegenovesi dei quartieri del distrettosociosanitario 13. L’obiettivo era dicoinvolgere i partecipanti in unaserie di incontri dove, attraversoscambi di esperienze e ricette dellatradizione, le generazioni sipotevano incontrare. Una riflessionenon soltanto di tipo sociale, ma

    anche storica, dietetica, ricca ditestimonianze su ricette e cibidimenticati, ma anchesull’importanza della lotta aglisprechi alimentari.Successivamente abbiamo realizzatotre eventi tra i soci del centro socialeAuser Levante sul tema “cosa, comequanto mangiavamo” da adolescentinel periodo dal 1950 al 1970 etestimonianze del vissuto deglianziani in quel contesto storico;abbiamo anche individuato ladisponibilità di cinque signorediversamente giovani a recarsipresso la scuola a condividere con gli

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    Per rapporto intergenerazionale, solitamente, si intendela trasmissione di conoscenze e valori dagli anziani aipiù giovani; tuttavia questo concetto si può sviluppareanche al contrario. Questo è quanto avvenuto martedì9 maggio 2017 presso il Liceo scientifico Leonardo daVinci di Genova. Quella mattina venti alunne/i della IV°D hanno illustrato a sessanta nostri associati i risultatidella loro ricerca interdisciplinare, di storia earchitettura, con l'appassionato supporto di dueinsegnanti. Una ricerca, nata dalla curiositàintellettuale e dal senso civico dei ragazzi/e verso ibeni comuni, che ha riguardato un antico Portaledelimitato da un “orto concluso”, all'interno del quale si

    trova una fontana. Questo Portale si trova nei pressi delLiceo Leonardo da Vinci.Stimolati dalla ricerca i ragazzi/e della IV°D hanno ancheprodotto otto brevi racconti che ci hanno letto, prima diaccompagnarci per una visita guidata al manufattostorico.Al ritorno a scuola: focaccia, bibite, domande, scambiodi curiosità ed un bell'intreccio di relazioniinterpersonali hanno concluso una ricca mattinata cheha gratificato alunne, alunni e insegnanti per ilriconoscimento e l'apprezzamento per il lavoro svolto eche ha fatto conoscere a tante e tanti nostri associati ilPortale del Passo dei Balestrieri di Genova.

    Genova. Scambio fra generazioni. Protagoniste due classi del Liceo scientifico Leonardo da Vinci e glianziani del centro Auser di via Torricelli

    alunni le loro esperienze e tradizioni.Nel mese di marzo 2017 abbiamoquindi realizzato un incontro concirca venti alunni e alla presenza ditre professori dell’Istituto “ MarcoPolo” sul tema “Storia, testimonianze,analisi della rete distributiva,mutazione delle diete” dove VianiEnrico volontario Auser harelazionato sui mutamenti della retedistributiva alimentare (dal negoziodi vicinato al supermercato); ilvolontario Auser prof. EugenioFerrero su storie dei grandi cuochi

    dalle regge francesi a oggi. L’evento che avevamo previstodurasse circa due ore, stante lapartecipazione attiva e il grandeinteresse dimostrato dai ragazzi, èdurato quattro ore e si è dovutoconcludere per evidente calo deglizuccheri dei nostri associati.Il progetto si è concluso con unpranzo, dall’antipasto al dolce, doveabbiamo gustato con grandesoddisfazione di tutti i trentapartecipanti quanto preparato dallenostre associate (che alle otto erano

    già in cucina) insieme ad unasquadra di allievi cuochi perpreparare piatti di antiche ricetteliguri e che abbiamo degustato nellamagnifica sala panoramicadell’Istituto serviti dagli addetti salain un clima di grande serenità eallegria alla presenza della nostrapresidente regionale Ileana Scarroneche ha concluso l’evento con ungrande ringraziamento e abbraccioagli alunni.Sicuramente il progetto avrà unacontinuità.

  • AUSER INFORMA

    5AUSER RACCONTA

    Valorizzare e ‘fare parlare’ i luoghidella memoria e della liberazione dalfascismo e dal nazismo. E' questol'obiettivo del Protocollo di intesa ecollaborazione reciproca siglato daAnci, Anpi e Auser Emilia Romagnaper prendersi cura dei tanti luoghidella memoria e della Resistenza pre-senti in tutto il territorio regionale.Un patrimonio ricchissimo costituitoda migliaia di cippi e monumentidisseminati in gran parte dei Comu-ni dell’Emilia Romagna, a testimo-nianza delle lotte e dello straordina-rio impegno civile che animò tantigiovani partigiani e partigiane assie-me a tutta quella popolazioni civileche sostenne la lotta di Liberazione.“Questo vasto patrimonio – spieganoi promotori dell’accordo - richiedeuna continua e puntuale opera dimanutenzione e di valorizzazione dicui i Comuni spesso si fanno caricocon difficoltà, per via dei limiti di fi-nanziamento imposti, con il conse-guente rischio di un progressivo de-grado che potrebbe contribuire al-l’oblio”.Per contrastare questo fenomeno ilProtocollo prevede diverse azioni: dalcensimento dei cippi e dei monu-menti storici, alla loro manutenzione,ma anche alla loro valorizzazione at-traverso una cartellonistica adeguatae mediante la promozione di incontrie visite guidate con le scuole e i cit-tadini. In particolare i Comuni si faranno ca-rico delle eventuali spese in caso fos-

    se necessario ripristinare delle opere.Auser metterà a disposizione i proprivolontari per la piccola manutenzio-ne e la cura dei monumenti e deicippi e contribuirà a mantenere vivala memoria attraverso l’organizzazio-ne di visite guidate e incontri con lescuole. Mentre Anpi avrà il compitodi censire tutti i luoghi (monumenti,cippi e targhe) che ricordano le lottepartigiane.In programma anche l’implementazio-ne di un QR Code, realizzato dal gio-vane ricercatore Luca Zappi, che ver-rà posto accanto ai monumenti e per-metterà, attraverso l’uso del propriosmart phone, di ascoltarne la storia.“Con questo Protocollo vogliamo in-nanzitutto fare emergere quello chegià c’è e che in molti non conoscono– spiega il Presidente di Auser Emi-lia Romagna, Fausto Viviani – Inmolti territori, infatti, i nostri volonta-ri già si prendono cura di questo im-portante patrimonio collettivo, attra-

    verso attività di piccola ma-nutenzione dei monumentie delle aree verdi. Con que-sta azione vogliamo chequesti luoghi vengano valo-rizzati ancora di più, cheparlino ancora di più. Vo-gliamo ampliare quanto giàesiste facendo da ponte trala società civile organizzatae le Istituzioni”.Istituzioni che hanno rispo-

    sto prontamente alla chiamata diAuser e Anpi, collaborando diretta-mente alla stesura del Protocollo diintesa e alla definizione delle azionida implementare. “Mantenere viva lamemoria è un dovere delle Istituzioni– sottolinea il Presidente di AnciEmilia Romagna, Daniele Manca -,perché la memoria di quanto acca-duto è indispensabile per costruire ilnostro futuro e rappresenta l’antido-to più importante per combattere ildilagare di tutti i fascismi”.Non a caso il Protocollo, assieme aun primo elenco di monumenti e luo-ghi da cui partiranno le attività, èstato presentato pubblicamente aicittadini e ai media in occasione del25 aprile, a rimarcare l’immensa ere-dità storica, politica e culturale la-sciataci da tutte le donne e gli uomi-ni che hanno lottato per la Liberazio-ne e la necessità di agire concreta-mente perché tutto questo non ven-ga dimenticato. “Il problema della memoria oggi èpiù serio del passato, perché i priminemici della memoria sono il decorsodel tempo e l’indifferenza – sottoli-nea il Presidente Nazionale Anpi,Carlo Smuraglia - . Per questo dob-biamo attivarci per dare un contribu-to alla memoria in tutte le forme pos-sibili, a partire dal coinvolgimentodelle giovani generazioni. In questosenso il Protocollo è un’intuizionebellissima”.

    Anci, Anpi e Auser Emilia Romagnainsieme per valorizzare i luoghi della memoria e della Liberazione

    Annalisa Bolognesi

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    A Piazza Gramsci di Viterbo, unalapide di travertino ricorda un episo-dio della rappresaglia tedesca controinermi cittadini. In quel luogo, l’8giugno del 1944, vennero trucidatetre persone dai nazisti in fuga, dueerano uomini, di loro la lapida riportai nomi: Pollastrelli Giacomo e TelliOreste, la terza era una donna rima-sta sconosciuta. Nessuno ha maisaputo chi fosse, nessuno l’hapianta. Sulla lapide solo la frase “unadonna rimasta sconosciuta”. Questa lapide era rimasta per lungotempo quasi dimenticata, nascostaalla vista, in uno dei tanti angolidella città, fino a quando un volonta-rio dell’Auser Viterbo, Raimondo, lascopre e propone l’idea. Dalla storiadi questa donna senza nome l’Auserdi Viterbo ha lanciato un concorsoletterario, giunto alla seconda edi-zione, rivolto ai ragazzi delle scuolesuperiori dal titolo “Cento donne,cento storie: storie di migranti rima-ste sconosciute”. Un invitorivolto ai giovani a rifletteresulle storie di tante donnemigranti che scappano dalleguerre e dalla fame le cui vitefiniscono tragicamente nelMediterraneo o lungo i sentieridella loro fuga. “Dato che per tutto questotempo è rimasta sconosciuta –sottolinea Giovanna Cavarocchiresponsabile di Auser Viterbo -noi vorremmo proprio farla dive-nire il simbolo di tutte quelledonne innocenti, vittime dellaguerra, affinché la nostramemoria non perda conoscenzadi episodi che fanno parte delnostro passato e iniziare da quiun percorso che si sviluppi neltempo”.Il Concorso parte ed è un suc-cesso, i ragazzi si entusiasmanoe partecipano numerosi.

    L’edizione del 2017 viene articolatain tre sezioni: una rivolta alle donnemigranti presenti nel Lazio, unasezione letteraria ed una graficarivolte agli studenti di Viterbo e pro-vincia degli ultimi due anni dellescuole superiori. 64 le opere ricevutee selezionate dalla Giuria “vogliamo

    contribuire a far sentire le donnemigranti cittadine partecipi e conti-nuatrici, assieme a noi, di una storiacivica sempre più minacciata” sotto-linea la Cavarocchi. La premiazione dei vincitori del Con-corso si è tenuta a Viterbo giovedì 1giugno alle ore 9,30 nella sala della

    Provincia in via Saffi 49. E’intervenuto Marco Di Luccio diAuser Nazionale . Hanno ade-rito al Concorso: Arci, Casa deiDiritti Sociali della Tuscia, CgilRoma Nord, Associazione SansFrontiere, Rete scuole migrantiLazio. Hanno concesso il patro-cinio: Il Prefetto di Viterbo, ilpresidente della Regione Lazio,il Sindaco di Viterbo.E già si pensa all’edizione 2018del Concorso che punterà l’at-tenzione sulle donne vittime diviolenza.Una settimana dopo la premia-zione, l’8 giugno, alle ore 10,30come di consueto da quando lalapide è stata “riscoperta” unadelegazione Auser ha depostodei fiori ai piedi di quella pietrain piazza Gramsci. Per info: 0761-353230 [email protected]

    Donne sconosciute in fuga dallaguerra e dalla fameA Viterbo premiazione del Concorso: “Cento donne, cento storie: storie di migranti rimaste sconosciute”

  • 7AUSER RACCONTA

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    Si è chiuso lo scorso 24 maggio, conuna merenda multietnica organiz-zata dai ragazzi, il progetto SOS"Save Our Students" realizzato dalPolo Tecnico Professionale di Lugograzie al supporto di Auser e deiServizi Sociali del Comune.La sfida è stata quella di far viverel'edificio scolastico non più esclusi-vamente al mattino, durante lelezioni, ma anche in orario pomeri-diano, con attività alternative chefavorissero la socializzazione,soprattutto per quei ragazzi che, piùdegli altri, erano a rischioisolamento e solitudine.Il post scuola è partito ufficialmente,presso l'ITCG Compagnoni, sedelegale del Polo Tecnico Professionaledi Lugo, il 5 ottobre 2016, glistudenti partecipanti erano 12, tra i14 e i 17 anni. Col passare deltempo, grazie alle sollecitazionidegli insegnanti, ma soprattuttograzie al passaparola tra i ragazzi, ilgruppo si è arricchito, fino ad arri-vare a 25 partecipanti e ad allargarela propria visione non più solamenteai ragazzi con bisogni educativi spe-ciali, come era previsto dall'ideaoriginale, ma anche a chi era sem-plicemente demotivato o in difficoltà

    con le attività scolastiche. La Diri-gente Scolastica Milla Lacchini haquindi deciso di implementare lerisorse mettendo a disposizioneulteriori tre insegnanti, sfruttando ifinanziamenti dell'Ufficio Scolasticoper le attività pomeridiane.Oltre all'aiuto nello studio, i ragazzihanno avuto modo di partecipare adiverse attività: uscite didattiche,laboratori di cucito e realizzazione dipiccoli manufatti, disegno emosaico, attività teatrale, attivitàfisica in palestra e all'aperto.Il successo di questo progetto èstato reso evidente dai ragazzi chehanno partecipato.Sono stati loro stessi ad organizzareil momento conviviale diconclusione dell'esperienza, facen-dosi carico di portare a scuola cibi ebevande tipici delle loro zone d'ori-gine; ma hanno anche reso specialeil momento dei ringraziamenti primacon un video dove hanno raccolto leimmagini di tutte le attività svolte,sottolineate dal brano Volare diFabio Rovazzi (Feat Gianni Morandi)e poi anche con una bellissima let-tera, dalla quale emerge in modolampante l'importanza, per la mag-gior parte di loro, di avere avuto

    qualcuno che li ascoltasse senzagiudicarli, spazi e tempo a disposi-zione per esprimere se stessi,possibilità di incontrare nuovi amiciuscendo dalla solitudine e avendo lapossibilità di «posare quellemaschere così pesanti che ci porta-vamo dietro da tempo».La Dirigente Scolastica Milla Lac-chini ha ringraziato tutti coloro chehanno reso possibile questa espe-rienza «per me è stata veramenteuna grossa soddisfazione, il corona-mento di un'idea che avevo da tantotempo, cioè poter tenere aperta lascuola in orario pomeridiano,offrendo delle attività chefavoriscano la motivazione e il risve-glio dell'interesse nei ragazzi,offrendo anche momenti di aggrega-zione di cui i ragazzi, soprattutto inquesto momento storico, hanno undisperato bisogno. Noi dobbiamosempre più offrire ai ragazzi deipunti di riferimento forti, dobbiamooffrire loro delle radici e delle ali ed èbello sentire dalla voce dei ragazziche questa è stata un'occasione perspiccare il volo».L'appuntamento è per l'anno scola-stico 2017/2018; il finanziamento diAuser Lugo, proveniente dalla rac-

    colta del 5x1000, garantiràanche per il prossimo annola presenza di una tutor.E, lasciando la parola airagazzi «Infine grazie a tuttivoi ancora per aver realiz-zato tutto ciò, per avereaccettato di iniziare questoprogetto e per aver deciso,poi, di continuarlo con noi,inoltre un ringraziamentospeciale alla nostraDirigente Scolastica MillaLacchini e all'AssociazioneAuser Onlus dal gruppoSOS. E se dicono chel'unione fa la forza, beh, noiprobabilmente ne siamo laprova».

    Deborah Ugolini, ufficio stampa Auser Ravenna

    Progetto SOS “Save our students”a Lugo

  • 8 AUSER RACCONTA

    AUSER INFORMA

    Sono partiti da un evento tragicoche ha segnato la storia del nostroPaese: la strage di Portella dellaGinestra e l’hanno trasformato inuno straordinario viaggio nellamemoria. Un viaggio lungo diecianni percorso da centinai di ragazzie ragazze insieme ai loro insegnantie agli anziani del luogo. E’ ilprogetto “Esplorazione dellamemoria” promosso dall’Auser diPiana degli Albanesi, dall’Auserregionale Sicilia e dall’AuserPalermo con il sostegno di AuserNazionale che si è concluso nellescorso settimane con una grandefesta. Oggi quel lungo lavoro di ascolto,analisi, raccolta di documentazionesi può sfogliare. Quei dieci anni sonoraccolti in un libro pieno di poesie,disegni, fotografie. Quella strage di70 anni fa ha toccato parecchiecorde negli animi di questi ragazziche hanno potuto esprimere le loroemozioni e di sicuro hanno imparatoqualcosa. Scrive Andrea in unapoesia intitolata Ginestre “è questoil profumo/lo stesso di quelgiorno/un giorno di festa/macchiatodi sangue/ di gente onesta”. AncheGloria è stata ispirata dal profumodelle ginestre nella sua poesia“Desolazione!/qui si sente solo ilvento freddo/che mi fa ondeggiare edanzare/mi guardo intornostupita/sento ancora la musica, leurla i gioia/prima dei fatidici sibili”. Dal 2007 ad oggi questi ragazzihanno percorso un cammino suitemi legati alla memoria delterritorio, hanno studiato, esplorato,ed hanno capito quanto un episodiolontano nel tempo possa essereimportante per leggere la realtà dioggi e per comprendere il futuro. “Ricercare nella nostra memoria epoi trasferire i ricordi in un disegno,in una poesia, in uno scritto diventaimportante perché così facendofissiamo il nostro ricordo e lotrasmettiamo agli altri che loleggeranno” sottolinea il presidente

    nazionale Enzo Costa nella suapremessa al libro. E’ il senso e lo scopo di questolibretto che tanto emoziona asfogliarlo, perché racconta con

    semplicità come dei ragazzi e delleragazze molto giovani hanno potutorivivere quei tragici fatti di tantianni fa e raccontarli. Meglio di unlibro di storia.

    Un viaggio lungo dieci anniGiusy Colmo

  • 9LA VOCE DELLE DONNE

    AUSER INFORMA

    Il Congresso Nazionale di Auser, chesi è concluso da poco, ha anchemesso in evidenza il tanto lavorofatto dalle donne dell’OsservatorioPari Opportunità, con un’attività co-stante, preziosa e di qualità, in di-fesa dei diritti, delle libertà, dellaparità di tutti i generi, per la preven-zione della violenza sulle donne e suiminori, e contro gli stereotipi, le mo-lestie, lo stalking e tutti gli atti per-secutori.Temi purtroppo sempre attuali. I nu-meri ci dicono che le “mura domesti-che”, che dovrebbero conservareaffetti, proteggere sentimenti, dareconcretezza alle idee condivise econforto vicendevole, nel nostroPaese uccidono più della mafia, piùdella delinquenza organizzata; e senon uccidono lasciano danni incan-cellabili. Lo scenario è drammaticoed è stato coniato un termine nuovo:femminicidio, per poter raccontarel’assurdità del gesto, mentre nonsappiamo ancora come descrivere ildolore delle sopravvissute, dellescampate, vittime di un gesto illo-gico da parte di un uomo che untempo avevano perfino chiamato“amore”.L’umanità è stata svenduta senzache ce ne accorgessimo e si vivecome fosse normale la bestialità delletragedie che si susseguono, unadopo l’altra, in una silenziosa compli-cità dietro ogni delitto.Poi ci sono i bambini chehanno perso la madre percolpa del padre o del com-pagno assassino. Loro sonogli “effetti collaterali”, vit-time di cui si parla poco,ma su cui ricade tutta laviolenza di questi uominibrutali.Ai soprusi che arrivano allecronache, ne possiamo ag-giungere numerosi altri dicui nessuno parla, una vitadi ordinarie barbarie nasco-ste nelle camere da letto,

    con il silenzio complice della portaaccanto. I mostri sono nutriti da relazioni sba-gliate che trasformano la vita quoti-diana in un campo di battaglia. Oltrealle manifestazioni di solidarietà po-stume, che è bene ci siano, sarebbeopportuno alimentare una culturaquotidiana della non violenza chepercorra il cuore delle nostre città,dei nostri territori, delle scuole perinsegnare ai giovani e ai meno gio-vani che Il femminicidio è la puntadell’iceberg della violenza di ognigiorno, la fotografia del possesso dicui la nostra società è malata.Bisogna lavorare sulle culture ma-schili per vedere quali sono i mecca-nismi che determinanoatteggiamenti di possesso e di nega-zione dei diritti delle donne. Ognigiorno, nel nostro Paese, possiamoosservare quanto ancora sia basso illivello culturale nei riguardi delledonne. Durante la sua missione,l’astronauta Samantha Cristoforetti,prima donna italiana che detiene ilrecord europeo e femminile di per-manenza in un singolo volo spaziale(199 gg), fu oggetto di illazioni diogni tipo. La Presidente della Ca-mera Laura Boldrini è vittima di uncontinuo linciaggio mediatico, chenulla ha in comune con le critiche alsuo operato. Ogni giorno vediamonelle nostre televisioni e nelle pubbli-cità sui cartelloni stradali la mercifi-

    cazione del corpo femminile. I mediain Italia propongono ancora modellidi donne che sono o la femmina ipe-rarrapante o la brava donna anni 50,e molti vorrebbero riportarci indietrodi secoli. L’elezione di EmmanuelMacron a Presidente della vicinaFrancia ha scatenato un’attenzioneirritante sulla differenza di età tra ilPresidente (quasi 40 anni) e la mo-glie Brigitte (64 anni), rispolverandoun sessismo vetusto, come se unacoppia non possa sentirsi tale, appa-gata e felice, senza la prospettiva diuna famiglia con figli/e, e senza rin-correre una giovinezza che con unamoglie molto più giovane, in gradodi procreare, sembra garantita.Una nuova società è possibile semettiamo in campo politiche per co-struire un mondo in cui le relazionisiano migliori, partendo dal ricono-scimento della libertà di poter agiree vivere, indipendentemente dai mo-delli stereotipati.Noi Donne Auser siamo parte diquesto cambiamento culturale con lenumerose iniziative di sensibilizza-zione al problema e nei nostri centridove sono attivi sportelli di ascoltoper la prevenzione della violenzacontro le donne di tutte le età. L’ul-timo nato è il servizio “AuserRosa” diTrani, che si aggiunge ai parecchicentri Auser già attivi in Italia. Abbiamo alle spalle il tanto lavorofatto dalle donne venute prima di

    noi, che ci permette di go-dere di libertà e diritti chefino ad un secolo fa non esi-stevano; dobbiamo segui-tare ad impegnarci perrestituire forza, energia, co-raggio, consapevolezza, atante e a tutte, continuandoad essere promotrici di unarivoluzione culturale controil maschilismo, il patriar-cato, il sessismo, le discri-minazioni, lediseguaglianze, il pregiudi-zio e la morale.

    Vilma Nicolini, Osservatorio Pari Opportunità Auser Nazionale

    Donne Auser: protagoniste del cambiamento

  • 10 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

    AUSER INFORMA

    10 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

    La città di Ancona premia l’Auser con l’attestato di Civica Benemerenza Il Comune di Ancona ha deciso di conferire a Sergio Gra-dara, presidente provin-ciale Auser, l’Attestatodi Civica Benemerenza.“Sono orgoglioso diquesto riconoscimento– sottolinea Gradara –onora e premia il lavorodell’Auser nella città diAncona e in tutta laprovincia”. La cerimo-nia di consegna si è te-nuta in occasione dellaricorrenza del Patronodi Ancona, il 4 maggioalle ore 12.00 pressoPiazza Cavour.

    Trani. Inaugurato l’orto sociale

    Presentato a Trani a Villa Guastamacchia il progetto diorto sociale dell’Auser da realizzare nel terreno del centro:21 aree da 30 metri quadrati ciascuna a disposizione deifruitori del centro. L’orto sociale permette attività collet-tive di giardinaggio, orticoltura e frutticoltura. L’orto so-ciale non esaurisce il suo obiettivo “sul campo” madiventerà strumento di divulgazione ed informazione aduno stile di vita più sostenibile. Sempre a villa Guasta-macchia è stata inaugurato il Bibliopoint più di 500 vo-lumi, donati dai cittadini di Trani e da alcuneassociazioni del territorio, raccolti e selezionati dalla libre-ria Miranfù.

    Pieve Emanuele (MI). Una nuova autoper il trasporto socialeNei mesi scorsi la Cooperativa Astraha consegnato all’Associazione AuserOnlus di Pieve Emanuele, il mezzo at-trezzato che permette il trasporto dellepersone disabili presso ospedali ostrutture sanitarie, dove possono effet-tuare le necessarie visite e terapie.All’inaugurazione erano presenti, oltre

    alla dirigenza dell’Auser di Pieve Ema-nuele, il sindaco Paolo Festa, l’assessora ai Servizi SocialiPaola Battaglia ed alcuni tra gli sponsor del nostro mezzo

    attrezzato. Come Auser ci impegniamo a continuare l’uti-lizzo del mezzo con il consueto impegno, nel rispetto dellepersone più deboli e disagiate, come facciamo dal gen-naio del 1993.Bignamini Agostino, presidente Ala

    Gemellaggio di solidarietà fra l’Auser di Poggiardo Va-ste e la comunità San Giustino di don Antonio Coluccia,prete di strada di Roma

    Incontro solidale fra Tolentino e l’Auser di Ariano nel Polesine

    “Questo spazio è gestito direttamente da voi lettori.Potete inviare le vostre notizie e lefoto alla redazione di Auser Informascrivendo a: [email protected]

  • Imola. Non dimenticare la crema protettiva

    Camminata della salute al mare con tanto di preparazionee defaticamento, martedì 6 giugno l’Auser territoriale diImola ha organizzato una giornata di benessere riservataai propri soci in collaborazione con lo stabilimento bal-neare “bagno Mokambo”. Nel pomeriggio giochi, ginna-stica dolce ed esercizi di stretching.

    Collemarino (AN). Festa della Fabbrica dei Cittadini

    Donne, uomini e bambini di 14 nazionalità diverse sisono dati appuntamento all’Auser di Collemarino per laFesta “ la fabbrica dei cittadini. Costruiamo la società delfuturo” , progetto di integrazione sociale durato 6 mesi ,con corsi di lingua, cucina, cucito, educazione civica ededucazione sociale. Il progetto arrivato alla settima edi-zione, era completamente gratuito ed interamente finan-ziato dall’Auser Volontariato Provinciale, Collemarino,Nuova Auser, Filo d’Argento dorico con i proventi del5x1000. In questa edizione hanno partecipato 35 donne,naturalmente anche i loro bambini circa 60 ad ogni le-zione che venivano accuditi dai volontari dell’Auser.

    Feltre (BL). Cari Nonni Vigili, ecco cosa abbiamo imparatoAnticipato da un simpaticoinvito: “Cari Nonni Vigili,siete invitati alla manifesta-zione: sicurezza senza fron-tiere”, rivolto ancheall’Auser Circolo “al Ca-stello” (che con grande pia-cere ha artecipato), giovedì18 maggio 2017 presso ilPalaghiaccio di Feltre, le

    bambine e i bambini, accompagnati dalle Insegnantidelle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Fel-tre e di San Gregorio (Belluno), in una colorata e allegrascenografia, alla presenza delle Forze dell’Ordine, dellaPolizia Comunale, dei Vigili del Fuoco e delle Associa-zioni di Volontariato, hanno fatto vedere quanto hannoimparato, nel corso dell’ anno scolastico 2016-2017, ri-guardo la sicurezza a casa, a scuola e per strada. Sonostati calorosamente accolti e salutati dalle bambine a daibambini, i Nonni Vigili Auser che ogni giorno incontranopresso le loro scuole”.

    La Sartoria Sociale di Auser FeltreIn quasi tutte le regionid’Italia, la straordinaria retedi “Sartorie Sociali Auser”,grazie soprattutto allesocie, periodicamenteconfeziona simpaticiprodotti: dalle bambolineper l’Unicef alle scatolineportaoggetti; dai fiori dicarta ai soprammobili inlegno; ecc. I fondieconomici provenientidalle libere sottoscrizioni,collegati alle donazioni eofferte delle persone

    interessate alle manuali produzioni sociali Auser, sonosempre finalizzati a finanziare il Filo d’Argento e persostenere la solidarietà nei confronti di persone piùfragili. Mutuando l’esperienza Toscana, dal 2014, inVeneto (provincia di Belluno compresa) si è costituito unbuon numero di “sartorie sociali”, trovando: spaziadeguati, macchine da cucire, filati, stoffe e bottoni,presso i Circoli Auser. Un più che interessante, positivo eapprezzato esempio di “sartoria sociale”, lo si riscontranel Circolo “al Castello” Auser di Feltre. La preziose“mani esperte” delle socie Auser confezionano: lebamboline dal nome “Nina”, il “Folletto portafortuna“ (unadelle caratteristiche del Mazzariol dolomitico, descrittenel libro di Dino Coltro: “Gnomi, anguane e basilischi”) etanti altri oggetti che ai mercatini della solidarietàcaratterizzano la libera raccolta fondi dell’Auser di Feltre.Franco Piacentini & Liliana Tonaselli

    Massa Lombarda (RA). Sicuri in strada educazione stradale e civica per i ragazzi delle scuole elementariE’ tornato per il quinto anno consecutivo Sicuri in strada,

    11SPAZIO AI CORRISPONDENTI

    AUSER INFORMA

  • 12 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

    AUSER INFORMA

    il progetto realizzato dall’amministrazione comunale diMassa Lombarda, in collaborazione con la Polizia Munici-pale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, presi-dio di Massa Lombarda e con il supporto del Circolo Au-ser Volontariato di Massa Lombarda, che anche quest’an-no ha realizzato e offerto ai ragazzi una maglietta che sol-lecita il rispetto delle regole.

    Laboratorio di cucito al Circolo Auser di Conco (VI)

    Corso di pittura per tutte le età all’Auser di PoggiardoVaste (LE)

    Auser Media Valle del Tevere (PG), solidarietà e partecipazione

    Gli attori di Auser MarsalaLo scorso 19 marzo presso ilteatro comunale “EliodoroSollima”, di Marsala, i “Gio-vani dell’Auser”, hannomesso in scena la Comme-dia dialettale, in due atti, diCalogero Mauceri, dal titolo:“Bedda di fora e fracida didintra”, in memoria dellasocia-attrice GenoveseKatia, rematuramentescomparsa. Lo spettacolo ha

    riscosso ampio successo da parte del numeroso pubblicopresente in sala.

    Nuova presidente al Filo d’Argento di Empoli, giovane econ molte idee

    Il Direttivo del Filo d’Argento Auser ha eletto per accla-mazione ed all’unanimità alla carica di Presidente ,lasocia Camilla Cerbone. Alla neo eletta Presidente , gio-vane e piena di voglia di fare gli auguri di buon lavoro pertutti gli impegni e le mille attività che svolge il Filo d’Ar-gento di Empoli a favore delle persone più deboli, biso-gnose e sole.

    Nasce a Trani AuseRosa

    Sarà attivo presso villa Guastamacchia il servizio “Ause-Rosa”, uno sportello di ascolto destinato a donne di tuttele età. Il progetto, già attivo in altre reti Auser d’Italia,sarà adesso presente anche a Trani grazie all’Auser,come ha dichiarato il presidente, Antonio Corraro: «Losportello non si sostituirà alle istituzioni e ai centri spe-cializzati ma proporrà servizi grazie ai professionisti chesi sono messi a disposizione della nostra realtà». Sarannoa disposizione delle utenti una psicologa, tre avvocati euna operatrice esperta in ascolto. L’annuncio dell’attiva-zione dello sportello è avvenuto nel corso dell’incontro dipresentazione del libro “Un granello di colpa. Nessunogiustifichi la violenza sulle donne”, scritto da AntonellaCaprio, con fotografie di Daniela Ciriello.

  • 13NOI AUSER

    AUSER INFORMA

    “Questa rubrica ospita immaginio scritti realizzati da soci evolontari delle nostre associazioni.Mandate il vostro contributo alla redazione scrivendo a: [email protected]

    “L’8 giugno il Comitato Direttivo di Auser Nazionale riunito a Roma in corso d’Italia, ha eletto la nuova presi-denza nazionale dell’Associazione. Auguri di buon lavoro alla nuova componente Lella Brambilla presidentedi Auser Lombardia. Un sentito ringraziamento a Marica Guiducci e Patrizia Mattioli per il lavoro che hannosvolto in questi anni. La presidenza nazionale risulta così composta: Enzo Costa presidente, Lella Brambilla, Marco Di Luccio.

    Eletta la nuova presidenza di Auser Nazionale

  • SENZAINVECCHIAREPOTESSIMO E SE

    E

    Giuliana, volontaaria Auser

    Scegli di destin

    litudine.ttività per gli anziani

    omuovere l’invecchiamento attivo

    .r.nare il 5 per mille all’Auser

    che vivono in soe a realizzare atCi aiuterai a pro