Magazine_Paesi_04_2010

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Un’altra destra è possibile Al fondo 2 Ginefra: “Imparare dagli errori per rafforzare il partito” Tema del mese 3 I bollenti spiriti Trasparenza tra luci ed ombre Gioia del colle 11 Si raffreddano i bollenti spiriti Sannicandro 14 Scopriamo la nostra Murgia Cassano 14 15 Triggiano Ecco la Triggiano “che conta” Lampignano sindaco Valenzano 15 Palo si apre alla cultura Alla riscoperta dell’intimità Palo del colle 12 Cellamare 10 Emergency Day Cellmare e il Patrono PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ www.associazionehinterland.it ANNO X - N. 4 - Aprile 2010 Distribuzione gratuita Cultura e sport, maggio di passione Reset democratico Bitritto 8 Francesco Calé nuovo presidente Arci Bati Cultura e Paesi 4 Casa della Salute: la Regione punte su Casamassima Casamassima 9 Aeri: con Airone a Malpensa da Bari e Brindisi Frana, Loizzo sollecita il Ministro Matteoli Regione Puglia: la nuova giunta Voci di città 5

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A NNO X - N . 4 - Aprile 2010 Cultura e Paesi4 Gioia del colle11 Voci di città5 www.associazionehinterland.it Distribuzione gratuita Francesco Calé nuovo presidente Arci Bati Casa della Salute: la Regione punte su Casamassima Aeri: con Airone a Malpensa da Bari e Brindisi Frana, Loizzo sollecita il Ministro Matteoli Regione Puglia: la nuova giunta Cultura e sport, maggio di passione Reset democratico Emergency Day Cellmare e il Patrono Ecco la Triggiano “che conta” Lampignano sindaco

Transcript of Magazine_Paesi_04_2010

Un’altra destra è possibileAl fondo2

Ginefra: “Imparare dagli erroriper rafforzare il partito”

Tema del mese3

I bollenti spiritiTrasparenza traluci ed ombre

Gioia del colle11Si raffreddano i bollenti spiritiSannicandro14

Scopriamo la nostra MurgiaCassano14 15 Triggiano

Ecco la Triggiano “che conta” Lampignano sindacoValenzano15

Palo si apre alla culturaAlla riscoperta dell’intimità

Palo del colle12Cellamare10Emergency DayCellmare e il Patrono

PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁwww.associazionehinterland.it

ANNO X - N. 4 - Aprile 2010Distribuzione gratuita

Cultura e sport,maggio di passioneReset democratico

Bitritto8Francesco Calénuovo presidente Arci Bati

Cultura e Paesi4Casa della Salute:la Regione punte su Casamassima

Casamassima9Aeri: con Airone a Malpensa da Bari e BrindisiFrana, Loizzo sollecita il Ministro MatteoliRegione Puglia: la nuova giunta

Voci di città5

Direttore Responsabile

Silvestro Paolo Covella

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Redattori

Emanuele Cutrone, Antonella Gatti,Luca Lembo, Vincenzo Macchia,Germano Pedota, Rocco Rossini,Gianvito Rutigliano.

Anno X - n. 4 Aprile 2010Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001

Iscrizione R.O.C. n. 19059Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso

Redazioni

Valenzano, Via Capurso n. 34Bari, Via Giandomenico Petroni, [email protected]

Editore

Associazione Culturale HinterlandVia Giandomenico Petroni, 33 - Bari

Progetto grafico,

copertina e illustrazioni

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Tel. 080.557.48.70

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ini si è sempre detto: “Parla bene manon dice niente”. E in effetti il delfinodi Almirante, nonostante da anni ri-

sulti primo nelle classifiche di gradimentodegli uomini politici italiani, non è maiapparso un vero protagonista dell’agonepolitico, dando piuttosto l’idea di un eternosecondo. Da quando poi il Berlusca lo hasdoganato cooptandolo nella sua corte,quel poco di autonomia che aveva sullascena politica si è trasformato in una totalecomparsata, come è capitato a tutti quelliche hanno avuto a che fare col Cavaliere.Ma, si sa, anche i più vecchi luoghi comuniprima o poi sono destinati a scomparire.E così, dopo quel feroce assalto al Totem,avvenuto a reti unificate, ora possiamoguardarlo sotto una luce diversa. Il VecchioGanimede non riusciva a contenersidall’ira per le semplici e chiare parole cheil Presidente della Camera gli rivolgevasenza tentennamenti.

Accecato dall’Io ipertrofico, il NotoBarzellettiere manco si è accorto che lecose che gli sbatteva sul muso il suo co-fondatore, sono le cose che bisbigliano daanni gli elettori di destra (a parte i tantiinfatuati laudatores) che lo usano comeun taxi solo per vincere le elezioni. Fini siè accorto troppo tardi del pericolo mortale

che il binomio Bossi-Berlusconi costituisceper il futuro del Paese e per quei valori suiquali la destra italiana si è caratterizzatasin da suo nascere. Sotto i trucchi e glistucchi del Cavaliere, non c’è una riformadegna di tale nome che può fare ritenerel’Italia un Paese moderno e la destra ita-liana, una destra europea. L’asse preferen-ziale con la Lega non ha nulla di riforma-tore: gli Unni in camicia verde spingonoper ottenere il (loro) federalismo in cambiodel quale l’Ipertruccato Cabarettista spingeper varare leggi che lo mettano al riparodai suoi tanti guai giudiziari. Il prezzo diquesto comparizio è sotto gli occhi di tutti:siamo alla devastazione dei valori di coe-sione sociale e della stessa dignità delPaese.

I leghisti umiliano il sentimento diappartenenza nazionale, disprezzano ilSud del Paese, indugiano a forme aperta-mente razziste, inquinano le coscienzedemocratiche dei cittadini del nord con lafilosofia dell’egoismo sociale e della pauradei migranti che sono l’anticamera di un “regime autoritario di massa”

E Mister Sorriso, pensa ad ammutolirei giudici e la stampa, a destrutturate idiritti dei lavoratori, a dividere i sindacati,a gigionarsi e pavoneggiarsi da mattina a

sera sul suo millantato quanto inesistentebuongoverno. Il coraggio con il quale Finiha rotto il quadro di Dorian Gray, puòessere il primo squillo di una sveglia chepuò aiutare i tanti elettori di destra a stro-picciarsi gli occhi e a guardare in facciala realtà. Può sembrare interessato tuttoquesto tifo per il Presidente Fini? No, nonè così. Solo i politicanti trasformano unevento in leggenda metropolitana, dise-

gnando scenari che fini-scono sempre con unapoltrona sotto il culo. Finiè uomo di destra e resta adestra. Lo strappo avvenutoriguarda alcuni contenutidell’azione di governo, masopratutto la natura costi-tuzionale di una forza po-litica e la libera dialetticademocratica al suo internoche deve contrastare la de-riva populista e plebiscitariadi questo Pericoloso Califfo.Se il colpo di freno avràfunzionato, sarà possibileiniziare un sano confrontosulle riforme di cui hadavvero bisogno il Paese,convergendo sul fatto che

leggi come quelle sulla separazione dellecarriere dei giudici e sulle intercettazioninon sono la priorità per i tanti italiani chenon ce la fanno più ad arrivare alla finedel mese. Per questo il “tifo” per Fini inrealtà è il tifo per una svolta che consentaalla destra di diventare una destra normalein un Paese normale e non un accampa-mento di “nani e ballerine” nel Paese deibalocchi. Chiediamo troppo?.

F

Un’altra destra è possibiledi Paolo Covella

AL FONDO Anno X n. 4 - Aprile 20102

Anno X n. 4 - Aprile 2010 3IL TEMA DEL MESE

norevole Ginefra, partiamo da undato: nel 2005 il centrosinistraconquistò ben 12 regioni su 14, oggidi quel risultato resta ben poco.

Tra le regioni per così dire “in bilico”(escludendo cioè le regioni storicamenterosse da un lato e Veneto e Lombardia,roccaforti del centrodestra, dall’altro)di fatto solo la Puglia resta a sinistra.

Il centrosinistra ha perso in regionicome Campania e Calabria, dove oggettiva-mente non è riuscito a mettere in campoun’azione riformatrice.

In Puglia invece, il buon lavoro di Ven-dola è stato riconosciuto e premiato daipugliesi.

Detto questo trovo anche che qui da noiabbia pesato anche la scelta del PDL di noncercare l’unità con l’UDC. Non abbiamocontroprove, ma di certo la partita sarebbestata più dura.Il PD ha raccolto circa il 20%.

Un dato poco sotto la media nazionalee in linea con altre regioni del sud; se pensoagli errori che abbiamo commesso in questimesi (a partire dalla forzatura delle primariecon Boccia) e al buon risultato della lista“Puglia per Vendola” che ospitava molticandidati della nostra area (solo in provinciadi Bari ben tre ex assessori provinciali delPD…) direi che il risultato è accettabile.

C’è se mai un problema nazionale delPD, nel riconfermare il risultato delle poli-tiche di due anni fa, quando però correvamoda soli.I maligni dicono che qui il centrosini-stra ha vinto … nonostante il PD…Fuori dalle battute, anche ingenerose,lei stesso parla di errori: il teoremaD’Alema, gli attacchi a Vendola di Emi-liano, le dure critiche di Boccia al Go-verno regionale uscente durante leprimarie, e poi Tedesco, e poi Frisullo…

Vendola ha vinto richiamando in ognicomizio la rivoluzione dei trasporti, le po-litiche sociali della regione, Bollenti Spiritie tante azioni di buon governo realizzategrazie all’impegno di assessori del PD.

Il nostro limite è stato proprio questo:non aver saputo valorizzare il grande lavorofatto, in questi cinque anni, dai nostri espo-nenti in giunta, lasciando che Vendola fossel’unico a rivendicare i tanti successi di questalegislatura regionale.I continui cambi di rotta di esponentinazionali del partito, tra primarie ecampagna elettorale sono stati un dan-no non piccolo per la credibilità delpartito…

I fattori che in questi mesi hanno diso-rientato l’elettorato democratico sono statidue: uno esterno e uno interno.

Quello esterno possiamo riassumerlonel D’Alema pensiero, che mirava creare inPuglia un laboratorio politico che impe-

gnasse l’UDC a pieno titolo nel centrosinistraanche per le elezioni politiche del 2013. Undiscorso giusto se si pensa all’obiettivo finale,ma che tuttavia si è scontrato con i deside-rata dell’elettorato pugliese.

Il fattore interno, invece, tutto pugliese,era costituito dalle ambizioni di Emiliano,poi riconosciute pubblicamente come unerrore dallo stesso Sindaco di Bari, che perun periodo ha creduto di potere rappresen-tare quella candidatura di sintesi tra centro-sinistra e UDC che in Puglia già governamolti enti locali. In seguito ha chiesto scusaa Vendola e ha compreso che l’impegnoassunto con i baresi appena l’anno scorsonon poteva essere tradito.

Ora mi auguro che questo errore nonlo commetta Vendola: sbaglierò, ma in questigiorni sento parlare tanto dell’Italia miglioree poco della Puglia migliore…Alcuni sostengono che in queste regio-nali parte dell’elettorato più di sinistradel partito (diciamo ex DS) sia migratoverso SEL o altre liste, in cerca di unaidentità più riconoscibile, mentreall’interno del partito crescono figurenuove, politicamente più “leggere”, madotate di un grande appeal elettorale.

Mah, non condivido questa analisi. Seper candidati “politicamente leggeri” ciriferiamo a chi proviene dal mondodell’impresa, beh, posso dirle che questi nonavrebbero trovato fortuna senza precisiriferimenti politici all’interno della dirigen-za del partito.

Il limite vero, forse, è stata l’assenza diun gioco di squadra sul territorio: si sonocreate grandi aggregazioni su pochi candi-dati (6 o 7 in provincia di Bari), mentre

poco si è lavorato sugli altri 14 cherealmente rappresentavano il ra-dicamento territoriale del partito. Avevamo molte personalità divalore, ma non siamo riusciti aportarle in lista. Per noi dirigentiè stato difficile persino trovaredelle disponibilità a candidarsi…

Con candidati locali neiprincipali paesi della regione sa-rebbe andata meglio.Non sembra un fatto da poco:e s p o n e n t i l o c a l i c h e“declinano” gli inviti della di-rigenza…

Personalità anche importantisi sono “accontentate” a fare datifosi ai pochi candidati più for-ti…Di questa polemica montata inquesti giorni nel PD sugli im-prenditori in politica cosa dice?

Circa i due consiglieri eletti aBari faccio notare che si tratta inun caso di un consigliere regionaleuscente, che ha comunque con-

quistato al PD nuovi elettori, e in un altrocaso di una personalità esplicitamente so-stenuta dal Sindaco di Bari.

Il tema vero è piuttosto, qui in Pugliacome al livello nazionale, quello di unaseria legge sul conflitto di interessi. Dettoquesto però, non dimentichiamo che uncandidato è eletto perché qualcuno lo vota;sul ruolo dell’elettorato non si ragionamai…A urne chiuse, poi, ecco una nuovagrana: non un semplice militante, mail segretario organizzativo del partitonon farà parte del gruppo consiliaredel PD alla Regione…

Tra me e Mazzarano, politicamente nonc’è mai stata grosse affinità, anzi abbiamosempre avuto approcci alla politica diversi,e tuttavia ricordo che egli ha avuto rilevantiincarichi nel partito sia con Emiliano checon Blasi. È stato considerato cioè affidabileda molta parte del partito.

Io non ho condiviso la sua dichiarazionedi ritirarsi dalla campagna elettorale: severamente non era una scelta suggerita daisuoi avvocati, ma un atto di responsabilitàverso il partito, come lui stesso lo avevadescritto, allora sarebbe stato giusto assu-merne le conseguenze fino in fondo. Altri-menti si alimenta l’idea che chi fa politicanon sia in grado di operare con coerenza.

Mazzarano non si dimetterà, la suaiscrizione al gruppo misto toglie al partitola possibilità di intervenire, però egli sabene che la sua posizione non è condivisadal partito.

Ciò detto ricordo che anche qui ci sonoseimila cittadini che lo hanno eletto, la lororesponsabilità non è di poco conto; la poli-

tica ha certo dei problemi, ma c’è anche unproblema più generale nel ruolodell’elettorato.Però non può negare che il PD pugliesesia in difficoltà: il tentativo di sostituireVendola fallito, le primarie perse inmalo modo, dirigenti che si contraddi-cono nel giro di pochi giorni, esterniche “scalano” il partito, guai con lamagistratura… Le chiedo: in questoquadro il Segretario Blasi è la causadel problema o la sua soluzione?

Blasi si è candidato a segretario, i de-mocratici di Puglia lo hanno eletto, speroche voglia mantenere fede a questo impegno.Troppo spesso infatti, appena conquistatauna posizione di rilievo attraverso un impe-gno con gli elettori, si pensa già a traguardisuccessivi.

In Puglia abbiamo diversi esempi …Quanto ai problemi di cui diceva, dall’ultimocongresso sono venute fuori risposte chiare:la priorità è rafforzare il partito, per avereuna azione politica più chiara e più forte,ma anche per creare gli anticorpi perchéeventuali degenerazioni vengano isolate edespulse prima che la magistratura se neoccupi.Ultima questione, la convivenza trasinistra e centro, all’interno del PDsembra ancora difficile: non è che que-sta fusione a freddo non è riuscita?Serviva più tempo per coltivare i puntiin comune? Il PD di oggi è quello che isuoi fondatori immaginavano?Credo che nessuno immaginasse che, a pochimesi dalla nascita del PD, si andasse alleelezioni anticipate. Dopo quella sconfittanon fui tra quanti chiesero le dimissioni diVeltroni, come oggi considero sbagliato chie-dere a Bersani di farsi da parte.Se Dio vuole, abbiamo davanti tre anni perfar crescere robusto questo bambino. Iopenso che tra ex DS, ex DL ed ex socialisti,su questioni politiche importanti esista unterreno di affinità ben più profondo di quan-to non sembri.Sulla questione dei valori comuni, all’ultimocongresso nazionale, abbiamo detto cosechiare: l’ancoraggio al mondo del lavoro,la capacità di strutturarsi meglio, un rap-porto continuo con l’elettorato attraversoun protagonismo quotidiano sul territorio.Chi vota per la Lega ci manda a dire è cheuna forza politica in grado di saper collegaresocietà e istituzioni, raccoglie fiducia econsenso.Ma i risultati vengono col lavoro quotidiano,il tempo per fare questo lavoro il PD ogget-tivamente non lo ha avuto; in due anniabbiamo sostenuto, primarie comprese, bensei consultazioni elettorali, tante per unpartito giovane.Ora, come spero, abbiamo il tempo per co-minciare un altro percorso.

Il PD alla prova del voto:l’Onorevole DarioGinefra commenta leelezioni regionali

Odi Luca Basso

Dario Ginefra

Ginefra: “Imparare dagli erroriper rafforzare il partito”

www.lombardiecologia.com

residente Calè, come le sembra l’ARCIdi Bari vista dalla sua nuova postazione?Sicuramente, dalla mia nuova postazione

sono cambiati l’angolo visuale e la prospettivada cui guardo l’associazione, e però non ècambiata la valutazione: si tratta diun’organizzazione complessa, che è anche esoprattutto un luogo collettivo. Un luogo chemette al centro dei suoi progetti le persone,e che permette ai cittadini di essere liberiprotagonisti della costruzione di una societàpiù giusta. In particolare, il Comitato Terri-toriale Arci di Bari ha dimostrato la capacitàdi un costante e quotidiano impegno civilee culturale. Tanti i fronti di intervento: dallap r o m o z i o n e d e l l ’a c c o g l i e n z a edell’integrazione, all’affermazione del dirittoalla cultura come diritto di cittadinanza,all’elaborazione di un modello di sviluppoalternativo, socialmente ed ecologicamentesostenibile, fino alla difesa e all’estensionedel sistema del welfare. Una molteplicità diterreni d’azione, che non rimangono com-partimenti stagni ma che si intersecano eche descrivono un’unica grande storia. Lastoria di un percorso collettivo, compiuto dadirigenti, circoli, soci, militanti, nella consa-pevolezza che l’Arci è innanzi tutto il luogodella condivisione e dell’incontro.

Che comitato trova?Mi trovo a essere presidente di un Comi-

tato solido e stabile, retto da un gruppo diri-gente serio e maturo, che negli anni haacquisito competenze e ha dimostrato lacapacità di intervenire su più fronti e disviluppare una progettualità ad ampio raggio.A questo proposito, desidero tributare uncaloroso ringraziamento ad Alessandro Co-bianchi: un ringraziamento non formale orituale, ma che rappresenta il doveroso rico-noscimento a chi mi ha preceduto nella guidadel Comitato Territoriale e che con il suolavoro ha consentito all’associazione di cre-scere e di radicarsi. In particolar modo, par-lando di crescita, è significativo rilevare cheper il 2009 il Comitato Territoriale Arci diBari ha confermato il numero di affiliazionidel 2008 (47 circoli), come pure è incorag-giante il trend di crescita sui numeri deltesseramento: dai 6500 iscritti del 2008 aipiù di 9600 iscritti del 2009. Numeri ai qualiguardiamo non con l’ottica del contabile, mache si traducono nell’immagine diun’organizzazione vitale e operante sul terri-torio. Cifre che danno la conferma del radi-camento sociale dell’associazione e delconsolidamento della rete dei circoli.

Parliamo anche di contesto: che mo-mento è questo per la Puglia e in partico-

lare (visto che presiede il Comitato provin-ciale di Bari) per il capoluogo e il suointerland?

La Puglia è una regione straordinaria-mente bella e complessa, che sicuramentevive tutte le contraddizioni di questo incertopresente, e che però sta attraversando unafeconda stagione di rinnovamento e di dina-mismo civile e culturale. Un processo di ri-lancio che parte dal fatto che questa terra hadimostrato la capacità di investire sulle suecaratteristiche e sulle sue qualità, reinterpre-tandole come risorse. Innanzi tutto, il rap-presentare un luogo di frontiera, una vera epropria porta sul Mediterraneo e versol’oriente. Una terra con la vocazionedell’accoglienza, dell’apertura e del dialogo.Una zona operatrice di pace. E poi, l’essereun serbatoio e una fucina di giovani talenti.Quei giovani talenti portatori di una caricadi entusiasmo, di energia e di creatività cheper troppo tempo era stata sacrificata e cheoggi trova gli opportuni spazi. Bari e la pro-vincia non sfuggono, ovviamente, a questiprocessi, anzi ne possono essere il luogo disintesi.

Il direttivo ha votato compatto per lasua elezione, mi sembra un bel segnale distima e di affetto nei suoi confronti…

Sicuramente. E di questo sono sincera-mente grato alle compagne e ai compagnidel direttivo. Ma leggo anche un incoraggiantesegnale politico: il segnale della coesione edella compattezza di un gruppo che ha di-mostrato la capacità di elaborare un codicee una lingua comuni.

In che modo pensa di caratterizzarela sua presidenza? Quali pensa saranno lesue priorità?

Innanzi tutto il continuo e costante im-pulso al tesseramento, considerato sia comechiave di volta dell’associazione dal punto divista organizzativo e finanziario sia comedato politico. Poi, il potenziamento dell’attivitàprogettuale del Comitato Territoriale. Infine,l ’ i n v e s t i m e n t o s u l l a c a p a c i t àdell’organizzazione di intervenire a 360 gradinel dibattito civile e culturale, dispiegandouna visione complessiva e organica dellasocietà. Queste le direttrici principali che,sintetizzate e amalgamate, consentirannoall’associazione di continuare a incidere neltessuto sociale e di animare il territorio at-traverso le “buone pratiche” quotidiane:quelle buone pratiche che sono già nel DNAdei circoli e che ne rappresentano la stessaragione di vita.

Una delle caratteristiche dell’ARCI,

rispetto alle altre associazioni è infattiproprio la sua capillare presenza sul terri-torio attraverso i circoli. In questo momen-to della vita associativa quale è il lororuolo?

Il dibattito sul ruolo dei circoli è statouno dei principali temi che hanno animatola discussione nel corso del XV CongressoNazionale dell’Arci. Innanzi tutto, e non èuno slogan vuoto o un’osservazione banaleo scontata, mi piace ricordare che l’Arci nonesiste senza i suoi circoli. L’Arci è la rete dicircoli. Quei circoli che sono non solo laricchezza dell’associazione, ma soprattuttoil suo cuore vivo e pulsante. I circoli, allora,sono quelle strutture e quelle articolazioniche hanno la capacità e la possibilità dileggere il territorio in cui si trovano e, apartire da questa lettura, di costruire risposte.È in virtù questa capacità di intervento chel’Arci, nel suo insieme, finora ha saputo epotuto – come è stato sottolineato nel Con-gresso – dare “risposte semplici a problemicomplessi”. Ma dico di più: i circoli sono verie propri “presidi di democrazia” sul territorio.Da questo punto di vista, i circoli sono quellabase solida che ha consentito finora all’Arcinon solo di resistere, in una fase storica incui le grandi organizzazioni di massa natenel secolo scorso sembrano in crisi, ma dicrescere e di dare una continuità alla propriaazione e alla propria narrazione.

Infine le chiedo: qual è il compito chespetta a un’associazione come l’ARCI aBari nel 2010?

Innanzi tutto, porre con forza l’accentosul tema della cultura come terreno strategicosu cui investire per consentire al Paese e allecomunità di superare il profondo stato dicrisi, non solo economica, ma innanzi tuttoetica e sociale. Rimettere al centro l’idea dicultura non come “attività di settore”, macome cardine della formazione e della crescitadella persona: la cultura intesa come elemen-to fondamentale di integrazione e di coesionesociale. E poi, concorrere al tentativo di ridarealla politica un respiro progettuale ampio,partendo dal basso, dai luoghi di vita e diaggregazione delle persone. Luoghi in cuiriscoprire pratiche di cittadinanza attiva eriattivare relazioni e rapporti sociali. Luoghiin cui la politica può recuperare la sua di-mensione più autenticamente collettiva, di“arte della polis”.

Da questo punto di vista, i nostri circolipossono rappresentare uno spazio aperto elibero di confronto e di impegno delle citta-dine e dei cittadini.

P&p

P

Intervista a Francesco Calè,neoeletto Presidente del Comitatoterritoriale dell’ARCI di Bari

FRANCESCO CALÈnuovo presidente Arci Bari

4 CULTURA E PAESI Anno X n. 4 - Aprile 2010

Calè: “L’ARCI al lavoro per una politicaautentica e una società plurale”

Francesco Calè

ltre a ciò, riteniamo necessario edurgente convocare un tavolo di lavorocon la Regione Campania e le Società

interessate, sul quale affrontare le problematicherelative alla situazione dei collegamenti ferro-viari, automobilistici ed aerei da coordinareper far fronte a quella che appare come unavera e propria emergenza sociale per le nostrepopolazioni”. Lo scrive a poche ore dal disastroambientale e ferroviario provocato dalla franadi Montaguto, che interrompe la tratta da Be-nevento a Foggia (Bari-Roma), l’assessoreregionale ai Trasporti, Mario Loizzo, in unalettera al ministro dei Trasporti e delle Infra-strutture, Altero Matteoli, in cui viene sollecitatol’intervento governativo. “E’ a lei nota la par-ticolare gravità della situazione venutasi acreare nella relazione ferroviaria tra la Puglia

e la Campania, a causa dell’evento franoso nelterritorio di Montaguto – aggiunge l’assessoreLoizzo - colgo l’occasione perciò, per ribadirequanto già dichiarato dal presidente Vendola,circa l’urgenza di un intervento governativo dicarattere straordinario, che metta a disposizionedella Protezione Civile e del Commissario Stra-ordinario, tutte le risorse necessarie per affron-tare una emergenza destinata a durare a lungoe di fronte alla quale temiamo si stiano accu-mulando incomprensibili ritardi”. Richiestequelle dell’assessore Loizzo evidentemente, poi,accolte dal Governo, che ha decretato lo statodi emergenza, con una svolta che si attendevada giorni, e previsto il ripristino ferroviarioentro un mese. c.mor.

uovi voli di Air One per collegare gliaeroporti di Brindisi e di Bari con MilanoMalpensa.La novità è stata presentata dall’assessore

ai Trasporti della Regione Puglia, MarioLoizzo, dall'amministratore unico di Aero-porti di Puglia, Domenico Di Paola e dalresponsabile del progetto Air One del gruppoAlitalia, Lorenzo Caporaletti.

Dal 28 marzo Air One collega già Baria Milano Malpensa due volte al giorno. Lapartenza dei voli dal capoluogo pugliese èprevista alle 9.35, con arrivo a Milano Mal-pensa alle 11.10, e alle ore 19.15 con arrivoalle 20.50.

Da Milano Malpensa il primo volo perBari decolla alle 7.30 e atterra alle 9.00; ilsecondo volo giornaliero da Milano Malpen-sa è programmato alle 17.05 con arrivoprevisto a Bari alle 18.35. Dal 16 apriledecolleranno anche i nuovi collegamentigiornalieri di Air One da Brindisi a Malpen-sa: l'aereo partirà da Brindisi alle 17.15 eatterrerà a Milano Malpensa alle 18.55.

Da Milano Malpensa il volo Air Onedecollerà alle 15.05 e arriverà a Brindisialle 16.45.

“Ad oggi - secondo Caporaletti - sono

già 48 mila i passeggeri che hanno sceltodi volare sui nuovi voli di Air One da e perla Puglia: 19 mila sulla tratta Brindisi-Milano-Brindisi e 29 mila su quella Bari-Milano-Bari”.

“Siamo molto soddisfatti di comestanno procedendo le vendite di questinuovi collegamenti e siamo convinti che,grazie a questi voli che offriamo a prezziestremamente competitivi e assoluta-mente trasparenti per il passeggero, ilterritorio servito dagli aeroporti di Brindisie Bari trarrà grandi benefici.

Il nostro prodotto si rivolge a coloro cheviaggiano per vacanza e a coloro che viag-giano per affari senza dover rinunciare allaqualità del servizio".

Ampia soddisfazione è stata espressadall’assessore Loizzo e da Di Paola, perl'avvio dei nuovi voli Air One da Bari e

Brindisi, che peraltro si inseriscono in uncontesto di estrema dinamicità del sistema

aeroportuale: “verrà un forte contributoal miglioramento della condizioni

di mobilità aerea dei pugliesi”.Poter disporre di un

prodotto di qualità, e cheal tempo stesso risulta

di particolare appealsul piano delle ta-riffe, giocherà unruolo fondamen-tale per favorireg ià a partiredall'inizio diquesta stagio-ne, una mag-giore accessi-b i l i t à a lterritorio pu-gliese, e nello

specifico a quellosalentino, che vede

nel settore turisticouno degli asset economici

più importanti. c.mor.

Anno X n. 4 - Aprile 2010 5VOCI DI CITTÁ

N

BARIPresentati dall’assessore aiTrasporti Loizzo, dall'amministratoreunico di Aeroporti di Puglia

“O

Dopo la frana di Montaguto,che ha interrotto la tratta daBenevento a Foggia (Bari-Roma)

guiderà il senso di responsabilità, lavoglia di costruire una migliore in-terlocuzione con il Governonazionale”. Lo ha dichiarato il pre-

sidente della Regione Puglia, Nichi Vendola,rispondendo ad una domanda dei giornalistisui problemi relativi al Patto di Stabilità.

“Quando il presidente del Consiglio Ber-lusconi mi ha telefonato – ha riferito Vendola- per congratularsi per la mia elezione, unatelefonata molto apprezzata, molto gentile eaffettuosa, io gli ho indicato la necessità diportare su un piano differente i rapporti traGoverno regionale e governo centrale”.

“Rivendico la richiesta di normalità neirapporti tra i diversi livelli istituzionali. Una

Regione – ha aggiunto il presidente - nongoverna contro i Comuni, non governa controil Governo nazionale, bisogna avere indispen-sabili equilibri e sinergie e io ho chiesto alpresidente del Consiglio che la Regione Pugliaabbia la possibilità di un’interlocuzioneautentica”. “Parlare e non essere ascoltati,chiedere ed essere puniti non è una giustainterlocuzione. Chiedo un’interlocuzione nellaquale ci si renda conto insieme dei problemi,del resto – ha concluso – i problemi in cuisono le Regioni che hanno violato il patto distabilità non sono problemi oggettivi, ma sononati da una modalità maliziosa e un po’ mal-vagia di non modificare regole che eranoassolutamente arbitrarie”. c.mor.

“Ci

Regione: Vendola, migliore interlocuzione con governo

Aerei: con Airone aMalpensa da Bari e Brindisi

Dal 28 marzo Air One collega già Bari all’aeroportodi Milano due volte al giorno

Frana, Loizzo sollecitail Ministro Matteoli

Nichi Vendola

Frana di Montaguto

nuova giunta regionale pu-gliese presieduta da NichiVendola risulta composta da:

Elena Gentile, assessorato al welfare(Lavoro, Politiche di Benessere sociale ePari Opportunita', Programmazione so-ciale ed integrazione socio-sanitaria, Pu-gliesi nel mondo); Fabiano Amati, operepubbliche e protezione civile (Lavori Pub-blici, Difesa del Suolo, Protezione Civile,Risorse Naturali, Tutela delle acque);Angela Barbanente, qualita' del territorio(Assetto del Territorio, Paesaggio, AreeProtette e Beni Culturali, Urbanistica,Politiche abitative); Maria Campese,risorse umane, semplificazione, sport(Semplificazione amministrativa, Perso-nale e Organizzazione, Sport per tutti);Loredana Capone, sviluppo economico(Ricerca e competitivita', Attivita' econo-miche e consumatori, Industria, Energia,

Reti e Infrastrutture materiali per losviluppo, Attivita' estrattive, Cooperazio-ne); Ida Maria Dentamaro, Sud e fede-ralismo (Politiche per il Mezzogiorno,Rapporti con la Commissione Europea,Sistema delle Conferenze interistituzionali,Enti locali e decentramento, Contratti eappalti, Contenzioso amministrativo, Affarigenerali); Tommaso Fiore, sanita' (Pro-grammazione Assistenza Territoriale ePrevenzione, Programmazione e GestioneSanitaria, Programmazione AssistenzaOspedaliera e specialistica); Nicola Fra-toianni, politiche giovanili, cittadinanzasociale, attuazione del programma (Co-ord iname nto de l l e po l i t i che pe rl'attuazione del programma, Politichegiovanili e innovazione, Cittadinanza

attiva e politiche di inclusione dei mi-granti, Beni confiscati alle mafie, Traspa-renza, Comunicazione istituzionale); Sil-via Godelli, Mediterraneo, cultura,turismo (Attivita' culturali, Mediterraneo,Relazioni internazionali e Pace, Promo-zione turistica, Biblioteche, Musei e Ar-chivi); Guglielmo Minervini, infrastrut-ture strategiche e mobilita' (Infrastrutturestrategiche, Sistema Integrato dei Traspor-ti, Programmazione Vie di comunicazio-ne) ; Lorenzo Nicastro, qual ita 'dell'ambiente (Ecologia, Ciclo Rifiuti eBonifica, Politiche energetiche, Politichedi differenziazione, recupero e riuso deirifiuti, Bonifiche, Demanio Marittimo,Foreste); Michele Pelillo, bilancio eprogrammazione (Federalismo Fiscale,

Bilancio, Programmazione, Fondi Strut-turali agenda 2007-2013 e fondi FAS,Finanze, Economato, Demanio e Patrimo-nio); Alba Sasso, diritto allo studio ealla formazione (Scuola, Universita' eRicerca, Formazione Professionale); DarioStefano, risorse agroalimentari (Agricol-tura, Alimentazione, Riforma Fondiaria,Caccia e pesca).

Sono infine da riservare alla compe-tenza del Presidente le funzioni inerentil'Avvocatura Regionale, le Politiche legi-slative, il Controllo strategico ed Aziendepartecipate, il Controllo interno di Gestio-ne, l'Internal Auditing, i Rapporti Istitu-zionali, le Politiche Internazionali.

enso che l'impegno che ho assunto con i pugliesie per i quali i pugliesi mi hanno eletto presidentedella Regione, quello di garantire con ancora piu'

nitidezza e radicalita' il percorso del cambiamento, abbiain questa prima scelta, cioe' la costruzione della squadradi governo, una risposta concreta. Con squadra la Pugliapotra' fare un cammino importante". Il presidente dellaRegione Puglia, Nichi Vendola, lo ha detto presentandola nuova Giunta, composta per il 50% da donne, 7 su 14,che iniziera' ad operare dal 4 maggio prossimo. "Sonoevidenti - ha precisato Vendola - alcune innovazioni cheriguardano una migliore organizzazione funzionale degliassessorati".

"E' un Governo che al suo atto di nascita rispetta ilprimo impegno assunto con gli elettori e con le eletticie cioe' non considerare la parita' di genere una di quelleesercitazioni retoriche in cui ci si impegna la domenica- ha spiegato Vendola - dimenticando dal lunedi' al sabatoil contributo che la voce delle donne puo' portare nelleistituzioni e nella politica". "Per me - ha aggiunto -imporre al mondo politico l'assoluta parita' di generenella composizione Giunta e' stata la scelta piu' qualifi-cante. Abbiamo costruito una Giunta che e' un mix disensibilita' legate alla storia dei partiti del centrosinistrae di storie professionali e culturali legate alle battaglieper la difesa del bene comune".

"C'e' la politica delle promesse elettorali - ha affermatoancora Vendola presentando la nuova giunta - e la politicadei fatti che rapidamente scioglie al sole come fiocchi dineve quelle promesse. Per me quella che e' stata una veranarrazione che ha attraversato tutta la campagna eletto-rale; la necessita' di rompere la barriera che separa ilmaschile dal femminile e che rende il maschile una speciedi genere vocato all'esercizio di pubblici poteri e il fem-minile una specie di rumore di fondo, rompere questabarriera - ha concluso - e' un impegno: oggi e' un concretoe robusto passo in avanti".

Sull'attribuzione-redistribuzione di alcune deleghenei vari assessorati, come l'accorpamento di turismo e

cultura e della formazione e l'istruzione, del lavoro ewelfare, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola,ha spiegato "credo che siano un'importante razionalizza-zione, perche' le politiche intrecciate che guardano alMediterraneo, immaginando di puntare alla costruzionedi una industria della cultura, della cooperazione, delladifesa della bellezza - ha sottolineato - ha un rapportostrettamente intrecciato con le attivita' della promozioneturistica. Noi sostanzialmente abbiamo dovuto costringeredue assessorati a inseguirsi permanentemente. Oggi quellecompetenze stanno nello stesso luogo e questo a me pareun fatto importante".

c.mor.

Anno X n. 4 - Aprile 20106 VOCI DI CITTÁBARI

La

“PRegione Puglia: 7 donne su 14 in giunta

La Regione Puglia compie 40 anniDue giornate di dibattito perfare il punto sulle tematiche alcentro del confronto politico

“Un Governo che al suo atto dinascita rispetta il primo impegno

assunto con gli elettori”

Regione Puglia: la nuova giunta

consiglieri regionali hanno un ruolo importante,perchè la Regione ha questa funzione: il consigliereregionale deve agire, legiferare e programmareanche per migliorare il bilancio regionale”. Il

presidente dell’Associazione Consiglieri regionali, NicolaFerlicchia, lo ha detto partecipando ai lavori delconvegno in corso all’Ateneo di Bari, sui 40 anni dellaRegione Puglia. “Ai miei tempi lavoravamo 12 ore algiorno. Oggi e’ un po’ cambiata la situazione – haspiegato, perchè le funzioni sono state un po’ assorbitedalla Giunta e il Consiglio e’ stato un po’ svuotato,però, da questo punto di vista i consiglieri regionalipossono e devono svolgere un’azione importantissima”.Secondo il presidente uscente del Consiglio regionale,

Pietro Pepe, “i cittadini,non so perchè, in Italiama anche in Puglia nonhanno ind iv iduatonell’ente Regione, inbase a riferimentid’indagini fatti, il ri-ferimento puntualeper l’ascolto e larisposta ai propriproblemi, e questoconvegno punta proprio a ri-l an c i are l a

missione del Consiglio regionale, a farlo conoscere e ariscoprire il luogo dove tutte le istanze devono trovare unaloro risposta. Poi c’è da esaltare – ha concluso Pepe – lafunzione legislativa; non fare tante leggi ma quelle chesono utili e necessarie. Insomma, nei poteri nuovi che sidevono applicare ed esercitare il Consiglio regionale accantoall’indirizzo e alla programmazione economica deve eser-citare anche un controllo, specie in previsione delfederalismo”. Il convegno è stato presentato da Pepe e dalvice segretario generale dell'Aiccre Puglia, Giuseppe Abbati.Il convegno non è stata solo celebrazione ma l'occasioneper fare il punto della situazione e per affrontare concreta-mente le questioni salienti che riguardano il presente e ilfuturo della Regione. c.mor.

“I

Il nuovo esecutivo regionale varato con celerita' dal presidente Vendola

agosto Bari sarà la capitale italianadel basket. La nazionale maschiledisputerà infatti al Palaflorio lequattro gare di qualificazione ai

Campionati europei in programma nel 2011in Lituania: il 2 agosto gli azzurri affronterannogli atleti di Israele; l'8 agosto la squadra dellaFinlandia; il 20 agosto la Lettonia e il 26 agostoil Montenegro. “Siamo lusingati della sceltadi Bari come sede unica per le partite dellanazionale. La presenza della nazionale - hacommentato il sindaco di Bari, Michele Emi-liano - è il segno di una città e di una regioneche vogliono sfruttare appieno i loro talenti.Il basket è un potente aggregatore per mentipensanti e vogliamo fare di questo straordinarioappuntamento un pretesto per tutti gli appas-sionati di sport e della pallacanestro”.

“A disposizione degli azzurri - ha conti-nuato Emiliano - mettiamo l'ultimo "castelloincantato" della nostra città: il Palaflorio,ricostruito dopo anni di chiusura e di abban-dono grazie all'impegno dell'assessore ElioSannicandro”. Si preannuncia dunque unascorpacciata d'azzurro in una città, come Bari,

che ha voglia di grande basket. “Ospitare alPalaflorio la qualificazioni per il CampionatoEuropeo di Basket 2011 - ha concluso Emiliano- significa aprire le porte della città al grandesport internazionale, richiamare l'attenzionedi migliaia di appassionati dall'Italia edall'estero, avere una spinta di entusiasmo evitalità che può fare solo bene alla nostraterra”. Secondo il presidente della FIP Dino

Meneghin, “avevamo bisogno di un luogoche offrisse il meglio e che potesse ga-rantirci di avere a disposizione un ottimo

palazzetto, un aeroporto ed una organizzazioneche potesse offrire allo staff e ai giocatori lapossibilità di lavorare al meglio e soprattuttosentirsi a casa. Giocare tutte le gare nello stessoimpianto, sullo stesso parquet e alloggiarenello stesso posto per tutta la durata dellequalificazioni, è fondamentale. Per questo –ha spiegato - abbiamo scelto di non peregrinarema di optare per il calore di un pubblico ap-

passionato e competente come quello baresee pugliese”. Secondo Magda Terrevoli, assessoreal Turismo della Regione Puglia: “eventi spor-tivi di questo livello devono fungere da volanoper lo sviluppo del territorio”, mentre perGuglielmo Minervini, assessore regionale alloSport, c’è “orgoglio per la città di Bari”nell'essere stata scelta dalla FIP come sedeunica delle gare di qualificazione. Un ricono-scimento al lavoro di qualità fatto dalla città,dalla Provincia e dalla Regione fino ad oggi.Ho la certezza che il Palaflorio sarà gremito”.Per il capoallenatore Simone Pianigiani, “aBari verremo con un gruppo di ragazzi giovaniche devono aver fame di trovare uno spazioimportante a livello europeo.

Avremo dalla nostra l'entusiasmo di unaRegione che ci spingerà dalla prima all'ultimapartita. Non so se riusciremo a vincere subitoma questo è il nostro obiettivo primario. Poi,si sa, le vittorie sono importanti così comeimportante è centrare l'obiettivo di qualificarciper il prossimo Campionato Europeo”. c.mor.

Centro di Riferimento per la MedicinaFetale della ASL Ba supera quota 4000.Il primato è stato conquistato in due

anni di attività, impiegando la più avanzatatecnica del momento: il test combinato per loscreening delle cromosomopatie e delle cardio-patie, nel primo trimestre di gravidanza appro-vato dalla FMF (Fetal Medicine Foundation) diLondra. La Puglia è l'unica regione italiana,insieme alla Toscana, ad offrire alle donne ingravidanza il più moderno set di analisi controle alterazioni genetiche. Il “test combinato”,secondo il protocollo dell'FMF, include la valu-tazione dell'età materna, la translucenza nucalee l'esame biochimico su siero materno. Graziea queste valutazioni integrate, l'equipe dellaASL Ba, diretta dal dott. Paolo Volpe (DirettoreScientifico Progetto Prevenzione Malattie Fetali),ha potuto fornire a migliaia di donne pugliesinel primo trimestre di gravidanza delle risposteche in caso di negatività, danno una rassicurante

garanzia di salute, e quando invece risultanopositive (il rischio calcolato supera 1 su 300),vengono poi confermate dagli esami in-vasivi tradizionali (villocentesi e am-niocentesi). L'esame di screening èindispensabile per individuare lemamme con alto rischio di avere unfeto affetto da anomalie cromoso-miche, come la sindrome Down (oTrisomia 21), permettendo inoltrel'individuazione di feti che possonosviluppare cardiopatie congenite. Le gestantiad alto rischio possono, in base al risultato deltest, successivamente optare per un esame in-vasivo di secondo livello come l'analisi dei villicoriali nel primo trimestre o l'amniocentesidopo la 16° settimana gestazionale. Questiesami sono in grado di individuare con certezzauna anomalia cromosomica fetale, ma proprioperche' invasivi potrebbero essere causa di

aborto (complicanza che siverifica ogni 100 - 150 esami).Di qui l'importanza di unesame di screening, in gradodi selezionare solo la popola-zione di mamme ad alto rischioper questo tipo di patologia. Legestanti si rivolgono al Centro

di MF presso l'Ospedale Sarcone diTerlizzi e presso il Di Venere di Bari, trovando

una equipe integrata di ginecologi (unità diMF) specializzati nell'esame della translucenzanucale (termine ecografico riferito al liquidotra cute e sottocute della nuca) e di genetisti(laboratorio di genetica). La ASL Ba ha cosìvarato il Progetto Medicina Fetale, conl'obiettivo di ridurre le tecniche di indagineinvasive, ridurre gli aborti involontari e metterea disposizione delle donne una tecnica efficacee sicura. c.mor.

mostra “Da sopra, giù nel fossato”, a cura diAchille Bonito Oliva, realizzata nell'ambito delprogetto Puglia - Circuito del Contemporaneoè ospitata, fino al 16 maggio prossimo, nelfossato del Castello Svevo, uno dei simboli di

Bari dove lo spettatore può osservare le opere di 15 artistidi fama internazionale, “da sopra”, in un gioco di col-legamenti tra architettura del passato e segni d'artecontemporanea. Secondo Achille Bonito Oliva“normalmente l'arte richiede una contemplazione di-stanziata e frontale. In questo caso invece lo spettatorevive il privilegio di uno sguardo con una diversa pro-spettiva - giù nel fossato - dove sono disposte sculture,installazioni, opere luminose e sonore”. Le opere sonodi figure “storiche” dell'arte contemporanea e artistigiovani: Vito Acconci (USA), Maria Theresa Alves (Brasile),

Marco Bagnoli (Italia), Jimmie Durham (USA), Lara Favaretto(Italia), Subodh Gupta (India), Jenny Holzer (USA), Allan Kaprow(USA), Maurizio Mochetti (Italia), Maurizio Nannucci (Italia),Luca Maria Patella (Italia), Alfredo Pirri (Italia), FrancescoSchiavulli (Italia), Kazuo Shiraga (Giappone), Ben Vautier(Francia).Il coordinamento della mostra è di Paola Marino, la curatriceesecutiva è Giusy Caroppo che l’11 aprile scorso, ha vestito ipanni della guida per una visita speciale organizzata dalladelegazione del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano) di Bari. Lamostra è stata resa possibile grazie all'Accordo di ProgrammaQuadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusionedell'arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architet-tonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia.Per ulteriori informazioni www.pugliacircuitodelcontemporaneo.it- www.dasopra.it c.mor.

Anno X n. 4 - Aprile 2010 7VOCI DI CITTÁ

Ad

BARIAd agosto la nazionale maschile alPalaflorio 4 gare di qualificazioneai Campionati europei

La mostra è ospitata, fino al 16maggio prossimo nel fossato del

Castello Svevo di Bari

Il

Test combinato screeningcromosomopatie e cardiopatie,nel primo trimestre di gravidanza

La

“Da sopra, giù nel fossato”

Medicina fetale: ASL BA,superati 4mila screening

Bari capitale del basketIl sindaco: " lusingati

della scelta di Bari

come sede unica per le

partite della nazionale”

Il primato barese conquistato indue anni di attività, impiegandola più avanzata tecnica

una primavera dall'inedita pienezzadi emozioni quella che si apprestaad esplodere compiutamente amaggio.

Giunge alla sesta edizione la rassegnaPrimavera Musicale, realizzata dall'asso-ciazione “Orizzonti musicali” e Assessoratoalla cultura (la prima targata Marina Pietra-gallo), giunta a un altissimo livello di qualitàe pubblico.

Per la versione 2010 della kermesse,

ancora patrocinato da Provincia e Regione,gli organizzatori hanno pensato a cinqueappuntamenti: domenica 2 maggio la chiesadel purgatorio ha ospitato il nonetto di fiati“R. Gervasio”, direttore Bepi Speranza; do-menica 16 sarà la volta del gran galà lirico“Le armonie del bel canto”, con Luisella dePietro e Leonardo Gramegna accompagnatida Michele D'Elia; il 23, ancora in sala Ca-stello, il recital pianistico Giuliano Mazzoc-cante; il 30 nella sala purgatorio le poesie di

Alda Merini saranno musicate dalla Mastro-pirro Ermitage Ensemble; il 12 giugno, infine,si esibirà il duo violoncello-pianoforte diGaetano Simone-Domenico Bruno. Tutti daseguire.

Anche il calcio riserva sorpresequest'anno, raggiungendo il top proprio amaggio. La Virtus Bitritto, a cui è sfuggita lavetta della classifica per un soffio all'ultimagiornata, si gioca ai playoff la promozionein prima categoria dei dilettanti. Il 9 maggio

è fissata l'andata della semifinale, sul comu-nale di Triggiano contro i locali, staccati dainostri di 16 punti nella graduatoria e giàbattuti nel corso della stagione conclusa. Unasfida da seguire con attenzione, specie nelritorno allo “Scirea” e che potrebbe valere ilsalto di qualità per i biancoverdi. La cittàdeve farsi sentire vicina, il paradiso è a pochipassi.

P&p

Anno X n. 4 - Aprile 2010PAESE CHE VAIBITRITTO

8

ÉCultura e sport, maggio di passione

foto

di I

vano

Lo si

to

fine delle tornate eletto-rali, comunali o regionaliin una cavalcata este-nuante, permette di tor-nare a riflettere sulla

politica. Non quella delle poltrone, maquella della gente e dei partiti che sempremeno riescono a carpire le esigenze dellasocietà. In questo quadro affatto esaltantenon fa eccezione il Partito Democraticobitrittese.La situazione del PD locale è stata oggettodi riflessioni su queste colonne pratica-mente in ogni numero, non per sadoma-sochismo, ma perché questo giornalecrede che la sconfitta del berlusconismopassi necessariamente da un PD forte,strutturato e funzionante. Ciò che onesta-mente non è stato finora e che non parevoler essere.In due anni e mezzo ne sono successe ditutti i colori. In tutti i sensi.In principio ci sono state le primarie asangue per la composizione del coordi-namento cittadino, con la confluenza digruppi di diversa estrazione politica; forsequalcosa in più della contaminazione trastorie ipotizzata da Walter Veltroni.Poi l'evidente formazione di blocchi cheha avuto il suo naturale e previsto sboccoprima nelle primarie da tragedia shake-speariana (per citare Guglielmo Minervini)tra Romano Carone e Stella Siciliani perun posto alle provinciali nel collegio (vintedal primo che non è riuscito a passare poi

l'esame delle urne) e dopo nello schiera-mento dei vari attori sul palco delle elezionicomunali, con una lista PD da un lato ediversi iscritti democratici nella lista Insie-me per Bitritto dall'altro.A quel punto in sei (Lucarelli, Natuzzi,Palmieri, Sacino C., Gazaneo e Bozzi) sisono visti rifiutare la tessera del partitoper essersi candidati in una lista ad essoavversa. Per il partito provinciale, in unodei suoi pochissimi interventi sul territorio,ai sei viene “congelata” la tessera perl'allora imminente congresso regionale enazionale, neutralizzando, di fatto, la ven-tilata espulsione che la sezione localeavrebbe preferito. Poi le elezioni regionali,in cui il PD in provincia di Bari non haaffatto brillato e in cui tutti avrebberodovuto dare una mano. Invece pare es-serci stato una sorta di “liberi tutti”, dopole comunali, che ha fatto sì che un pezzo

di iscritti PD, fino a qualchemese prima col dito puntatosui “traditori”, sostenesseRomano Carone, intanto di-venuto membro dell'assem-blea regionale del partito(eletto con le primarie nelcollegio di Bari città) e stavoltacandidato con la lista “LaPuglia per Vendola” (per lui siprofila il rifiuto della tessera2010 da parte della segreteria);altri iscritti hanno addiritturasupportato esplicitamente lacandidatura di Giacomo Oli-vieri, grande portavoti che a

questa tornata ha scelto il treno dell'IDV.Per gli altri, nel PD, sostegno coi rispettivigruppi a Nicola Canonico (il segretarioMontenegro), Michele Monno (la presi-dente Siciliani) o Mario Loizzo (l'assessoreNatuzzi). Una babele incontrollata, a se-guito della quale, dopo mesi, tutti i “gruppi”si sono ritrovati nella sezione di piazzaMoro a discutere su chi avesse la colpadi cosa, con Pino Giulitto, candidato sin-daco PD e sostenitore fedele di RomanoCarone anche fuori dal partito, a rimettereper senso di coerenza il mandato di capo-gruppo in consiglio comunale nelle manidel direttivo.Con il segretario allo stremo della pazienzaper un partito mai decollato, o forse mainato. Con la presidente a non risparmiarenessuno. Con gli ex DS (ancora etichettaticosì) a beccarsi le solite accuse rivenientidalle comunali. Con i supporter di Olivieri

a lasciare da parte il loro impegno regio-nale. E tutti contro tutti, a dimostrazioneche il collante delle elezioni amministrativelocali è evidente consumato.Roba da meravigliarsi non che molti nonabbiano votato PD, ma che alcuni conti-nuino a votarlo, per mutuare una frase diun dirigente regionale della giovanile.Una condizione così perversa e autorefe-renziale che meriterebbe un'analisi dedi-cata da parte di un'equipe di esperti.O forse basterebbero i dirigenti provincialie regionali, distanti da sempre dai territori.C'è qualcosa da salvare? In maniera unpo' ruffiana e apparentemente populistapotremmo dire “i giovani”. A inizio 2010 siè costituito il circolo cittadino dei GiovaniDemocratici, la giovanile del partito, nellaquasi indifferenza dei “grandi”. Diversi,ancora, sono gli under 35 iscritti al partitoche potrebbero sdoganarsi dai rispettivi“padrini” e far sbocciare un partito ai limitidegli interessi degli italiani e, non di meno,dei bitrittesi. Allora la proposta può esseresolo una, in vista del congresso cittadinoe provinciale che vedrà rinnovare le cari-che e le segreterie: una cordata di ragazzi,di giovani donne e giovani uomini sotto i40 anni che abbiano a cuore le sorti diquesto scalcagnato partito, persino ascapito di pezzi storici della politica locale.“Dinosauri” per qualcuno.Probabilmente l'urgenza di “ammazzareil padre”, pur senza rinunciare al contributodegli iscritti esperti, è oggi stringente piùche mai.I giovani del PD sono pronti al parricidio?

BELVEDEREBITRITTESE

La

Reset Democraticodi Gianvito Rutigliano

Eventi di punta monopolizzano il panorama bitrittese

Assessorato alla Polizia Municipale,Sicurezza e Vivibilità Urbana delComune di Bitritto comunica che da

GIOVEDI' 1 APRILE 2010 è stato attivato aBITRITTO il servizio “PIU' SICURI INPOSTA”.

Il servizio consiste nel garantire pressol'Ufficio Postale di Bitritto un'attività di“vigilanza fissa” e “ispettiva di zona” alfine di arginare episodi di criminalità dif-fusa, quali “scippi” e “rapine”, che piùdestano allarme sociale, sia per la frequen-za con cui si verificano sia per le conse-guenze che talvolta comportano per levittime, donne ed anziani in particolare,e comunque alle persone più deboli e in-difese, che quotidianamente “frequentano”

l'Ufficio Postale soprattutto durante il pe-riodo di riscossione della “pensione”. Il“servizio” di vigilanza si estende anchealla vicina “area mercato” e alla ScuolaMedia “D. Alighieri”, a seconda delle esi-genze.

Il servizio “PIU' SICURI IN POSTA” èattivo i primi venti giorni di ogni mese,dalle ore 8.00 alle ore 13.00, dal lunedì alsabato. L'attività fissa di vigilanza è garan-tita dallo staff della “ALDO TARRICONESECURITY” con la collaborazione della

Polizia Municipale e dei Carabinieri diBitritto.

Notevole soddisfazione viene espressada parte del Sindaco, dell'Assessore allaPolizia Municipale, Sicurezza e VivibilitàUrbana e del Comandante della PoliziaMunicipale di Bitritto per l'attivazione diquesto importante “servizio di vigilanza”che rappresenta una novità assoluta nelsettore della sicurezza cittadina attraversoil coinvolgimento di Istituti di VigilanzaPrivata.

L'Amministrazione Comunale intendecreare una sinergia tra tutte le forze impe-gnate nella sicurezza urbana, ognuna nelrispetto delle proprie competenze, per mi-gliorare ulteriormente l'efficacia degliinterventi e rendere più efficienti le politi-che di sicurezza urbana.

P&p

L’Da giovedì 1 aprile 2010 attivato a Bitritto il servizio di sorveglianza

Più sicuri in Posta

importante novità per i servizisanitari a Casamassima. Il 25Marzo, la giunta regionale Ven-dola ha approvato un finanzia-

mento di 969.996 Euro per rendere pienamenteoperativa la Casa della Salute. Un provvedimentoatteso da quasi un anno, che si fa carico dei man-cati trasferimenti da parte del governo Berlusco-ni dei cofinanziamenti dei progetti attuativi delPiano Sanitario Nazionale. La scelta del governoregionale è indicativa: la struttura, infatti, saràa tutti gli effetti apripista e punto di riferimentoper tutte le Case della Salute pugliesi, pronte aseguire a ruota il modello casamassimese. “Ilprogetto Casa della Salute” sottolinea il sindacoVito De Tommaso “nasce come un potenziamen-to del sistema delle cure primarie tale da diven-tare il secondo pilastro, dopo gli ospedali, dellasanità pubblica. Un nuovo punto in cui la seriedi servizi assistenziali dia vita ad una medicinaaccessibile, facilmente fruibile e visibile. Unamedicina con la stessa autorevolezzadell'ospedale, ma ancora più vicina al cittadino.Il percorso è stato lungo, faticoso, ma grazie aquesto finanziamento riusciremo a portare atermine un importante progetto”. Si tratta, infat-t i , d i u n a s c o mm e s s a t u t t a v i n t adall'amministrazione De Tommaso, che in unoramai storico consiglio comunale in piazza AldoMoro, decideva di dare in comodato d'uso gratui-

to la struttura dell'ex Ospedale Miulli allaASL Bari, dopo la decisione, da partedell'Ente Ecclesiastico, di trasferire tuttii reparti nella nuova sede di Collone.“Adesso, abbiamo una struttura che non

solo è stata messa a nuovo, ma che di-venterà davvero un piccolo gioiello” hachiosato De Tommaso. “I lavori di ri-strutturazione di ambulatori, riabilita-zione, guardia medica, punto di primointervento, consultori e radiologia sonostati completati, assieme al recupero dellafacciata storica dell’ex Orfanotrofiodell’Addolorata.Ora, avranno inizio i lavori al primo piano,che presto sarà pronto ad ospitare medicidi base e pediatri e si tornerà a potenziareulteriormente la Medicina Specialistica conquattro nuovi specialisti, pronti a fornireun servizio ancora più completo al citta-dino, nuovi strumenti di diagnostica,sempre più all’avanguardia e nuove at-trezzature per la palestra riabilitativa”.“Unintervento mirato esclusivamente meritodel governo della Regione Puglia” con-clude il sindaco “che viene in soccorso diuna realtà locale trascurata e abbandonatada quello nazionale, pronto a bloccare unfinanziamento di 1.700.000 euro da tempoaccordatoci”.

CASAMASSIMAPAESE CHE VAIAnno X n. 4 - Aprile 2010

Un milione di euro circadestinato alcompletamento deilavori della struttura

9

Un’di Fabio Rella

Casa della Salute:la Regione punta su Casamassima

Il sindaco De Tommaso: “Una medicina con la stessa autorevolezzadell’ospedale, ma ancora più vicina al cittadino”

I premi potranno essere ritirati entro il 30 giugno 2010, presso la sede dell'associazione in via Giandomenico Petroni 33, Bari.Per informazioni: tel. 347/6547399 (Gigi) - email: [email protected]

I premi non ritirati saranno donati il 1° luglio 2010 all’Associazione Onlus S.OL.CO. – solidarietà oltre confine, operante in Africa.

Il 16 Aprile presso la Masseria Cariello Nuovo a Casamassima, nell’ambito del decennale dell’AssociazioneCulturale Hinterland, si è svolta l'estrazione dei biglietti della Sottoscrizione a premi.

Questi i numeri vincenti:

biglietto n° 2681

biglietto n° 0888

biglietto n° 1882

biglietto n° 0802

biglietto n° 0623

abato 24 aprile a Cellamare dalleore 18.00 fino a sera, VI edizioned e l c o r t e o s t o r i c o e s a g r a d i

Sant’Amatore. Dopo il successo delle pre-cedenti edizioni anche quest’anno orga-nizzazione affidata al Centro MusicalDivenire di Andrea D’Ambruoso e IsabellaDe Lucia.

La manifestazione, patrocinata dalComune di Cellamare, dalla Provinciadi Bari e dalla Regione Puglia è inseritanel programma dei festeggiamenti inonore di Sant’Amatore, Patrono di Cel-lamare e della città spagnola di Martos,località Andalusa con cui la piccola cit-tadina in provincia di Bari è gemellatadal giugno 2008, con un solenne giu-ramento di fraternità, nell’ambito delprogramma della Commissione Europea“L’Europa per i cittadini”.

Il corteo rievoca la consegna dellareliquia del Santo Martire spagnolo allaChiesa Matrice S. Maria Annunziata adopera di Domenico Del Giudice, ducadi Giovinazzo e principe di Cellamare,avvenuta intorno al 1670. Secondo quantoriportato nell’epigrafe latina conservatanella teca, la reliquia fu donata dal PapaClemente X a Don Pietro D’Aragona, luo-gotenente del re di Napoli, quando questisi recò a Roma con una delegazionedi cui faceva parte anche il principedi Cellamare.

Il corteo con in testa il principe ela sua consorte ed al seguito dame, ca-

valieri, armigeri, musici e popolani, pre-ceduto dagli sbandieratori di Carovignoed accompagnato dal rullare dei tamburi

e dal suono delle trombe muoverà dalcastello Caracciolo nel centro storico esfilerà per le vie cittadine.

Dopo la consegna della reliquia allaChiesa Matrice, il duca e principe Do-menico Del Giudice per festegg iarel’avvenimento darà inizio alla sagra diSant’Amatore, organizzata dalle associa-zioni locali con il coordinamento delcomitato feste patronali ed ambientatanella suggestiva cornice del borgo anticorecentemente risanato e riqualificato.

Nelle piazze e nei vicoli del centrostorico i visitatori potranno degustareprodotti tipici locali, come orecchiettecon brasciole, fave bianche e cicorie,maialino arrosto, pignate di legumi, par-migiana, calzone di cipolla, frittelle,pettole sgagliozze e focaccia cotta nelforno a legna comunale, dolci caserecci,il tutto innaffiato da vino locale prodottodall’azienda agroalimentare Digioia. An-che specialità spagnole provenienti daMartos, come paellas, tapas, sangria.

La serata sarà animata da ballate,tarantelle, tamburiate e pizzichi eseguitedal gruppo folk “La Stella” di Ostuni.

Non mancheranno artisti di stradacome giocolieri, trampolieri, fachiri esputafuoco. “Siamo fieri ed orgogliosidella nostra storia e delle nostre tradizioni,afferma il Sindaco Laporta, e saremmolieti che queste possano essere conosciuteed appezzate dai cittadini della terra diBari”.

Appuntamento dunque a Cellamaresabato 24 aprile per la VI edizione delcorteo storico e della sagra di Sant’A-matore.

Sagra di prodotti

tipici e specialità

spagnole a cura del

comitato feste

patronali e delle

associazioni locali

casa crollata a causa diuna bombola di gas consette feriti sotto le ma-cerie.

Un allagamento nelcentro storico del paese

a causa di intensissime precipitazionimette a serio rischio l'incolumità deicittadini con abitazioni allagate e cittadinibloccati nelle stesse. Ed ancora nellecampagne di Cellamare, sempre a causadelle copiose precipitazioni, alcuni agri-coltori sono travolti da un'ondata d'acquaanomala che si riversa nel territoriocomunale, facendoli disperdere. Situazio-ne difficile per il piccolo territorio. Scattal'emergenza. Si attiva il Piano comunaledi Protezione Civile.

L'Associazione Volontari del Soccorsoviene subito attivata ed arrivano ambu-lanze a sufficienza per soccorrere lapopolazione. Ci sono anche idrovore per"svuotare" le case dei cittadini intrappolatidall'acqua piovana. La Protezione Civileentra in azione. Nelle zone cosiddetterosse, ovvero aree di ricovero individuatedal Piano locale, di recente aggiornatodall'assessorato alla Protezione Civile,viene subito allestito un P.M.A. (PostoMedico Avanzato) di un'organizzazione

di volontariato giunta in supporto perfronteggiare l'emergenza. Ci sono duemedici ed un infermiere con tuttal'attrezzatura necessaria per assistere imalcapitati.

I l Sindaco, Michele Lapor ta el'assessore delegato Gianluca Vurchio,giungono sul luogo dell'evento con ungiubbotto di protezione civile per seguirel'evolversi della situazione e coordinarele operazioni di soccorso assieme ai re-ferenti del volontariato, del 118, dei Ca-rabinieri e della polizia municipale.

Presso la sede dei Volontari del Soc-corso di Cellamare, intanto, viene allestitauna sala radio operativa che ha il compitodi coordinare tutti i mezzi di soccorsoed i volontari intervenuti, c’è confusionema i soccorsi sono già partiti ed i primipazienti sono già al P.M.A. per riceverele prime cure. L'emergenza pian pianorientra. Si ricercano ultimi dispersinell'agro cellamarese. Anche loro, poi,soccorsi e curati. Emergenza affrontata;in una giornata tutto rientra nella nor-ma...

Per fortuna è solo una simulazionedi pro tez ione c iv i l e organizz atadall'associazione dei Volontari del Soc-corso denominata "Emergency Day" pa-trocinata dalla Regione Puglia, dalla

Provincia di Bari e dal Comune di Cella-mare e che ha come scopo la diffusionedella cultura di protezione civile edell'emergenza. L'iniziativa ha riscossonotevole interesse ed attenzione ancheda parte dei mass media. L’assessoreGianluca Vurchio spiega: “queste simula-zioni sono utili a far capire alla popola-zione l’importanza di un tema cosìdelicato che spesso viene trascurato oaddirittura dimenticato dalle locali am-ministrazioni comunali.

Di recente, continua l’assessore, ab-biamo acquistato, grazie a finanziamentiregionali, attrezzature di protezione civile

ed a breve faremo partire corsi formativiper tutti quei volontari inseriti in forzaal locale piano comunale perché la for-mazione è un punto importante dellacatena dell’emergenza. Vogliamo conti-nuare a sensibilizzare i cittadini su questamateria, non solo coinvolgendo il mondodel Volontariato, ma anche dell’Arma…infatti a Cellamare per il prossimo 6maggio, è prevista un’altra simulazionedell’Arma dei Carabinieri con partecipa-zione di unità cinofile, reparti specialied anche un elicottero.

Anno X n. 4 - Aprile 2010PAESE CHE VAICELLAMARE

10

"Emergency Day" a Cellamare

Una

VI edizione corteo storico di Sant’Amatore Organizzata dal Centro Musical Divenire

S

di Marcello Cavalli

Simulazione di un’emergenza di Protezione Civile

di Marcello Cavalli

Cellamare s’inchina al Patrono

inita la prima battaglia da parte delPresidio locale di Libera - Associazionecontro le mafie.

Il Sindaco, con lettera protocollatail 20 aprile, ha deciso di tener fede, inparte, all'impegno personale preso in oc-casione del passaggio della Carovana,nel pomeriggio del 12 dicembre scorsodi istituire un Assessorato alla Tra-sparenza.

Il Sindaco, infatti, ha preferitoconferire la delega al consigliere VitoFalcone che, a quanto si apprende,si occuperà di potenziare i servizionline, con un generico richiamoal miglioramento dei servizi web,all'azione collettiva nel settorepubblico e alla carta dei doveri esemplificazione dei rapporti con laP.A.

I membri dell'Associazione hannoapprezzato lo sforzo del Sindaco elo considerano un primo passo si-gnificativo da parte dell'Ammi-nistrazione Comunale nella direzioneda loro auspicata, a cui dovranno seguirefatti concreti.

Atteso che lo stesso strumento delladelega al singolo consigliere appare con-troverso e non disciplinato dal TUEL, D.

Lgs. 267/2000, non si capisce per qualeragione Piero Longo:

• non abbia ancora approvato il PianoTriennale per la trasparenza e l'inte-

grità cosi come previsto dall'art.11c.2 del D.Lgs. 150/2009.

• Non ci sia, alla base della delega,alcun atto pubblico se non una lettera

protocollata ed inviata all'AssociazioneLibera.

• Non abbia istituito contestualmenteun apposito ufficio per la trasparenza.

• Non abbia istituito un Assessore“esterno” o l'ufficio del Difensorecivico, figura appositamente in-dividuata dal nostro Statuto Co-munale come garante dell'im-parzialità, del buon, su un ar-gomento cosi delicato e stretta-mente collegato alla trasparenza,a cui l'opinione pubblica di Gioiaè tanto sensibile? Andamento, dellatempestività e della correttezzadell'azione amministrativa.

Negli ultimi tempi si sono sus-seguite, inoltre, una serie di iniziative,a cura di varie associazioni e partiti(tra cui Libera) che insistono sultema della legalità e della legittimità

degli atti nella pubblica amministrazione.Non sarebbe il caso che Piero Longo vigi-lasse, in maniera più accurata e menosciatta.

passato ormai piùdi un anno dallacostituzione dei Gio-vani Democratici a

Gioia del Colle e di strada neabbiamo fatta.

In questo periodo è statofondamentale radicarci sul territorioe farci conoscere dai ragazzi. Non èstato compito facile perché al giornod’oggi i ragazzi sono attratti da altro,dalle mode, dallo star bene in sensomateriale, dal pensare sempre e solo alloro piccolo giardino senza mai avere ilcoraggio di uscire.

Ecco, noi abbiamo cercato di far capireloro se restiamo confinati nel nostro “ioe basta” viviamo una vita povera, banale,senza stimoli, senza il “fare”, non quellodel nostro governo nazionale.

Questo è il concetto fondamentale per

coinvolgere i ragazzi, perché noi non vo-gliamo qualcuno che faccia qualcosa pernoi senza di noi; vogliamo noi fare qualcosaper noi stessi, per gli altri e per la nostraterra.

Per questo vogliamo prendere spuntodal lavoro svolto dalla Regione Puglia, in

questi ultimi 5 anni, in merito alle politichegiovanili.

Un modo di pensare assolutamenterivoluzionario in questo campo, partendoda un concetto semplicissimo: non darerisorse a istituzioni che le avrebbero a lorovolta girate a qualcun altro; dare le risorsedirettamente ai ragazzi, un modo sempliceper dare loro fiducia e tanta voglia disviluppare idee. Questo è la logica che staalla base del programma regionale “BollentiSpiriti”.

La nostra idea è quella creare, nelnostro paese, un Laboratorio dei BollentiSpiriti. Un punto fisico d’incontro con tuttii ragazzi che hanno voglia di discutere,che hanno idee ma non le risorse, in pocheparole vogliamo farci promotori di questosplendido progetto. Vogliamo essere ilpunto di riferimento di tanti giovani chehanno voglia di fare, di rimboccarsi le

maniche e di non essere semplici spettatoripassivi di tutto ciò che li circonda. Nonpossiamo più aspettare la nostra ammini-strazione comunale troppo impegnata adorganizzare fiere e spacciarle per rilancioeconomico. Ai nostri ragazzi chi ci pensa?Il gruppo giovanile del PDL potrebbe averele possibilità per scuotere il nostro carosindaco, evidentemente non ne hanno vogliao non sono molto tenuti in considerazione.Noi dobbiamo prendere in mano le redinidel gioco, noi abbiamo la voglia e la pas-sione necessaria per sprigionare tutto ilbene che c’è nei nostri ragazzi.

Se partiamo con questi presupposti ilrisultato non potrà che essere positivo, perla semplice ragione che noi per primi siamoconvinti che le idee ci siano e la voglia difare anche, servono solo strumenti, unpizzico di passione e tanta voglia di mettersiin gioco ed essere protagonisti.

Anno X n. 4 - Aprile 2010

È

F

di Giorgio Donvito

di Gianfranco Falcone

Libera vince la prima battaglia per la trasparenza

Il Sindaco Longo delega il consigliere Vito Falcone

Trasparenza tra luci ed ombre

11PAESE CHE VAIGIOIA DEL COLLE

I bollenti spiriti gioiesi

nalizzando il risultato delle ultime con-sultazioni elettorali, emerge come a Paloil risultato del voto rispecchi pienamentela situazione politica regionale, il PDL ha

preso quattro voti in più del PD, mentre sono notevol-mente aumentati i voti alla Lista Di Pietro.Nella nostra Palo si è assistito a una campagnaelettorale piatta, nel senso che non è stata fatta cometutti si attendevano nelle piazze di fronte alla gente,spiegando quelli che potevano essere i punti pro-grammatici o gli obiettivi da raggiungere per migliorarei nostro paese e la nostra regione.Si è tristemente assistito a un continuo susseguirsidi eventi creati ad hoc dai vari candidati, eventi chesi sono svolti la maggior parte delle volte al chiuso,all’interno di ristoranti e con una ristretta cerchia dipersone.

Pochi i candidati che hanno seria-mente affrontato i problemi seri chepreoccupano la gente, pochi sonostati i candidati che hanno parlatochiaro nei confronti dell’elettorato.

Quasi tutti hanno buttato solamentefumo negli occhi dei disoccupati, deiprecari, dei padri di famiglia che nonarrivano a fine mese.Nessuno ha avuto il coraggio di direche, grazie al governo nazionaleche continua a operare tagli neiconfronti del sud, le risorse finan-ziarie sono esigue se non azzerate.Tutti i candidati hanno pensato apromettere qualcosa, hanno ac-ceso una piccola speranza neglianimi dei disperati, degli ultimi:ora la speranza è quella di ve-dere almeno una piccola per-centuale di quella speranzadiventare realtà, altrimentisarà stato ancora e, sola-mente, fumo negli occhi.

iniziata la “Primavera culturalepalese”, una rassegna di iniziativepromosse dall’assessorato allacultura che ha trasformato il paese

in un palcoscenico di pregio dove nelleprossime settimane si alterneranno mani-festazioni culturali di grande interesse.

Così l’Assessore alla cultura e alle po-litiche giovanili Rosa Minerva: “Spessodecliniamo la cultura nel suo aspetto uma-nistico, estetico, intellettuale. Ritengo,invece, che la cultura debba essere coltanel suo significato antropologico: carneviva della comunità. La cultura appartienealla quotidianità, ogni nostra azione èun agire culturale, ogni nostro pensieroha un retroterra culturale. Il limite mag-giore quindi è un limite “culturale” nelsenso che o accettiamo che la cultura ciformi e ci performi e quindi poniamo alcentro dell’interesse di una comunità edei suoi cittadini il tema del pensare edell’agire comunitario, di come una col-lettività transita ed evolve, ancorata allesue tradizioni ed alle sue radici, nel corsodelle generazioni, verso nuove forme dicomunicazione e di linguaggi, di atteggia-menti individuali e collettivi e quindi diconvivenza o relegheremo la cultura aduna condizione “elitaria” e settoriale per-dendone il senso trasversale pregnante.

La fruizione degli eventi culturali èaltro, è poter disporre di una serie di op-zioni e di opportunità per cogliere e con-dividere le più svariate forme espressive”.

Pertanto in collaborazione con i Re-sponsabili del Servizio Cultura, PoliticheGiovanili e Biblioteca, sarà avviata, suPalo, una rassegna di eventi culturali atema, da realizzarsi nell’arco dell’annosolare che vedrà la partecipazione di autoriquali: Mariolina Venezia, Willy Pasini, Ni-cola La Gioia, Giuliana Sgrena, TeresaDe Sio, Giacomo Balzano, Roberto Piumini,Tiziano Scarpa, Gianrico Carofiglio.

Sempre secondo l’assessore: “È fonda-

mentale richiamare l’attenzionesul libro come strumento dicultura e di r if lessione e diconseguenza sulla funzionedeterminante del silenzio perpredisporre ad un ascolto di-sponibile e ricettivo. Il silenzioche quotidianamente è interrottoda innumerevoli rumori diventaun privilegio affinché il lettorepossa calarsi nella trama enell’atmosfera di una storia, pervagare con l’immaginazione acaccia di sé e degli altri. Lalettura è un piacere f isico epsichico. Saper godere di unabella frase, dell’eloquenza di unoscrittore, dell’architettura benprogettata di un romanzo è unpiacere intellettuale e sensuale.La lettura stimola i sensi, lamemoria, il ricordo.

Si è fatto poco per diffondere il gustoper la lettura e per le iniziative culturali.L’abitudine alla lettura sembra consolidarsiquanto più è precoce. Strategico è allorail ruolo della famiglia, della scuola e delleIstituzioni”.

Per questo, in stretta collaborazionecon la Biblioteca Comunale, l’assessoratoalla cultura intende realizzare:• mostra-laboratorio per i ragazzi dai

6 agli 11 anni “Viaggiare nel mondo

dei libri” da realizzarsi dal 25 al30 Settembre presso il 1° C.D. diV.le della Resistenza;

• mostra di documenti antichi dal ti-tolo “Le radici della nostra storiaattraverso le antiche carte”, da re-alizzarsi la terza domenica di Set-tembre presso la chiesa del Pur-gatorio;

• manifestazione dal titolo ad “Ottobrepiovono libri” che prevede incontricon l’autore.

“Nella tarda primavera del 2010” pro-segue la Minerva, “intendo promuovere,sostenere e favorire iniziative legate allacreatività femminile, “CREATIVARTE”. Unasettimana di studio e approfondimento.Oltre ad alcuni concerti saranno allestitemostre di fotografia, performance di poesiae cineproiezioni realizzate anche da giovaniartisti locali.

Tra i giovani e l’arte intercorre effet-tivamente una intensa relazione e l’ideadi creatività gioca in questo connubio unruolo dominante. Generalmente chi nonè creativo e spiritualmente attrezzato su-blima la sua carenza con una densa vitaesterna e l’arte può essere ritenuta unadelle più rilevanti forme educative dellospirito umano”.

Anno X n. 4 - Aprile 2010PAESE CHE VAIPALO DEL COLLE

12

Al via la “Primavera culturalepalese”, un prestigioso ciclo diincontri con l’autore.

Èdi Marcello Cavalli

BELVEDEREPALESE

Adi Mimmo Tullo

L’Assessore Minerva: “Pensare allacultura come elemento quotidiano”

Palo si apre alla cultura

ElezioniRegionali2010 DO

NOTDISTURB!

Voto: P come Palo, P come Puglia

ella serata in cui l'amministrazionecomunale decide di incontrare gliuniversitari palesi, futura classe

dirigente del paese, protagonista è stataquella che dovrebbe essere una dellecartine tornasole del grado di civiltàdi una comunità, ossia la cultura: siè dunque scoperto che il servizio biblio-tecario, e quello universitario ad essoconnesso, simboli e risorse della culturapalese, non solo funzionano bene, maanche sono stati e ancora sono, per glistudenti di Palo, così preziosi da richiedereun sempre più vigile e sostanzioso so-stegno da parte di chi ci amministra,a prescindere dal colore politico.

Questa amministrazione, nellepersone del Sindaco Viola, delSegretario Schinaia, dell'Assessorealle Politiche giovanili RosaMinerva, sebbene alle sue battutefinali, ha promesso tutto ilsupporto possibile.

L'incontro dello scorsogiovedì 8 aprile è senza dubbioun buon segno. I g iovaniuniversitari di Palo hannopotuto incontrarsi per discuteredi un servizio che li riguardada vicino e che li ha aiutati

e ancora li aiuta ad affrontare il difficilemondo dell'Università. Il servizio inquestione è quello di segreteria remotadi Ateneo e Politecnico svolto alla bi-blioteca comunale Giuliani dalla signoraClara Scarola.

L'impegno della signora Scarola è

stato elogiato da molti degli studentipresenti, i quali hanno evidenziato, oltreai vantaggi di una segreteria universitariapresente nel proprio paese - il chesignifica un lauto guadagno di tempoe un preziosissimo snellimento dellamacchina burocratica - anche e soprat-

tutto la disponibilità di Clara a caricarsidi incombenze che, lasciate solo aglistudenti, rischiano di rallentare e dimolto la f luidità delle loro carriereuniversitarie.

Oltre agli elogi i giovani universitarihanno voluto esprimere anche propostee consigli. Prima di tutto il servizio disegreteria remota andrebbe maggiormen-te pubblicizzato: sebbene, oltre ai moltipalesi, anche diversi forestieri ne abbianogià usufruito, rimangono comunquetanti coloro che di questa opportunitànon sanno niente. Ma soprattutto ilservizio universitario andrebbe reso piùautonomo da quello bibliotecario, e

quindi regolamentato per quantoriguarda gli orari e il personale.

Altro cruccio è quello dellacollocazione precaria. La nuovasistemazione della biblioteca, chesecondo le più rosee speranzedovrebbe essere trasferita nelnascituro Centro In/Form/Azionenon più tardi del prossimo di-cembre, dovrebbe risolvere nonpochi problemi e quindi migliorarea tutto tondo sia il servizio bi-bliotecario che quello universitario.

secondo evento della rassegnaculturale organizzata dall’assessorealle politiche giovanili Rosa Minervasi è svolto venerdì 16 Aprile nellaSala delle Rose; non più nella sala

convegni di Palazzo S. Domenico, crediamoper il fatto che l’ultimo incontro, quellocon Mariolina Venezia, aveva richiamatoun pubblico troppo vasto per la capienzadella sala. E difatti il pubblico affluitoa questo secondo evento, l’incontro conWilly Pasini, è stato ancora una voltanumeroso. Tuttavia, nonostante la cornicepiù sontuosa della sala ricevimenti e ilpubblico più numeroso, riteniamo che lamanifestazione abbia riscosso un successominore di quella precedente.

Willy Pasini, psichiatra, sessuologoe scrittore, ha presentato il suo ultimolavoro, La riscoperta dell’intimità, co-adiuvato dagli interventi di Milena Pas-sigato, giornalista, e Giuseppe LuigiPalma, psicologo. Hanno introdotto lapresentazione l’assessore Minerva e ilsindaco Viola.

L’evento prettamente letterario è statopreceduto da una gradevole prova di belcanto lir ico, guastata, purtroppo,dall’indefesso e irrispettoso vociare che,per tutto il tempo dell’esibizione, ha ser-peggiato lungo tutta la sala.

Si è passati poi alla presentazione dellibro: La riscoperta dell’intimità.

Il titolo stesso rimanda senza dubbio

a una perdita, ossia quella dell’intimitàa favore dell’extimità (neologismo coniatodal Pasini); e infatti il libro si pone unadomanda fondamentale: ha senso parlareancora di intimità nell’epoca della extimità,della globalizzazione, in cui tutto è pubblicoe nessuno è mai solo con nessuno, incui la vita privata si vive sul palcoscenicodel cybermondo?

La risposta certa sta proprionel fatto che la modernità nonaiuta la sfera dell’intimità, laquale, secondo lo psichiatra,è colpita e depauperata in ognisua tipologia: l’intimità spi-rituale è del tutto fuori modae quindi ci si vergogna diammettere di averne una;quella intellettuale, ossia fragente che si ritiene mental-mente affine, è svuotata delsuo carattere virtuoso e ar-ricchita in quello dell’utilitàe dello sfruttamento; l’intimitàpsicologica, dal canto suo, devefare i conti con un maggiorriconoscimento dell’IO rispettoal NOI; l’intimità corporea,poi, è inversamente propor-zionale alla visibilità del corpo,visibilità aumentata espo-nenzialmente grazie soprattuttoalle tecnologie informatichele quali, rendendo corpo esesso pubblici, costruiscono un“falso io”; infine, l’intimità

sessuale se da un lato si è liberata daschemi e tabù imposti dall’esterno, dall’altrosi è inaridita con l’aumento di un’ideale“maschile” del sesso, ossia corpo senzacuore.

Una serata particolare per Palo, forsecaricata di un’atmosfera troppo solenne,spezzata solo da un simpatico sipariettodel Sindaco Viola, non nuovo a questo

tipo di gag, che, ha interrotto l’interventodi Pasini chiedendo di spostare una mac-china modello […] targata […].

Un’uscita che ha provocato l’ilaritàgenerale e il divertimento dello stessoautore.

La gag – che gag non era, visto chel’automobile andava davvero spostata –ha rappresentato un piacevole a parte inun convegno un po’ troppo serioso: nientea che vedere con il cattivo gusto e ilnarcisismo di chi fa le corna nelle riunioniinternazionali o fa i cucù ai capi di Statostranieri, piuttosto il sintomo di un atteg-giamento di confidenza tra la politica ela cittadinanza che di questi tempi nonguasta.

I temi trattati, particolarmente delicati,hanno provocato non poche smorfie difastidio e imbarazzo nell’uditorio, soprat-tutto in quello più adulto e attaccato alladecenza, almeno quella sintomatica: unpubblico non abituato ad affrontare libe-ramente e “in pubblico” argomenti “intimi”.Tuttavia ci tocca anche ammettere chele cose dette non sempre valicavano iconfini del banale.

In conclusione, c’è da apprezzare losforzo di educare i palesi alla culturaattraverso l’incontro con chi la cultura,male o bene che sia, la produce.

Il prossimo incontro in programmaè quello con la scrittrice e giornalistaGiuliana Sgrena, vittima di un rapimentoe di un drammatico salvataggio in Iraqnel febbraio del 2005. P&P

PAESE CHE VAIAnno X n. 4 - Aprile 2010

Meritevole iniziativa promossa dall’Assessorato alle politiche giovanili del Comune

13

Il

Ndi Emanuele Cutrone

Alla riscoperta dell’intimitàPALO DEL COLLE

Willy Pasini, psichiatra e scrittore

Willy Pasini a Palo per presentare il suo ultimo lavoro

Polemiche poche, proposte qualcuna, elogi tanti.

Gli universitari palesiincontrano l’Amministrazione:l’inizio di un dialogo?

opo l’azzeramento della consultadelle associazioni, impor tantestrumento di coinvolgimento dei

giovani nella vita sociale e culturaledel paese non se la passa bene nemmenoil laboratorio urbano del bando regionaleBollenti Spiriti, un centro polifunzionaleper le arti e la libera espressione deigiovani, finanziato dalla Regione Puglia,che si sta realizzando nei locali dell’exasilo Calandra.

La consegna dello stabile era previstaper lo scorso dicembre ma, secondoindiscrezioni, i lavori sono stati bloccatiin più occasioni e ripartiti a suon diproroghe sino a giungere ai nostri giornie all’ennesima mancata consegna.

L’opposizione attacca l’Ammini-strazione Baccellieri, che, a suo dire,a causa degli annosi problemi di bilancio

e allo sforamento del patto di stabilitànon è riuscita a coprire la parte di spesaspettante al comune lasciando a boccaasciutta la ditta appaltatrice che hasospeso i lavori in attesa di essere pagata.

Ma da Palazzo di Città smentisconoogni addebito, assicurando che i soldici sono e che i lavori proseguono rego-larmente, giustificando i ritardi e lamancata consegna del laboratorio urbanoa causa della quantità di lavoro necessariaal ripristino totale di uno stabile ridottoa un rudere dopo diversi decenni diincuria e di abbandono.

Intanto stanno già arrivando gliarredi del laboratorio urbano mentre igiovani sannicandresi ancora aspettanoche i bollenti spiriti della cultura e dellacreatività giovanile cittadina non siraffreddino fra ritardi, burocrazie einadempienze varie.

ontinua il viaggio in-trapreso dall’Associa-zione Hinterland diCassano delle Murge

verso la scoperta del nostro in-cantevole e misterioso territorio,attraverso la conoscenza dellaflora della murgia barese graziealla professoressa Jennifer AnnWalter che è intervenuta al di-battito che aveva come tema“flora, fauna, habitat fra arte escienza della Murgia”.

Tramite la visione di alcunefoto da lei stessa scattate sulterritorio murgiano, ha mostratoai presenti la bellezza di tutte lespecie di piante presenti catalogatee suddivise in diverse famiglie.

L’escursus della flora è co-minciato da un endemismo pu-gliese, le Fagaceae o comunemente chiamatequerce che si possono suddividere in duefamiglie, quella Zerofila che comprende leQuerce Spinose o Coccifere e il Leccio delquale si narra sia stata costruita la crocedi Gesù; e quella Mesofila con la famosis-sima Roverella e il Fragno; passando poida alcuni tipi di graminacee come la Steppacomposta da filamenti erbacei come il Linodelle fate piumoso e la Graminia stellata;la Galiga formata da alcuni esemplarimolto conosciuti come il Bianco spino, ilPero mandolino e il Cisto; la Labiatae checomprende tutte quelle erbe che comune-

mente si usano in cucina come l’origano,la salvia, la menta, la maggiorana e iltimo; e le Amaryllidaceae con l’Iris, ilNarciso autunnale e lo Zafferano di Thomas.Per finire in bellezza ha mostrato le im-magini dei meravigliosi fiori tipici dellanostra zona, le Orchidee. Le più comunisono quelle Geofite (terricole) e alcuniesemplari sono l’orchdea di Robert el’orchidea Piramidale; alcune di loro hannodei nomi curiosi, l’orchidea Ballerino el’orchidea Uomo nudo, chiamate così perchéprendono alcune delle sembianze antropo-logiche,e alcune somigliano a degli insetti

come l’orchidea Vesparia barbata e l’orchideaFior di fuco. Finora la professoressa hafotografato e catalogato 700 specie di or-chidee ma solo sulla nostra Murgia se neregistrano 1500.

Naturalmente dove ci sono fiori nonpossono mancare gli insetti e i più affasci-nanti sono sicuramente le farfalle anch’essecatalogate per famiglie, ma parlarne nonbasta ed è per questo che a conclusionedi tutto è stata organizzata una rilassan-te,ma soprattutto interessante passeggiatasulle murge durante la quale è stato possibilefotografare tutte le specie di piante in fiore

presenti in questo periododell’anno.

Dopo aver osservato, ana-lizzato e studiato la parte naturaledella murgia, la nostra asso-ciazione ha voluto far conoscereanche la parte antropologica estorica del nostro territorio or-ganizzando degli incontri sul temadel carsismo e della preistoriadella murgia cassanese grazieall’aiuto di Francesco Del Vecchio,speleologo del CARS di Altamura,scopritore di tantissime grottepresenti sul territorio ma so-prattutto scopritore dell’uomo diAltamura.

All’evento hanno partecipatomolti insegnanti ai quali DelVecchio ha illustrato la presenzadi numerose grotte censite econosciute come la grotta diCristo, la grotta di Nisco, la grottadel Lupo e la grava di Pasciudd,

per nominare le più famose, ma ha ancheraccontato di tutte quelle grotte che nessunoconosce ma che sono di una bellezza ericchezza inaudita.

Una piccola curiosità raccontata dallospeleologo è stata quella riguardante lascoperta di una grotta piena di cristallisituata nella zona “foresta mercadante”che però è stata sotterrata per salvaguardarela sua integrità, unicità e bellezza.

Lo speleologo ha inoltre spiegato ilfenomeno del carsismo, quando e come siforma e grazie al quale prendono formameravigliose grotte.

C

Scopriamo la nostra Murgia

PAESE CHE VAI

Ddi Giovanni Zullo

SANNICANDROA che punto sono i lavoridell’ex asilo Calandra?Scambio di accuse tramaggioranza e opposizione

Anno X n. 4 - Aprile 2010PAESE CHE VAI14

CASSANO

di Lionetti Marisa

A Sannicandrosi raffreddanoi Bollenti spiriti

opo molti anni Valenzano torna ad esseregovernata dal centrosinistra.

Luigi Lampignano, candidato sindaco pro-prio del centrosinistra, è stato eletto al primoturno,ottenendo con 7175voti, un consensosuperiore al 60%.

La sua è stata una vittoria schiacciante,una vittoria che ha sicuramente premiato ilprogetto politico interpretato da Luigi Lampi-gnano e la sua coalizione, una vittoria che ècertamente il risultato della volontà di rinnova-mento della comunità valenzanese.

Lampignano e la sua coalizione si sono resiinterpreti di questa volontà attraverso un progettoforte di cambiamento che è stato tangibile giàin campagna elettorale attraverso l’uso di mezzie sistemi davvero innovativi; mezzi e sistemiche hanno saputo anche avvicinare, coinvolgeree mobilitare energie giovani: i giovani e i lorobisogni, sono sempre stati al centrodell’attenzione di Luigi Lampignano

All’indomani della sua vittoria, Luigi Lam-pignano ha ribadito che proprio il forte coin-volgimento dei giovani sia stata la prova più

evidente del desiderio di rinnovamento dellacomunità valenzanese.

Proprio a proposito dei giovani il sindaco,in più di un’occasione ha ribadito che continue-ranno ad essere i grandi interpreti di questocambiamento e che quindi non si potrà prescin-dere da un loro coinvolgimento.

Dal 1° aprile, a seguito del documento diproclamazione, Luigi Lampignano svolge le suefunzioni di sindaco: molte sono le cose da faree i problemi da affrontare in un paese comeValenzano che ormai quasi quotidianamente èagli onori della cronaca sui quotidiani.

Intanto in questi primi giorni di attività ilSindaco si sta sforzando di capire quali sono iproblemi più urgenti e come intervenire tem-pestivamente: questo lo fa girando per il Paesee avvalendosi del contributo di tecnici che pos-sano indicare gli interventi da attuare imme-diatamente.

Allo stesso tempo il nuovo sindaco è moltoimpegnato nella definizione di una squadra digoverno che rispetti accordi e risultati elettorali.

P&P

cco quella che, per noi, è laTriggiano che conta: i ragazzidi 18 anni che con i loro sognie il loro entusiasmo possono

davvero cambiare la nostra città.L’Amministrazione comunale crede in

loro, e lo ha dimostrato con la bellissimacerimonia attraverso la quale sono statipremiati con una borsa di studio i giovanipiù meritevoli. Cerimonia fra l'altrotenutasi nel nuovissimo auditorium...anch'esso un segno tangibile di comele cose a Triggiano stiano davvero cam-biando. E non si tratta di una misurauna tantum: difatti ormai per il terzoanno consecutivo il bilancio prevede fondiper queste borse di studio e finanziamenti

per i progetti giovanili; ad oggisono stati investiti su tali misureben 60 mila euro.

Si tratta di una svolta im-portante per Triggiano, divenutauna piacevole consuetudineannuale. Intanto è stato indetto

il 4° bando relativo all’anno scolastico2009-2010.

Ogni famiglia interessata puù presen-tare domanda presso la scuola di appar-tenenza entro il 30 Aprile 2010. Perqualsiasi informazione basta cliccare sulsito istituzionale del Comune di Triggiano:www.comune.triggiano.ba.it

Una politica nuova e diversa infattinon più che ripartire puntando sullanostra risorsa più grande: il capitaleumano, trasmettendo ai nostri ragazzila sensazione che le istituzioni puntanosu di loro e sulle potenzialità che lenuove generazioni hanno di renderemigliore la società in cui viviamo.

P&P

PAESE CHE VAIAnno X n. 4 - Aprile 2010 15

E

TRIGGIANO

Ecco la Triggiano "che conta"

PAESE CHE VAI

D

VALENZANOSchiacciante vittoriadel centrosinistra aValenzano

Dal 1° aprile il sindaco è nel pieno delle sue funzioni

Luigi Lampignanoeletto sindaco