Magazine mad051 By CReA

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Il nuovo magazine sulla ristrutturazione dove troverai anche le pagine dedicate a noi di CReA Laboratorio d'Interni. Sfogliala! troverai tanti suggerimenti utili e saremo disponibili a consigliarti per la tua ristrutturazione o il tuo progetto d'interni

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Fima Carlo Frattini S.p.A.

2801 O- Briga Novarese (NO) Via Borgomanero , 1 05 - ltaly

tel. +39 0322 9549 (r. a.) e-mail: info@fimacf. com

www. fimacf. com

Page 3: Magazine mad051 By CReA

EDfTORIALE

Alessandro Muzzarelli [email protected]

COME E DOVE ACUUISTARE

B EN R ITROVATI ! OGG I CON QUESTO ARTICOLO PARLIAMO DELLA NOSTRA PROFESSIONE E DI COSA FACCIAMO PER CH I COME VOI RAPPRESENTA I L VERO PATRIMON IO DI U N 'ATTIVITÀ IMPEGNATIVA E D I CONTATTO COME QUELLA DELL'ARREDAMENTO.

Immagino concordiate con noi sull'im­

portanza di fornirvi risposte tecniche,

oggettive, economiche senza dimen­

ticare che per vedervi felici nella

vostra abitazione, e non "conviventi

forzati", occorre anche riuscire ad in­

terpretarvi nei gusti e nelle emozioni,

per arrivare ad una proposta condivi­

sa in grado di gratificare, dare com­

fort, awolgere e ospitare con gusto e

discrezione l'intero nucleo abitativo,

single, coppia o famiglia che sia.

Ma come potervi suggerire gli inter­

venti strutturali opportuni, come un

cambio di colore in una parete, un in­

tervento sui tendaggi, un cambio di

pavimenti, di porte o un'allegra

"rivoluzione" in un bagno, senza coin­

volgervi con domande attente e

mirate?

La gratificazione del vivere quotidiana­

mente la nostra casa non può pas­

sare unicamente da un mobile o un

prezzo ma anche, soprattutto, dal

gusto, l'equilibrio, l'armonia, le neces­

sità e i sogni.

La ristrutturazione della casa e

l'arredamento sono di fatto un viaggio

tra le emozioni, le aspettative, la dis­

ponibilità economica, le pulsioni di

una o più persone che, nel compierlo,

hanno estremo bisogno di qualcuno che non indichi tanto la meta ma provi a suggerire qualche consiglio per la "traversata". Suggerimenti individuali, non considerazioni generali o, peggio, generiche. *

La destinazione la decide chi viaggia*, ma una guida, come

sappiamo, è utile per orientarci e

apprestarci a godere del viaggio

stesso.

Ecco, noi facciamo questo: ci mettia­

mo anima e cuore, ricerca e volontà,

professionalità, ore di studio e di

fatica.

* Tratto da "La vita è un viaggio" di Seppe Severgnini

Approfondiamo argomenti complessi, come quelli della ristrutturazione e dei materiali, selezioniamo le aziende che più ci rappresentano nel connubio del gusto e dei contenuti, ponendo sempre un occhio al prezzo ma non ragionando solo di quello, il tutto per accompagnarvi fin dove la reciproca saggezza ci permetterà di riconosce­re una strada semplice, fatta di spon­taneità, sintesi e precisione, in grado di superare il generico pressapochi­

smo.

Per farlo abbiamo bisogno della vostra collaborazione aperta, sponta­nea, di poche ma importanti risposte alle nostre domande perché in fondo,

viaggiando per case, ci sentiamo re­sponsabili e insieme partecipi di una parte importante del vostro cammino. Ci piace pensare che abbiate passio­

ne e voglia fin d'ora di collaborare con noi, rispondendo di getto al piccolo

elenco di domande a seguire.

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EDITORIALE

MA DOVE R ISPONDERE? D I RETTAMENTE SUL SITO WWW. MAD05 1 .1T NELL'APPOSITA SEZIONE "VIAGG IARE PER CASE".

Lasciando il vostro nome e indirizzo

e-mail, riceverete dalla nostra Tata

dell'lnterior un simpatico profilo dei

vostri gusti - noi amiamo chiamarlo

mood- che potrete visionare e tocca­

re con mano direttamente presso

migliori punti vendita d'arredamento.

Se poi saprete essere generosi, se­

gnalandoci le domande che vi fare­

bbe piacere ricevere e a cui rispon­

dereste volentieri, riceverete in

omaggio il nostro magazine cartaceo.

Buon arredamento a tutti, presso i

punti vendita che utilizzano il progetto

MAD051 , per ritornare in luoghi cari e

sicuri dopo ogni lungo viaggio.

I NTERVISTA: Una casa su misura

1 Elenca tre aggettivi che ti o vi rappre­

sentano.

2 Cosa ti piace mangiare e con chi ti

piace condividere il cibo?

3 Che automobile ti piace? Come ti

piace vestirti?

4 Cosa fai nel tempo libero?

5 Quanti siete in famiglia? Progetti per il

futuro, figli o altro?

6 Che lavoro fai?

7 Possiedi degli oggetti importanti che

devi o vuoi mantenere nel tuo nuovo

progetto? (Quadri, vasi, sculture,

arredi etc.)

8 Il paese nel mondo dove ti sei sentito

a casa.

9 Qual è la prima cosa che ti colpisce e

che noti quando entri in un ambiente?

1 O Quanto sei disposto a spendere per

la tua casa?

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CAMBIO SENSO l NO ICE

40 RISTRUTTURARE NUOVE PROSPETTIVE GRAZ I E AD UNA SEMPLICE DEMOLIZ IONE

La pietra assume nuovi volti

18 TRENO E STILE MOOD MOSTO, SOLE E LUCCIOLE

24 TRENO E STILE l Trulli della Valle d'ltria

32 � 1-AI-ArrCAJA Femminile e forte

48 PRODOTTI: FOCUS TRA CUORE E P I ETRA

50 MATER IALI A piedi nudi sul legno

68 Il PUNTO OELLA SITUAZIONE UN CANTI ERE A CI ELO APERTO

56 f NCG62! D! D6MAA!f

BB

l N EGOZ I DI DOMAN I

Arriva la formazione in CASAMAD051

L'AGENZIA Agenzia Fazio: uno sguardo al futuro per tornare al passato

Direttore Responsabile: Alessandro Muzzarelli

Direttore Artistico: Bushido Comunicazione

Caporedattore: Valentina Olivieri

Progetto grafico: Bushido Comunicazione

Editore: MAD051 srl

Segreteria: [email protected]

Distribuzione esclusiva presso la rete di punti

vendita partner di MAD051 srl

Page 6: Magazine mad051 By CReA

l dJsign si fa invisibile ali� nuova tecnologia

per l'incasso filo-muro

rT

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Gianluca lemmi [email protected]

L'AVVENTURA

RICORDO CON PIACERE QUANDO TRE ANNI FA ABBIAMO INTRAPRESO QUESTA SPLENDI DA AWENTU RA, IN UN MONDO DOM INATO DALLA TECNOLOG IA, DOVE SEMB RAVA CHE OGNI AZ IONE QUOTI DIANA FOSSE FRUTTO DI PROGRAMMI P RE COSTITUITI.

Noi cinque, Gianluca, Marco, Ema­

nuele, Alessio e Alessandro, soci

nella MAD051 abbiamo involontaria­

mente rievocato le gesta degli esplo­

ratori che qualche secolo fa sbarcaro­

no nel nuovo continente alla scoperta

di territori e popolazioni sconosciute.

Gesta grazie alle quali il valore dell'uo­

mo, con la sua voglia innata di cono­

scere, confrontarsi e scoprire è (e

rimane) il protagonista.

Nell'estate del 201 1 , dopo alcuni in­

contri di preparazione durante i quali

ci scambiammo idee e opinioni, in­

seguendo sogni e speranze, ci imbar­

cammo ed il viaggio ebbe inizio.

Affrontammo l'ignoto, con la curiosità

e i dubbi tipici dell'esploratore rias­

sumibili tutti in una sola domanda:

cosa avremmo fatto una volta rag-

12 1 �w

giunta la meta?

Sentendoci euforici ed insieme timo­

rosi, iniziammo l 'esplorazione alla

ricerca del nuovo. l primi contatti

furono molto sorprendenti, scoprim­

mo che nel nuovo mondo c'erano

persone interessate e disponibili

all'ascolto, pur non comprendendo

appieno cosa dicevamo. Questa fu la

nostra prima grande scoperta: parla­

vamo una lingua diversa.

Così imparammo le prime parole e

ben presto i segreti del loro modo di

vivere arricchirono le nostre cono­

scenze. A nostra volta, diventammo

oggetto della loro voglia di sapere da

dove venivamo e cosa accadeva

nella nostra terra. Lo scambio d'infor­

mazioni divenne sempre più intenso,

le prime opinioni non sempre in sinto­

nia portarono a incomprensioni, pic­

cole scaramucce, spesso a veri e

propri scontri, battaglie che hanno

minato il nostro incedere ma mai il

nostro carattere, il nostro legame e le

nostre convinzioni.

Alla fine, riuscimmo a costituire alcune

alleanze, trovammo l 'accordo con

alcuni "capi tribù" ed iniziammo a trat­

tare le prime relazioni di scambio

commerciale. Nacquero le prime do­

mande: quali prodotti , della nuova

terra, avremmo dovuto portare nel

viaggio di ritomo? Come li avremmo

dovuti introdurre nel nostro mondo af­

finché portassero un beneficio a tutti?

888

/

)

M.iiD" / 13

Page 8: Magazine mad051 By CReA

Trovare le risposte non fu facile, sce­

gliemmo i prodotti migliori per i nostri

gusti e le nostre abitudini, interpellam­

mo alcuni "sciamani" esperti per im­

parare ad abbinarli e utilizzarli, fino a

comprenderne l'essenza, l'anima e,

pian piano, ad entrarci in sintonia.

Da qui interpellammo nuovi compagni

di viaggio che, nelle varie zone del

nostro paese, ci accompagnano

ancora oggi con lo stesso entusias­

mo di sempre.

Fu così che vide la luce la "Com­

pagnia MAD051 ", oggi più che mai

dedita all'esplorazione di nuove fron­

tiere, in cui l'awentura diventa sco­

perta, alimentando il cambiamento

come condizione indispensabile per

lo sviluppo di un domani migliore.

M.i\IT / 15

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/

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TRENO E STILE

Cristina Romanello cristina. romanello@gmail. com

MOOU MOSTO, SOLE E LUCCIOLE SE M I SI CH I EDE DI I M MAGI NARE UN MOOD MA DI FRONTE NON HO UN CLIENTE CHE M I PARLA DI SÉ, HO B ISOGNO D I FARMI ISP I RARE DALLA NATU RA, DALLE STAGIONI, DAl CIB I E DAl PROFUMI.

Una vecchia canzone di Francesco

Guccini ritraeva questo momento

dell'anno in modo speciale, molto pit­

torico: "Non so se tutti hanno capito,

ottobre, la tua grande bellezza, nei tini

grassi come pance piene prepari

mosto ed ebrezza".

Questa idea del colore del mosto

fresco e profumato da abbinare al

giallo del sole caldo nel quale si è

maturata l'uva e al legno dei tini,

scuro, intriso ed ebbro di vino, mi af­

fascina e mi apre un immaginario di

profumi e ricordi.

l profumi riguardano owiamente le viti,

l'uva, il vino, l'aroma della terra secca­

ta dal sole, i ricordi invece mi fanno

tomare nel vigneto dello zio, che la

sera si riempiva di lucciole e maggio­

lini ronzanti.

La fine dell'estate che ha portato frutta

e raccolto per l'inverno è un momento

riflessivo dopo i giorni festivi e le

lunghe notti tiepide, dopo le partenze

e i ritomi dei vacanzieri. A settembre

tutto si calma, tutto ritorna al proprio

posto. l ritmi si fanno più consueti, c'è

voglia di normalità.

Sulla parete delle Idee in Verticale ho

immaginato un mood ispirato a

questo momento di passaggio, che

consiglierei sicuramente agli amanti

del vino, soprattutto di quello in barri­

que, ma anche a chi ama i ritorni, le

serate tranquille di lettura e il fresco

notturno che entra dalle tardive fines­

tre aperte.

Legno scuro di base e legno naturale

per alcuni dettagli, colori fra il violaceo

ed il giallo ocra, non troppo intenso,

un po' di verde salvia e un arancione

bruciato a ricordare la tonalità delle

foglie che si preparano a seccare.

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TRENO E STILE

MOOD:

Tessuto VOLARE colore 003

Ceramica GOMERA marrone

Tessuto ISIS colore 007

Tessuto STONE WASHED

ch2559/034

Tessuto LOUVRE colore 085

Lamiera ossidata

Colore parete MITO giallo oro

Legno Business rovere Free Class

spazzolato verniciato noce Oark

Legno Mart XL rovere nebbia HB

20/ M!,W

Page 12: Magazine mad051 By CReA

Non è ancora un mood autunnale,

carico di arancioni e marroni: è un

mood che porta dentro il calore del

sole estivo, il profumo delle serate tie­

pide e il ricordo delle lucciole.

È insieme rassicurante e stimolante

confrontarsi con tutti gli ingredienti

presenti nell'area che MAD051 mette

a disposizione dei migliori negozi di

arredamento in Italia, per soddisfare la

TRENO E STILE

personalità e la voglia di vivere la pro­

pria abitazione di chi si awicina ad

una ristrutturazione o anche solo alla

scelta dell'arredamento.

La casa è un contenitore dell'anima!

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TRENO E STILE

Valentina Olivieri

valentina@bushidocomunicazione. it

l TRULLI DELLA VALLE D'ITRIA

LA VALLE D ' ITRIA È UNA TERRA SORPRENDENTE, U NA CAMPAGNA AB ITATA TUTTO L'ANNO E CI RCONDATA DA MURETTI A SECCO CHE DELI M ITANO VIGNETI E U LIVETI SECOLARI. UN LUOGO ALLA CUI STRUTTURA SI SONO ADATTATE LE ATTIVITÀ DELL'UOMO, ASSECONDANDO LE ASPERITÀ DEL SUOLO CARSICO E UTILIZZANDON E AL M EGLIO LE OPPORTU N ITÀ, CONTRIB U ENDO A COSTRU I RE QUELLA CH E LO STORICO CESARE B RANDI HA DEF I N ITO "UNA CAMPAGNA PIAN I F ICATA COME UNA CITTÀ".

Sono nata in Puglia ma ho conosciuto

la bellezza di questa parte della re­

gione solo qualche anno fa, quando

la famiglia di mio marito ha deciso di

acquistare e ristrutturare un Trullo ori­

ginario del diciottesimo secolo, ubica­

to tra Martina Franca e Locorotondo,

nel punto di incontro di tre provincie.

Alberobello, i cui Trulli sono stati di­

chiarati Patrimonio Mondiale

dell'Umanità daii'UNESCO, dista circa

dieci chilometri.

Il recupero è durato ben due anni e ha

restituito splendore e forza ad una

struttura che giaceva sotto tonnellate

di terra da molti decenni. Al momento

dell'acquisto, il settanta per cento

della costruzione non era visibile ed è

stato necessario intervenire con le

scavatrici per liberare dalla terra il

Trullo e quello che poi sarebbe

diventato il vasto piazzale antistante.

Il risultato è stato sorprendente: un

perfetto equilibrio tra passato e

design modemo, in cui le due spinte

non si annullano ma si completano a

vicenda.

Da allora, è questo il buen retiro dove

veniamo a trascorrere le estati e ogni

occasione utile per ristabilire l'equi­

librio al riparo dalla città. E' qui che ab­

biamo conosciuto il nostro vicino

Tony, un gentilissimo londinese che

lavora nel campo delle telecomunica­

zioni e che ha acquistato un T rullo per

la propria famiglia ed uno da affittare ai

turisti durante la bella stagione

(www.trullodellaselva.com).

A partire dal secolo scorso, il diffon­

dersi di una cultura del recupero di

queste antiche costruzioni ha con­

tribuito alla crescita di un turismo di

alto livello che ha portato investitori

Il Trullo in una fase intermedia della ristrutturazione

stranieri, per lo più inglesi e australiani,

a comprare Trulli in stato di abban­

dono riportandoli alla luce grazie a in­

terventi di ristrutturazione.

Questi lavori sono regolamentati da

un Piano Paesaggistico Territoriale

che mira a proteggere la natura origi­

naria dei Trulli, vietando opere che ne

stravolgerebbero l'identità. Per

questo, i tipici coni posti sul tetto sono

ancora costruiti pietra su pietra dai

mastri trullari, depositari di una

tradizione per fortuna ancora viva, in

anelli concentrici che decrescono

verso un foro in alto, chiuso da un

monolite circolare su cui si innalza un

pinnacolo dalle forme misteriosa­

mente simboliche.

In origine, venivano utilizzate le chian­

chette, rocce calcaree stratificate, ab­

bondantissime in tutto il territorio, per

eludere una legge del Regno di

Napoli che stabiliva un tributo su ogni

nuova costruzione: edificare delle

strutture apparentemente prive di sta­

bilità e così basse da essere facil­

mente nascoste dalle fronde degli

alberi, permetteva agli abitanti di sfug­

gire alle ispezioni regie. Non a caso

l'altezza di un Trullo è un metro per

misurarne l'età.

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TRENO E STILE -.-/

Page 15: Magazine mad051 By CReA

Queste strutture apparentemente

precarie, prive di elementi di sostegno

e collegamento, in realtà possiedono

una straordinaria capacità statica e il

grande spessore delle murature ne

assicura un'elevata inerzia termica,

per cui conservano il calore all'interno

durante l'inverno e sono un fresco ri­

fugio nelle giornate estive più calde. Si

tratta infatti di un esempio precoce di

bioedilizia passiva. Il loro fascino ha

un sapore mediterraneo, confermato

dalla presenza di costruzioni simili

anche in Turchia, Spagna e Africa.

Il Trullo era in origine la tipica costru­

zione contadina in cui il cozzaro (colui

che coltivava la terra del padrone)

poteva avere un giaciglio dove dor­

mire e tenere gli attrezzi del campo. l

letti, semplici pagliericci poggiati sul

pavimento, erano collocati in alcove

ricavate in nicchie, generate per gem­

mazione dalla muratura del T rullo prin­

cipale e separate da questo tramite

tende, spesso ricamate a fiori, che

sostituivano le porte (inesistenti per

ragioni di spazio).

TRENO E STILE

Alcune travi di legno, disposte

trasversalmente in alto venivano usate

per appendere vivande, prowiste,

stoviglie, attrezzi, in modo da tenerli

sollevati da terra, soprattutto quando il

pavimento era ancora in terra battuta

e veniva condiviso da persone e ani­

mali domestici.

Alcuni Trulli erano adibiti a custodia

d'attrezzi agricoli, cesti, e vasi di argilla

grezza e ceramicati per la conserva­

zione dell'olio, del vino e dei cereali.

All'esterno vi erano tipicamente la cis­

terna dell'acqua piovana, un piccolo

forno e la 'corte' con muro a secco

per il maiale.

Come appare evidente dalle immag­

ini, tutti questi elementi sono stati

conservati sia nella ristrutturazione del

Trullo della mia famiglia che in quelli di

Tony.

M.iiD" / 29

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UNA TATA PER CASA

Cristina Romanello cristina. romanello@gmail. com

FEMMINILE E FORTE

LAURA È UNA PSICOANALISTA, VIVE E LAVORA A ROMA MA È D I ORIG I N E TOSCANA E DA DIVERSI ANN I COLTIVA LA SUA PASSIONE DI REC ITARE I N TEATRO.

La prima cosa che mi colpì quando la

conobbi fu la sua forza espressiva in

contrasto con il suo corpo minuto,

quasi gracile.

In quel periodo, Laura stava ristruttu­

rando l'appartamento nel quale vive

da molti anni, un attico a Trastevere

con una grande terrazza che ha

trasformato in un bellissimo giardino

pieno di profumi, di erbe aromatiche,

fiori e lavanda, dove tra il verde spicca

un bianco derviscio opera dell'artista

Giovanni Casellato, una scultura

eterea e leggera che gira mossa dal

vento, rievocando una danza cosmi­

ca.

La conoscevo poco, sapevo che era

una donna di mezza età, molto di­

namica, piena di risorse, di amicizie e

di interessi.

Era la prima volta che entravo in

un'abitazione senza capire, chiara-

32 / MLW

mente e fin da subito, la connessione

fra lo spazio e chi lo abitava.

Forse avevo qualche preconcetto ris­

petto alla sua casa, immaginavo il

tipico appartamento borghese di una

donna abituata all'ordine, con un

gusto più o meno classico, toni rassi­

curanti, materiali di qualità, divano in

pelle Baxter, lampade classiche Flos,

tavolo Tulip di Saarinen e così via . . .

luoghi comuni.

Ma non fu quello lo scenario che mi si

presentò davanti, al mio arrivo: Laura

aprì la porta e mi trovai di fronte ad

una piccola donna con un grande

charme, capelli rosso henné, comple­

to bianco e occhi vispi e curiosi come

quelli di un bambino.

Dall'ingresso si accedeva ad un living

piuttosto ampio, raffinato, ricco di og­

getti preziosi e opere d'arte. Sopra un

meraviglioso pavimento di lunghi listo­

ni in teak birmano padroneggiava un

grande sofà Edra, Odalisca di Fran­

cesco Binfarè, il tessuto era fantasti­

co! Varie tonalità di verdi e nero con

alcuni dettagli dorati, dal sapore

vagamente orientale.

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UNA TATA PER CASA

Lo spazio al centro presentava una

sorta di quinta teatrale in cui da un lato

si poteva vedere il caminetto, molto

semplice e minimale, e dall'altro una

grande libreria. Laura è una lettrice

appassionata, ha letto e spesso riletto

moltissimi libri; alcuni purtroppo ha

dovuto !asciarli strada facendo: "l libri

richiedono molto spazio, soprattutto

quando sono tanti . . . quelli che non

sono più con me rimangono comun­

que nel mio cuore".

È una grande amante dell'arte e

dell'art design ma acquista solo ciò

che le piace; a volte attende per anni

che le si presenti l'occasione di tro­

vare il pezzo che la fa innamorare,

come nel caso del tavolino Park Lane

di Memphis, un pezzo molto ricerca­

to.

Fin qui, tutto piacevole e armonico,

decisamente più originale di quello

che mi aspettavo. Ma la vera sorpre­

sa la ebbi quando scorsi la parete di

sinistra che divideva l'area living dalla

cucina e dalla camera da letto.

Una vera e propria anima in ferro dal

colore della ruggine.

La grande parete di ferro divideva ar­

chitettonicamente l'appartamento in

due parti, un potente setto interno

della casa, una colonna vertebrale

ruggine, possente, atavica, forte

come solo il ferro sa essere.

L'ossidazione di questo muro aveva

sfumature che partivano dai marroni

scurissimi fino agli arancioni bruciati,

ogni "concio" era diverso dall'altro.

Una parete vibrante e viva.

Laura di fronte al mio stupore mi

spiegò che questo materiale, come

tutti i materiali naturali, non cessa mai

di respirare: "l'ossidazione potrebbe

mutare nel corso degli anni e a me

piace pensare che sia una parete

viva. La vera difficoltà fu trovare qual­

cuno che potesse dawero interpre­

tare e realizzare una parete così sarto­

riale. Quando finalmente conobbi

Giovanni Casellato, un artista ar­

tigiano veneto, capii che avevo trova­

to la persona giusta".

In un primo momento, sentii stridere

quel muro così forte, così maschile in

quell'ambiente ricercato e raffinato,

poi però capii che queste scelte ap­

parentemente lontane e contrastanti

erano in realtà la rappresentazione

della personalità di Laura. Femminile e

forte, raffinata e vibrante.

Un tempo, fin dal medioevo, i nostri

antenati usavano inserire nella parte

finale delle gambe di tavoli, sedie, ta­

volini o letti, zampe di animali feroci.

Sembra che questa usanza servisse

a proteggere l'abitazione: energetica­

mente risultava come avere in casa

un animale forte e protettivo.

Quel muro mi diede proprio la stessa

impressione: una grande forza protet­trice, maschile e possente, all'interno di uno spazio sofisticato, delicato, sensibile e forse, a tratti, anche fragile.

Tutto questo era lei, era Laura, che si raccontava attraverso la sua casa.

Sono sicura che non fu semplice de­cidere di realizzare il muro di ferro e nemmeno prendere altre decisioni. Immagino le perplessità di coloro che la circondavano e la consigliavano.

Immagino Laura "puntare i piedi" di fronte a proposte alternative e sugge­rimenti vari.

Mi raccontò che un giorno decise di

zittire tutti e di dare voce solo a ciò che veniva da lei e dal suo desiderio, indipendentemente da tutti i pareri contrastanti. Decise che quello sa­rebbe stato il suo "nido".

" La casa è uno spazio importante,

non volevo privarmi del piacere di cre­arlo perché potesse soddisfare le mie esigenze estetiche, funzionali e di relax; in alcuni momenti è stato anche faticoso ma soprattutto è stato entusiasmante, creativo e di­

vertente.

Del resto, per creare il mio spazio

credo sia stato indispensabile 'esserci dentro' completamente, cosi come accade per qualunque altro processo creativo e vitale.

La casa è uno spazio in divenire,

come lo è lo spazio dell'anima . . . non

posso immaginarla sempre uguale per anni, mi piace reinterpretare alcuni

angoli, muovere oggetti, creare nuove armonie fra le cose che tanto amo. Ogni oggetto ha una storia, mi genera un'emozione, mi ricorda qualcosa, qualcuno, mi ricorda me stessa, la mia esistenza".

In passato serviva un committente illu­minato perché l'artista realizzasse un'opera d'arte dawero speciale e unica, così accade anche oggi per la progettazione della propria casa. E' necessario un cliente che riesca a de­siderare uno spazio speciale per se stesso, oltre che un progettista che sappia interpretare al meglio i gusti e i sogni altrui.

Tutto questo non ha nulla a che fare con i metri quadri disponibili o con il budget a disposizione ma solo con la volontà di dare voce ai propri desideri. Solo così la casa sarà dawero il

posto dove ritrovarsi e riconoscersi, giorno dopo giorno, nella mutazione costante e naturale di tutte le cose.

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RISTRUTIURARE

Gianluca Cislaghi [email protected]

NUOVE PROSPETTIVE GRAZIE AU UNA SEMPLICE DEMOLIZIONE MOLTO S PESSO È SUFFICIENTE SPOSTARE O DEMOLI RE UN MURO PER CAMBIARE COMPLETAMENTE LA FRUIZIONE D I UN APPARTAMENTO.

E' il caso, ad esempio, degli apparta­

menti costruiti negli anni settanta in

cui la cucina e il soggiorno sono due

locali indipendenti tenuti volutamente

separati. l nuovi stili di vita e le nuove

abitudini vedono oggi, invece, la ne­

cessità di avere un ambiente unico in

cui poter condividere in convivialità

molte attività: dal cucinare al guardare

la tv, dal mangiare al chiacchierare sul

divano . . . un ambiente unico con­

sente inoltre di poter stare insieme

con gli amici in modo più informale e

allo stesso tempo avere la sensazione

di stare in una casa molto più grande.

Per questo motivo uno dei primi inter­

venti da valutare in una casa 'vecchio

stile' è proprio quello di ripensare la

distribuzione e molto spesso è suffi­

ciente demolire una sola parete per

avere una casa completamente

nuova!

Per quanto il più delle volte la

demolizione di un tramezzo si possa

40/ �\!l'

considerare un'attività semplice, a li­

vello comunale tale operazione è con­

siderata manutenzione straordinaria e

può essere svolta solo dopo aver pre­

sentato regolare pratica in Comune

firmata da un tecnico abilitato (ge­

ometra, ingegnere o architetto).

Prima di procedere, ogni buon pro­

gettista prowederà ad una serie di

verifiche: una verifica statica, per valu­

tare che il tramezzo destinato ad

essere demolito non sia portante, che

all'interno non passino delle canaliz­

zazioni o degli impianti e che i rapporti

aereoilluminanti siano rispettati.

l rapporti aereoilluminanti verificano di

fatto che la superficie aerante e illumi­

nante sia sufficiente per il nuovo

locale che viene creato. Solitamente

(in base al regolamento comunale)

devono essere 1 /8 o 1/1 O della su­

perficie utile del locale.

Un'altra verifica molto importante è

quella relativa alle pavimentazioni:

cucina e soggiorno hanno lo stesso

pavimento? Sono allo stesso livello?

Abbiamo ancora delle piastrelle da

poter utilizzare dove sarà abbattuto il

muro? Sono domande a cui è meglio

rispondere prima di mettersi all'opera

e che il vostro consulente sicura­

mente vi porrà prima ancora di pre­

sentare il progetto. Le soluzioni alle

situazioni sopra citate sono molte e

ogni caso va valutato in modo indi­

pendente ad esempio se non volete

rifare completamente i pavimenti e

non avete piastrelle residue sarà suffi­

ciente pensare al progetto d'arredo in

modo da coprire il tramezzo demolito

oppure creando un decoro 'a cornice'

in prossimità della demolizione . . . in­

somma basta lavorare con un po' di

creatività per ottenere la soluzione mi­

gliore, ed è questo uno dei motivi per

cui è sempre meglio fare un progetto

unico e dettagliato della distribuzione

e del nuovo arredo.

Dopo aver approvato il progetto e

presentato la pratica in comune è

possibile procedere alla demolizione,

che deve essere eseguita da un'im­

presa autorizzata indicata nella pratica

edilizia. Per concludere, a lavori ese­

guiti si deve fare un ultima pratica :

quella catastale che aggiorna l'immo­

bile al catasto di competenza, con la

planimetria della nuova distribuzione

dell'immobile.

Soprattutto seguendo queste proce­

dure sarà possibile beneficiare delle

detrazioni sulle ristrutturazioni e bonus

mobili che vi garantiranno un rispar­

mio importante sugli importi pagati sia

in relazione alle opere edilizie sia a

quelle professionali e agli eventuali di­

ritti pagati al Comune.

L iter qui descritto può risultare comp­

lesso, ma in effetti è sufficiente awa­

lersi di un consulente serio e prepara­

to per non trovarsi in spiacevoli situ­

azioni e per velocizzare l'intero percor­

so. Per questo ed altro potete

richiedere la consulenza dei negozi di

arredamento che utilizzano i materiali

per la ristrutturazione proposti da

MAD051 , professionisti attenti in

grado di lavorare come unici interlo­

cutori dell'intero percorso operativo:

ristrutturazione e progetto d'arredo.

M.i\U" l 41

Page 22: Magazine mad051 By CReA
Page 23: Magazine mad051 By CReA

AZIENDE - L'INTERVISTA

LA PIETRA ASSUME NUOVI VOLTI PURAPIETRA nasce dall'esperienza

di Moscato Marmi, azienda nota per

la qualità delle sue lavorazioni e la

profonda conoscenza delle pietre. Il

know-how di oltre quarant'anni si

trasferisce oggi in un progetto Made

in ltaly contemporaneo che fonde

design, tecnologia e natura. Fabio e

Gerardo Moscato selezionano

personalmente la "materia prima" per

realizzare oggetti d'arredo unici per la

peculiarità del materiale e per il design

firmato da noti architetti

contemporanei.

ABB IAMO I NCONT RATO FAB IO MOSCATO, CEO DI PURAPI ETRA.

• Quali sono i punti di forza di Pura­pietra?

La nostra vuole essere una linea forte­

mente propositiva. Servizio, assisten­

za e qualità fanno si che tanti proget­

tisti scelgano le nostre proposte.

Questo progetto nasce dalla volontà

di inserire nei progetti forme accatti­

vanti di design, realizzando prodotti

innovativi. Anche per questo, da due

anni, Purapieta aderisce al progetto

MAD051, un'impresa operante su

tutto il territorio italiano con una pro-

44/�\!!'

pria struttura d'agenzia, che offre nu­

merosi serv1z1 sulla distribuzione

dell'arredamento e che si prende cura

del cliente fornendogli ogni soluzione

progettuale e organizzativa della pro­

pria casa.

• In che modo riuscite a conciliare una materia prima "difficile" come il marmo e la pietra con la richiesta di un design minimale e "leggero" da parte del mercato attuale?

La forza del nostro lavoro sta nella ca­

pacità di impossessarci delle qualità

della materia per saper comunicare al

progettista le pietre che può scegliere

per un determinato lavoro, perché

nessun progetto è uguale e nessuna

pietra è uguale. Ponendosi davanti a

riflessioni sul progetto e sulla natura si

può individuare la loro perfetta unione.

La selezione delle pietre più adatte è il

nostro valore più importante, che va

oltre la richiesta di un oggetto o lavoro

su misura senza la giusta selezione

della materia. Purapietra associa ad

ogni materiale la sua specifica finitura

per esaltarne il colore e la trama natu­

rale. Ogni finitura superficiale é studia­

ta per adattarsi al design materico e

all'oggetto da realizzare.

Tecnicità, virtuosismo e design awe­niristico sono i "pilastri" che si ripetono nei nostri prodotti, che sono realizzati in granito, quarzo e materiali naturali

(inseriti in un design sempre più eco­logico e sostenibile) che l'azienda riesce a plasmare come fossero tes­suti morbidi e vellutati, realizzando

prodotti "sartoriali" e trasformando in

un'arte leggera una sfida tecnica che si individua nell'arredo bagno e

nell'outdoor. Innovazione estetica e

tecnologica si ritrovano ovunque nei prodotti Purapietra, dove la natura di­venta "materia prima" ideale per realiz­zare elementi di design che si trasfor-

mano in architetture dalle linee con­temporanee e innovative. Linee che si rincorrono e riaccostano come in un mosaico, dando vita a forme pulite ed eteree che esaltano la bellezza della pietra, un materiale antico ma in grado di stupire trasformandosi in una mo­

dernità di forme e colori che ne esal­

tano la sua preziosità.

Page 24: Magazine mad051 By CReA

Potremmo quindi parlare di una componente artistica nei vostri progetti?

Sì, di arte legata al design, inserita in

un modulo. Larte è accentrata

sull'unicità e singolarità di un oggetto:

il design deve migliorare il vivere quo­

tidiano, donando forme uniche ma

che, con i macchinari in nostro pos­

sesso, possiamo ripetere. Nel nostro

caso, grazie alle qualità della pietra,

ogni oggetto di design è come un og­

getto d'arte.

l nostri progetti vanno di pari passo

con le tendenze culturali, artistiche e

tecnologiche del momento, nascen­

do sulla base di un linguaggio univer­

sale per tutti, che risponda all'origina­

lità del brand e alla sua espressione

modema e raffinata. Questo è tutto

ciò che ci diversifica. L'innovazione di

questo linguaggio comunica ciò che

facciamo, allineando il nostro lavoro

con le mode architettoniche e con le

necessità espresse dal cliente.

Un'evoluzione awenuta in maniera

naturale, in conseguenza alle richieste

dei progettisti e alle esigenze della

clientela.

Siete un'azienda che ha fatto del Made in ltaly uno dei suoi punti cardinali, ma come guardate ai mercati stranieri?

Se pensiamo a questa visione e alla sensibilità su queste tematiche, non

possiamo pensare solo all'Italia. In questi anni abbiamo esportato questi temi anche nei nostri viaggi. Medio­

riente, Europa dell'Est e Inghilterra. Realtà architettoniche a confronto ma

accomunate dal concetto di "su

misura globale" in cui il progetto, come una persona, viene vestita in maniera unica e con la propria perso­nalità.

Page 25: Magazine mad051 By CReA

PRODOTII: FOCUS

TRA CUORE E PIETRA LA MAGGIOR PARTE DELLE PIETRE NATURALI È DESTINATA PER L' EDIL IZIA PRIVATA E PER PROG ETTI DI ARCHITETTU RA

Tanti italiani che costruiscono un

nuovo spazio abitativo o lo rinnovano,

utilizzano marmi per la decorazione

sia degli interni che degli esterni.

Basta cambiare un top bagno o un

top cucina per dare un volto nuovo a

quel tipo di ambiente. Quindi i consu­

matori finali per la decorazione dei

propri appartamenti preferiscono delle

tonalità più uniformi. l colori più ri­

chiesti sono beige, bianco e grigio. La

maggior parte non preferisce le strut­

ture dominanti della pietra, ma chiede

colori più leggeri, diversi di come

venivano usati fino agli anni novanta

graniti ventati o esotici, così apprezza­

ti all'estero. Il classico ma immortale

Bianco Carrara o i resistenti graniti

della Sardegna, sono ormai in disuso.

A parte il lato estetico, la pietra impor­

tata conferisce al proprietario anche

un'emozione di Noblesse, elevando il

suo status. Come per le macchine, il

nome straniero ha sempre un mag­

gior fascino. Il trend dei giorni d'oggi è

questo. Bello, in armonia con l'am­

biente e se straniero ancora meglio.

48/ �\!l'

Una pietra italiana ancora fortemente

usata è la Pietra Serena (chiamata

anche Pietra Fiorentina). Proprio

Steve Jobs, cofondatore di Appie, ha

scelto questa pietra per i tantissimi

loro store ("Steve Jobs, durante un

viaggio in Italia, rimase tanto colpito

dalla pietra serena usata per i marcia­

piedi fiorentini . . ")

Ogni essenza rivela un territorio, una propria identità ed una propria forza

intrinseca. Solamente nel nostro terri­torio i materiali che da Michelangelo ai giorni d'oggi sono stati usati sono svariati: in Toscana oltre alla citata Pietra Serena e al Bianco Carrara, ci sono marmi di elevato pregio come il Bianco Statuario e il Giallo Siena. Nei

monti veronesi ci sono il Bianco

Asiago e il Rosso Verona, oltre alle pietre della Lessinia che pavimentano i portici di Bologna. Usando le pietre naturali, il design di oggi è la storia di ieri. Si fanno espressione tangibile

della fluidità e inafferrabilità del tempo.

La resistenza di alcuni graniti e porfidi non è scalfita dal tempo. Molti archi­

tetti hanno portato nelle cucine bloc­

chi di materia che oggi è diventata sempre più sottile, arrivando a lastre di soli cinque millimetri, che conferi­scono leggerezza a materiali estrema­mente duri. Da li in poi, ci si è spinti a

usare marmi e pietre più morbide per

addolcire i colori e i toni. In quest'ulti­mo caso viene richiesta al cliente una

più accurata manutenzione successi­va, oggi favorita dalla presenza di trat­tamenti protettivi per le pietre.

Siamo arrivati a liquidi di trattamento idrorepellenti e antimacchia che, oltre

a non alterare l'aspetto della pietra, sono certificati 'idonei per il contatto con gli alimenti'. Gli studi e le prove sulle pietre naturali sono arrivati ad un altissimo livello, per cui il cliente,

anche pulendo il suo top meno fre­quentemente, non deve aver paura dell'usura del materiale.

Page 26: Magazine mad051 By CReA

MATERIALI

Tommaso Meinardi

I N QUESTO NU M ERO PARLIAMO DI PARQUET: IL PAVIMENTO CHE HA SUPERATO TUTTE LE TEN DENZE, LE MODE PASSEGGERE, L'AWENTO DI NUOVE SUPERFICI. NEMMENO LA PI ETRA NATURALE, I L G RAN ITO O IL MARMO POSSONO VANTARE UN SUCCESSO S I M I LE.

Il parquet è una scelta di pavimenta­

zione che è entrata nel quotidiano

delle abitazioni.

Merito delle tecniche produttive, delle

essenze a disposizione e, non ultimo,

della grande diffusione e concorrenza

tra i diversi produttori.

Esistono due grandi famiglie

dotti che si contendono il mercato in

base alla finitura, cioè il trattamento

manutentivo e protettivo che viene

applicato in produzione: finitura a ver­

nice o ad olio.

La finitura a vernice è quella attual­

mente più diffusa, da almeno una

decade. Non parliamo più di un'anti­

estetica vemice lucida e con aspetto

"finto" tipo pellicola: oggi si usano ver­

niCI a base poliuretanica che

rivestono la superfice lignea in qual­

che micron di spessore. Prodotti ap­

plicati in linea produttiva mediante

50/ MLW

nebulizzatori o rulli a caldo, quindi in

assenza di impurità, con un risultato

estetico e durezza all'abrasione ec­

cezionali.

Generalmente il parquet verniciato

viene scelto da chi vuole il pavimento

in legno e, nel contempo, desidera un

pavimeDI o facile da pulire.

Il trattamento ad olio, invece, è una

scelta più profonda, che spesso

nasce da un lifestyle dell'acquirente.

Se nel trattamento a vemice c'è una

sorta di barriera quasi invisibile tra noi

ed il legno, nel pavimento trattato ad

olio questa barriera o filtro non esiste.

Il tatto, l'occhio e le nostre sensazioni

""'r""nr''"' del rapporto diretto con l'es-

vera e propria del legno:

perché l'olio penetra nella fibra

e funge così da protettivo.

Per i trattamenti ed i prodotti ma­

nutentivi esistono prodotti intera­

mente bio, che perseguo o questa fi­

losofia completamente, garantendo

questo rapporto dirett�(naturale, con

l'essenza. l

Il pavimento di legno trattato ad olio è

sempre una superficie resistente e

facile da mantenere pulita: è suffi­

ciente utilizzare i prodotti consegnati

all'atto della vendita, come la sapona­

ta di pulizia 0f/oca è un ottimo prodot­

to) che pulendo il materiale ne man-

TOMMASO MEINARDI, CLASSE 1 970, DAL 1 990 SI I NSERISCE N ELL'AZ I EN DA FAM IGLIARE MEINARDI ALESSAN DRO & C, FONDATA NEL 1 955 DAL NONNO PATERNO ALESSANDRO.

DOPO AVER CONSOLI DATO LA CONOSCENZA DEl MATERIALI EDILI E DELLA LOGISTICA, I N IZ IA A G ESTI RE LE VARI E COMPETENZE AZ IENDALI.

DAL 2004 OPERA IN UNO SHOWROOM DI 600MQ CON SERVIZ IO DI LOG ISTICA E MAGAZZ INO ADIACENTE.

I N QUESTO NU M ERO HA OFF ERTO LA SUA COMPETENTE COLLABORAZ IONE CHE PROSEG U I RÀ NELLE PROSSIME USCITE.

tiene equilibrata l'oliatura.

Inoltre, un pavimento trattato ad olio

acquisterà carattere e fascino nel

tempo, con la normale usura: infatti,

se nel trattamento a vernice non è

possibile "riparare" o nascondere certi

graffi o urti che accidentalmente pos­

sono verificarsi, nel trattamento ad

olio questi vengono completamente

mimetizzati dalla semplice manuten­

zione ordinaria e diventano parte inte­

grante dell'estetica naturale del pavi­

mento.

Affinché si possa godere appieno di

un pavimento in legno, provando la

magnifica sensazione di camminare a

piedi nudi sul legno, un altro valore

determinante su cui focalizzare l'at­

tenzione è l'aspetto della posa in

opera.

Formati e finiture possono avere di­

verse scelte di andamento di posa e

la stessa deve essere orientato alla

qualità assoluta del servizio, vista la

sua importanza, determinando così

un prezzo finale corretto per un risulta­

to che deve mirare all'eccellenza.

Sebbene, decenni or sono, si usasse

posare il pavimento grezzo, levigare e

trattare in opera, oggi questa prassi è

quasi del tutto abbandonata: la posa

del parquet è molto simile alla posa di

una qualsiasi ceramica.

Occorre verificare consistenza ed ig­

rometria del supporto, trattandosi di

materiale sensibile ai movimenti ed ai

sottofondi umidi ma, nonostante

questo, la tecnica di posa è sempre

abbastanza rapida.

l collanti utilizzati sono senza emissio­

ni VOC ed alcuni perfino certificati in

base ai parametri della bioedilizia: in

alcuni casi si opta anche per la posa

così detta flottante o sopraelevata.

La posa flottante o sopraelevata è un

tipo di posa che viene eseguita ge­

neralmente per sopperire problema­

tiche di sottofondo, come nel caso in

cui si debba posare una pavimenta­

zione sopra un vecchio pavimento

degradato oppure su un sottofondo

non troppo consistente.

In questi casi, si preferisce posare in­

terponendo un feltro in polietilene,

sughero o altro materiale tra sottofon­

do e plancia di legno: cosi il pavimen­

to posato è completamente isolato ed

indipendente dalla struttura.

Posare a colla o posare con tecnica

flottante, a seconda del cantiere, può

avere costi sensibilmente differenti: la

posa flottante generalmente costa

qualche euro in meno al metro

quadro e risulta anche più veloce.

È anche vero che la posa a colla per­

mette l'adesione di tutti i formati in

produzione e di innumerevoli schemi

di posa: a correre, a spina, a qua­

drotte, in diagonale e così via.

Ogni schema ha naturalmente un suo

costo al metro quadro: ad esempio,

una posa a spina di pesce (che può

essere spina francese, ungherese

etc.) richiederà più tempo ed attenzio­

ne di una posa a correre. Il risultato,

ad esempio con un listoncino sempli­

cissimo di rovere, sarà un pregiato

pavimento che potrà essere inserito in

un contesto di arredamento classico

o minimale.

La posa in opera flottante si applica

solo con plance di una certa dimen­

sione e con un andamento di posa a

correre, per permettere un fissaggio

stabile: naturalmente può essere

posato con andamento ortogonale o

diagonale rispetto alle pareti.

Page 27: Magazine mad051 By CReA

Da sempre il Design è una delle principali leve strategiche della GO DORIGO, che ha contribuito alla nascita di un "laboratorio interno del made in ltaly" che dà forma alle nuove idee e stimola sperimentazioni costruttive che si trasformano in porte di successo.

La collezione DECOR si inserisce

ottimamente in tutti gli ambienti, grazie alle incisioni ricavate sulla superficie della porta che la rendono ricca di

particolari e pregiata agli occhi di chi la guarda.

La vasta gamma di decori e la possibilità di personalizzare ogni porta

con il colore desiderato rendono questi prodotti molto apprezzati dagli architetti e dai consumatori che vogliono dare un tocco di personalità alle proprie realizzazioni o alla propria

abitazione.

ITALIAN DOORS STORY

Page 28: Magazine mad051 By CReA
Page 29: Magazine mad051 By CReA

l NEGOZI DEL DOMANI

CREA LABORATORIO D'INTERNI

L' IDEA ALLA BASE DEL NOSTRO PROGETTO È LA REALIZZAZIONE DI UNO SPAZ IO CREATIVO E DI PROGETTAZ IONE CH E VEDE LA M ESSA I N PRATICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE DALLO STU DIO E DALL' ESPE­R IENZA PLU R I ENNALE DEl SOCI FONDATORI.

Si vuole proporre sul mercato come

alternativa al negozio "vecchio stile"

vista la necessità da parte del cliente

di acquistare il mobile per l'arreda­

mento con la voglia di inserirlo in un

ambiente pensato e creato secondo

le esigenze personali.

CReA Laboratorio d'interni nasce

dalla volontà di realizzare un nuovo

spazio finalizzato alla vendita con un

concept diverso dal classico negozio

di arredamento.

Lobbiettivo fondamentale è quello di

proporre competenza, progettazione

e idee innovative, senza interfacciarsi

al cliente con i soli prodotti esposti

come farebbe una consueta dis­

tribuzione ma trasformando lo spazio

fisico del negozio al fine di trasmettere

la sensazione di una casa-laboratorio.

l progettisti accompagneranno la

scelta del cliente dal mobile ai mate­

riali, grazie alla collaborazione con

56/ MLW

MAD051 avranno la possibilità di

creare infiniti mood attraverso l'utilizzo

dei materiali a disposizione tra cui

piastrelle, parquet, gres, resine,

tessuti, carte da parati e molto altro, al

fine di realizzare l'allestimento deside­

rato.

Il mobile non sarà l'unico elemento

valutato, ma diventerà parte inte­

grante di un più ampio progetto di in­

terior.

Gli strumenti messi a disposizione da

"CReA" hanno il compito di posizio­

nare il cliente al centro della sua idea

di spazio e permettergli così di realiz­

zare ciò che desidera; la sostanziale

differenza è proprio questa, cambiare

il modo di arredare uno spazio.

All'interno del laboratorio verranno

proposte aziende di design, offrendo

prodotti ricercati e che possano ris­

pondere alle esigenze di "CReA" e dei

suoi clienti.

Lattuale difficile momento nel merca­

to del mobile ci ha spinto ad attuare

una proposta che possa incontrare

maggiormente le esigenze delle per­

sone, in modo più propulsivo e pro­

positivo per fare la differenza.

Attraverso un'attenta ricerca è stata

selezionata la location ideale per ac­

cogliere la casa-laboratorio di

"CReA". Un ambiente dal carattere

storico nel centro della città di Biella

con ampia visibilità su strada per fo­

calizzare l'attenzione dall'esterno

verso l'intemo del negozio.

L esposizione è stata realizzata dando

importanza al design dei diversi am­

bienti con la concreta possibilità di

venire in contatto con le molteplici

combinazioni materiche. Dal centro

del negozio si potranno percepire le

idee che "CReA" propone a 360

gradi.

CReA Laboratorio d'interni Via Vescovado, 1 6 1 3900 Biella [email protected]

888

Page 30: Magazine mad051 By CReA

ABB IAMO GRANO I I O EE PER GRANO I PROGETT I . OAL 1970.

a r E a P R U i rl E n T I

Da oltre 40 anni, noi di Area Pavimenti selezioniamo le soluzioni migliori per rendere confortevoli e belli gli ambienti in cui vivete. Se non le troviamo, le creiamo: il rapporto consolidato con i fornitori più qualificati e i designer più all'avanguardia ci permette di esaudire ogni vostro desiderio, se non di anticiparlo.

Ci appassiona ciò che è bello, ma

non riusciamo a rinunciare alla praticità; ci piacciono le soluzioni a effetto, ma apprezziamo la semplicità della Natura, che rispettiamo sia nella

scelta dei prodotti, sia nel modo in cui li trasportiamo, li imballiamo e li

proponiamo ai nostri clienti.

Che stiate cercando il calore di un pavimento in legno rifinito con olio biologico, la resistenza di un laminato tecnico ad alte prestazioni o il comfort di un resiliente silenzioso e pratico,

abbiamo la soluzione che fa per voi. Senza dimenticare che la nostra offerta sa uscire dalle mura di casa, per vestire gli spazi esterni con proposte nel giusto equilibrio tra stile, ecologia e semplicità di

manutenzione.

AREA PAVIMENTI. UNA SCELTA DI BASE.

Area Pavimenti

Via Linussio 52, 331 00 Udine - 0432 522727

StudioA by Area Pavimenti Viale Bligny 54, 20 1 36 Milano - 02

67382734

www.areapavimenti. it

info@areapavimenti. it

Page 31: Magazine mad051 By CReA
Page 32: Magazine mad051 By CReA

CASAM AD05 1

's, ,. Emanuele Cani r y•: emanuele@mad05 1 . it

ARRIVA LA FORMAZIONE IN CASAMA0051 L'AREA RISTRUTTURAZIONE MAD051 È COMPOSTA ATTUAL MENTE DA CI RCA VENT I AZ I ENDE, UNA G RANDE TAVOLOZZA CON VENT I COLORI, PER DIP ING ERE IL QUAD RO CHE OGNUNO DI NOI IM MAG INA.

Ma per creare opere d'arte di succes­

so è necessario partire dalla semplifi­

cazione massima dei tratti e delle

pennellate.

Per questo MAD051 , con uno sforzo

organizzativo serio e profondo, offre

un servizio di formazione e di appro­

fondimento ai punti vendita distribuiti

nelle reg1oni in cui opera, con 11 focus

centrato su gusto e tecn1ca.

A partire da settembre 201 4, terremo

questi incontri soprattutto presso la

nuova sede operativa:

CASAMAD051 ,

Lo scopo di questo importantissimo

servizio è rendere i punti vendita au­

tonom nel l 'uso del matenale a loro

disposizione, fornendo una formazio­

ne iniziale di base per poi approfon­

dire i temi con incontri mirati supporta­

ti dai responsabili aziendali e dalla

nostra Tata dell'lnterior.

64/ MA[f'

Gli incontri fino ad oggi si sono tenuti

presso i negozi di alcune zone; le diffi­

coltà incontrate in queste situazioni

sono spesso legate agli imprevisti

classici della "quotidianità" del punto

vendita (telefonate, arrivo di clienti,

appuntamenti fissati da tempo etc. )

con risultati alterni e livelli di attenzione

non sempre adeguati.

Anche per questo abbiamo ritenuto

opportuno, per il prossimo futuro,

concentrare la formazione in maniera

più incisiva presso la sede operativa,

tenendo conto dell'imminente inaugu­

razione di CASAMAD051 , il prossimo

22 settembre. Affronteremo gli argo­

menti centrali az1enda per azienda,

differenziando la formazione in base al

livello di partenza dei singoli negozi ,

Abbiamo stilato un programma che

prevede incontri da effettuare con

continuità presso CASAMAD051 : tale

programma è stato concordato con i

"depositari del sapere" delle aziende

presenti nel l 'Area Ristruttu- razione

per supportare al meglio la crescita

del punto vendita in termini di

conoscenza, autonomia, entusiasmo

(con la nostra Tata dell'lnterior) cer­

cando di integrare il lavoro quotidiano

che i negozi già svolgono.

Agli incontri parteciperanno piccoli

gruppi di persone, di massima quindi­

ci , provenienti da più regioni per

potersi meglio confrontare sulle varie

attività ; gli incontri si terranno dalla

mattina, approfondendo una delle

aziende e proseguendo nel pomerig­

gio con un secondo argomento, per

ottimizzare trasferte e viaggi ,

Le date saranno fissate con un dis­

creto anticipo, permettendo ad

ognuno una comoda organizzazione,

e non saranno modificabili per via

delle difficoltà organizzative che a

volte purtroppo "sfuggono" ,

Avremo alcune "contaminazioni" con

la nostra Tata dell'lnterior e saremo

owiamente aperti, nei limiti del possi­

bile, ad eventuali vostre richieste sui

temi più sensibili collegati all'area o­

perativa presente in negozio (per

questo scrivete in anticipo a emanue­

le.cani@mad051 .it)

888

,M,i\IT / 65

Page 33: Magazine mad051 By CReA

Ci teniamo a sottolineare l'impegno

che dedicheremo (e richiederemo anche a voi) nei prossimi mesi sull'argomento formazione. Saremo impegnati continuativamente uno o

due giomi alla settimana, presenti in prima persona nell'organizzazione condividendo i temi e le necessità pri­

marie con i tecnici aziendali (la cui di­sponibilità e collaborazione dice tutto di quanta importanza sia attribuita a

questo tema).

Infine saremo impegnati anche nell'accoglienza a CASAMA0051 : un

bel pranzo insieme nella zona hospi­tality dove se qualcuno vorrà cimen­

tarsi con noi nell'approntamento potrà farlo liberamente ricevendo grembiule e mestolo, per poi riprendere a "stu­diare".

E' evidente che l'ingrediente più im­

portante di tutti sarà il punto vendita.

Il percorso iniziato potrà evolversi solo

con la vostra presenza continuativa: siamo coscienti che non avete

tempo, che il lavoro genera problemi, che siamo lontani, che c'è brutto

tempo, che il lunedì non va bene, che il martedì proprio non posso . . . per

questo non saremo insistenti.

Crescere dipende dalla passione e dall'impegno di tutti, la conseguenza della preparazione e della conoscen­za è generare soddisfazione e utile, dal momento che imparare non è un

obbligo ma una scelta. Noi ci auguria­mo di avervi tutti presenti per argo­

mentare, condividere e trarre benefi­cio anche dal confronto tra colleghi.

VI ASPETTIAMO!

M.!.W 1 67

Page 34: Magazine mad051 By CReA

L'AGENZIA

AGENZIA FAZIO: UNO SGUARDO AL FUTURO PER TORNARE AL PASSATO

L'agenzia Fazio Rappresentanze, nata

come specialista nell'ambito delle

cucine componibili e dei sistemi

arredativi, opera nel settore

dell'arredamento da venticinque anni

in collaborazione con le più importanti

aziende del mercato nazionale e inter­

nazionale.

Da sempre offriamo ai nostri clienti

consulenza in progettazione, forma­

zione, strategie gestionali e commer­

ciali , proponiamo loro opportunità per

distinguersi in un mercato che nel

corso degli ultimi quindici anni è cam­

biato profondamente.

La forte fiessione degli ultimi sei anni e

l'appiattimento dell'offerta nei nume­

rosi punti vendita hanno portato in

secondo piano la professionalità dei

progettisti, spingendoli a impostare la

vendita esclusivamente sulla variabile

del prezzo. Da qui la scelta dei com­

ponenti dell'agenzia Fazio (Santo

Fazio e Pino Santalucia) di intrapren­

dere una nuova strada, di aderire ad

un progetto unico fino ad oggi nel set­

tore dell 'arredamento, in grado di sti-

68 1 �\!l'

molare la fantasia dei migliori punti

vendita ed esaltarne le qualità di pro­

gettazione e consulenza.

Il progetto MyStyle di MAD051

richiede tempo, sacrificio e dedizione,

aspetti fondamentali per noi e per i

nostri clienti. l nuovi materiali che

MAD051 ci permette di proporre con­

sentono a tutti gli addetti ai lavori di re­

alizzare i sogni di chi decide di ristrut­

turare la propria abitazione, curando

tutti i dettagli e non lasciando nulla al

caso. Il negozio di arredamento, che

fino a poco tempo fa progettava e

vendeva esclusivamente mobili, oggi

è in grado di proporre ed abbinare

tutti i materiali in maniera armoniosa,

dagli arredi ai pavimenti e rivestimenti

fino all'arredo bagno, diventando l' uni­

co referente e responsabile del can­

tiere in collaborazione con artigiani

qualificati.

Tutto questo ha notevolmente au­

mentato le nostre competenze ma,

soprattutto, la considerazione e la fi­

ducia nei nostri confronti da parte dei

migliori negozi di arredamento del ter­

ritorio; di fatto, ci sentiamo consulenti

con una visione molto chiara: il futuro

sarà migliore in quelle strutture in

grado di distinguersi in un mercato in

continuo divenire. La nostra missione

è stimolare ed accelerare il processo

che pone il negozio di mobili al centro

di questo cambiamento repentino.

Quando ci è stato proposto di portare

nelle province del Piemonte un nuovo

modo di lavorare, abbiamo letto im­

mediatamente le grandi opportunità

che il progetto era in grado di offrire

ed oggi , a distanza di quasi due anni,

i risultati premiano le nostre scelte.

Riteniamo sia questa la strada giusta

da percorrere per essere protagonisti

nell'evoluzione del nostro settore.

M.i\IT / 69

Page 35: Magazine mad051 By CReA

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Alessandro Muzzarelli [email protected]

UN CANTIERE A CIELO APERTO COSA È SUCCESSO N ELL' U LTI MO QUADRIMESTRE A CASAMAD051 ?

Cari lettori, ci siamo lasciati con il

numero zero del magazine a maggio

e siamo di nuovo attivi, vivi per il

numero uno.

Per fortuna non mancano le novità su

cui informarvi, in particolare in questi

mesi abbiamo lavorato sulla comuni­

cazione del Concept, sugli ingredienti

che lo compongono, sulla grafica che

lo esprime e il risultato è stato un ca­

talogo di presentazione efficace,

sobrio, concreto ma non privo di fa­

scino e una nuova interpretazione

dello spazio con cui conferire il

progetto MAD051 al mercato.

Lo spazio MAD051 , che è utilizzato

ormai da sessanta dei punti vendita

più rappresentativi del Centro-Nord

Italia, lo abbiamo immaginato come

un'area gioco, con tutti i "mattoncini"

sparsi in giro e, nel mezzo di questo

allegro caos disorganizzato (o orga­

nizzato, a seconda di come si ama

giocare), un enorme tavolo attorno al

quale radunarsi per "costruire la casa

dei sogni", lavorando sul progetto

generale insieme ai propri clienti, con

un approccio fresco, coinvolgente,

diverso dalla maggior parte dei "soliti"

negozi.

Nel dedicarsi alla casa dei sogni con

un approccio generale, non poteva

mancare una particolare attenzione ai

luoghi e agli spazi dove sviluppare la

creatività, per questo è nata anche

una parete che abbiamo amichevol­

mente battezzato "le idee in verticale",

dove si può entrare nel singolo am­

biente, percorrere strade inesplorate,

tutte collegate all'esperienza visiva e

tattile, perché fare interior, che è lo

scopo primario dell'esistenza di

questo spazio nei negozi, alla fine è

una questione di materia, colore, e

gusto . . . mixati nelle giuste dosi.

Lo spazio MAD051 è il luogo dove la

nostra Tata dell'lnterior Cristina si

perde felicemente (dobbiamo spesso

"recuperarla" per non perderla come i

bimbi con secchiello e paletta in

spiaggia) e all'intemo del quale, giran­

do per i negozi che condividono con

noi questo percorso, vediamo

sempre più gente soddisfatta, allegra,

meno musi lunghi, più attività, un ap­

proccio positivo e creativo, dove ogni

collaboratore, cliente, titolare, trova

stimoli e modi diversi per entrare in

contatto reale con la propria idea di

casa.

Persino gli "amministrativi" trovano ar­

gomenti utili, avendo a disposizione

una griglia costi generata da

MAD051 , che permette anche ai

meno volenterosi di avere una "bus­

sola" per tenere d'occhio quel prezzo

che non bisogna mai dimenticare

mentre si corre nelle infinite praterie

della creatività.

888

l punti di forza di questo contenitore

per il pubblico, fatto di lamiera cruda,

a rappresentarne l'estrema semplicità

di idee (quali testimonianza della forza

del pensiero e della necessità di cam­

biamento), di cultura del settore e

creatività (dove ci sono cultura e crea­

tività, nascono nuove idee), di colori

(che testimoniano il piacere della vita),

sono essenzialmente tre:

• Un panorama esaustivo di tutto

quanto occorre per fare real­

mente ristrutturazione, compreso

un possibile servizio di chiavi in

mano

• Equilibrio e neutralità

• Appeal e immediatezza

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IL PUNTO DELLA SITUAZIONE In merito al primo punto è attivo un pool di aziende in grado di coprire le esigenze della ristrutturazione, che permette di affrontare il tema senza li­mitazioni.

Per questo, i materiali nello spazio sono: mosaico, ceramica, ceramica a basso spessore, marmi e pietre, par­quet, laminato, moquette, pittura, la­miera, Corian e tessile, che grazie ad alcune aziende di prim'ordine vengo­no elaborati sapientemente, fornendo così manufatti custom direttamente su disegno.

Owiamente non mancano le aziende di prodotto finito che fornendo rubi­

netteria di design, illuminotecnica, porte d'arredo, sanitari, vasche, box doccia e tutta l'area wellness/benes­sere completano la proposta, com­prendendo anche un'azienda di infissi e una di scale in opera.

Ecco, da parte nostra crediamo che in questa profondità della ricerca,

negli equilibri generati e nei partner attivi, unitamente alla sapienza pro­gettuale dei nostri clienti, ci sia un valore importante da trasferire al pub­blico ed un'opportunità per l'acqui­

rente di essere seguito attentamente

nei contenuti, prima che in un sempli­

ce costo.

Per il secondo punto il lavoro è stato ancora più importante, abbiamo ricer­cato equilibrio, neutralità attraverso la scelta dei toni, delle nuance estetiche di tutte le aziende, coinvolgendo

alcuni stylist nella selezione, interve­nendo sui tagli dei campionari (dimen­sioni e forme) e comparando tutti i

campioni su una guida estetica in cui i toni fossero quelli giusti e soprattutto

interscambiabili, per permettere l'alte­rnanza di materiali e prezzi senza compromettere il gusto.

Il risultato è equilibrato, pratico, con­

vincente : la nostra Tata dell'lnterior, Cristina Romanello, sta girando tutta Italia insieme ai nostri commerciali e agli agenti per trasferire, aiutare, sen­sibilizzare i negozi all'uso dello stru­

mento, al gusto e all'alternanza dei materiali, per proporre uno stile e un mix vincente in grado di soddisfare,

affascinare e convincere un acquiren­te esigente e attento.

Tutto questo sta producendo tante piccole e grandi soddisfazioni che tra­sformeranno, progressivamente, un negozio di mobili in un consulente di Interi or.

Un privato, recandosi in un negozio d'arredamento, ha il diritto di capire fin dal primo momento di cosa si stia

parlando, di quale lingua l'arredatore intenda awalersi per arredargli casa, quale differenza corra tra un negozio e

l'altro; in questo l'area MAD051 è un formidabile equilibrio di appeal, effica­

cia ed immediatezza, mette subito a proprio agio e permette all'acquirente di entrare nel proprio sogno con la

consapevolezza di essere seguito da persone attente e capaci, in grado di fornirgli tutti quei consigli che fanno

della casa il rifugio dove custodire il

meglio di noi. Vi aspettiamo nei miglio­ri negozi d'arredamento d'Italia.

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·ristrutturare è s mplice.