Magari unit cinema-bis

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Italiano L2

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CINEMA

UNITÀ 13

arti 1 IntroduzioneQuali di questi film sono italiani? Discutine con un compagno.

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2 Leggere2a In questa pagina ci sono le locandine di alcuni tra i più importanti film italiani. Tutti appartengono a diversi

generi e momenti della storia del cinema italiano. Lavora con un compagno. Unite le locandine dei film ai generi escambiatevi le eventuali informazioni che avete sui film.

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Il cinema d’autoreLa commedia all’italiana

Il Giallo horror

Il Neorealismo

Lo Spaghetti western

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1. Il NeorealismoGli anni dell’immediato dopoguerra rap-presentano il periodo forse più difficileche l’Italia abbia attraversato nella propriastoria moderna. Ma fu proprio in quellarealtà di disperazione mista a speranzache un gruppo di registi trovò ispirazione:la guerra aveva messo il Paese in ginoc-chio, ma sembrava a molti che l’Italiaavesse ormai superato il peggio e che fossegiunto il momento di parlare del passatopiù recente e del presente nel modo piùdiretto possibile e che bisognasse farlo inun linguaggio comprensibile a tutti.Caratteristica del Neorealismo era infattiil rappresentare la situazione reale delPaese attraverso opere che trattasseroprincipalmente di famiglie povere, con

attori non professionisti ripresidalla vita di tutti i giorni econ una particolare attenzio-ne all’uso della lingua facen-

do anche ricorso ai dialettiregionali.

Parte della critica riteneva che ilNeorealismo non fosse altro che un modoper fare film a basso costo. A loro replicòil maggior regista del movimento,VittorioDe Sica: “_______________”.

L’atto di nascita uffi-ciale del Neorea-lismo fu l’uscita diRoma città aperta,che era stato giratoin condizioni di for-

tuna nel 1945 da Roberto Rossellini.Raccontò poi il grande regista:“_______________”.Altre opere fondamentali: R. Rossellini:Paisà, Germania anno zero; V. De Sica:Sciuscià, Ladri di biciclette; L. Visconti: Laterra trema.

2b Leggi il testo e inserisci nei giusti spazi le citazioni.

2. La commedia all’italianaNonostante il successo ottenuto, la stagionedel Neorealismo durò solo pochi anni. Conil ritrovato benessere, i toni si attenuaronoe, dalla metà degli anni cinquanta, si svi-luppò un nuovo genere denominato delneorealismo rosa, che di fattoera il progenitore della com-media all’italiana, più facilee spensierata.“_______________”. Sonoparole del regista DinoRisi, che mostrano un pre-giudizio che accompagnòa lungo la commedia. Mase c’è un genere che harappresentato la colonna verte-brale del cinema italiano, que-sto è proprio la commedia, chespostò l’asse del Neorealismodal registro tragico a quellocomico, mostrando virtù e(soprattutto) vizi dell’italianotipo e di un’italianità emblemati-ca di quegli anni.

La data di nascitadella commediaall’italiana vienefatta risalire al1958, con I solitiignoti di MarioMonicelli. Erano

gli anni del boom economico: mentre ilpaese viveva un periodo di impetuosa cre-scita, il cinema della risata assunse connota-ti d’amarezza, raccontando i lati oscuri diquesto fenomeno: le speranze ma anche gliabbagli e le illusioni. Come disse ancoraDino Risi a distanza di anni da quegli esor-di: “_______________”.Altre opere fondamentali: D. Risi: Il sorpas-so; M. Monicelli: La grande guerra; P.Germi: Divorzio all’italiana.

3. Il cinema d’autoreAlla fine degli anni ‘50 s’imposero all’atten-zione anche tre registi che non potevanoessere incasellati in alcun filone: Federico

Fellini, MichelangeloAntonioni e Pier PaoloPasolini. Il più famoso eimportante, anche per isuoi cinque premi Oscar,è certamente FedericoFellini (1920 - 1993).

Nonostante il successo dei suoi primifilm, nel 1960 con il film La dolce vita,Fellini abbandonò gli schemi narrativitradizionali e approdò ad un universocircense onirico e fantastico, spesso di dif-ficile lettura per il pubblico ma moltoamato dalla critica. Disse lui stesso:“_______________”.

Conosciuto come il maestro dell’alie-nazione e dell’incomunicabilità,Michelangelo Antonioni (1912 - 2007,premio Oscar alla carriera nel 1995)produsse, negli anni ‘60, una trilogia(L’avventura, La notte, L’eclisse) entra-ta di diritto nella storia del cinemaitaliano. Con questi film, ma anchecon altri capolavori che li seguirono,

la sua cinematografia, lenta e riflessiva,divenne proverbiale. A tale proposito disse:“_______________”.Pier Paolo Pasolini (1922 - 1975) è statosenz’altro la più autorevole figura di intel-lettuale che l’Italia abbia avuto nel dopo-guerra. Intellettuale a tutto tondo, furomanziere, saggista, poeta, drammaturgo,regista. Esordì nel cinema nel 1961 conAccattone, che narrava delsottoproletariato che vivenelle periferie delle grandicittà senza alcuna speranzaper un miglioramento

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CINEMA13 arti

Un viaggio nel cinemaitaliano, dal dopoguerraai giorni nostri.

Storia e generi del

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CINEMA

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della propria condizione, a cuinon resta che la morte come viadi uscita da una condizionedisperante. Fin dai suoi inizi die-tro la macchina da presa realizzòcome il cinema fosse un linguag-gio completamente diverso dallealtre arti e in principal modo dallaletteratura: “_______________”.Girò oltre venti film, tutti geniali eprovocatori, fino alla morte violenta del1975.Altre opere fondamentali: F. Fellini: Lastrada, Le notti di Cabiria, 81/2, Amarcord;M. Antonioni: Deserto Rosso, ZabriskiePoint, Blow up. P. P. Pasolini: MammaRoma, Il vangelo secondo Matteo.

4. Lo Spaghetti westernNel 1964, con il film Per un pugno didollari, nacque il genere Spaghetti westerngrazie al regista Sergio Leone, che ne fuinterprete così grande da venire acclamatocome “Maestro” anche dai maggiori cinea-sti americani. Inizialmente il termine, natonegli Stati Uniti, indicava pellicole girate initaliano con budget ridotti ed uno stileminimalista, in parte intenzionalmente, inparte come conseguenza dei mezzi limita-ti. In realtà lo Spaghetti western, almenonelle pellicole più riuscite, si distinguevanettamente dal western americano, nonsolo per le location (i film erano quasisempre girati in Europa) ma soprattutto

per i personaggi:il protagonistainfatti non èquasi mai uneroe, ma piùspesso un antie-roe mosso da

interesse personaleinvece che da moti-

vazioni idealistiche. Il western italianoinoltre non è ottimista come quello classicoe presenta quasi sempre il denaro comeunico vero interesse.Differentemente dal cowboy “originale”,quello “italiano” gioca sporco e non ci

pensa due voltea sparare perprimo, se que-sto soddisfa ilsuo personale

senso della giustizia. Vera incarnazione diquesto profilo era l’attore Clint Eastwood,lanciato da Sergio Leone, che di lui amavadire: “_______________”.Altre opere fondamentali: S. Leone: Perqualche dollaro in più, Il buono il brutto ilcattivo, C’era una volta il West.

5. Il giallo horrorIl giallo horror italiano trovò negli anni’70 un regista in grado di portarlo alsuccesso internazionale. Dario Argentoebbe fin dai suoi primi film il merito distravolgere i canoni narrativi dell’hor-

arti 13

ror di quei tempi dandogli latensione tipica del thriller. Ilsuo Profondo rosso, del 1975,era una perfetta fusione di gial-lo-thriller-horror che si distin-gueva per alcune caratteristiche origi-nali da quello anglosassone: il mostro nonveniva mai esibito in modo esplicito marimaneva nell’ombra, la vittima era sem-

pre una donna e, non da ultimo, le storieerano sempre ambientate in una grandecittà italiana, cosa assolutamente originaleche sarà in futuro uno dei marchi di fabbri-ca di questo genere.Altre opere fondamentali: D. Argento:L’uccello dalle piume di cristallo, Opera.

6. OggiUna nuova generazionedi registi ha contribuito ariportare il cinema italia-no a discreti livelli a parti-re dalla fine degli anniottanta. Tuttavia nessuno èriconducibile ad un genereben definito quanto semmai ad uno stileproprio, unico e ben caratterizzato. Tra i

più importanti vanno citati ivincitori di premi OscarGiuseppe Tornatore, GabrieleSalvatores e Roberto Benignioltre a Nanni Moretti, MarcoTullio Giordana e GabrieleMuccino.

1 Mi ricordo che la sera che fupresentato, Roma città aperta

fu pure fischiato, una parte dellacritica era totalmente negativa el’altra, anche quella che accettava,in un certo senso, il film, battevasu questo punto: che si confonde-va la cronaca con l’arte, ecceteraeccetera

5 Mi piace perché è un attoreche ha solo due espressioni:

una con il sigaro e una senza ilsigaro

2 La grande difficoltà che unoscrittore deve affrontare per

esprimersi “girando” è che nel cine-ma non esiste la metafora. Tutta lalingua scritta consiste praticamentein una serie di metafore, più o menoconcentrate, ora lunghe con parago-ni e similitudini, ora immediate. Nelcinema tutto ciò non esiste

6 Perché ostinarsi a dire comme-dia all’italiana? Quelle che ven-

gono fatte in America non vengonochiamate all’americana

3 In quegli anni c’era ottimismo,speranza, voglia anche di cre-

scere e di arricchire, di lavorare, diguadagnare. Andavano in Vespa, inbicicletta e poi è nata l’automobileche io ho raccontato in un film, IlSorpasso, degli anni ’60. Era ilperiodo del boom, cresce l’Italia,cresce il benessere e cresce anche lavoglia di superfluo che oggi trionfa

7 Sento il bisogno di essereasciutto, di dire le cose il meno

possibile, di usare i mezzi più sem-plici e il minor numero di mezzi

4 Molti dicono che il neorealismofu un bisogno nostro di rispar-

miare, di spendere poco… no, non èvero. Fu veramente un bisogno didire la verità, di avere il coraggio didire la verità e di portare quindi lamacchina da presa non nelle vecchiecostruzioni di Cinecittà, di cartape-sta, ma portarle nella vita, nella realtàdove realmente vivono gli uomini

8 Il cinema somiglia moltissimoal circo. È probabile che se il

circo non fosse esistito, io non avreimai fatto cinema

cinema italiano

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3 Analisi lessicale Scegli, nelle frasi estratte dal testo dell’attività 2b, l’aggettivo più appropriato. Poi consultati con un compagno e senecessario verificate sul testo.

1. Gli anni dell’immediato dopoguerra rappresentano il periodo forse più difficile che l’Italia abbia attraversato nella propria storia moderna/odierna/presente.

2. Caratteristica del Neorealismo era infatti il rappresentare la situazione vera/reale/sicura del Paese…3. Parte della critica riteneva che il Neorealismo non fosse altro che un modo per fare film a piccolo/poco/basso

costo. 4. …se c’è un genere che ha rappresentato la colonna vertebrale/ossea/principale del cinema italiano, è proprio

la commedia…5. …il cinema della risata assunse connotati d’amarezza, raccontando i lati oscuri/scuri/neri di questo fenomeno.6. …esordì nel cinema nel 1961 con Accattone, che narrava del sottoproletariato che vive nelle periferie delle

grandi/vaste/larghe città.7. Inizialmente il termine, nato negli Stati Uniti, indicava pellicole girate in italiano con budget ridotti ed uno

stile minimalista, in parte intenzionalmente, in parte come conseguenza dei mezzi limitati/scarsi/modesti.

5 Analisi grammaticale5a Sottolinea, nel paragrafo 1 (Il Neorealismo) del testo dell’attività 2b, sei verbi al congiuntivo. Poi inseriscili

nella tabella qui sotto lavorando con un compagno.

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CINEMA13 arti

È forse il più noto giornalista cinematograficoitaliano. Ha portato in televisione il genere del-l’intervista colloquiale, cercando di mettere inluce i tratti più autentici degli artisti, facendo

con loro più delle chiacchierate tra amici che delle vere e pro-prie interviste. Forse per questo suo modo di porsi è divenu-to amico di personaggi come Fellini e Benigni. Quest’ultimogli ha sempre rilasciato delle esilaranti interviste.

Vincenzo Mollica

congiuntivo imperfetto congiuntivo passato congiuntivo trapassato

Sei uno studente di cinema. Fai una ricerca sulla storia delcinema italiano e chiami il più popolare critico cinematogra-fico italiano, Vincenzo Mollica, per fargli un’intervista. Hai15 minuti di tempo per preparare le domande da fargli (lavo-ra in gruppo con gli altri studenti di cinema). Se necessario,leggete il box su Vincenzo Mollica e rileggete il testo sulla sto-ria del cinema italiano.

Sei Vincenzo Mollica (leggi il box). Vieni chiamato da unostudente straniero che vuole farti un’intervista per scrivere unarticolo sulla storia del cinema italiano.Hai 15 minuti di tempo per prepararti a rispondere (lavora ingruppo con gli altri Vincenzo Mollica). Se necessario, rileggeteil testo sulla storia del cinema italiano.

SStudente di cinematudente di cinema VincenzVincenzo Mo Mollicaollica

4 ParlareLavora in coppia con un compagno (studente di cinema e Vincenzo Mollica) e leggi le istruzioni che ti riguardano.Poi iniziate l’intervista.

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5b Il congiuntivo passato e il congiuntivo trapassato sono due tempi composti. Come si formano? Completa la regola.

5c Lavora ancora sul paragrafo 1 del testo. Trova, per ogni frase principale della prima colonna, la frasesecondaria corrispondente. Per ogni frase specifica anche il tempo, come negli esempi.

5d Ricordi la regola nel box a destra (Unità 8 pag. 81)?Osserva la seconda e la quarta colonna del punto 5c. Inquali casi la regola non è valida e perché? Discutine conun compagno. Aiutatevi inserendo in ogni casella dell’ulti-ma colonna le due sigle descritte qui sotto.

CONT - L’azione della secondaria è contemporanea all’azione della principale.ANT - L’azione della secondaria è anteriore rispetto all’azione della principale.

5e Ora completa la regola.

CINEMA

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arti 13

…che l’Italia abbia attraversato nella propriastoria moderna.

Gli anni dell’immediatodopoguerra rappresentano ilperiodo forse più difficile…

Caratteristica del Neorea-lismo era infatti il rappre-sentare la situazione realedel paese attraverso opere…

… sembrava a molti…

… sembrava a molti…

… sembrava a molti…

Parte della critica ritenevache...

Indicativo presente

Congiuntivo passato

frase principale

tempo della frase principale

frase secondaria

tempo della frase secondaria

In genere si usa:il congiuntivo presente quando il tempo della frase principale è al presente.il congiuntivo imperfetto quando il tempo della frase principale è al passato.

Tempo della principaleAzione della secondaria

contemporaneaAzione della secondaria

anteriore

Presente Congiuntivo PRESENTECongiuntivo ____________ o IMPERFETTO

Passato Congiuntivo ____________ Congiuntivo ____________

Il congiuntivo passato si forma con

l’ausiliare essere o avere al _________________

+ _________________.

Il congiuntivo trapassato si forma con

l’ausiliare essere o avere _________________ +

_________________.

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CINEMA13 arti6 Gioco - Studente A

Completa le affermazioni sul cinema italiano con il verbo al tempo giusto,come nell’esempio, e confrontale con un altro studente A. Poi lavora conuno studente B. A turno uno di voi legge una domanda e l’altro rispondescegliendo una delle affermazioni. Se la risposta è grammaticalmente elogicamente corretta, chi ha fatto la domanda scrive la risposta sul libro. Vince il primo che risponde alle cinque domande in modo corretto.Le istruzioni per lo studente B sono in appendice a pagina 261.

EsempioPerché il Neorealismo si imposecome genere cinematografico?- Il Neorealismo si impose perché alcu-ni registi pensarono che (giungere) fosse giunto il momento di parlare delpassato nel modo più diretto possibile.

Quale fu il fattore che spinse i registi del Neorealismo a parlare della guerra?

Qual è il film che potrebbe rappresentare la storia del cinema italiano?

Pasolini era sia scrittore che regista. Come viveva questo doppio ruolo?

Antonioni è stato un regista davvero così importante come si dice?

Cosa pensano in America del genere Spaghetti western?

domande

- Parte della critica nell’immediato dopoguerra riteneva che il Neorealismo (essere) _________________ solo un modo per fare film a basso costo.

- Molti ritengono che il cinema italiano di oggi non (essere) _________________ riconducibile ad un genere ben definito.

- Risi pensava che il nome “commedia all’italiana” (essere) _________________ dispregiativo.

- Perché molti registi pensarono che gli anni del boom economico (cambiare) _________________ la società italiana, che ormai guardava solo al presente e al futuro.

- Federico Fellini sognava un cinema che (somigliare) _________________ sempre più al circo.

affermazioni

7 Ascoltare7a Rimetti in ordine i paragrafi

della prima parte della trama del film “Borotalco” di Carlo Verdone, poi consultati con un compagno.

B. Improvvisamente fa irruzione nella casa la polizia per arrestare Manuel. Questi consegna a Sergio le chiavi di casa chiedendogli di controllarla fino al suo ritorno.

C. Per non fare brutta figura ad un appuntamento con un ricco architetto e uomo di mondo, Manuel Fantoni, Sergio chiede aiuto ad una collega, Nadia, che non ha mai conosciuto personalmente ma che è la più brava dell’agenzia dove lavora:“I colossi della musica”.

D. Rimasto solo, Sergio si mette i vestiti di Manuel, lo imita nei modi, nelle movenze,nella voce e ripete, davanti allo specchio, le sue incredibili storie di vita.

E. Nadia però arriva tardi all’appuntamento e Sergio è costretto ad entrare da solo.F. Manuel Fantoni è un uomo che vive in una casa piena di fotografie di grandi

artisti, che lui dice essere suoi amici. Manuel affascina subito Sergio, che rimane a lungo ad ascoltare le incredibili e assurde storie della sua vita.

1. - A. Sergio è un goffo venditore di enciclopedie musicali a domicilio.

2. -3. -4. -5. -6. -7. - G. In quel momento suona il

campanello di casa…

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CINEMA arti 13

8 Analisi dell’intonazione 8a Metti in ordine le battute di Nadia e di Sergio.

Poi confrontati con un compagno per risolvere tutti i problemi di comprensione.

1 Posso sedermi lì?2 Ammazza quanta gente che conosce! Ma sono tutti amici suoi? Certo che con tutte queste conoscenze lei

farà una vita proprio intensa! Molto dinamica! Insomma, una gran bella vita!3 Sì.4 Prego. 5 Ce l’avessi io una casa così! Ma lei ci vive solo?6 Mah, più che bella, la mia vita è stata un’Odissea.

Nadia: 1 - Sergio: ____ - N: ____ - S: ____ - N: ____ - S: 6

9 Leggere 9a Il testo che leggerai è un racconto in

prima persona di Carlo Verdone che ricorda i suoi esordi nel mondo del cinema. Leggi l’inizio del racconto.

7b Chi è alla porta? Consultati con lo stesso compagno dell’attività A e scegliete una risposta.

7c Ascolta l’audio della scena del film e verifica la risposta al punto precedente.

9b Ora riscrivi il testo inserendo al punto giusto le parole qui accanto.

Era _________________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________ Non Stop.

7d In questo film Verdone mette in ridicolo lo stereotipodel playboy italiano, che finge di essere quello che non è perfare colpo sulle donne e sugli altri in genere. Quali caratte-ristiche emergono e perché sono comiche? Lavora con uncompagno. Ascoltate tutte le volte necessarie per trovare leragioni della comicità nel personaggio di Sergio-Manuel.

7e Ascolta con tutta la classe e di’ STOP ogni volta in cuiti sembra che Sergio non riesca a mantenere il personaggiodi Manuel Fantoni ed esce fuori la sua vera voce.

8b Provate a recitare le battute scambiandovi i ruoli, in modo da esprimere nel modo migliore possibile i significati.Tenete in considerazione i caratteri di Nadia e Sergio. Dopo alcune prove ascoltate il brano alcune volte, poi provateancora. Provate e riascoltate fino ad essere soddisfatti.

La moglie di Sergio Manuel Fantoni

il programma romano sola peròmiei

La moglie di Manuel FantoniNadia La Polizia

Regista e attore, esordisce nel 1980 con il filmUn sacco bello. Viene considerato da alcunicome l’erede naturale di Alberto Sordi, per lacapacità di interpretare una figura di romanoche, in tutte le sue sfaccettature anche contra-stanti, rappresenta l’archetipo dell’italiano

medio. Dopo un inizio dedicato prettamente al generecomico, con il passare del tempo si è evoluto verso canonipiù aderenti alla classica commedia all’italiana. Tra i suoimaggiori successi Borotalco (1982), Compagni di scuola(1988), Il mio miglior nemico (2006).

Carlo Verdone (1950)

Era il ‘77, facevo i monologhi in un piccolo teatrino. Fortunatamente ebbibuone critiche e un po’ di gente venne a vedermi. Una sera venne una perso-na, il critico Cordelli, che restò fino alla fine e mi fece un’ottima recensione.Così vennero anche altri critici e mi chiamò la televisione per Non Stop.

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CINEMA13 arti

Era il ’77, facevo i miei monologhiin un piccolo teatrino romano.Fortunatamente ebbi buone cri-tiche e un po’ di gente venne a

vedermi. Una sera venne una sola perso-na, il critico Cordelli, che però restò finoalla fine e mi fece un’ottima recensione.Così vennero anche altri critici e michiamò la televisione per il programmaNon Stop.La seconda puntata di Non Stop andò inonda la sera del 4 gennaio 1979. Dopo lasecondo puntata il telefono di casacominciò a squillare. Mi cercavano tutti:produttori, registi, perfino Celentano. Maio aspettavo che chiamasse una persona dicui mi potessi fidare. Un giorno mio fra-tello mi disse: “Ti cerca Sergio Leone...”.Quando si dice l’alchimia dell’esistenza,l’incontro che ti cambia la vita! Andai a casa sua e lo trovai con un cafta-no1 arabo e una barba lunga. Era enorme.La testa grande come quella del leone sullaporta. Incuteva terrore. E io che credevodi trovare un romano pacioccone2. Mivenne la sudarella3. A bruciapelo mi disse:“Ancora non riesco a capire per qualemotivo mi viene da ridere quando tivedo”. E poi: “Rifammi un po’ quello congli occhi per aria, rifammi quell’altro...”. Emica rideva: mi scrutava serissimo.Leone mi propose di fare solo l’attore inun film che voleva produrre per la regia diSteno, poi mi portò dalla Wertmuller concui attaccai a lavorare a un eventuale sog-getto, finché un giorno, con il suo solitofare risoluto, mi disse: “Ci ho riflettutosopra, il soggetto devi scrivertelo da solo”.Così alla fine gli lascio un soggettino. Ci

riprese per Un sacco bello, il mio primofilm, non riuscivo a dormire. Leone sareb-be passato a prendermi alle sei e mezzo delmattino. All’improvviso, all’una di notte,il citofono: era Sergio Leone.Mi prende un colpo.“A Se’, che ci fai qui?”.E lui: “La notte prima non si dorme mai.Vestiti, andiamo a fare un giro”. Una pas-seggiata meravigliosa, dall’Isola Tiberina aponte Sisto. E lui, intelligente, parlò di

tutto meno che del film. Del caratteredei romani, della tomba che aveva

progettato: “A settembre faccioun salto a Pratica di Mare, lavoglio là, ci batte bene il sole”.

Come se fosse una seconda casa...E poi mi raccontava di quando da

ragazzino faceva a sassate a Trastevere, dilui aiuto regista in Ben Hur…II film uscì in sala il 19 gennaio 1980 eda quel momento fu tutto più facile. Ilbis lo feci l’anno dopo con Bianco, rossoe Verdone , ma ormai ero svezzato, ed il“padrino” Sergio doveva pensare al suoC’era una volta in America. Padrino, sì:così Leone pretendeva che lo chiamas-si…

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dovevamo risentire dopo dieci giorni mami richiamò dopo tre: “Vieni oggi alle 4”.Ah, penso, vuoi vedere che gli è piaciuto.Sulla porta prese il soggetto e me lo lanciòaddosso: “Ma non scrivere più questestronzate... Ora mettiti seduto. Vediamoun po’ di fare questo film. Oppure… te lofai da solo”. “Da solo?”. “Ma non hai fattoil Centro Sperimentale4?”. “Si, ma mica loso se sono capace...”.Io smaniavo da anni di fare il registama mi prese il panico, volevo mol-lare tutto.Le paure mi passarono di bottoil giorno in cui Sergio si pre-sentò in casa mia e mi disse cheda quel preciso momento comin-ciavano le sue lezioni di regia. Erano letre del pomeriggio, e restò fino alle undicia spiegarmi di tutto, continuando poi peri due mesi successivi.Il fatto è che mi aveva dato un ultimatumperché mi aveva detto che il film o lo diri-gevo io oppure dovevo trovare un altroproduttore. La famiglia mi aveva adottatocome un quarto figlio. A colazione, apranzo, a cena. E Sergio che mi spiegavatutto della psicologia del regi-sta: “Mai dare l’idea di farselasotto davanti alla troupe.Se no ti sgamano5

e non ti rispettanopiù”.Sergio mi ha inse-gnato tutto ed èstato un produttorefantastico. Tuttavia,la notte precedenteal primo giorno di

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9c Controlla sul primo paragrafo il lavoro svolto al punto 9b e leggi il testo completo.

1Caftano: tunica di origine araba, ampia e lunga fino ai piedi.2Pacioccone: persona buona e tranquilla, anche nell’aspetto (regionale).3Sudarella: essere così nervosi da sudare (regionale).

4Centro Sperimentale: la più importante scuola di cinema italiana.5Sgamare: capire, scoprire (regionale).

Carlo Verdone:l’esordio di un regista

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CINEMA

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arti 1310 Analisi lessicale

10a Evidenzia, alla riga 31 e alla riga 48 dell’attività 9c, la parola mica. Cosa significa secondo te? Al posto diquale parola viene usata e perché? Prova a rispondere discutendone con un compagno. Poi esponete le vostre ipotesi alresto della classe.

11 Analisi grammaticale11a Conosci la differenza tra “discorso diretto” e “discorso indiretto”? Parlane con un compagno provando a fare degli

esempi presi dal testo dell’attività 9c.

10b Completa il cruciverba con le parole legate al mondo del cinema. Le parole sono tutte utilizzate nel testo del-l’attività 2b e 9c.

Orizzontali1 Film grandioso e costoso, generalmente

di genere epico e di lunga durata.3 La somma di denaro a disposizione per

fare un film.5 La persona che ha la responsabilità e la

cura di un film.8 Personaggio con caratteristiche opposte

a quelle tradizionalmente eroiche.10 La macchina da _________ è quella che

si usa per fare le riprese di un film.11 Il nome di Verdone.14 La persona che mette i soldi per

finanziare un film.16 Quando qualcuno parla da solo fa un

_________.17 Lo è chi recita in un film.19 Il nome del regista Leone.20 Tutte le persone che lavorano ad un film.21 La scrive il critico cinematografico dopo

aver visto un film.22 Genere cinematografico leggero.

Verticali1 Giornalista cinematografico.2 Un film di grande qualità.4 Fare le riprese con la macchina da presa.6 Lo è l’attore che recita.7 La storia di un film in poche parole.

9 Può esserlo un grande regista a cui molti si ispirano.12 I luoghi in cui si girano i film.13 In quella cinematografica si vedono i film.15 Il primo film di un attore o di un regista.18 Tipologia in cui viene raggruppata una serie di film di

carattere simile.

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CINEMA13 arti11b Rileggi queste due frasi estratte dal testo dell’attività 9b. Segna nella tabella quale ha un discorso diretto e

quale un discorso indiretto. Poi rispondi alla domanda.

11c Trova, nel testo dell’attività 9b per ogni frase principale della prima colonna, la frase secondaria corrispondente.Per ogni frase specifica se è un discorso diretto o indiretto, come negli esempi.

11d Nel primo esempio, il verbo “cerca” della frase secondaria è contemporaneo al momento in cui il fratello di Verdoneparla (“disse”). Osserva le frasi secondarie. Sono anteriori o contemporanee rispetto alla corrispondente frase principale?Inserisci nei box della terza colonna le due sigle descritte qui sotto, poi confrontati con un compagno.

CONT - L’azione della secondaria è contemporanea all’azione della principale.ANT - L’azione della secondaria è anteriore rispetto all’azione della principale.

1. Un giorno mio fratello mi disse: “Ti cerca Sergio Leone”. diretto indiretto

2. (…) mi disse che da quel preciso momento cominciavano le sue lezioni di regia.

diretto indiretto

In entrambe le costruzioni c’è una frase principale (che introduce il discorso) e una frase secondaria (che è il vero eproprio discorso diretto o indiretto). Le due frasi sono unite in modo diverso. Come?

1. Il discorso diretto è introdotto da ____________________________________________

2. Il discorso indiretto è introdotto da ____________________________________________

Indir.Dir.

Indir.Dir.

Indir.Dir.

Indir.Dir.

Indir.Dir.

Un giorno mio fratello mi disse: “Ti cerca Sergio Leone”.

A bruciapelo mi disse

finché un giorno (…) mi disse

Sergio si presentò in casa mia e mi disse

mi aveva detto

frase principale frase secondariadiscorso direttoo indiretto

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CINEMA arti 13

11f Trasforma le frasi del testo dal discorso diretto al discorso indiretto e viceversa. Poi confrontati con lo stesso compagno di prima.

11g Guarda la frase qui sotto. In questo caso il discorso indiretto è introdotto da di e non da che. Perché? Consultati con un compagno e prova a trasformare il discorso indiretto in un discorso diretto.

Leone mi propose di fare solo l’attore. Leone mi propose: “___________________________________”.

11e Guarda come sono stati trasformati i due discorsi diretti qui sotto. Poi leggi il box sui tempi verbali nel discorso indiretto e,lavorando con un compagno, rispondi alle domande.

1. Discorso diretto:Un giorno mio fratello mi disse: “Ti cerca Sergio Leone”.1. Discorso indiretto:Un giorno mio fratello mi disse che mi cercavaSergio Leone.

2. Discorso diretto:…un giorno, con il suo solito fare risoluto, mi disse: “Ciho riflettuto sopra, il soggetto devi scrivertelo da solo”.

2. Discorso indiretto:…un giorno, con il suo solito fare risoluto, mi disse che ci aveva riflettuto sopra e che il soggetto dovevoscrivermelo da solo.

1. Perché il presente “cerca” diventa l’imperfetto “cercava”?2a. Perché il passato prossimo “ho riflettuto” diventa il trapassato prossimo “aveva riflettuto”?2b. Perché il presente “devi” diventa l’imperfetto “dovevo”?

I tempi verbali nel discorso indirettoLa regola fondamentale del discorso indiretto è che tutti gli elementi che riguardano il tempo non dipendono più da chi ha parlato “fra virgolette” ma dipendono dalla persona che ripete ilsuo discorso. Quello che bisogna valutare quindi è se il discorsoindiretto è anteriore o contemporaneo rispetto al verbo della frase principale.

Se consideriamo la sequenza dei tempi verbali sulla linea deltempo:in caso di anteriorità: si deve andare un passo indietro rispettoal tempo della principale (trapassato se nella principale è un passato, un tempo passato se nella principale è un presente).Da notare inoltre che, nel discorso indiretto, la secondaria ha spesso valore “descrittivo”, quindi la scelta del tempo passato privilegia quasi sempre l’imperfetto.In caso di contemporaneità: si deve usare lo stesso tempo dellaprincipale, indipendentemente dal tempo del verbo nel discorsodiretto.

trapassato prossimo

passato prossimopassato remotoimperfetto

Presente

A bruciapelo mi disse: “Ancora non riesco a capireper quale motivo mi viene da ridere quando ti vedo”.

…un giorno, con il suo solito fare risoluto, mi disse:“ci ho riflettuto sopra, il soggetto devi scrivertelo dasolo”.

Sergio si presentò in casa mia e mi disse che da quelpreciso momento cominciavano le sue lezioni diregia.

…mi aveva detto che il film o lo dirigevo io oppuredovevo trovare un altro produttore.

discorso diretto discorso indiretto

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12 Parlare e scrivere Lavorate in gruppi di 4, 5 studenti. Discutete insieme per decidere come continua la storia del film a partire dalmomento in cui Nadia esce dalla casa di Sergio-Manuel. Quando avete immaginato la storia, decidete una scena darappresentare, quindi dividetevi i compiti. Due di voiscrivono la storia in modo che possa essere letta come“voce fuori campo”. Gli altri scrivono la scena da rappresentare con i dialoghi tra i personaggi (tra cuiSergio, Nadia e altri che potete inventare). Quando avetefinito di scrivere fate le prove della drammatizzazionemettendo insieme la storia narrata dalle voci fuori campoe la scena scelta.Al termine ogni gruppo reciterà il proprio “Borotalco” davanti al resto della classe.

156

CINEMA13 arti

13b In questo brano viene usata la parola mica. Ha la stessa funzione dei mica analizzati nell’attività 10a?Discutine con un compagno.

13c Lavora con lo stesso compagno. Inserisci nella prima colonna le espressioni contenute nel brano dell’attività 13ache hanno la funzione spiegata nella seconda colonna.

13 Analisi del discorso13a Ascolta molte volte questa parte del dialogo tratto dal film di Verdone e trascrivi tutto quello che viene detto.

Quando non riesci più ad andare avanti lavora con un compagno.

Nadia - A______________________________________________________________________________________________

Sergio - _______________________________________________________________________________________________

___________________________________.

Nadia - _______________________________________________________________________________________________.

Sergio - _______________________________________________________________________________________________.

Nadia - Strano. _________________________________________________________________________________________.

Sinonimo di “anche” (regionale).

Introduce una propria supposizione.

Segnala che l’argomento introdotto dall’altro non era atteso.

Segnala che qualcosa ha ricordato un nuovo argomento di discussione.

Indica un errore di giudizio fatto in precedenza.

T3T

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CINEMA

157

arti 1314 EsercizioTrasforma la parte qui sotto del racconto di CarloVerdone in un discorso indiretto seguendo il modello.Modifica, oltre ai verbi, i pronomi. Fa’ anche attenzioneai verbi andare e venire. Aiutati con il box qui a fianco.

Andare e venire nel discorso indirettoIl verbo venire si usa se c’è un movimento in direzione di chi sta parlan-do e andare se c’è un movimento di allontanamento da lui. Quindi se unapersona ha detto Io sono andato a Roma, io, che sono a Roma, dovròdire: Lui ha detto che era venuto a Roma; nello stesso tempo, se io fossia Milano, dovrei dire: Lui ha detto che era andato a Roma.

Era il ’77, facevo i miei monologhi in un piccolo teatrino romano. Fortunatamente ebbi buone critiche e un po’ di gente vennea vedermi. Una sera venne una sola persona, il critico Cordelli, che però restò fino alla fine e mi fece un’ottima recensione. Cosìvennero anche altri critici e mi chiamò la televisione per il programma Non Stop. La seconda puntata di Non Stop andò in ondala sera del 4 gennaio 1979. Dopo la seconda puntata il telefono di casa cominciò a squillare. Mi cercavano tutti: produttori, regi-sti, perfino Celentano. Io aspettavo.

Verdone racconta che era il ‘77 quando faceva…

Carlo Verdone (1950) - Nel 1979Sergio Leone produce il suo primofilm, di cui è regista e attore. Daallora ha realizzato numerosecommedie comiche e di intratteni-mento.

Sofia Loren (1934) - Lanciata dalfilm di Vittorio De Sica La Ciociara,che le valse un Oscar nel 1961, è lapiù conosciuta attrice italiana nelmondo. Nel 1991 vince il suo secon-do Oscar, questa volta alla carriera.

Marcello Mastroianni (1924 -1996) - Forse il più famoso attoreitaliano nel mondo, grazie ai capo-lavori di Fellini, tra i quali La dolcevita e 81/2.

Totò (1898 - 1967) - Uno dei piùgrandi attori comici italiani delNovecento. Gira il suo primo filmnel 1930. Fino al 1967, anno dellasua morte, ne realizzerà oltre cento.

Anna Magnani (1908 - 1973) - Ilvolto del Neorealismo. Diviene inbreve tempo la musa di De Sica,Visconti, Rossellini. Nel ‘56 è laprima donna italiana a vincere ilpremio Oscar.

Roberto Benigni (1952) - Cantante,attore e regista per il cinema, il tea-tro e la televisione. Diviene celebrecon il film La vita è bella, per il qualevince tre premi Oscar.

Luigi Lo Cascio (1967) - Il suoprimo ruolo cinematografico nelfilm I cento passi lo consacra tra ipiù interessanti e promettenti attoridel nuovo cinema italiano, sicura-mente tra i più amati da pubblico ecritica.

Alberto Sordi (1920 - 2003) -Popolarissimo attore della comme-dia all’italiana, ha impersonato inoltre 150 film il tipico italianomedio, quasi sempre romano.

Monica Bellucci (1968) - Inizia gio-vanissima la carriera di modella maben presto passa al cinema. È consi-derata da molti la più bella e affasci-nante attrice italiana di oggi.

Nanni Moretti (1953) - Entra nelcinema da autodidatta divenendopresto un regista ed attore di cultoper molti giovani. Vince la Palmad’oro a Cannes per La stanza delfiglio.

15 GiocoUnisci i volti con i nomi e i profili dei più importanti attori del cinema italiano.

I volti del cinema italiano

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ppCINEMA appendice 136 Gioco - studente B

Completa le affermazioni sul cinema italiano con il verbo al tempo giusto,come nell’esempio, e confrontale con un altro studente B. Poi lavora conuno studente A. A turno uno di voi legge una domanda e l’altro rispondescegliendo un’affermazione. Se la risposta è grammaticalmente e logica-mente corretta, chi ha fatto la domanda scrive la risposta sul libro. Vinceil primo che risponde alle cinque domande in modo corretto.

EsempioPerché il Neorealismo si imposecome genere cinematografico?- Il Neorealismo si impose perché alcu-ni registi pensarono che (giungere) fosse giunto il momento di parlare delpassato nel modo più diretto possibile.

Per quale motivo si impose la Commedia

all’italiana sul Neorealismo?

Cosa pensava il regista Dino Risi del termine

“commedia all’italiana”?

Come venne accolto il Neorealismo dalla critica

cinematografica?

Che cinematografia auspicava il regista

Federico Fellini?

Qual è l’opinione diffusa sul cinema italiano

contemporaneo?

domande

- Molti registi americani pensano che i film di Sergio Leone (essere) ___________________ ancora tra i migliori western mai girati.

- Alcuni ritengono che il film Il sorpasso (essere) ___________________ uno dei film più rappresentativi della cinematografia italiana.

- C’era la sensazione che, alla fine della guerra, l’Italia ormai (superare) ___________________ il momento peggiore della propria storia.

- Non c’è alcun dubbio che Michelangelo Antonioni, nei suoi anni d’oro, (essere) ___________________ uno dei maestri del cinema italiano.

- Era opinione di Pier Paolo Pasolini che il cinema e la letteratura (avere) ___________________ poche cose in comune.

affermazioni