Madonna del Carmelo
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Parrocchia SS. Consolata, Pontenuovo Parrocchia S. Michele dei Mucchietti Parrocchia SS. Nazario e Celso, Pigneto Parrocchia S. Pietro, Rometta
SASSUOLO (MO) Diocesi Reggio Emilia-Guastalla www.upmadonnadelcarmelo.it
Parroco
Don Marco Ferrari tel. 0536 872512 e-mail: [email protected]
Collaboratori
Don Romano Messori tel. 0536 872512
Don Sandro Puliani tel. 0536 883747 e-mail:
Segreterie
Consolata Telefono: 0536 872512 Orario: Lu-Ve: 9-12.30, Gio 16-19
Rometta Telefono: 0536 883747 Orario: Lu e Me:8.30-12.30 Lu-Sa: 16-19 (venerdì chiuso)
San Michele Telefono: 0536 852304 Orario: sabato 10-12
Domenica 29 dicembre 2019
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO A)
Sir 3, 3-7.14-17 Sal 127 Col 3,12-21 Mt 2,13-15.19-23
Parrocchia Feriali Festivi
SS. Consolata 7.15 Carmelo 8.00 Casa della Carità 16.00 Casa Serena (solo mercoledì)
19.00 Chiesa Parrocchiale (Lunedì, Merco-
ledì, Venerdì)
10.30 - 19.00 Chiesa parrocchiale 8.30 Carmelo 9.30 Salone Casa della Carità
S. Michele 18.30 11.00
S. Nazario e Celso/Pigneto 9.30
S. Pietro/Rometta 19.00 (Martedì, Giovedì, Sabato) 8.30 - 10.30
Madonna
del Carmelo
UNITÀ PASTORALE
ORARIO SANTE MESSE
Una famiglia in fuga
La Messa di oggi intende richiamare l'attenzione sulla santa Famiglia, che viene spontaneo confrontare con le famiglie di oggi. Il primo pensiero va alle tan-te famiglie che cercano di sfuggire agli Erodi del nostro tempo, e per questo de-vono attraversare deserti e mari, patire la fame, subire violenze inenarrabili, e senza alcuna garanzia di riuscire nell'intento. Un tormento, nella coscienza di chi si dice cristiano. Il Mediterraneo, ha ricordato il papa, è diventato un cimitero, e nessuno conta i cadaveri che punteggiano le piste del Sahara. E quand'anche i fuggiaschi ce la fanno a mettere piede in un Paese sedicente civile, come sap-piamo bene dalle cronache di giornali e televisione, per loro i guai non sono finiti; di tornare a casa, poi, non si parla neppure. Tutto sommato, al confronto l'esilio egiziano di Gesù, Giuseppe e Maria non è stato dei peggiori.
Ma quella di Nazaret invita a riflettere sulla famiglia di oggi anche da altri pun-ti di vista, su cui tutti dissertano: abbandoni, separazioni, divorzi, spesso imposti da uno dei coniugi e subiti dall'altro con conseguenti amarezze e rancori, senza riguardo per i figli, sballottati tra i contendenti; liti senza fine; talora la rovina eco-nomica o, da parte di chi subisce, la percezione del fallimento dell'intera esisten-za. Sulle cause di questi naufragi, sociologi psicologi e politici discutono, indivi-duandone diverse: inadeguata preparazione agli impegni del matrimonio; il fatto che entrambi i coniugi lavorino fuori casa, con conseguenti frustrazioni e carenza di dialogo; l'egoismo che mira solo al proprio benessere, non importa se a spese altrui, coniuge compreso; la sete di una presunta libertà, con il rifiuto di impegni definitivi; gli esempi dati da personaggi famosi, sbandierati e spesso giustificati da giornali e televisione...
Tutte queste motivazioni, cui altre potrebbero aggiungersi, trascurano però la causa prima, la ragione più profonda della crisi della famiglia: il rifiuto che Dio vi entri, come comune punto di riferimento e quindi di unità. Amarsi, ha detto qual-cuno, non è guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione; e per i cristiani la direzione è quella della meta cui è offerto loro di tendere. La crisi della famiglia è una crisi di fede; per questo la famiglia di Nazaret è un esempio, un modello. La loro non è stata una vita facile: Giuseppe si è accollato un figlio non suo; la Madre se l'è visto inchiodare a una croce; delle sofferenze di lui, poi, non parliamo neppure. Non è stata una vita facile; ma sono rimasti uniti, e uniti con amore, perché ciascuno di loro era teso a realizzarsi non secondo calcoli di umana convenienza, di personale interesse, ma secondo Dio.
U. P. Madonna del Carmelo La pace come cammino
Messaggio di Francesco per la
Giornata Mondiale del 1° gennaio “Il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testi-
moni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo
senza esclusioni né manipolazioni”. Il messaggio del
Papa per la prossima Giornata Mondiale della Pa-
ce - in programma il 1° gennaio sul tema “La pace
come cammino di speranza: dialogo, riconciliazio-
ne e conversione ecologica” - è un chiaro invito
all’azione, perché “la volontà politica va sempre rinvi-
gorita, per aprire nuovi processi che riconcilino e uni-
scono persone e comunità”.
“Ogni guerra si rivela un fratricidio
che distrugge lo stesso progetto di
fratellanza, inscritto nella vocazio-
ne della famiglia umana”, il punto
di partenza di Francesco, che ri-
lancia gli appelli lanciati durante il
recente viaggio in Giappone per
esortare a “rompere la logica mor-
bosa della minaccia e della paura”
attraverso “il servizio imprescindi-
bile della memoria”. Non solo per
non ripetere gli errori del passato, ma per “costruire un
mondo più giusto e fraterno” da consegnare alle nuo-
ve generazioni. Al termine del messaggio, un nuovo
appello alla “conversione ecologica”, sulla scorta della
Laudato sì e del recente Sinodo per l’Amazzonia.
“Il nostro mondo vive la dicotomia perversa di voler
difendere e garantire la stabilità e la pace sulla base di
una falsa sicurezza supportata da una mentalità di
paura e sfiducia, che finisce per avvelenare le relazio-
ni tra i popoli e impedire ogni possibile dialogo”.
Bergoglio usa le parole pronunciate a Nagasaki, per
stigmatizzare la situazione “paradossale” dello scena-
rio geopolitico attuale. “La pace e la stabilità interna-
zionale sono incompatibili con qualsiasi tentativo di
costruire sulla paura della reciproca distruzione o su
una minaccia di annientamento totale; sono possibili
solo a partire da un’etica globale di solidarietà e coo-
perazione al servizio di un futuro modellato
dall’interdipendenza e dalla corresponsabilità
nell’intera famiglia umana di oggi e di domani”.
“Non possiamo pretendere di mantenere la stabilità
nel mondo attraverso la paura dell’annientamento, in
un equilibrio quanto mai instabile, sospeso sull’orlo del
baratro nucleare e chiuso all’interno dei muri
dell’indifferenza, dove si prendono decisioni socio-
economiche che aprono la strada ai drammi dello
scarto dell’uomo e del creato, invece di custodirci gli
uni gli altri”, l’appello del Papa, secondo il quale per
“rompere la logica morbosa della minaccia e della pa-
ura” e “spezzare la dinamica di diffidenza attualmente
prevalente “dobbiamo perseguire una reale fratellan-
za, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata
nel dialogo e nella fiducia reciproca”.
La memoria “va custodita non solo per non commette-
re di nuovo gli stessi errori o perché non vengano ri-
proposti gli schemi illusori del passato, ma anche per-
ché essa, frutto dell’esperienza, costituisca la radice e
suggerisca la traccia per le presenti e le future scelte
di pace”, prosegue Francesco citando gli “Hibakusha”,
i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima
e Nagasaki, ai quali ha reso omaggio nel discorso pro-
nunciato davanti al Memoriale della pace di Hiroshi-
ma: “La loro testimonianza risveglia e conserva in
questo modo la memoria delle
vittime, affinché la coscienza uma-
na diventi sempre più forte di fron-
te ad ogni volontà di dominio e di
distruzione”. Di qui la necessità di
un impegno responsabile “a tutti i
livelli della collettività locale, nazio-
nale e mondiale”, basato sul
“riconoscimento dei doveri
nei confronti degli altri”.
“La frattura tra i membri di una
società, l’aumento delle disugua-
glianze sociali e il rifiuto di usare
gli strumenti per uno sviluppo umano integrale metto-
no in pericolo il perseguimento del bene comune”,
avverte il Papa: “Invece il lavoro paziente basato sulla
forza della parola e della verità può risvegliare nelle
persone la capacità di compassione e di solidarietà
creativa”.
“Imparare a vivere nel perdono accresce la nostra ca-
pacità di diventare donne e uomini di pace”, sostiene il
Papa, invitando ad “abbandonare il desiderio di domi-
nare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come
persone, come figli di Dio, come fratelli”. “L’altro non
va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma
va considerato per la promessa che porta in sé”, il
monito di Francesco, secondo il quale “solo sceglien-
do la via del rispetto si potrà rompere la spirale della
vendetta e intraprendere il cammino della speranza”.
“Quello che è vero della pace in ambito sociale, è vero
anche in quello politico ed economico, poiché la que-
stione della pace permea tutte le dimensioni della vita
comunitaria”, assicura il Papa: “Non vi sarà mai vera
pace se non saremo capaci di costruire un più giusto
sistema economico”. “Di fronte alle conseguenze della
nostra ostilità verso gli altri, del mancato rispetto della
casa comune e dello sfruttamento abusivo delle risor-
se naturali - viste come strumenti utili unicamente per
il profitto di oggi, senza rispetto le comunità locali, per
il bene comune e la natura - abbiamo bisogno di u-
na conversione ecologica”.
Maria Michela Nicolais
U. P. Madonna del Carmelo
LECTIO DIVINA SUL VANGELO DI MARCO
Mc 4,21-5,43
Mercoledì 8 gennaio, Casa della Carità, ore 21,00
Destinatari: Adulti e giovani - Orari: Dalle 21.00 alle 21,50 - Si seguirà lo schema della “Lectio Divina”
CARMELO Martedì 31 dicembre, alle ore 22.00 nella no-stra chiesa si svolgerà la veglia di preghiera per la solennità della Santa Madre di Dio.
PARTENZA e ARRIVO: parcheggio piscina
“OndaBlu” in viale Ippolito Nievo, 12 Sassuolo
“Sciatori”: ritrovo LUNEDì 30 DICEMBRE ore 4.30 - PARTENZA ore 4.45 per Marilleva. Chi porta l’attrezzatura per sciare DEVE caricare
sul furgone sci e racchette DOMENICA 29 (dalle
ore 18.30 alle ore 20) nel piazzale della canonica
della parrocchia della Consolata.
“Sciatori”: ritrovo LUNEDì 30 DICEMBRE ore 4.30 - PARTENZA ore 4.45 per Marilleva. Chi porta l’attrezzatura per sciare DEVE caricare
sul furgone sci e racchette DOMENICA 29 (dalle
ore 18.30 alle ore 20) nel piazzale della canonica
della parrocchia della Consolata.
RITORNO: Arrivo previsto a Sassuolo, per le ore
18 circa. Prevista sosta in rientro alle Cascate di
Varone/Riva del Garda.
FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA
La Festa della Santa Famiglia si celebra la domenica successiva al Natale. Se il Natale ci ha già mostrato la Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, oggi siamo invitati a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Pos-siamo immaginarla facilmente (gli artisti l’hanno fatto spesso) in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando
PERCHÉ FU ISTITUITA?
La celebrazione fu istituita per dare un esempio e un impulso all’istituzione della famiglia, cardine del vive-re sociale e cristiano, prendendo a riferimento i tre personaggi che la componevano, figure eccezionali sì ma con tutte le caratteristiche di ogni essere uma-no e con le problematiche di ogni famiglia. Innanzi-tutto le tre persone che la componevano: Maria la prescelta fra tutte le creature a diventare la corre-dentrice dell’umanità, che presuppose comunque il suo assenso con l’Annunciazione dell’arcangelo Ga-briele. Seguì il suo sposalizio con il giusto Giuseppe, secondo i disegni di Dio e secondo la legge ebraica; e conservando la sua verginità, avvertì i segni della gravidanza con la Visitazione a s. Elisabetta, fino a divenire con la maternità, la madre del Figlio di Dio e madre di tutti gli uomini. E a lei toccò allevare il Divi-no Bambino con tutte le premure di una madre nor-male, ma con nel cuore la grande responsabilità per il compito affidatale da Dio e la pena per quanto le aveva profetizzato il vecchio Simeone durante la presentazione al Tempio: una spada ti trafiggerà il cuore. Infine prima della vita pubblica di Gesù, la t r o v i a m o citata nei V a n g e l i , che richia-ma Gesù ormai dodi-cenne, che si era fer-mato nel Tempio con i dottori, mentre lei e G iu s e p p e lo cercava-no ango-sciati da tre giorni.
Parrocchia di ROMETTA
CELEBRAZIONI DELLE FESTE DI NATALE
Domenica 29 dicembre Festa Sa-cra Famiglia: Messe ore 8,30 e 10,30
Un invito particolare a tutte le famiglie a celebrare insieme l'Eucaristia Martedì 31 dicembre ultimo giorno dell'anno: S. Messa ore 19 con canto del Te Deum e memoria dei defunti dell'anno Mercoledì 1 gennaio Solennità di Maria SS. Ma-dre di Dio e Giornata mondiale della Pace: Messe ore 8,30 e 10,30 Domenica 5 gennaio: Messe ore 8,30 e 10,30 Come tutte le prime domeniche del mese è dedi-cata all'oratorio, alle 10,30 i bambini sono invitati al coro per cantare insieme Lunedì 6 gennaio Epifania di N.S. Gesù Cristo: Messe ore 8,30 e 10,30
CENA DI FINE ANNO Alle 20,30 la comunità si ritrova insieme a cena a festeggiare la fine del vecchio e l'inizio del nuovo anno. Prenotazioni in segreteria
FESTA DELLA BEFANA Al pomeriggio ore 16 " il West raccontato da due clown". A seguire arrivo della befana e merenda
CATECHISMO Il catechismo riprende dopo l'Epifania secondo il calendario
FOTO CRESIMA Sono disponibili in segreteria le chiavette con le foto della cresima.
TESSERAMENTO ANSPI 2020 Ricordiamo che per frequentare il bar e partecipa-re alle attività è necessario iscriversi o rinnovare l'iscrizione
Parrocchia SAN MICHELE
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Martedì 31 dicembre: S. Messa ore 18.30 e canto del Te Deum Mercoledì 1 gennaio 2020:
S. Messa ore 11.00
TESSERAMENTO ANSPI Occorre procedere con il tesseramento 2020, rivolgersi direttamente in Rocca
GRUPPO GIOVANI Raccolti in piazza nel giorno della vigilia 1150 euro, destinati Al Progetto per bambini e adolescenti “Dançar à vida” in Brasile
GRUPPO MISSIONARIO Con le varie attività svolte nel corso del 2019, sono stati raccolti 4530 euro che sono stati destinati: - progetto Saint Albert in Zimbabwe. - p. Gattei Nuova Guinea. - ospedale Madagascar( missioni diocesa-ne). - p. Raphael Nzalalila Zanzibar. - missione Sierra Leone tramite Andrea Bon-dioli. - missione Etiopia tramite Laura Cuoghi. - missione Redemptor Hominis in Paraguay. - centro Jovem in Brasile. - p.Otello Pancani in Indonesia. - Melograno. - contributo a sostegno di una famiglia
Parrocchia di PIGNETO
MELOGRANO Domenica 5 gennaio raccolta per il Melograno
1 GENNAIO
Mercoledì 1 gennaio Solennità di Maria SS. Ma-dre di Dio e Giornata mondiale della Pace: Mes-se ore 9,30
Parrocchia SS. CONSOLATA
FESTE DI NATALE
- Domenica 29 dicembre, Fe-sta Sacra Famiglia: SS. Messe ore 10,30 e 19.00. Ore 9.30 alla
Carità - Martedì 31 dicembre ultimo giorno dell'anno: ore 19.00 Vespri col canto del Te Deum Mercoledì 1 gennaio, solennità di Maria SS. Madre di Dio e Giornata Mondiale del-la Pace: Messe ore 10,30 e 19.00. Ore 9.30 alla Carità - Domenica 5 gennaio: SS. Messe ore 10,30 e 19.00. Ore 9.30 alla Carità - Lunedì 6 gennaio, Epifania: SS. Messe ore 10,30 e 19.00. Ore 9.30 alla Carità