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Comune di Calvello

Chiesa Madonna degli Angeli

impaginato MADONNA DEGLI ANGELI 23-07-2010 7:03 Pagina 1

Origini storicheLa chiesa esiste già alla data del 1543. Infatti compare, con la denominazione di chiesadell’Angelo, nell’elenco delle chiese visitate dall’Arcivescovo di Acerenza MonsignorMichele Saraceno.La chiesa fu sede dei moti carbonari del 1821-22. Qui infatti si riunivano segretamentei cospiratori anti borbonici. Fu in questa chiesa che il 7 febbraio 1822, in una memora-bile riunione, il medico Carlo Mazziotta diede lettura del diploma carbonaro ricevuto aNapoli dalla Lega Europea che, sotto il nome di Marco Bruto, lo destinava ad organizza-re in Basilicata un governo provvisorio.

2 CHIESA MADONNA DEGLI ANGELI

Due giorni dopo Mazziotta alla testa di un gruppo di carbonari assalì le carceri e liberò ilSacerdote Eustachio Ciani precedentemente arrestato per aver favorito la fuga di unaltro carbonaro. I carbonari si dettero quindi alla latitanza con la speranza di una riscossa della popolazio-ne. Ma la situazione di lì a poco precipitò. Le truppe borboniche a cui si erano aggiuntimille uomini dell’armata austriaca arrestò i rivoltosi. Dopo un processo sommario svoltosi nel castello di Calvello la Corte Marziale condan-nò i cospiratori alla fucilazione che avvenne il 13 marzo 1822 in località Fontanelle, nelrione della Trinità.


Opere d’arteLa chiesa custodisce cinque affreschi di Girolamo Todisco nato ad Abriola verso il 1550.Le nicchie hanno tutte lo stesso schema compositivo: un portale ad arco sormontato daun medaglione. Quattro delle cinque nicchie sono divise in una lunetta superiore separata dal registroinferiore da una fascia di trabeazione.La parte inferiore è distribuita in due pannelli divi-si da una lesena centrale culminante con una bugna dorata a punta di diamante.Il pittore crea immagini perfettamente inserite in quinte architettoniche caratterizzateda un’estrema bellezza formale.

CHIESA MADONNA DEGLI ANGELI 3


MADONNA DELLE GRAZIENella lunetta è affrescata la Madonna del latte coperta da un ampio mantello nero chericopre una tunica rossa. Circondata da nuvole la Madonna spruzza il latte verso quattroanime avvolte dalle fiamme che invocano la sua intercessione.



Lungo la fascia di trabeazione sono leggibili alcune iscrizioni. ”S. PHILIPPUS”, identifica il Santo del pannello inferiore sinistro. San Filippo dal voltoaureolato, si appoggia ad una grande croce di legno, simbolo del suo martirio.Sottobraccio regge dei testi sacri.



L’iscrizione “S. IACOBUS MINOR” identifica il Santo del pannello di destra. S.Giacomo Minore, cugino di Gesù, fu martirizzato da Nerone nel 62 d.C. Con la manodestra impugna un bastone, mentre con la sinistra mostra un libro aperto segnando conle dita il passo della sua lettera “F(RATR)ES, OM/ NE BONU(M) OPTIMUM/ DESURSU/EST” che ricorda come ogni bene provenga da Dio.



Nella lesena centrale, su una targa dorata, è visibile la firma dell’autore degli affreschi“HYER(OLA)MO TODISCUS PINX(IT). E’ questa una testimonianza assai importan-te per questo pittore: gli affreschi di Calvello sono i primi ad essere firmati dall’autore.


Sull’estradosso di sinistra della nicchia, in un tondo è raffigurato S. Pietro con l’iscrizio-ne “TE PETRI” che ricorda il compito che Gesù affida all’Apostolo Pietro ”Tu sei Pietroe su questa pietra fonderai la mia chiesa”. Il Santo infatti ha in mano le chiavi simbolodella Chiesa.Sull’estradosso di destra l’iscrizione “SS. PAULES” identifica S. Paolo che impugna laspada con una mano mentre con l’altra regge il libro delle sue Lettere.



La terza iscrizione della trabeazione “IUSTA PETE”(N)TI GRATIOSA SU(A) è larichiesta di soccorso alla madonna che suggella il significato dell’intera scena.


Nel medaglione che sormonta la lunetta è raffigurata la Madonna “SANCTA MARIADE MONTESERRATO”



VISITA A SANTA ELISABETTANella lunetta è affrescato l’episodio del Vangelo secondo Luca: Elisabetta accoglie nellasua casa la cugina Maria. Alla scena assiste il vecchio sposo di Elisabetta il SacerdoteZaccaria incredulo per l’attesa di Giovanni Battista la cui nascita è stata annunciata neltempio dall’Arcangelo Gabriele.



La fascia di trabeazione riporta le iscrizioni che identificano la scena e le figure dei pan-nelli inferiori.“SANCTUS DONATUS”, vescovo benedicente veste i paramenti sacri.



“SANCTA LUCIA” ha nella mano sinistra l’anello da sposa, mentre con la destra reggela patena con i suoi occhi strappati. Sul collo ha una collana di perle.



L’iscrizione “VISITATIO S(ANC)T(A)E M(ARI)AE VIRGINIS” dà il titolo dell’inte-ro affresco.


Il Medaglione raffigura una Madonna con Bambino


TOBIA E L’ANGELOLa lunetta illustra il viaggio di Tobia e l’Angelo, da Ninive alla regione della Media, perrecuperare il denaro depositato da Tobia presso un suo parente. L’Arcangelo Raffaele sierge statuario su un dosso. Trattiene con la mano il piccolo Tobia che regge con la manodestra un piccolo pesce. In lontananza si scorge una città turrita e tra i monti un’altracittà con mura, torri e acropoli.



La fascia di trabeazione contiene informazioni circa il committente degli affreschi. L’epigrafe “V.I.D. FABRITIUS TERTIUS TORELLA AUS/GUB(E)R(NA)T(OR),CA(LVE)LLI P(ER) SUA DEVOTIONE F(IERI) F(ECIT) ANNO 1616”.Si tratta di un tale Fabrizio III Torella governatore di Calvello a quel tempo.



Nel registro inferiore, tra larghe cadute di intonaco affrescato, è possibile intravedere unanatività. La differenza cromatica di questa parte dell’affresco sembra rivelare un diverso autore. Sul lato destro un drago invade la trabeazione.


Il medaglione della chiave di volta ha un significato non chiaramente comprensibile:compaiono un triangolo con una saetta sovrastata da una corona a cinque punte, tre fioribianchi, sormontati da tre sfere.


MADONNA DELL’OLIVONell’unica nicchia che non rispetta lo schema compositivo delle precedenti è affrescatala Madonna della pace che appare tra le nubi su un tronco d’ulivo reciso da cui germo-gliano nuovi ramoscelli.



In alto due angeli in volo poggiano la corona sul capo di Maria che indossa un manto blunotte tempestato di stelle su un lungo vestito rosso vermiglio. La mano destra dellaMadonna poggia sulla mammella mentre con l’avambraccio sinistro sorregge GesùBambino benedicente.


Sull’estradosso due ovali contengono le immagini dell’evangelista Marco e di S. Antonioda Padova.



Sul tronco dell’albero,nella targa si legge ”S.MARIA L’OLIVA”. Ai due lati del tronco siergono un papa ed unvescovo.Il papa riconoscibile per latiara a tre corone indossaun piviale giallo trattenutoda un fermaglio con lascritta “I-H-S”. Con lasinistra regge la triplicecroce pastorale.


Nel medaglione in alto è dipinta una città medievale dove svettano torri, campanili epalazzi nobiliari. In primo piano transitano un uomo, un cane e un cavaliere. L’iscrizione“MORE MAN(E)O” è un invito a vivere secondo i dettami della fede cristiana.


Ai suoi piedi, accovacciato, un lupo addenta con le fauci ancora insanguinate un agnel-lo, quasi un richiamo alle lotte fra cattolici e protestanti.



Il vescovo aureolato, ha sul capo la mitra giallo oro. Regge con la mano destra un libroaperto. Con la sinistra ricoperta da un guanto trattiene il pastorale.


S. MICHELE ARCANGELONella seconda lunetta della parete di sinistra della chiesa è raffigurata S. MicheleArcangelo che lotta contro il diavolo.




L’Arcangelo libra in alto la sua spada sguainata nell’atto di colpire nuovamente.Mantello e tunica svolazzanti l’Arcangelo ha tra i piedi l’attentatore di anime che, digri-gnando i denti aguzzi, tenta di sollevarsi per ghermire due anime purganti che sono suuna bilancia sorretta dalla mano sinistra dell’ArcangeloAl centro l’iscrizione “S(AN)CT(US) MICHAELARCANG(ELUS)” dà il titolo all’in-tero affresco.


Le altre iscrizioni lungo la trabeazione identificano le altre due figure dell’affresco. A destra è “S. IACOBUS MAIOR”, il primo Apostolo martire perito di spada nel 42dopo Cristo San Giacomo Maggiore aureolato, barba e capelli rossicci. Con la mano destra regge un libro e con la sinistra il bastone del martirio. Durante il restauro nella parte inferiore di questa figura si intravedeva la scritta: SILVESTER DE MASELLIS FIERI FECIT ANNO 1616.E’ probabile quindi che la cappella sia stata fatta affrescare oltre che da Fabrizio TorellaIII anche da altre personalità del paese. D’altra parte la cimasa di alcune nicchie é occu-pata da simboli che sembrano stemmi gentilizi.L’altra iscrizione denota “SANCTUS LEONARDUS” nel suo abito monacale biancocon mantellino marrone. San Leonardo ha in mano una catena, simbolo del martirio e nella sinistra un libro di cuisfoglia le pagine. La lesena centrale è decorata da un vaso e un candelabro. Sotto un tondo con una piccola croce, su una targa è apposta la data di esecuzione degliaffreschi: 1616.




Nel medaglione della lunetta in primo piano le vette di un monte su cui campeggia unamano che impugna un mazzo di spighe, il braccio è coperto da un abito monacale.



La chiesa custodisce anche una pregevole tela di fine 1700 “Madonna del Rosario, S.Michele e anime purganti” che fino al terremoto del 1980 si trovava nel coretto del feu-datario della chiesa di S. Nicola. Può essere considerata una sorta di piccolo GiudizioUniversale. Al centro un Arcangelo è colto nell’atto di liberare dalle fiamme delPurgatorio. Si intravede un personaggio con aureola, un principe, un duca e signori dal-l’aspetto ben curato. Non si vedono persone umili. Probabilmente la tela proveniva dallacasa ducale di una famiglia nobile molto legata alla chiesa. Nel 1763 la duchessa DoroteaLagny Carafa sposa il Principe di Castelcicala Carlo VI Ruffo di Calabria. Dal matrimo-nio nasce Fabrizio Ruffo che fu Ministro e segretario dello Stato borbonico cui successePaolo (1761-1865). E’ molto probabile che il committente di questo quadro possa esseretra gli esponenti di questa famiglia. Ricordiamo anche che nel 1786 la duchessa Doroteaaveva contratto l’obbligo di fornire l’olio per alimentare la lampada del SantissimoSacramento della chiesa di S. Nicola.



Lo stemma sembra essere una fusione tradue famiglie. E’ uno scudo coronatodiviso in tre parti.A sinistra si vede un cavallo sormontatoda tre stelle. A destra delle strisce condelle lettere puntate: A.M. G.P. Pocoleggibile la parte inferiore.


Finito di stampare Luglio 2010grafiche Miglionico - Potenza


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