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I.C. “S.T. A. ASPRI” aa. ss. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019 2^ REV. 30/10/2017 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO “ISTITUTO COMPRENSIVO Sottotenente Alfredo Aspri ” SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI 1° GRADO Via degli Osci n. 1 04022 FONDI (LT) Tel. 0771531619 fax 0771531619 Codice Fiscale 90056200596 Codice Meccanografico LTIC85700L email: [email protected] pec: [email protected] La presente revisione è stata elaborata dal collegio dei docenti nell’ a. s. 2017/18 apportando modifiche al paragrafo 3.3 “ Verifica e valutazione”per adeguare i criteri e le procedure di valutazione al mutato contesto normativo (D. Lgs. 62/2017 s. m. i.) PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

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I.C. “S.T. A. ASPRI”

aa. ss. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019

2^ REV. 30/10/2017

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

“ISTITUTO COMPRENSIVO Sottotenente Alfredo Aspri ” SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI 1° GRADO

Via degli Osci n. 1 04022 FONDI (LT) Tel. 0771531619 fax 0771531619 Codice Fiscale 90056200596 Codice Meccanografico LTIC85700L email: [email protected] pec: [email protected]

La presente revisione è stata elaborata dal collegio dei docenti nell’ a. s. 2017/18 apportando

modifiche al paragrafo 3.3 “ Verifica e valutazione”per adeguare i criteri e le procedure di

valutazione al mutato contesto normativo (D. Lgs. 62/2017 s. m. i.)

PIANO

TRIENNALE

OFFERTA

FORMATIVA

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INDICE

PARTE PRIMA ANALISI DEL CONTESTO

Pag. 2

1.1 Il territorio di Fondi Pag. 2

1.2 Il territorio di Sperlonga Pag. 5

1.3 Opportunità e vincoli del contesto ambientale Popolazione scolastica Risorse Professionali Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Pratiche educative e didattiche

Pag. 6 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 7 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 8

PARTE SECONDA FONDAMENTI TEORICO/ NORMATIVI

Pag. 9

2.1 Priorità, traguardi, obiettivi Pag. 9

2.2 Atto di indirizzo del DS per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa PTOF ex art. 1, comma 14, legge 107/2015.

Pag. 11

2.3 Mission Pag. 15

2.4 Campi di potenziamento dell’Offerta Formativa Pag. 16

PARTE TERZA CURRICOLO

Pag. 19

3.1 Introduzione al Curricolo delle discipline Pag. 19

3.2 Introduzione al Curricolo di Cittadinanza Pag. 22

3.3 Verifica e valutazione Pag. 24

3.4 Adeguamento delle procedure valutative al nuovo contesto normativo ( d. lgs 62/2017 ) Pag. 26

3.5 Percorsi formativi comma 7 L.107/15: progetti, attività, scelte metodologico - didattiche Pag. 41

3.6 Linee di intervento metodologico per una didattica inclusiva Pag. 47

3.7 Azioni coerenti PNSD Pag. 48

PARTE QUARTA SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

Pag. 55

4.1 Incarichi e figure di staff Pag. 55

4.2 Organizzazione tempo scuola Pag. 60

4.3 Piano di formazione e aggiornamento del personale docente triennio a.s. 2016/17, 2017/18; 2018/19 Pag. 66

4.4 Il territorio come spazio di ricerca e proiezione Pag. 72

PARTE QUINTA MONITORAGGIO

Pag. 74

5.1 Azioni di monitoraggio del piano Pag. 74

PARTE SESTA ALLEGATI

Pag. 75

6.1 Piano di miglioramento.

6.2 Curricolo verticale scuola Infanzia-Primaria-Secondaria di 1° grado

6.3 Curricolo verticale di Cittadinanza

6.4 PAI

6.5 Piano uscite didattiche

6.6 Piano di aggiornamento annuale

6.7 Progetti

6.8 Policy e-safety

6.9 Protocollo Inclusione

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PARTE PRIMA

ANALISI DEL CONTESTO

L’ Istituto Comprensivo “Sottotenente Alfredo Aspri” nasce il 01/09/2012 con il nome di I.C. Fondi IV dalla fusione del 1° Circolo Didattico di Fondi con l’I.C. Buonarroti di Sperlonga e riprende ufficialmente il nome storico della sede principale nel 2015.

L’Istituto si estende su due Comuni, Fondi e Sperlonga, e comprende i seguenti plessi:

● Scuola Infanzia M. Pia di Savoia - Fondi ● Scuola primaria plesso A. Aspri - Fondi ● Scuola Infanzia “Via Campo delle Monache “- Sperlonga ● Scuola Primaria e Secondaria di I grado “M. Buonarroti”- Sperlonga

1.1 Il territorio di Fondi

Fondi è un comune italiano di 39 683 abitanti della provincia di Latina nel Lazio.

Il nucleo urbano di Fondi è situato nel sud pontino a metà strada tra Roma e Napoli. L'omonima piana si distende ai piedi dei monti Aurunci e Ausoni, che la chiudono su tre lati, ed è aperta a sud verso il mar Tirreno. I rilievi circostanti, culminanti nel monte delle Fate (1090 m) e nel monte Calvilli (1102 m), alimentano le falde idriche della piana, che risulta ricchissima di acqua, come testimonia la presenza di oltre venti sorgenti e tre laghi. Tale abbondanza idrica ha reso necessarie nei secoli ingenti opere di bonifica, iniziate nel XVII secolo e concluse solo nella prima metà del Novecento, per trasformare gradualmente il territorio paludoso in una fertile zona agricola.

Il lago di Fondi (ora compreso nell'area del Monumento naturale del lago di Fondi), a forma di arco lunare con superficie di circa 3,8 km², rappresenta un esempio significativo di lago costiero. Infatti, grazie alla comunicazione con il mare tramite due canali, il Sant’Anastasia e il Canneto, le maree vi stabiliscono una costante alternanza di acque dolci e salate. Gli altri due laghi costieri presenti nella piana di Fondi (ma in parte in territorio di Sperlonga) prendono il nome di Lungo e San Puoto.

Con decreto del Presidente della Regione Lazio n° T0400 il 01/08/2006 è stato istituito il Monumento Naturale del Lago di Fondi. Atto politico di grande rilevanza, con esso viene istituita una riserva naturale che rientra nel sistema dei Parchi, monumenti ed aree protette del Lazio. Il lago è stato riconosciuto come SIC ( Sito di Importanza Comunitaria) per la realizzazione della rete ecologica europea “Natura 2000” secondo quanto previsto dalla normativa CEE 92/43 nota come “Direttiva Habitat”.

La costa, che si estende per circa 13 km tra Terracina e Sperlonga, è bassa e composta da una spiaggia di sabbia fine, orlata in alcuni tratti da una duna litoranea ancora ben conservata.

Il clima fondano è prevalentemente marittimo, con estati calde ed afose ed inverni freddi e umidi. In questa città, dato che è protetta dai monti Aurunci e Ausoni, il clima solito è temperato e raramente ci sono precipitazioni di carattere nevoso.

Le favorevoli condizioni climatiche e l’abbondante irrigazione hanno favorito un’intensa vocazione agricola del territorio. L'economia locale è quindi fortemente legata alla produzione e alla distribuzione dei prodotti agricoli. La tradizionale destinazione del territorio ad agrumeto è stata soppiantata in anni più recenti da un’intensa coltivazione di ortaggi, primizie in serra e frutta di ogni tipo.

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Fondi è sede del secondo centro di distribuzione agroalimentare all'ingrosso d'Europa (M.O.F.), secondo solo a quello di Parigi, che movimenta circa 1,15 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli all'anno.

Il comune è attraversato dalla SS7 Via Appia e dalla SS637 Fondi-Lenola. È servito, nella parte costiera, dalla SR213 Flacca che collega la città di Terracina con la città di Formia.

Fondi è sede di una stazione ferroviaria denominata “Stazione di Fondi-Sperlonga”, situata lungo la linea ferrovia Roma-Formia-Napoli.

Sul territorio della città di Fondi sono presenti le seguenti architetture:

● Il duomo di San Pietro risale al XII secolo nel suo aspetto attuale, ma insiste su preesistenze romane. Ospita il sepolcro di Cristoforo Caetani, una cattedra vescovile marmorea e un pulpito con mosaici cosmateschi del XIII secolo. Vi sono inoltre conservati i dipinti del Trittico dell'Annunciazione di Cristoforo Scacco e della Maestà con san Pietro e san Paolo di Antoniazzo Romano.

● La collegiata di Santa Maria Assunta- Santuario Madonna del cielo, preceduta da un'ampia scalea che copre l'intera larghezza della facciata, è ornata da tre portali di cui quello centrale impreziosito da una lunetta sovrastata da un rosone. La chiesa, voluta da Onorato II Caetani, è stata realizzata alla fine del Quattrocento con pianta a croce latina e a tre navate. Oltre agli altari rinascimentali, vi sono conservati un ciborio che risale al 1491 e la venerata statua della Madonna del Cielo.

● Abbazia di San Magno, riaperta nel 2007 dopo un lungo restauro, sita all'interno del parco naturale dei Monti Aurunci.

● La chiesa della Madonna del Soccorso

● La chiesa di San Domenico

● La chiesa di San Francesco

● La chiesa di San Martino

● La chiesa di San Paolo

● Il santuario della Madonna della Rocca

● La chiesa di San Magno e Madonna degli Angeli

● La chiesa di San Rocco XVI secolo

● La chiesa di San Bartolomeo

● La chiesa della Regalità di Maria e San Pio X

● La chiesa di San Raffaele Arcangelo e M. Salute degli infermi - (contrada S. Raffaele)

● La chiesa di Sant'Antonio di Padova alle Querce - (contrada Querce di Cesare)

L’impianto del centro storico presenta il classico schema romano a due assi ortogonali (decumano e cardine), racchiuso in una cerchia quadrangolare di mura, di cui sono visibili ampi tratti in opus poligonale e in incertum, integrate da torri di epoca successiva. Il decumano principale coincide con il tratto urbano della via Appia, proveniente da Terracina e diretta a Itri, mentre l'antico foro è conservato dall'attuale piazza della Collegiata.

Il Palazzo del principe, eretto tra il 1466 e il 1477, è forse opera dell'architetto catalano Matteo Forcimanya. I suoi portali, la bifora, il cortile e i loggiati costituiscono una interessante sintesi di elementi angioini e gotico-catalani.

● La Casa degli spiriti.

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● Il caratteristico quartiere storico dell'Olmo Perino, La Giudea, richiama la memoria di un'antica permanenza ebraica che sembra risalire a epoche molto remote.

● Il castello baronale, con la caratteristica torre cilindrica su base quadrata di oltre 31 metri, simbolo della città, venne eretto nel XIV secolo da Roffredo III Caetani su un tratto delle mura romane. Le torri angolari merlate e gli altri caratteri di palazzo fortificato non impedirono tuttavia a Giulia Gonzaga di installarvi la sua corte di letterati e artisti nel Cinquecento. Dal 1997 è sede del museo civico.

● Le terme, di epoca romana, in parte visibili nell'attuale Piazza dell'Unità d'Italia.

● Le mura megalitiche, nell'attuale via Guglielmo Marconi, zona Porta Roma.

● Lungo il litorale, e più precisamente in zona Sant'Anastasia, è presente un sito archeologico, con resti di una abitazione romana e dei suoi pavimenti a mosaico.

Aree naturali

● Parco naturale dei Monti Aurunci

● Monumento Naturale del Lago di Fondi

Eventi

● Fiera agro zootecnica "Città di Fondi" (giugno, dal 2001)

● "Fondi Art Festival" (luglio, dal 1998)

● Fondi Music Festival (2005)

● Festival internazionale del folklore "Città di Fondi" (agosto, dal 1986)

● Rassegna cinematografica "Fondi Film Festival" (estate, dal 2002)

● Premio nazionale di pittura "Città di Fondi" (settembre, dal 2001)

● FONDI NOTTE BIANCA - Il Viaggio nel Tempo (Agosto, dal 2011)

● Fiera di Sant'Onorato (10 ottobre)

● Concerto di Capodanno (dal 2004)

● Premio "Fondi la Pastora" per la letteratura drammatica (dal 1974)

● Settimana Culturale Fondana (dal 2007 al 2011)

Il comune è gemellato con Dachau (Germania), dal 1998

La notevole presenza di monumenti storici rende la Città di Fondi meta di interesse turistico.

L’edificio scolastico, sede attuale dell’Istituto, fu costruito nel 1934 in un’area di mq 25.200, a ridosso delle mura perimetrali dell’antica cinta quadrata romana, particolarmente indicata perché facilmente accessibile dagli abitanti del centro urbano ed anche in previsione dello sviluppo edilizio della cittadina verso i monti Aurunci. L’edificio, costruito nel tempo record di tre anni, assume forma di M in omaggio a Mussolini. Inaugurato dall’allora Ministro dell’Educazione nazionale Giuseppe Bottai nella primavera del 1937, è intitolato al “Principe di Piemonte”. Sulla vastissima area che lo circonda, sorgeranno in seguito gli edifici della scuola dell’Infanzia “Maria Pia di Savoia” e dell’attuale Liceo Classico ed impianti sportivi all’aperto.

Per i cittadini fondani, l’edificio Aspri, per la sua collocazione nel cuore della città, per la sua maestosità e per la sua vicinanza al Castello Baronale, è sempre stato considerato “la scuola” di

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Fondi e nel corso degli anni, con le sue molteplici ristrutturazioni, ha accompagnato il progresso della città e i suoi cambiamenti, restando sempre ben integrato nel contesto culturale, sociale e urbano.

Sede, per decenni, dello storico 1° Circolo Didattico, l’Aspri ha saputo meritare l’attenzione delle altre scuole del territorio, dei paesi vicini e di tutta la provincia per l’innovazione metodologica e didattica, per la sua vocazione alla sperimentazione di nuove strategie educative, per la cura dedicata ai suoi alunni, guidati nel completamento del loro percorso formativo dalla scuola dell’Infanzia alla primaria.

L’ Istituto si connotava come luogo di aggregazione istituzionale privilegiato e aperto anche ad iniziative formative per adulti.

Primi a Fondi a portare nella Scuola il Teatro, lo Sport, i laboratori di ceramica, di pittura, di musica e il Comenius. La progettualità e l’innovazione sono state le parole chiave di tutta l’attività istituzionale dell’ Aspri.

1.2 Il territorio di Sperlonga

Sperlonga è una cittadina di circa 3400 abitanti, posta sul mare nella parte sud della provincia di Latina, con un territorio comunale di appena 18 Kmq. E’ ben collegata sia tramite pullman (numerose sono le corse giornaliere verso le località limitrofe), che tramite ferrovia (la stazione Fondi-Sperlonga sulla linea Roma-Napoli dista dieci Km dal centro).

Sperlonga fa parte della XXII Comunità Montana insieme con i Comuni di Campodimele, Fondi, Lenola, Monte San Biagio e Terracina. È gemellata con la cittadina francese di Aubière.

La bellezza straordinaria del paesaggio, della costa e del centro storico, la ricchezza di reperti storico-archeologici hanno reso Sperlonga una meta turistica famosa, apprezzata ed ambita, meritevole di riconoscimenti nazionali ed internazionali. Questo ha comportato, però, anche l'aumento considerevole dei costi per l'affitto o l'acquisto delle abitazioni, portando ad un progressivo abbandono del centro storico da parte della popolazione stabilmente residente e al trasferimento di molte giovani coppie nei comuni limitrofi (Fondi ed Itri).

L'attività economica prevalente nella realtà territoriale di Sperlonga è l'agricoltura, basata, soprattutto, sulle coltivazioni specializzate in serra. L'attività della pesca è ormai diventata marginale con pochissimi addetti a tempo pieno, ma nell'ultimo quarantennio si sono progressivamente sviluppate solide attività economiche legate al settore del turismo, che negli ultimissimi anni, a fronte di un'evidente crisi del settore agricolo, sono diventati la principale fonte di reddito del territorio, grazie soprattutto alla costruzione della strada litoranea Terracina – Gaeta aperta nel 1957. La nuova arteria ha fatto conoscere l’antico borgo marinaro e la preziosa collezione di marmi di Villa Tiberio, conservati nel Museo Archeologico nazionale, lanciando Sperlonga come una delle mete turistiche e culturali più apprezzate del Lazio.Per il 16° anno consecutivo al mare di Sperlonga, unico nella regione Lazio, è stata assegnata la "Bandiera blu d'Europa", a questo si aggiunge un altro importante riconoscimento: la certificazione che consente a Sperlonga - insieme ad altri sette comuni italiani - di avvalersi del titolo di "Borgo più bello d'Italia". Questi primati contribuiscono a porre in evidenza la ricchezza di un patrimonio naturale che è ampiamente riconosciuto dal turismo italiano ed internazionale. Nel piccolo universo sperlongano la bellezza e la cultura hanno formato una armonia profonda e un equilibrio esemplare. Il Museo è meta di visite culturali continue da quanti apprezzano la romanità e la cultura classica.

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Istituzioni culturali e risorse materiali nel territorio

Il territorio del Comune di Sperlonga, in particolare le aree del Monumento naturale Promontorio Villa di Tiberio e della costa Torre Capovento-Punta Cetarola, sono parte del Parco regionale della Riviera di Ulisse, nel cui ambito assume importante funzione nel campo dell'educazione il Laboratorio territoriale di educazione ambientale. I WWF Oasi Blu gestisce uno specchio di mare e di arenile di circa 11 ettari formato da un promontorio a macchia mediterranea adagiato sul fondale di un lembo sabbioso ricco di piccole insenature, che permettono attività quali: escursioni lungo la costa, campi studio e di ricerca, campi scuola, soggiorni didattici. Nell'antica Chiesa sconsacrata di S. Maria nel centro storico è stata attrezzata una moderna e funzionale sala per convegni. Non è però utilizzabile, a causa dell'esiguità dello spazio per attività teatrali e musicali, se non per concerti solistici oppure per "piccoli” spettacoli. L'unica struttura in grado di rispondere a questa esigenza, molto sentita anche dalla scuola, è un cinema privato.

A Sperlonga è presente una scuola dell'infanzia autorizzata, gestita da un ordine religioso, i cui alunni confluiscono nella scuola primaria del plesso “Buonarroti”. Un lodevole servizio nella formazione dei bambini e degli adolescenti è svolto dal Centro polivalente di aggregazione per minori presso l'Ufficio dei servizi sociali del Comune di Sperlonga. Il Centro, oltre a rappresentare un luogo di incontro e di giusto svago per i bambini ed i ragazzi, prioritariamente della scuola primaria ed eccezionalmente anche della secondaria, sostiene ed aiuta chi tra loro ha particolari difficoltà nello studio.

Il plesso “Buonarroti” nasce nell’anno scolastico 2000-2001, quando molte scuole del territorio hanno avuto l’assetto odierno. Fino ad allora, la Scuola Media aveva avuto un percorso completamente separato dalla Scuola dell’Infanzia e dalla Scuola Primaria. Infatti, sia la Scuola Primaria, che la Scuola dell’Infanzia, insieme ad altri plessi, facevano parte del III Circolo di Fondi, che aveva uffici di segreteria e dirigenza a Fondi. Il III Circolo, proprio per la vastità del territorio e per la notevole varietà di situazioni, doveva far fronte a non poche difficoltà rispetto ai collegamenti e all’integrazione delle risorse e delle iniziative scolastiche. D’altro canto, il numero notevole di classi parallele offriva agli insegnanti l’opportunità di confrontarsi mensilmente su problematiche didattiche ed educative di un territorio più vasto, facendoli sentire aperti ad uno scambio continuo e ad confronto aperto. Prima del 2000, i tre ordini di scuola operavano autonomamente e separatamente. Le uniche attività di raccordo riguardavano le classi-ponte, quando la Commissione Continuità fissava gli incontri per le informazioni e i dati finalizzati alla formazione delle classi prime. Dal 2000 gli insegnanti dei diversi ordini hanno iniziato un percorso comune, con un dirigente scolastico unico e un’ unica segreteria a Sperlonga. Pur operando su fasce di età diversa, tutti gli insegnanti dell’Istituto hanno avuto il vantaggio di operare nello stesso territorio, con problematiche e bisogni comuni; gli incontri collegiali e le varie commissioni sono diventate palestra per affinare il confronto, il dibattito e il dialogo su problemi comuni; a piccoli passi, gli insegnanti hanno imparato ad uscire dal proprio ordine di scuola, per condividere con gli altri obiettivi, percorsi e attività, mettendo a disposizione di tutto l’Istituto le proprie capacità-risorse.

1.3 Opportunità e vincoli del contesto ambientale1

Popolazione scolastica

La provenienza socio-economica degli studenti dell’I.C. “Sottotenente A. Aspri” è molto eterogenea. Il livello culturale e il grado di scolarizzazione della popolazione può ritenersi nella

1 Rif. Rapporto di Autovalutazione RAV presente sul portale Scuola in Chiaro

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media nazionale (dati INVALSI). Assente è il fenomeno della dispersione scolastica nelle fasce d'età dell'utenza.

Nel Comune di Fondi, abitanti 39683, si registra la presenza di 3548 persone con cittadinanza non italiana pari all' 8,9% (dati Istat al 01-01-2015). Gran parte degli stranieri abita nel centro storico in quanto i cittadini di Fondi si sono spostati nelle zone circostanti al Paese lasciando che gli immigrati occupassero le loro vecchie abitazioni: pertanto quasi la totalità è utente dell'I.C. Sott. A. Aspri.

Questo ha comportato che l’Istituzione scolastica rivisitasse la Didattica e le Metodologie alla luce dei nuovi bisogni formativi di tutta l’utenza.

Nel Comune di Sperlonga su 3389 residenti, si registra la presenza di 111 stranieri, pari al 3,3% (dato Istat 01-01-2015).

Un decimo circa degli alunni frequentanti i plessi di Sperlonga proviene da zone site nel territorio del Comune di Fondi. Molti di loro appartengono, comunque, a famiglie sperlongane che mantengono vivi i legami affettivi, i riferimenti e il dialetto del loro centro di origine. L’utenza dell’Istituzione scolastica pubblica del territorio è molto eterogenea ed è caratterizzata da un diffuso atteggiamento di buona attenzione nei confronti dello studio e delle attività educative. Infatti le famiglie considerano lo studio un percorso necessario ed indispensabile per la crescita culturale e per l'elevazione sociale dei loro figli. Il tenore di vita delle famiglie può considerarsi di livello medio-alto.

Risorse Professionali Il corpo docente è stabile e garantisce continuità ai percorsi di apprendimento. Tra i docenti della scuola primaria e della scuola dell' Infanzia molti possiedono titoli di accesso superiori a quello richiesto. Nella scuola Primaria un'alta percentuale dei docenti è dotata di certificazioni linguistiche.

Risultati scolastici

Il parametro di non ammissione è zero. I trasferimenti degli studenti sono legati principalmente ai movimenti immigratori. La distribuzione dei voti d'esame si colloca nella fascia media. La scuola garantisce il successo formativo degli studenti, non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.

Si desume dai dati oggettivi che non vi sono fenomeni di dispersione e abbandono scolastico.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

L' Istituto, nel suo complesso, si colloca ad un livello più alto rispetto ai parametri di riferimento (Lazio/ Centro/ Italia): il punteggio medio è più alto sia per la prova di italiano che per quella di matematica, ma il livello di varianza tra le classi è molto alto rispetto ai livelli nazionali e regionali, mentre il livello di variabilità all'interno delle classi è molto più basso rispetto ai parametri nazionali e regionali.

La scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.

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Competenze chiave e di cittadinanza

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento e valuta le competenze chiave degli studenti attraverso l'individuazione di Indicatori al termine della scuola primaria e del primo ciclo che fanno riferimento al modello di certificazione delle competenze previsto dalla C.M, n° 3 del 13/02/2015.

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola.

Risultati a distanza

I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è molto contenuto.

Dai dati in nostro possesso risulta che attualmente non si verificano fenomeni di dispersione/abbandono scolastico.

Pratiche educative e didattiche

La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. Gli studenti, di ogni ordine e grado, sono coinvolti in attività specifiche e trasversali che mirano alla promozione di competenze sociali.

La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.

Individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio (vedi Piano di Miglioramento), individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.

Valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivando la collaborazione tra pari:lo scambio professionale tra i docenti è molto presente in tutti gli ordini di scuola e si avvale dei numerosi incontri istituzionali legati alla programmazione e alla verifica delle attività. Esso è sostenuto dall'importante ruolo svolto dalle figure dello staff che fungono da raccordo tra i docenti, e tra i docenti e la direzione, contribuendo alla implementazione di strumenti di lavoro condivisi e alla diffusione di best practices.

La scuola utilizza al meglio le risorse che offre il territorio stabilendo convenzioni con associazioni ed enti, ed avvalendosi anche del contributo di esperti esterni per qualificare l'offerta formativa. Ha sottoscritto due accordi di rete finalizzati alla formazione ed all'innovazione metodologico-didattica. Realizza manifestazioni con il patrocinio del Comune e di Enti del territorio quali l'Ente

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Parco. Pianifica progetti di arricchimento dell'offerta formativa in collaborazione con Polizia Locale, associazioni del territorio e case editrici.

PARTE SECONDA

FONDAMENTI TEORICI/NORMATIVI

2.1 PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

La priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

➢ Riduzione della varianza tra le classi negli esiti delle prove standardizzate di italiano e matematica

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

➢ Collocare i valori della varianza tra le classi negli esiti delle prove di Italiano e matematica nella media nazionale e regionale.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA Curricolo, progettazione e valutazione

➢ Costruire un Curricolo in continuità di matematica. ➢ Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la matematica nella scuola

primaria.

AREA Ambiente di apprendimento

➢ Promuovere attività metodologiche innovative. ➢ Promuovere approcci metodologici situazionali che favoriscano lo sviluppo delle

competenze chiave di cittadinanza.

AREA Inclusione e differenziazione

➢ Monitorare il successo scolastico degli studenti stranieri

AREA Continuità e orientamento

➢ Promuovere percorsi di orientamento finalizzati alla conoscenza del sé. ➢ Promuovere incontri tra i docenti per la formazione delle classi.

AREA Orientamento strategico e organizzazione della scuola

➢ Implementare strumenti di monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi di processo

AREA Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

➢ Promuovere la collaborazione tra gli insegnanti attraverso la composizione di gruppi di lavoro. ➢ Promuovere attività di formazione per i docenti su didattiche innovative

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AREA Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

➢ Promuovere attività di formazione per i docenti in reti territoriali

La scelta degli obiettivi di processo riferiti alle diverse aree di processo è riportabile alle seguenti motivazioni.

Nel corso degli studi del primo ciclo si assiste ad un progressivo innalzamento dei livelli prestazionali cui fa riscontro all’interno delle classi e tra le classi una sempre maggiore disomogeneità di risultati causata nella maggior parte dei casi dallo svantaggio socio economico e/o linguistico -culturale degli alunni. Tale situazione emerge dall’ alto indice di varianza tra le classi presente negli esiti delle prove INVALSI, che aumenta con la progressione della scolarità. Occorre pertanto essere capaci di intercettare le criticità nei percorsi di apprendimento dei singoli allievi ed approntare efficaci risposte di natura metodologico didattica per prevenire e/o colmare ritardi ed arresti del percorso. La costruzione di un curricolo di scuola condiviso è la base di partenza su cui innestare pratiche metodologico - didattiche efficaci. Esso infatti sancisce dei traguardi uguali per tutti, ma si concretizza in interventi diversi e diversificati individuati nelle "buone pratiche" presenti all'interno di ogni istituzione scolastica. Le pratiche condivise consentono ai docenti di superare l' autoreferenzialità e prevedere, di fronte alle criticità, interventi di recupero, consolidamento e potenziamento atti ad innalzare il livello di rendimento di tutti gli alunni e promuovere così il successo formativo di ognuno. A tal fine è fondamentale che i docenti utilizzino criteri di valutazione omogenei e condivisi anche in continuità tra gli ordini di scuola.

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2.2 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 , recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- SENTITE le sollecitazioni e le proposte formulate dal personale e dalle famiglie sia in occasioni di incontri formali ed informali (ricevimenti scuola-famiglia, riunioni organi collegiali)

- CONSIDERATE le proposte ed iniziative provenienti dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

Atto d’indirizzo

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Nella redazione del piano si terrà conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e del conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 che dovranno costituire parte integrante del Piano.

2) Al fine di raggiungere le seguenti finalità enunciate dalla legge :(commi 1-4 ) “………..affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini è necessario che il Piano Esprima l’identità culturale e progettuale della scuola; Risponda ai bisogni dell’utenza e del territorio; Promuova il dialogo tra scuola e famiglia; Promuova la collegialità, i gruppi di lavoro, la diffusione delle best practices;

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Definisca percorsi formativi che permettano a tutti gli alunni il pieno sviluppo delle potenzialità;

Organizzi i percorsi didattici, nell’ambito degli attuali ordinamenti, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze tenendo conto dei contenuti didattici espressi nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo;

Contenga proposte per il triennio di riferimento da valutare annualmente ed eventualmente modificare tra settembre e gli inizi di ottobre;

preveda un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.

In particolare nel P. T .O. F. devono essere incluse le seguenti azioni:

attività in collaborazione con enti esterni; attività in partenariato articolazione flessibile del gruppo classe, delle classi o sezioni; protocolli di accoglienza per alunni stranieri innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di : a. metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate

(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali);

b. modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; c. situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e

fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);

organizzazione di iniziative di recupero, sostegno e potenziamento iniziative d’orientamento e continuità; attività aggiuntive di ampliamento dell’offerta formativa; Introduzione delle nuove tecnologie; curricolo scolastico.

3) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’ a. s. 2013 / 2014 e della contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali che valorizza approcci metodologico - didattici di tipo attivo orientati allo sviluppo di competenze di base trasversali oltre che disciplinari. Pertanto nel definire detti percorsi si terrà conto dei seguenti aspetti:

Proposizione di approcci innovativi tanto per la didattica dell’italiano, quanto per quella della matematica e che in generale si estendono a tutte le altre discipline curricolari;

Articolazione di elementi valutativi in rubriche, nelle quali siano compresi strumenti atti all’osservazione ed al monitoraggio del livello di competenza di ciascun allievo;

Articolazione e proposizione di prove a problem solving ovvero compiti autentici di realtà; Miglioramento del livello di ciascun allievo nella competenza chiave di cittadinanza,

trasversale alle discipline, attinente alla risoluzione potenziale di situazioni problematiche, prediligendo approcci metodologico-didattici in primis situazionali, tesi cioè alla sviluppo della capacità di comprensione della situazione, posizione del problema ed indicazione di possibili piste risolutive; in secondo luogo approcci che facilitino la riflessione degli allievi su quanto posto in essere (competenze metacognitive) e non ultimo, sulla abilità di autovalutazione;

Maggiore raccordo di pratiche e strumenti negli ordini di scuola e tra plessi ( infanzia,

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primaria e secondaria di primo grado).

4) Nella formulazione del Piano si terrà conto delle sollecitazioni provenienti dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio e delle seguenti proposte formulate dal personale e dalle famiglie :

Intensificare il rapporto con le famiglie; Offrire possibilità di praticare nel curricolo e nell’extracurricolo attività di studio delle

lingue straniere con finalità certificative; attività di strumento musicale e di canto corale, attività sportive

Prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento; Realizzazione di interventi per alunni con Bisogni educativi Speciali, e diversamente abili, al

fine di una maggiore integrazione, inclusione e successo formativo;

5) commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari)

Nell’individuazione dell’organico dell’autonomia si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: ✓ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche: italiano,inglese, francese; ✓ Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda; ✓ Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; ✓ Potenziamento delle competenze digitali, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; ✓ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e della pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture;

✓ Potenziamento della metodologia laboratoriale; ✓ Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, anche attraverso

il canto corale; ✓ Potenziamento delle competenze nell’arte e nella storia dell’arte; ✓ Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di

vita sano.

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che non tutti i plessi dell’IC sono dotati di attrezzature tecnologiche adeguate. La partecipazione al bando PON per il cablaggio e la tecnologia Azione10.8.1. permetterà di poter dotare tutti i plessi di ambienti multimediali polifunzionali.

6) comma 124 formazione in servizio docenti

Per quel che attiene alla formazione in servizio dei docenti essa sarà attinente alle seguenti tematiche:

Sviluppo dell’area formativa relativa a metodologie e didattiche innovative

Sviluppo dell’area formativa relativa alla progettazione di compiti autentici di realtà,alla predisposizione di rubriche valutative per la certificazione di competenze

Formazione alla sicurezza (TU81/2008) per lavoratori e corso di primo soccorso

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7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

8) Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del responsabile di plesso e del coordinatore di settore per la scuola secondaria di I Grado, di referente H e referente autovalutazione; queste figure insieme ai due collaboratori costituiranno lo staff del dirigente scolastico. Lo staff con il dirigente adempie funzione di orientamento strategico e gestione della scuola. Le Funzioni Strumentali monitoreranno tutti i processi attivati e ad esse faranno riferimento i rispettivi gruppi di lavoro e commissioni. Esse, insieme ai Coordinatori di Classe e ai Responsabili dei progetti costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano.

Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa ADRIANA IZZO

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2.3 MISSION DELL’ ISTITUTO

La MISSION è la carta di identità dell’istituzione scolastica, essa pertanto è coerente innanzitutto con i traguardi formativi nazionali prescrittivi e con le indicazioni sovranazionali ma nel contempo contiene in sé le istanze ed i bisogni del territorio e dell’utenza. E’ quindi la meta e insieme la strada più idonea da percorrere a cui è ispirata l’intera offerta formativa.

➢ Piena applicazione delle Nuove Indicazioni del Curricolo del Primo Ciclo di scuola, al fine del raggiungimento dei traguardi previsti dalla normativa e il completo conseguimento delle competenze.

➢ Formazione di una cultura globale degli alunni a livello di standard europei.

➢ Conoscenza e rispetto del territorio e dell’ambiente in cui si vive e in una più ampia accezione globale.

➢ Visione europeista della didattica per la formazione di studenti europei con apprendimento utile e spendibile di lingue straniere.

➢ Utilizzo critico e responsabile delle nuove tecnologie nel processo formativo per una Cittadinanza digitale consapevole.

➢ Accoglienza della diversità ai fini dell’integrazione e dell’inclusione.

➢ Educazione alla parità dei sessi e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.

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2.4 CAMPI DI POTENZIAMENTO PRIMO CICLO IN ORDINE DI PREFERENZA

In riferimento:

● Agli esiti del RAV, alle priorità ed ai traguardi definiti nello stesso, al Piano di Miglioramento e alla Mission dell’Istituto;

● Considerati i pareri dell’utenza espressi in sede di assemblee, Consigli di classe, interclasse, intersezione e Consiglio di Istituto;

● Esaminate le esigenze dei rappresentanti del territorio, le opportunità offerte da Enti e Associazioni

il COLLEGIO DEI DOCENTI

ha individuato in data 01/10/2015 Delibera n. 9 le seguenti aree di potenziamento dell’Offerta Formativa (L. 107/2015) con carattere di priorità:

CAMPI POTENZIAMENTO IN ORDINE DI PRIORITA’

OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7

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POTENZIAMENTO UMANISTICO SOCIO ECONOMICO PER LA

LEGALITA’

s) definizione di un sistema di orientamento.

d)

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'auto imprenditorialità.

l)

prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore.

e)

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

r)

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.

n)

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica20 marzo 2009,n. 89.

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p)

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti.

q)

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.

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POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

n)

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

p)

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

q)

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.

s) definizione di un sistema di orientamento.

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POTENZIAMENTO LINGUISTICO

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning ( CLIL).

p)

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti.

r)

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

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POTENZIAMENTO LABORATORIALE

h)

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione.

m)

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma7, lettera i); valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.

c)

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali

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POTENZIAMENTO ARTISTICO E

MUSICALE

settori.

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alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.

e)

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.

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POTENZIAMENTO MOTORIO

g)

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

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PARTE TERZA

CURRICOLO

3.1 Introduzione al curricolo delle discipline

La scuola è oggi chiamata a rispondere alla richiesta di educazione, istruzione e formazione, intese come “sviluppo armonico ed integrale della persona” (Indicazioni Nazionali, Finalità generali. 2012), al quale tutte le discipline concorrono in una prospettiva di cittadinanza europea: - “armonico”, nel senso dei molteplici aspetti della persona interessati dallo sviluppo (cognitivo,

meta cognitivo, socio-affettivo-relazionale etc.) - integrale”, per la visione olistica di sviluppo della persona, considerata nella sua completezza,

che investe lo sviluppo del Sé, (la formazione dell’individuo), del Sé con gli altri (l’educazione alla cittadinanza) e del Sé con la realtà (l’ istruzione necessaria per l’integrazione nel mondo del lavoro).

Le Nuove Indicazioni presentano le seguenti considerazioni. “Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse, ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacità. La scuola italiana, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese: – Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. – Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3). – L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2). – L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Il 18 dicembre 2006 è stato varato il Quadro Europeo delle Competenze Chiave, che rappresenta il primo significativo apporto dell’Unione Europea all’istruzione.

Lo scopo dichiarato è quello di fornire ai Paesi membri un comune denominatore ed uno strumento di riferimento unitario per “identificare e definire le competenze chiave necessarie per

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la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l’occupabilità nella società della conoscenza” .

Il documento contempla otto competenze chiave, definite come “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini”.

Esse sono:

1. COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA;

2. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE;

3. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA;

4. COMPETENZA DIGITALE;

5. IMPARARE A IMPARARE;

6. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE;

7. SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ;

8. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE.

Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in società sempre più diversificate. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

Nelle competenze sociali e civiche sono individuabili:

● una dimensione cognitiva; ● una dimensione metacognitiva; ● una dimensione socio-affettiva - motivazionale, che concerne le disposizioni mentali e

psicologiche e gli atteggiamenti delle situazioni problematiche con cui ci si confronta.

Il curricolo verticale della nostra istituzione scolastica è stato articolato proprio a partire dalle otto competenze chiave europee perché queste rappresentano, come del resto precisa la Premessa delle Indicazioni 2012, la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato. La scelta di organizzare il curricolo su competenze chiave è motivata anche dal fatto di reperire un filo conduttore unitario all’insegnamento/apprendimento. Le competenze travalicano le discipline e il curricolo così organizzato è il curricolo di tutti al quale tutti devono contribuire, qualunque sia la materia insegnata. La competenza è sapere agito, capacità di mobilitare conoscenze, abilità, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi.

La progettazione didattica, sostenuta da un curricolo verticale per competenze, si ispira alle seguenti coordinate:

a) la continuità ( educativa e didattica) che consiste nel creare legami nel rapporto tra i cicli scolastici;

b) l’articolazione sequenziale che indica le sequenze di svolgimento dell’attività didattica individuate solitamente attraverso una scansione cronologica progressiva dei contenuti che si intende far apprendere;

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c) l’integrazione tra saperi che crea un “mutuo rinforzo fra concetti e abilità delle diverse discipline e l’integrazione tra conoscenze/abilità e comportamenti/valori introducendo dinamiche di apertura e di scambio all’interno di relazioni precedentemente chiuse”.

CURRICOLO VERTICALE

In ALLEGATO viene riportata la tabulazione del curricolo verticale dell’Istituto, diviso in gradi di scuola.

● CAMPI DI ESPERIENZA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ● CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA ● CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

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3.2 Introduzione al curricolo di Cittadinanza e Costituzione

Le Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) delineano una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione: “Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc....”.

Si configura dunque la formazione della persona in modo unitario ed integrato: una persona che comunque sappia cooperare, compiere scelte funzionali, dimostrare un dinamismo conoscitivo, apprendere in tempo reale, organizzare ed interconnettere le proprie conoscenze, che sappia affrontare situazioni problematiche e complesse con adeguati ragionamenti ed argomentazioni…

... “Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana”.

Il concetto di cittadinanza è, quindi, strettamente congiunto con lo sviluppo completo della persona, sia nella dimensione interiore (“nella costruzione del sé”), che nella dimensione relazionale (nella costruzione “di corrette e significative relazioni con gli altri”), nonché nella costruzione “di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale”. Di conseguenza le otto competenze chiave risultano strettamente interconnesse al fine di promuovere lo sviluppo “ pieno” ed armonico della persona sia come cittadino italiano che europeo e del mondo.

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3.3 Verifica e Valutazione

Un curricolo innovativo deve basarsi su un sistema di coerenze interne tra progettazione, implementazione e valutazione degli apprendimenti. La progettazione didattica, infatti, deve contenere tutti gli elementi inerenti la valutazione: tipologie di prove, scopi, modalità, tempi di somministrazione, criteri di misurazione, indicatori e descrittori quanti/qualitativi degli apprendimenti. Un fattore di qualità in un curricolo è rappresentato dalla connessione e allineamento tra insegnamento e valutazione. La valutazione non rappresenta solo il momento terminale dell’azione didattica, ma funge da “navigatore” permanente che orienta lo svolgimento del percorso di insegnamento/apprendimento. Pertanto la richiesta di restituzione delle conoscenze, le modalità di correzione, misurazione e valutazione, hanno un peso decisivo nel determinare lo stile di apprendimento, il modo di studiare. La complessità, la società della conoscenza, il costruttivismo, l’integrazione dei linguaggi e dei codici delle discipline, hanno posto in modo ineludibile il problema di formare cittadini capaci non solo di riprodurre e automatizzare conoscenze dichiarative, ma soprattutto di sapere situare, contestualizzare, trasferire, rielaborare conoscenze e abilità procedurali attraverso un pensiero che interconnette. E’ del tutto evidente che progettare un curricolo per competenze e realizzare una didattica costruzionista deve prevedere modalità di valutazione degli apprendimenti che siano allineati e coerenti con essa. Il primo passo di un curricolo innovativo deve, pertanto, muovere nella direzione di ridefinire le caratteristiche della valutazione per l’apprendimento distinguendole da quelle dell’apprendimento. Mentre la valutazione dell’apprendimento avviene dopo il processo d’apprendimento e propone standard di successo, la valutazione per l’apprendimento avviene durante il processo e propone obiettivi specifici di miglioramento continuo che guidino gli studenti verso standard d’apprendimento. La valutazione dell’apprendimento registra il livello di competenze raggiunto, propone prove d’ingresso per una collocazione iniziale o valutazioni a ciclo breve o esami conclusivi, documenta la padronanza degli standard per decidere il passaggio alla classe successiva. Di fronte a questo tipo di valutazione l’allievo studia per raggiungere gli standard e i risultati più alti, svolge prove il cui superamento costituisce il fine dello studio. La valutazione per l’apprendimento mette in condizione gli allievi di comprendere lo stadio di sviluppo nel quale collocare il loro livello di padronanza, aiuta gli allievi a conseguire più standard,

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sostiene e promuove il miglioramento continuo verso il successo. Si fonda su feedback descrittivi agli studenti, prevede la costruzione di strumenti concordati e condivisi tra docenti e allievi per la definizione delle caratteristiche dei prodotti attesi (rubriche), per il sostegno all’autovalutazione e per lo sviluppo delle competenze metacognitive. Di fronte a tale tipo di valutazione lo studente è coinvolto nella costruzione di un sistema di auto/etero valutazione ed opera sui risultati di valutazione della classe per migliorare le proprie prestazioni. La valutazione tende così ad assumere una connotazione non sanzionatoria o riconducibile ad un giudizio sulla persona che apprende, anzi coincide con la valutazione significativa. La valutazione è significativa quando gli studenti: a. comprendono le procedure della valutazione; b. investono tempo ed energie per valutare i loro processi di lavoro; c. si appropriano della valutazione di qualità e quantità dei propri lavori; d. vogliono mostrare i loro lavori e parlare di essi con altri. La valutazione fornisce direzione all’apprendimento quando permette di: a. comprendere e correggere l’errore; b. colmare le distanze che vengono rilevate negli apprendimenti; c. avanzare al livello successivo di conoscenza e abilità. Si tratta di introdurre il principio di feedback (o retroazione) nella valutazione, attraverso il quale le informazioni relative a un processo in corso ne consentono l’immediata ristrutturazione ai fini del raggiungimento degli obiettivi del processo stesso (Vertecchi B., 1993). Le azioni pedagogico-didattiche coerenti con i suddetti principi consistono nel: • saper mantenere viva la motivazione; • saper insegnare per migliorare l’apprendimento; • saper costruire prove che valutino apprendimenti significativi; • saper valutare un apprendimento allo scopo di migliorarlo. Coerentemente con la funzione altamente formativa fin qui descritta è imprescindibile che la valutazione debba avere anche una funzione misurativa e sommativa, Essa si articola in tre fasi principali:

1. Valutazione d’ingresso (iniziale) volta a definire la situazione di partenza di ciascun alunno.

2. Valutazione formativa (in itinere) volta ad individuare i livelli di abilità raggiunti, le conoscenze acquisite, le difficoltà incontrate e a predisporre interventi didattici mirati e idonei.

3. Valutazione sommativa che accerta l’evoluzione del processo di apprendimento rispetto al livello di partenza e al grado complessivo di maturazione raggiunto. Essa terrà conto dei progressi negli obiettivi, dell’impegno, dell’ interesse, della partecipazione alla vita della classe, del grado di socializzazione mostrato, del metodo di studio e di lavoro, dei tempi operativi e dell’autonomia, delle capacità di effettuare scelte e di esprimere giudizi, nonché di auto valutarsi in modo realistico e consapevole.

Si basa su verifiche frequenti e sistematiche effettuate attraverso prove di vario tipo: questionari e test; colloqui individuali; discussioni collettive; compiti in classe; relazioni; prove specifiche per l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Una valutazione coerente con il curricolo verticale organizzato per competenze e traguardi di competenza chiama però gli insegnanti a valutare non solo gli apprendimenti ,in termini di conoscenze ed abilità, ma anche le competenze

La valutazione di una competenza si esprime tipicamente attraverso una breve descrizione di come la persona utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e responsabilità.

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Essa non può prescindere dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze in cui si articola il curricolo ma può avvenire solo in presenza di “compiti significativi” realizzati dall’allievo singolarmente o in gruppo, in autonomia e responsabilità. Da qui l’importanza di individuare tale compiti significativi e di articolare occasioni formative costituite di unità formative o di apprendimento che pongano agli alunni problemi da risolvere o situazioni da gestire.

il conseguimento di competenze non può avvenire senza una didattica flessibile che privilegi l’esperienza attiva dell’allievo, la sua riflessività, l’apprendimento induttivo, la costruzione sociale dell’apprendimento, la collaborazione, il mutuo aiuto, la creatività, l’approccio integrato interdisciplinare

Infatti, un compito significativo, mobilita sinergicamente competenze sociali e metodologiche, competenze specifiche di aree culturali, competenze comunicative. Esso, anche se strutturato da un singolo insegnante per il suo ambito, va a toccare comunque, per la natura stessa della competenza, ambiti diversi, offrendo in realtà elementi di valutazione a più insegnanti. Un reticolo di compiti significativi e di unità formative interrelate va a coprire il curricolo nel suo insieme, in modo sistematico ed intenzionale.

Il motore dell’azione didattica, non è il compito in sé, ma la competenza da attivare attraverso il compito. Non si parte dall’argomento dell’unità, ma dalle competenze da attivare: il compito viene scelto come veicolo, campo di esperienza, in modo da attivare le competenze messe sotto osservazione.

Nella valutazione del compito, effettuate attraverso osservazioni, ci sarà una valutazione su dimensioni di processo (come l’allievo ha lavorato, l’impegno, la collaboratività, la responsabilità, ecc.) e una valutazione specifica del compito/prodotto (pertinenza, completezza, ricchezza, originalità, puntualità, estetica, ecc., dimensioni specifiche del tipo di prodotto o compito).

Gli elementi di valutazione eterogenei condotti sull’allievo (osservazioni in situazione, prove tradizionali, conversazioni, unità di apprendimento) offriranno ai docenti un quadro complessivo, un profilo dell’allievo che dovrebbe intercettare, attraverso una rubrica valutativa il livello di competenza pertinente.

Le rubriche valutative vengono predisposte dal docente attraverso check list all’interno del compito autentico.

“Mantenere in equilibrio le diverse funzioni della valutazione, senza trascurarne o enfatizzarne alcuna e senza confondere i diversi oggetti della valutazione ( conoscenze o competenze), rappresenta, unitamente al corretto uso degli strumenti valutativi, un elemento di qualità dell’intera azione formativa e didattica degli insegnanti, da cui discende la qualità degli apprendimenti” 2

3.4 ADEGUAMENTO DELLE PROCEDURE VALUTATIVE AL NUOVO CONTESTO NORMATIVO ( D. Lgs 62/2017 )Delibera del Collegio dei docenti n. del 19/10/ 2017

Il Decreto Legislativo N.62 emanato ai sensi dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 introduce significative innovazioni in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.

2 Linee Guida per la Certificazione delle Competenze nel Primo Ciclo di Istruzione 26

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Il decreto esalta il valore formativo della valutazione evidenziandone la funzione di contributo al miglioramento degli apprendimenti degli studenti, di documentazione rispetto all’identita' personale, di promozione dell’ autovalutazione con esplicito rifermento alla costruzione di conoscenze, abilità e competenze, in un quadro di coerenza con l’offerta formativa, con il curricolo di istituto e con le Indicazioni Nazionali.

Paragrafo 1 Criteri Comuni di valutazione

L’azione valutativa rientra nell’autonomia professionale dei docenti ma viene esercitata all’interno dei seguenti criteri definiti dal Collegio dei Docenti. DESCRITTORI DEI DIFFERENTI LIVELLI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI All 1 DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI All 2 ( Primo Quadrimestre ) All 2.1 (Secondo Quadrimestre) DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA All 3 MODALITA’ PER LA VALUTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI CURRICOLARI PER GRUPPI DI ALUNNE E DI ALUNNI La valutazione disciplinare delle attività nel piccolo gruppo si effettuerà utilizzando l'allegato 1, il voto sarà concordato tra l'insegnante curricolare della disciplina e l'insegnante che opera su orario di potenziamento. Paragrafo 2 La valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Il Curricolo verticale di Cittadinanza, lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e il regolamento di Istituto ne costituiscono i riferimenti essenziali. DEFINIZIONE DEI GIUDIZI SINTETICI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO All.4

Paragrafo 3 La certificazione delle competenze

Al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, viene rilasciata la certificazione delle competenze che, fortemente ancorata al profilo dello studente tracciato dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, definisce,nello scenario delle competenze chiave individuate dall’Unione europea, i livelli di acquisizione delle competenze sviluppati anche in situazioni di apprendimento non formale e informale, con una specifica attenzione a soluzioni di coerenza con il piano educativo individualizzato per gli alunni con disabilità. Al fine di certificare le competenze, al termine di ogni anno scolastico saranno predisposte per classi parallele prove di competenza con rubriche valutative e descrittori desunti dal documento di certificazione delle competenze.

Paragrafo 4 La valutazione degli alunni con disabilità

La valutazione e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104;

la valutazione persegue l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297, relativamente al diritto all’istruzione e all’educazione degli alunni con disabilità;

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l'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene tenendo a riferimento il piano educativo individualizzato;

gli alunni con disabilità partecipano alle prove INVALSI con possibilità di adottare, a cura del team docente,adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova;

gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso degli ausili e dei sussidi didattici utilizzati nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato;

sulla base del PEI e delle attività in esso previste, la commissione può predisporre prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale;

l'esito finale dell'esame viene determinato con le medesime modalità previste per gli altri studenti;

alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato e' comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.

Paragrafo 5 La valutazione degli alunni con DSA

La valutazione degli apprendimenti, l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe;

la valutazione sarà condotta con l’obiettivo di rilevare effettivamente il livello di

apprendimento conseguito dall’alunno, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato;

durante l'esame di Stato la commissione può prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari e

l’utilizzo di strumenti compensativi già utilizzati in corso d'anno e inseriti nel PDP o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove

nel caso in cui l’alunno abbia ottenuto, secondo la procedura prevista dal DM 5669/2011, la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera;

nel caso in cui l’alunno abbia ottenuto, secondo la procedura prevista dal DM 5669 l’esonero dallo studio delle lingue straniere e segua un percorso didattico personalizzato, in sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma;

gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate INVALSI con possibilità di avvalersi adeguati strumenti compensativi coerenti con il PDP. Gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese.

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Paragrafo 6 Strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento

L’istituzione scolastica, nell’ambito dell’ autonomia didattica e organizzativa, attiva strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione All 5 . Tali strategie sono individuate ed adottate dal team docente per la scuola primaria e dai consigli di classe per la scuola secondaria , indicandole nel piano annuale della classe e nei successivi adattamenti. All 6

Paragrafo 7 Modalità di comunicazione alle famiglie del percorso scolastico

Le famiglie avranno accesso al RE con password fornita dagli uffici di segreteria. Saranno calendarizzati incontri Scuola famiglia con cadenza bimestrale durante i quali verranno formalizzate eventuali carenze nel percorso di apprendimento degli alunni e comunicate le strategie atte a promuovere il miglioramento dei livelli di apprendimento raggiunti. Paragrafo 8 Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni nella Scuola Secondaria

di I Grado

Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale degli alunni e' richiesta la frequenza

di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola

secondaria di primo grado. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività

oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.

Le deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza

effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione sono le

seguenti:

gravi motivi di salute adeguatamente motivati; terapie e/o cure programmate, sospensione delle lezioni e/o riduzione dell’orario per causa di forza maggiore; ingressi e/o uscite differenziate formalmente autorizzate dal Dirigente Scolastico; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da Federazioni e riconosciute dal

CONI; attività di studio riconosciute e/o periodi di studio all’estero rientranti nelle disposizioni

ministeriali vigenti; problemi e/o situazioni di difficoltà familiari documentabili.

Fermo restando quanto previsto ai fini della validità dell’anno scolastico, considerate le deroghe,nel

caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, la non

validità dell'anno scolastico e viene deliberata conseguentemente la non ammissione alla classe

successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione.

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All. 1 DESCRITTORI LIVELLI DI VALUTAZIONE RAGGIUNTO COMPLESSIVAMENTE IN

TUTTE LE DISCIPLINE

CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE DISCIPLINARI VOTO

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di codifica e decodifica, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura ed autonoma delle nozioni relative alle varie discipline in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

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Conoscenze complete e approfondite, abilità sicure e senza errori di codifica e decodifica, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura ed autonoma delle nozioni relative alle varie discipline in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi ed originali.

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Conoscenze complete, abilità corrette di codifica e decodifica e di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni relative alle varie discipline in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili.

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Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di codifica e decodifica, capacità di comprensione e analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni relative alle varie discipline senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.

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Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di codifica e decodifica, capacità di analisi e comprensione elementare, applicazione delle nozioni relative alle varie discipline senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.

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Conoscenza parziale ed incompleta dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero , abilità di codifica e decodifica ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni relative alle varie discipline scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale.

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All.2 CRITERI DI VALUTAZIONE PRIMO QUADRIMESTRE

IMPEGNO , INTERESSE , MOTIVAZIONE

Nel corso del primo quadrimestre l’alunno/a

si è impegnato con serietà, ha mostrato un interesse rigoroso e costante, approfondendo e rielaborando le acquisizioni con solide motivazioni

si è impegnato in modo regolare ed accurato , con apprezzabile interesse fornendo motivazioni ai vari campi d’interesse

si è impegnato in modo regolare dimostrando un interesse diligente, sempre con le giuste motivazioni

si è impegnato in modo abbastanza regolare con un interesse ordinario e discrete motivazioni

si è impegnato in modo essenziale mostrando un adeguato interesse e una sufficiente spinta motivazionale

ha mostrato un impegno non sempre adeguato, anche l’interesse è stato superficiale; minime le motivazioni

nelle attività didattiche proposte.

RISPETTO DELLE REGOLE E CAPACITÁ RELAZIONALI

Ha stabilito

rapporti corretti e rispettosi, interagendo in modo positivo con compagni e adulti durante le attività didattiche e ricreative. Accetta le regole che sono alla base della vita scolastica, sa valutare le conseguenze delle proprie azioni. Si distingue per un comportamento sempre responsabile, sia in classe che nelle attività programmate ed interviene nelle discussioni proponendo il suo punto di vista.

rapporti corretti e rispettosi con adulti e coetanei. Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica e le rispetta sempre. Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e modificare i suoi atteggiamenti. Nelle discussioni interviene con domande pertinenti rispettando sempre il punto di vista degli altri. Ha mostrato un senso di responsabilità pieno e costruttivo.

rapporti abbastanza collaborativi con adulti e coetanei. Non sempre valuta con attenzione le conseguenze del suo operato e le proprie reazioni emotive, spesso deve essere sollecitato al rispetto delle regole che sono alla base della vita scolastica. Nelle discussioni partecipa solo a quelle che destano il suo interesse. Interviene nel dialogo se sollecitato.

rapporti non sempre corretti con i compagni e con gli adulti e fatica a rispettare le regole che sono alla base della vita scolastica. Ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive e non sempre reagisce positivamente alle critiche che gli vengono rivolte. Durante le lezioni confonde a volte il momento dell’impegno con la normale vita di relazione creando disturbo all’intera classe. Segue e partecipa con discontinuità alle lezioni e/o alle attività proposte. Nelle discussioni interviene solo se sollecitato dall’insegnante e non sempre in modo non pertinente.

rapporti spesso conflittuali con i compagni e con gli adulti e non rispetta le regole scolastiche né accetta i richiami all’osservanza dei codici comportamentali. Durante le lezioni disturba ripetutamente, compromettendone il normale svolgimento. Non segue le attività didattiche e nel dialogo, solo se incoraggiato, prende a fatica la parola.

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All. 2.1 CRITERI DI VALUTAZIONE SECONDO QUADRIMESTRE

MOTIVAZIONE, ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE, INTERESSE E PARTECIPAZIONE.

Nel corso del II quadrimestre l’alunno/a

ha confermato un’ottima disponibilità

ha confermato una buona disponibilità

ha confermato discreta una disponibilità

ha dimostrato maggiore disponibilità

ha dimostrato una sufficiente disponibilità

ha dimostrato poca disponibilità nei confronti dell’esperienza scolastica.

L'attenzione e la concentrazione

sono state costanti, l'interesse vivace e la partecipazione attiva

concentrazione sono state adeguate, l'interesse e la partecipazione regolari

sono state solitamente adeguate, l’interesse e la partecipazione apprezzabili

sono state più continue, l’interesse e la partecipazione, generalmente adeguata

non sono state sempre costanti, l’interesse e la partecipazione generalmente sufficienti

l’attenzione e la concentrazione sono state sempre inadeguate, l’interesse e la partecipazione discontinue durante tutte le attività.

MODALITA' DI LAVORO

Nello svolgimento del lavoro scolastico l’alunno/a

ha contribuito in modo significativo, dimostrando una piena autonomia e una buona consapevolezza di sé.

è stato produttivo, ricco e personale, ha maturato un buon grado di autonomia e sa ben organizzarsi nelle fasi operative, secondo le indicazioni date.

è stato produttivo, ha maturato un buon grado di autonomia personale e sa organizzarsi nelle fasi operative, secondo le indicazioni date.

è stato abbastanza produttivo, ha maturato un discreto grado di autonomia personale e sa meglio organizzarsi nelle fasi operative, secondo le indicazioni date.

ha mostrato una sufficiente autonomia, tuttavia, necessita talvolta dell’intervento dell’insegnante nel momento operativo.

non riesce ancora ad organizzarsi in maniera autonoma, richiede spesso l'aiuto dell'insegnante nelle fasi operative. PROCESSO DI MATURAZIONE

Nel complesso,

ha vissuto un anno scolastico molto positivo per la sua maturazione personale, evidenziando progressi regolari, costanti ed efficaci in tutte le singole discipline.

ha vissuto un anno scolastico positivo per la sua maturazione personale, evidenziando progressi regolari e costanti in tutte le aree disciplinari.

nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato buoni progressi in tutte le aree disciplinari.

nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato progressi personali adeguati rispetto alla situazione iniziale, in tutte le aree disciplinari.

nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato dei progressi commisurati alle sue possibilità.

nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato progressi limitati e settoriali.

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All. 3 RELIGIONE CATTOLICA: INDICATORI E DESCRITTORI DI VALUTAZIONE

GIUDIZIO PRIMARIA SECONDARIA di 1° grado NON SUFFICIENTE

Conosce parzialmente gli argomenti trattati ed ha bisogno della guida dell’insegnante senza la quale non riesce ad applicare le sue conoscenze; utilizza con incertezza i linguaggi specifici e solo se guidato riesce ad esporre in maniera approssimativa. Partecipa con debole interesse alle attività proposte e il suo impegno è saltuario e superficiale ma è in grado di un recupero graduale.

Possiede una conoscenza lacunosa e frammentaria dei principali argomenti ma tale da consentire un graduale recupero. Non utilizza in modo appropriato i linguaggi specifici e non sa riconoscere, analizzare e collegare le conoscenze anche se in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza. Apparentemente poco interessato alla disciplina partecipa scarsamente al dialogo educativo in classe.

SUFFICIENTE Conosce in maniera essenziale gli argomenti trattati; utilizza sufficientemente le abilità di base con la guida dell’insegnante. Usa in modo generico i linguaggi specifici e se aiutato riesce ad esporre in maniera semplice. Mostra interesse per lo studio della disciplina ma non è costante nell’ impegno. Partecipa al dialogo educativo se stimolato.

Possiede una conoscenza sintetica dei principali argomenti trattati ed è capace di approfondirli solo se guidato. Usa in modo generico i linguaggi specifici e sa esporli in modo ordinato seppur guidato. Anche se mostra interesse per la disciplina partecipa al dialogo educativo di classe solo se sollecitato.

BUONO Conosce adeguatamente gli argomenti trattati; utilizza correttamente i linguaggi specifici. Sa utilizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite e inizia a collegare gli argomenti. Partecipa all’attività scolastica con una certa continuità e si esprime in modo corretto. Si mostra disponibile al dialogo educativo.

Possiede una conoscenza essenziale degli argomenti trattati. È in grado di adoperare linguaggi specifici e sa esporli in maniera chiara e abbastanza precisa; confronta le conoscenze. Interessato alla disciplina, partecipa in modo costante al dialogo educativo portando il suo contributo.

DISTINTO Conosce gli argomenti trattati in maniera completa; usa in maniera appropriata i linguaggi specifici. Sa utilizzare le conoscenze acquisite cogliendo la relazione tra più discipline, espone con sicurezza e mostra capacità di rielaborazione personale. Mostra interesse per la disciplina e partecipa con assiduità contribuendo personalmente al dialogo educativo.

Possiede una conoscenza organica di tutti gli argomenti trattati con approfondimenti autonomi. Adopera con sicurezza i linguaggi specifici e sa esporli in maniera chiara e articolata; confronta le conoscenze in modo chiaro e consapevole. Molto interessato alla disciplina, partecipa in modo costruttivo al dialogo con docenti e compagni e offre il suo contributo.

OTTIMO Conosce gli argomenti trattati in maniera completa e consapevole; ha un’ottima padronanza dei linguaggi specifici. Sa utilizzare le conoscenze acquisite cogliendo la relazione tra più discipline, espone in modo rigoroso ed articolato ed è in grado di proporre analisi e sintesi personali in modo originale. Mostra spiccato interesse per la disciplina e partecipa in modo attivo e costruttivo all’attività didattica con un lavoro puntuale e sistematico. E’ molto disponibile al dialogo educativo.

Possiede una conoscenza organica e approfondita di tutti gli argomenti trattati rielaborata in modo personale e con alcuni spunti di analisi critica che sa esporre in maniera chiara, rigorosa e ben articolata. Utilizza con naturalezza le conoscenze e le abilità acquisite ed è in grado di cogliere i collegamenti tra le varie discipline. Appassionato della disciplina, partecipa con grande interesse al dialogo educativo in classe e porta contributi di rielaborazione personale originali e creativi.

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All.4 TABELLA DEI CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

TABELLA DEI CRITERI per l’attribuzione del giudizio del COMPORTAMENTO GIUDIZIO

Frequenta regolarmente le lezioni, limitando le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate ai casi di effettiva necessità. Studia con serietà e partecipa produttivamente alle attività scolastiche collaborando in modo costruttivo con i compagni e gli insegnanti per contribuire alla risoluzione di conflittualità e all’apprendimento comune. Rispetta le regole della vita scolastica, le persone, gli ambienti e le attrezzature e sa valutare le conseguenze delle proprie azioni.

Riconosce il valore della tolleranza e della solidarietà, accettando e rispettando la diversità in tutte le sue manifestazioni.

Utilizza con spirito critico le conoscenze, i metodi delle diverse discipline e le esperienze progettuali per costruire collegamenti e relazioni tra i saperi.

OTTIMO

Frequenta regolarmente le lezioni, limitando le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate. Studia con impegno e partecipa con interesse alle attività scolastiche collaborando con i compagni e gli insegnanti per contribuire alla risoluzione di conflittualità e all’apprendimento comune. Rispetta le regole della vita scolastica, le persone, gli ambienti e le attrezzature.

Riflette sui concetti di tolleranza e solidarietà, impegnandosi a rispettare la diversità in tutte le sue manifestazioni.

Rielabora le conoscenze, i metodi delle diverse discipline e le esperienze progettuali per costruire collegamenti e relazioni tra i saperi.

DISTINTO

Frequenta le lezioni, limitando le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate. Studia con regolarità e partecipa alle attività scolastiche collaborando con i compagni e gli insegnanti. Si impegna a rispettare le regole della vita scolastica, le persone, gli ambienti e le attrezzature.

Mostra tolleranza e solidarietà, imparando a rispettare la diversità in tutte le sue manifestazioni.

Acquisisce le conoscenze, i metodi delle diverse discipline e le esperienze progettuali per favorire la relazione tra i saperi.

BUONO

Frequenta le lezioni in modo discontinuo, non sempre limita le assenze, le entrate posticipate e/o le uscite anticipate. Studia in modo essenziale e partecipa con superficialità alle attività scolastiche, collaborando, solo se sollecitato, con i compagni e gli insegnanti. Fatica a rispettare le regole della vita scolastica, le persone, gli ambienti e le attrezzature.

Non sempre mostra tolleranza e solidarietà verso la diversità.

Si avvia ad acquisire le conoscenze di base e i metodi delle diverse discipline per iniziare ad integrare i saperi.

SUFFICIENTE

Frequenta le lezioni in modo irregolare, non limita le assenze, le entrate posticipate e/o le uscite anticipate ad effettiva necessità. Studia in modo non adeguato, mostra una partecipazione passiva verso le attività scolastiche, non collaborando con i compagni e gli insegnanti, nonostante le continue sollecitazioni. Non rispetta le regole della vita scolastica, né le persone, gli ambienti e le attrezzature.

Dimostra scarsa tolleranza e solidarietà verso la diversità.

Non possiede le conoscenze di base e i metodi delle diverse discipline.

NON SUFFICIENTE

34

1

0

1

0

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All. 5

Scuola Secondaria di primo grado/Scuola Primaria Classe Sezione

Anno scolastico

Insegnante Coordinatore di classe /Team docente

SITUAZIONE DELLA CLASSE

Alunni Maschi Femmine

Ripetenti Diversamente abili Altre culture_____________

Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica n°…………………..

LIVELLO TIPOLOGIA

□ alto □ vivace

□ medio-alto □ tranquilla

□ medio □ collaborativi

□ medio- basso □ poco collaborativi

□ basso □ passiva

□ problematica

□ altro __________________________

1.4 Tipo di osservazioni effettuate: □ prove d’ingresso disciplinari

□ prove d’ingresso trasversali

□ osservazioni sistematiche

□ griglie di osservazione

□ altro_________________________________

35

1

0

1

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1.5 dai cui risultati si possono individuare 7 fasce di livello con le seguenti caratteristiche:

Profili Alunni

Conoscenza particolarmente approfondita della disciplina, contributi personali, agilità e originalità nel realizzare collegamenti interdisciplinari e/o produzioni; esposizione puntuale nei linguaggi specifici complessi.

Voto: 10

Conoscenza approfondita della disciplina, autonomia di rielaborazione critica dei contenuti, produzioni complete con adeguati riferimenti anche interdisciplinari, puntuale utilizzo dei linguaggi specifici complessi.

Voto: 9

Conoscenza approfondita degli argomenti, buone capacità di analisi e sintesi, esposizione scritta e /o orale sicura ed articolata, autonomia di procedura operativa nelle produzioni

Voto: 8

Conoscenze generali complete, elaborazione di semplici analisi e sintesi, esposizione scritta e/o orale chiara e corretta, produzioni semplici e precise.

Voto: 7

Conoscenza degli argomenti essenziali, esposizione scritta e/o orale semplice ma corretta, sufficiente autonomia operativa.

Voto: 6

Conoscenza frammentaria e superficiale degli argomenti ed esposizione scritta e/o orale approssimativa, l'uso dei codici specifici e impreciso.

Voto: 5

Conoscenze parziali ed esposizione scritta e/o orale confusa, i concetti principali si identificano in maniera generica; scarse capacità organizzative

Voto: 4

1.6 Casi particolari certificati: ______________________________________________________________ ______________________________________________________________

36

1

0

1

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1.7 Casi particolari (non certificati)

Cognome e nome Motivazioni Strategie di intervento

Lavoro in piccolo gruppo e/o individuale

Procedure di ricerca

Role playing, apprendimento esperienziale

Didattica laboratoriale

Apprendimento cooperativo

(cooperative learning)

Brain storming

Muto insegnamento (tutoring fra pari)

Problem solving

Lavoro individualizzato e/o semplificato

Conversazione guidata

Strumenti compensativi

Misure dispensative

L’alunno________________________ seguirà / non seguirà la programmazione della classe

Cognome e nome Motivazioni Strategie di intervento

Lavoro in piccolo gruppo e/o individuale

Procedure di ricerca

Role playing, apprendimento esperienziale

Didattica laboratoriale

Apprendimento cooperativo

(cooperative learning)

Brain storming

Muto insegnamento (tutoring fra pari)

Problem solving

Lavoro individualizzato e/o semplificato

Conversazione guidata

Strumenti compensativi

Misure dispensative

L’alunno________________________ seguirà / non seguirà la programmazione della classe

2 – PROGETTI D’ISTITUTO

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

3 – VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE PREVISTI

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

4 – METODOLOGIA E METODI 37

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0

1

0

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4.1 fasi dell’attività didattica (svolgimento delle lezioni):

vengono dichiarati gli obiettivi e le finalità dell’attività proposta

vengono esplicitate con chiarezza le prestazioni richieste

viene privilegiata l’operatività

viene utilizzata la lezione frontale per presentare e riepilogare

viene fatto uso della discussione per coinvolgere e motivare

viene utilizzato il metodo direttivo

viene utilizzato il metodo non direttivo Rielaborazione delle conoscenze Problematizzazione delle conoscenze Ricerche Esercitazioni pratiche Conversazioni/dibattiti Produzioni 4.2 metodi:

lezione frontale

lavoro di gruppo

lavoro individuale

ricerca

lezione dialogata

lavoro in “coppie d’aiuto

uso di strumenti vari

Metodo induttivo o deduttivo

Metodo sperimentale

4.3 Mezzi e strumenti:

Lim/Pc/ Tablet Materiali multimediali uscite

visite guidate e/o istruzione

interventi di esperti

libri di testo

testi di consultazione

Schede predisposte Sussidi audiovisivi

38

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5 –VALUTAZIONE E VERIFICA

5.1 tipo di valutazione:

formativa sommativa individualizzata soggettiva oggettiva prove autentiche

5.2 strumenti di verifica:

SCRITTA

ORALE TECNICO-PRATICA

test di profitto prove intuitive produzione creativa

questionari aperti interrogazioni disegno

produzione di testi intervento esecuzioni musicali

altro____________ traduzioni ascolto

prove intuitive colloqui

relazioni esercizi

sintesi altro____________

esercizi

disegno

produzione creativa

altro____________

5.3 criteri di valutazione: (vedere allegati al POF)

5.4 modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie: 39

1

0

1

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colloqui individuali

colloqui generali

comunicazioni sul diario

Per il Consiglio di Classe Team Docenti

Il Coordinatore

___________________________ __________________________________

__________________________________

__________________________________

__________________________________

__________________________________

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1

0

1

0

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3.5 Percorsi formativi comma 7 L.107/15 : progetti, attività, scelte metodologico – didattiche

CAMPI POTENZIA

MENTO IN

ORDINE DI PRIORITA’

OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7

ATTIVITA’ PREVISTE

SPAZI E STRUTTURAZIONE DEGLI AMBIENTI

METODOLOGIA SPECIFICA

s)

definizione di un

sistema di orientamento.

1. Progetto CONTINUITA’. (Scuola infanzia- primaria-secondaria 1° )

2. Progetto ORIENTA…MENTI (Scuola infanzia -primaria-secondaria 1° grado )

Utilizzo degli spazi

interni ed esterni degli edifici scolastici: -aula magna -palestra -laboratori

1. Condivisione di obiettivi,, attività,

metodologie, modalità di verifica. 2. incontri tra docenti delle classi ponte e

la commissione continuità

3.percorsi didattici e incontri pratico-operativi tra alunni cinquenni e insegnanti

delle classi V della scuola primaria

4. percorsi didattici e incontri di alunni delle classi V della scuola primaria con

docenti della scuola secondaria

PO

TENZIA

MEN

TO U

MA

NISTIC

O SO

CIO

ECO

NO

MIC

O P

ER LA

LEGA

LITA’

d)

sviluppo delle

competenze in materia

di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle

differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e

della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei

diritti e dei doveri;

potenziamento delle

conoscenze in materia

giuridica ed

economico-finanziaria e di educazione

all'auto

imprenditorialità.

1.PROGETTO ALFABETIZZAZIONE (scuola primaria)

2. NOI CITTADINI DEL MONDO (Scuola primaria )

3. CONCORSO “IN ONORE DEI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE, IN DIFESA DELLA PACE” (scuola primaria e secondaria 1° grado Sperlonga)

1. uso delle classi e dei laboratori disponibili.

1.realizzazione di interventi per il successo formativo degli alunni

2. attivazione di metodologie inclusive (co-teaching, attività laboratoriali e apprendimento cooperativo)

l)

prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore.

1. PAI

2.Linee di intervento metodologico per una didattica “INCLUSIVA” (alunni scuola primaria e sec. di I grado)

3. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LINGUISTICO e LOGICO-MATEMATICO sia alla primaria che alla secondaria)

4. PROGETTO “GENERAZIONI CONNESSE” per il

contrasto e la sensibilizzazione del fenomeno del Bullismo E Cyberbullismo

1. uso delle classi e dei laboratori disponibili.

2. predisposizione di un’aula per attività specifiche con diversamente abili.

1.metodo ludico e attivo (linguaggio

gestuale, mimico, musicale) 2. utilizzo di software didattici specifici

3. attivazione di metodologie inclusive (co-teaching, attività laboratoriali e apprendimento cooperativo)

4.tecniche specifiche per la didattica con diversamente abili.

5.unità specifiche di apprendimento per il miglioramento delle competenze linguistiche e matematiche a partire dalle criticità emerse dai dati delle Prove Invalsi

e)

sviluppo di

comportamenti responsabili ispirati

alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità

1. PROGETTO AMBIENTE, CULTURA, BENESSERE (scuola primaria e secondaria )

2. NOI CITTADINI DEL

1. Laboratorio scientifico

2.Laboratorio ambientale

1. attività laboratoriali sulle tematiche ambientali e storico-culturali del territorio

2. uscite sul territorio con visite guidate a musei, monumenti e ambienti naturali.

41

1

0

1

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ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle

attività culturali;

MONDO (Sviluppo delle competenze di cittadinanza - tutte le classi, obiettivo trasversale).

3. LA SCATOLA DELL’AMICIZIA (scuola infanzia)

3. Orto didattico

4.Territorio

3. attività di ricerca-azione.

4.Attività in collaborazione con Enti Parco

r)

alfabetizzazione e

perfezionamento dell'italiano come

lingua seconda

attraverso corsi e laboratori per studenti

di cittadinanza o di

lingua non italiana.

1) Linee di intervento metodologico per una didattica “INCLUSIVA” alunni scuola primaria e sec. di I grado.

2. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LINGUISTICO sia alla primaria che alla secondaria)

3. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA.

4. LABORATORIO ALFABETIZZAZIONE (Scuola Primaria)

5. IL MONDO DENTRO AD UN LIBRO (scuola infanzia)

6. PROGETTO “GENERAZIONI CONNESSE” per il

contrasto e la sensibilizzazione del fenomeno del Bullismo E Cyberbullismo

1. lab. linguistico.

2.Laboratorio interculturale

1. personalizzazione dei compiti; riduzione e adeguamento dei contenuti.

2.insegnamento per gruppi di livello.

3.elaborazione di strumenti di monitoraggio sul successo scolastico degli alunni stranieri.

n)

apertura pomeridiana

delle scuole e

riduzione del numero di alunni e di studenti

per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con

potenziamento del

tempo scolastico o rimodulazione del

monte orario rispetto a

quanto indicato dal regolamento di cui al

decreto del Presidente

della Repubblica20 marzo 2009,n. 89.

La scuola è già aperta a diverse attività che si svolgono in orario pomeridiano sia curricolare che extracurricolare. 1.PROGETTO CAMBRIDGE (Scuola Primaria e Secondaria 1° grado) 2.PROGETTO LEARNING ENGLISH CLIL Scuola Primaria e Secondaria 1° grado) 3. PROGETTO AMICA CERAMICA (Scuola Primaria) 4. PROGETTO ZOOANTROPOLOGIA

1. PR

Aule e laboratori Aula Magna Palestra Spazi esterni

1.lab. musicale 2.lab. artistico 3. lab. Espressivo-teatrale 4.Lab. linguistico

42

1

0

1

0

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p)

valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti.

1. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LOGICO-MATEMATICO E LINGUISTICO sia alla primaria che alla secondaria) 2. PROGETTI PON COMPETENZE DI BASE

q)

individuazione di

percorsi e di sistemi

funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del

merito degli alunni e

degli studenti.

PO

TENZIA

MEN

TO SC

IENTIFIC

O

b) potenziamento delle

competenze

matematico-logiche e scientifiche.

1. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LOGICO-MATEMATICO sia alla primaria che alla secondaria)

2.PROGETTO“scientifica mente@mentescientifica”(scuola primaria e secondaria di I grado)

Aule e aule polifunzionali

Laboratorio scientifico

Laboratorio informatico

1. Realizzazione di prove d’istituto per una valutazione comparata delle competenze acquisite.

2. Prove comuni per l’area logico –matematica e linguistica

3.unità specifiche di apprendimento per il miglioramento delle competenze linguistiche e matematiche a partire dalle criticità emerse dai dati delle Prove Invalsi

n)

apertura pomeridiana

delle scuole e

riduzione del numero di alunni e di studenti

per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con

potenziamento del

tempo scolastico o rimodulazione del

monte orario rispetto a

quanto indicato dal regolamento di cui al

decreto del Presidente

della Repubblica 20

marzo 2009, n. 89.

La scuola è già aperta a

diverse attività che si

svolgono in orario pomeridiano sia

curricolare che

extracurricolare. 1. PROGETTO ZOOANTROPOLOGIA 2. PROGETTO CAMBRIDGE 3. PROGETTO AMICA CERAMICA

2.

Aule e laboratori Aula Magna

1.Lab. scientifico

p)

valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

q)

individuazione di

percorsi e di sistemi

funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del

merito degli alunni e degli studenti.

43

1

0

1

0

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s) definizione di un sistema di

orientamento.

1. PROGETTO CONTINUITA’. (Scuola infanzia- primaria-secondaria 1° grado )

2. PROGETTO ORIENTA…MENTI (Scuola infanzia - primaria-secondaria 1° grado Fondi-Sperlonga

Utilizzo degli spazi interni ed esterni degli

edifici scolastici: -aula magna -palestra -laboratori

1. Condivisione di obiettivi,, attività, metodologie, modalità di verifica.

2. incontri tra docenti delle classi ponte e

la commissione continuità 3.percorsi didattici e incontri pratico-

operativi tra alunni cinquenni e insegnanti

delle classi V della scuola primaria 4. percorsi didattici e incontri di alunni

delle classi V della scuola primaria con

docenti della scuola secondaria

PO

TENZIA

MEN

TO LIN

GU

ISTICO

P

OT

ENZIA

MEN

TO LIN

GU

ISTICO

PO

TEN

ZIAM

ENTO

LING

UISTIC

O

a) valorizzazione e

potenziamento delle

competenze linguistiche, con

particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad

altre lingue

dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della

metodologia Content Language Integrated

Learning ( CLIL).

1. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LINGUISTICO e LOGICO-MATEMATICO sia alla primaria che alla secondaria)

2.PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI Lab. Italiano lingua 2 per alunni extracomunitari scuola primaria e sec. di I grado.

3.“ENGLISH FOR FUN” scuola dell’Infanzia

4.PROGETTO CAMBRIDGE Corsi di potenziamento EXTRACURRICOLARI di lingua INGLESE con certificazione esterna (Classi quinte scuola primaria e scuola sec. di I grado) con contributo delle famiglie.

5. LEARNING ENGLISH TODAY”- CLIL Scuola Primaria e Sec. 1° grado Inserimento graduale a partire dalla classe primaria della metodologia CLIL .

6. PROGETTI PON

7. Visita guidata ai luoghi istituzionali italiani per le classi quinte della primaria e prima e seconda della secondaria.

8. Viaggio Giornata della Memoria in Germania (Dacau)

1. Organizzazione di uno spazio-classe utile all’attivazione dei lab. n. 1, 2, 3,4

2. Aule dotate di LIM.

3. La didattica CLIL si attiverà all’interno delle classi approntando utili mezzi informatici e LIM. Potranno essere utilizzati anche i lab. informatici presenti all’interno degli Istituti sia di Fondi che di Sperlonga.

1.Realizzazione di prove d’istituto per una valutazione comparata delle competenze acquisite.

2.Prove comuni per l’ambito linguistico.

3.Prove reali di competenza.

4.Classi aperte.

5.Pausa didattica la prima settimana di febbraio.

7.Peer-learning

8. Cooperative-learning

9.Lavori di gruppo

p)

valorizzazione di

percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli

alunni e degli studenti.

44

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r)

alfabetizzazione e perfezionamento

dell'italiano come

lingua seconda attraverso corsi e

laboratori per studenti

di cittadinanza o di lingua non italiana, da

organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo

settore, con l'apporto

delle comunità di origine, delle famiglie

e dei mediatori

culturali.

1) Linee di intervento metodologico per una didattica “INCLUSIVA” alunni scuola primaria e sec. di I grado.

2. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO UNA SCUOLA PER TUTTI (corsi curricolari anche in compresenza di recupero/consolidamento/potenziamento AMBITO LINGUISTICO sia alla primaria che alla

secondaria).

3. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA.

4. LABORATORIO ALFABETIZZAZIONE (Scuola Primaria )

1. lab. linguistico.

2. lab. storico- geografico.

1. personalizzazione dei compiti; riduzione e adeguamento dei contenuti.

2.insegnamento per gruppi di livello.

3.elaborazione di strumenti di monitoraggio sul successo scolastico degli alunni stranieri.

PO

TEN

ZIAM

ENTO

LAB

OR

ATO

RIA

LE

h) sviluppo delle competenze digitali

degli studenti, con

particolare riguardo al pensiero

computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social

network e dei media

nonché alla produzione.

1. Progetto “PROGRAMMA IL FUTURO: A SCUOLA DI CODING”. Scuola primaria

2.“scientificamente@mentescientifica” scuola primaria e secondaria di I grado.

3. UNA FINESTR@ SUL MONDO (Scuola Infanzia) 4. ROBODing 5. PROGETTI PON

1. uso della LIM.

2. uso del laboratorio informatico.

3.Tablet

1.Metodologia laboratoriale.

2. Flipped classroom.

m)

potenziamento delle

metodologie

laboratoriali e delle attività di laboratorio

(comma 7, lettera i); valorizzazione della

scuola intesa come

comunità attiva, aperta al territorio e in grado

di sviluppare e

aumentare l'interazione con le

famiglie e con la

comunità locale.

1. F@re music@ (scuola infanzia)

PO

TEN

ZIAM

ENTO

AR

TISTICO

E MU

SICA

LE

PO

TEN

ZIAM

ENTO

AR

TISTICO

E MU

SICA

LE

c)

potenziamento delle

competenze nella pratica e nella cultura

musicali, nell'arte e

nella storia dell'arte, nel cinema, nelle

tecniche e nei media di

produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni,

anche mediante il coinvolgimento dei

musei e degli altri

istituti pubblici e privati operanti in tali

settori.

1.MAGIA DI NATALE, SUONI E PAROLE (scuola infanzia)

2. “ FA…RE MUSICA” scuola primaria Corsi di strumento curriculare. (scuola primaria)

4.“f@remusic@” (scuola infanzia)

5. NATALE CON FANTASIA E AMORE (scuola infanzia)

7. NATALE IN PIAZZA

1.utilizzo dell’aula magna delle sedi di Fondi e di Sperlonga come spazio-teatro vista la presenza dei palchi e della piccola cavea.

2. allestimento di una aula come lab. artistico.

3.allestimento di aule polifunzionali

1.Metodo laboratoriale.

2.Didattica musicale dedicata.

3.Usi di tecniche specifiche in campo artistico come da progetto attuativo.

4.Visite guidate a musei e mostre.

5.Partecipazione a spettacoli teatrali e musicali.

f

alfabetizzazione

all'arte, alle tecniche e

ai media di produzione e diffusione delle

immagini.

1. Attività di CINEFORUM scuola primaria e sec. di I grado

2. Progetto COMICS HOUSE (Corsi di fumetto organizzati dal Comune di Fondi)

1. uso del laboratorio informatico.

2. uso della LIM.

3. territorio.

1.uscite sul territorio

45

1

0

1

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e)

sviluppo di comportamenti

responsabili ispirati

alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità

ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle

attività culturali.

1. PROGETTO AMBIENTE, CULTURA, BENESSERE (scuola primaria e secondaria )

2. NOI CITTADINI DEL MONDO (sviluppo delle competenze di CITTADINANZA tutte le classi, obiettivo trasversale).

3. ALLA SCOPERTA DEI TESORI PONTINI (iniziativa del territorio)

4. Progetto “SORRISI SMAGLIANTI, FUTURI BRILLANTI”

1. Laboratorio scientifico

2.Laboratorio ambientale

3. Orto didattico

4.Territorio

1. attività laboratoriali sulle tematiche ambientali e storico-culturali del territorio

2. uscite sul territorio con visite guidate a musei, monumenti e ambienti naturali.

3. attività di ricerca-azione.

4.Attività in collaborazione con Enti Parco

PO

TEN

ZIAM

ENTO

M

OTO

RIO

g)

potenziamento delle discipline motorie e

sviluppo di

comportamenti ispirati ad uno stile di vita

sano, con particolare

riferimento all'alimentazione,

all'educazione fisica e

allo sport, e attenzione alla tutela del diritto

allo studio degli

studenti praticanti attività sportiva

agonistica.

1. “ASPRI IN MOVIMENTO” scuola primaria

3. SPLASH TUTTI IN ACQUA (scuola infanzia)

1. uso della palestra e degli spazi esterni.

2.uso di strutture esterne (Palazzetto dello Sport)

1. Attività propedeutiche allo Sport

2.Attività ludiche

3.Attività psicomotorie

3.Giochi di squadra

4.ricerca –azione

5.giochi agonistici

46

1

0

1

0

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3.6 Linee di intervento metodologico per una didattica inclusiva

La personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99, laddove è detto che ”nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche...possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l’altro: l’attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo …” (art.4)

Ciò premesso la nostra istituzione scolastica al fine di perseguire il principio di inclusività e in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 ” Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica “ ha costituito il GLI presieduto dal Dirigente Scolastico. I componenti del GLI sono quelli del GLHI integrati da risorse di coordinamento, quale la Funzione Strumentale Area Alunni, da docenti con esperienza e formazione specifica nonché da docenti curriculari. Il GLI viene convocato dal D.S. per articolazioni funzionali ossia per gruppi su tematiche specifiche ottemperando ai compiti previsti dalla C.M n° 8/2013:

➢ Costituzione di Accordi e Intese tra istituzioni in funzione di un apprendimento organizzativo; ➢ Focus group per il confronto sui casi; ➢ Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi; ➢ Rilevazione , monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; ➢ Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH sulla base delle

effettive esigenze (art. 1, comma 5 , Legge del 30 luglio 2010 n°122); ➢ Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli

alunni con Bes, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

Il GLI per adeguamenti del curricolo ed interventi di natura metodologico-didattica attua un’attenta ricognizione delle problematiche inerenti:

➢ Alunni non italofoni con carenze di apprendimento nell’area linguistica; ➢ Alunni con carenze di apprendimento dovute a svantaggio socio –culturali; ➢ Alunni con DSA per i quali i consigli di classe della scuola secondaria e/o i docenti

della scuola primaria adottano il PDP con misure compensative e dispensative.

Il GLI adegua il PAI sui nuovi dati di contesto e propone obiettivi di incremento per l’inclusività. In linea con la Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 si definiscono le linee guida per una didattica inclusiva efficace e condivisa:

1° FASE - Analisi dei bisogni educativi speciali

Somministrazione di un questionario osservativo per rilevare:

il comportamento adattivo che considera l’insieme delle abilità: concettuali, sociali e pratiche, apprese per agire nella vita quotidiana.

il comportamento cognitivo con item-indicatori per le diverse tipologie di BES.

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2° FASE - Linee di Intervento e metodologia

Progettazione di percorsi inclusivi rispetto alle diverse tipologie di bisogni presenti, con l’ausilio dell’organico potenziato.

1. Co-teaching, che fornisce indicazioni metodologiche e operative per una compresenza inclusiva efficace: attività di recupero e potenziamento in piccolo gruppo o singolarmente.

2. Attività laboratoriali e apprendimento cooperativo: gruppi eterogenei per classi parallele per valorizzare le risorse tra pari/tutoring.

3. Predisposizione di situazioni di apprendimento adattive e diversificate.

3° FASE Monitoraggio valutazione efficacia

Monitoraggio da parte dei consigli di classe per valutare l’efficacia delle azioni intraprese ed individuare la necessità di predisporre il Piano Didattico Personalizzato/Individualizzato in presenza di difficoltà persistenti.

3.7 Azioni coerenti PNSD

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.

È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015), per affrontare le più importanti sfide di innovazione del sistema scolastico e concretizzare le opportunità dell’educazione digitale.

Il Piano presenta 4 passaggi fondamentali collegati ad azioni specifiche in grado di consentire un miglioramento complessivo di tutto il sistema scolastico: STRUMENTI, COMPETENZE, CONTENUTI e FORMAZIONE, ACCOMPAGNAMENTO.

I. STRUMENTI: sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell'informazione e mettono le scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale)

Accesso: favorire l'accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablaggio interno delle scuole.

Spazi e ambienti per l'apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a competenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e laboratoriali. Sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia.

Amministrazione Digitale: gestione dell'organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi digitali innovativi sul territorio

Identità Digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della scuola.

II. COMPETENZE DEGLI STUDENTI: rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati, anche all'interno dell'universo comunicativo digitale; lavorare sull'alfabetizzazione informativa e digitale; mettere al centro il ruolo dell'informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze e sull'informazione; costruire rapporti tra creatività digitale e artigianato, tra

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imprenditorialità digitale, manifattura e lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sono facilitatori di percorsi didattici innovativi.

Digitale, Imprenditorialità e Lavoro: sviluppo delle competenze trasversali: problem solving, pensiero laterale e capacità di apprendere.

Contenuti Digitali: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, per cui i contenuti digitali passino da eccezione a regola nella scuola.

III. FORMAZIONE DEL PERSONALE: La formazione dei docenti deve essere centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi e la progettazione operativa di attività. La sfida è passare dalla scuola della trasmissione a quella dell’apprendimento.

IV. ACCOMPAGNAMENTO: Abilitare e rafforzare strumenti per la collaborazione intelligente tra singole Istituzioni scolastiche, MIUR , Territorio.

Ogni scuola procederà alla nomina di un ANIMATORE DIGITALE che, insieme al Dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione nella scuola, a partire dai contenuti del PNSD.

AZIONI INTRAPRESE DALLA SCUOLA

Il nostro Istituto ha già attuato una serie di azioni in relazione alle disposizioni contenute nel Piano Nazionale Scuola Digitale:

• PROGETTO AMPLIAMENTO RETE LAN/WLAN con i fondi FESR Progetto n. 108.1.A1 FESRPON-LA-2015-128 Did@[email protected] – Da Nativi digitali a studenti digitali”

• Realizzazione AMBIENTI DIGITALI INNOVATIVI con i fondi FESR Progetto n. 10.8.1.A3 – FESRPON-LA-2015-129 We learn@Home

• Accordo di convenzione per corsi di formazione FLIPNET a.p.s

• Adesione al progetto MIUR Programma il Futuro e partecipazione di alcune classi all’Ora del Codice.

• Individuazione e nomina dell’Animatore Digitale nel nostro Istituto: Insegnante Papa Maria

Per facilitare il processo di innovazione, ogni scuola ha individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che sarà formata in modo specifico, a valere sulle risorse del DM n. 435/2015, affinché possa (Prot. n° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale” Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico, che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola; il suo profilo è delineato nell’azione #28 del PNSD.

L’animatore digitale al fine di tenere alta l’attenzione sui temi dell’innovazione, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, agirà su tre ambiti:

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FORMAZIONE INTERNA: fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia animando e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

INTERVENTI TRIENNIO

Ambito PRIMA ANNUALITÁ SECONDA ANNUALITÁ TERZA ANNUALITÁ

FORMAZIONE INTERNA

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.

Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare, analizzare e determinare i diversi livelli partenza al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le competenze di base informatiche e/o potenziare quelle già esistenti.

Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola.

Formazione specifica per Animatore Digitale –Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione Flipped Classroom per gruppo docenti interessati, in collaborazione con l’Associazione Flipnet.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a

Formazione specifica per Animatore Digitale –Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata; soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola

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Formazione Flipped Classroom per gruppo docenti interessati, in collaborazione con l’Associazione Flipnet.

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione all’uso del coding nella didattica.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione all’utilizzo registro elettronico.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Formazione specifica per Animatore Digitale

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

scuola (BYOD).

Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità: utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa (Flipped classroom, Webquest).

Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la didattica .

Formazione all’uso del coding nella didattica.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

(BYOD).

Diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa (Flipped classroom, Webquest).

Adesione a reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale.

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch).

Formazione all’utilizzo registro elettronico

Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la didattica .

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

COINVOLGI- MENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff in ciascun plesso, costituito da coloro che sono

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.

Implementazione degli spazi web specifici di

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

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disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi

Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola

Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, google classroom)

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network,

documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione: - programmazioni - relazioni finali

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, google classroom).

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (workshop, laboratori )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione:

- programmazioni

- relazioni finali

- monitoraggi, azioni del PTOF e del PdM

- richieste ( svolgimento di attività, incarichi, orario scolastico)

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, google classroom, community)

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità.

Partecipazione a bandi

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educazione ai media, cyber bullismo )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

nazionali, europei ed internazionali.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Realizzazione della rete Wi-Fi di Istituto

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione / revisione

Utilizzo di Tablet in possesso della scuola in alcune classi per le attività didattiche.

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica con particolare attenzione al potenziamento dell’ Italiano e della Matematica in relazione alle prove INVALSI.

Introduzione al coding.

Sviluppo del pensiero computazionale.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD)

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD, Bring Your Own Device), ossia di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche.PNSD Azione #6

Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom.

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica con particolare attenzione al potenziamento dell’ Italiano e della Matematica in relazione alle prove INVALSI.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.

Attivazione di un Canale You tube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola

Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch).

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Realizzare aule potenziate nella tecnologia.

Processi didattici per l’integrazione del mobile, tablet, dispositivi individuali (BYOD, Bring Your Own Device). PNSD Azione #6

Implementazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica con particolare attenzione al potenziamento dell’ Italiano e della Matematica in relazione alle prove INVALSI.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch),

Utilizzo di classi virtuali ( comunity, classroom)

Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES

Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove

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Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

Attivazione registro elettronico e archivi cloud.

Sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software.

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

metodologie: flipped classroom,.

Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e condivisione delle esperienze.

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD

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PARTE QUARTA

SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

4.1 Incarichi e figure di staff

Nell’ambito delle scelte di organizzazione, sono previste la figura del responsabile di plesso e del coordinatore di settore per la scuola secondaria di I Grado, di referente H e referente autovalutazione; queste figure insieme ai due collaboratori costituiranno lo staff del dirigente scolastico. Lo staff con il dirigente adempie funzione di orientamento strategico e gestione della scuola. Le Funzioni Strumentali monitoreranno tutti i processi attivati e ad esse faranno riferimento i rispettivi gruppi di lavoro e commissioni. Esse, insieme ai Coordinatori di Classe e ai Responsabili dei progetti costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano.

1° Collaboratore del Dirigente

Gestione orario provvisorio e definitivo delle lezioni Scuola Primaria Aspri

Coordinamento Plesso Aspri

Coordinamento Progetti Plesso Aspri

Collaborazione con gli Uffici di segreteria per sostituzioni supplenze brevi

Collaborazione con il Dirigente scolastico e gli uffici di segreteria nell’organizzazione del servizio

Segretario verbalizzante collegio dei docenti

Sostituzione del dirigente in caso di assenza

Responsabile laboratorio informatica Plesso Aspri e coordinamento utilizzo

Responsabile aula aumentata dalla tecnologia e coordinamento utilizzo

Gestione dotazione tecnologica ad uso didattico

Gestione Registro elettronico Plesso Aspri

Organizzazione delle attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico

Raccolta dei materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e alla relativa documentazione

Rapporti con gli Enti Locali

Coordinamento attività e progetti con Enti Locali

Incontri periodici di programmazione

Promozione di metodologie innovative

Coordinamento Attività formative docenti /ATA

Confronto con le famiglie nelle attività della scuola (regolamenti, comunicazioni on line, accesso delle famiglie al RE)

Coordinamento revisione PTOF ; integrazione documento , elaborazione brochure

Revisione RAV

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2° Collaboratore del Dirigente

Responsabile settore scuola secondaria di I grado

Responsabile di plesso Scuola dell’Infanzia “Maria Pia di Savoia”

Responsabile di plesso Scuola dell’Infanzia “Via Campo delle Monache” – Sperlonga

Referente Autovalutazione:

Gestione orario provvisorio e definitivo delle lezioni Scuola Primaria Buonarroti

Gestione del tempo scuola (supplenze brevi, sostituzioni)

Collaborazione con il Dirigente scolastico e gli uffici di segreteria nell’organizzazione del servizio

Responsabile Plesso Buonarroti

Responsabile laboratorio informatica Plesso Buonarroti

Responsabile Aula aumentata dalla tecnologia

Gestione dotazione tecnologica ad uso didattico

Gestione Registro elettronico Plesso Buonarroti

Rapporti con gli Enti Locali

Coordinamento attività e progetti con Enti Locali

Incontri periodici di programmazione

Promozione di metodologie innovative

Coordinamento revisione PTOF

Revisione RAV

Revisione PdM

Gestione orario provvisorio e definitivo delle lezioni Scuola Secondaria

Gestione del tempo scuola (supplenze brevi, sostituzioni)

Collaborazione con il Dirigente scolastico e gli uffici di segreteria nell’organizzazione del

servizio

Gestione richieste studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata

Revisione RAV

Revisione PdM

Collaborazione con il Dirigente scolastico e gli uffici di segreteria nell’organizzazione del servizio

Gestione del tempo scuola ( sostituzioni interne)

Coordinamento Progetti curriculari ed extracurriculari Scuola Infanzia Maria Pia di Savoia

Revisione RAV

Revisione PdM

Incontri periodici di programmazione

Collaborazione con il Dirigente scolastico e gli uffici di segreteria nell’organizzazione del servizio

Gestione del tempo scuola ( sostituzioni interne)

Rapporti con gli Enti Locali

Coordinamento attività e progetti con Enti Locali

Coordinamento Progetti curriculari ed extracurriculari Scuola Infanzia VIA CAMPO DELLE MONACHE

Revisione RAV

Revisione PdM

Incontri periodici di programmazione 56

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Referente H

Raccolta di dati Informativi per la revisione del RAV attraverso il coinvolgimento di diversi

stakeholder

Collaborazione con le Funzioni Strumentali ed i collaboratori del DS nel monitoraggio e revisione

del Piano di Miglioramento

Socializzazione e diffusione esiti RAV e PdM

tenere i contatti con l’ASL e con gli altri Enti esterni all’Istituto;

procurare la documentazione e la modulistica necessarie;

fissare il calendario delle attività del GLHO GLHI;

presiedere le riunioni , su delega del Dirigente Scolastico;

redigere i verbali delle riunioni;

coordinare l’attività del gruppo H in generale.

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FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Monitoraggio dei progetti in collaborazione con FS AREA 2 e loro riponderazione.

Monitoraggio attività di ampliamento O. F. Integrazione con il territorio (progetti ed iniziative

del territorio in collaborazione con FS AREA 4)

Coordinamento commissione valutazione Coordinamento elaborazione e somministrazione

prove di istituto Monitoraggio esiti formativi classi campione Analisi Prove INVALSI 2016/17 e coordinamento

incontri di dipartimento sugli esiti Coordinamento PROVE INVALSI Revisione curricolo con introduzione del coding Coordinamento revisione PTOF Revisione RAV

Revisione PdM

AREA 2

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Promozione di metodologie innovative Formazione dei docenti : coordinamento attività ,

pubblicazione sul sito delle iniziative di formazione, analisi gradimento iniziative di formazione di ambito e di istituto; analisi dei bisogni formativi, raccolta banca dati formazione docenti e personale ATA a.s. 2017/18

Raccolta e documentazione dei progetti con pubblicazione sul sito

Confronto con le famiglie nelle attività della scuola (regolamenti, comunicazioni on line, accesso delle famiglie al RE)

Manuale utilizzo RE Integrazione regolamento di istituto Monitoraggio strutture ed uso ICT Raccolta materiale documentario didattico da

pubblicare sul sito Revisione RAV

Revisione PdM

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AREA 3

AREA ALUNNI, INCLUSIONE

Referente alunni BES/DSA Inclusione H, BES e stranieri : anagrafe alunni BES,

progettazione e monitoraggio attività di recupero e potenziamento

Raccolta documentazione buone pratiche in collaborazione con FS AREA 2

Raccolta documentazione BES (PdP, Diagnosi DSA…. )

Revisione ed integrazione protocollo di accoglienza Referente inclusione Maria Pia di Savoia Monitoraggio successo scolastico alunni Coordinamento della Commissione CONTINUITA’ e

ORIENTAMENTO Organizzazione open day Coordinamento GLI Coordinamento progetto di mediazione culturale Compilazione del PAI Studio ed analisi D. Lgs n.66/2017 : integrazione e

modifiche PTOF Revisione RAV Revisione PdM

REFERENTI Designati dal Collegio

Referente attività motorie e sportive

Referenti Inclusione

Referente bullismo e cyber bullismo

LE COMMISSIONI Designate dal Collegio

Commissione Continuità

Commissione Orientamento

Commissione Curricolo

Commissione Valutazione

AREA 4

TERRITORIO

Integrazione con il territorio : coordinamento

progetto di cittadinanza . concorsi, eventi esterni Organizzazione e coordinamento uscite didattiche

con gli uffici di segreteria Preparazione bandi per visite guidate di più giorni Revisione RAV Revisione PdM

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4.2 Organizzazione tempo scuola

SCUOLA DELL’INFANZIA

“I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità sorprese e anche di fragilità che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare”. (cfr. Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)

Finalità della scuola dell’ Infanzia

La scuola dell’infanzia è la risposta al diritto all’educazione e alla cura di tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età. Promuove in essi lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. È un ambiente capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di ciascuno. Crea nei bambini la disponibilità a fidarsi, ad essere accompagnati nell’avventura della conoscenza, nonché lo star bene insieme

Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini e la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e le attività ludiche.

“CAMPI D’ESPERIENZA COME I LUOGHI “DEL FARE E DELL’AGIRE DEL BAMBINO”

Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva evolutiva. Le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Tutte le attività promosse dalla scuola devono porre le basi per l’Educazione alla Cittadinanza che ha come obiettivi irrinunciabili la costruzione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

ORARIO FUNZIONAMENTO:

La Scuola dell’ Infanzia attua un tempo scuola di 40 ore settimanali con servizio mensa:

DA LUNEDÌ AL VENERDÌ 8.00- 16.00 Entrata 8,00 /9,15 Uscita 15,30/ 16,00

N. 1400 ore di curricolo nell’arco dell’anno scolastico

Durante i periodi di non funzionamento del servizio mensa l’orario è solo antimeridiano 8.00/13.00

Trasporto su tutto il territorio con servizio Scuolabus gestito dall’Ente locale.

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SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. “ Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo”. (cfr. Ind. Nazionali 2012)

La scuola primaria si pone i seguenti obiettivi formativi trasversali:

1 Identità ed autonomia: operare scelte personali ed assumersi responsabilità

1.1 Sollecitare sicurezza in sé, fiducia, intraprendenza, industriosità e collaborazione con gli altri.

1.2 Saper risolvere situazioni problematiche impegnandosi a risolverle, individualmente o con gli altri.

1.3 Acquisire autonomia di giudizio e spirito critico.

1.4 Saper utilizzare, in maniera adeguata, conoscenze ed abilità acquisite nella realizzazione dei propri lavori.

1.5 Conseguire fiducia nelle proprie capacità e saper esprimere e controllare le proprie emozioni

2 Partecipazione e convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili

2.1 Essere disponibili al dialogo e al confronto critico nella risoluzione dei problemi.

2.2 Saper ascoltare, accogliere le diversità, essere tollerante, cooperare, mostrare solidarietà, nelle diverse situazioni comunitarie.

2.3 Acquisire consapevolezza dei propri diritti/doveri di alunno e rispettare i valori della convivenza civile.

2.4 Comprendere, valorizzare e coltivare i propri particolari talenti e quelli degli altri.

2.5 Portare a termine con affidabilità gli impegni presi.

2.6 Aver cura delle proprie cose e di quelle dei compagni.

2.7 Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola.

2.8 Interagire positivamente con adulti e compagni.

3 Alfabetizzazione culturale:acquisizione di abilità operative e modalità d'indagine

3.1 Acquisire la capacità di azione diretta, di esplorazione, di progettazione e verifica, di riflessione;

3.2 Saper organizzare i tempi e gli strumenti del lavoro scolastico;

3.3 Affinare le abilità di studio, di documentazione e di ricerca.

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4 Padronanza e conoscenza di linguaggi

4.1 Sviluppare le abilità senso - percettive;

4.2 Acquisire capacità rappresentative e logiche;

4.3 Sviluppare le competenze comunicative ed espressive:

4.4 Sapersi esprimere e comunicare con codici diversi;

4.5 Dimostrare creatività e sensibilità estetica.

Operativamente il Curricolo della Scuola Primaria si articola in aree disciplinari che debbono favorire l’interazione e la collaborazione tra le discipline.

AREA LINGUISTICO - ARTISTICO – ESPRESSIVA: Italiano – Lingue Comunitarie – Musica - Arte – Immagine – Educazione Fisica

AREA STORICO – GEOGRAFICA: Storia - Geografia

AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica – Scienze Naturali e Sperimentali - Tecnologia

Tutti gli apprendimenti promossi dalla scuola devono porre le basi per l’ Educazione alla Cittadinanza che ha come obiettivo irrinunciabile la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

ORARIO DELLE LEZIONI:

➢ SCUOLA PRIMARIA “Sot. Ten. A. Aspri” 5 h. e 30 min. per 5 Giorni Settimanali dal Lunedì al Venerdì

Entrata ore 8,00 Uscita ore 13,30

Attività curricolari obbligatorie settimanali: 27,30

Trasporto su tutto il territorio con servizio Scuolabus gestito dall’Ente locale

➢ SCUOLA PRIMARIA “ Sperlonga Capoluogo” 5 h. per 4 GIORNI SETTIMANALI Entrata ore 8,30 Uscita ore 13,30

8 h. per 1 giorno settimanale Lunedì ore 8,30 16,30 n° 27 + h. 1 di mensa

Trasporto su tutto il territorio con servizio Scuolabus gestito dall’Ente locale.

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TEMPO DELLE DISCIPLINE

CL. 1^

CL. 2^

CL. 3^

CL. 4^

CL 5^

AREA LINGUISTICO- ARTISTICO - ESPRESSIVA

ITALIANO 7 7 7 7 7

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

CORPO MOVIMENTO SPORT 1 1 1 1 1

LINGUA COMUNITARIA: INGLESE 1 2 3 3 3

AREA STORICO- GEOGRAFICA

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO- TECNOLOGICA

MATEMATICA 6 6 5 5 5

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2 2 2 2 2

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

RELIGIONE CATTOLICA/A.A. 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 27

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

La Scuola Secondaria di primo grado accoglie allievi nel periodo della pre-adolescenza, ne prosegue l'orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce la capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulle realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente evitando due rischi:

➢ frammentazione dei saperi sul piano culturale ➢ impostazione trasmissiva sul piano didattico

Le discipline, del resto, non sono territori da proteggere con confini rigidi, ma sono chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione.

I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino, collaborino e che si presti attenzione alle zone “di confine e di cerniera” fra le discipline. Le competenze sviluppate nell’ambito delle stesse concorrono alla promozione di competenze trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, secondo i valori della convivenza civile e del bene comune.

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La scuola secondaria si pone i seguenti obiettivi trasversali nel processo formativo:

1 IDENTITÀ

1.1 Prendere coscienza delle dinamiche che portano all'affermazione della propria identità.

1.2 Saper gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale riuscendo a comunicarla ai coetanei e agli adulti più vicini.

1.3 Cercare soluzioni e alternative razionali, individualmente o con l'aiuto degli altri ai problemi esistenziali, intellettuali, operativi, morali, etici, sociali.

1.4 Sviluppare un atteggiamento critico nei confronti della crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne.

2 RELAZIONE CON GLI ALTRI

2.1 Essere consapevole di avere dei diritti e di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.

2.2 Collaborare ed interagire con coetanei e adulti, praticando la tolleranza, la solidarietà e l'ascolto.

2.3 Sviluppare capacità di giudizio critico che permetta di distinguere tra modelli positivi e negativi.

3 ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

3.1 Acquisire un linguaggio corretto e proprio.

3.2 Acquisire la capacità di comunicazione sociale.

3.3 Rafforzare le capacità di analisi, comprensione e sintesi.

3.4 Sistemare i contenuti culturali.

3.5 Comprendere i vari problemi della realtà in cui si vive confrontandola con quella di altre culture.

3.6 Sviluppare spirito critico e gusto estetico.

3.7 Acquisire una capacità di valutazione personale per scoprire le proprie attitudini e inclinazioni anche ai fini dell'orientamento e dell'inserimento nella vita sociale.

3.8 Raggiungere un ordinato sviluppo psicomotorio.

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L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO

La scuola secondaria di primo grado nel suo percorso formativo promuove nell’alunno la conoscenza di sé, l’autovalutazione e la graduale conquista di adeguate capacità decisionali al fine di orientare e favorire un armonico inserimento nel contesto sociale, nel rispetto della maturazione culturale e personale degli alunni. Sulla base di queste considerazioni l’orientamento scolastico è nel nostro Istituto una parte integrante dell’azione educativo-didattica che impegna i docenti a stimolare negli alunni:

➢ la consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dei propri interessi, delle proprie realizzazioni nello studio; la conoscenza delle varie professioni e delle opportunità formative;

➢ le capacità progettuali attraverso l’esercizio ragionato del “confronto” tra la realtà personale conosciuta e quella sociale;

➢ la capacità decisionale di scelta nel saper considerare le alternative che si presentano, commisurandole di volta in volta con i propri interessi e le possibilità pratiche di realizzazione.

Per favorire le attività di orientamento è previsto un incontro informativo con i docenti delle scuole secondarie di II grado, presenti sul territorio che illustreranno in maniera dettagliata ed aggiornata, gli indirizzi, le metodologie impiegate e le risorse strutturali presenti nei loro istituti.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Ore 8,00 - 14,00 Dal Lunedì al Venerdì

DISCIPLINE Ore

Italiano 6+1 (approfondimento)

Matematica 4

Storia- Geografia 3

Scienze 2

Musica 2

Arte e Immagine 2

Scienze Motorie 2

Inglese 3

Francese 2

Tecnologia 2

Religione Cattolica 1

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4.3 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE triennio a.s. 2016/17, 2017/18; 2018/19

VISTO L’ART. 1 DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015 N.107: commi da 12 a 19: Piano Triennale dell’Offerta Formativa commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in

particolare il comma 124 - “ la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente ; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”;

VISTO il “Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019 “ che fissa le priorità formative del Paese a cui i piani di formazione delle singole scuole e delle reti devono collegarsi e ispirarsi;

VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015 - Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne;

VISTA la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale;

VISTA la nota MIUR prot 2915 del 15/9/2016 – Prime indicazione per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico;

VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo 2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”;

VISTI gli artt. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di aggiornamento e formazione dei docenti;

CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003);

ESAMINATE le linee d’indirizzo contenute nella direttiva annuale del Ministero; TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno

profondamente modificando lo scenario della scuola; ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17,

2017/18, 2018/19 e le conseguenti aree di interesse; CONSIDERATO che il Piano triennale di Formazione rispecchia le finalità educative del

Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, il RAV e il Piano di Miglioramento e deve essere coerente e funzionale con essi;

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PREMESSA

Il Piano Triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale.

Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono pertanto le Priorità e i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.

I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti, e sulla conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento: didattica laboratoriale e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi.

Premesso quanto sopra,l’Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, esperienze formative che concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate.

Oltre alle attività d’Istituto e della Rete di Ambito (Latina 23) nonché di eventuali Reti di Scopo aventi ad oggetto iniziative di formazione che restano prioritarie, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte liberamente, ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate all’interno del presente Piano.

La politica formativa di Istituto sarà incentrata sulle seguenti aree tematiche:

1. AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA 2. DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE DI BASE 3. COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA 4. INCLUSIONE E DISABILITA’ 5. INTEGRAZIONE ,COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE 6. VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO 7. COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO 8. COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE 9. SICUREZZA

Il Piano di Formazione e Aggiornamento come di seguito strutturato rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la crescita professionale non solo dei docenti ma dell’intera comunità scolastica per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che a consolidare attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

i corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,

accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

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i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce

gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF;

gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

Aree della formazione 2016/2019

AREA TEMATICA OBIETTIVI MODALITA’ DESTINATARI

Autonomia Organizzativa e

Didattica

Arricchire l’offerta formativa di progetti correlati con gli apprendimenti disciplinari e le competenze cross-curriculari.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff / Figure di coordinamento Funzioni Strumentali Personale ATA

Sostenere lo sviluppo di una cultura dell’autonomia per favorire le azioni di rete, i partenariati, la progettazione partecipata, la governance territoriale dell’Offerta Formativa

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff / Figure di coordinamento Funzioni Strumentali Personale ATA

Didattica per Competenze, Innovazione

Metodologica e Competenze Di Base

Fornire un quadro teorico consistente su cui costruire esempi e modelli significativi, immediatamente applicabili, favorendo la correlazione tra attività curriculari e situazioni di realtà.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Figure di staff Docente Referente Funzioni Strumentali Docenti

Rafforzare le competenze di base attraverso la conoscenza e la sperimentazione di metodologie didattiche innovative.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Docenti

Promuovere l’utilizzo di idonei strumenti di osservazione, documentazione e valutazione delle competenze

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Docente Referente Funzioni Strumentalui Docenti

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Sostenere lo sviluppo di una cultura della valutazione, capace di apprezzare le competenze e non solo di verificare le conoscenze.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Docenti

Competenze di Lingua Straniera

Promuovere percorsi formativi basati sulla pratica di abilità audio-orali e lo scambio culturale ,anche attivando contatti con classi a distanza, con scuole, docenti e classi di altri paesi.

Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Docenti di Scuola Secondaria di Lingua Inglese e docenti della scuola primaria di L2 per lo sviluppo delle competenze sia linguistiche ,sia metodologiche per CLIL

Rafforzare il livello medio di inglese di tutti i docenti, con certificazione da parte di enti terzi

Formazione in presenza/ Laboratoriale in rete

Docenti

Inclusione e Disabilita’

Promuovere metodologie e didattiche inclusive

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docenti di sostegno Docenti curriculari

Rafforzare le capacità inclusive dei docenti attraverso : la conoscenza e l’applicazione di metodologie e tecniche per favorire l’inclusione; la sperimentazione di modelli di collaborazione e cooperazione del team docente

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended Laboratoriale in rete

Docenti di sostegno Docenti curriculari

Conoscere ed approfondire le diverse tipologie di disabilità

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended Laboratoriale in rete

Funzioni Strumentali Docenti di sostegno

Promuovere la progettazione di ambienti inclusive e approfondire l’uso delle metodologie digitali come strumenti compensative

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended Laboratoriale in rete

Tutti i docenti

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Integrazione Competenze di Cittadinanza e Cittadinanza

Globale

Rafforzare le competenze glottodidattiche e per l’insegnamento di italiano come Lingua Seconda

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docente Referente

Costruire ed applicare strumenti per gestire i processi di accoglienza, alfabetizzazione e mediazione culturale

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docente Referente Funzione Strumentale Personale ATA

Promuovere una corretta valutazione delle competenze degli alunni stranieri

Docente Referente Funzione strumentale Personale ATA

Valutazione e Miglioramento

Affinare le competenze valutative degli insegnanti in relazione alla funzione formativa e di sostegno ai processi di apprendimento .

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff /Figure di coordinamento Funzioni Strumentali Docenti

Abilitare gruppi di docenti nella costruzione di repertori di prove di verifica, prove strutturate, compiti di realtà.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff /Figure di coordinamento Funzioni Strumentali Docenti

Rafforzare la capacità, analizzare i dati valutativi e di sistema , mettere a punto piani di miglioramento e controllare gli esiti

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff /Figure di coordinamento Funzioni Strumentali Personale ATA

Competenze Digitali e Nuovi Ambienti

per l’apprendimento

Migliorare la formazione e i processi di innovazione dell’istituzione scolastica:formazione base degli strumenti già presenti a scuola.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docenti tutti, DSGA Personale ATA

Migliorare la formazione e i processi di innovazione dell’istituzione scolastica: formazione avanzata.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Animatore digitale, Team dell’innovazione, docenti esperti,, DSGA Personale ATA

Incremento sull’utilizzo di contenuti e piattaforme digitali per didattica e l’autoformazione

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Animatore digitale, Team dell’innovazione, docenti esperti, docenti tutti.

Formazione sull'utilizzo Convegni/ Seminari Tutti i docenti

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del coding nella didattica per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

/Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Formazione e sperimentazione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa (Flipped classroom, Webquest, Google Apps for Educational)

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Tutti i docenti

Adeguare la formazione e i processi di innovazione dell’I.C. in base a quanto previsto dal programma Agenda Digitale ed Europea 2020.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Figure di staff Animatore digitale, Team dell’innovazione, docenti esperti, , DSGA Personale ATA

Favorire la formazione del personale amministrativo nel passaggio dal cartaceo al digitale.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

DSGA Personale ATA

Potenziamento dell’offerta digitale dei Servizi Amministrativi

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

DSGA Personale ATA

Coesione Sociale e Prevenzione del disagio giovanile

Realizzare elevati standard di qualità per il benessere degli studenti e per il recupero del disagio sociale /bullismo

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docente referente Funzioni strumentali Figure di staff

Sostenere lo sviluppo di una cultura delle pari opportunità e del rispetto dell’altro.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Docente referente Funzioni strumentali Figure di staff

Sostenere l’incontro tra didattica formale e metodologie di insegnamento informali, anche attraverso modelli di peer education

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended Laboratoriale in rete

Docente referente Funzioni strumentali Figure di staff Docenti

Sicurezza Informare e aggiornare : la formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Convegni/ Seminari /Formazione in presenza/ On- line/ Blended

Personale docente e ATA

Informare ed aggiornare:

/Formazione in presenza/ On- line/

Personale docente e ATA

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aggiornamento addetti Pronto Soccorso e Antincendio, preposti, RLS (D.Lgs.81/2008)

Blended

Corso sull’uso del defibrillatore

/Formazione in presenza

Personale docente e ATA

Per ciascuna delle iniziative deliberate, la Funzione Strumentale Area 2 “ Ambiente di Apprendimento”, avrà cura di mettere a disposizione del personale interessato la programmazione dell’attività formativa con la definizione degli obiettivi e del percorso logico dei contenuti.

La docente, che opera con lo Staff e le altre Funzioni Strumentali, avrà il compito di coordinare le attività di formazione previste dal Piano e di caricare in un apposito spazio del sito web dell’istituto le proposte di formazione distinguendole tra quelle gestite direttamente dall’istituto, quelle disponibili a livello di rete, quelle istituzionali ( MIUR, USR,USP), quelle offerte da altri soggetti riconosciuti (Università, enti, associazioni, ecc.)

Inoltre, avrà cura di monitorare tutta l’ attività di formazione e di archiviare la relativa documentazione

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna attività formativa:

il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;

i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.

Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.

Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

4.4 Il territorio come spazio di ricerca e proiezione

LA COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

PARTECIPAZIONE DELLA FAMIGLIA ALLA VITA DEMOCRATICA DELLA SCUOLA

I genitori, nell’ottica della condivisione e della trasparenza sono messi a conoscenza di tutte le linee dell’Offerta Formativa della scuola, attraverso componenti rappresentative.

➢ Consigli d’Intersezione

➢ Consigli di Classe

➢ Consigli d’Interclasse

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➢ Consiglio d’Istituto

➢ Giunta Esecutiva

Si ribadisce l’importanza della partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli, che non deve essere episodica o dettata dall’emergenza, ma costruita all’interno di un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti della società e della scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità educativa con la famiglia, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli.

Pertanto sono previste:

➢ Assemblee Preliminari avvio anno scolastico.

➢ Colloqui bimestrali individuali.

➢ Assemblee intermedie per la presentazione dell’Offerta Formativa

COLLABORAZIONE CON SOGGETTI ESTERNI

● A.R.S. Associazione Ricerca e Sperimentazione ● A.N.M.V.I. Associazione Naz. Medici Veterinari Italiani Case Editrici ELI-LA SPIGA ● Parco dei Monti Aurunci ● Capitaneria di Porto di Gaeta ● Provincia di Latina ● Comune di Fondi ● Comune di Sperlonga ● Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse ● Accordo di convenzione per corsi di formazione FLIPNET a.p.s. ● Accordo di convenzione con Associazione Sportiva VIRTUS BASKET Fondi ● Accordo per Sportello informativo sui Disturbi Specifici di Apprendimento -

Associazione Italiana Dislessia – Sezione di Latina

RETI DI SCUOLE

1. Rete di scuole per il Progetto Nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica” (M.I.U.R.) in rete con 18 Istituti della provincia di Latina, scuola capofila Istituto Com. “Vitruvio Pollione”

2. Rete per la definizione e attuazione dei piani di miglioramento in esito al Processo di Autovalutazione com. 3 art. 25 D.M. 435/2015 e D.P.R. n. 80 20 marzo 2013, scuola capofila Istituto Com. “Vitruvio Pollione

3. Rete di Scuole per Bando Biblioteche Scolastiche Innovative

4. Rete di Ambito Latina 23

5. Rete di Scopo “Formazione e Aggiornamento” Latina 23

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PARTE QUINTA

MONITORAGGIO

5.1 Azioni di monitoraggio del piano

Il monitoraggio del piano è finalizzato alla verifica annuale sia delle scelte didattiche sia di quelle organizzative e gestionali. Esso si articola in diverse azioni che tendono a monitorare le quattro Aree di processo del RAV cui fanno riferimento gli obiettivi di processo. I monitoraggi saranno coordinati dalle Funzioni strumentali dell’area.

➢ MONITORAGGIO ATTIVITÀ PER IL SUCCESSO FORMATIVO ● Monitoraggio esiti italiano e matematica classi campione ● Monitoraggio successo formativo alunni non italofoni ● Monitoraggio attività recupero

➢ MONITORAGGIO ATTIVITÀ AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

➢ MONITORAGGIO ATTIVITÀ FORMAZIONE

➢ MONITORAGGIO STRUTTURE ED USO ICT

➢ MONITORAGGIO COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

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Page 76: MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA ... · La chiesa di San Magno e Madonna degli Angeli La chiesa di San Rocco XVI secolo ... La Casa degli spiriti. 3

PARTE SESTA

ALLEGATI

6.1 Piano di miglioramento.

6.2 Curricolo verticale scuola Infanzia-Primaria-Secondaria di 1° grado

6.3 Curricolo verticale di Cittadinanza

6.4 PAI

6.5 Piano uscite didattiche

6.6 Piano di aggiornamento con cadenza annuale

6.7 Progetti

6.8 Policy e-safety

6.9 Protocollo Inclusione

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