Macchine di cantiere Apparecchi di sollevamento Opere … Agg... · dei rischi...

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Manutenzione e revisione Macchine di cantiere Apparecchi di sollevamento Opere provvisionali Impianti

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Manutenzione e

revisione

�Macchine di cantiere

�Apparecchi di sollevamento

�Opere provvisionali

�Impianti

Manutenzione e

revisione mezzima sarà solo un problema dell’impresa,

no?!

c) una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione

dei rischi concreti con riferimento a

Allegato XV

estratto

Contenuti minimi del Piano di sicurezza e di coordinamento

• l’area di cantiere

2.1.2 Il PSC contiene almeno i seguenti elementi

• l’organizzazione del cantiere

• le lavorazioni

• le loro interferenze

a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;

b) al rischio di seppellimento da adottare negli scavi

c)al rischio di caduta dall'alto

d) al rischio di insalubrità dell'aria nei lavori in galleria

e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria

f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di

attuazione siano definite in fase di progetto

g) al rischio di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi

utilizzati in cantiere

h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura

i) al rischio di elettrocuzione;

l) al rischio rumore;

m) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

2.2.3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione

suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la

complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi

dei rischi presenti, con riferimento all’area e all’organizzazione del cantiere, alle

lavorazione e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici,

propri specifici propri delle attività dell’impresa, facendo in

particolare attenzione ai seguenti:

g) l'individuazione delle misure preventive e protettive,

integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando

previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;

h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste

dal PSC quando previsto;

3.2.1. Il POS …contiene almeno i seguenti elementi:

Allegato XV

estratto

Contenuti minimi del Piano operativo di sicurezza

b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura

nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;

c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di

lavoro;

d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere

provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impiantiutilizzati nel cantiere;

e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative

schede di sicurezza;

f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;

i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in

cantiere;

l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori

occupati in cantiere.

3.2.1. Il POS …contiene almeno i seguenti elementi :

Stavolta m’è andata

abbastanza bene!

Articolo 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori

1. Durante la realizzazione dell’opera, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori:

…omissis…

b) verifica l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da

considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e

coordinamento …omissis…

e) segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle

imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli

articoli 94, 95, 96 e 97, comma 1, e alle prescrizioni del piano di cui all’articolo 100,

ove previsto, e propone la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei

lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il

committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla

segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione dà

comunicazione dell’inadempienza alla Azienda Unità Sanitaria Locale e alla Direzione

Provinciale del Lavoro territorialmente competenti;

f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente

riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti

effettuati dalle imprese interessate.

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Articolo 95 – Misure generali di tutela

1. I datori di lavoro delle imprese esecutrici, durante l'esecuzione dell'opera osservano

le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 e curano, ciascuno per la parte di

competenza, in particolare:

…omissis…

a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;

b) la scelta dell'ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso

a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;

c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali;

d) la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico

degli apprestamenti, delle attrezzature di lavoro, degli impianti e dei dispositivi al fine

di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

e) la delimitazione e l'allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari

materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;

f) l'adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da

attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;

g) la cooperazione e il coordinamento tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;

h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del

cantiere.

d) la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico

degli apprestamenti, delle attrezzature di lavoro, degli impianti e dei dispositivi al fine

di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

…m’andasse mai bene una volta

Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le

attrezzature di lavoro siano:

1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d'uso;

2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel

tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui

all'articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite

istruzioni d’uso e libretto di manutenzione;

Siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di

controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è

previsto.

Art. 71 ‐ Obblighi del datore di lavoro

Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego

conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro

rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie

affinché:

a) l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori

allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione,

formazione ed addestramento adeguata;

b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i

lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per

svolgere detti compiti.

Art. 71 ‐ Obblighi del datore di lavoro

Le attrezzature soggette a influssi che possono provocare

deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni

pericolose siano sottoposte:

1) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze

stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero

dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime,

desumibili dai codici di buona prassi;

2) ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il

mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che

intervengano eventi eccezionali che possano avere

conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature

di lavoro, quali riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni

naturali o periodi prolungati di inattività;

Art. 71 ‐ Obblighi del datore di lavoro

Oltre a quanto previsto sopra, il datore di lavoro sottopone le

attrezzature di lavoro riportate in allegato VII a verifiche

periodiche, volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione

e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel

medesimo allegato.

La prima di tali verifiche è effettuata dall’INAIL\ISPESL che vi

provvede nel termine di 60 giorni dalla richiesta, decorso

inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi delle ASL

e o di soggetti pubblici o privati abilitati con le modalità di cui

al comma 13.

Art. 71 ‐ Obblighi del datore di lavoro

Attrezzatura Intervento/periodicità

Scale aeree ad inclinazione variabile Verifica annuale

Ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento

motorizzato

Verifica annuale

Ponti mobili sviluppabili su carro a sviluppo verticale e

azionati a mano

Verifica biennale

Ponti sospesi e relativi argani Verifica biennale

…omissis…

Allegato VII – verifiche di attrezzature

Attrezzatura Intervento/periodicità

Carrelli semoventi a braccio telescopico Verifica annuale

Piattaforme di lavoro auto sollevanti su colonne Verifica biennale

Ascensori e montacarichi da cantiere con cabina/piattaforma

guidata verticalmente

Verifica annuale

Attrezzatura Intervento/periodicità

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a

non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con

modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali

costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo.

Verifica annuale

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a

. non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con

modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non

antecedente 10 anni

Verifica biennale

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore

a . non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con

modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione

antecedente 10 anni

Verifica annuale

Rischi e cause/fonti di rischio

Caduta per ribaltamento della

betoniera

Contusioni, urti, colpi per riavvio

intempestivo, contatto con la

ghiera, il pignone, gli ingranaggi

interni

Elettrocuzione per contatto

indiretto o diretto

Rumore

Schizzi

BETONIERA

Per tutto il resto... Allegato V

Segregazione cinchie e

ingranaggi interni

Collegamento all’impianto di terraRelè di minima tensione

Divieto di modifica della macchina togliendo o sostituendo le ruote con sostegni

improvvisati come laterizi o altro

Accecamento volante

(in caso di bicchiere ribaltabile

a sgancio)

Protezione sopra il pedale di sgancio

(in caso di bicchiere ribaltabile a sgancio)

Carter pignone e corona dentata

Pulsante di emergenza

Protezioni

DPI specifici

Altre betoniere semplici possono avere lo

scarico del bicchiere per rotazione manuale.

In tal caso:

• non c’è un corona dentata

• non c’è il pedale di sgancio

• non è richiesto l’accecamento del volante

Inoltre queste betoniere producono una

rumorosità solitamente molto minore.

Altre possono essere le tipologie di betoniere,

impastatrici e molazze, che richiedono in

genere:

• Protezione delle aree di

tramoggia e degli imbocchi

• Protezione innesti e giunti eventuali

organi in pressione

• Ripari parti in

movimento

IMPIANTI DI BETONAGGIO

a raggio raschiante

Delimitazione area di

scarico e di azione del

raggio raschiante

Protezioni esterne

Dispositivo di strappo elettrico ai lati del

raggio raschiante

Gabbia terminale

Rischi particolari

Tranciamenti, tagli,

punture,

LISCIATRICE (ELICOTTERO)

Tagli, Urti, Colpi, Impatti

Carter protezione pale e organi

in movimento

Regolazione e bloccaggio

timone all’altezza dell’addetto

Distanza di sicurezza (>0,85 m)

Guida a due mani

Polveri, Rumore, Vibrazioni

Impugnature antivibranti

DPI specifici

Rischi principali e Protezioni

MOLA (FLEX)

ed altri utensili portatiliRischi

Tagli ed escoriazioni

Schegge e scintille

Elettrocuzione

Polveri

(anche tossiche)

Vibrazioni

Rumore

Protezioni

Impugnatura a due mani

Carter disco

Doppio isolamento

Divieto di utilizzo su

materiali contenenti

amianto

Impugnatura

antivibrante

Insonorizzazione

DPI specifici

Rischi

Taglio arti superiori e inferiori

Contusioni, urti, colpi

Proiezione schegge

Elettrocuzione per contatto

indiretto o diretto

Rumore

SEGA CIRCOLARE

Protezioni

1. Relé di minima tensione,

pulsante di emergenza e

collegamento di terra

2. Coltello divisore a 2/3 mm

dal disco

3. Cuffia

(sempre regolata sul pezzo)

4. Guida per il taglio

5. Piano di lavoro sgombro

6. Carter sotto il piano di

lavoro

7. Spingitoi per piccoli pezzi

8. DPI specifici

TAGLIAMATTONI

Rischi e protezioni

equivalenti a sega circolare

ATTENZIONE

presenza carter laterale anche

alla parte inferiore del disco

PIEGAFERRIRischi

Schiacciamenti,

Cesoiamenti

Urti, colpi, impatti

Elettrocuzione

Protezioni

Carter/schermi su organi in movimento e

su troncatrice

Microinterruttore per la protezione

amovibile dei perni di piega

Pedale munito superiormente e

lateralmente di una protezione atta

ad evitare azionamenti accidentali

Pulsante di emergenza

e collegamento di

terra

DPI specifici