MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP)....

12
MACCHINA DA PRESA La cinematografica Donato Di Bello

Transcript of MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP)....

Page 1: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

MACCHINA DA PRESA La cinematografica

Donato Di Bello

Page 2: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

Donato Di Bello. La cinepresa.2

indice

pagina 3: l’essenza del cinema.

pagina 4: struttura dell’occhio umano.

pagina 5: meccanismo dell’esposizione, sistema reflex.

pagina 6: frame rate, pellicola 35 mm.

pagina 7: cinepresa Arriflex 416.

pagina 8: mirino dell’arriflex 416, formati dei frames 16 mm.

pagina 9: sistema di visione reflex nell’arriflex 416.

pagina 10: arriflex 35 mm.

pagina 11: principali formati del frame nella pellicola 35 mm.

Donato Di Bello. La cinepresa.p2

pagina 8: mirino dell’arriflex 416, formati dei frames 16 mm.

pagina 9: sistema di visione reflex nell’arriflex 416.

paginanananananana 10: arriflex 35 mm.

pagina 11: pririririririincncncncncncncippppppalalalalalaala i iiiii fffffformatatatatatatatii i ii i dedededededed l llll frfrfrfrfrfrf amamamamamamamameee neelllllllllllaaaaa aaa pepepepepepepepelllllllllllllicicicicicicci olololololololola aaaaa 35353535353535 mmmm mmm.

ema.

hio umano.

Page 3: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

La cinematografia, dalla quale discende anche il sistema televisivo, consiste nel riprendere in rapida successione una grande quantità di fotografie di un qualsiasi soggetto in movimento. Proiettando questa serie d’immagini, che da qui in avanti chiameremo fotogrammi, realizzati in ripresa, si riuscirà a restituire l’illusione del movimento. Questa illusione è resa possibile da una caratteristica posseduta dal nostro sistema visivo, formato dall’occhio e dal cervello, chia-mata “persistenza dell’immagine”. Ognuno di noi ha sicuramente, almeno una volta, vissuto questa esperienza: osserviamo qualcosa di molto luminoso, chiudiamo gli occhi e ci accorgia-mo che nel buio persiste l’immagine, in negativo, di ciò che abbiamo guardato ad occhi aperti. Questo fenomeno è possibile perché i “circuiti visivi” del nostro cervello conservano, per una breve frazione di secondo, le immagini appena osservate. Quando siamo in una sala cinema-tografica, assistiamo alla proiezione di immagini fisse in rapida sequenza, ad una velocità che consente all’immagine successiva di essere vista dall’occhio prima che nel nostro cervello scompaia l’immagine precedente.Lo schema di proiezione è il seguente: 1 - Sullo schermo appare un fotogramma: sulla retina si forma lo stesso fotogramma.2 - Con un meccanismo si copre il fotogramma: adesso lo schermo è buio e nei nostri circuiti cerebrali persiste l’immagine; noi non ci accorgiamo di nulla. In questo stesso momento la pellicola avanza.3 - Sullo schermo compare un altro fotogramma, in tempo per sostituire l’immagine del fotogramma precedente.4 - Ricomincia il ciclo: ancora del nero, la pellicola avanza, e così di seguito, in modo intermit-tente.L’alternanza di momenti bui e di momenti di luce ci dà l’illusione che ciò che stiamo guar-dando si stia effettivamente muovendo; in realtà noi stiamo solamente guardando una suc-cessione di immagini fisse alternate a momenti di “assenza di immagini”. Il cervello viene così “ingannato”: non riuscendo a distinguere l’intervallo di tempo, crediamo di guardare una ripresa continua.La stessa modalità è utilizzata in ripresa: invece di proiettare, si riprende il soggetto con la cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP).La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina. Il magazzino contiene la pellicola, striscia flessibile in materiale plastico rivestita su un lato da una emulsione secca fotosensibile. La pellicola è costruita in tre larghezze diverse: una larghezza di 16 mm, una larghezza di 35 mm e una larghezza di 65 mm. I formati più utilizzati sono il 16 mm, impiegato prevalentemente nella produzione di documentari e “fiction” televisi-ve, e il 35 mm, impiegato nella produzione dei lungometraggi per sale cinematografiche. Il corpo macchina è il cuore del sistema: al suo interno avanza la pellicola che si impressiona alla luce in tempi e modalità predeterminate. Sul corpo macchina è montato l’obiettivo per la ripresa e il mirino (o loupe o viewfinder) per l’operatore.

3 Donato Di Bello. La cinepresa.

MACCHINA DA PRESA La cinematografica

3

Page 4: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

cristallino

iride

sclera

retina

fovea

nervo ottico

Possiamo paragonare la cinepresa o la telecamera alla struttura dell’occhio umano. La mdp ha un obiettivo (il cristallino), un diaframma variabile (l’iride), un otturatore (la palpebra) e una superficie sensibile (la retina e la fovea). Importante notare come un sistema ottico (occhio, obiettivo) capovolga sempre l’immagine ripresa. Questo fenomeno è connesso alla natura stessa della propagazione dei raggi luminosi attraverso oggetti come le lenti di un obiettivo o dell’occhio.

4 Donato Di Bello. La cinepresa.

La velocità di avanzamento della pellicola, è detta anche “cadenza di ripresa” o FRAME RATE. Il frame rate tradizionale, per la proiezione nelle sale cinematografiche, è di 24 fotogrammi per secondo, 24 fps: questo significa che una cinepresa, utilizzata per riprende-re un’azione da proiettare nelle sale, espone 24 fotogrammi in un secondo di tempo, 48 fotogrammi in due secondi, 96 fotogrammi in quattro secondi……2400 fotogrammi in 100 secondi, e così via.Se invece ciò che si riprende sarà trasmesso in televisione, si dovrà utilizzare la cadenza di 25 fps.In altra sede si approfondirà il tema del frame rate, anche in riferimento alla trasmissione televisiva.

4

Page 5: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

Donato Di Bello. La cinepresa.5

In questa illustrazione è rappresentato il sistema di visione reflex “standard” di una cinepre-sa 35 mm Arriflex. La luce proveniente dall’obiettivo viene intercettata dall’otturatore a spec-chio rotante, dalla caratteristica forma a due segmenti separati. La luce intercettata viene deviata a 45°, attraversa il vetrino con i riferimenti del frame, viene deviata una seconda volta e inviata al mirino per la visione dell’otturatore. La pellicola si sta posizionando davanti al quadro. L’otturatore, ruotando, non si trova più davanti alla pellicola, quindi la luce prove-niente dall’obiettivo la impressionerà, producendo l’immagine.

L’immagine superiore visualizza (in modo semplificato), il sistema di esposizione e avanza-mento della pellicola in una cinepresa. Un otturatore a forma di mezzaluna rotante si muove davanti alla pellicola; nel primo disegno la pellicola viene esposta alla luce, dopo questa fase l’otturatore si pone davanti il quadro, un meccanismo, chiamato griffa, s’inserisce nella perforazione della pellicola trascinandola. L’otturatore lascia passare di nuovo la luce, la griffa esce dalla perforazione, la pellicola, fissa, è esposta di nuovo alla luce.

Page 6: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

L’illustrazione indica, semplificando, le differenti scomposizioni del movimento ottenibili con diver-se cadenze di ripresa (frame rate o FPS: fotogram-mi per secondo). Lo stesso movimento - il battito d’ali di un’anatra in volo della durata di 1 secondo- è ripreso alla cadenza “rallentata” di 9 fps, alla cadenza “normale” di 24 fps, alla cadenza “accelera-ta” di 48 fps. Ciò che accade è che si analizzerà, con la ripresa, lo stesso movimento durante l’arco di tempo di 1 secondo; nel primo caso, la sequenza sarà scomposta in 9 fps, nel secondo caso sarà scomposta in 24 fps; nel terzo caso in 48 fps. Le tre sequenze, proiettate alla cadenza “normale” di 24 fps, restituiranno tre movimenti diversi: un movi-mento accellerato nel caso della ripresa a 9 fps, normale nel caso della ripresa a 24 fps, rallentato nel caso della ripresa a 48 fps.

Donato Di Bello. La cinepresa.

In questa immagine possiamo vedere un frammento di pellicola cine-matografica 35 mm. Il fotogramma ha un formato in 16:9, per questo si notano le ampie strisce nere di separazione dei frames.

Perforazione

Colonna audio

6

Page 7: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

mirino

Cinepresa Arriflex 416. In alto si possono vedere le dimensioni e la forma. In basso, in posizione centrale è visualizzato il mirino, con le dimensioni del fotogramma, tutta l’immagine fino ai bordi, e il fotogramma “utile”, la parte chiara interna, in formato 16:9. Il sistema di caricamento della pelli-cola è coassiale, cioè i due rulli giacciono sullo stesso asse, nelle altre due immagini sono visibili i due alloggiamenti della pellicola: la parte debitrice, posta a sinistra del magazzino, e la parte ricevente, posta a destra del magazzino.

QUIETBRIGHT &LIGHTCINEPRESA ARRIFLEX SUPER 16 MM

Donato Di Bello. La cinepresa.7

Page 8: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

area di sicurezza trasmissione tv

FORMATO 4:3, RAPPORTO LATO-LATO: 1.33; area del fotogramma 8.4 mm x 6.3 mm.

FORMATO 16:9, RAPPORTO LATO-LATO: 1.78; area del fotogramma 11.2 mm x 6.3 mm.

AREA RIPRESA DALLO SCANNER, RAPPORTO LATO-LATO 1.78;area del fotogramma 11.95 mm x 6.72 mm.

AREA DEL FOTOGRAMMA IMPRESSIONATO; area del fotogramma 12.35 mm x 7.5 mm.

Nel mirino della cinepresa sono presenti diversi formati del fotogramma; questo accade perché esistono delle tolleranze, sia in ripresa che in proiezione o in trasmissione. Il formato di ripresa origi-nario per la televisione è il 4:3, gradualmente sostituito dal 16:9. Nell’illustrazione qui sopra sono rappresentati, nell’ordine: l’area del fotogramma prodotto dalla cinepresa, il più ampio; l’area digita-lizzata dallo scanner (quando si digitalizza), leggermente più piccola; l’area 16:9, corrispondente -nelle proporzioni dei lati- al formato di ripresa della televisione ad Alta Definizione. Infine è rappre-sentato il vecchio formato televisivo, definito anche 4:3. In ripresa si dovrà tenere conto del formato di trasmissione, per cui se il film andrà trasmesso in 4:3, e la ripresa avviene in 16:9, i lati dell’inquadratura andranno perduti.

Donato Di Bello. La cinepresa.

Mirinocinepresasuper16 mm

8

10.3 mm

7.5 mm

LARGHEZZA TOTALE DELLA PELLICOLA = 16 mm

AREA FOTOGRAMMA

PERFORAZIONE

DIMENSIONE DEL FOTOGRAMMA 4:3 CON PELLICOLA 16 mm.

12.35 mm

LARGHEZZA TOTALE DELLA PELLICOLA = 16 mm

AREA FOTOGRAMMA

PERFORAZIONE

DIMENSIONE DEL FOTOGRAMMA 16:9 CON PELLICOLA 16 mm.

7.5 mm

In questa illustrazione sono visualizzate le dimensioni dei due diversi foto-grammi che possono essere realizzati con una cinepresa 16 mm. Nella prima immagine la pellicola possiede due file di perforazione, nella seconda, per avere un’area maggiore del frame, la pellicola viene fabbricata con una sola fila di perforazioni.

Page 9: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

z percorso della luce all’interno del corpo della cinepresa

z percorso della luce all’interno del viewfinder

AT

AK

ALAM

AN

AO

AP

AQ9

OTTURATORE A SPECCHIO.Uno specchio a forma di mezzalunaruota davanti al finestrino (chiamatoanche mascherino) della cinepresa,dietro il quale si trova la pellicolafotosensibile. Quando lo specchio sitrova davanti al finestrino, la luceproveniente dall’obiettivo è riflessaverso il viewfinder (mirino), quindi non impressionerà la pellicola. Durantequesto periodo la pellicola scorre, inmodo da creare un nuovo fotogramma.Quando lo specchio, ruotando, nonsarà davanti al finestrino lascerà libera la luce, sempre provenientedall’obiettivo, d’impressionare lapellicola, formando quindi l’immaginelatente. Lo specchio rotante ha quindi due funzioni: si comporta come unotturatore e come uno specchio reflex;da qui il nome di “otturatore a specchio”.

1

SCHERMO A FIBRE OTTICHE .La luce proveniente dall’obiettivo è proiettata su di uno schermo a fibre ottiche, come se fosse uno schermo da retroproiezione. Su questo schermo si forma l’immagine, visualizzata sui monitor e nelviewfinder.

2

FIELD LENS.Questa lente ha il compito diconcentrare la luce nel prismasoprastante.

3

4 VIDEO ASSIST BEAM SPLITTER.Questo elemento è un prisma deviatore;s’incarica di deviare una parte della luceal video assist, il quale permette la visionedell’inquadratura su uno o più monitor diservizio. Nel dettaglio: l’80% della luceproseguirà il percorso verso il viewfinder,il 20% della luce è deviato verso ilsensore ccd del video assist.

5 Lente supplementare.

6 Vetro di protezione.Vetro ottico piano. Ha la funzioned’impedire che polvere o altro penetriandando a contaminare le partisottostanti.

8 Modulo ARRIGLOW LED.Circuito integrato contenente led rossi,verdi e blu, necessari per lavisualizzazionedei marginidell’inquadratura.

9 Specchio semiriflettente.Specchio semiriflettente, inclinato a 45°.Raccoglie sia la luce proveniente dalloschermo a fibre ottiche (in basso),sia le informazioni provenientidall’ARRIGLOW LED (in alto),rimandando entrambi verso il viewfinder.

Prisma a 90°.AT

AK Lente Primaria.Cattura la luce provenientedallo schermo a fibre ottiche.

AL Specchio riflettente.Lente supplementare.7

Pechan Prisma.Questo particolare prismaconsente la corretta visualizzazionedell’immagine anche ruotandoil viewfinder.

AM

Lenti secondarie.Hanno la funzione di favorire latrasmissione della luce al mirino(viewfinder).

AN

Specchio riflettente.AO

Vetro di protezione.È collocato nel punto di connessionecon eventuali prolunghe del viewfinder.Ha la funzione di evitare che polvereo corpi estranei penetrinoall’interno del sistema di visione.

AP

Mirino (viewfinder).Il mirino permette all’operatore dicontrollare l’immagine. Può essereadattato alla visione dell’occhiodell’operatore con un aggiustamento di circa 3 diottrie; in negativo e in positivo.

AQ

1

2

3

4

5

6 7

8

9

AT

AK

ALAM

AN

AO

AP

AQ

VISIONE REFLEX DELLA CINEPRESA ARRIFLEX 416

Donato Di Bello. La cinepresa.9

Page 10: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

10 Donato Di Bello. La cinepresa.

CINEPRESEARRIFLEX

ARRICAM35mm

535 B

Nelle due foto in alto possiamo vedere la cinepresa Arri 535B; il formato di ripresa è il 35 mm, quando è in funzione non produce rumore, per cui è adatta nelle riprese dove è richiesta la presa diretta dell’audio. Il magazzino porta pellicola è coassiale, come nel modello 416, può caricare rulli lunghi 120 o 300 metri, la durata delle riprese è, a 24 fps, di circa 4 minuti e 30 secondi nel primo caso, e di circa 11 minuti e 30 nel secondo caso. La seconda cinepresa è la Arricam LT-ST, qui nella configurazione per riprese a spalla (a sinistra), e per riprese su cavallet-to (a destra). Si può notare come il magazzino porta pellicola non sia coassiale, ma abbia la caratteristica forma del “classi-co” magazzino. Anche questa cinepresa è silenziosa, può essere utilizzata nelle riprese che prevedono la presa diretta del suono; molti accessori possono essere utilizzati da entrambe le cineprese.

Page 11: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

Donato Di Bello. La cinepresa.11

24.9 mm x 18.7 mm

LARGHEZZA TOTALE DELLA PELLICOLA = 35 mm

Area del fotogramma con rapporto 4:3 dei lati, detto anche 1:1.33.Qui non è prevista la colonna audio.

1 : 1.33

22 mm x 16 mm

LARGHEZZA TOTALE DELLA PELLICOLA = 35 mm

Area massima del fotogramma con spazio per la colonna audioottenibile in una pellicola 35 mm, denominato “formato Academy”.

1 : 1.37

24.9 mm x 14.4 mm

LARGHEZZA TOTALE DELLA PELLICOLA = 35 mm

Area del fotogramma con rapporto 16:9, detto anche 1:1.78;questa area è la stessa dell’ alta definizione televisiva.La colonna audio qui non è prevista.

1 : 1.78

Tre diversi formati di frame ottenibili con una pellicola 35 mm. Non sono gli unici formati che si possono ottenere, ne esistono molti altri, qui non rappresentati.

Fotogrammi35mm

Page 12: MACCHINA DA PRESA a cinematografica · cinepresa o macchina da presa (abbreviazione tecnica MdP). La MdP è composta, in sostanza, da un magazzino porta pellicola e un corpo macchina.

Donato Di Bello. La cinepresa.12

crediti

testo: Donato Di Bello.

illustrazioni pagine 4, 5, 6: Enciclopedia pratica per fotografare. Fabbri editore.

pagine 7, 9, 10: Arri, Monaco.

pagine 8, 11: Donato Di Bello.

Donato Di Bello La cinepresa12