M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15...

4
Come uomo anzitutto, prima anco- ra che come prete, di fronte ai drammi che hanno segnato l'Europa nel mese scorso non posso non domandarmi: da dove tanta tenebra? Da dove tanto odio? Da dove tanto male? La mia non vuole essere una esortazione morale al bene, a fare buone azioni o a guardare in modo buonista il mondo… Papa Francesco ha detto "siamo in una terza guerra mon- diale". È proprio per guardare in tutta la sua ampiezza, a volte drammatica, que- sta situazione che occorre avere un punto che faccia luce nelle tenebre. Un punto che sia luce in mezzo agli scon- volgimenti di questi tempi. Attentati, guerre, violenza, reazioni armate… alla fine cosa resta? Se non ho un positivo da cui tutto guardare e giudicare potrà solo prevalere una reazione irrazionale, sba- gliata e istintiva. Di chiusura o vendetta, di odio che disprezza e combatte. Ma l'e- sperienza stessa della nostra piccola vita, l'esperienza della nostra umanità, ci dice che l'istinto non è la risposta, che la soluzione è data a noi dalla ragione. "Pensaci bene prima di farlo!" ci sentiva- mo dire spesso dalle persone che ci vole- vano bene quando eravamo piccoli. Ciò che vale per l'azione di un singolo, vale per l'azione di tanti. Quale la giusta reazione di fronte al male e al male del terrorismo? Di fronte alle tenebre che paiono avvolgere il mondo? Anche di fronte al male che si vede nella Chiesa? Qualcuno propone: non facciamo il presepe, non urtiamo le altre sensibilità, non proponiamo quella mostra di arte perché ci sono immagini religiose. Ma sono risposte? Lo sono solo se in noi è già spenta la domanda, per cui non ci attendiamo delle ragioni. Sento sovente inviti al dialogo (ed è giusto), ma nessuno dice più che cosa esso sia, chi gli interlocutori, quali sono le condizioni del dialogo, a cosa deve portare il dialogo (qual è il suo fine). Sento parlare di danni per il turismo, il rallentare di viaggi e spostamenti, di fre- nata economica … e penso… Penso che non si pensa più! Penso che - ho l'im- pressione - ciò che fa grande l'uomo, cioè la sua ragione, nell'era della tec- nica è mortificata. Nessuno sa dirmi perché! Nessuno sa darmi un perché! Vi è mai capitato di trovarvi di fron- te a un bambino la cui domanda assil- lante mette in crisi le risposte degli adul- ti? È un continuo: perché, perché? Dopo che hai risposto ti chiede: il perché del perché. E così via finché non riesci a svi- colarti con qualche scusa… eppure que- sto domandare dei bambini ha molto da insegnare a me e a ogni uomo. Oggi sento tante affermazioni ma non sento i perché di esse. Non si danno i motivi, non si spiegano le ragio- ni. Sia nel mondo che nella Chiesa. Perché sottovalutiamo noi stessi? Perché non diamo valore alla nostra ragione? Se si possono capire i misteri del cosmo e sviluppare la tecnologia, miglio- rare la vita dell'uomo, perché non si sa più darsi il senso della vita e degli avve- nimenti? Ho l'impressione che si usi solo per scopi "tecnici", per "fare" ma non più per "essere". Mi stupisce che non ci si ponga più la domanda sulla Verità delle cose, della natura, dell'agire, degli uomini, di Dio! Sì perché l'uomo può e deve porsi la domanda sulla natura di Dio. Se non è luminosa l'immagine che l'uomo ha di Dio allora il resto diventa tenebra, oscu- rità, violenza. Chi è Dio? Qual è la sua natura? Quale risposta abbiamo noi cristiani? È una risposta fra le tante o ha qualcosa di speciali da dirci e darci? A Natale sentiremo il Vangelo di San Giovanni che ci dice: "In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio". "Modificando il primo versetto del Libro della Genesi, il primo versetto dell'intera Sacra Scrittura, Giovanni ha iniziato il prologo del suo Vangelo con le parole: "In princi- pio era il Logos - il Verbo - ". Logos significa insieme ragione e parola, una ragione che è creatrice e capace di comunicarsi ma, appunto, come ragio- ne. Giovanni con ciò ci ha donato la parola con- clusiva sul concetto bibli- co di Dio, la parola in cui tutte le vie spesso faticose e tortuose della fede bibli- ca raggiungono la loro meta, trovano la loro sin- tesi. In principio era il logos, e il logos è Dio, ci dice l'evangelista" così Benedetto XVI. Ecco la risposta gran- de allora alla nostra domanda: Dio è buono e si comunica a noi. La sua natura è bontà e Amore. Cosa possiamo fare oggi nelle nostre parroc- chie? Ricominciare a porci la domanda sul Vero! Possiamo farlo assieme e ognuno personalmente, ma dobbiamo farlo. Solo se c'è il vero c'è anche la luce della verità. C'è il bene (non il mio o il tuo bene - sovente confuso con i propri interessi o comodi -). Se c'è il bene allora c'è anche il Bello. Se c'è il Bello allora è possibile e lieto vivere e non siamo immersi nelle tenebre del nulla o del non senso. E non rispondiamo al male con il male. Sì ci sarà intorno a noi - e sovente ne faremo esperienza anche dentro di noi - la tenebra, ma ciò che conta è che tutta l'oscurità non può spegnere la piccola luce della positività di Dio presente in me. Allora attendendo il Natale la ricer- ca del bene, l'essere luce si presenta pos- sibile proprio perché Egli è venuto come luce in mezzo a noi. Si è reso conoscibi- le. Non aspettiamoci risposte facili e immediate. Anzi cerchiamo la purifica- zione della nostra mente e del nostro cuore per poter riuscire a cogliere la verità della risposta che Dio vuole darci. Camminiamo come luce nelle tenebre verso questo Natale. Poniamo le nostre domande a Dio, poniamoci davanti a Lui nella preghiera personale, nella par- tecipazione alla messa, alla Novena di Natale. Troveremo la luce vera che viene nel mondo e che illumina ogni uomo. Questa luce è la ragione creatrice e buona di Dio. Essa comunicata a noi diventa la vera forza dell'uomo e potremmo affrontare la vera guerra non fatta di armi ma di speranza e ragione e amore. La ragione creatrice di Dio ci fa capi- re che "…è meglio tenere accesa una piccola luce, che imprecare contro le tenebre…" . don Stefano Revello arciprete di Rivalta il risveglio popolare 15 17 dicembre 2015 M M A A Z Z Z Z E E , , T T O O N N E E N N G G O O , , V V I I L L L L A A R R E E G G G G I I A A N N A A T T A A L L E E 2 2 0 0 1 1 5 5 Carissimi parrocchiani, torna il tempo fe- condo dell'Avvento e del Natale, arricchito dal "Giubileo della misericor- dia" fortemente voluto dal Santo Padre e che ci accompagnerà fino al novembre 2016 . Don Stefano Revello, arciprete di Rivalta , ci offre una profonda meditazione sul nostro modo di vivere il Natale con la domanda alla quale ognuno di noi deve rispondere :che cosa dobbiamo fare ? E' una domanda profonda: ognuno deve rispondere considerando quanto ci accade intor- no . La chiesa, la liturgia di questo tempo santo ci accompagnano per vive- re questo Natale in modo meno "laico" e scontato. La nostra vicaria di Caluso - Strambino ha aperto a Vische l'anno giubilare della misericor- dia: siamo partiti ed ora tocca a noi raccogliere le suggestioni ed i momen- ti che non mancheranno per vivere bene l'Anno Santo. Su "Il Risveglio Popolare" troveremo gli orari della novena di Natale, di tutte le cele- brazioni fino alla solen- nità dell'Epifania del Signore . Auguro a tutti un buon e santo Natale , un anno nuovo nella luce e nella pace del Signore per poter essere miseri- cordiosi come lui. d. Alberto Carlevato prevosto di Mazzè e Tonengo pievano di Villareggia La parola del parroco UN P ARROCO CI PROPONE UNA MEDIT AZIONE SUL NA T ALE CRISTIANO “La luce rifulge nelle tenebre” La nascita di Gesù interroga ancora il mondo di oggi? Il Parroco delle parrocchie di Mazzè * Tonengo * Villareggia Invita le Coppie che Festeggiano gli Anniversari di Matrimonio (ogni 5 anni) D D O O M M E E N N I I C C A A 2 2 7 7 D D I I C C E E M M B B R R E E 2 2 0 0 1 1 5 5 ore 11.30 a Villareggia SANTA MESSA SOLENNE pranzo presso il Bar Trattoria Nazionale (Villareggia) Menù Tagliere di affettati misti Carpaccio con bagna caôda Sfogliatina ai funghi porcini Sorbetto al limone Fritto misto alla piemontese con capunet a sorpresa Crema Parmantier Ice Cream con frutti di bosco caldi Vini: Barbera d'Alba (Cantine serra) Cortese d'Alba Acqua - Caffè e correzioni 2 2 5 5 , , 0 0 0 0 Prenotazioni: presso don Alberto 338 409 45 91 entro il 25 dicembre 2015 Sono graditi parenti e amici. UN CORDIALE INVITO don Stefano Revello

Transcript of M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15...

Page 1: M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15 MMAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, VVIILLLLAARREEGGGGIIAA NNAATTAALLEE 22001155 Carissimi

Come uomo anzitutto, prima anco-ra che come prete, di fronte ai drammiche hanno segnato l'Europa nel mesescorso non posso non domandarmi: dadove tanta tenebra? Da dove tanto odio?Da dove tanto male? La mia non vuoleessere una esortazione morale al bene, afare buone azioni o a guardare in modobuonista il mondo… Papa Francesco hadetto "siamo in una terza guerra mon-diale". È proprio per guardare in tutta lasua ampiezza, a volte drammatica, que-sta situazione che occorre avere unpunto che faccia luce nelle tenebre. Unpunto che sia luce in mezzo agli scon-volgimenti di questi tempi. Attentati,guerre, violenza, reazioni armate… allafine cosa resta? Se non ho un positivo dacui tutto guardare e giudicare potrà soloprevalere una reazione irrazionale, sba-gliata e istintiva. Di chiusura o vendetta,di odio che disprezza e combatte. Ma l'e-sperienza stessa della nostra piccola vita,l'esperienza della nostra umanità, ci diceche l'istinto non è la risposta, che lasoluzione è data a noi dalla ragione."Pensaci bene prima di farlo!" ci sentiva-mo dire spesso dalle persone che ci vole-vano bene quando eravamo piccoli. Ciòche vale per l'azione di un singolo, valeper l'azione di tanti.

Quale la giusta reazione di fronte almale e al male del terrorismo? Di frontealle tenebre che paiono avvolgere ilmondo? Anche di fronte al male che sivede nella Chiesa?

Qualcuno propone: non facciamo ilpresepe, non urtiamo le altre sensibilità,non proponiamo quella mostra di arteperché ci sono immagini religiose.

Ma sono risposte? Lo sono solo sein noi è già spenta la domanda, per cuinon ci attendiamo delle ragioni.

Sento sovente inviti al dialogo (ed ègiusto), ma nessuno dice più che cosaesso sia, chi gli interlocutori, quali sonole condizioni del dialogo, a cosa deveportare il dialogo (qual è il suo fine).Sento parlare di danni per il turismo, ilrallentare di viaggi e spostamenti, di fre-nata economica … e penso… Penso chenon si pensa più! Penso che - ho l'im-pressione - ciò che fa grande l'uomo,

cioè la sua ragione, nell'era della tec-

nica è mortificata. Nessuno sa dirmiperché! Nessuno sa darmi un perché!

Vi è mai capitato di trovarvi di fron-te a un bambino la cui domanda assil-lante mette in crisi le risposte degli adul-ti? È un continuo: perché, perché? Dopoche hai risposto ti chiede: il perché delperché. E così via finché non riesci a svi-colarti con qualche scusa… eppure que-sto domandare dei bambini ha molto dainsegnare a me e a ogni uomo.

Oggi sento tante affermazioni manon sento i perché di esse. Non sidanno i motivi, non si spiegano le ragio-ni. Sia nel mondo che nella Chiesa.Perché sottovalutiamo noi stessi? Perchénon diamo valore alla nostra ragione?

Se si possono capire i misteri del

cosmo e sviluppare la tecnologia, miglio-rare la vita dell'uomo, perché non si sapiù darsi il senso della vita e degli avve-nimenti? Ho l'impressione che si usisolo per scopi "tecnici", per "fare" manon più per "essere".

Mi stupisce che non ci si ponga piùla domanda sulla Verità delle cose, dellanatura, dell'agire, degli uomini, di Dio!Sì perché l'uomo può e deve porsi ladomanda sulla natura di Dio. Se non èluminosa l'immagine che l'uomo ha diDio allora il resto diventa tenebra, oscu-rità, violenza.

Chi è Dio? Qual è la sua natura?Quale risposta abbiamo noi cristiani? Èuna risposta fra le tante o ha qualcosa dispeciali da dirci e darci?

A Natale sentiremo ilVangelo di San Giovanniche ci dice: "In principioera il Verbo e il Verbo erapresso Dio e il Verbo eraDio".

"Modificando il primoversetto del Libro dellaGenesi, il primo versettodell'intera Sacra Scrittura,Giovanni ha iniziato ilprologo del suo Vangelocon le parole: "In princi-pio era il Logos - il Verbo -". Logos significa insiemeragione e parola, unaragione che è creatrice ecapace di comunicarsima, appunto, come ragio-ne. Giovanni con ciò ciha donato la parola con-clusiva sul concetto bibli-co di Dio, la parola in cuitutte le vie spesso faticosee tortuose della fede bibli-ca raggiungono la lorometa, trovano la loro sin-tesi. In principio era illogos, e il logos è Dio, cidice l'evangelista" cosìBenedetto XVI.

Ecco la risposta gran-de allora alla nostradomanda: Dio è buono esi comunica a noi. La suanatura è bontà e Amore.

Cosa possiamo fareoggi nelle nostre parroc-chie?

Ricominciare a porci la domanda sulVero! Possiamo farlo assieme e ognunopersonalmente, ma dobbiamo farlo. Solose c'è il vero c'è anche la luce della verità.C'è il bene (non il mio o il tuo bene -sovente confuso con i propri interessi ocomodi -). Se c'è il bene allora c'è ancheil Bello. Se c'è il Bello allora è possibile elieto vivere e non siamo immersi nelletenebre del nulla o del non senso. E nonrispondiamo al male con il male.

Sì ci sarà intorno a noi - e sovente nefaremo esperienza anche dentro di noi -la tenebra, ma ciò che conta è che tuttal'oscurità non può spegnere la piccolaluce della positività di Dio presente inme. Allora attendendo il Natale la ricer-ca del bene, l'essere luce si presenta pos-sibile proprio perché Egli è venuto comeluce in mezzo a noi. Si è reso conoscibi-le.

Non aspettiamoci risposte facili eimmediate. Anzi cerchiamo la purifica-zione della nostra mente e del nostrocuore per poter riuscire a cogliere laverità della risposta che Dio vuole darci.Camminiamo come luce nelle tenebreverso questo Natale. Poniamo le nostredomande a Dio, poniamoci davanti aLui nella preghiera personale, nella par-tecipazione alla messa, alla Novena diNatale. Troveremo la luce vera cheviene nel mondo e che illumina ogniuomo. Questa luce è la ragione creatricee buona di Dio. Essa comunicata a noidiventa la vera forza dell'uomo epotremmo affrontare la vera guerra nonfatta di armi ma di speranza e ragione eamore.

La ragione creatrice di Dio ci fa capi-re che "…è meglio tenere accesa unapiccola luce, che imprecare contro letenebre…" .

don Stefano Revello arciprete di Rivalta

il risveglio popolare 1517 dicembre 2015

MMMMAAAAZZZZZZZZEEEE’’’’,,,, TTTTOOOONNNNEEEENNNNGGGGOOOO,,,, VVVVIIIILLLLLLLLAAAARRRREEEEGGGGGGGGIIIIAAAA NNNN AAAA TTTT AAAA LLLL EEEE 2222 0000 1111 5555

Carissimi parrocchiani,

torna il tempo fe-condo dell'Avvento e delNatale, arricchito dal"Giubileo della misericor-dia" fortemente volutodal Santo Padre e che ciaccompagnerà fino alnovembre 2016 .

Don Stefano Revello,arciprete di Rivalta , cioffre una profondameditazione sul nostromodo di vivere il Natalecon la domanda allaquale ognuno di noideve rispondere :checosa dobbiamo fare ?

E' una domandaprofonda: ognuno deverispondere considerandoquanto ci accade intor-no .

La chiesa, la liturgiadi questo tempo santo ciaccompagnano per vive-re questo Natale inmodo meno "laico" escontato.

La nostra vicaria diCaluso - Strambino haaperto a Vische l'annogiubilare della misericor-dia: siamo partiti ed oratocca a noi raccogliere lesuggestioni ed i momen-ti che non mancherannoper vivere bene l'AnnoSanto.

Su "Il RisveglioPopolare" troveremo gliorari della novena diNatale, di tutte le cele-brazioni fino alla solen-nità dell'Epifania delSignore .

Auguro a tutti unbuon e santo Natale , unanno nuovo nella luce enella pace del Signoreper poter essere miseri-cordiosi come lui.

d. AlbertoCarlevato

prevosto di Mazzè e Tonengo

pievano di Villareggia

La parola del parrocoUN PARROCO CI PROPONE UNA MEDITAZIONE SUL NATALE CRISTIANO

““LLaa lluuccee rriiffuullggee nneellllee tteenneebbrree”” LLaa nnaasscciittaa ddii GGeessùù iinntteerrrrooggaa aannccoorraa iill mmoonnddoo ddii ooggggii??

Il Parroco delle parrocchie di Mazzè * Tonengo * VillareggiaInvita le Coppie che Festeggiano gli

Anniversari di Matrimonio (ogni 5 anni)DDDDOOOOMMMMEEEENNNNIIIICCCCAAAA 22227777 DDDDIIIICCCCEEEEMMMMBBBBRRRREEEE 2222000011115555

ore 11.30 a VillareggiaSANTA MESSA SOLENNE

pranzo presso il Bar Trattoria Nazionale (Villareggia)

Menù Tagliere di affettati mistiCarpaccio con bagna caôdaSfogliatina ai funghi porcini

Sorbetto al limone

Fritto misto alla piemontesecon capunet a sorpresa

Crema ParmantierIce Cream con frutti di bosco caldi

Vini: Barbera d'Alba (Cantine serra)Cortese d'AlbaAcqua - Caffè e correzioni €€€€ 22225555,,,,00000000

Prenotazioni: presso don Alberto 338 409 45 91 entro il 25 dicembre 2015Sono graditi parenti e amici. UN CORDIALE INVITO

ddoonnSStteeffaannooRReevveelllloo

Page 2: M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15 MMAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, VVIILLLLAARREEGGGGIIAA NNAATTAALLEE 22001155 Carissimi

il risveglio popolare16 17 dicembre 2015•• mmaazzzzèè

Sconvolti dagli attentati: no, non siamo tutti "parigini" !

Nelle scorse settimane tutti siamo statisconvolti dalle notizie provenienti da Parigi etutti abbiamo ricevuto mail e solleciti invitantia firmare appelli di solidarietà. Va benissimo,però a mio avviso è anche ora di dire ciò cheveramente si pensa e di chiamare le cose con illoro proprio nome se si vogliono evitare altretragedie come quella di Parigi. Nei tempimoderni non si è mai vista barbarie così gratui-ta come da quando si tollera l'estremismo isla-mico e come da quando gli occidentali hannovoluto fare le anime belle favorendo le cosid-dette primavere arabe, abbattendo (sulla base

di quale diritto internazionale?)legittimi governanti (beh certo, nonrispondenti ai canoni democraticioccidentali) come Saddam eGheddafi.

Per creare cosa? Il caos e bandedi predoni.

Pertanto io penso che NO, NONE' VERO, NON E' VERO PER NIENTECHE SIAMO TUTTI UNITI E SIAMOTUTTI PARIGINI.

E' ovvio che un dolore così gran-de purtroppo ci accomuna, fa sof-frire e fa arrabbiare.

Ma è anche ora di DIRE APER-TAMENTE CHE NON SIAMO PER

NIENTE TUTTI PARIGINI, lo siamo noi occidenta-li, noi cristiani, non importa se luterani, cattoli-ci, riformisti o tradizionalisti.

Gli altri no. Tutto il mondo asiatico adesempio come vede questo? Si, quasi certa-mente con dispiacere ma nulla di più. Sonotroppo impegnati i loro paesi ricchi a rincorrereil PIL, mentre quelli poveri continuano a com-battersi per faide religiose.

Agli islamici invece non ne importa nulla edentro di loro, direi la maggioranza, sono con-tenti: si vede chiaramente dall'odio e daldisprezzo di qualsiasi immigrato maghrebino o

nativo anche di terza generazione che casual-mente venga inquadrato da una telecameranelle strade di Parigi o qualsiasi altre grandecittà europea.

E lo si vede anche da altri segnali. Come ilfatto che il giorno dopo anche i rappresentantidegli iman in Italia, sono li a cercare di giustifi-care dicendo che loro non hanno posti adegua-ti per riunirsi e pregare... invece un cristianoche va in Arabia Saudita, tanto per fare unnome, se per caso lascia intravedere la collani-na d'oro al collo con la croce viene incarceratosenza troppi complimenti.

Altro banalissimo esempio del male che ilbuonismo fa: come mai nessuno si interrogaperché la maggioranza dei migranti sui barconisiano uomini giovani con cellulare satellitare eprovenienti dall'Africa centrale, dove in questomomento non vi sono guerre, anzichè donne ebambini?

Smettiamo di nascondere la testa sotto lasabbia, ormai noi europei nei confronti dell'e-stremismo islamico siamo come quella donnache prende botte dal fidanzato e non ha più laforza ed il coraggio di denunciarlo e di conse-guenza cerca di giustificarlo e negare anche leviolenze.

L'estremismo islamico si nutre dei nostrierrori e si amplierà a dismisura sino a che,

tanto per fare un esempio, un bruttissimoesempio visto soprattutto il periodo, in diversescuole italiane si cerca di nascondere il Nataleper non urtare la sensibilità dei ragazzi non cat-tolici (leggi musulmani).

Il Natale è la più bella festa in assoluto dellacristianità, per i bambini ma anche per gli adul-ti, metterla in sordina è un gravissimo errore,errore tragico definito anche da fonti laicheoltre ogni sospetto, come la redazione diBallarò, per cui sarebbe tempo di dire veramen-te tutti assieme: "Non celebrare il Natale? Maquando mai!"

Rabbrividisco al pensiero dei cosiddettinuovi italiani che vogliamo fare senza andaretanto per il sottile. Ma che ne sanno di GiulioCesare, di Dante, del Manzoni, di Garibaldi,Mazzini e così via. Nessuno pensa a ciò ? Hoscritto qualcosa di politicamente scorretto? Puòdarsi. Gli attentatori e coloro che vogliono can-cellare la nostra identità, agiscono invece cor-rettamente? Giuseppe Mila

PARROCCHIA di MAZZÈ

OORRAARRII NNOOVVEENNAAEE CCEELLEEBBRRAAZZIIOONNII

NNAATTAALLIIZZIIEE22001155 -- 22001166

MMEERRCCOOLLEEDDII 1166-- GGIIOOVVEEDDII 1177 -- VVEENNEERRDDII 1188ore 8,00 S. Messa con liturgia della novena

SSAABBAATTOO 1199ore 17,30 S. Messa con liturgia della novena

DDOOMMEENNIICCAA 2200ore 9,30 S. Messa con liturgia della novena

LLUUNNEEDDII 2211-- MMAARRTTEEDDII 2222-- MMEERRCCOOLLEEDDII 2233ore 8,00 S. Messa con liturgia della novena

GGIIOOVVEEDDII 2244ore 17,30 S. Messa Natalizia e chiusura della novena

VVEENNEERRDDII 2255 SSOOLLEENNNNIITTAA DDEELL NNAATTAALLEEore 11.00 Santa Messa Solenne

in chiesa Parrocchiale animata dal coro diMazzè

ore 17.00 S. Messa Solenne a Barengo

SSAABBAATTOO 2266 SSAANNTTOO SSTTEEFFAANNOOore 9.30 Santa Messa nella chiesa di S. Rocco

GGIIOOVVEEDDII 3311 ore 17.30 Santa Messa Solenne e canto del Te Deum in

ringraziamento al Signore per i benefici ricevuti durante l’anno

VVEENNEERRDDII 11 GGEENNNNAAIIOO 22001166ore 10.00 Santa Messa Solenne di Capodanno a Barengo

ore 16.30 Santa Messa Solenne di Capodannoin chiesa Parrocchiale

MMAARRTTEEDDII 55 GGEENNNNAAIIOO 22001155ore 17,30 Santa Messa

MMEERRCCOOLLEEDDII 66 GGEENNNNAAIIOO 22001155 EEPPIIFFAANNIIAA DDEELL SSIIGGNNOORREEore 9.30 Santa Messa Solenne e benedizione dei bambini

ore 16.00 Santa Messa Solenne a Barengo animata dalla cantoria

CCOONNFFEESSSSIIOONNII:: SSAABBAATTOO 1199 DDIICCEEMMBBRREEdalle ore 14.30 alle ore 17.00

AA MMaazzzzèè ""ppoorrttaa ddeell CCaannaavveessee"" pprreesseennttaattoo iill lliibbrroo ddii LLiivviioo BBaarreennggoo

Si potrebbe dire che LivioBarengo ha regalato una bellastrenna ai suoi concittadinicon la presentazione del suoultimo lavoro, il libro "Mazzèporta del Canavese" .

Ma anche se si tratta di unlibro che per davvero sarebbeun bel regalo di Natale, ciòsarebbe riduttivo.Innanzitutto perché l'opera ècorposa: oltre 400 pagine(incluse cartine, mappe efoto) secondariamente loscritto non è classificabilecome romanzo e nemmenocome testo storico puro esemplice, bensì lo si potrebbedefinire un saggio sulla storiae le vicende di questo paesepartendo dalle origini sino aigiorni nostri. Cosa assai pre-gevole ed utile per capire afondo quel che successe, ogniargomento ed episodio narra-to è accompagnato da unafinestra ampia e dettagliatasulla situazione storica e geo-politica del tempo inPiemonte ed in Italia ; il con-tinuare per tutto il libro adavere uno sguardo d'insiemesulla storia del tempo faapprezzare compiutamentequel che avvenne in loco.

Ulteriore perla le illustra-zioni di Anna Actis Caporale ,davvero pregevoli e che spessoritraggono angoli persi delborgo che fu (un esempiosolo: i due maestosi gelsi cheerano in piazza del Peso difronte all'odierna biblioteca,scomparsi ormai da decenni).

L'aspettativa per questolavoro era alta e la sala consi-liare mazzediese gremitadurante la presentazione neè stata la conferma .

C' è una frase dell'autorequi sotto riportata integral-mente che rappresenta l'es-senza del libro a detta ditutti quelli che lo hanno giàvisto:

"L'autore ha l'ambizione dicredere che il suo lavoro saràdi stimolo ai suoi concittadini,rendendoli consapevoli dellacomplessità della storia delloro paese e fiduciosi del futu-ro della loro comunità ,soprattutto consci dell'impor-tanza di preservarne le carat-teristiche peculiari."

Il libro, editore Bologninodi Ivrea, si può acquistarepresso l'edicola Romina per imazzediesi o rivolgendosi agliusuali canali librari della pro-pria città per tutti gli altri .

Gi.Emme.

Page 3: M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15 MMAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, VVIILLLLAARREEGGGGIIAA NNAATTAALLEE 22001155 Carissimi

•• ttoonneennggoo il risveglio popolare 1717 dicembre 2015

TANTISSIMI FEDELI HANNO GREMITO IL SANTUARIO DEL S. CUORE A BETANIA DI VISCHE

88 ddiicceemmbbrree 22001155:: ggiiuubbiilleeoo aa RRoommaa1133 ddiicceemmbbrree 22001155:: ggiiuubbiilleeoo vviiccaarriiaallee

DDaall rriiccoorrddoo ddii MMaarriiaa IImmmmaaccoollaattaa,, aallll''aappeerrttuurraa ddeellllaa PPoorrttaa SSaannttaa

Lo scorso 8 dicembrenelle parrocchie di Mazzè,Tonengo e Villareggia si ècelebrata a varie ore e condiverse caratteristiche ilricordo di Maria S.S. nellasua Immacolata Concezione .

Senza dubbio la più sug-gestiva celebrazione , compli-ce anche una serata nebbiosa,è stata quella vissuta dallacomunità di Tonengo con lacaratteristica fiaccolata finoalla cappella del "Bigot".

La celebrazione sostenutadai canti del Coro SanFrancesco d'Assisi ha avutoun celebrante d'eccezio-ne: don ClaudioBertero , prevosto diVolpiano che nono-stante un'impegnatagiornata ha volutoessere presente nelnostro paese. Le foto cimostrano i numerosipartecipanti per nullascoraggiati dalla neb-bia!

A Roma, in quellastessa giornata il SantoPadre ha aperto laPorta Santa, consen-tendo poi alla cattedra-le e alle vicarie di cele-brare la stessa liturgia

la domenica 13 dicembre .A Vische una folla nume-

rosissima della vicaria calu-siese-strambinese si è datal'appuntamento al santuariodel S.Cuore di Betania.

Siamo partiti in proces-sione dal cortile interno della"Piccola Casa" cuore pulsantedegli inizi dell'opera dellesuore di Vische.

Il vicario foraneo donAlberto Carlevato ha apertola "Porta Santa", asperso lafolla in ricordo del battesimoe ha avuto seguito la solenneliturgia eucaristica concele-

brata dai sacerdoti della zonae dal vischese don PieroAgrano.

Davvero la folla numero-sissima rientrò a casa con-tenta della liturgia partecipa-tissima e con l 'aiuto deinostri parroci potremmodurante l'anno giubilare tro-vare altri momenti di incon-tro, soprattutto in occasionedella festa del S.Cuore, titola-re del santuario vischesecome don Alberto ha ricorda-to .

Un parrocchianodi Tonengo

PARROCCHIA di TONENGO

OORRAARRII NNOOVVEENNAAEE CCEELLEEBBRRAAZZIIOONNII

NNAATTAALLIIZZIIEE 22001155 -- 22001166MMEERRCCOOLLEEDDII 1166-- GGIIOOVVEEDDII 1177 -- VVEENNEERRDDII 1188

ore 9,00 S. Messa con liturgia della novena e Benedizione Eucaristica

SSAABBAATTOO 1199ore 18,30 S. Messa con liturgia della novena

DDOOMMEENNIICCAA 2200ore 10,30 S. Messa con liturgia della novena

LLUUNNEEDDII 2211-- MMAARRTTEEDDII 2222-- MMEERRCCOOLLEEDDII 2233 --GGIIOOVVEEDDII 2244ore 9,00 S. Messa con liturgia della novena e Benedizione Eucaristica

GGIIOOVVEEDDII 2244ore 24 S. Messa Solenne della Notte di Natale

animata dal Coro Parrocchiale e presepio vivente dell’oratorio

VVEENNEERRDDII 2255 SSOOLLEENNNNIITTAA DDEELL NNAATTAALLEE

ore 10 Santa Messa Solenne

SSAABBAATTOO 2266 SSAANNTTOO SSTTEEFFAANNOOore 10.30 Santa Messa e Benedizione

Foulards coscritti del 1998 di Mazzè eTonengo e discorso augurale del Sindaco

GGIIOOVVEEDDII 3311 ore 18.30 Santa Messa Solenne e canto del Te Deum in

ringraziamento al Signore per i benefici ricevuti durante l’anno

VVEENNEERRDDII 11 GGEENNNNAAIIOO 22001166ore 17.30 Santa Messa Solenne di Capodanno

MMAARRTTEEDDII 55 GGEENNNNAAIIOO 22001155ore 18,30 Santa Messa Solenne

MMEERRCCOOLLEEDDII 66 GGEENNNNAAIIOO 22001155 EEPPIIFFAANNIIAA DDEELL SSIIGGNNOORREEore 10.30 Santa Messa Solenne e benedizione dei bambini

CCOONNFFEESSSSIIOONNII:: GGIIOOVVEEDDII 1177 DDIICCEEMMBBRREEdalle ore 14.30 alle ore 17.00

Page 4: M MAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, … Natale 2015.pdf17 dicembre 2015 il risveglio popolare 15 MMAAZZZZEE’’,, TTOONNEENNGGOO,, VVIILLLLAARREEGGGGIIAA NNAATTAALLEE 22001155 Carissimi

il risveglio popolare18 17 dicembre 2015•• vviillllaarreeggggiiaaPARROCCHIA di VILLAREGGIA

OORRAARRII NNOOVVEENNAAEE CCEELLEEBBRRAAZZIIOONNII

NNAATTAALLIIZZIIEE 22001155 -- 22001166MMEERRCCOOLLEEDDII 1166 -- GGIIOOVVEEDDII 1177 -- VVEENNEERRDDII 1188

ore 18,30 S. Messa con liturgia della novena e Benedizione Eucaristica

SSAABBAATTOO 1199ore 20,00 S. Messa con Liturgia della novena e Benedizione

Eucaristica

DDOOMMEENNIICCAA 2200 -- LLUUNNEEDDII 2211-- MMAARRTTEEDDII 2222-- MMEERRCCOOLLEEDDII 2233ore 18,30 S. Messa con liturgia della novena

e Benedizione Eucaristica

GGIIOOVVEEDDII 2244ore 18,30 Conclusione novena e Benedizione

Eucaristica

ore 22,00 S. Messa Solenne della Nottedi Natale animata dalla Corale Villareggese

VVEENNEERRDDII 2255 SSOOLLEENNNNIITTAA DDEELL NNAATTAALLEEore 18,30 Santa Messa Solenne cantata

SSAABBAATTOO 2266 SSAANNTTOO SSTTEEFFAANNOOore 11,30 Santa Messa alla Rocca di Villareggia

GGIIOOVVEEDDII 3311 ore 20,00 Santa Messa e canto del Te Deum

VVEENNEERRDDII 11 GGEENNNNAAIIOO 22001166ore 11,30 Santa Messa alla Rocca di Villareggiaore 18,30 Santa Messa Solenne di Capodanno

MMAARRTTEEDDII 55 GGEENNNNAAIIOO 22001155ore 20,00 Santa Messa alla Rocca di Villareggia

MMEERRCCOOLLEEDDII 66 GGEENNNNAAIIOO 22001155 EEPPIIFFAANNIIAA DDEELL SSIIGGNNOORREEore 18,30 Santa Messa Solenne, benedizione dei Foulards dei Coscrittidel 1998 con discorso augurale del Sindaco e Benedizione dei bambini

CCOONNFFEESSSSIIOONNII:: VVEENNEERRDDII 1188 DDIICCEEMMBBRREEdalle ore 14.30 alle ore 18.00

La festa che ci ha accompagnato per tutto il mesedi novembre, ci ha riproposto la vita del nostro patrono

LLaa ppaattrroonnaallee ddii SSaannMMaarrttiinnoo ppeerr ffeesstteeggggiiaarree…… ““ii nnoossttrrii pprriimmii 5500 aannnnii””!!

Uno splendido sole daltepore più estivo che autunnale,un cielo limpido e terso ed unavegetazione ancora rigogliosa,hanno fatto da cornice alla festapatronale di S. Martino 2015,edizione molto speciale quelladi quest'anno … ovviamentespeciale per noi, coscritti dellaleva 1965 che, aderendo allaproposta del priorato, abbiamovoluto dare un valore aggiuntoall'evento speciale che ha segna-to una tappa importante dellanostra vita: il raggiungimentodel 50° anno d'età. È stata unabella occasione per riviverericordi, aneddoti, episodi diver-tenti e per "rispolverare" vecchiefotografie degli anni di scuolaoltre che il nostro prezioso fou-lard che ci ha accompagnatodurante questi festeggiamenti,ricordandoci i nostri -purtrop-po- ormai lontani diciott'anni ela benedizione ricevuta tantianni fa durante la funzione che,nel nostro paese, da semprerappresenta una sorta di ingres-so nella società degli adulti.

Nonostante che gli annisiano inesorabilmente passati,abbiamo comunque condivisoallegramente e con lo stesso - oquasi- slancio giovanile, sia imomenti di servizio piùmanuale e concreto legati almantenere in ordine le nostrebelle chiese, sia i vari momentidella festa, da quelli più stretta-mente religiosi a quelli più con-viviali; si è iniziato con la S.Messa solenne delle 16 di saba-to 7 novembre , animata dallacantoria di Mazzè, nella qualeabbiamo anche ricordato ilnostro coscritto Claudio chenon è più tra noi, per poi prose-guire con la celebrazione delladomenica, presieduta da Mons.Massimo Ricca, vicario genera-

le, che con la sua omelia, in cuiha richiamato vari episodi edaspetti della vita del nostrosanto patrono, ci ha fatto vivereuna sorta di "viaggio virtuale" aTours, città francese in cuiMartino operò come vescovo edove sono conservate le suespoglie; al termine si è svolta latradizionale processione con lastatua del santo per le vie delpaese e accompagnamentomusicale della banda La Fioritadi Mazzè.

Il momento più suggestivoe coinvolgente è stato quellodella fiaccolata che si è svolta altermine della santa Messa, ani-mata dalla Corale Villareggese,celebrata nella serata dell'11,giorno propriamente dedicato alsanto. Salire all' antica chiesettache domina la collina, avvoltidalla fioca luce tremolante dellefiaccole, raccolti in preghiera, hada sempre un fascino particola-re e ci riporta indietro neltempo, ai momenti di fedepopolare vissuti con semplicità,ma molta intensità e devozio-ne. Come ormai si è soliti fareda alcuni anni a questa parte,dopo il momento di raccogli-mento intorno alla reliquia delsanto e la solenne benedizione,abbiamo piacevolmente condi-

viso con tutti i partecipanti unrinfresco, che si è concluso conuno sfavillante spettacolo piro-tecnico.

L'ultimo appuntamento,che ha visto la nostra partecipa-zione in veste ufficiale di priori,è stato quello della serata del 21novembre, dedicata alla patronadella musica e del canto SantaCecilia; la serata è iniziata conla solenne liturgia delle 20:30,celebrata dal vescovo Mons.Edoardo Cerrato ed animata inmodo sontuoso dalle coralidella diocesi, magistralmentedirette dal nostro parroco DonAlberto; il tutto è terminato conil rinfresco e la serata danzanteal salone polivalente.

Alla fine, poi, i riflettorisulla festa si sono spenti, iltestimone è passato ai futuripriori e noi abbiamo di nuovoriposto i nostri foulard..

Ringraziamo il parroco etutti coloro che hanno contri-buito alla buona riuscita deifesteggiamenti e ci auguriamoche la benedizione del nostroamato San Martino ci accom-pagni…per i prossimi 50 anni,concedendoci ancora tanti gior-ni in salute e serenità!

A nome dei priori "coscritti1965" , Mariella Pissardo

Villareggia si è stretta intorno ai carabinieri nella festa della Virgo Fidelis

Si è svolta domenica 29 novembre, come coda dei festeggiamenti patronali,con grande parte-cipazione di simpatizzanti e di autorità , l'annuale festa dell'Associazione Carabinieri di Caluso ,la quale include oltre a Caluso anche i paesi del circondario . Da un ventennio il PresidenteBenedetto Stori è l' anima ed il motore pulsante dell'associazione come è stato ricordato anchedal pievano don Alberto Carlevato prima della messa solenne celebrata nella chiesa parrocchialedi Villareggia in onore della Virgo Fidelis . Dopo la messa i carabinieri effettivi, in congedo e rap-presentanti di altre armi si sono recati in corteo sino al cimitero per deporre una corona d'alloro.La giornata si è conclusa con il pranzo sociale presso la trattoria Nazionale di Villareggia .

Un partecipante