M CAMPIDANO. U PROGETTO PER QUATTRO COMUNI … · in Sardegna contro il suo volere zato dalla...

10
15 settembre 2015 2 I ndividuare i punti a maggior rischio di incidenti per i citta- dini nel paese, sensibilizzare gli studenti e intervenire con la realizzazione di interventi concreti con rotonde, attraver- samenti pedonali rialzati e dissuasori per la velocità per mi- gliorare la sicurezza della gente. Con questa finalità è riusci- to ad ottenere il finanziamento il progetto presentato dai co- muni di Villacidro (capofila), Guspini, Sanluri e Gonnosfa- nadiga. Dalla Regione arriveranno 83.800 euro mentre i cen- tri del Medio Campidano metteranno dai fondi di bilancio in totale 68.500 euro. Come partner scientifico ci sarà il Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell’Università di Ca- gliari e nascerà un osservatorio intercomunale sulla sicurez- za stradale che permetterà a questi quattro Comuni di fare rete e di studiare insieme strategie concrete di intervento come evidenzia Federico Sollai, assessore alla viabilità e al traffi- co di Villacidro: «L’osservatorio - spiega - raccoglierà i dati maggiormente significativi relativi agli incidenti stradali at- traverso i quali sarà definita una gerarchia di interventi per la riqualificazione degli elementi più critici della rete stradale. Saranno formati i tecnici mentre a Villacidro abbiamo inve- stito 7.300 euro per sensibilizzare bambini e ragazzi delle scuole sul tema della sicurezza stradale». PEDONI A RISCHIO E a Villacidro il problema della sicu- rezza è molto sentito soprattutto nel centro storico perché molte strade sono strette e spesso moto, scooter e macchine sfrecciano a tutta velocità mettendo in pericolo i pedoni ed in Nasce l’osservatorio per la sicurezza stradale Sono circa ottanta i profughi che, in modo ciclico, soggior- nano in una struttura alber- ghiera di Villanovaforru. Ge- stiti da una cooperativa, come accade ormai in tutta Italia. Ognuno ha una storia diver- sa, e quella di Philipson par- te da lontano. Racconta di es- sere nato in Ghana 20 anni fa. Dopo la morte del padre per incidente stradale, all’età di 16 anni si è trasferito in Li- bia dove ha convissuto tra ca- duta del regime, guerriglie e fame. «Lavoravo - dice in uno stentato inglese - con fa- tica e tra le difficoltà del caso, ma lavoravo. Un giorno, non so neanche io come, sono sta- to preso da uomini armati, che mi hanno pe- stato e portato vicino al mare. Molte persone a causa dei pestaggi sono morte, era impossibile non fare come volevano. Ero prigioniero in- sieme a quanti avrebbero dovuto prendere il gommone per l’Italia. Avevo paura, molta pa- ura. Se solo aprivi bocca ti menavano. Io non volevo venirci, in Europa. A tutt’oggi non ca- pisco perché sono finito in mezzo a coloro che volevano venirci». Quindi non hai pagato per la traversata? «No, non ho pagato niente. Te l’ho detto, non so per quale motivo ci sono finito in mezzo». Come è stata la traversata dalla Libia a Lampedusa? «Tutto surreale, mentre ero in Libia ho saputo che era morta anche la mia mamma in Ghana. Difficile da raccontare..La paura era tanta, trop- pa. Sapevo anche che tante persone morivano in mare. Non volevo salire su quella barca. Non volevo morire. La notte della partenza trema- vo, mi sono opposto ma sono stato picchiato e buttato sulla barca. Ero costretto. Eravamo più di ottanta su quel gommone. Alla fine, paraliz- VILLANOVAFORRU Storia di un profugo arrivato in Sardegna contro il suo volere zato dalla paura, sono arrivato». Chiedendo altri dettagli sul viaggio, il gio- vane ci ha dato elementi piuttosto confusi. Ora che sei a Villanovaforru cosa pensi di fare? Vuoi raggiungere qualche amico o parente in Italia o Europa? Vuoi rientrare in Africa? O vuoi rimanere qui? «Non ho nes- suno, né qui, né in Africa, né in Europa. Non so davvero cosa dirti». E qui ti piace? Vor- resti lavorare qui? Che lavori faresti? «Sì. Mi piace qui. Mi adatterei a fare qualsiasi lavoro. Ne sarei davvero contento e mi im- pegnerei molto». Anche, per esempio, in campagna? Nelle serre o in qualche fatto- ria? «Certo, perché no. Sarebbe molto bel- lo». Sarà difficile per Philipson trovare un’oc- cupazione dato che è finito nel Medio Cam- pidano, la provincia più povera d’Italia, dove ogni giorno parecchie persone del posto sono costrette ad emigrare. Quello che si auspica è che la politica inizi a fare le giuste scelte al fine di far lavorare tutti. Bianchi e neri. Saimen Piroddi particolar persone anziane, mamme e bambini: un caso em- blematico è via Roma che conduce al Municipio. In più il recente cambiamento dei sensi di marcia dei veicoli come in via Parrocchia e in via Vittorio Emanuele ha creato molti scon- tenti soprattutto tra i commercianti. INTERVENTI A VILLACIDRO Per l’assessore Federico Sollai bisogna cambiare mentalità: «Il centro urbano ed in particolare quello storico deve essere vissuto in tranquillità, soprattutto da chi deve viverci per svariati motivi. Non è fa- cile trovare una soluzione che accontenti tutti, ma almeno ci sarà il miglior compromesso. In questo progetto a Villacidro abbiamo investito 58.405 euro per la realizzazione concreta di interventi, come le piccole rotonde all’interno del paese, gli attraversamenti pedonali rialzati o i deterrenti per la ridu- zione della velocità. Via Roma è una delle strade più traffica- te e con il maggior numero di incidenti. Con questo studio individueremo i punti del paese e le vie più pericolose». GLI ALTRI COMUNI Il problema è molto sentito anche negli altri paesi e per eliminare i punti a rischio incidenti Gon- nosfanadiga investirà 17.288 euro, Sanluri 15.206 euro e Gu- spini 8.100 euro. LE AZIONI Inoltre la realizzazione di un Osservatorio In- tercomunale sulla Sicurezza Stradale (i tempi per la sua rea- lizzazione sono di 18 mesi) conterrà i dati maggiormente si- gnificativi relativi agli incidenti stradali. Questo fatto per- metterà di definire una gerarchia di priorità di interventi per riqualificare gli elementi più critici della rete stradale. Ac- Interessati Villacidro, Sanluri, Guspini, Gonnosfanadiga canto a questo è prevista anche la formazione dei tecnici del- le amministrazioni che dovranno acquisire le capacità per gestire l’Osservatorio. SICUREZZA STRADALE NELLE SCUOLE A queste attività si accompagnerà anche un’azione di sensibilizzazio- ne al tema della sicurezza stradale, rivolta agli alunni di scuole di diverso grado e ordine, attraverso iniziative specifiche come lezioni di sicurezza stradale. «Ora a Villacidro - aggiunge il vicesindaco Federico Sollai - partirà la campagna di sensibi- lizzazione rivolta alla scuola primaria, alle medie e alle supe- riori. Saranno gli stessi bambini e ragazzi a sensibilizzare i genitori se si convincono dell’importanza di queste attività. È necessario un cambio della cultura della mobilità nei no- stri centri urbani e in particolare nei centri storici che hanno la necessità di essere vissuti con tranquillità. Gian Luigi Pittau Consacrato presbitero dal vescovo della diocesi di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, nella par- rocchia B.V. di Lourdes a Gonnosfanadiga il 30 otto- bre 2005, don Nicola Deme- las è il primo giovane ad es- sere diventato sacerdote dopo trentacinque anni dal- la consacrazione della chie- sa avvenuta il 1° maggio del 1970. Alla cerimonia parte- cipò l’intero paese, presenti quasi tutti i sacerdoti della diocesi e, oltre al rettore e agli educatori del seminario regionale e ai docenti della facoltà teologica di Caglia- ri, il rettore e un docente della Pontificia Università Lateranense di Roma, dove don Nicola ha completato gli studi. Fra i presenti anche alcuni sacerdoti provenienti da diverse nazioni, quali Polonia, Venezuela, Unghe- ria, Messico. La vocazione sacerdotale di don Nicola matura all’età di soli sei anni, quando è chie- richetto dell’allora parroco don Tarsillo Podda, poi pas- sano gli anni e il suo sogno di bambino si concretizza nel 2005, con la consacra- zione presbiterale, si laurea a pieni voti conseguendo il dottorato in Sacra Teologia nell’anno 2009, presso la Pontificia Università latera- nense di Roma, e celebra e ARBUS Don Nicola Demelas si avvia a festeggiare il suo decimo anno di sacerdozio concelebra la Santa Messa nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, vale a dire la chiesa del vescovo di Roma e la sede del Santo Padre. Finiti gli studi il vescovo di Ales gli affida la parrocchia di Sini e lo nomina vicepar- roco della Cattedrale ad Ales, quindi lo stesso ve- scovo il 9 luglio 2011 lo no- mina parroco della parroc- chia B.V. Maria Regina ad Arbus, dove don Nicola guida una chiesa viva aper- ta ai giovani che in numero consistente partecipano at- tivamente alle celebrazioni e alle attività della parroc- chia e dell’oratorio. Un pre- te giovane che richiama e indirizza i giovani nell’uni- ca via di Cristo Salvatore. La missione del sacerdote che opera nel territorio del Medio Campidano, che comprende anche la casa circondariale di “Is Arenas” di cui è cappellano, è un im- pegno ulteriore a quello della giovane parrocchia costituita da circa 3000 fe- deli. Nonostante la giovane età ha già scritto un libro dal titolo “Le apparizioni di Gesù Risorto”. I fedeli di Gonnosfanadiga dopo quasi dieci anni ricor- dano l’emozione della sua prima Santa Messa, nella parrocchia della B.V. di Lourdes il 31 ottobre del 2005, e vorrebbero che don Nicola celebrasse il suo de- cimo anniversario dall’or- dinazione celebrando la Santa Messa anche nella piccola Lourdes. Singolare la foto che lo ritrae con papa Benedetto XV. Francesco Zurru La celebrazione della prima messa di Don Nicola MEDIO CAMPIDANO. UN PROGETTO PER QUATTRO COMUNI PDF Compressor Pro

Transcript of M CAMPIDANO. U PROGETTO PER QUATTRO COMUNI … · in Sardegna contro il suo volere zato dalla...

15 settembre 20152

Individuare i punti a maggior rischio di incidenti per i citta- dini nel paese, sensibilizzare gli studenti e intervenire con

la realizzazione di interventi concreti con rotonde, attraver-samenti pedonali rialzati e dissuasori per la velocità per mi-gliorare la sicurezza della gente. Con questa finalità è riusci-to ad ottenere il finanziamento il progetto presentato dai co-muni di Villacidro (capofila), Guspini, Sanluri e Gonnosfa-nadiga. Dalla Regione arriveranno 83.800 euro mentre i cen-tri del Medio Campidano metteranno dai fondi di bilancio intotale 68.500 euro.Come partner scientifico ci sarà il Centro Interuniversitariodi Ricerche Economiche e di Mobilità dell’Università di Ca-gliari e nascerà un osservatorio intercomunale sulla sicurez-za stradale che permetterà a questi quattro Comuni di farerete e di studiare insieme strategie concrete di intervento comeevidenzia Federico Sollai, assessore alla viabilità e al traffi-co di Villacidro: «L’osservatorio - spiega - raccoglierà i datimaggiormente significativi relativi agli incidenti stradali at-traverso i quali sarà definita una gerarchia di interventi per lariqualificazione degli elementi più critici della rete stradale.Saranno formati i tecnici mentre a Villacidro abbiamo inve-stito 7.300 euro per sensibilizzare bambini e ragazzi dellescuole sul tema della sicurezza stradale».PEDONI A RISCHIO E a Villacidro il problema della sicu-rezza è molto sentito soprattutto nel centro storico perchémolte strade sono strette e spesso moto, scooter e macchinesfrecciano a tutta velocità mettendo in pericolo i pedoni ed in

Nasce l’osservatorioper la sicurezza stradale

Sono circa ottanta i profughiche, in modo ciclico, soggior-nano in una struttura alber-ghiera di Villanovaforru. Ge-stiti da una cooperativa, comeaccade ormai in tutta Italia.Ognuno ha una storia diver-sa, e quella di Philipson par-te da lontano. Racconta di es-sere nato in Ghana 20 anni fa.Dopo la morte del padre perincidente stradale, all’età di16 anni si è trasferito in Li-bia dove ha convissuto tra ca-duta del regime, guerriglie efame. «Lavoravo - dice inuno stentato inglese - con fa-tica e tra le difficoltà del caso, ma lavoravo.Un giorno, non so neanche io come, sono sta-to preso da uomini armati, che mi hanno pe-stato e portato vicino al mare. Molte persone acausa dei pestaggi sono morte, era impossibilenon fare come volevano. Ero prigioniero in-sieme a quanti avrebbero dovuto prendere ilgommone per l’Italia. Avevo paura, molta pa-ura. Se solo aprivi bocca ti menavano. Io nonvolevo venirci, in Europa. A tutt’oggi non ca-pisco perché sono finito in mezzo a coloro chevolevano venirci».Quindi non hai pagato per la traversata? «No,non ho pagato niente. Te l’ho detto, non so perquale motivo ci sono finito in mezzo». Come èstata la traversata dalla Libia a Lampedusa?«Tutto surreale, mentre ero in Libia ho saputoche era morta anche la mia mamma in Ghana.Difficile da raccontare..La paura era tanta, trop-pa. Sapevo anche che tante persone morivanoin mare. Non volevo salire su quella barca. Nonvolevo morire. La notte della partenza trema-vo, mi sono opposto ma sono stato picchiato ebuttato sulla barca. Ero costretto. Eravamo piùdi ottanta su quel gommone. Alla fine, paraliz-

VILLANOVAFORRU

Storia di un profugo arrivatoin Sardegna contro il suo volere

zato dalla paura, sono arrivato».Chiedendo altri dettagli sul viaggio, il gio-vane ci ha dato elementi piuttosto confusi.Ora che sei a Villanovaforru cosa pensi difare? Vuoi raggiungere qualche amico oparente in Italia o Europa? Vuoi rientrare inAfrica? O vuoi rimanere qui? «Non ho nes-suno, né qui, né in Africa, né in Europa. Nonso davvero cosa dirti». E qui ti piace? Vor-resti lavorare qui? Che lavori faresti? «Sì.Mi piace qui. Mi adatterei a fare qualsiasilavoro. Ne sarei davvero contento e mi im-pegnerei molto». Anche, per esempio, incampagna? Nelle serre o in qualche fatto-ria? «Certo, perché no. Sarebbe molto bel-lo».Sarà difficile per Philipson trovare un’oc-cupazione dato che è finito nel Medio Cam-pidano, la provincia più povera d’Italia, doveogni giorno parecchie persone del postosono costrette ad emigrare. Quello che siauspica è che la politica inizi a fare le giustescelte al fine di far lavorare tutti. Bianchi eneri.

Saimen Piroddi

particolar persone anziane, mamme e bambini: un caso em-blematico è via Roma che conduce al Municipio. In più ilrecente cambiamento dei sensi di marcia dei veicoli come invia Parrocchia e in via Vittorio Emanuele ha creato molti scon-tenti soprattutto tra i commercianti.INTERVENTI A VILLACIDRO Per l’assessore FedericoSollai bisogna cambiare mentalità: «Il centro urbano ed inparticolare quello storico deve essere vissuto in tranquillità,soprattutto da chi deve viverci per svariati motivi. Non è fa-cile trovare una soluzione che accontenti tutti, ma almeno cisarà il miglior compromesso. In questo progetto a Villacidroabbiamo investito 58.405 euro per la realizzazione concretadi interventi, come le piccole rotonde all’interno del paese,gli attraversamenti pedonali rialzati o i deterrenti per la ridu-zione della velocità. Via Roma è una delle strade più traffica-te e con il maggior numero di incidenti. Con questo studioindividueremo i punti del paese e le vie più pericolose».GLI ALTRI COMUNI Il problema è molto sentito anchenegli altri paesi e per eliminare i punti a rischio incidenti Gon-nosfanadiga investirà 17.288 euro, Sanluri 15.206 euro e Gu-spini 8.100 euro.LE AZIONI Inoltre la realizzazione di un Osservatorio In-tercomunale sulla Sicurezza Stradale (i tempi per la sua rea-lizzazione sono di 18 mesi) conterrà i dati maggiormente si-gnificativi relativi agli incidenti stradali. Questo fatto per-metterà di definire una gerarchia di priorità di interventi perriqualificare gli elementi più critici della rete stradale. Ac-

Interessati Villacidro, Sanluri, Guspini, Gonnosfanadiga

canto a questo è prevista anche la formazione dei tecnici del-le amministrazioni che dovranno acquisire le capacità pergestire l’Osservatorio.SICUREZZA STRADALE NELLE SCUOLE A questeattività si accompagnerà anche un’azione di sensibilizzazio-ne al tema della sicurezza stradale, rivolta agli alunni di scuoledi diverso grado e ordine, attraverso iniziative specifiche comelezioni di sicurezza stradale. «Ora a Villacidro - aggiunge ilvicesindaco Federico Sollai - partirà la campagna di sensibi-lizzazione rivolta alla scuola primaria, alle medie e alle supe-riori. Saranno gli stessi bambini e ragazzi a sensibilizzare igenitori se si convincono dell’importanza di queste attività.È necessario un cambio della cultura della mobilità nei no-stri centri urbani e in particolare nei centri storici che hannola necessità di essere vissuti con tranquillità.

Gian Luigi Pittau

Consacrato presbitero dalvescovo della diocesi diAles-Terralba monsignorGiovanni Dettori, nella par-rocchia B.V. di Lourdes aGonnosfanadiga il 30 otto-bre 2005, don Nicola Deme-las è il primo giovane ad es-sere diventato sacerdotedopo trentacinque anni dal-la consacrazione della chie-sa avvenuta il 1° maggio del1970. Alla cerimonia parte-cipò l’intero paese, presentiquasi tutti i sacerdoti delladiocesi e, oltre al rettore eagli educatori del seminarioregionale e ai docenti dellafacoltà teologica di Caglia-ri, il rettore e un docentedella Pontificia UniversitàLateranense di Roma, dovedon Nicola ha completato glistudi. Fra i presenti anchealcuni sacerdoti provenientida diverse nazioni, qualiPolonia, Venezuela, Unghe-ria, Messico.La vocazione sacerdotale didon Nicola matura all’età disoli sei anni, quando è chie-richetto dell’allora parrocodon Tarsillo Podda, poi pas-sano gli anni e il suo sognodi bambino si concretizzanel 2005, con la consacra-zione presbiterale, si laureaa pieni voti conseguendo ildottorato in Sacra Teologianell’anno 2009, presso laPontificia Università latera-nense di Roma, e celebra e

ARBUS

Don Nicola Demelas si avvia a festeggiareil suo decimo anno di sacerdozio

concelebra la Santa Messanella basilica di San Paolofuori le mura a Roma, valea dire la chiesa del vescovodi Roma e la sede del SantoPadre.Finiti gli studi il vescovo diAles gli affida la parrocchiadi Sini e lo nomina vicepar-roco della Cattedrale adAles, quindi lo stesso ve-scovo il 9 luglio 2011 lo no-mina parroco della parroc-chia B.V. Maria Regina adArbus, dove don Nicolaguida una chiesa viva aper-ta ai giovani che in numeroconsistente partecipano at-tivamente alle celebrazionie alle attività della parroc-chia e dell’oratorio. Un pre-te giovane che richiama eindirizza i giovani nell’uni-ca via di Cristo Salvatore.La missione del sacerdoteche opera nel territorio del

Medio Campidano, checomprende anche la casacircondariale di “Is Arenas”di cui è cappellano, è un im-pegno ulteriore a quellodella giovane parrocchiacostituita da circa 3000 fe-deli. Nonostante la giovaneetà ha già scritto un librodal titolo “Le apparizioni diGesù Risorto”.I fedeli di Gonnosfanadigadopo quasi dieci anni ricor-dano l’emozione della suaprima Santa Messa, nellaparrocchia della B.V. diLourdes il 31 ottobre del2005, e vorrebbero che donNicola celebrasse il suo de-cimo anniversario dall’or-dinazione celebrando laSanta Messa anche nellapiccola Lourdes. Singolarela foto che lo ritrae conpapa Benedetto XV.

Francesco Zurru

La celebrazione della prima messa di Don Nicola

MEDIO CAMPIDANO. UN PROGETTO PER QUATTRO COMUNI

PDF Compressor Pro

15 settembre 2015 3

Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 settembre 2015 ore 12

e stampato in 2.500 copie

Amministratore unico: Antonietta Nolli

Lorenzo Argiolas, Gigi Arixi, Giovanni Contu, Elena Fadda, Dario Frau,

Francesca Garau, Roberto Loddi, Antonio Loru, Mondo Meloni,

Francesca Murgia, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Carlo Pahler,

Fernanda Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu,

Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti,

Augusto Tomasi, Fulvio Tocco, Venanzio Tuveri,

Francesca Virdis, Franco Zurru.Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina RavìDirettore commerciale: Nello Agus

Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l

Guspini Via Matteotti, 28

tel. 070 970934 - fax 070 9785036

Direttore Responsabile: Gian Paolo Pusceddu

[email protected] - cell.329. 4878330

Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.

Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.

Anno XVII - n. 16 15 Settembre 2015

Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999

Via Matteotti, 28 - GuspiniTel. 070. 970934 - Fax 0709785036

E-mail: [email protected]

Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca)

tel. 070 9819015

A questo numero hanno collaborato:

G del Medio Campidano

azzettaLa

www.lagazzetta.eu

Non ha certo bisogno di presentazioni Mario Sechi, ilgiornalista di Cabras, le cui citazioni e interviste sonostate riportate dal New York Times, Die Zeit, China

Daily, Al Jazeera, che oltre ad essere stato direttore de“L’unione Sarda” e “Il Tempo” di Roma, ha ricoperto l’in-carico di vicedirettore de “Il Giornale”, “Panorama”, “Li-bero”, e che attualmente scrive anche sul “Foglio”.A lui abbiamo posto alcune domande riguardanti il MedioCampidano per capire cosa un esperto di questioni naziona-li e internazionali ha da dire al riguardo. Le sue risposte nonlasciano spazio a vie di fuga e mettono in risalto ciò chespesso si fa finta di non sapere per comodità, o comodità ditaluni. Una cruda realtà raccontata senza mezzi termini instile “Sechi”, opinabile certo, ma che dovrebbe far riflette-re.Il Medio Campidano vanta il triste primato di provin-cia più povera d’Italia. Quanta responsabilità ha avu-to l’ex Provincia e quanta gli amministratori locali?«Le responsabilità vengono da lontano, caricarle sulle spal-le degli ultimi arrivati è operazione ridicola, ma capiscoche il ridicolo per le zucche vuote sia inevitabile. Per es-ser chiari: la provincia del Medio Campidano - e le altre aruota - non andava istituita, era un controsenso storico edeconomico in un’isola che non ha bisogno di spezzettarsiin chiudende amministrative, ma deve ritrovare unità poli-tica. Quando vidi che il progetto si realizzava, provai ver-gogna per quello che accadeva nella mia terra. A cosa sa-rebbe mai dovuta servire? A spartire risorse che non esi-stono? A dividersi il debito da scaricare sulle spalle dellefuture generazioni? In Sardegna trionfa l’ignoranza dei fattieconomici, si ha scarsa coscienza dello stato - comatoso -delle finanze regionali, si sventolano di fronte al naso del-l’elettore ancora idee vecchie, decrepite, roba di cin-quant’anni fa. E la cosa triste è che il cittadino continua adabboccare all’amo della demagogia. La Regione è un mo-loch che alimenta se stesso e nient’altro. Basta leggere larelazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale perl’anno 2014 per farsi un’idea chiara: la manovra di bilan-cio è pari a 8 miliardi, il 68% sono spese correnti e la Cor-te evidenzia come “le risorse regionali effettivamente li-bere, ovvero destinabili al perseguimento di nuovi obietti-vi della programmazione e/o al potenziamento di obiettivipreesistenti, costituiscono solo una minima parte delle ri-sorse complessivamente a disposizione della Regione”. Ilproblema non è il Medio Campidano in sé, è la Sardegnatutta. Vuole che continui? 1,2 miliardi di euro (di cui 1,170miliardi sono spese correnti) se ne vanno per la “strategiaistituzionale”, 3,8 miliardi (di cui 3,5 per spese correnti)sono destinati alla Sanità e alle cosiddette politiche socia-li, 316 milioni al trasporto pubblico, 1,3 miliardi si disper-dono nelle autonomie locali. Ha fatto il conto? Siamo giàa quota 6,6 miliardi di euro. E ancora non abbiamo apertoil vaso di pandora delle partecipate regionali, degli enti,

LLLLL’int’int’int’int’intererererervisvisvisvisvistttttaaaaa Il Medio Campidano visto da Mario Sechi

“Sventolano di fronte al naso

dell’elettore ancora idee vecchie,

decrepite, roba di cinquant’anni fa”

delle agenzie, il baraccone che ciuccia altro denaro che ingran parte serve solo a gestire il consenso. Agli investi-menti vanno le briciole. E, come cantava Renato Zero, il“carrozzone va avanti da sé”».L’Unione dei Comuni è l’organo amministrativo piùidoneo a sostituire le Province?«Mi sarebbe piaciuto uno Stato federalista, ma la disa-strosa esperienza delle autonomie (pensi non solo alla Sar-degna, ma alla follia contabile della Sicilia) e il crac del-la riforma del Titolo V ci dicono che non fa per noi. Larealtà è che anche le Regioni sono una forzatura rispettoalla natura dell’Italia e degli italiani. Fino al 1973 le Re-gioni non c’erano e non se ne sentiva la mancanza, vistoche negli anni Cinquanta abbiamo costruito il boom eco-nomico, proseguito senza sosta fino agli anni Sessanta.Fatte le Regioni, è partito il treno impazzito della spesapubblica. Spesa per il consenso. Ogni consigliere regio-nale rappresenta non solo il costo della sua indennità, maun veicolo di spesa locale necessaria per mantenere i clien-tes. I risultati sono sotto gli occhi di tutti».Nuraghi sepolti e miniere abbandonate, vedi Monte-vecchio e Sardara, mentre in altre parti del mondodiventano fonte di turismo. Un potenziale non com-preso?«Qualche tempo fa, sul Foglio, ho scritto che per Roma ela Sicilia - esperienze che ammaccano l’immagine del go-verno Renzi - è ora che arrivi la Troika. Serve anche per laSardegna. Tutti guardano giustamente i livelli esplosividella disoccupazione, ma le rivoluzioni non si fanno inpochi giorni, servono anni e anni di lavoro. È per questaragione che osservo anche i trend di lungo periodo, quelliche ci dicono se ce la facciamo a sopravvivere nei prossi-mi decenni. È qui che la situazione si fa decisamente buia:l’isola ha un problema demografico gigantesco, l’indicedi vecchiaia cresce a un tasso più veloce dell’Italia, in noveanni è schizzato del 40 per cento, il numero di anziani perbambino in Italia è pari a 5, in Sardegna è 5,8. Legga laSardegna in cifre, anno 2015: “Le province di Oristano,Carbonia-Iglesias e Medio Campidano hanno indici di vec-chiaia superiori al 200%, rispettivamente 224,7%, 220,9%e 206,1%”. Certo, il turismo, bello e possibile, ma senza isardi, senza la forza dei nuovi nati, diventerà nel giro diqualche decennio un tesoro a disposizione di altri popoli.Lei ha mai visto nell’agenda - e nei fatti - dei politici sardiqualcosa che somigli pur vagamente a quanto raccontanoquesti numeri inesorabili?»Il Campidano è la seconda pianura d’Italia dopo quellaPadana, ma non si riesce a fare “sistema” in agricoltu-ra e in allevamento. Questione politica o mancata men-talità imprenditoriale?«Chi coltiva assistenzialismo raccoglie quei frutti. Inten-diamoci, l’agricoltura è assistita in tutto il mondo, ma danoi ha bisogno di un altro ingrediente: la scuola per le

imprese. C’è un problema di cultura imprenditoriale e didimensioni delle aziende. Le potenzialità ci sono tutte, iprodotti sono eccellenti, ma osserviamo il valore aggiuntodi agricoltura, silvicoltura e pesca: in Sardegna è di circa1,3 miliardi di euro, in Italia sono complessivamente 33miliardi. Siamo piccoli e, naturalmente, mal unidos. Nelnostro dna c’è qualcosa che ci impedisce di realizzare ilForza Paris in patria. Sardi fuori dalla Sardegna? Eccezio-nali. Tornano a casa? C’è la palude ad attenderli. E dopoun po’, cessato l’entusiasmo per la natura, il cibo, gli af-fetti, ritorna la voglia inconfessabile di scappare. È suc-cesso anche a me».Pale eoliche e centrali varie su tutto il territorio sardoe il più delle volte contro il volere delle popolazioni.Perché la Regione è incapace di reagire? Non vuole onon può?«Sono contrario all’idea che tutto ciò che è produzione,innovazione, industria vada fermato in nome di un’oppo-sizione ideologica. La decrescita è infelice. E in Sardegnain realtà abbiamo un disperato bisogno di industria. Vi in-formo per soprammercato che la demagogia riempie labocca ma non lo stomaco, non si mangia. Ma è chiaro chei temi dell’ambiente sono importanti e il territorio sardova tutelato, solo un idiota può sostenere il contrario. Mispiace, ma va detto chiaramente che non si vive di soloturismo. L’industria e l’energia sono fondamentali. Se èenergia pulita, inoltre, non vedo il problema. La Regione?Visto quello che ha combinato, meno reagisce, meglio èper tutti».Le cose non vanno bene. È possibile che in qualchemodo le cause siano attribuibili anche alla “passività”del cittadino?«La politica è esattamente quello che vota il cosiddettocittadino. Non è né meglio né peggio, è lo specchio fedeledella Sardegna che va alle urne e punta sul cavallo che hamangiato più estrogeni. Il cittadino è passivo perché in trop-pi pensano di potersela cavare con la pensione dei genito-ri, qualche sotterfugio, l’invalidità a sbafo (dia un’occhia-ta ai dati della Sardegna e faccia un confronto nazionale),un posto di fortuna e si va avanti così, sprofondando nellamiseria».Si faccia una domanda attinente al Medio Campidanoe si dia una risposta.«Queste sono cose che fa il buon Gigi Marzullo. Le ri-sponderò così: provi a immaginare il territorio di Arbus,Barumini, Serrenti, Samassi, Gesturi, San Gavino, Villa-cidro, Guspini e degli altri comuni, nelle mani dei tede-schi. Mi dia retta, la nostra Grecia è qui. Io sono e restoorgogliosamente sardo e per amore dico cose che suonanopoliticamente scorrette, indicibili per le tante mezze tac-che che deambulano nel Palazzo della Regione. Abbiamobuttato l’autonomia a mare molto tempo fa. Prima che siatroppo tardi, mandateci la Troika».

di Saimen Piroddi

PDF Compressor Pro

15 settembre 20154

L’ENERGIA

A MISURA

D’UOMO

CHIAMA IL 392 8289482PER UN’ANALISI GRATUITA

DEI TUOI COSTI

IN SARDEGNA, CON FINTEL, IL RISPARMIO È A DUE PASSIDA CASA TUA O DALLA TUA AZIENDA. CONTATTACI SUBITO.

SEI IN BOLLETTA?

Vuoi finalmente capire quanto paghi l’energia che consumi?

Sai che potresti ottenere agevolazioni di IVA e Accise per ridurre ulteriormente le

tue bollette?

Sai che esiste un bonus speciale e una tariffa agevolata per chi scalda casa con

pompe di calore?

Con Fintel puoi finalmente capire quanto puoi risparmiare!

FINTEL ENERGIA GROUP

www.fintel.it

È ormai diventata un’emer-genza. Le discariche si mol-tiplicano a dismisura sia nelcuore del paese che nelle pe-riferie e in campagna. Com-puter, gomme per auto, bot-tiglie vuote e lattine fannouna bella mostra ormai ovun-que. Succede a San Gavino(nelle foto di Antonio Perra)ma anche nelle campagne diGonnosfanadiga e Villaci-dro: sembra che gli incivilinon abbiano di meglio dafare che contaminare e rovi-nare l’ambiente.A San Gavino è sufficientefermarsi nella piccola piaz-za del parcheggio di viaTrento per vedere lo stato diabbandono del luogo: nelleaiuole dei fiori trovano spa-zio solo lattine e posate inplastica mentre i giochi per ibambini sono ormai inesi-stenti. Nonostante le ripetu-te segnalazioni rimangono inbella vista i materassi ed al-tri rifiuti nei garage in mat-toni rossi di via Dante: a po-chi metri della strada si tro-vano anche copertoni d’au-to, sacchi di spazzatura, vec-chi pc ed altre cianfrusaglie.L’ammasso dei rifiuti è visi-bile da tempo, ma al momen-to nessuno interviene se non

per depositare altra spazza-tura. Non è questa l’unica di-scarica che si trova a SanGavino, ma di sicuro il fattoche si trovi dentro il centrourbano è segno di degrado,di abbandono e di inciviltà daparte di chi ha depositato i ri-fiuti.Sacchi di spazzatura e rifiutidi ogni genere si trovano aridosso della fonderia di SanGavino come ricorda Massi-mo Garofano: «Ci sono rifiu-ti di ogni tipo e nelle vicinan-ze a “Funtana e’canna” cisono anche rifiuti pericolosidi amianto abbandonati inmezzo al bosco». E proprio

in questa area più volte l’am-ministrazione ha dovutospendere decine di migliaiadi euro per ripulire questa lo-calità di campagna da rifiutipericolosi come l’amianto.Rifiuti abbandonati anchenella ex strada ferrata cheportava alla stazione in cuiarrivava il trenino da Mon-tevecchio. L’amministrazio-ne ha sollecitato al senso ci-vico, ma evidentemente nonbasta e forse è necessario es-sere più incisivi con più con-trolli e magari l’utilizzo del-le telecamere nei punti doveè più facile agire indisturba-ti nell’abbandonare sacchet-

Villacidro - Gonnosfanadiga - San Gavino Monreale

San Gavino. Dietro la fonderia

Gonnos Sibiri

Villacidro. Strada Sa Spendula

to selvaggio.A Villacidro cumuli di spaz-zatura si trovano nella strada“Murtera”, a “Craccuris” nel-la strada per “Campus demonti”, in quella che portaalla cascata “Sa Spendula” oancora nella pineta a ridossodella vecchia strada che por-ta a Gonnosfanadiga, gli in-civili hanno abbandonato icartoni della pizza vicino alcimitero mentre nella ex piaz-zetta dei salici piangenti sonostate abbandonate bottiglie di

birra e stivali da donna.E a Gonnosfanadiga cumu-li di rifiuti hanno fatto la lorocomparsa nella bella localitàdi “Sibiri”: «Sono disgusta-to da questa inciviltà - rimar-

ca il sindaco Fausto Orrù -siamo davvero convinti cheè questo l’insegnamento chedobbiamo dare ai nostri fi-gli?».

Gian Luigi Pittau

È emergenza per le discariche abusive

P.zza viaTrento

Il sindaco Alber-to Urpi e la suagiunta hannoinaugurato la tar-ga dedicata aFrancesco PoddaUsai, posta al-l’ingresso delcentro di aggre-gazione socialedi via Carlo Feli-ce. Immobile chePodda ha donatoalla Congrega-zione di Carità80 anni fa, dive-nuto poi patrimonio del Comune. Presenti i familiari e l’exassessore alla cultura Vincenzangela Fenu, promotrice del-l’iniziativa. (s. r.)

SANLURI. AGGREGAZIONE SOCIALE

Una targa ricordoIn questi giorni di convulse diatribe politiche si discute an-che sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in tutta laSardegna. Il piano di riorganizzazione, pre-sentato dall’assessore alla Sanità LuigiArru, previsto per il triennio 2015-2018,individua l’Ospedale Nostra Signora di Bo-naria di San Gavino Monreale come Di-partimento di Emergenza Urgenza e Accet-tazione (DEA) di Primo Livello. Il DEAdi Primo Livello garantisce una serie di diverse specialità,oltre ovviamente a quelle di Pronto Soccorso. Fra le princi-pali professionalità di cui la struttura è dotata ci sono chirur-gia generale, anestesia e rianimazione, ostetricia e ginecolo-gia, neurologia, psichiatria, urologia e assistenza farmaceuti-ca. La delibera della Giunta Regionale con cui viene adottatoil piano di riorganizzazione della rete ospedaliera prevedecosì una riqualificazione del nosocomio sangavinese.Soddisfazione esprime il sindaco di San Gavino, Carlo To-masi, il quale è anche primario della struttura ospedaliera:«A fronte di talune dispute e rimostranze che stanno sorgen-do da più parti e concernono proprio la riqualificazione di

L’ospedale di San Gavino sarà DEA di Primo Livellocui sopra, è bene rammentare che il presidio ospedaliero san-gavinese è stato individuato come meritevole candidato in

quanto possiede tutti i requisiti in termini diprestazioni, efficienza, volume di attività eobiettivi raggiunti».La volontà da parte dell’amministrazione co-munale sangavinese è quella di convogliareun’azione politica mirata volta all’otteni-mento della riqualificazione del “Nostra Si-

gnora di Bonaria” conseguentemente anche alla delibera, da-tata 21 luglio 2015, del commissario straordinario della Asl 6di Sanluri che dà il via alla gara per l’affidamento dei lavori direalizzazione del nuovo ospedale. «Desideriamo innanzitutto- ha concluso Tomasi - condividere, nella maniera più inclusi-va ed ecumenica, la prospettiva dell’eccezionale prestigio edel prezioso riconoscimento che ciò rappresenterebbe per ilnostro territorio, il quale inoltre si gioverebbe di un decisopotenziamento dei servizi fondamentali erogati e dell’attratti-vità del territorio, con tutte le connesse ricadute positive so-cio-economiche che ne conseguirebbero».

Lorenzo Argiolas

S. Gavino via Dante

PDF Compressor Pro

15 settembre 2015 5

Uno scenario da dopoguerra: strade che prima eranopiene d’alberi, si sono improvvisamente trovare contronchi divelti, rami spezzati e foglie che hanno for-

mato un tappeto sul freddo asfalto. E poi case scoperchiate,macchine danneggiate, inferriate sfondate, vetri rotti, tanticumuli di macerie ai bordi. Disagi per gli automobilisti chesi sono ritrovati con le strade sbarrate da alberi secolari. Que-sto ed altro ancora è il post-tromba d’aria di fine estate cheha colpito Sardara con le sue terme, Sanluri e la Costa Verde.Quindici minuti di inferno e di paura. È solo un miracolo senon ci sono state vittime. “È chiaro -dicono i sindaci dei pa-esi coinvolti- che faremo la dichiarazione di calamità natura-le e che chiederemo che ci sia anche una conseguente dichia-razione da parte dello Stato, perché è evidente che chi hasubito danni deve essere aiutato”.L’impegno è alleviare la sofferenza delle persone colpite erimettere ogni cosa al suo posto, dopo questa situazione ec-cezionale. Sardara racconta gli alberi sradicati, qualche muropericolante abbattuto, tronchi sopra le auto in sosta, tombinisaltati, strade allagate ed energia elettrica interrotta. Sanluriinvece i tetti scoperchiati di tre abitazioni nella strada per

Si contano i danni a Pabillonis dopo la tromba d’aria di estrema potenza che ha investito nel pomeriggio di vener-

dì 4 settembre il territorio comunale.Verso le 17,30, all’im-provviso, il cielo si è oscurato e un forte vento misto a grandi-ne, chicchi grandi come nocciole, ha investito il centro abita-to, e in particolare le campagne. L’eccezionale evento è dura-to circa un quarto d’ora, ma gli effetti sono stati devastanti.Ingenti i danni causati alle cose e alle strutture e gravi i disagiper la popolazione e per gli automobilisti che hanno rischiatodi essere investiti dagli alberi caduti sulla carreggiata.Nella strada provinciale che collega Pabillonis con Sardara,alcuni alberi di eucaliptus sono stati abbattuti dal vento e ungrosso ramo ha quasi investito un’auto alla cui guida c’eraGiampiero Fanari che ha evitato per un soffio l’incidente. «Hosollecitato tante volte le autorità locali perchè si potassero que-sti alberi, poichè spesso si staccano grossi rami » dichiara l’au-tomobilista scampato al pericolo.Bloccato il traffico anche nella strada provinciale per San Ni-colò d’Arcidano dove sono crollati tre tralicci in ferro dell’al-ta tensione con i grossi cavi i che hanno invaso la carreggiatacreando grossi problemi al traffico automobilistico. Sul postosono intervenuti prontamente i carabinieri della locale caser-ma coordinati dal maresciallo Nicola Tessitore e i militari del-la stazione di Guspini che insieme alla Protezione Civile han-no regolato e disciplinato il traffico delle auto. Tempestivo eprovvidenziale anche l’intervento dei tecnici della Terna edell’Enel che hanno messo in sicurezza la linea elettrica evi-tando incidenti ben più gravi alle persone. In regione S’Iscaha subìto gravi danni anche l’impianto del biogas della dittaCherchi, dove il forte vento ha divelto le coperture di alcunestrutture e guasti agli impianti che erano in funzione da pocotempo. Sempre nella stessa zona, la tromba d’aria ha devasta-to la fabbrica dei fuochi d’artificio della ditta Magic Star, dovevengono prodotti i materiali per i fuochi pirotecnici venduti inSardegna e nella Penisola.

Danni ingenti ad imprese e campagneA pochi chilometri di distanza, inoltre, il forte vento ha di-velto la vedetta antincendio del Borgo Sa Zeppara : l’opera-tore Nicola Selis è rimasto ferito ed è stato ricoverato nel-l’ospedale di San Gavino. Danni anche all’agricoltura.La tromba d’aria ha devastato le colture di tutto il territorio: aSa Zeppara dove la bufera ha mandato in fumo il lavoro degliagricoltori; in regione Is Arenas, ricca di vigneti, OrlandoColombo, testimone oculare, ha dichiarato: «Il vento e la gran-dine hanno spazzato via non solo i grappoli d’uva ma anchele foglie lasciando spoglie le viti». Disperati anche Luca Fraue la famiglia Fanari per i danni enormi alle serre che sonostate completamente distrutte, e gli allevatori Raffaele Fron-gia, Marco e Giorgio Cherchi che si sono visti portare via dalvento alcune tettoie dei locali destinati al ricovero del bestia-me ovino.Ma sono quasi tutti gli imprenditori agricoli del paese chefanno la conta dei danni e che si ritrovano sul lastrico poichémolti prodotti pronti per la raccolta sono andati completa-mente persi lasciando le aziende sul lastrico. Tra le più graviquelle di Mario Agattau, di Ignazio Tola e Alessandro Garaucon decine di ettari coltivati ad ortaggi pronti per essere im-messi nei mercati e che invece sono stati completamente di-strutti. In località San Lussorio non si è salvata neppure lachiesetta dove da poco si è svolta la sagra dedicata al santo:l’evento calamitoso ha divelto parte del tetto in tegole e spaz-zato via il campanile, campane comprese.Numerosi infine i danneggiamenti avvenuti nel centro abita-to: il vento e la grandine hanno rovinato infissi e verande emansarde, mentre nel parco pubblico di via Satta è stato com-pletamento distrutto il chiosco-bar gestito da Andrea Colom-bo. Intanto il Comune si è mosso per venire incontro ai dannisubiti dagli agricoltori con un’ordinanza firmata dal sindacoRiccardo Sanna e indirizzata alle autorità competenti, dove sidichiara lo stato di calamità naturale nel territorio comunale.

Dario Frau

Sardara-Sanluri-Arbus-Pabillonis: quattro paesi in ginocchio

Si è scatenato l’inferno: una tromba d’aria e tanta grandine

Villanovaforru e 10 piante cadute sulla carreggiata. SullaCosta Verde la più colpita è stata la spiaggia di Piscinas. Edè qui che si è mossa subito la catena della solidarietà. Tantigiovani sono arrivati con fuoristrada, trattori, camioncini ealtri mezzi del Comune di Arbus per aiutare gli imprenditorituristici a rimettere insieme i pezzi dei chioschi abbattuti,gli ombrelloni, le poltroncine ed i lettini sparpagliati sulledune di sabbia, passerelle scomparse, migliaia di frammentidi vetri delle auto nell’area parcheggio e tanti cumuli di ma-cerie. In un giorno tutto è tornato alla normalità. “È notevo-le - dice l’assessore al turismo, Rosalba Onnis - la solidarie-tà dimostrata dai numerosi volontari arburesi che si sono pre-sentati per ripristinare quanto la furia distruttiva della trom-ba d’aria ha distrutto e disseminato in tutto il territorio circo-stante, comprese le dune. Un ringraziamento agli imprendi-tori che con grande coraggio e professionalità e con l’aiutodei volontari hanno lavorato senza sosta per rimettere in or-dine la spiaggia e per riuscire a continuare ad offrire, seppu-re con tutte queste difficoltà, un servizio per la stagione re-stante”.

Santina Ravì

PDF Compressor Pro

15 settembre 20156

A guardare la luce del sole pomeridiano infrangersi sulle vesti di broccato delle rievocatrici, ora riunite in giro-

tondo, ora languidamente disposte secondo gli schemi dellacarola medievale, è difficile non pensare che anche i gio-vani soldati sardi che il 30 luglio 1409 trovarono la mortein Sa Battalla conobbero quelle danze, quella luce, quelsole. Per tre giorni il tempo sembra essersi fermato qui,all’ombra del Castello di Sanluri che Giuditta Sireus, dot-toressa in Beni Culturali e organizzatrice dell’evento, haconsacrato a “cuore” della manifestazione, coinvolgendol’intera cittadina e attirando turisti.«Volevo infondere la consapevolezza - spiega Giuditta,originaria di Villacidro - che la storia rappresenta l’es-senza più intima di un popolo e, in quanto tale, va gelo-samente custodita, preservata e narrata di generazione ingenerazione. Per questo ho deciso di improntare il tuttoalla leggenda delle tre Parche Sarde, che filano, tessonoe tagliano il filo della vita; omaggiando la storia che na-sce, si compie, termina e riprende il suo corso come ilcerchio della nostra esistenza». Momenti di tensioneemotiva ed esperienze più prettamente culturali si sonocosì dati il cambio nel corso di “Sanluri 1409. La Batta-

Gesturi si tinge di rosa. Dopo dieci anni il paese della Mar-milla, abitato da circa mille elettori, ha un nuovo sinda-

co: Marisa Molia, 59 anni, sposata, madre di due figli, fun-zionaria di Argea Sardegna, unica prima cittadina eletta allescorse comunali e, insieme al sindaco di Villacidro TeresaPani sindachessa del Medio Campidano.Com’è nata l’idea di candidarsi? Sin da bambina ho sempre sognato di migliorare le condi-zioni dei gesturesi. Provengo da una famiglia molto povera,ho fatto sacrifici, studiato e contemporaneamente lavorato.Non mi ha regalato niente nessuno, per intenderci. E mi sonosempre ispirata a Mercedes Marica, unico sindaco donna elettoa Gesturi (1952). Ero sua amica e la ricordiamo anche perchélei e il marito Giammaria Solinas avevano ricevuto la nominadi “rappresentanti di tutte le famiglie del mondo”, il più altoincarico che un laico può ricevere da un pontefice. Anche leiaveva a cuore il bene dei suoi concittadini. Quando mi hannoproposto di candidarmi alle scorse regionali, ho detto ironi-camente a mio marito “Se non accetto, formo una lista civicaper le comunali”. Ed eccoci qui.Gesturi ora ha al femminile anche i consiglieri di maggio-ranza, cinque donne su nove. Come è formata la squa-dra?Sono state assegnate le deleghe a cinque assessori, compresame che gestisco il bilancio, la programmazione e i servizisociali. Ma, di fatto, tutti i consiglieri di maggioranza sonoda considerare assessori, perché sono affiancati tra loro perla gestione degli assessorati. Ad esempio, con me collabora-no le consigliere Francesca Casu, Sara Medda e GiuseppinaMarongiu. Poi in giunta abbiamo il vicesindaco e assessoreai lavori pubblici Elisabetta Porcu, l’assessore al turismo, via-bilità e urbanistica Renato Casula affiancato alla consiglieraCasu per progetti turistici, l’assessore all’agricoltura, sport eusi civici Fabrizio Medda affiancato dal consigliere FabrizioCasu, e l’assessore all’edilizia scolastica e sportiva LucianoPisu.Consiglieri di minoranza?

L’ex sindaco Giuseppe Usai, Michele Montis, Ignazio Murae Valeria Zedda.Quali sono le prime azioni dell’amministrazione da lei pre-sieduta?Abbiamo deliberato una variante al progetto Gal di circa900mila euro per realizzare aree parcheggi nel centro abita-to, soprattutto in quella del Municipio, anziché in quella ci-miteriale com’era previsto. Poi abbiamo deliberato per par-tecipare al bando regionale “Sa Perda Iddocca” e realizzareservizi igienici, cartellonistica e infrastrutture di accessibili-tà per portatori di handicap nell’area della Giara, per una spesaprovvisoria di 200mila euro.Cosa intende fare nei prossimi cinque anni?Ora dovremmo deliberare sulla proposta del direttore dei la-vori nel santuario San Nicola per poter realizzare “is cum-bessias”, i ricoveri per i pellegrini. In programma c’è inoltreil ripristino del paesaggio ambientale degli ovili e delle cor-tes. E ci piacerebbe che gli allevatori locali facessero da gui-de turistiche alla Giara. Ma soprattutto abbiamo in mente diinvestire sul lavoro.Come?Le amministrazioni comunali, seppur non siano in grado didare posti di lavoro, possono incentivare la crescita attraver-so progetti mirati. Abbiamo in mente infatti di coinvolgereimprenditori come Cellino, Soru, Muscas, Scanu, Ruggeri-Ducato, Pilloni e tanti altri, per attivare tirocini di formazio-ne-lavoro con finanziamenti locali, regionali, nazionali o co-munitari. Con queste realtà imprenditoriali del territorio da-remo la possibilità a tanti giovani di formarsi e imparare unanuova professione spendibile sul mercato. Un esempio con-creto è quello che è riuscito a realizzare il gruppo Ducato diGuspini con la Green Economy: la lana di pecora, utilizzataanticamente dai nostri allevatori per proteggersi dalle intem-perie, è stata fonte di ispirazione per creare un nuovo isolan-te per le abitazioni completamente biodegradabile. Anche noiabbiamo attività che utilizzano le canne per realizzare sup-pellettili per le case al mare, tende, copertura di gazebo, stuoie,

ecc. E i gesturesi sono noti e ricercati in tutta l’isola come imigliori ad estrarre il sughero. Siamo in un periodo talmentedifficile che solo rimboccandoci le maniche e unendo tutte leforze produttive, senza distinzioni e contrasti, può essercidavvero una crescita della comunità.Gesturi è soggetto al patto di stabilità?Sì, ma la nostra comunità ha fatto diventare la Giara un gran-de patrimonio ambientale, un’oasi unica al mondo, un vola-no turistico ed economico. Grazie a legnatico, pastorizia, su-ghero, funghi, ecc., e al patrimonio archeologico del nuraghedi Bruncu Madagui, la Giara rappresenta una parte impor-tante della nostra economia, considerato che rende una me-dia di 300mila euro annui. Inoltre il 60% dei complessivi4.500 ettari della Giara è di proprietà di Gesturi ed è pubbli-ca: messa a disposizione dei cittadini, anche disoccupati, chela sfruttano per lavorare. Ognuno di noi è cresciuto con laconsapevolezza che, rispettando la Giara, si rispetti l’animadi ogni gesturese.Qualche idea per la viabilità, i trasporti e i collegamentinel territorio?La parola d’ordine è consorziare. Far sì che le aziende priva-te locali formino un consorzio di trasporti urbani che colle-ghino tutto il territorio, perché i paesi del Medio Campidanoandrebbero visti come rioni di un’unica città e non come sin-goli comuni.

Intervista al sindaco di Gesturi Marisa Molia

“Aprire un dialogo con gli imprenditori locali”di Marisa Putzolu

glia. Trame di Storia”.«Quest’anno, per vari motivi, purtroppo non è stato possi-bile organizzare lo scontro campale nella piana a sud diSanluri - prosegue Giuditta - ma abbiamo comunque rico-struito l’assalto al borgo e al castello, che è stato di granlunga uno dei punti in programma maggiormente apprez-zati. Mentre le truppe assaltavano la fortezza, due narra-tori rievocavano la tristezza di quei momenti attraverso lalettura di documenti originali dall’Archivio Storico di Bar-cellona, ai quali sono potuta accedere grazie all’esperien-za dello storico Gianni Mereu, solo e unico ispiratore del-la “Battaglia” così come è sempre stata concepita. Con-cluso lo scontro, la ballerina Giulia Orrù ha danzato sullenote di “S’ Occidroxiu” di Akino Congia, impersonandola Speranza che restituisce alla vita».Vincente anche la collaborazione con i radioamatori, ulte-riore elemento di innovazione rispetto alle edizioni prece-denti: «Avevamo delle frequenze soltanto nostre che ci han-no consentito di comunicare e dirigere la regia sebbene citrovassimo a grande distanza. Il loro aiuto è stato prezioso,come lo è stato quello delle associazioni, dei volontari, deicommercianti, dei rievocatori che hanno sfidato mille diffi-

coltà pur di assicurare la buona riuscita dell’evento». Unsuccesso frutto dell’unione tra la passione per la cultura diGiuditta Sireus e un sapiente utilizzo di marketing espe-rienziale, teatralizzazione e storytelling degli eventi: meto-dologie ampiamente discusse nel corso del primo conve-gno tenuto dalla docente universitaria Michela Floris, «senzail cui sostegno - sostiene Giuditta - non so come avrei fatto.La costante presenza di vigili, polizia municipale, barracel-li e pronto intervento mi ha permesso di operare con mag-giore serenità. E poi la cena alla corte del visconte di Nar-bona, la toccante rappresentazione teatrale dei MemoriaeMilites, la presenza di un pilastro della tessitura isolana comeSperanza Ladu e le indimenticabili passeggiate per le viedel borgo: ogni cosa meriterebbe un discorso a sé. Tutto ciòche posso dire - conclude la giovane imprenditrice - è che,nonostante le difficoltà derivanti dall’operare tra critiche ecattiverie, ho percepito tutto l’amore del popolo di Sanluriper la propria storia: per questo, anche ai miei detrattori,anche a chi non ha mai smesso di sottolineare quanto il miolavoro non fosse stato gradito, mi sento di dire Grazie. Miavete spronata a fare di più e meglio».

Francesca Virdis

“Sanluri 1409. La Battaglia. Trame di Storia”

PDF Compressor Pro

15 settembre 2015 7SERRAMANNA. ASSEMBLEA DEI GENITORI

L’istituto della scuola primaria di via Silvio Pellico è occu-pato dal cantiere, i lavori tardano e i tempi tecnici necessarialla stabilizzazione degli interventi effettuati non hanno con-sentito alle otto classi di bambini regolarmente iscritti di ini-ziare l’anno scolastico nel plesso interessato dai lavori.L’amministrazione comunale, di concerto con la dirigenzascolastica, ha convocato tutti i genitori degli alunni interes-sati presso la sala conferenza “Vico Mossa” nei locali del-l’ExMa. Durante l’incontro, che ha visto una massiccia par-tecipazione, il sindaco Sergio Murgia ha relazionato sullo statodi attuazione dei lavori e proposto una soluzione temporaneaper consentire di superare l’emergenza contingente senza cre-are gravi disagi ai bambini ed alle famiglie, fugando ognidubbio e smentendo quanti paventavano la possibilità deidoppi turni o di destinazioni in vecchi edifici comunali, oggiinadatti alle attività scolastiche.Il 14 settembre le lezioni sono iniziate regolarmente per tuttinegli edifici della scuola primaria e della scuola secondariadi via Sicilia. Cinque delle otto classi utilizzano i locali di-sponibili della scuola primaria, le restanti tre, quinte e quartefrequentano il pian terreno della scuola secondaria. Il perso-nale si impegna a garantire una costante vigilanza. Le pauremaggiori sono legate alla probabile calca di genitori e bam-bini durante gli orari di entrata ed uscita, ma anche per l’an-no scolastico 2015/2016 è confermato il divieto di transitodelle vetture lungo la via Sicilia per allontanare il trafficoveicolare dall’ingresso della scuola. Inoltre tutti i genitori,

con lo slogan “aiutateci ad aiutarvi”, sono stati invitati adaderire con le iscrizioni dei bambini al servizio “Piedibus”,ora alla sua terza edizione, che garantisce l’arrivo a scuoladei bambini in sicurezza, accompagnati dai nonni vigile edalle mamme volontarie. La dirigenza scolastica ha garantitoinoltre che non ci saranno disagi per le classi a tempo pienoche inizieranno regolarmente l’attività senza modifiche agliorari. Nota dolente la tempistica di ultimazione dei lavori«difficile da prevedere con esattezza», ha affermato il sinda-co, «ma che non si protrarrà oltre la pausa natalizia, avremopotuto fare degli interventi parziali ma in tal modo avremocreato un disagio anche il prossimo anno scolastico, abbia-mo preferito realizzare e completare un unico intervento».L’assemblea si è conclusa dopo due ore di discussione paca-ta, l’ampia disponibilità del corpo docente e tutte le misure diorganizzazione proposte hanno alleggerito le preoccupazio-ni dei genitori. La provvisoria sistemazione rappresenta unasituazione nuova e sperimentale che vedrà coinvolti tutto ilcorpo docente, il personale Ata, oltre ai vigili urbani e le fa-miglie, con la collaborazione di tutti ogni disagio verrà supe-rato e risolto. Grazie ai lavori in corso, per un ammontarecomplessivo di circa ottocentomila euro di finanziamenti, inparte regionali ed in parte su trasferimenti del governo, lascuola sarà riconsegnata sicura ed accogliente, con tutti gliarredi nuovi, una palestra funzionale e le aree esterne deco-rose ed attrezzate ed il disagio di pochi mesi sarà dimenticatovelocemente. (e. f.)

Fumata bianca dopo tante difficoltà. Una delle tre nuove pri-me elementari permetterà ai bambini di poter andare a scuoladal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30. Soddisfatta è lapreside Romina di Nardi che aveva presentato già da tempola richiesta per l’attivazione della nuova offerta formativa:«Andiamo incontro - spiega - alle esigenze delle famiglie.Infatti ci sono state ben 22 richieste per l’attivazione del tem-po pieno. È un diritto di scelta tra diverse opzioni e si creanoanche tre nuovi posti di lavoro: ci saranno due insegnanti inpiù e una figura del personale Ata. Ai genitori, che eranomolto entusiasti, ho presentato il progetto pedagogico e di-dattico».È stato così risolto il problema delle risorse: la nuova ammi-nistrazione con una delibera di giunta ha dato il via liberaalla mensa scolasti-ca per la nuovaclasse a tempo pie-no come ricorda ilsindaco FaustoOrrù: «Questo av-verrà in via speri-mentale per unaprima classe, ci sia-mo riusciti pur tramille difficoltà.Abbiamo rimodu-lato le fasce Iseeaffinché che saranno uguali per tutte le scuole del paese. Ilcosto del pasto della mensa nella scuola materna nella primafascia isee è stato ridotto notevolmente. Da evidenziare cheil prezzo dei pasti della mensa non è lo stesso tra scuola ma-terna e scuola primaria. Il motivo è soltanto uno e purtroppova ad incidere sul prezzo del pasto, il trasporto. Infatti i pastivanno caricati su un apposito furgoncino dalla mensa dellascuola materna di via Foscolo e trasportati al refettorio dellascuola elementare. Magari non tutti saranno soddisfatti mal’obiettivo della scuola a tempo pieno, pur tra mille difficoltàè stato centrato e tra l’altro era anche un punto del nostroprogramma elettorale».

Gian Luigi Pittau

GONNOSFANADIGA

Tempo pieno alla scuola primaria

La scuola di via Silvio Pellico non sarà ultimata in tempo

PDF Compressor Pro

15 settembre 20158GUSPINI

Dal 27 al 30 agosto PauliArbarei ha reso omaggio aisanti Monica, Agostino eGiovanni Battista con un pro-gramma ricco di iniziativeculturali, sportive e di intrat-

Festeggiati a Pauli Arbarei i santi Monica, Agostino e Giovanni Battista

tenimento per tutte le fasced’età. Giovedì 27, dopo laprocessione e la Santa Mes-sa in onore di Santa Monica,si è esibito, presso la PiazzaEuropa, il gruppo di arceri di

sta, la trentesima Sagra dellapecora bollita ha costituito lamaggiore attrazione della se-rata, conclusasi con l’esibi-zione del gruppo la Romagna

in Piazza Europa.Domenica 30 i più piccolihanno trascorso una simpa-tica serata in compagnia delclown Mozzarella dell’agen-zia di spettacoli Giro giran-

do. Il divertimento è poi let-teralmente esploso in tardaserata con lo schiuma partyorganizzato da The best foam

tour by Megawatt.I festeggiamenti in onore deisanti Monica, Agostino e

Torna a Guspini, dopoquattro anni di assenza,

la “Festa dell’Unità”. Orga-nizzata dal PD e dai suoi Gio-vani Democratici, il più lon-gevo dei festival della Sini-stra si è tenuto lungo la viaSanta Maria e in Piazza SaPiscedda dal primo pomerig-gio di sabato 5 settembre.«Il cibo agli stand finito ametà serata, la soddisfazionedi vedere i cittadini passeg-giare liberamente per la stra-da, intrattenersi gli uni congli altri, discutere in allegria:non avremmo potuto imma-ginare un epilogo miglioreper questa giornata», ha com-mentato Federico Pilloni, 21anni, Giovane Democratico.Diverse le innovazioni intro-dotte quest’anno, tra cui lospostamento della manifesta-zione dai Giardini di viaMarconi al centro storico ela scelta del tema dell’inte-grazione come motivo con-duttore dell’intera serata.«Alle ‘Ruspe’ invocate dachi fa leva sul disagio, la po-vertà e la paura - ha ribattutoil segretario del Pd GuspiniDanilo Serpi - noi rispondia-

mo, secondo le direttive dipartito, con una Festa del-l’Unità che abbraccia il di-verso e parla di integrazione,cultura, incontro”.Piccole delegazioni prove-nienti da Marocco, Palestina,Romania, Senegal e Sarde-gna hanno così allestito alcu-ni stand in cui degustare ipiatti tipici della tradizione esentire le storie degli immi-grati. Crema di fagioli e be-vande a base di sambuco pergli ospiti di Sanda Iordache,49 anni, dalla Romania, or-gogliosa indossatrice del co-stume moldavo appartenutoa sua nonna , atmosfere piùesotiche per Atika, originariadel Marocco, e i piccoliAdam e Sabrina, di 5 e 8

anni. «Sono in Sardegna dal2003 - racconta Atika, splen-dida nel suo kaftan bordatoin oro - e sebbene i primitempi non siano stati sempli-ci, soprattutto per la difficol-tà nell’apprendere una nuo-va lingua, mi sono sentita su-bito ben accolta e orami Gu-spini è la mia casa. Non sen-to la lontananza del Maroc-co, né il desiderio di tornar-ci», conclude, offrendo tèalla menta e pane arabo aisuoi ospiti.Frattanto, in Piazza Sa Pi-scedda, il segretario regiona-le per il PD Renato Soru ri-spondeva alle domande deiGiovani Democratici sui temidell’immigrazione, della cri-si, dell’imprenditoria giova-

nile, della sfiducia nella po-litica. «Restiamo umani - hadetto Soru - e non voltiamole spalle a chi ha bisogno.L’attuazione concreta deiprincipi sanciti dalla Dichia-razione universale dei dirittidell’uomo rappresenta la pre-messa fondamentale per ga-rantire pace, stabilità e cre-scita nell’area mediterra-nea».

Francesca Virdis

Uras che ha dato una dimo-strazione della disciplina aipresenti, lasciando loro lapossibilità di dilettarsi conarco e frecce. In tarda seratala Piazza è diventata teatrodell’esibizione del Centro

Studio Danze di Villamar checon oltre ottanta atleti ha in-trattenuto il nutrito pubblicopresente.Venerdì 28, il simulacro diSant’Agostino è stato porta-to in processione, come datradizione, lungo le vie delpaese. Durante il pomeriggioe la sera, due grandi eventihanno attirato la popolazio-ne di Pauli Arbarei in PiazzaEuropa: la premiazione delconcorso di poesie Giochi di

parole e le perfomances deicomici sardi Giuseppe Ma-sia, il duo Cossu e Zara, Da-niele Contu, Gianni Dettorie Francesca Murgia nelle ve-sti di Miss Bidda.Sabato 29, dopo la tradizio-nale processione con il simu-lacro di San Giovanni Batti-

Giovanni Battista hanno vi-sto inoltre l’allestimentodella mostra dell’artista Del-fio Cilocco, nei locali delCentro Sociale, e l’estrazio-ne dei 21 numeri vincentidella Lotteria che sono:1816, 834, 3217, 1994,1954, 3247, 314, 2291,3412, 871, 1924, 229, 3245,192, 1308, 597, 121, 2996,3113, 296, 3481.Anche questa edizione del-la Festa, dunque, si è rive-lata un successo, tanto cheil Comitato di Sant’Agosti-no ha ricevuto complimentie approvazione da parte dei

compaesani e il vasto pub-blico che ha popolato laPiazza Europa in questiquattro giorni ne è certa-mente la prova. Lo stessoComitato e in particolare ilpresidente, Alessandro Ca-deddu, si è detto soddisfat-to e lusingato dalla reazio-ne dei paesani e si augura al-trettanto successo per glianni a venire. Tutte le fotodella manifestazione sonopresenti sul social networkFacebook digitando: Comi-tato Sant’Agostino Pauli Ar-barei.

Francesca Garau

Dopo quattro anni organizzatain via S. Maria la Festa de L’Unità

PDF Compressor Pro

15 settembre 2015 9

È stata premiata dal sindacoRiccardo Sanna, davanti adun folto pubblico, nel centrodi aggregazione sociale, lastudentessa di Pabillonis,Jenny Fortini, 19 anni, fina-lista al concorso internazio-nale di Miss Teenager che siè svolto a Panama nel mesedi agosto. La bellezza, il ta-lento nel ballo, canto, recita-zione e portamento: sono lepeculiarità che hanno porta-to Jenny Fortini a rappresen-tare l’Italia. La ragazza sar-da, vincitrice del concorso diMiss Teenager Italy Interna-tional, che si era tenuto a

Nel paese di Serramanna, giàda parecchi anni, la spazzatu-ra viene differenziata dai suoiabitanti, divisa in umido, pla-stica, carta, secco, vetro, al-luminio e ingombranti e con-ferita all’esterno delle abita-zioni nel giorno indicato nelcalendario che viene distribu-ito alle famiglie. Il servizioporta a porta provvede poi alritiro dei sacchetti. Non sem-pre è facile dividere tutto inmaniera corretta e spesso siviene assaliti dai dubbi e siperde la pazienza: il polisti-rolo è secco o plastica? Il te-tra pak è carta, plastica o sec-co? Il cartone della pizza,sporco di sugo e mozzarella,dove si mette? I piatti di pla-stica sporchi vanno lavati?Vanno nella plastica o nel sec-co? Si deve usare la bustanera, bianca, gialla, rosa, ver-de o trasparente? Ogni tanto,poi, qualcosa scappa dentro ilcontenitore sbagliato o si con-fonde il giorno di conferimen-to dei rifiuti e così, purtrop-po, si devono fare i conti conl’amara sorpresa di ritrovare

Valorizzare l’economia del paese partendo dall’agricoltura eincontrare la gente nel nome di una passione comune. Sonostate queste le finalità della quarta edizione di “Trattoran-do”, un evento dedicato ai mezzi agricoli che ha avuto gran-de successo davanti ad un pubblico di 1.500 persone.Il gruppo promotore dell’ini-ziativa, formato da Marcel-lo Curreli, Fabio Nurra,Francesco Artudi e MartinoCurreli, ha lavorato per gior-ni e giorni per mettere in pie-di una bella manifestazionepresentata dal dj sangavine-se Gianni Angei.Più di 30 mezzi agricoli pro-venienti da tutto il circonda-rio del Medio Campidano, della Marmilla e dell’Oristanesesi sono dati battaglia nelle prove di abilità nelle retromarciacon rimorchio e nella prova di abilità nel tiraggio. “Gli orga-nizzatori e i partecipanti - rimarcano i componenti del grup-po promotore - sono convinti che la crisi attuale si affronti esi combatta non solo con l’impegno e il duro lavoro dei cam-pi ma anche con un po’ di sano divertimento dove la compe-tizione non stona”.Insomma a San Gavino non c’è solo l’industria, ma è propriodall’agricoltura che può ripartire il rilancio del paese. Ci cre-de il giovane Marcello Curreli, 23 anni: «La molla che ci haspinto a realizzare questa iniziativa è quella di attirare l’at-tenzione verso il mondo agricolo. Questo settore è in crisi,ma è importante anche reagire e cercare di trovare validimotivi per andare avanti senza farsi sopraffare dalla negati-vità. Ora lavoreremo per far crescere e rendere più attraentequesta manifestazione».Tramontato il mito dell’industria e l’epoca d’oro della fon-deria, si ritorna ai campi: «Ci vuole coraggio in questo setto-re - evidenzia l’agricoltore Martino Curreli - ma se uno cicrede, pur con tanti sacrifici, si procura almeno il pane gior-naliero. Il trattore è per noi tutti fondamentale nel lavoro».Entusiasta Fabio Nurra: «Vogliamo avvicinare i curiosi almondo dei trattori. Con la crisi che c’è, l’agricoltura rimaneun’importante fonte di reddito per molti sangavinesi».

Gian Luigi Pittau

“Trattorando”: iniziativaper valorizzare l’agricoltura

SAN GAVINO

il sacchetto della spazzaturaancora accanto alla porta dicasa, con un bell’adesivo in-collato sopra che indica l’er-rore commesso e, a quel pun-to, si deve riportare tutto den-tro e correggere lo sbaglio.Occorre pazienza e voglia difare sempre un po’ meglio e,soprattutto, bisogna rendersiconto che una raccolta diffe-renziata fatta nel modo giu-sto, oltre ad aiutare a recupe-rare e a riutilizzare materialiche si usano ogni giorno, dàpiù valore al paese che, in or-dine e pulito, è più bello e pia-cevole da vivere. Purtroppo,nonostante la grande comodi-tà del porta a porta e nono-stante il fatto che per questoservizio si paga comunqueuna bolletta, alcune persone

ancora si ostinano e rifiutaredi fare la raccolta differenzia-ta e continuano a gettare dovecapita la loro spazzatura indif-ferenziata, trasformando in di-scariche luoghi che apparten-gono a tutti e che sono il bi-glietto da visita del paese.È sicuramente vero che ilcompito degli operatori eco-logici è quello di far sì chestrade, piazze e parchi sianoin ordine e puliti, ma è altret-tanto vero che il compito diogni singolo abitante di Ser-ramanna è quello di essere at-tento a non sporcare e a nondegradare gli spazi comuniche appartengono a tutti e chesono il tesoro che resterà ineredità alle generazioni cheverranno.

Francesca Murgia

Un paese più pulitoè anche più accogliente

Roma il 30/31 maggio, ave-va acquisito il diritto alla se-lezione mondiale nel paesesudamericano, dove si è piaz-zata al sedicesimo posto. «Èun onore per il paese, oltreche per la Sardegna, il tra-guardo raggiunto dalla nostraconcittadina», ha detto il sin-daco, che accompagnato da-gli assessori Graziella Gam-bella e Roberto Piras, ha con-segnato alla miss una perga-mena e un omaggio florealea nome di tutta la cittadinan-za. Parole di elogio anche daparte di Monia Casti, diret-trice artistica e agente in Sar-

degna, e di Max Sabetta chehanno messo in evidenza lapersonalità e il talento di Jen-ny Fortini e prospettato allamiss un indiscutibile futuroartistico nel mondo dellospettacolo.

Dario Frau

Premiata dal sindaco la studentessaMiss Teenager finalista a Panama

PABILLONISSERRAMANNA

Si sa, nella nostra piccola Parigi sono nati e hanno vissutofotografi di talento, per diletto o professione. Si possono ci-tare subito due nomi su tutti, forse i più conosciuti; nel passa-to Murtinu e Incani ancora oggi, si possono definire studifotografici di lunga storia. Tra le nuove leve ricordiamo adesempio Michela Medda. Altri nostri compaesani sono statipiù che semplici appassionati e pensiamo ad esempio, quan-do ancora si usava la camera oscura e lo sviluppo avvenivaquasi sempre in bianco e nero, al patrimonio fotografico im-mortalato dal dottor Nuccio Scalas.Con grande sensibilità, abili nelle inquadrature e pronti nellaposa, apprezziamo ancora oggi la grazia nella semplicità deiloro soggetti. Fotografi più che dilettanti catturano immaginiin maniera molto suggestiva. Da un particolare o dall’am-piezza di una prospettiva, con un colore o un effetto partico-lare realizzano effetti visivi evocativi, per chi conosce i luo-ghi e gli ambienti ritratti. Di questi nostri luoghi si può essereorgogliosi e questa volta ai lettori della Gazzetta del MedioCampidano vogliamo proporre uno scatto di Rossana Limon-cino, che si definisce appassionata dilettante e già altre volteha dimostrato la propria disponibilità fotografica per gli arti-coli nel neonato gruppo di corrispondenti serramannesi; sultitolo che definisca lo spirito della fotografia, ciascuno di noi,cresciuti sotto lo stesso campanile, si impegni personalmen-te. Sappiamo che qualcuno ancora cattura immagini adatte arappresentare la bellezza del luogo in cui viviamo.

Giovanni Contu

Sano campanilismo:arte fotografica

nelle nuove cartoline

SERRAMANNA

Sarà il tutto esaurito per la prima del film “Gavinu” di Giam-piero Murgia, che verrà proiettato il prossimo 19 settembre edal 20 al 22 settembre nella sala cinematografica di Samassi,con due spettacoli serali alle 19 e alle 21. La pellicola di un’orae mezza, girata da circa un anno a Samassi con la collabora-zione della comunità e proiettata grazie alla digitalizzazioneelaborata da Cristiano Carta e Giusy del Cinema Italia di Sa-massi, ripercorre usanze e costumi del paese e del mondoagricolo del Medio Campidano degli anni tra il ’20 e il ’50attraverso la vita dei protagonisti principali, interpretati daisamassesi Sara Boi ed Alessandro Porta, Romina Tocco diSerrenti e gli attori Efisio Vargiu e Arturo Serra di Villasor.Del genere storico-biografico, il film cita anche personaggiche hanno fatto la storia samassese, come il musicista LaoSilesu.Alla sua produzione hanno collaborato ben 150 persone, tracomparse e diverse figure artistiche, con l’operatore GiorgioCogoni di San Gavino, lo scenografo aiuto regista SilvanoCaria, i musicisti samassesi Tore Pisu, Emanuele Contis, iltrio “Giangi Camusa” e la Banda musicale “Stanislao Sile-su”, e il cantautore Piero Marras, che ha concesso di utilizza-re il brano “Suerzu” come colonna sonora. In anteprima allaproiezione, lo scorso marzo la Proloco aveva curato unamostra fotografica di alcune riprese del film e il 18 settem-bre, in occasione della festa di San Geminiano, l’attrice ecostumista Tocco, in collaborazione con lo scenografo Caria,presenterà i personaggi e i costumi del film. «Ringrazio tuttala popolazione che è stata presente - dichiara il regista Mur-gia. - Se non mi avessero dato una mano, sarebbe stato moltodifficile realizzare questo progetto. Perciò ringrazio tutti co-loro che hanno collaborato»..

Marisa Putzolu

SAMASSI

La prima del film “Gavinu”

PDF Compressor Pro

15 settembre 201510

Si è svolta anche quest’anno, il 28 agosto, la caratteri-stica sfilata de is carrus de s’abiu, per la festa di SanGiovanni Battista. Tradizione storica e fede religiosa ri-cordano questo suggestivo avvenimento: l’assalto deipirati saraceni al paese del 1584. Mentre una parte del-la popolazione fu catturata e portata prigioniera in Afri-ca, molti abitanti riuscirono a scappare e a rifugiarsi inmezzo ai fitti boschi di “abiu” (ontano) del fiume RiuBellu.Qui, secondo la tradizione religiosa, gli scampati si sal-varono grazie a San Giovanni Battista. Per ringraziareil santo protettore, da tempi immemorabili, ogni anno,il pomeriggio del 28 agosto si svolge la sfilata de is car-

rus de s’abiu, carri addobbati con frasche di abiu, tap-

Battesimo di fuoco per i gio-vani allievi del corso di chi-tarra della Scuola Civica diMusica di Pabillonis che inoccasione dei festeggiamen-ti in onore di San Giovannisi sono esibiti davanti ad unfolto pubblico nella piazzaprima del concerto del grup-po raggae Bujumannu. De-buttanti allo sbaraglio dun-que? Non proprio! Anzi, igiovani allievi hanno dimo-strato coraggio e imperturba-bilità nel palco, esibendosicome provetti professionisti.I giovani talenti delle sei cor-de: Riccardo Pisanu, IlariaZurru, Alessandro Muru, Jo-ele Mugnai e Camilla Pisanual basso, hanno interpretatonumerose canzoni d’autoredel repertorio italiano riscuo-tendo un ottimo successo. Undebutto da incorniciare, dun-que, che ha confermato l’ot-tima preparazione ricevutadal maestro Stefano Pisano,insegnante di musica nellescuole medie, musicista, ar-rangiatore e polistrumentistaaffermato. Il docente ha te-nuto il corso nel Centro di ag-gregazione sociale ed in bre-ve tempo è riuscito a trasmet-tere l’amore verso la musicae la chitarra, in particolare,ai giovani allievi. Sul palco,oltre al docente, era presen-

Nuovo direttivo per la ProLoco cittadina che può con-tare su un esercito di quasicento volontari. È stato ri-confermato per il terzo man-dato consecutivo il dinamicoe infaticabile Cicci Agabbio:«Sono molto contento - spie-ga per questa fiducia perchénella Pro Loco abbiamo moltigiovani iscritti e di recentesiamo riusciti a costituire ilgruppo folk che ha sfilatoanche a Cagliari per Sant’Efi-sio e che sarà presente al ma-trimonio selargino».IL DIRETTIVO I consiglie-ri della Pro Loco, diventataonlus, sono cinque: la segre-taria Serena Garau, cassiereBruno Mallica, Barbara Fod-di (responsabile del gruppofolk) e Maria Lisci referentedegli affari generali. Con ilnuovo statuto entrano a farparte dell’ente di promozio-ne turistica due consiglieri

comunali scelti dallaPro Loco: Martina Sar-du per la minoranza eAmelia Pili per la mag-gioranza.SPAZIO AI GIOVANITante sono le idee e si puntasul rinnovamento. «Voglia-mo dare grande spazio ai gio-vani - rimarca Cicci Agabbio- non ci interessa avere nes-sun colore politico. Voglia-mo collaborare con tutti, par-tendo dall’amore per il no-stro paese e rendendo omag-gio agli emigrati. Gonnos, in-sieme ad Arbus, è uno deipaesi che in Sardegna haavuto il più gran numero diemigrati».LE INIZIATIVE Alla basedi tutto c’è il volontariato ela creatività: «Abbiamo or-ganizzato per 27 anni la sa-gra delle Olive - concludeCicci Agabbio - nata all’in-terno della Pro Loco, grazie

Cicci Agabbioriconfermatopresidentedella Pro Loco

al presidente Luciano Mar-ras, (il sindaco di allora eraCenzo Muntoni): l’olio è unprodotto centrale per l’eco-nomia del paese. Inoltre que-st’anno per ora è saltata lasagra del pane, ma vogliamoorganizzare qualcosa perchéil pane è un prodotto tipicodi Gonnosfanadiga. Per ilcarnevale? È ancora tutto davedere. Vogliamo collabora-re con tutte le associazioni.Senza soldi non si può fareun granché. Una cosa è cer-ta: non sfileremo in quaresi-ma, abbiamo il rispetto delletradizioni e delle feste reli-giose.

Gian Luigi Pittau

GONNOSFANADIGA

PABILLONIS

te, come con-duttrice, Sabri-na Uccheddu,nota professio-nista dello spet-tacolo oltre chebrava cantantee responsabileTalent up acca-demy Sardegnache ha messo aloro agio gli emergenti chi-tarristi e la cantante IlariaZurru.«L’alto livello del corpo do-cente, coordinato dal diretto-re Luigi Puddu, consente allaScuola di essere punto di ri-ferimento per un ampio ter-ritorio che spazia dal MedioCampidano fino ai Comunidella Provincia di Cagliariche hanno aderito con entu-siasmo ad un progetto a fa-

vore dei giovani e dello svi-luppo della cultura musicalea tutti i livelli», dichiara Si-monetta Mamusa, la presi-dente della scuola Civica diMusica, che ha assistito allospettacolo insieme al sinda-co Riccardo Sanna, ad Osval-do Porcu e Roberto Piras chestanno portando avanti unottimo lavoro con risultatidavvero incoraggianti peralunni e famiglie. (d. f.)

La festadi San Giovanni

e is carrusde s’abiu

peti, arazzi preziosi e attrezzi agricoli, con i fedeli chesfilano in costume sardo, al suono delle launeddas.Il comitato, presieduto da Riccardo Salis, ha organizzatoquattro giorni di festa: giovedì, presentazione del librodi Angelo Mascia, “L’isola dalle vene d’argento”; in se-guito serata di Karaoke. Venerdì alle 18 sfilata de is car-rus de s’abiu. Alle 23, dopo l’esibizione degli allievidella Scuola Civica di Musica, serata reggae con Buju-mannu-Rootsman-Sista Namely-De Vita. Sabato alle 9.30processione e messa solenne. Nel pomeriggio, giochi inpiazza e in serata musica live con i “The Jokers”. Dome-nica, alle 9.30 messa nel sagrato di San Giovanni e alle22 serata danzante con “Giorgio e Simona”.

Dario Frau

Esordio degli allievi del corso di chitarra

PABILLONIS. SCUOLA CIVICA DI MUSICA

Cicci Agabbio

PDF Compressor Pro

15 settembre 2015 11

Una giornata ricca di ricordi ed emozioni. Così oltre 200emigrati sangavinesi hanno partecipato alla sesta edizione

della festa organizzata dalla Pro Loco in loro onore (nelle

foto di Renato Sechi) in concomitanza con i festeggiamentidi Santa Chiara. Un momento per ricordare tutti i sangavine-si che per lavoro o per la ricerca di nuove opportunità hannodovuto lasciare l’Isola e che in estate riescono a rientrare perincontrare amici e parenti e trascorrere le meritate ferie.LE PREMIAZIONI Molto emozionante la messa nella chie-sa di Santa Chiara e poi le premiazioni in piazza Marconi.«La Pro Loco - rimarca il presidente Antonio Garau - insiemeal sindaco Carlo Tomasi al maresciallo dei Carabinieri SergioPassalacqua e alla popolazione, ha incontrato e salutato icompaesani emigrati».SANGAVINESI ILLUSTRI «Nella piazza gremita abbia-mo ringraziato e premiato due illustri sangavinesi che hannofatto conoscere il nome del nostro paese nel mondo: ClaudiaPinna, campionessa italiana di atletica, e Giorgio Casu, arti-sta di fama internazionale (lui era assente ed abbiamo conse-gnato il premio alla madre). Anche quest’anno è stata un’edi-zione meravigliosa, ricca di eventi ed emozioni. La festa èstata impreziosita da tre mostre dedicata agli emigrati: duefotografiche e una di artisti locali. Dopo quattro anni, a finemandato presidenziale, posso dire che è stata una grande sod-disfazione».

La ‘E’ maiuscola è d’obbligo per dei cittadini importanti comevoi, che portano in giro per il mondo il buon nome di SanGavino Monreale e della Sardegna tutta. In una terra come lanostra, così caratterizzata dal fenomeno della migrazione, èinevitabile che vi vengano tributati onori e riconoscimenti.Non vi è famiglia che non possa raccontare la propria persona-le e calorosa esperienza di congiunti, più o meno stretti, che sitrovano a vivere lontano da casa. Io stesso conservo dolcissi-mi ricordi di un mio zio in Belgio, nelle miniere di carbone diCharleroi, e di altri parenti in Australia: come dimenticare laloro immensa generosità, i meravigliosi cioccolati riservati anoi bambini e le mirabolanti storie di luoghi sconosciuti?Un clima magico cementava gli affetti e creava un più fortesenso di appartenenza alla comunità. Grazie a questa consa-pevolezza si poteva contare sull’aiuto reciproco, cosicché,quando quegli stessi bambini crescevano e decidevano d’emi-grare, trovavano il sostegno di chi li aveva preceduti. È cosìche il sottoscritto, nelle sue prime esperienze come lavoratorestagionale, a Genova, venne assistito nell’inserimento da partedei cugini più grandi, già emigrati.In virtù di tali eterogenee considerazioni, quest’anno ho avutoil piacere d’incontrare tutti i nostri amici Emigrati che han-no desiderato di avere uno scambio di idee, esporre le loroesperienze, fare proposte utili a migliorare la nostra cittadina,discutere di problematiche inerenti alla propria abitazione san-gavinese e alle proprie utenze. Esprimo infine un caldo invitoa non perdere mai i contatti con la vostra terra natale, che viattenderà sempre a braccia aperte. (g.l.p.)

Cani in passerella, sabato 26 e domenica 27, nei giardinettipubblici di via Satta. La manifestazione, chiamata Pabilandia,èorganizzata da Sa Domu Feng Schui, in collaborazione con ilcomune, chiosco bar Andrea Colombo, Il castello di re Artù ei suoi amici pelosi. “Il raduno cinofilo ha come obiettivo so-ciale la divulgazione dellacorretta cultura cinofila alfine di migliorare il rappor-to cane, conduttore e am-biente”, spiegano gli orga-nizzatori. Programma: sa-bato, dalle 10, aperturaiscrizioni. Alle 18 iniziosfilata per le categorie cuc-cioli, meticci, razza (tagliamedio-piccola, medio-grande). Domenica, alle16, sfilata per coloro che non hanno gareggiato il giorno pre-cedente. In serata le premiazioni (1°, 2°, 3° posto) per tutte lecategorie.Durante la manifestazione saranno presenti “Gli Angeli delSoccorso”, dimostrazione di Veterinary Life Support ed esibi-zione cinofile a cura di allevatori esperti. Le due giornate incui si svolge la manifestazione saranno caratterizzate, inoltre,dalla presenza di stand di artigianato,artisti,D.J, band musicalie da uno spettacolo di fuochi d’artificio, con effetti silenziosi,offerto dalla ditta Giorgio Oliva. Per informazioni ed iscrizio-ni cell. 3409378159, [email protected] - facebook.IlariaValdes

Dario Frau

SAN GAVINO

La Pro Loco festeggia gli emigratitra premi, balli e buona cucina

Riconoscimenti speciali per l’atleta Claudia Pinna e l’artista Giorgio Casu

Il saluto del sindaco a chiha dovuto lasciare l’isola

BALLI E ZAFFERANO Poi la festa è continuata a ta-vola con i piatti tipici allo zafferano con un bel bicchieredi vino e i balli sardi: «È stata una festa bellissima - ri-marca Salvatore Manno del direttivo della Pro Loco -sono stati serviti 300 pasti e distribuiti premi a tutti gliemigrati».GLI EMIGRATI In tanti non sono potuti venire alla fe-sta e c’è chi ha mandato i saluti in diretta al telefonocome Gianni Porceddu, che manca da San Gavino da cin-quant’anni: prima muratore, poi poliziotto, ora è mana-ger di una ditta leader a livello mondiale nella fabbrica-zione e commercio delle pipe.RICONOSCIMENTI E proprio lo scorso anno la ProLoco aveva ringraziato pubblicamente i tanti circoli de-gli emigrati che avevano dato un aiuto concreto al paesesconvolto dall’alluvione del 2013. In particolare si eradistinto per il generoso aiuto portato a San Gavino e adaltri paesi colpiti il circolo “Il Nuraghe di Alessandria”e il suo presidente Vittorio Farci e lo stesso Gianni Por-ceddu. Riconoscimenti importanti nel 2014 sono stati datianche a Boris Carta, autore di un originale libro sul Ca-gliari calcio e all’ex portiere del Torino Renato Coppa-roni, il primo a parare un rigore ad un certo Diego Ar-mando Maradona.

Gian Luigi Pittau

PABILLONIS

Raduno cinofilonei giardinetti di via SattaAnche quest’anno, ormai il quarto, l’Orato-

rio “Beata Chiara Luce Badano” della Par-rocchia Sant’Ignazio da Laconi in Serraman-na ha organizzato il Campo scuola estivo.Questo è un appuntamento, atteso tutto l’an-no dai ragazzi che frequentano l’oratorio,tanto che i posti disponibili sono andati aruba appena aperte le iscrizioni.Il campo si è svolto dal 20 al 25 luglio, inlocalità Calasinzias, coordinato da dieci ani-matori che hanno organizzato le varie attivi-tà. Il tema che ha accompagnato lo svolgi-mento del campo è stato “Una certezza ouna realtà”. Si è voluto così riflettere sul giu-sto approccio che ogni uomo deve avere nei confronti di Dio,del prossimo, delle cose che lo circondano, e delle esperien-ze quotidiane.Nel campo scuola i ragazzi hanno potuto sperimentare la vitain comunità, anche attraverso le responsabilità loro affidatedi giorno in giorno nella gestione della giornata, con piccolecose come per esempio: la pulizia delle camerette, l’aiuto daoffrire in cucina sotto la supervisione degli animatori adulti,la preparazione ed il riordino della tavolata per la consuma-zione del pranzo e della cena, il tutto alternando momenti digioco a momenti di spiritualità. Le giornate erano scanditeda due momenti di preghiera, mattino e sera, con brevi rifles-sioni sul tema del campo, i momenti dei pasti, il riordino del-la casa, il gioco comune, e alcune ore di relax trascorse almare. Per molti dei ragazzi era la terza o la quarta esperienza,con età da dodici fino ai sedici anni; per altri più piccoli èstata la prima esperienza fuori dalla famiglia; nonostante la

giovane età e dopo un momento di naturale ambientazionehanno saputo entrare nello spirito del campo scuola parte-cipando alle varie attività proposte con entusiasmo e gioia.L’oratorio tutti gli anni organizza questa esperienza estivaconsapevole che sia un momento di crescita importante peri ragazzi, capace di creare quel senso di appartenenza e cosìcrescere come comunità. Il venerdì sera le attività del cam-po sono state concluse con un momento particolare di spi-ritualità: prima una semplice liturgia penitenziale con la pos-sibilità di accostarsi al sacramento della confessione segui-ta dalla celebrazione della santa messa, presieduta dal par-roco don Pietro Mostallino.La buona riuscita di questa esperienza si deve all’impegnodegli animatori, dei ragazzi più grandi e dello spirito dicollaborazione da parte di tutti i circa ottanta partecipantial campo.

Mauro Piras

SERRAMANNA. ORATORIO

Campo scuola estivo a Calasinzias

PDF Compressor Pro