LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi...

12
Cultura Il cinema di Andrej Tarkovskij sbarca a Milano: in rassegna i film realizzati in Italia e una mostra di polaroid PAG. 10 LUNEDÌ 30 MAGGIO 2011 Inserto distribuito con The NYT International Weekly L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e Passata la crisi, crescono le Ipo sulla Borsa moscovita. Fa da apripista una banca privata Cremlino, una poltrona per due SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT Nuove stelle al Planetario Stelle, meteoriti e pianeti a por- tata di mano; fenomeni scientifici e naturali da ammirare da vici- no. Non perdete sul nostro si- to l’esclusiva preparata per voi. Su www.russiaoggi.it è possibi- le, infatti, visitare in anteprima il Planetario di Mosca. La storica istituzione, vanto dell’Urss e sim- bolo della corsa allo Spazio, to- talmente rinnovata nelle esposi- zioni e nelle tecnologie, riaprirà presto i battenti. Cosa aspettate, allora, a cliccare sul viaggio vir- tuale che abbiamo preparato con l’avvincente galleria fotografica? PAG. 7 SERVIZIO A PAGINA 2 Vladimir Putin e Dmitri Med- vedev. I due protagonisti della politica russa degli ultimi anni proseguiranno in tandem la marcia di avvicinamento alle elezioni del 2012. A pochi mesi dal via della cam- pagna elettorale per la corsa alla Finanza I due leader della Federazione a colloquio. Le prossime ele- zioni per il nuovo Presidente sono fissate a marzo 2012 www.russiaoggi.it poltrona di Presidente della Fe- derazione, le carte in tavola re- stano ancora coperte. Neanche la tanto attesa conferenza stam- pa tenuta da Dmitri Medvedev a Skolkovo è servita a fugare i dubbi sulle candidature. L’at- tuale Presidente in carica si è limitato a sottolineare che tra lui eVladimir Putin non c’è con- itto, ma una diversa visione per giungere all’obiettivo comune che è la modernizzazione di tutto il Paese. Una corsa che sembra dunque avviata su un clima di collabo- razione tra i due, che si cono- scono da lungo tempo. Tutto questo nonostante l’immanca- bile competizione che, nel re- cente passato, ha portato a più di una frizione. SERVIZIO A PAGINE 6-7 SERVIZIO A PAGINA 4 SERVIZIO A PAGINA 12 Meccanica griffata Italia Superata la fase acuta della re- cessione, i prodotti del made in Italy tornano a far breccia nel mercato russo, con la meccani- ca che si mette in luce più di qualsiasi altro settore. La Fede- razione costituisce uno dei mer- cati più promettenti per le pro- duzioni italiane di eccellenza, sia per lo storico apprezzamen- to verso la qualità della Peni- sola, sia perché la Russia cresce SERVIZIO A PAGINA 5 Rotta verso Kaluga Una regione a Sud-Ovest di Mosca, Kaluga, è la nuova meta per le aziende occidentali in cerca di affari in terra russa. Merito di una posizione geogra- fica propizia - la vicinanza alla capitale, senza i problemi tipi- ci di una metropoli -, di un si- stema infrastrutturale tra i più efficienti della Federazione e di un atteggiamento favorevole da parte delle istituzioni, che sono intervenute a più riprese per snellire la burocrazia locale. La Zuegg è presente in loco con una forza lavoro di 60 persone, mentre nelle scorse settimane ha fatto tappa nella regione il sindaco di San Miniato, che ora punta a tornarci con una dele- gazione di imprenditori interes- sati a investire. Con l’obiettivo di avvicinarsi a un mercato di sbocco per i prodotti di largo consumo che conserva ancora ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico Sulla scia delle mitiche trasvo- late di Umberto Nobile, il rac- conto di un’esplorazione alla base Barneo, avamposto flut- tuante del Polo Nord Geogra- fico. Sulla calotta ancora oggi si compie la sfida dell’uomo alla conquista di una terra, che, pur se così poco ospitale, da sempre affascina frotte di esploratori e scienziati da tutto il mondo. Un’esperienza sempre più con- divisa da turisti amanti dei viag- gi estremi, tra distese di ghiac- cio immacolato, silenzio e luce, tanta luce, soprattutto ad apri- le, mese ideale per compiere l’impresa. Senza dimenticare di portare con sé un po’ di spirito di adattamento. Sanità, la cura per un sistema malato Milionari con la passione per lo sport Dalla Premier League inglese alla Nba statunitense. Il mondo dello sport occidentale attira un numero crescente di investitori russi. Magnati che non badano a spese, quando si tratta di in- vestire, perché, quando scendo- no in campo, lo fanno con un solo obiettivo, vincere. Il primo a lanciarsi in questa avventura economica è stato nel 2003 Roman Abramovich, pa- tron del Chelsea, club calcisti- co inglese. Dopo di lui, una piog- gia di rubli ha investito anche il mondo del basket americano, quando il magnate Mikhail Pro- khorov è entrato nella proprie- tà dei New Jersey Nets. In attesa che il vento russo ar- rivi anche in Italia, dove finora si è spinto solo Yuri Korablin, che ha acquistato con altri im- prenditori il Venezia Calcio. Una riforma radicale della sa- nità russa non è più rimanda- bile. Quello che era un fiore all’occhiello del sistema sovie- tico, oggi, riversa in pessime con- dizioni, tra strutture fatiscenti e corruzione in corsia. Il gover- no corre ai ripari e investe oltre sette miliardi di euro in tecno- logie avanzatissime. ben oltre il 4% annuo, un tasso quattro volte superiore rispetto a quello italiano. Tra le regioni più orientate all’export verso la Russia, al primo posto si piaz- zano le Marche, davanti all’Emi- lia Romagna e alVeneto.Tre aree che da sempre si sono distinte sui mercati internazionali per la capacità di fare rete. AFP/EASTNEWS GETTY IMAGES/FOTOBANK ITAR-TASS REUTERS/VOSTOCK-PHOTO RIA-NOVOSTI ALAMY/PHOTAS RIA-NOVOSTI ANTON AKIMOV

Transcript of LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi...

Page 1: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

CulturaIl cinema di Andrej Tarkovskij sbarca a Milano: in rassegna i film realizzati in Italia e una mostra di polaroid

PAG. 10

LUNEDÌ 30 MAGGIO 2011 Inserto distribuito con The NYT International Weekly

L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e

Passata la crisi, crescono le Ipo sulla Borsa moscovita. Fa da apripista una banca privata

Cremlino, una poltrona per due

SUL NOSTRO SITORUSSIAOGGI.IT

Nuove stelle

al Planetario

Stelle, meteoriti e pianeti a por-tata di mano; fenomeni scientifici e naturali da ammirare da vici-no. Non perdete sul nostro si-to l’esclusiva preparata per voi. Su www.russiaoggi.it è possibi-le, infatti, visitare in anteprima il Planetario di Mosca. La storica istituzione, vanto dell’Urss e sim-bolo della corsa allo Spazio, to-talmente rinnovata nelle esposi-zioni e nelle tecnologie, riaprirà presto i battenti. Cosa aspettate, allora, a cliccare sul viaggio vir-tuale che abbiamo preparato con l’avvincente galleria fotografica?

PAG. 7

SERVIZIO A PAGINA 2

Vladimir Putin e Dmitri Med-vedev. I due protagonisti della politica russa degli ultimi anni proseguiranno in tandem la marcia di avvicinamento alle elezioni del 2012.A pochi mesi dal via della cam-pagna elettorale per la corsa alla

Finanza

I due leader della Federazione

a colloquio. Le prossime ele-

zioni per il nuovo Presidente

sono fissate a marzo 2012

www.russiaoggi.it

poltrona di Presidente della Fe-derazione, le carte in tavola re-stano ancora coperte. Neanche la tanto attesa conferenza stam-pa tenuta da Dmitri Medvedev a Skolkovo è servita a fugare i dubbi sulle candidature. L’at-tuale Presidente in carica si è

limitato a sottolineare che tra lui e Vladimir Putin non c’è con-fl itto, ma una diversa visione per giungere all’obiettivo comune che è la modernizzazione di tutto il Paese. Una corsa che sembra dunque avviata su un clima di collabo-

razione tra i due, che si cono-scono da lungo tempo. Tutto questo nonostante l’immanca-bile competizione che, nel re-cente passato, ha portato a più di una frizione.

SERVIZIO A PAGINE 6-7

SERVIZIO A PAGINA 4

SERVIZIO A PAGINA 12

Meccanica griffata ItaliaSuperata la fase acuta della re-cessione, i prodotti del made in Italy tornano a far breccia nel mercato russo, con la meccani-ca che si mette in luce più di qualsiasi altro settore. La Fede-razione costituisce uno dei mer-cati più promettenti per le pro-duzioni italiane di eccellenza, sia per lo storico apprezzamen-to verso la qualità della Peni-sola, sia perché la Russia cresce

SERVIZIO A PAGINA 5

Rotta verso Kaluga

Una regione a Sud-Ovest di Mosca, Kaluga, è la nuova meta per le aziende occidentali in cerca di affari in terra russa.Merito di una posizione geogra-fi ca propizia - la vicinanza alla capitale, senza i problemi tipi-ci di una metropoli -, di un si-stema infrastrutturale tra i più efficienti della Federazione e di un atteggiamento favorevole da parte delle istituzioni, che sono intervenute a più riprese per snellire la burocrazia locale.

La Zuegg è presente in loco con una forza lavoro di 60 persone, mentre nelle scorse settimane ha fatto tappa nella regione il sindaco di San Miniato, che ora punta a tornarci con una dele-gazione di imprenditori interes-sati a investire. Con l’obiettivo di avvicinarsi a un mercato di sbocco per i prodotti di largo consumo che conserva ancora ampi spazi di crescita.

SERVIZIO A PAGINA 11

Alla deriva nell’Artico

Sulla scia delle mitiche trasvo-late di Umberto Nobile, il rac-conto di un’esplorazione alla base Barneo, avamposto fl ut-tuante del Polo Nord Geogra-fi co. Sulla calotta ancora oggi si compie la sfi da dell’uomo alla conquista di una terra, che, pur se così poco ospitale, da sempre affascina frotte di esploratori e scienziati da tutto il mondo.

Un’esperienza sempre più con-divisa da turisti amanti dei viag-gi estremi, tra distese di ghiac-cio immacolato, silenzio e luce, tanta luce, soprattutto ad apri-le, mese ideale per compiere l’impresa. Senza dimenticare di portare con sé un po’ di spirito di adattamento.

Sanità, la cura per un sistema malato

Milionari con la passione per lo sportDalla Premier League inglese alla Nba statunitense. Il mondo dello sport occidentale attira un numero crescente di investitori russi. Magnati che non badano a spese, quando si tratta di in-vestire, perché, quando scendo-no in campo, lo fanno con un solo obiettivo, vincere.Il primo a lanciarsi in questa avventura economica è stato nel 2003 Roman Abramovich, pa-tron del Chelsea, club calcisti-

co inglese. Dopo di lui, una piog-gia di rubli ha investito anche il mondo del basket americano, quando il magnate Mikhail Pro-khorov è entrato nella proprie-tà dei New Jersey Nets. In attesa che il vento russo ar-rivi anche in Italia, dove fi nora si è spinto solo Yuri Korablin, che ha acquistato con altri im-prenditori il Venezia Calcio.

Una riforma radicale della sa-nità russa non è più rimanda-bile. Quello che era un fiore all’occhiello del sistema sovie-tico, oggi, riversa in pessime con-dizioni, tra strutture fatiscenti e corruzione in corsia. Il gover-no corre ai ripari e investe oltre sette miliardi di euro in tecno-logie avanzatissime.

ben oltre il 4% annuo, un tasso quattro volte superiore rispetto a quello italiano. Tra le regioni più orientate all’export verso la Russia, al primo posto si piaz-zano le Marche, davanti all’Emi-lia Romagna e al Veneto. Tre aree che da sempre si sono distinte sui mercati internazionali per la capacità di fare rete.

AFP/EASTNEWSGETTY IMAGES/FOTOBANK

ITAR

-TASS

REUTERS/VOSTOCK-PHOTO

RIA-NOVOSTI

ALAMY/PHOTAS

RIA-NOVOSTI

ANTON AKIMOV

Page 2: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

02 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYPolitica

Tra rischio stagnazione e stabilità economica, le sfi de di Dmitri e Vladimir

Il Presidente Dmitri Medvedev e il primo ministro Vladimir Putin: dal 2008 è il tandem che determina la politica interna ed estera del-la Federazione. La configurazione potrebbe cambiare nuovamente quando, nel 2012, verrà eletto il Presidente della Russia. Entram-bi hanno vagamente accennato a una loro candidatura. «La Russia ha bisogno di dieci anni di stabi-lità», ha detto Putin durante il di-scorso annuale davanti alla Duma nell’aprile scorso. Alcuni analisti, invece, mettono in guardia dal ri-schio di una stagnazione politica ed economica.

Elezioni 2012,

chi voteresti?

Il gradimento dei cittadini

per l’attività del governo

SONDAGGIO/1 SONDAGGIO/2

Medvedev: "Con Putin strategia comune"Verso il 2012 Aspettando le presidenziali di marzo, l'analisi delle posizioni dei due possibili contendenti alla poltrona del Cremlino

EVGENY UTKINRUSSIA OGGI

Affinità e divergenze. Il

Presidente: «Nessuno di noi

resta al potere per sempre.

Abbiamo una visione simile con

Putin, ma la tattica è diversa,

altrimenti ci si annoia».

“CHI VORRESTI COME CANDIDATO

ALLE PROSSIME PRESIDENZIALI?”

È stata la domanda del Centro Levada a marzo. La quota di rus-si che sceglie Medvedev è passa-ta nel giro di nove mesi dal 14 al 18%, mentre per Putin il consenso scende dal 30 al 27%

Alla prima conferenza stampa a Skolkovo, il futuro centro tec-nologico alle porte di Mosca, il Presidente russo Dmitri Med-vedev ha parlato dei risultati dei tre anni del suo mandato e ha messo punti fermi sulle que-stioni internazionali. Ha deluso quelli che si aspettavano una ri-sposta sul prossimo numero uno russo e se lui parteciperà, insie-me all'attuale premier Vladimir Putin, alla corsa presidenziale, ma ha spiegato che «la vita po-litica non è solo uno show, è un lavoro molto duro, soggetto a regole, che bisogna rispettare». Sorridente e rilassato, Medve-dev ha condotto la conferenza stampa da solo, senza modera-tore. Il punto cruciale della stra-tegia russa è la modernizzazio-ne del Paese, cercare cioè di trasformare un esportatore di idrocarburi, con forte dipenden-za economica dai prezzi del pe-trolio, in un Paese innovativo, con forte sviluppo di know-how (come le nanotecnologie). E se con Putin, «collega e partner po-litico», condividono le «stesse idee sulla strategia», sulla tat-tica, «per non annoiarsi», hanno visioni diverse. Ad esempio sulla modernizzazione del Paese, che, come spiega lo stesso Medve-dev, per Putin è un processo «calmo e graduale», mentre per lui «può essere condotta più ve-locemente».La crisi mondiale in Russia ha lasciato meno segni, grazie anche alla linea ferma impostata qual-che anno fa e ai prezzi alti del greggio. Il Paese non ha dovuto chiedere aiuto alla comunità in-ternazionale, come nel caso di Grecia e Portogallo, e la ripresa è più forte rispetto all’Italia. Anche in politica estera, dopo che Putin ha ristabilito il pre-stigio perso negli anni Novanta, Medvedev prosegue con più sor-risi, ma mano ferma. Scontento di come sia stata manipolata la risoluzione Onu sulla Libia, nes-sun sostegno darà a un'eventua-le decisione sulla Siria, che deve

Un momento dell'attesa

conferenza stampa

di Medvedev a Skolkovo

COMMENTO

Il braccio di ferrotra i due leader

Putin e Medvedev si ritrovano in una situazione complessa, dovu-ta in primis all’anomalia del siste-ma politico russo, in cui ad ave-re un ruolo dominante non sono tanto le istituzioni, ma coloro che le rappresentano. L’elefantiaco apparato burocratico non fa rife-rimento a istituti, leggi e regole scritte, bensì al capo, al suo stile, ai suoi desideri e ai suoi capricci. Così, l’ipotesi che Medvedev pos-sa oggi dichiarare di non voler andare al ballottaggio, equivar-rebbe ad affermare che la Russia è rimasta senza Presidente un an-no prima delle elezioni presiden-ziali. Mentre, se a dichiarare il suo ritiro dalla scena politica fosse lo stesso Putin, l’esito sarebbe che tutta la macchina gerarchica go-vernativa, già così poco efficien-te, smetterebbe definitivamente di funzionare.Putin e Medvedev ne sono per-fettamente consapevoli e non in-tendono correre rischi. E ciò sen-za tralasciare il fatto che ciascuno di loro coltiva le proprie ambizio-ni politiche e ha una propria vi-sione personale del ruolo presi-denziale. Un altro discorso è che non ap-pare affatto chiara la visione che i due membri del tandem han-no dell’attuale situazione politica da loro stessi prodotta nel 2008. Come ha pianificato Putin il pros-simo evolversi degli eventi? E se Medvedev, dopo “aver custodito” la poltrona presidenziale, rasse-gnasse le dimissioni da Presiden-te, lasciando intendere che non si batterà per il secondo mandato? L’impressione è che il problema vero non sia tanto quale dei due leader si candiderà alle elezioni di marzo 2012, quanto quale sarà il messaggio destinato a caratte-rizzare il nuovo mandato presi-denziale. Da questo dipenderà la direzione che il Paese prenderà nelle strategie di politica interna e internazionale.

Georgy

BovtGIORNALISTA

Al Qaeda sarebbe avvenuta, per cause naturali, nel 2006.Invece, con Putin, Medvedev è in una concorrenza «sana, che fa bene al Paese»: un tandem, il loro, che è qualcosa di più, il risultato di un lavoro insieme da più di 20 anni. Medvedev lan-cia Skolkovo, Putin annuncia un centro di innovazione suo. Putin rilancia il Fronte popola-re panrusso, per coinvolgere più persone alla vita politica, Med-vedev si appoggia a «un parti-to», nuovo o vecchio.

Persino per l’ultimo sondaggio del Centro Levada, condotto in 45 regioni tra il 13 e il 16 mag-gio, i due membri del tandem raccolgono entrambi il 69% dei consensi, mentre una percen-tuale sempre uguale di intervi-stati (il 29%) non approva il loro operato. Sembra che il futuro del Presi-dente russo interessi solo i gior-nalisti, stranieri e russi. Per Vziom, l'Instituto nazionale di Studi dell'opinione pubblica, il 61% dei russi non è interessato alla politica; nel 2007 era il 39%. La ragione principale sta nella «mancanza di interesse», citata dal 36% del campione, rispetto al 20% del 2007. Un altro 25% crede che ogni attivismo sareb-be inutile, mentre il 18% dice di non saperne abbastanza di politica. Il 58%, poi, crede che la politica sia «una faccenda sporca», (un punto percentuale in meno sul 2007). Tra chi partecipa alla vita pub-blica, il 27% si limita al voto, l’8% a manifestazioni per mi-gliorare il proprio quartiere. «Nessuno di noi va al potere per sempre», dice Medvedev. Di esempi ce ne sono tanti. Dalla metà dei senatori rinnovati in 3 anni, ai casi più clamorosi come il licenziamento del sin-daco di Mosca Yuri Luzhkov e del presidente del Senato russo Sergei Mironov. Ma i russi stia-no tranquilli: la politica non cambierà di 180 gradi il pros-simo anno, con qualsiasi Presi-dente.

Arrivano segnali distensivi in vista delle presidenziali, anche se la competizione resta alta

da sola risolvere i propri pro-blemi. Medvedev chiede spiega-zioni su un possibile avanzamen-to sullo scudo antimissile europeo, e annuncia, pur con rammarico, di uscire dal tratta-to sul disarmo Start in caso di mancato accordo, con il rischio di una seconda Guerra fredda. E mette in dubbio la versione ufficiale sull’uccisione di Osama Bin Laden, dopo l’intervista, tra-smessa da Channel 1, a un pre-sunto agente della Cia, che so-stiene che la morte del leader di

ITAR-TASS

KOM

MER

SAN

T PHO

TO

Page 3: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

03

Società

VLADIMIR RUVINSKIYRUSSIA OGGI

I membri del ceto medio ne

hanno abbastanza delle

vessazioni dei funzionari

pubblici. Ora cercano soluzioni

comuni mentre il governo

pensa a nuove norme.

Se la corruzione distrugge l'impresaInefficienze Si moltiplicano i comitati e le associazioni per sostenere e difendere chi vuole investire

Viabilità Multe più salate a Mosca e a San Pietroburgo. L'obiettivo è risolvere l'annoso problema del traffico

Galina ed Evgeny Konovalov sono una coppia di imprendi-tori di Krasnodar. Una delle loro aziende si chiama Promawto-matika-Invest. Nel 2008 scopri-rono che l’impresa era stata in-testata a un’altra persona attraverso un contratto falso: «Nelle carte l’amministratore dell’azienda è stato semplice-mente sostituito», afferma Ga-lina e mostra i documenti.La coppia sporge querela, ma nell’agosto 2010, Evgeny viene arrestato con l’accusa di aver fatturato illegalmente circa 300mila euro servendosi di un’altra controllata. In realtà, si trattava di un prestito infra-gruppo. «Durante la carcerazio-ne gli è stata prospettata la li-bertà in cambio della rinuncia alla Promawtomatika-Invest», racconta Konovalova. Lo scorso aprile sono state ap-portate modifi che al Codice pe-nale: ora non è più possibile di-sporre la custodia cautelare per i sospettati di reati di natura economica. Evgeny è tornato in libertà un mese dopo il suo ar-

dell’azienda chimica Sofeks, che nel 2006 aveva trascorso sette mesi in carcere a causa di un vuoto legislativo sfruttato da funzionari corrotti. Jakovleva ha fondato “Solidarietà in affa-ri”, un’organizzazione che ha promosso la nascita di un co-mitato anticorruzione. Jana Ja-kovleva e il presidente della con-federazione Boris Titov combat-tono ora uniti contro funziona-ri ricattatori. «Il nostro comitato è l’espres-sione della lotta contro la cor-

A sinistra, l'imprenditrice russa

Jana Jakovleva, fondatrice dell'asso-

ciazione "Solidarietà in affari"

70.000Sono gli attacchi alle imprese da parte di raidercompiuti ogni anno nel Paese

17Secondo i dati, è la per-centuale di imprendi-tori che lascerebbe la propria attività se non cambieranno le norme

300.000È l’ammontare in euro della fattura-zione illegale di cui era accusata la cop-pia dei Konovalov

I NUMERI

" Il caso Konovalov è un esempio tipico di corpora-te raid. Gli impiegati pub-

blici sono i peggiori raider poiché mettono le mani sulle aziende e si nascondono dietro il Codice penale. Molti di questi processi si basano su elementi falsi e lo si capisce dal fatto che non ci sono né un vero danno, né dei soggetti danneggiati"

LA CITAZIONE

GalinaKonovalovaIMPRENDITRICE DI KRASNODAR

ruzione», dice Titov. Secondo le sue stime, ogni anno vengono compiuti circa 70mila attacchi alle imprese da parte di raider. E alcune aziende impiegano fi no al 10% del fatturato per le bu-starelle a funzionari. Medvedev ha spiegato che a causa di que-sto malcostume, i cittadini smet-tono di credere nell’imprendi-toria. Secondo i dati, il 17% degli imprenditori lascerebbe il Paese e il 50% non esclude un trasferimento all’estero. Un’ipo-tesi che determinerebbe la fi ne del ceto medio in Russia. Ecco perchè il Cremlino si sta spen-dendo in prima linea per il piano anticorruzione.

Stangata in arrivo sugli automobilisti della capitale

Parcheggiare sulle strisce pedo-nali o sui marciapiedi o passa-re con il rosso costerà più caro agli automobilisti di Mosca e San Pietroburgo. A partire dal 1° luglio 2012, infatti, entrerà in vigore una stretta nelle due principali città russe.Il Presidente Dmitri Medvedev ha fi rmato di recente una mo-difi ca al Codice penale, intro-ducendo il ritocco delle sanzio-ni, allo scopo di arginare l'annoso problema del traffico

selvaggio sulle grandi arterie russe. Così, per la prima volta nella storia del Paese, saranno applicate sanzioni diversifi cate da regione a regione. Qualche esempio? Il parcheggio sulle strisce pedonali varrà un'ammenda di 3.000 rubli (73,6 euro) contro i 1.000 (24,5 euro) che dovrà pagare chi vive nelle città minori. Ancora 3.000 rubli a Mosca e San Pietroburgo se si percorrono le corsie preferen-ziali dei mezzi pubblici, mentre altrove l'agente richiederà solo 1.500 rubli. Stessa sorte per chi supera il limite di velocità.«Se la lotta agli ingorghi stra-dali si riduce solo all'aumento delle multe - commenta il lea-der del Movimento degli auto-mobilisti russi, Victor Pokhmel-kin, - signifi ca che il governo

In cantierei night clubper far ballare l'anima

I night club moscoviti diventa-no ortodossi, nel senso letterale del termine. Non è un parados-so: il Patriarcato di Mosca ci tiene alla salute dei giovani not-tambuli russi e così, contro le stragi del sabato sera, ha pen-sato di dare un tocco di spiri-tualità ai locali notturni della capitale russa, aprendone alcu-ni all’insegna di un divertimen-to alternativo più sano. Come? Al bancone scorreranno fi umi di tè al posto di vodka e altri alcolici e le serate saranno animate da letture di poesie e conversazioni fi no alle cinque del mattino, invece che da mu-sica assordante e balli sfrenati. L’idea, che ha trovato il pieno sostegno del governo russo, è stata annunciata, in una recen-te intervista televisiva, dall’ar-ciprete Vsevolod Chaplin, re-sponsabile del Dipartimento per le relazioni tra Chiesa e socie-tà. «Un night club non deve essere per forza un posto dove regna-no depravazione, droga e alco-lici», ha sottolineato il prelato, da sempre portavoce di istanze conservatrici. L’iniziativa rien-tra in un progetto più ampio della Chiesa russa ortodossa che punta a combattere alcune pia-ghe sociali, come l’alcolismo, e, allo stesso tempo, fondare una nuova identità nazionale su va-lori cristiano ortodossi. Un in-tento non poco arduo, dopo set-tanta anni di ateismo di Stato. E i giovani, i diretti interessati, cosa ne pensano? «Se non fosse una cosa strettamente legata alla divulgazione della religio-ne – commenta Daria, 23 anni, grafi ca – non sarebbe male avere centri di aggregazione tutti per noi, dove parlare e sentire mu-sica, senza per forza passare il tempo a bere».

GABRIELLA PERSIANIRUSSIA OGGI

L'idea è del Patriarcato, che in

questo modo vuole puntare a

forme di aggregazione giovanili

senza eccessi. Niente droga e

alcol, ma momenti di riflessione

comune.

DIANA BARANOVARUSSIA OGGI

Tempi duri per gli automobilisti

delle città simbolo della

Federazione. Multe tre volte più

salate per chi vìola il Codice

della strada. Le nuove misure in

vigore da luglio 2012.

non ha altri mezzi. Sull'orga-nizzazione del traffico a Mosca, il cosiddetto piano del nuovo sindaco Sergei Sobyanin - con-tinua Pokhmelkin - contiene

molte buone idee ma è stata scelta la soluzione meno effica-ce». La reazione del popolo al volante è esplosa sul Web con commenti ironici e sdegnati.

3LE VIOLAZIONI PIÙ DIFFUSE AL VOLANTE

1 Fermarsi o sostare nei luo-ghi vietati a un moscovita costerà 2.500 rubli (62,4

euro); nel resto della Russia 300 rubli (7,4 euro)

2 Superare il limite di velo-cità nel centro della ca-pitale russa significherà

sborsare 3.000 rubli (73,6 euro); nelle altre città 1.000 rubli (24,5 euro)

3 Passare con il rosso a un automobilista di Mosca e San Pietroburgo costerà

1.000 rubli (24,5 euro)

resto, grazie al clamore susci-tato dalla stampa e al sostegno personale di un deputato. E Ga-lina ha fondato l’organizzazio-ne "Uguaglianza per tutti di fronte alla Legge e in Tribuna-le”, che si propone di stare al fi anco di imprenditori coinvol-ti in casi simili.All’inizio del 2011 i Konovalov

hanno conseguito due successi: il Tribunale distrettuale di Kra-snodar ha ammesso errori di procedura ed ha riaperto il caso; successivamente la corte d’ap-pello di Vladimir si è espressa a favore dei Konovalov.Nel corso della loro battaglia, sono stati sostenuti da Jana Ja-kovleva, direttrice fi nanziaria

IN BREVE

Incubo incendi,

si corre ai ripari

Flash mob per promuovere la natalitàGli utensili dell'uomo di Neanderthal

L’incubo incendi minaccia di nuovo la Russia. Dopo la dif-fi cile estate 2010, funestata da una canicola eccezionale e da una lunga siccità, con le fi am-me e il fumo che hanno asse-diato persino la capitale e cau-sato 60 vittime, i roghi, nelle scorse settimane, sono torna-ti a divorare terre e villaggi. Così, con l’arrivo della prima-vera, anche questa volta come l’anno scorso, i primi incendi hanno interessato la Siberia

Prendono piede a Mosca i fl ash mob e coinvolgono anche i meno giovani, con l'obiettivo di dif-fondere messaggi sociali.Uno in particolare, sembra stare molto a cuore agli anziani mo-scoviti: il calo della natalità in Russia. Così nella metropolitana della capitale, due settimane fa, sono entrati in azione 3mila pensio-nati che aderiscono all'associa-zione "Generazione maggiore". Questi arzilli nonnini, viaggian-do per tre volte sulla linea cen-trale da un capolinea all'altro,

Un tesoro della preistoria sco-perto da un gruppo di archeo-logi coordinato dal Centro na-zionale ricerche scientifiche francese (Cnrs), in un sito vici-no a Bizovaya, sulle colline pe-demontane degli Urali polari. Si tratta di una sorta di casset-ta degli attrezzi con oltre 300 utensili in pietra, appartenenti all’uomo di Neanderthal e risa-lenti a 33mila anni fa. Ciò testimonierebbe che questi nostri antenati si sono spinti molto più a Nord di quanto ri-tenuto fi nora.

e l’estremo Oriente russo, pro-vocando la morte di un capo bri-gata dei pompieri nella regione di Zabaikal e distruggendo mi-gliaia di ettari di foreste e taiga. Particolarmente colpita la città di Birobidjan, 70.000 abitanti, nella regione di Kamchatka. Il Presidente Dmitri Medvedev ha allertato le autorità locali, perché non si ripeta lo scenario dell’anno scorso. Sono 240mila i soldati e centi-naia i mezzi militari mobilitati dal governo russo per aiutare i vigili del fuoco a combattere le fi amme e ad arginare l'avanza-ta del fuoco.

con una pettorina con su scrit-to: C'è qualcosa che non va? Par-torite!, cercavano di sensibiliz-zare i pendolari al problema.Agli altri viaggiatori distribui-vano volantini con i dati nega-tivi sulla situazione demografi -ca della Russia.Studi scientifi ci prevedono che nel 2016 la popolazione della Federazione scenderà a 134 mi-lioni (oggi, 143 milioni) e senza immigrati toccherà i 125 milio-ni. Per ogni donna russa attual-mente si contano 1,3 fi gli, come in Spagna e in Italia.

ALA

MY/PH

OTA

S

GETTY IMAGES/FOTOBANK

ITA

R-T

ASS

ANNA ARTEMEVA

Page 4: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

04 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYSanità

La nuova cura per guarire un sistema malato

Salute Medici e cittadini guardano con speranza e attenzione alla recente riforma del servizio sanitario nazionale

GALINA MASTEROVARUSSIA OGGI

Addetti ai lavori e pazienti si

chiedono se grazie alle nuove

norme si potranno finalmente

ottenere le infrastrutture e i

servizi che spetterebbero loro

secondo la Costituzione.

Quando di recente Evgenia Iva-novna è giunta in ospedale, sua fi glia Zoja ha sentito intuitiva-mente che avrebbe dovuto dare una bustarella all’infermiera, pur non trattandosi di una cli-nica privata. Le ha consegnato un biglietto da 500 rubli, circa 13 euro. I sociologi dicono che il punto non è tanto il valore della bustarella, ma la sua esi-stenza. Sulla carta i russi hanno diritto all’assistenza medica gra-tuita, secondo quanto dice la Costituzione del 1933. In realtà vige un sistema diviso in due: un’assistenza medica privata e un apparato sanitario statale zoppicante. I tagli hanno por-tato a ospedali in cattivo stato e lavoratori frustrati e pagati con stipendi da miseria. Nei giornali si susseguono gli articoli su situazioni antigieni-che negli ospedali e su strumen-ti medici che vengono steriliz-zati nelle pentole. Dmitri Pushkar è un chirurgo di fama mondiale. Gli chiediamo se è di-sposto a combattere per lavo-rare. «Lotto per la mia attrez-zatura e affinché vengano isolati i muri umidi della mia sala operatoria. Devo lottare per tutto».Il governo russo punta su rifor-me su larga scala e ha messo a disposizione più di sette miliar-di di euro per il sistema sanita-rio, la modernizzazione degli ospedali e per una retribuzione migliore del personale medico. Un tasso di mortalità straordi-nariamente elevato, soprattutto tra i neonati, ha accelerato il processo. Alcuni demografi sti-mano che la popolazione russa scenderà entro il 2050 da 142 a

Una vista dei locali dell’ospedale moscovita intitolato al dottor Burdenko e fondato 300 anni fa

Quanto si spende per la salute

100 milioni. Ma nessun trend è irreversibile: i russi che posso-no contare su una vita più lon-geva e sana tendono ad avere più bambini. Il governo ha pro-gettato in tutto il Paese una serie di centri sanitari specializzati in malattie cardio-circolatorie e malattie tumorali e ha pro-messo investimenti ingenti sul versante della prevenzione, com-pletamente trascurata in epoca sovietica. La popolazione ha scarsa fi du-cia nel proprio sistema sanita-rio statale. E non pochi optano per una copertura privata e co-loro che possono permetterselo preferiscono curarsi all’estero.Così le somme pagate al perso-nale sanitario per ottenere cure adeguate non vengono vissute dagli utenti come bustarelle estorte. Questo è quanto Zoja ha dovuto vivere sulla propria pelle quando è entrata nell’ospe-dale con sua madre malata. «Ap-pena varcata la soglia, bisogna dare soldi a tutti, si pagano le infermiere, il medico, il chirur-go e il materiale di pronto soc-corso. Ovviamente nessuno ti dice in faccia che se non paghi riceverai un’operazione all’ap-pendice soltanto di seconda classe». Nell’ambito delle riforme, i sa-lari dei medici vengono incre-mentati fi no al 35%, ma sicco-me si trovano a un livello estremamente basso, l’aumento non sarebbe decisivo, secondo quanto afferma Kirill Danishe-vski, analista indipendente del settore sanitario. Dmitri Pu-shkar non attribuisce la respon-sabilità di un sistema sanitario scadente soltanto alla situazio-ne economica. Si tratterebbe piuttosto di un problema mo-rale. «È impossibile realizzare una riforma in un anno, possia-mo però iniziare a pensare di-versamente e a distinguere tra buoni e cattivi medici, premian-do i primi in maniera adegua-ta», conclude Pushkar.

CAMILLA SHINRUSSIA OGGI

Tra i progetti realizzati, la

prima foresteria pediatrica. E a

Beslan, percorsi di supporto

psicologico ai piccoli superstiti

dell’attentato del 2004.

Al fianco dei bambini che soffronoLa storia L’esempio di Ennio Bordato, che da undici anni assiste i piccoli malati russi

Il sorriso di un bimbo guarito è la vittoria più grande dopo una lunga malattia. E pensare che tutto è partito da un Sos lanciato via Web. Era il 2000, data di nascita dell’Associazione “Aiutateci a salvare i bambini Onlus ”. «Co-nosco la Russia da trent’anni, è la mia patria dell’anima - rac-conta il presidente Ennio Bor-dato -. Per questo, negli anni terribili della transizione dall’Urss alla Russia, è matu-rata in me la voglia di aiutare la sua gente. Così un bel gior-no, dal banner che ho visto sul sito Internet di un amico russo, ho scoperto il gruppo di volon-tariato Padre Aleksandr Men,

LE PERCENTUALI

35 percento è l’incre-mento dei salari dei medici nell’ambito

delle future riforme

71 percento dei rus-si ha messo in dub-bio di ricevere soste-

gno medico sufficiente in caso di emergenza. La Russia occupa il terzo posto, dietro il Giappone (85%) e l’Ungheria (83%)

a dormire in luoghi di fortuna, lontani dai fi gli». Così la Onlus ha trovato i fi nanziamenti per acquistare una grande casa nella regione di Mosca, ristrutturar-la e arredarla per la foresteria, aprendola nel 2007. Inoltre l’associazione segue at-tività a Beslan, in favore dei pic-coli scampati alla tragedia della scuola n. 1; ha ricostruito il re-parto di Oncologia pediatrica della Clinica Rdkb e dato vita a “Tu non sei solo! Orfani di Russia”, per trovare famiglie a bimbi gravemente malati. Quelli guariti, restano legati alla Onlus. È il caso di Olga, che dopo aver trascorso una lunga degenza in ospedale, ora fa la volontaria e si è sposata nella chiesa della clinica, sede del Gruppo Padre Men. Numerosi progetti per bambini anche in altre regioni russe, come Ar-changelsk e Ivanovo.

Per informazioniwww.aiutateciasalvareibambini.org

" Conosco la Russia da 30 anni, è la mia patria dell’anima e negli anni ter-

ribili della caduta dell’Urss volevo dare il mio aiuto. Un bel giorno, ho scoperto sul Web i volontari di Padre Aleksandr Men, attivi pres-so la Clinica Rdkb di Mosca. Da qui è nato tutto”

LA TESTIMONIANZA

Ennio BordatoPRESIDENTE DI AIUTATECI A SALVARE I BAMBINI

attivo presso la Clinica Rdkb di Mosca. Raccolsi dei fondi e vi-sitai l’ospedale dei bambini più grande e importante della Fe-derazione».Bordato, nel suo lavoro, ha sem-pre trovato comprensione e col-laborazione. Tra i progetti rea-lizzati, il più signifi cativo è la

prima foresteria pediatrica russa, la Casa della Speranza, nata per rispondere alla neces-sità della Clinica Rdkb di avere una struttura di accoglienza per la permanenza dei bambini on-cologici in fase di riabilitazio-ne. «In moltissimi casi – raccon-ta – le mamme erano costrette

E il primario critica il ministro

Le affermazioni contro le riforme del sistema sanitario fatte da un medico hanno provocato la dura reazione dei funzionari del Mini-stero della Salute. Si sono senti-ti offesi e hanno indirizzato una lettera a Putin, per chiedergli di proteggerli dalle critiche di Leo-nid Roshal, direttore dell’Istituto di Ricerca del reparto di Chirur-gia e Traumatologia Pediatrica d’emergenza di Mosca. La lettera vuole essere una risposta al di-scorso del dottor Roshal che, lo scorso 12 aprile, aveva attacca-to le riforme del sistema sanita-

rio condotte dal ministro Tatia-na Golikova. «Se il suo intervento mirava a distruggere tutto quello che facciamo, portando in un vi-colo cieco la causa cui dedichia-mo tutto il nostro tempo, allora ci è riuscito», si legge nella lettera. Per il resto, non è del tutto com-prensibile come Putin potrebbe «difendere dalle critiche» i sotto-posti del ministro Golikova. No-nostante il tono alquanto duro con cui ha definito la propria po-sizione, il dottor Roshal non ol-trepassa i limiti dei temi profes-sionali nella sua denuncia.

La Casa della Speranza

PHO

TOX

PRESS

ITA

R-T

ASS

UFF

ICIO

STA

MPA

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

Page 5: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

05

LE DUE ANIME DI IVAN ZAYTSEV, FIGLIO D’ARTE E NAZIONALE AZZURRO

DI VOLLEY

AP

Abbonatevi

gratuitamente

all’edizione elettronica di Russia Oggi

www.russiaoggi.it/iscrizione

Le aziende italiane fanno affari a Kaluga

Industria Procedure più snelle e incentivi attirano molti imprenditori nella regione

LUCIA BELLINELLORUSSIA OGGI

Per primi sono arrivati i

tedeschi. Poi gli svedesi e i

coreani. Per sfruttare le

potenzialità di un’area che

molti definiscono

la “Detroit d’Europa”.

Le istituzioni hanno spianato la strada. Ora tocca agli imprenditori percorrerla. Si potrebbe sintetizza-re così il pensiero di Vittorio Gab-banini, sindaco del piccolo comune di San Miniato, in provincia di Pisa. A marzo una delegazione del Co-mune e della Provincia ha visitato la Russia, passando per Mosca, San Pietroburgo e Kaluga, per presen-tare il proprio territorio e firmare protocolli d’intesa con amministra-zioni e organizzazioni locali.Perché avete puntato sulla Rus-

sia, e in particolare su Kaluga?

La Russia è un Paese interessan-te, con un mercato dinamico e in continua crescita. E la regione di

La Zuegg scommette su Kaluga. E lo fa puntando 25 milioni di eu-ro. A tanto infatti ammonta l’in-vestimento del gruppo veronese, che nel luglio scorso ha aperto un nuovo stabilimento su sei ettari di terreno a Malojaroslavetz, piccolo centro affacciato su Mosca, nella zona Nord orientale di Kaluga.Nello stabilimento, circondato da campi e macchie di betulle, la Zuegg produce semilavorati di frutta per lo yogurt.«Da quando è partito il progetto, la collaborazione da parte delle autorità è sempre stata massima», spiega il direttore generale Gian-maria Desenzani, convinto che la centralità del territorio, lonta-no però dal traffico della capitale, sia ideale per «presidiare il mer-cato russo da vicino, agevolando al contempo i rapporti con alcuni grossi clienti».Qui il gruppo veronese ha creato 60 posti di lavoro (a breve potreb-bero aumentare fino a 100), in un’area che avverte come pressan-te il problema della disoccupazio-

Kaluga rappresenta questa cresci-ta al meglio. Abbiamo stretto col-laborazioni con la Camera di com-mercio di San Pietroburgo e siglato accordi con quella di Tarusa. L’im-pressione è stata molto positiva. Il prossimo passo spetta agli impren-ditori e alle Camere di commercio.Quali difficoltà rischiano di incon-

trare gli imprenditori?

Credo che non ce ne siano di par-ticolari. Bisogna solo trovare il ca-nale giusto per inserirsi in questo mercato. Ovviamente un impren-ditore non può fare tutto da solo. Serve il sostegno degli organi locali e delle Camere di commercio.La burocrazia non fa paura?

Non è un ostacolo insormontabile. All’arrivo in Russia non avevamo nemmeno le bozze dei protocol-li che poi abbiamo firmato. Eppure abbiamo siglato accordi con Came-re di commercio molto importanti senza contatti precedenti. Non bi-sogna farsi intimorire prima di af-frontare le questioni.

ne. «La burocrazia delle dogane non facilita gli investimenti, - dice Desenzani - ma non si tratta di problemi insormontabili: dobbia-mo solo capire la loro mentalità e adeguarci alle richieste. L’inseri-mento nello staff di personale lo-cale, che possa interagire diretta-mente con loro, è fondamentale». Da potenziare, secondo Desenza-ni, anche le infrastrutture: «Questo è il piano che sta perseguendo il governatore della Regione: attrar-re investimenti stranieri per garan-tire lo sviluppo infrastrutturale e assicurare la crescita del reddito medio della popolazione».

INTERVISTA VITTORIO GABBANINI, SINDACO DI SAN MINIATO

“La burocrazia non è un ostacolo”Con la Zuegg 60 posti di lavoro

4MOTIVI PER INVESTIRE A KALUGA

1 La posizione geografica: la regione si trova a pochi chi-

lometri da Mosca, senza però il traffico della capitale

2 Disponibilità degli enti lo-cali: il sostegno delle istitu-

zioni è fondamentale per argina-re le difficoltà burocratiche

3 Infrastrutture: la rete auto-stradale comprende l’auto-

strada di Kiev, l’autostrada Kalu-ga, collegata con la Bielorussia, e il Grande Anello di Mosca

4 Ricerca di personale: la Re-gione ha creato centri di

formazione impegnati nell’in-serimento di manodopera qua-lificata

" Come capo di governo della Regione, non mi interessa quanti soldi

l’azienda investe. L’importante è che voglia lavorare onestamente e in modo efficiente. Vantiamo una buona reputazione tra i part-ner commerciali stranieri e sul nostro territorio ci sono esempi di imprese italiane che hanno avuto successo. E abbiamo anche tanti nuovi progetti in cantiere”

CITAZIONE

AnatoliArtamonovGOVERNATORE DELLA REGIONE

Situata a un centinaio di chilo-metri a Sud-Ovest di Mosca, la regione di Kaluga (30mila chi-lometri quadrati per un milio-ne e 16mila abitanti) da alcuni anni è diventata meta di inve-stimenti da parte di numerose compagnie straniere. Colossi in-dustriali che hanno capito come sfruttare i vantaggi di una re-gione priva di importanti risor-se naturali, ma capace di ren-dersi competitiva giocando su altri fronti: posizione geografi -ca, disponibilità degli enti lo-cali, burocrazia meno rigida e politica di sostegno agli inve-stimenti.Nel 2007, infatti, la tedesca Vol-kswagen ha inaugurato la sta-gione degli insediamenti esteri aprendo uno stabilimento nel parco industriale di Grabzevo, fi no a diventare l’attuale spon-sor della squadra di calcio della città. Dopo di lei sono arrivati Samsung, Volvo e Nestlé. E poi ancora L’Oréal, Peugeot e Ci-troen, per un giro d’affari che nel 2008 ha sfi orato la soglia di un miliardo di euro. Da qual-che tempo stanno arrivando anche gli italiani. A lanciarsi nella corsa agli investimenti, il gruppo veronese Zuegg, attivo nel mercato di succhi di frutta e confetture, che nel 2010 ha av-

viato nella frazione di Maloja-roslavetz uno stabilimento per la produzione di semilavorati di frutta. Anche la Bozzola Spa lo scorso anno ha siglato un ac-cordo di collaborazione per co-struire tre sistemi di stoccaggio di cereali. Altre compagnie, come Ipa International, hanno invece progettato e realizzato in loco impianti su commissione, affidati in gestione a realtà russe. A fi anco di chi investe c’è chi per adesso si limita a osservare con interesse la Federazione: Al-berto Bauli, presidente dell’omo-nimo gruppo veronese, pochi mesi fa ha organizzato a Mosca il primo forum italo-russo dell’industria del pane, della pasta e dei dolci. «Per adesso non abbiamo accordi operativi in Russia. Credo che i tempi di attesa alle dogane spaventino un po’, ma ci sono tutti i pre-supposti per avviare interessan-ti iniziative». Gli investimenti non frenano neanche davanti alla scarsità di risorse naturali, come nel caso di Kaluga. Se-condo uno studio di Kpmg e dell’Unione russa degli indu-striali, i fattori “soft” (legisla-zione, incentivi fi scali, efficien-za, disponibilità e capacità della autorità locali) pesano di più dei cosiddetti fattori “hard”, come risorse naturali, posizione geo-grafi ca e infrastrutture, sui quali si può ovviamente esercitare un’infl uenza limitata. E proprio per incentivare gli investimen-ti stranieri e spingere verso lo sviluppo di aree industriali, a Kaluga sono stati creati due enti

L’interno degli impianti dello stabilimento Zuegg in terra russa

La sede di Volvo a Kaluga: è un investimento da 100 mln di euro

pubblici: la Oao, Corporazione per lo sviluppo della regione di Kaluga, e la Auko, Agenzia per lo sviluppo regionale della re-gione di Kaluga, che interagi-scono con gli imprenditori. A ciò si aggiunge la realizzazione di centri per la formazione di personale qualifi cato. Anche se alcune aziende italiane prefe-riscono curare in proprio gli aspetti formativi. «Non voglia-mo solo preparare il personale,

ma anche creare un ambiente sociale di qualità, attraverso la creazione di nuovi posti di la-voro», ha dichiarato in un’in-tervista il presidente della Re-gione, Anatoli Artamonov, precisando poi: «Cerchiamo di essere un passo avanti rispetto alle esigenze dei nostri investi-tori. Ad oggi infatti la nostra esperienza è considerata una delle più brillanti di tutta la Russia».

Il tessuto economico si ba-sa soprattutto sulla gran-de industria. Ed è forte la presenza di marchi auto-mobilistici

Negli ultimi sei anni, la produzione è triplicata. Gli addetti impiegati sono ol-tre 130mila

Le risorse

della regione

sono i nuovi posti di lavoro creati in dodici mesi grazie agli investi-menti stranieri. Nell’ultimo anno la produzione industriale è cre-sciuta del 44,7%

5.000IL NUMERO

Lo stabilimento della veronese Zuegg a Malojaroslavetz, nella regione di Kaluga, avviato nel 2010

Gianmaria Desenzani

Direttore generale di Zuegg

Investimenti

RIA

-NO

VO

STI

RU

SLA

N S

UK

HU

SHIN

(3)

PHO

TOX

PRESS

ITAR

-TASS

LUC

IA B

ELLI

NEL

LO

Page 6: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

06 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYEconomia

MARCO MARCATILI RUSSIA OGGI

La grande crisi internazionale

sembra alle spalle. Il 2010 si è

chiuso con una crescita del 23%

e per l’anno in corso si

annuncia un proseguimento

della corsa.

LA MECCANICA FA DA TRAINO AL MADE IN ITALY

La Russia torna a essere uno dei principali mercati di sboc-co per il made in Italy. Segno che la grande crisi internazio-nale è ormai alle spalle e che nella Federazione sta crescen-do l’attenzione verso i prodot-ti di qualità della Penisola. Tra i settori più interessati da questo fenomeno ci sono la meccanica strumentale e il tes-sile abbigliamento, due com-parti tradizionali dell’export verso la Russia, quanto meno fi no al 2008.Prima cioè della crisi econo-mica che ha colpito i consumi dei russi abbienti, provocando nel 2009 un calo dell’export verso la Federazione nella mi-sura del 38,6%. Nel 2010 è par-tita la ripresa, con le esporta-zioni che si sono attestate intorno agli 8 miliardi di euro, con un aumento del 23% ri-spetto all’anno precedente. Tra i sistemi produttivi, la re-

Componenti elettriche di circuiti stampati destinate alla produzione di computer. L’interscambio è tornato a cresc

gione Marche continua a fare da regina per valore percentua-le delle merci esportate in Rus-sia (6,6%), seguita dall’Emilia Romagna (3,2%) e dal Veneto (2,8%). «La domanda di elet-tronica proveniente dalla Rus-sia è tendenzialmente di fascia medio-bassa, mentre quella a più alto valore aggiunto non è ancora intercettabile in quanto soddisfatta da propri circuiti di offerta a stampo militare», os-serva Giovanni Tridenti, presi-dente e ad della Somacis pcb industries, azienda anconetana che produce circuiti stampati.

E questo è solo un esempio di barriera all’entrata riscontra-bile in un settore ad alto valore tecnologico, perché dalla Savel-li Ascensori di Fermo, che dal 1976 opera nella costruzione e montaggio di ascensori e affini, confermano come «per questo tipo di produzioni risulta più facile operare in Europa, per-ché in territori extracomunita-ri, come la Russia, vengono ri-chieste delle conformità e delle certifi cazioni di prodotto, come il certifi cato Gost, molto costo-se per una piccola o media im-presa italiana».

38,6%Il calo dell’export ita-liano verso la Russia nel corso del 2009, anno in cui si è avver-tita la massima inci-denza della crisi

23%La risalita nel corso del 2010, quando so-no state poste le basi per un nuovo trend ri-alzista, in corso anche nel 2011

6,6%La quota di export generata dalle Mar-che, che guida la gra-duatoria per regioni davanti all’Emilia Ro-magna e al Veneto

LE CIFRE

Le regioni più esposte alla Russia L’incidenza in termini percentuali

TAI ADELAJARUSSIA PROFILE

Il Cremlino appronta un

documento per rassicurare gli

stranieri e rendere affidabili gli

investimenti. E da luglio i

membri del governo non

potranno entrare nei Cda.

Riforme, un decalogo per rilanciare l’economia e modernizzaAffari Nel mirino l’intreccio tra politica e finanza. Con dieci disposizioni Medvedev traccia la rotta per aumentare la produttività attraverso la t

Il Presidente Dmitri Medvedev ha presentato a Magnitogorsk, nella capitale dell’acciaio, un documento che alcuni analisti hanno subito ribattezzato come “I dieci comandamenti di inve-stimento”. Si tratta di una serie di disposizioni ideata per au-mentare la trasparenza e atti-rare capitali, soprattutto dall’estero. «Abbiamo bisogno di tecnologia, abbiamo bisogno di denaro. E ci serve la fi ducia e l’interesse degli investitori russi e di quelli stranieri», ha spiegato, ribadendo poi che è impegnato in prima persona a combattere la corruzione. Tra le decisioni, Medvedev ha di-sposto il dimissionamento, a par-tire dal 1˚ luglio, di tutti i mem-bri del governo dai consigli di amministrazione delle imprese pubbliche. Come è accaduto ad aprile a Ygor Secin, ex ad dell’azienda petrolifera statale

Rosneft. Inoltre, Medvedev ha in-caricato il Ministero per lo Svi-luppo economico di rimuovere normative rigide e regolamenta-zioni inutili che potrebbero esse-re d’intralcio all’economia. Se qualcuno desidera investire, bi-sogna procedere senza troppa bu-

rocrazia. Quindi ha previsto di privatizzare una serie di attivi-tà economiche e, in autunno, prenderà corpo un fondo per in-vestimenti diretti, con una do-tazione pari a 1,34 miliardi di euro. Inoltre, per venire incon-tro alle crescenti richieste del

ceto medio, è stato approntato un programma di defi scalizza-zione su pensioni e assicurazio-ni sanitarie. Le buone intenzio-ni quindi non mancano e a questo punto si passa alla fase esecutiva, con la consapevolez-za che la posta in gioco è alta.

A sinistra, Ygor Secin, scaricato dal Cda di Rosneft ad aprile. Primo esempio delle novità presidenziali

Aleh Tsyvinski

Sergei GurievTHE MOSCOW TIMES

Già in passato Medvedev aveva parlato della necessità di attrar-re in Russia nuovi investimenti lo-cali ed esteri, definendo asfittico l’attuale clima di investimenti del Paese. Questa volta però il Presi-dente è passato alle vie di fatto, annunciando iniziative concrete e misure specifiche, e stabilendo le scadenze entro cui implemen-tarle. E poiché alcune di queste soluzioni sembrano destinate a scatenare la decisa opposizio-ne di influenti gruppi di interes-se, le riforme si presentano co-me un importante banco di prova per misurare l’effettivo potere di Medvedev e la possibilità che egli si ricandidi per un secondo mandato. Un successo anche so-lo parziale delle sue idee gli con-sentirebbe di basare la propria

COMMENTO

Mai più manager pubblici dipendenti dalle istituzioni

campagna elettorale sui temi del-la trasparenza e della lotta alla corruzione.Affermando con semplicità ed ef-ficacia che chi teme la trasparen-za ha qualcosa da nascondere, Medvedev non ha lanciato certo un’accusa astratta: le ripetute ri-chieste avanzate da Navalny per visionare i verbali delle assem-blee dei consigli di amministra-zione di diverse compagnie stata-li hanno incontrato una resistenza enorme. Due compagnie hanno addirittura tentato, senza riuscir-vi, di modificare la legge, per re-spingere le richieste di informa-zioni avanzate dagli azionisti. Ma la più controversa delle proposte di Medvedev è quella che preve-de la rimozione dei burocrati di spicco dai Cda pubblici. Così fa-cendo, di fatto, si vanno a tocca-re interessi rilevanti e non è detto che alla fine le buone intenzioni vadano in porto.

DAI MERCATI ARRIVANO SEGNALI DI MIGLIORAMENTO

MOLTO RICHIESTI ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI

ESPORTAZIONI I SETTORI CHIAVE

3LE REGIONI PIÙ DINAMICHE NELL’EXPORT

1 Marche. È la regione tra-dizionalmente più esposta sul mercato russo (6,6%

del totale nazionale, in pratica più del doppio rispetto alla se-conda) per le competenze matu-rate nel calzaturiero di alta qua-lità e per i legami costruiti negli anni tra gli imprenditori dei due Paesi

2 Emilia Romagna. Si piaz-za al secondo posto (con una quota del 3,2%),

raccogliendo i frutti di una stra-tegia da sempre basata sulla ca-pacità dei distretti di muoversi in maniera unitaria

3 Veneto. Sul gradino più basso del podio (2,8%), è presente in Russia così

come su tutti i mercati dell’Est

TERRITORIORussia (in euro)

Import Export

Piemonte 79.775.333 623.082.642

Lombardia 2.309.813.291 2.381.940.368

Veneto 280.549.021 1.281.050.975

Emilia Romagna 306.479.272 1.350.227.633

Toscana 219.032.255 379.772.111

Umbria 8.608.297 67.45.950

Marche 21.619.773 590.649.992

ITALIA 13.078.230.066 7.923.252.698

TERRITORIOQuota Russia su mondo (%)

Import Export

Piemonte 0.3 1.8

Lombardia 2.0 2.5

Veneto 0.7 2.8

Emilia Romagna 1.2 3.2

Toscana 1.1 1.4

Umbria 0.3 2.1

Marche 0.3 6.6

ITALIA 3.6 2.3

AFP

/EA

ST N

EWS

GET

TY IM

AG

ES/F

OTO

BA

NK

Page 7: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

07

Finanza

Nel 2010 il valore dell’export italiano in tutto il mondo si è attestato a 337,6 miliardi di euro, ma oltre la metà (57,2%) ha riguardato i mercati di sboc-co dell’Europa allargata e solo il 7,1% i Paesi Bric. Una quota in graduale cresci-ta rispetto agli anni scorsi, ma considerata ancora troppo esi-gua di fronte allo scenario in cui la ripartenza dei nuovi or-dinativi arriverà soprattutto da questi Paesi.

Tra le aree emergenti, la Rus-sia è uno dei Paesi, insieme alla Turchia e alla Cina, in cui il made in Italy sta dando buone soddisfazioni, ma è da segna-lare come non si è ancora riu-sciti a ritornare sui livelli pre-crisi, quando l’Italia vendeva in Russia 10,5 miliardi dei suoi prodotti. Una differenza di circa 2,5 miliardi che può essere spie-gata dalla forte difficoltà eco-nomica, ma solo in parte. Perché se ormai è assodato che il futuro è sui mercati emer-genti, è un fatto che le nostre imprese giocano ancora trop-po in casa. Non è tanto una pigrizia di fondo o uno scarso coraggio a bloccare i nostri imprenditori sui mercati tradizionali, quan-to piuttosto una dimensione d’impresa troppo piccola per penetrare nelle aree emergen-ti, una distanza rilevante dai nuovi mercati di sbocco e un contesto istituzionale ritenuto dagli operatori ancora fram-mentario per interloquire con i nuovi giganti.

cere dopo la crisi internazionale

Se le Generali

puntano su Mosca

Il board di Generali ha acceso i fari su Mosca. Presentando i da-ti dell’ultimo trimestre, che ha vi-sto la compagnia assicurativa in forte ripresa, il ceo Giovanni Pe-rissinotto ha spiegato: «Abbiamo conversazioni con la banca russa Vtb per esplorare la possibilità di fare assieme affari, non solo nella bancassurance ma anche con al-tri tipi di assicurazione». Le con-versazioni con l’istituto di credito, di cui le Generali hanno recente-mente acquisito l’1% del capitale con un investimento di 300 mi-lioni di euro, riguardano anche la possibilità di «creare una società che abbia una distribuzione mul-ticanale com’è nella nostra tra-dizione», ha aggiunto il numero uno del gruppo triestino.

are il Paesetrasparenza delle procedure e nuovi investimenti

Daniele Mellana EAST CAPITAL

PER L’ITALIA

L’interpretazione delle vicende politiche interne russe è sempre stata particolarmente difficile. I mesi che ci avvicinano alle ele-zioni presidenziali indicano, però, che è in atto un cambiamento. I prodromi vanno ricercati nell’in-tervento del Presidente Medve-dev al Forum di Davos nel gen-naio scorso, dove ha indicato le linee del piano di modernizzazio-ne, volto a fare della Russia un posto più attraente e ospitale per stabilire iniziative economiche e pianificare investimenti. Il piano è articolato in dieci punti che ri-guardano privatizzazioni e risorse per la tecnologia, ricerca e infra-strutture. Gli osservatori più scettici po-trebbero classificarlo come un proclama di buone intenzioni, ma

IL PARERE DELL’ESPERTO

Entra nel vivo la campagnaper le elezioni presidenziali

gli sviluppi più recenti indicano che ci sono le condizioni per re-alizzarlo. Ad aprile, nella città di Magnitogorsk, Medvedev ha ri-lanciato il tema della moderniz-zazione. Gli argomenti sviluppati sono stati la lotta alla corruzione, l’attrazione di investimenti (con l’ottimizzazione del quadro nor-mativo), il miglioramento dell’ef-ficienza economica tramite le privatizzazioni, più altre facilita-zioni come il rapido ottenimento dei visti. La nota positiva è che le misure contenute nel Manifesto sono ora associate a scadenze, le prime già previste entro l’estate, come la riduzione dei tempi per otte-nere le licenze. Le recenti dimis-sioni del vice primo ministro Ygor Secin dalla presidenza di Rosneft, vanno lette nel quadro delle indi-cazioni presidenziali per allenta-re la presenza politica nella vita economica del Paese.

IN BREVE

È boom per i trattori italiani La Banca centrale russa alza i tassi

È Mosca la piazza più promet-tente per i trattori made in Italy. Secondo i dati rilevati dai pro-duttori italiani, l’export del comparto è cresciuto del 22% nei primi tre mesi dell’anno, trainato soprattutto dalla do-manda proveniente dai merca-ti emergenti (i cosiddetti Bric). In particolare, gli ordini prove-nienti dalla Federazione hanno segnato un balzo del 71% nel confronto anno su anno.

Gli ultimi mesi hanno visto la firma di diversi accordi tra i due Paesi. In particolare, New Holland Agriculture. L’azienda numero uno al mondo per gamma di macchine e in-novazione (ha realizzato il primo trattore alimentato a idrogeno e controlla circa un quarto del mercato italiano), ha siglato un’alleanza con Kamaz, società leader del mercato russo.

Prosegue la stretta monetaria da parte della Banca Centrale della Federazione, mossa dalle preoccupazioni relative all’im-pennata dei prezzi al consu-mo.Il tasso ufficiale è stato portato dall’8% all’8,25%, che signifi ca sette punti percentuali in più rispetto a quelli praticati nell’area euro. Secondo gli ul-timi dati ufficiali, relativi al con-suntivo di maggio, l’infl azione

nel Paese corre al ritmo del 9,6% contro il 6% netto riscontrato ad aprile 2010.Il primo ministro Vladimir Putin ha stimato per l’anno in corso un’infl azione tra il 6,5 e il 7% medio, un valore comunque net-tamente superiore al progresso del prodotto interno lordo, che non dovrebbe superare il 4-4,5% rispetto al 2010. Nel primo tri-mestre dell’anno la crescita del pil si è attestata al 4,2%.

TIM GOSLING RUSSIA OGGI

Anche nella Federazione si fa

strada il trend internazionale.

Le aspettative dei mercati

migliorano. Contagiato anche il

listino della capitale. E adesso

occhi puntati sugli azionisti.

Listini Cresce la fiducia e gli istituti di credito preparano il collocamento azionario

Dopo un inizio di 2011 all’in-segna dell’ottimismo, sta ritor-nando d’attualità la stagione delle Ipo (Initial public offering), con un numero crescente di aziende che si quota o fa passi in avanti verso la Borsa. Un se-gnale inequivocabile di come la fase più dura della crisi sia ormai alle spalle e che il futuro registrerà una crescita della piazza finanziaria moscovita. Merito soprattutto degli abbon-danti fl ussi di capitale prove-nienti dagli investitori tradizio-nali, che vedono nella Russia uno dei Paesi più stabili tra le economie emergenti.A metà aprile la Nomos Bank ha lanciato la sua Ipo, la prima da parte di una banca commer-ciale russa non controllata dallo Stato. Sul mercato ha colloca-to il 22% del proprio capitale, al massimo della forchetta (co-munque predisposta su mul-tipli contenuti rispetto a quelli in uso solo pochi anni fa). In cassa sono entrati così circa 600 milioni di euro, che verranno utilizzati per rica-pitalizzare la banca, a corto di riserve dopo aver acquisito nel dicembre scorso la Khanty-Mansiysk Bank. Nomos realizza la maggior parte dei propri utili nel corporate banking, grazie alla notevole esposizione nei confronti della sua società madre, il gruppo Ist con sede a San Pietrobur-go, molto forte nei settori inge-gneristico, delle miniere d’oro

In Borsa torna la stagione delle Ipo

" Nomos è in un’ottima posizione rispetto al resto del settore. Durante la

crisi ha sofferto meno della mag-gior parte delle banche russe e i suoi asset sono di buona qualità. Con la ripresa dell’economia, sarà in una situazione privilegiata per intercettare l’interesse degli inve-stitori, anche internazionali”

" La domanda di elettronica proveniente dalla Russia è tendenzialmente di fascia

medio-bassa, mentre quella a più alto valore aggiunto non è ancora intercettabile in quanto soddisfatta da propri circuiti di offerta a stampo militare”

LA FRASE

LA DICHIARAZIONE

Leonid SlipchenkoANALISTA FINANZIARIO DI URALSIB

Giovanni TridentiIMPRENDITORE

Il valore in eurodelle ipo in arrivo

35 mld

La somma incassata in euro

600 mln

Il capitalequotato

22 %

La quotazione

di Nomos Bank

Broker finanziari al lavoro alla Borsa di Mosca

e delle spedizioni. La buona riuscita dell’opera-zione, frutto anche dei fonda-mentali solidi della società (l’utile oscilla tra il 18 e il 20% per azioni, un dato cinque volte superiore alla media del setto-re) indica che il vento è cam-biato in campo fi nanziario, dopo una serie di rinvii per gli sbar-chi in Borsa attesi nei mesi scor-si. Gli analisti prevedono una pioggia di Ipo nel prossimo bien-nio, con una previsione di rac-colta intorno ai 35 miliardi di euro. Una somma considerevo-le, ma che comunque sfi gura di fronte ai 39 miliardi raccolti nel primo semestre del 2008, prima

cioè che la crisi defl agrasse. Il successo di queste opera-zioni dipenderà, comunque, dall’atteggiamento degli

azionisti di controlli: se sa-ranno ingordi, proponendo

quotazione elevate, il rischio di aste deserte sarà elevato. In caso contrario, contribuiranno a far crescere la piazza fi nanziaria di

Mosca, che non ha ancora rag-giunto dimensioni comparabili con il peso della sua economia. Ma l’attenzione verso il Paese è in crescita, come mostra il fatto che da gennaio a oggi è l’unico dei Bric a registrare un afflus-so netto degli investimenti in-ternazionali.

GETTY IMAGES/FOTOBANK(2)

AFP/EAST NEWS

Page 8: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

08 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYOpinioni

IL PRESENTE INSERTO DI DODICI PAGINE È REALIZZATO E PUBBLICATO DALLA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA), CHE SI ASSUME LA PIENA RESPONSABILITÀ DEI CONTENUTI.INDIRIZZO WEB: WWW.RUSSIAOGGI.IT E-MAIL: [email protected] TEL.: +7 (495) 775 3114 FAX: +7 (495) 988 9213 INDIRIZZO POSTALE: 24 ULICA PRAVDY, 4 - 12° PIANO, MOSCA, RUSSIA, 125993. EVGENY ABOV: DIRETTORE ED EDITORE; POLINA KORTINA: CAPOREDATTRICE; NIKITA DULNEV: RESPONSABILE DELLE PAGINE DI ECONOMIA; LUIGI DELL’OLIO: REDATTORE (ITALIA); ANDREI SHIMARSKY: ART DIRECTOR; NIYAZ KARIM: CURATORE DI INFOGRAFICHE E ILLUSTRAZIONI; ANDREY ZAICEV: RESPONSABILE DEL DESK FOTOGRAFICO; NICOLAI KOROLEV, DARYA KOZYREVA: PHOTO EDITOR; MILLA DOMOGATSKAYA: DIRETTORE DI PRODUZIONE; ILIYA OVCHARENKO, IRINA PAVLOVA: IMPAGINAZIONE; MARTIN ESPOSITO: CORRETTORE DI BOZZE; VSEVOLOD PULYA: RESPONSABILE DEL SITO RBTH.RU; GABRIELLA PERSIANI: REDATTRICE DEL SITO RUSSIAOGGI.IT (ITALIA). EDIZIONE ELETTRONICA A CURA DI: CAMILLA SHIN. TRADUTTRICI: ANNA BISSANTI, NADIA CICOGNINI, SIBILLA DI PALMA, MIRELLA MERINGOLO, MARZIA PORTA, SYLVIA KLEMEN; EKATERINA SOBOLEVA: RAPPRESENTANTE (ITALIA); FEDOR KLIMKIN: CURATORE DEGLI EVENTI (RUSSIA). LA VERSIONE ELETTRONICA DEL PRESENTE INSERTO È DISPONIBILE SU RUSSIAOGGI.IT. PER USUFRUIRE DI UNO SPAZIO PUBBLICITARIO SULL’INSERTO, CONTATTARE LA RESPONSABILE DELLA PUBBLICITÀ, JULIA GOLIKOVA AL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL: [email protected]©COPYRIGHT 2011, SPA ROSSIYSKAYA GAZETA. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. ALEXANDER GORBENKO: DIRETTORE DEL CDA; PAVEL NEGOITSA: DIRETTORE GENERALE; VLADISLAV FRONIN: CAPOREDATTORE CENTRALE.SONO VIETATE LA COPIA, LA DISTRIBUZIONE E LA RIPRODUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE O DI UNA PARTE DELLA STESSA SENZA PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI ROSSIYSKAYA GAZETA, QUALORA QUESTE NON SIANO DA INTENDERSI AD USO PRIVATO. PER RICHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE A RIPRODURRE O COPIARE UN ARTICOLO O UNA FOTO, UTILIZZARE IL SEGUENTE NUMERO DI TELEFONO +7 (495) 775 3114 O IL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL [email protected]. “RUSSIA OGGI” DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ IN MERITO A MANOSCRITTI E FOTO NON COMMISSIONATI

LE LETTERE AL DIRETTORE, GLI ARTICOLI DEI REDATTORI ESTERNI E LE VIGNETTE

DEFINITI “COMMENTI” O “PUNTI DI VISTA” O PUBBLICATI NELLA SEZIONE “OPINIONI” VENGONO SELEZIONATI IN MANIERA DA FORNIRE UN VENTAGLIO DI POSIZIONI E NON RISPECCHIANO NECESSARIAMENTE IL PENSIERO DI “RUSSIA OGGI” E DELLA

“ROSSIYSKAYA GAZETA”.INVIATE LE VOSTRE LETTERE AL DIRETTORE

A [email protected]

SergeyStartsevANALISTA

VITTIME REALI DI UN MONDO SEMPRE PIÙ VIRTUALE

Il mai avvenuto terremoto dell’11 maggio a Roma, al quale ha creduto un roma-no su cinque nonostante le

rassicurazioni degli esperti, ha dimostrato che nell’epoca dei new media il criterio di valu-tazione delle notizie non è la veridicità, quanto la loro mas-siccia condivisione. Così una notizia diffusa nei blog e nel Web diventa plausibile, pur es-sendo assolutamente infonda-ta, fi no a costringere centinaia di migliaia di persone a lascia-re la propria città.D’altronde i giornalisti e i po-litici non possono dare tutta la colpa ai new media, nei quali un controllo dell’affidabilità delle informazioni è assente o quantomeno facoltativo. In re-altà tutto è iniziato proprio con i media tradizionali, che negli ultimi decenni hanno cancel-lato il confi ne fra mondo reale e virtuale. Il tutto con il con-tributo dei politici, che hanno sempre provato a modifi care la realtà a proprio piacimen-to. L’ultimo esempio è l’ucci-sione del capo di Al Qaeda Osama Bin Laden, che sem-brava ormai solo un male vir-tuale. I lettori più attenti sono stanchi di contare le incon-gruenze nelle dichiarazioni dei rappresentanti ufficiali ame-ricani che raccontano, citando Barack Obama, «la missione vittoriosa» delle US Navy Seals. Forse non si verrà mai a sapere se Bin Laden abbia opposto resistenza armata o se fosse disarmato, se si sia na-scosto dietro una donna o meno, se sia stato ucciso da-vanti ai suoi fi gli o se sia stato sequestrato e poi eliminato.Tutti questi dettagli discussi dai mass media non hanno un carattere giuridico, né tanto-meno tecnico, quanto etico. Ciò è stato sottolineato dal leader spirituale della Chiesa angli-cana, l’arcivescovo di Canter-bury Rowan Williams, il quale ha notato che «l’uccisione di un uomo disarmato non offre mai l’impressione che giusti-zia sia stata fatta». L’espres-sione di gioia da parte dei tanti leader politici per la morte del nemico pubblico numero uno e l’esultanza della folla davan-ti la Casa Bianca ci portano a rifl ettere. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Fede-rico Lombardi, ha sottolinea-to che «di fronte alla morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma rifl ette sulle gravi responsabilità di ognu-no davanti a Dio e agli uomi-ni». Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha aggiunto: «Prego per l’anima di Bin Laden come ho prega-to per tutte le anime che sono state vittime del terrorismo». Queste vittime sono pur sem-pre reali. Anche se ormai siamo abituati a vederle ogni giorno in televisione.

ZOOM

L’autore è direttore dell’agen-zia Ria Novosti a Roma

L’autore è il direttore della rivi-sta Russia in Global Affairs

Estate 2011,

ancora roghi?

IL SONDAGGIO

CON LA RUSSIA DELL’EST IN FIAMME,

TORNA L’INCUBO INCENDI.

L’INDAGINE DEL CENTRO LEVADA

BRIC, LE PAURE DELL’OCCIDENTEFedor

LukyanovANALISTA POLITICO

Di fronte ai vertici del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) l’Occi-dente reagisce quasi

sempre allo stesso modo: da un lato minimizza la loro porta-ta, dall’altro risponde con un’ansia diffusa, dovuta al fatto che le loro posizioni sono spes-so confliggenti con gli Stati Uniti. Questa duplice, contra-stante reazione risulta diffici-le da comprendere: se il Bric è davvero un’organizzazione fan-tasma, cosa teme allora l’Oc-cidente? Dopo la grande crisi fi nanzia-ria mondiale, i commentatori occidentali si domandano in che modo la Russia, uno Stato incentrato sulle commodities e dalle prospettive di moder-nizzazione incerte, possa con-tribuire al gruppo dei “leader del futuro”. È vero infatti che la Russia rappresenta per certi versi un’anomalia: oltre a re-gistrare un tasso di crescita de-cisamente inferiore a quello di Cina e India, è alle prese con problemi diversi da quelli che caratterizzano le altre nazioni Bric. Malgrado l’imponente tasso di crescita, queste riman-gono infatti Paesi in via di svi-luppo, mentre la Russia è una nazione industrializzata che, dopo un eccezionale periodo di declino e degrado, cerca di ri-lanciarsi. E questo la rende si-mile agli altri Paesi Bric, e al tempo stesso diversa.Il Bric ritiene che il sodalizio che lo unisce sia di natura so-prattutto politica. Tale atteg-giamento rifl ette l’obiettiva esi-genza di un ordine mondiale

La crescita di Brasile, Russia, India e Cina (ai quali potrebbe aggiungersi il Sudafrica) porta sullo scenario globale nuovi interessi in contrasto con Usa e Ue

nuovo, meno parziale nei con-fronti dell’Occidente. Le isti-tuzioni che risalgono all’epoca della Guerra fredda non sono più in grado di fornire delle risposte alle problematiche del XXI secolo. Un mondo multi-polare richiede soluzioni diver-se da quelle nate per far fron-te a un mondo bipolare. Né si può ritenere che il vento di novità giunga dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, i cui membri permanenti non hanno alcuna intenzione di spartire i propri privilegi nemmeno con Russia e Cina. Il Bric sostiene

Il 49% dei russi pensa che si ripe-terà il dramma dell’agosto 2010 con migliaia di ettari di foresta in cenere, 60 vittime e Mosca sotto assedio del fumo. Quasi un terzo degli intervistati è dell’opinione opposta. Il campione era costitiu-to da 1600 cittadini della Fede-razione, maggiorenni, residenti in 130 città della Russia

che l’Occidente abbia pratica-mente monopolizzato l’arena globale. E questo non solo con-trasta apertamente con l’alli-neamento economico e politi-co delle forze in campo, ma impedisce al tempo stesso l’af-fermarsi di un nuovo assetto. Brasile, Russia, India e Cina (ai quali si potrebbe aggiun-gere il Sudafrica) tentano di rafforzare le proprie posizioni negoziali proprio mentre si de-linea un nuovo sistema mon-diale. E il fatto che questi Paesi rappresentino regioni sempre più significative del mondo

conferisce alle loro aspirazio-ni un peso maggiore. Per quan-to riguarda la Russia, il Bric rappresenta un mezzo decisa-mente pratico: sarebbe diffici-le infatti immaginare un altro strumento in grado di inverti-re la rotta della politica este-ra, allontanandola dalla sfera di infl uenza occidentale, e di ricordare al tempo stesso al mondo le ambizioni globali di Mosca ed evidenziare le affi-nità che uniscono la Russia ai Paesi leader mondiali della cre-scita economica.Il Bric presenta infi ne un ul-teriore vantaggio, grazie al suo principio di non-ostilità, in virtù del quale i Paesi membri negano risolutamente che la loro organizzazione miri a “nuocere” a qualcuno. Tutta-via, a dispetto di quanto si dice e si pensa nelle capitali Bric, è ovvio che la crescente infl uen-za di un gruppo di Paesi può avvenire solo a costo di una ri-dotta infl uenza dell’Occidente. E ciò, se conseguito per gradi e sulla spinta di reali esigen-ze, non rappresenta necessa-riamente un male. Il fatto è che il mondo ha bisogno di un nuovo assetto, per raggiunge-re il quale occorre promuove-re l’affermazione di nuovi cen-tri. Se un gruppo di Paesi si sforza di mantenere i propri privilegi mentre altri si ado-perano per sottrarglieli, andre-mo di certo incontro a nuovi sconvolgimenti. E l’ordine mon-diale che ne emergerebbe ne sarebbe una conseguenza: le nuove regole sarebbero certo più chiare, ma il costo della loro adozione sarebbe molto alto.

RASSEGNA STAMPA

L’OPINIONE PUBBLICA E IL DOPO BIN LADEN

LA FINE DI OSAMA,

UNA MORTE SIMBOLICA

EDITORIALEVEDOMOSTI

In Russia sappiamo che l’elimi-nazione di un Basayev non ha dato un colpo mortale al terrori-smo nel Caucaso Settentrionale. La rete del terrorismo mondiale non fa affidamento su un diret-tivo centrale: i combattenti sono finanziati da fonti diverse. An-che i metodi terroristici si sono globalizzati e gli attentatori sui-cidi della metropolitana mosco-vita assomigliano a coloro che facevano esplodere gli autobus israeliani 20 anni fa. Costoro non hanno niente a che vedere con Al Qaeda e non hanno obietti-vi planetari. La dichiarazione di guerra al terrorismo mondiale risale a George W. Bush, ma il simbolo di questo terrorismo è stato cancellato da Obama.

UN PERSONAGGIO

DI SECONDO PIANO

FEDOR LUKYANOVGAZETA.RU

È STATA DAVVERO

DECAPITATA AL QAEDA?

MIKHAIL ROSTOVSKYMOSKOVSKY KOMSOMOLETS

Bin Laden ha creato l’immagine di nemico perfetto, di male asso-luto. Qualsiasi governo avveduto era tenuto a dare il proprio soste-gno agli americani, intenzionati a liberare il pianeta dalla sua pre-senza. La leadership degli Sta-ti Uniti, al termine della Guerra fredda, ha assolto concretamente al proprio ruolo. Dieci ani dopo, il “terrorismo internazionale” esce dalla scena politica, ma i proble-mi che scuotono l’ordine mondia-le non sono risolti. Le istituzioni internazionali del XX secolo non sono all’altezza. L’America dovrà cercare nuove modalità per af-fermare la propria supremazia. Bin Laden, leggenda vivente, ora morta, resterà nella storia come una fase di transizione.

Al di là della soddisfazione di aver eliminato un pericolo pub-blico, cosa ci porta la morte di Bin Laden? I dibattiti sulle con-seguenze della sua morte verto-no sulla vecchia controversia sul ruolo dell’uomo nella storia. Bin Laden è riuscito a fare del jihadi-smo un modello internazionale. È stato più l’ideologo e l’ispiratore della rete terroristica, che il suo organizzatore. Continuerà a ucci-dere ben oltre la propria morte. È diventato il simbolo di coloro che hanno la vocazione al marti-rio. Il binladismo vivrà fino a che non arriverà un anti-Bin Laden, un leader spirituale che saprà da-re una risposta meno feroce alle domande della gioventù che si sente abbandonata.

Il presidente Dmitri Medvedev teme che la morte di Osama Bin Laden possa avere ripercussioni sulla sicurezza della Federazio-ne, dal momento che le indagi-ni della magistratura e gli studi dell’intelligence hanno rileva-to la presenza di Al Qaeda an-che in territorio russo. La stam-pa si interroga sugli effetti reali di questa “decapitazione” del terrorismo mondiale, sull’effet-tiva capacità della comunità in-ternazionale di far fronte al nuo-vo ordine (o disordine) che egli ha instaurato, e sull’avvenire del jihadismo. Dubbi che scuotono anche l’opinione pubblica, molto sensibile ai temi della sicurezza.

A cura diVeronica Dorman

NIYAZ KARIM

Page 9: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

09

Opinioni

Francesco

RandazzoRICERCATORE

VENTI ANNI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA

Sono trascorsi venti anni dalle prime elezioni pre-sidenziali in Russia, il 12 giugno 1991, giorno in

cui Boris Eltsin diventa il primo presidente russo eletto demo-craticamente dal popolo. Il 1991 si apre con lo scontro tra militari russi e civili litua-ni a seguito della presenza so-vietica sul territorio baltico, nonostante l’indipendenza li-tuana proclamata nel marzo precedente. Tale episodio in-nesca una serie di rivendica-zioni a catena da parte delle altre repubbliche baltiche. Mi-khail Gorbaciov, il padre della perestrojka, già fortemente contestato per la sua “frenata” apertura politica, gioca la carta della realizzazione di un nuovo trattato per l’Unione che pre-vede la nascita di una Federa-zione con Repubbliche indi-pendenti sotto un unico Presidente, una politica estera e un esercito comuni. Ai suoi danni viene compiuto un golpe sventato proprio da Eltsin. Nel dicembre 1991 si scioglie uffi-cialmente l’Urss. Al suo posto nasce la Comu-nità degli Stati Indipendenti per volontà delle tre repubbli-che slave Russia, Ucraina e Bie-lorussia, mentre, il 25 dicem-bre, Gorbaciov si dimette da Presidente dell’Unione Sovie-tica dichiarandone abolito l’uf-fi cio. Tutti i poteri passano al Presidente della Russia Boris Eltsin che regge le redini del Paese attraverso una politica la cui parola d’ordine è “rifor-me subito”, anche se, contem-poraneamente, si favorisce un’economia senza regole, l’ac-caparramento da parte degli oligarchi dei controlli aziona-ri delle più redditizie proprie-tà statali (energia, materie prime, siderurgia). L’ascesa di Vladimir Putin alle presidenziali del 26 marzo 2000, con quasi il 53% dei voti, permette alla Russia di riac-quisire quello status di grande potenza sulla scena interna-zionale. Figura di grande ca-risma, il Presidente russo raf-forza l’immagine di un Paese che si riscopre “ricco” di risor-se naturali, quelle stesse di cui ha bisogno l’Europa. Il suo suc-cessore, Dmitri Medvedev, elet-to Presidente nelle elezioni del 2 marzo 2008, col 69% dei voti e sostenuto dai partiti Russia Unita, Partito Agrario di Rus-sia, Russia Giusta, Partito Eco-logico Russo “I Verdi”, Potere Civile, prosegue sulla scia trac-ciata dallo “zar” Putin e ingag-gia con l’Occidente una sfi da “moderna” dove un posto im-portante è occupato dai rap-porti business-to-business e people-to-people e dove non si parla più di Russia in Euro-pa, ma sempre e solo di Rus-sia da una parte ed Europa dall’altra.

TELEMOSCA

L’autore è docente di Storia della Russia all’Università di Perugia

L’autore è docente di Storia dell’Europa orientale all’Uni-versità Orientale di Napoli. Ha scritto: “Il lungo terrore. Politi-ca e repressioni in Urss (1917-1953)” (Editori Riuniti, 1999) e “Stalin e l’Europa (1941-1953)” (Carocci, 2006)

Dopo le tante rivoluzio-ni del XX secolo, in Russia è cambiato quasi tutto. Non, co-

munque, i rapporti fra potere, opinione pubblica e omoses-suali. Dopo la rivoluzione d’Ot-tobre, il regime sovietico pro-mise di eliminare ogni forma di discriminazione verso le donne, ma fece ben poco per mantenere l’impegno. Con gli omosessuali fu più coerente. Prima li ignorò, poi li bollò come una “manica di rifi uti sociali o di rimasugli degli sfruttatori”, infi ne li colpì sulla base dell’ar-ticolo 121 del Codice penale, che prevedeva pene sino a 5 anni per atti di pederastia, mentre per le donne era previsto l’in-ternamento in strutture per ma-lati mentali. Circa 60mila per-sone furono condannate per simili pratiche. Di loro c’è scar-sa traccia nella letteratura del gulag. Il solo Shalamov parla in modo esplicito dei rapporti omosessuali nei lager, in pagi-ne che mescolano pietà a di-sprezzo. Solo nel 2005, a 60 anni di distanza dall’arresto per “cor-ruzione di giovani”, sono state pubblicate in Russia le memo-rie di Vadim Kozin, celebre can-tante melodico dell’epoca, che esprimono una opposizione di natura politica più che esisten-ziale al regime. La stessa voce popolare, pronta ad accredita-re al capo dell’Nkvd Beria ogni

IN RITARDO SUI DIRITTI CIVILIFabio

BettaninSTORICO

IN LIBRERIA

Dalla perestrojka a Putin, l’evoluzione dello Stato contemporaneo

AUTORI: LEV GUDKOV, VICTOR ZASLAVSKYCASA EDITRICE: IL MULINOPAGINE: 208PREZZO: 15 EURO

Lev Gudkov, direttore del Cen-tro di ricerche sociologiche “Yuri Levada”, e Victor Zaslavsky, re-centemente scomparso, ordina-rio di sociologia politica presso la Luiss di Roma, hanno ana-lizzato i venti anni di transizio-ne, fra elementi di rottura e con-tinuità, che hanno trasformato l’Unione sovietica nella Russia contemporanea. Occhi puntati su Putin, una fi -gura che avrebbe dovuto essere di compromesso, diventata lo spartiacque di un’epoca che vede il passaggio dalla corsa forsen-nata alle riforme dell’era Eltsin con la terapia choc di Egor Gai-

dar – i cui costi sociali ed eco-nomici sono stati elevatissimi - a un rallentamento delle stes-se, accompagnato da una deri-va autoritaria che si regge sul controllo ipertrofi co da parte dei servizi segreti e sulla brutalità degli apparati di sicurezza.

«In sostanza - si legge nel vo-lume - il governo di Putin cerca di trasformare in routine le con-seguenze della crisi e del crollo del sistema totalitario preceden-te. Il crollo, che si è manifesta-to apertamente fra la fi ne degli anni ‘80 e l’inizio dei ‘90, ha tra-volto solo le strutture superfi -ciali del potere statale, senza quasi toccarne le fondamenta istituzionali e umane».Un altro punto focale dell’ana-lisi è rappresentato dalle rifl es-sioni sulla politica estera e sul ruolo di superpotenza globale che la Russia non è mai riusci-ta pienamente a realizzare, no-

nostante le aspirazioni. Risorse energetiche ed enorme mercato interno: queste al momento le due carte che la Federazione può giocare sullo scenario interna-zionale. L’autosufficienza eco-nomica ha subito un duro colpo con la crisi del 2008, che ha fatto crollare il tenore di vita della popolazione, che già cresceva lentamente. Sono così messe a confronto due realtà: quella del gigante russo, ancora dai piedi d’argilla, e quella dell’Europa dell’Est.

Tra gli aspetti trattati, il ruolo della politica estera e il crollo del tenore di vita della popolazione

Preparato daMaria Elena Murdaca

Il rispetto dei diritti degli omosessuali è ancora un traguardo lontano in Russia sotto diversi punti di vista. L’Unione europea può contribuire ad accelerare il percorsodi integrazione

sto a riconoscere loro pari di-ritti, mentre più dell’80% degli intervistati si pronunciava con-tro i matrimoni non eteroses-suali, e persino contro il diritto di manifestazione degli omoses-suali. La pesante atmosfera degli anni di Putin non ha tuttavia impedito la proliferazione di or-ganizzazioni e siti Internet e la diffusione di una letteratura per omosessuali, per i quali il peri-colo maggiore sembra essere oggi di essere confi nati in un ghetto, esclusi dal dibattito pub-blico e dalle decisioni su pro-blemi che li riguardano. Un tentativo di uscire da que-sto isolamento è stato compiu-

to con la formazione del movi-mento Lgbt (acronimo di: lesbiche, gay, bisessuali, transes-suali). Sotto la guida di Nikolai Alekseev, un ex giornalista e do-cente, allontanato nel 2005 dall’Università di Mosca per aver proposto di tenere un corso sullo status legale delle mino-ranze sessuali, Lgbt ha creato un portale (www.gayrussia.ru)

e ha puntato dal 2006 all’or-ganizzazione di Gay Pride con lo scopo di rilanciare il proble-ma dei diritti degli omosessua-li e di documentare gli abusi e le discriminazioni dei quali sono oggetto. Le prime cinque edizioni, vie-tate dall’allora sindaco di Mosca Luzhkov, sono state contrasse-gnate da scarsa partecipazione e attenzione mediatica, il che non ha impedito violenze e arresti dei manifestanti. L’edizione del 2011, che era stata fi ssata per il 28 maggio, sembrava nasce-re sotto una diversa egida. Nell’ottobre 2010 il Tribunale europeo per i Diritti dell’uomo aveva accolto il ricorso di Alek-seev e stabilito che il divieto ai Gay Pride violava la Conven-zione europea per la Difesa dei diritti dell’uomo in tre punti: la libertà di riunione, la discrimi-nazione sessuale e il diritto a una effettiva difesa legale. L’Ammi-nistrazione cittadina di Mosca ha prima concesso il permesso alla manifestazione, per poi re-

vocarlo all’ultimo momento, con la motivazione che essa «aveva suscitato la negativa reazione dell’opinione pubblica», confer-mata dai «numerosi appelli di organizzazioni religiose e civi-che e di singoli cittadini». La sot-tolineatura del «danno morale» che avrebbero potuto soffrire «ragazzi e adolescenti, suoi in-volontari spettatori», è resa più sinistra dalla proposta avanza-ta in una intervista al settima-nale Itogi da Pavel Astakhov, de-legato del Presidente Medvedev ai problemi dell’infanzia, di im-pedire agli insegnanti omoses-suali ogni contatto con gli stu-denti. A venti anni dalla fi ne dell’Urss, il rispetto dei diritti delle mi-noranze e l’impegno per inse-rirsi in un comune spazio giu-ridico europeo rimangono ancora per molti esponenti po-litici russi questioni secondarie. Dato lo scarso seguito delle or-ganizzazioni omosessuali, c’è da sperare che ai vertici del pote-re qualche voce si levi a difen-dere diritti inscindibili da quel-li di altre minoranze. L’Ue può favorire questo processo.

Lo scrittore Shalamov parla in modo esplicito dei rapporti omosessuali nei lager, in pagine che mescolano sentimenti di pietà a un atteggiamento di profondo disprezzo

Con la collaborazione di Francesca Masullo

genere di nefandezze contro le donne, ignorò l’altrettanto fre-netica attività omosessuale del suo predecessore Ezhov, docu-mentata dal materiale per il pro-cesso che portò alla sua con-danna a morte.Non stupisce che l’articolo 121 abbia attraversato la destaliniz-zazione e la perestrojka, e sia stato abolito solo nel 1993. Dopo la caduta del regime sovietico, di omosessualità si poteva par-lare liberamente. Lo fece Vla-dimir Sorokin, descrivendo nelle non indimenticabili pagine di Lardo Blu l’amplesso consu-mato da Stalin e Krusciov nelle stanze del Cremlino. Il libro creò un genere di effi-mera fortuna, ma non scalfì i pregiudizi. Secondo vari son-daggi di opinione, ancora nel 2010 il 78% degli omosessuali dichiarava di nascondere la pro-pria inclinazione sul posto di lavoro, per non subire discrimi-nazioni; il 74% dei russi consi-derava gli omosessuali persone malate, solo il 45% era dispo-

Dopo la caduta dell’Urss si poteva parlare liberamente di omosessualità.Come Vladimir Sorokin che, in Lardo Blu, descrive un amplesso consumato da Staline Krusciov

DMITRY DIVIN

Page 10: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYCultura10

Dopo sei anni di restauri, torna a battere il cuore del BolshoiTeatro I lavori procedono spediti. L’inaugurazione è stata fissata per il 28 ottobre 2011

Operai all’interno del Bolshoi ultimano le balconate

MORITZ GATMANRUSSIA OGGI

È stato il centro della cultura

russa: qui danzava Maija

Plisetskaja, qui cantava Fedor

Scialyapin ed è qui che parlava

Lenin. Era stato chiuso nel

2005 per problemi strutturali.

Il sole di maggio illumina le co-lonne di pietra appena restau-rate della facciata del Bolshoi, mentre Apollo saluta dall’alto. Tanti moscoviti affollano il parco davanti al teatro e sem-bra quasi che il Bolshoi sia ri-aperto. Ma non è così: solo il 28

spettacoli vi si svolgevano as-semblee di partito e convegni. «Sui muri principali c’erano crepe larghe fi no a 30 centime-tri – spiega Mikhail Sidorov, della Summa Capital che dal 2009 esegue i lavori. – Era serio il pericolo di crollo».Primo passo, dunque, salvare l’edifi cio: 7mila pali d’acciaio sono stati confi ccati nel terreno per poi rimuovere le fondamen-ta. «L’edificio era sospeso in aria», ricorda Sidorov. Da quel momento il cantiere, a meno di cinque minuti dal Cremlino, è diventato un formicaio con 3200

operai in azione. Il restauro del Bolshoi simboleggia la rinasci-ta della cultura russa... con un ritardo di 20 anni. Ed è anche l’emblema di noti problemi di funzionamento della “verticale di potere” introdotta in passa-to. Soltanto Dmitri Medvedev è riuscito a sbloccare la situa-zione ponendo come data limi-te il 2011. Al momento nessuno azzarda il costo fi nale del restauro: qual-cuno ha ipotizzato l’equivalen-te di 1,5 miliardi di euro, ma il Ministero della Cultura parla di circa 500 milioni di euro.

MARIELLA CARUSORUSSIA OGGI

Nel capoluogo lombardo,

fino al 12 giugno,

un’esposizione e una

retrospettiva con tutti i film

girati in Italia dal regista russo,

che dal 1983 visse da esule.

Milano, l’arte di Tarkovskij e l’assoluto in una polaroid

Mostra In ottanta scatti il percorso artistico di uno dei padri del cinema del Novecento

Ottanta polaroid scattate in Russia e in Italia incorniciate in bianco, da guardare da molto vicino per coglierne i partico-lari che vanno sbiadendosi con il passare del tempo. Questi scat-ti intimi sono il cuore della mo-stra fotografi ca “Andrej Tarko-vskij. L’immagine dell’assoluto”, dedicata al grande maestro della cinematografi a russa del Nove-cento, inaugurata lo scorso 12 maggio allo Spazio Oberdan di Milano, dove resterà fi no al 12 giugno e alla quale è associata la retrospettiva completa (16 maggio-9 giugno) dell’opera ci-nematografi ca del regista. So-bria l’inaugurazione della mo-stra organizzata dall’Istituto internazionale Andrej Tarkov-skij e dall’assessorato alla Cul-tura della Provincia di Milano in collaborazione con la Cine-teca Italiana. Commosse le pa-role di Andrej Andreevich Tar-k o v s k i j , c u r a t o r e dell’esposizione e fi glio del ma-estro che amava l’Italia tanto da trasferirvisi dopo aver gira-to “Nostalghia”, il fi lm del 1983 per la lavorazione del quale si fece aiutare dal poeta Tonino Guerra, e deciso a non voler più tornare in patria. «Fu Guerra a regalare a mio padre la Pola-roid con la quale realizzò le foto», ricorda il fi glio del mae-stro scomparso 25 anni fa, sot-tolineando l’unicità della mo-stra milanese. «Non avrà duplicati perché le polaroid sono molto delicate, non possono es-sere ristampate e col tempo sbia-discono», continua. Per questo il format proposto in origine dall’Istituto interna-zionale Tarkovskij era diverso e non comprendeva le preziose fotografie, diventate invece il perno dell’esposizione che si completa con una serie di scat-ti di Lev Gornug: 70 foto dell’in-fanzia di Andrej Tarkovskij tra-scorsa a Zavrazie (villaggio sul Volga), che sono servite per la preparazione del suo fi lm auto-biografi co “Lo specchio”.

«Quel luogo adesso non esiste più perché inondato da una diga artifi ciale: mio padre diceva che gli avevano rubato anche l’in-fanzia», commenta Tarkovskij junior. «Era molto tenero e pre-sente come padre», conclude in-vitando tutti, in particolar modo

i giovani, a visitare la mostra e a visionare i fi lm del genitore. «Non credete a chi afferma che i fi lm di papà sono difficili da capire: lui diceva sempre che bi-sognava usare l’emozione e lo sguardo libero come quello di un bambino».

La mostra sul regista in corso a Milano. A destra e sotto un fotogramma da “Lo Specchio” (1975)

Andrej Tarkovskij

NAZIONALITÀ: RUSSA

PROFESSIONE: REGISTA

PRIMO FILM: GLI UCCISORI

Andrej Tarkovskij nasce a Zavra-zie il 4 aprile 1932. Studia all’Isti-tuto cinematografico di Mosca dove si laurea con encomio nel 1961. Negli studi di Mosfilm nasce la maggior parte delle sue pelli-cole. Nel 1982 si trasferisce in Ita-lia per girare “Nostalghia”. Non tornerà più in Russia. Muore a Pa-rigi nel 1986 per un cancro.

BIOGRAFIA

3CURIOSITÀ RIGUARDANTI L’ARTISTA

1 Firenze è sede dell’Istituto In-ternazionale Andrej Tarkov-

skij, luogo principe per l’attività e lo studio dell’opera artistica del regista

2 Nel 1980 Tarkovskij riceve il David di Donatello per il film

“Lo Specchio”

3 Visse da esule e la sua salma riposa nel cimitero russo di

Sainte-Geneviève-des-Bois

Un appuntamento che non avrà altre tappe in giro per l’Italia, per via della delicatezza delle pellicole fotografiche

ottobre, dopo sei anni di lavori, si alzerà il sipario. Fondato nel 1776, il teatro ha subito varie trasformazioni prima di venire completamente distrutto da un incendio nel 1853. L’attuale edi-fi cio in stile neoclassico russo è opera dell’architetto italo-russo Alberto Camillo Cavos. Figlio di un compositore, ha dato gran-de importanza all’acustica, ri-vestendo di legno non solo le pareti, ma anche soffitto e pa-vimento. Il restauro era in pro-gramma da parecchio. Durante il comunismo però non c’era mai l’occasione, perché oltre agli

SEGNALAZIONI

LA PAROLA NEL DIALOGO

CULTURALE ITALO-RUSSO

6-10 GIUGNO 2011UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA”, ROMA

RUSSI A FIRENZE, GIORNATA

IN OMAGGIO A CAJKOVSKIJ

7 GIUGNO 2011LUNGARNO VESPUCCI 8, FIRENZE

FORUM INTERNAZIONALE

DEI BAMBINI

5-7 GIUGNO 2011TERRACINA, LATINA

Gli appassionati dell’idioma e della letteratura russa avran-no la possibilità di partecipa-re a tavole rotonde e seminari su “La lingua slava e la sua in-fluenza sulla lingua e la cultu-ra russa” (6-7 giugno 2011), “La settimana dell’alfabeto cirillico” e “La lingua russa come lingua straniera: tendenze e prospetti-ve” (8-10 giugno). Il tutto orga-nizzato da Russkij Mir.Il 6 giugno nell’atrio del Retto-rato dell’Università “La Sapien-za”, sarà inaugurata la mostra fotografica “Italia dagli occhi russi”. Il pomeriggio del 7 giu-gno avrà luogo la deposizione

Petr Cajkovskij soggiornò nu-merose volte a Firenze e, nei diari di viaggio così come ne-gli scambi epistolari, la città sull’Arno appare come la sua grande musa ispiratrice che lo accolse e lo “coccolò” con i suoi colori, i suoi odori e la sua vitalità. L’iniziativa mira a rie-vocare il periodo fiorentino del compositore che creò, nel 1890 sulle rive dell’Arno, l’opera “La Dama di picche”, e a favorire la sensibilizzazione alla cultura e alla storia russa. Alle 17 si terranno le passeg-giate fiorentine, percorso gui-dato in italiano e in russo. Alle

Far conoscere agli italiani le di-versità culturali e la vita moder-na della Russia è lo scopo del Forum internazionale dei bam-bini “Questo mondo è nostro”. Una sfilata in costume tipico, concerti, rappresentazioni te-atrali, giochi, concorsi scalde-ranno l’atmosfera di festa. La partecipazione è aperta a tutti, grandi e piccoli. Evento princi-pale sarà il Galà alla presenza di gruppi di bambini da Russia e Italia. Posto d’onore all’espo-sizione sul Cosmo in occasio-ne del 50esimo anniversario dell’impresa di Yuri Gagarin e grande attesa per il tour virtua-

dei fiori ai monumenti degli scrit-tori russi Aleksandr Pushkin e Ni-kolaj Gogol a Villa Borghese.La sera alle 19 presso la Basilica di Santa Prassede a Roma, si ter-rà il concerto del Coro maschi-le ortodosso “Anima russa” e del Coro del Conservatorio di Santa Cecilia.

18, conversazioni con Luca Berni, storico della musica, alla Bibliote-ca delle Oblate, in via dell’Oriuo-lo 26. Alle 20.30 il concerto con musiche di Cajkovskij e Schubert. Il maestro pietroburghese Andrej Boreyko dirige l’Orchestra giova-nile italiana e presenta l’Incom-piuta e la Patetica.

le nei musei più importanti del-la Federazione. Uno dei tre gior-ni sarà completamente dedicato alla beneficenza con esibizioni di musicisti russi; la Lezione del-la Pace, invece, è stata promossa dall’Unesco. A organizzare la ker-messe è l’associazione dei russi in Italia Rossotrudnicestvo.

TUTTI I DETTAGLI SUL NOSTRO SITO:WWW.RUSSIAOGGI.IT

AFP/EAST NEWS(3)

PHO

TOX

PRES

S

PHOTOXPRESS

RIA-NOVOSTI

GETTY IMAGES/FOTOBANK

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

DA

NIE

LA T

AR

AN

TIN

I

Page 11: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY Turismo11

STEFANIA ZINIRUSSIA OGGI

Nel campo che ospita l’albergo

più settentrionale del mondo.

È l’unico rifugio presente nel

Mar Glaciale Artico e accoglie,

nel mese di aprile, esploratori,

scienziati e turisti.

Viaggio alla deriva nel Nord estremo Reportage Nella base polare di Barneo, un accampamento costruito sui ghiacci in perenne movimento nel Mar Glaciale Artico

In questo rifugio unico al mondo anche i visitatori non stanno mai fermi. Volenti o nolenti, ci si muove sempre, anche duran-te il sonno o i pasti. Per la maggior parte degli ospi-ti di Barneo, a eccezione forse dei gruppi di scienziati che si fermano anche per tutta la sta-gione, la base non rappresenta la meta ultima del viaggio. È solo una tappa di poche ore o di qualche giorno che precede e segue l’evento principale: la conquista del Polo Nord. I turisti provenienti da diversi continenti raggiungono la base in aereo. A Barneo c’è anche un aeroporto. È il più settentrio-nale e vicino al Polo, ed è l’uni-co al mondo ad essere costrui-to su una crosta di ghiaccio alla deriva. Barneo è visitata ogni anno da centinaia di esplora-tori polari esordienti, professio-nisti, semplici curiosi e celebri-

La base Barneo vista dall’alto.

Sopra, arrivi in elicottero

" Alla partenza per il campo base Barneo, tappa inter-media verso il Polo, non

sapevo cosa avrei trovato. Ma, appena arrivati a destinazione, mi sono sentito a casa: un adatta-mento istantaneo al freddo, al luo-go, alle persone. Mi sarei aspettato un’accoglienza con pochi generi di conforto e condizioni meteo impegnative, ma così non è stato. Barneo è una base molto ben or-ganizzata dove non ho rimpianto le comodità di un buon hotel. E il cibo è ottimo, lo dice un italiano. Meta successiva, il novantesimo grado di latitudine. La prima gior-nata di cammino si è svolta sotto un sole splendente. Dopo qual-che ora di viaggio nel deserto di ghiaccio, è arrivato il momento di allestire il campo. Quindi una not-te passata sul ghiaccio, una velo-ce colazione e di nuovo in viag-gio. Dopo ore di fatica e qualche buffa caduta, abbiamo finalmente raggiunto il tetto del mondo”.

tà. Nel 2006, per esempio, il Principe Alberto II di Monaco ha onorato il Polo Nord della sua presenza. Quest’anno a Bar-neo ha soggiornato il principe Harry del Galles. È sorprendente come questo pezzetto di ghiaccio fl uttuante, la cui esistenza dipende non tanto dalla volontà umana, quanto da quella divina e dalle condizioni meteo, ogni anno ad aprile diventi un punto di pas-

saggio cruciale sulla via per il Polo, e che anche principi e re-gnanti non possano fare a meno di sostarvi. Per i tour operator dell’Artico, l’incontaminato ghiaccio azzurro luccica d’oro. A quanto pare, anche se il no-stro mondo è stato ormai esplo-rato in lungo e in largo, lo spi-rito pionieristico rimane vivo. E molti sono disposti a pagare per scoprire cosa provarono Ro-bert Peary, Frederick Cook e

Umberto Nobile così lontano da casa. Tutti gli ospiti che atterrano a Barneo vengono accolti, appe-na scesi dall’aereo, con i piatti tipici della cucina polare. Al campo si trova un giaciglio in tende calde e spaziose, un posto letto è garantito, e nell’area co-mune un pasto caldo è sempre pronto. Qui, nel punto in cui i meridia-ni si incontrano, è facile perde-re la cognizione del tempo: il sole non tramonta mai duran-te il giorno polare e le ore se-gnano il tempo solo per con-venzione. In questo vacuum temporale, l’area comune diven-ta luogo di incontro 24 ore su 24, dove l’acqua nel samovar bolle sempre; e il tè o il caffè sono accompagnati dai biscot-ti e da strabilianti racconti di avventure da far invidia a Jack London. Sorge una domanda: perché i russi occupano questo continente alla deriva e non i norvegesi o i canadesi, per esem-pio? Ascoltando i racconti degli or-ganizzatori, può sembrare che la ricerca di un banco di ghiac-cio adatto a ospitare il campo Barneo non sia un’impresa dif-

Nei luoghi in cui la notte si confonde con il giorno, esploratori all’avventura in condizioni difficili

IN BREVE

Nel profondo della Siberia verrà costruita la nuova città di Ruyan, dove si radunerà l’élite intellettuale di tutto il mondo. Diventerà una nuova Davos per la cooperazione in-ternazionale, in particolare nella sfera umanitaria. Ecco cosa è emerso dal nostro re-portage sul campo.

Ruyan, la città

degli uomini

del futuro

Articolo completo surussiaoggi.it

Articolo completo surussiaoggi.it

Il fratello dell’Orient Express porta a PechinoTreni Un lungo itinerario su rotaia per conoscere da vicino le città simbolo della storia della Federazione

L’Odissea transiberiana sarà inaugurata il prossimo 14 agosto

FEDOR KLIMKINRUSSIA OGGI

Probabilmente non c’è modo

migliore di scoprire la vera

Russia che allontanarsi dai

consueti percorsi turistici e

compiere un viaggio avvincente

a bordo di un treno speciale.

I treni turistici famosi in tutto il mondo, come l’Orient Express o il Pride of Africa, ben presto avranno un degno concorrente. Così coloro che amano coniuga-re il turismo con il treno ora po-tranno intraprendere l’“Odissea transiberiana”, il nuovo percor-so che, a partire dal 14 agosto, collegherà Mosca a Pechino. In due settimane i passeggeri di questo espresso transiberiano, oltre ad ammirare dal fi nestrino i paesaggi mutevoli e le bellez-ze naturali delle zone attraver-sate, avranno modo di visitare alcune grandi città che solita-mente restano fuori dalle rotte

turistiche più reclamizzate, ma non mancano per questo di at-trattiva. Soprattutto per quanti vogliono vedere la vera Russia, quella profonda. La prima fermata del viaggio è Kazan, la capitale del Tatarstan. Proseguendo il percorso, sul ver-sante orientale dei Monti Urali,

si incontra Ekaterinburg, la città dove nel 1918 venne fucilato con la famiglia l’ultimo imperatore della Russia Nicola II. Viene poi quella che è ufficiosamente la “capitale della Siberia”, Novo-sibirsk; poi Krasnojarsk, fonda-ta nel XVII secolo dai cosacchi russi; più avanti c’è Irkutsk, si-

tuata a 60 chilometri dal lago Bajkal. Qui una mini-avventura attende i viaggiatori: un passag-gio su un treno retrò lungo la tratta ferroviaria Krugobajkal-skaja, che segue le sponde del famoso bacino. È una tratta sto-rica e molto bella della linea fer-roviaria Transiberiana: ai tempi degli zar la chiamavano «la fi b-bia dorata della cintura d’accia-io della Russia». Superato il Bajkal, si prosegue per Pechino attraversando la ca-pitale della Mongolia Ulan-Ba-tor, dove si può passare la notte in un’autentica iurta mongola. Durante il viaggio si gustano prodotti tipici dei luoghi attra-versati. L’iniziativa è della so-cietà delle Ferrovie russe Rzd. Per il presidente della compa-gnia Vladimir Jakunin, il busi-ness turistico corre sui binari.

Da Kazan alla iurta mongola, in due settimane si percorre “la fibbia dorata della cintura d’acciaio russa”

LA TESTIMONIANZA

Michele La RosaIMPRENDITORE E LIBERO PROFESSIONISTA

SVOLGE LE SUE ATTIVITÀ A BOLOGNA

fi cile. Si tratta in realtà di un lavoro estremamente pericolo-so che richiede a chi lo svolge, dai piloti ai trattoristi, un’alta qualifi ca e una grande esperien-za. Competenze che, probabil-mente, altri Paesi non possono vantare. Una curiosità: Barneo era il segnale di chiamata usato da un radiotelegrafi sta polare. Ogni volta che lo usava, senti-va meno freddo. In russo il Bor-neo è, infatti, Barneo.

APRILE - È l’unico mese all’anno a disposizione di turisti e viag-giatori per andare al Polo Nord LONGYEARBYEN - È da qui che parte la maggior parte dei voli che collega la terrafermaIL CAMPO BASE BARNEO - Località da cui partono i tour per il Polo TOUR - Il costo varia dai 10 ai 30mila euro. Si può raggiunge-re il Polo Nord, accompagnati da guide esperte, in elicottero o con gli sciDURATA: Da pochi giorni a due-tre settimane.

Per informazioni consultare: www.norpolex.com

www.barneo.ru

Informazioni

MICHAEL MARTIN(2)

GETTY

IMA

GES/FO

TOB

AN

K

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

UFFICIO STAMPA

Page 12: LUNEDÌ L’inserto è preparato e pubblicato da ... · cerca di affari in terra russa. ... ampi spazi di crescita. SERVIZIO A PAGINA 11 Alla deriva nell’Artico ... bensì al capo,

12 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYSport

IN BREVE

Dopo Fukushima i mondiali di ginnastica nella capitale

Cavalli, mazze di bambù e una palla di legno che deve rotola-re tra due pali. La sfida sportiva tra Italia e Russia questa volta si gioca a polo. L’associazione Vla-di Polo organizza a Roma dal 9 all’11 giugno il Vladi Polo Inter-national Challenge 2011 – Coppa della Federazione Polo Italiana, che vedrà confrontarsi Italia (rap-presentata dall’Harpa Italia Polo Team), Russia e Usa, in un even-to gratuito, aperto al pubblico. La presentazione degli atleti avver-

La vista di un atleta che si libra in aria ed esegue acrobazie per poi lanciarsi lungo la pista in un mulinello di neve toglie il fi ato. Ne abbiamo parlato con Dmitri Kavunov, allenatore della nazio-nale russa di sci acrobatico.

Quale sarà nei prossimi anni il

ruolo della Russia nel freestyle?

Credo che avremo un ruolo di primo piano, grazie a una cre-scita che continua da anni.

È possibile parlare di una scuola

di sci russa, diversa ad esempio

da quella americana ?

In epoca sovietica sarebbe stato possibile. Oggi, invece, lo stile e i metodi di allenamento sono gli stessi per tutti e le compe-tenze sono comuni.

Il freestyle non è molto diffuso.

Questo provoca problemi di fi-

nanziamento?

Più che i fi nanziamenti, il pro-blema riguarda lo sport in sé. Questa è una disciplina com-plessa, che pretende competen-ze da sciatore e da acrobata. Inoltre, richiede specializzazio-

Per la vostra pubblicità su questo

inserto contattate

[email protected]

tel. +7 (495) 775 3114

Seguite

Russia Oggi

su Facebook

www.facebook.com/russiaoggi

consiglia

Festival di cultura popolare

“Costellazione della Russia”

Piazza Navona, Roma

12 giugno 2011

Dopo i mondiali di pattinag-gio, anche quelli di ginnastica artistica (in programma dall’8 al 16 ottobre) passeranno da Tokyo a Mosca? L’ipotesi non è da escludere del tutto, a sen-tire le voci che stanno pren-dendo corpo negli ultimi gior-ni. La capitale della Federa-zione è giudicata come una meta con ottime credenziali nel caso in cui Tokyo dovesse ri-

Sci acrobatico, un salto nel 2012INTERVISTA IL CT DMITRI KAVUNOV

In primo piano un’evoluzione in pista di Dmitri Kavunov

ne e non tutti possono praticar-lo. Nessuno si lancia dieci metri in aria da un trampolino per passatempo come farebbe un calciatore. Se lo fai, signifi ca che è il tuo sport, che lo pratichi se-riamente, che ti alleni.

Dove si allena la nazionale russa?

Nei mesi scorsi lo ha fatto negli Stati Uniti, perché la Coppa del Mondo si teneva in Canada e in America.

Perché non in Russia? Le condi-

zioni non lo hanno permesso?

Iniziamo gli allenamenti a no-vembre e alla base ancora non c’è neve. Arriva a gennaio o a febbraio, quando è già tempo di gare. Per questo la nostra nazionale senior non può allenarsi in pa-tria. Ma ci stiamo attrezzando per superare questo ostacolo in tempo per le Olimpiadi giova-nili invernali di Innsbruck del 2012.

Preparato daSonya Bekina

Russkiy Reporter

Nba e calcio, l’impero dei PaperoniInvestimenti Da qualche anno i grandi magnati della Federazione si sono lanciati alla conquista dello sport occidentale

NICOLA SELLITTIRUSSIA OGGI

Non solo yacht e ville, ma anche

società sportive. I russi si fanno

conoscere in Occidente per i

successi ottenuti nello sport, alla

guida di club che non badano a

spese.

Roman Abra-

movich, patron del Chelsea, il primo a inve-stire all’estero

Mikhail Pro-

khorov, l’anno scorso ha ac-quistato i New Jersey Nets

Yuri Korablin, guida la corda-ta d’imprendi-tori che ha rile-vato il Venezia

Leonid Fedun, da otto anni è presidente dello Spartak Mosca

Dal Chelsea ai Nets

Dalla Premier League alla Nba, per i magnati russi oggi la con-quista dell’Occidente passa so-prattutto per lo sport. Come nel caso di Mikhail Prokhorov, pro-babile avversario di Putin al Cremlino e padrone della Po-lyus Gold, principale produtto-re russo di oro, che un anno fa ha acquistato i New Jersey Nets, franchigia del basket professio-nistico americano. Prokhorov ha investito 200 milioni di euro per l’80% delle quote, fi nanzian-do per il 45% la costruzione della nuova arena a Brooklyn dove i Nets giocheranno la pros-sima stagione. Obiettivo: vince-re il titolo entro cinque anni. Ma ha fallito il primo colpo: Carmelo Anthony, sogno del mercato invernale, è passato dai Denver Nuggets ai New York Knicks. Lo sbarco del russo nello sport statunitense infrange il muro di diffidenza verso i ric-chi dell’Europa dell’Est. Che

negli anni hanno piazzato ca-pitali in Premier League. L’im-prenditore di origine ebraica Aleksandr Gaydamak, erede del controverso padre Arkadi, ar-restato per traffico illegale d’ar-mi, nel 2006 acquisiva il Ports-

mouth, venduto poi a un emiro. Due anni dopo Alisher Usma-nov, proprietario della Metal-loInvest, principale produttore di ferro, entrava in possesso del 15% dell’Arsenal. La febbre russa per il calcio ha invaso

anche l’Italia. Con il Venezia pas-sato a una cordata di impren-ditori guidata da Yuri Korablin, immobiliare, ex presidente del Khimki con il pallino di Roman Abramovich. Proprio il patron del Chelsea, primo a investire

in Europa nel 2003, ha avviato, con il fi nanziamento silenzioso (le norme Fifa vietano di esse-re azionisti di due società) al Cska Mosca, anche la corsa dei colossi industriali ai club na-zionali. Seguito da Gazprom e Gazprom Bank, sponsor e pro-prietari dello Zenit di San Pie-troburgo, che Luciano Spallet-ti ha condotto al triplete nel 2010. Sullo Spartak Mosca ha messo le mani da otto anni Le-onid Fedun, vicepresidente della petrolifera Lukoil. Le Ferrovie di Vladimir Jakunin investono nel Lokomotiv Mosca. Il Cska è sostenuto dalla banca Vtb; Ke-rimov, patron della Nafta-Mo-skva, investe nell’Anzhi.Le prime sette squadre russe della scorsa Premier Liga van-tavano bilanci ufficiali tra i 30 milioni di euro (Saturn) fi no ai 68-72 milioni (Lokomotiv, Spar-tak). L’assegnazione dei Mon-diali 2018 alla Russia offre op-portunità invidiabili per investire. Putin ha suggerito ad Abramovich di lavorare all’or-ganizzazione dell’evento con una partnership pubblico-pri-vata per non far gravare sui conti dello Stato i 10 miliardi di euro necessari per realizzare stadi nuovi e infrastrutture.

Cresce anche il volume d’affari del campionato di calcio russo, in vista dei Mondiali del 2018

nunciare in seguito ai problemi post-terremoto (lo stesso moti-vo del cambio di sede per i mon-diali di pattinaggio). Intanto il team russo non intende andare in Giappone per paura dell’emer-genza nucleare che perdura da marzo. Lo ha detto il presiden-te della federazione di ginna-stica Andrej Rodionenko: «Molti altri Paesi europei sono della stessa idea».

TUTTIIN CAMPO

PER TUTTI I DETTAGLI VISITATE IL SITOWWW.RUSSIAOGGI.IT

ACQUEDOTTO ROMANO

POLO CLUB

9-11 GIUGNO 2011ROMA

rà presso l’Exed Luxury Events, in piazza della Repubblica, a Ro-ma, il 9 giugno; il 10, poi, si ter-rà il Gala Dinner, mentre il giorno successivo, dalle 11, all’Acquedot-to Romano Polo Club si dispute-ranno i match. Oltre ai campio-ni impegnati nelle gare, anche i più piccoli potranno avvicinarsi al gioco del polo su pony. Calato il sipario sul campo, a Palazzo Fer-rajoli l’esclusivo After Polo Party per dare l’arrivederci all’edizio-ne 2012.

www.vladi-polo.it ›

REUTERS/VOSTOCK-PHOTO

RIA-NOVOSTI

OKS

AN

A Y

USH

KO

Contenuti multimediali suwww.russiaoggi.it

UFF

ICIO

STA

MPA