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GIANLUCA ATLANTE

DentroLuna Rossa

Romano Battisti, dall’argentoolimpico a grinder della barca

italiana finalista in America’s CupStoria di una rivincita personale

a bordo della Formula 1 del mare

Absolutely Free Libri

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Prefazione

omano Battisti  rappresenta un  veroesempio di dedizione assoluta. È  sempre stato un professionista esem-plare e anche da giovanissimo lo ricordoper la sua passione e la sua infaticabileenergia positiva. Ci  siamo  incrociatispesso, io e Romano, e lo sport è stato il

nostro denominatore comune.       Ho ritrovato in lui quella caparbietà e quella vogliadi farcela che hanno contraddistinto anche la mia car-riera sportiva.      Mai arrendersi, mai mollare. Senza deprimersi nel-la sconfitta e senza esaltarsi nella vittoria.       Abbiamo molto  in  comune e non mi  soffermo suirisultati, se pur di rilievo, ma desidero focalizzarmi sulmetodo.      La precisione, la puntualità, l’umiltà, la preparazio-ne e la sua educazione si fondano su principi granitici,

Davide Tizzano

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prima definiscono l’uomo, poi  l’atleta. Romano è tuttoquesto e ha fatto di questi capisaldi il proprio mantra ela propria forza.

      Dalle Olimpiadi  alla Coppa America,  dal  canottag-gio alla vela.       Per  chi  non  conosce Romano,  queste pagine  sa-pranno dare un senso compiuto alla sua storia.      Per  chi  sogna di  ripercorrere  le  sue  gesta,  questovolume rappresenta una “traccia” da seguire, una sciache indica chi è passato prima di noi.      Per  chi  non  conosce Romano,  sarà  l’occasione discoprire qualcosa di più della vita di quello che è unodei  protagonisti  dello  sport  azzurro degli  ultimi  anni.L’esperienza con “Luna Rossa” certifica la sua capaci-tà di adattarsi e di esprimersi al meglio in contesti alta-mente competitivi. La vittoria della “Prada Cup 2021”si aggiunge a una miriade di titoli  e regate vinte.  Il so-lo canottaggio rappresentava un recinto troppo strettoper  la sua vitalità e  la sua voglia di mettersi  in gioco.L’America’s Cup gli  ha dato  la  possibilità di  rimettersiin gioco e sfidare i più grandi velisti del mondo.      Meritare  il posto da  titolare nell’equipaggio di unadelle più veloci e avveniristiche barche Italiane di “Cop-pa America” di tutti i tempi, ha rappresentato un gran-de traguardo, sublimato dalla vittoria contro gli  Inglesie gli Americani nel “trofeo per gli sfidanti”.

      L’acqua e il mare ci legano in modo indissolubile.      Come una musica  semplice ma affascinante ac-compagnano questo racconto pieno di passione, di vi-ta e di sport,  tessuto  in modo magistrale da GianlucaAtlante.       Dall’argento a  cinque  cerchi  di  Londra 2012,  allebarche volanti di “Coppa America”.      Un percorso umano e  sportivo  fantastico e avvin-

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cente,  che questo  libro  invita  a  scoprire per  trovareuna nuova energia e guardare al  futuro  con gli  stessiocchi di chi sa sognare e lavorare duro per trasformarele idee e i traguardi in realtà contribuendo a a scriverele più belle pagine dello Sport italiano.      Forza Romano continua a stupirci.

                                                                       Davide Tizzano

Napoletano, Tizzano è il Direttore del Centro di Prepa-razione Olimpica "Bruno Zauli" di Formia. Due voltecampione olimpico di canottaggio, con il quattro dicoppia nel 1988 a Seoul e nel doppio ad Atlanta nel1996. Nel mezzo la parentesi con la vela in America'sCup a bordo del Moro di Venezia nel 1992, con il qualevince la Louis Vuitton Cup battendo New Zealand, perperdere poi la sfida a due nella finale contro America.

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Introduzione

e storie degli sportivi per certi aspetti siassomigliano, sono facilmente riconduci-bili  alla  loro  generazione,  alla  famiglia,agli  insegnamenti che hanno ricevuto.  Ilpiù delle volte nascono dal caso, alcunedi esse sono fortuite, altre sono figlie diuna  tradizione  familiare. Basti  pensare

ai Maldini nel calcio o agli Abbagnale nel canottaggio.La storia che vi  raccontiamo comincia proprio da qui,dal  canottaggio,  e  va  in  controtendenza. Non è  figliadel caso. Al contrario,  lo è di una volontà  incrollabile,assoluta, quasi mistica. Ed è questo che  la  rende, senon più bella, di sicuro speciale.      Romano Battisti è il figlio di uno scafo microscopicorispetto all’ultimo che  lo ha visto protagonista. È  figliodell’acqua dolce. Di un  lago  talmente particolare daestendersi vicino a una delle più belle spiagge laziali, adue passi dal mare. Di un remo che gli ha dato tanto. 

Gianluca Atlante

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      Riavvolgendo  il  nastro della memoria,  basta  ricor-dare quello che è stato capace di  fare  insieme al suoamico e  compagno  in  Fiamme Gialle,  Alessio Sartori.Ha vogato contro tutto e tutti, è salito e sceso da unabarca perché non è  stato  capace di  stare  fermo,  per-ché è uno di quei personaggi che non ama le coperti-ne.       Non al punto da andare contro i suoi principi.      È  testardo,  cocciuto,  volenteroso,  professionale,potrebbero essere  tanti  gli  aggettivi  per  qualificare  ilsuo essere uomo di sport.       Chi  lo  conosce bene  sa perfettamente  che è unoche non si  ferma davanti  a nulla. Quando si mette  intesta una cosa, la insegue e la raggiunge. 

      Così è stato per questa avventura con l’equipaggiodi Luna Rossa Prada Pirelli, e i racconti che seguirannosono facilmente certificabili e marciano in un’unica di-rezione. Sono figli di una volontà assoluta.       È la storia di un uomo che arriva dalla montagna etrova  in sé  il giusto equilibrio per costruire  la sua vitasull’acqua, prima quella del lago salmastro, denomina-to dalla  storia  lago di  Paola,  dove ha  costruito  le  suevittorie  remiere, poi sul mare, per diventare uno degliassi portanti di Luna Rossa, la formula 1 della vela, labarca più complessa che vi sia. Tanto più per un ragaz-zo che a vela non è mai andato.      Ma dietro Romano Battisti c’è una volontà talmen-te solida da essere la base della sua stessa vita di uo-mo di  sport,  una  volontà  che  lo  preme e  lo  spinge araggiungere qualsiasi obiettivo. E  lui gli obbiettivi se  liè sempre prefissati e raggiunti.       C’è stato un direttore tecnico che addirittura lo ave-va bocciato da canottiere, senza motivo. Si è messo intesta insieme al suo amico Alessio Sartori, e al team dichi  ha  creduto nei  due, Domenico Montrone e Rocco

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Pecoraro,  Franco Cattaneo e  il  grande  comandanteBellantuono, fino a ricevere l’aperto sostegno di tutto ilgruppo sportivo del III Nucleo Atleti Fiamme Gialle, chesarebbe andato a  Londra a  tutti  i  costi,  per mettereun’impronta sulla sua prima Olimpiade.       Non  solo  l’ha  raggiunta, ma ha portato a  casa  lamedaglia d’argento.       Da quel giorno forse lui stesso ha capito di essereveramente speciale. Ha proseguito nel canottaggio, havinto medaglie mondiali ed europee, è arrivato ai piedidel podio a Rio de Janeiro con il suo amico Fossi e poiun bel giorno a Plovdiv  in Bulgaria, dopo un mondialedeludente ha detto: «Io scendo da questa barca perchénon la sento più mia».       Subito ci chiedemmo... E adesso?       «E  adesso  vado per mare»,  fu  la  risposta  che  ve-nimmo a conoscere solo mesi dopo, quando Romanofu pronto per condividerla. 

      E così, Romano è andato verso il mare. Pur sapen-do e pur  essendo  conscio del  fatto  che  lui  sul marenon c'era mai andato, che su una barca a vela non eramai salito, che l’ebrezza di una regata non l’aveva maiprovata.      Lui aveva vogato all’indietro. Così aveva imparato acondividere la sua vita con l’elemento liquido. Lo sape-te, il canottaggio è l’unico sport dove si vince andandoindietro.  Si  era  fatto  le mani  piene di  calli  e  di  rughepur di vincere delle medaglie. Poi è salito su una barcaa vela per cambiare prospettiva, ai suoi occhi, forse al-la sua stessa vita. Andare avanti, arrivare in testa, es-sere primo... Perché lui sa bene, dentro di sé, che l’es-sere primo non è un qualcosa di così glorioso da sbat-tere  in prima pagina, ma è  soprattutto un qualcosache gli appartiene.       E allora dopo Plovdiv c’è stata una cena a Maenza,

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la  sua Maenza,  c’è  stato anche un battibecco perchéqualcuno ha  sviscerato prima del  tempo quelle  cheerano le sue intenzioni, da tenere segrete essendo luiun atleta militare. Ci sono state tante cose, ma ci sonostati  soprattutto  lui e  la sua determinazione: RomanoBattisti,  l’eroe di Maenza, Priverno e Sabaudia. L’eroedi due paesi e una città, quella delle dune, fondamen-talmente diversi.       Perché lui arriva dalle montagne ma vince in maree sul lago.       Vince con  l’acqua, elemento completamente diffe-rente dal suo DNA.       Ora Romano ha una  famiglia dietro,  tre  luoghi  ita-liani meravigliosi  e  pieni  di  storia,  di  colori  e  costumiche lo hanno spinto e continueranno a farlo.       In questo Romano Battisti era un predestinato.      Ora lo sa.

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L’album di un’avventura

Foto di famiglia alla base di Auckland.Romano Battisti con la moglie Sarae le figlie Lara (in braccio) e Lavinia

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La barca italiana mettela prua versoAuckland,ma il lavoroche svolgel’equipaggiodel TeamLuna RossaPrada Pirelliè semprepiù duro.La festa perla Prada Cupperò ripaga di ogni sforzo

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