Luna Periodico indipendente di Palagano e dintorni nuova - 52giu2018.pdf · Estate 2018 Luna...
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Estate2018
LunaLunaPeriodico dell'associazione "la Luna". Sede in Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO) - Italy. Autorizzazione tribunale di Modena numero 1414 del 13/11/1997
laPer iod ico ind ipendente d i Pa lagano e d in torn i
nuovanuovaGiugno 2018 • Anno XXI • Numero 52
Estate2018
Terza pagina
Fatti e misfatti
Scuola
Il dubbio
Alto voltaggio
Scrivo irregolare
Libri
Associazione la LUNA
Lettere al direttore
Val Dragone
Scrivi alla LUNA
Riflessioni
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Terza pagina
Fatti & Misfatti
Scuola
Il dubbio
ALTO voltaggio
Scrivo irregolare
Libri
la LUNA
Lettereal direttore
Val Dragone
Lettere
Ultima
Ha senso tutto questo?
Notizie da Palagano e dintorniFeste di fine anno scolastico • Nuovi laboratori informatici • Un gesto di
riconciliazione • Post Rock @Theatre • Più Sport Estate Palagano • Piccolo
ricordo di "Ugo" • Appennino tra figure e parole • Estate 2018... e oltre •
Eventi a Palagano e frazioni • Spazio offerto all'Amministrazione comunale
Liceo di PalaganoProgetto legalità • Contro la mafia • Un albero per la memoria • La nave
della legalità • Angeli Custodi: l'esempio del coraggio, il valore della
memoria • L'attualità dei classici: i Promessi sposi • Viaggio di istruzione a
Milano
Scuola primaria e secondariaEmozionArt in Rocca
Parola chiave: cambiamento
Testa di ferroIntervista a Andrea Fratti e Daniele Zordanello
Attaccato alla vitaSmacco matto
Quell'odore di buccia di limone grattugiataDelitti e misteriVariazioni sull'ora e sull'aurora
Sezione CINEMAUna stella di nome Tony • Proiezioni estate 2018
ATCD
BoccassuoloIl campanile • Scorci di passato • Padre Gabriele
Immagini e scritture della Valle del Dragone
Scrivi alla LUNA
Riflessioni
Som
mari
o
Redazione: Davide Bettuzzi, Francesco Dignatici, Daniele Fratti, Martina Galvani, Milena Linari, Gabriele Monti.Hanno collaborato: Albicini Andrea, Cristina Bedostri, Alessandro Bertugli, Nico Bettuzzi, Fabio Braglia, Giovanni Braglia, Nicolò Calzolari,
Leonardo Camerini, Elisa Casini, Leonardo Casini, Isabella Dignatici, Maria Lavinia Famigli, Michele Forti, Filippo Fratti, Maikol Guigli, LauraLami, Marta Lenzotti, Enes Ljesnjanin, Francesco Masoni, Danilo Ori, Giorgia Ortonovi, Mattia Perini, Carolina Pettorelli, Giulia Pirillone,
Riccardo Rioli, Ilaria Salvatori, Simone Teggi, Paolo Tinti, Erminia Vezzelli.Chiuso in redazione il 08/06/2018 - Stampato in proprio - Tiratura: 350 copie - La foto di copertina è di Eliana Fratti
la Luna nuova
Attualità, cultura, tradizioni, solidarietà. Periodico indipendente di Palagano e dintorni
Direttore responsabile: Andrea FrattiAssociazione La Luna. Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO). Tel.: 0536/961621 - Fax: 0536/970576
www.luna-nuova.it - e-mail: [email protected]. 52 - Anno XXI - Giugno 2018. Fondato come "la Luna nel Pozzo" (13 numeri dal 1993 al 1996)
Aut. Tribunale di Modena num. 1414 del 13/11/1997
la Luna nuova viene inviata a tutti i soci e sostenitori dell'Associazione la Luna.La quota associativa minima annuale è di 2O Euro e può essere versata direttamente ai soci autorizzati:
Nadia Marasti: ditta Edilart Marasti - Via XXIII Dicembre, 35 - Palagano Tel. 0536 961521Ricchi Bruno: assicurazioni - Via XXIII Dicembre 8 - Tel. 0536 961266
IL CONTO CORRENTE BANCARIO NON È PIÙ ATTIVOInfo: [email protected] - www.luna-nuova.it
HA SENSOTUTTO QUESTO?
TTTTTerererererzzzzzaaaaapapapapapaggggg inainainainaina
(Continua a pagina 6)
Questo numero della «Luna» è chiaramente “estivo”. Esce non casualmente ora, è fortemente
incentrato sugli appuntamenti dei mesi a venire e cova la speranza di poter rappresentare non
solo il tradizionale contenitore di notizie, storie e opinioni di Palagano e dintorni, ma anche un
punto di riferimento per sapere tutto quello che succederà prossimamente sul nostro territorio.
Se guardate bene il calendario degli eventi, vedrete quante siano le attività proposte, a testimo-
nianza di un’offerta di intrattenimento, svago e sport sempre più ricca e che ha come forza
trainante il volontariato. Cuochi, camerieri, pubblicitari, grafici, arbitri, allenatori, cantanti e
musicisti: sono tanti i ruoli che vengono improvvisati dai nostri compaesani, pur di creare un
avvenimento e di farlo riuscire. Ma se in un futuro non troppo lontano simili appuntamenti non
ci fossero più? Quali ripercussioni avrebbe un paese come Palagano, che vive di un turismo
costituito in prevalenza da famiglie in cerca di aria pulita a prezzi contenuti e di svaghi accessibi-
li?
Non si stanno facendo ipotesi azzardate o disfattiste, il pericolo che l’organizzazione di eventi
subisca rallentamenti e incontri ostacoli crescenti è molto concreta. Anno dopo anno, infatti,
non fanno che aumentare le norme, i doveri burocratici, le leggi, i regolamenti che vincolano
simili attività, finendo per soffocarle. La sensazione è quella che le autorità pubbliche vogliano
professionalizzare anche ambiti storicamente ad appannaggio del volontariato e che sono sem-
pre esistiti solo grazie ad un impegno extra-lavorativo, spontaneo e genuino. La deriva è quella
di caricare il volontario di responsabilità smisurate, fiaccandone, a lungo andare, la passione e la
disponibilità.
Che le cose stiano andando in questa direzione è fin troppo evidente. La somministrazione di
cibo e bevande, l’uso di strutture, l’utilizzo di strumenti e apparecchi, l’installazione di servizi
igienici, la predisposizione di vie di fuga, la presenza di mezzi di soccorso, le modifiche della
viabilità, le comunicazioni alle forze dell’ordine, le autorizzazioni dell’Amministrazione, la do-
manda di occupazione suolo pubblico, la SIAE… sono solo alcuni degli adempimenti per orga-
nizzare un evento e l’elenco potrebbe proseguire a lungo. La recente “Circolare Gabrielli”, in tal
senso, non ha fatto che aggiungere l’ennesimo capitolo nell’infinito libro della normativa per gli
eventi, rendendo obbligatori presidi di sicurezza, il servizio d’ordine, le barriere per delimitare
l’area, il monitoraggio punti d’accesso… A fronte della crescente mole di doveri, ovviamente
molti organizzatori si sono scoraggiati e hanno deciso di non replicare storici eventi: basta dare
un’occhiata anche solo alla cronaca del modenese, per rendersene conto. La domanda sorge,
quindi, spontanea: ha senso tutto questo?
Incidenti e tragedie, fin troppo frequenti, spingerebbero a rispondere affermativamente. La
sicurezza e il benessere degli individui val bene le ulteriori limitazioni normative. In effetti, la
risposta che la nostra società ha saputo dare al pericolo è stata quella di creare leggi e apparati
burocratici dettagliati e stringenti: regolarizzare ogni singolo aspetto ci trasmette, infatti, la
sensazione di controllare la realtà, limitando al massimo ogni spazio per l’imprevedibile, per il
caos e, quindi, per il pericolo. Ma siamo davvero certi che sia così? Siamo sicuri che codici
chilometrici e plichi di carte da firmare risolvano il problema della sicurezza. E, soprattutto,
queste precauzioni che costo hanno?
Che la soluzione a eventuali minacce sia la progressiva chiusura
tra pareti di leggi, codici e fogli timbrati lascia qualche perplessità.
AndreaFratti
4 la LUNA nuova - Giugno 2018
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FESTEDI FINE ANNO
SCOLASTICO
L’otto giugno, a Palagano, si è svoltala festa della scuola secondaria del-l’Istituto Comprensivo di Montefiorino.Nel parco comunale, allestito per l'oc-casione da insegnanti, studenti e ge-nitori, gli alunni si sono affrontati in una"Corrida", tra canzoni ed esibizioni te-atrali.Al terzo posto si sono classificati i ra-gazzi di Frassinoro (Michele Ferrari,Sebastiano Pieracci, Sara Storti, Ma-tilde Tazzioli e Martina Fontana) chehanno suonato un pezzo di Camilla Ca-bello.Il secondo premio è andato a AliceValieri di Montefiorino che ha emozio-nato il pubblico con l’interpretazionedi Lay me Down di Sam Smith.Il nostro Giulio Corsini sempre di Mon-
tefiorino, invece, ha vinto il primo pre-mio grazie ad una strepitosa perfor-mance nel quale ha ballato la Mo-
onwalk sulle note di Trhiller di MichaelJackson.La festa è stata perfetta e nulla è sta-to lasciato al caso: i partecipanti sisono messi in gioco superando i timo-ri, lasciando spazio a creatività e ta-lentio vari. Molti colleghi si sono impe-gnati nell’organizzazione della seratae per questo meritano un ringrazia-mento speciale. Anche i genitori han-no contribuito alla realizzazione dellafesta venendo numerosi e preparandoun ottimo ed enorme buffet.
I veri ringraziamenti, però, vanno ai no-stri alunni, che ancora una volta ci han-no insegnato che essere uniti è la cosa
Gli alunni hanno davvero messo in
gioco se stessi, facendo capire a tutti,
soprattutto agli insegnanti,
che la scuola è il luogo delle possibilità
e che le loro risorse sono inesauribili
più bella del mondo e non c’è niente dimeglio che esserlo divertendosi. L’unio-ne che è stata protagonista già nel-l’evento del 1 giugno “Emozionarti“,anche alla "Corrida" è stata un elemen-to fondamentale che ha legato forte-mente gli alunni dei tre comuni dellaval Dragone, rafforzando legami e cre-andone di nuovi. In questa fine di annoscolastico gli alunni hanno davveromesso in gioco se stessi, facendocapire a tutti, soprattutto agli insegnan-ti, che la scuola è il luogo delle possi-bilità e che le loro risorse sono ine-sauribili.
Gli insegnanti della Scuolasecondaria dell’Istituto
Comprensivo di Montefiorino
Il 4 giugno sera si è tenuta la bellissima festa di fine annoscolastico organizzata da insegnanti, genitori ed alunnidella scuola primaria di Palagano. I bambini prima lavoran-do sui PC del nuovo laboratorio informatico, poi recitandoe cantando in inglese e interpretando vari personaggi deifilm della Disney ci hanno dimostrato quanto stia cam-biando il mondo e quanto siano importanti i nuovi linguaggima sempre condividendo l'entusiasmo di stare assieme.È la seconda festa a cui partecipo in due giorni, anchedomenica a Monchio gli alunni della primaria assieme agenitori ed insegnanti hanno festeggiato lavorando assie-me per allestire un grande pranzo per tutti noi il cui ricava-to sarà devoluto per acquistare materiale per la scuola .
Ogni fina anno scolastico vengono fatte feste dai vari ordini di scuola e, per noi che partecipiamo, è sempre un eventonuovo grazie all'impegno e alla gioia che i bambini, con la regia dei loro educatori, riescono ogni volta a trasmettere.Questi sono gli esempi di vita che animano le nostre comunità e che, qui in montagna, sentiamo sempre più forti enecessarie. Complimenti a tutti. Bravi. (fb)
5la LUNA nuova - Giugno 2018
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L'aula informatica del Liceo di Palagano è fornita di PC di ultimagenerazione, un videoproiettore interattivo ed una stampante 3D,oltre ad arredi professionali.Sono stati utilizzati fondi reperiti presso il Ministero dell'Istruzio-ne e la Regione Emilia Romagna all'interno di un progetto realiz-zato in collaborazione con l' Amministrazione comunale di Palagano e La Cooperativa Scolastica S.Francesco, con ilprezioso lavoro di Dino Fontana e dei suoi collaboratori.I ragazzi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, invece, hanno ora a disposizione 12 PC Chro-
mebook acquistati dal comune di Palagano, un videoproiettore interattivo, uncarrello ricarica pc ed arredi multiformi donati al comune dal Lions Club di Pavul-lo. "Un investimento importante per dare strumenti sempre nuovi ai nostri ragaz-zi per affrontare sempre meglio il proprio futuro. Un ringraziamento speciale alLions Club di Pavullo ed alla loro presidente Alessandra Giacomelli, ai suoicollaboratori che hanno offerto arredi e videoproiettore interattivo, a EmanuelaFerrarini responsabile ufficio scuola del comune e al Dirigente dell'Istituto com-prensivo Luigi Vaccari a tutte le insegnanti e personale ATA, al tecnico DinoFontana", ha dichiarato Fabio Braglia, Sindaco di Palagano. (db)
NUOVI LABORATORIINFORMATICI
Realizzate due aule informatiche, una
presso il Liceo e l'altra alle scule medie
L'abbraccio tra Alfonso Rivi, cugino delbeato, e Meris Corghi
Domenica 15 aprile 2018, nella Pievedi San Valentino di Castellarano, inoccasione della celebrazione del 73°anniversario dell'uccisione del BeatoRolando Rivi, si è verificato un com-movente gesto di riconciliazione: l’ab-braccio di pace tra i parenti del semi-narista (fra i quali la sorella Rosannae i cugini Alfonso e Sergio) e MerisCorghi, figlia di uno dei due partigianiche nell'aprile 1945 uccisero il quat-tordicenne semionarista."Siamo tutti fratelli e nella guerra tutti
perdiamo: avete perso Rolando e s’èperduto mio padre... Imploro, a nomedi tutte le vittime di tutte le guerre:pace, pace, pace!" ha detto Meris nelsuo discorso al termine della Messa."Oggi abbiamo accolto con gioia lapresenza di Meris Corghi tra di noi,come fosse una sorella, e alla suadomanda di perdono rispondiamo dicuore con il dono del perdono" ha ri-sposto il cugino di Rolando Rivi, Alfon-so.
(db)
Commovente gesto di riconciliazione al termine della
Messa nel 73° anniversario della nascita del beato
Rolando Rivi nella Pieve di Castellarano, che diventa
Santuario intitolato al martire
UN GESTO DIRICONCILIAZIONE
6 la LUNA nuova - Giugno 2018
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Venerdì primo giugno ha avuto luogoun evento unico al Teatro comunale diPalagano: "Post-Rock @Theater", conlo slogan “A new musical experience:Sit – Listen– Watch – Feel”. È statoun concerto gratuito con offerta liberadi cosiddetto “post-rock”. Genere moltodiffuso, specie in Inghilterra, Scozia,Irlanda, Germania, ma anche U.S.A.,dove si fa solo musica strumentale congli strumenti del rock (chitarre, bas-so, batteria, tastiere), che sostituisconole parti vocali. Una musica molto sug-gestiva, che non indirizza, ma lascia
POST ROCK @THEATER
Che la soluzione a eventuali minacce sia la pro-gressiva chiusura tra pareti di leggi, codici efogli timbrati lascia qualche perplessità: più cheuna strada risolutiva sembra essere una rea-zione scomposta ad una paura confusa e piut-tosto indefinita. Che le sfide della contempo-raneità vengano affrontate tramite la costru-zione di progressive mura appare una mossadisperata, fornita da chi non sa come rispon-dere efficacemente ai problemi reali e ricorread illusioni, che rincuorano e nascondono ipericoli. Insomma, per farla semplice: davve-ro per assicurarci che una persona non ci met-ta in pericolo dobbiamo creare una legge algiorno? E quando avremo stabilito anche comesi debba camminare, come guardare gli altri,come salutare… allora ci sentiremo veramenteal riparo da ogni accadimento negativo?In più c’è da chiedersi il costo di questi inter-venti normativi. Ogni nuova legge, ogni nuo-vo modulo, ogni nuovo passaggio burocraticoci trasmetteranno anche sensazioni di control-lo e di sicurezza, ma ci privano progressiva-
spazio all’interpreta-zione personale. “Inquesti tempi, in cui dal-la televisione piena ditalent al web, passan-do per le radio nazio-nali, veniamo letteral-mente "investiti" daquello che ci vogliono per forza fareascoltare, volevo creare una serata di-versa, che spingesse la gente a lasciarperdere tutto questo e a spingersi ver-so atmosfere diverse” spiega "Alby",Andrea Albicini, fonico e organizzato-
re dell’evento.A esibirsi, dalle ore 21.30,sono stati infatti i sassuole-si "Baffodoro", che hannosuonato per la maggior par-te del concerto dietro ad untelo cinematografico, su cuisono state proiettate imma-gini di artisti visuali a partire
HA SENSO TUTTO QUESTO? TTTTTerererererzzzzza paa paa paa paa paggggginainainainaina (segue dalla TERZA)
mente di spazi di libertà. Il gioco vale semprela candela? Se per vivere tranquilli e serenidovessimo trincerarci in casa, lo faremmo dav-vero?Le domande sono tante, le risposte poche.Forse, però, le norme andrebbero calibratesulle singole realtà, cercando un giusto com-promesso tra sicurezza e libertà, tra l’eccessodi cura e il pressapochismo, tra la marea bu-rocratica e l’incuria irresponsabile. Forse sipotrebbe fare qualcosa di migliore, per nonadeguarsi al panico indiscriminato nei confrontidi eventuali pericoli, ma neppure per alimen-tare il proverbiale agire incauto “all’italiana”.Probabilmente andrebbe anche considerata lapossibilità che una componente d’imprevedi-bilità nella nostra vita rimarrà sempre e che,se non possiamo fidarci minimamente nem-meno del concittadino a un evento a Palaga-no, forse il problema non è delle leggi e deipermessi che non vincolano abbastanza i com-portamenti, ma di un fallimento profondo nellanostra convivenza civile.
però da uno spezzone del film muto"Korkarlen" (Carretto Fantasma) del1921. Ma prima, già dalle ore 20.00,in un’atmosfera tra le luci soffuse deiteatri di inizio ‘900 si è esibito "IronDuck Noise", DJ set di Gianluca Gian-nini (anche professore al liceo Formig-gini) interamente con vinili. Ringrazia-menti e sorrisi a fine serata tra gli arti-sti, i tecnici, i musicisti e il pubblico.“Un immenso grazie all’associazioneLa LUNA e all’Amministrazione comu-nale”, ringraziano i Baffodoro, quest’an-no giunti al 20esimo anno di attivitàmusicale. (aa)
7la LUNA nuova - Giugno 2018
NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni
Riapre, infatti, in giugno, dopo alcunianni di inattività, il centro sportivo dove,su una superficie di 1500 metri qua-drati, sorgono campi da calcio, calcet-to, beach volley, basket, una foreste-ria, con vicino la piscina comunale, eda quest’anno anche il nuovo "Pala-sport" che sarà inaugurato il 17 giu-gno.Gli impianti ospiteranno, dal 24 giugnoal 28 luglio, camp estivi dedicati a bam-bini e ragazzi, centri estivi per i bam-bini della Val Dragone, ma non solo:dal 28 luglio a settembre, potrannoessere utilizzati anche da società spor-tive e associazioni per eventi e la pre-
parazione degliatleti. In questigiorni si apronole iscrizioni perpartecipare aqueste attività nell’ambito del progettodenominato “Più sport estate Palaga-no”. Un progetto anche per i bambiniresidenti del comune che potranno ac-cedere ai corsi e strutture ad un prez-zo super agevolato di 80 euro a setti-mana e gratuito per i bambini e ragaz-zi disabili.Fondamentale l'aiuto ed la collabora-zione della polisportiva di Palaganoche attraverso il presidente Eligio Fio-
renzi e la sempre attiva Nicoletta Ca-sini si sono messi in rete con i nuovigestori per organizzare e gestire spa-zi ed attrezzature.Il centro sarà gestito da "Officina mo-vimento Asd", Guidata da Pier PaoloAlessandro del Penta Modena, asso-ciazione che si è aggiudicata il bandodel Comune di Palagano.Informazioni: www.piusportestate.it.
(fb)
Premetto che non mi piace scrivere perla perdita di un amico, tantomeno fareelogi a persone che ci hanno precedu-to nella Casa del Padre, in quanto sonoconvinto che fra amici i complimenti sifanno di persona e il ricordo è sempremolto soggettivo e mai universale.Però nel caso di "Ugo" (Alberto Ugoli-ni) mi voglio esporre, perché per me èstato un maestro di vita e quello chemi ha lasciato nel cuore sono innume-revoli insegnamenti sia a livello profes-sionale che umano.
Ho passato 12 anni insieme a lui incomune, all’ufficio tecnico, e possosicuramente affermare che quel pocoche ho imparato di quella professio-ne l’ho imparato da lui. Lui e la suafamiglia mi hanno ospitato e accoltoin casa numerose volte a pranzoquando ero di rientro in ufficio. Luiconosceva tutti, aveva una memoriaimpressionante, la sua scrivania pie-
na e stracolma di faldoni aveva il suopersonale ordine, era sempre disponi-bile e pronto a nuove sfide. In qualsia-si situazione critica ci trovassimo, lasua pacatezza e calma mi rassicura-vano, lui sapeva sempre cosa fare.Con il suo esempio mi ha insegnato,e non è detto che abbia imparato, tan-te cose. Mi ha insegnato cosa vuol direessere disponibili verso gli altri, ma nonvoglio entrare in particolari perché vigela regola “non sappia la tua sinistra ciòche fa la tua destra” (…e non è una
questione politica); mi ha insegnatocosa vuol dire voler bene alla famigliae alla mamma; mi ha insegnato l’im-pegno sociale nel volontariato, in pae-se e in parrocchia; mi ha insegnato ilrispetto per gli anziani, per il loro pas-sato e per i loro ricordi; mi ha insegna-to il rispetto per le Istituzioni e per chile rappresenta.Mi dispiace caro Ugo se non ho impa-rato tutto quello che tramite la tua vitaquotidiana ci hai insegnato, ma mi ram-marica il fatto di non esserti stato vici-no nell’ultimo periodo e di questo nechiedo scusa ad Anna e Adalgisa.Caro Ugo, sono certo che da lassù,sempre con discrezione, potrai veglia-re sulla tua famiglia e su tutti noi cheti abbiamo conosciuto e che non pos-siamo altro che affermare: “Questa eraveramente una brava persona”.Ciao Ugo.
Nico
PICCOLO RICORDODI "UGO"
L’estate 2018 di Palagano
sarà all’insegna dello sport
8 la LUNA nuova - Giugno 2018
PalaganoTutti i mercoledì sera
dal 4 luglio al 29 agosto
Negozi aperti, bancarelle, standgastronomici, ciacci, animazioni,eventi culturali, musica dal vivo.
MercatinoMercatinoMercatinoMercatinoMercatinosottosottosottosottosottole stellele stellele stellele stellele stelle
Monchio - PoliposticaTutti i martedì dal
19 Giugno al 10 luglio
FitnessFitnessFitnessFitnessFitnessall'aria apertaall'aria apertaall'aria apertaall'aria apertaall'aria aperta
17 giugno
Palagano (Comune Palagano)"Inaugurazione Palasport"
23 Giugno
Monchio (Polisportiva)Podistica
"La Panoramica"10° edizione
24 GiugnoPalagano
Piazza comune"Raduno 500"
30 giugno - 1 luglio
Palagano (Maestri Ciacciai)"Sagra del Ciaccio palaganese"
Bancarelle, standgastronomici, attrazioni,musica con orchestra
1 luglio
Boccassuolo (Polisportiva)"Festa dei cavallari
amici di Beppe"
Dal 9 a 15 luglio
Palagano (Parrocchia)"GREST"
Centro estivo parrocchialeper ragazzi
13 luglio
Palagano (Lupi sociali)Palagano Park
"Festa dei Lupi sociali"
14 - 15 luglio
Boccassuolo (Gruppo Alpini)"21° Festa degli alpini"
14 - 15 luglio
Palagano (Parrocchia)"Sagra della Beata
Vergine del Carmine"Funzioni religiose,
stand gasatronomici,musica
16 - 28 luglio
Palagano (Polisportiva)"Scuola di calcio"
16 - 31 luglio
Palagano (Polisportiva)Palagano Park
"Torneo di pallavolo serale"
15 luglio
Palagano (Polisportiva)"La strapazzona"
Gara podistica amatoralee agonistica.
20 luglio
Monchio (Polisportiva)"Notte verde"
21 - 22 luglio
Monchio (Polisportiva)"Festa d'estate"
21 - 22 luglio
PalaganoMy West Pub e Movida Bar
organizzano"Pallavolo Splash"
28 -29 luglio
PalaganoArea S. Chiara, parrocchia
"5° Festa del grano"
3 agosto
Savoniero (Polisportiva)"Country Festival"
Il più importante CountryFestival italiano con i migliori
gruppi texani
5 agosto
Savoniero (AVAP Palagano)"AVAP in festa"
5 agosto
Savoniero (Polisportiva)"Festa dello sport"
Estate 2018...Estate 2018...Estate 2018...Estate 2018...Estate 2018... e oltre
PalaganoOfficina del movimento
Da giugno a settembre
Piscina comunalePiscina comunalePiscina comunalePiscina comunalePiscina comunalePalaganoPalaganoPalaganoPalaganoPalagano
PalaganoContrada Aravecchia12 luglio - 15 agosto
Musica, concertti, animazioni,giochi, mercatino, gastronomia
9la LUNA nuova - Giugno 2018
PalaganoTutti i giovedì ore 21.00
proiezione film
Domenica 17 giungo,22 luglio, 12 agosto,
16 settembre ore 17.00proiezione film per bambini
Programma completo allepagine 35 e 36
6 - 20 agosto
Savoniero (Polisportiva)"Torneo di calcetto serale"
10 - 11 agosto
Boccassuolo"Vecchi mestieri e
antichi sapori"
11 - 15 agosto
Palagano (Ass. La Voce)Salone del Liceo
"Schegge d'arte inVal Dragone"
16 agosto
Boccassuolo (Polisportiva)"Festa di S. Rocco"
16 agosto
Boccassuolo (Polisportiva)"Trofeo MTB Medito Guigli
17 agosto
Boccassuolo(Polisportiva e
associazione "Emozionenon ha voce")"Notte magica
per bimbi speciali"
18 agosto
Boccassuolo (Polisportiva)Gara podistica"Corri al Village"
6° edizione
18 agosto
Palagano (B2B)Palagano Park
"La notte magica"
25 -26 agosto
Boccassuolo (Polisportiva)"3° Boccassuolo
Raduno mezzi agricoli"Sfilata, pranzoe competizioni
Eventi a Palagano e frazioniEventi a Palagano e frazioniEventi a Palagano e frazioniEventi a Palagano e frazioniEventi a Palagano e frazioni
Boccassuolo - Polisportiva
29 luglio - 18 agosto
BoccassuoloBoccassuoloBoccassuoloBoccassuoloBoccassuoloEstateEstateEstateEstateEstate
Camp sportivi per ragazziArea Baby Park
30 luglio - 4 agosto
Football campFootball campFootball campFootball campFootball campAllenatori Sassuolo Calcio
"1000 sport a 1000 metri"
4 - 11 agosto
Football eFootball eFootball eFootball eFootball evolley campvolley campvolley campvolley campvolley camp
25 agosto
Palagano(Daniele Bettuzzi & C.)"Music of Palagano"
3 - 9 settembre
Boccassuolo(Associazione "Emozione
non ha voce" e Polisportiva)"Cavalcando l'autismo"
16 settembre
Susano (Circolo ACLI)"Festa dell'Addolorata"
21-23 settembre
Palagano(X-Tribe e Comune di Palagano)
Pista fuoristrada del Dragone"Z-editio X-TRIBE"
29 settembre
Palagano(Comune di Palagano eAssociazione Nazionale
carabinieri, sezione di LamaMocogno e Palagano)
Palagano Park"Inaugurazione monumento
a Salvo D'Acquisto"Con la partecipazione dell'Armae della Fanfara dei carabinieri
1 novembre
Monchio (Polisportiva)"Festa della castagna"
11 novembre
Susano (Circolo ACLI)"Festa di S. Martino"
15 dicembre
Monchio (Polisportiva)"Cena di Natale"
24 dicembre
Palagano (Parrocchia)"Presepe vivente"
PalaganoOfficina del movimento
24 Giugno -20 settembre
Camp estivi e ritiri sportivi
10 la LUNA nuova - Giugno 2018
SPAZIO OFFERTOALL'AMMINISTRAZIONECOMUNALEDI PALAGANO
Fabio BragliaSindaco
di Palagano
NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni
Cari amici della redazione de la LUNA, grazie per lo spazio che continuate a dedicarci per poter dare notizie ai nostricittadini e vostri lettori. Gli argomenti che mi avete suggerito di trattare questa volta sono molti e complessi,
spero di riuscire in modo sintetico ad argomentarli a sufficienza.
(La risposta a questa domanda è sta-
ta formulata prima della formazione del
Governo del 1 giugno 2018, n.d.r.).Su questo tema vi darò due risposte,una ufficiale da Sindaco pro temporedi un comune ed una invece più per-sonale .Da sindaco posso dire che il risultatosubito dopo il 4 marzo mi preoccupa-va un po’ perché le percentuali di votiche ogni schieramento ha preso era-no troppo basse per poter arrivare aformare un governo e quindi si neces-sitava, come poi è stato, di tornare alarghe intese e ad accordi tra partitiche avrebbero potuto prevedere lunghetempistiche per poi rischiare di anda-re a finire in nulla. Oggi pare che ungoverno invece ci sia e da sindaco mi
• Commento sul risultato finale delle elezioni politiche
MOVIMENTO CINQUE STELLE
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
CIVICA POPOLARE LORENZIN
PARTITO DEMOCRATICO
ITALIA EUROPA INSIEME
+ EUROPA CON EMMA BONINO
NOI CON L'TALIA - UDC
FORZA ITALIA
LEGA SALVINI PREMIER
GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA
ITALIA AGLI ITALIANI
PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO - ALA
POTERE AL POPOLO
LIBERI E UGUALI
CASAPOUND ITALIA
1
107 (20,11%)
5 (0,94%)
0 (0%)
3 (0,56%)
147 (27,63%)
5 (0,94%)
10 (1,88%)
3 (0,56%)
55 (10,34%)
156 (29,32%)
14 (2,63%)
4 (0,75%)
0 (0%)
0 (0%)
16 (3,01%)
7 (1,32%)
2
16 (18,60%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
27 (31,40%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
9 (10,46%)
27 (31,40%)
0 (0%)
2 (2,33%)
0 (0%)
0 (0%)
5 (5,81%)
0 (0%)
3
24 (20,89%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
25 (21,55%)
0 (0%)
2 (1,72%)
1 (0,86%)
20 (17,34%)
36 (31,03%)
4 (3,45%)
1 (0,86%)
0 (0%)
0 (0%)
3 (2,59%)
0 (0%)
4
35 (22,01%)
0 (0%)
1 (0,63%)
2 (1,26%)
29 (18,24%)
0 (0%)
3 (1,89%)
2 (1,26%)
21 (13,21%)
50 (31,45%)
4 (2,52%)
1 (0,63%)
0 (0%)
2 (1,26%)
6 (3,77%)
3 (1,89%)
5
80 (28,88%)
1 (0,36%)
0 (0%)
1 (0,36%)
38 (13,72%)
1 (0,36%)
6 (2,17%)
2 (0,72%)
31 (11,19%)
96 (35,66%)
9 (3,25%)
1 (0,36%)
1 (0,36%)
1 (0,36%)
5 (1,81%)
4 (1,44%)
TOTALE
262 (22,39%)
6 (0,51%)
1 (0,09%)
6 (0,51%)
266 (22,74%)
6 (0,51%)
21 (1,79%)
8 (0,68%)
136 (11,62%)
365 (31,20%)
31 (2,65%)
9 (0,77%)
1 (0,09%)
3 (0,26%)
35 (2,99%)
14 (1,20%)
LISTA SEZIONIElezioni politiche 4 marzo 2018. Risultati Camera dei deputati
Sezioni. 1. Palagano; 2. Boccassuolo; 3. Susano-Savoniero; 4. Costrignano; 5. Monchio
auguro che possa mettersi al lavoro alpiu presto per fare fronte alle esigenzequotidiane ed anche alle emergenzeche ahimè non si fermano per le cam-pagne ed i turni elettorali.Da privato cittadino ed elettore del PDho perso queste elezioni e ne ho pre-so atto; francamente questa è statauna campagna elettorale che non miè piaciuta perché ha superato toni emodalità che dovrebbero regnare in unostato che si definisce democraticodove invece hanno predominato astioed insulti tra i vari schieramenti e tramolti de i loro elettori. Io avrei preferitouna campagna più centrata su pro-grammi, strategie condivise e con piùpartecipazioni da parte delle personea formare le proposte e soluzioni ai pro-
blemi reali e concreti. Avrei voluto ca-pire dalle varie compagini come pen-savano di trovare le risorse per mette-re in campo le molte idee e promesseche andavano qua e la dichiarando intelevisione e sui media (mi riferisco atutte nessuna esclusa).Oggi c’è un governo ed una maggio-ranza che può lavorare ed una opposi-zione che deve vigilare; mi auguro chetutti possano lavorare per il bene dellanazione e dei loro cittadini, in fondotutti quanti in campagna elettorale sep-pur con toni e programmi diversi han-no dichiarato di tenere al benesseredella nazione contrastando le ingiusti-zie... adesso potranno dimostrarlo etutti ci auguriamo che possano farebene e presto.
11la LUNA nuova - Giugno 2018
NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni
DESTRE UNITE FORCONI
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA
PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO - ALA
POTERE AL POPOLO
CIVICA POPOLARE LORENZIN
ITALIA EUROPA INSIEME
+ EUROPA CON EMMA BONINO
PARTITO DEMOCRATICO
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
PARTITO COMUNISTA
CASAPOUND ITALIA
LIEBERI E UGUALI
ITALIA AGLI ITALIANI
MOVIM,ENTO CINQUE STELLE
FORZA ITALIA
NOI CON L'ITALIA - UDC
LEGA SLAVINI PREMIER
GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA
1
3 (0,60%)
3 (0,60%)
0 (0%)
0 (0%)
2 (0,40%)
5 (1%)
8 (1,59%)
136 (27,09%)
2 (0,40%)
2 (0,40%)
6 (1,20%)
17 (3,39%)
2 (0,40%)
97 (19,32%)
52 (10,36%)
4 (0,80%)
50 (29,88%)
13 (2,59%)
2
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
1 (1,18%)
27 (31,76%)
0 (0%)
2 (2,35%)
0 (0%)
4 (4,71%)
1 (1,18%)
16 (18,82%)
8 (9,41%)
0 (0%)
25 (29,41%)
1 (1,18%)
3
1 (0,94%)
0 (0%)
0 (0%)
1 (0,94%)
0 (0%)
1 (0,94%)
0 (0%)
26 (24,53%)
0 (0%)
1 (0,94%)
0 (0%)
2 (1,89%)
0 (0%)
18 (16,98%)
16 (15,09)
2 (1,89%)
35 (33,02%)
3 (2,83%)
4
0 (0%)
0 (0%)
0 (0%)
1 (0,60%)
1 (0,60%)
0 (0%)
3 (2,07%)
27 (18,52%)
0 (0%)
1 (0,69%)
3 (2,07%)
4 (2,76%)
2 (1,38%)
31 (21,38%)
20 (13,79%)
2 (1,38%)
46 (31,72%)
4 (2,76%)
5
1 (0,40%)
1 (0,40%)
0 (0%)
3 (1,20%)
0 (0%)
1 (0,40%)
2 (0,80%)
33 (13,15%)
0 (0%)
0 (0%)
1 (0,40%)
5 (1,99%)
0 (0%)
72 (28,69%)
31 (12,35%)
1 (0,40%)
94 (37,45%)
6 (2,39%)
TOTALE
5 (0,45%)
4 (0,37%)
0 (0%)
5 (0,45%)
3 (0,28%)
7 (0,64%)
14 (1,29%)
249 (22,87%)
2 (0,18%)
6 (0,55%)
10 (0,92%)
32 (2,94%)
5 (0,45%)
234 (21,49%)
127 (11,66%)
9 (0,83%)
350 (32,14%)
27 (2,48%)
LISTA SEZIONI
Elezioni politiche 4 marzo 2018. Risultati Senato della Repubblica
Sezioni. 1. Palagano; 2. Boccassuolo; 3. Susano-Savoniero; 4. Costrignano; 5. Monchio
• Situazione Casa papa Giovanni
La struttura di Casa Papa Giovanni, di proprietà dei padridehoniani, fu acquistata dall’amministrazione Galvani nel2008 con un contributo di 800.000 euro della FondazioneCassa di Risparmio di Modena (contributo ottenuto tramiteprogetto per la valorizzazione dello sport e aggregazionegiovanile vincolandone la destinazione d’uso a queste ca-ratteristiche), più un mutuo stipulato dal comune per più di400.000 euro (che stiamo ancora pagando).Oggi la struttura finalmente è svincolata da quella destina-zione d’uso, essendo passati 10 anni dall’acquisto e dall’ot-tenimento del contributo della Fondazione anche se non èmai stato realizzato il progetto autorizzato.L’attuale amministrazione sta valutando diverse ipotesi, mettendo in campo progetti per la realizzazione di una strutturaper anziani inviandole e concordandole con gli Enti sovraordinati e cercando di reperire risorse, senza dover stipularenuovi mutui ed indebitare il comune.
• Piscina
Quest’estate la piscina sarà gestita dall’ASD officina delMovimento di Modena (in collaborazione con le piscinedogali), che hanno vinto il bando di aggiudicazione provvi-soria per la stagione estiva degli impianti sportivi del co-mune di Palagano. Il progetto “Più sport estate Palagano”vedrà arrivare bambini, ragazzi e sportivi da tutta la provin-cia e fuori provincia a visitare, conoscere e divertirsi a Pa-lagano. Questo progetto nasce dalla volontà dell’ammini-strazione comunale di provare a conquistare una fetta di
12 la LUNA nuova - Giugno 2018
turismo sportivo che fino ad ora eraandato altrove, anche fuori provincia eregione, per incentivare le nostre atti-vità economiche (negozi, bar, ristoranti
ed alberghi) e dare in prospettiva an-che nuove opportunità di lavoro.La piscina sarà aperta tutti i giorni dametà giugno a metà settembre, pro-
muovendo attività per giovani, adulti edanziani e avrà un ruolo determinantenel progetto sportivo "Più Sport Esta-te Palagano".
• Lavori alla "Buca" di Susano
Sono lieto di informarvi che i lavori allaBuca di Susano stanno procedendobene, se non fosse per la burocraziache già di norma è molto complessa.In questo caso lo è ancora di più, per-ché vede la somma di regole diverse,quelle italiane e quelle tedesche, contutti i vari gradi ed autorizzazioni am-ministrative da ottenere nei diversi li-velli.Detto questo, l’iter è partito a settem-bre quando con il contributo ottenutodal Ministero italiano per i beni cultu-rali, la Soprintendenza di Bologna haattuato il primo stralcio del progettoche prevede lo smontaggio della strut-tura esistente pietra per pietra, doven-dole catalogare e numerare per posi-zione e genere.Poi è toccato a noi, che abbiamo fattola gara di appalto attraverso la nostrastazione unica appaltante di Sassuo-lo, per l’affidamento dei lavori a coper-tura dello stanziamento della Germa-nia. Si è aggiudicata l’appalto la dittaPorfirea che ha accantierato e comin-ciato con le fondamenta.
NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni
13la LUNA nuova - Giugno 2018
22 ottobre 2017.Fiorano (MO), Teatro Astoria,
Spettacolo "Il Sindaco Pescatore".
Alessandro Bertugli,Nicolò Calzolari,
Carolina Pettorelli,Riccardo Rioli
Il liceo di Palagano inizialmente erauna scuola paritaria gestita dalla Co-operativa scolastica San Francescoe solo da quattro anni è diventata sta-tale facendo parte dell’Istituto Formìg-gini che ha sede a Sassuolo.Durante questi due anni di formazio-ne scolastica abbiamo partecipato avarie iniziative e trattato diverse tema-tiche. Nel secondo anno ci siamo sof-fermati sul tema della legalità attra-verso diverse lezioni e attività riguar-danti le vittime di mafia. L’iniziativa èpartita con la visione di un film (“Il Sin-
daco Pescatore”) basato sulla vita diAngelo Vassallo; in seguito è stato pro-posto un evento teatrale a FioranoModenese, interpretato da Ettore Bas-si, in cui è stata raccontata l’esperien-za e la tragica fine di questo importan-te testimone di legalità e correttezzaad opera di autori ancora ignoti.Durante il mese di ottobre siamo par-titi per un viaggio di istruzione, in par-te finanziato dalla regione Emilia Ro-magna, nelle terre di Angelo Vassallo(in Campania); abbiamo visitato il suopaese nativo (Acciaroli), incontrato suofiglio e il Sindaco attuale del Comunedi Pollica, abbiamo mangiato in un ri-storante gestito dai famigliari e com-memorato la sua tomba. Dopodiché cisiamo recati nelle terre di don Peppe
Diana a Casal di Principe e abbiamovisitato una casa confiscata alla ca-morra all’interno della quale è statorealizzato un museo per ricordare levittime delle associazioni mafiose.L’anno precedente avevamo affrontatoil caso della morte di Lea Garofalo.L’argomento è stato organizzato dallanostra professoressa di diritto ed eco-nomia, la quale ci ha proposto la visio-ne del film, in cui si racconta il corag-gio della protagonista, che ha denun-ciato per amore della figlia Denise i cri-mini realizzati dal clan del compagno,con ciò andando incontro ad una tra-gica fine. Qualche mese dopo, il 21marzo, insieme a tutte le classi del-l’istituto Formìggini, abbiamo parteci-pato ad una marcia organizzata da“Libera” per ricordare le morti provoca-te dalla mafia, presso il centro dellacittà di Rimini. Finiti questi progetti, cisiamo confrontati riflettendo sull’impor-tanza di ricordare questi avvenimentiche spesso, senza volere, vengono tra-scurati e dimenticati.
PROGETTO LEGALITÀ
Pranzo presso il ristorante"Il Rosso e il Mare",gestito dalla famiglia Vassalto.
14 la LUNA nuova - Giugno 2018
Liceo di Palagano
Cristina Bedostri,Giorgia Ortonovi, Giulia Pillirone
Ormai da due anni, durante le lezionidi Diritto abbiamo aderito a un proget-to che ha come tema fondante la le-galità. L’anno scorso noi alunni abbia-mo visto il film “Lea Garofalo”, che ri-guardava la vita di una donna che si èribellata alla tradizione mafiosa presen-te nella sua famiglia, dando la vita perla legalità. Siamo successivamenteandati a Rimini, partecipando alla mar-cia contro la mafia organizzata il 21marzo dall’associazione “Libera”. Ab-biamo ricordato le numerose vittime e
CONTRO LAMAFIA
preso contatti con l’avvocatessa che haseguito il caso della figlia di Lea Garofa-lo.Quest’anno abbiamo approfondito la sto-ria di Angelo Vassallo, denominato “il Sin-daco Pescatore” perché da umile citta-dino affezionato al mare, si è accorto dellacorruzione e dell’inquinamento che re-gnava nel suo paese, Pollica, situato inCampania. Il “semplice pescatore” deci-se così di candidarsi per la carica di Sin-daco, dopo l’elezione ristabilì l’ordine connuovi interventi per il rispetto dell’ambien-te.Venne tragicamente ucciso, con novecolpi di pistola, dopo aver imposto la chiusura di un’attività mafiosa. Gli autori
dell’omicidio restano tuttora ignoti.Dopo la morte, il figlio Antonio ha aperto un risto-rante, impegnandosi a far rispettare, insieme alnuovo Sindaco del paese, la legalità come volutodal padre. Proprio quei luoghi sono stati la metadel nostro viaggio di istruzione, svolto dal 25 al 28ottobre, per portare avanti questo progetto. Abbia-mo inoltre incontrato Antonio Vassallo, che ci haospitato nel suo ristorante e abbiamo intervistatoil Sindaco di Pollica, Stefano Pisani.Proprio da Antonio, siamo stati guidati nella visitadel Paese e al cimitero dove abbiamo onorato la
Pollica (SA)
Incontro con il sindaco di Pollica,Stefoni Pisani.
Angelo Vassallo, il sindaco"pescatore, ucciso nel 2010
15la LUNA nuova - Giugno 2018
Liceo di Palagano
tomba del Sindaco Pescatore. Succes-sivamente ci siamo recati a Pioppi doveabbiamo visitato il Museo della dietaMediterranea e il Museo Vivo del Mare.Nel viaggio siamo stati ospitati da mol-te associazioni situate in territori confi-scati alla camorra. Ci hanno spiegatocome può essere difficile vivere in uncontesto in cui la mafia è all’ordine delgiorno e quale forza bisogna avere perribellarsi. Qui abbiamo approfondito lavita delle numerose vittime, tra le qualiAngelo Vassallo. Questo percorso èstato molto interessante perché siamovenuti a conoscenza di molte persone,morte in età giovanile, che si sono ri-bellate alla mafia.Durante questi giorni abbiamo indossa-to la maglietta con il ritratto di Angeloper ricordarlo e per renderci testimonidi questo fatto che continua a interes-sare tutti gli studenti di varie scuole.Questo viaggio è servito a tutti per com-prendere dal vivo il potere della mafia e come dobbiamo essere determinati nell’opporci ad essa. Ancora oggi aderiamoad attività di carattere anti-mafioso discutendo insieme e soffermandoci sul tema della legalità e sulle testimonianze dinumerose vittime.
Incontro con Antonio Vassallo, figlio di Angelo,che ha accompagnato il gruppo nella visita al cimitero
UN ALBERO PERLA MEMORIA
Il viaggio è ufficialmente iniziato il 22maggio, quando Leonardo ed io abbia-mo preso il primo treno assieme alleprofessoresse Laura Lami e Monica
Montagnani ed alle ragazze del Liceodi Sassuolo che sono state nostrecompagne in quest’esperienza.Ma in realtà questo è un percorso che
trova le sue origini all’inizio dello scor-so anno scolastico, quando abbiamointrapreso per la prima volta un’attivitàdi conoscenza sul fenomeno mafioso
Ventisei anni sono pochi e forse il cambiamento sta
cominciando ora. Probabilmente il “cambiamento” noi
non lo vedremo nemmeno definitivamente compiuto,
ma come è stato detto durante la manifestazione,
sarà il secolare Albero Falcone, apparentemente
immobile, ma in continua evoluzione, a testimoniarlo.
di
Mic
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16 la LUNA nuova - Giugno 2018
in Italia, recandoci anche in Sicilia conla scuola proprio per il 23 maggio.A un anno di distanza da quel primocorteo contro le associazioni mafiose,ci siamo emozionati quando ci è statocomunicato che avremmo partecipatoalla “Nave della Legalità”, grazie aglielaborati inviati dalla scuola al concor-so della Fondazione Falcone. Un iti-nerario nello spazio ed anche nel tem-po che ci ha portato da Modena a Civi-tavecchia per l’imbarco, dove abbiamoassistito all’intervento del PresidenteMattarella, che nonostante gli impe-gni impellenti imposti dalla complica-ta fase di formazione del Governo, hadeciso di essere presente a testimo-niare la responsabilità delle istituzionidi fronte a noi ragazzi, e della MinistraFedeli, e poi fino a Palermo, città incui avevamo “lasciato” qualcosa e chenon vedevamo l’ora di ritrovare.Grande emozione per tutto il viaggio,nel quale ci hanno accompagnato te-stimoni parenti degli agenti della scor-ta deceduti, come Claudia Loi e TinaMontinaro, oltre al Presidente PietroGrasso, al professore Nando DallaChiesa e al Procuratore Nazionaleantimafia Federico Cafiero de Raho.Molto toccante è stato lo sbarco alporto palermitano, dove alcuni ragazzidelle scuole locali ci hanno accolto,assieme ad autorità e rappresentantidello Stato. Abbiamo trascorso l’inte-ra giornata nel cuore di Palermo, doveerano state organizzate molte attivitàrealizzate proprio per questo evento.Siamo giunti infine presso il palco sot-
to l’Albero Falcone, in Via Notarbarto-lo, dove un flusso di gente cominciavaa riempire tutta la strada, fino a chenon era più possibile vedere uno spa-zio vuoto. C’è chi ha parlato di 70.000persone, un numero decisamente mas-sivo a pensarci, quasi come se, pro-prio come acqua, scorresse fino ad oc-cupare tutta quell’area della città, riem-piendo ogni zona.Riscatto, cambiamento, volontà. Que-ste le tre parole che pensiamo di po-ter riassumere dal discorso di una si-gnora che, in prima fila sotto al palco,ci ha detto che “i palermitani non sonocosì [mafiosi], sono persone normali,persone oneste”. È questo quello chedesideriamo sentire.Ventisei anni sono pochi e forse il cam-biamento sta cominciando ora. Proba-bilmente il “cambiamento” noi non lovedremo nemmeno definitivamente
compiuto, ma come è stato detto du-rante la manifestazione, sarà il seco-lare Albero Falcone, apparentementeimmobile, ma in continua evoluzione,a testimoniarlo.Commovente l’intervento di Teresa Man-nino, che si può sintetizzare con le sueparole “è triste vedere una comica chepiange”. All’epoca studentessa univer-sitaria palermitana ventiduenne, laMannino ha ricordato come nella cittàdopo la strage vi fosse solo silenzio.E come invece ora sia necessario al-zare un boato, che parta dal cuore earrivi alle persone.Un’ultima immagine che vogliamo por-tare con noi è quella degli organizza-tori della manifestazione che ci salu-tavano e ci ringraziavano per esserestati lì, proprio mentre la nave salpa-va. Porteremo con noi tutto questo, cifaremo testimoni coraggiosi di un mes-saggio forse ancora non noto a tutti,ma che deve necessariamente arriva-re.
Liceo di Palagano
L’intervento del Presidentedella Repubblica SergioMattarella, che nonostantegli impegni impellentiimposti dalla complicatafase di formazione delGoverno, ha deciso diessere presente atestimoniare laresponsabilità delleIstituzioni di fronteai noi ragazzi.
17la LUNA nuova - Giugno 2018
LA NAVEDELLALEGALITÀ
LA NAVEDELLALEGALITÀ
Il testo che qui pubblichiamo è statorealizzato da Leonardo Casini (3 PESLiceo di Palagano) e ha partecipato,insieme agli elaborati di due alunne di2 AES della sede di Sassuolo, al con-corso bandito dal Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca edalla Fondazione Falcone.Il Liceo Formiggini è stato selezionato
tra le scuole vincitrici con conseguen-te invito, esteso ad una delegazionerappresentativa di sei persone(quattro alunni - due femmine e duemaschi - e due docenti accompagna-tori), a partecipare al viaggio a Paler-mo dal 22 al 24 maggio 2018 sulla“Nave della legalità” e a tutte le mani-festazioni (Piazza Magione, aula
bunker del Carcere Ucciardone e sot-to l’albero Falcone in Via Notarbarto-lo) dall’alto valore educativo e simboli-co.La partecipazione al bando rientra nelProgetto della scuola “Cittadinando:diventare cittadini studiando”, che daanni mira a promuovere negli studentila cultura della legalità, che inizia dal
sentirsi cittadini attivi cioè consa-pevoli di essere titolari di diritti edoveri, di essere responsabili delproprio futuro e di poter contribuirea migliorare la realtà in cui ciascu-no vive per il progresso civico delproprio Paese.Tutte le attività svolte hanno costi-tuito un’importante occasione diconfronto e crescita capace di su-scitare emozioni e nuovi stimoli nelpercorso di educazione alla legali-tà, rivelandosi un’esperienza alta-mente formativa, per i ragazzi edanche per i docenti.
Laura Lami(docente di diritto
ed economia politica)
Liceo di Palagano
18 la LUNA nuova - Giugno 2018
“Un Angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dioo è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progres-so spirituale e della sua esistenza terrena”.
Gli angeli di Borsellino.I suoi non erano solo angeli, erano anche uomini, figli, zii,nipoti, persone che si sono sacrificate per difendere valorie ideali nei quali credevano fermamente.Nel corso degli anni, il loro sacrifico ci ha fatto capire cosasono il coraggio, la lealtà, la fiducia, la dedizione nel farequalcosa che si ama davvero... loro amavano fare i poliziot-ti.Loro, così come gli Angeli, non hanno avuto timore di difen-dere, proteggere e salvaguardare non solo la vita di una odue persone, ma di tutta l’Italia credendo e riponendo tuttala loro fiducia nel Tricolore e nelle Istituzioni, fino alla fine.Hanno fatto del coraggio il loro principio ispiratore, non sisono fermati davanti a nulla, nemmeno di fronte alla mafiae successivamente alla morte per difendere il nostro Pae-se.Questi nostri Angeli custodi non hanno cessato di vivere,ma vivono e per far sì che ciò avvenga è necessario ricorre-re ad un meraviglioso strumento che noi tutti possediamoe del quale tutti dovremmo fare tesoro: la memoria.“La memoria è la capacità del cervello di conservare infor-mazioni, ovvero quella funzione psichica o mentale voltaall’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo, sotto formadi ricordo, di informazioni apprese durante l’esperienza oper via sensoriale.”Questo nostro dono psichico ci permette di continuare afar vivere insieme a noi questi angeli custodi che ogni gior-no ci accompagnano e ci aiutano a intendere che la mafiaesiste davvero, non solo a Palermo, e quanto sia importan-te educare tutti alla legalità.Il loro ricordo deve darci speranza e forza per creare un’Ita-lia coraggiosa e senza ingiustizie, conoscere ciò che èstato è il primo tassello per costruire un quadro generaleche possa aiutarci a distinguere il bene dal male, e perfarlo, ci vuole l’aiuto e il contributo di ognuno di noi.Il martirio di questi angeli non deve generare solo tristezzae angoscia, ma speranza e dobbiamo dimostrare loro chenon sono stati uccisi invano, anzi, mostriamo loro che sia-mo cambiati o che possiamo cambiare davvero; ogni gior-
no che passa, grazie alla conoscenza di ciò che è stato eall’insegnamento della legalità, la mafia perde forza e pote-re sulla nostra Italia e dobbiamo continuare a combatterlasenza timore, con coraggio così come loro hanno fatto pri-ma di noi.
Emilia Catalano (madre di Agostino Catalano)Agostino lavorava in azienda, dipingeva, scolpiva, ma finda bambino avrebbe voluto fare il poliziotto.Quando arrivò la chiamata della Polizia di Stato, dopo ilconcorso svolto, scoprì che fu l’unico ad essere stato chia-mato tra i suoi amici che precedentemente lo prendevanoin giro.La madre era felice ed orgogliosa del figlio, soprattutto eraorgogliosa di avere un figlio che credeva nella Polizia.Dopo la sua morte per mano della mafia, si sentì diversa:avvertì il bisogno di rendersi utile e voleva reagire, così cometutta Palermo, a questa strage.Decise di intervenire ed educare i giovani alla legalità an-dando nelle scuole.
Emilia Catalano (figlia di Agostino Catalano)Emilia non sapeva chi fossero Giovanni Falcone e PaoloBorsellino.Il ricordo di suo padre, per lei, è sempre vivo; dopo la stra-ge di Capaci, si accorse che suo padre non aveva cambia-to atteggiamento: secondo Emilia, Agostino si aspettavadi morire allo stesso modo.
Nella Cosina (madre di Eddie Cosina)Quando il Prefetto le comunicò la scomparsa del figlio adopera di un attentato mafioso, lei rispose chiedendo cosac’entrasse il figlio Eddie con la mafia. La donna, sconvolta,cercò di cancellare quei giorni colmi di dolore.“Se la morte di Eddie è valsa qualcosa e le persone di
Angeli Custodi:l'esempio del coraggio,il valore della memoria
Leonardo Casini
"Voglio dedicare questo testo al Giudi-
ce Paolo Borsellino e alla sua scorta,
i suoi ed i nostri angeli della QS21"
Liceo di Palagano
19la LUNA nuova - Giugno 2018
Palermo si sono davvero ribellate, mi sentoin pace anche se non mi è chiaro il per-ché.”La signora Nella è convinta che la mafianon verrà mai sconfitta.
Silvia Stener (nipote di Eddie Cosina)Silvia disse che le persone della sua fami-glia erano totalmente cambiate dopo l’at-tentato: il loro atteggiamento divenne dicolpo pessimistico e l’immediata conse-guenza di ciò fu la totale sfiducia nel futu-ro.Eddie credeva in quello che faceva, nellasua divisa (poiché l’amava) ed era orgoglio-so della sua professione, dell’essere poli-ziotto: adoperarsi per gli altri a prescinderedalle proprie idee politiche, contribuire atti-vamente alla protezione delle istituzioni.“La gente pensa che la mafia sia una sorta di leggendametropolitana che riguarda il Sud. Ma quando capitanoqueste cose, è tutto vero, è un male che esiste e si svilup-pa, cresce e non guarda in faccia a nessuno.”
Grazia Traina (madre di Claudio Traina)La signora Grazia, undici anni dopo la tragedia, disse chesuo figlio Claudio sentiva che nella macchina del GiudiceBorsellino c’era qualcosa che non andava. Decise allora dichiamare in caserma e gli risposero che sarebbero arrivatisubito a controllare... ma non si presentò nessuno.
Berta Loi (madre di Emanuela Loi, l’unica donnamembro della scorta QS21)Emanuela, da come la descrive la madre, era una ragazzaallegra, le piaceva divertirsi così come a tutte le altre ed
era orgogliosa del lavoro che faceva.Emanuela, prima di partire per Palermo, disse alla madreche si sarebbe dovuta preoccupare solo se l’avessero messaa protezione di Paolo Borsellino (due giorni dopo divenneparte della scorta QS21).La signora Berta, il giorno in cui assegnarono Emanuela,non ricevette nessuna chiamata dalla figlia (erano solitetelefonarsi due/tre volte al giorno) poiché non voleva che lamadre si preoccupasse.Nella loro ultima telefonata Emanuela disse alla madre:"Mamma, arrivederci".La signora Loi sta ancora aspettando l’incontro con suafiglia per poterla abbracciare.
Claudia Loi (sorella di Emanuela Loi)“Per la mia famiglia, la mafia era una cosa che appartene-va ad altri, mai mi sarei aspettata che potesse toccarci.”
Liceo di Palagano
19 luglio 1992.Attentato in cui persero la vita il giudice
Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta
20 la LUNA nuova - Giugno 2018
L’ATTUALITÀ DEICLASSICI:I PROMESSI SPOSI
Casini Elisa,Lenzotti Marta, Salvatori Ilaria,
Masoni Francesco
Uno degli argomenti affrontati durantequesto anno scolastico che abbiamoritenuto particolarmente interessanteè stata la lettura del romanzo di Man-zoni intitolato “I Promessi Sposi”.Abbiamo iniziato a leggere l’opera ilprimo anno delle scuole superiori af-frontando i capitoli dal I al XVII e l’ ab-biamo terminata ad aprile di questosecondo anno.Al di là della semplice lettura del ro-manzo, esaminandolo ed interpretan-dolo attentamente sono emersi temiattuali e molto importanti.Ne sono esempi la violenza sulle don-ne (rappresentata dalle prepotenze edalle molestie di Don Rodrigo nei con-fronti di Lucia) e all’interno della fami-glia (rappresentata dall’atteggiamentodel padre sulla figlia Gertrude), il trion-fo dell’illegalità sulla legalità (rappre-sentata dalle numerose gride non ri-spettate e raggirate con facilità e cor-ruzione), la prevaricazione del potentesui deboli (rappresentata da Don Ro-drigo nei confronti di Don Abbondio),la malattia e la morte (rappresentatadalla peste e dalle carestie), il disordi-ne sociale (rappresentato dalla guerrae dai numerosi tumulti).Il finale del romanzo, poi, presentaapparentemente un lieto fine nel qualesofferenze e contraddizioni sembranoassenti, ma è definito anche dal criti-co Ezio Raimondi “senza idillio”; ciòsignifica che l’opera termina sì presen-tandoci una situazione tranquilla eserena, ma non sa tacitare il sospettoche si tratti di una pausa, pausa chetuttavia non può eludere il destino di
Liceo di Palagano
precarietà che grava sull’uomo.La conclusione del romanzo si presen-ta come una “immersione” nell’ombradel quotidiano e nella sua polifonia,attraverso la quale avviene il tentativodi far emergere il vero e l’umile perquello che è, la sconfitta dei malvagi,il superamento delle difficoltà.Ma una deduzione che si può trarredagli insegnamenti dati da Manzoni èche il lieto fine dei Promessi Sposi nonè la rassicurante dimostrazione chealla fine i conti tornano, anche nellastoria; c’è la coscienza che ogni rag-giunta serenità è precaria e che “i guaivengono spesso e la condotta più cau-ta e più innocente non basta a tenerlilontani”.
Manzoni ci dà una sua soluzione (lafede è l’unico modo per rendere il do-lore sopportabile) e al contempo ci of-fre un importante spunto di riflessio-ne.Questo dimostra che i grandi classicinon hanno tempo, nel senso che l’ope-ra dei Promessi Sposi è stata scrittanel ‘800, ma presenta svariate situa-zioni di attualità e ci dà modo di deci-frare anche la nostra realtà.La scuola ci permette, dunque, di com-prendere le opere più famose andan-do oltre la lettura superficiale del testoe ci insegna a guardare i significati piùnascosti che sono i più importanti percomprendere noi stessi, gli altri e quel-lo che ci circonda.
Alessandro Manzoni (7 marzo 1785 – 22 maggio 1873), è
stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano ed è
considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi
per il suo celebre romanzo "I promessi sposi", caposaldo
della letteratura italiana. Ebbe il merito principale di aver
gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così
patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella
letteratura moralmente e civilmente impegnata propria
dell'Illuminismo italiano. Il successo e i numerosi
riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno
d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute
(nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che
afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in
un progressivo isolamento esistenziale.
21la LUNA nuova - Giugno 2018
VIAGGIO DIISTRUZIONEA MILANO
Camerini Leonardo,Fratti Filippo, Guigli Maikol,
Simone Teggi
Quest’anno, il 26 gennaio 2018, ci sia-mo recati a Milano per vedere duemostre: “Gallerie d’Italia” e “DentroCaravaggio”. Abbiamo ammirato variquadri di Michelangelo Merisi (in arteCaravaggio) e di altri artisti tra i qualiLucio Fontana e altri pittori e scultoricontemporanei come De Chirico, Bal-la e Carrà. Queste esposizioni ci sonopiaciute, perché ci hanno permesso divedere dal vivo capolavori artistici chefino ad allora avevamo potuto ammira-re solo in fotografia.Dopo la prima mostra abbiamo anchevisto il Duomo e il centro storico. Cisiamo poi recati a Palazzo Reale perla seconda mostra che includeva unapresentazione sulla vita e sulle tecni-che di pittura di Caravaggio, che cihanno molto colpito. MichelangeloMerisi riusciva a dipingere giochi di tra-
Liceo di Palagano
sparenze e riflessi, partendo da unosfondo scuro facendo risaltare i per-sonaggi con la luce, inoltre rappresen-tava la cruda realtà, come nel Bacco,
VIAGGIO DIISTRUZIONEA MILANO
dove vengono disegnate le unghiesporche e la frutta marcia.Questo viaggio di istruzione, oltre a di-vertici, ci ha permesso di approfondire
argomenti storici e artisticiche riguardano Milano in unmodo diverso rispetto ad unalezione frontale.Inoltre, abbiamo avuto mododi conoscere meglio alunni diclassi diverse e i professorifuori dall’ambiente scolasti-co.I quadri che ci hanno parti-colarmente colpito sono stati:“Fanciullo morso da un ra-marro”, “Il martirio di Sant’Or-sola” e “Il sacrificio di Isac-co”.
Caravaggio."Fanciullomorso da unramarro"
22 la LUNA nuova - Giugno 2018
Scuola primaria e secondaria
EMOZIONARTIIN ROCCAIl primo giugno la Rocca di Montefiorino ha cambiato veste,diventando la nuova casa dell'arte dell'Appennino. Alle 18,infatti, si è tenuta l'inaugurazione di "EmozionArti", la primaedizione di un ricco progetto artistico realizzato dalle scuolesecondarie di primo grado e dalle classi quinte delle scuoleprimarie dell'Istituto Comprensivo di Montefiorino, in collabo-razione con i comuni di Palagano, Montefiorino e Frassinoro.Gli alunni hanno mostrato al pubblico i frutti del loro percorso artistico, lungo il quale hanno dato libero sfogo alla
creatività, scoprendo nuove e inattese strade perl'apprendimento. Guidati dai docenti Monica LaMalfa, Cristina Giannini e Giacomo Scaramuzza,gli alunni non hanno esposto solo elaborati, dipintie nuove creazioni, ma si sono esibiti anche in per-formance dal vivo, dimostrando come si possanoapprofondire argomenti e scoprire attitudini nasco-ste, rispettando come insolite direttive solo "osa-re" e "sperimentare". Tra suoni, colori, emozioni,visioni e illusioni, il vernissage ha mostrato le doticreative dei giovani dell'Appennino, in una grandemostra rimasta visitabile anche il 2, 3, 9 e 10 giu-gno.
(af - Gazzetta di Modena del 31 maggio 2018)
23la LUNA nuova - Giugno 2018
Il 17 marzo 2018 l'Assemblea del Po-polo cinese, massimo organo legisla-tivo del paese, ha rieletto Xi Jinping apresidente, con 2970 voti favorevoli, 0contrari e 0 astenuti. Tale elezione hafatto seguito alle conferme a capo del-le forze armate e segretario del parti-to. In precedenza, l’Assemblea avevarimosso il vincolo dei due mandati dal-la Costituzione cinese, rendendo quin-di Xi Jinping eleggibile a vita, qualePresidente della Repubblica PopolareCinese.Nello stesso periodo, Vladimir Putin èstato rieletto presidente della Federa-zione Russa con il 76% di voti a favo-re, prolungando fino al 2024 una fasedi potere incontrastato, che ha avutoinizio nel 1999.Due delle tre superpotenze mondiali,rappresentative di 1,523 miliardi di abi-tanti, seconda e decima per PIL, han-no adottato una “governance” di Statoin cui gli uomini al comando hanno
accentrato fortemente il potere, in unasorta di moderno autoritarismo.Lo stesso Donald Trump ha elogiato ilpresidente cinese Xi Jinping, dichiaran-do "Xi è ora presidente per la vita. Xi èstato in grado di farlo, penso che siagrandioso, forse un giorno dovremofarlo anche noi".In un tale contesto, nel novembre scor-so, il centro di ricerca Pew Researchha realizzato un sondaggio, sceglien-do un campione di Stati in rappresen-tanza dei vari continenti, per valutarel'opinione dei cittadini in merito alla de-mocrazia rappresentativa. Nell'indagi-ne è stato chiesto, anche agli italiani,il loro gradimento o meno rispettiva-mente a tre possibilità: un possibilegoverno dei militari, uno con alla guidaun leader forte, oppure un esecutivoformato da esperti e tecnici. Il 17%degli italiani intervistato sarebbe favo-revole a un governo dei militari, il 29%a quello di un forte leader, mentre il
40% sceglierebbe i tecnici. Il 46% de-gli intervistati opterebbe per una nuo-va forma di autoritarismo.Una forte tendenza al sovranismo au-toritario pare essersi radicata, in mododiffuso, a dieci anni dall'inizio della cri-si economica.In campo italiano si ha l’impressioneche un'alta percentuale di coloro cheadotterebbero una forma simil-autori-taria, si senta implicitamente inclusanella parte dominante, a prescinderedalla varietà di idee o di necessità. Nederiva la constatazione che l'ideologianon faccia capo ad uno specifico si-stema di valori sociali, politici o raz-ziali, bensì alla volontà di sovvertire ilsistema vigente.Non è un caso che la parola chiavedel presente momento politico sia“cambiamento”. Il cambiamento, in sé,è dunque l'ideologia "debole" che gui-da i partiti politici italiani sin dall’intro-duzione della “rottamazione” da partedi Matteo Renzi.Quanto questa tendenza persegua unreale accrescimento del benesseredella popolazione resta tuttora fonte dinotevoli dubbi. In Russia e Cina la ric-chezza si è accresciuta, ma solamen-te per un ristretto numero di persone(il sistema degli "oligarchi" russi adesempio), amplificando le disegua-glianze tra ricchi e poveri. Di pari pas-so si è registrata una stretta sulle li-bertà principali di partecipazione,espressione e comunicazione internae verso l’esterno.Il cittadino italiano sarebbe pronto arinunciare ad una fetta importante dilibertà personali, a fronte di una nuovaforma governativa?
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Una forte tendenza al sovranismo autoritario pare
essersi radicata, in modo diffuso, a dieci anni
dall'inizio della crisi economica.
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24 la LUNA nuova - Giugno 2018
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L’incontro-scontro fra due amici.
Due “teste matte”, ma di quelle
intelligenti. Parlano di musica, e lo
fanno in radio. "Testa di Ferro"
è il programma di Radiamo Web RadioRadiamo Web RadioRadiamo Web RadioRadiamo Web RadioRadiamo Web Radio
che scatena la competizione tra generi,
artisti e stili musicali.
Intervista a
NEWS daNEWS daNEWS daNEWS daNEWS da
PALAGANOROCK CITY
&&&&&Andrea FrattiAndrea FrattiAndrea FrattiAndrea FrattiAndrea FrattiDaniele ZordanelloDaniele ZordanelloDaniele ZordanelloDaniele ZordanelloDaniele Zordanello
La prima domanda che rivolgiamoa "Testa di Ferro", come da miaconsuetudine, è a nome della re-dazione de La LUNA nuova: ironi-ca ed autoironica, irriverente, macon riverenza (questo non so cosasignifichi…). Caustica, ma con sti-le e leggerezza. Rivoluzionaria macon rispetto. Commovente nella
CONTIENE
PAROLACCE
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IL PROGRAMMANome del programma: Testa di ferroAnno di nascita: 2017Radio: Radiamo Web RadioSede: ModenaDiffusione: WebQuando ascoltarla: giovedì (con replica alla domenica), dalle 19.00 alle 20.00.Sito web per diretta streaming e podcast: radiamo.it/testa-di-ferro/Generi musicali: Cantautorato, Rock Indie, Punk, Ska
sua semplicità, intelligente, onesta,acuta e astuta. Intrigante ma noncervellotica. Sexy ma non volga-re. Questo è quello che abbiamosempre pensato di Radio Capital.Anche a voi piace come piace anoi?Daniele Zordanello: Radio Capital?Ci sta. Ma è poi tutta roba sentita erisentita.Andrea Fratti: Detesto Radio Capi-tal. Ma a cosa servono tutti questi mi-crofoni sparsi per la stanza?
L’idea di sentire quello che dicia-mo ad alto volume mi sembravaeccitante…A.F.: Vorrei che tutto questo durasse
giorni.
La nascita del progetto “Testa diFerro”. Ditemi come, quando eperché.A.F.: Parte tutto dalla primavera del2017. Ero già venuto a sapere dell’esi-stenza di questa web radio di Mode-na, ci avevano partecipato ad ottobredel 2015 i "Collectin’ Sparks", una banddi Palagano, nell’ambito del program-ma “Il vaso di Pandora”. Cercavanonuove idee per format radiofonici. Ionon avevo mai fatto radio. Chiamo Zor-di (Daniele Zordanello, n.d.a.), che nonaveva mai fatto radio, e gli dico: “Misembra il caso di fare radio”.D.Z.: Se ne esce Andri (Andrea Fratti,
n.d.a.) con una delle sue “genialate”.Pensavo che fosse una pazzia, poi gliho detto: “Okay, facciamolo”.
Può essere che ci sia di mezzo lacrisi dei trent’anni che vi ha datoun po’ alla testa?A.F.: No, sono trent’anni che abbiamoproblemi alla testa.
Perché avete scelto il format radio-fonico?A.F.: Chi ti ascolta alla radio non ti vedein faccia. Mi piace l’idea che chi miascolta mi immagini bellissimo.D.Z: Per un periodo quelli di Radiamoci hanno minacciato con l’idea di unostreaming video, ma l’ipotesi è stata
Testa di Ferro è il programma di Radiamo Web Radio che scatena la competizione tra generi, artisti e stilimusicali. In ogni puntata, Andrea Fratti e Daniele Zordanello si confronteranno sui loro opposti gusti musicali,proponendo un artista a testa e dando vita ad una sfida senza tregua, tra storie, canzoni, aneddoti e curiosi-
tà. Il cantautorato o il rock? La scena musicale italiana o quella internazionale? I maggiori successi indienostrani o le novità punk e ska dal mondo? Saranno gli ascoltatori a decretare, di volta in volta, la proposta
che sarà stata più convincente, stabilendo il vincitore settimanale di Testa di Ferro.
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presto accantonata: non ci saremmopresentati. Ci hanno lasciato un po’“alla guazza” su come dovevamo farela trasmissione, ma ce la siamo cava-ta.A.F.: Detta così suona male. Ci han-no lasciato totale libertà artistica.
Vi presentate con i vostri nomi ecognomi. L’idea di creare perso-naggi fittizi o pseudonimi non vi hasfiorato?D.Z: Un po’ “personaggi” lo siamo co-munque. E poi volevamo presentarciper quello che siamo: due ragazzi chesi scannano discutendo di musica,una passione che ci vede però appar-tenenti a due pianeti molto distanti, intermini di gusti.A.F.: In fondo, a nostro nome, abbia-mo fatto cose molto peggiori. Forsequesta è una delle migliori. Almeno finoa quando non arriveranno le denunce.
Parlatemi di Radiamo Web Radio.D.Z: Il progetto Radiamo nasce ad ini-zio 2014 da un’idea di Luca Bagnoli eGabriele Casoretti. È una realtà pic-cola, di nicchia, ma vera e genuina. Ilteam è formato da ragazzi come noiche si ritrovano alla sera, dopo il lavo-ro, a fare questa cosa. Per passione,nient’altro.
A.F.: Luca e Gabriele avevano già avu-to esperienze in radio. Volevano qual-cosa da fare a Modena e per Modena.Oltre alla radio, organizzano un saccodi eventi, sono molto attivi.
Qual’è la missione del vostro pro-gramma, “Testa di Ferro”?D.Z: Volevamo fare conoscere musicainteressante, sparandoci in mezzodelle belle cazzate in allegria.A.F.: Io e Zordi, musicalmente parlan-do, abbiamo ben poco in comune. Di-scutiamo di continuo sui rispettivi gu-sti e ci insultiamo a vicenda. Voleva-mo fare la stessa cosa in radio, pre-sentando novità musicali, a volte semi-sconosciute. Durante ogni puntata,ognuno di noi due si fa promotore diun gruppo musicale. Le due band cheproponiamo di volta in volta hanno sem-pre stili diversissimi fra loro. Chi ciascolta può votare ed esprimere la pro-pria preferenza, oppure può inviarci deicommenti.
Quali sono i generi musicali suiquali vi scannate?D.Z: A me piacciono il punk-rock, loska, quella roba lì.A.F: Io porto artisti italiani “indie”, co-nosciuti poco o relativamente poco. Lamusica "indie" nasce a livello interna-
zionale come musica indipendente,che si discosta dalle grandi major di-scografiche. Dopodiché il panorama"indie" è cresciuto a dismisura e la suadefinizione come stile musicale non ècosì semplice. Il calderone "indie" por-ta avanti una produzione ritenuta co-munque di nicchia, alternativa, con unapiù o meno vaga parvenza di stile can-tautorale.
Come vi immaginate gli ascoltato-ri “tipo” della musica che promuo-vete?D.Z: Il genere di Andri è diventato ora-mai di moda, sta riscuotendo parec-chio successo. L’ascoltatore tipo èdunque un po’ modaiolo. Va detto cheAndri è bravo a scovare talenti ancheprima che diventino fenomeni di mas-sa.L’ascoltatore del mio genere è il no-stalgico del punk rock, genere cheha avuto una rinascita nei primi anni2000, ma che ora si discosta dallamoda. Questo non significa che il ge-nere sia defunto: alcuni artisti merita-no di essere conosciuti e promossi.A.F: L’ascoltatore “medio” della musi-ca di Zordi è quello che balla al Rockvil-le (discoteca di Castellarano, n.d.a.),nella pista di sopra, quella più in alto.Non ci vado praticamente mai: l’ulti-ma volta, guarda a caso ero lì con Zor-di e Checco (Francesco Dignaticin.d.a.), di ritorno da un matrimonio.Non aggiungo altro.
Cosa non sopporta Andri dellamusica di Zordi e viceversa?A.F: Mi sembra un tantinello ripetitivacome tematiche, della serie: “sempreal bar, si beve-si beve-si beve, scuo-tiamo la testa ed i lunghi capelli, di-ciamo parolacce, ci laviamo poco”.D.Z.: I soliti pregiudizi di Andri. A parteil fatto che nei pezzi che promuove luispesso vengono menzionate la ma-rijuana e le serate di sbronze.I “miei” artisti comunicano in modo di-retto, quelli di Andri ci girano attorno,con prolissi giri di parole. Fanno i raffi-nati.Li vedo a tratti banalotti e parecchiostudiati.
Andrea Fratti
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È come se il vostro programmaabbia cambiato le cose. Perfino laline-up del “concertone” del 1°maggio, quello di Roma. Fino al-l’anno scorso, persisteva il domi-nio della solita zuppa fatta di “com-bat folk”, tarantella, musiche afroe balcaniche, il tutto inframezzatodalle invettive di rito contro il ca-pitalismo, Berlusconi, eccetera…quest’anno, la scaletta era pienadi nomi che avete portato con Te-sta di Ferro, di tutt’altro genere. E’un caso?D.Z.: Sì, c’era tanto indie italiano…quelli di Andri insomma. Devo dire chenon tutto mi dispiace di questo gene-re.A.F: Chi sta dietro a questi grandi even-ti ha capito che il pubblico italiano,specie di una certa fascia di età, sista interessando sempre più a musi-ca nuova. Così è stato anche per ilconcerto del 1° maggio. Sentire tam-burelli e nacchere suonati da gente convestiti etnici sgargianti ha oramai rottoi maroni a tutti.D.Z.: Nacchere??A.F: Africa Unite… quelle robe lì dai,ci siamo capiti. Evidentemente gli or-ganizzatori del concerto del 1° mag-gio hanno ascoltato Testa di Ferro e lacosa mi spaventa a morte, perché do-vremo stare attenti ai nomi che pro-nunciamo. Sto attentissimo, ad esem-pio, a non dire mai in trasmissione laparola “Skandals”, perché magari l’an-no dopo me li ritrovo sul palco del 1°maggio.
Oltre a voi due, c’è qualche colla-boratore importante che fa la dif-ferenza nella vostra trasmissione?D.Z.: Menziono e ringrazio FedericoOrri di Radiamo, che siede al mixer ecura la parte tecnica dell’audio. Un rin-graziamento va anche a Daniele Bet-tuzzi, che ci presta la stanza adibita astudio nella quale registriamo attual-mente.
C’è un messaggio in Testa di Ferroche va oltre quello puramentemusicale?A.F: Ci proponiamo di distruggere tut-
to il sistema valoriale occidentale.Secondo noi questa società è arrivataalla fine e deve ripartire da zero. ConTesta di Ferro vogliamo fare capire cheè iniziata la distruzione.
Suona un po’ come quello che di-cono i Testimoni di Geova… [nelfrattempo, l’impianto audio dellastanza diffonde una bellissima ver-sione di “Jealous guy”, il brano diJohn Lennon]… caspita, questopezzo è davvero struggente. Sape-vate che il participio passato di“struggere” è “strutto”?A.F.: Ti ringrazio di averlo fatto presen-te, è una cosa curiosa a ben pensare.
Andri, voglio la tua “Top 3” fra gliartisti che hai passato in radio.A.F.: Calcutta, Perturbazione e FastAnimals and Slow Kids.
Zordi?D.Z.: Derozer, The Manges e Dee-Cracks.
Andri, voglio la tua “Top 3” fra gliartisti che ha passato Zordi.A.F.: No Relax, Rumatera e Matrioska
Zordi, voglio la tua “Top 3” fra gliartisti che ha passato Andri.D.Z.: Willie Peyote, La Rappresentante
di Lista e Calcutta.
Qualche bella esperienza di con-tatto diretto con le band che avetepassato in radio?D.Z.: Ero ad un concerto dei Tough,qualche mese fa. Prima di salire sulpalco il batterista mi nota, mi avvicinae mi fa: “Tu sei quello dei radio. Bravi,siete dei grandi”:
Nello stile del vostro programma,insultatevi a vicenda.D.Z.: A differenza dei gruppi di Andri,non faccio grandi giri di parole. Quindiecco l’insulto: Andri, vaffanculo.A.F.: Zordi, ti voglio bene ed hai tantipregi. Proprio per questo ti invito acambiare completamente i tuoi gustimusicali.
Beccate più gnocca da quando fateradio?A.F.: Abbiamo iniziato proprio pensan-do che fare radio ci avrebbe allargatol’orizzonte delle “prede” potenziali. Sai,il fascino dei DJ. Ci siamo però resiconto, che oramai non è più il tempogiusto. Sai cosa becchiamo? Degliinsulti.D.Z.: Io sono felicemente impegnato,la cosa non mi riguarda più.
Grazie ragazzi, continuate così.
Daniele Zordanello
28 la LUNA nuova - Giugno 2018
Senza criteri nè regole...
Creare con le parole e raccontare l’irregolare.
Dedicato a chi vuole leggere racconti brevi o storie
assurde. Trame create per dare forma a un’idea, per trovare
un significato anche ai pensieri dall’apparente mancanza di senso…
Inviatei vostri scritti a
[email protected] irregolare
Questa volta, sarà diverso.
So di essere sveglio, mi sono lavato il viso con acqua
gelida, e sono certo di essere sveglio.
Vivo in un mondo di certezze, sono ricoperto d'oro, che
gli altri hanno spontaneamente deciso di attribuirmi. E
allora sono sicuro di essere sveglio.
Mi vesto. Appoggio il cappotto alle spalle, e non esito a
chiudere i bottoni, uno ad uno, fino al terzo, a partire dal
basso.
Seduto sulla sedia, allaccio le scarpe. Sistemo il risvolto
del pantalone che mi calza tanto elegante.
Sono pronto. Esco di casa, chiudo la porta dando un
solo giro di chiave. Sono certo basterà.
Faccio le scale che mi portano dal terzo piano all'uscita
della palazzina. Sento il suono di ogni mio passo, limpi-
do e unico, sicuro, deciso.
Esco, piove. La nebbia sembra non esserci più, ieri sera
era foltissima.
L'ombrello non l'ho preso, ma è stucchevole dover te-
nere il braccio alzato . Pensate se la gente girasse con un
braccio alzato, di continuo. Pf, sarebbe comico.
Cammino verso il parco che dista circa 10 minuti da casa
mia. Cammino veloce, imperterrito, a testa bassa. Cal-
cio i sassolini che vedo per strada, senza un senso appa-
rente, e tanto meno reale.
Non ha un senso, ma lo faccio con decisione, quindi deve
essere per forza la cosa giusta.
Entro nel parchetto. Alzo lo sguardo. Il ragazzo là in fon-
do sta correndo, la ragazza che sta entrando con me
cammina velocemente e tiene un cane al guinzaglio.
Enes Ljesnjanin
ATTACCATO ALLA VITA
SHORT STORY
29la LUNA nuova - Giugno 2018
Mattia Perini
SMACCO MATTO
Avvolto
Nell’immenso
Vuoto
D’una vita
Non mia
Crolla
Fragile scoglio di
Misero ego
Sprofonda
Nel
Mare
Scrivo irregolare
Improvvisamente mi accorgo di avere caldo, vorrei to-
gliere ogni vestito che ho addosso, ma sono in mezzo
ad altre persone.
Sono a disagio.
Tiro fuori il mio pacchetto di Chesterfield rosse; quelle
che si che son sigarette. Accendo la prima sigaretta. Il
silenzio assordante del tabacco bruciare mi travolge. In
poco tempo la finisco, la getto a terra e la calpesto per
assicurarmi di averla spenta.
Corro indietro fino a casa.
Tiro fuori un’altra sigaretta. La fumo davanti casa, so
quanto l’odore di fumo disturbi i vicini.
Faccio fatica a trovare le chiavi del portone con la siga-
retta ancora in bocca. Ecco, l’ho trovata. Adesso fac-
cio fatica ad inserirla nella serratura. Fatto. Corro lungo
le scale, sono al terzo piano. Con un po' di fatica inseri-
sco le chiavi nella serratura. La apro. Entro. La casa è
vuota, come sempre poi.
Non ci penso, lancio le scarpe in corridoio, tolgo il cap-
potto slacciando uno per uno i 3 bottoni, dall'alto verso
il basso, e lo getto sul divano davanti a me. Tolgo ogni
altro vestito rimasto a coprire il mio corpo. Getto gli
indumenti per terra, di fianco al tavolo di legno massic-
cio, comprato oramai qualche anno fa.
Vado allo specchio. Mi guardo. Sono nudo, ma mi sen-
to ancora a disagio.
Devo togliere ancora qualcosa. Non so che cosa. Niente
più eleganza, la certezza rimane subdola, inutile, o me-
glio, inesistente.
Non è mai esistita.
Sono insicuro, e quando devo essere io a guidare il ti-
mone, mi lego a stupidi dettagli, come i bottoni del cap-
potto, o come la descrizione di quel tavolo. Mannaggia
a me.
Sono vuoto, non ho legami, non so chi sono.
Apro la finestra, sento un freddo incredibile. Mi siedo
sul davanzale, ma non avendo certezze, non so cosa
fare. Sento una mano sulla spalla, ho la speranza che
qualcuno mi tiri via da lì. Ma non succede. Io non mi
volto.
Non vedo niente, se non la staccionata della casetta di
fronte alla mia palazzina.
Poi sento una pressione, lieve. Una spinta.
La mano appoggiata sulla mia spalla mi spinge giù.
Cado, denudato di ogni cosa, tranne del fatto che nel-
l'esatto momento in cui mi ero seduto sul davanzale, e
avevo sentito quella mano appoggiata a me, avevo la
speranza di poter tornare coi piedi per terra, ed essere
salvato.
Lo sapevo io, che stavo bene con la testa, che ero nor-
male, e che ero rimasto attaccato alla vita.
Ma credo proprio di essermene accorto troppo tardi.
30 la LUNA nuova - Giugno 2018
Isabella Dignatici eMaria Lavinia Famigli
Due amiche, Isabella e Maurizia, sisono incontrate e hanno messo in co-mune dei ricordi della loro infanzia.Entrambe, infatti, hanno avuto forti le-gami familiari con "zie signorine"; treper ciascuna che, custodi degli affettifamiliari, hanno trasmesso loro un in-teresse per le storie di vita e le tradi-zioni. Attraverso i racconti hanno co-nosciuto quella quotidianità che con-tribuisce a dare uno spaccato di untempo remoto, che va salvaguardato econservato e su cui si è costruito ilnostro ben diverso presente. Hannocercato di dare un senso a ciò che eravenuto fuori dai loro archivi familiari, inuna cornice più ampia, riflettente unperiodo storico preciso: quello tra finefine XIX secolo e anni Quaranta-Cin-quanta del XX. Mentalità, tradizioni, usie costumi del paese di Palagano, unostile di vita, i valori famigliari, scolasti-ci ed educativi dell'epoca.Isabella ha tirato fuori ingialliti quader-ni, dove sua nonna Lavinia scriveva ri-cette di cucina, insieme a consigli perla cura della casa, ma anche quadernie temi scolastici di quando era edu-canda presso l'Istituto Maria Immaco-
QUELL’ODOREDI BUCCIADI LIMONE
GRATTUGIATA
In occasione della pubblicazione del libro “Odore di buccia di limone
grattugiata”, curato da Isabella Dignatici e Maurizia Camurani, una delle
due autrici, insieme alla figlia, ci offre l’occasione di scoprirlo in antepri-
ma. Un ricettario sui generis, che sceglie
una via del tutto singolare per parlare di storia
e di costume, cercando di cogliere l’essenza
di alcuni valori da riscoprire.
lata delle suore Francescane di Pala-gano e, ancora, fotografie, corrispon-denza, lavoro di pizzo e ricamo."Così Lavinia a sedici anni manifestauna predilezione nello scrivere ricette,quasi fossero un diario giornaliero; lericette non hanno una successione pertemi, ma sembrano trascrizioni in par-te di ricette precedenti e altre arricchi-te dalla tradizione orale. Descrivono unmondo dove si comunicava più con laparola che con la scrittura; alcune sonocosì discorsive che sembrano nasce-re da chiacchiere fatte tra donne, op-pure sono un’opera di tradizione fami-gliare che si tramandava di madre infiglia".La storia di Lavinia riemerge dalle se-grete di un cassetto e torna a palpita-re sotto la penna di Isabella e di Mau-rizia. Come molte volte accade, anchein questo caso, vecchi ricordi dannocorpo alla sua storia, che si presentadal passato: "Oltre alle testimonianzedi chi le è stato accanto negli ultimianni, […] sono stati utili qui documen-ti personali che i familiari […] hannoconservato, persone di altri tempi, vis-sute quando il consumismo non aveva
ancora modificato profondamente ilrapporto che l’uomo aveva con le cosee non si buttava via niente. Tutto si te-neva, custodito all’interno di cassetto-ni, comodini, armadi, ovvero in quell’“archivio” privato, i cui 'documenti' ser-
LibriLibriLibriLibriLibri
PRESENTAZIONEDEL LIBRO
12 agosto 2018 ore 18.00
LABORATORIODI CUCINA
PER BAMBINIDalle 15.00 alle 17.00Realizzazione di ricetteantiche tratte dal libro
31la LUNA nuova - Giugno 2018
vono oggi ad intrecciare i fili della sto-ria […]".I preziosi “documenti” vengono raccol-ti e ricomposti, costruiscono di nuovola trama di un’esistenza e, insieme aquesta, del mondo a lei contempora-neo. Lavinia – infatti – è una bambinanata nella seconda metà dell’Ottocen-to, che abita in un paese dell’Appen-nino modenese, appartiene ad una fa-miglia borghese e viene istruita cometale. La condivisione di un patrimonioculturale e valoriale si riflette, infatti,anche nell’educazione delle giovaninate in quegli anni. "Esse devono im-parare la pazienza, la dolcezza, la gra-zia, accanto ai saperi necessari perdiventare una brava donna, moglie efutura mamma".Non si tratta, quindi, solo di una rac-
colta di ricette antiche, quando piutto-sto della ricostruzione di una piccolaparte di storia locale, raccontata at-traverso la vita di una giovane donna.Ed ecco il grande valore di questo li-bro, sia a livello di testimonianze di tra-dizione orale e socio-culturali, ma an-che storiche e pedagogiche. Un librodivertente di cucina e di ricordi, di sto-ria e di magia, con anche qualche fia-ba… Un libro per ricordare le nostretradizioni, per rivivere un’epoca oggilontana, un libro che ci riporta alle no-stre radici. Così commentano le autri-ci: "Il ricettario di Lavinia è stato unavera e propria scoperta, qualche cosache si è impossessato di noi e non ciha lasciato indifferenti: una minieraquasi inesauribile di percorsi diversi,accanto a emozioni vissute a contatto
con pagine di sapore antico, scritte conuna grafia propria di un tempo lonta-no". Dunque, un libro interessante afini sociali, storici, ma anche educati-vo-pedagogici, che spera di offrire allegenerazioni odierne, in crisi di valori,un'opportunità per riavvicinarsi ai bel-lissimi insegnamenti del passato, diun paese come Palagano, la cui tradi-zione ne è densa. Ritrovando e risco-prendo così le proprie radici più pro-fonde, nel calore se pur diverso dellafamiglia di un tempo, nell'educazionescolastica, nelle attenzioni e nella curache si dedicava ai momenti convivialiresi preziosi e speciali. Il tentativo èquello di far rivivere al lettore emozio-ni, sapori e odori di un tempo… comequello della buccia di un limone grat-tugiata.
LibriLibriLibriLibriLibri
Luigi Bonaldi
DELITTI E MISTERIsul crinale tosco emiliano
Tipografia Baldini snc - Pavullo NF (MO), 2017
Un tempo i cantastorie giravano per le strade dei paesi narrando o recitandocomposizioni poetiche popolari, accompagnandosi con uno strumento musicale.Il loro posto era nei mercati dove vendevano la loro merce: i fogli volanti sui qualiera scritto il testo della canzone, accompagnato da qualche immagine.Le storie che cantavanopotevano essere tragiche,allegre, strampalate e aseconda dei casi, la
gente si commoveva o sorrideva. Di maggior successo eranole Cante omicide, cioè tragedie passionali, orribili delitti digrande impatto emotivo. In questo libro sono riportate storie
vere, fatti di sangue e fatti misteriosi, accompagnati daifogli volanti dei cantastorie più famosi in Appennino, qualiGarofanetti. Episodi truci, avvenuti soprattutto tra la finedell'Ottocento e i primi anni del Novecento sul crinale tosco-emiliano, in un territorio che va dalla Garfagnana aPiandelagotti passando per Sant'Annapelago, Pievepelago,Fiumalbo, Fanano, Cutigliano, San Marcello Pistoiese eCampo Tizzoro. Alcune storie: Il bandito sconosciuto: MariaZanarini aggredita con fucile ad avancarica e AssuntaBrugioni uccisa a stilettate al Lago Santo modenese; l'orribile
rogo di Garfagnana: Garosi, lo squadrista che squartò lamoglie, la mise in un baule e la bruciò sotto un ponte; lastoria di Ninnun che decapitò la madre; Meo, il carbonarinoassassinato da Fondi; la barbara ostessa ei frati cannibali;
i preti ammazzati a Vagli; i tristi effetti della gelosia; loStregone della Canalaccia; accordi segreti alla S. M. I aCampo Tizzoro...
Nicolò Rubbipresenta
Variazionisull'ora e sull'aurora
PALAGANO,18 LUGLIO 2018
In collaborazione con l'edicola "Bastasia"
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Una STELLA di nome TONY
All’inizio degli anni sessanta, gli studi di Cinecittà venivano inva-si da improbabili cacciatori di taglie e da mandrie di cavalli ecavallari. Senza capire quello che stesse realmente succeden-do, bisognava cavalcare l’onda e, dunque, aprire stalle, improvvi-sare set, che, con un bel po’ di immaginazione, facessero ricor-dare Texas, Messico o giù di lì. All’insegna della spendig review,che all’epoca veniva tradotta in budget iperlimitati, venivano ri-scoperti e reinventati i cosiddetti paesi di frontiera. Piccoli centridell’Almeria, della Sardegna o appenninici finivano, così, per bru-licare di attori da pseudonimi americaneggianti e armati fino aidenti. Addetti ai lavori e critici cinematografici sostenevano (ecome dare loro torto) che rilanciare in Italia un genere morto esepolto dai John, Ford e Wayne fosse pura utopia. Nello scetti-cismo generale, qualche produttore iniziava a finanziare le primesceneggiature italo-spagnole, dando credibilità a questa lucidafollia.Nel 1964 Tony Kendall spegneva 28 candeline. Il giovanotto ave-va appena recitato nel ruolo di protagonista ne “La Jena di Lon-dra” e, l’anno prima, veniva scelto dal maestro del cinema horrorMario Bava ne “La frusta e il corpo”, accanto a un mostro sacrocome Cristopher Lee.Il nostro concittadino acquisito si trovava nel posto giusto, almomento giusto. Spesso si parla del destino o della dea benda-
www.nonsolodjango.blogspot.it
Il nostro concittadino acquisito si trovò
nel posto giusto, al momento giusto...
Vogliamo celebrare un grande amico, che prima di tutto ha
amato Palagano e, in secondo luogo, è stato un grande
attore, forse, più apprezzato all’estero, che a casa nostra.
33la LUNA nuova - Giugno 2018
ta tanto per riempirci la bocca di belleparole o per vantarci tra amici e cono-scenti al bar. Sono pochi coloro chepossono dire realmente di avere per-sonalmente conosciuto questa entitàastratta, tanto da darle un volto e unnome. Nel caso di Tony Kendall, ildestino si chiamava Sergio Leone e lafortuna “Per un pugno di dollari”.La storia ci racconta che si trovava apassare nei paraggi anche un’altraentità, più oscura e meno benevola.Tony la ribattezzò “sfiga” e aveva il vol-to di “quel gran fijo de’ ‘na mignottader mio agente”. Non sapremo maicome sarebbero andati i fatti se TonyKendall avesse accettato il ruolo delloStraniero in “Per un pugno di dollari”.Sappiamo che Leone e Eastwood han-no fatto epoca e sono entrati nell’im-
RICORDANDO TONY KENDALL
maginario colletti-vo. Li vediamo ri-prodotti sulle pa-reti di locali allamoda, al postodella Gioconda osulle T-shirt in giroper il globo, al paridi Che Guevara.L’unica cosa chepossiamo fare ècelebrare un gran-de amico, che pri-ma di tutto haamato Palaganoe, in secondo luo-go, è stato un grande attore, forse, più apprezzato all’estero, che a casa no-stra. Nel caso, si potrebbe sempre stampare qualche maglietta con il suo in-confondibile mascellone in primo piano, fregandocene della storia e raccontan-docene un’altra più simpatica e genuina.
Luciano Stella(Roma 22/8/1936 - Roma, 28/10/2009)
Filmografia ragionata
• "La frusta e il corpo", 1963
• "La Jena di Londra", 1964
• "Operazione tre gatti gialli", 1966
• "Gli intoccabili", 1969
• "Django sfida Sartana", 1970
• "Rimase uno solo e fu la morte per tutti", 1971
• "Attila flagello di Dio", 1982
1 LUGLIO 2018
Per riscoprire Tony Kendall e onorare la sua carriera, l’Associazione cultura “la Luna” gli dedica un’inte-ra giornata. Il primo luglio, in contemporanea alla Sagra del Ciaccio, il Nuovo Cinema Excelsior ospi-terà reperti cinematografici, memorabilia di vario genere e manifesti riguardanti i film interpretatida Tony.Per l’occasione, sul grande schermo verranno proiettate 2 pellicole, tra le più significative della suacarriera: La frusta e il corpo, Rimase solo e fu la morte per tutti.
PROGRAMMAOre 10.00
Apertura dellamostra permanente
Ore 11.00Proiezione del film Rimase solo
e fu la morte per tutti
Ore 15.00Proiezione del film La frusta e il corpo
Ore 17.00L'attore Pierluigi Stella, figlio di
Luciano, presenteràaneddoti e ricordi dell'avvincente
carriera del padre
Al termine l'associazione "la LUNA" e l'Amministrazione comunale di Palaganoconferiranno un riconoscimento alla memoria di Luciano Stella
34 la LUNA nuova - Giugno 2018
Direttamente dal Dolby Theatre di LosAngeles sbarcano a Palagano i premiOscar 2018.I quattro film più premiati dell’ul-tima annata hollywoodiana saran-no i protagonisti dell’estate al nuovo
cinema Excelsior. L’appuntamento èfissato per il secondo giovedì delmese. Inizieremo col miglior attore,Gary Oldman, in una strabiliante in-terpretazione del primo ministro britan-nico Winston Churchill.Il secondo film in programma il 12 lu-glio è stato a detta di diversi critici ecolleghi cineasti il miglior film del 2017.“Chiamami col tuo nome” di Luca Gua-dagnino raccoglie finalmente la gran-de tradizione cinematografica italianae si consacra come uno dei più im-portanti autori del nostro Paese.Ad agosto toccherà all’opera che hafatto incetta di statuette: colonna so-nora, scenografia, regia e, la più am-bita, miglior film. Se Del Toro nel “La-birinto del fauno”, uno dei suoi lavorimeglio riusciti, aveva spinto maggior-mente su tonalità più cupe e dark, ne“La forma dell’acqua” la sua ripresa sifa più dolce ma non meno impressio-nante visivamente, riuscendo a miglio-rare nuovamente se stesso e a rag-giungere, se non addirittura superarele vette di Tim Burton o ChristopherNolan. “Tre manifesti a Ebbing, Mis-souri” chiude il ciclo degli Oscar. Ilfilm più discusso dell’anno delinea conla precisione di un pittore rinascimen-tale i volti e le paure più profonde eantiche dell’America rurale nei giorninostri, interpretato della miglior attri-ce del panorama mondiale: FrancesMcDormand. Frances McDormandè infatti la nostra madrina sceltaper la programmazione estiva.Sposata con Joel Coen e musa di nu-
merosi suoi film, la ritroveremo sem-pre a settembre in “Fargo”, il noir me-glio riuscito dell’era moderna dove, an-che in questo caso, si guadagnerà loscettro di miglior attrice protagonistagrazie all’interpretazione di una coc-ciuta e adorabile poliziotta.Tornando al marito di Frances, JoelCoen, è proprio a lui e a suo fratelloEthan che abbiamo dedicato la primarassegna riservata interamente a chista dietro alla macchina da presa.Quattro grandi pellicole dei fratelliCoen, “A proposito di Davis”, “Fratellodove sei?”, “Il grande Lebowski” e “Far-go”, saranno proiettati nel terzo gio-vedì di giugno, luglio, agosto e settem-bre.I film di animazione della domenicapomeriggio renderanno entusiastigrandi e piccini: “Il piccolo principe”,“Oceania”, “Inside out” e per i più no-stalgici “Il libro della giungla” ci trasci-neranno in mondi lontani, misteriosi,reali o frutto della nostra immagina-zione.Per tutti gli amanti di eroi masche-rati, creature mitologiche o più sem-plicemente degli effetti speciali, vi con-sigliamo di non perdere l’ultimo giove-dì mensile con gli ultimi blockbusterMarvel e non: “Spiderman Homeco-ming”, “Kong Skull Island”, “Pirati deiCaraibi, la vendetta di Salazar”, “TheAvenger – Infinity War”.Da quando è stato riaperto il NuovoCinema Excelsior, l’obiettivo che ilgruppo di volontari responsabili dellastruttura e della programmazione siera prefissato era quello di unire lacollettività e di “fare cultura”, di tra-smettere e condividere cioè quegli in-segnamenti che solamente i grandiclassici sanno infondere. Vedere gio-vani, adulti, anziani e soprattutto ra-
gazzi emozionarsi e discutere fuoridalla sala in merito al messaggio deicapolavori trasmessi in questi mesicome ad esempio “La vita è meravi-gliosa”, “Jules et Jim”, “La grande guer-ra” o “Umberto D”, sono per tutti noi lesoddisfazioni più grandi. Non dobbia-mo sottovalutare l’importanza di per-mettere a tutti l’accesso a queste pie-tre miliari della settima arte. Film cheparadossalmente tutti sappiamo cheesistono ma che in pochi hanno real-mente visto.E proprio nella stagione dedicata agliultimi Oscar, si sono guadagnati le“luci della ribalta”, come direbbe Char-lie Chaplin, e quindi il posto di primogiovedì del mese, quattro grandi filmitaliani che forse tutti conosciamoma, come per i grandi libri del passa-to, se non ci fosse qualche bravo pro-fessore a farceli leggere, non li avre-mo mai realmente assaporati. Si par-te con “Amarcord” il 7 giugno: uno deiritratti più divertenti e caratteristici cheFederico Fellini può regalare alla suaterra, la Romagna. Il 5 luglio abbiamola Loren e Mastrianni in un brillantefilm a episodi diretto da Vittorio deSica: “Ieri, Oggi, Domani”. Il 2 agostotoccherà al migliore esponente delpoliziesco all’italiana; con “indagine suun cittadino al di sopra di ogni sospet-to”, Gian Maria Volontè nella parte deldirigente della polizia e il regista ElioPetri riescono ad attualizzare in ma-niera incredibile fatti ed eventi dei pri-mi anni ’70. E per ultimo il 6 settem-bre potremo valutare il trattato sull’im-magine e sulla fotografia nel “Blow-Up”di Michelangelo Antonioni.
Sperando che anche questa program-mazione sia di vostro gradimento, uncaro augurio di buona visione!
Frances McDormand con il registae marito Joel Coen
PROIEZIONIESTATE 2018
37la LUNA nuova - Giugno 2018
SOCIOSOCIOSOCIOSOCIOSOCIO LUNA NUOVA + CINEMA: 3030303030 euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno
“Abbonamento” al periodico la LUNA la LUNA la LUNA la LUNA la LUNA nuovanuovanuovanuovanuova + visione di TUTTI ITUTTI ITUTTI ITUTTI ITUTTI IFILMFILMFILMFILMFILM proiettati per l’anno solare, o per l’anno successivo se eseguita indicembre
CINELUNACINELUNACINELUNACINELUNACINELUNA
È NECESSARIA L’ISCRIZIONEALL’ASSOCIAZIONE “LA LUNA”
In ottemperanza ai regolamenti in materia di assicurazione e tutela dei diritticinematografici POSSONO ASSISTERE ALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHEPOSSONO ASSISTERE ALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHEPOSSONO ASSISTERE ALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHEPOSSONO ASSISTERE ALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHEPOSSONO ASSISTERE ALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHESOLO GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA LUNA”.SOLO GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA LUNA”.SOLO GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA LUNA”.SOLO GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA LUNA”.SOLO GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA LUNA”.A tal fine sono state predisposte le seguenti opzioni:
Sono autorizzati a raccogliere sottoscrizioni:
Nadia Marasti, ditta Edilart Marasti (Ferramenta)Via XXIII Dicembre, 35 - Palagano Tel. 0536 961521
Ricchi Bruno, AssicurazioniVia XXIII Dicembre, 8 - Tel. 0536 961266
È possibile iscriversi o rinnovare la sottoscrizione anche inoccasione delle proiezioni cinematografiche.
Per uniformare equamente il nuovo sistema di iscrizione la validità dellesottoscrizioni alle proiezioni cinematografiche raccolte nel corso del 2017 è
prorogata al 31 dicembre 2018, tranne le sottoscrizioni“SOCIO 70 mm” e “SOCIO 36 mm” che sono prorogate al 31 dicembre 2019.
L’iscrizione ha valore esclusivamente personale.
Bambini fino ad 8 anni: ingresso gratuito a tutti i film.
SOCIOSOCIOSOCIOSOCIOSOCIO CINEMA: 1515151515 euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno
Visione di TUTTI I FILMTUTTI I FILMTUTTI I FILMTUTTI I FILMTUTTI I FILM proiettati per l’anno solare, o per l’annosuccessivo se eseguita in dicembre.Non prevede “l’abbonamento” a la LUNA a la LUNA a la LUNA a la LUNA a la LUNA nuovanuovanuovanuovanuova
CINEMACINEMACINEMACINEMACINEMA
SOLO LUNA: 2020202020 euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno euro/anno
“Abbonamento” al periodico la LUNA la LUNA la LUNA la LUNA la LUNA nuovanuovanuovanuovanuova, per l’anno solare,o per l’anno successivo se eseguita in dicembre.Non prevede la visione dei film.
SOCIOSOCIOSOCIOSOCIOSOCIOLUNALUNALUNALUNALUNA
38 la LUNA nuova - Giugno 2018
'In ogni numero,In ogni numero,In ogni numero,In ogni numero,In ogni numero,
selezionero'ò la let-selezionero'ò la let-selezionero'ò la let-selezionero'ò la let-selezionero'ò la let-
tera piu'ù significa-tera piu'ù significa-tera piu'ù significa-tera piu'ù significa-tera piu'ù significa-
tiva giunta in redazione, per darle lativa giunta in redazione, per darle lativa giunta in redazione, per darle lativa giunta in redazione, per darle lativa giunta in redazione, per darle la
giusta rilevanza e, nel caso, per com-giusta rilevanza e, nel caso, per com-giusta rilevanza e, nel caso, per com-giusta rilevanza e, nel caso, per com-giusta rilevanza e, nel caso, per com-
mentarla. Iniziamo con l’utilissimamentarla. Iniziamo con l’utilissimamentarla. Iniziamo con l’utilissimamentarla. Iniziamo con l’utilissimamentarla. Iniziamo con l’utilissima
missiva inviataci dall’ATCD (Associa-missiva inviataci dall’ATCD (Associa-missiva inviataci dall’ATCD (Associa-missiva inviataci dall’ATCD (Associa-missiva inviataci dall’ATCD (Associa-
zione Tutela Cittadini Derubati).zione Tutela Cittadini Derubati).zione Tutela Cittadini Derubati).zione Tutela Cittadini Derubati).zione Tutela Cittadini Derubati).
Salve,in vista del prossimo periodo estivo,crediamo di fare cosa gradita ricor-dando ai palaganesi i comportamen-ti da assumere in caso di eventualifurti. La legge italiana è assai artico-lata, ma, se c’è una cosa che sa fare,è quella di difendere e proteggere ilcittadino e le sue proprietà. Affinché,però, tali tutele possano essere ap-plicate, il singolo individuo deve rispet-tare alcuni minimi doveri, che si ridu-cono a pochi, semplicissimi atteggia-menti, anche intuibili con il buonsen-so:
1) Non dare sfoggio di ricchezza ebenessere. Mostrare pubblicamenteun certo tenore di vita non è solo ri-schioso e eticamente deprecabile,ma anche legalmente perseguibile.Indossare orologi, capi d’abbigliamen-to firmati, occhiali da sole, occhialida vista, bretelle, papillon, cravatte eslip di marca, ma anche guidare autosportive, moto, scooter d’alta gam-ma, biciclette elettriche, apecar truc-cate può essere considerato istiga-zione alla delinquenza. Se siete voi
a spingere il ladro a deru-barvi, poi non potrete lamen-tarvi. Non c’è, dunque, biso-gno di dire che un uomo conanelli vistosi, braccialetti, cate-ne dorate e gemelli non violi soloil buongusto, ma anche la legge.
2) Scelta accurata dell’abitazione.Decidere di vivere in un attico, in unazona residenziale o, addirittura, inuna villa non è un delitto, ma è unatto arrogante e poco responsabile.Consigliamo di abitare in un luogomodesto, spoglio, preferibilmente vec-chio, meglio se pericolante, affinchénon venga selezionato dai delinquen-ti. Inoltre, invitiamo a tenere casa mol-to in disordine, in modo che i ladri,una volta entrati, credano di esseregià passati da lì.
3) Selezione accurata dell’animale didifesa. Sconsigliamo caldamente diproteggere l’abitazione con i cani, vi-sto che un loro attacco ai ladri cau-serebbe al proprietario una sicuradenuncia per omessa custodia e le-sioni. Invitiamo, per le stesse moti-
vazioni, anche a evitare di adottareun serpente, un toro, un istrice e altrianimali con becco, pungiglione, acu-lei, denti e creste. Meglio optare peruna bestia più silenziosa e franca-mente anche più piacevole alla vista,come un coniglio, un opossum o unacavia peruviana. Per la presenza dieventuali ragni non dichiarati in am-biente domestico, la normativa pre-vede sanzioni pecuniarie, oltre a pos-sibili controlli ASL.
4) Diritto all’accoglienza. Ricordiamoalla cittadinanza che, nel caso in cuitruffatori o delinquenti chiedesserogentilmente di entrare nella vostraabitazione, voi non siete obbligati adaccontentarli, ma le regole dell’acco-glienza e dell’ospitalità peserannoinevitabilmente sulla vostra coscien-za. Noi consigliamo di praticare lapolitica dell’integrazione domestica e,da anni, propagandiamo nelle piaz-ze la campagna “Porta di casa sem-pre aperta”.
5) Non offendere. Nell’eventualità diaver sorpreso i ladri intenti al furto, viinvitiamo ad evitare categoricamentele offese verbali: si rischia di incap-
Didelphimorphia (Opossum).Animale da difesa ideale(vedi testo).
39la LUNA nuova - Giugno 2018
pare nel reato di diffamazione e ca-lunnia, inoltre in casa bisognerebberispettare un certo decoro, ancheperché si forniscono poi cattivi mo-delli ai bambini. Anche i termini “scre-anzato” e “furfante” sono attualmen-te sotto il vaglio della CommissioneStraordinaria Calunnie.
6) Non chiudere in casa nessuno. Se,scoperti i ladri, vi venisse mai in men-te di chiuderli in casa, sigillandoli pernon farli fuggire, non fatelo categori-camente. Il delinquente, infatti, avreb-be tutti i motivi per denunciarvi persequestro di persona. Noi vi invitia-mo, dunque, a lasciare piena libertàdi movimento all’intruso e, a rigoredelle recenti normative, sareste an-che tenuti a apporre una regolare car-tellonistica domestica, per segnala-re: la piantina della casa, le vie difuga, la presenza di scale anti incen-dio, la collocazione del frigorifero, ladisposizione del mobilio, dei serviziigienici e del punto di raccolta in casodi terremoto.
7) Occhio allo sguardo. Durante unarapina, oltre ad evitare le offese, viconsigliamo anche di non fissare inmodo prolungato e con espressionitroppo dure i ladri; questi si potreb-bero sentire molestati, preoccupan-dosi per il loro diritto inviolabile a nonessere perseguitati sul posto di lavo-ro. Lo stalking, infatti, è una delle più
gravi piaghe della società contempo-ranea.
8) Uso delle armi. Se mai vi venissein mente di utilizzare la vostra armaper fermare un furto, ripensateci. Viricordiamo, infatti, che ogni arma dafuoco deve: essere posseduta legal-mente, essere in ordine con i con-trolli e i tagliandi semestrali, avere iltappino rosso in punta, avere la can-na saturata da schiuma da barba e ilcaricatore riempito con orsetti gom-mosi. L’arma deve poi essere custo-dita accuratamente: conservata incasa smontata in 17 pezzi (senza le
Diritto all’accoglienza e politicadell'integrazione domestica.L'applicazione di queste regoleci mette al riparo da futuriproblemi di coscienza(vedi testo).
istruzioni), nascosta in una matrio-ska russa di 15 bambole, il tutto av-volto in un panno di lana di vetro, te-nuto chiusa sotto chiave in un arma-dio blindato, che deve essere ubica-to nella soffitta di una casa vicina. Ilrischio di imbracciare la propria armarisiede, dunque, nel bisogno di tro-varsi preventivamente in completaregola con tutti i predetti riferimenti.Vi sconsigliamo, comunque, la stra-da violenta, anche perché, a ora cheavrete recuperato l’arma e saretepronti a sparare, il furto sarà termi-nato da 3/5 giorni.
9) Non vendicarsi. Una volta subitoun furto, dimenticatevi della possibi-lità di vendicarvi. Non esiste una nor-mativa in tal senso, ma è la saggez-za popolare ad avvisarvi; infatti, chenon si debba rubare a casa dei ladrilo sanno tutti.
Saluti,ATCD
Esempio di arredo "casa in disordine".Metodo tra più efficaci per tutelarsi dalle rapine in
casa. I ladri, una volta entrati crederanno di esseregià passati da lì (vedi testo)
40 la LUNA nuova - Giugno 2018
Ricerche, documenti e ricordiVVVVVaaaaal l l l l DDDDDrrrrraaaaagogogogogonnnnneeeeee DINe DINe DINe DINe DIN TORTORTORTORTORNININININI
IL CAMPANILEDon Tomek un giorno mi ha fatto unadomanda: “Perché voi a Boccassuolosiete così innamorati del Campanile?”,in quel momento mi sono posto lastessa domanda e più ci ragionavo piùmi venivano altre domande: perché findalle elementari se disegnavo qualco-sa era sempre il campanile, perché sefaccio la bandiera del paese in mezzoc'è sempre il campanile, perché a mi-litare avevo con me la foto del campa-nile, perché quando mi sono sposatoho voluto la foto con mia moglie sulcampanile? E così via...Chi legge quest'articoletto è autoriz-zato a pensare che non ho tutte le ro-telle a posto, però pensandoci beneforse in questo simpatico stato di fol-lia non sono da solo.Quante sono le case del paese e nonsolo (Milano, Roma, Firenze, Parigi,Boston, ecc...), dove i nostri compae-sani mettono in mostra in salotto o unafoto, o un quadro di Franco Galvani, ouna mattonella dove vi è inciso il no-
stro campanile, addirittura negli StatiUniti un emigrante ha fatto un orologioa lancette con al centro il nostro sim-bolo. Sì il campanile è il nostro simbo-lo di appartenenza e ne siamo anchegelosi e fieri così tanto che diciamo atutti che è il campanile più bello e piùalto di tutti, giustificandoci che la mi-sura parte da infondo alla grotta giùsotto "la Paterza".Ma non ho ancora risposto alla doman-da del don: perché siamo così inna-morati del Campanile? Io ci provo, maparlo per me: forse perché essendonato qui ai suoi piedi mi ha semprescandito la giornata con il rintoccodelle sue campane, forse perché quan-do ero piccolo, di nascosto ai mieigenitori, mi arrampicavo dalla grotta fa-cendo finta di essere uno scalatore chedoveva raggiungere la sua meta, forseperché sul campanile ho dato il primobacio, forse perché da lassù si domi-na la vallata e alla sera con la radioli-na parlavo con Joanna a Frassinoro
NicoBettuzzi
(non c'erano ancora i cellulari), o forsesemplicemente perché da 120 anni èil simbolo indiscusso di Boccassuoloe tutti i paesani e non solo hanno dasempre contribuito alla sua costruzio-ne, miglioramento e manutenzione.Quindi vorrei in queste poche righe rin-graziare tutti coloro che dal 1880 sisono adoperati per la realizzazione edil mantenimento della torre e delle suecampane partendo dal Sig. Sabatini diModena che donò alla parrocchia il sitoe la grotta; tutti i parroci che si sonosucceduti fino ad arrivare ai giorni no-stri, tutte le persone che hanno spesotempo e/o denaro per mantenere effi-ciente e decoroso il nostro campani-le.
Un po' di storiaPer gli appassionati di storia vi riportoquanto scriveva don Gaetano Sola,parroco di Boccassuolo dal 1927 al1972, a riguardo del campanile e quan-to trovato negli archivi del Ducato di
BOCCASSUOLO
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costruzione, miglioramento e manutenzione
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Modena dai quali va menzionato l'ulti-mo Duca Enrico V molto affezionatoal nostro paese.
"Nell'anno 1880 furono fatte sottoscri-zioni e fu iniziato il campanile sullagrotta di proprietà del sig. Sabatini diModena. Prima però di cominciare illavoro il parroco don Samuele Ugolinicol Guigli Giovanni di S. Dalmazio sipresentarono a Modena dal suddettosig. Sabatini ad esporre il loro deside-rio di costruire sulla grotta di sua pro-prietà il nuovo campanile per avere illuogo ed il permesso, e detto signorecordialmente li trattò e volle fare un attodi generosità alla Chiesa regalandolenon solo il posto del costruendo cam-panile ma tutta l'intera grotta ove anti-camente sorgeva la torre feudale.".Della presenza di una Torre a Boccas-suolo (talvolta detto Castello) si trovatestimonianza nella lettera da Perugiadi Papa Innocenzo IV (25 ottobre1252). In quest'epoca la Torre di Boc-cassuolo venne fortificata per tutelarei confini orientali delle terre della Ba-dia di Frassinoro. Questa lettera pa-pale autorizzava a vendere il Castellodi Levizzano con annessi diritti feuda-li, onoranze, giurisdizioni e pertinen-ze, e l'Abate Rainiero con il ricavato ditale vendita (che andò al nobile Boni-facio da Fogliano, nipote dello stessoInnocenzo IV e fratello del Vescovo diReggio, Guglielmo) oltre a nuove ope-
re attorno al fortilizio di Medola, provvi-de a fortificare le rocche di Boccas-suolo, Costrignano, Susano e Palaga-no. Nel 1270 podestà della Torre diBoccassuolo fu Ermannino da Spez-zano, dottore in legge, che seppe te-nere in mano la difficile situazione inun periodo di lotte tra Guelfi (i Monte-garullo) e i Ghibellini (i Montecucco-lo).Riprendiamo quanto scrisse don Sola:"Il rettore don Samuele Ugolini oriun-do di Pianorso (...) essendo suo pa-dre alle dipendenze del Duca di Mo-dena aveva una certa stima presso lacorte e quando fuse le nuove campa-ne, narrano i parrocchiani di Boccas-suolo ed anche l'arciprete di Palaganodon Domenico Bortolotti, andò allacorte del'ex Duca di Modena in Austriaed ottenne una generosa offerta, datoche il Duca di Modena aveva una cer-ta predilezione pei Boccassuolesi, edanche quando costruirono la Chiesal'offerta del duca fu delle prime. (...)."."Il campanile fu cominciato ma nonterminato dato che il parroco ebbe noiee fastidi da parte di qualche parroc-chiano ed allora divisi gli animi il lavo-ro si fermò e nell'anno 1884 il d. Ugoli-ni rinunziò alla parrocchia e fu traslatoa Susano dopo anni 13 di parroccatoa Boccassuolo, partì nel mese di mar-zo 1884. Nel detto mese di marzo funominato economo il capellano D. Le-opoldo Tognarelli fino al mese di giu-
gno nel qual tempo fu nominato parro-co d. Giuseppe Gandolfi di Montegib-bio e negli anni quattro che rimase quiil campanile rimase fermo. (...). Nelnovembre del 1888 il rettore don Gan-dolfi abbandonò egli pure questa par-rocchia, con grande dispiacere di tut-ti, a causa di pochi che lo perseguita-vano. (...). Dal novembre 1888 al mag-gio 1889 fu di nuovo economo il cap-pellano benemerito don Leopoldo To-gnarelli e dopo nominato rettore parro-co D. Giovanni Brugioni di Fiumalbo(...). Il parroco don Brugioni proseguìla costruzione del campanile incomin-ciata da don Ugolini e nel 1897 le cam-pane furono collocate nella loro cellacampanaria ove attualmente si trova-no (...)."."Nell'aprile del 1928 vennero preparatitravi per ricambiare in parte i legni deltravaglio del campanile marciti a cau-sa delle paurose bufere di neve ed ac-qua a cui era troppo esposta la cellacampanaria mancante di serrande (...).Così il Sabato Santo si poté suonareil quarto liberamente senza paura difar cadere le campane e di far del malea qualcuno.".Nell'arco di trent'anni i legni del castellodel campanile vennero cambiati due otre volte."Nel 1929 furono fatte le quattro per-siane del campanile e riparata la gu-glia dai fratelli Digani di Giovanni com-presa la collocazione importarono £.
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Chiesa parrocchiale.Rappresentazione della Sacra famiglia.
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Danilo Ori
Per contrastare l'invasione longobardanella montagna Tosco-emiliana sorse-ro numerosi presidi bizantini. Questoterritorio, che coincide parzialmente
con il limite odierno delladiocesi, è delimitato daostacoli fisici del territo-
rio. Altro indizio storico è il culto pre-sente in queste popolazioni del vesco-vo ravennate Sant'Apollinare o S.Vitalein quanto situati in siti d'altura impervie ben nascosti che mantennero neltempo usi, costumi, vecchie tradizio-
ni, ordinamento civile e lingua. Solo nelfondovalle giunsero ad insediarsi poi ilongobardi convertitisi al culto dell'an-gelo guerriero S.Michele. Boccassuoloviene nominato prima dell'undicesimosecolo in un raro documento dell'ar-chivio capitolare modenese legato allaPieve di S.Giulia.Nei tempi passati era dipendente del-
SCORCIDI PASSATO
3597,30. Concorsero a tale spesa le cassedei confratelli, delle consorelle ed il popolotutto.".Nel 1969 è stata riparata la copertura utiliz-zando il denaro avanzato che era stato rac-colto tra la popolazione per i festeggiamentidi ordinazione di due sacerdoti boccasuuo-lesi: Gabriele Digani e Nazzareno Pacchiari-ni.Negli anni '80 si è provveduto all'installazio-ne di un impianto elettrico per far suonare lecampane mantenendo, tuttavia, la possibili-tà di suonarle a mano sia ferme che a diste-sa. E' stata anche rivestita la guglia, instal-lata l'illuminazione del campanile e nel 1993ricostruito il sentiero che sale lungo la grot-ta.Negli anni '90 fu rifatto il castello dai falegna-mi del paese e motorizzata la distesa.Alcuni anni fa è stato sostituito il controllodelle campane con un computer e realizzatoil comando delle melodie mediante telefonocellulare; furono anche risistemati i batac-chi: il Gruppo Alpini ha fatto la manutenzio-ne ai finestroni e alla porta.Nel 2017 e stato sostituito un motore ormai vecchio del suono a martello e come ognianno fatta la manutenzione alle catene e motori per il suono a distesa.Quest'anno su iniziativa del parroco Don Tomek verrà sistemata l'illuminazione ester-na con la sostituzione dei fari ormai vecchi e onerosi portando il consumo di correnteelettrica da 2.000 Watt a 320 Watt/ora.
"Legatura" dellecampane del
Venerdì Santo.Saranno slegate
durante la Messa dellaVigilia pasquale
al momento dellacommemorazione
della Resurrezionedi Cristo.
Boccassuolo vanta almeno 1000 anni di storia,
essendo nominato in una carta del 1029.
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la Pieve di Rubbiano nella quale si tro-va un famoso fonte battesimale. L'an-tico paese viene citato nell'atto di do-nazione delle corti di Beatrice diLorena madre della celebre contessaMatilde di Canossa in cui viene asse-gnato direttamente alla Badia benedet-tina di Frassinoro. Seguiranno le notevicende storiche narrate dallo studio-so G. Bucciardi di terre in lotta controil bellicoso comune cittadino che dopol'effimero possesso dei Montecuccolifinirà nel longevo dominio dei signoridi Ferrara, gli Estensi. Voce popolare,legata alla leggenda matildica dellecento chiese narra che la primitivaChiesa parrocchiale sia stata costrui-ta in pietra, a quell'epoca sottopostaalla potente Badia di Frassinoro benoltre quei secoli dell'età feudale. L'ope-ra di disboscamento per ricavarne ter-reno da coltivare si trova ancora indi-cato dal toponimo "Ronco". Sembrache l'abitato fosse situato a quota in-feriore, spostato più a sud, a lato del-l'altura rocciosa isolata su cui sorgevala torre di vedetta del cosiddetto "ca-stello", semplice fortificazione a recin-to che dominando la vallata sorveglia-va e segnalava a vista alla Rocca diMedola, posta ad impedire l'accessoverso il torrente Dragone.La Chiesa"vecchia" situata in un luo-go denominato "de profundis", non lon-tano dalla Villa, costruzione più pic-cola in pietre ben squadrate e di tipicostile romanico, durò molti secoli veden-do avvicendarsi generazioni localicome ricorda Don Lorenzo Gigli daBrocco di Riolunato nel 1726. Grazieall'isolamento l'intera comunità scam-pò alla peste manzoniana del 1630 che
per voto fatto realizzò in alto l'Oratoriodi San Rocco ("Qui nessuno morì peril morbo che colpì duro nei vicini luo-ghi di Palagano, Toggiano"...). Una la-pide sull'edificio nell'attuale borgo ci ri-corda il voto rinnovato a San Roccodurante l'epidemia ottocentesca di co-lera.Purtroppo, nel XIX secolo una colos-sale frana cancello l'antico paese rovi-nando ogni cosa, era quel Bocaxolumindicato nell'affresco che si trova nellagalleria delle carte geografiche a Cittàdel Vaticano. Salvato il salvabile si tra-sferirono Chiesa, cimitero e case inluogo più stabile in alto, privilegiandol'angolo roccioso di sella tra lo scoglioche aveva retto alla scoscendimentogià sede dell'oramai diroccato fortiliziomedioevale. Le piccole case d'arenariacoperte a "piagne" risorsero indicatenella carta militare estense Carandinia colori e successive in bianco e nero(IGM). Finalmente superate le difficol-tà e incertezze dei parrocchiani siscelse di riedificare il nuovo tempio(1857-1863) nel punto più a monte delpendio.Determinante fu l'offerta generosa del-l'ultimo sovrano austro-estense, il ducaFrancesco V, in esilio, che qui avevafedeli sudditi, abili artigiani e manodo-pera attiva nelle opere ducali. Genialeper la scelta dell'insolito campanilesullo scoglio isolato a quota 1022 me-tri sopra i pochi resti della scomparsatorre difensiva che diverrà il simbolo pertutti i boccasuolesi; elevato, sovrastala vallata ed è noto per il suono melo-dioso delle sue campane che furono ilvanto dei nostri campanari. Il parrocod'origine locale don Antonio Guigli che
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si prodigò per la rinascita in quel tem-po venne poi tumulato nella nuovaChiesa dai parrocchiani riconoscenti.Internamente ampio, l'edificio massic-cio è suddiviso da due file di tozze co-lonne, orientato liturgicamente comele prime chiese cristiane (infatti l'ingres-so principale si apre rivolto a sera). Conle acquasantiere conserva due capi-telli scolpiti, recuperati dalla scompar-sa antica Badia frassinorese.Nel 1920 il terremoto della Garfagnanafece qualche danno, poca cosa in con-fronto alla catastrofica frana succes-siva del 1939, che sconvolse l'interoversante vallivo destro, rimasta nellamemoria degli anziani e che risparmiòbuona parte del paese ma che can-cellò le ultime tracce dell'abitato origi-nario.Toccò quindi a don Sola di Castelvetrosostenere e incoraggiare gli abitanti aricostruire la zona danneggiata, sor-sero così le baracche per gli sfollatialle "Fagiole" nel ripiano settentriona-le. Perse le tracce passate l'attualeParrocchiale, nonostante le inevitabilimodifiche e tinteggi, conserva l'inizia-le struttura e affreschi realizzati neglianni venti del novecento. Nella voltasull'altare maggiore marmoreo si puòosservare la Sacra Famiglia e nel bor-do della cornice, ristretta di recente,una curiosità geologica singolare: co-muni cristalli geometrici sono disse-minati sulla roccia basica sferoidale.Muta testimone della fede di questaterra ha visto succedersi nel tempostoria e vita di chi qui o altrove mantie-ne il ricordo del suggestivo villaggioappenninico molto pittoresco e sededelle proprie origini.
Ricerche, documenti e ricordi
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Agosto 1969. Era la prima volta chevenivano ordinati due sacerdoti con-temporaneamente e ambedue boccas-suolesi: Digani Gabriele e PacchiariniNazzareno.Furono raccolte molte offerte per i fe-steggiamenti solenni. Alla fine rimase-ro parecchi soldi e si decise di restau-rare il campanile, quale bandiera e sim-bolo del paese. Padre Gabriele si im-provvisò direttore dei lavori. Cercò uncarpentiere, Lenzotti Sergio; si feceprestare dei tubi Innocenti dalla DittaPiacentini di Palagano; cercò un lat-toniere a Fiumalbo e così in pochesettimane fu eseguita la riparazione deltetto bucherellato dalle pallottole du-rante la guerra.Padre Gabriele: "Erano rimasti anco-ra dei soldi e venne a me l'idea di farnascere un regolare campo sportivo.Si Individuò un terreno poco lontano
dal cimitero, nelle Piane..."Con il frazionamento dei terreni nellenostre località montane, i molti proprie-tari rimasero stupefatti quando venneloro raddoppiata la quota di affitto chegià percepivano. L'appezzamento piùgrande, circa 5000 metri quadrati, ap-parteneva a Severi Ernesto.Tutti accettarono di buon grado, ignariperò, che trattandosi di un'opera di pub-blico interesse, si sarebbe inevitabil-mente andati incontro ad un esproprio.Così infatti avvenne. "Il mio caro cugi-no Ernesto",racconta Padre Gabriele,"che è stato colui che ha dovuto cede-re il maggior appezzamento, alla fine,a cose compiute, mi disse testualmen-te che avevo fatto bene, perchè nelpaese di Boccassuolo per far si che sipotesse ottenere e realizzare qualco-sa di importante, occorreva intelligen-za e un pizzico di furbizia per affronta-
re e superare gliostacoli. Ringrazia-mo ancora i caribenefattori e augu-riamo ai nostri gio-vani che attraversolo sport crescanosani e onesti citta-dini!"Padre Gabriele, dal1969 è responsabi-
le della Comunità dell'Opera PadreMarella, ora in via di beatificazione, e,dal 1988 ne è divenuto Direttore. Nel2008 riceve il riconoscimento del Laz-zarino d'oro, che, annualmente vieneassegnato a chi ha portato agli onoridella cronaca la cittadina di San Laz-zaro. Anche a Brento, sulle colline diMonzuno, dove si reca ogni domenicaa celebrare una messa pomeridiana,Padre Gabriele ha sentito e mirato inalto. Da un suo desiderio, accanto allachiesina di Sant’Ansano, dopo un lun-go percorso burocratico, svetta il cam-panile della Comunità, danneggiatodalla guerra.Si dice che " Nemo propheta accep-tus in patria", ma è molto triste cheBoccassuolo , dove Padre Gabriele ènato, non gli abbia dedicato almenouna targhetta! Gnanc un schassulin!!!!Nonostante il disappunto iniziale, an-che a me fa piacere che Boccassuologoda di una polisportiva; magari si au-spica più ombreggiatura estiva, più il-luminazione serale per raggiungere lesalette e il bar adiacenti, poichè, comeriportato annualmente sul libretto pro-grammatico, "I proventi del Boccassuo-lo Village, vengono reinvestiti a Boc-cassuolo per mantenere e migliorarele strutture di proprietà del comune diPalagano in gestione alla polisportiva".
Padre
GABRIELE
Ricordi
1974. Padre Gabriele, col camioncino dell’Opera, porta in gita il suo“carico ecunemico” da Boccassuolo a San Pellegrin dell’Alpe
Brento, 12 aprile 2015. Padre Gabriele acoronamento dei lavori del campanile
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di Paolo Tinti
Più o meno un anno fa usciva la VII edizione del bando "IoAmo i Beni culturali", che la Regione Emilia-Romagna, pertramite del suo Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali,annovera tra gli strumenti più incisivi per promuovere la cono-scenza, la valorizzazione, l’uso del patrimonio di storie, dioggetti frutto della creatività e dell’arte umana, dell’ambiente,del paesaggio, insomma della cultura materiale e immateriale presenti sul ric-co, e assai variegato, territorio regionale.Nella nostra Regione, e in particolare entro la provincia modenese stretta tra gliAppennini e il fiume Po, vi sono ancora molti luoghi poco percorsi dai fermenticulturali che sin dagli anni settanta del secolo scorso hanno sollevato paesi ecittà, centri e periferie, promuovendo campagne di censimento, di studio e diconoscenza dei loro patrimoni culturali.Che non sono solo le emergenze ambientali o i paesaggi, i siti archeologicidove riaffiorano le tracce di antiche civiltà italiche, le Chiese e gli altri edificireligiosi, le architetture difensive e civili, le pitture e le sculture barocche, imanoscritti liturgici e miniati e, dal Quattrocento, i libri a stampa, o i complessiarchivistici medievali e moderni. Vi sono spazi geografici e miniere culturali,come la Valle del Dragone, ancora largamente sconosciuti e ancora da scavare
in profondità, partendodal secolo appena tra-scorso, il Novecento.La scelta di puntare i ri-flettori sul Dragone e sul-le sue fotografie, sullesue lettere e sulle suescritture è risultata vin-cente, poiché l’assegna-zione del primo posto nelbando regionale ha su-scitato emozione e ga-rantito finanziamenti dagennaio a settembre
2018, quando si concluderà la prima,importante fase di lavoro sul patrimo-nio di immagini e scritture della Val Dra-gone.Proprio per intraprendere – o meglioper riallacciare – un discorso serio,fondato su basi scientifiche, intorno alpatrimonio culturale della Valle del Dra-gone, è nata l’idea di proporre allaRegione di sostenere un’iniziativa de-dicata a ritrovare immagini e scrittureattinenti alla Valle nel corso del XXsecolo.Consapevoli della fragilità che caratte-rizza i documenti su supporto di car-ta, come le lettere, le cartoline, i diari,le memorie, i ricettari, gli appunti ma-noscritti, le fotografie e simili, si è inprimo luogo avvertita l’urgenza di sal-vare ciò che non si era dissolto in unsecolo che aveva conosciuto due guer-re mondiali, l’ultima delle quali avevainferto ferite non rimarginabili all’iden-tità e alle terre delle genti del Drago-ne.Perché le immagini raffiguranti le don-ne e gli uomini, i paesaggi, le contra-
prof. Paolo Tinti
Dipartimento di Filologia
Classica e Italianistica
Fotografie e lettere per l’identità
e la storia dell’Appennino
nel Novecento
Emigrato palaganese nelle minieredel Belgio, 1930-1940 circa
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Via Zamboni, 32 - 40126 BOLOGNA
tel. +39-051-20 98566
fax +39-051-20 98555
centralino +39-051-20 98550
http://www.unibo.it/docenti/paolo.tinti
http://www.teca.patroneditore.it
e DINe DINe DINe DINe DIN TORTORTORTORTORNININININI
VVVVVaaaaal l l l l DrDrDrDrDraaaaagogogogogonnnnneeeeeRicerche, documenti e ricordi
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de, le chiese, i campanili, le case e iborghi della Valle e le scritture, createda cittadine e cittadini della Val Dra-gone e indirizzate a parenti, amici econoscenti, sono il ritratto più vero deiluoghi e delle persone che hanno oc-cupato – da vicino o da lontano – quel-l’angolo di Appennino emiliano negliultimi cento anni.Come ricuperare, quindi, quel ritratto,insieme con la memoria delle scrittu-re e delle immagini della Valle? Dovee a chi rivolgersi per ritrovare i segni,scritti o figurati, del recente passatodelle comunità che hanno abitato, tra-sformato, preservato, rinnovato, distrut-to, riempito di senso e di emozioni,insomma amato le loro terre?È nato così, dalla spinta propulsivadell’insegnamento di Storia del libro edelle biblioteche dell’Università di Bo-logna, in sinergia con la Biblioteca “A.Lunardi” di Frassinoro e del Liceo “A.F.Formìggini” di Sassuolo-Palagano, ilprogetto “Immagini e scritture dellaValle del Dragone” che ha lo scopo diricercare, raccogliere, catalogare, di-gitalizzare, promuovere e pubblicaresul web le immagini e le scritture amano del Novecento, attinenti al terri-torio e alle popolazioni degli attualiComuni di Frassinoro, Montefiorino ePalagano.Lettere e fotografie risultano per lo piùdi proprietà privata, distribuite in mille
rivoli. Se si escludel’archivio fotograficoCorti, incentrato suMontefiorino e in atte-sa di essere approfon-dito, la Valle del Dra-gone non può benefi-ciare, come il Frigna-no, di compatti nucleidocumentari atti a nar-rare la sua storia.Manca, ad esempio,quella fitta selva dicarte, libri e docu-menti che è la raccol-ta di Ca’ d’Orsolino(oggi all’Estense diModena), messa in-sieme nei primi quat-tro decenni del Nove-cento da Albano Sor-belli, storico del libroe delle biblioteche,docente dell’Universi-tà di Bologna e biblio-tecario dell’Archigin-nasio di Bologna. Imateriali protagonistidell’iniziativa sono per lo più custoditiin case private, non sempre nella Val-le, mescolati e ordinati in base all’in-teresse dei benemeriti – singoli o ge-nerazioni – che hanno capito la loroimportanza e non se ne sono mai di-sfatti, anzi nel tempo le hanno arric-
chite. Sono stati angeli della memo-ria, uomini e donne che nei decennipassati hanno bussato alle porte dellecase vicine, hanno prestato ascolto avoci silenziose lontane nel tempo enello spazio. Uomini e donne che sisono preoccupati di riunire stampe ori-
ginali o copie da esse deri-vate di fotografie, cartoline oaltre scritture o altre figure.Che le hanno ritrovate suibanchetti dei mercatini, op-pure nel buio e nel freddo diun’umida e polverosa soffit-ta. Ritrovare ciò che è rima-sto ha oggi richiesto ener-gie non indifferenti, resepossibili anche grazie alleAssociazioni che hannoimmediatamente aderito alprogetto: gli Amici del Mu-
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Emigrati palaganesi nelle minieredel Belgio, 1930-1940 circa
Cartolina postale di FerrariClaudio, da Treviso, 1915
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seo di Montefiorino, l’Arcata e ACR1071 di Frassinoro, La LUNA di Pala-gano. Valido sostegno hanno natural-mente assicurato i tre Comuni dellaValle, riuniti insieme per un obiettivocomune: analogo supporto si è ricevu-to dall’unione dei Comuni del DistretteCeramico, sub ambito montano, cheha assicurato spazi logistici e serviziorganizzativi e gestionali alle attività incorso.Fondamentale si è rivelato pure la col-laborazione tra le scuole, i docenti, ibibliotecari, gli archivisti, gli operatoridei musei – in particolare del Museodella Repubblica di Montefiorino – e icittadini della Valle i quali non hannomancato di guidare i ricercatori sulletracce di raccolte conosciute per fama,in alcuni casi mai prima d’ora aperteal più ampio pubblico. L’esame detta-gliato delle singole collezioni, fornitedi specifiche caratteristiche sulla basedella sensibilità del possessore o del-la provenienza dei materiali, richiede-rà un intervento a parte, che senzadubbio affronteremo sulle pagine diquesto periodico.Per ora è importante descrivere quan-to si è svolto e ciò che è in corso dipreparazione.L’avvio del progetto è stato segnatodalla toccante lettura pubblica dellelettere e dall’anteprima di fotografied’epoca, selezionate in collaborazio-ne con il Liceo Formiggini; a febbraio2018 sul palco del Teatro di Palagano,grazie alla sapiente regia di MilenaVanoni, giornalista de «Il Resto delCarlino», gli studenti del Liceo hannorecitato significativi passi epistolari. Aprimavera si sono concluse la fase dicensimento dei materiali, nonché quel-la della loro attenta selezione, con loscopo di rappresentare temi, periodistorici, tipologie di documenti il piùpossibile integrati e dispiegati lungo iprimi sei decenni del Novecento: sisono pertanto riuniti circa 400 pezzicomprendenti lettere, cartoline postalie illustrate, note, appunti, fotografie,immagini sacre, diari e memorie, ricet-tari, quaderni scolastici, annotazioni eresoconti di varia natura e argomento.In verità gli esemplari di cui si ha noti-
Cartoline postali di Armando Magnonidi Casola alla madre, 1943-1944
zia sono oltre un migliaio e non passamese in cui il gruppo di progetto, co-ordinato da chi scrive e coadiuvato daSamule Rossi dell’Università di Bolo-gna, non venga a conoscenza di unanuova collezione o non sia contattatoda interessati, in Italia o all’estero.Durante l’inverno gli allievi dell’Istitutocomprensivo, sapientemente guidatidalla prof. Chiara Ricchi, docente pres-so la Scuola media «J.F.K» di Pala-gano, hanno raccolto presso i loro fa-migliari immagini e scritture e ne han-no fatto oggetto di attente schede, rias-sunte in un video. A maggio, dopo al-cune mirate azioni di formazione, è
iniziato lo studio della catalogazionedei materiali rinvenuti. Il mondo dellebiblioteche, da molto più tempo di quel-lo degli archivi e dei musei, è avvintodalla rete globale che condivide proto-colli di descrizione e di ricerca dellenotizie, indipendentemente dai supportie dai luoghi fisici in cui esse si trovino.Si è quindi scelto di inserire i materialinella maggiore banca dati catalografi-ca italiana, SBN, Servizio Biblioteca-rio Nazionale, nella sua articolazionedel Polo Bibliotecario Modenese(www.bibliomo.it). Qui saranno caricatie indicizzati i dati e le riproduzioni di-gitali dei documenti selezionati dal pro-
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VVVVVaaaaal l l l l DrDrDrDrDraaaaagogogogogonnnnneeeeeRicerche, documenti e ricordi
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getto.Entro la metà di luglio, con l’aiuto di Erika Pinidi Opengroup, vi confluiranno le prime 400 tes-sere di un mosaico che potrà ampliarsi in se-guito. Entro il mese di luglio le immagini e lescritture selezionate saranno digitalizzate ad altarisoluzione, stampate e ordinate nelle Bibliote-che comunali dei tre Comuni partner del proget-to, Frassinoro, Montefiorino e Palagano.Tra agosto e settembre sarà allestita la mostra“Immagini e scritture della Val Dragone”, un per-corso che renderà più evidenti i temi e i proble-mi sollevati dalle straordinarie testimonianze ri-scoperte: si vedranno i volti di una Valle in posa,di suoi abitanti intenti a duri lavori nei campi,vicino a casa, o nelle miniere e nelle foreste, inBelgio come in Corsica; si condividerà la palpi-tante gioia delle feste religiose o delle solennitàcivili; si apprezzeranno i mezzi impiegati permettere in movimento uomini e donne in corsaverso il futuro, che non avrà viaggerà più sullegambe di un mulo o sulle ruote di un calessema sui cerchioni di cicli, motocicli e motocarri.Fogli sgualciti e consunti sapranno narrare ec-cezionali vicende storiche, come quelle di chiriuscì miracolosamente a scampare a un graveincidente automobilistico a Montefiorino o, mu-
Soldati palaganesi in partenzaper il fronte, 1915-1918
Quaderno di scuola di AmosVignaroli, 1920 circa
Ricerche, documenti e ricordie DINe DINe DINe DINe DIN TORTORTORTORTORNININININI
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Ritratto di donna, Palagano,1920-1930 circa
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e DINe DINe DINe DINe DIN TORTORTORTORTORNININININI
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tatis mutandis, all’eccidio di Cefalonia (settembre 1943)rientrando nella Valle o, al contrario, fu costretto ademigrare lontano sparendo per sempre, inghiottito daun mondo che in passato era molto grande e molto dif-ficile da attraversare.La Rocca di Frassinoro, il Castello di Montefiorino e ilLiceo Formiggini di Palagano potranno ospitare l’esibi-zione, conducendovi visitatori guidati anche dalle giova-ni menti degli allievi delle scuole. Un video contenentele interviste ai proprietari delle collezioni oggetto dell’ini-ziativa impreziosirà l’esibizione e da ottobre sarà cari-cato su Youtube.Le storie raccontate nelle figure e nelle parole devonoessere sempre più condivise dall’intera comunità e dadiverse generazioni.Perché tali storie devono essere affidate in primo luogoalle studentesse e agli studenti più giovani, primi garan-ti della loro memoria e della loro sopravvivenza negli annifuturi, ma in generale a tutti i cittadini della Valle, inna-morati della sua bellezza perché vi sono nati o perché visono giunti, decisi a proteggere e far conoscere oggettidelicati, altrimenti destinati all’oblio e alla distruzione.
Ritratto di famiglia, Palagano, 1910 circa
Donne in Vespa, Palagano, 1965 circaCicli e motocicli,
Palagano, 1930 circa
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• LA FARMACIA FONTANADIVENTERÀ FARMACIAS. GABRIELE
Era il 1979 quando ho iniziato a rapportar-mi con la comunità palaganese, in questiquasi quarant’anni sono successe tantecose belle e brutte e soprattutto sì è crea-to un legame anche affettivo con i cittadinidi Palagano.In una piccola comunità come la nostra ènaturale oltrepassare lo stretto rapporto far-macista-cliente, ci sono tante cose chesi condividono: ho visto i vostri figli cre-scere, diventare a loro volta genitori e nonnego che questa cosa non cessa mai distupirmi.La mia decisione, anche se difficile, è arrivata in modo na-turale: alla luce degli avvenimenti della mia vita oggi pensoche quarant’anni di attività soddisfacente possano essereun risultato gratificante e che questo sia il momento giustosia per me che per voi nella serena sicurezza di affidarvinelle capaci mani di persone con le quali avete già stabilitoun rapporto di fiducia.I fatti sono semplici: dal primo luglio 2018 la farmacia cam-bia gestione, ma io sento il bisogno di aprirvi il mio cuore,di rendervi partecipi della mia emozione e di tutti i pensieriche nascono nel momento in cui questa scelta sta diven-tando realtà.È il bilancio di questi quarant’anni di quotidianità condivisae si tratta di una vera quotidianità, la porta della farmacia èstata aperta quasi tutti giorni, giorni nei quali ci siamo spes-so raccontati le nostre vite.Non mi resta quindi che ringraziare.Ringrazio voi tutti per la fiducia che avete avuto nei mieiconfronti in questi anni, ringrazio tutti i collaboratori che mihanno affiancato, tutte le persone che mi sono state vicinein questo lungo cammino e soprattutto ringrazio Barbara,Sara e Tamara che sono riuscite a stupirmi ancora una
volta e a regalarmi un’emozione fortissima con la sceltainaspettata del nome che avrà la farmacia, ulteriore confer-ma della grande stima e del grande affetto che ci lega.Ed è con questo affetto che auguro alle mie ragazze, chevi affido, un futuro pieno di soddisfazioni e di rapporti umaniveri e sinceri.Ovviamente questo non vuole essere un addio ma sempli-cemente la scelta di un ruolo diverso nella mia comunità evi dirò che non mi dispiace d’ora in poi essere semplice-mente Antonella.Con affetto.
• RINGRAZIAMENTO SCUOLA INFANZIAPALAGANO
I bambini e le insegnanti della scuola dell'infanzia diPalagano ringraziano di cuore il Comitato della festa delgrano per il gradito dono di due tappeti che sono stati uti-lizzati per rinnovare ed abbellire gli angoli-gioco delle se-zioni.
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• LA BIBBIA È LA BASE DELLA FEDEE DEL SERVIZIO A DIO
Nel corso del 2018, i Testimoni di Geova di Palagano, comequelli che vivono in ogni parte della terra, continueranno astudiare le Sacre Scritture per trarre da esse forza e moti-vazioni per mostrare fede in Dio e continuare a provare feli-cità (Lettera ai Romani 10:17). Lo studio sarà facilitato gra-zie all’ultima versione della Bibbia, fresca di stampa, e agliapprofondimenti che fanno luce su parole e frasi che sonoin grado di arricchire la conoscenza e il cuore di ogni cri-stiano. Al ritmo di pochi capitoli ogni settimana, nel corsodi alcuni mesi, saranno considerati i Vangeli, le lettereapostoliche e l’Apocalisse o Rivelazione. Saranno esami-nati gli insegnamenti di Gesù e le dottrine e pratiche segui-te dai suoi primi seguaci. E’ possibile sapere come si de-vono comportare i veri cristiani? Leggere la Lettera di Gia-como può avere un effetto illuminante (per esempio capito-lo 1:5, 6, 13, 22 – capitolo 2:8, 17 – capitolo 3:17, 18 –capitolo 4:4, 8). Nel corso dell’anno sono previsti appunta-menti speciali per Testimoni e simpatizzanti. Il 31 marzoscorso, per esempio, si è tenuta la Commemorazione del-la morte di Cristo. E’ stato spiegato il significato del suosacrificio a favore dell’umanità ubbidiente. Alla celebrazio-ne sono stati presenti tanti simpatizzanti oltre ai Testimo-ni, dimostrando che le parole e le azioni di Gesù interessa-no ancora molte persone. Tutti i Testimoni di Geova sparsi,non solo sul nostro Appennino, ma in ogni angolo dellaterra, provano molta felicità vedendo che esistono cuorisensibili al messaggio di fede e speranza contenuto nellaBibbia. Un altro appuntamento molto importante si svolge-rà dal 13 al 15 luglio 2018 presso la Fiera di Vicenza. Ifedeli di Palagano e dell’Appennino modenese si unirannoai loro fratelli emiliani, lombardi e veneti per seguire il con-gresso sul tema “Sii coraggioso”. Il programma metterà inrisalto la necessità di avere coraggio nella vita, soprattuttoper servire Dio. Saranno illustrati esempi di persone fedelia Geova citate nella Bibbia e come il coraggio sia indi-spensabile per affrontare le difficoltà del mondo odierno, leumane imperfezioni e le abitudini dannose.Il programma è indirizzato a persone di ogni età. L’entrataè libera e tutti sono benvenuti.
Ufficio Stampa Testimoni di GeovaAppennino modenese – Cell. 349-2553218
Gentile Signore, Gentili Signori,nel Vostro Periodico indipendente di Palagano e dintorni,LUNA Luglio 2006 - Num. 26 - Anno IX, p.32,avete pubblicato il testo seguente:
Certamente, "Da Internet" non è una fonte precisa. Nel frat-tempo, questo poema si è diffuso così tanto che puoi tro-vare molte informazioni su Internet in italiano."Ti auguro tempo" è una traduzione della nota poesia “Ichwünsche dir Zeit” di Elli Michler. La poetessa tedesca ElliMichler (1923-2014) scrisse questa poesia nel 1987.La poesia originale si trova per esempio nel libro "Dirzugedacht“ (Dedicato a te) di Elli Michler (© Don BoscoMedien GmbH, München).Si prega di notare il copyright e di correggere il Suo post suinternet al più presto inserendo la citazione in modo corret-to. Inoltre, Le chiedo di pubblicare la poesia in modo cor-retto (indicando l'autore, la fonte e il copyright) nel prossi-mo periodico.Nella speranza della Sua comprensione, Li ringrazio inanticipo per i Suoi sforzi.Cordiali saluti e auguri per un felice anno nuovo
Barbara Michler (la figlia di Elli Michler)
Gent.ma sig.ra Barbara,
rimediamo subito al nostro errore di superficialità pubbli-
cando la Sua lettera e nell'ultima pagina di questo numero
de La LUNA nuova la versione corretta della poesia di Sua
madre, in tedesco e italiano, oltre a citare il copyright.
Le chiediamo scusa per l'errore, la ringraziamo per la se-
gnalazione.
Cari saluti.
La redazione
riflessioni
Ich wünsche dir ZeitIch wünsche dir ZeitIch wünsche dir ZeitIch wünsche dir ZeitIch wünsche dir ZeitIch wünsche dir nicht alle möglichen Gaben.
Ich wünsche dir nur, was die meisten nicht haben:
Ich wünsche dir Zeit, dich zu freun und zu lachen,
und wenn du sie nützt, kannst du etwas draus machen.
Ich wünsche dir Zeit für dein Tun und dein Denken,
nicht nur für dich selbst, sondern auch zum Verschenken.
Ich wünsche dir Zeit – nicht zum Hasten und Rennen,
sondern die Zeit zum Zufriedenseinkönnen.
Ich wünsche dir Zeit – nicht nur so zum Vertreiben.
Ich wünsche, sie möge dir übrig bleiben
als Zeit für das Staunen und Zeit für Vertraun,
anstatt nach der Zeit auf der Uhr nur zu schaun.
Ich wünsche dir Zeit, nach den Sternen zu greifen,
und Zeit, um zu wachsen, das heißt, um zu reifen.
Ich wünsche dir Zeit, neu zu hoffen, zu lieben.
Es hat keinen Sinn, diese Zeit zu verschieben.
Ich wünsche dir Zeit, zu dir selber zu finden,
jeden Tag, jede Stunde als Glück zu empfinden.
Ich wünsche dir Zeit, auch um Schuld zu vergeben.
Ich wünsche dir: Zeit zu haben zum Leben!
Ti auguro tempoTi auguro tempoTi auguro tempoTi auguro tempoTi auguro tempoNon ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno:
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere,
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per poter essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo.
Ti auguro tempo che te ne resti
per stupirti e per fidarti,
e non soltanto per guadarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle,
e tempo per crescere, ovvero per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
non ha senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni giorno, ogni ora con gioia.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di: avere tempo per la vita!
Elli MichlerElli MichlerElli MichlerElli MichlerElli Michler
© Don Bosco Medien GmbH ,München - Monaco di Baviera
www.ellimichler.de
Elli Michler.Poetessa tedesca (1923-2014),scrisse questa poesia nel 1987.