L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf ·...

108
pablonet

Transcript of L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf ·...

Page 1: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 2: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 3: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 4: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 5: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 6: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Dove eravamo rimasti?Eh, no: lo sapete benissimo dove eravamo rimasti.Le cose cominciano finalmente a mettersi bene per Tex.Ma ne siamo proprio sicuri?Un pallone gonfiato porterà un mare di guai che finirannosolo con "L'ultimo duello di Tex."

Page 7: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

E' quasi sera.

L'uomo avanza pigramente per la main street ancora affollata.

Le persone che incontra lo salutano cordialmente, anche se con un certo imba-

razzo.

Non porta più la solita camicia gialla.

A lei non piace.

Deve averla gettata nella spazzatura.

Non la voleva in giro neanche come straccio per la cucina.

Non è riuscita però a sbarazzarsi dei suoi jeans blu.

Ma va bene anche così.

Non stanno poi così male abbinati al suo nuovo ed elegante panciotto di pelle

che, abbottonato stretto, mette in evidenza il suo fisico prestante.

Donne.

Se non ci fossero, bisognerebbe inventarle.

Il sole alle sue spalle proietta la sua ombra davanti a lui.

Il suo avversario avrà il sole negli occhi, pensa.

Uhm, non è certo una mossa leale.

Ma non l'ha cercata di proposito.

Arrivato al primo incrocio, si ferma e osserva la strada alla sua sinistra.

Il posto è buono.

Nota che a due passi c'è lo Store dei coniugi Turner.

Pensa a quante volte è andato a far spese da Robert ed Emma.

Sono una coppia molto simpatica e poi Robert ha avuto bisogno di qualche

consiglio legale ed è venuto un paio di volte a cena da lui.

Robert vende degli ottimi sigari e, mentre le donne prendevano chiacchierando

il te, loro due se ne erano andati in veranda a fumare in pace.

Naturalmente in casa il fumo è rigorosamente proibito.

Si addentra nel vicolo ma fa in modo di rimanere in vista.

IL suo avversario arriverà nella main street e dovrà vederlo bene.

Non ha certo intenzione di nascondersi.

Si arrotola lentamente una sigaretta.

L'accende.

Non fa in tempo a tirare che un paio di boccate.

Un uomo avanza deciso verso l'incrocio.

Page 8: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

2

Continua a fumare mentre l'uomo si avvicina.

«Vedo che non hai cercato di mettermi con il sole negli occhi.»

«Sarebbe stato un insulto alla tua intelligenza, vecchio mio.»

«Già.»

«E poi non è nel mio stile. Sarebbe stato come ammettere che sei migliore di

me e che mi sarebbe stato utile un vantaggio.»

«Beh, non si può mai dire. Non ci siamo mai trovati uno di fronte all'altro.»

«Pensi di essere più veloce di me?»

«Non lo so. Penso solo che tu non sei il più veloce dei due.»

La gente che continua a passare accanto a loro non ha ancora capito cosa sta

succedendo.

Non riesce a immaginare che due amici come loro stiano affrontandosi in un

duello che non può che finire con la morte di uno dei due.

«Uhm. Sono più giovane di te e ho la mano più ferma.»

«Tuo nonno. La mia mano è ferma come la tua. E gli anni che ho più di te gio-

cano a mio favore. Ho più esperienza di te e maneggio le mie colt da molto più

tempo.»

«Staremo a vedere.»

«E poi sai a cosa penso? Penso proprio che tu sai di essere nel torto. E questa

convinzione sarà la tua fine. La tua mano tremerà quando punterai la tua colt

su di me.»

«Io non ho fatto nulla di sbagliato, lo sai.»

«Certo che lo so. Ed è per questo che ti chiedo di darmi le tue armi e di venire

con me.»

«Sai che non è possibile. Dovrai uccidermi. Dici che la mia mano tremerà. For-

se è vero. Ma la tua? Sarà ferma quando dovrai spararmi addosso?»

«Lo sarà. Deve esserlo. Devo impedire che tu compia qualche altra pazzia.»

«Bene.»

«Sei proprio deciso ad andare fino in fondo?»

«Sì. Se così deve essere, che sia.»

«Sarà il tuo ultimo duello. Ma lo sarà anche per me. Non potrò più impugnare

una colt dopo.»

Page 9: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

3

«Io invece temo che dovrò usarla ancora molte volte, vecchio mio. Ma ora ba-

sta con le parole.»

Fa due passi indietro e getta a terra la sigaretta.

La gente finalmente si rende conto della situazione e in breve tempo la main

street si fa deserta.

I due uomini si studiano.

Nessuno dei due si muove.

In tutti i duelli che hanno dovuto affrontare, nessuno dei due ha mai estratto

per primo.

Hanno sempre lasciato che fosse l'avversario a fare la prima mossa.

Questa volta però le cose andranno diversamente.

Almeno per uno dei due.

Ma forse no.

I due si conoscono troppo bene.

Basta loro uno sguardo per capire quando è il momento di estrarre.

E infatti, dopo un lungo silenzio in cui nessuno dei due ha mosso un muscolo,

estraggono contemporaneamente la colt.

Si ode un solo sparo.

Ma le colt fumanti sono due.

Due sono i proiettili vomitati dalle canne lucide.

Dopo aver sparato, entrambi rimettono la colt nella fondina.

Nessuno dei due sembra essere stato colpito.

Possibile?

Ma, dopo qualche istante, uno dei due cade in ginocchio.

Il suo elegante panciotto di pelle è macchiato di sangue.

Con il sorriso tra le labbra cade su un fianco.

Le sue ultime parole sono: «Bravo, vecchio mio.»

Page 10: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

4

Washington, il giorno dopo.

Il maggiordomo di colore, nella sua elegante livrea bussa leggermente alla por-

ta.

Regge con la mano sinistra, fasciata da un immacolato guanto bianco, un vas-

soio che ha tutta l'aria d'essere d'argento.

Sul vassoio c'è il Washington Post.

«Avanti.»

«Padrone, il giornale di oggi. C'è un'ottima notizia. Ne parla ormai tutta la cit-

tà.»

«Spero per il tuo bene che sia veramente così. Sai che non desidero essere di-

sturbato.»

«Vedrete con i vostri occhi, padrone. E' veramente un'ottima notizia per voi.»

Prende il giornale e dà un'occhiata al titolo che appare a tutta pagina: "Tex

Willer died".

«Finalmente. Era ora dannazione. Tutti gli scagnozzi che ho contattato per uc-

ciderlo hanno declinato l'incarico. Troppo pericoloso. Così hanno detto tutti.»

Riprende a leggere il giornale.

"Il noto fuorilegge Tex Willer, ricercato per l'omicidio del senatore Garner, è

stato ucciso nel pomeriggio di ieri ad Albuquerque dal ranger Kit Carson. Tex,

che ha opposto resistenza all'arresto, ha sfidato il ranger a un duello alla pisto-

la. Gli abitanti della cittadina del New Messico hanno assistito così all'ultimo

duello di Tex."

«Incredibile. Dopo aver cercato invano un sicario che me lo togliesse di mezzo,

alla fine chi mi ha fatto questo favore? E anche gratis? Il suo migliore amico ed

ex collega Kit Carson. Non ci posso credere.»

«Eppure è così, padrone. Carson ha voluto evitare proprio che ci fossero riper-

cussioni che potessero danneggiare i Navajo. Chiunque altro fosse stato a uc-

cidere Willer, sarebbe stato certamente a sua volta ucciso per vendetta dai Na-

vajo. Si sarebbe scatenata di sicuro una guerra indiana.»

«Nessuno ha chiesto il tuo parere, negro.»

Riprende a leggere l'articolo mentre il maggiordomo si scusa.

«Ma… quello che hai detto è riportato anche nel giornale. Tu, sporco servo, hai

osato leggere il mio giornale?»

Page 11: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

5

«Oh no, padrone. Ho udito queste cose quando sono andato a comperarlo. Tut-

ti ne parlano, padrone. In città non si parla d'altro. Quando ho capito cosa era

successo, sono venuto di corsa a portarvi il giornale, padrone. Non l'ho letto,

ve lo giuro. Non l'ho neanche aperto per vedere il titolo. Lo giuro, padrone.»

«Uhm… va bene. Voglio crederti. Vai dalla padrona e dille di raggiungermi qui

nello studio. Sabato prossimo daremo un gran ricevimento. Sarà una festa che

a Washington verrà ricordata per un pezzo. Mio fratello finalmente è stato ven-

dicato.»

Page 12: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

6

New Messico, ai confini della riserva navajo, sei mesi prima.

«Basta. Mi sono proprio stufato di dare la caccia a pecari e conigli. Voglio cac-

ciare qualcosa di più grosso. E magari di più pericoloso. Che ne direste di tro-

vare qualche grizzly, per esempio?»

«Non ci sono orsi da queste parti, senatore.»

«E allora qualche puma. Ci sarà pure qualche animale degno di essere cacciato

da queste parti, no?»

«Non ci sono neanche puma. A meno che non ci inoltriamo nella riserva nava-

jo.»

«Bene. Andiamo in questa maledetta riserva, allora.»

«Non è una buona idea, senatore. I Navajo non gradiscono intrusioni, special-

mente da parte dell'uomo bianco. Troppo pericoloso.»

«Ma che pericolo vuoi che costituiscano quattro straccioni rossi?»

«I Navajo non sono per nulla degli straccioni, senatore. Per tantissimi anni il

loro capo è stato Tex Willer, un vero tizzone d'inferno. E ora il loro capo è suo

figlio che, se è possibile, è pure peggio di lui.»

«Uhm, ho sentito parlare di questo Willer. Da come ne parli sembra che sia

addirittura un padreterno, perbacco.»

«Forse no, ma sicuramente è pericoloso più di un serpente. Meglio evitare di

incontrarlo.»

«I serpenti si schiacciano, Ben. E poi, ho sentito dire che i Navajo presto ab-

bandoneranno queste terre perché le stanno vendendo. Anche se non riesco a

capire chi diavolo sia interessato ad acquistare terreni tanto aridi e desolati.»

«Le terre dei Navajo non sono tutte così, senatore. Ci sono anche posti bellis-

simi. Pascoli sconfinati, terra fertile e fiumi maestosi e ricchi d'acqua anche

d'estate.»

«Bah. Credevo che fossero tutti posti assolati come il Deserto Dipinto. Comun-

que noi andremo a cacciare nella riserva. E non si torna indietro finché non

troviamo almeno un puma.»

«Ma, senatore…»

«Basta. Ho deciso. Andremo più a ovest, in questa dannata riserva.»

«Ok. Il capo siete voi. Si va nella riserva. Ma i rischi aumentano. Questo vi co-

sterà molto di più, senatore.»

Page 13: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

7

«Finalmente. E non ti preoccupare del denaro. Per voi ci saranno dollari a pala-

te.»

«Bene.»

La guida si allontana dal suo cliente e si dirige al galoppo verso l'accampamen-

to.

«Bart, togliamo il campo. Si va ad ovest.»

«Ma sei impazzito, Ben? A ovest c'è la riserva navajo. Lo sai che quei maledet-

ti…»

«Lo so, Bart. Ma il senatore non sente ragioni. Vuole cacciare almeno un pu-

ma.»

«Il senatore è matto come un cavallo…»

«Stai zitto, imbecille. Se ti sente sono guai seri.»

«I guai seri lo saranno se incontreremo qualche Navajo. E lo saranno ancora di

più se incontreremo quei due piantagrane di Tex e Carson. E ancora di più quel

suo maledetto figlio che ora è il capo di tutti i Navajo. Falco Nero, mi pare che

lo chiamino i suoi guerrieri.»

«Non ti preoccupare. Seguiremo delle piste poco battute e cercheremo di evi-

tare di passare in prossimità dei villaggi. Conosco bene la zona. Ci sono stato

con l'esercito come scout. Porteremo a spasso quel pallone gonfiato per un po'

e lo faremo stancare bene. Quando si sarà stufato, sarà lui a pregarci di torna-

re indietro. E ci riempirà le tasche di dollari extra.»

«Me ne infischio dei dollari extra se i miei capelli finiranno appesi alla cintura di

qualche dannato muso rosso.»

«Non ti preoccupare. Se ti dovrà succedere di perdere i capelli, sarà solo in

qualche bottega di barbiere.»

Page 14: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

8

«Ma insomma, si può sapere quando arriveremo in quella maledetta riserva?

Sono tre giorni che girovaghiamo da queste parti. E il bello è che non abbiamo

incontrato neanche un animale. Neanche uno stupido pecari.»

«Ma siamo già nella riserva navajo, senatore. E da quasi due giorni. E non

vi preoccupate delle provviste. Ne abbiamo per un bel pezzo.»

«Siamo già nella riserva? Perbacco. Credevo ancora di esserne fuori. Mi ha in-

gannato la conformazione del territorio. Ma già, mi avevi detto che non tutto il

terreno è arido e deserto. Ci sono puma da queste parti?»

«No, senatore. I puma li troveremo solo quando arriveremo a quelle alture

laggiù. Li chiamano anche leoni di montagna proprio perché…»

«Lo so, lo so. Credi di aver a che fare con un piedidolci ignorante? Anche se

vengo dall'Est non sono per niente uno sprovveduto. E mi sono laureato nella

migliore università di tutti gli stati della costa orientale.»

«Non volevo dire questo, senatore. Volevo solo spiegare perché non ci sono

puma qui.»

«Va bene, va bene. Ma vi consiglio di trattarmi con più rispetto d'ora in poi.»

"Maledetto pallone gonfiato. Mi piacerebbe tornare indietro con Bart e mollarti

qui da solo. Non riusciresti a rimanere vivo più di tre giorni."

Ma naturalmente quello che frulla nella mente di Ben rimarrà solo un desiderio

perché quello che gli preme è spillare all'arrogante senatore quanti più quattri-

ni possibile.

«Certamente, senatore. Ma ora è bene fermarsi per far riposare e abbeverare

i cavalli. Ci accamperemo in riva a quel torrente laggiù, dove il corso d'acqua

fa un'ampia curva e la corrente è meno impetuosa.»

«Bene, ma non più di un'ora. Ho fretta di arrivare alla montagna.»

Dieci minuti dopo i tre uomini siedono attorno a un fuoco dove Bart ha messo a

scaldare una tazza di caffè.

«Sono stanco di mangiare carne secca, dannazione. E selvaggina neanche

l'ombra.»

«Il fiume sembra pieno di pesci. In questo punto c'è una specie di ansa dove la

corrente è meno forte. Si potrebbe pescare qualcosa.»

«Bah, pesci puzzolenti. Vuoi mettere una bella bistecca di manzo del Monta-

na?»

Page 15: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

9

«Vi assicuro che i pesci non sono niente male, senatore. E poi Bart li sa cucina-

re in maniera veramente speciale.»

«Non abbiamo tempo di aspettare che uno stupido pesce abbocchi all'amo. Ho

detto che ho una dannata fretta.»

«Ben, ci sono dei Navajo.»

«Dannazione. Dove, Bart?»

«Più a valle. Io ho visto solo una squaw, ma sicuramente ci sono anche degli

uomini.»

«Ci avrà sicuramente visti. E se non ha visto noi, ha visto sicuramente il nostro

fuoco. E' meglio sgombrare alla svelta.»

«Un momento. Non vorrete per caso fuggire davanti a una cenciosa donna in-

diana?»

«Non è la squaw che mi dà pensiero, senatore. Sicuramente non è sola e non

sappiamo quanti Navajo sono con lei.»

«E allora? Noi siamo tre e ben armati. Loro magari saranno un paio e armati di

arco e frecce. Voglio vedere quella cagna.»

«Senatore, non è una mossa prudente. Meglio andarcene. Ed è meglio anche

tornare indietro. Abbandonate l'idea di cacciare il puma. Ormai i Navajo sanno

che siamo qui. Rimanere è pericoloso, molto pericoloso.»

«Non se ne parla nemmeno.»

Afferra il suo winchester dalla sella del cavallo, raggiunge la riva del fiume e la

percorre seguendo la corrente.

«Ben, quello è matto come un cavallo.»

«Parla piano, dannazione. Abbiamo già abbastanza rogne. Prendi il winchester

e seguimi.»

«Tu sei matto, Ben, se credi che io voglia venire con te e con quell'idiota di se-

natore a cacciarmi in un mare di guai.»

Non fa in tempo a finire la frase che sentono un colpo di fucile.

Page 16: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

10

«Senatore, che è successo? Chi ha sparato?»

«Sono stato io, è ovvio.»

«Voi? E a chi avete sparato? Non vedo nessuno qui.»

«Là, dietro quel cespuglio. Ho visto qualcosa che si muoveva.»

«E avete sparato senza sapere a chi o a cosa? Poteva essere la squaw.»

«Tanto peggio. Se ci teneva a campare, non doveva nascondersi. Chiunque

fosse.»

"Questo è proprio deficiente. Adesso tutti i Navajo nel raggio di un paio di mi-

glia hanno sentito lo sparo. Voglia il demonio che non abbia ferito nessuno."

«Bart, tieni gli occhi ben aperti. Io vado a vedere cosa è successo.»

Sparisce dietro un cespuglio e poco dopo ricompare portando in braccio una

squaw.

Sul seno della donna una larga macchia rossa.

«Mio Dio, com'è bella. E' morta, Ben?»

«Purtroppo sì, Bart.»

«Quante storie per una sporca indiana.»

«Quest'indiana ci procurerà una montagna di guai, senatore. Anche se riusci-

remo a sfuggire ai Navajo che sono sicuramente nei paraggi, non sono per

niente sicuro che riusciremo a uscire dalla riserva con la pelle ancora addos-

so.»

«Storie. Riusciremo…»

«No, senatore. Non ci riusciremo. Ci vogliono almeno due giorni per raggiunge-

re la città più vicina. Forse di più, considerando che dovremo allungare la stra-

da per evitare di passare troppo vicino ai villaggi navajo. E ci dovremo anche

nascondere, se ci riusciremo.»

«Ben, non ti sembra di essere troppo pessimista? Il senatore è un ottimo cava-

liere e possiamo frustare i cavalli finché non saremo al sicuro.»

«Ma sei scemo, Bart? A parte il fatto che rischiare di far scoppiare i cavalli sa-

rebbe un vero suicidio, dobbiamo invece procedere lentamente e cercare di

cancellare le nostre tracce con qualche trucco. I Navajo possono comunicare

tra loro con i segnali di fumo e ci taglierebbero sicuramente la strada.»

«E allora cosa facciamo, Ben?»

Page 17: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

11

«Per prima cosa nascondiamo il cadavere di questa poveretta in modo che la

scoprano il più tardi possibile. Questo ci darà un po' di vantaggio. Poi…»

«Tacete, voi due mammalucchi. Ho sentito un rumore da quella parte.»

«Dove, senatore?»

«Adesso lo sento anch'io, Ben. Sta arrivando qualcuno al galoppo.»

Dopo pochi secondi, due Navajo a cavallo sbucano dalle fronde.

Vedono la squaw con le vesti insanguinate.

«Lupo Bianco, corri al villaggio e manda segnali di fumo a Falco Nero. L'uomo

bianco ha tolto la vita a Stella d'Argento.»

Il Navajo obbedisce.

«Il cane bianco che ha ucciso la mia sposa non vedrà il sole di domani.»

Imbraccia il winchester e si lancia al galoppo sparando contro i tre nemici.

Ma Ben, con un tiro calmo e preciso, lo inchioda prima che possa avvicinarsi.

«Bart, prendi tutta la nostra roba e stai pronto a filare via. Io cerco di fermare

l'altro indiano.»

Ma Bart non risponde.

Il Navajo, prima di cadere colpito a morte, lo ha centrato con un colpo di fucile.

«Maledizione, senatore. Bart ci ha lasciato la pelle. Aspettatemi qui. Io vado a

far fuori l'altro Navajo per impedirgli di dare l'allarme.»

«Ma io…»

Ben però non lo sente.

Veloce e agile come un puma, è già in sella e sprona il cavallo all'inseguimento

del secondo Navajo.

L'indiano sta procedendo al galoppo lungo la riva del torrente seguendo la cor-

rente.

Cerca di raggiungere un guado.

Ma Ben gli è alle costole e gli arriva presto a tiro.

Tenendo le briglie con i denti, prende con calma la mira e spara due, tre colpi

di fucile.

Il tiro è difficile, in sella al cavallo al galoppo.

Ma il quarto colpo colpisce il Navajo che cade nel torrente.

La corrente, che si è fatta più impetuosa, trascina lontano il corpo.

Page 18: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

12

Ben spara ancora tre colpi nel torrente per essere più sicuro che l'indiano sia

morto e poi ritorna indietro.

Il senatore è a cavallo e si è già allontanato lasciando a terra i cadaveri di Bart

e della squaw.

"Ma guarda quel bastardo. Sta scappando da solo senza aspettarmi. Mi verreb-

be voglia di andarmene per i fatti miei. Magari da solo ho più possibilità di ca-

varmela. Ma quel dannato è un ottimo tiratore e potrebbe essermi utile. Però

giuro che, una volta fuori della riserva, gli pianto una bella pallottola nella

schiena. Poi porto indietro il suo corpo e racconto che sono stati i Navajo a far-

lo fuori. Così gioco anche un bel tiro mancino a quel dannato sbirro di Tex Wil-

ler e a quell'impiastro di suo figlio."

Con questi neri propositi nella mente, Ben raggiunge il senatore e fugge con

lui.

Page 19: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

13

«Quei segnali di fumo laggiù possono voler dire solo guai.»

«Ho paura che tu abbia ragione, vecchio cammello.»

«Se ti sente Lois sei fritto, mister Willer.»

«Mister Willer? Che ti prende, sei forse malato?»

«Lo sai che Lois non vuole che ti chiami "tizzone d'inferno". E tu non dovresti

chiamarmi "vecchio cammello". Lo sai che a lei non piace.»

«Vuol dire che, per farle piacere, non ti chiamerò più così. Ti chiamerò "vecchio

dromedario".»

«Non cambierai mai, Tex. Ma quei segnali, cosa dicono?»

«Vengono dal villaggio di Volpe Rossa. E' richiesto l'intervento di Kit perché…

aspetta. Maledizione.»

«Cosa c'è?»

«Pare che dei bianchi siano penetrati nella riserva e abbiano ucciso la figlia del

capo e suo marito. Sono guai grossi come una montagna, Kit. Volpe Rossa è

sempre stato un capo saggio e pacifico, ma vorrà lavare col sangue la morte di

sua figlia e del suo sposo.»

«Questa non ci voleva proprio. Adesso che le cose finalmente stavano andando

per il verso giusto. Che farai adesso? Lois sta preparandosi per tornare con te

ad Albuquerque. Andrai con lei proprio ora che c'è bisogno di te? Voglio dire,

non è che tuo figlio non sia in grado di gestire la cosa da solo, ma…»

«Non ti preoccupare, Kit. Lois è una donna intelligente. Capirà la situazione e

rimanderà il viaggio di ritorno. Andrò con mio figlio al villaggio di Volpe Rossa.

Piuttosto c'è una cosa che mi preoccupa. Lei vorrà certo venire con me e io non

la voglio tra i piedi.»

«Ne sono convinto anch'io. Non permetterà certo che tu la lasci qui ad aspet-

tarti.»

«Tu mi aiuterai. Io ora vado da Kit e ce ne andremo subito. Magari ci portere-

mo Tiger con noi. Tu rimarrai qui, le spiegherai l'accaduto e la convincerai a

rimanere qui.»

«Non ci penso neanche. E poi non mi darebbe certo ascolto.»

«Chi non ti darebbe ascolto, Kit?»

«Ecco. Ora sarai contento.»

Page 20: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

14

«Che è colpa mia, adesso?»

«Si può sapere cosa sta succedendo qui, signori?»

«Lois, c'è una grana in vista. Dovremo rimandare la partenza di un paio di

giorni.»

«Va bene. E' una cosa grave?»

«Temo di sì, tesoro. Io devo andare via. Starò via pochissimo. Il minimo indi-

spensabile.»

«Non ti preoccupare. Non c'è nessuna fretta. Io verrò con te.»

«No, Lois. Troppo pericoloso. Tu rimani qui con Carson e aspetterai il mio ri-

torno. Farò presto, te lo prometto.»

«Un corno, io vengo con te.»

Lois e il vecchio Carson hanno risposto all'unisono, come in coro.

«Ah, bene. Adesso vi coalizzate contro di me. Bell'aiuto che mi dai, vecchio

cammello.»

«Oh, Tex. Sei insopportabile. E non sei per niente un gentleman.»

«Papà, hai visto i segnali?»

«Li ho visti, Kit. Chiama Tiger. Partiremo subito.»

Kit si allontana veloce e Lois lo segue.

«Dove stai andando, tu?»

«A sellare il mio cavallo. Non credo proprio sarai così gentile da sellarmelo tu.»

«Ma, Lois. Ti ho detto che è pericoloso e…»

«Più pericoloso che essere rapita da un mostro infernale e quasi ammazzata da

un assassino prezzolato?»

E' inutile Tex.

Non c'è niente da fare.

Ormai dovresti conoscerla.

Quando si mette in testa una cosa, niente al mondo può farle cambiare idea.

E il bello è che Luna d'Argento, seguendo il suo esempio, si è unita al gruppo.

E, quando il giovane Kit le ha lanciato un'occhiataccia, gli ha sfornato un bel

sorriso come a dire: bello mio, è finito il tempo in cui le donne stavano a casa

a preparare il pranzo del marito.

Page 21: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

15

Quando giungono al villaggio di Volpe Rossa, trovano il capo ad aspettarli ac-

canto al suo wigwam.

«Volpe Rossa saluta il grande capo Falco Nero e suo padre, il grande Aquila

della Notte. Salute anche a te, Tiger Jack, e a te, Capelli d'Argento.»

«Il cuore di Falco Nero gronda di sangue, sangue che presto sarà lavato. Guai

ai visi pallidi che hanno osato versare il sangue della figlia del grande capo e

del suo giovane sposo.»

«Queste sono le parole che volevo udire da Falco Nero. Venite nella mia ten-

da.»

Scendono da cavallo e si avviano verso la tenda del sachem.

«Hai sentito, Luna d'Argento? Ha salutato tutti quanti tranne noi due e non ci

ha degnato neanche di uno sguardo.»

«Parla piano, Lois. Vieni con me. A noi non è concesso di entrare. Gli uomini

terranno consiglio di guerra.»

«Non ci è permesso? Come sarebbe a dire non ci è permesso? Va bene che il

padrone di casa è lui, ma proprio perché siamo ospiti dovrebbe trattarci con ri-

guardo.»

«Non ci ha mancato di rispetto, Lois. Le usanze e i costumi dei Navajo sono di-

versi da quelli dei bianchi. Per fortuna devo dire, visto come agiscono certe

volte i bianchi.»

«Uhm, hai ragione.»

Intanto, all'interno del wigwam del Sachem…

«Ho mandato dei guerrieri sulle tracce dei bianchi malvagi. Hanno l'ordine di

non intervenire, ma di osservare e riferire. Essi sono i nostri occhi e le nostre

orecchie.»

«Raccontami, sachem. Cosa è successo?»

«Mio figlio Lupo Bianco era insieme a sua sorella Stella d'Argento e a suo mari-

to Piccolo Orso, Falco Nero. Erano nel luogo dove le acque del Taoh-Rah fanno

un'ampia curva.»

«Sì, conosco il posto.»

«E' un buon posto per pescare. I miei figli erano là per questo.»

Page 22: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

16

«In tre sono partiti. Uno solo è tornato. Tre uomini bianchi. Lo hanno colpito

alla schiena. E' caduto nel torrente impetuoso che lo ha tolto dalle mani di quei

malvagi e lo ha portato fino a noi. La sua vita ora è nelle mani del Grande Spi-

rito e delle squaw che lo stanno curando.»

Tace per un attimo.

«Sangue chiama sangue. Morte chiama morte.»

«Avrai la tua vendetta, Volpe Rossa. Questa è la parola di Falco Nero.»

«E allora andiamo. I bianchi si trovano ora nella Valle del Silenzio.»

«Sono lontani. Potrebbero riuscire ad allontanarsi dalla riserva e sfuggirci.»

«Non importa, Falco Nero. Li seguiremo anche nelle terre dei bianchi, se sarà

necessario.»

«No, sachem. Li prenderemo prima che escano dalla riserva.»

«Temi l'ira delle Giacche Azzurre?»

«Non voglio che la pace con l'uomo bianco venga infranta. Sarebbero solo lutti

per i Navajo.»

«Cosa intendi fare, allora?»

«Semplice. Costringeremo i tre bianchi a tornare indietro sbarrandogli la stra-

da. Quanti sono i guerrieri che hai mandato sulle loro tracce?»

«Due volte le dita di una mano.»

«Basteranno.»

«Quello che dici è impossibile. Dalla valle si può uscire seguendo molte vie. I

miei guerrieri dovranno dividersi e non saranno sufficienti a impedire il passo a

quei cani.»

«Lo saranno invece. Manderemo loro dei segnali di fumo con i miei ordini. Ecco

cosa faremo.»

Page 23: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

17

«Dannazione, è più di un giorno che stiamo scappando come lepri. Abbiamo

viaggiato anche di notte. Non possiamo fermarci un attimo?»

«No, senatore. Non siamo ancora fuori pericolo. E poi ci siamo già fermati un

paio di volte a far riposare i cavalli.»

«Ma solo per pochi minuti, maledizione. Sono stanco morto.»

«Ci siamo fermati per quasi un'ora, senatore. E poi, meglio stanchi che morti.»

«Ma non abbiamo visto neanche l'ombra di un indiano. E' chiaro che nessuno ci

sta inseguendo. Il verme cencioso che stava scappando, non è riuscito a dare

l'allarme, è ovvio. Tu l'hai accoppato ed è caduto nel torrente.»

«Già, ma la corrente è forte e l'ha trasportato chissà dove. Anche da morto

quel Navajo darà l'allarme alla sua tribù.»

«Ma sei impazzito? E come diavolo farà?»

«Cribbio, senatore. I Navajo prima o poi vedranno il cadavere colpito alla

schiena da un proiettile. Non ci vorrà molto a capire quello che gli è successo.

Quanto prima ci toglieremo da questi territori, tanto meglio sarà per noi.»

«Ma quanto tempo ci vorrà ancora prima di essere fuori dalla riserva?»

«Se non ci fermeremo neanche questa notte, domattina ne saremo fuori e a

tarda sera saremo in città.»

«Ma non è ancora mezzogiorno. Dovremo fare questa vita per quasi altri due

giorni? Ma è una tortura.»

«Se andrà così, saremo fortunati, senatore. Vedo laggiù qualcosa che non mi

piace per niente.»

«Fortunati? E cosa diavolo hai visto? Io non vedo niente.»

«Laggiù, su quel costone roccioso. Segnali di fumo. Guai in vista.»

«Laggiù dove? Io continuo a non vedere niente.»

«Diavolo, senatore. Laggiù, a est. Quel costone alla sinistra delle Due Dita,

quelle alte roccia che sembrano dita di una mano.»

«Sì, ora lo vedo anch'io. E' un filo di fumo. Ma non potrebbe essere un incen-

dio?»

«Proprio per nulla, senatore. Ci sono solo rocce lassù, niente che possa brucia-

re. Sono i Navajo che ci cercano. E ci hanno trovati, maledizione. Di là non si

Page 24: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

18

passa. Dovremo deviare e perdere un sacco di tempo, dannazione. Siamo in un

mare di guai.»

«Magari sono pochi, solo due o tre. Potremmo riuscire a toglierceli di torno fa-

cilmente. Io sono un ottimo tiratore, lo sai. E anche tu non te la cavi niente

male.»

«La pelle è vostra, senatore. Fate quel che vi pare. Io non ci tengo ad andare

là a verificare.»

«Diavolo. Ma se deviamo, di quanto allungheremo la strada?»

«Almeno mezza giornata. Forse più.»

«Ma non possiamo. Dobbiamo andare avanti e…»

«Non possiamo cosa, senatore? Non lo capisci, maledetto zuccone, che la no-

stra pelle è appesa a un filo? Non lo hai ancora capito che molto probabilmente

le nostre ossa biancheggeranno presto al sole?»

«Tu… tu… brutto caprone, come osi rivolgerti così a me, un senatore degli Stati

Uniti d'America?»

«Ora basta, damerino. Scendi da quel piedistallo e, se vuoi tenere la pelle cuci-

ta addosso ancora per un po', tappati quella fogna di bocca e obbedisci ad ogni

ordine che ti darò.»

«Ma… io… tu…»

«Ma niente. E ricordati solo che ti tengo con me solo perché avrò bisogno del

tuo fucile e della tua buona mira. Almeno una cosa di buono la sai fare. Ricor-

dati anche che, se ancora non ti ho piantato una pallottola in quella testaccia

che ti ritrovi, è solo perché da solo non ce la farei a togliermi dai guai.»

Il senatore, paonazzo in viso, porta lentamente la mano al winchester.

«Vorresti spararmi un bel colpo alla schiena, vero? Ma non lo farai. E sai per-

ché non lo farai? Perché io sono la tua assicurazione sulla vita. Senza di me

non sapresti neanche dove andare.»

«Non è vero. So che devo andare ad est. E sappi che io mi so orizzontare mol-

to bene con il sole.»

«Ma davvero? Ma lo sai quanti villaggi indiani ci sono ancora ad est? E poi sa-

resti capace di passare a poche miglia da una città senza vederla. Lo sai che

hai bisogno di me, gufo impomatato.»

Page 25: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

19

"Maledetto furfante. Per ora hai vinto. Ma, quando saremo in città, ti farò im-

piccare."

"Scommetto che quel damerino spera di farmi la festa quando saremo al sicu-

ro. Ma scommetto anche che è talmente stupido da non sospettare che, quan-

do il pericolo sarà passato, sarò io a fare la festa a lui."

Covando nel cuore questi propositi, i due uomini cambiano direzione deviando

verso nordest.

Ma ben presto si accorgono che i loro guai sono destinati ad aumentare.

«Altri segnali di fumo laggiù, davanti a noi. Maledizione.»

«E anche laggiù, Ben.»

«E laggiù. Dobbiamo tornare indietro e andare verso sud. Dannazione, mille

volte dannazione.»

«Tu non sai cosa dicono quei segnali, Ben?»

«No, senatore. Ma non ci vuol molto a capirlo. Segnalano la nostra presenza.»

«Ma perché non ci attaccano ora?»

«Uhm, gli indiani sono imprevedibili. Forse stanno giocando come il gatto col

topo o forse aspettano qualcuno.»

«E chi?»

«Qualcuno che ci vuole levare la pelle di persona, immagino. Parenti dei giova-

ni che abbiamo ammazzato.»

«Che hai ammazzato, Ben. Che hai ammazzato.»

«Brutto bastardo, ho una strana voglia di piantarti una pallottola nella zucca.

Non dimenticare che tutto è successo perché tu hai fatto fuori quella ragazza

navajo.»

«Ma è stato un incidente, lo sai.»

«Oh, bene. Allora non hai niente da temere. Spiegherai tutto ai Navajo e salve-

rai la pelle. Tu non hai alcuna colpa. E' stato un incidente e i guerrieri li ho uc-

cisi io. Vero?»

«Certo. E' proprio così.»

«Benissimo. Conosci il dialetto navajo?»

«Io? No di certo. Perché?»

«Perché? Mamma mia, questo è proprio scemo. E come lo spiegherai ai Navajo

che non hai colpe, che sei una brava persona e che sei addirittura un senatore?

Page 26: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

20

E poi sei davvero così ingenuo da pensare che ti crederebbero, nell'ipotesi che

capiscano la nostra lingua? E poi non sanno neanche cos'è un senatore.»

Un lungo silenzio.

Il senatore Garner sembra stia cominciando a preoccuparsi seriamente.

Forse solo ora si rende conto del reale pericolo che sta correndo.

I due uomini, in viaggio verso sud, sono costretti ad altre deviazioni.

Poco prima del calar del sole, uno spettacolo poco rassicurante si para davanti

ai loro occhi.

Davanti a loro, a meno di mezzo miglio, c'è ad attenderli una tribù navajo.

«Volevi sapere perché non ci hanno ancora attaccai, senatore? Eccoli lì davanti

a noi. Ora glielo può chiedere.»

Il senatore, spaventato a morte, gira il cavallo e tenta la fuga.

Ma non fa tempo a fare che pochi metri.

Poi ritorna lentamente e raggiunge Ben che non si era mosso.

«Ce ne sono anche dietro, vero?»

«Si, Ben. Come lo sai?»

«Ce ne sono anche sulla nostra destra. E anche sulla sinistra. Siamo circondati,

senatore. E' la fine.»

Page 27: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

21

«Ma che diavolo stanno facendo? Perché non attaccano? Si direbbe che ab-

biano intenzione di accamparsi. Vedo che stanno accendendo dei fuochi.»

«Hai così fretta di lasciarci la pelle, senatore?»

«No di certo, maledizione. Ma quest'attesa mi sta facendo impazzire. E' forse

questo il loro gioco? Intendono torturarci anche così? Facendo crollare i nostri

nervi? Magari sperano che ci togliamo la vita da soli.»

«Non credo proprio. Gli indiani non lo concepiscono nemmeno il suicidio. Chi si

toglie la vita per evitare la tortura è considerato il più vile degli uomini.»

«Dici che avranno intenzione di torturarci?»

«E' probabile, senatore. Avremo modo di dimostrare che razza di uomini sia-

mo.»

«Ma io non voglio essere torturato. Non voglio essere ucciso.»

«I nostri desideri contano ben poco adesso.»

«Ma io sono un senatore degli Stati Uniti. Non possono uccidermi. Sarebbe la

loro condanna. La mia eventuale morte non rimarrebbe impunita.»

«E' una carta che puoi giocare, senatore.»

«Certo che me la giocherò. Gli dirò che sono un senatore e che, se mi uccido-

no, il presidente manderà migliaia di soldati a sterminarli.»

«Il Grande Padre Bianco, senatore.»

«Come?»

«E' il nome con cui gli indiani chiamano il presidente. Presidente è una parola

che non conoscono. E poi speriamo che ci sia qualcuno che parla la nostra lin-

gua, altrimenti la tua carica te la puoi attaccare alla suola degli stivali.»

«Ma come puoi mantenere tanto sangue freddo, Ben? Non hai paura?»

«Certo che ho paura. Tutti ce l'hanno, anche i più temerari. Il coraggio non è

altro che la capacità di saper dominare la paura. E poi a che servirebbe preoc-

cuparsi? Servirebbe solo a farti perdere la lucidità. E allora sei fregato. Il san-

gue freddo ti dà la possibilità di trovare la soluzione per uscire dalle situazioni

più difficili con il minor danno possibile. E, quando questo non è possibile, ser-

ve a dimostrare ai tuoi nemici che non sei un vile.»

«Ma a me non interessa dimostrare un bel niente. Io non voglio morire. Tutto il

resto non mi interessa.»

Page 28: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

22

«E sbagli, senatore. Gli indiani cercano di provocare la paura negli avversari,

cercano le loro urla. E sono molto contrariati quando trovano qualcuno che di-

mostra loro di non temerli, di non aver paura della morte. Quando qualcuno li

guarda negli occhi dimostrando tutto il suo sdegnoso disprezzo, ne sono colpiti

e ne abbreviano le sofferenze.»

«Vuoi dire che, invece di continuare a torturarlo, lo uccidono subito? Bella sod-

disfazione.»

«In qualche caso è successo che hanno lasciato in vita chi rideva delle loro tor-

ture. Gli indiani ammirano molto le persone coraggiose.»

«Vuoi dire che, per aver salva la vita, dovrò ridere quando mi tortureranno?»

«No, senatore. Tu hai ucciso una loro donna. Per te c'è solo la morte.»

«Ma dannazione, io non l'ho fatto intenzionalmente. E' stato un incidente.»

«Beh auguri, senatore. Vedo che gli indiani si sono accampati per la notte e,

siccome si sta facendo buio e io sono molto stanco, credo proprio che mi farò

una bella dormita.»

«Ti fai una dormita? Domani probabilmente dovrai morire e tu che fai? Dor-

mi?»

«Moriremo, senatore. Moriremo.»

«Ma non puoi dormire. Fai qualcosa. Io ti pago per proteggermi.»

«E cosa dovrei fare? Posso solo urlare sperando che i Navajo fuggano terroriz-

zati. Buona notte, senatore.»

Page 29: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

23

Il giorno dopo, alle prime luci dell'alba, un gruppo di guerrieri arriva all'ac-

campamento dove i Navajo sorvegliano i due bianchi.

Li comanda Volpe Rossa.

Tra di loro ci sono i nostri quattro pard, Luna d'Argento e, naturalmente, Lois

che non poteva certo mancare.

Si avvicina a loro Lince Screziata, braccio destro di Volpe Rossa che mette al

corrente della situazione i nuovi arrivati.

«Finalmente potrò avere la mia vendetta.»

«L'avrai Volpe Rossa. Ma prima li voglio interrogare.»

«Ma i cani bianchi si difenderanno, Falco Nero. La loro difesa sarà inutile, ma

cercheranno la morte in battaglia per evitare una lunga tortura.»

«Andrò a parlamentare con loro. Da solo.»

«No, Falco Nero. Io verrò con te.»

«Forse è meglio così, Kit. Verremo anche Carson e io.»

«Va bene, pa'. Forse è giusto.»

«E verranno anche tre dei miei guerrieri.»

«Saggia idea, sachem. Quei due devono capire che non gli conviene fare

scherzi.»

«Così è, Aquila della Notte. I miei guerrieri terranno le armi pronte.»

Sette uomini escono dal gruppo e si avvicinano lentamente a Ben e al senatore

Garner.

«Senatore, questa è una fortuna insperata. Due di quegli uomini sono Tex Wil-

ler e Kit Carson. E credo di riconoscere anche il figlio di Tex, quello che gli in-

diani chiamano Falco Nero, il capo supremo di tutte le tribù navajo.»

«Kit Carson non è un ranger del Texas?»

«Sì. E una volta lo era anche Willer.»

«Perché dici che siamo fortunati?»

«Perché non credo proprio che permetteranno ai Navajo di farci la pelle, sena-

tore. Ma tu ora non aprire bocca e lascia parlare me.»

«Ma…»

«Taci, ho detto. Taci se non vuoi perdere la pelle.»

Page 30: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

24

Kit, in testa al piccolo gruppo, alza il fucile sopra la testa tenendolo con due

mani.

«Vogliono parlamentare, senatore. Lascia fare a me adesso e non muovere un

muscolo, neanche per respirare.»

Ben solleva a sua volta il fucile sulla testa.

Poi afferra la leva del caricatore e toglie lentamente tutti i proiettili dal serbato-

io.

Infine preme ripetutamente il grilletto che colpisce l'otturatore vuoto causando

il caratteristico rumore metallico prodotto da un'arma scarica.

Poi getta il winchester a terra e si rivolge ai nuovi arrivati.

«Buon giorno, mister Willer.»

«Ci conosciamo?» risponde Tex.

«No, ma io so chi è lei. E conosco anche mister Carson e questo,» indicando

Kit, «è sicuramente suo figlio, il sachem Falco Nero, capo di tutta la nazione

Navajo.»

«Ok, visto che ci conosci tutti quanti così bene, non ti rimane che dirci chi siete

voi e perché siete entrati nella riserva navajo.»

«Con piacere, mister Willer. Io sono la guida Ben Colter e quest'idiota dietro di

me è il senatore Ernest Garner.»

«Ehi, come ti permetti…»

«Ti ho detto di tacere, senatore. Lo perdoni, mister Willer. Ma questo verme

non ha ancora capito bene la situazione.»

«Mio padre ti ha chiesto anche il motivo per cui vi trovate nella nostra riserva.

Io inoltre voglio anche sapere perché avete ucciso Stella d'Argento e suo mari-

to.»

«Così Stella d'argento era il suo nome?»

«Vedo che non sei così stupido da negare la tua responsabilità.»

«Non ci avrei neanche provato, mister Willer. Abbiamo lasciato tracce evidenti.

E poi sono almeno due giorni che non ci perdete di vista.»

«Bene. Allora comincia a raccontare.»

«E' presto detto, Tex. Il senatore ci ha ingaggiati, me e il mio amico Bart, per

fargli da guida. Voleva cacciare un puma. Siamo entrati nella riserva, è vero,

Page 31: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

25

ma era nostra intenzione fermarci solo due o tre giorni. E poi c'è stato l'inci-

dente.»

«Incidente?»

«Sì, Willer. Questo cretino ha visto qualcosa che si muoveva in un cespuglio e

ha sparato senza pensarci troppo su. Purtroppo nel cespuglio c'era la ragazza,

che è rimasta uccisa sul colpo. E' stato un incidente. Con lei c'erano due india-

ni. Quelli li ho uccisi io. Per difendermi, naturalmente.»

«Lupo Bianco è stato colpito alla schiena, Hai sparato anche a lui per difender-

ti?»

«Avrebbe dato l'allarme al suo villaggio. Ho dovuto colpirlo.»

«Ora basta. Quel cane ha confessato. Hanno ucciso mia figlia e il suo sposo.

Devono morire.»

«Un momento, Willer. Non avrà per caso intenzione di consegnarci a quel sel-

vaggio? E' stato un maledetto incidente. Uno stramaledetto incidente. Una cosa

involontaria. Non può condannarci a morte così. Sarebbe un omicidio.»

«Perché, il vostro cos'è stato? O forse pensi che la vita di un'indiana valga me-

no di niente?»

«Non è vero. Io ho sempre rispettato il popolo rosso. Ho fatto per tanti anni lo

scout nell'esercito. E con me c'erano diversi indiani, Apache, Cheyenne e Hopi,

che erano miei amici. E non ho mai ucciso una donna. E' vero, ho ucciso due

vostri guerrieri. Ma era in gioco la mia vita. Il mio amico Bart ci ha lasciato la

pelle, lo sa?»

«Uno solo.»

«Cosa?»

«Ne hai ucciso uno solo. Lupo Bianco, figlio di Volpe Rossa e fratello della ra-

gazza uccisa, è ancora vivo. Ci hanno segnalato ieri sera che è fuori pericolo.»

«Beh, per quello che può valere, sono contento per lui. Ma l'altro l'ho ucciso. E

i suoi familiari avranno la loro vendetta. Io chiedo di battermi con loro al coltel-

lo, all'usanza indiana.»

«Basta ora. Il sangue chiede sangue. Non ci saranno duelli. Mi hai promesso

che avrò la mia vendetta, Falco Nero.»

«E vendetta avrai. Ma nessuno sarà torturato. Io sono il capo supremo di tutti i

Navajo. Miei sono tutti i guerrieri navajo. Essi sono come miei figli. Così come

Page 32: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

26

erano miei figli Stella d'Argento e il suo sposo Piccolo Orso. Il cane bianco

chiede un duello al coltello? E lo avrà. Un Navajo non rifiuta mai una sfida. Io

in persona mi batterò al coltello. Prima con l'uomo che lanciato la sfida. E poi

con il suo amico.»

«Non è per niente mio amico. E tu dovrai pentirti di aver accettato la mia sfi-

da.»

«Davvero?»

Page 33: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

27

Kit e Ben si preparano al duello.

Carson prende in disparte Tex.

«Che intenzione credi che abbia tuo figlio, Tex?»

«Non lo so proprio, vecchio cammello. Certo che la situazione non è delle mi-

gliori.»

«Non può certo uccidere un senatore degli Stati Uniti. A parte la montagna di

guai che ci cadrebbe addosso, sarebbe come sparare a un bambino legato alla

sua seggiolina.»

«Vero. Ma non credo che abbia intenzione di ucciderlo. Credo abbia qualcosa

che gli frulla per la mente.»

«Non deve neanche urtare la suscettibilità di Volpe Rossa, però. Non può certo

negargli la sua vendetta. A parte il fatto che non sarebbe vendetta, ma un atto

di giustizia.»

«Negare soddisfazione a un capo tribù gli farebbe perdere la stima e il rispetto

di tutti i capi del Consiglio. Potrebbero anche togliergli il comando della nazione

navajo.»

«Brutto affare. Comunque vadano le cose saranno guai a volontà.»

«Staremo a vedere come andranno le cose. Ma io ho idea che quello che ha in

mente risolverà la situazione. E comunque ci siamo sempre noi a dargli una

mano.»

«Ci puoi scommettere, tizzone d'inferno.»

«Adesso ricominci? Se ti sente Lois…»

«Ma come fai ad aver voglia di scherzare in momenti come questo?»

«Lo sai che l'ironia mi aiuta a tenere tutti i miei sensi all'erta.»

«E questo Ben? Credi che possa dare delle noie al tuo ragazzo?»

«Chi, quello? Kit è in grado di sbarazzarsi di lui con il braccio destro legato alla

schiena.»

«Sembra un tipo in gamba. Credi che abbia detto la verità sull'incidente?»

«Credo di sì, Kit. Il senatore ha proprio l'aria di un babbeo vestito a festa.»

Ma il "babbeo", con un gesto felino imbraccia il suo winchester.

«Maledetti. Se credete di poter infilzare il senatore Ernest Garner come un pol-

lo allo spiedo, vi sbagliate di grosso.»

Page 34: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

28

Mentre urla queste parole, fa fuoco contro Kit che, armato di solo coltello, non

può far altro che gettarsi a terra su un fianco.

Il colpo destinato a lui colpisce un navajo di Volpe Rossa.

Succede tutto in un attimo.

Il sachem reagisce come un fulmine sparando al senatore due colpi in pieno

petto.

Ben getta immediatamente il suo coltello a terra e alza le mani sopra la testa.

«No, no» grida disperato.

Ma nulla può contro l'ira dei Navajo che lo colpiscono a morte.

Prima che Kit possa rialzarsi da terra, i due miserabili giacciono nella polvere.

«Dannazione, ora sì che siamo nei guai, Tex.»

«Capelli d'Argento non tema. Ora ho avuto la mia vendetta. Gli scalpi di questi

due sciacalli penderanno dalla mia cintura. Ora lo spirito di Stella d'Argento e

di Piccolo Orso possono galoppare felici nei pascoli del cielo insieme ai nostri

antenati.»

«No, Volpe Rossa. Tu prenderai un solo scalpo.»

«Perché Aquila della Notte pronuncia parole di divieto?»

«L'uomo che tu hai ucciso sedeva nel Consiglio dei Capi insieme al grande Pa-

dre Bianco. La sua morte causerà sventura a tutto il popolo rosso. Verranno

molti soldati a vendicare la sua morte. E porteranno molti lutti alla nostra gen-

te.»

«Il suo corpo non verrà mai trovato dall'uomo bianco. Le sue carni verranno di-

laniate dagli avvoltoi e le sue ossa biancheggeranno al sole.»

«No, Volpe Rossa. Costui era un grande capo. Uno stolto, ma un grande capo.

Lo verranno a cercare e capiranno che è stato ucciso dal popolo navajo.»

«Mio padre ha ragione, Volpe Rossa. Io riporterò il suo corpo nella città dei

bianchi. Io prenderò la colpa della sua morte. I Navajo non avranno nulla da

temere.»

«No, Kit. Tu ora sei il capo supremo dei Navajo e anche l'agente indiano della

riserva. Le colpe non ricadranno solo su di te. Ricadranno su tutto il nostro po-

polo. Tutto il lavoro che stai facendo per acquistare legalmente le terre della ri-

serva sarà vanificato. Il senatore è stato ucciso da Tex Willer.»

Page 35: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

29

«Ma papà, la stessa cosa vale anche per te. Anche tu sei…»

«No, Kit. Io non lo sono più. Io non sono un Navajo. E non sono più né il loro

capo né il loro agente indiano. E non sono più neanche un ranger. Sono solo un

cowboy qualsiasi che vive ad Albuquerque.»

«Ma non posso permettere che ti rovini la vita per me.»

«Non per te, Kit. Per i nostri Navajo. Sono io che non posso permettere la loro

rovina. E proprio ora che stanno diventando legalmente padroni delle loro ter-

re. Nessuno potrà mai scacciarli ora. Non posso permettere che, per colpa di

un idiota pallone gonfiato, vada tutto in rovina.»

«Ma, pa'…»

«Basta, Kit. Non insistere. Ho deciso.»

«Ehi, Tex. Questo è ancora vivo.»

«Chi?»

«La guida. Quello di nome Ben. Il senatore è morto stecchito.»

Tex si avvicina al moribondo e Carson gli fa cenno con la testa che non ne avrà

ancora per molto.

«Mi è andata male, Willer.»

«Già. Ma non è che avevi molte più possibilità nel duello con mio figlio.»

«Quien sabe, Tex? Ma almeno sarei morto combattendo… Stai attento al fratel-

lo del senatore, Tex.»

«Il fratello?»

«Si chiama Steve Garner. E' un grosso uomo d'affari di Washington. Il senatore

era solo un imbecille. Aveva ottenuto la carica perché il fratello gliela aveva

praticamente comprata… E lui faceva tutto quello che Steve gli ordinava… Era

un burattino… Senza il fratello non sarebbe mai stato nessuno. Era un incapa-

ce, un pallone gonfiato che si credeva di essere chissà chi solo perché sedeva

su una poltrona che non si è mai guadagnato…»

«Che tipo è questo Steve Garner? Un cretino anche lui?»

«No, no. E' un tipo in gamba… Senza scrupoli e crudele, ma è un uomo intelli-

gente. Guardatevi da lui. Non solo gli avete ucciso il fratello, ma gli avete tolto

anche il burattino al Senato. Ora non potrà contare più su nessuno per i suoi

loschi affari. Non avrà pace finché non avrà distrutto tutto il tuo popolo, Tex…»

Page 36: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

30

«Vedremo di fare in modo che questo non accada.»

«Sai, Tex? Quando quel deficiente ha sparato alla ragazza… il mio primo impul-

so è stato quello di sparargli un colpo in testa. L'avrei poi abbandonato qui a

marcire e me la sarei filata il più velocemente possibile.»

«Non sarebbe stata un'idea così malvagia, Ben.»

«E' vero. Ma avevo in mente di dare la colpa ai Navajo, però. Volevo vendi-

carmi di te…»

«Di me? E perché? Non ti ho mai visto prima d'ora. Che ti ho fatto?»

«Hai accoppato mio cugino, Tex. Era un poco di buono, è vero… ma era il figlio

di mio zio, il fratello di mia madre. Siamo cresciuti insieme…»

«Mi dispiace.»

«Ma non lo avrei mai fatto, sai? Cioè, non avrei mai dato la colpa ai tuoi Nava-

jo. Quel cretino invece lo avrei ammazzato senza pensarci su. Ma mi doveva

un sacco di soldi…»

«E' per i soldi che siete entrati nella riserva, vero?»

«Sì. Ci aveva promesso un premio extra se avessimo ucciso un puma…»

«Maledetti soldi.»

«Sì, Tex. Maledetti soldi. Ma sai qual'è l'unica cosa che mi dispiace?»

«No. Quale?»

«Che sia morta quella ragazza… Era bellissima, sai? Dio, com'era bel…»

La morte gli porta via questa ultima frase.

Tex gli chiude gli occhi che continuavano a guardarlo.

«Eri un brav'uomo, Ben. Ti meriti una degna sepoltura.»

«La scavo io la fossa, Tex.»

«Ti do una mano, zio Kit.»

Tex si rivolge a sachem Volpe Rossa.

«Quest'uomo era un guerriero leale. Non ha ucciso lui tua figlia. E ha colpito

Piccolo Orso e tuo figlio per difendere la sua vita. Un navajo non si sarebbe

comportato diversamente. Ti chiedo il permesso di seppellirlo senza che tu

prenda il suo scalpo. Ora il suo spirito sta cavalcando nei pascoli del cielo in-

sieme con Stella d'Argento e il suo sposo. Ora non sono più nemici.»

Il vecchio sachem tace per un istante.

Page 37: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

31

«Volpe Rossa ha avuto la sua vendetta. Che lo spirito dell'uomo bianco percor-

ra in pace i pascoli del cielo.»

«Grazie, sachem. Sei un uomo saggio e giusto.»

Page 38: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

32

«Cavolo, ma questo è il senatore Garner.»

La voce di Lois coglie di sorpresa Tex.

«Ah, sei qui? Conosci il senatore?»

«Purtroppo. E' per lui la fossa che stanno scavando?»

«No, è per questo poveraccio. Comunque il senatore è morto anche lui, se è

questo che intendi.»

«E' un brutto guaio. Il senatore Garner è una gran carogna. Anzi era, a quanto

pare. E suo fratello è peggio di lui.»

«Conosci anche il fratello Steve?»

«Come sai che si chiama Steve? Lo conosci?»

«No. E non conoscevo neanche il senatore prima d'ora. Tu come fai a cono-

scerli?»

«Dimentichi che ho vissuto a Philadelphia per molto tempo, tesoro. E sono sta-

ta parecchie volte a Washington. Ho avuto occasione di conoscere i due fratelli

quando ho difeso in tribunale un poveraccio che quella carogna di Steve Garner

aveva accusato di furto ai suoi danni. Ma era tutto un trucco per frodare l'assi-

curazione. Il furto non c'era mai stato.»

«Una carogna davvero. E come è andata?»

«Ho perso la causa, mannaggia. Quel maledetto ha pagato dei suoi scagnozzi

che hanno testimoniato il falso. Non c'è stato niente da fare. Il mio cliente è fi-

nito in carcere, purtroppo.»

«Proprio una bella famiglia. E' stato il senatore a uccidere Stella d'Argento.»

«Tex, è un grosso problema. Il fratello farà fuoco e fiamme finché non avrà

avuto la sua vendetta. E questo significa che scatenerà una guerra contro i Na-

vajo. Ha molte conoscenze influenti a Washington. Non gli sarà difficile trovare

l'appoggio di qualche guerrafondaio che non vede l'ora di fare affari d'oro con

una nuova guerra indiana.»

«Non ci sarà nessuna guerra indiana.»

«Non ti fare illusioni, tesoro. Non si potrà nascondere a lungo la morte di un

senatore degli Stati Uniti.»

«Non la nasconderemo, infatti.»

«E allora come farete a evitare che Steve Garner scateni la cavalleria contro

coloro che gli hanno ucciso il fratello?»

Page 39: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

33

«Perché non sono stati i Navajo a uccidere il senatore. Sono stato io.»

«Papà vuol prendersi la colpa dell'uccisione, Lois. Lo fa proprio per proteggere i

Navajo.»

«Voleva prendersi la colpa lui, Lois. Ma non posso permetterlo. Kit è agente in-

diano e capo di tutti i Navajo. La sua colpa sarebbe ricaduta su tutta la sua

gente. Sarebbe un sacrificio inutile.»

«Ma il senatore è stato ucciso in territorio navajo. Basterà questo per quella

carogna di Steve…»

«No Lois. Ho già in mente qualcosa che risolverà tutto.»

Poi si rivolge al figlio.

«Kit, ho bisogno di una squaw esperta nell'uso delle sostanze che i Navajo u-

sano per ritardare le decomposizione dei corpi.»

«Cosa hai intenzione di fare, tesoro? Vuoi mummificare il senatore?»

«No di certo, Lois. Deve solo sembrare che sia morto un paio di giorni più tar-

di. Mentre io farò ritorno ad Albuquerque, i Navajo porteranno il corpo del se-

natore a Pueblo Pintado, che è una località che sta a nord della linea ferroviaria

tra Gallup e Albuquerque, circa a metà strada.»

«Conosco il posto, pa'. E' fuori della riserva. Andrò io con Alba Lucente, che si

porterà i suoi unguenti.»

«Bene. Quando sarò ad Albuquerque, mi farò vedere in giro da un po' di gente.

Mi serviranno dei testimoni. Poi andrò a cavallo a ovest e mi dirigerò a Pueblo

Pintado. Lì troverò te con il corpo del senatore.»

«Sì, papà. E il senatore sarà fresco come una rosa. Bello lavato e profumato,

pronto per essere "ucciso".»

«Infatti. Non mi sarà difficile dire che l'ho incontrato, che abbiamo litigato e

che mi ha provocato. E lui ci ha lasciato la pelle in un duello. Più o meno.»

«E' un ottimo piano, tesoro. Ma non credere che il fratello non farà di tutto per

farti impiccare.»

«Beh, anch'io ho delle conoscenze a Washington. Ely "Donehogawa" Parker è

un mio carissimo amico.»

«Ma, Tex. Parker non ricopre più l'incarico di Capo dell'Ufficio degli Affari In-

diani. E ormai da una decina d'anni.»

Page 40: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

34

«Lo so, Lois. Ma ha ancora la sua influenza negli ambienti politici di Washin-

gton. E poi io sarò difeso dall'avvocato più in gamba d'America. E anche il più

bello.»

«Non scherzare, Tex. Non sarà facile uscire da questa situazione senza le ossa

rotte. Rischi il capestro. Lo sai?»

«Lo so, Ma non trovo una soluzione migliore. Hai paura per me?»

«E me lo domandi, sciocco?»

«Vuoi che mi tiri indietro?»

Lois tace pensierosa per un attimo.

«No… Questo no, tesoro. Non potrei più guardarti negli occhi. E non riuscirei a

dormire sonni tranquilli pensando alla fine che faranno i Navajo.»

Tex si avvicina a Lois.

La stringe tra le braccia.

Lei si avvinghia a lui come se non volesse più staccarsene.

Come se fosse l'ultima volta che lo abbraccia.

«Ti amo, mia piccola signora dell'Est.»

Lei lo stringe ancora di più.

«Adesso lasciami. Devo andare. Devo arrivare a Gallup il più presto possibile.

Da lì poi prenderò il primo treno per Albuquerque.»

«No che non ti lascio. Vengo con te.»

«No, Lois. Mi rallenteresti. Per arrivare domattina a Gallup dovrò galoppare

tutto il giorno e tutta la notte.»

«Lo so. E la cosa non mi spaventa.»

«Lois, ho detto di no.»

Il tono della voce di Tex non ammette repliche.

«Tu verrai con calma. Carson ti accompagnerà.»

«Puoi contarci, Tizzone d'inferno. Oh, scusa Lois. Non volevo.»

«Oh accidenti, vecchio cammello. Non ti ci mettere anche tu adesso.»

Carson e Tex guardano allibiti la "dolce signora dell'Est" e poi si guardano tra

loro.

Page 41: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

35

Tex è ormai lontano all'orizzonte.

Ha portato con sé due mustang di scorta, i più veloci e resistenti della tribù di

Orso Macchiato.

Luna d'Argento è nel wigwam di suo padre insieme al suo sposo Falco Nero,

che si appresta a partire portando con sé il suo lugubre bagaglio.

Andrà con lui Alba Lucente che sta preparando il corpo del senatore.

Avrà il compito, una volta arrivati a Pueblo Pintado, di pulire il corpo dagli un-

guenti che ne rallentano la decomposizione e di rivestirlo con i suoi abiti che

nel frattempo sono stati lavati.

Le macchie di sangue sono state tolte dai suoi eleganti vestiti perché dovranno

comparirne delle nuove più fresche.

Lois, con un velo di tristezza nel viso, sta ancora guardando l'orizzonte dove ha

visto scomparire il suo amato.

La turba un cattivo presentimento, la sensazione di dover affrontare presto un

destino che le spezzerà il cuore.

«Vedrai che tutto andrà per il verso giusto, Lois. Vedrai che Tex riuscirà a di-

mostrare di aver agito per legittima difesa.»

«Dio lo voglia, Carson. Dio lo voglia.»

«Il senatore Garner aveva la fama di essere un arrogante attaccabrighe. Pro-

prio il tipo che Tex non ha mai sopportato. E, poiché non conosceva Tex, è

plausibile che lo abbia sfidato a duello. Proprio tu ci hai detto che a Washington

ha sfidato a duello molti "gentiluomini". E ha sempre avuto la meglio. Era un

buon tiratore e si sentiva sicuro di sé. La storia che imbastirà Tex sarà molto

credibile. Un uomo arrogante che offende Tex. Tex che risponde per le rime e

quell'impiastro che reagisce. Sì, ci crederanno tutti.»

«Non è questo che mi preoccupa, Carson.»

«E cos'è allora?»

«Il fratello. Steve Garner non accetterà un'assoluzione per legittima difesa. E

poi gli sembrerà strano che le sue guide non erano con lui. Indagherà.»

«E cosa potrà scoprire? Le guide si sono stufate di un cliente arrogante e se ne

sono andate chissà dove, lasciandolo dalle parti di Pueblo Pintado dove Tex l'ha

trovato. E' molto plausibile. E poi nessuno potrà provare il contrario perché

Page 42: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

36

quei due sono morti e sepolti dove nessuno potrà trovarli. Abbiamo dato sepol-

tura anche al compare di Ben, quello che abbiamo trovato accanto ai cadaveri

della povera Stella d'Argento e di suo marito.»

«Dio ti ascolti, Carson.»

Alba Lucente entra nella tenda di Orso Macchiato.

«L'uomo bianco è pronto, sachem. E' avvolto in una pelle di bisonte, unto con

gli unguenti dei morti.»

«Molto bene, Alba Lucente. Ho già preparato i cavalli per noi e per l'uomo bian-

co. Nove buoni mustang. Faremo due cambi. La strada è molto lunga e dovre-

mo correre molto veloci. Te la senti, Alba Lucente? Saprai essere forte? Saran-

no due giorni di cavallo, senza dormire e senza riposare.»

«Il mio corpo è forte come quello di un uomo, Falco Nero.»

«Molto bene. Allora partiamo.»

Si avvicinano al corral dove i cavalli sono già pronti.

Tiger Jack ha unito le briglie dei mustang di scorta.

Un ragazzino alto una spanna è con lui.

«Bene, Tiger Jack. Vedo che è tutto pronto. Il senatore è legato bene al suo

cavallo? Dovremo correre parecchio e ballerà un po'.»

«E' legato saldamente, Kit. E non credo che si lamenterà se sarà un po' sco-

modo.»

«Già. Lo credo anch'io.»

«Sachem, io vengo con te.»

Kit si gira a guardare meravigliato il ragazzino.

«Tu?»

«Si, sachem. Farò con voi il primo tratto e poi porterò indietro i cavalli stan-

chi.»

«I cavalli ritorneranno indietro da solo, ragazzino.»

«E' vero, sachem. Ma mio padre mi ha detto che dovrete evitare le città dei

bianchi. I cavalli potrebbero andare nella città invece che tornare al nostro vil-

laggio. Non è una buona cosa.»

«Diavolo di un ragazzino.»

«Ha ragione, Kit.»

«Tu ne sapevi qualcosa, Tiger? Delle intenzioni del ragazzino, intendo.»

Page 43: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

37

«No, Kit. Non ne avevo idea. Ma ha ragione. Dovrai superare la città di Gallup.

I cavalli che lasci potrebbero andare lì, invece di tornare al villaggio di Orso

Macchiato che è troppo lontano.»

«E' vero. Ma il ragazzo farà solo il primo pezzo, poi dovrà tornare con i cavalli

del primo cambio. Quelli del secondo cambio dovremo lasciarli soli.»

«No, sachem. Dopo il primo cambio io lascerò riposare i cavalli che tu hai la-

sciato e poi proseguirò piano per recuperare gli altri tre. E tu avrai un cavallo

in più, quello che monterò io. Io sono molto leggero e il mio cavallo non sarà

stanco come i vostri.»

«Ma non mi serve un cavallo in più.»

«Non è vero, sachem. Se si dovesse azzoppare un cavallo, lo potrai sostituire

con il mio.»

«Che mi venga… Come ti chiami, ragazzino?»

«Il mio nome è Piccola Volpe, sachem.»

«Monta in sella e vieni con me. Da oggi il tuo nome sarà Volpe Astuta.»

«Yahoooooooo!»

Il ragazzo salta in sella al suo pezzato con l'agilità di un gatto urlando di gioia.

Dieci minuti dopo il piccolo gruppo parte al galoppo prendendo una pista leg-

germente più a nord rispetto a quella che ha preso Tex un paio d'ore prima.

Page 44: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

38

La mattina dopo Tex, dopo aver bighellonato un po' per le strade di Albuquer-

que ed essersi fatto notare da molte persone, tra le quali il nuovo sceriffo,

prende il suo cavallo alla scuderia e si avvia verso ovest.

Verso sera arriva a Pueblo Pintado.

La località, il cui nome significa paese dipinto, è totalmente deserta.

Ci sono solo i resti di un'antica civiltà precolombiana.

Kit non è ancora arrivato.

Tex sale su una piccola altura, accende un fuoco per segnalare la sua posizione

e scruta l'orizzonte con il binocolo.

Nel giro di mezz'ora vede una nuvola di polvere all'orizzonte.

E' sicuramente Kit, anche se ancora non distingue le persone nella polvere. Ma

sono sicuramente più di una.

Intravede almeno due cavalli.

In meno di una decina di minuti vede tre cavalli.

"E' Kit. Con lui c'è una donna indiana che sicuramente è… come ha detto che si

chiama? Ah sì. Alba Lucente. E il terzo cavallo porta un grosso 'pacco'. I sena-

tore è arrivato con tanto di scorta, come si conviene a una personalità del suo

rango."

Kit vede il fuoco acceso dal padre e, immaginando che Tex lo stia guardando

con un binocolo, agita più volte il braccio in segno di saluto.

Quando Kit arriva, trova del caffè fumante sul fuoco.

«Ciao, pa'. E' molto che aspetti?»

«No. Sono arrivato più o meno da un'ora.»

«Noi abbiamo avuto un inconveniente ed abbiamo perso un po' di tempo. Al-

trimenti ci avresti trovato qua ad aspettarti.»

«Che vi è successo?» gli chiede porgendogli una tazza di caffè.

Poi si rivolge alla donna.

«Vieni anche tu, Alba Lucente. Una buona tazza di caffè è proprio quello che ci

vuole.»

«No grazie, Aquila della Notte. Ho molto lavoro da fare. Più tardi, quando avrò

finito e tu sarai già andato via. Il tempo è poco.»

«Ok. Allora, Kit?»

Page 45: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

39

«Il cavallo del senatore. Non era forte e robusto come i nostri. Non ce l'ha fatta

e ho dovuto abbatterlo a circa venti miglia da qui. Per fortuna avevo il cavallo

del ragazzino.»

«Quale ragazzino.»

Kit racconta velocemente di Piccola Volpe mentre la donna si occupa del suo

"lavoro" con il senatore.

«Diavolo. In gamba il ragazzino.»

«Già. Però adesso il cavallo del senatore non è ferrato. La sella però è la sua.»

«Poco male.»

«Pa', se tornerai in città con un cavallo senza ferri, qualcuno potrebbe sospet-

tare.»

«Tornerò ad Albuquerque con un cavallo solo. Mi accompagnerete fino a qual-

che miglio dalla città. Viaggeremo tutta la notte e alle prime luci dell'alba tor-

nerete indietro portando con voi il cavallo senza ferri. Nessuno ci vedrà. Io dirò

che ho dovuto abbattere il cavallo del senatore perché si era azzoppato. E poi,

se a qualcuno venisse in mente di andare a cercarlo, lo troverà nel posto in cui

tu lo hai abbattuto.»

«Farai le ultime miglia a piedi?»

«Sì. E mi porterò la sella di questo cretino sulle spalle.»

«La squaw sembra aver finito. Ma che sta facendo?»

«Ha un coltello in mano, Kit. Temo di sapere cosa sta facendo.»

Kit si alza e corre verso di lei.

«Ferma, Alba Lucente. Che stai facendo?»

«Gli abiti dell'uomo bianco non sono macchiati di sangue, sachem. Mia figlia li

ha lavati bene e ha tolto le vecchie macchie di sangue. Ora io metto il mio

sangue sui suoi vestiti. Sangue nuovo. Il mio sangue è rosso come quello dei

bianchi.»

«No, ferma. Sarà il mio sangue e non il tuo a macchiare i vestiti dell'uomo

bianco.»

«Perché, sachem? Alba Lucente è forte come un uomo e non teme il dolore.

Mio marito sarà fiera quando saprà che mi sono ferita per aiutare il grande A-

quila della Notte.»

Page 46: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

40

«Tuo marito è già fiero di te. E io non posso permettere che venga versato il

sangue del mio popolo, neanche una sola goccia. Il capo dei Navajo non può

demandare ad altri ciò che è suo dovere fare di persona.»

«Se questo è il volere del mio capo, ebbene sia. Ma tieni il mio coltello. Usalo

per riversare il tuo nobile sangue sulle vesti del bianco malvagio.»

Kit prende il coltello affilatissimo dalle mani della donna e lo passa sul braccio

facendo cadere gocce di sangue sul petto del senatore Garner.

Tex guarda ammirato la fierezza della navajo.

Page 47: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

41

Viaggiano tutta la notte e all'alba arrivano a poche miglia da Albuquerque.

«E' meglio che vi fermiate qui, Kit. Se proseguite ancora, qualcuno potrebbe

vedervi. Ormai è giorno.»

«Pa', perché devi proprio prenderti la colpa dell'uccisione del senatore? Perché

non racconti che hai trovato il suo corpo già privo di vita? Potrebbe essere sta-

to chiunque a ucciderlo, specialmente se gli svuotiamo le tasche di tutto il de-

naro e degli oggetti di valore. Magari possono pensare che sono state proprio

le sue guide a rapinarlo e ucciderlo.»

«No, Kit. Non voglio rischiare. Se non c'è un colpevole certo, i nostri Navajo

non saranno mai al sicuro. Lo sai che basta un minimo sospetto, anche un solo

pretesto, per scatenare una nuova guerra indiana. Ci sono troppi interessi.

Troppe persone potrebbero riempirsi le tasche di denaro sporco del sangue dei

Navajo. E il fratello del senatore mi sembra proprio quel tipo di persona. E in

più, oltre a guadagnarci sopra, avrebbe anche la vendetta per il fratello ucciso.

No, Kit. Si fa come ho già detto.»

«Ma papà…»

«Basta, Kit. Non insistere. Ti credi che non abbia già pensato a una soluzione

del genere? Ci ho pensato eccome. Ma non mi posso permettere un rischio così

grande. Ci sono troppe vite in gioco. C'è in ballo il futuro di tutto il popolo Na-

vajo. E non solo. Ci andrebbero di mezzo anche gli Hopi la cui riserva è situata

dentro le terre navajo. E poi magari l'esercito se la prenderebbe anche con gli

Apache. Sarebbe un genocidio.»

«Ok, pa'. Si fa come vuoi tu. Ma…»

«No, Kit. Non si fa come dico io. Si fa quello che deve essere fatto. Per il bene

di tutti.»

Tex scende di sella, si carica su una spalla il corpo del senatore, lo porta verso

il suo cavallo e lo mette in groppa, di traverso a pancia sotto.

Poi toglie la sella al mustang che portava il cadavere e l'appoggia a terra.

«Ecco fatto. E ora andate.»

«Buona fortuna, pa'.»

«Sei ancora qui?»

Kit impugna la sua colt e la punta verso il padre che lo guarda meravigliato.

Page 48: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

42

Poi apre il fuoco.

Tex sente un dolore improvviso al braccio.

Ma, prima che possa dire una parola, Kit lo previene.

«Con una ferita, anche se leggera, al braccio la storiella che hai in mente sarà

più credibile.»

«Che mi venga… Ora togliti dai piedi se non vuoi che la tua dolce Luna d'Ar-

gento curi amorevolmente la ferita che ti farò io.»

«Ok. Ciao, papà.»

«E bacia Lois per me.»

«Non ci penso nemmeno, pa'. La mia dolce Luna mi caverebbe gli occhi.»

Kit afferra le redini del mustang che ha portato il corpo del senatore e sprona il

suo cavallo.

Alba Lucente lo segue al galoppo.

In breve i due sono lontani.

Tex si toglie il suo fazzoletto nero dal collo e si fascia alla meglio il braccio.

"Eccomi qui, con una camicia quasi nuova da buttare. Lois non me la rammen-

derà davvero. E non permetterà neanche che lo faccia la signora Carter che

viene da noi a sbrigare le faccende e a cucinare."

Cucinare? Vi domanderete.

Pensavate forse che una donna come Lois, che sa fare tutto… beh, quasi tutto,

sappia anche cucinare?

Illusi.

Lois sa fare di tutto tranne che la casalinga.

Tex, immerso nei suoi pensieri, solleva da terra la sella di Garner.

Non è certo leggera.

Farsi a piedi le miglia che lo separano dalla città con quel peso sulle spalle non

lo attira per niente.

"Chissà se questo cialtrone si arrabbia se gli appoggio la sella sulla schiena.

No, non credo proprio. Certo che, se qualcuno mi trattasse come un cavallo, io

non ne sarei proprio contento."

«Ma tu non ti arrabbi, vero Garner?»

Afferra il senatore per i capelli e gli alza la testa.

«Come hai detto? Non sei per nulla arrabbiato? Bravo.»

Page 49: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

43

Prende le redini e s'incammina tirandosi dietro il cavallo con il suo macabro ca-

rico.

"Scherza, scherza, Tex. Credo che d'ora in poi avrai ben pochi argomenti su cui

scherzare."

Poco più di un'ora dopo, i cittadini di Albuquerque lo vedono arrivare stanco e

impolverato.

Non fanno troppo caso al cadavere gettato di traverso sulla sella.

Non hanno ancora capito chi è.

Page 50: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.
Page 51: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.
Page 52: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

46

Sembra che le cose non si siano poi messe così male come si aspettavano un

po' tutti.

Hanno giocato in suo favore l'ottima reputazione come ranger e anche come

capo indiano, perché i Navajo sono tranquilli da molto tempo e hanno ottimi

rapporti con i bianchi.

E il merito, lo riconoscono tutti, è solo di Tex Willer.

Il senatore Garner invece, era altresì noto a tutti, era un arrogante attaccabri-

ghe del tipo "lei non sa chi sono io".

Perciò la storiella di Tex è stata subito creduta da tutti quanti, anche dal go-

vernatore del New Messico, preoccupato in verità solo del fatto che questo "in-

conveniente" possa influire negativamente sulla sua carriera politica.

Insomma nessuno sembra piangere l'immatura dipartita del "povero" senatore,

che in fondo se l'è cercata.

Già, quella di pensare di far fuori Tex Willer per fregargli il cavallo non è stata

certamente una buona idea.

Fregargli il cavallo?

Ma che diavolo ha raccontato Tex?

Che dannata storia ha raccontato?

Semplice.

State a sentire e poi ditemi se non ci credete.

Beh, se non ci crederete è solo perché voi sapete già come sono andate le co-

se.

Tex se ne andava tranquillamente per i fatti suoi, quando non t'incontra un po'

uno sconosciuto che stava camminando per la prateria stanco e assetato?

Che diavolo ci fa da queste parti questo pellegrino a piedi? si chiede Tex.

Andiamo a prestargli soccorso perché ne ha certamente bisogno.

Come Tex aveva già intuito, lo sconosciuto aveva dovuto abbattere il cavallo

perché si era azzoppato molte miglia più indietro.

Vieni, gli dice quindi Tex, chissà come sei stanco e assetato.

Bevi un po' dalla mia borraccia.

Naturalmente la generosità di Tex gli impone di aiutare lo sventurato e lo fa

salire quindi sul suo cavallo.

Page 53: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

47

Mentre tornano indietro dirigendosi verso Albuquerque, che è la città più vici-

na, il cavallo, poveraccio, non ce la fa più a reggere il peso di due uomini.

Allora Tex, dopo essersi fermato un po' per far riposare l'animale, decide di ri-

partire a piedi, mentre lo sconosciuto prosegue a cavallo.

Avrebbero poi cavalcato a turno.

Ma questo sventurato, quando arrivò il suo turno di andare a piedi, deve aver

pensato che in due non ce l'avrebbero mai fatta ad arrivare in città.

Da solo avrebbe avuto più probabilità di sopravvivere.

E poi credo che non avesse la benché minima intenzione di andare ancora a

piedi.

Non ce la faceva proprio più.

E allora cosa va a pensare?

Una bella pallottola e il problema è risolto.

Solo che non ha pensato che il sesto senso di Tex, e anche il quinto per la veri-

tà, gli avrebbe giocato un tiro mancino.

Tex infatti ha sentito il rumore metallico del cane della pistola che si stava ar-

mando e ha evitato per un soffio la pallottola sparata contro di lui, che gli ha

comunque causato una ferita, ancorché leggera, al braccio.

E indovinate un po' qual è stata la reazione di Tex?

Facile no?

Mentre si gettava a terra per evitare le successive pallottole, prima ancora di

cadere al suolo aveva già sparato due colpi.

E, lo sanno tutti, Tex non sbaglia mai un colpo.

Risultato?

Un nuovo cliente per belzebù.

Avete visto che ci credete anche voi?

Insomma, finalmente un po' di fortuna per il nostro eroe.

Fortuna?

Credete davvero?

Vi siete forse dimenticati di Steve Garner?

Page 54: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

48

Indovinate la reazione di Steve Garner quando fu informato della prematura

dipartita del fratello.

Beh, ci siete andati vicino.

La sua reazione fu molto più violenta.

In realtà non è che gli importasse poi molto del fratello.

Sapeva benissimo che era un deficiente buono a nulla e più di una volta aveva

dovuto tirarlo fuori dai pasticci in cui si era cacciato.

Ma era pur sempre suo fratello.

E soprattutto era un validissimo aggancio al senato.

Il suo primo pensiero è stato quello di cercare qualche sicario che facesse fuori

l'assassino di suo fratello.

Ma la fama di Tex Willer era giunta anche a Washington e non era riuscito a

trovare neanche un cane disposto a rischiare la pelle per andare ad ammazzare

un tipo così pericoloso.

Si era persino rivolto all'agenzia Pinkerton, non in via ufficiale naturalmente,

ma era riuscito soltanto a farsi dare il nome di qualche persona senza troppi

scrupoli che però, una volta contattata, aveva gentilmente reclinato la genero-

sa offerta.

Non c'è denaro che valga la propria pelle.

Era stata praticamente la risposta di tutti.

E così alla fine si è rivolto al suo avvocato.

«Hai capito cosa devi fare, Peter?»

«Sì, Steve. Non preoccuparti. Parto oggi stesso per Albuquerque.»

«Bene. Informati bene su come si sono svolti i fatti e regolati di conseguenza.

Voglio quel Willer appeso a un cappio. Se c'è bisogno paga dei testimoni, falsi-

fica le prove, trova un qualsiasi cavillo che inchiodi quel bastardo. Non mi inte-

ressa quello che farai e come lo farai.»

«Stai tranquillo. Quel tizio ha già un piede nella fossa.»

«Non gli hanno neanche fatto un processo a quel maledetto. Ha agito per legit-

tima difesa, dicono. Ed è sicuramente vero. Il governatore del New Messico mi

ha avvertito per telegrafo di quello che è successo. Quel Willer è stato un ran-

ger del Texas e non aveva certo dei motivi per uccidere quel cretino di mio fra-

Page 55: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

49

tello. Ernest non è stato capace neanche di sparargli alle spalle. L'ha solo feri-

to.»

«Sì, lo so. Ho letto anch'io dell'accaduto. E' su tutti i giornali.»

«Comunque, la legittima difesa deve essere smentita. E tu devi provarlo. So

che non ti sarà facile. Ma non c'è nessuno migliore di te che sappia imbrogliare

le carte. Nessuno meglio di te sa far assolvere un colpevole o condannare un

innocente.»

«La verità è solo quella che si può dimostrare. E io posso dimostrare quello che

mi pare.»

«Dovrai agire con prudenza e astuzia però. Willer è stato un uomo di legge ed

Ernest, anche se era un senatore, era un borioso attaccabrighe. Lo sanno tutti

purtroppo.»

«Ti ripeto di stare tranquillo. So quello che devo fare.»

«Bene, Peter. Tienimi costantemente aggiornato. E usa il solito codice per co-

municare con me. Non vorrei che qualche solerte impiegato dell'ufficio telegra-

fico ci rompesse le uova nel paniere.»

«Ok, Steve. A risentirci presto.»

«Ciao, Peter.»

Page 56: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

50

«Cosa? Temo di non aver capito bene.»

«Hai capito benissimo, Tex.»

«Ma non è possibile.»

«Eppure è proprio così, purtroppo.»

«Ma io a Washington non c'ero nemmeno. Non è leggermente illegale la cosa?

E poi la testimonianza… Ma andiamo. Ma chi l'ha avuta questa bella idea?»

«Non lo so. Ma l'hanno certo pensata bene. Ci hanno giocato un bel tiro. La te-

stimonianza sarebbe nientemeno che di Ben Colter. E noi non possiamo nean-

che dire che è falsa e che Colter è morto. Rischiamo di far venire a galla tutta

la nostra messinscena.»

«Ma come diavolo hanno fatto?»

«Hanno una dichiarazione firmata. Dicono che Colter ha firmato e poi è sparito

perché temeva per la sua vita. Temeva che tu l'accoppassi. Ironia della sorte.

Più morto di così…»

«Insomma, hanno fatto il processo senza l'accusato.»

«E' perfettamente legale. Ti hanno anche assegnato un avvocato d'ufficio

che…»

«Che si è rimesso alla clemenza della corte.»

«Probabile che sia andata proprio così.»

«E cosa direbbe questa… diciamo testimonianza, Kit?»

«Dice che tu hai incontrato il senatore e Colter che erano rimasti con un caval-

lo solo. Tu in un primo momento li hai aiutati. Ma poi, vedendo che in tre con

due cavalli e con poca acqua non ce l'avreste mai fatta, hai cercato di abban-

donarli. Il senatore ha protestato e tu l'hai fatto fuori. E Colter, prima di fuggi-

re con il suo cavallo, ti ha ferito con un colpo di pistola. Tu hai cercato di ucci-

dere anche lui, ma è riuscito a filarsela.»

«Bella favoletta.»

«Ma ci hanno creduto. E hanno sfruttato l'arroganza del senatore Garner per

avvalorare un tuo gesto così insensato. Ti avrebbe offeso a morte. Hanno per-

sino avuto il coraggio di tirare in ballo la memoria della tua povera Lilyth. E

questo ti avrebbe reso furioso fino al punto di uccidere.»

«Maledetti sciacalli.»

Page 57: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

51

«Senti, Tex. Faremo ricorso in appello. Chiederemo una revisione del processo.

Andremo a Washington. Parleremo con Donehogawa. Ci rivolgeremo anche ai

Pinkerton.»

«No, Kit. A Washington ci andrete tu e Lois. Per me è troppo pericoloso. C'è un

mandato di cattura per me. Vivo o morto. Dovrei consegnarmi. Invece devo

essere a piede libero. Devo verificare un po' di cosette.»

«Ma, tizzone d'inferno che non sei altro. Avrai alle calcagna tutti gli sceriffi fe-

derali e i cacciatori di taglia degli States. Non peggiorare le cose.»

«Cacciatori di taglia? Non credo proprio che ci siano molti aspiranti suicidi in

circolazione. E per quanto riguarda gli sceriffi federali, cercherai tu di tenerli

buoni per un po'. Il comando dei ranger questo me lo deve.»

«Sì. Credo proprio che ti concederanno qualche giorno. Il comando sa che ti

devono aver giocato un brutto tiro e che tu non puoi aver commesso un delitto

così stupido.»

«Benissimo. Ma c'è una variante nel piano. Io andrò a Washington da sola.

Carson invece rimarrà. Deve sbrigare qualche commissione per me.»

Tex e Carson guardano Lois stupiti.

«Che avete da guardare voi due?»

Page 58: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

52

«Niente da fare, colonnello Carson. E' roba troppo vecchia.»

«Dannazione, maggiore. Nell'esercito non buttate via mai niente e adesso mi

venite a dire che non trovate neanche uno straccio di documento che riguardi

quella guida?»

«Colonnello, gli unici documenti che quel Colter possa aver firmato sono gli e-

lenchi che contenevano i compensi di tutte le guide. E molti portavano solo una

croce come firma per ricevuta. Sapete, le guide non erano certo uscite da West

Point.»

«Beh, sembra che non abbiate neanche quelli, però.»

«Tutti i documenti relativi alla contabilità li mandiamo una volta all'anno al no-

stro comando generale.»

«E' la stessa musica che mi ha cantato il comandante del forte dove prestava

servizio Colter. Dovevate averli voi, qui a Houston, quei benedetti elenchi. Non

avevano neanche il documento del congedo né qualsiasi altro stramaledetto

foglio che attestasse la sua presenza al forte. Tutti si ricordavano di lui, ma uf-

ficialmente non risulta da nessuna parte.»

«Dovete aver pazienza, colonnello. I comandanti dei forti all'Ovest non sono

troppo formali e hanno ben ragione di esserlo. Molte volte non li riforniamo ne-

anche di quello di cui hanno immediato bisogno. Si devono arrangiare da soli.

E hanno territori immensi da controllare.»

«Va bene. Grazie lo stesso, maggiore.»

«Se posso esservi utile per qualsiasi altra cosa, sono a vostra completa dispo-

sizione, colonnello Carson.»

Carson saluta il maggiore e lascia il comando.

"Non c'era neanche uno straccio di colonnello a comandare questo distretto. E

pare che il maggiore sia molto contento della situazione. Spera di essere pro-

mosso. Ma intanto è già una settimana che giro e non ho che un pugno di mo-

sche in mano."

Si reca all'ufficio telegrafico e prepara due messaggi, uno per Tex che è rima-

sto ad Albuquerque e uno per Lois che si trova a Washington già da un paio di

giorni.

"Meno male che Tex ha avuto un po' di respiro e che il nuovo sceriffo è un

brav'uomo e che non è così stupido da mettere in atto il mandato di cattura

Page 59: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

53

che pende sulla testa del mio pard. Vivo o morto. Cinquantamila dollari. Il fra-

tello del senatore ha fatto le cose in grande. Ha messo lui il denaro per la ri-

compensa. Che gli venga un accidente."

Nel giro di tre ore Lois si vede recapitato il messaggio di Carson.

"Le cose non stanno andando molto bene, a quanto pare" pensa Lois leggendo

le righe di Carson.

"Ma d'altronde me lo aspettavo. Ho già avuto a che fare più di una volta con i

militari. Sono solo capaci a dare ordini e a trastullarsi nel vedere dei poveri di-

sgraziati scattare sull'attenti sbattendo i tacchi, perdiana. Mai che combinasse-

ro qualcosa di buono. Si passa allora al piano di riserva."

Nei giorni che ha passato a Washington, Lois si è fatta un quadro molto preciso

della situazione.

Gli aiuti che tutti si aspettavano non sono arrivati.

Donehogawa ormai era diventato l'ombra di quello che era una volta.

Si era dato agli affari e aveva perso una fortuna.

E, come succede sempre in questi casi, tutti gli amici che aveva sono scompar-

si come neve al sole.

Quasi quasi, invece di prestare aiuto a Tex, era proprio lui che aveva bisogno

dell'aiuto altrui.

L'agenzia Pinkerton, poi…

Dopo la morte di Allan Pinkerton che è stato un grande amico di Tex, l'agenzia

ha un unico interesse.

Far quattrini.

E, anche se a Tex il denaro non manca, avere anche il minimo rapporto con un

"assassino" ricercato vivo o morto non avrebbe certo giovato al buon nome

dell'agenzia.

E, quel che è peggio, Steve Garner sta facendo pressioni affinché l'esercito si

occupi dell'arresto di Tex.

Vivo o morto.

Page 60: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

54

«Generale Davis, maledizione. Non puoi aspettare ancora qualche giorno?»

«Mi dispiace, Carson. Abbiamo aspettato anche troppo. Ci stanno facendo delle

pressioni da Washington e io non ci posso fare niente, purtroppo.»

«Ma non capisci? E' il fratello di quel pallone gonfiato di un senatore che vuol

vedere Tex appeso a una corda.»

«Lo so, Carson. Ma questo non cambia niente. Tex ha pur ucciso un senatore,

dannazione. D'accordo, il senatore era un pallone gonfiato e un idiota e proba-

bilmente Tex aveva delle buone ragioni per farlo fuori. Ma era pur sempre un

senatore degli Stati Uniti. E ora sono in molti a Washington a volere la pelle di

Tex.»

«Davis, maledizione. In nome della nostra vecchia amicizia e di tutte le casta-

gne che ti abbiamo tolto dal fuoco. Dammi ancora un paio di giorni. Lois sta

raccogliendo delle prove che dimostrano l'innocenza di Tex. Steve Garner ha

falsificato la firma del testimone, una guida di nome Ben Colter. Abbiamo un

documento con la sua firma per ricevuta delle competenze che gli ha liquidato

l'esercito. Questa firma è completamente diversa da quella posta sulla dichia-

razione presentata da Garner in tribunale. Colter non era presente quando il

senatore ha tentato di uccidere Tex.»

«Benissimo. Se Tex è innocente, sarò il primo a esserne contento.»

«Generale, se Tex viene arrestato, sarà appeso per il collo prima che Lois pos-

sa presentare ricorso.»

«Spiacente, Carson. Ho le mani legate.»

«Bene. Almeno permetti che sia io ad arrestare Tex. Se prendo il primo treno,

stasera sarò ad Albuquerque. Tieni fermi i tuoi mastini fino a questa sera.»

«Questo lo posso fare. Manderò subito un messaggio. Qui al quartier generale

abbiamo il nostro ufficio telegrafico. Ma se credi che Tex si faccia arrestare, sei

un ingenuo, Carson. Anche se sarai tu a mettergli le manette. Dovrete mettere

le mani alle colt. Una cosa che non vorrei vedere nemmeno per tutto l'oro del

mondo.»

«Spero di non arrivare a tanto. Posso usare anch'io il vostro telegrafo? Devo

sentire da Lois se ci sono novità.»

«Ma hai detto che partirai subito. Non posso concederti il tempo che dovresti

aspettare per la risposta.»

Page 61: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

55

«Mi farò mandare la risposta all'ufficio telegrafico di Albuquerque. Scommetto

che arriverà prima di me.»

«Bene. Allora buona fortuna, Carson.»

«Grazie, generale. Penso proprio di averne bisogno.»

Nel pomeriggio Carson arriva ad Albuquerque.

Come aveva previsto, all'ufficio telegrafico c'è già la risposta di Lois.

Non ci sono buone notizie, purtroppo.

Ci vorrà del tempo prima che venga deciso se ci sono gli estremi per un appel-

lo.

E Carson non ha tempo.

Sbriga un paio di faccende e poi si dirige sulla main street.

Controlla con cura le sue colt.

E' quasi sera.

Tex avanza pigramente per la main street ancora affollata.

Il sole rosso sta scomparendo pian piano sull'orizzonte.

E non è la sola cosa rossa quella sera.

C'è una macchia rossa sull'elegante panciotto di pelle di Tex.

Carson si china su di lui e una lacrima scende sulla sua guancia.

Page 62: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

56

Il medico di Albuquerque arriva immediatamente per prestare soccorso, ma si

accorge subito che la sua opera non è più necessaria.

Nel giro di pochi minuti si fa vivo anche il medico dell'esercito.

Sciacalli.

Si vogliono accertare che Tex sia morto veramente e che non si tratta di una

messinscena per evitargli la forca.

Ha portato con sé anche lo stetoscopio per essere più sicuro.

Vuole accertarsi che sia assente anche la più flebile attività cardiaca.

Sa che esistono delle droghe che rallentano il battito del cuore fino a pochissi-

me pulsazioni al minuto.

Quando l'ufficiale medico ha terminato i suoi accertamenti, Carson prende il

corpo del suo amico tra le braccia e lo porta nell'ufficio dello sceriffo.

Al suo passaggio, gli uomini di Albuquerque si tolgono il cappello e chinano il

capo e le donne si fanno il segno della croce.

Tex era molto amato dai suoi concittadini.

«A che ora parte il prossimo treno per Gallup, sceriffo?»

«Vuole portare il corpo alla riserva navajo, signor Carson?»

«Sì. Ormai è l'unica cosa che posso fare per lui. Dargli una degna sepoltura

nella terra che ha tanto amato, in mezzo alla "sua" gente.»

«Vado subito in stazione a informarmi, signor Carson. Vuole che passi anche

dal signor Morrison? Gli preparerà…»

«No grazie, sceriffo. Passerò io dal becchino. Devo andare anche all'ufficio te-

legrafico. Devo avvisare la signora Connery e lo sceriffo di Gallup perché faccia

arrivare la notizia alla riserva.»

«La povera signora Connery. Ha già sofferto tanto. Non si merita anche questo

dolore.»

«Già.»

Il giorno seguente, in tarda mattinata, Carson arriva a Gallup.

Kit non è ancora arrivato.

E' troppo presto.

Anche se è stato avvisato con segnali di fumo, non potrebbe essere a Gallup

prima di domani.

Ci sono però alcuni suoi Navajo.

Page 63: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

57

Tutti quelli che erano in città sono stati informati dell'arrivo della salma di A-

quila della notte.

Hanno già preparato un carro e un buon mustang per Capelli d'Argento.

Se partono subito, incontreranno sicuramente Falco Nero al villaggio di Orso

Macchiato.

E' quasi mezzogiorno.

Carson sente un certo languorino, ma non ha tempo né voglia di andare a ban-

chettare.

Però passa da mamma Rose.

Ha sicuramente qualcosa di pronto da portarsi via.

Dopo aver fatto abbondante scorta di vivande, parte verso il villaggio di Orso

Macchiato.

Poche miglia dopo, i Navajo che lo accompagnano si fermano per fare segnali

di fumo.

Saranno ripetuti da tutti i Navajo che sono nei paraggi.

Ma non ce ne sarà bisogno perché arrivano subito segnali di risposta.

Il grande sachem Falco Nero incontrerà presto Capelli d'Argento.

Quando è giunta notizia della morte di Aquila della Notte, egli si trovava insie-

me alla sua regina Luna d'Argento al villaggio del capo Orso Macchiato.

E infatti Carson, poco più di mezz'ora dopo, vede una nuvola di polvere all'oriz-

zonte.

Page 64: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

58

Una decina di giorni più tardi, a Washington nell'ufficio dell'esimio signor Gar-

ner c'è aria di tempesta.

«Come sarebbe a dire che non è una cosa semplice?»

«Signor Garner, spegnere un incendio in un pozzo petrolifero non è una cosa

semplice. Quando poi i pozzi sono quattro…»

«Non mi interessa quanto sia difficile, Mulligan. Tu sei il migliore in questo

campo. E' per questo che ho scelto te.»

«E' vero, signor Garner. Ma i pozzi di Beaumont sono tra i più grandi che ho vi-

sto. Li ho visitati di recente. Ma come diavolo è potuto succedere? Quattro poz-

zi su cinque, non può essere un caso.»

«Mi hanno riferito che le condizioni atmosferiche erano pessime quel giorno.

C'era un vento fortissimo. Una scintilla chissà come ha incendiato un pozzo e il

vento ha fatto il resto. Il quinto pozzo non è vicino agli altri. E' per questo che

le fiamme non sono arrivate anche lì. Ma non stiamo a perder tempo con le

cause. Quanto ci vorrà per riprendere le trivellazioni?»

«Mah, non lo so. Anche partendo subito, non sarò sul posto prima di domani

sera. Spero di riuscire a far tutto in una settimana.»

«Una settimana? Ma sei matto? Ma lo sai quante migliaia di dollari perdo ogni

giorno? Hai due giorni di tempo.»

«Ma non so se…»

«Niente ma e niente se. Due giorni. E ci sarà una bella ricompensa per te.»

«E va bene, signor Garner. Farò l'impossibile.»

«Ecco bravo. L'impossibile. E ora va'. Non perdere tempo. E tienimi informa-

to.»

«Va bene, signor Garner. Arrivederci.»

Garner rimane solo nel suo ufficio.

Sta esaminando alcuni documenti soltanto da pochi minuti quando sente bus-

sare alla porta.

«E adesso cosa c'è?»

Burton, il suo capo contabile, entra timidamente nella stanza.

«E' arrivato un dispaccio per voi, signor Garner.»

«Un dispaccio? Fammi vedere.»

Lo apre e inizia a leggerlo.

Page 65: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

59

Impallidisce.

«Maledizione.»

«Cattive notizie, signore?»

«Cattive? Pessime, dannazione, pessime. La miniera di carbone di Monongah.

Un'esplosione. La miniera rimarrà chiusa almeno per un mese.»

«Ci sono vittime, signore?»

«No. L'esplosione è avvenuta di notte. Ma che vuoi che m'importi se non ci so-

no vittime? La miniera non potrà produrre per un bel po' e io perderò un sacco

di soldi.»

«Non credete, signore, che questi due incidenti abbiano qualcosa a che fare

con quel Tex Willer?»

«Non dire idiozie, Jedediah. Tex Willer è morto. E poi l'esplosione è stata cau-

sata da una sacca di gas. Purtroppo sono cose che succedono.»

«Non dico lui direttamente, signor Garner, ma i suoi amici. Può essere una

vendetta. E poi le esplosioni in miniera di solito succedono di giorno. La scintil-

la che provoca un'esplosione non si produce da sola di notte, ma di giorno,

quando ci sono gli operai che lavorano.»

«Non può trattarsi di vendetta. Willer è stato ucciso dal suo miglior amico.»

«E' vero, signore. Ma il signor Carson l'ha fatto solo per evitare la forca al suo

amico e per evitare delle vittime innocenti. Il signor Willer non si sarebbe mai

arreso e molti sarebbero rimasti uccisi. Può essere che gli amici di Willer vi ri-

tengano responsabile di tutto quello che è successo.»

«Gli amici di Willer sono degli indiani pezzenti. Non possono aver architettato

tutto.»

«Non sottovalutate i Navajo, signor Garner. Il loro capo è il figlio di Tex Willer

ed è una persona molto in gamba e molto istruita. Per non parlare poi del fa-

moso ranger Kit Carson. Credo proprio che loro due siano in grado di architet-

tare un piano per rovinarvi.»

«Adesso vai e non farmi perdere altro tempo.»

«Sì, signore. Buon giorno, signore.»

Il contabile esce lasciando Garner immerso nei suoi pensieri.

"Uhm. Quell'imbecille di Jedediah potrebbe aver ragione. Credo che mi consul-

terò con Peter. Lo manderò di nuovo nel New Messico a indagare. Se scopro

Page 66: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

60

che quei pezzenti hanno qualcosa a che fare con questi due incidenti, gliela fa-

rò pagare cara. Giuro che li farò pentire di essere nati. Li farò sprofondare in

quell'inferno dove il loro caro amico Willer li ha preceduti."

Page 67: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

61

«Stammi bene a sentire. Io ho ricevuto ordini precisi. Devo scaricare tutto il

bestiame e portarlo a Kansas City e da lì prendere la ferrovia per il Messico.»

«Stammi a sentire tu, nonno. Anch'io ho ordini precisi e questi convogli prose-

guiranno verso Washington.»

«Tuo nonno un corno. Vuoi fare di testa tua? Benissimo. A me serve solo che

mi firmi un pezzo di carta nel quale dichiari che ti sei rifiutato di consegnarmi il

bestiame.»

«Io non ti firmo un bel niente, nonno. Io non ti conosco e non ti consegno ne-

anche una di queste maledette vacche.»

«Non vuoi firmare? Bene. Vado a chiamare lo sceriffo. Mi servirà un testimone

attendibile. Quando andrò dal signor Garner, avrò bisogno di una scusa molto

buona che giustifichi il fatto che non ho potuto obbedire ai suoi ordini. Sai, se

Garner toglierà la pelle di dosso a qualcuno, quel qualcuno non sarò certo io. E

se continui a chiamarmi nonno ti infilo il mio winchester in bocca e ti apro un

buco in testa per vedere se c'è del cervello dentro.»

«Uhm. Fammi vedere un po' quei fogli.»

«Tieni, dannato testone. Mi dispiace solo di essermi sciroppato un sacco di mi-

glia per arrivare qui ad Omaha. E adesso ne dovrò fare altrettante per tornare

a Washington dal signor Garner. A proposito, hai moglie e figli?»

«Sì. Ma questo cosa c'entra?»

«Sai, era meglio se non avevi nessuno al mondo. Steve Garner non sarà certo

troppo tenero con te. Gli stai facendo perdere un sacco di dollari.»

«Uhm. Ma perché vuole portare le sue bestie al Messico? Erano destinati al

mercato di carne di tutta la costa orientale.»

«E che ne so? Sui documenti c'è scritto che è per una permuta. Non so nean-

che cosa vuol dire.»

«Ignorante che non sei altro. Significa che devi scambiare il bestiame.»

«Infatti al Messico mi devono consegnare altri capi di bestiame che devo ripor-

tare qui. Da qui poi le riprenderai in consegna tu per portarle a Washington. E

a quanto mi ha detto a voce il signor Garner, sono quasi il doppio.»

«Il doppio? Ti serviranno più dei miei tre convogli.»

Page 68: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

62

«Sono affari tuoi. Sei tu che dovrai portarli all'Est. Il mio lavoro inizia qui e fini-

sce qui ad Omaha.»

«Ma chi mi garantisce che…»

«Senti, zuccone. Qui ci sono fior di documenti. La carta è quella del signor

Garner e la firma in fondo è la sua. La riconosci? E poi, se non ti fidi neanche di

quello, telegrafa al capo a Washington. Tutto il tempo che mi farai perdere

Garner te lo metterà in conto. Lo sai che per lui il tempo è denaro. Deciditi e

poi aiutami a far scendere dai vagoni queste maledette vacche.»

«Va bene, nonno. Farò come dici. Ma tu mi firmerai una bella ricevuta.»

«Ho già tutto pronto. Il capo è molto organizzato, lo sai? E poi ti perdono per

avermi chiamato ancora nonno. Ma è l'ultima volta. Non ti posso ammazzare

perché al mio ritorno avrai un bel po' di vacche da schiaffare sui tuoi stramale-

detti treni. Ma è un lavoro che potrai fare anche se ti ammacco un po'.»

«Uhm. Avrai bisogno di un bel numero di cowboy per portare il bestiame a

Kansas City. Quanti uomini hai?»

«Solo un paio di uomini fidati. Gli altri li troverò qui.»

«E allora datti da fare. A me serve una mano qui.»

«Niente d fare, bello mio. I mie uomini sono cowboy e non ferrovieri. Non si in-

tendono di treni. E poi li voglio belli freschi. Dovremo sudare parecchio con tut-

te queste bestie.»

«Va' al diavolo…»

«Attento, bello. Puoi mandarmi al diavolo quanto vuoi, ma se mi chiami ancora

nonno…»

«Impiccati.»

Un paio d'ore dopo il "nonno", con l'aiuto di una dozzina di cowboy tutti raccat-

tati nei saloon della città, si sta dirigendo verso sud in mezzo a una marea di

bestie mugghianti.

Una cinquantina di miglia più tardi, un altro cowboy raggiunge la mandria.

«E tu che ci fai qui? Non dovevi raggiungermi più tardi nel luogo convenuto?

Se quel tipo telegrafa davvero a quel brav'uomo di Garner per noi saranno

guai.»

«Niente paura, "nonno". Quello non se lo sogna nemmeno. Starà lontano

dall'ufficio telegrafico come se ci fosse dentro la peste.»

Page 69: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

63

«E tu come lo sai? E non ti ci mettere anche tu a chiamarmi nonno o ti prendo

a sculaccioni. Avrei dovuto farlo quando eri piccolo.»

«Gli ho offerto qualche bicchierino al saloon e l'ho fatto chiacchierare un po'.

Gli hai messo addosso un po' di strizza. Ha paura che, se va a rompere le sca-

tole al grande capo, perderà il posto di lavoro. Sai, ha moglie e figli.»

«Il lavoro lo perderà di sicuro. Quando Garner scoprirà lo scherzetto che gli

abbiamo combinato, passerà dei brutti guai.»

«Beh, meglio che cominci subito a cercarsi un nuovo lavoro. Tanto quando a-

vremo finito lo perderà comunque.»

«Tutto merito del nostro avvocato.»

«Ma non è tutto merito suo, non credi, "nonnino"?»

«Eh, i ragazzi d'oggi. Non hanno più rispetto per…»

«… per le persone anziane.»

«Ragazzaccio.»

«Diamoci da fare ora. Dobbiamo portare la mandria ad Abilene.»

«Sei proprio deciso ad andare fin là? E' una faticaccia.»

«Abilene è il più grosso centro di raccolta di bestiame che ci sia. Nessuno farà

caso a noi, specialmente se divideremo la mandria in tanti piccoli gruppi che

arriveranno alla spicciolata.»

«Avremo bisogno di un sacco di persone. Sei sicuro di farcela?»

«Certo. Gli amici di papà non sono numerosi come i suoi nemici, ma sono co-

munque un bel numero. Hanno risposto tutti. Ci raggiungeranno strada facen-

do.»

«Ci dovremo sbarazzare anche di questi pivelli che abbiamo ingaggiato a Oma-

ha.»

«Tranquillo. Lo faremo prima di arrivare a Kansas City. Li pagheremo e li lasce-

remo andare a sbronzarsi nei tanti saloon della città. Faranno baldoria e credo

che nessuno si preoccuperà se non vedranno arrivare la mandria.»

«Già. Noi piegheremo a sud-ovest.»

«Sbrighiamoci allora. Fra un paio di giorni dobbiamo essere a Washington.»

Page 70: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

64

C'è una gran confusione questa mattina in una delle strade principali di Wa-

shington.

Nessuno, a memoria d'uomo aveva mai assistito a una cosa del genere.

Davanti alla G&G Bank c'è quasi tutta la polizia della città, la squadra antin-

cendi, giornalisti e un numero incredibile di curiosi.

Mentre dall'edificio si levano ancora nuvole di fumo nerastro, il marshall inter-

roga gli impiegati della banca e i clienti che si trovavano all'interno.

«Sembrava una persona tanto perbene. Non avrei mai immaginato che…»

«Va bene, va bene. Me l'avete già detto. Raccontatemi i particolari.»

«Che devo dirvi di più, marshall? Un tipo elegante e distinto con una bella bor-

sa di pelle nera ha chiesto del direttore. Aveva una somma considerevole in

contanti da versare. Ed era vero. La borsa era colma di banconote di grosso

taglio. Chi poteva immaginare che sotto il denaro c'erano dei candelotti di di-

namite?»

«Va bene, va bene. E poi?»

«Poi il direttore ed io lo abbiamo accompagnato alla cassaforte. Sa, per aprirla

ci vogliono due chiavi. Una la tengo io e una ce l'ha il direttore.»

«Va bene, ho capito. Ma non perdiamo tempo con i particolari insignificanti.»

«Ma l'avete chiesto voi, marshall. "Raccontatemi i particolari" avete detto.»

«Ok, l'ho detto. Andiamo avanti.»

«Quando abbiamo aperto la cassaforte, il distinto signore ha aperto la borsa di

pelle nera e ne ha tirato fuori una decina di candelotti legati tra loro con lo

spago. Prima che il direttore ed io ci riprendessimo dalla sorpresa, quel matto

ha acceso la miccia con il suo sigaro. Sa, fumava un costoso sigaro che…»

«Ma cosa volete che m'importi del sigaro. Continuate.»

«Si certo. Mentre la miccia bruciava velocemente, il signore ci ha detto: "La

miccia dura molto poco. Avete trenta secondi di tempo per sloggiare prima che

la dinamite esploda". Sì, ha detto proprio così. Sloggiare. Che volgare.»

«Un vero cafone, insomma.»

«Certo, marshall. Un vero…»

«Oh insomma, basta. Limitatevi ai fatti e non alle vostre personali considera-

zioni.»

Page 71: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

65

«Sì, certo. Naturalmente siamo scappati come due fulmini e abbiamo dato l'al-

larme anche agli altri impiegati e ai clienti. Non potevamo certo lasciarli in ba-

lia di quel pazzo.»

«Certo che no. Naturalmente» ribadisce il marshall con un velo di ironia.

«E poi?»

«Poi abbiamo sentito un gran botto. E abbiamo visto il dinamitardo che usciva

dalla banca con la borsa piena di denaro. Era talmente piena che non si poteva

nemmeno chiudere e si vedevano delle banconote che fuoriuscivano. Si è al-

lontanato con calma, come se non avesse paura di essere fermato o seguito.

Un paio di miei colleghi più giovani hanno tentato di fermarlo. Io sono troppo

vecchio e pieno di dolori per farlo. Ma l'unico risultato è stato quello di beccarsi

due tremende sventole.»

«Sì, sì. Li ho visti. Il dottore li sta ancora medicando. Ma questo tipo, che a-

spetto aveva?»

«Beh, non doveva essere molto giovane. Sicuramente ha più di quarant'anni.

Pizzetto e baffi grigi, ben curati. E un paio di occhialini rotondi sul naso. Un

abito gessato grigio molto elegante con panciotto e un soprabito nero.»

«Aveva armi con sé? A parte la dinamite. Aveva il cinturone con la pistola?»

«Oh no, marshall. Era disarmato. Un signore così distinto. Chi poteva immagi-

nare che fosse un rapinatore dinamitardo?»

Non fa tempo a finire la frase che si sente un forte rumore in lontananza.

«E ora che diavolo succede?»

«Marshall, guardate. C'è del fumo che si leva laggiù, in direzione di Cardozo.»

«Umh. Non vorrei che sia un'altra rapina.»

«Oh mamma mia. C'è un'altra filiale della G&G da quelle parti.»

«Mike. Gary. Andate a vedere cosa diavolo è successo e venite a riferire imme-

diatamente.»

«Sì, marshall.»

«Ecco il signor Garner, marshall.»

«Che diavolo è successo? La mia banca. E' semidistrutta, dannazione. Quanto

hanno rubato? A quanto ammontano i danni? Chi sono i maledetti responsabili

di tutto questo? Li avete presi?»

«Calmatevi, signor Garner.»

Page 72: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

66

«Calmarmi un accidenti. Chi ha osato tanto me la pagherà cara. Allora? Qual-

cuno vuol degnarsi di rispondermi?»

«Signor Garner, non sappiamo ancora quanto hanno rubato e quali danni abbia

subito la banca. Non è ancora entrato nessuno. Le fiamme fino a poco fa erano

ancora troppo alte. Il rapinatore era uno solo. Si è dileguato tra la gente ed è

scomparso.»

«Cosa? Volete dire che un solo uomo ha combinato tutto questo macello?»

«E' così, signor Garner. Ma per fortuna nessuno si è fatto male. Sono tutti sani

e salvi. Solo due suoi impiegati sono un po' malconci. Hanno tentato di fermare

il rapinatore.»

«Cosa volete che m'importi di loro? La mia banca è distrutta. Ho perso centi-

naia di migliaia di dollari.»

«Marshall, marshall.»

«Cosa c'è, Mike?»

«Quel gran botto di poco fa. La G&G Bank. La filiale di Cardozo.»

«Ebbene?»

La voce di Garner risuona tonante.

«E' saltata in aria, proprio come questa.»

«Cosa?»

La voce di Garner si sovrappone a quella del marshall.

«Vuoi dire che hanno rapinato anche la filiale di Cardozo della G&G? E chi è

stato? Non dirmi che è stato un uomo solo e che era un tipo anziano con barba

e baffi grigi.»

«No, marshall. E' stato un uomo molto giovane.»

«Signor Garner, signor Garner.»

«Che c'è adesso? Cosa c'è ancora?»

«I treni con il bestiame che dovevano arrivare questa mattina.»

«Sì. E allora?»

«Non sono arrivati, signor Garner.»

«Come sarebbe a dire "non sono arrivati". Non sono ancora arrivati, vorrai di-

re. I treni hanno avuto qualche ritardo?»

«No, no, signore. I treni sono fermi a Omaha.»

«Sono fermi a Omaha? E perché non sono ripartiti per Washington?»

Page 73: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

67

«Sembra per ordine vostro, signor Garner.»

«Per ordine mio? Ma sei impazzito?»

«Quando non hanno visto arrivare i treni, i suoi impiegati hanno mandato di-

spacci a tutte le stazioni del tragitto. A Omaha le bestie sono state fatte scen-

dere. Le hanno portate a sud. Sembra in Messico.»

«Cosa?»

«Sì, signor Garner. I suoi ordini parlavano di una permuta. Le bestie sono state

portate in Messico per essere cambiate con una mandria più numerosa.»

«Che idiozia. E poi io non ho dato nessuno stramaledetto ordine. E dove sareb-

bero ora le mie vacche?»

«Non lo sappiamo, signor Garner. A Kansas City dovevano prendere dei convo-

gli per il sud. Ma nessuno le ha mai viste arrivare. Abbiamo mandato dispacci

un po' dappertutto. Sono letteralmente sparite.»

«Cosa?»

Page 74: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

68

Ad Abilene c'è aria di "fiesta".

Negli ultimi giorni sono arrivate parecchie mandrie e i numerosi cowboy stanno

tutti facendo bisboccia nei saloon della città.

A festeggiare ci sono anche molti strani tipi.

«Brutta razza gli irlandesi.»

«Chi osa parlare male… Ehi, vecchio trapper. Ci sei anche tu?»

«Certo che ci sono anch'io. Quanti guai sei riuscito a combinare oggi?»

«Guai? E quando mai ho combinato qualche guaio?»

«Quando? Fai prima a chiedermi quando non ne combini. Non dirmi che sei ve-

nuto anche tu con una mandria.»

«Certo. Come tutti.»

«Poveraccio il tuo cavallo. Devi averlo sfiancato.»

«Hai un bel coraggio, trippone d'un meticcio. Per reggere te ce ne vogliono due

di cavalli.»

I due erculei amici ridono fragorosamente.

«Ero sicuro che voi due non potevate mancare, montagne di lardo.»

«Toh, c'è anche il nostro colonnello. Ma lo sai che senza divisa non ti avevo ri-

conosciuto?»

«Già, è vero, colonnello. Senza divisa sembri quasi una persona normale.»

«A quanto pare, oggi ad Abilene c'è tutto il Canada.»

«Tiger, vecchio mio. Che piacere rivederti.»

«Ciao, francese.»

«Il nostro vecchio Tiger. Sì, è proprio un piacere rivederti. Anche se le circo-

stanze non sono proprio le migliori.»

«Si, colonnello. Abbiamo passato momenti migliori.»

«Vieni qui, Tiger. Lasciati abbracciare.»

«Buono, buono, irlandese. Mi vuoi stritolare?»

«Venite, vi presento agli altri.»

«Chi è venuto, oltre noi, Tiger?»

«Quei messicani laggiù. Sono rurales in borghese. Il nostro amico è impegnato

a Città del Messico e non può venire. Ma ha mandato qualcuno dei suoi soldati.

Sono persone fedelissime. E tutti conoscevano Tex personalmente.»

Page 75: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

69

«E quel tizio laggiù? Quello vestito di nero che conta le vacche? Ha più l'aria di

un becchino che di un cowboy.»

«E l'uomo di fiducia del nostro studioso messicano. Gli abbiamo fatto fare la

parte dell'avvocato che si occupa delle transazioni d'affari.»

«Si sta dando da fare parecchio, a quanto pare. Il "mago" non è venuto?»

«No. E' a Nogales, dove sta studiando un caso curioso di strane rocce meteori-

tiche.»

«Di che?»

«Sassi caduti dal cielo, baudet1.»

«Ehi, voi dovete essere quelli che vengono dalle terre fredde.»

«Sì. E voi? Chi siete?»

«Siamo amici che veniamo da Frisco. Siamo più abili con i pugni che con le

vacche, ma abbiamo fatto del nostro meglio.»

«Già, avrei dovuto immaginarlo dai muscoli e dai vostri strani vestiti a righe.

Ma lui mi sembra un po' mingherlino per essere un frequentatore di palestre.»

«Il capitano è il migliore di tutti noi. E non temere, quando c'è da menar le

mani lui non è da meno. Peccato solo che preferisca sempre osservare la leg-

ge. E' un poliziotto, purtroppo.»

«Ma qui non c'è da menar le mani, ragazzi. Il vostro lavoro era quello di fare i

cowboy. E l'avete fatto egregiamente. La faccenda è delicata e non potevamo

fidarci di nessun altro che di voi.»

«Ben detto, Tiger.»

«Ci sei anche tu? Come va, sceriffo? Sempre a caccia di bari?»

«Sceriffo?»

«Sì. A New Orleans. Da quanto ho capito ci sono diversi rappresentanti della

legge qui. Giubbe rosse, rurales, poliziotti, sceriffi. E il bello è che non vedo

neanche un cowboy.»

«Bene, allora. La compagnia pare che sia al completo. Andiamo a raccattare il

Jinx2 e andiamocene a far baldoria nel miglior saloon di Abilene.»

1 Baudet, asino, somaro. 2 Jinx, iettatore.

Page 76: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

70

Qualche giorno dopo a Gallup l'avvocato Peter Martin è arrivato non molto

lontano dalla verità.

Immerso nei suoi pensieri, se ne sta tornando nel suo albergo.

"Domattina, appena apre l'ufficio telegrafico, sarà meglio che informi Steve di

quello che ho scoperto. Ormai ne ho la certezza. Gli amici di Willer stanno ar-

chitettando un piano per vendicarsi della sua morte. L'incendio ai pozzi di Be-

aumont e l'esplosione alle miniere di Monongah sono sicuramente opera loro.

Senza contare quello che ho letto sul giornale delle rapine nelle banche G&G.

Non ne ho le prove, ma ci sono abbastanza indizi che mi portano a pensare che

ho ragione. Quelle carogne vogliono vendicarsi del caro Garner che è stato la

causa della morte del loro amico."

Le strade sono quasi deserte.

Il portiere dell'albergo sta sonnecchiando e non si accorge nemmeno dell'arrivo

di Peter.

L'avvocato prende la chiave della sua camera e fa per salire.

Poi, vedendo che il portiere continua a dormire saporitamente, fa tintinnare il

campanello sul banco.

«C'è qualche messaggio per me?»

«Come? Ah, no, no. Nessun messaggio, signor Martin.»

«Avvocato Martin, prego.»

«Sì, sì, certo. Mi scusi, signor avvocato.»

"Idiota".

Strano che l'avvocato non glielo abbia detto ad alta voce.

Forse pensava che fosse tanto idiota da non meritare neanche che si sprecasse

il fiato per dirglielo.

La sua stanza è l'ultima in fondo al corridoio del primo e ultimo piano.

Infila la chiave nella serratura e apre la porta.

Si sente afferrare e trascinare violentemente nella stanza ancora immersa nel

buio.

Poi un colpo alla testa e più nulla.

Quando si risveglia, si ritrova legato alle mani e ai piedi, gettato di traverso

sulla sella di un cavallo.

«Che diavolo è successo?»

Page 77: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

71

«Ah, vedo che ti sei svegliato presto. Hai la testa dura a quanto pare.»

«E tu chi sei? Sei tu che mi hai colpito alla testa? Che diavolo vuoi?»

«Ehi, ehi, ehi. Quante domande. Sei scomodo? Preferisci metterti in sella?»

Scende da cavallo e si avvicina al malcapitato avvocato con un coltello.

«Niente paura. Non ho intenzione di prenderti lo scalpo. Non ancora.»

Gli taglia i lacci che gli legavano i piedi e lo tira giù dalla sella.

«Ehi, fai piano.»

«Cosa c'è, mammoletta. Ti sei fatto male?»

«Vai al diavolo. Aiutami a salire in sella.»

«Stai fresco. Hai le mani legate ma i piedi liberi. Reggiti al pomo della sella e

salta su.»

«Tu devi essere Tiger Jack, il Navajo amico di Tex Willer.»

«Sbagliato.»

«E allora chi sei?»

«Non lo indovineresti mai.»

«Basta con questi giochetti. Chi sei? E cosa vuoi da me?»

«Mi chiamo Ben Colter. Ti dice niente questo nome?»

«Ma… non può essere?»

«E perché? Perché sono un Navajo? Lo sono solo per metà. Mio padre era un

bianco. Non l'ho mai conosciuto. L'hanno ammazzato prima che nascessi. Mia

madre era una Navajo e mi ha cresciuto tra la sua gente.»

«Tu… tu sei Ben Colter?»

«In persona. Ora sai anche cosa voglio da te.»

«E cosa… cosa vuoi?»

«Semplice. Tu sei una miniera d'oro per me. Ti sto portando dai Navajo, dal

grande capo Falco Nero. E' il figlio di Tex Willer. Lo sapevi?»

«Ti pagheranno per avermi?»

«Certo. E non solo per quello. Testimonierò in tribunale che non ho mai firmato

nessuna dichiarazione. Io non c'ero quando quel cretino di senatore ha tirato le

cuoia. Avete falsificato la mia firma. Non credi che i Navajo mi pagheranno be-

ne? Avranno la loro vendetta. Una doppia vendetta. Faranno la pelle a te e ro-

vineranno il tuo padrone.»

Page 78: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

72

«Io ti pagherò di più. Quanto ti danno gli indiani? Io ti darò il doppio. Il tri-

plo…»

«Oh, non credo che tu abbia così tanti soldi. I Navajo stanno vendendo le loro

terre e hanno una montagna di denaro.»

«Ma io vi posso aiutare a distruggere Steve Garner. Falsificare un documento,

anche se per condannare un innocente non è un reato così grave. E Garner a-

vrebbe l'attenuante di aver agito per onorare la memoria del fratello.»

«Storie.»

«E' così, invece. Se la caverebbe con poco. E poi cercherebbe di vendicarsi di

tutti i Navajo. Io conosco tutti gli intrighi suoi e del suo fratello senatore. Roba

che scotta. Se si venisse a sapere, sarebbe la forca per lui.»

«Uhm. La cosa potrebbe anche essere interessante.»

«Lo è, credimi. Ormai ho capito che Garner sta andando a fondo. Io voglio solo

salvare la pelle.»

Senza dire una parola, l'indiano si dirige verso una collina trascinando il cavallo

di Martin per le redini.

Nel giro di cinque minuti, segnali di fumo si levano in cielo.

«Che diavolo stai facendo?»

Senza rispondere, il Navajo apre la bisaccia della sua sella e si avvicina all'av-

vocato con un foglio e una matita.

«Ora scrivi un bel messaggio che rassicuri il tuo padrone. Non c'è nessun com-

plotto ai suoi danni da parte dei pard di Tex Willer. Tutti gli incidenti sono stati

pura fatalità. Cerca di essere convincente e mettici una bella firma.»

«E le rapine alle banche di Garner? Una fatalità anche quelle?»

«E tu che ne sai?»

«I giornali li stampano anche in quel buco di città di Gallup.»

«Ebbene, quelli non li hai letti. Garner non può immaginare che a Gallup siano

così evoluti. Quindi, neanche un accenno.»

«Va bene. Ma tu che intenzioni hai? Quei segnali di fumo…»

«Io tornerò a Gallup a spedire il tuo messaggio per telegrafo. Da solo.»

«Da solo? E io?»

«Tu? Te ne starai bravo per un po' qui, in attesa del mio ritorno. Ho mandato a

chiamare i tuoi carcerieri. Non ci metteranno molto ad arrivare.»

Page 79: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

73

«Tu sei pazzo. I Navajo mi toglieranno la pelle a strisce sottili.»

«Non temere. Non ti verrà torto un capello.»

«No. Non mi fido. Io vengo con te.»

«Non ti fidi, eh? Credi che tutti siano farabutti come te? Quando un Navajo dà

la sua parola, la mantiene anche a costo della propria vita.»

«Ho la tua parola che avrò salva la vita?»

«Sì, se tu manterrai le tue promesse. Ti basta?»

«Sì, mi basta.»

Rimane un attimo in silenzio.

«Tu non sei Ben Colter, vero?»

«No. Io sono Tiger Jack.»

Page 80: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

74

«Sai che non posso farlo, Steve.»

«Dannazione, Albert. Ti chiedo solo un paio di settimane.»

«Steve, se fosse per me, ti darei anche di più. Ma i miei soci…»

«I tuoi soci sono degli avvoltoi. E tu non sei da meno. Altrimenti non avresti

permesso che rilevassero tutti i miei debiti.»

«Ne parli come se fosse stata una mia idea. Ma sai che non è così.»

«Metterò un'ipoteca sulla casa e vi pagherò con quella.»

«Sai che non è possibile. Nessuno ti darebbe tutto il denaro che ci devi per

questa casa.»

«Ma vale molto di più.»

«Certo. Ma tu non potrai riscattare l'ipoteca e per entrare in possesso della tua

casa ci vorrà un sacco di tempo. Nessuno si può permettere di perdere tanto

tempo. Il tempo è denaro, lo sai. Me lo hai insegnato tu.»

«E hai imparato molto bene a quanto pare. E poi chi ti dice che non sarò in

grado di riscattare…»

«Steve, sei rovinato. Devi rendertene conto e accettare la situazione. Cedi a

noi tutte le tue proprietà e ritirati dagli affari. Con i cinquantamila dollari che ti

daremo potrai vivere bene per tutta la vita.»

«Bene? Come un miserabile, vorrai dire. E poi le mie proprietà valgono milioni

di dollari.»

«Forse una volta, Steve. Ora non più. Riaprire i pozzi di Beaumont è una cosa

che richiede almeno un mese, e forse di più. La miniera di Monongah si può

considerare perduta. Le tue banche sono state distrutte e il denaro che non è

stato rubato è andato in fumo con gli incendi…»

«Io vorrei solo capire chi ha messo in giro la voce che io non sarei stato in gra-

do di restituire i depositi. Se i miei clienti non avessero chiesto indietro il loro

denaro, sarei ancora il Garner di una volta. Ricco e potente.»

«Sei un illuso, Steve. Prima o poi la tua insolvenza sarebbe venuta a galla. A-

vresti solo posticipato la tua fine di un paio di settimane.»

«Sono giusto le due settimane che ti chiedo, Albert.»

«Tra due settimane non cambierà nulla, Steve. Non avrai un dollaro come non

lo hai adesso. Ti sei persino lasciato fregare tre convogli pieni zeppi di bestia-

me.»

Page 81: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

75

«Sto giusto indagando sul questo caso e vedrai che riuscirò a ritrovare quelle

maledette vacche.»

«A chi la vuoi raccontare? Non ritroverai un bel niente. Le tue vacche chissà

dove sono andate a finire. Hai chiuso, Steve. Mi dispiace.»

«Alfred, non mi rovinare.»

«Sei già rovinato, Steve. Addio.»

Rimasto solo nella sua enorme biblioteca, Steve Garner afferra una statuetta di

porcellana e la scaglia contro la porta che sta richiudendosi alle spalle del ban-

chiere Albert Steiner.

Un minuto dopo la porta si riapre.

«Dai cocci che vedo per terra devo dedurre che non è andata molto bene, Ste-

ve.»

«Maledizione, Martha. Le cose si stanno mettendo male.»

«Lo so, Steve. E tu non fai che peggiorare le cose. Lo sai quanto costava quella

porcellana francese che hai mandato in mille pezzi?»

«Ma cosa vuoi che mi importi. Abbiamo debiti per quasi un milione di dollari.»

«Hai, Steve, non "abbiamo". Sei tu che hai dei debiti, non io.»

«Cosa vuoi dire, Martha?»

«Me ne vado, Steve. E porto Doris via con me.»

«Che significa, Martha? E dove intendi andare?»

«Da mia madre, a Richmond.»

«Martha, non puoi abbandonarmi anche tu. E Doris è mia figlia. Non puoi por-

tarmela via. E sistemerò tutto, vedrai. Le cose torneranno come prima. Steve

Garner è un osso duro da rodere. Se ne accorgeranno.»

«Non ti porto via nessuno, Steve. E non ti abbandono. Vado semplicemente da

mia madre. E quando le cose torneranno come erano, sarò la prima a ralle-

grarmene. E tornerò da te.»

«Martha, almeno rimanda la tua partenza di un paio di giorni. vedrai tutto tor-

nerà come prima.»

«Ho già chiamato la carrozza. Quando arriveremo a Richmond ti scriverò. Fatti

sentire anche tu, ogni tanto.»

«Martha…»

Ma lei non lo ascolta.

Page 82: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

76

Steve Garner, uno tra i più grandi e potenti uomini d'affari di Washington, è

rimasto solo.

Non vi fa un po' pena, poveraccio?

No?

Beh, scommetto che fra qualche pagina avrete cambiato idea.

E' quasi mezzanotte, ma nella palazzina di Garner c'è ancora una flebile luce

accesa.

Ma non è la stanza del padrone di casa anche se, scommetto, non riesce a

dormire.

E neanche la moglie che se n'è andata da parecchie ore.

E' invece il vecchio maggiordomo di colore che ha sentito un rumore e sta an-

dando a vedere cosa sta succedendo.

Entra in una stanza e fa luce alzando la lanterna che tiene in mano.

Un vetro rotto.

In un angolo, due loschi figuri vestiti di nero, armati fino ai denti.

Anche se i denti non si possono vedere a causa di larghi fazzoletti, neri

anch'essi, che coprono naso e bocca.

«Buona sera, buon uomo. Il signor Garner è in casa?»

Page 83: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

77

«Il signor Garner? Certo… certo che è in casa.»

«Abbiamo visto una donna e una bambina uscire qualche ora fa. C'è nessun al-

tro in casa ora?»

«No. Solo il signor Garner e io. Ma voi…»

«Non temere, brav'uomo. Non ti faremo del male.»

«Oh, ma io non temevo per me…»

«… e non faremo del male neanche al tuo padrone. Magari qualche ammacca-

tura, ma niente che non possa passare con una notte di riposo.»

«Lo so, signore. Vi conosco. Non uccidereste mai un uomo disarmato.»

«Ci conosci?»

«Certo, signore. Non credevate che un paio di fazzoletti potessero ingannare

un povero negro come me, vero? E poi, andiamo signori, non ci vuole poi mol-

to per capire chi siete.»

«Ehi, pard. Non credi che questo "povero negro" abbia molto più cervello del

suo padrone?»

«Dico solo che l'esimio signor Garner non rimarrà molto a lungo il suo padrone.

Dico bene, mister…?»

«Il mio nome è Franklin, signori. Sì, avete ragione. Credo che mi converrà ra-

dunare alla svelta le mie cose e lasciare questa casa finché sono in tempo. Non

credete anche voi?»

«Il nostro Franklin mi piace sempre di più. Mi dispiace solo che per colpa no-

stra dovrà cercarsi un altro lavoro.»

«Oh, non preoccupatevi, signori. Non credo che mi mancherà il lavoro. Sa, an-

che se il signor Garner non sarà in grado di darmi delle referenze, il solo fatto

di avermi tenuto tanti anni è già una garanzia per me. Il signor Garner era

molto esigente. Saranno in molti a cercarmi per offrirmi un lavoro.»

«Già, però non credo che Garner sia in grado di darti una liquidazione. Che ne

dici, pard? Tu hai sempre qualche dollaro di riserva cucito nella cintura.»

«Hai ragione, vecchio cammello. Dovrei avere un migliaio di dollari.»

«Oh, ma non c'è bisogno, signori.»

«Storie. Consideralo un rimborso spese.»

«Rimborso spese?»

Page 84: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

78

«Sì. Per quello che abbiamo in mente, non credo che avrai il tempo per pren-

dere le tue cose.»

«Già. Sarà meglio che tu alzi i tacchi molto velocemente. Fra poco farà molto

caldo qui.»

«Oh sant'Iddio.»

«Non ti preoccupare. Non ci saranno vittime.»

«Bene, signori. Ma ora è meglio che mi procuriate un bell'occhio nero.»

«Un occhio nero?»

«Il nostro amico ha ragione. Così non avrà noie quando il marshall lo interro-

gherà. Ma un bernoccolo sulla testa credo sia meglio. Dirai che stavi dormendo

e che ti sei svegliato nel prato con un grosso mal di testa.»

«Sì, credo che sia…»

Il calcio della colt sulla testa smorza le sue parole.

«Oh perbacco. E' svenuto.»

«Lo credo bene. Con quella botta nel cranio che gli hai dato.»

«Esagerato. Sono stato delicato come una piuma.»

«Ho visto. Lo porto io fuori di qui. Pensi tu a Garner?»

«Certo. Quello è un piacere che spetta solo a me. Ci vediamo fuori.»

«Non vuoi che poi venga a darti una mano con la dinamite?»

«Non credo di averne bisogno.»

«Ti vuoi divertire solo tu?»

«E va bene, vecchio cammello. Porto giù Garner e poi faremo insieme il lavoro.

Contento?»

«Così va meglio.»

Dieci minuti dopo i due pard sono fuori della casa.

Garner ha un grosso bernoccolo sulla nuca.

«Non credi che sia meglio legare questi due?»

«Anche il maggiordomo?»

«E perché no? Lo devi solo legare, non lo devi mica torturare.»

«Intanto io entro e comincio il lavoro.»

«Nemmeno per sogno. Tu leghi Garner e io il maggiordomo. Poi andremo in-

sieme a divertirci un po'.»

«Ok, vecchio brontolone.»

Page 85: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

79

Un paio di minuti dopo entrano nella casa che, per loro fortuna, è situata in

una zona periferica e isolata di Washington.

«Hai abbastanza dinamite con te?»

«Sì. E tu come stai a olio?»

«Ne ho tre otri pieni.»

«Bene. Allora andiamo. E non dimenticare di lasciare le finestre aperte.»

Meno di mezz'ora dopo e sono di nuovo nel giardino della palazzina.

«Mamma mia, che mal di testa.»

«Ehi, vecchio gufo. Pare che il maggiordomo si sia svegliato.»

«Allora è vero che hai avuto la mano leggera.»

«Te l'avevo detto. Beh, lascia che si goda lo spettacolo. Garner dorme anco-

ra?»

«Sì. Vuoi che gli dia un altro colpetto sulla sua zucca vuota?»

«No, vecchio sadico. Se si sveglia, tanto meglio.»

«Diamo il via alle danze?»

«Sì, balliamo.»

I due pard afferrano gli archi, appoggiano la punta delle frecce incendiarie a un

piccolo fuoco acceso poco prima e le scagliano nella casa attraverso le finestre

aperte.

In un attimo si scatena l'inferno.

L'olio sparso per i pavimenti di tutte le stanze prende fuoco velocemente.

E altrettanto velocemente raggiunge i numerosi candelotti di dinamite lasciati

un po' dappertutto.

Numerose esplosioni rompono il silenzio in cui si avvolgeva la città.

«E' meglio che togliamo le tende, pard. Tra poco ci sarà mezza Washington da

queste parti.»

«E questi due?»

«Lasciamoli lì. Sono sufficientemente lontani e non corrono pericoli.»

«Posso dire che non mi sono mai divertito così tanto in vita mia?»

«Sai che ti dico, vecchio dinamitardo? Anch'io.»

Page 86: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

80

«Certo che abbiamo combinato un bel macello. Scommetto che non resterà in

piedi neanche un pezzo di muro.»

«Lo credo anch'io, vecchio mio. Si sentono ancora le esplosioni.»

«Uhm. Comincia a esserci un po' troppa gente in giro per i miei gusti. E tra po-

co sarà l'alba. Sarà meglio toglierci questi abiti da becchino e ritornare a casa

al più presto.»

«Di che hai paura, vecchio cammello? Paura di finire dietro le sbarre?»

«Non scherzare, tizzone d'inferno. Se qualcuno ti riconosce…»

«Con questa barba? Se non sapessi chi sono, non mi riconosceresti neanche

tu.»

«Bah, sei una cosa impossibile.»

Recuperano i loro abiti e attraversano il Potomac su uno dei tanti ponti.

Raggiungono Downtown nel giro di poco più di mezz'ora.

Al secondo piano una debole luce si confonde con le prime luci dell'alba.

«Lois deve essere già sveglia.»

«Già sveglia, vecchio cammello? Credo proprio che non sia riuscita a chiudere

occhio.»

«E perché? Non aveva motivo di essere preoccupata. E non credo proprio che

fosse preoccupata per Garner.»

«Si vede che non conosci le donne, vecchio gufo. Le donne sono sempre pre-

occupate, anche quando esci a comprare il giornale.»

«Non Lois, tizzone d'inferno. Lei… Ehi. Mi pare di aver visto una figura passare

davanti la finestra. E non aveva certo un'aria femminile.»

«Mano alle colt, Kit. Se qualcuno ha fatto del male a Lois gli tolgo la pelle una

striscia alla volta.»

Salgono velocemente le scale, silenziosi come due puma pronti a balzare sulla

preda.

Quando raggiungono la porta di ingresso, questa si apre improvvisamente.

«Tiger, che mi venga un colpo. E tu che ci fai qui?»

«Siete in ritardo. Lois vi aspettava almeno mezz'ora fa.»

«Quando sei arrivato? E perché sei qui a Washington?»

«Sono qui da poco. Ma entrate. Ci sono grosse novità.»

«Novità? Che diavolo è successo? Lois, tu ne sai niente?»

Page 87: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

81

«Ciao, tesoro.»

Lois distoglie per un attimo gli occhi dal foglio che sta leggendo.

«Tiger ha portato ottime notizie, caro. Finalmente la fortuna gira un po' dalla

nostra parte.»

«Certamente ora non sta girando dalla parte di Garner.»

«Questo è sicuro. E non solo per quello che gli avete combinato voi questa not-

te. A proposito, come è andata? Abbiamo sentito le esplosioni. Garner come

sta? Voglio sperare che sia ancora…»

«… ancora vivo? Ma certo, tesoro. Un po' ammaccato ma, se si toglie il grosso

bernoccolo sulla zucca, gode di ottima salute.»

«Bene. Allora cerchiamo di aggiornarci sulle novità. Tiger non ha fatto ancora

in tempo a raccontarmi cosa è successo. Mi ha solo dato da leggere questo.»

«Cos'è?»

«Una dichiarazione di Peter Martin che accusa il nostro buon Steve Garner di

una serie di reati. Il ricco e potente Garner, se non finirà sulla forca, passerà il

resto dei suoi giorni a spaccar pietre.»

«Martin non è l'avvocato di Garner?»

«Sì. O meglio, lo era. Ma andiamo con ordine. Prima raccontate voi come è an-

data la vostra visita dinamitarda.»

Page 88: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

82

«E questo è tutto. Abbiamo avuto fortuna.»

«Quel Franklin ha dimostrato di essere una persona in gamba. Che ne dici, ca-

ro, se lo prendessimo a lavorare per noi?»

«Sarebbe una gran bella cosa. Ma non credo che abbiamo bisogno di un mag-

giordomo.»

«Ma non come maggiordomo. A me serve qualcuno che mi dia una mano in uf-

ficio. Specialmente ora che non c'è più la povera Janet3.»

«Bene. Allora glielo proporremo.»

«Adesso vi racconto come invece è andata a me. Ma dov'è Piccolo Falco?»

«Se ti sente che lo chiami ancora così… Il mio figlioccio è andato a Boston a fa-

re un lavoretto alle navi di Garner.»

«Ma ora non ce n'è più bisogno. Caro, non sarebbe il caso di avvisarlo? E' inuti-

le fargli correre rischi inutili.»

«Certo. Anche se temo che…»

«… che non sia possibile. Ormai a quest'ora deve aver combinato un bel macel-

lo. Non molto diverso da quello che abbiamo fatto noi. E poi Kit sa badare a sé

stesso. Non avrà problemi e lo vedremo capitare qui presto.»

«Oh, Carson. Ma come puoi pensare cose simili?»

«Lois. Il vecchio gufo ha ragione. Ormai è tardi e poi non saprei come contat-

tarlo. Specialmente se ora è già sulla via del ritorno, come penso che sia.»

«Oh, caro. Hai ragione. Ma io voglio bene a tuo figlio. Come se fosse il mio. Sto

in pena per lui.»

«Vedi, vecchio cammello? Avevo ragione. Le donne sono sempre in pensiero.»

«Meno male che non abbiamo scommesso.»

«Cosa state blaterando, voi due?»

«Niente, tesoro. Niente.»

«Sembra che nessuno qui sia interessato di sapere quello che ho da dire.»

«Scusa, Tiger. Ma sei stato tu che hai chiesto di mio figlio. Ok, racconta.»

«Quando ho lasciato Abilene per tornare a Gallup…»

«A proposito. Chi c'era ad Abilene? Quando io e Kit abbiamo lasciato le man-

drie, c'era solo Brandon con alcune sue giubbe rosse.»

3 Janet era la segretaria di Lois. Vedi il precedente romanzo "Lois".

Page 89: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

83

«Già, Tiger. Chi c'era? Quanti dei nostri amici hanno risposto all'appello?»

«Beh, i canadesi c'erano tutti. Oltre a Jim, c'erano Gros Jean e Pat Mac Ryan.

Da San Francisco sono venuti Tom Devlin e Lefty. Con tutta la sua palestra,

ovviamente. C'era anche Nat Mac Kennet. Montales non è potuto venire, ma ha

mandato alcuni dei suoi uomini, i più fidati. El Morisco non c'era. Pare che a

Nogales stesse studiando delle strane rocce meteoritiche.»

«Uhm. Non vorrei che questo significhi nuove rogne per noi.»

«Sei sempre il solito brontolone. Se Morisco avesse bisogno di noi, che faresti?

Lo lasceresti nei guai?»

«Lo sai che non volevo dire quello, tizzone d'inferno.»

«Però c'era Eusebio.»

«Vuoi dire che Eusebio si è trasformato in un cowboy?»

«No di certo. Ha sbrigato tutte le rogne contabili, però.»

«Insomma, c'erano proprio tutti.»

«Sì, Capelli d'Argento. Di ritorno a Gallup, mi sono fermato ad Albuquerque. Lì

ho scoperto che qualcuno era andato in giro a far domande su Tex e su quanto

era successo.»

«L'avvocato Martin.»

«Esatto. Allora non sapevo chi fosse. L'ho scoperto dopo. Ho saputo anche che

era partito il giorno prima per Gallup. Quando sono arrivato, lui era ancora lì.

L'ho aspettato nella sua camera e, quando è rientrato, l'ho leggermente ad-

dormentato e sono partito con lui verso la riserva.»

«Ti ha visto qualcuno?»

«Scherzi, Lois? Il nostro Tiger è capace di passarti a un metro in pieno giorno

senza farsi vedere.»

«Kit, non ti sembra di spararle un po' troppo grosse?»

Tiger continua il suo racconto tra continue interruzioni e battibecchi fra Lois e

Kit.

«Ti sei spacciato per Ben Colter? E' stata un'idea geniale. Come t'è venuta in

mente?»

«Beh, Lois. Lui non conosceva sicuramente Colter e io mi sono preso un bel

vantaggio. Non avevo bisogno di prove per smascherare la sua messinscena.»

«E gli hai anche messo un bel po' di paura.»

Page 90: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

84

«Già. Gli ho messo in testa che l'unico modo per uscire con la pelle ancora cu-

cita addosso era quello di collaborare e denunciare Garner.»

«Scommetto che non avresti mai creduto di ottenere questi risultati.»

«Come avrei potuto, Tex? Che Garner fosse un poco di buono era una cosa ri-

saputa. Ma fino a questo punto…»

«Beh, meglio per noi.»

«La prima cosa che ho fatto è stata quella di far scrivere a Martin un dispaccio

per Garner per tranquillizzarlo. Ho chiesto poi aiuto ai nostri Navajo e sono ri-

tornato a Gallup all'ufficio telegrafico mentre loro sorvegliavano il nostro ami-

co.»

«Segnali di fumo?»

«Sì. Per fortuna non eravamo molto lontani dalla città. Non ci ho messo molto

tempo ad andare e tornare. Al mio ritorno, l'avvocato aveva già preparato la

sua dichiarazione. Appena l'ho letta, per poco non mi viene un accidente. Sono

subito ripartito per Gallup con lui. Inutile raccontarvi di cosa l'ho minacciato nel

caso avesse avuto intenzione di giocarmi brutti scherzi.»

«Già, immagino.»

«Lo sceriffo ha controfirmato la dichiarazione di Martin e, mentre i nostri Nava-

jo ritornavano alla riserva con l'avvocato, io ho preso il treno per Houston. Lo

sceriffo naturalmente è venuto con me. Al comando dei Ranger, il documento è

stato ufficializzato con timbri e firme varie di pezzi grossi. Lo sceriffo ha con-

fermato la regolarità della dichiarazione e ha testimoniato che Martin denun-

ciava il suo datore di lavoro spontaneamente e senza alcuna costrizione.»

«Insomma, un lavoro coi fiocchi. Vedo che mi stai rubando il mestiere, Tiger.

Magari ti prendo come socio nel mio studio.»

Ridono.

«E infine sono corso fin qui a Washington a portarvi il prezioso documento. So-

no arrivato una decina di minuti prima di voi.»

Page 91: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

85

«Mi togli una curiosità, Tex?»

«Cosa c'è, vecchio cammello?»

«Quando hai deciso di addossarti la colpa della morte del senatore, avevi già in

mente tutto questo? Cioè sapevi che le cose potessero andare storte e hai pen-

sato a un piano di riserva che prevedesse la tua dipartita da questa valle di la-

crime? Avevi già pensato al Morisco?»

«Beh, Kit. A dire il vero qualcosa nella testa già mi era balenato. Non ancora

un piano così ben architettato, però. Sapevo che Steve Garner non avrebbe

certo permesso che l'omicida del fratello se la cavasse così. Senza neanche un

processo.»

«Già.»

«Il povero Colter me lo aveva già detto che era una carogna. E Lois me lo ha

confermato. Io dovevo "morire". E a farmi la pelle doveva essere uno di voi.

Tu, Kit, eri la persona ideale. E poiché sapevo che ci sarebbero stati dei dubbi

sulla mia morte, dovevo fare in modo che sembrasse il più reale possibile. So-

no addirittura venuti due medici a constatare il mio "decesso".»

«Tizzone d'inferno, sapevi che il buon Morisco conosce il segreto di sostanze

che provocano una morte apparente che avrebbe ingannato anche un luminare

della scienza.»

«Sì, Kit. E' così. Ero quasi sicuro di quello che sarebbe successo. La mia "mor-

te", avvenuta per tua mano, avrebbe impedito una qualsiasi vendetta da parte

dei nostri Navajo contro il mio "assassino". E il popolo navajo non avrebbe su-

bito ritorsioni. E avremmo avuto mano libera per poter agire contro quel pallo-

ne gonfiato di Garner.»

«Già, ma la nostra intenzione era solo quella di rovinarlo. Non potevamo certo

sperare di mandarlo a spaccar pietre o sul patibolo.»

«No, Kit. Gente come lui non sale sul patibolo. E comunque a noi sarebbe ba-

stato mandarlo in rovina. Senza denaro avrebbe perso tutto il suo potere e tut-

ti l'avrebbero abbandonato.»

«No, tesoro. Non ci sarebbe bastato. Io volevo… io voglio la tua completa riabi-

litazione. E l'avrei ottenuta anche senza la dichiarazione di Peter Martin.»

Page 92: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

86

«Già. E l'avresti ottenuta con le ricevute dei pagamenti a Colter che tu ha così

ben contraffatto con le tue dolci manine.»

«Ricevute che ora non sono più necessarie, tesoro. Martin ti ha completamente

scagionato. Ha confessato di essere stato lui a falsificare la firma di Colter

nell'atto che ti denunciava del "vile e barbaro assassinio" del senatore.»

«E' vero. Martin ha denunciato anche il senatore di aver illecitamente favorito il

fratello. Ce ne sarebbe anche per lui, se fosse ancora vivo.»

«Bene. Che ne direste di andare a festeggiare tutti quanti davanti a una bistec-

ca alta tre dita nel miglior ristorante di questa metropoli?»

«Nossignore, signor crapulone. Niente festeggiamenti finché non torna a casa

sano e salvo il tuo omonimo.»

«Il mio cosa?»

«Kit junior, vecchio cammello. Eppure te lo avevo detto che le donne sono

sempre preoccupate, anche quando esci a comprare il giornale.»

«Ah sì, eh? Così gli hai detto? Era questo che intendevi poco fa, vero?»

Page 93: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

87

Due mesi dopo al villaggio centrale della riserva navajo.

«Toh, il vecchio cammello sta leggendo il giornale.»

«Non chiamarlo così, tesoro. Non è gentile da parte tua.»

«Ma Lois, lo sai che non lo faccio certo per mancargli di rispetto. Kit per me è

più di un fratello. Si getterebbe nel fuoco per me. E io farei altrettanto per lui.»

«Lo so, ma…»

La tira a sé e la bacia.

E non solo per chiuderle la bocca.

«Oh, guarda. I due piccioncini si sono svegliati.»

«Che stavi leggendo di bello?»

«Se tu non fossi rimasto rintanato a poltrire, ora saresti tu qui a leggere al po-

sto mio e lo sapresti.»

«Lo sai, Kit, che lo fa per me. Non mi sento troppo bene in questi giorni.»

«Mi spiace, Lois. Ma ne hai passate veramente troppe ultimamente.»

«Non temere, Kit. Non è nulla di preoccupante.»

«Bene.»

«Allora, ci sono novità?»

«Sì, Tex. E grosse. Guarda qui.»

Sul giornale, a caratteri cubitali, in prima pagina: "Steve Garner suicida in car-

cere."

«Cavolo.»

Lois e Tex commentano in coro.

«E' stato abbandonato dalla moglie e dalla figlia. Lei ha dichiarato addirittura

che non è mai stata sposata con Garner. Il giornale dice però che deve aver di-

strutto tutti i documenti che comprovavano il matrimonio. Probabilmente l'ha

fatto non solo per tagliare tutti i ponti con lui, ma anche per allontanare tutti i

creditori di Garner.»

«Qui dice che si è impiccato in cella con un lenzuolo. Non sono certo contento

che abbia fatto quella fine. Ma non posso certo dire che mi dispiace.»

«E' stato un gesto sconsiderato, Tex. Ma si è visto crollare il mondo addosso.

Ha perso tutto quello che aveva, la moglie e la figlia lo hanno abbandonato

come un cane e avrebbe dovuto passare parecchi anni in carcere.»

Page 94: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

88

«Già. Leggo qui che non si è potuto neanche permettere un avvocato. Gliene

hanno dato uno d'ufficio.»

«Credo che non avrebbe trovato un avvocato neanche a pagarlo a peso d'oro.»

«Il procuratore per lui ha chiesto trent'anni. Magari non li avrebbe fatti tutti,

ma almeno una ventina, quelli sì.»

«Beh, pace all'anima sua.»

«Amen.»

Finalmente un po' di serenità per Lois e Tex.

Se la sono veramente guadagnata.

Gettano il giornale in un angolo con noncuranza.

Non hanno letto una notizia riportata nell'interno.

Un articoletto che parla di un certo Albert Steiner.

Loro non lo conoscono, ma noi sì.

Contava di arricchirsi rilevando tutti i debiti del suo miglior amico Steve Gar-

ner.

Ma non aveva fatto i conti con tre pazzi dinamitardi e incendiari.

Due di questi pazzi hanno distrutto una villa stupenda con tutti gli oggetti pre-

ziosi e le opere d'arte che conteneva.

E un terzo pazzo, lo stesso giorno in cui gli altri due distruggevano la villa, ha

incendiato e affondato due delle più belle navi di Garner, straboccanti di mer-

canzie.

Cosa dice quell'articoletto?

Dice che il noto banchiere e uomo d'affari Albert Steiner è stato travato morto

sulle rive del Potomac con la gola tagliata.

Page 95: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

L'ultimo duello di Tex

89

E' una giornata splendida.

Nel villaggio centrale c'è gran fermento.

Sono tutti indaffarati nei preparativi per la festa in onore del grande Aquila del-

la Notte.

E' arrivata finalmente la notizia che Tex è stato scagionato da ogni accusa.

Anche se, a dire il vero, al generale Davis non è andato troppo giù il fatto di

essere stato imbrogliato con la finta morte di Tex.

Scommetto che ancora adesso si sta chiedendo come abbia fatto a ingannare

non uno, ma ben due medici che hanno "accertato" la sua morte.

E scommetto anche che nutre seri dubbi sull'identità degli autori di tutti gli "in-

cidenti" capitati alle proprietà di Garner.

Ma scommetto anche che non gli importi assolutamente nulla che si indaghi su

queste faccende.

Per lui questa stramaledetta storia è chiusa definitivamente.

Lois e Tex stanno passeggiando, mano nella mano come due fidanzatini, tra i

wigwam del villaggio.

Luna d'Argento li sta guardando e sorride.

«Falco, sono proprio contenta che tuo padre abbia trovato finalmente un po' di

serenità. Guardali. Sono felici come due fanciulli.»

«Già. E' un po' che non vedevo mio padre così.»

Improvvisamente Lois si accascia al suolo.

Tex la solleva tra le braccia e viene velocemente verso suo figlio e Luna d'Ar-

gento.

La adagia delicatamente su morbide pelli.

Ma Lois si è già ripresa.

«Lois, tesoro. Si può sapere che ti succede? E' già la seconda volta che perdi i

sensi.»

«Non te lo immagini, adorabile scioccone?»

Page 96: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Letizia

90

Page 97: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Note finali

A volte capita che la curiosità porti a guardare le pagine finali di un libro.

A me capita spesso, ad esempio, di sfogliare velocemente le pagine con il pollice alla ricerca di chissà cosa.

Ma questo non è un libro.

O meglio, non è un libro di carta, è un e-book e l'azione appena descritta non è possi-bile.

Se state leggendo questa pagina senza aver letto le pagine precedenti, fermatevi.

Non leggete le pagine successive.

Anzi, non leggete le pagine successive se non avete letto tutti i miei racconti prece-denti.

Non solo, ma dovete leggerli nella giusta sequenza:

- L'Aquila contro la Tigre - Due amori - La luce nelle tenebre - L'urlo del Falco - I Navajo1 - I due fratelli - Il figlio di Tex - Lois - L'ultimo duello di Tex

Nelle pagine seguenti non solo vi dirò quello che è successo in questo racconto, ma anche quello che è successo negli altri per cui, se non volete che vi rovini la sorpresa, non andate avanti nella lettura.

Sì, perché tutti i miei racconti sono pieni di sorprese.

Siete avvisati.

Voi mi direte: capisco che i racconti della saga di Tex debbano essere letti in sequen-za, ma gli altri due, cosa c'entrano?

Gli altri due, è ovvio sono Due amori e I due fratelli.

Leggeteli e capirete.

Queste considerazioni derivano dal fatto che probabilmente questo è il mio ultimo ro-manzo.

"No", diranno in molti, "peccato."

"Era ora", diranno in tanti, "non se ne poteva più."

Tranquilli (o non disperatevi troppo, secondo i casi).

Può essere che io abbia mentito.

1 I Navajo in realtà è un'antologia che raccoglie i primi tre romanzi di Tex: L'Aquila contro la Tigre, La lu-ce nelle tenebre e L'urlo del Falco. Leggete solo la prefazione.

Page 98: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.
Page 99: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

E così, anche questo mio ultimo romanzo è finito.

Ci siete rimasti male?

Non pretendevate mica che io ammazzassi Tex Willer?

Nei miei romanzi precedenti ho forse ammazzato qualcuno dei nostri eroi?

Beh, forse ve l'ho lasciato credere.

Qualcuno c'è rimasto male quando ha letto della prematura dipartita verso i Pascoli del Cielo del nostro Tiger Jack.

Molti sono rimasti malissimo anche della triste fine di Luna d'Argento che, a dire il ve-ro, era simpatica a tutti i lettori.

E questo anche se non fa parte dei personaggi bonelliani e non la vedrete mai negli albi mensili di Tex.

La dolce Luna d'Argento.

Ma cos'è questa tua crudeltà, Letizia, questa tua sete di sangue dei personaggi più amati dai lettori?

Perché vuoi ammazzare i buoni?

Ammazza i cattivi e basta.

Hai ammazzato anche Lois, altro personaggio che godeva della simpatia dei lettori.

E non una, ma ben due volte.

Proprio quando si viene a sapere che in realtà non era morta, ma che era tutto un trucco di Mefisto e tutti sono felici e contenti, zac, eccola che si becca una pallottola mortale nel petto.

Ma questa è crudeltà mista a sadismo.

Ma dai.

Non ditemi che ci avete creduto anche per un solo attimo.

E' assurdo.

Io sono la creatura più buona al mondo (anche più di Lupo Alberto).

Dai, non mi direte che avete creduto anche alla morte di Tex!

E poi addirittura per mano di Kit Carson.

Ma via!

E poi, se avevate seguito i miei consigli, dovevate aver letto I due fratelli.

E lì non si scappa.

Tex è vivo e vegeto, anche se ottuagenario (o giù di lì), nel 1916.

Solo Carson se n'era andato ("alla fine uno dei buoni l'hai ammazzato!" direte voi.)

Ma, andiamo, è stata una morte naturale.

Era quasi novantenne (ha sicuramente una decina d'anni più di Tex) ai tempi in cui la vita media di un uomo non arrivava ai sessanta.

Cosa pretendevate?

Un Carson centenario sulla sedia a rotelle?

Quindi, se avete creduto alla morte di Tex, o non avete letto I due fratelli oppure pen-savate a una mia svista.

Page 100: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Male in entrambi i casi.

Ben vi sta.

Nella pagina seguente trovate una copertina alternativa del romanzo I due fratelli.

Così sarebbe stata la vera copertina perché in fondo si tratta di una storia di Tex.

Sì, è vero, uno dei due protagonisti si chiama Tex Willer, ma non è il nostro ranger e capo dei Navajo Aquila della Notte.

E' suo nipote, cioè è il figlio primogenito di Kit Willer e di Luna d'Argento.

Ma tra i personaggi c'è anche il nostro Tex, c'è suo figlio Kit e anche Tiger Jack.

Quindi la copertina con il logo di Tex ci stava tutta.

Ma dove la mettete la sorpresa?

Per questo la copertina originale è quella che è.

Tornando al tema degli ammazzamenti, a dire il vero, devo ammettere che uno dei buoni l'ho proprio accoppato.

Ammazzato e sepolto.

Il figlio di Tex.

Ma no, non quello.

Quell'altro.

Ma il povero William era un personaggio un po' scomodo.

Un figlio naturale di Tex, il fratellastro di Kit.

Insomma, voi capirete, l'ho dovuto sacrificare, poverino.

E, se non mi accuserete di sadismo, vi dirò che ho preso i classici due piccioni con una fava.

Vi ho commosso (sì, coraggio, ammettetelo) e ho tolto di mezzo un personaggio che non poteva durare.

Che vergogna!

Non ho mai provato tanta vergogna di me come adesso.

Quasi quasi scrivo un altro romanzo in cui vi racconto che la morte di William è stata tutta una finta perché il ragazzo era ricercato dalla legge e per il rapimento la pena è una sola: il capestro.

Mah!

Peccato solo una cosa.

Questi sono solo racconti e non fumetti.

Mancano le vignette.

Avevo anche pensato di mettermi a disegnarle io.

In gioventù (cioè, ehm, pochi mesi fa) mi dilettavo con matite e pennelli.

Ho fatto anche un autoritratto a carboncino e qualche tela a olio.

Ma l'impegno sarebbe stato enorme.

E poi credo che non sarebbe stato facile (neanche per me, strano a dirsi) realizzare la scenografia, specialmente quando non ci sono dialoghi e quando non voglio che si sappia chi sono i personaggi che parlano.

Page 101: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 102: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

Un'ultima cosa.

Cosa diavolo c'entra con Tex il romanzo Due amori?

In realtà, nulla.

Ma non potevo certo dirvi: dovete assolutamente leggere il romanzo I due Fratelli.

E perché non anche l'altro?

Perché solo quello?

Che relazione può avere quello con il nostro eroe Tex Willer?

Vi avrei certamente messo sulla pista giusta.

E poi magari non avreste letto il romanzo più bello che ho scritto.

Due amori mi frullava per la testa già da un paio d'anni prima che cominciassi a scri-verne una sola riga.

Non mi decidevo mai a mettere nero su bianco.

Pigrizia, scarsa stima nella mia possibilità di vedere una fine per le mie idee un po' sconclusionate.

Fate un po' voi.

E poi, quasi per scherzo, dopo aver buttato giù il mio primo romanzo L'Aquila contro la Tigre, eccomi a riempire pagine che raccontano la storia strampalata di personaggi le cui iniziali sono tutte LL.

Vi ricorda qualcosa?

E per dimostrare, a me soprattutto, che di autostima ne ho anche troppa, ho scritto ben tre finali.

Gli ultimi due in realtà mi sono balenati in testa strada facendo.

E poi, che divertimento giocare con le date che sono tutte esatte.

Cioè, se dico che il 3 maggio 1986 era sabato, potete scommetterci sopra la camicia.

E le località citate nei romanzi di Tex, sono tutte esistenti e collocate nel giusto posto (googleMap insegna).

E poi si sa, i libri sono come le caramelle, uno tira l'altro.

E quindi siamo a quota otto e, se contiamo anche la trilogia I navajo, siamo addirittu-ra a nove.

Insomma i miei otto romanzi sono nove.

E di questi, i sei dedicati a Tex sono sette (o forse otto).

Insomma sono peggio dei tre Moschettieri che erano quattro.

Perdonate la mia pazzia che, vi assicuro, non è ereditaria (in famiglia di tipi come me non ce ne sono altri, per mia fortuna).

E, visto che le persone che mi vogliono bene mi sopportano e mi accettano così come sono, spero che lo facciate anche voi.

Solo perché questo vorrebbe dire una cosa sola: che anche voi in fondo mi volete be-ne.

Grazie di cuore di essere arrivati fin qui.

Ci vediamo sul web.

Letizia

Page 103: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 104: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 105: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 106: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 107: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet

Page 108: L'Ultimo Duello di Tex - Pecos Billpecosbill.altervista.org/Romanzi/LUltimoDuelloDiTex.pdf · Questa volta però le cose andranno diversamente. Almeno per uno dei due. Ma forse no.

pablonet