Lucio Anneo Seneca

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Lucio Anneo Lucio Anneo Seneca Seneca

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Lucio Anneo Seneca. Seneca nasce a Cordova (Spagna Betica) intorno al 4 a.C. dalla colta famiglia degli Annei, di rango equestre (era figlio di Seneca il Retore). . Giunto a Roma si dedica agli studi filosofici (suoi maestri lo stoico Attalo e Papirio Fabiano). - PowerPoint PPT Presentation

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Lucio Anneo Lucio Anneo SenecaSeneca

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Seneca nasce a Cordova (Spagna Seneca nasce a Cordova (Spagna Betica) intorno al 4 a.C. dalla colta Betica) intorno al 4 a.C. dalla colta famiglia degli Annei, di rango famiglia degli Annei, di rango equestre (era figlio di Seneca il equestre (era figlio di Seneca il Retore). Retore).

• Giunto a Roma si dedica agli studi filosofici Giunto a Roma si dedica agli studi filosofici (suoi maestri lo stoico Attalo e Papirio (suoi maestri lo stoico Attalo e Papirio Fabiano).Fabiano).

• Soffre di malattie respiratorie; si trasferisce Soffre di malattie respiratorie; si trasferisce in Egitto, da una zia, fino al 31.in Egitto, da una zia, fino al 31.

• Nella carriera forense rivela straordinarie Nella carriera forense rivela straordinarie qualità oratorie e, ottenuta la questura, entra qualità oratorie e, ottenuta la questura, entra in senato, dove la sua eloquenza durante il in senato, dove la sua eloquenza durante il regno di Caligola gli vale molti onori.regno di Caligola gli vale molti onori.

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Il confino in CorsicaIl confino in Corsica

• Nel 41 la principessa Giulia Livilla, sorella Nel 41 la principessa Giulia Livilla, sorella di Caligola, viene accusata da Messalina, di Caligola, viene accusata da Messalina, e la sua rovina travolge anche Seneca e la sua rovina travolge anche Seneca (non si sa per quali pretesti di complicità)(non si sa per quali pretesti di complicità)

• Nel 49, dopo 8 anni di Nel 49, dopo 8 anni di relegatiorelegatio, per , per intercessione di Agrippina, nuova intercessione di Agrippina, nuova imperatrice, S. torna a Roma come imperatrice, S. torna a Roma come precettore di Nerone (divenuto, per precettore di Nerone (divenuto, per l'adozione di Claudio, il designato l'adozione di Claudio, il designato successore dell'impero)successore dell'impero)

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In CorsicaIn Corsica• Il confino risulta per S. un viaggio interiore Il confino risulta per S. un viaggio interiore

che lo avvicina allo stoicismoche lo avvicina allo stoicismo• L’apatia stoica è il simbolo della virtù che si L’apatia stoica è il simbolo della virtù che si

tempra soprattutto nelle disgrazie e nella tempra soprattutto nelle disgrazie e nella cattiva sorte.cattiva sorte.

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Nell’ottobre 54 Claudio muore Nell’ottobre 54 Claudio muore avvelenato (pare da Agrippina) avvelenato (pare da Agrippina) e Nerone sale al trono. e Nerone sale al trono.

• Seneca è il più autorevole consigliere del principeSeneca è il più autorevole consigliere del principe• pur senza assumere cariche pubbliche è il vero pur senza assumere cariche pubbliche è il vero

regolatore della politica imperiale (raro caso di regolatore della politica imperiale (raro caso di realizzazione dell’utopia platonica dei filosofi al realizzazione dell’utopia platonica dei filosofi al potere)potere)– molti atti del principato neroniano risentono molti atti del principato neroniano risentono

dell'influsso di Seneca: è il cosiddetto periodo del dell'influsso di Seneca: è il cosiddetto periodo del "buon governo“ (quinquennio felice 54 – 58)"buon governo“ (quinquennio felice 54 – 58)

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Ma Nerone si volge verso un governo autocratico; ripudia Ottavia e si Ma Nerone si volge verso un governo autocratico; ripudia Ottavia e si unisce alla dissoluta Poppea, uccide Britannico e Agrippina; Seneca, unisce alla dissoluta Poppea, uccide Britannico e Agrippina; Seneca, dopo la morte del prefetto del pretorio Afranio Burro (62) sostituito dopo la morte del prefetto del pretorio Afranio Burro (62) sostituito dal famigerato Tigellino, si ritira a vita privata dedicandosi alla dal famigerato Tigellino, si ritira a vita privata dedicandosi alla meditazione.meditazione.

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Nel 65 viene scoperta la Nel 65 viene scoperta la congiura contro Nerone che congiura contro Nerone che aveva a capo Calpurnio Pisone. aveva a capo Calpurnio Pisone.

• La congiura coinvolgeva personaggi civili e La congiura coinvolgeva personaggi civili e militari e ufficiali delle milizie pretoriane. militari e ufficiali delle milizie pretoriane. Non si sa quanto fosse fondata l'accusa di Non si sa quanto fosse fondata l'accusa di complicità nei riguardi di Seneca, ma complicità nei riguardi di Seneca, ma Nerone colse con gioia l'occasione di Nerone colse con gioia l'occasione di sbarazzarsi del suo vecchio consigliere. sbarazzarsi del suo vecchio consigliere.

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Seneca, ricevuto Seneca, ricevuto l'ordine di l'ordine di uccidersi, dimostra uccidersi, dimostra di saper sfidare di saper sfidare quella morte che quella morte che egli aveva egli aveva dichiarato di dichiarato di attendere con attendere con serenità in tutti i serenità in tutti i giorni della sua giorni della sua vita.vita.

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OPEREOPERE• Seneca fu uno spirito universale e la Seneca fu uno spirito universale e la

sua vasta produzione abbraccia i sua vasta produzione abbraccia i campi più svariaticampi più svariati

• Possiamo dividere le sue opere in tre Possiamo dividere le sue opere in tre fasifasi

• 1. ricerca perfezionamento individuale1. ricerca perfezionamento individuale• 2. attività pubblica2. attività pubblica• 3. forzato ritiro finale3. forzato ritiro finale

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OPERE FILOSOFICHEOPERE FILOSOFICHE

• Molte di esse sono state raccolte, dopo la Molte di esse sono state raccolte, dopo la sua morte, in 12 libri di sua morte, in 12 libri di DIALOGHIDIALOGHI su su questioni etiche e filosofiche: scritti questioni etiche e filosofiche: scritti morali, confidenze e dichiarazioni dello morali, confidenze e dichiarazioni dello scrittore al personaggio a cui ogni scritto scrittore al personaggio a cui ogni scritto è dedicato. è dedicato.

• Le singole opere costituiscono (piuttosto Le singole opere costituiscono (piuttosto che dialoghi in senso stretto) trattazioni che dialoghi in senso stretto) trattazioni autonome di aspetti o problemi particolari autonome di aspetti o problemi particolari di etica, nel quadro di un eclettismo di di etica, nel quadro di un eclettismo di propensione propensione stoicastoica (scuola di mezzo") (scuola di mezzo")

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Il problema moraleIl problema morale• Attenzione di S. verso l’interiorità Attenzione di S. verso l’interiorità

dell’uomodell’uomo• Programma della sua filosofia è cercare in Programma della sua filosofia è cercare in

sé per donare agli altrisé per donare agli altri• La necessità di una fratellanza universale La necessità di una fratellanza universale

che deriva dal presupposto che tutti gli che deriva dal presupposto che tutti gli uomini sono ugualiuomini sono uguali

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Il saggio Il saggio • È colui che cerca un equilibrio tra vita È colui che cerca un equilibrio tra vita

pubblica e privatapubblica e privata• Realizza il bene comune anche quando si Realizza il bene comune anche quando si

ritira dalla vita pubblica.ritira dalla vita pubblica.

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Filosofia Filosofia • Eclettismo : non segue una sola corrente di Eclettismo : non segue una sola corrente di

pensieropensiero• Stoicismo, epicureismo, platonismo e Stoicismo, epicureismo, platonismo e

neopitagorismoneopitagorismo• Diatriba cinico-stoica Diatriba cinico-stoica

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Diatriba cinico stoicaDiatriba cinico stoica

• Diàtriba» (greco διατριβή, propriamente «occupazione», anche Diàtriba» (greco διατριβή, propriamente «occupazione», anche «conversazione») è il discorso di propaganda che i filosofi cinici «conversazione») è il discorso di propaganda che i filosofi cinici (appartenenti alla corrente filosofica di derivazione socratica che ebbe (appartenenti alla corrente filosofica di derivazione socratica che ebbe il suo più celebre rappresentante in Diògene di Sinòpe, vissuto dal 400 il suo più celebre rappresentante in Diògene di Sinòpe, vissuto dal 400 al 325 circa) tenevano sulle pubbliche piazze per convertire gli uditori al 325 circa) tenevano sulle pubbliche piazze per convertire gli uditori alle loro idee. Violentemente anticonformisti e provocatori, essi alle loro idee. Violentemente anticonformisti e provocatori, essi interpellavano il pubblico con battute aggressive e taglienti, interpellavano il pubblico con battute aggressive e taglienti, scagliandosi contro i vizi, i pregiudizi, le passioni, e ricorrendo anche, scagliandosi contro i vizi, i pregiudizi, le passioni, e ricorrendo anche, pur di colpire e di scuotere l’uditorio, ad un linguaggio realisticamente pur di colpire e di scuotere l’uditorio, ad un linguaggio realisticamente crudo e triviale. La diàtriba fu messa per iscritto e divenne un genere crudo e triviale. La diàtriba fu messa per iscritto e divenne un genere letterario con Bione di Boristene (attivo nella prima metà del III secolo letterario con Bione di Boristene (attivo nella prima metà del III secolo a. C.), delle cui opere non si è conservato quasi nulla; un po’ meglio a. C.), delle cui opere non si è conservato quasi nulla; un po’ meglio conosciamo le diàtribe di Telete (seconda metà del II secolo a.C.).conosciamo le diàtribe di Telete (seconda metà del II secolo a.C.).

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Diatriba cinico stoica Diatriba cinico stoica • Caratteristiche della produzione diatribica erano l’impostazione Caratteristiche della produzione diatribica erano l’impostazione

spiccatamente divulgativa e propagandistica, risalente appunto spiccatamente divulgativa e propagandistica, risalente appunto all’usanza della predicazione popolare praticata dai filosofi itineranti all’usanza della predicazione popolare praticata dai filosofi itineranti cinici e stoici, e l’esclusiva considerazione dei problemi morali (con il cinici e stoici, e l’esclusiva considerazione dei problemi morali (con il rifiuto della fisica e della logica, giudicate inutili), affrontati con grande rifiuto della fisica e della logica, giudicate inutili), affrontati con grande concretezza in riferimento alle circostanze pratiche della vita quotidiana. concretezza in riferimento alle circostanze pratiche della vita quotidiana.

• Propri dell’uso diatribico erano anche il tono polemico e provocatorio, il Propri dell’uso diatribico erano anche il tono polemico e provocatorio, il ricorso all’ironia e al sarcasmo per esprimere l’indignazione suscitata ricorso all’ironia e al sarcasmo per esprimere l’indignazione suscitata dalla stoltezza umana e per sferzare energicamente il vizio e il dalla stoltezza umana e per sferzare energicamente il vizio e il malcostume, e la spiccata sentenziosità, con l’inserzione cli aneddoti, malcostume, e la spiccata sentenziosità, con l’inserzione cli aneddoti, battute, risposte memorabili e motti di filosofi illustri, massime, battute, risposte memorabili e motti di filosofi illustri, massime, proverbi, favole.proverbi, favole.

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I 10 titoli in ordine I 10 titoli in ordine cronologicocronologico

• Consolatio ad MarciamConsolatio ad Marciam• De ira (3 libri)De ira (3 libri)• Consolatio ad Helviam matremConsolatio ad Helviam matrem• Consolatio ad PolybiumConsolatio ad Polybium• De brevitate vitaeDe brevitate vitae• De tranquillitate animiDe tranquillitate animi• De constantia sapientisDe constantia sapientis• De vita beataDe vita beata• De providentiaDe providentia• De otioDe otio

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Sono di impostazione Sono di impostazione CONSOLATORIACONSOLATORIA

• tre delle opere filosofiche, scritte tre delle opere filosofiche, scritte durante il confino in Corsicadurante il confino in Corsica

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Il genere consolazioneIl genere consolazione• La consolazione è un’opera in La consolazione è un’opera in

prosa, nasce dalle orazioni funebri prosa, nasce dalle orazioni funebri greche, è un’ esaltazione del greche, è un’ esaltazione del defunto e il fine è quello di defunto e il fine è quello di consolare l’uomo della paura della consolare l’uomo della paura della morte.morte.

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Consolatio ad MarciamConsolatio ad Marciam

• Seneca consola Marcia, figlia dello Seneca consola Marcia, figlia dello storico Cremuzio Cordo, che storico Cremuzio Cordo, che piangeva la morte di un figlio.piangeva la morte di un figlio.

• Il filosofo la esorta a mostrarsi forte Il filosofo la esorta a mostrarsi forte nelle avversità e nel dolore, e le nelle avversità e nel dolore, e le ricorda che la morte è la legge ricorda che la morte è la legge della vita.della vita.

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Consolatio ad Helviam Consolatio ad Helviam matremmatrem

• Seneca conforta la madre affranta Seneca conforta la madre affranta dal dolore per l’esilio del figlio, dal dolore per l’esilio del figlio, ricordandole che i beni eterni e ricordandole che i beni eterni e inalienabili (la natura, il nostro inalienabili (la natura, il nostro spirito) sono ovunque con noi.spirito) sono ovunque con noi.

• Il saggio è cittadino del mondo Il saggio è cittadino del mondo perché il suo spirito abita il mondo.perché il suo spirito abita il mondo.

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Consolatio ad Polybium Consolatio ad Polybium

• considerata la “macchia” di Senecaconsiderata la “macchia” di Seneca• Confortando l’influente liberto di Confortando l’influente liberto di

Claudio per la morte del fratello, S. Claudio per la morte del fratello, S. si dilunga in adulazioni verso si dilunga in adulazioni verso l’imperatore con la speranza di l’imperatore con la speranza di ottenere la revoca della relegatioottenere la revoca della relegatio

• (qualcuno giudica il tono ironico…)(qualcuno giudica il tono ironico…)

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Gli altri dialoghi…Gli altri dialoghi…

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De ira De ira (41 d.C.?, (41 d.C.?, dedicato al fratello dedicato al fratello Novato):Novato):

• è un trattato di psicologia in 3 libri, una sorta è un trattato di psicologia in 3 libri, una sorta di fenomenologia delle passioni umane:di fenomenologia delle passioni umane:

• si analizzano i meccanismi di origine e i modi si analizzano i meccanismi di origine e i modi per inibirle e controllarle.per inibirle e controllarle.

• L’ira è considerata come la causa di tutti i maliL’ira è considerata come la causa di tutti i mali• L’animo è come il mare e l’ira è come un’onda L’animo è come il mare e l’ira è come un’onda

bisogna evitare che essa si ingrossi e arriva bisogna evitare che essa si ingrossi e arriva sulla riva e travolga tutto allora bisogna sulla riva e travolga tutto allora bisogna spezzettarla.spezzettarla.

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Compito della filosofiaCompito della filosofia• Questo è il compito della Questo è il compito della

filosofia , fornire gli filosofia , fornire gli strumenti perché si possano strumenti perché si possano distinguere le passioni , distinguere le passioni , individuare i loro individuare i loro movimenti così da non movimenti così da non travolgere l’animo.travolgere l’animo.

• L’animo è il mare unione di L’animo è il mare unione di passione e ragione i suoi passione e ragione i suoi movimenti sono dominabili movimenti sono dominabili dall’agire del filosofo.dall’agire del filosofo.

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De brevitate vitaeDe brevitate vitae (a (a Paolino, prefetto Paolino, prefetto dell’annona): dell’annona):

• vi sono trattati i temi del tempo, della sua vi sono trattati i temi del tempo, della sua fugacità e dell'apparente brevità della vita: fugacità e dell'apparente brevità della vita: la condizione umana ci sembra tale solo la condizione umana ci sembra tale solo perché noi non sappiamo afferrare l'essenza perché noi non sappiamo afferrare l'essenza della vita, e la disperdiamo in occupazioni della vita, e la disperdiamo in occupazioni futili.futili.

• Si distinguono i sapientes che sanno usare il Si distinguono i sapientes che sanno usare il tempo e gli occupati che lo sprecano alla tempo e gli occupati che lo sprecano alla ricerca della ricchezza, della fama e del ricerca della ricchezza, della fama e del successo politico.successo politico.

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De tranquillitate animi De tranquillitate animi (62 (62 d.C.?):d.C.?):

• trilogia dedicata all'amico Sereno trilogia dedicata all'amico Sereno • S. cerca una mediazione tra l'S. cerca una mediazione tra l'otiumotium contemplativo e contemplativo e

l'impegno del l'impegno del civiscivis romano, suggerendo una romano, suggerendo una posizione intermedia tra posizione intermedia tra neoteroineoteroi (Catullo) e (Catullo) e Cicerone. Cicerone.

• Il comportamento dell'intellettuale deve essere Il comportamento dell'intellettuale deve essere rapportato alle condizioni politiche: la scelta di una rapportato alle condizioni politiche: la scelta di una vita totalmente appartata può essere resa necessaria vita totalmente appartata può essere resa necessaria da una grave posizione politica, che costringe il da una grave posizione politica, che costringe il saggio a rifugiarsi nella solitudine contemplativa. In saggio a rifugiarsi nella solitudine contemplativa. In tal caso dovrà costituire un modello con l’esempio e tal caso dovrà costituire un modello con l’esempio e la parola.la parola.

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De constantia sapientisDe constantia sapientis• il il vir sapiensvir sapiens, ,

secondo il principio secondo il principio stoico, non può stoico, non può essere toccato essere toccato dalle avversità, dalle avversità, perché la perché la virtus virtus lo lo rende invulnerabile rende invulnerabile e imperturbabilee imperturbabile

Page 28: Lucio Anneo Seneca

De vita beata De vita beata (58 d.C.?, (58 d.C.?, dedicato al fratello dedicato al fratello Novato):Novato):

• Si difende dalle accuse di incoerenza tra scelta Si difende dalle accuse di incoerenza tra scelta filosofica e possesso di ricchezzafilosofica e possesso di ricchezza

• esamina il problema della ricchezza e dei piaceri esamina il problema della ricchezza e dei piaceri (nei quali non si trova l'essenza della felicità)(nei quali non si trova l'essenza della felicità)

• se è vero che il saggio sa vivere secondo natura, se è vero che il saggio sa vivere secondo natura, saggezza e ricchezza non sono necessariamente saggezza e ricchezza non sono necessariamente antitetiche antitetiche

• l'importante non è non possedere ricchezze, ma l'importante non è non possedere ricchezze, ma non farsi possedere da esse. non farsi possedere da esse.

• S. legittima l'uso della ricchezza se questa si rivela S. legittima l'uso della ricchezza se questa si rivela funzionale alla ricerca della virtù.funzionale alla ricerca della virtù.

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De Providentia( 62 De Providentia( 62 d.C.?): d.C.?):

• vi si espone la tesi (opposta a quella vi si espone la tesi (opposta a quella epicurea), che tende a giustificare la epicurea), che tende a giustificare la constatazione di una sorte che sembra constatazione di una sorte che sembra spesso premiare i malvagi e punire gli spesso premiare i malvagi e punire gli onesti: è solo la volontà divina che vuole onesti: è solo la volontà divina che vuole mettere alla prova i buoni ed attestarne la mettere alla prova i buoni ed attestarne la virtù. virtù.

• Il Il sapienssapiens stoico realizza la sua natura stoico realizza la sua natura razionale nel riconoscere il posto che il razionale nel riconoscere il posto che il logoslogos gli ha assegnato nell'ordine cosmico, gli ha assegnato nell'ordine cosmico, accettandolo serenamente.accettandolo serenamente.

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De otio De otio ( 62 d.C. ?)( 62 d.C. ?)

• Elogio convinto della vita Elogio convinto della vita contemplativa, probabilmente contemplativa, probabilmente legato alle vicende biografiche legato alle vicende biografiche di S., costretto a ritirarsi di S., costretto a ritirarsi dall’impegno politicodall’impegno politico

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Altre opere filosoficheAltre opere filosofiche

II FASEImpegno politico di Seneca accanto a Nerone

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De clementia, De clementia, (55 d.C., 3 libri (55 d.C., 3 libri dedicati a Nerone):dedicati a Nerone):

• riguarda l'amministrazione della giustizia e il riguarda l'amministrazione della giustizia e il governo dello stato; è, cioè, un'indicazione al governo dello stato; è, cioè, un'indicazione al giovane imperatore per un programma politico di giovane imperatore per un programma politico di equità e moderazione (S. non mette in equità e moderazione (S. non mette in discussione le forme monarchiche del governo, discussione le forme monarchiche del governo, conformi alla concezione stoica di un ordine conformi alla concezione stoica di un ordine cosmico governato dal logos). cosmico governato dal logos).

• Il problema è quello di avere un buon sovrano, Il problema è quello di avere un buon sovrano, che in un regime di potere assoluto potrà far leva che in un regime di potere assoluto potrà far leva soltanto sulla sua soltanto sulla sua coscienza coscienza per non far sfociare per non far sfociare nella tirannide il proprio governo. nella tirannide il proprio governo.

• La clemenza è la La clemenza è la filantropica benevolenzafilantropica benevolenza con cui con cui il sovrano dovrà rivolgersi ai sudditi.il sovrano dovrà rivolgersi ai sudditi.

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Ancora sul Ancora sul De clementia:De clementia:• La clemenza è la virtù che dovrà informare i La clemenza è la virtù che dovrà informare i

suoi rapporti con i sudditi, per ottenere la loro suoi rapporti con i sudditi, per ottenere la loro benevolenza e il loro appoggio. benevolenza e il loro appoggio.

• E' evidente in una concezione di principato E' evidente in una concezione di principato illuminato l'importanza dell'educazione del illuminato l'importanza dell'educazione del principe, e più in generale la funzione della principe, e più in generale la funzione della filosofia come garante e ispiratrice della filosofia come garante e ispiratrice della direzione politica dello stato. direzione politica dello stato.

• La filosofia ha il ruolo di promuovere la La filosofia ha il ruolo di promuovere la formazione morale del sovrano e dell'élite formazione morale del sovrano e dell'élite politica.politica.

Page 34: Lucio Anneo Seneca

De beneficiis De beneficiis (in 7 libri, dedicata (in 7 libri, dedicata a Ebuzio Liberale):a Ebuzio Liberale):

• sulle varie modalità degli atti di beneficenza, sulle varie modalità degli atti di beneficenza, dei legami tra benefattore e beneficiato e dei dei legami tra benefattore e beneficiato e dei doveri che ne conseguono (gratitudine). doveri che ne conseguono (gratitudine).

• S. fa un appello ai doveri della filantropia e S. fa un appello ai doveri della filantropia e della liberalità, nell'intento di instaurare della liberalità, nell'intento di instaurare rapporti sociali più umani e cordiali rapporti sociali più umani e cordiali

• S. vuole codificare la pratica della S. vuole codificare la pratica della CLIENTELACLIENTELA, , intesa come soccorso ai ceti più modesti (non intesa come soccorso ai ceti più modesti (non però la plebe), così da creare legami fra i però la plebe), così da creare legami fra i ricchi e la classe di mezzo, diffondendo ricchi e la classe di mezzo, diffondendo ordine, controllo, stabilità sociale.ordine, controllo, stabilità sociale.– L’opera è terminata nel 64, ma il suo progetto è più L’opera è terminata nel 64, ma il suo progetto è più

antico (si lega al antico (si lega al De clementiaDe clementia))

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OPERE MORALIOPERE MORALI

Page 36: Lucio Anneo Seneca

Epistulae morales ad Lucilium Epistulae morales ad Lucilium (124 lettere in 20 libri, (124 lettere in 20 libri, composte negli ultimi anni di composte negli ultimi anni di vita, tra 61 e 65): vita, tra 61 e 65):

• S. vi riassume la sua filosofia e la sua S. vi riassume la sua filosofia e la sua esperienza, la sua saggezza e il suo dolore: vi esperienza, la sua saggezza e il suo dolore: vi sono esposti i caratteri della filosofia stoica, sono esposti i caratteri della filosofia stoica, con tratti della tradizione diatribica. con tratti della tradizione diatribica.

Page 37: Lucio Anneo Seneca

• Gaio Lucilio fece carriera nonostante le modeste origini; era in Sicilia come procuratore quando S. gli indirizza le sue Epistulae.

• Il suo ruolo è quello del giovane incerto e dubbioso in cammino verso la sapienza, guidato da un maestro a sua volta perfettibile

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Temi:Temi:

• cogitatio mortis cogitatio mortis e vita ultraterrenae vita ultraterrena• fermezza di fronte ai pericoli e alla fermezza di fronte ai pericoli e alla

fortunafortuna• capricci e vizi degli uominicapricci e vizi degli uomini• solitudinesolitudine• distacco dalle cosedistacco dalle cose• perfezionamento asceticoperfezionamento ascetico• significato dell’esistenza e ricerca della significato dell’esistenza e ricerca della

felicitàfelicità

Page 39: Lucio Anneo Seneca

L'opera ci è giunta incompleta e si L'opera ci è giunta incompleta e si può datare al periodo del può datare al periodo del disimpegno politico (61 - 65). disimpegno politico (61 - 65).

• Lo spunto per la composizione di queste Lo spunto per la composizione di queste lettere giunge probabilmente a S. da lettere giunge probabilmente a S. da PlatonePlatone e da e da EpicuroEpicuro (che nelle lettere agli amici (che nelle lettere agli amici raggiunge un alto grado di formazione e di raggiunge un alto grado di formazione e di educazione spirituale)educazione spirituale)

• la scelta del genere epistolare consente un la scelta del genere epistolare consente un tono familiare e colloquiale, volto a tono familiare e colloquiale, volto a persuadere il lettore della bontà dei consigli.persuadere il lettore della bontà dei consigli.

• S. sa rendere l’idea di una continua S. sa rendere l’idea di una continua discussione, inserendo domande e obiezioni discussione, inserendo domande e obiezioni dell’interlocutoredell’interlocutore

Page 40: Lucio Anneo Seneca

Seneca non è un Seneca non è un filosofo filosofo sistematicosistematico

• ma un ma un ricercatore di ricercatore di norme morali norme morali miranti a miranti a formare il formare il saggio e saggio e volte a volte a orientare orientare l’uomo nel l’uomo nel quotidianoquotidiano

Page 41: Lucio Anneo Seneca

Visione di fondo è lo Visione di fondo è lo STOICISMO STOICISMO (conformarsi alla (conformarsi alla naturanatura + obbedire alla + obbedire alla ratioratio) ) ma senza preclusionima senza preclusioni

• coglie elementi anche di altre coglie elementi anche di altre scuole filosofiche (es. aspetti del scuole filosofiche (es. aspetti del pensiero morale epicureo, del pensiero morale epicureo, del medioplatonismo, del pitagorismo)medioplatonismo, del pitagorismo)

• è un esploratore antidogmatico e è un esploratore antidogmatico e apertoaperto

Page 42: Lucio Anneo Seneca

OPERE SCIENTIFICHEOPERE SCIENTIFICHE

Page 43: Lucio Anneo Seneca

i 7 libri delle Naturales i 7 libri delle Naturales quaestiones, dedicati a quaestiones, dedicati a Lucilio: Lucilio:

• trattati scientifici nei quali S. analizza trattati scientifici nei quali S. analizza i fenomeni atmosferici e celesti, dai i fenomeni atmosferici e celesti, dai temporali ai terremoti alle comete. temporali ai terremoti alle comete.

• L’interesse dell’autore per le scienze L’interesse dell’autore per le scienze ritenute parte integrante della ritenute parte integrante della filosofia è legato ad una profonda filosofia è legato ad una profonda istanza moraleistanza morale: liberare gli uomini : liberare gli uomini da vani e superstiziosi terrori.da vani e superstiziosi terrori.

Page 44: Lucio Anneo Seneca

LE 9 TRAGEDIELE 9 TRAGEDIE• (è l’unico corpus di tragedie romane di (è l’unico corpus di tragedie romane di

un certo valore a noi pervenuto)un certo valore a noi pervenuto)• rappresentano l’anello di congiunzione rappresentano l’anello di congiunzione

tra la tragedia greca (Eschilo, Sofocle, e tra la tragedia greca (Eschilo, Sofocle, e soprattutto EURIPIDE) e quella moderna soprattutto EURIPIDE) e quella moderna (Shakespeare, Corneille, Racine, Alfieri)(Shakespeare, Corneille, Racine, Alfieri)

• Seneca usa la Seneca usa la contaminatiocontaminatio (usa diversi (usa diversi modelli per ogni tragedia)modelli per ogni tragedia)

Page 45: Lucio Anneo Seneca

SonoSono cothurnatae, cothurnatae, cioè di cioè di argomento (mitologico) argomento (mitologico) greco:greco: Hercules furens, Hercules furens, Troades, Troades, Phoenissae, Phoenissae, Medea, Medea, Phaedra, Phaedra, Oedipus, Oedipus, Agamemnon, Agamemnon, Thyestes, Thyestes, Hercules Oetaeus.Hercules Oetaeus.

• A Seneca è A Seneca è erroneamente erroneamente attribuita attribuita anche unaanche una praetexta, praetexta, l’Octavia.l’Octavia.

• Ma si allude Ma si allude alla reale alla reale morte di morte di Nerone evento Nerone evento che Seneca che Seneca non poteva non poteva conoscere conoscere perché morto 3 perché morto 3 anni prima.anni prima.

Page 46: Lucio Anneo Seneca

Le tragedie Le tragedie teatro di opposizione o di teatro di opposizione o di

esortazione?esortazione?• Appaiono la forma più idonea per esprimere l’opposizione al Appaiono la forma più idonea per esprimere l’opposizione al

regime (tema dell’esecrazione del tiranno) ma Seneca non è regime (tema dell’esecrazione del tiranno) ma Seneca non è stato mai un oppositore ma soprattutto un educatore per stato mai un oppositore ma soprattutto un educatore per questo i testi hanno lo scopo di ammaestramento moralequesto i testi hanno lo scopo di ammaestramento morale

• sono sentenziose (carattere euripideo)sono sentenziose (carattere euripideo)• domina in esse il gusto per il pauroso e l’orripilantedomina in esse il gusto per il pauroso e l’orripilante• Da ciò ne deriva il dubbio se siano state scritte per la Da ciò ne deriva il dubbio se siano state scritte per la

declamazione o per la recitazione teatrale. Probabilmente le declamazione o per la recitazione teatrale. Probabilmente le tragedie di Seneca erano destinate alla lettura davanti ad un tragedie di Seneca erano destinate alla lettura davanti ad un pubblico selezionato poiché molti delitti efferati avvengono pubblico selezionato poiché molti delitti efferati avvengono in scena e gli autori sono gli stessi tiranni.in scena e gli autori sono gli stessi tiranni.

• Temi affrontati: lo scatenarsi di efferate passioni, lotta fra Temi affrontati: lo scatenarsi di efferate passioni, lotta fra furor e ratio. Interesse per la parola a scapito dell’azione.furor e ratio. Interesse per la parola a scapito dell’azione.

• Lo stile è spesso enfatico, “manierista” in quanto S. imita, Lo stile è spesso enfatico, “manierista” in quanto S. imita, contaminandoli, vari autori augustei (anche nelle forme contaminandoli, vari autori augustei (anche nelle forme metriche) metriche)

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OPERE OPERE SATIRICHESATIRICHE

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Ludus de morte ClaudiiLudus de morte Claudii Divi Claudii apotheòsis per Divi Claudii apotheòsis per saturamsaturamApokolokyntòsysApokolokyntòsys

• una una satira menippeasatira menippea (in (in prosa e versi, su modello di prosa e versi, su modello di quelle di Varrone Reatino) quelle di Varrone Reatino) sull'apoteosi dell'imperatore, sull'apoteosi dell'imperatore, qui parodizzata (= qui parodizzata (= “zucchificazione di Claudio”)“zucchificazione di Claudio”)

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Il LudusIl Ludus

• narra la morte di Claudio e la sua ascesa narra la morte di Claudio e la sua ascesa all'Olimpo nella vana pretesa di essere all'Olimpo nella vana pretesa di essere assunto fra gli dei, i quali invece lo assunto fra gli dei, i quali invece lo condannano agli inferi dove finisce schiavo condannano agli inferi dove finisce schiavo del nipote Caligola e del liberto Menandro: del nipote Caligola e del liberto Menandro: un contrappasso per chi ha riempito di un contrappasso per chi ha riempito di liberti il governo romano. liberti il governo romano.

• E’ inoltre condannato a giocare E’ inoltre condannato a giocare eternamente a dadi (sua passione) con un eternamente a dadi (sua passione) con un bossolo sfondato.bossolo sfondato.

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Secondo lo storico Dione Cassio Secondo lo storico Dione Cassio Apokolokýntosis è il titolo greco Apokolokýntosis è il titolo greco dell'opera = "deificazione di una zucca"dell'opera = "deificazione di una zucca"

• La satira assume spesso toni parodisticamente solenni, La satira assume spesso toni parodisticamente solenni, aspetti coloriti e situazioni fortemente ironiche a scapito aspetti coloriti e situazioni fortemente ironiche a scapito del poco amato imperatore Claudio del poco amato imperatore Claudio – (tipica opposizione stoica al potere arbitrario ed incontrollato,(tipica opposizione stoica al potere arbitrario ed incontrollato,– ma anche ostilità della classe dominante per certi aspetti della ma anche ostilità della classe dominante per certi aspetti della

politica di Claudio – estensione cittadinanza – potere concesso ai politica di Claudio – estensione cittadinanza – potere concesso ai liberti), liberti),

• mentre con gioia viene salutato l’avvento al potere di mentre con gioia viene salutato l’avvento al potere di Nerone. Nerone.

• Un'opera simile contrasta con la Un'opera simile contrasta con la laudatio funebrislaudatio funebris dell'imperatore morto scritta dallo stesso S. per Nerone, dell'imperatore morto scritta dallo stesso S. per Nerone, e fa nascere qualche dubbio sulla sua autenticità.e fa nascere qualche dubbio sulla sua autenticità.

Page 51: Lucio Anneo Seneca

Lo stile: critiche degli Lo stile: critiche degli antichiantichi

• Per Caligola S. scrive “costruzioni di sabbia Per Caligola S. scrive “costruzioni di sabbia senza cemento”: senza cemento”: HARENA SINE CALCEHARENA SINE CALCE

• Per Quintiliano lo stile di S. è pericoloso, pieno di Per Quintiliano lo stile di S. è pericoloso, pieno di seducenti difetti (Inst.Or., X,1, 125)seducenti difetti (Inst.Or., X,1, 125)

• Viene criticato anche da Frontone e Gellio per la Viene criticato anche da Frontone e Gellio per la mancanza di armonia e simmetria.mancanza di armonia e simmetria.

• Lo stile spezzato, paratattico e asindetico riflette Lo stile spezzato, paratattico e asindetico riflette i conflitti interiori e le contraddizioni sociali che i conflitti interiori e le contraddizioni sociali che sono oggetto della riflessione di Seneca.sono oggetto della riflessione di Seneca.

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Seneca è un innovatoreSeneca è un innovatore

Il lessico è colloquiale, con immissioni Il lessico è colloquiale, con immissioni letterarie e citazioni di autore.letterarie e citazioni di autore.La sua frase è volutamente La sua frase è volutamente spezzata, spezzata, breve, variabreve, varia,,ma per questo ma per questo incisiva, viva, incisiva, viva, palpitantepalpitante: va al cuore dell’idea da : va al cuore dell’idea da esprimere, rompendo gli schemi della esprimere, rompendo gli schemi della tradizione.tradizione.

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Il pensiero filosoficoIl pensiero filosofico

Page 54: Lucio Anneo Seneca

Sapiens e graduale itinerario Sapiens e graduale itinerario verso la sapienzaverso la sapienza

• Spirito pragmaticoSpirito pragmatico• La vera saggezza non è il disprezzo di gioie e La vera saggezza non è il disprezzo di gioie e

dolori ma il dominio sulle passionidolori ma il dominio sulle passioni• Autocontrollo e trionfo sulle passioniAutocontrollo e trionfo sulle passioni• Essere parte del logos, della ratio che regge il Essere parte del logos, della ratio che regge il

mondomondo• Condivisione di tale destino per raggiungere la Condivisione di tale destino per raggiungere la

libertas interiorelibertas interiore

Page 55: Lucio Anneo Seneca

Itinerario verso la Itinerario verso la sapienzasapienza

Page 56: Lucio Anneo Seneca

Il progetto politicoIl progetto politico• Il filosofo come consigliere del principeIl filosofo come consigliere del principe• Da ciò il carattere utopistico e ideale del progetto politico di SenecaDa ciò il carattere utopistico e ideale del progetto politico di Seneca• Ampia riflessione verso la civitas universale e non solo verso la Ampia riflessione verso la civitas universale e non solo verso la

repubblica.repubblica.• Seneca non mira a modificare la società ma pone la questione in Seneca non mira a modificare la società ma pone la questione in

termini filosofici e moralitermini filosofici e morali• De clementia è lo sforzo di influire sul principeDe clementia è lo sforzo di influire sul principe• Il progetto politico è ispirato dallo stoicismoIl progetto politico è ispirato dallo stoicismo

Page 57: Lucio Anneo Seneca

L’utopia del de CLEMENTIAL’utopia del de CLEMENTIA• Il principe deve rispondere alla ratio divina della quale è Il principe deve rispondere alla ratio divina della quale è

interprete e ministro sulla terrainterprete e ministro sulla terra• Lo scopo di ogni suo atto è tutelare l’ordine del mondo e Lo scopo di ogni suo atto è tutelare l’ordine del mondo e

l’armonia del logosl’armonia del logos• Il testo è ispirato anche dal modello platonico delle leggi Il testo è ispirato anche dal modello platonico delle leggi

nel creare uno stato ideale dove il filosofo è il consigliere nel creare uno stato ideale dove il filosofo è il consigliere del sovrano illuminatodel sovrano illuminato

• Il fallimento di questa prospettiva porta il filosofo a ritirarsi Il fallimento di questa prospettiva porta il filosofo a ritirarsi nell’otium epicureo.nell’otium epicureo.

Page 58: Lucio Anneo Seneca

Lo stile Lo stile • Stile drammaticoStile drammatico• La cellula stilistica di Seneca e della sua età La cellula stilistica di Seneca e della sua età

è la frase, laè la frase, la sententia sententia;;• nell’epoca di Cesare e di Cicerone era stato nell’epoca di Cesare e di Cicerone era stato

il periodoil periodo• Uno stile anticlassico cioè definito baroccoUno stile anticlassico cioè definito barocco

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Lo stileLo stile• Stile asiano Stile asiano fatto di elementi in conflittofatto di elementi in conflitto• Attenzione ai contenuti quindi uno stile discorsivoAttenzione ai contenuti quindi uno stile discorsivo• Esigenze didattiche uso dell’imperativo, obiezioni Esigenze didattiche uso dell’imperativo, obiezioni

all’allievo, anafore, antitesi, variatio, metafore, analogie, all’allievo, anafore, antitesi, variatio, metafore, analogie, figure etimologiche ecc.figure etimologiche ecc.

• Lo stile si pone al servizio dei contenutiLo stile si pone al servizio dei contenuti• Tema della libertà interiore quindi forme riflessiveTema della libertà interiore quindi forme riflessive• Inquietudine e ansie stile nervoso e barocco.Inquietudine e ansie stile nervoso e barocco.

Page 60: Lucio Anneo Seneca

Esempi di stileEsempi di stile• Anafora e antitesi:Anafora e antitesi:• Servi sunt: immo homines. Servi sunt: immo contubernales. Servi sunt: immo humiles Servi sunt: immo homines. Servi sunt: immo contubernales. Servi sunt: immo humiles

amici. Servi sunt: immo conserviamici. Servi sunt: immo conservi ( (epep. 47, 1).. 47, 1).• Antitesi avversativa:Antitesi avversativa:• non scholae, sed vitae discimusnon scholae, sed vitae discimus ( (epep. 106, 12).. 106, 12).• BREVITASBREVITAS. Raggiunta tramite:. Raggiunta tramite:• - ellissi del verbo essere in costrutti dove è richiesto;- ellissi del verbo essere in costrutti dove è richiesto;• ESPRESSIVITÀESPRESSIVITÀ. Ottenuta . Ottenuta mediante::• - il lessico: coloritura poetica/drammatica:- il lessico: coloritura poetica/drammatica:• neologismi;neologismi;• prefissi, suffissi, verbi frequentativi, intensivi, ecc.prefissi, suffissi, verbi frequentativi, intensivi, ecc.• uso delle figure retoriche, in particolare il chiasmo, la uso delle figure retoriche, in particolare il chiasmo, la variatiovariatio, la figura etimologica, cara , la figura etimologica, cara

al latino e carissima a Seneca:al latino e carissima a Seneca:• tamquam semper victuri vivitistamquam semper victuri vivitis ( (de brevde brev. 9,4). 9,4)

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• LA LINGUA DELLA PREDICAZIONE, o "movimento dall’interno LA LINGUA DELLA PREDICAZIONE, o "movimento dall’interno all’esterno": all’esterno":

• - tono parenetico- tono parenetico• - interrogative retoriche, esclamative- interrogative retoriche, esclamative• - ripresa di un concetto per esaminarlo da tutti i punti di vista- ripresa di un concetto per esaminarlo da tutti i punti di vista• - anafora (semplice, polittotica, di una parola, di una frase; con chiasmo, con - anafora (semplice, polittotica, di una parola, di una frase; con chiasmo, con

climax, asindetica)climax, asindetica)• - sententia finale, secondo la tecnica epigrammatica; tale tecnica si esprime - sententia finale, secondo la tecnica epigrammatica; tale tecnica si esprime

anche nella brevità,anche nella brevità,• - concisione, concettosità, fulmen in clausula (conclusione a sorpresa):- concisione, concettosità, fulmen in clausula (conclusione a sorpresa):• Non vixit iste, sed in vita moratus est, nec sero mortuus est, sed diu (ep. 93, 3).Non vixit iste, sed in vita moratus est, nec sero mortuus est, sed diu (ep. 93, 3).• Osserva l’abbreviazione dell’ultimo colon del periodo: l’ultimo membro tende Osserva l’abbreviazione dell’ultimo colon del periodo: l’ultimo membro tende

ad essere il più breve, violando la legge dei cola crescenti tipica della prosa ad essere il più breve, violando la legge dei cola crescenti tipica della prosa classica, e può arrivare al monosillabo:classica, e può arrivare al monosillabo:

• nec speraveris sine desperatione nec desperaveris sine spe.nec speraveris sine desperatione nec desperaveris sine spe.

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LA LINGUA DELL’INTERIORITÀLA LINGUA DELL’INTERIORITÀ, , o "movimento dall’esterno all’interno":o "movimento dall’esterno all’interno":

--

• tono intimistico, afflato mistico-religioso:tono intimistico, afflato mistico-religioso:• uso di preposizioni particolari, come uso di preposizioni particolari, come intusintus o o intraintra, più , più

espressive del comune espressive del comune inin::• l’interiorità come possesso, con ricorso alla lingua l’interiorità come possesso, con ricorso alla lingua

giuridica:giuridica:• Ita fac, mi Lucili, vindica te tibiIta fac, mi Lucili, vindica te tibi ( (epep. 1,1);. 1,1);• l’interiorità come rifugio:l’interiorità come rifugio:• Recede in te ipsum, quantum potesRecede in te ipsum, quantum potes ( (epep. 7, 8);. 7, 8);

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Sintesi del pensieroSintesi del pensiero• Seneca è un eclettico pensatore stoico, nel De Brevitate Vitae afferma: Seneca è un eclettico pensatore stoico, nel De Brevitate Vitae afferma:

"Ci è consentito disputar con Socrate, dubitare con Carneade, riposar con Epicuro, vincer la natura "Ci è consentito disputar con Socrate, dubitare con Carneade, riposar con Epicuro, vincer la natura umana con gli Stoici, trascenderla coi Cinici. Poichè la natura ci permette di entrare in comune con umana con gli Stoici, trascenderla coi Cinici. Poichè la natura ci permette di entrare in comune con ogni età, perchè non dovremmo, movendo da questo esiguo e caduco tratto di tempo, dedicarci con ogni età, perchè non dovremmo, movendo da questo esiguo e caduco tratto di tempo, dedicarci con tutta l'anima a quelle cose che sono immense, che sono eterne, cui partecipiamo insieme con gli spiriti tutta l'anima a quelle cose che sono immense, che sono eterne, cui partecipiamo insieme con gli spiriti migliori?". migliori?".

• Lo stoicismo vede nella razionalità universale che plasma la materia "l'anima del mondo".Lo stoicismo vede nella razionalità universale che plasma la materia "l'anima del mondo".Seneca considera Dio non solo natura, uscendo così dal dogma panteistico stoico. "Dio è vicino a noi, Seneca considera Dio non solo natura, uscendo così dal dogma panteistico stoico. "Dio è vicino a noi, - egli scrive - è con noi, è dentro di noi; uno spirito santo risiede in noi, osservatore e custode delle - egli scrive - è con noi, è dentro di noi; uno spirito santo risiede in noi, osservatore e custode delle nostre azioni; e noi dobbiamo vivere con gli uomini come se Dio ci vedesse e parlare con Dio come nostre azioni; e noi dobbiamo vivere con gli uomini come se Dio ci vedesse e parlare con Dio come se gli uomini ci ascoltassero".se gli uomini ci ascoltassero".

• Seneca sottolinea il dualismo tra anima e corpo più di quanto lo stoicismo lo affermi, poiché evoca Seneca sottolinea il dualismo tra anima e corpo più di quanto lo stoicismo lo affermi, poiché evoca dottrine medioplatoniche.dottrine medioplatoniche.Per Seneca la coscienza, cioè la conoscenza del bene e del male, è il giudice interiore e infallibile Per Seneca la coscienza, cioè la conoscenza del bene e del male, è il giudice interiore e infallibile dell'uomo; inoltre egli scopre e dà un'autonomia alla volontà che agisce indipendentemente dalla dell'uomo; inoltre egli scopre e dà un'autonomia alla volontà che agisce indipendentemente dalla conoscenza del bene e del male, in quanto l'uomo èconoscenza del bene e del male, in quanto l'uomo è peccatore peccatore per sua natura. per sua natura.

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Per Seneca la coscienza, cioè la conoscenza del bene e del male, è il giudice interiore e infallibile dell'uomo; inoltre egli scopre e dà un'autonomia alla volontà che agisce indipendentemente dalla conoscenza del bene e del male, in quanto l'uomo è peccatore per sua natura. Ciò lo porta in contrasto con il pensiero stoico e greco, che concretizza nella figura del saggio il simbolo della possibilità per l'uomo di raggiungere la perfezione. Per Seneca, invece, la figura del saggio è solo ideale, è un valore deontologico. La virtù è il vero valore e la vera nobiltà dell'uomo. Per lo stoicismo la ragione umana è il momento della ragione cosmica che non può essere compresa da un giudice singolo e mortale.Seneca segue la legge cosmica universale tradizionale del pensiero stoico della parità dei diritti e della solidarietà umana."La schiavitù - egli scrive - non esiste nella natura umana, come non esiste la nobiltà: queste condizioni sono dovute o all'ingiustizia o alla fortuna". Per Seneca la filosofia è la via per il sommo bene, essa "splende per tutti"; la sua è una ricerca di vita autentica perché la sua filosofia si vive intimamente come intimamente l'uomo vive il rapporto con Dio; è una ricerca del principio universale, di quel Dio che pure all'uomo non è estraneo.Il suicidio è visto da Seneca come scelta privilegiata rispetto all'asservimento alle passioni, è visto quindi come liberazione e annullamento da ciò che imprigiona l'uomo:"L'uomo forte e saggio non deve fuggire dalla vita, deve uscirne; e soprattutto egli eviterà quella passione troppo comune, la libidine della morte." Ecco cosa evoca Seneca ad un uomo distante secoli: che là dove il pensiero umano comincia a distaccarsi da una coscienza ancora naturale, o meglio non elaborata, comincia pure a brillare nel regno delle idee il concetto del bene e del male, ossia la ricerca della virtù.

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La nuova coscienza comportò che l'uomo potesse scegliersi il proprio destino e porsi in una condizione privilegiata rispetto alle sue stesse passioni, alle sue stesse pulsioni e quindi al suo istinto. L'uomo stoico crea un ordine per riaversi dall'indeterminazione caotica del proprio esistere; è ancora ignaro del lungo processo a cui pure partecipa; ma è proprio il suo atteggiamento di autentica e rigorosa ricerca ciò che permette all'uomo di oggi di riconoscerlo ancora vivo ed attuale.