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Luca 7

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Luca 7: accoglienza di Gesù

Lc 7, 1-10: guarigione del servo del centurione

Lc 7, 11-17: risurrezione del figlio della vedova di Nain

Lc 7,18-35: Giovanni BattistaLc 7, 36-50: peccatrice perdonata

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Lc 7, 1-10: guarigione del servo del centurione

1Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, Gesù entrò in Cafàrnao. 2Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro.

3Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 4Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza:

«Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, 5perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».

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6Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli:

«Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; 7per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. 8Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».

9All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 10° gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

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Luca 11-17: risurrezione della vedova di Nain

11In seguito Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. 12Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.

13Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». 14Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». 15Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.

16Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

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Luca 7,18-23: Giovanni18Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose.

Chiamati quindi due di loro, Giovanni 19li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 20Venuti da lui, quegli uomini dissero:

«Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». 21In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.

22Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito:

i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. 23E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

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Luca 7,24-30: testimonianza di Giovanni

24Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di

Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?

25Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. 26Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 27Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

28Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.

29Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. 30Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.

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Luca 7, 31-35: similitudine

31A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? 32È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:

“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,

abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.

33È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. 34È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite:

“Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. 35Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

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Luca 7, 36-50: la donna peccatrice

Incontro di una donna peccatrice con Gesù in casa di Simone fariseo

Dice il sorprendente miracolo dell’amore e della misericordia di Dio attraverso Gesù

Forte contrasto tra la donna peccatrice e il fariseo, e tra Gesù e il fariseo

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Luca 7,36-38: la donna peccatrice36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.

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Introduzione Personaggi:

Gesù al centro Fariseo

I commensali sullo sfondo Una donna peccatrice, senza nome

Dove: in casa del fariseo Tempo: durante un banchetto

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Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.

Gesù accetta l’invito del fariseo

Simbolismo del banchetto: nutrirsi: esigenza elementare ed essenziale della persona,

bisogno primario di ogni giorno per la propria sussistenza Il banchetto elimina l’estraneità, ci rende fratelli semplici

insieme- comunità, condivisione Significa fare attenzione all’altro Spesso per celebrare eventi, riti (significato religioso) Ricevere, ringraziamento per il dono (dipendenza da altro) Al centro c’è la relazione, ma anche la riconciliazione Le donne erano escluse

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Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne

Ecco Donna

conosciuta Peccatrice Venne

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In quel villaggio vi era una prostituta

Le prostitute erano emarginate, vilipese per la loro situazione di peccato e di impurità in cui vivevano

Gesù riconosce che esse insieme ai pubblicani hanno accolto l’invito alla conversione del Battista (“I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. E’ venuto Giovanni e non gli avete creduto; i pubblicani invece e le prostitute gli hanno creduto” Mt 21,31-32)

C’è una possibilità di perdono e di salvezza anche per loro!!!

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Gesti della donnao venne con un vasetto di olio profumato:

ha preparato l’unzione riservata ai capio e fermatasi dietro si rannicchiò: ha vergognao piangendo (part pres) ai piedi di lui cominciò a

bagnarli di lacrime: singhiozzi, solo i piedio poi li asciugava con i suoi capelli:

le donne non dovevano sciogliersi i capellio li baciava e li cospargeva di olio profumato:

non dice parola, solo segni d’amore (Cantico) e di conversione

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Vaso di olio

Questa donna col vasetto di olio, che spesso nella Bibbia è espressione dell’amore, va da Gesù

E va con questo dono di amore, che rappresenta il dono di se stessa

E’ desiderosa di amore: di essere veramente amata

Noi tutti siamo desiderosi di essere amati e di amare, ma non sappiamo amare!!!

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“Si fermò dietro” “Stare dietro” a Gesù indica la sequela Questa donna vuole diventare discepola di Gesù: sta

dietro a tutti quelli che si sentono i primi Si mette dietro a Gesù che è sdraiato verso gli altri Si rannicchia ai suoi piedi comportandosi come una

prostituta Non vuole nascondere la propria immagine, non

vuole dire sono diversa Si accetta per quella che è, e come tale vuole essere

amata da qualcuno in maniera nuova, senza nascondere, ipocritamente, la sua situazione

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Desiderio di cambiare

Ora è in atteggiamento di sequela di Gesù e in questa posizione di sequela comincia a “piangere”

Vuole cambiare vita, essere diversa Questa donna esprime l’amore più totale Non dice nulla, ma è come se parlasse con i suoi gesti

e dicesse: “sono una prostituta, perdonami, ho tanto peccato, voglio cambiare”

Gesù è la prima persona che la riconosce e l’accoglie; che comprende il suo dolore, il suo sentimento, la sua voglia di rinascere

E Gesù l’accoglie in una nuova dimensione di vita

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Reazione dei presenti

Gesù: non risponde non la rifiuta non la respinge

Fariseo, padrone di casa

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Gesù, fonte di relazione

Farsi toccare da una peccatrice, equivaleva diventare impuro e condividere la stessa condizione di peccato

Gesù è posto tra due tipi di umanità: la donna impura e l’uomo puro

Gesù prospetta una via nuova: egli mette al centro l’uomo e la sua vita

Ecco perché frequenta e accoglie persone considerate impure

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Due inviti a confronto

Accetta l’invito del fariseo e anche quello inatteso della donna peccatrice

Tutti e due lo invitano, ma con una differenza

Simone il fariseo lo fa per accertarsi che sia veramente il Messia, è solo curiosità

L’invito della donna invece è più autentico perché è già convinta che quell’uomo di Nazaret è il Messia

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Dialogo con il fariseo Simone39 A quella vista il fariseo

che l’aveva invitato pensò tra sé. “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”.

40 Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, dì pure”.

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Dialogo tra Gesù e il fariseo

Giudizio del fariseo: Su Gesù: se fosse un profeta Sulla donna: è una peccatrice

Gesù: Ho una cosa da dirti

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Parabola del Creditore

“Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta.

Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più? ”.

Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”.

Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”.

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Parabola Descrive il comportamento insolito di un

creditore Condona tutto ai suoi debitori Due debitori: uno cinquanta, l’altro cento

Tutti e due sono debitori Amare: Chi di loro lo amerà di più?

Essere riconoscente Domanda “retorica- rabbinica”: vuole coinvolgere

l’interlocutore “suppongo”: atteggiamento prudente

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44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna?

Sono entrato nella tua casa e

tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i

piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.

45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono

entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.

46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato,

ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.

47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”.

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Applicazione alla donna

Confronto tra fariseo e la donna La donna ha moltiplicato i segni

dell’amore Ha rivelato se stessa, il suo volto con

le lacrime

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Perdono e Amorele sono perdonati i suoi molti peccati,

poiché ha molto amato

Invece quello a cui si perdona poco, ama poco

• Sono perdonati: verbo al perfetto, per dire capovolgimento

• e cambiamento radicale

• “Sono stati portati via”: tutto, situazione nuova

“Ha amato”: aoristo, gesti d’amore conclusi

Allusione al fariseo: Verbi al presente

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Gesù e la donna

48 Poi disse a lei: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”.

49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati? ”.

50 Ma egli disse alla donna:

“La tua fede ti ha salvata; và in pace! ”.

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Gesù perdona

“Ti sono perdonati”: passivo divino, da Dio Perfetto: evento compiuto nel passato, ma con

effetti nel presente Attraverso Gesù: egli attua il perdono di Dio,

da’ alla donna la certezza del perdono Reazione dei commensali: Chi è?

domanda che resta senza risposta, aperta

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“La tua fede ti ha salvata”

La donna ha accolto Gesù nella sua vita ed è cambiata

la salvezza coinvolge tutta la persona

“Va”: da vivere ancora, cammino

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Tratti del fariseo

Convinto di aver accumulato solo meriti

Non si riconosce peccatoreNon ha bisogno di perdonoNon comprende il gesto della donnaResta estraneo alla liturgia del

perdono

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Tratti della donna Raggiunta nell’intimo dalla grazia, risorge

dalle macerie del peccato e si rinnova È una pecorella perduta, smarrita Ha piena coscienza del suo peccato, della

verità di se stessa Ha bisogno di Gesù e del suo perdono Si lascia riconciliare con il suo passato Per vivere un amore puro

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Il brano ci interpella“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con

Dio. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” 2Cor 5,20

• Abbiamo bisogno del perdono, di conversione?• Chi siamo?• Siamo capaci di accogliere come Gesù, di “recuperare rottami

umani per farne capolavori del suo amore”?• Distinguere peccato e peccatore- persona • Etichettiamo le persone• Documento: Riconciliazione e penitenza

– Mondo frantumato– Gesù fonte di misericordia e riconciliazione– Chiesa riconciliata- perdonata– Chiesa riconciliatrice, dona perdono