Lou Courage gennaio 2013

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_Éâ VÉâÜtzx _Éâ VÉâÜtzx _Éâ VÉâÜtzx _Éâ VÉâÜtzx DOVETE DARCI IL DENARO!!! gennaio 2013 In cifre, le scadenze e i soldi dovuti: rinnovo del contratto collettivo nazionale delle coopera- tive 1 gennaio 2012 AUMENTO DI 30 EURO (LORDI) 1 ottobre 2012 AUMENTO DI 20 EURO (LORDI) 1 marzo 2013 AUMENTO DI 20 EURO (SEMPRE LORDI, miseriaccia loro!) elemento retributivo territoriale, nel contratto collettivo nazionale delle cooperative nella busta paga di APRILE 2008 dovrebbero esserci 240 euro nella busta paga di APRILE 2009 dovrebbero esserci 240 euro nella busta paga di APRILE 2010 dovrebbero esserci 240 euro nella busta paga di APRILE 2011 dovrebbero esserci 240 euro nella busta paga di APRILE 2012 dovrebbero esserci 240 euro … e questi soldi li devono a partire dalla busta paga di aprile 2004! CONTROLLATE LE BUSTE PAGA, SE NECESSARIO CHIEDETECI AIUTO, PRENDIAMOCI ASSIEME QUANTO DOVUTO! In questo periodo di crisi strutturale è sempre più evidente come il prelievo di ricchezza segue una traiettoria che vede l'impoverimento dei lavoratori a vantaggio delle banche e della finanza. Prendono i soldi a chi lavora per girarli dove si produce la crisi, sulle borse e sui mercati. Sembra una barzelletta, dove il lupo ci vuole convincere di essere il migliore guardiano delle greggi, ma noi non siamo un gregge, non ci beviamo ogni stronzata, e vogliamo fermare questa rapina. Iniziando dai soldi che ci devono e di cui mai nessuno ci ha detto nulla. Si, perché esiste per i lavoratori a cui è applicato il contratto nazionale delle cooperative, un capitolo che riguarda dei soldi che ci devono ad aprile di ogni anno, si chiama ERT (Elemento Regionale Territoriale), e non sono due lire. L'ERT prevede dal 2003 questo elemento nella quantità di 240 euro l'anno, versato nella busta paga di aprile, da versare a tutti i lavoratori, quale che sia il loro inquadramento e la loro mansione. Per l'anno 2008 avrebbero dovuto versarci 240 euro, nella busta paga di aprile 2009, mentre nella busta paga di aprile 2010 ci toccavano altri 240 euro per l'anno 2009, e così via, sino ad oggi, dove nella busta paga di aprile 2011 avremmo dovuto prendere 240 euro per il 2010, e questi soldi li devono dal 2003. Rivoltare la crisi vuol anche dire prendersi i soldi chi ci spettano e che non ci hanno mai dato. Noi, come lavoratori che si sono organizzati fuori dai sindacati di stato che in accordo con i padroni non ci hanno mai detto nulla, facendo finta di fare i nostri interessi, sceneggiando una contrapposizione inesistente, abbiamo vinto diverse cause per far rispettare questa parte del contratto. In provincia di Cuneo abbiamo ottenuto quanto ci spettava da diverse cooperative, Armonia, Redancia, Valdocco ed altre, ed ora andiamo avanti legati a un'idea di solidarietà che crediamo esista tra i lavoratori. Invitiamo quei lavoratori che non hanno mai preso questi soldi a farsi due conti, perché quattro anni non versati sono già quasi 1000 euro. Vi invitiamo a richiederli e vi aiuteremo in questa richiesta, anche con il supporto di un avvocato se necessario. A differenza dei burocrati sindacali che non lavorano e non sono presenti nel lavoro reale, noi lavoriamo tutta la settimana, proprio come voi, senza una retribuzione e distacchi dal lavoro, e lo facciamo perché convinti che l'unione tra chi lavora possa essere vincente. Contattateci e riprendiamoci assieme i soldi che ci devono.

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autoorganizzazione nell'assistenza

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_Éâ VÉâÜtzx_Éâ VÉâÜtzx_Éâ VÉâÜtzx_Éâ VÉâÜtzx DOVETE DARCI IL DENARO!!!

gennaio 2013

In cifre, le scadenze e i soldi dovuti:

rinnovo del contratto collettivo nazionale delle coopera-

tive

1 gennaio 2012 AUMENTO DI 30 EURO (LORDI) 1 ottobre 2012 AUMENTO DI 20 EURO (LORDI)

1 marzo 2013 AUMENTO DI 20 EURO (SEMPRE LORDI, miseriaccia loro!)

elemento retributivo territoriale, nel contratto collettivo

nazionale delle cooperative

nella busta paga di APRILE 2008 dovrebbero esserci 240 euro

nella busta paga di APRILE 2009 dovrebbero esserci 240 euro

nella busta paga di APRILE 2010 dovrebbero esserci 240 euro

nella busta paga di APRILE 2011 dovrebbero esserci 240 euro

nella busta paga di APRILE 2012 dovrebbero esserci 240 euro

… e questi soldi li devono a partire dalla busta paga

di aprile 2004!

CONTROLLATE LE BUSTE PAGA, SE NECESSARIO CHIEDETECI AIUTO,

PRENDIAMOCI ASSIEME QUANTO DOVUTO!

In questo periodo di crisi strutturale è sempre più evidente come il prelievo di ricchezza segue una traiettoria che vede l'impoverimento dei lavoratori a vantaggio delle banche e della finanza. Prendono i soldi a chi lavora per girarli dove si produce la crisi, sulle borse e sui mercati. Sembra una barzelletta, dove il lupo ci vuole convincere di essere il migliore guardiano delle greggi, ma noi non siamo un gregge, non ci beviamo ogni stronzata, e vogliamo fermare questa rapina. Iniziando dai soldi che ci devono e di cui mai nessuno ci ha detto nulla. Si, perché esiste per i lavoratori a cui è applicato il contratto nazionale delle cooperative, un capitolo che riguarda dei soldi che ci devono ad aprile di ogni anno, si chiama ERT (Elemento Regionale Territoriale), e non sono due lire. L'ERT prevede dal 2003 questo elemento nella quantità di 240 euro l'anno, versato nella busta paga di aprile, da versare a tutti i lavoratori, quale che sia il loro inquadramento e la loro mansione. Per l'anno 2008 avrebbero dovuto versarci 240 euro, nella busta paga di aprile 2009, mentre nella busta paga di aprile 2010 ci toccavano altri 240 euro per l'anno 2009, e così via, sino ad oggi, dove nella busta paga di aprile 2011 avremmo dovuto prendere 240 euro per il 2010, e questi soldi li devono dal 2003. Rivoltare la crisi vuol anche dire prendersi i soldi chi ci spettano e che non ci hanno mai dato. Noi, come lavoratori che si sono organizzati fuori dai sindacati di stato che in accordo con i padroni non ci hanno mai detto nulla, facendo finta di fare i nostri interessi, sceneggiando una contrapposizione inesistente, abbiamo vinto diverse cause per far rispettare questa parte del contratto. In provincia di Cuneo abbiamo ottenuto quanto ci spettava da diverse cooperative, Armonia, Redancia, Valdocco ed altre, ed ora andiamo avanti legati a un'idea di solidarietà che crediamo esista tra i lavoratori. Invitiamo quei lavoratori che non hanno mai preso questi soldi a farsi due conti, perché quattro anni non versati sono già quasi 1000 euro.

Vi invitiamo a richiederli e vi aiuteremo in questa richiesta, anche con il supporto di un avvocato se necessario. A differenza dei burocrati sindacali che non lavorano e non sono presenti nel lavoro reale, noi lavoriamo tutta la settimana, proprio come voi, senza una retribuzione e distacchi dal lavoro, e lo facciamo perché convinti che l'unione tra chi lavora possa essere vincente.

Contattateci e riprendiamoci assieme i soldi che ci devono.

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Rinnovo CCNL COOP SOCIALI 2010 – 2012 Solite elemosine per i lavoratori

Lo scorso 16 dicembre è stato rinnovato il CCNL Coop Sociali. Il contratto era scaduto il 31 dicembre 2009 e interessa circa 300.000 lavoratrici e lavoratori del settore socio educativo - assistenziale - sanitario. Dopo due anni che noi lavoratori di questo settore stavamo aspettando un aumento contrattuale che portasse il nostro stipendio oltre gli esorbitanti 1000 euro mensili possiamo dire che c’è l’abbiamo fatta!! Eccoci con un bell’aumento di 70 euro lordi (per il livello C1) spalmati in ben 14 mesi! Somma per di più dilaziona in 3 tranche. La prima di 30 euro dal 1 gennaio 2012, 20 euro dal 1 ottobre 2012 e 20 euro dal 1 marzo 2013 per andare poi a regime (a contratto già scaduto!). E, ciliegina: nessuna “una tantum” o compenso forfettario per i 24 mesi persi dalla scadenza del CCNL. Elemosine, sì, proprio elemosine. Ma non è tutto qui. Viene: - introdotto l’apprendistato formativo (e questo è certamente l’aspetto peggiore). Sarà infatti possibile assumere apprendisti (sotto i 29 anni) come se dovessero conseguire una qualifica. L'impresa ci guadagnerà dal 10 al 15%, ovviamente a scapito del lavoratore. OSS ed Educatori dovranno la-vorare 18/24 mesi per veder riconosciuti i loro titoli di studio! - introdotto “l’elemento di garanzia retributiva” legato ai risultati conseguiti dall'impresa, da corrispondersi ai lavoratori in assenza di un integrativo, pari ad euro 110 lordi e pagato con la mensilità di maggio 2013, andando ad annullare completamente gli integrativi come l’Ert, la cui erogazione dall’anno scorso ha subito limitazioni ed esoneri per lo stato di crisi in cui versano molte cooperative. In sostanza, da ora in poi non sarà affatto detto che verranno rinnovati i vari Ert regionali (soprattutto in tempi di crisi) né è detto di quanto sarà (se i lor signori non si accordassero in sede di contratto territoriale, in sostituzione dell'Ert potreste vedere 110€ lordi a maggio 2013...sempre che non si ricada in qualche deroga). - inserito nell'articolo 37 un richiamo relativo al mantenimento degli scatti di anzianità nei passaggi diretti per cambi di gestione. Questo è un aspetto positivo, sempre che ci siano i sindacati che lo facciano materialmente valere. Alcune dichiarazioni dopo la firma dell'accordo: CISL FP: “Un ottimo risultato per i lavoratori... un miglioramento salariale significativo” CGIL FP: “Esprimiamo una profonda soddisfazione per la sottoscrizione di un'intesa che apre uno spiraglio di luce nel buio di questa crisi” Confcooperative – LegaCoop: “Accordo innovativo raggiunto con grande senso di responsabilità, a fronte della crisi che investe il Paese”

Vi pare un accordo innovativo, con ottimi risultati, un’intesa che apre spiragli di luce? E allora: mettereste voi la firma su un contratto che ogni volta viene rinnovato con due anni di ritardo, con la perdita degli arretrati, sui già bassi salari dei dipendenti delle cooperative sociali e che non produce aumenti adeguati al costo della vita? La CUB non lo fa, e questo fa sì che poi non le vengano riconosciuti i diritti sindacali in quanto organizzazione non firmataria di contratti nazionali. Non sarebbe invece necessario ribadire il concetto “uguale lavoro uguale salario” e arrivare a una parità con il settore pubblico? L’elemosina non ci interessa. Di questo passo CGIL CISL e UIL ci faranno pagare per lavorare? Cub - Confederazione Unitaria di Base Sindacato di base: non siamo sindacalisti di mestiere, siamo lavoratori che si organizzano!! Cuneo, febbraio 2012

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Governo, capitale e sindacati complici ci riducono in miseria. L’accordo sulla produttività e la competitività sottoscritto il 21 novembre 2012 da padroni, governo cisl, uil e ugl aumenta lo sfruttamento, riduce il salario e prevede deroghe in peggio al contratto nazionale. L’accordo sulla produttività è in continuità con il famigerato protocollo sottoscritto dalle “parti sociali” il 23 luglio 1993 e con gli accordi successivi. Tutto il quadro dell’accordo maschera la contrazione del salario (sia il diretto che l’indiretto) e l’aumento dello sfruttamento della manodopera in nome della produttività e della competitività.

Dopo 3 decenni dovrebbe essere chiaro anche ai sassi che produttività e competitività non dipendono da bassi salari e sfruttamento.

Per aumentare la produttività per ora lavorata serve cambiare produzione, mettere nuovi macchinari, fare innovazione, fare ricerca con la prospettiva di favorire il cambiamento strutturale di questo sistema che così com’e’ non regge. La produttività e’ bassa perché le ore lavorate per occupati in Italia sono le più alte al mondo. Si lavorano molte ore in più rispetto ai lavoratori tedeschi o francesi. La produttività oraria e’ molto bassa per il nanismo delle imprese, perché i macchinari sono obsoleti e/o perché sono in settori a basso contenuto tecnologico meno produttivi rispetto ai competitori.

Il tasso di occupazione da noi e’ estremamente basso. In sintesi: pochi lavoratori, che lavorano molto, in settori che danno scarsi risultati.

Nello specifico l’accordo: Salario. Le rivendicazioni salariali dovranno essere compatibili con le tendenze generali dell’economia, del mercato del lavoro, della concorrenza internazionale e con l’obiettivo di aumentare la produttività e la redditività d’impresa. E’ prevista una riduzione del ruolo del contratto nazionale a favore della contrattazione di secondo livello, con conseguente riduzione delle tutele e protezione del lavoro dovuta alla ridotta estensione della contrattazione decentrata. Una quota della retribuzione fissata col contratto nazionale, sarà trasformata in retribuzione incerta perché variabile e definita in un secondo momento a livello aziendale. Su questa parte di salario è genericamente prevista una defiscalizzazione. Demansionamento. La contrattazione aziendale potrà derogare alle norme esistenti, (contratto nazionale, codice civile art.2103 e Statuto dei Lavoratori), che attualmente impediscono azioni di demansionamento del lavoratore, sia in termini di utilizzo del personale, che di retribuzione. Privacy. Si prevede la possibilità di derogare, in sede contrattuale, a quelle norme di legge che attualmente impediscono alle azienda l'utilizzo di tecnologie atte a controllare i lavoratori durante l’attività lavorativa (videocamere ecc. ecc.). Patto generazionale. L’accordo prevede di “favorire” lavoratori anziani nel passaggio dal lavoro alla pensione. L'obiettivo dichiarato è quello del loro passaggio a part time e assumere lavoratori giovani (a tempo determinato) con un più basso costo per l’impresa. Rappresentanza sindacale. La misurazione della rappresentatività nel settore privato avverrà con i criteri vi-genti nel pubblico e cioè sono rappresentative le organizzazioni che superino almeno la media del 5% tra dele-ghe sindacali e voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie. Il tutto è però rimandato a successivi incontri, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2012. Cala l’occupazione, diminuiscono i salari e di conseguenza i consumi, la produzione industriale, il Pil, e ancora una volta ci recitano l’immonda menzogna che lavorando di più, in meno e con meno salario ci riporteranno sulla strada dello sviluppo; questa ricetta è stata smentita da un trentennio di sacrifici richiesti ed imposti da accordi per lo sviluppo con il consenso dei sindacati complici che hanno solo peggiorato le condizioni dei lavoratori.

Lottiamo e organizziamoci con la CUB per contrastare il continuo peggioramento delle condizioni dei lavoratori e dei ceti popolari rivendicando il diritto al lavoro, al welfare, alla cura, alla salute,

allo studio, alla casa, salari e pensioni adeguati al costo della vita.

Milano 1 dicembre 2012

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Confederazione Unitaria di Base Sanità e Assistenza Cuneo e provincia

Nasce nella provincia di Cuneo, nel 2008,

una nuova federazione del sindacato di base, relativamente al comparto Sanità e Assistenza.

Nasce dal bisogno di alcuni lavoratori di

confrontarsi sulla propria situazione lavorativa nelle cooperative sociali, dove troppo spesso

lavorare può significare trovarsi in situazione di precarietà, riscontrare il mancato rispetto

del contratto collettivo nazionale, lavorare con pessimi contratti di assunzione, soggetti

a ricatto continuo pena il mancato rinnovo, aver problemi nel vedersi riconosciuta la malattia, condizioni di grave carenza di

personale, o tante altre situazioni sgradevoli.

Questo spazio vuol raccogliere esperienze, mettere a confronto situazioni differenti, essere strumento di analisi, di difesa e di raccordo di strategie utili a affrontare

la difficile situazione dei lavoratori della cooperazione sociale

non siamo sindacalisti di mestiere siamo lavoratori

che si organizzano!

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