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DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Bologna, 5 e 12 maggio 2018 1 DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA SEMINARIO ORGANIZZATO DALL’ AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO NELLA REGIONE EMILIA - ROMAGNA E LA CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB) - 2018 GIORNATE SEMINARIALI RIVOLTE AL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE: La lotta attiva agli incendi boschivi. L’organizzazione delle operazioni di spegnimento nelle emergenze per incendio boschivo. La bonifica e altre criticità nell’attività di lotta attiva sul territorio. Cenno ai pareri di prevenzione tecnica antincendio nelle aree di interfaccia ed in zona antropizzata.

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DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

Bologna, 5 e 12 maggio 20181DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

SEMINARIO ORGANIZZATO DALL’ AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILEIL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO NELLA REGIONE EMILIA - ROMAGNA E LA CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB) - 2018GIORNATE SEMINARIALI RIVOLTE AL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE: La lotta attiva agli incendi boschivi. L’organizzazione delle operazioni di spegnimento nelle emergenze per incendio boschivo. La bonifica e altre criticità nell’attività di lotta attiva sul territorio. Cenno ai pareri di prevenzione tecnica antincendio nelle aree di interfaccia ed in zona antropizzata.

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Legge 21 novembre 2000, n. 353 -Legge - quadro in materia di incendi boschivi.Art. 7 - Lotta attiva contro gli incendi boschiviComma 1. Gli interventi di lotta attiva contro

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Comma 1. Gli interventi di lotta attiva controgli incendi boschivi comprendono le attività diricognizione, sorveglianza, avvistamento,allarme e spegnimento con mezzi da terra eaerei.

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Modello di intervento del Piano AIB 2017-2021: 5.1.8 - Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civileAllarme, contenimento, spegnimento e bonifica

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Allarme, contenimento, spegnimento e bonificaConcorre, con volontari opportunamente formati ed equipaggiati e sotto la Direzione del DOS, all'attività di spegnimento a terra. Mette a disposizione squadre di spegnimento a terra per l’attività di contenimento, spegnimento e soprattutto di bonifica, ….. Le citate squadre vengono inviate sugli incendi boschivi, previa autorizzazione della SOUP/COR/funzionario regionale reperibile …. . Individua per ogni squadra di spegnimento il caposquadra che è tenuto ad eseguire gli incarichi affidatigli dal DOS anche per il tramite di un “volontario coordinatore AIB” nel caso di incendi complessi in cui intervengano più squadre. Il caposquadra è responsabile dell’attività del personale, dell’efficienza dei DPI, dei mezzi e delle attrezzature della propria squadra.

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DOS in posto: VVF

Capi Squadra -Capi Partenza Mezzi Aerei Elicotteri VVF

Direttore delle operazioni di spegnimento a terra – DOS in Posto

Volontario coordinatore AIBcon RADIO

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VVF Squadre AIB

e altre partenzeVolontari

Squadre AIB

Capi PartenzaCapiSquadra

Elicotteri VVF in convenzione

regionalee

MEZZI AEREI DEL COAU

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Volontario coordinatore AIBcon RADIO

…. il caposquadra che è tenuto ad eseguire gli incarichi affidatigli dal DOS anche per il tramite di un “Volontario Coordinatore AIB” nel caso di incendi complessi in cui intervengano più squadre …. E’ fondamentale per la sicurezza che il Volontario coordinatore sia messo in

Rapporti con il DOS: le radio e l’ubicazione

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Volontario coordinatore sia messo in condizioni di dialogare via radio con tutte le squadre di Volontari regionali AIB operanti, anche se afferenti a diverse province o Associazioni o Enti Importante poter ubicare le squadre (GPS o Radio)

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Per INCENDIO BOSCHIVO si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.

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CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNAIncendio invernale in Piemonte – Foto PD Massimo Mattioli

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Curve di livello

Incendio principale

Lingua secondaria

Legenda:Anche in corso d’evento la bonifica – controllo è fondamentale

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Lingua secondaria

Vie di fugaXSquadra

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L‘ evoluzione degli incendi e l’ attività di spegnimento sono determinata da tre fattori:

L’unica variabile su cui si può intervenire facilmente è la Vegetazione (Modelli di combustibile)

CaloreCondiz. meteorologiche (temp., sole, vento)

Tratto da Pyne - “Vestal fire...” (1997), modificato e semplificato.CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

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Per INCENDIO BOSCHIVO si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.

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Fasi di sviluppo di un incendio boschivo1. Fase iniziale di crescita:

• intensità bassa• velocità ridotta; • NO preriscaldamento;• radente;• attacco diretto a terra possibile ed efficace.2. Fase di transizione: • intensità aumenta; • velocità aumenta – moti convettivi;• SI preriscaldamento;

IMPORTANZA DELL’AVVISTAMENTO

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• SI preriscaldamento;• può evolvere in chioma se vi è combustibile aereo - torching;• attacco diretto a terra raramente possibile (coda – fianchi) – necessità mezzi aerei.3. Fase finale: • intensità massima; • velocità aumenta – colonne convettive – spotting - vortici;• SI forte preriscaldamento;• di chioma (anche indipendente) se vi è combustibile aereo;• attacco diretto a terra impossibile o poco efficace – necessità di attacco

diretto/indiretto con mezzi aerei – strategia contrasto a medio lungo termine.4. Fase di decadimento:• riduzione intensità e ritorno allo stadio di incendio radente.

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DOS in posto: valuta la necessità dell’ intervento, fornisce le informazioni necessarie

Attivazione di aerei ed elicotteri del COAU

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intervento, fornisce le informazioni necessarie a compilare la scheda di richiesta di intervento aereo, inviandole, anche per il tramite del C.P. (SO–115) alla SO-DIR e alla SOUP.

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I mezzi aerei del COAU nella lotta attiva contro gli incendi boschivi

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Portata: 6000 litri, ma fonte idrica di grande dimensione (mare o grandi laghi)

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Importante prevedere esercitazioni di installazione delle vasche per l’approvvigionamento idrico dell’elicottero (riduzione tempi di rotazione).

I mezzi aerei regionali nella lotta attiva contro gli incendi boschivi

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Nei Comuni più a rischio di incendi boschivi è utile individuare preventivamente più siti idonei al posizionamento delle vasche.Necessaria una vicina fonte idrica (Idrante o laghetto permanente).

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Per la presenza dei mezzi aerei nella lotta attiva contro gli incendi boschivi, occorre che tutti vengano informati che non è possibile utilizzare i DRONI

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non è possibile utilizzare i DRONI nella zona dell’incendio (tranne che se diretti dal DOS VVF).

Possibili controlli sul posto da parte della Polizia Municipale e dei CC-Forestali

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Il Volontariato AIB e la lotta attiva

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNASchema tratto da "Manuale Operativo per la lotta contro gli incendi boschivi" - P. Domenichini e B. Castiglia - Erga Ed.

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Dimensionamento delle squadre a terra impegnate:Dipende fortemente dai mezzi utilizzati: Senza acqua – SQUADRE NUMEROSE – altrimenti attività di attacco (diretto o indiretto) vengono realizzate troppo lentamente. Con acqua – SQUADRE DI MINORI DIMENSIONI – limite

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Con acqua – SQUADRE DI MINORI DIMENSIONI – limite legato alla quantità di acqua utilizzabile (portata e tempo-durata).

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Lavoro di squadra

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A volte i mezzi del volontariato AIB regionale sono intervenuti in aree che altri mezzi (ad es. VF) non riuscivano a raggiungere per le dimensioni maggiori.Fondamentale raccordarsi con il DOS VVF per far alimentare tali mezzi, in continuo, da altri mezzi in appoggio per l’approvvigionamento idrico.

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“Le attrezzature manuali che fannoparte della tradizione antincendio sonovia via meno usate: questa tendenzaconsegue alla sempre minore

Mezzo di lotta molto utile per molti incendi di medio bassa intensità dell’Emilia-Romagna

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Immagini e citazione tratte da “Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento degli Incendi Boschivi: Manuale Tecnico” a cura di Corpo Forestale dello Stato e Università degli Studi della Basilicata, di Vittorio Leone - Giovanni Bovio - Giancarlo Cesti - Raffaella Lovreglio - Roma 2008, a sua volta estratta da Beaver, op. ivi cit.).

consegue alla sempre minoreaccettazione dello sforzo fisico e non èlegata all’introduzione di dispositivi piùefficaci. Infatti, questi dispositivi, se purmolto semplici, sono insostituibilinell’estinzione nel bosco, dove si puòarrivare solo a piedi”.

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Importante prevedere delle esercitazioni congiunte nei Comuni più a rischio: conoscenza del territorio.Nella foto, esercitazione effettuata dal Volontariato sotto la direzione del C.N.VV.F. – C.P. RE.

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Foto. Comando Stazione Forestale di Ferriere (PC)CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

Importante prevedere delle esercitazioni nei Comuni più a rischio: conoscenza del territorio.

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Fuochi di tipo A: solidi con braciBonifica:1) spegnere le braci lungo l’intero perimetro dell’incendio e in tutte le aree dove si teme che il fuoco si propaghi attraverso gli apparati radicali2) ceppaie che restano a bruciare:successivamente all’intervento sul successivamente all’intervento sul perimetro dell’incendio, anche al fine di ridurre il rischio di origine di incendi sotterranei (dipartentisi dalle radici), in fase di bonifica occorre intervenire anche sulle ceppaie, anche mediante interventi distruttiviCORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

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LA BONIFICA - qualità nell’esecuzione

Se la bonifica è localmenteinsufficiente, la ripresa dell’incendio è locale (da un breve tratto del perimetro) e la possibilità di controllo è maggiore.

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Se la bonifica è sistematicamente insufficiente, la ripresa dell’incendio è su gran parte del perimetro e l’incendio diviene velocemente incontrollabile.

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Bonifica: è il DOS VVF che dichiara che l’attività di bonifica dell’incendio è terminata: prima di allontanarsi spontaneamente dal perimetro assegnato (salve emergenze), occorre che i Volontari AIB lo occorre che i Volontari AIB lo comunichino al DOS dei VVF, anche al fine dell’effettuazione di un sopralluogo congiunto. Anche l’allontanamento in emergenza va immediatamente comunicato al DOS.

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Incendi sotterranei Bonifica (minore profondità)

Se nella squadra qualcuno adopera la ZAPPA, tali operazioni sono molto facilitate.

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Alcuni rischi su cui riflettere

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Fotografia tratta da “Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento degli Incendi Boschivi: Manuale Tecnico” a cura di Corpo Forestale dello Stato e Università degli Studi della Basilicata, di Vittorio Leone - Giovanni Bovio -

Al momento della bonifica le fiamme sono assenti o basse, ma il bosco non è affatto sicuro.

Attenzione durante le attività di bonifica, gli schianti di rami e piante per perdita di resistenza, e i crolli di sassi e massi, prima fermati da vegetazione carbonizzata dall’incendio, aumentano.

di Vittorio Leone - Giovanni Bovio -Giancarlo Cesti - Raffaella Lovreglio -Roma 2008.

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Il ruolo del DOS: la sicurezza

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Il ruolo del DOS: la sicurezza

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Il ruolo del DOS: la sicurezza

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Il combustibile

La presenza o meno di questi tre tipi di

combustibile

I fattori che determinano la propagazione degli incendi boschivi

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Tratto da: Marchi E., Zanzi Sulli A. (2005) Incendi boschivi. Comportamento, effetti ecologici, prevenzione e sistemi di lotta. CD-Rom multimediale per la formazione a distanza. Regione Toscana, Firenze

combustibile vegetale determina il comportamento del

fuoco.

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Grado di compattazione

Caratteristiche del combustibile vegetale

Carico (massa di combustibile)

Contenuto di sostanze chimiche particolari (resine – olii infiammabili)

Altre Caratteristiche del combustibile vegetale

Comportamenti del fuoco dipendenti dalle caratteristiche del combustibileAccensione/Infiammabilità

Suscettività ad espandersi

Intensità

Continuitàorizzontale/spaziale

Distribuzione verticale (aereo –di superficie –sotterraneo)

Dimensione e forma

Contenuto di umidità

Incendi secondari per salti di faville - spotting

Incendi di chioma passivi - torchingIncendi di chioma attivi ed indipendenti Fonte: TDA Prescribed Burn School Mnual , v.1.3 5-2002.

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Combustibile vegetale: grado di infiammabilità ed età della pianta

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Nota: in Francia i cipressi sono considerati infiammabili, in quanto da vecchi contengono molta parte di NECROMASSA, prossima al suolo e facilmente incendiabile.

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Torching – aumenti esplosivi o improvvisi dell’intensità delle fiamme - incendi di chioma passiviUtile imparare a passare velocemente al “getto nebulizzato”.Fondamentale comprendere la pericolosità degli arbusti facilmente infiammabili e delle conifere (specie di quelle ad aghi lunghi: pini mediterranei e pino nero austriaco).

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Monitoraggio dello Spotting

I fattori che determinano la propagazione degli incendi boschivi

Monitoraggio delle Variazioni della caratteristiche dell’incendio

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Intorno all’incendio occorrono squadre organizzate e in contatto con il DOS.

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Orografia e caratteristiche del bosco (compreso il suo abbandono) regolano anche la progressione e la sicurezza degli addetti allo spegnimento

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Incendi radenti – di superficie.Legenda (sono state aggiunte in rosso le tonnellate ad ettaro di combustibile di superficie):1: Erba bassa – Mod. 1 – 1-2 ton./ha4: Arbusti fino a 2 metri – Mod. 4 - 25-35 ton/ha8: lettiera di aghi corti – Mod. 8 A – 10-12 ton/ha10: lettiera con materiale grossolano e sottobosco –Mod. 10 – 30-35 ton/ha.

Attacco poco

Fire behaviour (Modelli 1 – 13):Rothermehl (1972) e Andrews (1982).

Velocit

à del f

ronte d

el fuoc

o

Relazione del rischio incendi con lo sviluppo della vegetazione in zone abbandonate.

In caso di abbandono della gestione dei terreni, se le condizioni locali lo consentono (suolo, umidità, etc.) l’evoluzione di un terreno coperto da erbe basse verso l’arbusteto con piante fino anche a due metri (notevole carico di incendio –

Fonte dell’immagine: F.A.Heinsch, P.L. Andrews, Fire characteristics charts for fire behavior and U.S. fire danger rating, Proceedings of 3rd Fire Behavior and Fuels Conference, October 25-29, 2010, Spokane, Washington, USA ed. dall’International Association of Wildland Fire, Birmingham, Alabama, USA.

Attacco con mezzi pesantiAttacco diretto con mezzi manuali

Attacco con mezzi aerei

Attacco poco efficace anche con mezzi aerei

Intensità (calore) per unità di superficie

due metri (notevole carico di incendio –caratteristiche molto gravi degli incendi di superficie) si presume possa avere luogo già in 10 anni.

In caso di abbandono dei boschi cedui (cessazione dei tagli boschivi secondo il “turno”) se le condizioni locali lo favoriscono (gelicidio ed altre avversità) l’evoluzione da un bosco con scarsa rinnovazione e poca necromassa al suolo, verso un bosco in abbandono, con molta necromassa (notevole carico di incendio – incendi di superficie che richiedono l’uso di mezzi pesanti), si presume possa avere luogo già 15 - 20 anni dopo la scadenza del turno.

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Posizionamento dei soccorritori, dei mezzi e delle attrezzature.

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Rischio di intrappolamento delle Squadre AIB. Occorre sempre lasciarsi due via di fuga.

Previsione dell’evacuazione precoce

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Interfaccia mista – cosa dovrebbero fare i proprietari

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Monitoraggio delle Variazioni delle Caratteristiche dell’ Incendio

Alcune possono essere improvvise

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L’espansione degli incendi boschivi in una valle o calanco, inizialmente è lenta, ma non appena siinstaura il flusso di aria calda, aumenta assai velocemente ed in modo inatteso.

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Per INCENDIO BOSCHIVO si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.

Materiali vegetali bruciabili fini:elevata velocità di avanzamentoRischio elevato

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Rischio elevato

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Le linee di difesa preesistenti: utili per l’attacco diretto e per l’attacco indiretto.Attenzione ai CORDONI DI COMBUSTIBILE: legna secca tagliata ed abbandonata nel tempo sotto strada – rischio di intrappolamento

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Doppia funzione della viabilità

- Utilizzabile per raggiungere la zona incendiata per intervenire sulle fiamme.- Attenzione, in caso di vento la viabilità viene superata molto velocemente dagli incendi.

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-Utilizzabile per dare fuoco (dolosamente o colposamente).Fonte foto: VVF Modena

Divieto di abbandono dei mozziconi di sigaretta - Art. 232-bis del D.Lgs. 152/2006

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FUMO- Respirazione dei prodotti di combustione: affaticamento e necessità di sostituzione;- Accecamento: necessità di uso di occhiali con protezione antifumo.- Problemi di visibilità e di orientamento (anche con gli occhiali);

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNAFonte foto: Volontariato AIB RE

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Grazie dell’attenzione

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