L’osservazione dentro a CORi · (ITARD, AURELI 1997, CANEVARO 1983, CELI & FONTANA 2007 , AMENTA...

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L’osservazione dentro a CORi: uno strumento a sostegno della pratica del Lesson Study a cura di Maja Antonietti & Chiara Bertolini Reggio Emilia, 13 settembre 2017

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L’osservazione dentro a

CORi:

uno strumento a sostegno della

pratica del Lesson Study

a cura di

Maja Antonietti & Chiara Bertolini

Reggio Emilia, 13 settembre 2017

Quali domande sul tema?CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi (Lesson study)

Efficace strumento per la formazione degli insegnanti (Calvani, 2014), migliorare l’efficacia dell’insegnamento su un piano prevalentemente didattico

Lo scopo non è costruire una lezione perfetta, ma osservare e discutere il comportamento didattico in aula (Maltinti, 2014)

I docenti progettano insieme una lezione, che poi realizzano in aula. Insieme analizzano il processo di insegnamento in chiave costruttiva (Maltinti, 2014)

Mettersi in gioco Lavorare in team Colleghi che osservano allo scopo di migliorare la lezione

Sviluppo

professionale

dei docenti

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi 2017-2016

L’impegno del gruppo di lavoro UNIMORE è focalizzato sul sostegno

della PRATICA OSSERVATIVA entro il Lesson STUDY, con un duplice intento:

promuovere alcune competenze della

professionalità docente

raffinare gli strumenti osservativi

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’osservazione nella

professionalità docente

Ruolo centrale e imprescindibile

(European Quality Framework, 2014)

Carenza nella “reale” pratica e nel profilo

dell’insegnante (Amenta, 2008; Tessaro, 2014, Antonietti &

Bertolini 2015; Cardarello 2016)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Formare all’osservazione

Un IMPEGNO decennale del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane

UNIMORE

Formazione iniziale

Formazione in servizio

Educatori a scuola

Insegnanti di classe

Insegnanti specializzati sul sostegno

Tutor che accolgono i tirocinanti

Nido Scuola

dell’infanziaScuola

primariaScuola

secondaria

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Formare a “tutto tondo”

La competenza

OSSERVATIVA

Insegna-menti teorici

LaboratoriTirocini

Corsi di laurea (SFP, SDE)

Corsi di specializzazione

Formazioni presso Istituti

Comprensivi ed altri Enti

Antonietti, Bertolini, Montanari, 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti &

Bertolini. 13 settembre 2017

Strategie di ricerca empirica (Cecconi 2008)

Ricerca osservativa/descrittiva

Ricerca con intervento/sperimentale

Criterio di classificazione: atteggiamento del ricercatore

Il ricercatore osserva senza intervenire, cioè senza introdurre

cambiamenti (cioè senza manipolare variabili)

Il ricercatore interviene introducendo intenzionalmente un

cambiamento (cioè manipolando variabili)

Non è solo un momento iniziale, funzionale al conoscere l’educando nelle prime settimane, deve essere praticata con costanza e rigore.

Non si esaurisce con la raccolta di informazioni (testimonianze, documenti, per esempio chiedendo a genitori, insegnanti o consultando documenti).

E’ progettata, è intenzionale, controllata.

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Osservazione e pedagogia speciale

Osservare come riappropriazione del legame tra teoria e pratica (C. Brutti in Gelati 1996).

Osservazione come autentica attività conoscitiva sia su se stessi (valutandosi e analizzandosi), sia sugli educandi (in termini di sviluppo cognitivo ed affettivo, per mettere a fuoco momenti critici per esempio), sia in termini di verifica delle attività proposte.

“Fornisce dati per una programmazione e un controllo del progetto educativo fondati sulla situazione reale” (Barbieri e Mantovani 1978).

Riorientare l’intervento educativo a partire da ciò che si è visto. (Gelati M., Pedagogia Speciale Problemi e Prospettive, 1996, cap. 5). CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Osservazione e pedagogia speciale

DecidereConoscere

O

S

S

E

R

V

A

R

E

Osservare nel contesto educativo

Cardarello, Antonietti, 2011

L’osservazione si colloca su di un continuum che muove dal CONOSCERE (gli allievi, i loro bisogni, i loro punti di forza e di debolezza) al DECIDERE (per

progettare)(ITARD, AURELI 1997, CANEVARO 1983, CELI & FONTANA 2007 , AMENTA 2008)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Nel Lesson Study, si aggiunge un ciclo OSSERVARE LA

LEZIONE PER DISCUTERE IN CHIAVE FORMATIVA

SU DI ESSA

+

“L’elaborazione di qualsiasi intervento valido non può non passare attraverso la comprensione efficace e funzionale. Incoraggiare gli educatori e gli insegnanti a formulare ipotesi relative a cosa c’è DIETRO un comportamento, ad INFERIRE come vive, pensa, sente l’allievo costituisce una finalità fondamentale e sempre attuale. Molto, in tal senso, viene fatto. Tanto resta ancora da fare”

Amenta, 2008, p.18CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Definire l’osservazione

- Osservare non è guardare!

- Osservazione è utile per comprendere l’intenzionalità ed ilsignificato dei comportamenti (ma non solo di questi) quando

- L’osservazione non isola l’oggetto di osservazione dalcontesto e

- Si osserva la situazione nella sua globalità e dinamismo.

(Gelati M., Pedagogia Speciale Problemi e Prospettive, 1996,cap. 5)

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L’osservazione sistematica: tappe metodologiche

“Guardare” come attività intenzionale e finalizzata a conoscere la realtà

SELEZIONE delle informazioni

percepite con i sensi

necessità di un FOCUS OSSERVATIVO

RACCOLTA E REGISTRAZIONE

delle informazioni

necessità DI MODALITÀ DEFINITE DI REGISTRAZIONE

(documentazione) E SCRITTURA

ANALISI E SINTESI delle informazioni

raccolte

formulazione di GIUDIZI CONTROLLATI e CONTROLLABILI

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Il processo di INDUZIONE per la conoscenza

Livelli esterni (ciò che di un comportamento è visibile, i gesti ed i comportamenti ad esempio) e livelli interni (intenzioni, processi di apprendimento, i motivi ad esempio) del funzionamento personale che possono essere osservati. I secondi si possono desumere/inferire dai primi (a patto che vi siano alcune condizioni che vedremo).

Modi diversi per osservare i due livelli.

Nel testo di Amenta il focus è sui livelli interni (i processi di apprendimento).

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Il processo di INDUZIONE per la conoscenza

Osservare i livelli interni – come osservare ad esempio la formazione di un concetto? Si può

risalire a partire dalle azioni manifeste.

Osservazione Preliminare Ipotesi Verifica Deduzione

ANALOGIA con il processo di ricerca dei ricercatori. In un percorso che muove dai fatti constatati alle cause. Molto spesso i fenomeni umani però sono plurideterminati e multi determinati. (Amenta 2008)

+ L’osservazione richiede di raccogliere

informazioni “visibili” e “ascoltabili” a

partire dalle quali formulare giudizi su

concetti astratti

LIVELLO INTERNO/CONCETTO

Inclusione del bambino X nel gruppo classe

Relazione insegnante di sostegno e curricolare

Autonomia durante i pasti

LIVELLO ESTERNO/INDICATORI COMPORTAMENTALI

Con chi si relaziona, quando, in che modo…

Cosa si dicono, con quali strumenti, con quale

frequenza…

Impugna la forchetta, utilizza il tovagliolo, mangia da solo,

Amenta, 2008CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’osservazione educativa

OSSERVAZIONE OCCASIONALE

•“Martina è molto timide e riservata e non interviene mai nelle discussioni di gruppo”

OSSERVAZIONE SISTEMATICA

•“Martina i primi venti minuti di scuola sta seduta in classe e gioca con le cose che ha sul banco”

L’osservazione è un processo la cui funzione principale è raccogliere informazioni AFFIDABILI su un oggetto

• GENERALIZZABILITà• CANCELLAZIONE• DEFORMAZIONE

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Osservazione sistematica (Amenta)

L’osservazione sistematica per la conoscenza degli allievi è l’alternativa di un’osservazione episodica, intuitiva, occasionale che rischia di essere abbagliata da automatismi soggettivi e portare a conclusioni sbagliate.

+

Viene attuata in momenti casuali, in cui la preoccupazione prevalente dell’adulto NON è osservare

Vengono colti aspetti che “colpiscono” l’occhio

Una sola osservazione è sufficiente per formulare un (pre)giudizio

L’osservazione OCCASIONALE

Amenta,

2008

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Rischi che l’osservazione sistematica cerca di scongiurare:•La percezione stereotipata dell’allievo/educando come invariabile

•Gli automatismi di pensiero

•L’effetto Pigmalione e la profezia che si autoadempie

+

Viene attuata in modo costante

Secondo un piano predefinito (progettazione dell’osservazione)

Per cogliere la MANIFESTAZIONE CHE INTERESSA

Un numero di volte significativo

E con strumenti per la registrazione/annotazione rigorosi

L’osservazione SISTEMATICA

Amenta,

2008

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+Caratteristiche dell’osservazione rigorosa

condotta per uno scopo formulato di ricerca; selettiva

programmata; pianificata

registrata puntualmente; documentabile

passibile di verifica; controllabile

inferire in modo controllato

(Cardarello 2007)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Momenti dell’osservazione sistematica

1) Scelta dell’oggetto di osservazione

Finalità che si intendono raggiungere, obiettivi che si intendono osservare, componenti costitutive della realtà che interessa, definire operativamente le componenti che si intendono osservare.

(Cosa significa? Quali interpretazioni? Quali teorie assumere come riferimento?)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Momenti dell’osservazione sistematica

2) Individuazione degli indici del fenomeno da osservare:

pertinenti, completi, e formulati in modo operazionalizzato.

Esempio di alcuni indici dell’integrazione scolastica formulati nel testo Ervis a cura di A. Bondioli.

CATEGORIE

Nei momenti informali il bambino disabile parla con almeno un compagno

Nei momenti informali il bambino disabile sta da solo.

Nei momenti informali il bambino disabile parla solo con adulti

Progettare e condurre osservazioni sistematiche

Progettazione di un’osservazione sistematica

Raccolta di resocontiCostruzione/individuazione

di adeguati schemi di codifica Utilizzo degli schemi di

codificaSintesi dei risultati

Formulazione di giudizi controllati e controllabili

Generalizzazione dei risultati

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INDICAZIONI METODOLOGICHE PER L’OSSERVAZIONE (BRAGA, TOSI 1998)

LE DISTORSIONI DELL’OSSERVAZIONE

REATTIVITA’ DEI SOGGETTI

CONDIZIONI PSICOFISICHE (ansia e tempo)

ASPETTATIVE DELL’OSSERVATORE (auto-osservazione)

ATTENZIONE AL CONTESTO

FATTORE TEMPO (attenzione alla sequenza temporale)

SCELTA DELLO STRUMENTO

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Diversi strumenti per osservareM

ETO

DI A

PER

TI • Resoconti narrativi e alcune griglie d’osservazione

MET

OD

I CH

IUSI • Schemi di

codifica

• Scale di valutazione

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

1- i resoconti osservativi

È una modalità di registrare gli eventi di tipo CARTA E MATITA checonsiste nel produrre protocolli di descrizione del comportamentosenza usare nella rilevazione alcun sistema di codifica

Esempio:

“Fabio è seduto sul tappeto vicino al muro a gambe piegate. Ha in manodue omini di gomma, li manipola e li avvicina cercando di incastrarlil’uno con l’altro. È da solo vicino ad altri bambini. Ogni tanto si giraverso il centro del tappeto e guarda nella direzione dei compagni”

(Braga, Tosi 1998)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Un esempio

Supponiamo di scrivere un resoconto osservativo a partire dall’immagine che segue

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Esempio di descrittività prendendo come riferimento l’immagine precedente:In un’aula due gruppi di bambini stanno lavorando seduti a 2 tavoli. 5 bambini (2 femmine e 3 maschi) sono seduti intorno ad un tavolo e stanno usando pennelli e pennarelli. Due bambini interagiscono tra di loro, uno guarda il disegno della compagna, l’altra tiene un colore in mano e lo sta muovendo. Una bambina mostra il proprio disegno all’adulto…….

Esempio di interpretazione prendendo come riferimento l’immagine precedente:In un atelier di scuola dell’infanzia i bambini stanno svolgendo un’attività. L’insegnante non ha più sotto controllo la situazione. Alcuni bambini litigano, altri si sono distratti, un altro bambino sta sporcando in giro per l’aula..

Un esempio:

Spunti di riflessione

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

• AUTONOMIA dei dati raccolti• SINTESI VS ANALISI • DESCRITTIVITÀ VS INTERPRETAZIONE

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Prime regole: indicazioni tecniche(Canevaro 1999)

fare osservazioni regolarmente e a più riprese

annotare subito le osservazioni

fare osservazioni concrete che corrispondano a fatti.

Utilizzazione delle osservazioni: rilettura, comparazione, discussione congiunta in team.

1- i resoconti osservativi: vantaggi e svantaggi

perché utilizzarli?

Conoscenza articolata di un

fenomeno

Accompagnamento a schemi di codifica

Come tappa necessaria per costruire uno

schema di codifica

Braga, Tosi 1998Aureli, 1997

Strumento poco economico in termini di tempo;

possibilità di revisionare ciò che si è osservato

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

2 Le griglie d’osservazione

Resoconti osservativi in cui le informazioni vengono raccolte e organizzate attraverso una griglia. Esempio:

TEMPO COSA FA L’EDUCATORE COSA FA IL RAGAZZO/A

1 L’educatore dice a M. di preparare la cartella

M. prende i quaderni dal tavolo e li mette nella cartella. Poi si mette a giocare con le matite.

2 L’educatore richiama l’attenzione di M. sulla cartella dicendogli di proseguire.

M. continua a giocare con le matite; poi rende il diario e lo mette nella cartella.

3 L’educatore si complimenta con M. e lo esorta a concludere il lavoro.

M. sorride all’educatore.

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Gli schemi di codifica

Tipo di raccolta di informazione più rigida, grazie all’impiego di sistemi di categorie predefinite

Esempio

Schemi/griglie più complesse

CATEGORIE RELATIVE ALL’AMBITO

DELL’ESPLORAZIONEPRESENZA/ASSENZA

Il bambino esplora da solo X

Il bambino esplora solo in presenza della madre

Il bambino esplora con la madre

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

3 LO SCHEMA DI CODIFICA

l’osservatore pre-decide quali comportamenti intende osservare e adotta un codice per i comportamenti

catalogo predefinito di codici comportamentali che viene sovraimposto al fenomeno osservato

Lo schema di codifica si compone di una griglia di categorie, che devono rispondere a criteri

di omogeneità (gioco parallelo-guarda l’altro),

distinzione (distinguibili una dall’altra) ,

operazionalità (chiaramente definite).

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

AMPIEZZA

Astrazione Estensione temporale

tipo di categorie: Molecolari Molari Puntuali Estese

Fisicamente Socialmente Momentanei Durevoli

Basate Basate Eventi Eventi

(es. sobbalzo di un neonato) (es. un turno di discorso)

ORGANIZZAZIONE

Mutualmente esclusive (una sola categoria per unità) Cooccorrenti

ed esaustività (lo schema fornisce tutte le possib. Cat. Per rilevare il fenomeno)

*stati comportamentali es. sguardo e sorriso

“Il bambino può stare in uno stato o in un altro di quelli previsti, codifica di comportamenti

ma non in due contemporaneamente e non può stare in uno stato simultanei

diverso da quelli previsti”

Schema di codifica : tipi di categorie( Aureli , 1997)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’architettura di uno schema di codifica

SEZIONE CURA DELLA PERSONA

2.1.1. si veste e sveste al momento dell’arrivo

-Da solo (indicare se impiega lo stesso tempo dei compagni o lo prolunga di quanto

e perché)

- solo se aiutato (indichi da chi e per quale motivo: perché non ci riesce, per

abitudine, per economia di tempo, per comodità dell’adulto,…)

- su indicazione (indicare da chi)

2.1.3. si veste e sveste al momento dell’uscita

-Da solo (indicare se impiega lo stesso tempo dei compagni o lo prolunga di quanto

e perché)

- solo se aiutato (indichi da chi e per quale motivo: perché non ci riesce, per

abitudine, per economia di tempo, per comodità dell’adulto,…)

- su indicazione (indicare da chi)

2.2. va al gabinetto

-Di sua iniziativa

- solo se qualcuno glielo ricorda

- se accompagnato (indicare da chi e per quale motivo: perché non ci riesce, per

abitudine, per economia di tempo, per comodità dell’adulto, ecc.)…..

Uno dei tre CONCETTI

attraverso i quali Canevaro

articola il tema ampio

dell’Autonomia

INDICATORI

COMPORTA

MENTALI

attraverso i

quali viene

OPERAZIO

NALIZZATO

(ossia

tradotto in

comportame

nti) il

concetto

Cura della

persona

CATEGORIE

ESAUSTIVE

E

MUTUALME

NTE

ESCLUSIVE

che

descrivono

tutti i

possibili

modi

attraverso i

quali

l’indicatore

può

manifestarsi

Dallo SCHEMA RELATIVO ALL’AUTONOMIA (Canevaro, 1999)CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

SiIV. Faccia del ghigno

NoIII. Muovere le sopracciglia

NoII. Battere le palpebre

SiI. Denti in mostra

Osservazione rilevata dalle ore 9.30 alleore 10.30 del 12 settembre 2006 pressola sezione dei grandi nella scuoladell’infanzia “Il giardino magico”

Espressioni Facciali

ESEMPIO DI UNO SCHEMA DI CODIFICA

DELL’APPROCCIO OSSERVATIVO DISTACCATO

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Un esempio per discutere“autonomia durante il pasto”

- Mangia masticando lentamente

- Mangia usando la forchetta

- Beve senza rovesciare l’acqua dal bicchiere

- Usa il tovagliolo, lo sfila, lo piega

- Accetta di assaggiare cibi sconosciuti

- Resta seduto a tavola durante tutto il pranzo

- Rimette in ordine la propria sedia alla fine del pranzo

- Si serve e si regola nelle quantità

Modificata e tratta da Gelati M., Pedagogia Speciale Problemi e Prospettive, 1996, cap. 5

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Mangia usando le posate (cfr. lavoro in corso della laureanda T. Fiore)

“Usa il cucchiaio per i cibi liquidI.

Usa la forchetta per i cibi solidi.

Usa il coltello.

Impugna correttamente la forchetta.

Impugna correttamente il cucchiaio.

Utilizza solo la mano destra per impugnare la posata.

Utilizza solo la mano sinistra per impugnare la posata.”

… CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Osservare il comportamento per inferire una caratteristica sottostante

che si assume possa essere posseduta in misura variabile, cioè lungo un continuum che va dal meno al più

Spesso la scala viene costruita sulla base di dati raccolti con schema di codifica

4 Le scale di valutazione

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

ESEMPIO

Abilità sociali riferite alla cura dell’ambiente

• 1 Cura dell’ambiente (item 1.1)

Descrizione: mantiene pulito ed ordinato l’ambiente in cui opera

Livello 1 2 3 4 5

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Vantaggi e svantaggi

Schema di codifica (check list)

Rigore metodologico, occorre precisare il focusosservativo.

Problema della validità e affidabilità dello schemaadottato.

Scale di valutazione

Condivisione dei concetti da osservare

(Aureli, 1997)

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’osservazione nel Lesson Study

Progettare insieme una lezione

Realizzare la lezione (con

videoregitrazione)

Discutere sulla lezione

Un insegnante/il gruppo di insegnanti

osserva il collega

Il gruppo di insegnanti osservano

la lezione videoregistrata

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’osservazione durante la lezione

La GRIGLIA per l’osservazione durante lo svolgimento della lezione

(a cura di Antonietti & Bertolini)

Uno sguardo guidato da uno strumento

Durante la lezione, un insegnante(gruppo di insegnanti osserverà il collega che conduce la lezione

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

La Griglia per l’osservazione durante lo

svolgimento della lezione (a cura di Antonietti & Bertolini)

TEMPO

(ogni 5 minuti)

COSA FA

L’INSEGNANTE

(azioni prevalenti)

COSA FANNO I

BAMBINI/E

(azioni prevalenti)

RAGGRUPPAMENT

O DELLA CLASSE

(come sono organizzati

i bambini durante

l’attività)

MATERIALI

IMPIEGATI

Tipologia di macro-

attività svolta

MODALITA’ DI

ACCERTAMENTO

(SE PRESENTE)

DOMANDE/PROBLE

MI CHE LE

VENGONO IN

MENTE

individuale

coppie

piccolo gruppo

grande gruppo

altro___________

Presentazione/ ripresa

frontale

Presentazione/ ripresa

interattiva

Discussione

Attività/ esercitazione

in gruppo

Attività/ esercitazione

individuale

Altro…

… … … … … … …

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

OSSERVAZIONE della lezione- ALCUNI CRITERI

RAGGRUPPAMENTO DELLA CLASSE (la lezione coinvolge)

•INDIVIDUALE 1 allievo

•COPPIE 2 allievi

•PICCOLO GRUPPO (DIDATTICO/ORGANIZZATIVO) 3-5 allievi

•GRANDE GRUPPO classe intera

•ALTRO (es. medio gruppo)

Tipologia di macro-attività svolta (Modalità di conduzione della lezione)

•PRESENTAZIONE/RIPRESAFRONTALE prevale comunicazione unidirezionale (

spiegazione, lettura del libro di testo, dettato …)

•PRESENTAZIONE/RIPRESA INTERATTIVA è più sensibile il coinvolgimento di più

bambini: criterio quantitativo

•DISCUSSIONE è accentuata la interazione orizzontale

•ATTIVITà/ESERCITAZIONE IN GRUPPO (piccolo) i gruppi dispongono di una certa

autonomia nella gestione del tempo e dei compiti

•ATTIVITà/ESERCITAZIONE INDIVIDUALE gli allievi si applicano singolarmente,

con tempi propri, ad una medesima (o simile ) attività

•ALTRO____________

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

L’osservazione della videoregistrazione

Durante la discussione finale, il gruppo di insegnanti discute sulla lezione a partire dalle osservazioni

realizzate

Il gruppo di insegnanti osserva la videoregistrazione con gli occhiali del focus assunto

Il gruppo di insegnanti ha definito nella fase di progettazione il FOCUS OSSERVATIVO assunto

Il gruppo di

lavoro

UNIMORE

accompagnerà

gli insegnanti

nella pratica

osservativa

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Un’esercitazione in piccolo gruppo

Discussione a grande gruppo

Confronto

Dapprima, lavoro individuale

A coppie In piccolo gruppo

Compilazione della “Griglia di osservazione della lezione”

A partire dallo spezzone di un video

CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Un’esercitazione: come è andata?CORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

Grazie per l’attenzioneCORi. Antonietti & Bertolini. 13 settembre 2017

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