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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    1/100

    Roberto

    Tombesl

    -

    Rlccardo

    Tesl

    storia,

    struttu

    ta,

    tecnlca

    e

    dldattlca

    (ln

    muslca

    e

    Tnlavolatura)

    contiene

    compact-disc

    con

    Ia

    registtazione

    di

    23 brani tratti

    dal

    repertorio

    tradizionale

    italiano,

    eseguiti

    dai

    pi

    noti organettisti

    BERBEN

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    2/100

    E)

    er

    organetto si

    intende Ia

    piccola

    fisar-

    I

    monica

    diatonica a

    doppia inlonazione.

    OrganologicamenLe, si tratta di un aerofono

    meccanico

    che ulihzza

    iI

    principio

    delle

    ancieliberc.

    I

    suoni sono organizzali secondo

    scale

    diato-

    niche'

    tono-tono-semitono-tono-tono-tono-

    semitono

    (cio

    Ia

    scala

    massiore), con

    Ia

    caratteristi

    ca

    -

    fon d

    amenlale

    p

    er I'

    influenza

    che ha

    sulla

    tecnica

    esecutivaedi

    fraseggio

    -

    della doppia

    intonazione:

    ad oni

    bottone

    corrispondono due suoni diversi a

    seconda

    della direzione del mantice

    (come

    avviene

    nell'armonica

    a

    bocca

    inspirando

    ed

    espi-

    rando).

    I modelli

    piu

    usati sono

    i

    suenti:

    DUE BASSI

    (una

    fIIa

    +

    tre

    vocette

    lnterne)

    E iI modello

    piu

    semplice

    e suona solo

    in

    Cassa

    del

    canlo

    (mano

    destra)

    Mantice

    Cassa

    dei

    bassi

    (mano

    sinistra)

    una tonalit. Nella

    pralica

    lradizionale

    1o

    si

    trova

    soprattutto in

    Calabria

    ed in Abruzzo,

    dove

    viene

    chiamato

    "dtt

    botte".

    OTTO BASSI

    (due

    fIIe)

    E

    il

    modello

    pi

    diffuso a

    livello

    mondiale,

    tanto

    da essere considerato

    Io

    standard;

    suona

    in

    due

    tonalit

    (esempio,

    SOL-DO

    o

    DO/FA).

    DODICI BASSI

    (trc

    IlIe)

    Meno

    diffuso del

    precedente,

    suona

    in

    lre

    tonalit

    (esempio,

    SOLDO,/FA),

    ma

    spesso

    la

    terza,

    fIa

    (F,4)

    usata

    pet

    lnsertre quelle

    alteraziorti che mancano

    alle

    prime

    due

    tonalit, in modo daavere

    Ia disponibilit

    di

    tultele

    note

    per

    evenluaTi

    passaggi

    cromati-

    ci.

    A-

    B-

    c-

    I

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    I

    9

    lo

    -

    Tracolla

    -

    Dilale

    per

    il

    pollice

    -

    Tasti

    del

    canto

    -

    Traforo

    -

    Registro

    del canto

    -

    Serramantice

    -

    Manale

    -

    Valvola dell'aria

    -

    Tasti dei

    bassi

    -

    Registro

    dei

    bassi

    ffifEffii

    CAIury,tWl'WA,

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    3/100

    ....

    BRE ITE

    STORIA

    ,l,l.,*'i'RGANETTO

    .#Ld

    *se&&

    ]}W]

    &ss4

    ffi

    T

    nventato

    neI lB29

    a

    Vienna

    da

    C.

    I

    Demian, I'organetto

    ha

    avuto

    inizial-

    menle

    una rapida diffusione

    nel

    mondo

    della borghesia delle

    grandi

    citta

    euro-

    pee,

    per poi

    passare

    nelle

    campagne,

    dove ha sostituito, nella funzione

    e

    nel-

    I'uso,

    gli

    strumenti

    popolari

    piu

    arcaici.

    Le

    ngioni di

    questo

    successo

    sono

    evi-

    denlr

    nelle

    carallerisliche

    dello

    strumen-

    to: forte impatto

    sonoro,

    grande

    maneg-

    evotezza,

    assenza

    di

    manutenzione,

    te-

    lativa facilita di

    esecuzione,

    possibilita

    di

    eseguit e contempo

    taneamente melodia

    e accompagnamento

    (in

    contrasto con Ia

    fuagilitt,

    le

    preparazioni

    e

    le

    continue

    accordature

    che

    zampogne

    e

    launeddas

    nchiedevano).

    II

    suo

    arrivo

    nelle

    campagnehapermes-

    so

    Ia

    sopravvivenza

    di un

    repertorio

    tradizionale

    minato dalla

    progressiva

    scomparsa degli

    strumenti musicali

    gia

    descritti,

    portando per

    allo

    stesso tem-

    po

    una trasformazione del

    sistema

    musi-

    cale

    popolare

    (perdrla

    del bordone,

    Iivetr-

    lazione degli inlervalli,

    ecc.) e

    introdu-

    cendo tutta

    una

    sefie

    di

    nuovi

    balli

    d

    imporlazione

    allora molto

    in

    voga

    (pX-

    che, mazurche

    e

    valzer).

    A

    seconda

    dellevarte

    zone

    di

    diffusione,

    si

    sviluppata

    una

    grande

    variet d

    lecniche

    esecutive,

    lutle

    lunzionali

    aIIa

    riproducibilit

    di

    un

    repeftorio

    preesi-

    stente nonch

    all'imitazione

    degli

    stru-

    menti

    che I'organetto

    andato

    via

    via

    sostituendo.

    el corso

    degli

    annl, Ia sua

    struttura

    bitonica-diatonica

    stata

    progres-

    sivamente

    sostituita

    da

    quella

    unitoni-

    ca/ctomalica della

    fisarmonica,

    ma

    I'oranetto

    rimane

    tuttavia

    ancora

    forte-

    menle radicato

    in

    quelle

    zone

    dove

    so-

    pravvive

    la

    lradizione

    degli

    antichi ball

    elnici;

    in

    Italia,

    1o

    ritroviamo

    in

    tutto

    i

    centro-sud,

    in

    Sardegna

    e,

    pi.

    limitata-

    menle,

    nel Fuli-V

    enezia

    Giulia.

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

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    T I folk music revival

    nasce

    in Italia

    alla

    I

    fine

    degli

    anni

    '5O,

    diventando ben

    pre-

    sto

    un

    movimento culturale

    rilevanle, che

    ha come

    obiettivo

    Ia

    riscoperla

    del

    patrimo-

    nio musicale

    delle classi

    subalterne.

    Esauri-

    ta

    la

    prima

    fase

    (carallerizzala

    dal

    recupero

    e dalla riproposta del canto sociale

    e

    politi-

    co),

    alf

    inizio degli

    anni

    '7O

    il

    folk

    revival

    rivolge l'allenzione alle altre

    forme

    e suoni

    della cultura

    popolare.

    il

    definitivo affermarsi

    di

    una disciplina

    come

    I'etnomusicologia

    e I'intensi{icarsi di

    uno

    strumento

    d'inda$ine come

    la ncerca.

    sul campo

    (svolta

    in maniera orgErnica e con

    crrteri sempre

    pi

    scientifici),

    portano

    alla

    scoperta

    e

    alla

    documentazislls

    di un ricco

    reperlorio

    di musichetradizionah e

    alla con-

    slalazione

    che

    un

    gran

    numero di

    strumenti

    elnici

    (e,

    primo

    fra tutti,

    proprio

    I'organetto)

    gode

    ancora

    di insospettala vitalit e

    diffu-

    sione.

    In ltalia,

    Ia

    riscoperla elavalotizzazione

    del

    nostro strumento

    devono molto

    a

    Francesco

    Giannattasio,

    nella

    duplice

    veste

    di

    etnomu-

    sicologo

    (

    autore

    del libro L'organetto

    e

    ha

    curato l'edizione

    del

    disco

    sull'organetto

    in

    Sardegna)

    e di musicista

    (vedere

    Ia

    discogra-

    fa

    a

    pag.

    117). Ma dobbiamo atlendere

    f inizio degli

    anni

    'BO,

    con I'esplosione

    della

    moda della danza

    lradizionale,

    perch

    l'or-

    gan

    etto to

    rn i v eram

    enle

    alla r ib alla, calapul-

    lalo

    nelle

    srandi

    metropoli ad animare

    gi-

    ganteschi

    bal folk, che si

    propongono

    come

    importanti

    occasion

    i

    di

    aggr

    egazione.

    .la

    dan=al'elemenlo

    chiave

    di

    quesla

    lerza

    fase del

    revival

    e I'organetto

    -

    pq

    lradizione

    il

    protagonista

    numero

    uno

    in

    questo

    ruolo

    -

    ne

    condivide

    la fortuna. Ha inizio

    cos

    quella

    che

    si

    pu giustamenle

    defrnire una

    seconda

    giovinezza

    dello strumento,

    che

    si

    impone

    come

    protagonista

    nell'organico

    dei

    numerosi

    gruppi

    ilaliani di revival che cal-

    cano

    Ie

    scene

    dei

    folk festival europei.

    Nel frattempo,

    una

    sempre

    pi

    fiorente atli-

    vit didattica,

    organizzala

    sia

    in

    forma

    di

    corsi stabili

    presso

    levarie

    scuole

    di

    musica

    popolare,

    sia

    in forma

    di stases

    residenziali

    (sull'esempio

    della vicina Francia),

    porta

    allaformazione

    di un numero considerevole

    di

    esecuton,

    la

    cui

    prqaraziorte

    migliora

    notevolmente

    di

    anno

    in

    anno.

    Questa

    dif-

    fusione della

    pratica

    strumentale

    daerrnina

    naturalmente un immer{iato incremento

    della domanda

    presso

    i

    costruttori,

    Ia

    cui

    produzione

    ottiene

    una

    notevole

    impenna-

    ta.

    Anche le riviste di musica folkcominciano a

    dedicare

    apposite

    rubriche

    all'organetto

    e

    nascono

    addirillura due

    pefiodici

    intera-

    menle

    consacrati

    al

    nostro strumento, An-

    che

    libre

    e

    Diatonisch

    nieuwsblad

    (rispelli-

    vamenle

    in

    Francia

    e

    in

    Olanda).

    a

    portata

    di tale movimento

    e

    Ia

    sua

    durata nel

    tempo hanno

    avuto

    come

    losica

    conseguenzala cteazione

    di

    una

    nuo-

    va

    immagine

    ed una

    nuova

    pratica

    dell'or-

    ganetto,

    che

    definiremo

    qui

    revivalistica

    per

    distinguerla

    da

    quella

    lradizionale,

    con

    Ia

    quale

    conserva

    forti

    legami di

    liiazione,

    ma

    da cui si

    differenzia

    per

    tutta una serie

    di

    motivi

    che

    illustreremo

    a fondo nel

    prossi-

    mo

    capitolo.

    i

    D),W ':rrrrrrrrrrrr

    RN|VAL

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    nnanzilulto,

    gli

    esecutori

    revivalisti-

    ci non

    possono

    essete definili ltadi-

    (per

    estrazione

    cuhurale, forma-

    motivazioni

    e

    funzione

    che svol-

    Essi,

    infalti,

    non

    appartengono

    cosidetta

    fascia

    folclorica ,

    ma

    pro-

    da

    siluazioni

    urbane,

    e

    quindi

    una

    cultura

    diversa

    da

    quella

    a

    cui

    si

    avvicinandosi

    allo strumen-

    con

    motivazioni

    varie,

    che

    vanno

    specifico

    per

    lamusica

    folk

    passione

    pq

    la

    danza,

    dal

    possibile

    di una

    cefta

    pratica

    nellapropria

    (insegnanti,

    animatori,

    ecc.)

    desiderio

    di fare

    musica

    in

    prima

    attratti dalla

    apparenle

    sempli-

    dello

    strumento

    e dal

    fatto

    che non

    una

    conoscenza

    della

    leoria

    consegue

    che l'area

    di

    diffusione

    del-

    revivalistica

    sl r{iscosta

    molto

    quella

    lradizionale.

    Ar.z:i,

    sernbra

    che

    segua

    una

    sorta

    di

    compensa-

    diffondendosi

    soprattutto

    nelle

    citta de|

    centro-nord,

    Iaddove

    mai

    esistita

    (o

    scomparsa

    da

    tempo)

    una

    tradizione

    dello

    stru-

    Dove

    invece

    essa

    ancora radi-

    I'operazione

    di recupero

    non

    esiste

    quando

    c',

    assume

    Ia

    forma

    della

    fra

    suonatori

    ft

    adizionali,

    i

    quali

    l'eventuale

    vittoria

    fonte

    di

    e

    rispetto

    alf

    interno

    della

    propria

    aIla categoria

    degli

    strumenti

    orali

    per

    cui,

    nella

    tradizione,

    1o

    si

    impara,

    1o

    si

    suona

    e

    1o

    si

    tramanda

    ad

    orecchio ,

    senza

    la

    mediazione

    della

    scrittura. II

    folk

    revival,

    nel

    momento

    in

    cui

    si

    posto

    il

    problema

    di una

    pedagogia

    degli

    strumenti

    elnici, ha

    adottato Io

    stesso

    sistema

    orale, tntesrandolo

    per

    in

    parte

    con

    Ia

    nolazione

    classica

    per

    rcnderlo

    adeguato

    e

    funzionale

    alle

    nuove

    situa-

    zioni (corsi

    co

    llettivi,

    stages),

    senza tutla-

    via

    snaturarc

    te

    specificit

    dello

    stru-

    mento,

    del

    tipo di

    musica trasmesso

    e

    della

    tipologia

    degli

    allievi.

    Da

    qui

    nata

    l'

    elabor

    azione delf

    intavolatura

    come

    si-

    stema

    di

    scrittura

    associato

    all'uso del

    rcgislralorc.

    D

    er

    quanto

    riguarda

    invece

    il

    reperto-

    I

    rio,

    nella

    pratica

    tradizionale

    esisto-

    no

    ar@

    stilistictre

    ben

    precise

    e

    deftnite,

    che differiscono

    talvolta

    in maniera

    radi-

    cale

    fra

    loro

    guanto

    a tecnica

    strumenta-

    Ie,

    tipo

    di

    balli,

    strutture

    musicali,

    ritmo,

    ecc.

    II musicista popolare

    si trova

    quindi

    a suonare

    quasi

    esclusivamente

    i balli

    della

    propria

    zorla (spesso

    del

    proprio

    villaggio),

    aggiunendovi

    tutt'al

    piu

    bra-

    ni

    di

    dqwazione

    moderna

    (come

    il

    li-

    scio'o

    canzoni alla

    moda).

    Nella

    pratica

    revivalislica ,Ia

    vasta

    atti-

    vit

    concertistica,

    Ia

    consistenle

    produ-

    zione

    discografi

    ca, 1'

    attiv ita

    didattic

    a

    e

    la

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    6/100

    T

    --

    :-:::--::::az:one

    di tale

    rcpetlofio

    ha

    Jl-

    -=-:,:-::::

    :'ie fasi diverse.

    La

    prima

    .=-=

    -1-'-'.e:-zzala

    dallo studio

    e

    dall'ap-

    :

    :

    ;:-::::-z::ia

    delle

    musiche

    tradtzionalt

    z

    :2 2 :z1'-1y? tecniche

    eseculive

    allta-

    -,-;i: :

    -:::contro

    diretto con

    gli

    esecutori

    ;-;:'-z:-

    ?

    I'ascolto dei

    sempre

    pi,

    nu'

    :--:s:

    :.ocumenti

    sonori

    messi a

    dispo.-

    :

    -::-e

    laIla

    rrcetca etnomusicologica.

    E

    :--r.:: :-

    periodo

    del ricalco edellaripro-

    ::s'-a

    r,il

    piu

    fedele

    possibile

    all'origina-

    -?

    .

    ::-?

    sesnato da una

    forle

    predomi-

    :--:za

    del reperlorio

    del centro-sud.

    :

    seguita

    una

    seconda fase tesa all'am-

    :-:a-irento

    del

    repertorio secondo

    varie

    -

    ^.i^1:,:

    _--*atlLd:

    -

    T:asposizione suII'organetto

    di

    musi-

    c:e

    originariamenle

    eseguile

    da altri

    s':umenti.

    2

    Acquisizione del

    repeftorio estero

    (or-

    =ai

    divenuto

    parle

    importante

    nei

    :rogrammi

    dei bal

    folk).

    3)

    Creazione

    di

    malenale

    originale.

    Questo

    tipo di

    operazione

    ha

    portato

    all'elaborazione

    di

    nuove

    lecniche

    ese-

    cutive

    e all'appropfiazione

    dt lecniche

    specifiche

    dt

    altri

    paesi.

    nche

    I'organologia

    dello

    strumento

    ha

    subto,

    in

    alcuni casi,

    delle

    lra-

    sformazioni:

    pd

    ovviare

    ai limili

    dell'or-

    anetto

    vengono

    ora aggiunti

    bassi e

    tasti supplemenlari contenenlr

    le

    allerc-

    ziont funzionali

    all'esecuzione

    dr lalune

    musiche; le lerze

    degli

    accordi

    vengono

    bloccate

    per

    dar modo

    di

    suonare

    sia

    in

    massiore

    che

    in minore;

    al

    classico

    B

    bassi/Z file vengono affiancati

    12bas-

    si/3 file varlamente

    assortiti, che

    pre-

    sentano

    molte

    pi

    possibilita

    armonico/

    melodiche,

    pl1r

    conservando

    Ia

    doppia

    inlonazione

    (che

    rimane la caralleristica

    basilare

    dello

    strumento).

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    7/100

    &*&d

    *6&

    lWl

    ,****'

    T

    brani

    presentati

    in

    questo

    libro

    sono

    I

    stampati

    sia

    secondo la nolazione

    classi-

    ca,

    sia in forma

    di intavolalura.La

    prima

    ha

    la

    {unzione

    di rendere

    accessibili

    queste

    musiche

    a

    tutti

    gli

    strumenli,

    la

    seconda

    (che

    si

    ispira

    direllamenle

    a

    quelle

    notazioni

    musicali

    impiegate

    nei

    secoli XVI-XVII

    so-

    prattutto

    per gli

    strumenti

    a lasliera

    e a

    pizzico)

    specifica

    dell'organetlo

    e melio

    si

    adatta

    alle sue

    carallerisliche.

    Questo

    strumento,

    infalli,

    presentando

    il

    limile

    della tonalit

    in cui

    costruito

    (esisto-

    no

    modelli in

    SOL,tDO, LA,/RE,

    DO,/FA,

    ecc.), costringerebbe

    l'*ecutore

    a continue

    trasposizioni

    per

    adallare le

    varie musiche

    alla tonalil

    del modello

    di

    cui diq)one,

    menlreinvece

    Ie

    posizioni

    sui

    tasti

    (indipen-

    denlemenle

    dalla

    tonalit) rimangono

    inva-

    riale.

    Inoltre,

    esaminando

    un

    organetto

    (ad

    esem-

    pio

    in

    SOL/DO),

    vediamo

    che

    le

    note

    Sd

    DO,

    RE e

    MI

    hanno la

    possibilit

    di essere

    eseguite

    in due

    diverse

    posizioni,

    una in

    aprire e una in

    chiudere' Ia

    scelta

    lrale

    due

    possibilita

    va

    delerminata

    in

    base

    a criteri

    di

    stile,

    armonizzazione

    e lecnica

    strumentale,

    e

    tutto

    ci

    richiede

    una lunga

    esperienza.

    Si deciso

    quindi

    di

    annotare

    direttamente

    il

    tasto da

    premere

    ela direzione

    del manti-

    ce, cosi da

    evilare esecuzioni

    macchinose

    o

    stilisticamenle

    ercale,

    e

    favorendo tra

    I'altro

    Ia

    possibilit

    di accesso

    allo strumento

    an-

    che da

    parle

    di coloro

    che non hanno nozio-

    ni

    dilellura musicale.

    Abbiamo

    scelto di trascrivere

    i brani

    per

    bassi

    (una

    lla

    +

    vocette

    in

    SOL

    e

    in

    DO),

    considerandoli quelli

    maggiorm

    ente diffus

    in Italia,

    ma ricordiamo

    che I'intavolatura

    pu

    essere

    ulilizzalasu

    strumenti di

    qualsia-

    '::-':::::::::*'::::::l

    _

    Come leggerc

    I'intavolatura

    Q

    i

    assesnato

    un

    numero progressivo

    (da

    r)

    1

    a 1l) ai tasti

    dell'organetto,

    procedan-

    do datl'alto

    verso

    il

    basso. I numeri

    de

    bottoni ddle file

    interne

    (sia

    dei

    bassi che

    del canto)

    sono evidmziati

    da un cerchietto,

    pa

    d{faanarli

    da

    quelli

    de17efi7e

    esterne-

    I

    tasti della mano

    destra

    sono

    cotrlocati nella

    pafie

    supaiore

    delf intavoliatura, que1li

    del-

    Ia

    mano

    sinistra

    nella

    parte

    inferiore-

    [a

    direzione del

    mantice

    (di

    impofiaua,fonda-

    menlale

    data Ia

    bitonicit

    dello

    strumento)

    segnalata

    dallo

    spessore della

    linea,

    mer{ia-

    oa:

    Llnea sottile:

    Llnea marcata:

    chiusura

    del mantice

    apertura del

    mantice

    D

    er maggior

    chiarezza

    e

    per

    agevolare i

    I

    principianti,

    sotto

    le

    cifre

    dellamelodia

    e

    sopra le

    cilre dei

    bassi

    abbiamo fipetuto la

    Irgurazione

    lmica

    della notazione

    classica;

    consigliamo

    tuttavia

    chi

    fosse

    sprovvisto di

    nozioni

    di leofia musicale

    di

    consultare uno

    dei

    lanti metodi di

    solfeggio ritmico

    in com-

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    8/100

    l6

    L'INTAVOL}TTURA

    B57

    ACCORDI

    4

    @

    2

    @@

    2

    1 1 1

    OO

    I

    1@

    :Q

    Do

    La-Sol

    Fa

    Mi Re

    (

    empre riguardo la nolazione

    classica,

    J

    segnare inleramenle

    gli

    accordi, ma

    superiore. Esempio

    (8

    bassi

    SOL,/DO),

    D

    er

    quanto

    riguarda

    Io

    strumento

    a

    due

    I

    bassi,

    abbiamo fatto

    partire

    la

    numera-

    zione

    della fla

    pfincipale

    dal numero 2

    per

    manlenete

    Ia

    corrispondenza

    delle note

    con

    il

    modello

    a

    otto

    bassi,

    visto

    che Ia

    tonica

    si

    trova sul

    tasto

    6. Anche

    le

    vocelle

    @

    e

    @

    corrispondono

    alle

    note

    dello

    strumento

    a

    per

    semplificare

    Ia scrittura

    abbiamo deciso di non

    di

    sottintenderli con Ia

    nota

    del basso

    all'ottava

    otto

    bassi, ma

    non

    Ia

    O,

    le

    cui note

    risultano

    inverlile.

    Chi

    volesse

    quindi

    eseguirele

    musiche

    rcla-

    live

    al

    reperlorio

    del modello

    a due bassi

    su

    quello

    a

    otto

    bassi

    dovr lenere conto

    di

    questa

    differenza

    (vederc

    gli

    schemi delle

    lastiere

    alle

    pagine

    seguenti).

    Sempre

    per

    esigenze di chiarezza,

    iI

    basso di DO

    (4

    in

    chiuderc)

    viene indicato

    neI

    secondo

    spazio,

    un'ottava

    sopra

    il

    relalivo

    suono

    reale

    (vedere

    lo

    schema

    a

    pasina

    2O).

    rendendo

    come esempio le

    prime

    dueballule

    della Mazurca

    a

    pagina

    48,

    possiamo

    cos

    riassumere'

    accotdo

    6asso

    {1Ia

    lnterna

    IlIa

    esterna

    tnarto destra

    tnafio slnlstra

    (linea

    sottile)

    apertuffi

    (Iinea

    marcata)

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    9/100

    Schema organdto

    a

    due

    e

    quattto

    bassi

    (DO)

    to

    th

    ls

    IH

    lt

    Its

    lu

    It:

    rD

    o

    Sr

    I

    iH

    lo

    Itr

    t

    IE

    I

    I

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    5

    3

    t

    dN.

    aB

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    o

    O-

    tD

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    -----t

    MANO SINISTRAANO DESTRA

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    10/100

    L'INTAVOLATURA

    o

    o

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    l

    H

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    F

    U

    MANO

    DESTRA

    MANO

    SINISTRA

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    11/100

    S;:,re J:gc:wc e

    afis

    trss

    lDO,/Fj4)

    19

    ?FS

    t-

    a___

    -=a.,

    o

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    12/100

    o

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    G-)

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    ----

    n--

    |_

    t[

    llffi-

    ilH-

    Htr

    ltffi

    ffi"

    MANO

    DESTRA

    MANO

    SINISTRA

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    13/100

    TECNICA

    SIR

    ^Tonostante

    Ia

    presente

    pubblicazione non

    abbia n

    il

    taglio n

    Ie

    {inatitC

    un

    tY

    veto

    e

    proptio

    metodo ,

    abbiamo

    ritenuto

    importante

    dedicare

    un

    caprtolo

    ad

    alcuni

    problemi

    di

    carattere

    generale

    concernenli

    Ia

    tecnica

    strumentale,

    visto

    e

    considerato

    che

    in ltalia,

    fino ra, quasi

    nulla

    stato

    fatto

    in

    questo

    campo.

    Trattandosi

    di

    uno

    strumento

    popolare,

    infatti,

    non

    esistono

    regole

    codifcate,

    ma

    una

    serie

    di

    tecniche

    differenti

    che

    si sono

    tramandate

    oralmente

    e

    che

    variano

    in

    rappottg

    agli

    stili

    e

    ai

    singoli

    musicisti.

    Le

    indicazioni

    generali

    che

    segu_ono,

    Iungi

    dall'essere

    esaustive,

    sono

    frutto

    di

    attenta

    osservazione

    e studio

    degli

    strumentisti piu

    rapprcsentativi,

    e di vari

    anni

    di

    esperienza

    didattica.

    POSIZIONE

    T

    e

    posizioni

    fondamentali

    sono

    due,

    in

    t- piedi

    e

    seduli.

    La

    seconda

    la

    piu

    diffu-

    sa

    perch,

    olfte

    ad

    essere

    pi

    comoda,

    per-

    m4l9

    un

    miglior

    controllo

    ed una

    maggiore

    stabilit

    dello

    strumento,

    che

    viene

    uli&ior-

    menle ancorato all'esecutore

    pd

    mezzo

    del-

    la

    trac9lla

    e del

    pollice

    destro

    appoggiato

    Iungo

    il

    lato

    della

    tastiera

    (con

    ta

    pssiOitita

    di

    essere

    inserito

    nell'apposito

    ditale

    irx

    cuoio).

    La

    parle

    destra

    dello

    strumento

    (cassa

    dei

    canto)

    deve

    rimanere

    il

    piu possibile

    illrmct-

    bile;

    la

    si

    pu

    appoggiare

    sulla

    gamba

    si-rr-

    stra,

    facendo

    pero

    aitenzione

    a lasciare

    -:be-

    ro

    il

    movimento

    del

    mantice,

    cFre

    -r-le-a

    azionalo

    esclusivamenle

    dalla

    ffxene

    ff_-L

    stra. Sono

    da

    evitare

    posizioni

    r:g1iaa

    e

    :-

    cose.

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    14/100

    22

    TECNICA

    STRUMENT.ATE

    T

    p

    mqo

    destra

    hala

    funzione

    di

    eseguire

    t',-la

    melodia.

    Le

    posizioni

    possono

    essere

    varie;

    vediamo

    le

    principali,

    l)

    Con

    il

    pollice

    appoggiato

    al

    Iato

    della

    tastiera

    (e

    I'uso

    facoltativo

    del

    dltale).

    MANO

    DESTRA

    3)

    Con

    iI

    pollice

    llberc

    e

    usato

    anch'esso

    Per

    suonare.

    Q 4yf

    che

    nella posizione

    n.

    3

    (derivata

    rJ

    dalla

    fisarmonica

    e raramenle

    utilizza-

    ta),le

    dita

    impiegateper

    suonare

    sono quat_

    tro,

    con

    un

    uso

    piuttosto ridotto del

    migno_

    1o.

    Sempre

    ben

    rilassate,

    le

    dila

    dev ono

    s

    coff

    er

    e legger

    e

    sui

    botton

    i

    senza

    irrigidi

    rsi,

    evitando

    soprattutto

    il

    loro

    utilizzo

    come

    punti

    di

    appoggio

    per

    il

    controllo

    dello

    stru-

    qelto

    (cio

    permefier

    una

    maggiore

    veloci-

    t

    di

    esecuzione).

    Si

    consigli-

    inoltre

    di

    lenere

    le

    dita

    a marlelletto,

    piemendo

    i

    tasti

    con

    Ia

    punta

    e non

    con

    il

    plpastrello.

    i44l.-*

    MANO

    SINISTRA

    T

    a

    mano

    sinistra

    e

    Ia

    piu

    difficile

    da

    lz

    impostare

    poich

    ha

    il

    compito

    di

    svol_

    gere

    tre

    importanti

    funzioni,

    L)

    Esecuzione

    dell'accompagnamento

    rilmi-

    co-armonico

    con

    indice,

    medio,

    anulate

    e

    mignolo.

    2)

    Controllo

    della

    valvola

    dell,aria

    con

    iI

    pollice.

    3)

    Controllo

    del

    movimento

    del

    mantice

    con

    il

    dorso

    (aprire)

    e

    con

    il

    palmo

    (chiudere).

    L'esecuzione

    (a

    volte

    contemponnea)

    di

    questi

    tre

    diverci

    movimenti

    obbliga

    ad

    un

    notevole

    sforzo

    di

    coordinazione

    irichiede

    una

    particolare

    allenzione.

    innanzitutto

    important

    e

    impar

    ar e

    a

    separ

    ar

    e il

    movimen_

    lo

    delle

    dita sui

    bassi

    da

    quello

    del

    palmo

    e

    del

    dorso

    della

    mano.

    L'isiinto

    ,

    infaiti,

    porta

    a

    spingere

    o

    lirare

    il

    mantice

    in

    corriipon_

    denza

    della pressione

    sui

    bassi,

    e

    a

    blocarlo

    inpresenza

    d_elle pause,

    con

    Ia

    conseguenza

    di

    una

    melodia

    a

    singhiozzo,,.

    A

    tale

    proposito,

    un

    buon

    esercizio

    di

    par_

    lenza

    quello

    di

    tenere

    una

    o

    piu

    ote

    Iunghe

    alla

    mano

    destra,

    urugrurrdo

    .orr-

    temporaneamenle

    un

    ritmo

    qulsiasi

    con

    Ia

    mano

    sinistra

    (sia

    in

    aprire

    che

    in

    chiudere).

    Affinche

    Ia nota

    tenuta

    risulti

    nitid,a

    e

    di

    intensit

    omogenea,

    bisogna

    manlenete

    co_

    stante

    Ia

    pressione

    del

    antice

    e

    sfrorare

    Ieggermente

    i

    bassi

    con

    Ie

    dila,

    senzausare

    queste

    ultime

    come

    punti

    di

    appoggio.

    2)

    Con

    llpolllce

    dietro

    Ia

    tastiera.

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    15/100

    Mano

    sinistra

    23

    ESEMPIO:

    J-l

    21

    J':

    2t

    .r':

    ?t

    r-']

    aa

    2l

    ))

    2l

    J-t

    2t

    J-

    2l

    -

    a

    2,

    T

    a

    valvola

    dell'aria

    svolge

    una

    funzione

    tt

    eslremamenle

    importante

    poich

    per-

    melle

    di immagazzinare

    o espellere

    aria in

    base

    alle

    esigenze

    del

    brano

    musicale.

    Se,

    ad esempio,

    si

    deve

    eseguire

    per

    due

    volte

    di

    sesuito

    un

    tema

    di

    B misure

    (di

    cui

    le

    prime

    7

    sono in

    aprire e

    soltanto

    I'ultima

    in

    chiu

    der

    e),

    b

    i

    so

    gner

    ap

    p

    ro

    f ttar

    e dell'

    ultima

    battuta

    per

    riporlare

    Io

    strumento quasi

    in

    posizione

    di chiusura

    ed essere

    cos

    pronti

    ad

    affrontare

    il

    secondo

    giro.

    A

    lal

    fine,

    necessario

    eseguire

    I'ultima

    misura

    aprendo

    contempotaneamente

    Ia valvola,

    in

    modo

    che

    il

    mantice

    si richiuda

    pi

    velocemente

    (senza

    che

    lale

    operazione,

    owiamente,

    in-

    fluisca

    sul risultato

    sonoro).

    Come

    esercizio,

    in

    questo

    caso,

    si

    pu

    ri-

    prendere

    quello

    sopra

    illustrato

    ed

    eseguirlo

    alternando

    misure

    con

    Ia valvola

    aperla

    a

    misure

    con

    Ia

    valvola

    chiusa.

    Ci

    si rendert

    tacilmenle

    conto

    che

    l'

    ap er

    lur

    a

    delle

    valvo

    I

    e

    richiede

    una

    compensazione

    in

    lermini

    di

    pressione

    del

    mantice

    che

    con l'esercizio

    divenlert

    progressivamenle

    istintiva

    e

    pre-

    cisa.

    MANTICE

    T

    a

    principale

    caralleristica

    che differenzia

    L

    in maniera

    sostanziale

    I'organetto

    diato-

    nico

    dalla fisarmonica

    l,a

    sua

    bitonicita

    (la

    nota

    cio cambia a seconda della direzione

    del mantice).

    E chiaro

    quindi

    che

    quest'ulti-

    mo

    ha

    un'importanza

    fondamenlale

    nella

    lecnica

    esecutiva

    perch,

    oltre

    ad

    assolvere

    funzioni

    espressive

    e

    dinamiche (come

    nella

    {sarmonica),

    ha

    in

    pi

    il ruolo

    di

    determina-

    re le nole

    che

    saranno

    suonate.

    Una

    raccomandazione

    che

    ci sentiamo

    di

    fare

    quella

    di

    ridurre

    al minimo

    i movi-

    menti

    ed evilarelulti quelli inutili

    ,

    all'inse-

    gna

    di

    una

    economicit

    che

    porta

    ad una

    maggiore

    precisione

    esecutiva

    e ad

    un

    mi-

    nore

    dispendio

    di

    energie.

    consigliabile

    mantenere

    Ie

    stanghettelatqali

    del

    mantice

    il

    piu

    possibile

    parallele

    fra

    di

    loro,

    evitando

    esagerati

    movimenti

    della

    cassa

    dei

    bassi

    verso

    iI

    basso

    o verso

    I'alto,

    come

    quello

    illustrato

    nella

    foto

    segfuente:

    D

    uo infine

    essere

    ulile

    esercitarsi

    davanti

    I

    ad

    uno

    specchio,

    per

    rendersi

    conto

    di

    ev

    enluali

    dif

    elli

    d'

    imposta

    zione.

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    16/100

    24

    TECNICA

    STRUMENTALE

    TECNICA

    LINEARE

    E

    TECNICA

    INCROCIATA

    COORDINAZIONE

    6

    nalizzando

    Io

    schema

    delle note

    del

    I \

    normale

    organetto

    a

    8 bassi

    in

    SOL,IDO

    (a

    pag.

    2O),

    ci

    si

    rende

    conto

    che,

    ad

    esclu-

    sione

    dellenote

    SOI

    (solo

    in

    chiudere)

    e

    LA,

    lA

    e FA

    diesis (solo

    in

    aprire),le

    rcstanti

    SI,

    DO,

    RE

    e MI

    (che

    appartengono

    sia

    alla

    scala

    di.SOL

    maggiore

    che

    a

    quella

    di

    DO

    maggio-

    re)

    sono

    disponibili

    in

    entrambi

    i

    seni

    su

    file

    diverse

    (ad

    esempio,

    DO

    @ in

    chiu-

    dereeSinaprire).

    Da

    questa carallerislica

    derivano

    due

    diver-

    si

    modi

    di

    pensare

    Io

    strumento

    e

    due

    tecniche

    eseculiv

    e

    diff

    er enli.

    La

    prima

    utilizza

    i

    tasti

    di

    una

    sola

    fila,

    sfruttando

    a

    fondo

    iI

    gioco

    del

    mantice

    con

    notevoli

    effetti

    ritmici

    e

    melodici.

    E

    una

    tecnica

    (definita

    lineare)

    molto

    ulilizzata

    in

    Francia

    e nel

    nord

    Europa,

    dove

    si

    affer

    mato

    I'organetto

    ad

    una

    fila

    (sprowisto

    del-

    le

    lre

    vocetle

    che

    caralterizzano

    il

    modello

    italiano),

    ma

    la

    ritroviamo

    anche

    in

    molti

    brani

    di

    musica

    sarda.

    La

    seconda

    tecnica

    (detta

    incrociata)

    appro-

    fitta

    ampiamentedelle

    possibilit

    di

    incrocio

    lrale

    due

    file,

    riducendo

    al minimo

    il

    lavoro

    del

    mantice,

    e

    trova

    largo

    impiego

    nella

    musica

    del

    nostro

    centro-sud

    In

    generale,

    si

    pu

    affermare

    che,

    nella

    pratica

    revivalistica

    ,

    enlrambe

    le

    lecniche

    sono

    ampiamenle

    usate

    e

    allernale

    fra

    di

    Ioro (anche

    all'inlerno

    di

    uno

    stesso

    brano).

    La

    scelta

    tra

    una

    o I'altra,

    oltre

    che

    a motivi

    stilistici,

    subordinata

    molto

    spesso

    ad

    esi-

    genze

    di

    armonizzazione

    o di

    fraseggio.

    ediamo

    un

    esempio

    sulla

    scala

    di

    SOL

    maggiore,

    tecnlca

    lncroclata:

    tecnlca

    llneare:

    67(6)8ee10e

    T T

    na

    delle

    maggiori

    difficolt

    che

    presenta

    L,l

    Io

    studio

    dell'organelto

    l'escuzione

    contempotaflea

    di

    vari

    movimenti

    che

    fi-

    chiedono

    una

    perfelta

    sincronizzazione.

    Ol-

    lre

    a

    quelli

    gi

    presi

    in

    esame

    per

    Ia

    sola

    mano

    sinistra,

    vediamone

    allri

    lre,

    1)

    Mano

    destra

    e sinistra

    (si

    tratta

    di

    effet-

    tuare

    due

    movimenti

    differcnli

    con

    Ie

    due

    mani

    impegnate

    una

    ad

    eseguire

    la

    melodia,

    l'ahra

    a

    mantenere

    u

    ritmo

    costante).

    2)

    Le

    due

    mani

    ed

    il

    mantice

    (spesso

    si

    presentano frgurazioni

    complicale

    fra

    le

    due

    mani,

    a cui

    si

    sovrappogono

    repen-

    tine

    inversioni

    di

    mantice).

    3) AIIe

    due

    precedenti,

    si

    puo

    aggiungerela

    complicazione

    di

    dover

    usare

    Ia

    vlvola

    dell'aria.

    Come

    gi

    detto,

    in

    questa

    sede

    non

    c'

    spazio

    per

    propoffe

    una

    serie

    di

    esercizi

    progressivi

    utili

    al superamento

    di

    tali

    pro_

    blemi.

    Ci

    limitiamo

    quindi

    a consigliaie

    -

    qualora

    vi

    imbattiate

    in

    un

    passaggio

    parti-

    colarmente

    complesso

    -

    di

    estrafolar

    dal

    resto

    del

    brano

    lebattute

    piu

    complicate

    ed,

    eseguirle

    molto

    lentamente,

    fipelendo

    piu

    volte

    Ia

    sequenza

    dei

    movimeti

    necessari

    (in_queste

    circoslanze

    puo

    essere

    di

    grande

    utilita

    la

    leftura

    v

    erticale

    dell'intavotura).

    In

    seguito,

    quando

    i

    gesti

    risulteranno

    ben

    aulomalizzali,

    sar

    sufficienle

    accelerare

    progressivameflle

    fino

    ad

    arrivate

    allavelo_

    cit

    prescritta.

    STACCATO

    E

    LEGATO

    6

    uesti

    importanti

    effefii

    dipendono

    dal

    \s{

    modo

    in

    cui

    le

    dita

    si

    appoggiano

    sui

    bottoni.

    Nello

    staccato

    il

    movimZito

    deve

    essere

    molto

    rapido,

    rilraendo

    le

    dita

    imme-

    diatamente

    dopo

    aver

    sfiorato

    il

    tasto.

    Nel

    legato,

    invece,

    bisogna

    indugiare

    maggior-

    mente,

    sollevando

    le

    dita

    solo

    all'r?ivo

    della nota

    successiva.

    La

    scelta tra

    le

    due

    possibilita

    ovviamente

    condizionala

    dalle

    caralleristiche

    dei

    brani,

    dallo

    stile

    e dalla

    personalit

    dell'esec

    ulote.

    67 7 8 8 910

    9

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    17/100

    A@gqiatuft

    DITEGGIATURA

    T

    a

    scelta delle dita

    da

    impiegare

    per

    I'ese-

    t-

    cuzione

    deivari

    passaggi

    ha

    una

    grande

    importanza

    e si

    consiglia

    quindi

    di

    dedicarle

    grande

    altenzione,

    soprattutto in fase di

    studio.

    Infatti,

    una diteggialura efficace

    ren-

    de molto

    pi

    accessibile

    un brano

    che, se

    eseguito

    con diteggialura

    errala,

    pu

    appari-

    re

    insormonlabile.

    Vediamo

    di

    esaminare

    a

    fondo

    questo

    im-

    portante

    problema,

    indicando

    le

    dita

    della

    mano

    destra

    con

    Ie

    seguenti lellere,

    I

    indice

    M

    medio

    A

    anulare

    Mi

    mignolo

    icordando

    che I'anulare e iI mignolo

    presentano

    maggiori

    difficolt di artico-

    laztone

    tlspetto all

    indice e

    al

    medio

    (non

    a

    caso i

    vecchi organettisti

    marchigiani

    suona-

    no

    quasi

    esclusivamente

    con

    quesle

    ullime

    due

    dita), analizziamo

    intanto

    le

    seguenli

    ke

    diteggiature,

    relalive alla scala

    ascendente

    di

    SOL

    massiore:

    345676s4

    --

    i-- i-

    aaaaaaaa

    @

    I

    M

    A MiMtI

    M A

    (errato)

    @

    I

    M

    A I

    M

    I A

    M(corretto)

    @

    I

    MI MAMI M(corretto)

    ualora

    ci si imbatta

    in una melodia

    con

    notevole

    estensione, non

    poi

    ercalo

    suonare

    due

    bottoni

    adiacenti

    con

    un

    solo

    dito

    (meglio

    saltare con

    I'indice

    che

    non

    con

    il mignolo),

    ma

    se iI

    brano

    veloce si

    possono

    tuttavia

    incontrare problemi

    dipre-

    cisione

    nell'

    esecuzione.

    ln

    generale,

    sempre

    convenienle

    operare

    delle

    sostiluzioni,

    facendo

    cos

    in

    modo

    che

    la

    mano

    risulti

    il

    piu possibile

    in una

    posi-

    zione

    ottimale. Vediamo

    alcuni

    esempi,

    T T

    na

    buona

    occasione

    per

    eftettuare

    la

    LJ

    sostituzione

    si

    presenta

    ln

    coincidenza

    con

    una

    nota'lunga''

    si

    potr

    cosi

    cambiare

    dito

    tenendo

    il

    bottone

    sempre

    premuto.

    Se,

    ad

    esempio,

    si arriva al

    bottone

    6

    con

    I'indice

    ed

    il

    brano continua

    verso note

    gravi

    (parle

    alta dello

    strumento),

    ipolizzan-

    do che il6

    duri 2,/4

    si

    pu

    sostituirel'indice

    con

    il mignolo

    ed

    avere cosi

    Ia

    mano

    ben

    impostata per continuare verso

    tali

    note:

    )

    4

    Ia

    sostituzione

    va

    fatta

    sul

    6

    $./Mi)

    676)8cel09

    ,il

    a.aaaa.a

    @

    @

    @

    I

    M

    I A

    M

    MtMtA

    I

    M

    I A

    M

    A MtA

    I

    M

    I

    M

    I A

    MtA

    I

    facile verificare

    che

    la

    migliore

    diteggia-

    l)

    lura

    (quella

    cio

    che

    permelle

    velocit

    e

    precisione)

    Ia

    C,

    menlre la

    A risulta

    parli-

    colarmente diftrcile

    a causa

    del salto

    del

    mignolo;

    la

    B,

    infine,

    pur

    accellabile,

    pre-

    senta Ia

    non acevole

    artrcolazione

    M-A-ML.

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    18/100

    r

    TECNICA

    STRUMENTALE

    E

    ros

    le

    sctituzioni

    possono

    essere

    utili

    I

    I,

    arrhe

    per

    ottenere

    un

    effello

    di

    maggio_

    cst

    rato

    nella

    tecnica

    lineare,

    7788877

    --

    -T

    i-i

    .aaadaaa

    I

    MI

    MI

    MI

    M

    11

    e1l'eseguire

    queste

    figurazioni,

    il

    polso

    I \l

    deve

    rimanere

    ben

    fermo

    ,

    menlre

    le

    dita

    devono

    essere

    ben

    articolate

    fra

    di

    loro

    e

    allo

    stesso

    tempo

    raccolte.

    Ci

    si

    eserciti

    dapprima

    molto

    lentamente

    (magari

    con

    I'ausilio

    di

    un

    metronomo),

    aumentndo

    poi

    radatame

    nte

    la

    velocit.

    ABBELLIMENTI

    t

    a diteggiatura

    del

    ribattuto

    molto

    ulile,

    l-

    e

    viene

    ulilizzala per

    e{feltuare

    veloci

    frgurazioni

    rilmiche

    sulla

    stessa

    nota,

    con-

    servando

    precisione

    ed

    effello

    "staccato,,.

    Vediamo

    alcuni

    esempi,

    RIBATTUTO

    T

    n

    questi

    casi

    sar

    molto

    pi

    facile

    usare

    I

    piu

    dita

    per

    Io

    stesso

    bottone

    che

    non

    @rcre

    di risolvere

    il

    problema

    con

    un

    solo

    dito

    e

    vari

    colpi

    di

    polso

    (tecnica

    da

    usare

    irrvece

    inpresenza

    di

    doppie

    note),

    f^_li

    abbellimenff

    hanno

    Io

    scopo

    di

    arric-

    \J

    chire

    Ia

    semplice

    melodia,

    rendendo

    il

    fraseggio

    piu

    complesso

    ed

    articolato;

    spes-

    so

    svolgono

    anche

    una

    {unzione

    ritmica

    delerminante

    (come

    in

    sud

    \talia

    e

    in

    Sarde-

    gna),

    contribuendo

    alla

    realizzazione

    del

    cosiddetto

    "ritmo

    interno".

    Owiamente

    il

    tipo di

    abbellimento

    varia

    in

    rclazione

    allo

    stile

    della

    musica

    e

    al

    temperamento

    dell'

    esecutore.

    Nelle

    nostre

    lr

    asciizioni,

    sal-

    vo

    alcuni

    casi,

    abbiamo

    deciso

    di

    omellerli,

    per

    non

    complicare

    eccessivamente

    Ia

    gra-

    fia,

    Iasciando

    il loro

    ulilizzo

    alla discrezione

    dell'esecstore.

    Vediamo

    comunque

    -

    molto

    sinteticamente

    -

    gli

    abbellimenti

    piu

    usati

    nell'organetto.

    II mordente

    scrlttuta:

    esecuzlone:

    viene

    precedula

    dalla

    stessa

    nota

    piu

    una

    :-

    -

    el

    mordente

    vengono

    suonate

    lre

    nole

    al

    posto

    di

    una.

    La

    nota

    principale

    superiore

    o inferiore.

    eseguita

    molto

    rapida-

    menle.

    Di

    solito

    si

    usa

    iI

    mordente

    superiore

    e Ia

    nota

    di

    abbellimento

    pu

    appartenere

    alla

    stessa

    lila

    della

    nota

    principil,

    ,,

    t

    _l

    a7l'altra,to7

    -?.a

    _ic

    L'assenza

    del

    taglio

    trasversale,

    .nJ

    indica

    che

    Io

    stesso

    movimento

    eseguito

    con

    minor

    rapidita

    (con

    risultato

    sonoro

    pi

    vicino

    alla

    terzina).

    6

    666

    .X

    -r

    d

    ),) I

    666

    -l

    aa

    888

    aaa

    666

    666

    666

    = -

    Fl t=.r

    ioe

    qPPute:

    )))

    oppurc:

    )))

    .f,II

    MIM

    IMI

    8sB

    8

    8

    8

    8 8

    8

    -

    .

    .

    oPFte:

    l,

    )

    oppure:

    o

    a

    III

    Ui

    M

    I

    MI

    6

    666

    v

    'a

    aoa

    III

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    19/100

    AtuIlimanti

    27

    Lacciaccatura

    II'pico,tage'

    gitfrtra:

    A

    lere

    bbellimento

    molto

    utiliz-ato

    in

    Francia,

    il

    picotage

    serve ad accentuare

    il

    carat-

    ritmico

    di

    una

    melodia-

    Facciamo

    un

    esecuzlone:

    ell'acciaccatura,

    Ia nota principale

    lI

    precedula

    da

    un'altra

    nota

    esesuila

    molto

    rapidamente,

    col

    risultato

    di

    una

    maggiore

    spinta

    nell'attacco.

    Anche

    in

    questo

    caso,

    Ia

    nota

    ornamentalepu

    essere

    superiore

    o

    inferiorc

    e

    apparlenere

    sia

    alla

    fila

    della

    nota

    principale,

    I

    t

    .x

    a.

    sia

    all'altra

    fila,

    Le

    dopple

    note

    esempio'

    T

    e

    doppie

    nofepossono

    assolvere

    sia una

    t-

    funzione

    armonica (vedere

    il

    brano II

    porto

    e

    i clarini

    a

    pagina

    g5),

    sia

    melodica

    (controcanlo

    in

    lerza),

    sia

    ritmica

    (vedere

    i

    brani

    Tarantella

    Petron

    a

    pagina

    76 e

    Su

    passu

    Torrau

    a

    pasina

    84).

    q

    uddividiamo

    ora

    le

    semiminime

    in

    cro-

    \,

    me

    e

    sostituiamo

    Ia

    seconda

    croma

    di

    ogni

    coppia

    cos

    ottenuta

    con

    una

    nota

    che

    funge

    da

    bordone

    inletmillenle

    (normal-

    me.nle

    Ia quinta

    all'ottava

    inferiore);

    la

    me-

    Iodia

    sar

    sempre

    chiaramente

    peicepibile,

    ma

    risultera

    pi

    ritmica:

    -

    657s

    7588

    ')

    .

    .-

    -

    tI..-

    -

    +l

    @s

    hl

    ,)

    ;

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    20/100

    p

    oich

    I'organetto

    da

    sempre

    -

    I

    strumento

    profondamente

    legato aIla

    danza, uno

    dei

    crilefi

    che abbiamo

    cer-

    cato di

    lenere

    presenle

    nella

    scelta

    del

    repertorio

    per

    questa pubblicazione

    stato

    queIlo

    che

    deriva

    dalla

    srande

    ric-

    chezza

    e

    variet

    di

    musiche

    da

    ballo

    diffuse

    inltalia.

    In

    molte

    aree

    della

    penisola

    I'organetto

    viene

    suonato

    con

    tecniche

    e stili

    parti-

    colari,

    ed

    anche le

    musiche

    ela

    struttura

    coreulica

    delle

    relative

    danze

    hanno

    ca-

    ratteristiche

    singolari.

    Alf interno

    di

    que-

    sla intercssante

    eleroseneit,

    possibile

    individuare

    due

    correnti

    principali,

    l)

    Musiche

    a carafiere

    tematico

    (diffuse

    soprattutto

    nel

    centro-nord),

    nelle

    quali pr

    ev

    ale una

    struttura

    spesso

    ben

    codificata (ad

    esempio,, A-A1-B-n17

    pitt

    o

    meno

    ripetula,

    dove

    le

    variazioni

    risultano

    essere

    limitale

    ad una

    sefie

    di

    acciaccatute,

    mordenti

    ebrevi

    lrasi

    melodiche.

    2)

    Musiche

    a

    carattere

    modulare

    (tipi-

    che

    del

    centro-sudelegate

    alla

    cultura

    medilerranea),

    nelle

    quali

    Ia

    struttura

    aperta

    e le frasi

    musicali

    -

    sett?.

    mai

    svolgere

    funzione

    dr tema

    -

    si

    susseguono

    in manieta

    libera,

    secon-

    do

    Ia

    discrezione

    dell'eseculore,

    chele

    compoRe

    sul momento

    variando

    e

    alterna-ndo

    in

    maniera

    sempre

    diversa

    piccole

    cellule ritmico-melodiche.

    Der

    analizzare

    Ie

    dlerse

    fasi

    che han-

    I

    no

    portato

    alla

    sffutlurazione

    del

    re-

    pertorio

    nella

    pratica

    revivalislica ,

    ab-

    biamo

    preso

    in

    esame

    tretipi di

    musiche

    per

    organetto:

    1) Musiche

    da

    ballo

    tradizionalmen-

    te

    esesuite

    dall'organetto

    (n.8,

    13,

    15,

    16,

    L7,

    18

    e

    19

    del

    compact-disc

    al-

    Iegato),

    riproposte

    nell'interp

    rctazio-

    ne

    di

    musicisti

    dell'area

    revivalisti-

    ca ,

    impegnati

    in

    questo

    caso

    in

    una

    operazione di ricalco.

    2)

    Musiche

    da

    ballo

    tradbionali,

    esegui-

    te

    originariamente

    da

    altri

    strumenti

    e

    qui

    adattate

    alle

    possibitt

    espressi-

    ve

    dell'organetto

    (n.

    1,

    2,3,

    4,5,

    6,7

    ,

    9, 10

    e L2

    del

    CD).

    3) Nuove

    composizioni

    originali

    per

    or-

    ganetto,

    alcune

    chiaramente

    ricolle-

    gate

    alla

    fiadizione

    (n.11

    ,

    14,20

    e23

    del

    CD),

    altre

    ispirate

    da

    influerwepi

    apefie

    (n.21

    e22

    del

    CD).

    D

    er owie

    esigenze

    di

    spazis,

    abbiamo

    I necessariErmente

    tralasciato

    in

    questa

    sede

    Ie

    musiche

    dr

    altre nazioni,

    che

    meriterebbero

    sicuramente

    approfondi-

    merrti

    specilci

    in

    pubblic

    azioni

    separate.

    Ci

    rendiamo

    altres

    conto

    che

    alcune

    realt

    non

    sono

    pienamenle

    rapptesen-

    lale,

    ma

    questo

    lavoro

    considerata

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    21/100

    -:t:--i:5*

    -=

    sia

    s.,4rttura

    -

    non

    poteva

    che

    --'.*-/=e

    '-:::

    spaccato

    del

    vasto

    e mullifor-

    :-.

    ;

    a:::llicnio

    organettistico

    della

    peni-

    *q:-=

    iiia

    nuce

    di

    lali

    considerazioni,

    =:::a=c

    ,,'oIuto

    tndirizzare

    questo

    libro

    ---..:SJ,-

    q'regli

    strumenti

    maggiormente

    ::3:s:

    :n ltalia,

    1'B

    bassi

    eil2

    bassi

    (detto

    :

    r='j:iem

    enle

    du

    botte').

    -

    a

    :ascrizioni

    musicali

    si riferiscono

    al

    :::::ro

    giro

    di

    ogni

    brano,

    registrato

    .::--a

    cassetta

    in

    modo

    volutamente

    pu-

    .:::

    -

    (cos

    da

    permeltere

    al

    prrncipianle

    un

    approccio graduale),

    mentre

    gli

    ab-

    belhmenli

    e

    tuttele

    variazioni

    lemaliche,

    ritmiche

    ed

    espressive

    compaiono

    nei

    giri

    successivi al

    primo.

    Fanno

    eccezione

    solo

    alcunibrani

    del

    centro-sud,

    nei

    qua-

    Ii,

    come

    gi

    detto,

    Ia

    struttura

    e

    di tipo

    apefto

    e

    la

    sequenza

    delle

    frasi

    puo

    essere

    pertanto

    variata

    continuamenle

    in

    funzione

    di

    qitefi

    stilistici

    Ia

    cui

    ftafia-

    zione

    non

    puo

    essere

    approfondita

    in

    questa

    sede (in

    tali

    casi

    stata

    quindi

    riportata

    una

    delle

    tante

    versioni

    possibi-

    1i)

    MEM

    e# &,* 6ry@

    6se@W,ffiffim,

    &i@se

    ffiw%

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    22/100

    LE

    MUSICHE

    l-r-l

    counENTA

    (tradizlonale)

    2'34"

    llil

    CASTELH,NA

    (tradizionale)

    1'30'

    ll

    esecutore Gian Renzo Dutto-pag.

    36

    L:)

    esecutore

    Nccardo

    Tesi

    -pag.

    64

    GIGADI

    ROCCAGRIMALDA

    (tradizionale)

    I'LZ'

    esecutore

    Beppe

    Greppi

    _pag.

    BALLO

    IAVIENNA

    CORENTINA

    E

    SUO SALTARELIO

    (trad.)

    1'58"

    esecttore

    Rofuto Tqnbi

    -

    pgg.

    MANFRINA

    DELI.A,

    VAI.CA-

    MONICA

    (tradizionale) 1'12'

    e secutote

    Vncqtzo C4fuli

    -

    W,-

    LA RIPANELIA

    di

    Giuliano

    Cameli

    (versi

    di

    V. Bernardini)

    -

    2'55"

    _

    pag.

    TARANTELLA DI MONTEMA-

    RANO

    (lradiztsnals)

    3'22u

    esecutote

    Mario

    Salvi

    _

    pag.

    TARANTELI.A

    PETRONA,

    (t:ffi)

    l'44"

    mnseW

    lesi

    _pag-

    67

    39

    70

    40

    42

    76

    B".XT,Yeffi** **

    Elflf%ffi_*7.-

    MONFRINA

    (tradizionale)

    3'OO"

    esecutote Robeto Tombesi-pag.

    46

    SU PASSUTORRAU

    (tnd.)

    2'26'

    esecutore

    Nccardo

    Tesi

    -

    rEg"

    U

    l-l

    NLVURCA

    (tradzionale)

    1'56"

    l ';;;;;;;';;;"

    Greppi

    -pag

    48

    E

    ]ffi':'3ffi8#l'E "_pag

    88

    PAIRIS

    (fiad.r:ionale)

    2' L3u

    esecutorc

    Roberto

    Tombesi

    -

    pag.

    BERGAMASCO

    E

    TRESCA

    (trad.)

    2'5lu

    - esecutore Nccardo

    Tesi

    _pag.

    POLESANA

    (tradrzionale)

    2'55u

    esecutore

    Roberto

    Tombesi

    -pag.

    49

    ILPORTOEICI.,RINI

    di

    Roberto

    Tombesi

    -

    2'52u

    _

    pag.

    95

    MORESCA NUZIALE

    (1'58'')

    dI

    Daniele

    Craighead

    e

    Nccardo

    Tesi

    (esecutore

    Nccardo

    Tesl

    _pag.

    100

    LE MARIONETTE DI

    RE

    EVARI-

    STO

    di

    Roberto

    Tombesi

    - 2'45"

    pag.

    103

    SALTARELLO

    PER EUGENIO

    di

    Nccardo

    Tesi

    -

    4'O5u

    pag.

    108

    52

    56

    tPoLKA

    -

    2',16u

    di

    Giuliano Cameli

    pag.

    58

    GIGA

    FERMRESE

    (trad.)

    1'40"

    esecutore

    Roberto

    Tombesi

    -pag.

    62

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    23/100

    36

    LE

    MUSICHE

    ecutote;

    GIAN

    RENZO

    DUTTO

    struttura:

    ABCD

    -

    ABCD -

    ABCD.

    AB

    T

    7

    alido

    esemoio

    di

    alternanza

    ffa

    tecnica

    incrociata

    e

    tecnica

    lineare,

    questa

    V

    Coutenta

    u^rtu-urii' irn na

    proveniente

    d,a Vernante

    (valle

    Vermenagna,

    Cuneo),

    dove

    tuttora

    d,anzata.

    COURENTA

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    RE

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    767

    J-I.:

    Copyrtght

    1993

    by

    gfiBEII

    -

    Ancoaa,

    Italy

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    24/100

    COURENTA

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    10

    -'

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    SOL

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    25/100

    LE MUSICHE

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    capo

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    26/100

    DI

    ROCCAGRIMALDA"

    39

    eSeCUtofet

    BEPPE

    GREPPI

    struttura:

    AB.

    A,B

    -

    AB

    articolatmenleulrle-pet

    gli_studi

    iniziali

    sullo

    strumento,

    questo

    brano

    fa

    parte

    deitreballi

    (Laclterq

    ,

    G g?

    -

    Calisun)

    che

    accompagnano

    Ia rappreseniazione.u.ne,ruiesca

    popolare

    di

    (Alessandria).

    N7

    NN

    1

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    27/100

    eta(I,rtote.

    MEERTO

    TOMBESI

    struttural

    AB-AB-AB-CD-CD-CD

    p:"":liente

    da

    una

    raccolta

    violinistica

    dei

    primi

    dell'goO,

    questo

    brano

    d,ell,area

    I

    trentina

    stato

    qui

    adattato

    alle

    possibilita'espressive

    duil'rgunetto,

    con

    un

    uso

    retralente

    della

    tecnica

    lineare

    (attinzione;i

    ;..

    dei

    bassi-r,Zttu

    parti

    B

    e

    D).

    1

    sltatello,

    che

    in

    questo

    caso

    da

    consid"riiuna

    sorta

    divariazione

    deltema,

    va

    eseguito

    leggermente

    pi

    veloce.

    t

    l

    a

    .{

    BALLO

    LA

    VIENNA

    CORENTINA

    E

    SUO

    SALTARELLO

    N,

    N,

    a

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    4

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    N, N.,

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    21

    LE

    MUSICHE

    DO

    EA

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    (E)G)

    (E)o)O

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    )

    343

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    28/100

    BALLO

    LA VIENNA CORENTNA

    E SUO SALTARELLO

    1l

    DO

    FA

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    Suo Saltarello

    Nr'

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    -

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    324

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    29/100

    LE MUSICHE

    ivace

    danza

    di corteggiamento raccolta

    da

    A.

    Citelli a Cimbergo

    (Brescia),

    questa

    Manfrina

    si

    presta ad

    un'esecuzione

    di

    tipo

    "staccato", punteggiala da

    una

    serie

    diveloci

    abbellimenti.

    MANFRINA

    DELLA

    VALCAMONICA

    cqfirtorc:

    IIITTCETZO

    C.GLIOTI

    .-

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    30/100

    43

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    31/100

    LE

    MUSICHE

    IfEtrnDCI

    TESI

    T

    -=Ttto

    dalla

    versione

    originale

    per

    violino

    e chitarra (raccolta

    da

    R. Leydi

    nel

    l95g),

    t

    questo

    brano

    p.roviene

    daBarigazzo

    (Modena),

    paese

    dell'area

    in

    cui

    ancora

    presenle

    I*tnteressanle

    lradizione

    del

    maggio'

    ,

    ed

    particoiarmente

    indicato

    per

    i

    princrpianti

    d,ala

    la

    sua

    struttura

    pacata

    el'assenza

    di reali

    difficolt.

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    32/100

    "VALZER"

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    33/100

    LE

    MUSICHE

    eWfue.

    nIGRIOTOMBESI

    strattural

    AB. AB. A.B

    uesla

    versione

    per

    organetlo

    di

    urLa

    monfrina

    fuori

    catnevale

    appatliene

    alla

    tradizione

    deiballi

    di Bagolino e diPonte

    Caffaro (Brescia).

    Tra gli abbellimenti,

    va

    segnalato

    I'uso

    del

    picotage,

    menlre

    gli

    accordi

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    sono

    ottenuti

    con

    I'incrocio

    anomalo

    dei

    bassi

    (vedere

    Io

    schema

    a

    pagina20).

    MONFRINA

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    Ancona,

    Italy

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    35/100

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    LE MUSICHE

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    Copytlght

    1993

    by BFJ,EN

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    Ancona,

    Italy

    sttuttuta:

    AB-AB-AB

    rano

    di

    vecchio

    liscio

    popolare

    provenienle

    dalla Valle

    Borbera

    (Alessandria),

    questa

    Mazurca

    lralla

    dalle

    ricerche

    svolte

    dall'esecutore

    e da

    M. Martinotti.

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    36/100

    PAIRIS

    49

    W

    uesta danza

    (diffusa

    nel

    bellunese

    e

    direllamenle

    rmparentata

    con le scottish

    del

    nord

    Europa),

    faceva

    parte

    del rcperlorio

    di un

    organettista

    di

    Costa

    di

    Lamon

    (Belluno),

    ed

    stata

    raccolta

    da M.

    Dalla Valle,

    G.

    Pinna e

    dall'eseculore.

    eSecutorl

    ROBERTO TOMBESI

    Copyrlght

    1993

    by BRBElt

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    37/100

    50

    LE MUSICHE

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    38/100

    51

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    6

  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    39/100

    52

    I.E MUSICHE

    secdtrel

    RIECARDO

    TESI

    @l-rl

    struttura:

    ABCD-ABCD- TRESCA'

    T

    a

    versione

    originale

    di

    questo

    ballo

    saltato

    de11'Appennino

    tosco-emiliano

    tratta

    dal

    l-

    repertorio del fisarmonicista

    Primo

    Pansacchi.

    I

    limiti

    lecnici deII'oranetto

    impedi-

    scolro Ia

    riproduzione

    esatta

    deII'originaleper

    quanto

    riguarda taparle B

    (minore),

    che

    stata

    pertanto

    trasposta

    un tono

    sopra

    (da

    SOt

    minore a LA

    minore), mentre

    la linea

    melodica

    stata

    leggermente

    modifcata nella

    parle

    finale.

    Al

    Beramasco

    (come

    normalmente

    awiene

    in

    questo

    tipo di

    reperlorio) segue

    Ia Tresca.

    L'esecuzione

    prevedeun

    abbondante

    uso

    dello

    staccato

    epresenlaalcune

    diteggiature

    impegnalive

    (come

    il

    ribattuto

    della Tresca).

    BERGAMASCO

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    TRESCA

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  • 7/23/2019 L'Organetto Diatonico

    40/100

    "BERGAMASCO

    E

    TRESCA'

    53

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