Lorenzo Damia: l'igiene in ortodonzia

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IGIENE ORALE IN ORTODONZIA Lorenzo Damia

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IGIENE ORALE IN

ORTODONZIA

Lorenzo Damia

PRESIDI PER

L’IGIENE ORALE

SPAZZOLINI

manuale (soffice, medio, duro)

ortodontico

elettrico

CARATTERISTICHE DELLO SPAZZOLINO ORTODONTICO

•SETOLE ARTIFICIALI

•PUNTE ARROTONDATE

•DUREZZA MEDIA (DIAMETRO SETOLE 0.25 MM)

•4-5 FILE DI SETOLE

•DISPOSIZIONE A U DELLE SETOLE PER SCOPI ORTODONTICI

PULIZIA DEGLI SPAZI INTERPROSSIMALI

cerato

non cerato

superfloss

forchetta porta filo

1.FILO INTERDENTALE:

2.STUZZICADENTI

3.SPAZZOLINO MONOCIUFFO

4.SPAZZOLINO INTERDENTALE O SCOVOLINO

PULIZIA DEGLI SPAZI INTERPROSSIMALI

RILEVATORI DI PLACCA

•soluzioni liquide

•compresse

SPECCHIETTO

non è uno strumento indispensabile ma molto utile

aumenta la self-confidence con il cavo orale

FLUOROPROFILASSI

1.PROFESSIONALE:

•composti da fluoruro di sodio, fluoruro stannoso, fluoruro fasfato acidulato

•gel al fluoro

•vernici al fluoro

FLUOROPROFILASSI

2.PERSONALE

•sciacqui con soluzioni fluorate

•dentifrici fluorati

FLUOROPROFILASSI

3.SISTEMICA

•somministrazione quotidiana di pastiglie di fluoruro di sodio

•fluorizzazione delle acque potabili

SIGILLATURE

•CON RILASCIO DI FLUORO

•SENZA RILASCIO DI FLUORO

CONTROLLI DI IGIENE ORALE•AD OGNI VISITA ORTODONTICA CONTROLLO PLACCA

•MENSILMENTE PASTIGLIE RIVELATRICI

•TRIMESTRALMENTE CONTROLLO TECNICHE DI IGIENE ORALE (SPAZZOLAMENTO, USO DEL FILO INTERDENTALE ETC)

•CONTROLLO CARIE SEMESTRALE

TECNICHE D’USO

SPAZZOLAMENTO

•deve interessare la superficie vestibolare, occlusale e palatale/linguale

•deve durare almeno 3 minuti

•il movimento deve essere circolare, verticale ed orizzontale

FILO INTERDENTALE

•COSTITUITO DA UN INSIEME DI FILI DI NYLON RICOPERTO O MENO DA CERA

•SUPERATO IL PUNTO DI CONTATTO SI RAGGIUNGE LA ZONA CERVICALE TRA I DENTI E RIPIEGANDO IL FILO AD ANSA CON MOVIMENTI DI VA E VIENI SI RIMUOVE LA PLACCA

•AD OGNI NUOVO SPAZIO INTERPROSSIMALE SI UTILIZZA UNA PORZIONE DI FILO PULITA

SUPERFLOSS

•DIAMETRO MAGGIORE RISPETTO AL FILO INTERDENTALE

•AD UNA ESTREMITÀ PRESENTA PORZIONE IN PLASTICA RIGIDA PER FACILITARE IL PASSAGGIO NEGLI SPAZI INTERPROSSIMALI AL DI SOTTO DI STRUTTURE RIGIDE QUALI FILO ORTRODONTICO

STUZZICADENTI

•BASTONCINI DI LEGNO A SEZIONE VARIABILE

•UMETTATI PER AMMORBIDIRLI PRIMA DELL’USO SI ADATTANO BENE ALLA FORMA DELLO SPAZIO INTERDENTALE

•EFFICACI NELLA RIMOZIONE DI GROSSI RESIDUI ALIMENTARI DAGLI SPAZI INTERDENTALI

SPAZZOLINO MONOCIUFFO

•STRUMENTO POCO DIFFUSO CON CARATTERISTICHE A METÀ TRA LO SPAZZOLINO NORMALE E LO SPAZZOLINO INTERDENTALE RISPETTO AI QUALI POSSIEDE FUNZIONALITÀ INFERIORI

•UTILE PER RIMUOVERE LA PLACCA IN PROSSIMITÀ DI APPARECCHI ORTODONTICI

SPAZZOLINO INTERDENTALE

miglior strumento per la rimozione della placca dagli spazi interdentali

necessita di spazi sufficientemente ampi per consentirne il passaggio

costituito da un’anima centrale metallica che funge da supporto a delle sottili setole artificiali

utilizzato con movimento di va e vieni

RILEVATORI DI PLACCA

costituiti da coloranti batterici i quali si fissano ai componenti organici della placca

innocui se ingeriti

indispensabili nell’istruzione ad una corretta igiene orale domiciliare

FLUROPROFILASSI1.PROFESSIONALE

•l’uso di gel viscosi permette una buona adesione ai denti

•da utilizzare dopo debonding e stripping

•permettono con l’utilizzo di portaimpronte la contemporanea applicazione ai quattro quadranti

•uso semplice e rapido

•tempo di applicazione ridotto (circa 4 minuti)

1.1 GEL FLUORATI

FLUROPROFILASSI1.PROFESSIONALE

•basate sull’assunto che un contatto prolungato tra ioni fluoruro e smalto porta ad un maggiore assorbimento

•lacche o vernici

•resistenti all’acqua e quindi con lunga durata nell’ambiente orale

1.2 VERNICI FLUORATE

FLUROPROFILASSI2.PERSONALE

•si utilizzano soluzioni neutre

•quasi tutti a base di fluoruro di sodio

•concentrazioni variabili dallo 0.2 allo 0.05% in base alla frequenza degli sciacqui

•l’età più favorevole per queste procedure è dai 6 ai 13 anni

2.1 SCIACQUI CON SOLUZIONI FLUORATE

FLUROPROFILASSI2.PERSONALE

•occupano la quasi totalità del mercato

•comportano un regolare e frequente contatto tra lo ione fluoro e lo smalto

•concentrazione di fluoro va dallo 0.1 allo 0.145%

•trasformazione dell’idrossiapatite in fluoroapatite e remineralizzazione delle lesioni cariose iniziali

•è il presidio ideale per attuare una buona fluoroprofilassi topica

2.2 DENTIFRICI FLUORATI

FLUROPROFILASSI3.SISTEMICA

•si somministrano dalla nascita fino ai 13 anni

•sciolte nel cavo orale danno anche un effetto topico

•poco efficace se l’assunzione non raggiunge almeno i 260 giorni/anno

•la dose varia in base all’età ed alla concentrazione di fluoro nelle acque potabili

3.1 PASTIGLIE AL FLUORO

FLUROPROFILASSI3.SISTEMICA

•concentrazione da 0.7 a 1 ppm delle acque degli acquedotti

•è la tecnica di fluoroprofilassi più efficiente, meno costosa e più valida

•spesso non usata per motivi di ordine tecnico e legislativo

•può determinare accumulo di fluoro nel corpo se abbinati ad altri prodotti ricchi di fluoro

3.1 FLUORIZZAZIONE DELLE ACQUE

SIGILLATURE

•PREVIENE LA CARIE OCCLUSALE DEI MOLARI E PREMOLARI PERMANENTI

•NON ALTERA LA SUPERFICIE OCCLUSALE

•MIGLIORA L’AUTODETERSIONE DEI SOLCHI

SIGILLATURE•ISOLARE ACCURATAMENTE I DENTI

•DETERGERE LA SUPERFICIE DA SIGILLARE CON ACQUA E POMICE

•MORDENZATURA DELLO SMALTO

•APPLICAZIONE DEL COMPOSITO SIGILLANTE

PARTICOLARI PRESIDI

ORTODONTICI

1. CERA ORTODONTICA

•UTILE PER EVITARE DECUBITI DA APPARECCHI ORTODONTICI FISSI

•DI FACILE APPLICAZIONE MA FACILMENTE REMOVIBILE

•NON EFFICACE SU ESTREMITÀ LIBERE DI FILI ORTODONTICI

2. TUBI PROTEGGI FILO

•FORMATI DA GUAINE IN PLASTICA CHE AVVOLGONO I FILI ORTODONTICI

•EVITANO DECUBITI QUANDO LA DISTANZA TRA I BRACKET È SUPERIORE A DUE DENTI

RUOLO DEL PERSONALE

AUSILIARIO

1. INFORMAZIONE

2. MOTIVAZIONE

3. ISTRUZIONE

4. CONTROLLO

RUOLO DEL PERSONALE AUSILIARIO

1. INFORMAZIONE

•FORNIRE NOTIZIE UTILI MA SUCCINTE

•UTILIZZARE FOTOGRAFIE, DISEGNI E SE POSSIBILE COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA

•DESTARE INTERESSE NEL PAZIENTE

2. MOTIVAZIONE

certamente la fase più difficile dell’addestramento

modificare il comportamento in base al paziente

cercare di ottenere il massimo coinvolgimento possibile

3. ISTRUZIONE

non modificare le abitudini acquisite se corrette

le tecniche dei vari autori hanno risultati sovrapponibili

scegliere la tecnica più idonea all’operatore

4. CONTROLLI

ad ogni visita ortodontica controllo placca e verifica manovre di igiene

controllo pulizia dell’eventuale apparecchio mobile

A cura di

Lorenzo Damia