LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos...

20

Transcript of LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos...

Page 1: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico
Page 2: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

LJ -

comitato consultivo

D. BFJQUEL (Paris), A.C. CAsslo (Roma), M. GaAs (Paris), M.L. LAZZAPJNI (Roma), M. LOMBARDO (Lecce), A. MaLE (Napoli)

D. MusTI (Roma)

Page 3: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

HESPERIA, 18

STUDI SULLA GRECITA D'OCCIDENTE a cura di LORENZO BRACCESI

I Grect in Adriatico, 2 coordinamento scientifico di

LORENZO BRAccEsI e MARIo LUNI

<<L'ERMA>> di BRETSCHNEIDER

Page 4: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

Hesperia, 18 I Greci in Adriatico, 2

LoaeNzo BaccEsI, Muvo LUNI (coordinamento scientifico di) Redazione di CLAUDIA CARDINA]J, VALERIA PURCARO, FRANCESCA UTTOVEGGIO

Copyright 2004 <<L'ERMA>> di BRETSCHNEIIDER Via Cassiodoro, 19-Roma

Tutti i diritti riservati. E vietata la riproduzione di testi e ifiustrazioni senza ii permesso scritto dell'Editore.

HesperIa : studi sulla grecità di Occidente / a cura di Lorenzo Braccesi. - Roma: <<L'ERMA>> di BRETSCHNEIDER. - v.; 25 cm.

18: I Greci in Adriatico 2 supplemento del convegno internazionale, Urbino 21-24 ottobre 1999 / coordinamento scientifico di Lorenzo Braccesi e Mario Luni ; redazione di Claudia Card mali, Valeria Purcaro, Francesca Uttoveggio. - Roma <<L'ERMA>> di BRETSCHNEIDER, 2004. - 374 p.: ill.; 25 cm. - Nel-l'occhiello: Università di Padova, Dipartimento di scienze deil'antichità ; Uni-versità di Urbino, Istituto di Archeologia ISBN 88-8265-266-1

CDD21. 938

2. Mare Adriatico - Colonie greche - Congressi - Urbino - 1999

I. Braccesi, Lorenzo II. Luni, Mario

Periodico: Autorizzazione Tribunale di Roman. 00567/98 del 30-11-1998.

TI volume è pubblicato con ii contributo dell'Università di Urbino.

Page 5: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

INDICE

9 Introduzione

11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

101 KRISTINA MIH0VILI6, Ceramica greca in Istria

123 SINIsA BILIc-DuJMusIc, Excavations at Cape Ploca near Sibenik, Croatia

141 BRANKO KI1IJGIN, The beginning of Promunturium Diomedis. Preliminary Pottery report

151 MAIA BONACIC-MANDINIC, The coin finds at Ploca promontory

163 MARIN ZANINOVIC, Issa e Pharos. Paesaggio agrario e viticoltura

171 FILIPPO GIUDICE, La ceramica attica deli'Adriatico e la rotta di distribuzione verso gli emporipadani

211 SIMONETTA BONOMI, Nuovi dati sulle importazioni di ceramica greca

215 MAumzIo Hia.AR.I, Note di aggiornamento sugli scavi delle Universit g di Pavia e di Ferrara nell'entroterra di Adria

227 ELISABETTA Govi, GIUSEPPE SASSATELLI, Ceramica attica e stele felsinee

267 VALERIA MARINARI, Il banchetto nei corredi tombali di Spina: un indizio di elle-nizzazion e

279 GIOVANNI LEONABJI, Testimonianza greca dalla necropoli del Piovego (Padova)

291 CLAUDIO BALISTA, ANGELA RUTA SERAFINI, Primi elementi di urbanistica arcaica a Padova

311 GIOVANNA BERMOND MONTANARI, L'abitato di San Martino di Gattara: nuove considerazioni

323 LUCIANO DE SANCTIS, Ceramica attica e insediamenti dell'eth delferro nella bassa valle del Metauro

333 KATIA MANNING, I vasi attici di eta classica nella Puglia anellenica: osservazioni sui con testi di rinvenimento

357 GIUSEPPINA CELLINI, Catullo, XXXVI, 11-16 ed il culto di Afrodite-Venere in Adriatico

Page 6: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

alla memo na di Carlo Bo

Page 7: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

II convegno internazionale I Greci in Adriatico" - del quale qui si presenta ii secon-do volume di atti - è stato promosso dalle universita' di Padova e di Urbino nell'ambito di un pro getto di ricerca interuniversitario su La colonizzazione antica e le sue aree pe-riferiche, finanziato dal MURST, cui hanno co/laborato anche gli atenei di Firenze, Mi-lano Statale, Milano Cattolica e Palermo.

L.B.

Page 8: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

II prima volume è stata pubblicata a cura di Lorenzo Braccesi net 2002 e cantiene un'ampia serie di scritti, di argamenta starica, di ventisette studiasi. In questa secan-cia volume, curata daila scrivente, sana raccolti diciatto cantributi su temi archealagi-ci, can carreda fatagrafica e grafica.

I primi due saggi sana di argamenta generale ed intraducana gli scritti successivi, nei quali gli autari presentana dacumentaziane archealagica greca della fine dell'età arcaica e di epaca classica relativa alle vane aree geagrafiche dell'Adriatica, ad iniziare da quella settentrianale. Dapprima alcuni studiasi hanna presa in esame materiali ar-chealagici d'impartaziane dalla Grecia rinvenuti in Istria e in Dalmazia e di seguita al-tri hanna presentata nuava dacumentaziane reperita sul versante accidentale dell'A-driatica, ad iniziare dagli empari padani per praseguire poi versa Sud fina aila Puglia.

Ii canvegna internazianale f stata arganizzata per raccagliere i risultati delle ricer-che starica-archealagiche in atta sui due versanti del kolpos adriatica da parte di qua-rantacinque studiasi di vane nazianalità. Ii camplessa dei saggi castituisce pertanta una utile sintesi degli studi in merita alle prablematiche cannesse can la presenza dei Greci in Adriatica, tra fine VI e IV secala aC. Queste ricerche arricchiscana it quadra generale delle canascenze e castituiscana una nuava salida base per apprafandire ul-teriarmente l'indagine su un tema che si rivela sempre piü ricca di spunti innavativi e suscettibile di ampi sviluppi.

Una ulteriare accasiane di apprafandimenta sara castituita tra breve dalla pubbli-caziane del volume degli atti del canvegna internazianale tenutasi nell'Università di Urbino nel luglia 2001, sul tema "Dal Mediterranea all'Adriatica nell'età dei kouroi", pramassa dalle università di Urbino e di Padova.

Particalare significata in questa cantesta assume ii recentissima ritravamenta nd-la scava dell'abitata di Cisterna di Talentina, datata traBranza finale e recente, di cir- ca sessanta frammenti di ceramica micenea, riferibii at periada che va dal tarda Ella-dica III B al III C, assia tra XIII e XII secala a.C. Si tratta di nuava dacumentaziane "eclatante", rinvenuta in una lacalità distante circa quaranta chilametri dalla costa, che fa seguita ai recuperi a Treazzana di Mansampala sul Tranta (un frammenta, nd 1979) e al Mantagnala di Ancona (due, nd 1982). Questi materiali d'ecceziane assu- mono armai it significata di un impartante antefatta nell'ambita dei rapparti can 1'E-gea, su cui armai accarre riflettere can attenziane, specie nel cantesta della ratta cam-merciale tra il Sud dell'Italia e l'area padana-veneta, can II media Adriatica came "zana cerniera".

I lavari del canvegna si sana svalti nell'Università di Urbino, dal 21 al 24 attabre 1999, nel cinquantaduesima anna di <<rettarata>> di Carla Bo, alla cui memaria sana dedicati.

Maria Luni

Page 9: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

MARIO LuNI

I GRECI NEL KOLPOS ADPJATICO, ANKON E NUMANA

A Nord dei sicuri porti di Numana e di Ankon la navigazione seguiva un percorso obbligato sotto costa, fino al delta padano. In questo tratto di mare potevano essere utiizzati gli scali naturali di S. Marina di Focara e forse di Vallugola, oltre alle foci di numerosi corsi d'acqua, che ben si prestavano a fornire ricovero alle imbarcazioni'; mi riferisco ad almeno quelli sulle foci del Cesano, forse sul Misa e sul Metauro, suIl'Ar-zilla, sul Foglia, sul Conca, sul Marecchia e a Ravenna.

Va rilevato anche che ormai merita credito l'ipotesi avanzata circa la coeva fre-quentazione da parte di naviganti greci della costa occidentale adriatica dal Conero al Gargano e allo stretto di Otranto', lungo la quale sono presenti almeno quindici foci di fiumi, oltre a qualche rara insenatura naturale. Si sono qui verificati anche in anni recenti ritrovamenti di ceramica e di oggetti di bronzo d'importazione dalla Grecia; si tratta di significativi materiali, in ogni caso utii indizi, che permettono di avvalorare l'utiizzazione di questa rotta. Si arricchisce in tale modo II quadro generale dei contat-ti commerciali che si svolgevano lungo la costa occidentale (Figg. 1-3).

II presente contributo rientra nel programma di ricerca in atto nell'Istituto di Archeologia dell'Uni-versità di Urbino su vari aspetti della "grecitI adriatica", con la pubblicazione di una serie di saggi, di segui-to menzionati; si veda da ultimo, con bibliografia precedente: M. LUNI, Greci neli'Italia medioadriatica, eHesperiaa, XII, 2000, pp. 151-181.

M. LuNI, Nuove tracce della frequentazione greca dell'Adriatico occidentale e riconoscimento dello sea-lo marittimo di S. Marina di Focara, "Rend. Ace. Lincei" XXXVI, 1981, pp. 68-75; N. ALFIERI, <<Picus>>, I, 1981, pp. 10-17; M. LuNI, P. MARCHEGIANI, Monte Gioue, "B.T.C.G.I.", X, 1992, PP. 361-364; IIDEM, Novi-lara, ibidem, XII, 1993, pp. 417-434; M. Lust, Pesaro, ibid., XIII, 1994, pp. 459-477; M. LUNI, P. MARCHE-GIANI, Riccione, XVI, 2001, pp. 114-125.

2 SulI'ipotesi della rotta occidentale, si veda: N. ALFJERI, Rotte marittime e comunicazioni terrestri suP l'Adriatico, in "Atti I Convegno Studi Antichità Adriatiche, Chieti-Francavilla, 23-27 giugno 1971 ", Chieti, 1975, pp. 86-90; M. LUNI, Nnove tracce, cit., pp. 67-75; N. ALone, I portia gii approdi, in AA.Vv., Vie del commercio in Emilia Romagna Marche, Cinisello Balsamo 1990, p. 55; P.G. Guzzo, Dati archeologici di VI e V secolo dall'Adriatico, in Concordia e la X Regio, eGiornate di studio in onore di D. Bertolini nel centenario della morte, Atti del Convegno, Portogruaro 22-23 ott. 1994>>, Padova 1995, pp. 255-262; M. LuNI, Ease protonrbana nella regione medioadriatica nel V-IVsecolo a. C. efrequentazione commerciale green, in Pro Po-plo Arimenese, <<Atti del Convegno internazionale su Rimini antica, una res publica fra terra e mare, Rimini 1993>>, Faenza 1995, pp. 208-218; S. BRuNt, Un problematico documento per in storia della frequentazione deil'area spinetica prima di Spina. Appunti snile rotte adriatiche in eta arcaica, in F. REBECCHI, Spina e ii delta padano, Roma 1998, pp. 203-213.

Page 10: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

12 MAR10 LuNI

r0

N it

4SpIn.&

RRENI \\ \ ,:°_-"

\\\ (

N

/

lo

Epidamnbs

Cor \

Fig. 1. La rotta costiera in Adriatico ed i popoli segnalati nel Periplo di Scilace, II pill antico portolano del Mediterraneo, datato trail VIed il IV secolo s.C. (dis. G. Barozzi e M. Luni).

Probabilmente questa via d'acqua è già stata seguita in eta arcaica e di certo in Se-guito ha costituito la direttrice piü breve dei traffici locali con la Magna Grecia e con la Sicilia'. E stato anche segnalato lungo la sponda occidentale II ritrovamento di alcu-ni materiali di importazione greco-orientale, ceramica corinzia, rodia ed oggetti esotici che sembra abbiano risalito questo versante dell'Adriatico da Sud 4 . Va aggiunto che la

In merito alla rotta occidentale nel IV secolo a.C.: L. Bieccasi, Grecitâ aciriatica, Bologna 19772, pp 60, 82, 84; M. LANDOLFI, I van alto-adriatici do Nurnana e dal Piceno, in Classico e anticlassico. Vasi alto-adriatici tra Piceno, Spina e Adria, Comacchio, 25 giugno 1996-6 gennaio 1997, S. Giovanni in Persiceto 1996, pp. 18-30 (contatti nel IV secolo a.C. tra alto, medio e basso Adriatico).

P . G. Guzzo, Importazionifittili greco-orientali sulla costa ionica d'Italia, in Les céramiques de la Grèce de l'Est et lear diffusion en Occident, "Centre J. Berard, 6-9 juillet 1976", Paris 1978, pp. 121, 125-127; G.F. La

Page 11: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

I PORTI DI ANKON e NUiviityi 13

4

PADUS : ADRIA

PINA

ENNU

)/ JAU\

CONA

POTENTIA

F I R MUM

gr'tAMERIHUM • CUPRA M. -

CASTRUM TRUENTINUM a A S C ULU M

CASTRUM EJOVUM HATRIA

/OSTIA

• ROMA .. HISTONIUM TRUMITI

UNDISIUM I

\\

Fig. 2. Rotta seguita dai naviganti greci verso gli empori sull'estremità settentrionale del kolpos; nei centri segnalati nell'area rnedioadriatica h stata rinvenuta documentazione prerornana.

presenza in Italia meridionale e in santuari della Grecia di materiali che ci riportano al mondo piceno e inoltre il ritrovamento in numerose località della regione medio-ad-

PORTO, Le importazioni dalla Grecia dell'Est in Puglia, ibidem, pp. 131-136; M. LANDOLFI, I traffzcz con la Grecia e ía ceramica attica come elemento del processo di maturazzone urbana della civiltâ picena, in G. BERMOND MONTA-

NARI, Laformazione della cittd in Emilia Romagna. Studi e documeoti di archeologia, I-IT, Bologna 1987, pp. 187-191; A. M. Bisi, Componenti siro-fenicie negli avoripiceni, in AA.Vv., La civilth picena nelle Marche. Studi in onore di Giovanni Annibaldi, Ancona 1988, Ripatransone 1992, pp. 128-139; G. Rocco, Avori e ossi dal Piceno, Roma 1999; B.B. SREVF0N, Contacts between Picenum and the Greek world to the end of the fifth century b. C. Imports, influences and perceptions, in IPiceni e l'Italia medioadriatica, Pisa-Roma 2003, pp. 315-337.

Page 12: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

14

MARIO LuNI

0 -c

0 0 0 0 0

(N co

0 0 0 V 00 0

V V

Cu o o 0(3

VV

C • :u c-u

CV

OR

-V 00 0 00

C

V V V

-u-C C

00 V

-4 -R

cc-C

Page 13: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

I PORTI DI ANKON E NUMANA 1

riatica dei caratteristici vasi dipinti della Daunia confermano l'esistenza di contatti non certo episodici in questo periodo tra le due aree, probabilmente per mare5.

Particolare significato in questo contesto assume ii recentissimo ritrovamento nel-lo scavo dell'abitato di Cisterna di Tolentino, datato tra Bronzo finale e recente, di cir-ca sessanta frammenti di ceramica micenea, riferibili al periodo che va dal tardo Ella- dico III B at III C, ossia tra XIII e XII secolo a.C. Si tratta di coppe, tazze, brocche, giare, alabastra, decorati con motivi di colore rosso e bruno a bande parallele, a spira-le, ad archi concentrici, a losanghe concatenate, a metope con bande diagonali tra tn-glifi 6 (Figg. 4-).

Questa nuova documentazione "eclatante" è stata rinvenuta in una località distan-te circa quaranta chilometri dalla costa e fa seguito ad analoghi recuperi a Treazzano di Monsampolo sul tratto finale del Tronto (un frammento, nel 1979) e a Montagnolo di Ancona (due, nel 1982) (Figg. 6-8). Questi materiali d'eccezione, unitamente ad al-tri manufatti in bronzo, in pasta vitrea e in ambra, assumono di certo il significato di un importante antefatto nell'ambito dei rapporti con 1'Egeo; su questi straordinari in-dizi ormai occorre riflettere con attenzione, specie nel contesto della rotta commercia-le tra ii meridione e l'area padano-veneta, con il medio Adriatico che assume it mob di "zona cerniera" 8

D. LOLLINI, La civiltd picena, in Popoli e civilth dell'Italia antica, V, Roma 1976, pp. 162-163, 186, tavv. 115, 126 b; E.M. DEJULIIs, La ceramica geometrica della Daunia, Firenze 1977, pp. 83-87, carta C; B. D'AGosTINo, Sannio, Pentri e Frentani dal VI all secolo aC-Cat. Mostra, Roma 1980, p. 26; G. BERGONZI,

Societd della tarda eta' del Ferro, loro articolazioni e relazioni: l'area adriatica tra VI e IV secolo a. C., in La Ro-magna tra VI e IV secolo a. C. nel qnadro della protostoria dell'ltalia centrale, "Atti Cony., Bologna 1982", Bologna 1985, pp. 67-75; A. FAUSTOFERRI, I rapporti con l'Apulia: la ceramica diargilla depurata, in AA.Vv.,

Samnium. Arc/seolo,gia del Molise, Roma 1991, pp. 72-75, tavv. 1-4c; M. LUNI, Modelli d'insediamento della romanizzazione nell'ager Gallicos e Picenus, in Settlement and Economy in Italy 1500 B.C. - A.D. 1500, Ox-ford 1995, pp. 483-492. Un fransmento di cerarnica protogeometrica iapigia e stato segnalato di recente da

uno scavo di G. Baldelli presso la foce dell'Arzilla (Fano). 6 AA.Vv., Le Soprintendenze e gli Istituti nelle Marche, Ancona 2003, pp. 10-11; G. DE MARINIS, P.

PALLECCHI, E. PERCOSSI, T. SABBATINI, La ceramica micenea, in AA.Vv., Moscosi di Cingoli e Cisterna di To-lentino: due siti dell'etd del Bronzo a confronto, Roma 2003, pp. 23-25.

Una breve menzione della scoperta è in: M. CRISTOFANI, Gli etruschi del mare, Milano 1983, p. 91; G. BALDELLI, Quattro cpietreforatea dal porto di Ancona, <<Boll. dAne>>, suppl. al n. XXXVII-XXXVIII, 1986, pp. 49 e 51 n. 2; M. SIL\TESTRINI, Ancona, localita' Montagnolo: insediamento dell'eta' del Bronzo, in M. Lun, Scavi e ricerche nelle Marche, Urbino 1991, pp. 13-15; N. LUCENTIN1, L'eth delBronzo e le Marche, in AA.Vv.,

Dalla rivoluzione neolitica all'eth dci metalli, Teramo 1991, pp. 149-152; M. LANOOLFI, "E.A.A.", II Suppi., I, 1993, p. 223; M. SILVESTRINI, L'insediamento dell'eth del Bronzo del Montagnolo di Ancona, "Hesperia",

XII, 2000, pp. 181-186. Sembra else frammenti di ceramica micenea siano stati rinvenuti in anni recenti an-che nel centro storico di lesi, nello scavo di uno strato di frequentazione in connessione col vergine, unita-mente ad altri dell'età del Bronzo finale: si é in attesa di conferma.

,Gil Braccesi, baaandosi sulla sola diffusione in Adriatico dei culti di Antenore e di Diomede (que- st'ultimo attestato anche in Ancona), aveva ipotizzato la presenza di naviganti in eta tardo micenea (XII sec.

aC.) e di mercanti rodio-coi che nel IX-VII secolo s.C. ne ripercorrevano le rotte: L. BRACCESI, La pin antica nanigazione greca in Adriatico, <<Studi Classici e Orientaliu, VIII, 1969, pp. 143-147; IDEM, Grecita' adriatica, cit., pp. 13-30, 55-63; IDEM, Indizi per una frequentazione micenea dell'Adriatico, in AA.Vv., Momenti preen-loniali nel Mediterraneo antico, Roma 1980, pp. 133-145. A Treazzano di Monsampolo, non lontano dalla

Page 14: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

16 MARIO LUNI

Di certo un contatto consistente e prolungato tra le comunità medioadriatiche e la piü evoluta cultura greca tramite gli scali costieri si h verificato dalla metà del VI seco-lo a.C. e nei due successivi con vettori sia attici, Sia egineti e ioni. Questo fervido pro-cesso di rapporti commerciali e emerso in modo sempre piü consistente negli ultimi decenni attraverso segnalazioni di numerosi nuovi ritrovamenti di materiali di impor-tazione nello scavo di necropoli e ora anche di abitati 9 . I naviganti greci commercializ-zavano manufatti, in particolare ceramica, oltre a merci deperibili, delle quali in gene-re non si parla in quanto non hanno lasciato tracce; mi riferisco con probabiità al vino (contenuto in otri di pelle, oltre che in anfore), a prodotti del suoio (dentro cesti), al miele (entro contenitori di legno) e a tessuti (raccolti in casse). Anfore greche di V se-colo a.C. e greco-italiche (TV-Ill a.C.) per II trasporto di vino e olio cominciano ad es-sere attestate nella regione medioadriatica to.

Sempre tramite l'Adriatico sono giunti dall'area ellenica numerosi altri oggetti di marmo, quali segnacoli tombali, alcune urne cinerarie, bacili e loutéria recuperati a Spina e a S. Marina di Focara, tra Cattolica e Pesaro. Nello stesso contesto va valutata la significativa scoperta delle statue di marmo di Atena-Minerva e della dea Cupra (?), di grandezza meno della metà del naturale, nella stipe votiva di Villa Ruffi, nell'imme-diato entroterra collinare di Rimini"; sono state datate alla fine del V secolo a.C. e re-cuperate assieme ad un cratere a figure rosse e ad un bronzetto della fine del V a.C., assai simile ad una kore.

Va ricordato anche che i "Kourol Milani" provengono probabilmente dalla bassa valle del Musone, nell'entroterra di Numana 12 (Figg. 9-10). Si tratta di due statue gre-che arcaiche di marmo. La maggiore è stata valutata di alta qualità; h assegnata all'am-biente attico provinciale e datata attorno al 530 a.C. L'altro kouros è stato avvicinato ai

foce del Tronto, I stato recuperato nel 1979 un frammento fittile databile al Miceneo III B e <<un'impressio-nante quantità>> di altri I stata rinvenuta di recente a Cisterna di Tolentino, assai lontano dalla Costa: D.G. Lollini, Magna Grecia e mondo miceneo. Nuovi documenti, Marche, in "Atti del XXII Cony. St. Magna Gre-cia, Taranto 7-11 ott. 1982", Napoli 1985, pp. 197-199, tav. LXXXIV; si veda anche la nota 6. Circa i ritro-vamenti di ceramica micenea a Frattesina e presso Legnago, si veda: A.M. BIETTI SESTIERI, in "Atti XXII Cony. St. Magna Grecia", cit., pp. 201-207; L. VAGNETTI, Un frammento di cerarnica inicenea a'a Fondo Pa-viani (Legnago), <<Boll. MUS. Civ. Nat. Verona>>, VI, 1979, p. 599 ss.; EADEM, Ceiarniche di tzpo egeo dal Bas-so Veronese, in AA.Vv., Dalla terra alMuseo, Legnago 1996, pp. 179-184. Pin consistenti risultano Ic scoper-in di ceramica micenea in Puglia: EADEM, in "Atti XXII Cony. St. Magna Grecia", cit., pp. 4 1-64. Da ultimo I segnalato un frammento ceramico del tardo Elladico III C in uno scavo a Skrip, nell'ioIa di Brac: B. Kim-GIN, The Adriatic Islands Project, Split 1998, pp. 37-40, fig. 23; tre sono stati riconosciuti da Torceilo (E. Di FILIPPO BALESTRAZZI, Treframmenti micenei da Torcello, in eHesperIau, X, 2000, pp. 203-223).

M. LuNI, Fase protourbana nella regione medioadriatica net V-IV secolo a. C., cit., pp. 184-225. 10 M. LANDOLFI, I vasi alto-adriatici, ciL, p. 20; G. SASSATELLI, Lafunzione economica e produttiva: mer-

ci scambi e artigianato, in AA. Vv., Spina. Una cittd tra Greci ed Etruschi, Ferrara 1993, pp. 190, 197, 209.

J . ORTALLI, Rimini, Covignano: stipe votiva di Villa Ruffi, in La formazione della cittil in Emilia Ro-magna, II, BoIogna1987, pp. 302-389; si discute SU una eventuale datazione pin bassa.

12 M. LUNI, M. CARDONE, I 'KouroiMilani' a Osimo tra Seicento e Settecento, "Rend. Ace. Lincei", IX, 1998, pp. 669-706; M. LUNI, G.V. GENTILI, La testa ritrovata dell'Apollino Milani, "Rend. Acc. Lincei", XII, 2001, pp. 533-584.

Page 15: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

I PORTI DI ANKON E NUMANA 17

7wT*

H _ c) _

0 1 2 4 68 10cm.

Fig. 4. Tipologia esemplificativa della ceramica micenea rinvenuta a Cisterna di Tolenro (da DE MMUNIs 2003).

Fig. 5. Frammenti di ceramica micenea recuperati a Cisterna di Tolentino (daDE MARINIS 2003).

Page 16: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

18 Mu110 LuNI

Fig. 6. Rilievo grafico dei due frammenti di cerarnica micenea rinvenuti nel 1981 a Montagnolo di Ancona (largh. cm 3, 9 e 3,5) (da SILVESTRINI 2000).

supremi documenti dell'arcaismo attico e riferito al 520-510 aC. Paribeni nel 1982

considera le due straordinarie sculture "tanto piü strane e singolari per essere appari-zioni addirittura uniche nel patrimonio artistico dell'Italia continentale" ed anche rare nelle città greche del Sud, dove menziona un frammento di capigliatura da Locri, un torso da Metaponto ed una statua ad Agrigento.

Questa circostanza fa riflettere sal significato di un altro "allarmante" ritrovamento analogo, verificatosi nel 1922 a Pioraco 13 Si tratta di un piccolo kouros di marmo, alto circa un terzo del naturale, conservato nel Museo Archeologico di Ancona. E stato recu-

° G.M.A. RICHTER, Kouroi, London 19602, P. 148, nota 3; G. on LUCA, Kouroi in italienischen Museen, "Antike Plastik", III, Berlin 1964, pp. 52-59, taw. 54-57; ,L. MERCANDO, Prolaqueurn, "E.A.A.", suppi. 1970, p. 644; W. LAMBRINUDAKIS, '11MG", II, 1, 1984, pp. 218-219, n. 290. Contra: M. LANDOLFI, L'Apolli-no di Pioraco, in KouroiMilanii Ritorno a Osimo, Roma 2000, pp. 48-51.

Page 17: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

I PORTI DI ANKON E NUMANA 19

Fig. 7. I due frammenti di ceramica micenea recuperati a Montagnolo di Ancona nel 1981 (da SILvEsIvINI

2000).

perato nell'area di un antico centro (Prolaqueum) sull'Appennino marchigiano, nell'alta vallata del fiume Potenza, situata immediatamente a Sud di quella del Musone.

Sia ii kouros di Pioraco, sia i due di Monte Torto di Osimo non sono pezzi unici nel loro genere nel bacino dell'Adriatico e vanno messi in riferimento ad altri due ana-loghi rinvenuti nell'area settentrionale. Recente è la segnalazione di una testa di kouros rinvenuta in precedenza nelle acque della ex Jugoslavia 14; essa e rappresentata a tre quarti del naturale ed e stata considerata produzione plastica sarnia della prima metà del VI secolo aC. Si discute se si tratta di un rottame di statua bronzea su una nave naufragata o se puo essere invece messa in relazione, in modo pin verosimile, alla fre-quentazione commerciale greca dell'Adriatico.

Sicuramente di scavo f invece la testa di marmo di kouros rinvenuta nel 1952 a Marzabotto, considerata un originale greco arcaico, forse di arte attica, della fine del VI secolo a.C. '. Merita di certo maggiore attenzione questo significativo documento dell'arte greca per le implicazioni che potrebbe comportare, essendo stato recuperato in modo inconfutabile nel contesto della città etrusca, presso un'area pubblica di va-lenza culturale. Esso è stato comunque considerato un oggetto con destinazione votiva proveniente dalla Grecia attraverso l'Adriatico, tramite il porto spinete.

4 P. G. Guzzo, Dati archeologici di Vie Vsecolo, cit., pp. 255-262. E. LIuP0LIs, Testa di kouros, in Kouroi Milani. Ritorno a Osirno, Roma 2000, PP. 43-48 (con bibi.

prec.).

Page 18: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

20

Mivo LUNI

14

I 4H, rr

av

iF

Fig. 8. Frammento di ceramica micenea rinvenuro a Treazzano di Monsampolo, non lontano dalla foce del Tronto.

L'ipotesi di una importazione di tutti questi marmi adriatici dalla Grecia risulta ancora la piü attenclibile, cos! come con probabiità quella per diversa via di alcuni al-tri rinvenuti in Etruria; occorre qui segnalare in particolare la mano di kouros o di kore rinvenuta a Gravisca e forse la testa Lorenzini, recuperata a Volterra. Da ultimo, va ricordata la testa femminile in marmo della metà del V secolo aC. da Casalcipria-no, nel Sannio, di recente acquisizione

16 E. Lippous, art. cit., p. 43; A. FAUSTOPEJiRI, I rapporti coo l'Apalia, cit., p. 81, tav. 4c.

Page 19: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

I PORTI DI ANKON E NUMANA 21

Fig. 9. Kouros rinvenuto a Montetorto di Osimo nel Seicento. Firenze, Museo Archeologico Nazzonale.

Page 20: LORENZO BRACCESI I Grect in Adriatico, 2 · INDICE 9 Introduzione 11 MAmo LUNI, I Greci neZ kolpos adriatico, Ankon e Numana 57 ELENA Di FILIPPO BALESTRAZZI, L'orientalizzante adriatico

22 Mmo LUNI