Alleanza con Trieste, verso Confindustria Alto Adriatico

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II www.gazzettino.it Martedì 6 Agosto 2019 VIA ALLA FUSIONE PORDENONE Alleanza tra Unindu- stria Pordenone e Confindustria Venezia-Giulia di Trieste-Gori- zia: salta l’operazione per un un’unica associazione regionale degli industriali e nasce invece quella che si chiamerà Confindu- stria Alto Adriatico. L’asse Por- denone-Trieste, di fatto, isola Unindustria Udine con la quale si erano - per lungo tempo - cer- cate le condizioni proprio per giungere a un’unica Confindu- stria regionale. Cosa, invece, che almeno per ora pare archiviata. Inoltre, le due associazione di Pordenone e Trieste-Gorizia hanno anche deciso - con voto unanime dei rispettivi Consigli, che lo scorso 23 luglio hanno de- liberato all’unanimità la fusione - di dare avvio anche a un rap- porto federativo con le associa- zione territoriali confindustriali di Treviso-Padova e Venezia Ro- vigo. Un primo passo verso una nuova aggregazione delle impre- se del Nordest, a cavallo tra le province venete e il Friuli Vene- zia Giulia. L’ANNUNCIO «Le fusioni si fanno a due con- dizioni. In primo luogo serve che vi sia una “chimica”, cioé del feeling tra chi deve fondersi. In secondo luogo deve esserci una stessa visione dei compiti e dei ruoli dell’associazione. Con Udi- ne la “chimica” non c’è. E c’è pu- re un modo assai diverso di in- tendere il ruolo associativo. Ci abbiamo provato a costituire un’unica associazione, ma con Udine alla fine ci siamo scontra- ti, purtroppo, con un modo diffe- rente di concepire Confindu- stria e ci siamo trovati di fronte a una oggettiva difficoltà nel pro- cedere». Le parole del presiden- te degli industriali pordenonesi Michelangelo Agrusti (che con il direttore Paolo Candotti e il nuo- vo vicedirettore Giuseppe Del Col ha voluto dare l’importate annuncio nel corso della consue- ta conferenza stampa pre-ferra- gostana sullo stato dell’econo- mia pordenonese) non lasciano dubbi su come si è arrivati all’as- se con Trieste-Gorizia. «Con la Venezia-Giulia invece - ha ag- giunto il presidente - le cose so- no andate diversamente. Ed ec- co perché abbiamo avviato insie- me a loro, all’interno di un am- pio piano strategico che com- prende anche la cantieristica e la logistica, un percorso che ci porterà alla costituzione, entro il 2020, di un’unica associazione confindustriale». E sulla visione diversa e sugli ostacoli che sa- rebbero emersi nei negoziati con la Confindustria friulana Agrusti non cerca mezzi termi- ni: «Con chi dirige Confindustria Udine il rapporto personale è ot- timo, tanto che la porta della fu- tura Confindustria Altro Adriati- co resterà ovviamente aperta. Per noi però il ruolo dell’associa- zione è di una impresa tra le im- prese e per le imprese. Meno le- gato a una visione più burocrati- ca, più legata alle regole, agli sta- tuti e alle virgole». Insomma, con Udine se non è rottura poco ci manca. Nonostante la porta la- sciata aperta e le precisazione sui “rapporti quotidiani ottimi tra le associazioni e le imprese” delle due sponde del Tagliamen- to. E come se non bastasse il pre- sidente pordenonese ha aggiun- to: «Con Confindustria della Ve- nezia Giulia (guidata dal presi- dente Sergio Razeto, ndr), al di là degli aspetti di feeling di cui parlavo prima, c’è una visione condivisa che già rappresentam- mo durante l’assemblea del giu- gno 2017 fondata sulla sinergia tra due territori che esprimono vocazioni industriali comple- mentari, cioé porto, interporti, la cantieristica e tutta la fornitu- ra delle navi di crociera che nel pordenonese ha una lunga e im- portante storia». ASSOCIAZIONE-IMPRESA Già due anni fa l’unificazione dell’Ance (l’Associazione dei co- struttori di Confindustria) tra Pordenone e Trieste aveva fatto da “apri-pista” verso la fusione delle due associazioni che arri- verà nel 2020. E a chi chiede al presidente su quali fronti la vi- L’ALTRA BATTAGLIA PORDENONE Dopo un anno esatto dall’unificazione delle Camere di commercio di Pordenone e Udine da Unindustria - proprio il giorno dell’annuncio del ma- trimonio con l’associazione “consorella” di Trieste-Gorizia - viene fatta suonare la sveglia. Sì perché quell’unificazione - se- condo i patti che erano stati rag- giunti nell’agosto del 2018 tra i due vertici camerali e la Regione che si era fatta garante - doveva (e a Pordenone si continua a ri- petere “deve”) essere provviso- ria. La Regione deve avviare l’iter in commissione paritetica per portare a casa le competen- ze in materia di organizzazione territoriale degli enti camerali. Una trattativa con il governo che non si preannuncia brevissima. Solo quando la Regione avrà in mano le competenze si potrà ri- discutere l’attuale assetto e tor- nare alla situazione pre-esisten- te, cioé tre Camere di commer- cio in regione: Trieste-Gorizia, Udine e Pordenone. Dunque con il “divorzio” tra Udine e Porde- none che da un anno stanno sot- to un unico tetto. LA RICHIESTA «L’accordo raggiunto - ha ri- cordato il presidente degli indu- striali pordenonesi Michelange- lo Agrusti - lo scorso anno per la Camera di commercio di Porde- none, con il Governatore della Regione, Massimiliano Fedriga e l’assessore Sergio Bini, e con l’allora presidente della sola Cciaa di Udine, Giovanni Da Poz- zo, prevede una gestione duale dei due enti. Una situazione mol- to faticosa che, alla lunga, può anche portate a inefficienze che stanno cominciando ad emerge- re. L’obiettivo è tornare alla Ca- mera di Pordenone, posto che l’iter necessario affinché ciò pos- sa avvenire, e che passa anche per la commissione paritetica Stato-Regione, sia stato avviato come garantito da Fedriga». Il passo successivo per Agrusti è quello che va parallelamente al- la riforma istituzionale. «Quan- do saranno istituti nuovamente gli enti intermedi, dopo la falli- mentare parentesi delle Uti sarà inoltre possibile procedere con la riattivazione di tutti gli uffici che hanno la loro ragion d’esse- re nell’ambito territoriale pro- vinciale». LE INFRASTRUTTURE E un richiamo dagli industria- li arriva alla Regione anche sulle infrastrutture. Sull’autostrada Cimpello-Sequals-Gemona Unindustria si «auspica che lo studio di 200 mila euro sia l’ulti- mo studio per poi passare a una fase più operativa di un’opera ir- rinunciabile per il territorio. «Per questo è centrale che si pen- si a realizzare anche il collega- mento fino a Gemona. Tra due anni, quando sarà finita la Pede- montana veneta, i territori attra- versati dalla viabilità locale, che andrà al collasso, saranno pri- gionieri di un traffico e di un in- quinamento insostenibili». L’al- tra questione è la Tav, cioé l’alta velocità ferroviaria tra Mestre e Trieste. «Il Friuli Venezia Giulia rischia di restare l’unico territo- rio senza l’Alta velocità: la Re- gione ponga rimedio alle deci- sioni sbagliate della precedente giunta di centrosinistra e riapra il capitolo della Tav», è l’appello di Michelangelo Agrusti. «Se non si fa immediato dietrofront con questo governo, che dice di essere del sì, pagheremo cara questa scelta per moltissimi an- ni - ha aggiunto Agrusti -. Le in- frastrutture e la logistica sono la chiave per il futuro». d.l. © RIPRODUZIONE RISERVATA UNINDUSTRIA Al centro il presidente Michelangelo Agrusti, a sinistra il direttore Paolo Candotti a destra il vicedirettore dell’associazione Giuseppe Del Col. Sotto la sede La rivoluzione di Unindustria IL PRESIDENTE AGRUSTI SULLO SCONTRO CON UDINE: ABBIAMO UNA VISIONE DIVERSA SUL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE APPELLO ALLA REGIONE ANCHE SULLA MANCATA TAV REGIONALE: IL RISCHIO DI RIMANERE TAGLIATI FUORI DALL’ALTA VELOCITÀ Primo Piano Alleanza con Trieste, verso Confindustria Alto Adriatico ` Unindustria Pordenone e Venezia Giulia preparano la fusione, insieme nel 2020 Salta il matrimonio con Udine per costituire un’unica associazione regionale «Si acceleri sul “divorzio” delle Camere di commercio» CAMERA DI COMMERCIO Vertice in agosto 2018 a Pordenone (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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www.gazzettino.itMartedì6Agosto 2019

VIA ALLA FUSIONE

PORDENONE Alleanza tra Unindu-stria Pordenone e ConfindustriaVenezia-Giulia di Trieste-Gori-zia: salta l’operazione per unun’unica associazione regionaledegli industriali e nasce invecequella che si chiamerà Confindu-stria Alto Adriatico. L’asse Por-denone-Trieste, di fatto, isolaUnindustria Udine con la qualesi erano - per lungo tempo - cer-cate le condizioni proprio pergiungere a un’unica Confindu-stria regionale. Cosa, invece, chealmeno per ora pare archiviata.Inoltre, le due associazione diPordenone e Trieste-Goriziahanno anche deciso - con votounanime dei rispettivi Consigli,che lo scorso 23 luglio hanno de-liberato all’unanimità la fusione- di dare avvio anche a un rap-porto federativo con le associa-zione territoriali confindustrialidi Treviso-Padova e Venezia Ro-vigo. Un primo passo verso unanuova aggregazione delle impre-se del Nordest, a cavallo tra leprovince venete e il Friuli Vene-ziaGiulia.

L’ANNUNCIO«Le fusioni si fanno a due con-

dizioni. In primo luogo servechevi sia una “chimica”, cioédelfeeling tra chi deve fondersi. Insecondo luogo deve esserci unastessa visione dei compiti e deiruoli dell’associazione. Con Udi-ne la “chimica” non c’è. E c’è pu-re un modo assai diverso di in-tendere il ruolo associativo. Ciabbiamo provato a costituireun’unica associazione, ma conUdine alla fine ci siamo scontra-ti, purtroppo, con unmodo diffe-rente di concepire Confindu-stria e ci siamo trovati di fronte auna oggettiva difficoltà nel pro-cedere». Le parole del presiden-te degli industriali pordenonesiMichelangeloAgrusti (che con ildirettore Paolo Candotti e il nuo-vo vicedirettore Giuseppe DelCol ha voluto dare l’importateannuncio nel corso della consue-ta conferenza stampa pre-ferra-gostana sullo stato dell’econo-mia pordenonese) non lascianodubbi su come si è arrivati all’as-se con Trieste-Gorizia. «Con laVenezia-Giulia invece - ha ag-giunto il presidente - le cose so-no andate diversamente. Ed ec-co perché abbiamo avviato insie-me a loro, all’interno di un am-pio piano strategico che com-prende anche la cantieristica ela logistica, un percorso che ciporterà alla costituzione, entroil 2020, di un’unicaassociazioneconfindustriale». E sulla visionediversa e sugli ostacoli che sa-rebbero emersi nei negoziaticon la Confindustria friulanaAgrusti non cerca mezzi termi-ni: «Conchi dirigeConfindustria

Udine il rapporto personale è ot-timo, tanto che la porta della fu-tura Confindustria AltroAdriati-co resterà ovviamente aperta.Per noi però il ruolo dell’associa-zione è di una impresa tra le im-prese e per le imprese. Meno le-gato a una visione più burocrati-ca, più legata alle regole, agli sta-tuti e alle virgole». Insomma,con Udine se non è rottura pococimanca. Nonostante la porta la-sciata aperta e le precisazionesui “rapporti quotidiani ottimitra le associazioni e le imprese”delle due sponde del Tagliamen-

to. E come se non bastasse il pre-sidente pordenonese ha aggiun-to: «Con Confindustria della Ve-nezia Giulia (guidata dal presi-dente Sergio Razeto, ndr), al dilà degli aspetti di feeling di cuiparlavo prima, c’è una visionecondivisa che già rappresentam-mo durante l’assemblea del giu-gno 2017 fondata sulla sinergiatra due territori che esprimonovocazioni industriali comple-mentari, cioé porto, interporti,la cantieristica e tutta la fornitu-ra delle navi di crociera che nelpordenonese ha una lunga e im-portante storia».

ASSOCIAZIONE-IMPRESAGià due anni fa l’unificazione

dell’Ance (l’Associazione dei co-struttori di Confindustria) traPordenone e Trieste aveva fattoda “apri-pista” verso la fusionedelle due associazioni che arri-verà nel 2020. E a chi chiede alpresidente su quali fronti la vi-

L’ALTRA BATTAGLIA

PORDENONE Dopo un anno esattodall’unificazione delle Cameredi commercio di Pordenone eUdine da Unindustria - proprioil giorno dell’annuncio del ma-trimonio con l’associazione“consorella” di Trieste-Gorizia -viene fatta suonare la sveglia. Sìperché quell’unificazione - se-condo i patti che erano stati rag-giunti nell’agosto del 2018 tra iduevertici camerali e laRegioneche si era fatta garante - doveva(e a Pordenone si continua a ri-petere “deve”) essere provviso-ria. La Regione deve avviarel’iter in commissione pariteticaper portare a casa le competen-ze in materia di organizzazioneterritoriale degli enti camerali.Una trattativa con il governo che

non si preannuncia brevissima.Solo quando la Regione avrà inmano le competenze si potrà ri-discutere l’attuale assetto e tor-nare alla situazione pre-esisten-te, cioé tre Camere di commer-cio in regione: Trieste-Gorizia,Udine ePordenone.Dunque conil “divorzio” tra Udine e Porde-none che da un anno stanno sot-toununico tetto.

LA RICHIESTA«L’accordo raggiunto - ha ri-

cordato il presidente degli indu-striali pordenonesi Michelange-lo Agrusti - lo scorso anno per laCamera di commercio di Porde-none, con il Governatore dellaRegione, Massimiliano Fedrigae l’assessore Sergio Bini, e conl’allora presidente della solaCciaa diUdine, Giovanni Da Poz-zo, prevede una gestione duale

dei due enti. Una situazionemol-to faticosa che, alla lunga, puòanche portate a inefficienze chestanno cominciando ad emerge-re. L’obiettivo è tornare alla Ca-mera di Pordenone, posto chel’iter necessario affinché ciò pos-sa avvenire, e che passa ancheper la commissione pariteticaStato-Regione, sia stato avviatocome garantito da Fedriga». Ilpasso successivo per Agrusti èquello che va parallelamente al-

la riforma istituzionale. «Quan-do saranno istituti nuovamentegli enti intermedi, dopo la falli-mentare parentesi delle Uti saràinoltre possibile procedere conla riattivazione di tutti gli ufficiche hanno la loro ragion d’esse-re nell’ambito territoriale pro-vinciale».

LE INFRASTRUTTUREEun richiamo dagli industria-

li arriva allaRegioneanche sulleinfrastrutture. Sull’autostradaCimpello-Sequals-GemonaUnindustria si «auspica che lostudio di 200mila euro sia l’ulti-mo studio per poi passare a unafase più operativa di un’opera ir-rinunciabile per il territorio.«Per questo è centrale che si pen-si a realizzare anche il collega-mento fino a Gemona. Tra dueanni, quando sarà finita la Pede-

montana veneta, i territori attra-versati dalla viabilità locale, cheandrà al collasso, saranno pri-gionieri di un traffico e di un in-quinamento insostenibili». L’al-tra questione è la Tav, cioé l’altavelocità ferroviaria tra Mestre eTrieste. «Il Friuli Venezia Giuliarischia di restare l’unico territo-rio senza l’Alta velocità: la Re-gione ponga rimedio alle deci-sioni sbagliate della precedentegiunta di centrosinistra e riaprail capitolo della Tav», è l’appellodi Michelangelo Agrusti. «Senon si fa immediato dietrofrontcon questo governo, che dice diessere del sì, pagheremo caraquesta scelta per moltissimi an-ni - ha aggiunto Agrusti -. Le in-frastrutture e la logistica sono lachiaveper il futuro».

d.l.

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UNINDUSTRIA Al centro il presidente Michelangelo Agrusti, a sinistra il direttore Paolo Candotti a destra il vicedirettore dell’associazione Giuseppe Del Col. Sotto la sede

La rivoluzione di Unindustria

IL PRESIDENTEAGRUSTI SULLOSCONTRO CON UDINE:ABBIAMO UNA VISIONEDIVERSA SUL RUOLODELL’ASSOCIAZIONE

APPELLO ALLA REGIONEANCHE SULLA MANCATATAV REGIONALE:IL RISCHIO DI RIMANERETAGLIATI FUORIDALL’ALTA VELOCITÀ

Primo Piano

Alleanza con Trieste, versoConfindustria Alto Adriatico`Unindustria Pordenone e Venezia Giulia preparano la fusione, insieme nel 2020Salta il matrimonio con Udine per costituire un’unica associazione regionale

«Si acceleri sul “divorzio” delle Camere di commercio»

CAMERA DI COMMERCIOVertice in agosto 2018 a Pordenone

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LE CRISI APERTE

PORDENONE Estate difficile per i ca-si di fallimenti e chiusure che sisono aperti sul territorio. Ma,stando ai dati più recenti, il siste-ma industriale locale sta tenen-do e mostra performance positi-ve sia nella metalmeccanica chenel legno-arredo. Ieri sera, intan-to, si è chiusa positivamentel’operazione di contratto d’affit-to d’azienda con l’impegno ad ac-quisire entro tre anni della Cal-corpress di Roveredo: la newco,costituita al 50% dalla Metal di

FiumeVeneto, ha sottoscritto da-vanti al notaio l’accordo perprendere in affitto la società contutti i 50 addetti salvaguardandoun importante patrimonio indu-striale. Sul fronte Trischitta, in-vece, la situazione pare compli-carsi. Neanche l’incontro di ierisera ha consentito di trovare unaccordo sul passaggio dei 43 ad-detti alla nuova società. Restanoancoradelle distanze da colmaresui criteri del passaggio. Intantoc’è attesa per l’asta di oggi: si ca-pirà se ci sono altre offerte aquella già depositata. L’aggiudi-cazione dei dieci negozi alla new-co può avvenire ugualmente:l’importante per il proseguimen-to dell’operazione di acquisizio-ne che l’accordo sindacale si tro-vi entro la sottoscrizioen dal no-taio, prevista per il 26 agosto.«Sul fronte strettamente ope-

rativo - hanno sottolineato ieri ivertici di Unindustria Pordeno-ne - il sistema produttivo indu-striale della Destra Tagliamentotiene nonostante il rallentamen-to delle economie dove esportia-mo.Ma il dato complessivo è ab-bastanza positivo poiché il siste-ma tiene. Reggono il legno-arre-do e brilla la cantieristica – che,nella fattispecie, ruota attorno aMarine Interiors, costola di Fin-cantieri che beneficia di un por-tafoglio ordini lungo almeno ot-to, dieci anni».

DISTRETTO DEL VETROAncheper il comparto il vetro,

un mercato concentrato storica-mente nel Sanvitese dove, graziea investimenti da parte di gruppiesteri, potrebbe essere prestocreato un distretto ad hoc. Negliultimi anni, traVillotta di Chions

e l’area industriale del PonteRosso dove si concentrano diver-se vetrerie, imprese multinazio-nali hanno compiuto importantiinvestimenti. «Segno questo - hasottolineato Unindustria - che ilnostro territorio è attrattivo ecompetitivo». È stato poi annun-ciato che proprio nel Sanvitese,nel giro di un anno e mezzo, po-trebbe sorgere un grande im-pianto di recupero vetro/rottamida mettere a disposizione delleaziende locali.

LE CRISISotto attenta valutazione gli

altri casi, Safop e Karcher in par-ticolare. Sul fronte Safop è stataconfermata una formale dichia-razione di interesse da parte diun’azienda diMilano che ha con-sentito di poter avviare la richie-sta di cassa integrazione per i cir-

ca 80 addetti. Non è mancato in-fine unmarcato accenno alla ne-cessità, rivolta in particoalare al-la Regione di completare / realiz-zare le opere di collegamentoviario ancora incompiute e del ri-lancio complessivo della monta-gna che passa anche attraversola creazione di migliori collega-menti. Il Maniaghese, attraversoil Nip – ha concluso Agrusti – haaccentuato la sua vocazione in-dustriale, lo Spilimberghese viveinvece una vera desertificazioneindustriale tale per cui, come ca-tegorie economiche (Confindu-stria e Confartigianato) abbiamoinvestito trentamila euro peruno studio che ci dirà quali sonogli interventi indispensabili neivari settori (industria, agricoltu-ra, artigianato, turismo) per ri-lanciare il Territorio.

©RIPRODUZIONERISERVATA

PORDENONEIlmatrimoniotre leassociazioni territorialidell’AquilottoconfindustrialediPordenoneedellaVenezia-Giuliaporteràauncolossodaoltremillee200imprese.Di fatto la futuraassociazionechedovrebbechiamarsiConfindustriaAltoAdriaticorappresenterà leimpresedell’interaregione,salvo le impresediConfindustriaUdineche,difatto, resta fuoridall’unificazione.L’associazioneudineseè,peraltro,quellapiùgrandeerappresentativavistal’estensionedel territorio.Tornandoalla fusione tra ilFriulioccidentalee laVeneziaGiulia lanuovaorganizzazionedi categoriaraggrupperàoltre1.200aziende.Traquestoquasi850sonoquelle cheporterà indoteUnindustriaPordenone,

pocomenodiquattrocentoquelle cheoggi sonoassociateallaConfindustriadiTrieste-Goriziacheavevagiàattuato l’unificazioneoltre treanni fa. Ilnumeromaggiorediimpresepordenonesipotrebbedeterminareunpesonei futuriassettidellapresidenzaedelladirezione.Masarànecessarioconsiderare il fatto cheTrieste-Goriziahasìunnumerodi impresemoltoinferiore,macontaautenticigiganti (inparticolaresotto ilprofilodei fatturati) comeFincantieri e IllyCaffé, per faredueesempi. Insomma, lapartitadellagovernanceèancoraaperta.Manonèesclusocheprevedaunarotazionebiennale, apartiredaunapresidenzapordenoneseguidatapropriodaMichelangeloAgrusti.

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PIÙ CAUTELA

UDINE Scaricati? Anna MareschiDanieli, presidente di Confindu-stria Udine sposta l’analisi su unaltro piano: «La mancata fusio-ne - sostiene - non fa gli interessidegli associati. In questa situa-zione nessuno è in condizione discaricare qualcun altro. I veriscaricati sono gli imprenditoriche anche questa volta nonavranno modo di portare avantile loro istanze in maniera com-patta». E, dicendo questo, ribadi-sce che «La nostra porta rimaneaperta agli imprernditori di Por-denoneedellaVeneziaGiulia».Sulle ragioni della rottura con

Pordenone,Mareschi Danieli re-plica alle accuse di “visione bu-rocratica” avanzate dal leader diUnindustria Pordenone, Miche-langelo Agrusti spiegando sem-plicemente che «Noi pretendia-mo che il nostro Statuto venga ri-spettato. Se le regole esistono,devono essere rispettate». e ag-giunge che Udine ha cercatoc distimolare in questi ultimi mesile associazioni territoriali e la Fe-derazione per procedere sullavia della regionalizzazione, «maèundatodi fatto che, daunannoa questa parte, di passi avantinonne sono stati fatti. Noi siamounasquadra fatta di persone chelavorano e che non hanno tempiper star dietro a giochi di potere- aggiunge Mareschi Danieli -.Non potevamo accettare questaimmobilità del sistema. Per que-stomotivo abbiamo ritenuto ne-cessario scuotere la situazione.Come? Dando per decorsi i ter-mini definiti nel protocollo diAggregazione ratificato dall’As-sembleadiUdine il 18 luglio 2018perché neanche una delle date edelle azioni inserite in tale docu-mento è stata perseguita, a parti-re dall’approvazione in Assem-blea del Protocollo stesso che - aquanto ci è dato finora di sapere- Pordenone non ha mai appro-vato. È evidente che se ciò fosseaccaduto, sic et simpliciter, ilprocesso di regionalizzazione sa-rebbe quantomeno iniziato. Anoi questa azione non appare as-solutamente conflittuale quantounattodi buon senso».La presidente di Confindu-

stria Udine ricorda poi che «so-no mesi che gli imprenditorichiedono un’assemblea regiona-le costituente, per dimostrare

che non solo a Udine ma anchenel resto della regione si parla lastessa lingua e siamo tutti piùche convinti che la regionalizza-zione di Confindustria sia la stra-da obbligata da seguire», spie-gando come l’associazione sia di-sposta a fare «anche domani laregionalizzazione, valutando an-che, qualora servisse, di metteresul piatto della bilancia tutto ilnostro patrimonio, ma questoprocesso deve imprescindibil-mente avvenire senza perdere divista il perimetro delle regoleche ci siamo dati, che fungonoda garanzia del bene comune lacui osservanza significa rispettodelmandato che i nostri impren-ditori ci hannoconferito».E a questo proposito lancia

una frecciatina: «La vera novitàdella regionalizzazione sarebbein realtà coincisa con un rinno-vamento delle cariche sociali(che Udine ha avviato). Forse èproprio questo aspetto il realefreno al processo di fusione. Intal senso, una riflerssione appro-fondita da parte di tutti sarebbeopportuna».

QUI TRIESTEIntanto da Trieste il presiden-

te della Venezia Giulia, SergioRazeto, interviene e ribadisceche l’unificazione con Pordeno-ne deve essere il primo passoverso l’unica associazione regio-nale cui dovrà partecipare quan-toprimaancheUdine.Insomma, Trieste-Gorizia,

pur facendo l’alleanza con Por-denone, non vuole andare allascontro diretto con Udine. Inol-tre il presidente ritiene di coin-volgere la base, prima di forniredettagli dell’operazione. E sullacollaborazione con le “consorel-le” del Veneto Razeto è più cau-to: «Per quanto riguarda poi leipotesi di ulteriori e future for-me di collaborazione con realtàassociative dell’area del Veneto,si tratta sicuramente di ipotesiinteressanti, che andranno con-divise e valutate, contestualiz-zandole nell’ambito di un per-corso di collaborazione ancorapiù ampio e ancora in via di defi-nizione. Vogliamo affrontarequesto percorso aggregativoascoltando e coinvolgendo “labase” cui sentiamo costantemen-te di dover rispondere in manie-ra sempre più efficiente ed effi-cace».

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sione del ruolo associativo è di-versa Agrusti non ha dubbi: «Ri-peto, noi siamo un’impresa trale imprese. Abbiamo un ruoloattivo nel territorio dove abbia-mo creato, anche con le societàpartecipate dalla Regione, un si-stema Pordenone che renda piùcompetitivo il territorio stesso.Qualche volta entriamo comesoci, si pensi al Consorzio PonteRosso, abbiamo nostri uominialla guida del Polo tecnologico,della Fiera e dell’Its, l’istituto diformazione nell’informa-tion-technology. Non ci pare divedere questo ruolo e questa si-nergia nel territorio della pro-vinciadiUdine».

DavideLisetto

©RIPRODUZIONERISERVATA

Mareschi Danieli:«Pronti a un’intesache rispetti le regole»

Estate di crisi, ma si tiene. Trischitta ancora senza accordo

LE CRISI ESTIVE

La Safop, si spera nella cassa

Un colosso da 1.200 imprese

La nuova aggregazione

DUE ANNI FAL’UNIFICAZIONEDELL’ASSOCIAZIONEDEI COSTRUTTORICON I GIULIANIFECE DA APRIPISTA

Primo Piano

PRESIDENTE Anna Mareschi Danieli guida l’associazione di Udine

`Il presidente della Venezia-Giulia Razeto precisa: è soloil primo passo verso un unico soggetto anche con Udine

CONFINDUSTRIA Nella foto sopra la prestigiosa sede dell’associazione delle imprese di Udine:Pordenone ha deciso di dare una spallata alla fusione “friulana” e di scegliere invece quella conTrieste- Gorizia

`Oggi attesa per l’asta

dei dieci negoziVia libera Calcorpress

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IL CASO

UDINE Il capitolato di gara parlachiaro: per l’Amministrazionecomunale, l’utilizzo dimateria-li diversi dalla pietra piasenti-nanon si pone.Palazzo D’Aronco affida ad

unanota stringata il compitodismorzare l’ennesima polemicascoppiata riguardo ai lavori diviaMercatovecchio. Sabato, in-fatti, era stata sollevata l’ipotesiche la ditta vincitrice dell’ap-paltodi due anni faper rifare lapavimentazione della stradapotesse utilizzare una pietra di-versa rispetto a quanto previ-sto dal bando: il timore era cheil ribasso rispetto all’importo abase di gara proposto dallaazienda vincitrice (un ribassodi circa il 17 per cento) fossemotivato con l’uso di un mate-rialedifferente, più economico,simile per aspetto, ma non pro-veniente dalla zona “doc” diquel prodotto, il cividalese.A scatenare tale preoccupa-

zione, era stata la notizia chenessuna delle ditte del Consor-zio produttori di pietra piasen-tina aveva ancora ricevuto l’or-dinativo per la sistemazionedella strada (anche se unmeset-to fa c’era statoun incontro conl’impresa che si occupa dei la-vori), nonostante l’avvicinarsidell’inizio della pavimentazio-ne, prevista per settembre.

LA PUNTUALIZZAZIONE«Questa mattina (ieri per chi

legge, ndr) mi sono incontratocon il sindaco Pietro Fontaninie con il Rup ingegnerMarcoDi-snan – ha fatto sapere il vicesin-daco e assessore ai Lavori pub-blici, LorisMichelini, cheavevapromesso già sabato un appro-fondimento sul tema - e perquanto ci riguarda la questionerelativa almateriale da utilizza-re per i lavori di pavimentazio-ne di viaMercatovecchio è chia-rissima: il capitolato, fatto treanni fa dalla precedente ammi-nistrazione, parla esplicitamen-te di pietra piasentina del civi-dalese e quindi per noi il pro-blemanonsi pone».

IL CAPITOLATOIn effetti, il capitolato di gara

descrive le caratteristiche delmateriale e specifica che “le pie-tre naturali da impiegarsi nellemurature e per qualsiasi altrolavoro (cordoli o lastre permar-ciapiedi) dovranno provenireesclusivamente dalle cave delcividalese”mentre il porfidodaquelledell’AltoAdige.Palazzo D’Aronco non entra

nel merito di chi dovrà fornireil materiale, ma specifica che il

ribasso proposto dalla ditta vin-citrice della gara è stato valuta-to dalla commissione aggiudi-catrice: «A conferma del fattoche ci stiamo correttamentemuovendo nel solco della pro-cedura iniziata anni fa – ha in-fatti continuato Michelini -, vasegnalata anche la richiesta digiustificativo fatta a suo tempodalla commissione alla dittavincitrice della gara circa i mo-tivi che stavano alla basedell’economicità dell’offerta, al-la quale la ditta ha fornitomoti-vazioni che sono state ritenute

soddisfacenti dalla commissio-ne che ha fatto proseguire l’iterconfermando vincitrice l’attua-leditta esecutrice».

LA POLEMICA POLITICAMa queste lastre per la pavi-

mentazione, chi le fornirà se ilConsorzio non ne sa ancoranulla? In attesa che si chiariscaquesto punto, l’opposizione hagià cominciato a muoversi perapprofondire la questione: «Hoinviato una richiesta di accessoagli atti – ha fatto sapere la con-siglieradel Pd, CinziaDelTorre

-, per sapere quali ordinativi so-no stati fatti dall’impresa appal-tatrice e se sono state adempiu-te le indicazioni del capitolatoche prevede l’uso della pietrapiasentina: di questa, ne esisteuna sola, quella estratta nel ci-vidalese».E in effetti, l’utilizzo di que-

sto materiale, che al tempo furichiesto esplicitamente dallaSoprintendenza ai Beni Archi-tettonici, è già diffuso nel cen-tro pedonale udinese: in unaparte di via Savorgnana, cosìcome nella piazzetta davanti alMunicipio o in Piazza San Gia-como.Eppure, il binomio via Mer-

catovecchio–pietra piasentinapare nato sotto una cattiva stel-la: basti pensare che fu uno deimotivi per cui i commerciantipresentarono ricorsoalTar.

AlessiaPilotto

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`Il vicesindaco Michelini: «Il capitolato per via Mercatovecchio parla chiarodeve essere impiegata la pietra Doc proveniente dalle cave del Cividalese»

TORREANO Una cava di pietra piasentina: sull’utilizzo di “surrogati”in via Mercatovecchio si è scatenata una dura querelle

OPERE PUBBLICHE

UDINE L’obiettivo è di sistemarele strade in maniera duratura:per questo, l’amministrazionecomunale sta usando dei mate-riali particolari per riasfaltarele vie cittadine, in modo che ilmanto possa resistere più a lun-go al peso del traffico. Questonuovo asfalto è stato usato adesempio per la sistemazione diun tratto di viale Tricesimo, sulcui cantiere il sindaco PietroFontanini e il suo vice Loris Mi-chelini sono andati a fare un so-pralluogo ieri mattina: «Dopoavere portato a termine i lavoridi sistemazione dell’asfalto invia dei Tre Galli e via Padova –ha commentato il vicesindaco eassessore ai Lavori pubblici -, inqueste ore andiamo a conclude-

re questo importante tratto del-la Tresemane, a ridosso del con-fine del comune, che porta dapiazza Donatori di sangue, incorrispondenza della rotondadel Terminal nord, alla rotato-ria successiva, all’altezzadell’hotel Là diMoret. L’utilizzodi un speciale tipo di asfalto - haprecisato - ottenuto da materia-le recuperato da un’acciaieriadell’Abs mescolato a uno stratosuperiore di bitume modificatopermetterà a questa e alle altrevie oggetto di recupero di regge-re all’usura del traffico e di ga-rantire per anni un fondo com-patto e sicuro per automobili,motocicli e biciclette». Entro laprimametà di settembre saran-no inoltre completate anche viaMarsala, i cui lavori inizierannoil 26 agosto, e via del Cotonifi-cio, andando così a completare

l’intero lotto. «Con questi lavori- ha sottolineato il sindaco Fon-tanini - siamo andati a risiste-mare quello che rappresenta ilprincipale ingresso settentrio-nale alla città, facendo così inmodo che chi arriva da nord, epenso in particolare ai tanti turi-sti austriaci e tedeschi che ama-no Udine e il Friuli, abbiano ilmigliore benvenuto possibile.Ma l’obiettivo ultimo di questoprogramma di interventi e diquelli che attiveremo nei prossi-mi mesi è non solo quello di ri-mettere in sicurezza l’intero tes-suto urbano, dal centro alle peri-ferie alle frazioni, dalle vie pedo-nali alle strade ad alto scorri-mento, ma anche quello di nondover rimettere mano per annialle strade che oggi stiamo siste-mando, grazie all’impiego dimateriali e tecniche innovati-

vi». Nei prossimimesi altre stra-de saranno oggetto di interventidi risistemazione, per due lottidi asfaltature, con un investi-mento totale di un milione emezzo di euro; saranno asfalta-te circa 30 vie, ossia via Buttrio,via Birago, via Baldasseria Me-dia, Piazzale dell’Industria, viadella Madonetta, via Bertiolo,via III Novembre, via Siracusa evia San Rocco, via Bariglaria,via Brasile, via Bolivia e via Ar-gentina, via Feletto, via Frossi,via Candolini e via Candonio,viadella Polveriera, piazzadellaRepubblica, cavalcavia Simo-netti, via del Tiro a Segno e viadel Vascello. Nel frattempo, è incorso la sistemazione dei mar-ciapiedi di via Pieri, cui segui-rannoquelli di viaCadore.

Al.Pi.

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La città tra luci e ombre

L’UTILIZZO DI QUESTOMATERIALE ERA STATOESPLICITAMENTERICHIESTO DALLASOPRINTENDENZAALLE BELLE ARTI

BATTAGLIA POLITICADEL TORRE (PD)HA GIÀ CHIESTOUN ACCESSO AGLI ATTIPER VERIFICAREGLI ORDINATIVI

Primo Piano

Il Comune taglia corto:«Sì solo alla piasentina»

Dorsale nord, il nuovo asfalto nasce per durare

SINDACO Fontanini ha effettuatoun sopralluogo

Ancona 071 2149811Lecce 0832 2781 Mestre 041 5320200Milano 02 757091Napoli 081 2473111Roma 06 377081

Vendite immobiliari, mobiliari e fallimentari

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V

www.gazzettino.itMartedì6Agosto 2019

Ubriachi e bulli al parcointitolato ad Ilaria AlpiLa protesta dei residenti

L’ALLARME

UDINE Episodi di bullismo, genteubriaca, persone poco racco-mandabili: cittadini e genitoriche vanno per portare i bambinia giocare segnalano lo stato didegrado e poca sicurezza del par-co Ilaria Alpi di via Melegnano.Un problema che, la sera, coin-volge anche il parcheggio del vi-cino supermercato, dove diversevolte le forze dell’ordine si sonofermateper controlli.

LA REPLICA«Tutti i parchi vengono con-

trollati dalle guardie giurate –haspiegato l’assessore alla sicurez-za Alessandro Ciani -, anche seessendoci una sola pattuglia,non possono garantire un presi-dio 24 ore su 24. Al Comune, co-munque, non sono arrivate parti-colari segnalazioni. Detto que-sto, con l’assunzione di 12 nuoviagenti di polizia locale, riuscire-mo ad implementare i control-li». I parchi, in effetti, sono alcu-ne delle zone “calde” della città:in particolare, oggetto di preoc-cupazione da parte dei cittadinisono ilMoretti, il parco delle Foi-be e le aree verdi nella zona estdella città: «Nei dintorni della Ca-scina Mauroner – spiega Ciani -abbiamo incontrato i residenti eaumenteremo la sorveglianza

con le guardie private. Per quan-to riguarda la zona dietro vialeUngheria, dove mi segnalanoepisodi di spaccio, ho già chiestoallaQuestura e alla polizia localedi potenziare i controlli». Un aiu-to, come detto, arriverà anchedalle 12 nuove unità che verran-no assunte (sei sono già state se-lezionate) mentre per quanto ri-guarda la vigilanza privata (oraci sono due coppie, operative tut-

ti i giorni della settimana e finan-ziate da fondi regionali), PalazzoD’Aronco si confronterà con laRegione per vedere se i contribu-ti adhoc continueranno.

TECNOLOGIAUn ulteriore rinforzo arriverà

anche dalle telecamere che «ver-ranno installate – annuncia l’as-sessore -, anche a presidio deiparchi cittadini». In ballo, ci so-nodue tranchedi finanziamenti,entrambi stanziati dalla Regio-ne, rispettivamente per 180milae 400mila euro. «Quest’anno –spiega Ciani -, useremo il primocontributoper installare almenocinque o sei impianti di letturatarghe, che presidieranno i var-chi dei grandi viali di accesso, co-me già accade in viale Venezia evia Cividale. Altre telecamere divecchia generazione saranno so-stituite con modelli nuovi, chehanno visuali da 180, 270 o 360gradi; in più, verranno installatinuovi impianti in zone scoperte,tra cui anche i parchi». Semprenel corso del 2019, verrà anchepreparato il piano delle teleca-mere relativo al finanziamentoda 400mila euro, che sarà realiz-zato nel 2020 e concluso nel2021. «Per il 2020 – conclude Cia-ni -, vorremmo arrivare ad uncentinaio di telecamere, quasiraddoppiandoquelle attuali».

AlessiaPilotto

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(Al.Pi.) - “No”allacancellazionedella ciclabilediviaZanone“no”all’aperturadiviaStringheralleauto.FiabAbicitUdinenoncondivide lescelteviabilisticheannunciatedall’amministrazione,ricordandoche ilpercorsociclopedonale inquestioneèunodeipiù frequentati incittà(il 1°marzo, l’associazioneha

contato1.400passaggididueruote inquel tratto): «L’asseviaZanon-viaCosattini –dicono -,nonvacertoeliminato,masemmairafforzatoeprotettodallasostaselvaggiache lorende,quella sì,pericoloso».InmeritoalprogettoperviaStringher, invece,l’associazionecommenta: «Se

ilproblemaèrealmente lapericolositàdellamanovradelleauto, la soluzioneè lachiusuradellavia,non ilcontrario. Spiaceconstatare -conclude laFiabAbicitUdine -lacompletasorditàdellaGiuntaneiconfronti dellavocedeicittadini.Vuoldire chedovremogridareancorapiùforte».

Ciclabile di via Zanon, la Fiab boccia l’abolizione

Viabilità

L’ASSESSORE CIANI:

«ARRIVERANNO

DODICI AGENTI

DI POLIZIA LOCALE

E TELECAMERE

ALL’AVANGUARDIA»

ASSESSORE Alessandro Ciani

Primo Piano

`Controlli difficili, le guardie giurate hanno una sola pattugliaSotto la lente anche altre aree verdi: Moretti, Foibe e zona Est

L’AREA VERDE L’ingresso del parco pubblico intitolato ad Ilaria Alpi: i residenti hanno segnalatouna situazione di degrado che si verifica soprattutto nelle ore serali, quando si radunanogruppi di persone che consumano bevande alcoliche

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Page 5: Alleanza con Trieste, verso Confindustria Alto Adriatico

VII

www.gazzettino.itMartedì6Agosto 2019

L’INIZIATIVA

UDINE Anche in Friuli VeneziaGiulia il Codacons sarà presentealle prossime tappe delle elezio-ni regionali di Miss Italia, attra-verso il suo sportello anti-stal-king avviato in collaborazionecon il concorso di bellezza che, fi-nalmente, torna sugli schermidella Rai dopo la cacciata ordina-ta dall’ex presidente della Came-ra Laura Boldrini. Lo sportelloanti-stalking è un’iniziativa for-temente voluta da Patrizia Miri-gliani e dall’organizzazione delpiù noto concorso di bellezza ita-liano, con lo scopo di aiutare ledonne a combattere gli atti diviolenza fisica e psicologica e de-nunciare molestie, aggressioni evessazioni di ogni tipo. Alla col-

laborazione tra Miss Italia e Co-dacons si aggiunge quest’announa mostra fotografica dedicataproprio a combattere violenzesulledonne ebullismo, intitolata“L’arte dell’amore non violentonell’antica Roma”, allestita alloStadio di Domiziano aRoma e di-retta alle scuole di tutta Italia,che attraverso una riproduzionein 3Ddi sculture ad alto contenu-to erotico provenienti dal Mann

e la collaborazione di esperti epsicologi, si prefigge di spiegareagli studenti la bellezzadel sessosenza violenza. In occasione del-le finali regionali diMiss Italia, ilCodacons invita tutte le donneresidenti in regione e vittime diviolenze o molestie ad avvalersidei servizi forniti dallo sportelloanti-stalking, che offre gratuita-mente consulenze legali e psico-logiche per aiutare le vittime a li-berarsi dal terrore e dall’ansiache troppo spesso si manifesta-no in coloro che vengono fatti og-getto di condotte persecutorie,inviando una mail all’[email protected] contattando il numeroverdededicato (tel. 800199641, attivotutti i lunedì-mercoledì-venerdìdalle 15 alle 19).

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Friuli

L’ARRESTO

UDINE Danneggia un’auto in so-sta, poi fa resistenza ai poliziot-ti intervenuti per identificarlo,facendone cadere uno a terra eferendolo in maniera lieve. Ésuccesso domenica sera a Udi-ne. Il protagonista, un uomo di45 anni residente in città, è sta-to quindi arrestato e messo aidomiciliari per resistenza e le-sioni apubblicoufficiale. Tuttoè cominciato in piazza PrimoMaggio dove un passante lo hanotato aggirarsi con fare so-spetto intorno ad alcune auto eha chiamato la Polizia. Unapattuglia delle Volanti, giuntasul posto, ha constatato cheproprio una di queste vettureera stata seriamente danneg-giata: gomme forate, specchiet-to e i tergicristalli divelti. Il so-spetto autore dei danneggia-menti è stato rintracciato pocodopo in uno dei chioschi che af-facciano sulla piazza, grazie al-

la descrizione fornita dal testi-mone proprio mentre un’altrapattuglia ha individuato eascoltato la proprietaria dellavettura. L’uomo ha subito ma-nifestato un’evidente insoffe-renzaal controllo eha rifiutatodi fornire le proprie generalità.Convinto con qualche difficol-tà a salire sull’auto di servizioper essere accompagnato inQuestura e identificato, ha in-

veitoper tutto il tragitto controi poliziotti e una donna, poiuna volta arrivato in viale Ve-nezia ha dato in escandescen-ze. Si è rifiutatodi entrarenegliuffici e ha spintonato uno degliagenti facendolo cadere a terrae procurandogli escoriazioni econtusioni poi giudicate dai sa-nitari guaribili in cinque gior-ni. L’uomo è stato quindi arre-stato con le accuse di resisten-za a pubblico ufficiale e lesionie portato ai domiciliari in atte-sa dell’udienza di convalida te-nutasi ieri mattina. L’arresto èstato convalidato e l’uomo, de-nunciato a piede libero per il ri-fiuto di fornire le generalità e ildanneggiamento, è stato scar-cerato. Le indagini sono anco-ra in corso per valutare se vifosse un pregresso rapporto diconoscenza tra la proprietariadell’auto e e se ciò abbia unnesso di causalità con quantoaccaduto.

e.v.

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Danneggia un’auto in sosta e picchiaun carabiniere, 45enne ai domiciliari

`All’interno della filiale c’erano i clienti e il personale dipendenteI carabinieri della Compagnia del capoluogo avviano le indagini

L’ASSALTO

UDINE Pistola in pugno e voltocoperto, si è diretto subito ver-so una cassiera che stava con-tando del denaro per conse-gnarlo a una cliente. Ha presoil contante,mille euro, e si è al-lontanato, dileguandosi in sel-la aunabicicletta.

I FATTI

Erano da poco passate le 10del mattino di ieri quando unrapinatore solitario, un uomoalto e robusto, caucasico, è en-trato in azione nella filiale del-la Banca di Udine di viale Tri-cesimo. In quel momentoall’interno c’erano 7-8 clienti,oltre al personale dipendente.Il rapinatore è entrato con l’ar-ma in pugno, una pistola, nonsi sa ancora se fosse vera o gio-cattolo. L’ha sempre tenuta inmano. Non l’ha puntata con-tro qualcuno. Si è avvicinato auna cassa, ha detto qualche pa-rola alla cassiera e le ha sot-tratto il denaro che aveva trale mani. Si è accontentato diquanto è riuscito a prendere,poi senza dire nulla è uscitodalla filiale e ha fatto perderele proprie tracce. Nessuno è ri-masto ferito o si è sentitomalea causa dello shock subito. Lafiliale è stata temporaneamen-te chiusa al pubblico. Dopo ilfatto, sulle porte in vetrodell’ingresso è stato appostoun cartello scritto a mano:«Chiuso per motivi tecnici. Siriapre alle 14.45». In banca so-no arrivati i carabinieri delNu-cleo investigativo del Coman-do provinciale e i colleghi del-la Compagnia di Udine e sonoscattate le ricerche del rapina-tore. I militari dell’Arma han-no avviato le indagini, acqui-sendo le immagini delle teleca-mere di sorveglianza dell’isti-tuto di credito e ascoltandotutti i testimoni.

I NUMERI

È la quarta rapina che si ve-rifica in città nel giro di pocopiù di due settimane, dopoquella amano armatamessa asegno da una banda di rapina-

tori - tutti fermati nel giro dipoche ore - nella gioielleria Ita-lico Ronzoni di via Mercato-vecchio, sabato 20 luglio. Ve-nerdì 26 luglio ci sono statidue diversi episodi. La rapinasolo tentata nell’ufficio posta-le di via Forni di Sotto da un62enne armato di taglierino,scappato senza prendere nul-la e arrestato poco dopo inpiazza primo maggio e quellarealizzata nella notte da duebanditi a volto copertonell’abitazione di una coppiadi anziani coniugi che, risve-gliatisi per i rumori, si sonotrovati faccia a faccia con imalviventi.

L’ALLERTA

«Non si può fare di tuttaun’erba un fascio. Bisogna va-lutare i diversi episodi e capir-ne la caratura criminale», spie-ga il procuratore De Nicoloche, pur senza entrare nelme-rito dell’ultimo di ieri, di cui èstato dato avviso al suo sostitu-to di turno Lucia Terzariol,non ritiene sia «il caso di lan-ciare particolari allarmismi.Tendenzialmente d’estate c’èuna recrudescenza di fenome-ni come i furti in casa che tal-volta possono degenerare inrapine», precisa il procuratorechiarendo anche che «non ab-biamo sentori di gruppi orga-nizzati». Diverso è invece il ca-so di un «impulso estempora-neo di un rapinatore non orga-nizzato, difficilmente prevedi-bile ma di cui spesso si riescecomunque a individuare l’au-tore. L’effetto deterrente dipattuglie in divisa sul territo-rio è indubbio. Spesso sonoutili a sventare anche episodilegati a malintenzionatiestemporaneimabisogna farei conti con le forze effettiva-mentedisponibili».Per questo ribadisce ancora

una volta l’importanza dellapresenza diffusa di telecame-re sul territorio, «le indaginisono agevolate dallamappatu-ra ma mi pare che le ammini-strazioni locali lo stiano rece-pendo», e il ruolo fondamenta-le svoltodai cittadini, specie inuna realtà come quella localein cui «c’è un diffuso senso dicollaborazione con l’autorità.Sono loro che fanno lamigliorprevenzione con piccole caute-le, quali segnalare la presenzadi auto sospette che girano in-sistentemente in zona o di sco-nosciuti che stazionano neipressi della casa di un vicinoin ferie».

ElenaViotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

ISTRUZIONI PER L’USO

UDINE All’indomani dell’enne-sima truffa perpetrata ai dan-ni di anziani (venerdì agentidella Questura hanno denun-ciato per truffa aggravata dueprocacciatori di contratti perconto di una nota azienda difornitura di energia elettrica,che avevano utilizzato l’ingan-no e la pressione psicologicaper convincere gli anzianiclienti a firmare il contratto),la Questura rilancia l’opera disensibilizzazione, invitando adiffidare da persone che sipresentano alla porta soprat-tutto di persone anziane, spes-so sole in questo periodo esti-vo, cercando di far loro sotto-scrivere contratti o, ancorapeggio, chiedendogli denaroperparenti indifficoltà.λNessun incaricato di enti

o aziende, funzionario Inps oInpdap - ricorda la Questura -,può costringere alcuno a sot-toscrivere contratti né tanto-meno può chiedere soldi incontanti o gioielli.λ Non dare soldi, gioielli o

altre cose di valore nemmenoa chi si presenta come appar-tenente a una forza di polizia:uno dei trucchi più usati e in-sidiosi è quello della telefona-ta all’anziano che viene con-vinto da un fantomatico avvo-cato, in realtà un abile delin-quente, che suo figlio o figliaha causato un grave incidenteautomobilistico con feriti percui è stato condotto/a in caser-ma e che sarà liberato solo do-po il pagamento di una cauzio-ne di migliaia di euro; il geni-tore preoccupato per l’incolu-mità del congiunto crede aquanto riferito e consegna tut-to il denaro ed i gioielli presen-ti in casa ad un complice chegiunge alla sua porta pochiminuti dopo, presentandosicome carabiniere. Nessun ca-rabiniere o Agente chiede sol-di o gioielli ai cittadini.λ In caso di richieste al te-

lefono con invito a chiamareun altro numero per chiari-menti, telefonare sempre conun’altra linea/cellulare, per-ché gli abili truffatori riesco-no a mantenere in linea ilchiamato che, anche compo-nendoun altro numero, parle-rà conuncomplicedei primi.λ Massima attenzione an-

che nel chiudere bene porte,infissi quando si esce di casa,indipendentemente dal caldodi questi giorni, per evitarefurti in abitazione!λ Attenzione anche alle

truffe dello specchietto: sequalcuno insiste nel voler es-sere risarcito per un urto, ungraffio che si è sicuri di nonaver cagionato, chiamare su-bito il numero emergenza enondarealcunché.λ Sempre, comunque, in

caso di sospetti chiamare leforzedell’ordine.Un’ultima raccomandazio-

ne da ultimo a figli, nipoti, pa-renti stretti: non lasciate soli ivostri anziani! Anche se nonabitate con loro, interessatevispesso di loro, chiamateli, ri-cordate loro sempre di diffida-re di ogni sconosciuto e con-tattare o voi o le forze dell’or-dine per qualsiasi problema osospetto.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Allarme truffeI consiglidella questuraper evitarle

NELLE ULTIME TAPPE

DELLE FINALI REGIONALI

PRESENTE LO SPORTELLO

ANTI-STALKING

PER AIUTARE LE DONNE

A DENUNCIARE

Rapina con la pistola per mille euro

VIOLENZA SULLE DONNE Nelle finali regionali di Miss Italia, Codaconse organizzatori terranno aperto lo sportello anti-stalking

IL PROCURATORE

DE NICOLO

DOPO L’ESCALATION

DI EPISODI:

«NON SI SCIVOLI

NELL’ALLARMISMO»

Codacons e Miss Italia insieme contro gli abusi

`Paura ieri mattina alla “Banca di Udine” di viale TricesimoUn uomo si è fatto consegnare il denaro ed è fuggito in bici

LA FILIALE La Banca di Udine che ieri mattina è stata presa d’assalto dal rapinatore

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VIII

www.gazzettino.itMartedì6Agosto 2019

`Completato il restaurodei manufatti che un tempochiudevano “Porta Udine”

LA RIVOLUZIONE

UDINE Rivoluzione al Pronto soc-corso: arrivano il codice azzurro,più infermieri e un percorso de-dicato. Giungono da Roma lenuove linee per gestire al meglioi flussi nel punto più criticodell’ospedale e anche il Fvg si do-vrà adeguare. La grande novità èla rivisitazione dei codici cheprevedonoun sistema di 5 nume-ri (l’uno identifica i casi piùgravimentre il cinque rappresenta lenon urgenza). Cinque colori daseguire: rosso per le emergenzeche richiedono l’accesso imme-diato, arancione per le urgenzeche prevedono l’accesso entro 15minuti, azzurro per gli interven-ti che vanno gestiti entro un’ora,verde per le urgenze minori dagestire entro due ore e infinebianco per interventi non urgen-ti da gestire entro quattro ore. È

questa una delle novità dell’ac-cordo in conferenza Stato-Regio-ni e che dovrà diventare operati-vo entro 18mesi. Gli ospedali del-la regione, dunque, avranno unanno e mezzo di tempo per ade-guarsi.

LA SPERIMENTAZIONEIn realtà il Fvg è stato precur-

sore di questa rivoluzione. Dalloscorso 1 agosto, infatti, è stato at-tivato, in via sperimentaleall’ospedale San Polo di Monfal-cone, un ambulatorio per la ge-stione dei codici bianchi e verdiin Pronto soccorso, con l’obietti-vo di gestirne i flussi, migliorarel’appropriatezza dell’accesso al-la struttura d’emergenza e ridur-ne i tempi di attesa. Inoltre, l’ac-cordo Stato-Regioni vede il Friu-li Venezia Giulia in una posizio-ne “avanzata” con il sistema di“Triage intraospedaliero”, siste-ma inteso comeprimomomento

di accoglienza delle persone chegiungono in pronto soccorso.«L’area servizi ospedalieri dellaDirezione Centrale Salute nelcorso del 2018 - ha dichiarato ilvicepresidente e assessore allaSalute RiccardoRiccardi - ha for-malizzato e adottato un docu-mento che, nella sostanza, giàforniva indicazioni sulle nuovecodifiche di triage per servizi dipronto soccorso regionali, in li-nea con quanto definito dal do-cumento approvato dalla Confe-renza Stato-Regioni».Manca sol-tanto il passaggio tecnico dell’in-formatizzazioneper il quale saràcoinvolta la società Insiel, chedovrà adattare i software regio-nali alle nuovemodalità operati-ve. Quanto al piano nazionale, inmerito al contrasto al sovraffol-lamento dei Pronto soccorso,Riccardi ha spiegato che «la Leg-ge 27 che istituisce il nuovo mo-dello della sanità regionale si ba-

sa proprio su questa architettu-ra, all’interno della quale si in-staura una relazione funzionaletraospedale e territorio, conunaprecisa definizione di ruoli e fun-zioni delle singole strutture ospe-daliere e territoriali in un’otticadi continuità clinico-assistenzia-le».

L’ALTRA NOVITÀUn’altra novità è l’Obi, l’Osser-

vazione breve intensiva, un’areache nasce vicino al Pronto soc-corso con una postazione ogni5.000 accessi (2 ogni 4.000 per ilPs pediatrico), un infermiereh24– in condivisione con il Ps - eun medico presente un’ora algiorno per ogni postazione. Nonè una corsia parallela al Ps, maunprogetto clinico e assistenzia-le dedicato all’accoglienza delpaziente e rivolto alla soluzionedi problemi amoderata comples-sità, con tanto di dimissioni. Dal

Ps si passa comunque per il tria-ge e una prima valutazione e ladecisione di destinare un pazien-te inObi dev’essere presa dalme-dico di Ps, ovvero dal medicospecialista solo in presenza diprotocolli di accordo formalizza-ti con le altre unità operative (adesempio pediatria, ostetricia).Tanto lavoro con poco persona-le? Il nuovo piano ha pensato an-che a questo e per gli ospedalicon più di 25.000 accessi all’an-no dovrà esserci un infermiereper sorvegliare la sala d’attesa edè pure raccomandata la presen-za di una figura addetta a garan-tire la sicurezza dei visitatori edegli operatori. Il piano prevedeanche la “lotta” al sovraffolla-mento del Ps, ma sta anche allabuona educazione sanitaria deicittadini non intasare il Prontosoccorso senonènecessario.

LisaZancaner

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NUOVI CRITERIPER GESTIRE I FLUSSIE LE URGENZE,LIMITARE LE ATTESEE MIGLIORAREGLI INTERVENTI

LE ACQUE FREDDEE LIMACCIOSEDELL’IMPIANTODI SOMPLAGONE MINACCIANOIL FUTURO

IL RESTAURO

PALMANOVA Con il loro posizio-namento sotto la loggia dellaGranGuardia, in piazzaGran-de, si è concludo l’interventodi recupero e valorizzazionedei due portoni che chiudeva-no l’accesso alla fortezza diPalmanova attraverso portaUdine. Il lavoro ha visto ripor-tare i manufatti alle caratteri-stiche originali: sono state ri-costruite le parti mancanti, inparticolare nella parte inferio-re, tenendo in considerazionei disegni realizzati con le bor-chiemetalliche. La supervisio-ne tecnica è stata curatadall’architettoPaoloBonini.«Con questo lavoro voglia-

mo continuare la riqualifica-zione e il recupero di ampiesezionidel grandepatrimoniostorico della fortezza , renden-do anche questo bene fruibile.A fianco di ogni manufatto c’èl’inserimento delle brevi de-scrizioni storiografiche e deidisegni permostrare e spiega-re il funzionamento dellestrutture e dimostrare la capa-cità tecnicadegli ingegneri deltempo», commenta il sindacoFrancesco Martines. Questiportoni, databili all’inizio del-XVII secolo, sono costituiti dadue ante di 410 x 225 centime-tri. Costruiti in larice, hannouno spessore complessivo di12 centimetri. Le due ante inorigine erano più alte: nel se-colo scorso la parte inferiore

dei duemanufatti lignei fu eli-minata in seguito all’innalza-mento della strada oltre che acausa delle intemperie e dellamancanza di un regolare re-stauro conservativo. Ora sonostati ricostruiti così come era-no stati pensati e realizzatiquattro secoli fa. Le tre spec-chiature, presenti in ognunadelle due ante, sono state irro-bustite e impreziosite da com-posizioni geometriche di bor-chie. Il prezioso manufattopresenta, nella parte superio-re, uno stemmaovale del prov-veditore Benedetto Tagliapie-tra (1612-1614).Il quadro economico vede

un totale investito di 128milaeuro di cui 40mila provenien-ti da un finanziamento dellaCamera di commercio di Udi-ne e Pordenone. Sotto la log-gia sono così ora custodite letre cancellate prima presentisulle porte monumentali del-la città-fortezza. Sugli ampi fo-ri arcuati, sono inseriti dueportoni in ferro con le relativelunette. Un altro portone conlunetta e le altre restanti duecancellate sono collocate suimuri dell’ampio vano ora ospi-tante ilmonumento ai caduti.In origine ognuna delle tre

porte era difesa daun ponte le-vatoiodi legno eda cancellate.Treportoni in legnoborchiati,di cui due presenti sull’acces-so che conduceva all’esternodella città e uno collocatosull’arco interno, impedivanol’ingresso ai nemici. Questipossenti portoni, ogni sera, ve-nivano chiusi a chiave renden-do la città impenetrabile. Por-ta Udine fu costruita al centrodella cortina tra il 1604 e il1605.

`L’ex presidente della Regione e attualedeputato interroga il ministro Costa

`La sopravvivenza del bacino è legataallo scarico della centrale idroelettrica

IL DOCUMENTO

UDINE «Alzare il livello di coinvol-gimento, portando le sorti futuredel lago di Cavazzo, o dei Tre Co-muni, all’attenzione del Parla-mento e del Governo». È, in sinte-si, l’obiettivo dell’interrogazionea risposta scritta che l’ex presi-dente della Regione e attuale de-putato Renzo Tondo ha indiriz-zato al ministro dell’AmbienteSergio Costa. Un documento sot-toscritto anche dai parlamentarifriulani Roberto Novelli e Giulia-no Pettarin di Fi, Aurelia Bubi-sutti della Lega e da Silvia Bene-detti, deputata del Gruppo Mi-sto. La questione in sé è annosa,ma ora stannomaturando le con-dizioni per un ragionamento incui la sopravvivenza del lago, lacui vita è minacciata dall’immis-sione delle acque fredde e limac-ciose dello scarico della centraleidroelettrica di Somplago, diven-ta parte di uno scenario più gene-rale, che ha a che fare con la sal-vaguardia del sistema idrico digran parte del Friuli e la ricercadi un equilibrio tra una pluralitàdi interessi: dalla conservazionedi uno specchio lacustre molto

bello e interessante, già ora at-trattore di turismo qualificato,alle necessità di salvaguardiadella falda idrica del Friuli cen-trale, ai bisogni del Consorziodella Pianura friulana per l’irri-gazione delle colture, alla vitadel Tagliamento a Sud della cap-tazionediOspedaletto.

LA SCADENZAIn questo contesto si pone la

data del 31marzo del 2029, quan-do scadrà la concessione dellacentrale idroelettrica di Sompla-go, oggi gestita dalla societàA2A, e, per disposizioni di un de-creto legislativo in vigore dal 13febbraio 2019, «passa, senzacompenso, di proprietà regiona-le». La stessa norma prevede cheentro il 31 marzo del 2020 le Re-gioni debbano provvedere a defi-nire con legge le modalità e leprocedure di assegnazione dellegrandi derivazioni d’acqua a sco-po idroelettrico, a meno che nonritengano che per un prevalenteinteresse pubblico le acque sinqui sottoposte a concessione peridroelettrico non debbano averealtra funzione. Per Tondo e an-che per il Comitato difesa del La-godiCavazzo, ieri rappresentatodal portavoce Franceschino Ba-

razzutti, «un’occasione imperdi-bile» anche per la realizzazionedi una «società a capitale regio-nale di gestione della centrale» eperprocedere rapidamente «allarealizzazione del bypass» affin-ché le acque di scarico della cen-trale idroelettrica di Somplagonon finiscanonel lago.

LE PROSPETTIVEÈ tempo, inoltre, per un poten-

ziamento in ambito turistico, an-che «attingendo a possibilità of-ferte dall’Unione europea», ha af-fermato Bubisutti, che ha messocontemporaneamente l’accento«sulla poca manutenzione delletante captazioni che sono attivesulle acque della montagna friu-lana». L’interrogazione «non in-tende essere contro nessuno,tanto meno contro la Regioneche per il lago ha attenzione», ha

evidenziato Tondo, semmai per«dare alla questione ancora piùrilevanza». Intanto, su iniziativadegli assessori regionali all’Am-biente Fabio Scoccimarro e al Bi-lancio e Programmazione Ue2021-2027 Barbara Zilli, nella leg-ge Omnibus approvata in Consi-glio a giugno è stata inserita lacreazione di un Laboratorio perla rinaturalizzazione del lago ela sua fruibilità anche a fini turi-stici, con una copertura di 50mi-la euro. Una soluzione alternati-va al bando di idee europeo che,lanciatoneimesi scorsi, è andatodeserto. «Il Laboratorio potrà es-sere attivo già in autunno – haaggiornato ieri Zilli a marginedell’evento – e quanto alla sca-denza delle concessioni idroelet-triche e il subentro regionale èun tema che abbiamo ben pre-sente, avendo considerato sin dasubito la norma al riguardo ungrande passo avanti». Del Labo-ratorio faranno parte un espertodella Regione, tre esperti nomi-nati uno ciascuno dai Comuni diBordano, Cavazzo Carnico e Tra-saghis, un rappresentantedell’Arpa. Su invito, potrannopartecipare portatori di interes-se.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

LAGO DI CAVAZZO L’ex presidente della Regione Fvg e ora deputato, Renzo Tondo, ha presentato un’interrogazione al ministro Costa

I LAVORI Le operazioni sono terminate nei pressi di “PortaUdine” a Palmanova

In piazza Grandetornano maestosii due portoni

Pronto soccorso, arriva il codice azzurro per gli accessi

Friuli

Salvare il lago di CavazzoLa battaglia targata Tondo

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Page 7: Alleanza con Trieste, verso Confindustria Alto Adriatico

IX

www.gazzettino.itMartedì6Agosto 2019

IL DIBATTITO

UDINE «Entro l’anno o al massi-mo nei primi mesi del 2020 ap-provazione della riforma deglienti locali». All’inizio i nuovi en-ti di area vasta «saranno retti dauncommissarioper avviarli, poicontiamodi avere unbreveman-dato elettivo già entro il 2023, dafar terminare comunque in quel-la data per allinearlo con le ele-zioni regionali». L’assessore re-gionale alle Autonomie localiPierpaolo Roberti ha delineatocosì ieri, amarginedelConsigliodelle autonomie, il cronopro-gramma aggiornato della rifor-ma degli enti locali che dovreb-be dare una svolta anche al pro-blema emerso ieri nel dibattitodel Cal, che aveva all’ordine delgiorno il parere sulla delibera diGiunta riguardante le prioritàregionali di sviluppo Regio-ne-Autonomia locali e l’avviodella concertazione per la suddi-visionedelle risorse 2020-2022.

LA QUESTIONEAlla fine la quadra si è trovata

d’accordo, ma il lungo confron-to hamesso a nudo una questio-ne cheRoberti ha riassunto così:«Non solo le Uti sono fallite mi-seramente nonostante il fattoche i finanziamenti siano conti-nuati e siano state commissaria-

te solo su richieste», ha detto ri-cordando che «dueUti su 18 han-no chiuso gli interventi pro-grammati». Esse «hanno genera-toun cheundannomaggiore: sefino a qualche anno prima delleUti c’era la volontà forte dei sin-daci di collaborare, adesso sem-brache leUnioni, costringendo isindaci a stare insieme, abbianodisgregato completamento il ter-ritorio. Pensavo – ha proseguito– che l’avessero fatto solo tra sin-daci dentro o fuori Uti, in realtàscopro che anche all’interno del-le Unioni ci sono divisioni fortis-sime, tanto che c’è l’incapacitàdi scegliere le priorità degli in-terventi da finanziare. Quandomi si chiede di considerare tutteprime priorità, allora vuol direche nessuno si vuole prenderequella responsabilità».

LE SCHERMAGLIEIl nodo è scaturito perché ri-

spetto alle 6 aree di interventoindividuate dalla Giunta (cultu-ra, sport, sicurezza, edilizia pub-blica, viabilità e montagna),l’esecutivo aveva previsto cheentro il 30 settembre i Comunifuori Uti potessero presentare fi-no a 3 progetti ciascuno,mentrequelli in Uti dovessero, all’inter-no dell’Unione, individuare almassimo 10 progetti con conte-stuale priorità. Una scelta che se-condo il sindaco di San Vito al

Tagliamento e presidente delCal, Antonio Di Bisceglie, avreb-be creato una disparità tra Co-muni. «Dobbiamomettere tutti iComuni nelle condizioni diesprimere le proprie priorità –ha obiettato - dato che le Unioninon hanno più il valore che ave-vano». Nella discussione si è ar-rivati a ventilare 3 progetti perogni Comune. Possibilità stoppa-ta da Roberti, perché «gli ufficiregionali non sarebbero in gra-do di vagliare oltre 600 progettiin tempo utile per il tavolo diconcertazione eper arrivare conun elenco utile alla stesura dellalegge di Bilancio 2020» e garanti-re i finanziamenti. Tra le apertu-re fatte da Roberti e quelle avan-zate dai sindaci di Tarvisio e diGemona, si è arrivati alla formu-la condivisa: possibilità di pre-sentare 10 progetti di investi-mento per ciascuna Uti, salvonelle Uti con oltre dieci Comuni,alle quali è riservata la possibili-

tà di presentare progetti quantisono i Comuni aderenti; i Comu-ni fuori Uti potranno presentarefino a due (anziché tre) progetticiascuno.

COMPENSO DEI SINDACIIeri l’assessore Roberti ha

chiesto alCal ancheunaiutopergiungere a un aggiornamentodell’indennità dei sindaci. «Sen-za maggiorazioni – ha illustrato- oggi il sindaco di un Comunecon meno di mille abitanti per-cepisce 840 euro lordi al mese eil sindaco di Trieste, capoluogodi Regione, subendo la decurta-zione da pensionato ha un’in-dennità da 2.700 euro lordi almese. Gli costa più l’assicurazio-ne che si paga da sé». Gli ufficiregionali hanno provveduto a fa-re uno studio applicando l’ag-giornamento Istat (bloccato dal2011), «ma è poca cosa», ha am-messo Roberti, che perciò con ilcontributo dei Comuni auspicadi arrivare a una soluzione «ag-giornata e sostenibile». Il Cal ieriha anche approvato all’unanimi-tà la delibera, illustrata dall’as-sessore Riccardo Riccardi, sulladestinazione di 354mila europer le politichedella famiglia e ilRegolamentoper la concessionedi contributi ai Comuni per pro-getti di auto compostaggio ocompostaggiodi comunità.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Pietra tombale sulle Unioni: «Sono miseramente fallitenonostante i finanziamenti siano sempre stati continuati»

Enti locali, la riforma entro l’anno

Giuseppe Napoliconfermato al vertice

L’ACCORDO

TRIESTE Favorire in tutte leimprese artigiane del FriuliVenezia Giulia investimentiper far conoscere e saper ge-stire tutte le tecnologie previ-ste nel Piano nazionale Im-presa 4.0: robotica avanzatae collaborativa, cyber securi-ty, prototipazione rapida,realtà virtuale e realtà au-mentata, interfaccia uo-mo-macchina. È questo ilcontenuto dell’accordo fir-mato tra le organizzazioni dicategoria delle imprese arti-giane Confartigianato Fvg eCna Fvg e i sindacati Cgil, Ci-sl eUil regionali.«Le opportunità offerte da

Impresa 4.0 sono ancora lar-gamente inesplorate dallamaggior parte delle impresedel territorio e il nostro obiet-tivo è quello di sostenere lacrescita del capitale umano,patrimonio fondamentaleper affrontare il percorso disviluppo verso mercati incontinuo cambiamento»,hanno affermato all’unisonoi rappresentanti che hannosottoscritto l’accordo: Gra-ziano Tilatti, presidente diConfartigianato Fvg, NelloCoppeto, presidente di CnaFvg, Villiam Pezzetta dellaCgil, Alberto Monticco di Ci-sl Fvg eGiacintoMenis per laUil Fvg.Nel documento, che si ap-

plica a tutte le imprese consede legale in Fvg associate aConfartigianato e a Cna e aquelle che applicano intera-mente i contratti da loro sot-toscritti, si prevede una con-tinua attenzione formativariguardo all’evoluzione tec-nologica, tanto da evidenzia-re che l’accordo “recepirà au-tomaticamente eventuali ul-teriori tecnologie considera-te rilevanti ai fini del proces-so di trasformazione tecnolo-gica edigitale delle imprese”.

I VANTAGGILe imprese artigiane che

d’ora innanzi attueranno for-mazione legata a Impresa4.0 nei termini fissati dall’ac-cordo potranno beneficiaredel credito d’imposta previ-sto dalle normative vigentiper tale finalità. Per le impre-se conmeno di 50 dipenden-ti il credito di imposta sarà ri-conosciuto nella misura del50%delle spese relative al co-sto aziendale del personaledipendente (anche a tempodeterminato) per il periododedicato ad attività di forma-zione, nel limite di 300milaeuro.L’azienda che intenderà at-

tivareunpercorso formativodovrà inviare alla Commis-sione istituita presso l’entebilaterale regionale dell’arti-gianato (Ebiart) o, in caso diazienda appartenente alcomparto edile, presso leCasse Edili territorialmentecompetenti, il piano formati-vo allegato all’accordo del 2agosto debitamente compila-to. La Commissione valuteràil piano ed esprimerà la con-divisione entro 30 giorni dalricevimentodell’istanza.

Impresa 4.0Nuovi sgraviper chi decidedi investire

INTESA INNOVATIVA

TAVAGNACCO Un protocollo d’inte-sa per l’applicazione di uno scon-to del 15 per cento sulla mercevenduta ai percettori delRedditodi cittadinanza. Un’iniziativa in-novativa che sposa la solidarietàall’impegno per sostenere i com-mercianti e l’intera economia lo-cale in questo momento in cui laripresa stenta a farsi sentire e so-no diverse le attività - in svariatisettori - che versano in condizio-ni difficili.È il “patto” che i presidenti

provinciali di Federmoda delFriuliVeneziaGiulia –AntonellaPopolizio per Pordenone, MarioUlian per Udine, Roberto Rosiniper Trieste e Antonella Pacorigper Gorizia – hanno siglato ieri

mattina nella sede di Confcom-mercio: «Un’iniziativa – spiega lapresidente di Federmoda Fvg,Antonella Popolizio – che puntaad agevolare una fascia di popo-lazione che si trova in una parti-colare situazione di disagio occu-pazionale. Lo riteniamo un attodi solidarietà dovuto, in conside-razione dell’importante funzio-ne politico-sociale rivestita dallacategoria dei commerciantiall’internodella società».La convenzione attuativa del

protocollo, che verrà sottoscrittacon le singole attività commer-ciali aderenti, oltre a fissare lascontistica al 15%, prevede che ibeneficiari dell’assegno statalepresentino comemezzo di paga-mento la “Carta Rdc”: una cartaPostepay caricata mensilmentecon l’importo del reddito di citta-

dinanza spettante al nucleo fami-liare, con la quale è dunque pos-sibile acquistarebeni e servizi.«Sottolineiamo che, con la

conclusione dell’accordo e dellafutura convenzione attuativa –spiega tra l’altro Federmoda Fvgin una lettera agli associati – èprecisa volontà del gruppoparte-cipare attivamente alla politicadi sostegno sociale promossadalGoverno e rivolta a tutti coloro

che, purtroppo, si trovano inunasituazione di svantaggio occupa-zionale. Naturalmente, noi tuttiauspichiamo che talemisura ab-bia un impatto positivo sul terri-torio, sui consumi e anche suicommercianti stessi, inun’otticadimutualistico sostegno e in fun-zione di un mercato sempre piùequo, integrato e sostenibile».L’impegnoora è a condividere

il progetto con gli associati pro-vincia per provincia. Per diffon-dere nelmodo più efficace possi-bile l’iniziativa è stato pure rea-lizzato un apposito logo (“Qui iltuo reddito di cittadinanza valedi più”), che ogni commercianteche aderirà alla convenzione do-vrà esporre sulla vetrina del ne-gozio quale informativa ai clien-ti interessati.

©RIPRODUZIONERISERVATA

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI La riforma degli enti territoriali partirà entro fine anno come annunciato dall’assessore regionale Pierpaolo Roberti

`L’assessore Roberti ha delineato ieri il cronoprogrammaper sorpassare definitivamente il progetto legato alle Uti

ACCORDO DI FEDERMODACHE PREVEDE UN RIBASSODEL 15% SUI PRODOTTIACQUISTATI DA CHIPERCEPISCE IL REDDITODI CITTADINANZA

GiuseppeNapoli è statoriconfermatoallaguidadiFedersanitàFvg.L’elezione inassembleaèavvenutaall’unanimità supropostadelpresidenteAnciFvg facentefunzioniDorinoFavot.Rinnovatopure l’Ufficiodipresidenza.Ne fannoparte,oltreaNapoli, il vicepresidenteAntonioPoggiana(commissariostraordinarioAsuitseAas2)e i componentiDorinoFavot (sindacodiPrata),DenisCaporale(AsuiudeAas3),MarcoTerenzi (direttoreanmministrativo Irccs “LaNostra famigliapoloFvg),CarloGrilli (assessoreallePolitichesociali delComunediTrieste),AldoPahor(presidenteAsp ItiTrieste),AndreaMarzona (presidenteAsp“LaCarnia”diTolmezzo)eTizianaDelFabbro,segretarioregionaleFedersanitàAnciFvg.All’assembleaè intervenutoanche l’assessoreregionaleallaSaluteRiccardoRiccardi

Federsanità Fvg

REDDITO DI CITTADINANZA Basteràpresentare in cassa la tessera

IL CAL HA APPROVATOALL’UNANIMITÀLA DELIBERA DI SPESADA 354MILA EUROPER LE POLITICHEPER LA FAMIGLIA

Regione

Merce scontata per chi prende il sussidio statale