Logica Indiana - Inferenza buddista

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Logica Buddista Logica Buddista L'inferenza o giudizio L'inferenza o giudizio inferenziale inferenziale

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Diapositive che riassumono ed espongono l'inferenza buddista nelle sue principali caratteristiche come è esposta in "Buddhist Logic - vol I" di Stcherbatsky - consigliate conoscenze basilari di logica tradizionale

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Logica BuddistaLogica BuddistaL'inferenza o giudizio inferenzialeL'inferenza o giudizio inferenziale

Page 2: Logica Indiana - Inferenza buddista

Le fonti del sapereLe fonti del sapere

Tutto ciò che si conosce si divide, secondo Tutto ciò che si conosce si divide, secondo Dignaga, in due categorie:Dignaga, in due categorie:

Conoscenza diretta

Conoscenza indiretta

Cioè tramite la percezione – i cui oggetti sono le singole cose particolari

Cioè tramite l'inferenza – i cui oggetti sono gli universali

Ciò che viene inferito sono cose particolari, ma vengono inferite tramite qualità generali

L'atto del conoscere inoltre è dicotomico, divide il L'atto del conoscere inoltre è dicotomico, divide il conosciuto in ciò che è simile e dissimile all'oggetto conosciuto in ciò che è simile e dissimile all'oggetto

consideratoconsiderato

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La posizione dell'inferenza nella La posizione dell'inferenza nella gerarchia del saperegerarchia del sapere

Insieme delle percezioni “grezze” che giungono dai sensi

Operazione di sintesi svolta dal pensiero, ordina le sensazioni unendole a concetti

la prima autentica forma di conoscenza in quanto organizza le informazioni che ci arrivano

Operazione di sintesi tra due concetti ed una sensazione

è la forma di conoscenza più lontana dalla verità ultima, rappresentata qui dalla pura sensazione, e perciò la più “illusoria”

Pura Sensazione

Giudizio percettivo

Inferenza o giudizio inferenziale

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Cos'è un'inferenzaCos'è un'inferenza

l'inferenza è una forma di conoscenza indiretta in l'inferenza è una forma di conoscenza indiretta in cui si giunge a conoscere qualcosa di non cui si giunge a conoscere qualcosa di non percepito tramite una cosa percepita (la ragione, percepito tramite una cosa percepita (la ragione, il marchio), grazie ad una relazione di il marchio), grazie ad una relazione di dipendenza che le lega.dipendenza che le lega.

Es: Vedo del fumo salire dalla montagna, per cui c'è Es: Vedo del fumo salire dalla montagna, per cui c'è un incendio.un incendio.

Oppure: c'è del fuoco sulla montagna, a causa del Oppure: c'è del fuoco sulla montagna, a causa del fumofumo

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Com'è fatta l'inferenzaCom'è fatta l'inferenzaL'inferenza è costituita da 3 elementi:L'inferenza è costituita da 3 elementi: Il soggetto logicoIl soggetto logico; un soggetto metaforico, a sua ; un soggetto metaforico, a sua

volta parzialmente inferito – corrisponde al volta parzialmente inferito – corrisponde al termine minore del sillogismo aristotelicotermine minore del sillogismo aristotelico

Il predicato logicoIl predicato logico o conseguenza; la qualità del o conseguenza; la qualità del soggetto conosciuta tramite l'inferenza, ciò che soggetto conosciuta tramite l'inferenza, ciò che va provato – corrisponde al temine maggioreva provato – corrisponde al temine maggiore

La ragione o marchioLa ragione o marchio: la ragione che unisce : la ragione che unisce soggetto e predicato, anch'essa una qualità – soggetto e predicato, anch'essa una qualità – corrisponde al termine mediocorrisponde al termine medio

Sulla Sulla montagnamontagna c'è del fuococ'è del fuoco, , a causa del fumoa causa del fumo

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Il SoggettoIl Soggetto

Il soggetto è il substrato su cui il predicato si Il soggetto è il substrato su cui il predicato si articola, esso è in parte percepito e parte articola, esso è in parte percepito e parte

inferito.inferito.

Il Soggetto Metaforico è inferito a partire da quello Il Soggetto Metaforico è inferito a partire da quello Reale, un punto-istante della realtà, a sua volta Reale, un punto-istante della realtà, a sua volta

substrato delle successive operazioni del substrato delle successive operazioni del pensiero.pensiero.

Nel parlare comune spesso il soggetto viene Nel parlare comune spesso il soggetto viene rimosso ma è comunque inteso.rimosso ma è comunque inteso.

La montagna è il soggetto metaforico rispetto al La montagna è il soggetto metaforico rispetto al luogo reale che possiede il predicato “c'è del luogo reale che possiede il predicato “c'è del

fuoco”fuoco”

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Il PredicatoIl Predicato

Insieme al soggetto rappresenta la cosa Insieme al soggetto rappresenta la cosa conosciuta tramite l'inferenza.conosciuta tramite l'inferenza.

É una qualità del soggetto ma può esser espresso É una qualità del soggetto ma può esser espresso anche come sostantivo (il fuoco, cioè la anche come sostantivo (il fuoco, cioè la

“fuochità” della montagna) “fuochità” della montagna) Il predicato è sempre una qualità generale, così da Il predicato è sempre una qualità generale, così da

poter esser condiviso o comune a più cose, e poter esser condiviso o comune a più cose, e quindi inferibile.quindi inferibile.

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La RagioneLa RagioneDistingue il giudizio percettivo da quello Distingue il giudizio percettivo da quello

inferenziale, entrambi sono atti di sintesi che inferenziale, entrambi sono atti di sintesi che danno un riferimento oggettivo ai nostri danno un riferimento oggettivo ai nostri

concetti.concetti.La ragione è il termine più importante La ragione è il termine più importante

dell'inferenza – collegando soggetto e predicato, dell'inferenza – collegando soggetto e predicato, essa è una qualità del primo ed è delineata dal essa è una qualità del primo ed è delineata dal

secondo. secondo. (il fumo, scaturito dal fuoco, sale dalla montagna)(il fumo, scaturito dal fuoco, sale dalla montagna)

La relazione della ragione col soggetto dell'inferenza e con i casi La relazione della ragione col soggetto dell'inferenza e con i casi simili/dissimili dell'atto del conoscere (cioè i casi che simili/dissimili dell'atto del conoscere (cioè i casi che

condividono un particolare predicato) genera “i tre aspetti condividono un particolare predicato) genera “i tre aspetti della ragione”della ragione”

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I 3 aspetti della ragioneI 3 aspetti della ragione

Lo schema dei tre aspetti riassume ed esaurisce i Lo schema dei tre aspetti riassume ed esaurisce i legami reciproci tra gli elementi dell'inferenza, legami reciproci tra gli elementi dell'inferenza,

la Ragione è:la Ragione è:

1- sempre presente nel Soggetto dell'inferenza1- sempre presente nel Soggetto dell'inferenza

2- presente nei casi simili (tali in quanto hanno lo 2- presente nei casi simili (tali in quanto hanno lo stesso predicato)stesso predicato)

3- sempre assente nei casi dissimili3- sempre assente nei casi dissimili

le regole 2 e 3 corrispondono alla premessa le regole 2 e 3 corrispondono alla premessa maggiore e la 1 a quella minore del sillogismo maggiore e la 1 a quella minore del sillogismo aristotelico. Questo schema chiarisce le relazioni aristotelico. Questo schema chiarisce le relazioni tra gli elementi, ma cosa sono queste relazioni?tra gli elementi, ma cosa sono queste relazioni?

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Come funziona l'inferenzaCome funziona l'inferenzaEssa sfrutta il legame necessario che fa seguire un Essa sfrutta il legame necessario che fa seguire un

effetto ad una causa. In presenza dell'effetto si è effetto ad una causa. In presenza dell'effetto si è giustificati a risalire alla causa, ma la sola giustificati a risalire alla causa, ma la sola presenza della causa non è sufficiente a dedurre presenza della causa non è sufficiente a dedurre l'effetto come necessario.l'effetto come necessario.

L'inferenza ha un oggetto immaginato (la causa L'inferenza ha un oggetto immaginato (la causa dell'effetto percepito) che abbina ad un punto-dell'effetto percepito) che abbina ad un punto-istante reale – quello che verrebbe conosciuto istante reale – quello che verrebbe conosciuto dalla percezione se vi avesse accesso.dalla percezione se vi avesse accesso.

L'inferenza quindi muove da un simbolo, un L'inferenza quindi muove da un simbolo, un concetto ad una cosa particolare – l'opposto della concetto ad una cosa particolare – l'opposto della percezione – in pratica ciò che è inferito è un percezione – in pratica ciò che è inferito è un punto-istante della realtà in quanto possiede una punto-istante della realtà in quanto possiede una specifica qualitàspecifica qualità

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Relazioni e dipendenzeRelazioni e dipendenzeTema caro a Dharmakirti – le relazioni che legano gli Tema caro a Dharmakirti – le relazioni che legano gli

elementi dell'inferenza cosa sono rispetto agli elementi dell'inferenza cosa sono rispetto agli elementi stessi, qualcosa o nulla?elementi stessi, qualcosa o nulla?

• Se sono qualcosa, sono allora un terzo elemento Se sono qualcosa, sono allora un terzo elemento che si interponeche si interpone

• Se sono nulla allora non vi è vera relazioneSe sono nulla allora non vi è vera relazione

Secondo i buddhisti esse non sono nulla, si tratta solo Secondo i buddhisti esse non sono nulla, si tratta solo di realtà contingenti, proiezioni della nostra di realtà contingenti, proiezioni della nostra comprensione. Esse possano parere necessarie comprensione. Esse possano parere necessarie nella realtà ma ad esse non corrisponde nessun nella realtà ma ad esse non corrisponde nessun oggetto particolare. La realtà ultima è la cosa oggetto particolare. La realtà ultima è la cosa particolare, il punto istante, che non è relazionato particolare, il punto istante, che non è relazionato (e quindi dipendente) a nulla – la dipendenza è (e quindi dipendente) a nulla – la dipendenza è propria dei concetti e si articola tra loro in modo propria dei concetti e si articola tra loro in modo necessario, come?necessario, come?

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Identità e causalitàIdentità e causalitàRelazione = dipendenza, quindi vi è un elemento Relazione = dipendenza, quindi vi è un elemento

che dipende da un altro, e ciò può avvenire che dipende da un altro, e ciò può avvenire solo in 2 modisolo in 2 modi

• L'uno è parte dell'altro – il principio è quello di L'uno è parte dell'altro – il principio è quello di identità, cioè di identità, cioè di dipendenza logicadipendenza logica tra 2 tra 2 concetti di una stessa cosa oggettivaconcetti di una stessa cosa oggettiva

Es. Questo è un albero, perchè è un simsapa, tutti i simsapa Es. Questo è un albero, perchè è un simsapa, tutti i simsapa sono alberisono alberi

• L'uno è effetto dell'altro – il principio è la L'uno è effetto dell'altro – il principio è la causalità, cioè di dipendenza tra 2 cose causalità, cioè di dipendenza tra 2 cose oggettive differenti eppure interdipendenti.oggettive differenti eppure interdipendenti.

Es. (qui) c'è del fuoco, per via del fumo, non vi è fumo senza Es. (qui) c'è del fuoco, per via del fumo, non vi è fumo senza fuocofuoco

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Sintetico e analiticoSintetico e analiticoDirettamente collegato a identità e causalità c'è il tema Direttamente collegato a identità e causalità c'è il tema

dei giudizi sintetici e analitici. Le inferenze basate dei giudizi sintetici e analitici. Le inferenze basate sull'identità sono analitiche (un concetto è parte sull'identità sono analitiche (un concetto è parte dell'altro), quelle sulla causalità sintetiche (i due dell'altro), quelle sulla causalità sintetiche (i due concetti sono diversi ma interdipendenti) – concetti sono diversi ma interdipendenti) – nonostante in realtà già il giudizio stesso sia un nonostante in realtà già il giudizio stesso sia un operare sintesi.operare sintesi.

Il tema ha sviluppo simile a quello europeo (le def. di Il tema ha sviluppo simile a quello europeo (le def. di analitico di Kant e di Dharmottara sono uguali) ma analitico di Kant e di Dharmottara sono uguali) ma l'identità indiana non è assoluta bensì referenziale l'identità indiana non è assoluta bensì referenziale – sono identici due concetti appartenenti alla – sono identici due concetti appartenenti alla medesima cosa oggettiva, allo stesso riferimento – medesima cosa oggettiva, allo stesso riferimento – e perciò il giudizio analitico ha molto più spazio e perciò il giudizio analitico ha molto più spazio nella tradizione indiana. Casi sintetici in Europa nella tradizione indiana. Casi sintetici in Europa sono analitici in India.sono analitici in India.

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Principi universali e necessariPrincipi universali e necessariLe relazioni necessarie tra i concetti non sono esse Le relazioni necessarie tra i concetti non sono esse

stesse cose conoscibili del mondo, quindi non ci stesse cose conoscibili del mondo, quindi non ci arrivano dall'esperienza, eppure le abbiamo e le arrivano dall'esperienza, eppure le abbiamo e le usiamo. usiamo.

I loro principi sono le leggi di Identità, Causalità e di I loro principi sono le leggi di Identità, Causalità e di Contraddizione, strumenti fondamentali per la Contraddizione, strumenti fondamentali per la comprensione – il dibattito su questi temi è comprensione – il dibattito su questi temi è paragonabile a quello europeo tra realisti ed paragonabile a quello europeo tra realisti ed idealisti, in particolare se gli uomini sono tabule idealisti, in particolare se gli uomini sono tabule rase alla nascita o se hanno concetti innati.rase alla nascita o se hanno concetti innati.

Il buddismo si schiera con l'idealismo, questi principi Il buddismo si schiera con l'idealismo, questi principi necessari li possediamo necessari li possediamo primaprima di avere a che fare di avere a che fare con l'esperienza, anzi la organizzano e con l'esperienza, anzi la organizzano e sistematizzano – essi sono verità necessarie e sistematizzano – essi sono verità necessarie e universaliuniversali

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Confronto tra occidente e Confronto tra occidente e orienteoriente

Molti sono i punti in comune tra i due sistemi logici, e Molti sono i punti in comune tra i due sistemi logici, e molte le differenze oltre a quelli già notati.molte le differenze oltre a quelli già notati.

Sia Aristotele che Kant avevano elaborato delle tavole Sia Aristotele che Kant avevano elaborato delle tavole in cui inserirono le categorie e le relazioni in cui inserirono le categorie e le relazioni fondamentali della logica, da noi usate nel fondamentali della logica, da noi usate nel conoscere la realtà – ma entrambi non riuscirono conoscere la realtà – ma entrambi non riuscirono pienamente nei loro intenti.pienamente nei loro intenti.

Il tentativo indiano riesce, con alcuni distinguo, ad Il tentativo indiano riesce, con alcuni distinguo, ad elaborare delle tavole sia tra loro esclusive che in elaborare delle tavole sia tra loro esclusive che in generale esaustive delle relazioni e categorie.generale esaustive delle relazioni e categorie.

Inferenza europea e indiana non coincidono Inferenza europea e indiana non coincidono interamente – l'entimema ad esempio è interamente – l'entimema ad esempio è considerato una inferenza valida nel sistema considerato una inferenza valida nel sistema indiano mentre non lo è in quella occidentaleindiano mentre non lo è in quella occidentale

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Altre differenze e comunanze significative:Altre differenze e comunanze significative:

• Il principio per cui si può concepire un oggetto a Il principio per cui si può concepire un oggetto a partire da un suo marchio ragione è una definizione di partire da un suo marchio ragione è una definizione di inferenza – in Europa esso è solo un assioma su cui inferenza – in Europa esso è solo un assioma su cui fondare i sillogismifondare i sillogismi

• La coincidenza sull'analisi dei temi analitico e sintetico La coincidenza sull'analisi dei temi analitico e sintetico tra Kant e Dharmottara, identica tranne che per i tra Kant e Dharmottara, identica tranne che per i caratteri delle rispettive identitàcaratteri delle rispettive identità

• La somiglianza tra il pensiero e gli obiettivi di Kant e La somiglianza tra il pensiero e gli obiettivi di Kant e quelli del pensiero buddista (presenza di principi quelli del pensiero buddista (presenza di principi necessari a priori, elaborazione di una tabella necessari a priori, elaborazione di una tabella esaustiva di questi principi)esaustiva di questi principi)