LO SVILUPPO SOSTENIBILE CONSERVAZIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE...

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LO SVILUPPO SOSTENIBILE LO SVILUPPO SOSTENIBILE CONSERVAZIONE DELLE RISORSE CONSERVAZIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI AMBIENTALI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLA VITA DELLA QUALITA’ DELLA VITA SUPERAMENTO DELLE DISEGUAGLIANZE SUPERAMENTO DELLE DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE E SOCIALI ECONOMICHE E SOCIALI PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PARTECIPATI PARTECIPATI

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LO SVILUPPO SOSTENIBILELO SVILUPPO SOSTENIBILE

• CONSERVAZIONE DELLE RISORSE CONSERVAZIONE DELLE RISORSE AMBIENTALIAMBIENTALI

• MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLA VITADELLA QUALITA’ DELLA VITA

• SUPERAMENTO DELLE SUPERAMENTO DELLE DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE E DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE E SOCIALISOCIALI

• PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PARTECIPATIPARTECIPATI

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LA PIANIFICAZIONE LA PIANIFICAZIONE AMBIENTALEAMBIENTALE

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LA CITTA’ COME LA CITTA’ COME ECOSISTEMAECOSISTEMA

Entropia, bilanci Entropia, bilanci energetici, inquinamentoenergetici, inquinamento

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CHE COS’E’ UN ECOSISTEMACHE COS’E’ UN ECOSISTEMA

• Secondo Odum un sistema ecologico o Secondo Odum un sistema ecologico o ecosistemaecosistema è “un’unità che è “un’unità che include tutti gli organismi che vivono insieme (comunità biotica) in include tutti gli organismi che vivono insieme (comunità biotica) in una data area, interagenti fra di loro e con le caratteristiche fisiche una data area, interagenti fra di loro e con le caratteristiche fisiche ed energetiche dell’ambiente in cui vivono (biotopo), in modo tale ed energetiche dell’ambiente in cui vivono (biotopo), in modo tale che un flusso di energia porta ad una ben definita struttura biotica.che un flusso di energia porta ad una ben definita struttura biotica.

• In altri termini, se ci rifacciamo alla definizione di sistema, gli In altri termini, se ci rifacciamo alla definizione di sistema, gli elementi dell’ecosistema sono gli organismi viventi (flora e fauna), elementi dell’ecosistema sono gli organismi viventi (flora e fauna), l’ambiente è l’ambiente fisico (aria, acqua, suolo), le relazioni sono l’ambiente è l’ambiente fisico (aria, acqua, suolo), le relazioni sono date sostanzialmente dal flusso di energia e dei materiali. date sostanzialmente dal flusso di energia e dei materiali.

• L’energia viene prelevata dagli esseri viventi dall’ambiente e viene L’energia viene prelevata dagli esseri viventi dall’ambiente e viene in parte utilizzata ed in parte dissipata per ricercare di volta in volta in parte utilizzata ed in parte dissipata per ricercare di volta in volta uno “stato di equilibrio”, che non è la condizione normale degli uno “stato di equilibrio”, che non è la condizione normale degli ecosistemi, bensì l’obiettivo a cui essi tendono. ecosistemi, bensì l’obiettivo a cui essi tendono.

• Gli ecosistemi si distinguono in “giovani”, ovvero laddove gli stati di Gli ecosistemi si distinguono in “giovani”, ovvero laddove gli stati di equilibrio cambiano frequentemente, e “maturi” (climax) laddove equilibrio cambiano frequentemente, e “maturi” (climax) laddove l’equilibrio può essere considerato stabile.l’equilibrio può essere considerato stabile.

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IL CONCETTO DI ENTROPIAIL CONCETTO DI ENTROPIA

• La seconda legge della termodinamica sostiene che ad ogni La seconda legge della termodinamica sostiene che ad ogni trasformazione di energia da una forma all’altra (dal calore al trasformazione di energia da una forma all’altra (dal calore al movimento, ad es. come avviene in un motore), corrisponde movimento, ad es. come avviene in un motore), corrisponde una degradazione dell’energia da una forma concentrata (il una degradazione dell’energia da una forma concentrata (il carburante) ad una dispersa, e non più disponibile (i gas di carburante) ad una dispersa, e non più disponibile (i gas di scarico)scarico)

• L’L’entropiaentropia è la misura della quantità di energia dissipata e è la misura della quantità di energia dissipata e non resa più disponibile; ogni sistema ecologico è in un certo non resa più disponibile; ogni sistema ecologico è in un certo senso dissipativo, tende ad assorbire una parte dell’energia senso dissipativo, tende ad assorbire una parte dell’energia utilizzandola e trasformando una parte in scarto.utilizzandola e trasformando una parte in scarto.

• Allo scopo di mantenere basso il loro livello di entropia gli Allo scopo di mantenere basso il loro livello di entropia gli

ecosistemi naturali tendono ad ottimizzare i consumi ecosistemi naturali tendono ad ottimizzare i consumi energetici, attraverso il ricorso al ciclo della catena alimentare, energetici, attraverso il ricorso al ciclo della catena alimentare, per cui lo scarto di una specie può essere utilizzato da un’altra. per cui lo scarto di una specie può essere utilizzato da un’altra.

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L’ECOSISTEMA URBANOL’ECOSISTEMA URBANO

• Gli insediamenti urbani sono sistemi ad elevata Gli insediamenti urbani sono sistemi ad elevata entropia e dissipativi di energia; essi, in primo luogo, entropia e dissipativi di energia; essi, in primo luogo, prelevano infatti in grandi quantità l’energia prelevano infatti in grandi quantità l’energia necessaria al di fuori del loro ambiente, sotto forma di necessaria al di fuori del loro ambiente, sotto forma di combustibili fossili (impoverendo in tal modo altri combustibili fossili (impoverendo in tal modo altri sistemi) e nella sua trasformazione ne dissipano una sistemi) e nella sua trasformazione ne dissipano una gran parte sotto forma di prodotti di scarto non gran parte sotto forma di prodotti di scarto non utilizzabili, creando una degradazione dell'ambiente utilizzabili, creando una degradazione dell'ambiente esterno. esterno.

• L’inquinamento, dell’aria, dell’acqua, del suolo, uno L’inquinamento, dell’aria, dell’acqua, del suolo, uno dei fenomeni negativi più rilevanti dello sviluppo delle dei fenomeni negativi più rilevanti dello sviluppo delle civiltà urbane industriali, rappresenta una forma civiltà urbane industriali, rappresenta una forma dell’entropia, l’energia dissipata dal sistema urbano.dell’entropia, l’energia dissipata dal sistema urbano.

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L’ECOSISTEMA URBANOL’ECOSISTEMA URBANO

Una città ecologicamente sostenibile ottimizza i suoi bilanci Una città ecologicamente sostenibile ottimizza i suoi bilanci energetici, riducendo il consumo totale di energia e energetici, riducendo il consumo totale di energia e riutilizzando l’energia dissipata (riduzione dell’entropia) La riutilizzando l’energia dissipata (riduzione dell’entropia) La diminuzione del consumo di energia può avvenire attraverso:diminuzione del consumo di energia può avvenire attraverso:

• uso di fonti energetiche “pulite”, quali quella solare,uso di fonti energetiche “pulite”, quali quella solare,• miglioramento delle caratteristiche energetiche degli edifici miglioramento delle caratteristiche energetiche degli edifici

(coibentazione attiva e passiva)(coibentazione attiva e passiva)• riduzione del traffico urbano privato e sviluppo di quello riduzione del traffico urbano privato e sviluppo di quello

pubblicopubblico

Contemporaneamente, la città ecologica mira a riutilizzare Contemporaneamente, la città ecologica mira a riutilizzare l’energia dissipata attraversol’energia dissipata attraverso

• Il controllo degli scarichi industriali Il controllo degli scarichi industriali • il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, • il riuso delle acque reflue, etc..il riuso delle acque reflue, etc..

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LA PIANIFICAZIONE AMBIENTALELA PIANIFICAZIONE AMBIENTALE

• Un sistema di vincoli, standard e Un sistema di vincoli, standard e indicatoriindicatori

• Strumenti di controllo e orientamento Strumenti di controllo e orientamento dei progetti di trasformazione e dei dei progetti di trasformazione e dei piani urbanisticipiani urbanistici

• Un autonomo sistema di piani Un autonomo sistema di piani ambientaliambientali

• Obiettivi e strategieObiettivi e strategie

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LA PIANIFICAZIONE LA PIANIFICAZIONE AMBIENTALEAMBIENTALELa pianificazione ambientale si pone l’obiettivo La pianificazione ambientale si pone l’obiettivo

fondamentale di garantire che le trasformazioni fondamentale di garantire che le trasformazioni operate dagli interventi dell’uomo sul territorio operate dagli interventi dell’uomo sul territorio siano compatibili con le risorse naturali e con le siano compatibili con le risorse naturali e con le caratteristiche delle stesse. In particolare fra le caratteristiche delle stesse. In particolare fra le missioni della p.a. vi sono: missioni della p.a. vi sono:

• riduzione e controllo degli inquinamenti di aria, riduzione e controllo degli inquinamenti di aria, acqua e suolo;acqua e suolo;

• difesa del suolo e protezione dai rischi ambientali difesa del suolo e protezione dai rischi ambientali (naturali ed antropici);(naturali ed antropici);

• conservazione della natura e del paesaggio;conservazione della natura e del paesaggio;• controllo sull’uso delle risorse ambientali.controllo sull’uso delle risorse ambientali.

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LA VALUTAZIONE D’IMPATTO LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE -VIAAMBIENTALE -VIA

Introdotta nella legislazione federale degli Stati Uniti Introdotta nella legislazione federale degli Stati Uniti nel 1969 con il nel 1969 con il National Environmental Protection National Environmental Protection ActAct, è una procedura tecnico amministrativa , è una procedura tecnico amministrativa tendente a valutare la compatibilità ambientale di tendente a valutare la compatibilità ambientale di alcuni progetti che potrebbero avere un impatto alcuni progetti che potrebbero avere un impatto rilevante sull’ambiente: autostrade, grandi impianti rilevante sull’ambiente: autostrade, grandi impianti industriali, ecc..industriali, ecc..

Nell’ambito della procedure viene prodotto un Nell’ambito della procedure viene prodotto un Rapporto di impatto ambientale (Rapporto di impatto ambientale (Environmental Environmental Impact StatementImpact Statement) che viene successivamente ) che viene successivamente sottoposto alla valutazione di un pubblico dibattito. sottoposto alla valutazione di un pubblico dibattito. Da quest’ultimo possono derivare proposte di Da quest’ultimo possono derivare proposte di modifica del progetto fino al diniego alla modifica del progetto fino al diniego alla realizzazione del progetto stesso.realizzazione del progetto stesso.

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LA VALUTAZIONE D’IMPATTO LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE IN EUROPAAMBIENTALE IN EUROPA

La direttiva n°337 del 1985 ha La direttiva n°337 del 1985 ha introdotto la Valutazione di impatto introdotto la Valutazione di impatto ambientale in Europa; essa prevede ambientale in Europa; essa prevede che vengano considerati gli effetti che vengano considerati gli effetti diretti ed indiretti su:diretti ed indiretti su:– l’uomo, la flora, la faunal’uomo, la flora, la fauna– il suolo, l’acqua, l’aria, il clima, il il suolo, l’acqua, l’aria, il clima, il

paesaggiopaesaggio– i beni materiali ed il patrimonio i beni materiali ed il patrimonio

culturaleculturale

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LA VIA IN ITALIALA VIA IN ITALIA

• La VIA in Italia è stata introdotta con il Dpcm del 1988 che La VIA in Italia è stata introdotta con il Dpcm del 1988 che ha recepito la direttiva UE del 1985. Il decreto, nel ha recepito la direttiva UE del 1985. Il decreto, nel demandare alle Regioni il compito di elaborare specifiche demandare alle Regioni il compito di elaborare specifiche normative nel merito, elenca le opere per le quali si rende normative nel merito, elenca le opere per le quali si rende obbligatoria la procedura di Via ed indica i settori rispetto ai obbligatoria la procedura di Via ed indica i settori rispetto ai quali debbono considerarsi gli impatti ambientali:quali debbono considerarsi gli impatti ambientali:

• demografiademografia• assetto sanitarioassetto sanitario• societa’societa’• territorioterritorio• faunafauna• vegetazione- floravegetazione- flora• ecosistemiecosistemi

• suolo e sottosuolosuolo e sottosuolo• acque superficiali, sott. e acque superficiali, sott. e

marinemarine• ariaaria• climaclima• paesaggio e bb.cc.paesaggio e bb.cc.

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LA VALUTAZIONE AMBIENTALE LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - STRATEGICA - VASVAS

• La valutazione d’impatto ambientale come La valutazione d’impatto ambientale come strumento di controllo ex post dei progetti si strumento di controllo ex post dei progetti si applica nel momento in cui esiste già un progetto applica nel momento in cui esiste già un progetto esecutivo ed alcune decisioni sono state assunte.esecutivo ed alcune decisioni sono state assunte.

• Da qui l’idea di anticipare le procedure di Da qui l’idea di anticipare le procedure di valutazione nella fase di redazione degli strumenti valutazione nella fase di redazione degli strumenti urbanistici, che rappresentano il momento in cui urbanistici, che rappresentano il momento in cui vengono assunte le scelte di localizzazione.vengono assunte le scelte di localizzazione.

• Con la direttiva n° 42 Del 2001 l’UE ha introdotto Con la direttiva n° 42 Del 2001 l’UE ha introdotto la Valutazione ambientale strategica (Vas), una la Valutazione ambientale strategica (Vas), una procedura cui devono essere sottoposti piani procedura cui devono essere sottoposti piani territoriali e di sviluppo già nella fase della loro territoriali e di sviluppo già nella fase della loro elaborazione.elaborazione.

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I PIANI AMBIENTALII PIANI AMBIENTALI

• LA TUTELA DELLA NATURA E DEL PAESAGGIOLA TUTELA DELLA NATURA E DEL PAESAGGIO• I piani dei parchiI piani dei parchi• I Piani paesistici e paesistico territorialiI Piani paesistici e paesistico territoriali

• IL CONTROLLO DEI RISCHI AMBIENTALI E DELL’INQUINAMENTOIL CONTROLLO DEI RISCHI AMBIENTALI E DELL’INQUINAMENTO• La difesa del suolo: la legge 183/1989 e i Piani di bacinoLa difesa del suolo: la legge 183/1989 e i Piani di bacino• Il rischio sismico ed i piani di protezione civileIl rischio sismico ed i piani di protezione civile• I piani di sicurezza industrialeI piani di sicurezza industriale• I piani del rumore ed antinquinamentoI piani del rumore ed antinquinamento• I piani di smaltimento dei RsuI piani di smaltimento dei Rsu

• LA GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALILA GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI• I piani di gestione delle acqueI piani di gestione delle acque

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IL METODO AMBIENTALEIL METODO AMBIENTALE

• CENSIMENTO DELLE RISORSE CENSIMENTO DELLE RISORSE AMBIENTALIAMBIENTALI

• caratterizzanti il contesto caratterizzanti il contesto territoriale (geologia, territoriale (geologia, idrografia, flora, fauna, idrografia, flora, fauna, paesaggio, patrimonio storico- paesaggio, patrimonio storico- artistico, etc..).e delleartistico, etc..).e delle

• invarianti ambientali,invarianti ambientali, • ovvero quelle porzioni o ovvero quelle porzioni o

elementi del territorio che per elementi del territorio che per le loro caratteristiche le loro caratteristiche ecologiche, paesaggistiche o ecologiche, paesaggistiche o storiche non si prestano ad storiche non si prestano ad interventi di trasformazioneinterventi di trasformazione

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IL METODO AMBIENTALEIL METODO AMBIENTALE

• QUADRO DEI VALORI AMBIENTALIQUADRO DEI VALORI AMBIENTALI

• ovvero la predefinizione, per ogni tipo di risorsa ovvero la predefinizione, per ogni tipo di risorsa o porzione di territorio, di caratteristiche o porzione di territorio, di caratteristiche qualitative e quantitative da considerarsi come qualitative e quantitative da considerarsi come obiettivo ad quem o standard minimoobiettivo ad quem o standard minimo

– livelli di qualitàlivelli di qualità– soglie di tolleranzasoglie di tolleranza – rischio ammissibilerischio ammissibile

• QUADRO DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALIQUADRO DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALI

• che in base ai valori così predefiniti ed alle che in base ai valori così predefiniti ed alle caratteristiche delle risorse ambientali, fissi per caratteristiche delle risorse ambientali, fissi per ognuna di esse le condizioni per il loro uso, le ognuna di esse le condizioni per il loro uso, le trasformazioni possibili e le caratteristiche che trasformazioni possibili e le caratteristiche che esse dovranno avere.esse dovranno avere.

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THE MAP OVERLAYTHE MAP OVERLAY

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LA MATRICE RISORSE AZIONILA MATRICE RISORSE AZIONI

LE RISORSELE RISORSE

• geologia, idrologiageologia, idrologia

• morfologiamorfologia

• flora e faunaflora e fauna

• acqua e ariaacqua e aria

• paesaggiopaesaggio

• beni culturalibeni culturali

• attivita’ economicheattivita’ economiche

LE ATTIVITA’LE ATTIVITA’

• agricolturaagricoltura

• attivita’ produttiveattivita’ produttive

• residenza a.d.residenza a.d.

• resibenza b.dresibenza b.d

• serviziservizi

• tempo libero e tempo libero e ricreazionericreazione

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LE TECNICHE DI VALUTAZIONELE TECNICHE DI VALUTAZIONE

• EXPERT PANELEXPERT PANEL

• CHECK LISTCHECK LIST

• MATRICI AZIONI COMPONENTIMATRICI AZIONI COMPONENTI

• MATRICI DEGLI EFFETTI DIRETTI ED MATRICI DEGLI EFFETTI DIRETTI ED INDOTTIINDOTTI

• MAP OVERLAYSMAP OVERLAYS

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LA ZONIZZAZIONE ED IL LA ZONIZZAZIONE ED IL CONTROLLO SULL’USO DEL SUOLOCONTROLLO SULL’USO DEL SUOLO

• LA ZONIZZAZIONELA ZONIZZAZIONE• Assegnazione di una Assegnazione di una

specifica funzione ad specifica funzione ad ogni porzione del ogni porzione del territorio da territorio da urbanizzare, separando urbanizzare, separando ed isolando le funzionied isolando le funzioni

• La normativa tecnica La normativa tecnica allegata definisce le allegata definisce le modalità di utilizzo del modalità di utilizzo del suolo (indici di suolo (indici di edificabilità)edificabilità)

• LE CRITICHELE CRITICHE• discontinuità della discontinuità della

città modernacittà moderna• strumento autoritativo strumento autoritativo

e poco flessibilee poco flessibile• impoverimento dello impoverimento dello

spazio urbanospazio urbano• periferie anonime, periferie anonime,

quartieri dormitorioquartieri dormitorio• non considerazione non considerazione

degli aspetti della degli aspetti della forma urbisforma urbis

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I CRITERI DI I CRITERI DI LOCALIZZAZIONELOCALIZZAZIONE• Ricorso a criteri e metodi "razionali" e scientifici Ricorso a criteri e metodi "razionali" e scientifici

per assegnare ad ogni area la funzione più idonea. per assegnare ad ogni area la funzione più idonea. I modelli costruiti per decidere le scelte I modelli costruiti per decidere le scelte localizzative consideravano solitamente alcuni localizzative consideravano solitamente alcuni parametri chiave fra cui:parametri chiave fra cui:

• i costi di urbanizzazione per portare nell'area i costi di urbanizzazione per portare nell'area acqua, luce, energia elettrica, etc..;acqua, luce, energia elettrica, etc..;

• l'andamento dei valori di mercato dei terreni l'andamento dei valori di mercato dei terreni considerati e di quelli limitrofi;considerati e di quelli limitrofi;

• le distanze con i luoghi di lavoro, il centro le distanze con i luoghi di lavoro, il centro urbano ed i relativi tempi di percorrenza.urbano ed i relativi tempi di percorrenza.

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PIANIFICAZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE URBANISTICAPIANIFICAZIONE URBANISTICA• Vincoli ambientali e vincoli urbanisticiVincoli ambientali e vincoli urbanistici• La pianificazione ambientale come momento che La pianificazione ambientale come momento che

precede e si sovrimpone alla pianificazione precede e si sovrimpone alla pianificazione urbanisticaurbanistica

• Necessità di integrazione fra Pianificazione Necessità di integrazione fra Pianificazione ambientale ed urbanisticaambientale ed urbanistica

• Un nuovo concetto di zonizzazione plurifunzionale Un nuovo concetto di zonizzazione plurifunzionale basato sulla compatibilità e sostenibilità basato sulla compatibilità e sostenibilità ambientale.ambientale.

• Le invarianti ambientali o le aree non negoziabiliLe invarianti ambientali o le aree non negoziabili• Il Progetto come momento autonomo di verifica del Il Progetto come momento autonomo di verifica del

piano e di controllo della qualità ambientalepiano e di controllo della qualità ambientale

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LA CITTA’ LA CITTA’ SOSTENIBILESOSTENIBILE

IL CAP. VII DI AGENDA 21IL CAP. VII DI AGENDA 21

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PROMUOVERE LO SVILUPPO DI PROMUOVERE LO SVILUPPO DI INSEDIAMENTI UMANI SOSTENIBILIINSEDIAMENTI UMANI SOSTENIBILI

• Un ricovero adeguato per tuttiUn ricovero adeguato per tutti• Migliorare la gestione degli insediamentiMigliorare la gestione degli insediamenti• Promuovere la pianificazione e la Promuovere la pianificazione e la

gestione di un uso del suolo sostenibilegestione di un uso del suolo sostenibile• Promuovere sistemi energetici e di Promuovere sistemi energetici e di

trasporto sostenibilitrasporto sostenibili• Promuovere la pianificazione e la Promuovere la pianificazione e la

gestione degli insediamenti nelle aree a gestione degli insediamenti nelle aree a rischio ambientalerischio ambientale

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PROMUOVERE LO SVILUPPO DI PROMUOVERE LO SVILUPPO DI INSEDIAMENTI UMANI SOSTENIBILIINSEDIAMENTI UMANI SOSTENIBILI

• Promuovere l’offerta integrata di Promuovere l’offerta integrata di infrastrutture: acqua, smaltimento infrastrutture: acqua, smaltimento dei rifiuti, sanità;dei rifiuti, sanità;

• Promuovere uno sviluppo sostenibile Promuovere uno sviluppo sostenibile dell’industria delle costruzioni;dell’industria delle costruzioni;

• Promuovere lo sviluppo e le capacità Promuovere lo sviluppo e le capacità legate alle risorse umane.legate alle risorse umane.

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LE POLITICHE PER LA CITTA’ LE POLITICHE PER LA CITTA’ SOSTENIBILESOSTENIBILE• INTEGRAZIONE E MULTISETTORIALITA’INTEGRAZIONE E MULTISETTORIALITA’

– sviluppo economico, occupazione, fiscalità, ecc..sviluppo economico, occupazione, fiscalità, ecc..– aspetti sociali e culturali;aspetti sociali e culturali;– aspetti amministrativi e gestionaliaspetti amministrativi e gestionali– aspetti spazialiaspetti spaziali

• PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PARTECIPATIPARTECIPATI

• ENTI LOCALI CON PIU’ CAPACITA’ DI ENTI LOCALI CON PIU’ CAPACITA’ DI COORDINAMENTO E MENO NORME COORDINAMENTO E MENO NORME AUTORITATIVEAUTORITATIVE

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STRATEGIE PER LA CITTA’ STRATEGIE PER LA CITTA’ SOSTENIBILESOSTENIBILE• Favorire la riqualificazione urbana (del Favorire la riqualificazione urbana (del

centro come delle periferie), piuttosto centro come delle periferie), piuttosto che la crescita espansiva;che la crescita espansiva;

• Promuovere un uso del suolo con Promuovere un uso del suolo con funzioni miste;funzioni miste;

• Garantire spazi urbani flessibili ed Garantire spazi urbani flessibili ed adattabili;adattabili;

• Favorire lo sviluppo di centri di piccole Favorire lo sviluppo di centri di piccole dimensioni ed autosufficienti (urban dimensioni ed autosufficienti (urban villages).villages).

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LA CITTA’ EGUALELA CITTA’ EGUALE

La sfida della complessitàLa sfida della complessità

La città delle differenzeLa città delle differenze

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GLI INTERESSI SPECIALIGLI INTERESSI SPECIALI

Gli obiettivi generali suggeriti nel cap. VII di Agenda Gli obiettivi generali suggeriti nel cap. VII di Agenda 21 sono:21 sono:

• incrementare la qualità sociale, economica ed incrementare la qualità sociale, economica ed ambientale degli insediamenti umani, e gli ambientale degli insediamenti umani, e gli ambienti di vita e di lavoro delle persone;ambienti di vita e di lavoro delle persone;

• sviluppare la cooperazione tecnica ed il sviluppare la cooperazione tecnica ed il partenariato fra la comunità ed i settori pubblico partenariato fra la comunità ed i settori pubblico e privato;e privato;

• promuovere la partecipazione, nel processo promuovere la partecipazione, nel processo decisionale della comunità tutta ed in particolare decisionale della comunità tutta ed in particolare dei gruppi portatori di speciali interessi: donne, dei gruppi portatori di speciali interessi: donne, anziani, disabili, ecc;anziani, disabili, ecc;

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Lo Lo standard standard definisce la misura unitaria, di definisce la misura unitaria, di spazio abitativo, servizi, infrastrutture o spazio abitativo, servizi, infrastrutture o di quant'altro sia calcolabile, ritenuta di quant'altro sia calcolabile, ritenuta ottimale (o minima) per soddisfare le ottimale (o minima) per soddisfare le esigenze umane nello svolgimento delle esigenze umane nello svolgimento delle diverse attività di svago, lavorative o diverse attività di svago, lavorative o residenziali; esso ha un valore universale, residenziali; esso ha un valore universale, è riferito ad un uomo malamente pensato è riferito ad un uomo malamente pensato come organismo biologico, non tiene come organismo biologico, non tiene conto delle diversità geografiche, conto delle diversità geografiche, culturali, psicologiche, di età e di sesso. culturali, psicologiche, di età e di sesso.

Egualmente ispirato ad una visione Egualmente ispirato ad una visione semplificata e riduzionista della città è la semplificata e riduzionista della città è la zonizzazione funzionale, ovvero zonizzazione funzionale, ovvero l’applicazione del principio “un posto per l’applicazione del principio “un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto”. La ogni cosa ed ogni cosa al suo posto”. La zonizzazione è la concretizzazione zonizzazione è la concretizzazione formale e normativa dell’idea che una formale e normativa dell’idea che una città possa essere ridotta a quattro città possa essere ridotta a quattro funzioni fondamentali (aree residenziali, funzioni fondamentali (aree residenziali, aree industriali, servizi ed aree verdi, aree industriali, servizi ed aree verdi, viabilità) rigidamente separate nello viabilità) rigidamente separate nello spazio.spazio.

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LA CITTA’ E GLI ANZIANILA CITTA’ E GLI ANZIANI

• Nelle società contemporanee il numero delle persone Nelle società contemporanee il numero delle persone anziane, in valore assoluto ed in percentuale sull’intera anziane, in valore assoluto ed in percentuale sull’intera popolazione, è in crescita sensibile ed è destinato popolazione, è in crescita sensibile ed è destinato ulteriormente ad aumentare. In particolare nel nostro paese ulteriormente ad aumentare. In particolare nel nostro paese negli ultimi anni è cresciuto il numero di anziani tanto nella negli ultimi anni è cresciuto il numero di anziani tanto nella terza che nella quarta età (10 milioni di over 65 e circa 2,5 terza che nella quarta età (10 milioni di over 65 e circa 2,5 milioni di over 80 nel nostro paese). milioni di over 80 nel nostro paese).

• A questa sensibile crescita del numero di anziani A questa sensibile crescita del numero di anziani corrisponde una ancor più sensibile crescita dei bisogni di corrisponde una ancor più sensibile crescita dei bisogni di infrastrutture e servizi urbani, sia in termini quantitativi che infrastrutture e servizi urbani, sia in termini quantitativi che qualitativi. Con il miglioramento complessivo, infatti, delle qualitativi. Con il miglioramento complessivo, infatti, delle condizioni di salute e grazie anche alla diffusione di attività condizioni di salute e grazie anche alla diffusione di attività lavorative meno logoranti e faticose, oggi è possibile lavorative meno logoranti e faticose, oggi è possibile arrivare all’età pensionabile ancora in buone condizioni arrivare all’età pensionabile ancora in buone condizioni fisiche e di salute. fisiche e di salute.

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• Il tema delle soluzioni abitative per gli anziani sembra Il tema delle soluzioni abitative per gli anziani sembra oggi aver acquisito un certo rilievo ed il dibattito e le oggi aver acquisito un certo rilievo ed il dibattito e le concrete soluzioni sembrano orientarsi verso la concrete soluzioni sembrano orientarsi verso la proposizione di nuove “forme” abitative speciali che proposizione di nuove “forme” abitative speciali che vanno dalla casa albergo, al residence, ai mini vanno dalla casa albergo, al residence, ai mini appartamenti dotati di servizi comuni, ecc. appartamenti dotati di servizi comuni, ecc.

• Allo scopo di superare questi evidenti limiti delle Allo scopo di superare questi evidenti limiti delle soluzioni esclusive per anziani, le più recenti tendenze in soluzioni esclusive per anziani, le più recenti tendenze in tal senso sembrano ispirate a due principi fondamentali:tal senso sembrano ispirate a due principi fondamentali:

• integrare l’anziano all’interno di comunità di non anziani. integrare l’anziano all’interno di comunità di non anziani. Tali soluzioni sembrano essere quelle di maggiore Tali soluzioni sembrano essere quelle di maggiore successo perché consentono agli anziani di condurre una successo perché consentono agli anziani di condurre una vita “normale” a contatto con gli adulti e le generazioni vita “normale” a contatto con gli adulti e le generazioni più giovani. Su tale ipotesi sono state realizzate diversi più giovani. Su tale ipotesi sono state realizzate diversi Orange Gardens Orange Gardens in Florida, in Florida,

• garantire il massimo di autonomia possibile mantenendo garantire il massimo di autonomia possibile mantenendo l’anziano nella propria abitazione; diverse inchieste ed l’anziano nella propria abitazione; diverse inchieste ed indagini effettuate hanno dimostrato che, quando le indagini effettuate hanno dimostrato che, quando le condizioni economiche e di salute lo permettono, gli condizioni economiche e di salute lo permettono, gli anziani preferiscono “badare a se stessi” e fare da sé. anziani preferiscono “badare a se stessi” e fare da sé.

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LA CITTA’ E LE DONNELA CITTA’ E LE DONNE

• Le città moderne sono state pensate, progettate ed Le città moderne sono state pensate, progettate ed organizzate secondo modelli formulati all’inizio del XX organizzate secondo modelli formulati all’inizio del XX secolo, in funzione esclusiva dei tempi, dei ritmi e secolo, in funzione esclusiva dei tempi, dei ritmi e dell’organizzazione del lavoro, quando questo era quasi dell’organizzazione del lavoro, quando questo era quasi esclusivo appannaggio degli uomini e quando il ruolo delle esclusivo appannaggio degli uomini e quando il ruolo delle donne nella società era ancora prevalentemente quello di donne nella società era ancora prevalentemente quello di casalinga e di madre.casalinga e di madre.

• La separazione delle funzioni, soprattutto quella principale La separazione delle funzioni, soprattutto quella principale fra aree residenziali (periferiche e sostanzialmente fra aree residenziali (periferiche e sostanzialmente femminili) e i luoghi del lavoro e dello scambio (centrali e femminili) e i luoghi del lavoro e dello scambio (centrali e sostanzialmente maschili) ha riproposto nella sostanza la sostanzialmente maschili) ha riproposto nella sostanza la divisione dei sessi ed è all’origine del particolare rapporto divisione dei sessi ed è all’origine del particolare rapporto che lega uso del suolo e sistema dell’accessibilità a/fra le che lega uso del suolo e sistema dell’accessibilità a/fra le diverse aree urbane.diverse aree urbane.

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LA CITTA’ E LE DONNELA CITTA’ E LE DONNE

Alcune linee di azione su cui muoversi:Alcune linee di azione su cui muoversi:• una maggiore integrazione delle funzioni a livello una maggiore integrazione delle funzioni a livello

urbano, allo scopo di ridurre gli spostamenti da urbano, allo scopo di ridurre gli spostamenti da un luogo all’altro;un luogo all’altro;

• una diversa organizzazione e pianificazione dei una diversa organizzazione e pianificazione dei tempi e degli orari da rendere più flessibili e più tempi e degli orari da rendere più flessibili e più aderenti alle esigenze delle donne, ma non solo;aderenti alle esigenze delle donne, ma non solo;

• una maggiore attenzione ai temi della sicurezza. una maggiore attenzione ai temi della sicurezza. • migliorare la dotazione dei servizi alla persona; le migliorare la dotazione dei servizi alla persona; le

donne spesso non hanno un proprio spazio a donne spesso non hanno un proprio spazio a casa; nei complessi residenziali mancano spazi casa; nei complessi residenziali mancano spazi giochi e luoghi sicuri sotto casa dove i bambini giochi e luoghi sicuri sotto casa dove i bambini possono stare, e l’elenco potrebbe proseguire. possono stare, e l’elenco potrebbe proseguire.

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LA CITTA’ E I BAMBINILA CITTA’ E I BAMBINI

• Alla conferenza di Istanbul “Habitat II” del 1996, ad Alla conferenza di Istanbul “Habitat II” del 1996, ad esempio, l’Unicef ha lanciato il progetto esempio, l’Unicef ha lanciato il progetto Child Child friendly citiesfriendly cities, tendente a coniugare i temi della , tendente a coniugare i temi della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia con le problematiche ambientali. Il progetto ha come con le problematiche ambientali. Il progetto ha come obiettivo la creazione di un ambiente urbano sano, obiettivo la creazione di un ambiente urbano sano, sicuro e favorevole allo sviluppo del bambino.sicuro e favorevole allo sviluppo del bambino.

• In Italia nel 1998 il Ministero dell’Ambiente ha In Italia nel 1998 il Ministero dell’Ambiente ha istituito il premio per la istituito il premio per la Città sostenibile dei bambini Città sostenibile dei bambini e delle bambinee delle bambine con lo scopo di attivare a livello con lo scopo di attivare a livello nazionale il progetto dell’Unicef; simili iniziative nazionale il progetto dell’Unicef; simili iniziative ormai coinvolgono tutti i governi europei e centinaia ormai coinvolgono tutti i governi europei e centinaia di amministrazioni locali in ogni parte del mondo.di amministrazioni locali in ogni parte del mondo.

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• migliorare la qualità complessiva dell’aria e dell’acqua, migliorare la qualità complessiva dell’aria e dell’acqua, aspetto estremamente importante per quanto attiene i aspetto estremamente importante per quanto attiene i bambini, essendo questi più sensibili all’inquinamento bambini, essendo questi più sensibili all’inquinamento atmosferico o idrico e maggiormente vulnerabili, ma che atmosferico o idrico e maggiormente vulnerabili, ma che sicuramente interessa la popolazione urbana nel suo sicuramente interessa la popolazione urbana nel suo complesso; complesso;

• migliorare l’accessibilità alle diverse parti della città, migliorare l’accessibilità alle diverse parti della città, liberare le strade dal traffico allo scopo di renderle più liberare le strade dal traffico allo scopo di renderle più sicure e restituirle anche alla loro funzione di spazi di sicure e restituirle anche alla loro funzione di spazi di relazione ed incontro;relazione ed incontro;

• creare luoghi per il gioco, il riposo e lo svago all’interno dei creare luoghi per il gioco, il riposo e lo svago all’interno dei quali potranno certamente esserci appositi spazi dedicati ai quali potranno certamente esserci appositi spazi dedicati ai bambini, ma in grado di favorire i rapporti bambini, ma in grado di favorire i rapporti intergenerazionali, la socializzazione, l’incontro ed in sintesi intergenerazionali, la socializzazione, l’incontro ed in sintesi l’apprendimento.l’apprendimento.

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LA CITTA’ SICURALA CITTA’ SICURA

Il controllo e la mitigazione Il controllo e la mitigazione dei rischi ambientali e delle dei rischi ambientali e delle

catastroficatastrofi