Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative Internazionali - Kyoto Club
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Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative internazionaliinternazionali
Filippo AmadeiFilippo Amadei
19 maggio 2011, Milanogg ,
www.kyotoclub.org
Cos’è Kyoto Club
Kyoto Club è un’organizzazione non profit costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel
raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra assunti con il Protocollo di Kyoto E’ nata nel 1999 gas serra assunti con il Protocollo di Kyoto. E’ nata nel 1999.
Ad oggi conta 240 soci.
Kyoto Club è promotore di iniziative di sensibilizzazione Kyoto Club è promotore di iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione nel campo delle fonti rinnovabili,
l’efficienza energetica, mobilità sostenibile e, in generale, per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Kyoto Club è interlocutore di decisori pubblici e contribuisce a definire proposte e politiche di intervento mirate in campo
energetico-ambientale.
Gruppi di lavoro del Kyoto ClubGruppi di lavoro del Kyoto Club
• Efficienza energetica
CoordinatoriGiuliano Dall’O’
Al d V il Gi • Enti locali• Finanza• Fonti rinnovabili• Foreste• Meccanismi flessibili
Alessandro Vezzil e Giuseppe Gamba
Carlo M. MagniMario GamberaleAntonio Lumicisi• Meccanismi flessibili
• Mobilità sostenibile• Recupero e riciclo• Università e Ricerca
Roberto GiacomelliAnna Donati
Carlo MontalbettiAlessandro Corsini
Le attività
Istituzionali• Istituzionali• Supporto alle Amministrazioni pubbliche
• Contratti con Aziende privateC• Campagne
• Formazione: corsi per professionisti, tecnici ed aziende• Partecipazioni in altri soggetti giuridici
P bbli i i/lib i• Pubblicazioni/libri• Comunicazione/informazione
Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative i i liinternazionali
La globalizzazioneLa globalizzazioneLa globalizzazioneLa globalizzazioneLa Globalizzazione è “un processo attraverso il quale mercati e
produzione nei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti, in p p p pvirtù dello scambio di beni e servizi e del movimento di capitale e
tecnologia”OCSE
• La globalizzazione ha subito un’accelerazione a causa di fattori legatiall’innovazione tecnologica: fine delle distanze tra nazioni mercatiall innovazione tecnologica: fine delle distanze tra nazioni, mercati,territori.
Durante la guerra civile americana Durante la guerra civile americana Benjamin FranklinBenjamin Franklinimpiegò 42 giorni per raggiungere la Francia.impiegò 42 giorni per raggiungere la Francia.
La globalizzazione ha sviluppato una forte mobilità di merci,
Al giorno d’oggi avrebbe impiegato poche ore. Al giorno d’oggi avrebbe impiegato poche ore.
La globalizzazione ha sviluppato una forte mobilità di merci,persone, ricchezze, conoscenze e denaro.
Il mondo è piattoIl mondo è piattopp
• Se la globalizzazione ha accelerato le comunicazioni e lo scambio dib i i i it li d d li t li fi ibeni servizi, capitali, conoscenza, rendendo gli ostacoli geograficipressoché irrilevanti, allora possiamo affermare di vivere in un“mondo piatto” che è caratterizzato dalla dispersione della supply-chain di numerose organizzazioni.
• La sfida che tutti abbiamo, nel “mondo piatto” è trovare un equilibriotra appartenenza al territorio e partecipazione ai grandi cluster globali
Territorio Cluster globaliEquilibrio
• Una impresa eccellente può essere inserita in un cluster globale
Responsabilità sociale d’impresaResponsabilità sociale d’impresa: : alcune alcune
La responsabilità sociale d’impresa è “l’integrazione
definizionidefinizionip p g
volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazionisociali e ambientali nelle loro attività commerciali e nelleloro relazioni con le parti interessate (stakeholder)”.
Dal Libro Verde della Commissione EuropeaDal Libro Verde della Commissione Europea
“Assunzione di responsabilità da parte diun’organizzazione per le conseguenze delle sue decisionie attività sulla società e l’ambiente, attraverso uncomportamento etico e trasparente”
Definizione contenuta nella norma ISO 26000
Anno Eventi mondiali Eventi italiani
CronologiaCronologia essenzialeessenziale delladella RSI…RSI…
1987 Pubblicazione rapporto Brutland: definizione di sviluppo sostenibile
1992 Conferenza mondiale sull’ambiente di Rio de Janeiro
1998 Dichiarazione sui diritti e principi del lavoro ILO
C i ILO ll f i i di1999 Convenzione ILO sulle forme peggiori di lavoro minorile
2000 Linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionaliimprese multinazionaliConsiglio Europeo di Lisbona
2001 Libro Verde sulla CSR della CE
2002 Vertice Mondiale sullo sviluppo Presentazione progetto CSR SC2002 Vertice Mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg
Presentazione progetto CSR-SC
2003 Presidenza italiana sulla CSRMinistero del Wellfare istituisce forum italiano multistakeholder per la CSR
2004 Protocollo italiano tra Ministero Wellfare e Unioncamere per diffondere la CSR in Italia
2005 Assemblea generale Multi-stakeholder forum per la CSR
2006 La commissione europea lancia l’Alleanza Europea per la CSR
CronologiaCronologia essenzialeessenziale delladella RSI…RSI…
Anno Eventi mondiali Eventi italiani
CronologiaCronologia essenzialeessenziale delladella RSI…RSI…
2010 o Pubblicazione dell’ISO 26000;o Global Compact Leaders Summit di
Giugno;o Processo di aggiornamento delle
Li id OCSELinee guida OCSE;o Ripresa del processo sulla RSI in
seno alla nuova Commissioneseno alla nuova Commissione Europea;o Messa a punto degli obiettivi del
Millennio.
Governance: i codici etici in ItaliaGovernance: i codici etici in Italia --19901990Governance: i codici etici in Italia Governance: i codici etici in Italia --1990…1990…
Di 200 manager distribuitisu tutto il territorio nazionale
solo il 22% degli intervistati rivelag
l’esistenza di norme scritte di etica degli affari
nell’azienda dove lavoranell azienda dove lavora.Fonte: ASFOR
I codici etici in ItaliaI codici etici in Italia -- oggioggiI codici etici in Italia I codici etici in Italia -- oggi…oggi…
Il 75% delle imprese italiane dispone di un codice etico.
Fonte: 'Pkf', 'Atman Project', 2006,
indagine su 200 manager settore industria e servizi
Le imprese dotate di un codice etico da più di 5 anni hanno performancesuperiori rispetto alle altre. L'indagine è svolta su 250 società inclusenell’indice azionario FTSE.
Fonte: The Institute of Business Ethics
Tutela diritti umani e sicurezza: la SA8000 Tutela diritti umani e sicurezza: la SA8000 nel mondonel mondo
Number of Facilities Certified by Year % growthannuallyy annually
2010 2478 18%
2009 2103 12%
Total
Certified Facilities 2 4782008 1874 19%
2007 1580 32%
2006 1200 36%
Certified Facilities 2,478
CountriesRepresented
652006 1200 36%
2005 881 54%
2004 572 67%IndustriesRepresented
65
2003 342 79%
2002 191 68%
2001 114 54%
Number of Employees
1,421,035
Fonte: www.saasaccreditation.org
2000 74 95%
1999 38 375%
1998 8 Fonte: www.saasaccreditation.org1998 8
La SA8000 in Italia: 2010La SA8000 in Italia: 2010
Portugal; 28
Spain; 27Lithuania; 23Hong Kong; 20 Taiwan; 19Czech Republic; 18 Greece; 17 Thailand; 14 Sri Lanka; 13 Number of Facilities, by Country
Brazil; 94
Vietnam; 48
Italy; 834Other; 141
Romania; 110
Pakistan; 147
China; 349
India; 576 Fonte: www.saasaccreditation.org
Impatto ambientale e prodotti greenImpatto ambientale e prodotti greengg
Quotazione in borsa e trasparenza sul mercatoQuotazione in borsa e trasparenza sul mercatoIl 60,0% delle società dispone di un ufficio dedicato ai temi della CSR Fonte: I Modelli di Responsabilità
Sociale delle imprese italiane, ISVI-Unioncamere
World’s Most Ethical Company
Fonte: Ethicshare.org
Consumatori, clienti e sensibilità alla sostenibilitàConsumatori, clienti e sensibilità alla sostenibilitàFonte: I Modelli di Responsabilità Sociale delle imprese italiane, ISVI-U iUnioncamere
Le richieste di attestazioni/certificazioni si focalizzano specialmente sull’importanza del tema del controllo etico della supply chainsull importanza del tema del controllo etico della supply chain.
Gli stili di vista dei consumatori CONSUMERISTI, PAUPERISTI, CRITICI rappresentano nel 2009 il 61% ovvero la maggioranza deiCRITICI rappresentano nel 2009 il 61%, ovvero la maggioranza dei consumatori del mercato.
Attenzione alla supply chain in ItaliaAttenzione alla supply chain in Italiapp ypp ySu 183 imprese, rappresentative del mercato italiano:
o Oltre un terzo delle imprese considera molto importante la sostenibilità di filierao Oltre un terzo delle imprese considera molto importante la sostenibilità di filiera.
o 29% imprese che dichiarano di avere molta familiarità con questo concetto.
o 45% ha 'abbastanza‘ familiarità’ a conferma della progressiva integrazione di questa dimensione nella cultura aziendale.
Su 500 consumatori intervistati:Su 500 consumatori intervistati:
o 76% ritiene molto importante che un'impresa garantisca la sostenibilità della propria filiera.
o Un quarto dei consumatori italiani sceglie quali prodotti acquistare anche in base alla sostenibilità di filiera.
o Tre quarti dei consumatori accetterebbero inoltre di pagare di più per un prodotto garantito in termini di sostenibilità.
Fonte: 'Per una Filiera Sostenibile: il punto di vista di imprese e consumatori', Laboratorio Pmi e Eurisko
Strumenti e standard internazionaliStrumenti e standard internazionaliStrumenti e standard internazionaliStrumenti e standard internazionali
Guida al tema della RSI e
Li
Promozione dei principi della RSI a livello globale
Guida al tema della RSI e per l’attuazione dei
principi in tutte le tipologie di organizzazioni
ISO 26000
Linee guida OCSE
g
OCSE
GRI-G3
Accountability standard maggiormenteAccountability standard maggiormente utilizzato dalle organizzazioni
nazionali, internazionali e multinazionali
Li id d ll’OCSELi id d ll’OCSE
U d i lt li i d ti h l “Di hi i li
Linee guida dell’OCSELinee guida dell’OCSE
o Uno dei molteplici documenti che compongono la “Dichiarazione sugliInvestimenti internazionali”
o E’ il documento dell’OCSE di diretta pertinenza con il tema dellao E il documento dell OCSE di diretta pertinenza con il tema dellaRSI
o Approvate il 27 giugno 2000 dai Paesi membri dell’OCSE, conl’aggiunta di altri Paesi aderenti (Argentina, Brasile, Cile, RepubblicaSlovacca)
o Ad oggi hanno aderito alle Linee guida OCSE i 34 Paesi Membrio Ad oggi hanno aderito alle Linee guida OCSE i 34 Paesi Membridell’OCSE e altri 9 Stati (Argentina, Brasile, Cile, Egitto, Lettonia,Lituania, Marocco, Perù e Romania)
o E’ in corso di ultimazione il processo di revisione delle Linee guida.
Linee Guida dell’ Linee Guida dell’ OCSEOCSE
o Sono raccomandazioniraccomandazioni rivolte dai Governi alle impresemultinazionali e consigliate alle imprese nazionaliE i i i i l t i ilo Enunciano principi e norme volontari per ilcomportamentocomportamento responsabileresponsabile delle impresenell’adempimento delle leggi applicabilinell adempimento delle leggi applicabili
o Le linee guida sono rispettate dalle imprese inin modomodovolontariovolontariovolontariovolontario
o Appoggiano la creazione di Punti di Contatto Nazionali Punti di Contatto Nazionali (PCN)(PCN) per promuoverne e incoraggiarne l’uso( )( ) p p gg
Campi di applicazioneCampi di applicazionep ppp ppPubblicazione di informazioni Occupazione e relazioni industriali
Politiche di valorizzazione del capitaleModelli di governance e comunicazione d’impresa
Politiche di valorizzazione del capitale umano
Ambiente
Strategie e politiche ambientaliStrategie e politiche ambientali come presupposto per la sostenibilità del business
Fiscalità
Cooperazione con le Autorità e
Lotta alla corruzione
Gestione dei rapporti con gli stakeholder nell’ottica della
procedure di controllo interno
stakeholder nell ottica della legalità e della creazione di valore
lunga la filieraScienza e tecnologia
Condivisione dell’innovazione,
Interessi del consumatore
Consolidamento reputazione e
dell innovazione, partnership progettuali per lo sviluppo del territorio e
miglioramento delle l i i Concorrenza immagine, ascolto e dialogorelazioni Concorrenza
Etica dei comportamenti e dei rapporti sul mercato
ISO 26000: caratteristiche generaliISO 26000: caratteristiche generaligg
o Contrariamente alle norme ISO 9000 e ISO 14000 ISO 26000 nono Contrariamente alle norme ISO 9000 e ISO 14000, ISO 26000 noncostituirà sistema di gestione, ma linea guida e non sarà certificabile e non presupporrà la definizione di requisiti.certificabile e non presupporrà la definizione di requisiti.
o Fornisce linee guida obiettive e applicabili a tutte le tipologie di organizzazioni.g
o Tema affrontato globalmente, con l’obiettivo di dare risposte univoche per tutti i Paesi del mondo ai problemi dello sviluppo e della crescita sostenibile.
o Realizzate con il contributo di 500 esperti in rappresentanza di 80 Paesi sia industrializzati che in via di sviluppo e 40 organizzazioni internazionali, suddivisi in 6 categorie di stakeholder.Si h d tti t ( bi t t io Si apre anche ad una prospettiva esterna (ambiente, consumatori, comunità).
Overview della ISO 26000Overview della ISO 26000Scopo Overview della ISO 26000Overview della ISO 26000norma
Termini e
Riconoscere la RSI e coinvolgere gli
stakeholderdefini-zioni
Com-
Temi fondamentali della RSCom
prendere la RS
Principi della RS
Integrare la RS nell’organizzazionenell organizzazione
ISO 26000: i temi della RSISO 26000: i temi della RS
Governance
Diritti umaniCoinvolgimento e sviluppo
ISO
ppsocietà Per ogni tema:
o PrincipiC id i iISO
26000LavoroConsumatore
finale
o Considerazionio Descrizione dell’aspetto specificoo Azioni ed aspettative correlate
Pratiche AmbientePratichecommerciali
Le Linee guida GRILe Linee guida GRI--G3G3
Sono uno standard di contenuto: specificatamente dedicatea supportare l’impresa nella redazione del Bilancio/RapportoSociale/SostenibilitàSociale/Sostenibilità.
Assistono inoltre le organizzazioni nel presentare un quadroragionevole e bilanciato delle loro prestazioni economicheragionevole e bilanciato delle loro prestazioni economiche,ambientali e sociali.
Promuovono la comparabilità dei report di sostenibilità, tenendo comunque in considerazione gli aspetti pratici legati alla divulgazione di informazioni relative a diversi tipi diorganizzazioni, molte delle quali con strutture estese egeograficamente dispersegeograficamente disperse.
Standard Reporting GRIStandard Reporting GRI G3G3Standard Reporting GRIStandard Reporting GRI--G3G3Le linee guida GRI sono
attualmente le più utilizzate pdalle organizzazioni
nazionali, internazionali e multinazionali
Consentono la possibilità diI livelli di adesione verrebbero
incrementati nel caso di Consentono la possibilità di sviluppare un livello di adesione
allo standard (A, B, C) che permette di comunicare agli
stakeholder il livello di sostenibilità
incrementati nel caso di certificazione del bilancio da parte
di terza parte indipendente: A+, B+, C+
stakeholder il livello di sostenibilità raggiunto e, nel tempo, i
miglioramenti adottati dall’organizzazione
I Livelli forniscono un punto di partenza per chi redige il report per
la prima volta e rafforzano l’importanza e il valore di unl importanza e il valore di un
approccio incrementale all’attività di reporting, improntata sul
miglioramento continuo nel tempo
Indicatori di performanceIndicatori di performanceIndicatori di performanceIndicatori di performance
Corerilevanti per la maggior Additional
parte delle organizzazioni e di
interesse per la maggior parte degli
Affrontano argomenti che potrebbero essere
importanti per alcuni tipi di organizzazione
Report
maggior parte degli stakeholder
di organizzazione
Supplementi di settoreSupplementi di settoreo Non in sostituzione dei KPI contenuti nelle Linee guida GRI-G3, ma integrativiLinee guida GRI G3, ma integrativi
o Si aprono alle peculiarità delle problematiche di sostenibilità di ciascun settore
o Indispensabili per raggiungere livello A
Finali
Electric Utilities
In via di sviluppo
Airport Operators
Versione pilota
Logistics andElectric Utilities
Financial Services
Airport Operators
Construction and
Real Estate
Logistics and
Transportation
P bli AFood Processing
Mining and Metals
Real Estate
Event Organizers
M di
Public Agency
Telecommunications
NGO Media
Oil and Gas
Apparel and Footwear
Livelli di applicazione GRILivelli di applicazione GRI--G3 e verificaG3 e verificaVerificaVerificaLivelli di applicazioneLivelli di applicazione
A (A+ con verifica esterna del bilancio):
VerificaVerifica
o Autodichiarazione:
Livelli di applicazioneLivelli di applicazione
o adesione massima allo standard
o copertura di tutti gli indicatori core standard di base +supplementi specifici di settore
o Autodichiarazione: OBBLIGATORIA
o GRI checked. OPZIONALE
V ifi di t t tsupplementi specifici di settore
o per mancare l’adesione basta non rendicontare unsolo KPI o non fornire una spiegazione valida di una
o Verifica di terza parte esterna e indipendente: OPZIONALE (+)
eventuale omissione
B (B+ con verifica esterna del bilancio):
d i di di lt li llo adesione di medio-alto livello
o copertura di un minimo di 20 KPI (di cui almeno unoeconomico, uno sociale e uno ambientale)., )
C (C+ con verifica esterna del bilancio):
o adesione di livello medio
o copertura di un minimo di 10 KPI (di cui almeno unoeconomico, uno sociale e uno ambientale).
GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE
[email protected]@philanthropy.it@ y@ y