Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

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PARODONTOLOGIA Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano Research in periodontology: the italian scenario R. Farina, L. Trombelli* Universit a degli Studi di Ferrara, Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio delle Malattie Parodontali e Perimplantari (Direttore: prof. L. Trombelli) con il patrocinio della Giunta Didattica di Parodontologia del Collegio dei Docenti di Odontoiatria (Presidente: prof. S. Matarasso) Ricevuto il 1 giugno 2011 Accettato il 21 luglio 2011 Disponibile online 19 ottobre 2011 *Autore di riferimento: Leonardo Trombelli leonardo.trombelli@ unife.it Riassunto Obiettivi. Valutare la produzione scientifica e il relativo impatto sulla comunit a scientifica degli italiani impegnati nella ricerca e nell’attivit a clinica in campo parodontale. Materiali e metodi. Sono stati caratterizzati, in termini di numero di pubblicazioni (complessivo e in campo parodontale), numero di citazioni e indice H, 73 docenti universitari e 71 liberi professionisti soci attivi della Societ a Italiana di Parodontologia (SIdP). Risultati e conclusioni. Il numero mediano di pubblicazioni e 16, di cui il 50% di pertinenza parodontale. I ricercatori italiani sono autori di 4 pub- blicazioni (valore mediano) citate almeno 4 volte (indice H = 4). I docenti hanno produzione e impatto scientifico superiori, mentre i liberi professio- nisti mostrano una maggiore specificit a in campo parodontale nell’ambito delle pubblicazioni. Parole chiave: * Analisi delle citazioni * Indici bibliometrici * Parodontologia * Ricerca scientifica * Rivista scientifica Abstract Objectives. To evaluate the scientific production and its impact on the community of Italian researchers and practitioners working in the field of periodontology. Materials and methods. We evaluated active members of the Italian Society of Periodontology (SIdP) (73 who held academic positions and 71 private practitioners) in terms of the number of scientific publications (total and those related specifically to periodontics), number of citations, and the H-Index. Results and conclusions. The median number of publications was 16, and 50% of these were in the field of periodontology. The researchers had a median of 4 publications cited at least 4 times (H-Index = 4). Members who held academic positions had a greater scientific production and impact, while the publications of the private practitioners showed a higher speci- ficity for the periodontal field. Keywords: * Citation analysis * Bibliometric indexes * Periodontology * Scientific research * Scientific journal 1. Introduzione Il prodotto finito dell’attivit a di un ricerca- tore, cos ı come quello di un’unit a di ricerca o di un’istituzione che aggreghi pi u ricercatori, e la pubblicazione dei risul- tati dei suoi progetti su riviste scientifiche, possibilmente internazionali e di prestigio. Questa considerazione rappresenta l’assunto di base della valutazione della produzione scientifica di un ricercatore, procedura necessaria sia per l’alloca- zione delle risorse e dei finanziamenti di ricerca, sia per la definizione dei requisiti per il reclutamento e la progressione della carriera dei ricercatori. In questa prospet- tiva, l’analisi bibliometrica consente di valutare, in termini sia quantitativi sia qualitativi, la performance di un ricerca- tore, analizzandone le pubblicazioni. Il censimento delle pubblicazioni e delle citazioni avviene attraverso l’accesso a opportuni database dedicati, che pos- sono consentire la valutazione della ricerca mediante indicatori di perfor- mance o “indici bibliometrici”. Tali indici rappresentano strumenti immediati che 0011-8524/5 - see front matter Ó 2011 Elsevier Srl. Tutti i dirtti riservati. doi: 10.1016/j.cadmos.2011.07.005 DENTAL CADMOS | 2011;79(10):663-672 | 663 articolo originale

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articolo originale

0011-8524/5 - see front ma

doi: 10.1016/j.cadmos.2011

PARODONTOLOGIA

Lo stato della ricerca in parodontologia:il panorama italianoResearch in periodontology: the italian scenario

R. Farina, L. Trombelli*

Universit�a degli Studi di Ferrara, Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio delle Malattie Parodontalie Perimplantari (Direttore: prof. L. Trombelli) con il patrocinio della Giunta Didattica di Parodontologiadel Collegio dei Docenti di Odontoiatria (Presidente: prof. S. Matarasso)

Ricevuto il1 giugno 2011

Accettato il21 luglio 2011

Disponibile online19 ottobre 2011

*Autore di riferimento:Leonardo Trombelli

leonardo.trombelli@

unife.it

Riassunto

Obiettivi. Valutare la produzione scientifica e il relativo impatto sulla

comunit�a scientifica degli italiani impegnati nella ricerca e nell’attivit�a

clinica in campo parodontale.

Materiali e metodi. Sono stati caratterizzati, in termini di numero di

pubblicazioni (complessivo e in campo parodontale), numero di citazioni

e indice H, 73 docenti universitari e 71 liberi professionisti soci attivi della

Societ�a Italiana di Parodontologia (SIdP).

Risultati e conclusioni. Il numero mediano di pubblicazioni �e 16, di cui il

50% di pertinenza parodontale. I ricercatori italiani sono autori di 4 pub-

blicazioni (valore mediano) citate almeno 4 volte (indice H = 4). I docenti

hanno produzione e impatto scientifico superiori, mentre i liberi professio-

nisti mostrano una maggiore specificit�a in campo parodontale nell’ambito

delle pubblicazioni.

Parole chiave: * Analisi delle citazioni * Indici bibliometrici* Parodontologia * Ricerca scientifica * Rivista scientifica

tter � 2011 Elsevier Srl. Tutti i dirtti riservati.

.07.005

Abstract

Objectives. To evaluate the scientific production and its impact on the

community of Italian researchers and practitioners working in the field of

periodontology.

Materials and methods. We evaluated active members of the Italian

Society of Periodontology (SIdP) (73 who held academic positions and

71 private practitioners) in terms of the number of scientific publications

(total and those related specifically to periodontics), number of citations,

and the H-Index.

Results and conclusions. The median number of publications was 16,

and 50% of these were in the field of periodontology. The researchers had a

median of 4 publications cited at least 4 times (H-Index = 4). Members who

held academic positions had a greater scientific production and impact,

while the publications of the private practitioners showed a higher speci-

ficity for the periodontal field.

Keywords: * Citation analysis * Bibliometric indexes * Periodontology* Scientific research * Scientific journal

1. Introduzione

Il prodotto finito dell’attivit�a di un ricerca-

tore, cos�ı come quello di un’unit�a di

ricerca o di un’istituzione che aggreghi

pi�u ricercatori, �e la pubblicazione dei risul-

tati dei suoi progetti su riviste scientifiche,

possibilmente internazionali e di prestigio.

Questa considerazione rappresenta

l’assunto di base della valutazione della

produzione scientifica di un ricercatore,

procedura necessaria sia per l’alloca-

zione delle risorse e dei finanziamenti di

ricerca, sia per la definizione dei requisiti

per il reclutamento e la progressione della

carriera dei ricercatori. In questa prospet-

tiva, l’analisi bibliometrica consente di

valutare, in termini sia quantitativi sia

DENT

qualitativi, la performance di un ricerca-

tore, analizzandone le pubblicazioni. Il

censimento delle pubblicazioni e delle

citazioni avviene attraverso l’accesso a

opportuni database dedicati, che pos-

sono consentire la valutazione della

ricerca mediante indicatori di perfor-

mance o “indici bibliometrici”. Tali indici

rappresentano strumenti immediati che

AL CADMOS | 2011;79(10):663-672 | 663

Page 2: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

R. Farina et al.

consentono una rapida comparazione fra

riviste, articoli o singoli ricercatori.

Gli indici bibliometrici sono derivati

essenzialmente dall’analisi delle citazioni,

ovvero dalla valutazione del numero di

citazioni che ciascun lavoro pubblicato

riceve. L’assunto �e che un alto numero

di citazioni ottenute possa fornire una

stima quantitativa e obiettiva circa

l’influenza reale esercitata da un autore

o da una rivista scientifica sulla comunit�a

scientifica. Il conteggio delle citazioni, a

sua volta, �e reso possibile dalla disponi-

bilit�a, fin dagli anni Sessanta, di un parti-

colare tipo di repertorio bibliografico che,

a partire da un documento, consente di

risalire a tutti gli articoli pubblicati su un

gruppo selezionato di riviste scientifiche

internazionali che lo hanno citato in

bibliografia.

In tale contesto Scopus�, database lan-

ciato nel novembre 2004 e accessibile

attraverso la piattaforma SciVerse di

Elsevier, indicizza le citazioni bibliografi-

che di migliaia di riviste scientifiche inter-

nazionali con copertura (per l’analisi cita-

zionale) dal 1995. Tale database con-

sente il calcolo di uno tra i pi�u attuali indici

bibliometrici di un ricercatore, ovvero

l’indice h, introdotto dal fisico Jorge E.

Hirsch nel 2005 [1]. In accordo con la

definizione di Hirsch, “uno scienziato ha

indice h se h delle sue Np pubblicazioni

sono state citate almeno h volte, mentre

le altre (Np – h) pubblicazioni hanno � h

citazioni ciascuna” [1]. La comunit�a

scientifica ha manifestato grande inte-

resse per questo indice attraverso diverse

pubblicazioni [2–8]. L’applicazione del-

l’indice H spazia dalla biomedicina [9] alla

fisica [1], alla scienza dell’informazione

[10]. Oltre che per la valutazione della

produzione scientifica di un singolo indi-

viduo, come nel presente lavoro, l’indice

664 | DENTAL CADMOS | 10/2011

H pu�o essere utilizzato per la valutazione

di una rivista [11], per la descrizione com-

parativa di topiche di ricerca [12] e per

l’assegnazione di premi per la ricerca [13].

Il principale vantaggio dell’indice H deriva

dalla possibilit�a di combinare una misura

di quantit�a e una di impatto in un singolo

indicatore numerico. Inoltre, come sug-

gerito da Hirsch [1], l’indice H consente

di caratterizzare con obiettivit�a la produ-

zione scientifica di un ricercatore e,

quindi, trova campo di applicazione

anche nel processo decisionale per la

progressione delle carriere e l’allocazione

delle risorse; ha una performance

migliore di altri indici numerici comune-

mente impiegati per valutare la produ-

zione scientifica di un ricercatore (per

esempio l’Impact Factor, IF); �e di facile

comprensione e reperimento sul web.

Dati recenti indicano che i ricercatori

italiani impegnati nel campo della paro-

dontologia forniscono un contributo rile-

vante alla comunit�a scientifica. In uno

studio condotto su 55 “classici” della

letteratura parodontale (ovvero articoli

citati almeno 100 volte), pubblicati tra il

1990 e il 2005 su 4 tra le riviste pi�u diffuse

nel settore della parodontologia, oltre il

10% dei lavori (7 pubblicazioni su 55)

mostra come primo autore un ricercatore

italiano. I classici della parodontologia

pubblicati da autori italiani, inoltre, deri-

vano sia dal mondo accademico sia da

quello libero-professionale [14]. A oggi,

tuttavia, non sono disponibili informazioni

che caratterizzino globalmente, e non

solamente in termini di eccellenza, la pro-

duzione scientifica del nostro Paese in

campo parodontale. Il presente studio �e

stato eseguito al fine di:

*

valutare quantitativamente la produ-

zione scientifica degli italiani atti-

vamente impegnati nella ricerca e

nell’attivit�a clinica in campo parodon-

tale, docenti universitari e liberi profes-

sionisti soci attivi della Societ�a Italiana

di Parodontologia (SIdP);

*

valutare quale sia l’impatto scientifico

della produzione scientifica italiana in

campo parodontale sulla comunit�a

scientifica;

*

comparare la produzione scientifica tra

le diverse fasce di docenti e tra docenti

e liberi professionisti soci attivi della

SIdP.

2. Materiali e metodi

2.1. Popolazione di studio

I soggetti sono stati selezionati dall’e-

lenco dei soci attivi della SIdP (N = 95

soggetti) e dall’elenco del Collegio dei

Docenti di Discipline Odontostomato-

logiche (N = 410 soggetti), associazione

della quale fanno parte accademici (pro-

fessori ordinari, professori associati e

ricercatori) afferenti ai settori scientifico-

disciplinari (SSD) MED/28 (malattie odon-

tostomatologiche), MED/29 (chirurgia

maxillo-facciale) e MED/50 (scienze tec-

niche mediche applicate). Il Collegio,

privo di carattere politico e senza fini di

lucro, si occupa di promuovere il pro-

gresso scientifico delle scienze odonto-

stomatologiche, nonch�e di coordinare

la didattica, la ricerca e l’attivit�a clinico-

assistenziale nei corsi di formazione pre e

postlaurea di aree pertinenti alle scienze

odontostomatologiche. Il professore

ordinario (o professore di prima fascia)

�e il titolare di uno specifico insegnamento

universitario e rappresenta il grado pi�u

alto della carriera della docenza universi-

taria. Il professore associato (o profes-

sore di seconda fascia) �e associato alla

Page 3: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

cattedra di un professore ordinario;

svolge attivit�a didattica e di ricerca ma

non pu�o ricoprire alcune cariche accade-

miche, quali quella di Rettore o di Preside

di Facolt�a, che sono riservate ai profes-

sori ordinari. Il ricercatore contribuisce

allo sviluppo della ricerca scientifica e

assolve a compiti didattici integrativi dei

corsi di insegnamento ufficiali.

Sia l’elenco dei soci attivi della SIdP

sia quello del Collegio dei Docenti di

Discipline Odontostomatologiche erano

aggiornati all’anno 2010.

Dall’elenco del Collegio dei Docenti di

Discipline Odontostomatologiche sono

stati inclusi, nel presente lavoro, sola-

mente i docenti membri della Giunta

Didattica di Parodontologia (organo del

Collegio dei Docenti che riunisce i docenti

universitari e i ricercatori di parodontolo-

gia), ovvero soggetti cui gli autori hanno

discrezionalmente riconosciuto un inte-

resse didattico e/o di ricerca in parodon-

tologia, afferenti al SSD MED/28.

2.2. Database

La raccolta dei parametri sperimentali �e

avvenuta mediante l’accesso ai database

Scopus� (www.scopus.com; Elsevier) e

PubMed (www.pubmed.gov; National

Library of Medicine, National Institute of

Health).

In accordo con le istruzioni per effettuare

una ricerca per autore con Scopus�, per

ciascun soggetto sono stati inseriti i

seguenti dati nella sezione “Author

Search”(http://www.scopus.com/search/

form.url?display=authorLookup&clear=t&

txGid=ZoC5qWFn9mnF3A2WcpCXfq2%

3a10): cognome, nome, affiliazione (per

esempio Rossi, Mario, Universit�a di

Milano).

In accordo con le istruzioni per effettuare

una ricerca per autore con PubMed, per

ciascun soggetto sono stati inseriti i

seguenti dati: cognome, iniziale/i del

nome (per esempio Rossi, M).

2.3. Parametri sperimentali

Tutti i parametri sperimentali sono stati

reperiti e registrati da un singolo opera-

tore (R.F.) dal 7 al 16 marzo 2011.

L’analisi statistica dei dati �e stata effet-

tuata dal 17 al 24 marzo 2011.

2.3.1. Caratterizzazione della

produzione scientifica

Per ciascun soggetto, i seguenti parame-

tri sperimentali sono stati ricavati dalla

ricerca per autore con Scopus�:

*

numero di pubblicazioni;

*

numero di coautori (numero comples-

sivo di coautori, variabile da 0 a un

massimo di 150, con i quali il soggetto

ha condiviso le sue pubblicazioni).

Per ciascun soggetto, �e stato reperito

l’abstract delle pubblicazioni identificate

dalla ricerca per autore effettuata con

PubMed. Sulla base della valutazione

soggettiva dell’operatore, sono state

identificate le pubblicazioni di pertinenza

parodontale. Nei casi in cui l’abstract non

era disponibile o era insufficiente per la

valutazione, �e stata ottenuta ed esami-

nata la versione full-text della pubblica-

zione. �E stato, quindi, registrato il numero

di pubblicazioni in campo parodontale,

includendo sia i lavori originali (in vitro e

in vivo) sia le revisioni della letteratura

(narrative e sistematiche).

2.3.2. Impatto della produzione

scientifica sulla comunit�a scientifica

Per ciascun soggetto, i seguenti parame-

tri sperimentali sono stati ricavati dalla

ricerca per autore con Scopus�:

DENT

*

AL

numero di citazioni ricevute (numero

totale di citazioni ricevute dalle pubbli-

cazioni del soggetto, includendo le

autocitazioni);

*

indice H (numero massimo di studi

pubblicati che �e stato citato almeno

per lo stesso numero di volte) [1].

3. Analisi statistica

Il soggetto ha rappresentato l’unit�a stati-

stica. L’analisi statistica �e stata effettuata

con un software dedicato (STATISTICA�,

Statsoft, Vigonza, PD). I dati sono stati

registrati in un database unico ed

espressi comemediana, range interquar-

tile (IR), minimo (min)-massimo (max).

I confronti statistici sono stati effettuati tra

i gruppi DOCENTI e SIdP ed entro il

gruppo DOCENTI (ovvero professori ordi-

nari vs professori associati vs ricercatori)

con il test U di Mann-Whitney. Per verifi-

care il rapporto tra la produzione scienti-

fica in campo parodontale nel complesso

della produzione scientifica del singolo

ricercatore, �e stato anche calcolato il rap-

porto percentuale tra numero di pubbli-

cazioni in campo parodontale (derivato

dal database PubMed) e numero di pub-

blicazioni totale (ottenuto dal database

Scopus�). Nel caso in cui il numero di

pubblicazioni totale fosse uguale a 0, il

soggetto �e stato escluso dall’analisi.

Qualora il numero di pubblicazioni paro-

dontali eccedesse il numero di pubblica-

zioni totali, al soggetto �e stato attribuito

comunque il valore 100%. La relazione tra

il numero di pubblicazioni e 1) il numero di

pubblicazioni in campo parodontale o

2) l’indice H �e stata valutata con un’analisi

di correlazione per ranghi di Spearman.

Il livello di significativit�a statistica �e stato

fissato a 0,05.

CADMOS | 2011;79(10):663-672 | 665

Page 4: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

[(Fig._1)TD$FIG]Fig. 1

Fig. 1 Distribuzione

per numero di

pubblicazioni totali

(database: Scopus�)

dei soggetti nella

popolazione di studio

R. Farina et al.

4. Risultati

4.1. Popolazione di studio

Settantatre docenti del SSD MED/28

(gruppo DOCENTI) e 71 soci attivi della

SIdP (gruppo SIdP) sono stati inclusi nel

presente studio. Il gruppo DOCENTI era

composto da 37 professori ordinari,

20 professori associati, 15 ricercatori,

1 professore a contratto. Nel gruppo

DOCENTI, 43 soggetti erano membri

della Giunta Didattica in Parodontologia.

Ventiquattro soggetti del gruppo

DOCENTI (14 professori ordinari, 7 pro-

fessori associati, 2 ricercatori, 1 profes-

sore a contratto) erano anche soci attivi

della SIdP. Nel gruppo DOCENTI �e

stato arbitrariamente incluso un profes-

sore a contratto affinch�e tutti gli atenei

italiani fossero rappresentati da almeno

un docente per l’insegnamento di

Parodontologia.

4.2. Caratterizzazione della

produzione scientifica

Il numero di pubblicazioni �e 16 (IR: 3-39;

min: 0; max: 303) (fig. 1). Il gruppo

Tabella I Numero di pubblicazioni totali (dat

e nel gruppo SIdP

Gruppo DOCE

Mediana 33

IR 16-58

Min-max 1-303

Professori

ordinari

Profes

assoc

Mediana 48 26

IR 25-84 15,5

Min-max 1-303 2-6

666 | DENTAL CADMOS | 10/2011

DOCENTI ha un numero significativa-

mente maggiore di pubblicazioni rispetto

al gruppo SIdP (p < 0,001, tab. I). I pro-

fessori ordinari hanno un numero

significativamente maggiore di pubbli-

cazioni rispetto ai professori associati

(p = 0,007) e ai ricercatori (p < 0,001)

(tab. I).

Il numero di pubblicazioni in campo

parodontale �e 5 (IR: 2-14; min: 0; max:

141) (fig. 2). Il gruppo DOCENTI e il

gruppo SIdP hanno un numero di pub-

blicazioni in campo parodontale pari a

8 (IR: 3-22; min: 0; max: 80) e 2 (IR:

0-10; min: 0; max: 141), rispettivamente

(p < 0,05).

Il rapporto tra numero di pubblicazioni

in campo parodontale e numero di

abase: Scopus�) nel gruppo DOCENTI (complessi

NTI Gruppo SIdP

3

1-14

0-138

sori

iati

Ricercatori

16

-42 8-23,5

6 1-77

pubblicazioni totale �e 50% (IR: 18,5-

82,5%; min: 0%; max: 100%). Tale

rapporto �e risultato significativamente

maggiore nel gruppo SIdP (mediana:

75,0%; IR: 30,8-100%; min: 0%; max:

100%) rispetto al gruppo DOCENTI

(mediana: 35,7%; IR: 12,5-60,3%; min:

0%; max: 100%) (p < 0,001). Il numero

di pubblicazioni di pertinenza parodon-

tale �e significativamente correlato in

modo diretto al numero di pubblicazioni

totali (r = 0,721; p < 0,001).

Il numero di coautori �e 33 (IR: 7-71; min:

0; max: � 150). Il gruppo DOCENTI e il

gruppo SIdP hanno un numero di coau-

tori pari a 67 (IR: 43-105; min: 3; max:

� 150) e 8 (IR: 0-29; min: 0; max:� 150),

rispettivamente (p < 0,001).

vo e suddiviso in fasce docenti)

Significativit�a statistica del confronto

tra gruppi

p<0,001

Professori ordinari vs professori associati:

p=0,007

Professori ordinari vs ricercatori: p<0,001

Professori associati vs ricercatori: p=0,149

Page 5: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

[(Fig._2)TD$FIG]Fig. 2

Fig. 2 Distribuzione per

numero di pubblicazioni

in campo parodontale

(database: PubMed)

dei soggetti nella

popolazione di studio

Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

4.3. Impatto della produzione

scientifica sulla comunit�a scientifica

Il numero di citazioni �e 73 (IR: 5-229; min:

0; max: 2.729) (fig. 3). Il gruppo DOCENTI

e il gruppo SIdP hanno un numero di

[(Fig._3)TD$FIG]Fig. 3

[(Fig._4)TD$FIG]Fig. 4

citazioni pari a 156 (IR: 59-360; min: 0;

max: 2.339) e 8 (IR: 0-89; min: 0; max:

2.729), rispettivamente (p < 0,001).

L’indice H �e pari a 4 (IR: 1-8; min: 0; max:

32) (fig. 4) ed �e correlato positivamente

al numero di pubblicazioni (r = 0,775;

[(Fig._5)TD$FIG]Fig. 5

Fig. 3 Distribuzione

per numero di citazioni

ricevute dei soggetti

nella popolazione di studio

Fig. 4 Distribuzione

per indice H dei soggetti

nella popolazione di studio

Fig. 5 Correlazione

individuale tra il numero

di pubblicazioni totali

(database: Scopus�)

e l’indice H

DENT

p < 0,001) (fig. 5). Il gruppo DOCENTI

ha un indice H significativamente mag-

giore rispetto al gruppo SIdP (p < 0,001,

tab. II). I professori ordinari hanno un

indice H significativamente maggiore

rispetto ai ricercatori (p = 0,005, tab. II).

5. Discussione

Il presente studio �e stato eseguito al fine

di:

*

AL

valutare quantitativamente la produ-

zione scientifica degli italiani attiva-

mente impegnati nella ricerca e nell’at-

tivit�a clinica in campo parodontale,

docenti universitari e liberi professioni-

sti soci attivi della SIdP;

*

valutare quale sia l’impatto scientifico

della produzione scientifica italiana in

campo parodontale sulla comunit�a

scientifica;

*

comparare la produzione scientifica tra

le diverse fasce di docenti e tra docenti

e liberi professionisti soci attivi della

SIdP.

Settantatre docenti universitari (SSD

MED/28) e 71 liberi professionisti soci

attivi della SIdP sono stati inclusi nel pre-

sente studio e caratterizzati in termini di

CADMOS | 2011;79(10):663-672 | 667

Page 6: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

Tabella II Indice H (database: Scopus�) nel gruppo DOCENTI (complessivo e suddiviso in fasce docenti) e nel gruppo SIdP

Gruppo DOCENTI Gruppo SIdP Significativit�a statistica del confronto

tra gruppi

Mediana 7 1

p<0,001IR 3-9 0-5

Min-max 0-26 0-32

Professori

ordinari

Professori

associati

Ricercatori

Mediana 7 7 3 Professori ordinari vs professori associati:

p=0,697

Professori ordinari vs ricercatori: p=0,005

Professori associati vs ricercatori: p=0,054

IR 4-10 4-11 2-7

Min-max 0-26 0-17 0-14

R. Farina et al.

numero di pubblicazioni (complessivo e in

campo parodontale), numero di citazioni

ricevute e indice H.

I parametri sperimentali del presente

lavoro sono stati estrapolati da due data-

base di ampio utilizzo nella ricerca biome-

dica: PubMed e Scopus�. PubMed �e un

database open access di abstract di

natura prevalentemente biomedica, sog-

getto ad aggiornamenti giornalieri [15].

L’utilizzo di PubMed ha consentito il repe-

rimento delle pubblicazioni di pertinenza

parodontale di ciascun soggetto, identifi-

cate attraverso una valutazione degli

abstract di tutte le pubblicazioni dell’au-

tore. Tale procedura �e stata eseguita

da un singolo operatore (R.F.) con espe-

rienza nel campo della ricerca bibliogra-

fica, a partire da una ricerca per autore

che fosse il pi�u inclusiva possibile (ovvero

effettuata inserendo solamente cognome

e iniziale del nome, senza dettagli aggiun-

tivi). �E ragionevole ritenere, pertanto, che

la ricerca effettuata con PubMed sia stata

caratterizzata da un’elevata accuratezza.

Nonostante PubMed contenga oltre

20 milioni di record bibliografici, tuttavia,

�e necessario tenere in considerazione

che il database ha una copertura sola-

mente parziale delle riviste biomediche

668 | DENTAL CADMOS | 10/2011

esistenti. Solo le riviste per le quali l’edi-

tore si �e applicato per l’indicizzazione in

MedLine (e, quindi, in PubMed) e che

hanno superato tale processo di valuta-

zione da parte di una commissione dedi-

cata della National Library of Medicine

(Literature Selection Technical Review

Committee), infatti, vengono incluse in

PubMed. Gli elementi critici del processo

di valutazione sono rappresentati da

diversi elementi caratterizzanti la rivista

candidata, per esempio scopi, tipologia

e qualit�a dei contenuti, qualit�a del lavoro

editoriale, qualit�a della produzione,

audience, lingua, copertura geografica.

Rimane, inoltre, un margine di errore

intrinseco del database legato a errori di

indicizzazione delle pubblicazioni [16,17].

Scopus� �e un database di citazioni biblio-

grafiche accessibile a pagamento e sog-

getto ad aggiornamenti settimanali [15].

Cos�ı come per PubMed, anche l’indiciz-

zazione in Scopus� necessita, per una

rivista scientifica, di requisiti specifici. Le

riviste proposte per l’inserimento in

Scopus� vengono vagliate da una com-

missione internazionale e indipendente

(Content Selection & Advisory Board) su

base continua. Le riviste che soddisfano i

criteri di eligibilit�a (pubblicazione su base

regolare; contenuti peer-reviewed, rile-

vanti e accessibili a un’audience interna-

zionale) vengono valutate in modo pi�u

approfondito dalla commissione ed even-

tualmente incluse nel database. Tra i

diversi database citazionali disponibili, la

scelta di Scopus� �e stata effettuata sulla

scorta della maggiore copertura rispetto

a Web of Science� e di una maggiore

accuratezza rispetto a Google� Scholar

[15]. Per quanto riguarda la ricerca per

autore con Scopus�, il limite pi�u rilevante

�e rappresentato dal fatto che l’identifica-

zione dell’autore non �e sempre attendi-

bile. Autori omonimi (anche di discipline

diverse) possono essere individuati come

un unico autore con un unico codice

identificativo. Altri autori possono essere

individuati con pi�u codici identificativi, cia-

scuno dei quali ha diverse caratteristiche.

Tuttavia, anche se facilmente riconoscibili

durante una ricerca bibliografica, tali

incongruenze non possono essere supe-

rate, in quanto il database pu�o essere

modificato solamente dal personale tec-

nico preposto, in seguito a segnalazione.

L’analisi condotta �e stata interamente

basata sull’utilizzo di indici bibliometrici.

L’assunto di base, che pu�o essere repu-

tato un limite intrinseco alla nostra

Page 7: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

ricerca, �e stato di considerare la qualit�a e

quantit�a di pubblicazioni come indicatori

del valore scientifico di un ricercatore. La

nostra valutazione, infatti, ha tralasciato

tutte le altre forme di diffusione, codificate

(per esempio testi scientifici, pubblica-

zioni elettroniche, protocolli di ricerca,

brevetti) e non codificate (per esempio

partecipazioni attive a eventi scientifici,

attivit�a didattica in corsi di formazione

postlaurea, servizi tecnici), per le quali

non esiste, a oggi, un database elettro-

nico che ne consenta l’archiviazione in

modo standardizzato per tutti i ricercatori

italiani.

Al meglio delle nostre conoscenze, que-

sto studio rappresenta uno dei pochi

lavori disponibili che caratterizzino la pro-

duzione scientifica dei ricercatori italiani in

campo parodontale. Abbiamo osservato

come siano in numero di 16 le pubblica-

zioni di ricercatori e clinici con interesse

parodontale, di cui il 50% (valore

mediano) presenta contenuti di preva-

lente pertinenza parodontale. Inoltre,

abbiamo rilevato la presenza di autori

altamente produttivi, con un massimo

di 303 pubblicazioni complessive e di

141 pubblicazioni in campo parodontale.

Abbiamo anche riscontrato una forte cor-

rispondenza tra produzione scientifica, in

generale, e produzione specifica paro-

dontale. Questo dato sembra attestare

l’appropriatezza dei criteri con cui sono

state selezionate le popolazioni di studio,

docenti universitari e liberi professionisti.

A tal riguardo, �e bene evidenziare che

solo una piccola frazione (8%) dei docenti

universitari selezionati, a priori, in base al

loro presunto interesse in campo paro-

dontale non presentava alcuna pubblica-

zione pertinente (fig. 1).

Il numero di citazioni e l’indice H suggeri-

scono che la produzione scientifica degli

italiani con interesse didattico e/o di

ricerca nel settore della parodontologia

ha un impatto sul panorama scientifico

internazionale. In accordo ai valori

mediani registrati, i ricercatori italiani sono

stati citati 73 volte e sono autori o coautori

di 4 pubblicazioni citate almeno 4 volte.

Anche per l’impatto sulla comunit�a scien-

tifica, tra i ricercatori italiani esistono punti

di riferimento a livello internazionale,

con 4 ricercatori (2 docenti universitari e

2 liberi professionisti soci attivi della SIdP)

che hanno indice H � 20 (fig. 4).

Coerentemente, i dati di uno studio

precedente indicano che l’Italia vanta

ricercatori eccellenti nel panorama inter-

nazionale della ricerca in parodontologia.

Su 55 “classici” della letteratura parodon-

tale (ovvero articoli citati almeno 100

volte), pubblicati tra il 1990 e il 2005 su

4 tra le riviste pi�u diffuse nel settore della

parodontologia, pi�u del 10% dei lavori

(7 pubblicazioni su 55) ha come primo

autore un ricercatore italiano [14]. Nel

presente studio �e anche interessante

la correlazione positiva osservata tra

numero di pubblicazioni e indice H, che

rivela come, almeno per la popolazione di

studio considerata, quantit�a e qualit�a

della produzione scientifica siano stretta-

mente associate.

I dati di questo studio indicano che, in

Italia, sia le figure istituzionalmente

impegnate nel campo della didattica e

della ricerca, sia le figure professionali

impegnate prevalentemente sul ver-

sante clinico sono attivamente coinvolte

nella produzione di letteratura scientifica

in campo parodontale. Come atteso, i

docenti universitari pubblicano di pi�u

(sia complessivamente sia in campo

parodontale) e, attraverso le loro pubbli-

cazioni, hanno in generale un impatto

maggiore (indice H) sulla comunit�a

DENT

scientifica. Nell’interpretazione di tale

dato �e bene sottolineare che una certa

quota di liberi professionisti soci attivi

della SIdP non risulta essere attiva (cio�e

numero di pubblicazioni = 0) nel settore

della ricerca in generale (25%) o della

ricerca in ambito parodontale (30%) in

particolare (figg. 1,2, rispettivamente).

Il rapporto tra pubblicazioni in campo

parodontale e pubblicazioni totali �e risul-

tato maggiore tra i liberi professionisti

(75,0%) rispetto ai docenti universitari

(35,7%), e ci�o testimonia una maggiore

specificit�a di interesse per i primi. A tale

proposito, sono opportune alcune

considerazioni:

*

AL

l’universit�a italiana non dispone, a

oggi, di percorsi formativi specifici

(ossia Scuola di Specialit�a) per la for-

mazione postlaurea in campo paro-

dontale che sostengano anche una

ricerca specifica;

*

i docenti universitari sono inseriti in un

network che facilita collaborazioni e

contatti anche interdisciplinari, come

indirettamente indicato dal numero

maggiore di coautori fra i docenti uni-

versitari rispetto ai liberi professionisti;

*

i docenti universitari, talvolta, rivestono

incarichi manageriali e/o assistenziali

che richiedono competenze multidi-

sciplinari, con possibile riverbero

anche sull’attivit�a di ricerca.

La nostra analisi indica che i professori

ordinari hanno un numero maggiore di

pubblicazioni rispetto ai professori asso-

ciati e ai ricercatori, e un indice H mag-

giore rispetto ai ricercatori. La maggiore

produzione e il pi�u elevato impatto scien-

tifico dei professori ordinari possono

essere ricondotti, almeno in parte, ad

alcuni fattori. Studi precedenti suggeri-

scono che la produzione scientifica,

misurata in termini di numero di

CADMOS | 2011;79(10):663-672 | 669

Page 8: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

R. Farina et al.

pubblicazioni, �e positivamente associata

all’anzianit�a di carriera [18]. Inoltre, anche

la capacit�a del docente di attrarre finan-

ziamenti di ricerca e di costruire un net-

work di collaborazioni, condizioni che

possono pi�u facilmente associarsi alla

progressione di carriera, sembra influen-

zare positivamente la produzione scienti-

fica [19,20]. Poich�e �e verosimile che l’et�a

media del professori ordinari sia pi�u alta di

quella dei ricercatori, tale differenza di et�a

pu�o in parte spiegare le differenze in

indice H riscontrate tra fasce dei docenti

(si veda oltre).

L’utilizzo di database a fini valutativi pone

limitazioni tecniche che possono aver

influenzato l’accuratezza delle rilevazioni

bibliometriche effettuate. Tali limitazioni

sono principalmente legate agli errori di

attribuzione delle pubblicazioni e delle

relative citazioni, essenzialmente ricon-

ducibili a:

*

67

errato inserimento nel database delle

informazioni caratterizzanti la pubblica-

zione (per esempio enti di affiliazione,

anagrafiche autori, citazioni ecc.);

*

estrema variabilit�a nella modalit�a con

cui �e registrata l’affiliazione di uno

stesso autore o, di converso, indica-

zioni identiche per enti diversi, come

nel caso di pi�u universit�a associate alla

medesima citt�a;

*

indicazione dell’affiliazione con riferi-

mento a centri di ricerca che sono

parte integrante di un ente/istituzione

di dimensioni maggiori;

*

indicazione di un’errata affiliazione da

parte dell’autore stesso.

La prevalenza di pubblicazioni erronea-

mente attribuite pu�o rappresentare, tal-

volta, il 30% delle pubblicazioni di un

autore [21].

Nel presente lavoro, l’indice H [1] �e stato

utilizzato per valutare l’impatto delle

0 | DENTAL CADMOS | 10/2011

pubblicazioni di ciascun soggetto sulla

comunit�a scientifica internazionale. Il

principale vantaggio dell’indice H deriva

dalla possibilit�a di combinare una misura

di quantit�a e una di impatto in un singolo

valore numerico. La semplicit�a e l’imme-

diatezza dell’informazione insita nell’in-

dice H determina, tuttavia, una scarsa

sensibilit�a al numero di citazioni. L’indice

H, inoltre, risente dell’influenza di alcuni

fattori, di seguito specificati.

*

Database di riferimento: l’indice H

mostra una sensibile variazione intrain-

dividuale a seconda del database di

riferimento utilizzato per il calcolo. Nel

presente lavoro, l’indice H �e stato cal-

colato con Scopus�, che considera

solo pubblicazioni dal 1996 a oggi.

*

Et�a dell’autore: maggiore �e l’et�a del-

l’autore, pi�u esteso �e il tempo durante

il quale i suoi lavori possono essere letti

e citati da altri autori. I giovani ricerca-

tori non sono favoriti dall’indice H.

*

Settore scientifico-disciplinare: a se-

conda del settore scientifico-discipli-

nare e della rivista in cui pubblica

l’autore, l’uso delle citazioni e, di con-

seguenza, gli indici bibliometrici pos-

sono essere molto variabili.

*

Autoreferenzialit�a: l’indice H pu�o

essere calcolato includendo o esclu-

dendo le autocitazioni; ciascuna delle

modalit�a di calcolo, considerata da

sola, fornisce informazioni incomplete.

Le autocitazioni, tuttavia, sembrano

svolgere un ruolo marginale nella

determinazione degli score citazionali

di un ricercatore, che appaiono preva-

lentemente legati al numero di citazioni

esterne [22].

Nel tentativo di correggere l’indice H per i

limiti sopra riportati, �e stata elaborata una

serie di varianti dell’indice H, quali l’indice

G, l’indice HG, l’indice A e l’indice M [23].

La caratterizzazione della qualit�a della

produzione scientifica dei soggetti inclusi

nel presente lavoro non ha compreso la

valutazione di uno degli indici bibliometrici

pi�u noti e diffusi, ossia l’IF. L’IF si riferisce

a una rivista scientifica e corrisponde al

numero medio di citazioni degli articoli

pubblicati sulla stessa rivista nei due anni

precedenti. Tale limitazione temporale

rende l’IF di una rivista suscettibile a varia-

zioni nel tempo [24] e, pertanto, inadatto

alla valutazione della produzione scienti-

fica di un individuo. Inoltre, se si caratte-

rizza la produzione scientifica attraverso

la valutazione dell’IF delle riviste sulle quali

sono pubblicati i suoi lavori, si assume

che la qualit�a di ogni pubblicazione rifletta

la qualit�a media della rivista sulla quale �e

pubblicata. La media, tuttavia, �e una

misura cruda che non tiene in considera-

zione la reale distribuzione delle pubblica-

zioni di una rivista in termini di interesse

suscitato nella comunit�a scientifica.

Valutare un ricercatore mediante l’IF,

quindi, pu�o portare a una sottostima o a

una sovrastima del reale impatto scienti-

fico delle sue pubblicazioni.

6. Conclusioni

I risultati dello studio indicano che:

*

la mediana del numero di pubblicazioni

di ricercatori e clinici italiani con inte-

resse parodontale �e 16, di cui il 50%

presenta contenuti di prevalente perti-

nenza parodontale;

*

tale produzione scientifica ha un

impatto sul panorama scientifico inter-

nazionale. In accordo con i valori

mediani registrati, i ricercatori italiani

sono stati citati 73 volte e sono autori

o coautori di 4 pubblicazioni citate

almeno 4 volte;

Page 9: Lo stato della ricerca in parodontologia: il panorama italiano

*

i docenti universitari pubblicano di pi�u

(sia complessivamente sia in campo

parodontale) e hanno un impatto mag-

giore (indice H) sulla comunit�a scienti-

fica rispetto ai liberi professionisti soci

attivi della SIdP, mentre questi ultimi

mostrano un maggior rapporto tra

pubblicazioni in campo parodontale e

pubblicazioni totali, e quindi una mag-

giore specificit�a di interesse, rispetto ai

docenti universitari.

Ringraziamenti

I contenuti del presente lavoro sono

un estratto della relazione La ricerca

parodontale in Italia: stato attuale e pro-

spettive future, tenuta dal professor

L. Trombelli durante la sessione organiz-

zata dalla SIdP in occasione del Collegio

Nazionale dei Docenti di Discipline

Odontostomatologiche (Siena, 15 aprile

2011). Si ringrazia la Giunta Didattica di

Parodontologia del Collegio dei Docenti

di Odontoiatria (presidente: professore

S. Matarasso) per aver patrocinato il

presente lavoro.

Conflitto di interessi

Gli autori dichiarano di non aver nessun

conflitto di interessi.

Finanziamento dello studio

Il presente studio �e stato supportato dal

Centro Interdipartimentale di Ricerca per

lo Studio delle Malattie Parodontali e

Perimplantari, Universit�a degli Studi di

Ferrara.

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