Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

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L’Anesv rinnova le cariche Evelina Christillin alla Presidenza Couponing, nuova frontiera del marketing Meeting dei parchi avventura n. 11-12 www.anesv.it 2012 nov. dic. anno L

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Rivista dell'ANESV che tratta di spettacolo viaggiante e parchi di divertimento.

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L’Anesvrinnova le caricheEvelina Christillin

alla Presidenza

Couponing,nuova frontiera

del marketing

Meetingdei parchi

avventura

n. 11-12

www.anesv.it2012nov. dic.

anno L

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Presidenza NazionaleVia di Villa Patrizi, 1000161 RomaTel 0688473-273 o 274Fax 0645481356www.anesv.it • [email protected]

Sezioni TerritorialiSezione Piemonte, Valle d’AostaVia dei Mille, 9 • 10123 TorinoTel. 0118127637 / Fax 0118127632

Sezione Lombardia, LiguriaP.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 MilanoTel. 0267397843 / Fax 026690410

Sezione Tre VenezieP.zza Insurrezione, 10 • 35039 PadovaTel. 0498750851 / Fax 0498751440

Sezione Emilia Romagna,Marche, UmbriaVia Amendola, 11 • 40121 BolognaTel. 051254582 / Fax 051255942

Sezione ToscanaVia Fiume, 20 • 50123 FirenzeTel. 055216969 / Fax 055214015

Sezione Lazio, Abruzzo e MoliseVia di Villa Patrizi, 8 • 00161 RomaTel. 0688473274 / Fax 064403612

Sezione Campania, CalabriaP.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 NapoliTel. 0815523222 / Fax 0815521326

Sezione Puglia, BasilicataVia Melo, 185 • 70121 BariTel. 0805219404 / Fax 0805237584

Sezione Sicilia, SardegnaVia Leonardo da Vinci 468 • 90135 Paler-moTel. / Fax 091223941

EditorialeANESV-AGIS

ANESV e anche:

Intanto un grazie sincero: l’Assemblea generale ha in-teso confermarmi alla Pre-sidenza dell’ANESV per un secondo mandato, e ne sono onorata. Quando, due anni fa, accolsi la proposta di pre-

siedere l’Associazione, lo feci per il rapporto di simpatia che si era creato con i dirigenti della Sezione piemon-tese. In questo biennio ho imparato a conoscere la bellezza, e le difficoltà, del gestire le attività che rappresentiamo. Ci siamo occupati di questioni importanti, ed ho quindi accolto la richiesta di con-fermare il mio impegno perché è cresciuto in me l’interesse per questa categoria, i cui esercenti stanno affrontando un periodo storico complesso, che non consente di improvvisarsi impren-ditori.

Apriamo questo numero della rivista con una notizia che, se confermata dall’iter parlamentare, porterà un prelievo sui gio-chi automatici che erogano buoni. Il problema era noto da tem-po, così come l’ipotesi di regolarizzarne l’esercizio a fronte di una somma “una tantum”, una sorta di condono che abbiamo tentato di limitare negli importi richiesti. Ne riparleremo nel prossimo numero.

Sul piano della normativa per la registrazione delle attrazioni è attesa la fine dell’anno la emanazione del decreto modificativo del provvedimento del 2007, che introdurrà una semplificazio-ne della procedura per la registrazione delle Piccole attrazioni ed una riapertura dei termini. Su questi elementi invito i letto-ri a contattare le Sezioni e consultare il sito associativo, che sarà aggiornato con le ultime novità. Il testo del provvedimento, già presentato all’Associazione dai dirigenti del Ministero dell’in-terno, affronta le problematiche più evidenti nell’applicazione del decreto 18 maggio 2007. Altre restano aperte, ma non man-cheremo di segnalare le difficoltà e proporre soluzioni a colo-ro che, con il loro impegno, hanno consentito che le modifiche fossero emanate.

Il mese di dicembre sarà importante per l’associazione e presen-ta un appuntamento storico: l’Udienza che il Santo Padre riser-verà allo spettacolo viaggiante e circense. L’immagine di una grande giostra a cavalli sotto il colonnato del Bernini farà il giro del mondo ed indica, emblematicamente, l’attenzione che la Santa Sede ha ritenuto di riservare all’evento. Abbiamo anche in calendario, per la metà di dicembre, un’ assemblea dei parchi di divertimento, per affrontare con l’Associazione le nuove sfide che questo tempo presenta: in Associazione siamo tutti convin-ti che solo dalla collaborazione tra imprenditori all’interno di un’organizzazione di categoria possano derivare nuove soluzio-ni ai problemi del settore.

Infine colgo l’occasione per rivolgere, a nome di tutta l’Associa-zione, sinceri auguri di un sereno Natale e di un 2013 che veda, finalmente, una ripresa per il Paese ed opportunità di successo per le attività che rappresentiamo.

di Evelina Christillin

Presidente dell’ANESV

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#11-12novembre dicembre 2012

anno L Autorizzazione del Tribunale

di Roma n. 565/1996Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Roma

Direttore responsabileMassimo Piccaluga

VicedirettoreMaurizio Crisanti

Dalle sezioniAmedeo Zanetti, Adriano Rossi,

Angelo Catellani, Franco Moruzzi,Fabio Mannello, Ciro Guida,

Cosimo Amato, Salvatore Speciale

Direzione, amministrazione e pubblicitàANESV–AGIS

Via di Villa Patrizi, 10tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356

[email protected]

www.anesv.itwww.parchipermanenti.it

www.parchiavventuraitaliani.it

GraficaMassimiliano D’[email protected]

StampaArti Grafiche Agostini S.r.l.

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti han-no diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffu-sione non costituendo pertanto tale collabora-zione gratuita alcun rapporto di lavoro dipen-dente o di collaborazione autonoma».

L’Anesvrinnova le caricheEvelina Christillin

alla Presidenza

Couponing,nuova frontiera

del marketing

Meetingdei parchi

avventura

n. 11-12

www.anesv.it2012nov. dic.

anno L

Sommario

40 ENADA, sono 40 anni e tanti visitatori

44 Berlin EAS. Una fiera inaspettata

Eventi

6 Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012/2015

8 Nuove tasse per le ticket redemption?

12 Gli ambulanti vincono sulla Bolkestein grazie alla Conferenza Unificata

15 Prevenzione incendi: le nuove modalità di presentazione delle istanze

18 Ma come definire i “Parchi di divertimento”? Una Pronuncia del Ministero dell’interno

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20 Couponing, nuova frontiera del marketing

24 Il parco sul cellulare attraverso le apps

30 II Laser game all’Enada, con l’ANESV

Mondo dei parchi

50 Il National Carousel Day

52 Pompelmo, il circo e don Luciano

54 Incontriamo la famiglia Ferrajolo

55 Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti

Fuoricampo

32 La Norma UNI EN 106902 (2a parte)

Parchi acquatici

46 Ancora meeting dei parchi avventura italiani e assemblea dei soci

Parchi avventura

56 L’accesso al Fondo di Garanzia per le imprese del settore

60 ASD, attenzione al rispetto dei vincoli statuari

Approfondimenti

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conferma della Presidente Christillin. Nel corso della riunione è stato anche eletto il Collegio dei Revisori dei Conti, composto da Amedeo Zanetti, Licio Cavaliere, Franco Moruzzi, Piergiuseppe D’Introno ed Ermes Fornaciari, ed il Collegio dei Probiviri, com-posto da Ciro Guida, Angelo Catellani e Ce-sare Moretti. Nel corso della riunione sono poi stati determinati gli importi delle quo-te associative per il 2013, rimaste inalterate a seguito di una difficile politica di conte-nimento dei costi, ed approvato il bilancio preventivo 2012.

Con la riconferma di Evelina Christillin alla Presidenza dell’ANESV si è conclusa l’As-semblea dei delegati, convo-cata il 18 ottobre scorso per il rinnovo dei vertici associati-vi. Fabio Mannello e Salva-tore Speciale sono stati eletti

vicepresidenti insieme a Massimo Piccalu-ga, confermato nel ruolo di Vicepresiden-te vicario. Diego Guida è il nuovo Tesoriere economo, mentre la presidente Christillin ha nominato Cosimo Amato Consigliere de-legato e confermato Maurizio Crisanti Se-gretario nazionale. La riunione si è aperta con il saluto della Presidente, che ha salu-tato i nuovi componenti dell’ Assemblea Generale ed ha riepilogato le principali ini-ziative che hanno contrassegnato i 23 mesi di presidenza. Tra gli aspetti evidenziati le proroghe relative alla registrazione delle at-trazioni, il rinnovo degli accordi SIAE, i ri-petuti contatti con l’autorità per l’energia per contenere i costi energetici delle abita-zioni mobili, l’aggiornamento dell’elenco delle attrazioni e gli incontri istituziona-li, alcuni dei quali con Ministri e dirigen-ti degli uffici ministeriali. Si è quindi inse-diato il seggio elettorale e dato seguito alle operazioni di voto, il cui esito ha visto la ri-

Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012\2015

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7www.anesv.it

Presidente Evelina ChristillinVicepresidenti Massimo Piccaluga (vicario) Fabio Mannello Salvatore SpecialeConsigliere Delegato Cosimo AmatoSegretario Nazionale Maurizio CrisantiTesoriere economo Diego GuidaRevisori dei conti Amedeo Zanetti Licio Cavaliere Franco Moruzzi Piergiuseppe D’Introno Ermes FornaciariCollegio dei Probiviri Ciro Guida Angelo Catellani Cesare Moretti

Componenti dell’Assemblea Generale dei Delegati

Presidenti delle Sezioni territoriali

Massimo Piccaluga (Piemonte Valle d’Aosta)Amedeo Zanetti (Lombardia Liguria)Adriano Rossi (Tre Venezie)Angelo Catellani (Emilia Romagna, Marche, Umbria)Valter Panizza (Lazio, Abruzzo e Molise)Ciro Guida (Campania Calabria)Cosimo Amato (Puglia Basilicata)Salvatore Speciale (Sicilia Sardegna)

Dario BosioDiego BossiRudy BossiGioele BusatoLuca Patrizio CatterNazareno CiottiMario CollettiLorenzo Maurizio CorsiniMarco Della FerreraPasquale Di SabatoPiergiuseppe D’intronoGiancarlo FalorniErmes FornaciariFrancesco GigantiDiego Guida

Pasquale IussiUgo LiveroRoberto LupettiFabio MannelloSauro MartiniDavid MelandriOmar MorandiElio MoruzziRomeo OrlandoValter PanizzaLuigi PietatiDaniele TofaroPierluigi TurconiMauro ZenaAlessio Zucaro

Delegati:

Cariche associative per il triennio 2012-2015

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8 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

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i 7c-bis e 7c-ter, e prevede un versamento una tantum di 500 euro per ogni apparec-chio a ticket, relativo all’anno 2012. Sarà poi individuato un meccanismo di contin-gentamento, ovvero il calcolo del numero di apparecchi autorizzabili nella medesi-ma gestione, ed un imponibile annuale.

Al momento di anda-re in stampa è giun-ta la notizia che, nell’ ambito dell’iter par-lamentare della legge di stabilità, verrebbe introdotta una nuova tassazione degli appa-

recchi a premio con meccanismo a ti-cket. L’On.le Giorgetti, da sempre vici-no al mondo dell’automatico, nonché presidente della Commissione Bilancio della Camera, ha infatti presentato l’e-mendamento che riportiamo. In sostanza, si vuole regolarizzare l’eserci-zio di apparecchi che consentono la vinci-ta di premi di modico valore, consentendo l’accumulo dei punti mediante ticket o si-stemi similari. Il testo dell’emendamento introduce due nuove tipologie di giochi,

Nuove tasse per le ticket redemption?

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l’Associazione sta lavorando per eviden-ziare le specificità dello spettacolo viag-giante, che il provvedimento non tiene in considerazione. (M.C.)

Dopo l’articolo 8, aggiungere il seguente:

ART. 8-bis(Apparecchi da divertimento ed intratteni-mento senza vincita in denaro).1. All’articolo 110, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modifica-zioni ed integrazioni, sono apportate le se-guenti modifiche: a) al comma 7, dopo la let-tera c) sono aggiunte le seguenti:

c-bis) quelli, meccanici ed elettromeccani-ci differenti dagli apparecchi di cui alle lette-re a) e c) del presente comma, attivabili con moneta, gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono di-stribuire tagliandi direttamente e immedia-tamente dopo la conclusione della partita;

c-ter) quelli, meccanici ed elettromeccanici per i quali l’accesso al gioco è regolato sen-za introduzione di denaro ma con utilizzo a tempo o a scopo;

b) dopo il comma 7-bis sono inseriti i se-guenti:

7-ter.Con provvedimento del direttore genera-le dell’Agenzia delle dogane e dei mono-poli, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le regole tecniche per la pro-duzione degli apparecchi di cui all’articolo 110 comma 7, e la regolamentazione am-ministrativa dei medesimi ivi compresi i parametri numerici e quantitativi di appa-recchi installabili nei punti di offerta, tali da garantire un’effettiva diversificazione di offerta del gioco tramite apparecchi, nonché per la determinazione della base imponibile forfettaria dell’imposta sugli intrattenimenti di cui all’articolo 14-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640 e suc-cessive modificazioni ed integrazioni.

7-quater.Gli apparecchi di cui al comma 7 non sono

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c) al comma 9, dopo la lettera f), sono ag-giunte le seguenti:f-bis) chiunque, sul territorio nazionale, di-stribuisce od installa apparecchi e conge-gni di cui al presente articolo o comunque ne consente l’uso in luoghi pubblici od aper-ti al pubblico od in circoli ed associazioni di qualunque specie non muniti delle prescrit-te autorizzazioni, ove previste, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro per ciascun apparec-chio;

f-ter) chiunque, sul territorio nazionale, di-stribuisce od installa o comunque consente l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli ed associazioni di qualunque spe-cie di apparecchi videoterminali non rispon-denti alle caratteristiche ed alle prescrizio-ni indicate nel comma 6, lettera b), e nelle disposizioni di legge ed amministrative at-tuative di detta disposizione, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparec-chio videoterminale.

utilizzabili per manifestazioni a premio di cui al decreto del Presidente della Repub-blica 26 ottobre 2001, n. 430; i premi am-missibili sono soltanto oggetti di modico valore ovvero tagliandi, le cui regole tec-niche sono definite con decreto direttoria-le di cui al comma 7-ter, utilizzabili esclu-sivamente, anche in forma cumulata, per l’acquisizione di premi non convertibili in alcun modo in denaro, o per nuove parte-cipazioni al gioco all’interno del medesimo punto vendita.

7-quinquies.Gli apparecchi di cui al comma 7, utilizzati nel corso dell’anno 2012 come veicoli di ma-nifestazioni a premio, sono regolarizzabi-li con modalità definite con provvedimento del direttore generale dell’Agenzia delle do-gane e dei monopoli, dietro pagamento di una somma una tantum di euro 500, ovve-ro di euro 400 nel caso di comprovato utiliz-zo stagionale, oltre al pagamento a titolo di imposta sugli intrattenimenti di cui all’arti-colo 14-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640 e succes-sive modificazioni ed integrazioni;

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co delle concessioni decennali di posteggio. L’accordo introduce, in sostanza, un regime transitorio prorogando le concessioni fino al maggio 2017. Ma c’è di più: vengo-no introdotti sull’intero territorio italiano criteri di priorità per l’as-segnazione degli spazi, fondati es-senzialmente su un concetto che lo

spettacolo viaggiante itinerante rispetta da un secolo: quello dell’anzianità di fre-quenza.Alcuni aspetti dell’Accordo sono vera-mente interessanti, sia per la valenza a carattere nazionale, sia per gli elementi sui quali viene fondato il diritto di prio-rità. Li riportiamo, perché uno strumen-to del genere, con le necessarie modifi-che ed integrazioni, consentirebbe allo spettacolo viaggiante di poter costruire regolamenti comunali su criteri simili in tutti i comuni italiani e, soprattutto, di rivendicare l’applicazione del criterio dell’anzianità nelle migliaia di Comu-ni che ancora non hanno adottato il re-golamento per l’assegnazione delle aree, previsto dall’articolo 9 della legge 337\68. Una categoria, quella dello spettacolo viaggiante, i cui esercenti sono spesso alle prese con amministratori comunali competenti, ma anche, a volte, con enti locali poco competenti e dotati di mecca-nismi poco trasparenti.Da tempo l’Associazione sta collaborando con il Ministero per lo sviluppo economi-co per superare le difficoltà prospettate alla Categoria dalla letterale applicazio-ne della Direttiva Servizi, ed alcune ipo-tesi di soluzione sono state formulate. Tuttavia un provvedimento del genere consentirebbe agli esercenti di evitare il pericolo di perdere i diritti acquisiti in decenni di partecipazione ai luna park, ma anche di creare un moderno siste-ma di regole, sulle quali fondare il futuro della propria attività. (M.C.)

“Bolkestein: vincono gli ambulanti” Con titoli di questa por-tata le Associazio-ni del commercio su aree pubbliche hanno commenta-to l’intesa di attua-

zione della “Direttiva servizi” siglata lo scorso 6 luglio dai rappresentanti di Sta-to, Regioni e Anci in Conferenza Unifica-ta. L’accordo era atteso dai circa 180.000 commercianti ambulanti, titolari di più di 700.000 posteggi nei mercati , poiché la rigida applicazione dei princìpi della cosiddetta “Direttiva Bolkestein” avreb-be comportato l’impossibilità per gli ope-ratori di svolgere ordinariamente la pro-pria attività e una consistente perdita di valore delle rispettive aziende, in appli-cazione del divieto di rinnovo automati-

Gli ambulanti vincono sulla Bolkesteingrazie alla Conferenza Unificata

2. Al fine di determinate le regole delle pro-cedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi su area pubblica, sono individuati i seguenti criteri di priorità, da applicare nel caso di pluralità di domande concorrenti:

a) maggiore professionalità acquisita, an-che in modo discontinuo, nel1’esercizio del commercio sulle aree pubbliche; la profes-sionalità valutabile è riferita all’anzianità di esercizio dell’impresa, ivi compresa quella

Dall’Intesa assunta dalla Conferenza Unificatail 6 luglio 2012.

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acquisita nel posteggio al quale si riferisce la selezione, che in sede di prima applicazione può avere specifica valutazione nel limite del 40% del punteggio complessivo; l’anzianità di impresa è comprovata dall’iscrizione qua-le impresa attiva nel Registro delle imprese, riferita nel suo complesso al soggetto titola-re dell’impresa al momento della partecipa-zione alla selezione, cumulata con quella del titolare al quale e eventualmente subentra-to nella titolarità del posteggio medesimo;

b) nel caso di procedure di selezione per la concessione di posteggi dislocati nei cen-tri storici o in aree aventi valore storico, ar-cheologico, artistico e ambientale, o pres-so edifici aventi tale valore, oltre ai criteri di cui alla lettera a), da considerare comun-que prioritari, anche l’assunzi0ne dell’impe-gno da parte del soggetto candidato a ren-dere compatibile il servizio commerciale con la funzione e la tutela territoriale e, pertan-to, a rispettare le eventuali condizioni par-ticolari, ivi comprese quelle correlate alla ti-pologia dei prodotti offerti in vendita ed alle caratteristiche della struttura utilizzata, stabilite dall’autorità competente ai fini del-la salvaguardia delle aree predette;

3. Nel caso delle fiere i cui posteggi sono as-segnati mediante procedure di selezione a cadenza prestabilita per il periodo corri-spondente alla durata della manifestazione, tenuto conto delle specifiche caratteristiche di dette manifestazioni e delle modalità con le quali sono svolte, nonché della circostan-za che prevalentemente, essendo correla-te a specifiche tradizioni, sono caratteriz-zate dall’offerta di peculiari merceologie di prodotto, il criterio di priorità dell’esperien-za connessa al maggior numero di presenze pregresse nella medesima fiera resta appli-cabile limitatamente ad un numero di volte tale che per ciascun concessionario non sia superato il periodo di ammortamento degli investimenti di cui al punto 1. Decorso det-to periodo, alle procedure di selezione per la concessione del posteggio in questione si applicano comunque i criteri prioritari sta-biliti al punto 2, ai fini della decorrenza per il soggetto selezionato di un nuovo limitato periodo di priorità collegato al numero delle presenze pregresse.

4. Nel caso di procedure di selezione per l’as-segnazione di posteggi su area pubblica nei

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mercati o nelle fiere di nuova istituzione, le Regioni e le Province Autonome, sentite le organizzazioni di categoria regionali mag-giormente rappresentative del settore e pre-senti nel CNEL, stabiliscono criteri correlati alla qualità dell’offerta o della tipologia del servizio fornito anche sulla base della presen-tazione di specifici progetti innovativi, i qua-li possono riguardare anche le caratteristiche di compatibilità architettonica.

5. Nel caso di prestatore proveniente da uno Stato appartenente a1l’Unione Europea che partecipi alle procedure di selezione, il pos-sesso dei requisiti di priorità di cui alla pre-sente intesa è comprovato mediante la docu-mentazione acquisita in base alla disciplina vigente nello Stato membro e avente la me-desima finalità.

6. Ai fini dell1’assegnazione transitoria dei po-steggi temporaneamente non occupati dal ti-tolare della concessione nel mercato o nella fiera, resta ferma l’applicazione del criterio del maggior numero di presenze, per tali inten-

dendo le volte che il soggetto ha partecipato alle spunte, indipendentemente dall‘effettivo utilizzo del posteggio temporaneamente non occupato. Il numero delle presenze maturate è comprovato dalla documentazione acquisi-ta presso ii Comune competente.

7. Ai fini della tutela della concorrenza attra-verso la pluralità e la differenziazione dell’of-ferta e al fine di evitare la costituzione di po-sizioni di tendenziale oligopolio, è stabilito un limite al numero dei posteggi complessi-vamente assegnabili ad un medesimo sog-getto giuridico nell’ambito della medesima area mercatale. A tal fine, fatto salvo un con-gruo periodo transitorio relativamente ad eventuali situazioni già in atto, un medesimo soggetto giuridico non può essere titolare di più di due concessioni del medesimo setto-re merceologico alimentare e non alimenta-re nel caso di aree mercatali con un nume-ro complessivo di posteggi inferiore a 100, o tre concessioni nel caso di aree mercatali con numero di posteggi superiore a 100.

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15www.anesv.it

Un provvedimento firmato in agosto riporta le dispo-sizioni relative alle moda-lità di presentazione delle istanze concernenti i pro-cedimenti di prevenzione incendi e alla documen-tazione da allegare. Il 7

agosto 2012 il Ministro dell’Interno ha fir-mato il Decreto recante “Disposizioni re-lative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di pre-venzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell’articolo 2, com-ma 7 del decreto del Presidente della Re-pubblica 1 agosto 2011, n. 151”. Infatti l’ar-ticolo 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 151/2011 - decreto concernen-te la semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione in-cendi - prevede la disciplina, con decreto

del ministro dell’Interno, delle modalità di presentazione delle istanze oggetto del decreto 151/2011 per garantire l’uniformi-tà delle procedure, nonché la trasparenza e la speditezza dell’attività amministra-tiva. Il decreto del ministro dell’Interno, che è tuttora in corso di pubblicazione sul-la Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il novantesimo giorno dalla data di pub-blicazione, abroga e sostituisce il decreto del ministro dell’Interno 4 maggio 1998, recante “Disposizioni relative alle moda-lità di presentazione ed al contenuto del-le domande per l’avvio di procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’unifor-mità dei connessi servizi resi dai Coman-di provinciali dei vigili del fuoco”, fatto salvo quanto previsto tuttavia al comma 3 dell’articolo 11 del decreto del 7 agosto: Fino all’adozione del decreto di cui all’ar-ticolo 2, comma 8, del decreto del Presi-

Prevenzione incendi: le nuove modalità di presentazione delle istanze

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in conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza antincendio;

per le attività soggette di categoria A, re-lazione tecnica ed elaborati grafici, a fir-ma di tecnico abilitato, conformi a quan-to specificato nell’Allegato I, lettera B, al presente decreto”.

Riprendiamo a titolo esemplificativo al-cune indicazioni tratte dall’Allegato I rela-tivo alla documentazione tecnica allegata all’istanza di valutazione dei progetti, do-cumentazione tecnica che comprende:

relazione tecnica; elaborati grafici.

In caso di documentazione relativa ad at-tività non regolate da specifiche disposi-zioni antincendio (lettera A) la relazione tecnica “evidenzia l’osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio, trami-te l’individuazione dei pericoli di incen-dio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attuare per ri-durre i rischi”:

la prima parte della relazione contiene “l’indicazione di elementi che permettono di individuare i pericoli presenti nell’atti-vità, quali ad esempio: destinazione d’u-so (generale e particolare); sostanze peri-colose e loro modalità di stoccaggio; carico di incendio nei vari compartimenti; im-pianti di processo; lavorazioni; macchi-ne, apparecchiature ed attrezzi; movi-mentazioni interne; impianti tecnologici

dente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, continuano ad applicarsi i commi 2 e 3 dell’articolo 7 e la tabella di cui all’Allega-to 6 del decreto del Ministro dell’interno 4 maggio 1998, al fine di determinare l’im-porto dei corrispettivi dovuti. il decreto disciplina dunque le modalità di presentazione, anche attraverso il SUAP ( Sportello Unico per le Attività Produttive), delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e la relativa docu-mentazione da allegare. Nello specifico, l’articolo 4, relativo alla Segnalazione Cer-tificata di Inizio Attività, indica che la se-gnalazione, fatto salvo quanto previsto ai comma 4 e 5 (depositi di gas di petrolio li-quefatto in serbatoi fissi di capacità com-plessiva non superiore a 5 m3 , non a ser-vizio di attività soggette), deve contenere:

“generalità e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o società, del suo legale rappresentante;

specificazione della attività soggetta principale e delle eventuali attività sogget-te secondarie, oggetto della segnalazione;

dichiarazione di impegno all’osservan-za degli obblighi connessi con l’esercizio dell’attività previsti dalla vigente norma-tiva”.

E “nel caso di utilizzo dell’approccio inge-gneristico alla sicurezza antincendio, la segnalazione di cui al comma 1 è integrata da una dichiarazione, a firma del respon-sabile dell’attività, in merito all’attua-zione del SGSA” (sistema di gestione del-la sicurezza antincendio di cui all’articolo 6 del decreto del Ministero dell’interno 9 maggio 2007). Alla segnalazione, ad eccezione di quanto previsto ai commi 4 e 5 e oltre all’attestato del versamento effettuato a favore della Te-soreria provinciale dello Stato (art. 23 del de-creto legislativo 8 marzo 2006, n. 139), è al-legata l’asseverazione, “a firma di tecnico abilitato, attestante la conformità dell’atti-vità ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio”. Con l’asseverazione devono essere inoltre presentati:

“certificazioni e dichiarazioni, secondo quanto specificato nell’Allegato II al pre-sente decreto, atte a comprovare che gli elementi costruttivi, i prodotti, i mate-riali, le attrezzature, i dispositivi e gli im-pianti rilevanti ai fini della sicurezza an-tincendi, sono stati realizzati, installati o posti in opera secondo la regola dell’arte,

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17www.anesv.it

per una descrizione complessiva dell’atti-vità ai fini antincendio, del contesto terri-toriale in cui l’attività si inserisce ed ogni altro utile riferimento per le squadre di soccorso in caso di intervento;

piante in scala da 1:50 a 1:200, a secon-da della dimensione dell’edificio o locale dell’attività, relative a ciascun piano, re-canti l’indicazione degli elementi carat-terizzanti il rischio di incendio e le misu-re di sicurezza e protezione riportate nella relazione tecnica quali, in particolare: la destinazione d’uso ai fini antincendio di ogni locale con indicazione delle sostan-ze pericolose presenti, dei macchinari ed impianti esistenti e rilevanti ai fini antin-cendio; l’indicazione dei percorsi di eso-do, con il verso di apertura delle porte, i corridoi, i vani scala, gli ascensori, non-ché le relative dimensioni; le attrezzature mobili di estinzione e gli impianti di pro-tezione antincendio, se previsti; l’illumi-nazione di sicurezza;

sezioni ed eventuali prospetti degli edi-fici, in scala adeguata”.

La lettera B dell’allegato I è invece riserva-ta alla documentazione relativa ad attivi-tà regolate da specifiche disposizioni an-tincendi. In questo caso:

“la relazione tecnica può limitarsi a dimo-strare l’osservanza delle specifiche disposi-zioni tecniche di prevenzione incendi”;

gli elaborati grafici comprendono i me-desimi elementi richiesti per la lettera A dell’allegato.

(fonte:Puntosicuro.it)

di servizio; aree a rischio specifico”; la seconda parte della relazione contie-

ne “la descrizione delle condizioni am-bientali nelle quali i pericoli sono inseri-ti, al fine di consentire la valutazione del rischio incendio connesso ai pericoli indi-viduati”;

la terza parte contiene la “valutazione qualitativa del livello di rischio incendio, l’indicazione degli obiettivi di sicurezza assunti e l’indicazione delle azioni messe in atto per perseguirli”;

la quarta parte contiene “la descrizio-ne dei provvedimenti da adottare nei con-fronti dei pericoli di incendio, delle con-dizioni ambientali, e la descrizione delle misure preventive e protettive assunte, con particolare riguardo al comportamen-to al fuoco delle strutture e dei materiali ed ai presidi antincendio, evidenziando le norme tecniche di prodotto e di impian-to prese a riferimento. Relativamente agli impianti di protezione attiva la documen-tazione indica le norme di progettazione seguite, le prestazioni dell’impianto, le sue caratteristiche dimensionali, (quali ad esempio, portate specifiche, pressioni operative, caratteristica e durata dell’a-limentazione dell’agente estinguente, ecc..) e quelle dei componenti da impie-gare nella sua realizzazione, nonché l’ido-neità dell’impianto in relazione al rischio di incendio presente nell’attività”;

l’ultima parte della relazione riporta, in via generale, “gli elementi strategici della pianificazione dell’emergenza che dimo-strino la perseguibilità dell’obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso una efficiente organizzazione e gestione aziendale”.Gli elaborati grafici comprendono:

“planimetria generale in scala (da 1:2000 a 1:200), a seconda delle dimensio-ni dell’insediamento, dalla quale risulti-no: l’ubicazione delle attività; le condizio-ni di accessibilità all’area e di viabilità al contorno, gli accessi pedonali e carrabili; le distanze di sicurezza esterne; le risor-se idriche della zona (idranti esterni, cor-si d’acqua, acquedotti e riserve idriche); gli impianti tecnologici esterni (cabine elettriche, elettrodotti, rete gas, impian-ti di distribuzione gas tecnici); l’ubicazio-ne degli elementi e dei dispositivi caratte-ristici del funzionamento degli impianti di protezione antincendio e degli organi di manovra in emergenza degli impian-ti tecnologici; quanto altro ritenuto utile

Prevenzione incendi: nuova modulistica in vigore dal 27 novembreCon decreto del 31/10/2012, è stata definita la nuova modulistica relativa alla presentazione delle istan-ze, delle segnalazioni e delle dichiarazioni concer-nenti i procedimenti di prevenzione incendi. Si dovranno utilizzare in nuovi modelli a decorre-re dal 27 novembre 2012 e, da questa data, tutta la modulistica attualmente in uso non sarà più utiliz-zabile.I file dei modelli sono disponibili nell’apposita sezio-ne dedicata alla modulistica del sito dei Vigili del Fuo-co, all’indirizzo http://www.vigilfuoco.it/aspx/Page.aspx?IdPage=6413.

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18 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

Anesv Informa

sione di vigilanza. Lo scorso Maggio l’A-NESV ha inoltrato una articolata richiesta in questo senso al Ministero dell’interno, richiedendo un parere sulle considerazio-ni che riportiamo.

“ Quanto alle installazioni di attrazioni qualifica-te tra le “Piccole” nell’elenco di cui all’art. 4 della l. 337\1968, soprattutto se a gettone o moneta e prive di operatore, si invita a ritenerle non assoggettate all’art. 80 TULPS, evidenziando tuttavia il rispetto di quanto disposto dal DM 18 maggio 2007 e la ne-cessità che sia rilasciata la licenza di esercizio di cui all’art. 69 TULPS, previo collaudo annuale e certifi-cazione degli aspetti connessi all’utilizzo di energia elettrica.Relativamente alle attrazioni installate all’aper-to, in forma temporanea o permanente, si ritiene che un modesto complesso, composto da “Piccole” o “Medie” attrazioni, nell’elenco di cui all’art. 4 del-

Da tempo l’Associazione sta operando affinché sia me-glio definita la nozione di “parco di divertimento” in senso tecnico, per spe-cificarne le differenze ri-spetto alla installazione di gruppi di attrazioni, in

forma temporanea o permanente. Questo chiarimento è quanto mai necessario, per applicare correttamente gli articoli del TULPS che riguardano le attività che rap-presentiamo. Infatti con l’art. 69 TULPS è autorizzato l’esercizio delle singole attra-zioni, mentre gli articoli 68 ed 80 TULPS riguardano e l’autorizzazione del parco di divertimento - ovvero del contenitore al cui interno le attrazioni operano - e gli aspetti di sicurezza, demandati al rilascio dell’agibilità dopo il parere della Commis-

Ma come definire i“parchi di divertimento”?Una pronuncia del Ministero dell’interno

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Al riguardo, poiché sull’argomento in que-stione sono pervenuti quesiti di altre Prefet-ture, amministrazioni locali ed associazioni di categoria, che hanno denunciato perdu-ranti e diffuse incertezze interpretative sui punti significativi della disciplina vigente, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccor-so pubblico e della Difesa civile hanno avvia-to d’intesa, ognuno per i profili di rispettiva competenza, un esame approfondito e com-plessivo della problematica, a fine di fornire indicazioni utili alla definizione di un orienta-mento univoco.

Sarà cura di questo Gabinetto riferire pronta-mente in merito agli esiti del citato approfon-dimento, tuttora in corso.Ciò premesso, per quanto concerne la speci-fica questione posta, all’attenzione da code-sta Prefettura, i citati Dipartimenti ritengono che i gruppi di poche attrazioni installate in giardini comunali e in spazi aperti non delimi-tati (con recinzione permanente o anche con transenne e sistemi analoghi) ed accessibili a tutti, con capienza limitata a poche decine di utenti, nonché, senza alcuna organizzazione di servizi comuni, non possano essere ricom-presi nella figura del “parco di divertimento”.

Tali modesti gruppi di attrazioni, dunque, come affermato da codesta Prefettura, con cui i citati Dipartimenti concordano, sono soggetti al regime autorizzatorio previ-sto per le singole attrazioni dello spettaco-lo viaggiante (licenza di cui all’art. 69 TULPS, ora rilasciata a quelle registrate e munite del codice identificativo ai sensi del D.M. 18 mag-gio 2007.

IL VICE CAPO DI GABINETTO VICARIO

la l. 337\1968, installato in spazi privi di recinzione integrale e controllo accessi – che impedisca il libero flusso e deflusso delle persone - non sia soggetto alla licenza di agibilità di cui all’art. 80 TULPS, ed al pa-rere della Commissione di Vigilanza.Quanto a installazioni consistenti in complessi di attrazioni tra le quali siano presenti anche “Gran-di” attrazioni – elemento che caratterizza le mani-festazioni di maggiore richiamo e le attrezzature più complesse – si ritiene che tali complessi siano da as-soggettare alla licenza di agibilità ed al parere della Commissione di Vigilanza. Relativamente alle installazioni di attrazioni, all’a-perto o in locali, in aree dotate di recinzione inte-grale e controllo accessi che impedisca la libera cir-colazione delle persone, esse sono da considerarsi soggette all’art. 80 TULPS ed alle verifiche della Commissione di Vigilanza.”

Agli uffici del Ministero dell’interno sono pervenuti numerosi quesiti sul medesimo tema, riguardo alla corretta individuazio-ne di un “parco di divertimento” rispetto ad installazioni di gruppi di attrazioni. L’orientamento autorevole ed univoco, in quanto proveniente sia dal Gabinetto del Ministro, che dalla D. G. della Polizia Am-ministrativa e Sociale, in un recente pa-rere reso all’amministrazione di un capo-luogo dell’Italia centrale dalla D. G. della Polizia Amministrativa e Sociale, eviden-zia che la nostra interpretazione delle norme non era errata. I complessi di attra-zioni con accesso libero e capienza limita-ta continuano ad essere autorizzati con la licenza di cui all’art. 69 TULPS. (M.C.)

Ministero dell’internoGabinetto del MinistroProt. 17082/114 Gab/Uff. III del 21 agosto 2012

Si fa riferimento al quesito posto da code-sta Prefettura in merito d alcuni profili appli-cativi delle disposizioni di cui all’art. 80 del TULPS, nonché agli artt. 141bis e 142 del relati-vo regolamento di esecuzione, con particola-re riguardo alle verifiche di competenza delle Commissioni di vigilanza sui luoghi di pubbli-co spettacolo sui “parchi di divertimento” co-stituti da piccoli gruppi di attrazioni, allestiti in aree pubbliche il cui accesso è libero e non soggetto da alcun pagamento.

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Parchi di divertimento

di suoi competitori tra i quali, nell’ordine, Groupalia e LetsBonus superano il 1,5milio-ni di contatti. Il meccanismo è semplice: i siti propongono agli iscritti promozioni di beni e servizi con vendita di voucher prepa-gati, trattenendo però una percentuale che varia dal 50% al 35% di quanto incassato. I dati che riportiamo non ci sono stati confer-mati dagli uffici stampa, in quanto “le so-cietà quotate in borsa non amano comuni-care i dati locali”, tuttavia sono desumibili attraverso i contatti con il servizio commer-ciale. Ma conviene utilizzare il meccani-smo dei social deals? Abbiamo notizia di un parco acquatico che nella stagione appena conclusa ha ceduto 2.000 biglietti, vendu-ti da una importante impresa del settore ad 8 euro, dei quali il gestore ha ricevuto la metà, e solo dei coupon presentati alla cas-sa; infatti, in caso di inutilizzo, molti di questi siti si trattengono l’intera somma versata dall’utente. C’è comunque un be-

C’è crisi… e anche gli italia-ni cercano sul web l’offer-ta migliore per cene al ri-storante o sbiancamento di denti. In questa caccia al tesoro i servizi turistici e gli spettacoli sono tra i più ri-chiesti attraverso i motori

di ricerca. A questo mondo variegato si af-facciano da qualche tempo anche i parchi di divertimento ed i luna park. Sono vari i meccanismi attraverso gli utenti possono ricercare coupon e buoni sconto.C’è il mondo del social commerce, quel-lo – per intenderci – nel quale Groupon è le-ader, con oltre 7 milioni di utenti italiani, mentre si arriva ad oltre 15 milioni di iscritti sommando i contatti di un’altra quindicina

Couponing, nuova frontiera del marketing

Maurizio Crisanti

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neficio per il parco che utilizzi questi mec-canismi: questa forma di marketing sfrut-ta la visibilità offerta da un sito con milioni di utenti il cui costo, se si fossero utilizzati canali web a pagamento, come i servizi di Google, sarebbe stato di diverse migliaia di euro. Ne abbiamo già trattato su questa ri-vista (Lo SV n. 3\4 2012): questo strumen-to non sembra garantire che l’utilizzatore si avvarrà nuovamente del servizio offer-to, ma a prezzo intero. Tuttavia in questo, come in altri settori del marketing, non è semplice capire quale sia il canale più effi-cace, e per avere risultati è bene percorrer-li tutti, dalle affissioni, ai volantini, ai me-dia, a tutte le possibilità offerte dal web in termini di SEM (acronimo di search engi-ne marketing, ovvero i servizi a pagamen-to offerti dai motori di ricerca, come Google Adwords) di couponing, di implementazio-ne della presenza sui social network, di rea-lizzazione di specifiche applicazioni per di-spositivi mobili ecc…Ma c’è anche un’altra modalità di far cir-colare i propri buoni sconto: l’extreme couponing, ovvero il marketing attraver-so semplici buoni sconto, e non voucher di gruppo. Quelli – per intenderci – che esisto-no nel commercio da qualche decennio e su quali alcune forme di spettacolo, come il circo, continuano a basare buona parte de-gli incassi. Negli Stati Uniti questa forma di raccolta di buoni promozionali ha dimen-sioni preoccupanti, e si è trasformata in una vera e propria patologia per alcuni aspetti, con il pericolo di generare una distorsione del mercato Alcuni soggetti fanno infatti razzia di buoni nei negozi e supermercati, impedendone una diffusione corretta. Se pensiamo, per fare un caso italiano e rela-tivo al settore dello spettacolo, che abbiamo notizia di biglietti per l’evento “Italia Loves Emilia, a beneficio dei terremotati, vendu-ti in promozione ad 1 euro e ceduti poi sul web ad oltre 150 euro, è facile capire come questa modalità di promozione necessiti di un’attenta individuazione dei canali di-stributivi. Ma perché fare couponing senza utilizzare i siti di social commerce? Innanzi tutto per una differenza sostanziale: men-tre Groupon ed i suoi competitori inviano le promozioni ai propri contatti, nell’extre-me couponing sono le persone a ricercare le promozioni sui motori di ricerca. Dun-que questa formula raggiunge potenziali nuovi utenti, rispetto a quelli presenti nel-le banche dati dei siti di social deals. Il fat-to che ricerchino promozioni li fa ritenere

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Parchi di divertimento

offerto valga in effetti 17 euro, e non più 30, retrocedendo così nel posizionamento del brand; del resto, nessun marchio di abbi-gliamento posizionerebbe il proprio “outlet” accanto al negozio tradizionale.Le attività che rappresentiamo - gestori di attrazioni itineranti, organizzatori di luna park, parchi di divertimento di ogni dimen-sione, parchi avventura, kartodromi, laser-dromi, teatri di burattini ecc. – possono trar-re beneficio da questa forma di distribuzione di buoni sconto: il luna park adotta il mecca-nismo dei buoni da almeno sessant’anni ma affronta, in genere, costi tipografici e di di-stribuzione (in questo senso c’è un’esperien-za interessante, ne parliamo nel box a lato). I parchi di divertimento distribuiscono mi-gliaia di volantini e buoni sconto cartacei nelle località turistiche, alcuni parchi gioco nelle città effettuano promozioni , magari privilegiando le feste per bambini, i parchi avventura gestiscono sconti in alcuni mo-menti della stagione. Per tutte queste tipo-logie di imprese, l’utilizzo di sistemi di cou-poning a basso costo, nei quali appunto è il cliente a ricercare la promozione attraverso il web, può diventare una intelligente modali-tà di promozione della propria struttura.

piuttosto motivati ed interessati al prodot-to o servizio che ricercano. Poi, ovviamen-te, il costo, assolutamente non paragona-bile. Mentre nel social marketing si perde circa la metà dei prezzo di vendita del vou-cher prepagato, nell’extreme couponing si paga solo la presenza del proprio coupon sui siti dedicati, nei quali il buono si scarica – a seconda dei siti - gratuitamente o ad un co-sto di non più di 0,50 euro.Perché ospitare l’offerta su siti esterni anzi-ché sul proprio sito? Perché alcuni siti spe-cializzati hanno ottenuto negli anni un posizionamento su parole chiave quali “pro-mozioni, buoni sconto” ecc. che li fa vede-re sempre nella prima pagina dei risultati di Google, il più utilizzato motore di ricerca; il sito di un parco di divertimenti o di un luna park non riuscirebbe a raggiungere tale risul-tato, se non a pagamento, con costosi servizi SEM.Inoltre c’è da valutare se sia convenien-te presentare forti promozioni direttamente sul proprio sito, perché si va ad incidere sulla percezione del prezzo da parte degli utenti. In altre parole un parco con biglietto ordina-rio a 30 euro, dal cui stesso sito si apprenda di una promozione a 17 euro, può generare nell’utilizzatore la percezione che il servizio

Extreme couponing, l’esperienza del network Happy

Happy è un network di oltre 800 siti, che dal 1996 gestisce portali tematici, e comu-nità commerciali. E’ posizionato ottima-mente su Google, Bing e Yahoo (basta ri-chiedere parole come “Happy”, o “visibilità web” “promozioni divertimento” per verifi-care che su circa 3 milioni di risultati, i siti del network sono sempre in ottime posizio-ni della prima pagina. Un’altra caratteri-stica del progetto Happy.it sono i coupons promozionali personalizzati sia singoli che collettivi denominati “clicca, stampa, e ... divertiti risparmiando” che i navigatori in-ternauti possono stampare gratuitamente dal computer per visitare l’attrazione de-siderata, ottenendo il benefit pubblicato. A questo network si è rivolto un esercente

piemontese, Marco Della Ferrera, per ef-fettuare un esperimento di distribuzione di buoni sconto del luna park sul web. Gli ab-biamo rivolto alcune domande:

Come è nata questa esperienza di couponing sul web?L’esperienza è nata lo scorso Carnevale 2012. Cercando degli orari ,richiestimi da mia cognata, del circo, sono capitato su di un sito promozionale,della città di Torino e lì mi è nata l’idea. Ho proposto la cosa ai colleghi, ed interpellati uno ad uno ,tutti hanno dato la propria adesione. I coupon con i buoni sconto è stato messo online, con ben 5.000 visualizzazioni, e nume-rosissime stampe dei buoni. Non è stato possibile contare i buoni ritiranti, perché nel luna park siamo più di 100 partecipan-ti, ma la maggior parte dei colleghi ha ap-prezzato molto l’iniziativa. Lo stesso espe-rimento è stato fatto a Settimo Torinese e lì ,io con il mio trenino per bambini, in 15 giorni lavoro, ho ritirato ben 120 coupon,

Alcune possibilità, in collaborazione con l’ANESV

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23www.anesv.it

& Mobile ) Commerce con oltre 1,4 milio-ni di iscritti. Glamoo basa il proprio fun-zionamento sul principio della geolocaliz-zazione, che permette di identificare con precisione dove si trova l’utente e di in-viargli offerte e sconti personalizzati sui suoi gusti e sui luoghi di suo interesse.Oltre alla piattaforma web - www.gla-moo.com -, Glamoo può contare anche su un’app, scaricabile gratuitamente da app store, che geolocalizza l’utente e gli con-sente di ricevere direttamente sul proprio smartphone offerte e sconti su prodotti e servizi proposti dagli esercizi commerciali presenti nell’area in cui si trova e gli per-mette di condividere gli acquisti fatti con i propri amici Facebook. Glamoo rappre-senta quindi uno strumento utile tanto per le grandi che per le piccole strutture di divertimento. L’offerta di Glamoo si strut-tura infatti su due tipi di formule:– Glamoo 24 le cui offerte sono caratterizza-te da un forte sconto e da una durata spe-cifica nel tempo. Questa formula rispon-de ad un bisogno esperienziale del cliente che compie l’acquisto (con pagamento an-ticipato) in virtù del forte sconto applicato; si adatta quindi particolarmente bene alle strutture più grandi in grado di sostenere un tipo di scontistica maggiore. – Glamoo 360° le cui offerte sono caratte-rizzate da sconti più bassi il cui incenti-vo all’acquisto risiede nella prossimità ri-spetto all’utente. I coupon sono gratuiti o hanno un costo minimo che va da un euro in su. Questa formula si adatta bene in-vece alle strutture più piccole che possono contare sulla prossimità come leva per sti-molare l’utente all’acquisto.

A differenza di altri siti di couponing o dei più noti gruppi d’acquisto, le condizioni of-ferte a coloro che pubblicizzano le proprie promozioni su Glamoo sono molto compe-titive. Ai Soci ANESV sono riservate condizioni particolari, che i soci possono conoscere scrivendo alla casella [email protected]

che valuto un ottimo risultato, se si pensa che il ritiro dei gratuiti distribuiti, è sta-to di 140.

Pensa che questo sistema offra maggiori prospettive rispetto alla tradizionale distribuzione di buoni nel-le scuole?Sicuramente, tale sistema raggiunge un maggior numero di potenziali clienti. L’importante è informare la clientela ,at-traverso manifesti o altro materiale, come è stato fatto ,con ottimi risultati, dai colle-ghi del Parco di Pavia, del giugno 2012.

Consiglierebbe ad un collega di avvalersi di questo strumento? Sicuramente. Innanzi tutto è un nuovo modo di proporsi, chi li scarica li utilizze-rà certamente, e ne guadagna l’immagi-ne dell’attività, perché si mostra capacità di iniziativa ed aggiornamento professio-nale, e soprattutto è meno dispendioso e molto più redditizio.

Con il portale Happy è stato fatto un accor-do associativo, a condizioni economiche particolarmente interessanti. Si tratta di costi minimi rispetto alla visibilità che si può ottenere, segnalando il link attraver-so le proprie pubblicità tradizionali (ma-nifesti, volantini, inserzioni su giornali locali ecc.) I Soci possono richiedere infor-mazioni alla email [email protected].

Glamoo, una possibilità nell’ambito dei social dealsSeat Paginegialle è in partnership con Glamoo, società di SoLoMo (Social Local

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24 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

Parchi di divertimento

Le previsioni per il 2012 parlando di una crescita pressoché sugli stessi livelli, il che significa che, oggi, avere uno smart phone non è più un lusso o uno sfizio, ma sta diventando un must, e anche se la maggior parte delle app scaricate è rappresentata dai giochi, sta cambiando la mentalità degli utenti che si fa sem-pre più tecnologica. Oggi, anche solo se

si guarda un video o si condivide ma-teriale, ci si aspet-ta comunque sem-pre “quel qualcosa in più”, di più in-terattivo, di più partecipato.

In che modo questo fenomeno può essere

sfruttato dai parchi di-vertimento e da tutte le strutture come giardini zoologici e musei che han-no nel pubblico la propria

risorsa principale, è pre-

Secondo una ricerca condot-ta dall’Osservatorio Mobi-le Internet, Content&Apps, promosso dalla School of Management del Politecni-co di Milano, la diffusione esponenziale di smartpho-

ne e tablet ha fat-to letteralmen-te raddoppiare le app scaricate da-gli utenti nel 2011 (per un valore di 75 milioni di euro) rispetto all’anno pre-cedente, mentre il mo-bile internet, ossia il vo-lume di spesa degli utenti in connettività da cellulari e smartphone è a quota 800 milioni (+52% sul 2011).

Il parco sul cellulareattraverso le apps

di M.Cristina Cesa

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25www.anesv.it

sto detto. Bisogna trovare il modo di com-pletare l’offerta attraverso app, codici QR, download di informazioni aggiuntive. Nei musei la audioguide possono essere sostitu-te da codici QR che scaricano immedia-tamente sullo smartphone del visitato-re tutte le informazioni sull’opera. Ma uno stesso sistema può essere adottato nei piccoli parchi zoologici, che non pos-sono permettersi personale aggiuntivo che dia informazioni sugli animali e il loro habitat. Il vantaggio delle applica-zioni è quello di poter avere le informa-zioni che desideri nel momento stesso in cui le cerchi: nei parchi divertimento, con applicazioni ad hoc, puoi localizza-re te stesso all’interno del parco, ma an-che individuare eventuali amici presen-ti per unirti a loro. Oppure comunicare istantaneamente quello che stai facendo attraverso i social network, che sembra essere una delle attività principali dei giovani. Quello che va tenuto presente è che oggi la gente si aspetta dalla tecno-logia una sempre maggiore interazione e lo smartphone è ormai pane quotidiano non solo come indispensabile strumento anche di lavoro, ma anche come mezzo di divertimento. Ma come individuare le app da progetta-re? Semplice: chiedendo ai propri utenti, iniziando un dialogo con loro, accoglien-done i suggerimenti. Oppure liberare la fantasia, come hanno fatto in America dove, si è già tentato di trasformare in attrazione le possibilità interattive. Al Tate modern Museum, lo scorso marzo, è stato inaugurato il “The Hello Cube” una installazione interattiva digitale in cui il display reagisce ad attività fisiche ed a tweet. In poche parole, l’utente in-teragisce con il cubo che cambierà colore (ad esempio) o manderà effetti speciali, subito seguiti da una foto (una twit-pic) che l’utente può condividere sui social network o salvarsi sul proprio telefono.Ma le applicazioni del futuro potrebbero essere le più disparate: sempre in Ameri-ca, ad esempio, si sta pensando anche ad un rilevatore di cardiofrequenze per ogni utente delle montagne russe, sempre nell’ottica della condivisione, ma che potrebbe diventare anche un utile moni-toraggio della propria salute.Tuttavia… prudenza. Perché se è vero tutto quanto detto sopra, non bisogna mai dimenticare che soprattutto nel caso di parchi divertimento o giardini natu-

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Parchi di divertimento

sarlo nella struttura, si rischia di fare un buco nell’acqua. Bisogna sempre tenere presente le esigenze di un utente “mobi-le” quindi l’imperativo è: razionalizzare i contenuti, la navigazione e la grafica. Se la navigazione non è efficiente e se non si trova subito quello che si cerca, l’utente la abbandona subito.Se invece si decide per sviluppare delle app dedicate, anche in questo caso la pri-ma domanda da porsi è cosa vuole l’uten-te e in che modo l’applicazione può mi-gliorarne l’esperienza.Una volta realizzato, il consiglio che gli esperti americani danno è di renderla fruibile gratuitamente (negli Stati Uni-ti era gratuito il 96% delle app scaricate nel 2011). La monetizzazione va ricerca-ta in un secondo momento e in manie-ra meno diretta: aumentando i clic sulla pagina, direzionando il traffico in deter-minate aree del sito, facendo pubblicità a prodotti e aumentando l’interesse degli sponsor.Questi sono solo piccoli suggerimenti e un primo approccio del nostro settore alle possibilità delle app e della navigazione da cellulare, ma tanto ancora ci sareb-be da dire e da approfondire, tanto che alla prossima fiera IAAPA, si terrà su que-sto tema un seminario che forse vale la pena segnarsi in agenda (15 novembre ore 10.15).

ralistici e zoologici, l’esperienza umana resta comunque l’aspetto principale da salvaguardare. La cosa più triste sareb-be trovarsi di fronte ad un pubblico che all’interno del parco passa il tempo con gli occhi fissi sul display del proprio tele-fono senza guardarsi intorno. La tecno-logia, come sempre, va usata in maniera intelligente, come complemento all’espe-rienza reale e non può e non deve sostitu-irsi mai ad essa, soprattutto in un settore come il nostro. Bisogna trovare il modo di aumentarne l’interesse a la fruizione, ma senza sconfinare nel dannoso rovescio della medaglia. Anche sul discorso costi bisogna essere ra-zionali. Bisogna quindi sapersi muove-re nel modo giusto: dopo aver studiato il mercato come detto sopra e individuato le possibilità che potrebbero realizzarsi, bi-sogna passare alla realizzazione. Proget-tare e offrire app può essere costoso: se da una parte le app sono molto popola-ri è anche vero che esiste una miriade di piattaforme (Apple, Android, Blackberry, Windows) con cui devono poi essere com-patibili. Una alternativa potrebbe essere quel-la di puntare su un sito internet mobile, che offre la possibilità di accesso trami-te un qualsiasi telefono. Ma anche qui at-tenzione: ad adattare semplicemente un sito ad uno schermo piccolo, senza ripen-

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Parchi di divertimento

dizionali (loghi e suonerie, sms informativi in abbona-mento); dall’altro un forte boom della vendita di app scaricate dagli store (+89%) e di contenuti veicolati tra-mite Internet in mobilità con gli smartphone (+200% circa).A guidare la classifica delle 50 applicazioni più redditi-zie sia su App Store che su Google Play sono i giochi, con un peso di oltre il 50%. Sono poche (intorno al 10%) le realtà italiane che riesco-no a entrare nella classifica delle app Top 50 più reddi-tizie, ma tra queste ci sono

anche “giovani sviluppatori indipendenti e start-up - spiega la ricerca - che hanno compreso bene come sfruttare al meglio gli store”. Infatti, secondo un’indagine condotta su quasi 200 sviluppatori italia-ni di app, se è vero che circa la metà ha guadagnato meno di 1.000 euro nell’ulti-mo anno, un 7% ne ha guadagnati più di 50.000. Oltre ai giochi, crescono con tas-si interessanti anche la musica (+39%) e i video (+30%), pur continuando ad avere un peso ancora limitato sul mercato com-plessivo. Relativamente al modello di ri-cavo, su entrambi i negozi virtuali è cre-sciuta in maniera molto significativa la componente di app free con il sistema ‘in-app billing’ (‘prova e acquistà) arriva-ta, ad esempio, a pesare sull’App Store il 49% a maggio 2012 rispetto al 17% di dodici mesi prima. E anche la pubblicità ha re-gistrato una crescita nel 2011 (+50%), rag-giungendo quota 56 milioni di euro, un valore che ci si attende raddoppi nei pros-simi due anni arrivando a pesare quasi il 10% del totale mercato della pubblicità su Internet. Altri dati interessanti, infine, riguardano il comportamento del con-sumatore nei confronti delle app in mo-bilità. Da una indagine condotta in col-laborazione con Doxa, emerge che il 31% degli utenti che usano applicazioni ne ha meno di 5, il 34% tra 6 e 20 e il 35% oltre 21. In particolare, gli utenti Apple hanno mediamente 52 applicazioni contro le 30 degli utenti Android. Gli utilizzatori sono per la maggioranza uomini (60%) e hanno prevalentemente tra i 25 e 44 anni (62%).

Le applicazionipiù interessantiNel mercato delle app domina Apple - l’85% è nelle sue mani - e i giochi guidano la classifica delle 50 applicazioni più red-ditizie.È questa la fotografia del settore Secon-do il report, il mercato a pagamento del-le app in mobilità nel 2011 è stato condi-zionato da due dinamiche contrapposte: da un lato, un calo dei contenuti più tra-

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Parchi di divertimento

quale il gioco è spesso legato ad attività di somministrazione e sala giochi. A seguito della delibera assunta il giorno successi-vo dall’Assemblea dell’ANESV, si è avviato il percorso per la creazione di una sezione di laserdromi all’interno dell’ANESV. Dal 2013 sarà attiva LaserGameItalia, una se-zione che si occuperà specificamente di questa attività.

Per informazioni è possibile scrivere a [email protected]

Da qualche tempo l’Asso-ciazione si è interessata ad una forma di diverti-mento che è da poco stata inserita tra le attività di spettacolo viaggiante: si tratta del laser game, un gioco che si pratica nei la-

serdromi, o arene, presenti in Italia in ol-tre 70 strutture. Dopo aver sviluppato al-cuni contatti con gestori e fornitori delle attrezzature, si è tenuta il 17 ottobre scor-so, nel corso di ENADA una riunione, alla quale hanno partecipato oltre 30 persone, tra rappresentanti dei marchi più noti tra i fornitori di phaser e corpetti, e gestori, provenienti da molte regioni italiane.

Nel corso della riunione sono stati affron-tati alcuni aspetti gestionali, ovvero la possibilità di gestire queste attività come associazioni ovvero con soggetti commer-ciali, nell’ambito dello spettacolo viag-giante. Si è quindi discusso sulla opportu-nità di creare un soggetto associativo che possa rappresentare i soggetti che opera-no in questa tipologia di strutture, nel

II Laser game all’Enada, con l’ANESV

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Parchi acquatici

le parti esterne dello scivolo. Vengono poi indicati dei limiti sulla accellerazione di gravità che può subire una persona, che devono avere un “g” minore o uguale a 4 per meno di 0,1 sec e minore uguale a 2,6 per meno di 0,1 sec. Nel caso in cui lo scivolo sia dotato di una funzione che comporta rischio di diso-rientamento o panico, quale ad esempio una sezione completamente buia e/o co-perta, una doccia o altro, l’utilizzatore deve essere avvertito prima di iniziare la discesa.La parte terminale dello scivolo va pro-gettata in modo da consentire un arrivo sicuro per l’utilizzatore. Può essere rea-

Sezione 7Requisiti di sicurezza

Nella parte della se-zione 7 riguardan-te lo “scivolo vero e proprio” si pren-dono in esame le caratteristiche che deve possedere lo scivolo al fine di

evitare cadute, sia accidentalmente sia intenzionalmente.Si prevede quindi che in nessun momento l’utilizzatore possa raggiungere o toccare

Di Rossana Prola(Professioneacqua.it)

La Norma UNI EN 106902 (2a parte)

In questo articolo continua l’analisi della norma UNI EN 1069-1 che tratta della costruzione degli acquascivoli.

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lizzata in tre modi: una unità di arresto/rallentamento, l’arrivo in una piscina speciale e quello in una piscina norma-le. Se è prevista una zona di arrivo dedi-cata questa può essere realizzata in due modi: una unità di arresto oppure di ral-lentamento. L’unità di arresto può essere utilizzata per tutti i tipi di scivolo, tran-ne il tipo 10, ma DEVE essere utilizzata per gli scivoli che raggiungono una ve-locità maggiore di 10 m/s. L’unità di ral-lentamento puà essere utilizzata per tut-ti i tipi di scivolo, eccetto il tipo 10. Deve essere realizzata in modo da consentire lo spostamento laterale dell’utilizztore, fuori dal percorso di quelli seguenti. Una volta cambiato percorso, l’utilizzatore deve potersi arrestare in sicurezza e deve poter uscire rapidamente.L’area di ammaraggio può essere utiliz-zata per tutti i tipi di scivolo, compreso il 10, sempre che la velocità sia inferio-re a 10 m/s. Se l’ammaraggio avviene in una comune piscina, utilizzata per altri scopi, va prestata la massima attenzione al favorire una uscita rapida e sicura de-gli utilizzatori dello scivolo. Si suggerisce l’utilizzo di un flusso d’acqua forzato per allontanare gli utilizzatori dallo scivolo in modo rapido.Viene dedicato un articolo ai dispositivi utilizzati per lo scivolo, quali ad esempio i gommoni. Oltre alla necessità di essere realizzati in materiale tale da non provo-care danni, da essere facilmente recupe-rabili se persi, di galleggiare se l’amma-raggio è in una piscina, essi devono essere marcati in modo visibile con l’indicazio-ne della posizione specifica del corpo, del peso e dell’altezza per i quali sono pro-gettati; in alternativa tali informazioni devono essere chiaramente riportate nel punto di prelievo del dispositivo.Una apposita indicazione viene fornita per la progettazione delle coperture, dei tubi e dei rialzi, che devono essere realiz-zati seguendo particolari inclinazioni ed altezze.L’argomento successivo è quello che ri-guarda la portata dell’acqua sullo scivolo, che deve essere opportunamente proget-tata, considerando anche l’acqua appor-tata da giochi od effetti particolari.Va infine considerata l’interferenza tra gli utilizzatori, impedendo che si verifi-chi la situazione di diverse velocità di di-scesa, e quella possibile tra utilizzatori ed estranei, che va impedita.

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Parchi acquatici

maraggio, differenza di altezza tra la par-te finale ed il fondo della vasca, profondi-tà dell’acqua.Le portate d’acqua devono esseere le se-guenti:

almeno 3 l/min per il tipo 1.2; almeno 40 l/min per il tipo 2.2; almeno 1500 l/min per i tipi 3,4 e 5; almeno 500 l/min per metro di larghez-

za della corsia, per ogni corsia del tipo 6;

Sezione 8Requisiti di sicurezza supplementari per i tipi da 1 a 10

In questa sezione vengono fornite le sezio-ni per ogni tipologia di scivolo, con le di-mensioni minime e massime e le inclina-zioni, per ogni tipo di scivolo dal’1 al 10.Si definiscono le misure minime e massi-me della sezione trasversale e l’angolazio-ne delle sponde rispetto alla superficie di scivolamento, nonchè le dimensioni e le misure delle diverse zone di ammaraggio, della portata d’acqua e delle zone di rispet-to. Riferire tutte queste disposizioni è pra-ticamente impossibile se non riportando integralmente la norma ed i disegni e le tabelle relativi, cosa assolutamente vieta-ta dal severo copyright a protezione delle norme tecniche UNI.Per le zone di ammaraggio di definisco-no le misure minime e massime rispetto a fondo della piscina, parte finale dell’am-

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avere una altezza minima di 1700 mm;esseere un nuotatore esperto;

avere conoscenze teoriche sui metodi di prova utilizzati e sulla loro valutazione;

avere esperienza pratica su come rag-giungere situazioni di scivolamento estre-me.

Si rimarca la preferenza per un collauda-tore che sia indipendente dal gestore e/o il fabbricante.Sono poi elencati ben diciotto punti che devono esseere esplicitati nel resoconto di prova che il collaudatore deve redigere.

Sezione 10Designazione e marcatura

In questa ultima sezione si prevede che gli acquascivoli debbano essere adeguata-mente designati e marcati.La designazione prevede una sezione de-scrittiva del prodotto e una sezione iden-tificativa composta dal numero del-la norma europea e dall’identificazione del singolo elemento. La marcatura in-vece deve essere realizzata in modo visi-bile e durevole, apposta possibilmente

almeno 300 l/min per metro di larghezza per il tipo 7.La portata d’acqua non è richiesta per i tipi 1.1 e 2.1, mentre per i tipi 8,9 e 10 deve esseere determinata dal fabbricante e ri-portata nel manuale dello scivolo.Per le zone di rispetto vengono fornite indicazioni di massima e le misure rela-tivamente ai tubi, per quanto riguarda le distanze minime tra le parti del corpo dell’utilizzatore e le pareti interne.

Sezione 9Controllo e prove

Il controllo dello scivolo deve essere fat-to da un tecnico indipendente con le ne-cessarie conoscenze tecniche e del funzio-namento ed esperienza nel settore degli acquascivoli. Molti punti della norma prevedono l’esecuzione di una prova prati-ca, che deve essere realizzata da uno o più collaudatori e fa parte della messa in ser-vizio dello scivolo stesso. Il collaudatore deve essere una persona esperta del settore ed, in più, deve:

avere una conformazione fisica normale; avere un peso compreso tra 70 e 110 kg;

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Parchi acquatici

tinguono da quelle italiane per l’aggiunta del suffisso EN, le caratteristiche tecniche vengono descritte con estrema precisione, anche per scoraggiare eventuali problemi legati alla traduzione nelle diverse lingue. Ne deriva che la struttura della norma ap-pare piuttosto complessa e quasi pedante nella minuziosa descrizione dei singoli requisiti da rispettare.Ciò da anche poco margine alla possibilità di adottare situazioni alternative non pre-viste nel testo, con la conseguenza possi-bile che molti acquascivoli già operanti in Italia potrebbero risultare non a norma.

È evidente quanto ciò possa diventare pe-nalizzante in caso di incidente. Ma la nor-ma UNI EN 1069 non finisce qui. O meglio, la prima parte, quella dedicata alle carat-teristiche costruttive degli acquascivoli, termina qui, ma l’analisi continuerà sul prossimo numero con la parte 2 che trat-terà un argomento molto più importante e “pesante” per i gestori e cioè, appunto, le modalità di gestione degli acquascivoli.

all’ingresso degli utilizzatori, e deve ri-portare il nome e/o il logo e l’indirizzo del fabbricante, fornitore, importatore o in-stallatore; la designazione;l’anno di in-stallazione.

La norma si conclude con tre appendici:Appendice A: Aree di ammaraggio (che descrive caratteristiche costruttive con relativi disegni tecnici);Appendice B: Utilizzo di acciaio inossida-bile per gli acquascivoli (con le raccoman-dazioni da seguire nel caso si utilizzi ques-to materiale);Appendice C: Carichi di progettazione de-gli accessi e delle piattaforme (che con-tiene i calcoli ad uso degli strutturisti);Appendice D: Misurazioni della accellera-zione e della velocità (che descrive i meto-di di prova).

Considerazioni

Come tutte le norme UNI che costituis-cono un recepimento europeo, che si dis-

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Eventi

L’Enada conferma se stessa anche quest’anno. Nono-stante l’incertezza che regna sulle probabili modifiche da apportare alle slot machine, nonostante la crisi finan-

ziaria che attanaglia tutti i settori, nono-stante gli immancabili pessimisti che la vorrebbero finita, la fiera organizzata da Sapar è giunta a testa alta alla sua quaran-tesima edizione. A testa alta perché, e questo più di tut-to va sottolineato, dalle porte sono entrati 15.896 visitatori, l’8% in più rispetto allo scorso anno, un numero record degli ulti-mi anni che dimostra che nonostante tut-to l’Enada ha ancora molto da dare. Certo, chi ricorda i primi anni, quella lontanis-sima del 1972 o le edizioni dell’epoca d’o-ro degli Anni Ottanta, ha storto il naso di fronte ad un evento in cui su 3 padiglio-ni (circa 30.000 mq di superficie) ben due erano occupati quasi totalmente da Con-cessionari di rete (solo Lottomatica aveva 13.000 mq) e da servizi complementari. Ma chi è venuto a vistarla sa bene il pano-rama è cambiato e il grande pregio dell’E-

ENADA, sono 40 anni e tanti visitatori

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ne e modelli che in Giappone o in America spopolano e che da noi, invece, faticano proprio ad arrivare fisicamente. Infine, chi produce o distribuisce calciobalilla e apparecchi per il vending non si lamenta e porta a casa i propri contatti e i propri ordini. Numericamente parlando mancano, mol-to più che nelle passate edizioni, i “nostri” espositori, quelli delle giostrine e dei kid-die rides, dei gonfiabili e dei playground (unica eccezione Play Casoria). E a noi, che solo una settimana prima abbiamo vi-sitato la EAS di Berlino, viene da fare una considerazione. All’Enada, sia nell’edizio-ne romana che in quella riminese (di soli-to comunque prediletta per via dell’immi-nente stagione estiva) i nostri produttori scarseggiano in presenza, mentre abbon-dano alle fiere dei parchi. L’ultima EAS è stata un successo, espositori e visitato-

nada e dei suoi organizzatori è stato quel-lo di adattarla ai tanti cambiamenti che il settore ha vissuto.Parlando con gli espositori grandi sorpre-se non se ne hanno: i produttori di slot machine sono in attesa di conoscere gli eventuali sviluppi del decreto che appor-terà una modifica radicale, a livello tecni-co, di tutti gli apparecchi attualmente in-stallati. Va da sé, quindi, che attualmente ci sia poco da proporre poco da comprare. Ma è un fuoco sotto la cenere, non appena le nebbie dell’incertezza si saranno dira-date, è certo che i produttori daranno fon-do alla loro inventiva e i prodotti nuovi ar-riveranno. Il settore del gioco di puro amusement, quello che discende dai videogiochi a get-tone degli anni Ottanta ha, di contro, al-tri problemi: burocrazie farraginose e tempi lunghissimi per importare macchi-

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Eventi

E questo deve far riflettere e ricordare che il settore del gioco in Italia sta diventando quasi totale appannaggio del gioco a vin-cita, che sia con le slot o con altri giochi statali, non è certo perchè il settore pro-duttivo italiano del divertimento pure non sia ben vivo e vegeto. Lo è eccome, solo rivolto ormai altrove. E questo, sotto una chiave di lettura di-versa, è emerso anche dal Convegno che la Sapar ha organizzato giovedì 18, sem-pre nell’ambito di Enada, dove si è parla-to di ludopatia. L’associazione dei gestori e produttori di slot ha fortemente voluto questo appuntamento per approfondire la tematica da un punto di vista dei numeri (quanti ludopatici ci sono effettivamente in Italia?) ma anche per far emergere che, nonostante la feroce campagna stam-pa contraria alle slot machine, non sono questi apparecchi la prima scelta dei gio-catori problematici. Prima delle slot ven-gono Gratta e Vinci, Scommesse sportive, SuperEnalotto e altri. Un dato “triste” se si pensa a quanto di sano e positivo, inve-ce, il settore del divertimento avrebbe da dare e che, purtroppo, non viene aiutato a crescere dalle scelte dei vari Governi e del-la politica in genere. Di conseguenza, i nostri produttori si ri-volgono all’estero – con grandi soddi-

ri contenti e, soprattutto, meravigliati di trovare tanti italiani dall’una e dall’altra parte. Ora, se non è una novità che i no-stri produttori lavorano molto all’estero, di fronte ad una Enada come questa lascia l’amaro in bocca vedere che in Italia non si riesca a far decollare il mercato del di-vertimento accanto a quello a vincita. È come trovarsi di fronte a due dimensio-ni parallele di uno stesso fenomeno dove il risultato è che l’Enada è la fiera per l’I-talia, mentre la EAS è la fiera dell’Italia.

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rivolta all’estero e una dedicata al merca-to di casa propria. E viene da chiedersi: cosa significa? Qual è la chiave di lettura di questo dato di fatto? Al momento for-se non abbiamo la risposta, ma riteniamo sia qualcosa su cui bisognerebbe riflet-tere e non solo sulle pagine di una rivi-sta, né a livello di organizzatori di fiere. Il tema andrebbe approfondito ai livelli più alti della politica, delle associazioni di industriali che dovrebbero andare a fon-do per trovare la chiave di volta che possa davvero cambiare il destino di un settore.

sfazioni, peraltro – a tutto discapito del made in Italy e a vantaggio della produ-zione asiatica. Senza contare che, quan-do nel 2010 la EAS e l’ENADA si sono svol-te in contemporanea alla Fiera di Roma, il beneficio lo hanno sentito tutto, soprat-tutto chi ne aveva più bisogno come, per l’appunto, i produttori di giochi e mecca-nici che continuano ad esporre all’Enada in numero sempre minore.In poche parole possiamo dire di aver vi-sto, nell’arco di 15 giorni, due Italie: una produttiva, creativa, di successo, un’altra un po’ più spenta che pur mantenendo-si a galla potrebbe raccogliere di più. Una

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Eventi

Una fiera inaspettata. Que-sto il commento di molti italiani, abbastanza nu-merosi tra gli oltre 8.000 visitatori che hanno rag-giunto la il centro con-gressi di Berlino per Euro Attractions Show 2012,

dal 9 all’11 ottobre. Inaspettata – questa bella rassegna - in quanto la difficile si-tuazione economica europea ed il mercato nazionale in grande contrazione non fa-cevano attendere un evento così ampio e partecipato. Negli oltre 9.000 mq di espo-sizione, un record per la manifestazione, hanno esposto circa 370 imprese. Vera-mente un bel colpo d’occhio, anche se ci si

Berlin EASUna fiera inaspettata

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che da quattro anni non ha clienti nel no-stro Paese. Una situazione molto grave, che da una parte induce a provare ammi-razione per imprenditori che, a differen-za di quanto avvenuto in altri compar-ti della meccanica, non lasciano l’Italia e sopportano i maggiori costi energetici d’Europa e i problemi del lavoro. Per la prima volta Dall’altra è la preoccu-pante rappresentazione di un Paese nel quale, con rare eccezioni, le imprese evi-tano di investire. A Berlino abbiamo vi-sto stand molto frequentati, molti con-tatti e una generale soddisfazione degli espositori, sia pure con la consapevolez-za che il contesto generale impone capa-cità di innovazione, per distinguersi sul mercato, ed attenzione ai mercati emer-genti. Tra le cose che hanno colpito l’at-tenzione, una buona presenza di costrut-tori di attrezzature per parchi avventura, pareti di arrampicata e teleferiche su car-rello, a dimostrazione che l’Europa consi-dera questi divertimenti del tutto assimi-labili alle attrazioni.Nel corso della manifestazione è stato an-nunciato che Euro Attractions Show 2013 si terrà dal 18 al 20 settembre a Parigi, al Porte de Versailles Convention Center.

è abituati a rassegne nelle quali giganto-grafie e dépliant hanno sostituito la espo-sizione dei prodotti.Molto seguito anche il ciclo di semina-ri organizzati da IAAPA Europe, con oltre 1.200 partecipanti. Girando tra gli stand abbiamo notato la presenza dei più gran-di player europei, ai quali si accompagna-vano imprese meno note, ma altamente specializzate. Tra i tanti espositori, deci-ne di aziende italiane. Abbiamo dialogato con tutti i titolari, commentato le oppor-tunità di un mercato che ha un trend po-sitivo per gli ordini dall’estero, e trascu-rabile per il mercato italiano. La titolare di una impresa emiliana ci ha dichiarato

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Parchi avventura

un incontro tra associati. Alla presenza di rappresentanti di 25 strutture, Franco Di Carlo ha presentato i dati emersi dall’ela-borazione dei questionari, inviati a tutte le strutture italiane. L’elemento di mag-giore evidenza è dato dalla differenza tra il numero dei percorsi dell’anno di aper-tura e di quelli operanti nel 2012. Negli ol-tre venti questionari pervenuti è evidente lo sviluppo degli impianti, caratterizza-ti anche dalla recente installazione di un numero rilevante di teleferiche. Anche il dato sulla lunghezza delle zip-line è signi-ficativo, confermando la tendenza a dota-re il parco di questo tipo di installazioni, realizzate in genere alla fine dei percor-si. Nel corso della riunione sono stati va-lutati, tra l’altro, gli aspetti assicurativi e quelli derivanti dagli obblighi connes-si alla certificazione delle strutture. Tra i progetti presentati da Franco Di Carlo quello di una revisione del sito internet, dell’inserimento del calendario dei cor-si di formazione sul web, della possibilità di realizzare un “open day” a livello nazio-nale, per far conoscere l’attività. Si è par-lato inoltre della cartellonistica strada-le uniformata e della possibilità di avere una consulenza legale gratuita. In serata

A Bergamo, nel corso di una fiera sugli sport di monta-gna, Parchi Avventura Italia-ni ha organizzato un meeting dell’intero settore, preceduto da un’assemblea di soci. Un

evento su due giorni, il 13 e 14 ottobre, che ha premesso di approfondire tematiche professionali ed instaurare relazioni tra gestori, produttori e fornitori. Ne raccon-tiamo alcuni aspetti:

L’Assemblea dei Soci

Da anni la nostra organizzazione realiz-za eventi nei quali viene coinvolto l’intero settore, ma era sentita ormai l’esigenza di

Ancora meeting per i parchi avventura italiani e assemblea dei Soci

di Maurizio Crisanti

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di gestione - sono state presentate impor-tanti novità. Sono state quindi rivolte do-mande, alle quali Bonnardot ha risposto con particolare competenza. La seconda parte del meeting è stata impe-gnata dal tema della manutenzione delle alberature. Questo argomento non era mai stato trattato nelle precedenti riunio-ni, ma è diventato di particolare interes-se, in quanto una parte delle strutture ita-liane opera da alcuni anni, ed è necessario

si è svolto un momento conviviale, al qua-le hanno preso parte numerosi associati. Una occasione, quella di Bergamo, nella quale è stato possibile condividere espe-rienze e fare conoscenza con persone con-tattate solo telefonicamente o con email. Erano presenti Soci provenienti da 14 re-gioni italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia.

La fiera

Alta Quota è una rassegna riservata ad un mercato di consumatori, e l’ingres-so gratuito ha coinvolto l’intera città. La presenza di gestori e costruttori di parchi avventura ha consentito di creare un’e-sposizione di prodotti specificamente de-stinati a questo mercato professionale. CAMP, Bornak, Indiana Park, Singpark e Cambium, hanno presentato prodotti che hanno suscitato l’interesse di tutti. Tra le tante cose esposte, due tipologie di mo-schettoni intelligenti, un innovativo pro-dotto per linee di vita continua, alcune carrucole per il recupero o l’evacuazione dei percorsi, e caschi e imbragature pro-gettati per lo specifico utilizzo nei parchi. Belle anche le case e le tende sospese su-gli alberi.

Il Meeting

Per la quarta volta Parchi Avventura Ita-liani ha organizzato un meeting di setto-re. I temi scelti per la prima sessione sono state le ispezioni e le modifiche alla nor-ma En 15567, elaborate dal gruppo di lavo-ro internazionale al quale partecipa anche un rappresentante della nostra associa-zione. Francois Bonnardot, esponente di Vertic Alps, organismo francese che ha certificato centinaia di strutture in tutto il mondo, ha svolto un’interessante rela-zione sulla norma europea, soffermando-si su alcuni aspetti tecnici, quali il fatto-re di caduta. Nonostante alcune difficoltà nella traduzione dell’intervento, piutto-sto tecnico, la presentazione elaborata dal relatore è stata molto interessante. L’in-tervento si è concluso con la presentazione di alcune modifiche approvate dal Gruppo di lavoro, che saranno ufficialmente rese note tra qualche mese, relative alla “su-pervisione”, ovvero alla parte della norma che individua i livelli di vigilanza sugli utilizzatori, svolti dagli ispettori del parco sono tenuti a svolgere. Su questo tema – che ha un impatto diretto anche sui costi

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48 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

Parchi avventura

dell’inaugurazione, che nel corso delle ve-rifiche annuali, effettuate da un organi-smo di ispezione appartenente ad una del-le tre categorie di soggetti abilitati (A, B o C). Alcuni aspetti dell’intervento han-no suscitato un dibattito tra i presenti, in quanto le previsioni della norma su que-sto tema vengono da alcuni interpretate riguardo alle competenze dell’organismo e non alla presenza di un professionista in arboricoltura. Su questi temi l’asso-ciazione farà un approfondimento. Luigi Sani, agronomo ed esponente della Socie-tà Italiana di Arboricoltura ha quindi pre-sentato una relazione mostrando esempi di esami strumentali, da effettuare sul-le piante nelle quali si rilevi la necessità di un approfondimento sullo stato di sa-lute. Il tema della compattazione dei suo-li dei parchi avventura, e le conseguenze sulle radici, ha interessato molto i pre-senti, che hanno chiesto indicazioni sulle tecniche di intervento per limitare i dan-ni arrecati da questo inevitabile fenome-no sulle piante. Oltre quaranta gestori e costruttori di percorsi hanno partecipato al meeting, che la necessità di organizzar-lo di domenica – nel corso di una anomalo periodo di grande caldo, ha probabilmen-te condizionato al partecipazione di alcu-ni: se ne terrà conto per le prossime edi-zioni (M.C.)

valutare lo stato degli alberi, sottoposti da tempo alle sollecitazioni delle piattafor-me e dei cavi. Emiliano Vespasiani, agro-nomo e consigliere dell’associazione, ha illustrato gli aspetti della norma europea che prevedono le verifiche sulle alberatu-re e l’intervento di professionisti del ver-de, evidenziando che la norma coinvolge queste figure sia all’atto della ispezione

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Fuoricampo

Una giostra a cavalli Dentzel del 1921. Il National

Carousel DayIl 25 luglio negli Stati Unitisi è celebrato le giostre a cavalli

sto per celebrare il 25 luglio 1871, giorno in cui Willhelm Schneider di Davenport, in Iowa, ottenne il primo brevetto per una giostra. Ovviamente quella brevettata da Schnei-der non è la prima in assoluto tra le gio-stre, la cui origine risale addirittura all’ Impero bizantino, intorno al 1100 d. C. Allora però non era un divertimento da bambini, bensì un gioco militare: una sorta di allenamento nel quale si metteva alla prova l’abilità dei cavalieri che, giran-

Cento quarantuno anni fa Willhelm Schneider ottie-ne il primo brevetto per una giostra e il carosello diven-ta una mania degli ameri-cani. Negli Stati Uniti è ad-dirittura conosciuta come la Giornata nazionale del-

la giostra (National Carousel Day), e tut-ti, grandi e piccini, cercano una fiera o una festa in piazza dove trovare un caval-lino laccato su cui fare un giro. Tutto que-

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nel Lancashire (Inghilterra), nel 1861. Tuttavia fu solo con lo sbarco in Ameri-ca che i cavallucci di legno conobbero un vero successo, e gran parte del merito va a Gustav Dentzel. Figlio del famoso giostra-io Michael Dentzel, spedito dal padre ne-gli States, Gustav aprì, verso la metà degli anni ‘60 dell’800, una giostra nel quartie-re di Germantown a Philadelphia per met-tere alla prova il mercato statunitense. La risposta del pubblico fu tale che da allora la sua famiglia non ha mai smesso di rea-lizzare giostre, trasformandosi in un vero e proprio impero. È in quel periodo che le giostre comin-ciarono a spuntare come funghi nelle fie-re degli Stati Uniti, dalla Pennsylvania al New Jersey, dalla California all’ Iowa. Qui entrò in gioco Schneider che, grazie al suo brevetto, riuscì a renderle ancora più re-munerative e divertenti: inventò un siste-ma in grado di supportare due cerchi con-centrici di cavallucci di legno, su due piani diversi. Lo stesso modello venne usato an-che per la prima giostra di Coney Island, il primo Luna Park del mondo, e anche per tutte quelle che seguirono. Che sono sta-te molte: per lo meno 7000 nei soli Stati Uniti, di cui oggi però ne restano solo 200 funzionanti.

Caterina Visco (wired.it)

do in cerchio, si lanciavano a vicenda fra-gili palle di creta piene di profumo. Una specie di gavettone odoroso che andava a colpire il cavaliere meno abile, quello in-capace di agguantare la palla al volo. Anche nelle cronache dei crociati di ri-torno dalla Guerra Santa trovano spazio i racconti di caroselli tra soldati saraceni a cavallo; e nel medioevo gli spettacoli mili-tari erano molto diffusi anche in Europa, dalla Bulgaria alla Spagna, all’ Italia. Nel-la Firenze dei Medici, poi, intere giornate erano dedicate a sfide e tornei di vario ge-nere. E anche se il termine giostra, riferi-to a quel tempo, viene usato soprattutto per descrivere gli scontri tra due cavalieri - che cavalcando lancia in resta l’uno con-tro l’altro cercano di disarcionarsi a vicen-da - non bisogna farsi ingannare. Tra le varie sfide previste in queste gior-nate vi era, infatti, anche quella nella quale i cavalieri dovevano infilare con la propria lancia un anello posto su un ca-vallo di legno. Questo era sospeso in aria, sorretto da un’asta incastonata su un per-no, dal quale si dipartivano, come tan-ti raggi, altre aste con altrettanti cavalli. La rotazione del perno (opera di uomini o muli) faceva girare gli animali, rendendo più difficile il compito dei cavalieri, e più divertente lo spettacolo per chi accorreva ad assistere. Sono stati poi i francesi a trasformare le giostre in un divertimento alla portata di tutti, tanto che Lui-gi XIV dedicò a questa attrazione una piaz-za, nel 1662: Place du Carrousel a Parigi. Le giostre francesi erano praticamente uguali a quelle che conoscia-mo tutti: piattaforme rotanti sulle quali ca-vallucci di legno era-no montati da bambi-ni (e spesso anche da adulti) a suon di musi-ca. Dopo la Rivoluzio-ne Industriale e l’addio alla propulsione uma-na o animale, le gio-stre conquistarono an-che la Gran Bretagna: il primo carosello a va-pore di cui si ha trac-cia è stato costruita da Thomas Hurst a Bolton

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Fuoricampo

quali raccontano gli anni della prima con-fidenza con le famiglie di complessi cir-censi di grande dimensione, ma anche con circhi gestiti da una sola famiglia. La cosa che colpisce dalla lettura dei primi capitoli è la capacità dell’autore di far am-mirare il mondo del circo e del luna park da dietro le quinte, dall’interno delle abi-tazioni mobili, i suoni, i colori, il sapore della cucina familiare, la vita vissuta da famiglie che – come tutte le altre – vivono le loro gioie, i momenti difficili, gli even-ti importanti che ne segnano la storia. L’o-pera consente di entrare in punta di pie-di, con discrezione e rispetto, secondo lo stile di don Luciano – tra le famiglie, nel-la quotidianità della vita itinerante, at-traverso la lettura di episodi gustosi, che raccontano della creazione di Pompelmo, un clown impersonato dall’autore, che si è esibito spesso sulla pista, riscuotendo il successo che merita: un modo sicuramen-te eccellente per entrare in relazione con questo microcosmo, nel quale il momen-to dello spettacolo è l’evento della giorna-ta. Sono tanti gli aneddoti raccontati nel volume, tra gabbie di leoni, matrimoni complicati, spettacolo in pista o lavoro al tiro a segno. Tutti raccontano il deside-rio dell’autore di farsi uno con il mondo del viaggio ed entrare in relazione con le persone che ne fanno parte, condivi-dendone la vita, il cammino interiore, la loro per-sonale bellezza. Re-lazione con la gente e la comunità ecclesia-le, che don Luciano analizza nella verità della sua esperien-za, ove si incontrano comunità locali aper-

Pompelmo, il circo e don Luciano: un libro che contiene il racconto di una vita, quella di Lu-ciano Cantini, sacerdo-te e pastore tra la gente di circhi e luna park. Il libro, di piacevole lettu-

ra, è organizzato in capitoli, i primi dei

Pompelmo, il circo e don Luciano Gente del viaggio, gente di Dio

di Maurizio Crisanti

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della capacità di entrare in relazione con la gente del viaggio, in un rapporto pri-ma simpatico ma superficiale, dovuto al vivere sempre in luoghi diversi, poi più intenso ed affettuoso. Il racconto di ol-tre trent’anni di esperienze nel mondo dello spettacolo itinerante consente di ri-percorrere con l’autore le difficoltà nelle comunicazioni, superate dall’arrivo del telefono cellulare, nella scolarizzazione dei ragazzi, alle prese con decine di spo-stamenti, nella predisposizione dei docu-menti per il matrimonio. Il libro non è solo una cronaca di esperien-ze, perché in alcuni capitoli l’autore ha voluto tracciare, con abile penna, alcuni aspetti del vivere nello spettacolo itine-rante, in genere poco conosciuti dai “gag-gi”, ovvero da chi non proviene da questo settore: il rapporto con la scuola, il fre-quentare la messa e la catechesi, la vita in carovana, il rapporto con gli animali. Capitoli che rappresentano piccole mono-grafie sul vivere itinerante che incuriosi-ranno certamente il lettore, perché offro-no una rara fotografia di un mondo che, nelle parole dell’autore :”sembra lontano dal nostro tempo ipertecnologico e ci riporta a stili di vita e a forme di ricreazione innocenti, schiette, che disarmano per il messaggio di candore, di freschezza che sanno ancora trasmettere: un rito di liberazio-ne collettiva dalle tensioni, dalle frustrazioni e dalle angosce profonde dell’essere e da quelle accumulate nel tran tran quotidiano. Il circo e il luna park rap-presenta un’espressione di costume e di civiltà lega-ta a un quadro sociale e intellettuale e a un modo di vita che appaiono sempre meno in sintonia con la nostra mentalità e con un tempo, come quello at-tuale, dominato da tante altre forme alternative di

divertimento, e proprio per questo assumono una rilevanza culturale ancora maggiore.”

Il libro è ordinabile nelle comuni li-brerie o su quelle online, tra le quali Amazon e IBS Bookshop.

te all’accoglienza di questa gente in movi-mento, ma anche situazioni nelle quali il pregiudizio e la disabitudine ad uscire dal sagrato impediscono una vera comunio-ne. Il libro presenta anche esperienze di consacrati e laici vicini alla gente del viag-gio, storie belle di persone che hanno teso la mano alle famiglie, facendo espe-rienza dell’accoglienza e

Chi è Luciano CantiniNato a Livorno nel 1948 è stato parroco per trent’anni in due parrocchie della diocesi. Segue la pastorale del mondo circense dal 1978. E’ stato direttore dell’ufficio nazio-nale per la pastorale dei fieranti e circen-si della Fondazione Migrantes (CEI), ha di-retto Il Cammino, rivista di pastorale del settore. Rientrato in diocesi, attualmente è direttore diocesano Migrantes e cappel-lano dell’Apostolato del mare.

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Fuoricampo

Adriano Ferraiolo, uno dei Soci ANESV sezione Cam-pania e Calabria può es-sere ritenuto un eccellen-za nel settore del Teatro dei Burattini, la sua ope-ra non solo rallegra i cuori degli spettatori composti

da un pubblico di Bambini, Giovani Adul-ti ed Anziani , in giro per l’Italia, ma sta diventando un’]opera di cultura scolastica con rappresentazioni in molti istituti Ita-liani. L’ANESV ha saputo dare ed avere fi-ducia in questo settore e che Il Sig. Adriano Ferraiolo sia oggi uno dei più rappresenta-tivi operatori del Teatro di Burattini.

ADRIANO FERRAJOLONasce a Caserta il 13 maggio 1944, da France-sco e Maria Compagnucci. Nel 1969 si sposa con Carla Amoroso, dalla quale ha due figli Fabio e Simone. Proviene da un’antica tra-dizione burattinaia, risalente agli inizi del novecento, quando il nonno, Pasquale Fer-rajolo, attore-autore napoletano, nel 1904 partecipa al festival di Napoli e al famoso Carnevale di Caserta, riscuotendo grande successo con i suoi burattini. Afama si este-se in tutta l’Italia meridionale e all’espo-sizione etnografica di Roma del 1911, ebbe l’onore di avere tra il pubblico la Regina Margherita con i nipotini. Il figlio France-sco, continua a portare avanti la tradizione artistica dei burattini, fino allo scoppio del-la seconda guerra mondiale, durante la qua-le non si potevano effettuare spettacoli in piazza. Finita la guerra, la famiglia Ferra-jolo, riprese a girare l’Italia allietando con i suoi spettacoli, i difficili anni del dopoguer-ra. Nel 1949, Francesco, con i suoi figli: Pa-squale, Vittorio ed il giovanissimo Adriano, formarono tre Compagnie denominate “I Fratelli Ferrajolo” rimanendo legati nei pro-getti e nell’organizzazione, ma dividendosi le piazze d’Italia.I giovani fratelli Ferrajolo hanno continuato a mietere successi ovunque. Attualmente, la tradizione viene continuata da Adriano e dai suoi figli Fabio e Simone. Numerosi per-

sonaggi appartenenti al mondo della politi-ca, della cultura e dello spettacolo, hanno assistito alle rappresentazioni teatrali dei burattini, in particolare quella nel 1973 del Presidente della Repubblica Giovanni Leone e l’anno successivo dal Ministro On.le Giu-lio Andreotti.Il principale personaggio dei teatro di Adria-no Ferrajolo è rappresentato da Pulcinella. Lo spettacolo itinerante del teatro dei burat-tini è non solo per i più piccoli ma anche per i grandi un appuntamento immancabile nel-le maggiori piazze d’Italia. In particolare, bisogna porre in rilievo le rappresentazioni che vengono effettuate nelle scuole. Nasce, così, un vero e proprio “progetto scuola” che oltre alla rappresentazione teatrale, prevede di illustrare agli alunni le diverse tecniche per la messa in scena dei burattini ed offren-do la possibilità di fare domande agli artisti. Numerose sono state le attestazioni di stima ricevute da Adriano, in particolare quella del Presidente della Camera di Commercio di Salerno, del Sindaco di Battipaglia, Leri-ci, e di Crotone, di Dirigenti d’istituti scola-stici. Adriano e stato insignito della cittadi-nanza onoraria dai Comuni di Battipaglia, Crotone e Calvanico.

Incontriamo la famiglia Ferrajolo

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sere installati soltanto ”previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, op-pure, in mancanza di queste con la com-missione interna”. La sentenza impugna-ta dinanzi alla Corte è risultata censurabile “per non avere interpretato correttamente la norma sotto il profilo oggettivo ed analo-ga censura può essere mossa anche sotto il profilo psichico”: i lavoratori erano consa-pevoli della presenza delle telecamere e tale consapevolezza è stata provata non solo dal documento da loro sottoscritto, ed anche dal fatto che nei locali aziendali erano sta-ti affissi dei cartelli che segnalavano la pre-senza del sistema di video sorveglianza.” Dunque per i magistrati è lecito sorveglia-re aree dove operano collaboratori, previo consenso scritto degli stessi, anche senza acquisire quello dei sindacati che li rappre-sentano.

Nelle imprese che rappre-sentiamo, soprattutto se si tratta di installazioni fisse, sono presenti siste-mi di telecamere, utiliz-zate per videosorveglian-za notturna, oltre che per monitorare aree e com-

portamenti. Lo Statuto dei lavoratori vieta in astratto la sorveglianza dei dipendenti con apparecchiature per controllo a distan-za. È quindi particolarmente significativa una recente sentenza. La Corte di Cassazio-ne (sent. n. 22611 dell’ 11 giugno 2012) , ha infatti assolto per insussistenza del fatto la legale rappresentante di un’azienda pisa-na che era stata giudicata responsabile, in grado di merito, della violazione dell’arti-colo 4 L.300/1970 (c.d. Statuto dei lavorato-ri). L’imprenditrice, infatti, aveva fatto in-stallare nella propria sede di lavoro, previa sottoscrizione di un’autorizzazione, quat-tro telecamere volte a realizzare la videosor-veglianza aziendale, due delle quali inqua-dravano direttamente alcune postazioni di lavoro fisse occupate dai dipendenti. Sul punto, occorre ricordare che l’art. 4, nel secondo comma, precisa che impianti di controllo in ambito lavorativo possono es-

Per la Cassazione non occorre il previo accordo con le RSU, ma è sufficiente la sola firma del lavoratore.

Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti

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Approfondimenti

mento finalizzato all’attività di impresa può chiedere alla banca di garantire l’o-perazione con la garanzia pubblica. L’at-tivazione di questa garanzia è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolven-za dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventua-le esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato. In alternativa, l’impresa può attivare la cosiddetta “Con-trogaranzia” rivolgendosi ad un Consor-zio fidi o ad altro fondo di garanzia che provvederà ad inviare la domanda di con-

Abbiamo dato noti-zia sullo scorso nu-mero di questa rivi-sta dell’importante risultato ottenu-to dall’AGIS lo scor-so Agosto a benefi-cio delle imprese di

tutti i settori dello spettacolo, tra le quali quelle di “spettacolo viag-giante” e parchi di divertimento. Che abbiano meno di 10 dipenden-ti, dunque Micro imprese – o meno di 250 persone, ovvero Medie im-prese, la maggior parte delle azien-de del settore può finalmente avva-lersi del Fondo centrale di garanzia, gestito dal Ministero per lo svilup-po economico, e recentemente rifi-nanziato. La garanzia opera sui fi-nanziamenti concessi dagli istituti bancari, evitando agli imprenditori di dover prestare garanzie aggiun-tive. Nella scheda che pubblichia-mo, a cura della Direzione genera-le per l’incentivazione delle attività imprenditoriali del MISE, sono rias-sunte le procedure che consentono l’accesso alle garanzie.

Cos’è la garanzia pubblica e cosa fare per ottenerlaIl Fondo Centrale di Garanzia sostiene lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese Italiane concedendo una garanzia pub-blica a fronte di finanziamenti conces-si dalle Banche, anche per investimenti all’estero.L’impresa che necessiti di un finanzia-

L’accesso al Fondo di Garanzia per le imprese del settore

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Acquisiti i dati richiesti la banca predi-spone la domanda di ammissione alla ga-ranzia su appositi modelli disponibili sul sito dedicato al Fondo di Garanzia, inse-rendo i dati degli ultimi due bilanci ap-provati o della dichiarazione fiscale e una situazione contabile aggiornata

La banca invia la domanda al Gestore del Fondo tramite fax o via web utilizzan-do una piattaforma informatica apposita-mente creata per la presentazione on line delle domande di garanzia e disponibile sul sito.

La Banca può inoltrare la richiesta di ammissione a garanzia entro i termini previsti

Alla domanda di ammissione viene as-segnato un numero di posizione, nel ri-spetto dell’ordine cronologico di presen-tazione. Con l’invio telematico è possibile avere immediatamente la comunicazione della ricezione della domanda con data, numero di protocollo e il nominativo del responsabile del procedimento.

La fase successiva all’invio della domanda1. In tempi rapidi il Gestore esamina la ri-chiesta e procede alla verifica della sussi-stenza dei requisiti previsti dalla norma-tiva vigente. Il Gestore può richiedere alla banca eventuali informazioni integrative ritenute necessarie per il completamento dell’esame. Nella maggior parte dei casi, si tratta di integrazioni documentali uti-li per supportare eventuali richieste di ap-profondimenti da parte del Comitato.2. Conclusa l’istruttoria, il Gestore sot-topone l’operazione all’approvazione del Comitato e comunica via fax al soggetto richiedente (la Banca) ed all’impresa be-neficiaria la delibera del Comitato (con-cessione o rigetto della garanzia), indican-do l’importo del finanziamento garantito ed anche la relativa intensità agevolativa – ESL – che l’impresa dovrà dichiarare in occasione di successive richieste di agevo-lazioni pubbliche anche per il calcolo del de minimis. 3. Nel caso di domande di controgaranzia tutte le comunicazioni saranno inviate al Confidi richiedente 4. Una volta ottenuto l’esito positivo del Comitato del Fondo centrale di Garanzia, il finanziamento è assistito dalla garanzia pubblica

trogaranzia al Fondo.Rivolgendosi al Fondo centrale di Garan-zia l’impresa quindi non ha un contri-buto in denaro ma ha la concreta possi-bilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) su-gli importi garantiti dal Fondo, che in-terviene, secondo i casi, fino al 50, al 60, al 70 o all’80% del finanziamento richie-sto, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro o, nel solo caso delle Riserve PON e POI, di 2,5 milioni di euro. Il Fondo cen-trale di garanzia non interviene nel rap-porto Banca/Impresa e quindi tassi di in-teresse, condizioni di rimborso, eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla par-te non coperta dal Fondo ecc., sono stabi-liti attraverso la libera contrattazione tra banche e imprese. La normativa relativa all’intervento del Fondo non detta, infat-ti, alcuna indicazione in proposito.Anche Le operazioni di leasing rientrano tra le operazioni di finanziamento e per-tanto possono accedere alla garanzia del Fondo.

Cosa fare per richiedere la garanziaL’accesso alla garanzia è semplice. I passi da compiere sono:

L’impresa deve contattare la banca e ri-chiedere che sul finanziamento sia acqui-sita la garanzia del Fondo in luogo di altre garanzie, oppure, in alternativa, l’impre-sa si può rivolgere a un Confidi che garan-tisce l’operazione e che potrà a sua volta rivolgersi al Fondo di Garanzia per ottene-re la controgaranzia.

Ricevuta la richiesta di finanziamento, la banca svolge la propria istruttoria per la concessione dell’importo richiesto

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Approfondimenti

na comunitaria in vigore. Sono ammissi-bili le Pmi appartenenti a qualsiasi settore ad eccezione, ad oggi, dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, dell’industria automobilistica, della costruzione nava-le, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera e della siderurgia (i cosiddetti settori “sensibili” esclusi dall’Unione Eu-ropea). Da un punto di vista territoriale possono accedere alla garanzia le Pmi si-tuate sul territorio nazionale. Le imprese che hanno sede legale o unità locale in To-scana e Lazio possono beneficiare esclusi-vamente della controgaranzia.

Valutazione dei dati economico finanziari dell’impresaAccertati i requisiti occorre verificare un’ulteriore condizione: il Fondo di Ga-ranzia per le PMI è destinato infatti alle imprese valutate “economicamente e fi-nanziariamente sane” sulla base di crite-ri di valutazione che variano a seconda del settore di attività e del regime contabile dell’impresa beneficiaria. La valutazione del merito di credito ha generalmente ad oggetto i dati di bilancio (o delle dichiara-zioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Per le operazioni di consolidamento delle pas-sività a breve e nel caso di acquisizione di partecipazione il Fondo acquisisce ulterio-ri informazioni relative alle singole ope-razioni di finanziamento. I dati vengono inseriti in modelli standardizzati di calco-lo (scoring) che permettono di misurare i principali indicatori economico-finanzia-ri e il relativo scostamento dai “valori otti-mali”. In base ai risultati l’impresa è inse-rita in una delle tre fasce di valutazione: Fascia 1: proposta positiva al Comitato (previa valutazione del rapporto tra am-montare del finanziamento e cash flow dell’impresa);Fascia 2: la fascia due prevede sempre la necessità di valutare l’ammissione caso per caso sulla base, ad es., oltre che del cash flow dell’impresa, di una situazio-ne di bilancio aggiornata, di un bilancio previsionale redatto secondo un model-lo specifico disponibile sul sito (Allegato 7) di eventuali progetti di investimento, delle prospettive di mercato e di crescita dell’impresa, ecc...;Fascia 3: proposta negativa al Comitato.

Quali importi garantisce, cosa garantisce e chi può beneficiare della garanzia pubblicaCiascuna impresa può beneficiare com-plessivamente di un importo massimo ga-rantito pari a 1,5 milioni di euro, o a 2,5 milioni nel caso delle Riserve PON ( per attività di ricerca) e POI(per investimen-ti in energie rinnovabili. Questa cifra si riferisce all’esposizione in essere alla data di presentazione della domanda, tenuto conto delle quote di capitale già rimborsa-te. Ciò significa che, p. es., se un’impresa è stata garantita per un milione di euro, ma ne ha già rimborsato 400 mila, può ot-tenere un’altra garanzia fino ad un mas-simo di 900 mila euro. Per le sole imprese di trasporto merci su strada per conto ter-zi (codice 60.25 della classificazione ISTAT 1991) l’importo massimo garantito è di 750 mila euro.

Cosa garantisceLe imprese possono beneficiare dell’inter-vento del Fondo per ogni tipo di esigenza finanziaria. Può essere garantita qualsi-asi tipologia di operazione, purché diret-tamente finalizzata all’attività d’impre-sa: operazioni di leasing, finanziamenti a medio-lungo termine, acquisizione di partecipazioni, prestiti partecipativi e al-tre operazioni quali, p.es., finanziamen-ti a breve termine, consolidamento, fide-iussioni, finanziamenti a medio-lungo termine per liquidità.

Chi può accedere alla garanzia pubblicaPossono accedere alla garanzia del Fon-do Centrale di Garanzia le PMI, compre-se quelle artigiane, ubicate sul territorio nazionale (anche per investimenti all’e-stero).

Requisiti dimensionali, settoriali e territorialiLe PMI devono essere in possesso dei para-metri dimensionali previsti dalla discipli-

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to sulla base delle prove fornite dall’asso-ciazione. La commissione tributaria provinciale di Pisa ha ritenuto che la mera appartenen-za dell’associazione sportiva alla catego-ria (nel caso specifico FISE CONI) e la con-formità dello statuto alle norme di legge non legittimi la stessa alla fruizione delle agevolazioni fiscali specifiche essendo ne-cessaria una effettiva vita associativa nel rispetto delle norme statutarie in linea con le disposizioni normative.

L’attività sportiva dilettantistica

Le attività sportive dilettantistiche pos-sono essere esercitate sia sotto forma di

Per poter usufruire delle age-volazioni fiscali previste per le associazioni sportive dilet-tantistiche non è sufficien-te che le stesse appartengo-no alla categoria specifica di riferimento e che lo statuto sia redatto nel rispetto del-

le norme stabilite per il riconoscimento di detta qualifica. È necessario che quanto sopra non sia soltanto una mera formalità ma che sia effettivamente rispettato. L’at-tività deve essere svolta nel rispetto dello statuto e gli organi ivi previsti devono esi-stere e funzionare effettivamente. In caso di disconoscimento da parte dell’agenzia delle entrate le condizioni di fruibilità de-vono essere accertate dal giudice di meri-

Approfondimenti

ASD, attenzione al rispetto dei vincoli statutariLo ribadisce la Commissione tributaria di Pisa

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61www.anesv.it

ziari, nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari;

le modalità di scioglimento dell’asso-ciazione o della società;

l’obbligo di devoluzione ai fini sporti-vi del patrimonio in caso di scioglimento delle società o delle associazioni.

Nel caso di società di capitali è, inoltre, previsto:a) - che gli amministratori non possono assumere la carica in altre società o as-sociazioni che operano nell’ambito della medesima federazione sportiva o discipli-na associata se riconosciuta dal CONI ov-vero nell’ambito della medesima discipli-na facente capo ad un ente di promozione sportiva;b) - l’obbligo di rispettare le disposizioni del CONI e i regolamenti emanati dalla fe-derazioni nazionali o dagli enti di promo-zione sportiva di affiliazione..

Le agevolazioni fiscali

Le associazioni sportive dilettantistiche, ove non optino per il regime fiscale age-volato di cui alla legge 398/1991, sono soggette alle norme degli enti non com-merciali.Al regime speciale, che riguarda sia la semplificazione degli adempimenti con-tabili sia la quantificazione delle imposte e dell’iva, si accede per opzione (con vin-colo quinquennale) se nel periodo d’impo-sta precedente non sono stati conseguiti proventi dall’attività commerciale supe-riori a 250.000 euro (importo da raggua-gliare ad anno nel caso d’inizio dell’atti-vità).I soggetti che beneficiano del regime age-volato:

sono esonerati dalla tenuta delle scrit-ture contabili;

sono esonerati dagli obblighi di fattura-zione e registrazione (escluso le sponsoriz-zazioni, cessioni di diritti pubblicitari);

sono esonerati dalla redazione dell’in-ventario;

determinano l’iva con un sistema for-fettario;

determina il reddito imponibile in base a coefficienti di redditività.

L’articolo 148, comma 3 del TUIR dispone che non sono considerati commerciali,

associazioni sportive dilettantistiche che sotto forma di società sportiva dilettanti-stica (società di capitali o cooperativa sen-za scopo di lucro).Mentre quest’ultime devono essere costi-tuite necessariamente per atto pubblico le associazioni possono costituirsi anche con scrittura a firme autenticate o con scrittura privata registrata. Ne consegue che in ogni caso per la costituzione dei soggetti che esercitato attività sportive dilettantistiche è prevista la forma scrit-ta e quindi la certezza dell’atto costituti-vo e dello statuto.Affinché le associazioni o le società spor-tive dilettantistiche possano accedere alle agevolazioni fiscali che le norme riserva-no alle medesime lo statuto deve recepire:

la denominazione; l’oggetto sociale con riferimento all’or-

ganizzazione di attività sportive dilettan-tistiche, compresa l’attività didattica;

l’attribuzione della rappresentanza le-gale;

l’assenza di fine di lucro e la previsione che i proventi dell’attività medesima non possano essere divisi, in nessun caso, tra gli associati neppure in forma indiretta;le norme sull’ordinamento interno ispira-to a principi di democrazia e di uguaglian-za dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell’elettività delle cariche so-ciali, fatte salve le società sportive dilet-tantistiche che assumono di società di ca-pitali o cooperative per le quali valgono le regole del codice civile;

l’obbligo di rendiconti economico-finan-

Nel caso concreto nessuna prova convin-cente è stata fornita in sede contenziosa dalla quale emergesse che “… vi fosse sta-ta una effettiva vita associativa, con parità di opportunità decisionale degli associati, mentre resta assai incerta la dimostrazio-ne, che è anch’essa onere della parte, di aver posto in essere procedure associative di carattere oggettivo, tali da non rendere la compagine dei soci regolabile a discre-zione dei fondatori.” Anzi, dagli atti prodotti dall’ufficio, risulta che uno dei soci fondato-ri ha dichiarato “…che nessuna assemblea era stata svolta, vi era stata una riunione informale il 28/12/08, senza redazione di processo verbale.”

per approfondire

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Approfondimenti

no proposto rituale ricorso alla competete commissione tributaria che li ha riuniti.

La decisione dei giudici pisani

La commissione tributaria provinciale di Pisa con unica sentenza, dopo aver ri-chiamato l’insegnamento della Suprema Corte in base al quale per aver diritto alle agevolazioni previste per le associazio-ni sportive dilettantistiche non è affat-to sufficiente né la mera appartenenza dell’ente alla categoria delle associazioni in questione né la conformità dello sta-tuto alle norme stabilite per il riconosci-mento della relativa qualifica ma spetta al giudice di merito accertare che l’attivi-tà dell’associazione sia svolta in concre-to nel rispetto delle prescrizioni di legge (cfr. Cass. n. 11456 del 12/5/10), ha re-spinto i ricorsi radicati dagli interessa-ti avverso gli atti notificati. Per i giudici pisani non vi sono dubbi che nel caso in cui l’amministrazione finanziaria disco-nosca l’esistenza dei requisiti di legge per beneficiare del regime fiscale agevolato spetta all’associazione dimostrare il con-trario. Nel caso concreto nessuna prova convincente è stata fornita in sede con-tenziosa dalla quale emergesse che “… vi fosse stata una effettiva vita associati-va, con parità di opportunità decisiona-le degli associati, mentre resta assai in-certa la dimostrazione, che è anch’essa onere della parte, di aver posto in essere procedure associative di carattere ogget-tivo, tali da non rendere la compagine dei soci regolabile a discrezione dei fon-datori.” Anzi, dagli atti prodotti dall’uf-ficio, risulta che uno dei soci fondatori ha dichiarato “…che nessuna assemblea era stata svolta, vi era stata una riunio-ne informale il 28/12/08, senza redazio-ne di processo verbale.” Secondo la com-missione la mancata dimostrazione da parte dell’associazione del rispetto dei requisiti di legge non consente di fruire del particolare regime speciale e legitti-ma quindi la ricostruzione degli introiti e la conseguente quantificazione del red-dito effettuata dall’agenzia delle entrate.

Enzo SolliniDottore commercialista S. Croce S/A(fonte: diritto.it)

quindi non concorrono alla determina-zione del limite di 250.000 euro le attivi-tà svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamen-to di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, di altre associazioni che svolgono la mede-sima attività e che per legge, regolamen-to, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o na-zionale, dei rispettivi associati o parteci-panti e dei tesserati dalle rispettive orga-nizzazioni nazionali, nonché le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni ce-dute prevalentemente agli associati.La mancanza dei requisiti Il comma 8 dell’articolo 148 del TUIR precisa in ma-niera chiara che le attività svolte dall’as-sociazione non sono considerate di natu-ra commerciale quando sono rispettate tutte le condizioni elencate che devono essere contenute negli atti costitutivi o statuti redatti nella forma di atto pubbli-co o della scrittura privata autenticata o registrata. In mancanza di ciò le predette attività sono considerate di natura com-merciali con la conseguenza che concor-rono a formare materia imponibile ai fini delle imposte dirette e soggette all’impo-sta sul valore aggiunto.

Il caso

A seguito di un controllo effettuato pres-so un’associazione sportiva dilettantisti-ca (ippica) è stato rilevato che non esisteva una effettiva vita associativa che consen-tisse a tutti gli associati una pari opportu-nità decisionale ma, una al contrario, le decisioni venivano prese esclusivamente dai soci fondatori senza del resto lasciare alcuna traccia con la conseguente viola-zione delle condizioni necessarie previste dall’articolo 148, comma 8, lettera c) e d) ed inoltre che l’attività sociale (esclusa quella strettamente ippica) era rivolta sia agli associati che a terzi previo pagamen-to di un corrispettivo.Su tali presupposti l’agenzia delle entrate, disconoscendo all’associazione il regime fiscale speciale, ha notificato alla stessa avviso di accertamento ai fini iva ed irap ed ai soci fondatori avvisi di accertamento ai fini irpef per la quota di reddito quan-tificato in capo all’associazione ed impu-tato per trasparenza ai medesimi. Tutti i soggetti, per quanto di competenza, han-

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63

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La Sig.ra FRESCHI Angela, già nostra associata storica, si è spenta improvvisamente a Torino lasciando nel dolore i figli BORNENGO Beppe, Giovanni e Renato con parenti e nipoti che ne hanno dato il triste annunzio e ringraziano tutti i colleghi del “VIAGGIO” che hanno partecipato alle esequie. Della Sig.ra FRESCHI Angela ha un buon ricordo il segretario dell’ ANESV di Torino DONATO DI MURO “Ricordo la grinta e la tenacia espressi nella salvaguar-dia del proprio posto di lavoro nei Luna Park della città di Torino… era incredibile la sua for-za espressiva e la perseveranza nel raggiungere i propri obiettivi nel bene di tutta la catego-ria...si ho proprio un buon ricordo di Angela”.

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Page 64: Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

64 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2011 64 Lo spettacolo viaggiante 3-4/2012

8 Dal 9 febbraio è tornato il forfait per le carovane-abitazione

12 Registrazione delle attrazioni. Proroga per concludere i procedimenti in atto

14 Mezzi pesanti. Emanato il Calendario con i divieti alla circolazione

17 Diffusioni musicali. Accordi SIAE per le singole attrazioni

18 Porte antincendio. Prorogata la sostituzione al novembre 2012

ANESv Informa

22 Passato, presente e futuro dei parchi di divertimento. Convegno a Lazise

25 Parksmania Awards 2011

36 Un’agenzia per il lavoro in un parco divertimenti. L’esperienza di Magicland

40 Nuove prospettive per gli snack nelle strutture del divertimento

44 Divertirsi insegnando la fisica su un ottovolante. L’esperienza di Mirabilandia

Mondo dei parchi

54 Meeting Internazionale Erca Conference 2012 (30/01 – 01/02)

48 Parchi acquatici. La situazione normativa in Italia

Parchi avventura

Parchi acquatici

58 Enel premia le giostre…

59 Il Natale alla Casa di Riposo

Eventi

60 Teo Teocoli, figlio (e nipote) d’arte

63 Contributi Inps 2012

Fuoricampo

Proroga per laregistrazione

delle attrazioni

Studiare la Fisicadegli ottovolanti

Torna il forfaitsulle abitazioni mobili

n.1-2

www.anesv.it2012gen. feb.

anno L

Nuovo forfait perle abitazioni mobili

Convenzione assicurativaper i parchi avventura

Il personale dei parchidi divertimento

n. 3-4

www.anesv.it2012mar. apr.

anno L

Numero 1-2gennaio febbraio 2012

Numero 2-4marzo aprile 2012

6 Un nuovo forfait per le abitazioni mobili

12 ENEL ci informa

14 Liberalizzazioni. E i regolamenti comunali che sorte avranno?

18 Assemblea generale dei soci ANESV Campania e Calabria

20 Parchi di divertimento e Catasto. Risponde l’Agenzia del territorio

22 Il compleanno al parco. Un software per la gestione di aree ludiche

ANESv Informa

26 Social dealing, un fenomeno in crescita

30 Ai parchi di divertimento convengono i social deals?

36 il Personale dei parchi di divertimento

44 Matabilandia. In un libro l’esperienza dell’insegnare matematica e fisica in un parco di divertimento

Mondo dei parchi

52 Protocollo d’intesa con il Collegio Nazionale delle Guide Alpine53 Convenzione assicurativa riservata ai Soci

46 Parchi acquatici. Il Responsabile della piscina e l’Addetto alla manutenzione

Parchi avventura

Parchi acquatici

58 All’arrembaggio di ENADA?

Eventi

62 Il fisco mette le briglie alle finte associazioni sportive

64 Alla scoperta del Museo della Giostra

Fuoricampo

Page 65: Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

65www.anesv.it

Pesche verticali:attenzione al valore

dei premi

Parchi avventurain arrivo le modifiche

alla norma europea

Locali pubblici e privatialle prese con il CPI

n. 5-6

www.anesv.it2012mag. giu.

anno L

Aggiornato l’elencodelle attrazioni

Parchi acquatici egestione dell'acqua

In arrivo laregolarizzazione

dei lavoratoristranieri

n. 7-8

www.anesv.it2012lug. ago.

anno L

Numero 5-6maggio giugno 2012

Numero 7-8luglio agosto 2012

6 Via la TARSI, arriva il TARES

8 Locali pubblici e privati alle prese con il CPI

12 Ex ENPALS, i requisiti per la pensione

14 Pesche verticali. Il valore dei premi non deve superare le 20 volte quello della giocata

ANESv Informa

16 I tornelli possono essere considerati uscite di emergenza?

18 Viaggi d’istruzione nei parchi, tra cultura e divertimento

33 Mirabilandia: inaugurato il Divertical

36 La Disneyland francese compie vent’anni

42 Disney Universal Studios in competizione

Mondo dei parchi

48 In arrivo le modifiche alla norma EN15567-1 sui percorsi acrobatici

44 L’analisi del livello dei rischi attraverso i comportamenti degli ospit

Parchi avventura

Parchi acquatici

52 I parchi avventura a Rimini Wellness54 In Campidoglio per la XXX edizione del Premio Collalti

Eventi

56 Verifiche nei luna parkApprofondimenti

6 Aggiornato l’elenco delle attrazioni

12 Regolarizzazione di lavoratori stranieri

14 Buoni lavoro con vouchers

18 Dipendenti e collaboratori in regola?

20 Verso l’udienza del Papa con il mondo dello spettacolo viaggiante

22 Solidarità per gli amici colpiti dal terremoto

23 Nuovo calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti

24 Errori nelle banche dati. Lo strano caso dei bolli per i trattori stradali

29 Domande ai comuni e Suap. L’ANESV realizza la modulistica

ANESv Informa

30 Inaugurata a Disney California Adventure l’area Cars Land

38 50 anni di attività per Dotto Trains

40 Perdersi in un parco giochi

Mondo dei parchi

44 La gestione dell’acqua

Parchi acquatici

50 Formazione degli addetti. Il punto di vista di un docente55 Un parco acquatico si apre all’avventura

Parchi avventura

58 Che… Waterballs! I comuni alle prese con le autorizzazioni

60 Commissioni di vigilanza

62 Incidenti sulle attrazioni

Approfondimenti

Page 66: Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

66 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2011

L’Anesvrinnova le caricheEvelina Christillin

alla Presidenza

Couponing,nuova frontiera

del marketing

Meetingdei parchi

avventura

n. 11-12

www.anesv.it2012nov. dic.

anno L

Il settore tra le PMI

Nuova delibera perl’energia elettrica

Parchi: gli esitidella stagione 2012

n. 9-10

www.anesv.it2012set. ott.

anno L

Prese

nti ad

EASENADA

Numero 11-12novembre dicembre 2012

Numero 9-10settembre ottobre 2012

6 Gestisci attrazioni? Sei una PMI

8 Nuovo forfait per le abitazioni mobili

10 Energia elettrica. Niente scorciatoie per ridurre i costi

12 Regolarizzazione extracomunitari

14 Bolli sui trattori stradali. Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

ANESv Informa

18 Indagine sull’andamento della stagione 2012

24 2012: la crisi colpisce anche i parchi di divertimento

40 In America il lavoro è a punti

44 Ristorazione di qualità, ma veloce e flessibile

Mondo dei parchi

56 I Laserdromi tra le attrazioni

64 Alla scoperta del Museo della Giostra

Fuoricampo

48 Scivoli acquatici. Le novità delle norma UNI EN 1069:2010

Parchi acquatici

52 Meeting dei parchi avventura italiani e assemblea dei soci53 Orme ne parco in Finlandia54 Esercitazione del Soccorso Alpino al Parco Avventura Skypark di Perticara

Parchi avventura

40 ENADA, sono 40 anni e tanti visitatori

44 Berlin EAS. Una fiera inaspettata

Eventi

6 Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012/2015

8 Nuove tasse per le ticket redemption?

12 Gli ambulanti vincono sulla Bolkestein grazie alla Conferenza Unificata

15 Prevenzione incendi: le nuove modalità di presentazione delle istanze

18 Ma come definire i “Parchi di divertimento”? Una Pronuncia del Ministero dell’interno

ANESv Informa

20 Couponing, nuova frontiera del marketing

24 Il parco sul cellulare attraverso le apps

30 II Laser game all’Enada, con l’ANESV

Mondo dei parchi

50 Il National Carousel Day

52 Pompelmo, il circo e don Luciano

54 Incontriamo la famiglia Ferrajolo

55 Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti

Fuoricampo

32 La Norma UNI EN 106902 (2a parte)

Parchi acquatici

46 Ancora meeting dei parchi avventura italiani e assemblea dei soci

Parchi avventura

56 L’accesso al Fondo di Garanzia per le imprese del settore

60 ASD, attenzione al rispetto dei vincoli statuari

Approfondimenti

Page 67: Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012
Page 68: Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

L’Anesvrinnova le caricheEvelina Christillin

alla Presidenza

Couponing,nuova frontiera

del marketing

Meetingdei parchi

avventura

n. 11-12

www.anesv.it2012nov. dic.

anno L