lo sguardo - Istituto Comprensivo di Maiori · tenti. All’inizio del corso abbiamo studiato la...

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1 lo sguardo ANNO SCOLASTICO CULTURA - ATTUALITA’ - INFORMAZIONE - CURIOSITA’ 2014-2015 N° 1 ANNO VII GIORNALINO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA INFERIORE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO MAIORI - MINORI (SA) STAMPATO IN PROPRIO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE PER USO SCOLASTICO Il passaggio delle consegne tra il precedente ed il nuovo sindaco Minori, 10 dicembre 2014. H a avuto luogo, stamani, presso l’aula consiliare del comune di Minori, la ceri- monia di insediamento del Consiglio Comu- nale dei ragazzi. Presenti alla cerimonia, il Sindaco di Minori, Andrea Reale, il Dirigen- te scolastico, prof. Lino Scannapieco, i neo consiglieri accompagnati dai docenti e alcuni genitori dei ragazzi. La mattinata nella Casa Comunale si è aperta con il saluto introdutti- vo del sindaco e del dirigente scolastico. Il primo cittadino, dopo aver augurato ai ragazzi eletti un buon lavoro, ha po- sto l’accento sull’importanza dell’organo, di cui sono entra- ti a far parte, organo in cui si esercita il diritto di espressione dei cittadini più giovani, che si sentono parte integrante della comunità e delle istituzioni. Per questo, si è rivolto ai ra- gazzi raccomandando loro di entrare a pieno titolo nel mon- do degli adulti, raccogliendo proposte concrete sui proble- mi dell’infanzia e dell’adole- L’Istituto comprensivo di Maiori-Minori attua in modo concreto l’educazione alla cittadinanza Si é insediato il nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi Una bella esperienza, un compito di realtà che aiuta a diventare cittadini attivi e consapevoli scenza e presentandole all’amministrazione comunale per essere attuate. Il Dirigente sco- lastico ha sottolineato l’importanza del consi- glio comunale dei Ragazzi che è una risorsa costante per la scuola nell’ambito dell’educa- zione alla cittadinanza. È un progetto educa- tivo per i ragazzi che, attraverso un compito di realtà, studiano i problemi della comunità, individuano proposte e avanzano richieste di miglioramento. Ciò promuove alla partecipazione, aiuta a crescere, a sentirsi cittadini, a gestire piccole responsabilità, collabo- rando con i compagni e gli adulti. Si attua, dunque, una esperienza diretta di Educazione alla cittadinanza. La pa- rola è passata al neosindaco: Mario Ci- tarella che, dopo aver ringraziato i suoi elettori per la fiducia riposta in lui, ha sottolineato di voler essere sindaco di tutti, anche di chi non lo ha votato e si è augurato di non deludere le aspettative riposte in lui. Ha chiesto ai consiglieri di collaborare per attuare il programma presentato, per la cui prima realizzazione ha creato as- sessorati riguardanti il ter- ritorio, l’iniziativa pubblica, la scuola, lo sport e il tem- po libero. Dopo l’elezione della giunta esecutiva e la programmazione delle atti- vità per il corrente anno, si è conclusa la cerimonia che ha consentito ai ragazzi di vive- re una bellissima mattinata di lezione, diversa dalle al- tre, che lascerà sicuramente un’impronta indelebile nella memoria di ciascuno. Alunni Classe 3ª Scuola Sec. - Minori Il Consiglio Comunale Ragazzi Sindaco - Mario Citarella Consiglieri - Fulvio Zuccaro - Luca Roggi - Lorenzo Fusco - Gioele D’Uva - Annaluna Di Lieto - Francesca Guzzi - Daniel Amatruda - Michela Apicella - Manuel Esposito - Alberto Borgese - Giovanni Del Pizzo - Mattia Fiorillo L’articolo 9 della Costituzione Italiana afferma che la Repubblica “Tutela il pa- esaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Con il termine paesaggio, in questo caso, ci si riferisce anche all’ ambiente. Infatti è soltanto difendendo l’ ambiente che riusciamo a proteggere il paesaggio, cioè il suo aspetto esteriore e visibile. Nonostante ciò sono molti i disastri che sono avvenuti e che avvengono ancora! Molti dei quali vengono dimenticati, come l’alluvione del 25 ottobre 1954 quando caddero centinaia di millimetri d’acqua su Salerno, Maiori (nella foto), Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Tra- monti. I fiumi strariparono e distrussero case e la forte pioggia fece cadere enormi ma- cigni dalle montagne: i morti furono 318, i feriti 250 e i senzatetto circa 5.000! 60 anni dopo sono state poste delle lapidi per ricordare i cittadini morti nell’al- luvione del ‘54 e sono state fatte delle fiaccolate in loro memoria. Questi morti però non sono bastati, infatti negli anni del boom economico non si rispettava la natura e perciò si costruiva sugli argini, incuranti del fatto che la natura avrebbe potuto riprendersi i suoi spazi. Questo lo si capì solo nel 1989 con la legge per la tutela del territorio. Territorio che va protetto in tutti i suoi aspetti, per evitare che piogge, più o meno abbondanti, pos- sano danneggiare cose e persone. Elia Amato - Classe 2ª B Scuola Sec. - Maiori 1954- 2014: l’alluvione 60 anni fa Il paesaggio patrimonio della Nazione

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lo sguardo ANNO SCOLASTICO CULTURA - ATTUALITA’ - INFORMAZIONE - CURIOSITA’ 2014-2015 N° 1 ANNO VII

G I O R N A L I N O D E G L I A L U N N I D E L L A S C U O L A D E L L’ I N FA N Z I A , D E L L A S C U O L A P R I M A R I A E D E L L A S C U O L A S E C O N D A R I A I N F E R I O R E D E L L’ I S T I T U T O C O M P R E N S I V O M A I O R I - M I N O R I ( S A )

STAMPATO IN PROPRIO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE PER USO SCOLASTICO

Il passaggio delle consegne tra il precedente ed il nuovo sindaco

Minori, 10 dicembre 2014.

Ha avuto luogo, stamani, presso l’aula consiliare del comune di Minori, la ceri-

monia di insediamento del Consiglio Comu-nale dei ragazzi. Presenti alla cerimonia, il Sindaco di Minori, Andrea Reale, il Dirigen-te scolastico, prof. Lino Scannapieco, i neo consiglieri accompagnati dai docenti e alcuni genitori dei ragazzi. La mattinata nella Casa Comunale si è aperta con il saluto introdutti-

vo del sindaco e del dirigente scolastico. Il primo cittadino, dopo aver augurato ai ragazzi eletti un buon lavoro, ha po-sto l’accento sull’importanza dell’organo, di cui sono entra-ti a far parte, organo in cui si esercita il diritto di espressione dei cittadini più giovani, che si sentono parte integrante della comunità e delle istituzioni. Per questo, si è rivolto ai ra-gazzi raccomandando loro di entrare a pieno titolo nel mon-do degli adulti, raccogliendo proposte concrete sui proble-mi dell’infanzia e dell’adole-

L’Istituto comprensivo di Maiori-Minori attua in modo concreto l’educazione alla cittadinanza

Si é insediato il nuovo Consiglio Comunale dei RagazziUna bella esperienza, un compito di realtà che aiuta a

diventare cittadini attivi e consapevoliscenza e presentandole all’amministrazione comunale per essere attuate. Il Dirigente sco-lastico ha sottolineato l’importanza del consi-glio comunale dei Ragazzi che è una risorsa costante per la scuola nell’ambito dell’educa-zione alla cittadinanza. È un progetto educa-tivo per i ragazzi che, attraverso un compito di realtà, studiano i problemi della comunità, individuano proposte e avanzano richieste di

miglioramento. Ciò promuove alla partecipazione, aiuta a crescere, a sentirsi cittadini, a gestire piccole responsabilità, collabo-rando con i compagni e gli adulti. Si attua, dunque, una esperienza diretta di Educazione alla cittadinanza. La pa-rola è passata al neosindaco: Mario Ci-tarella che, dopo aver ringraziato i suoi elettori per la fiducia riposta in lui, ha sottolineato di voler essere sindaco di tutti, anche di chi non lo ha votato e si è augurato di non deludere le aspettative riposte in lui. Ha chiesto ai consiglieri di collaborare per attuare il programma

presentato, per la cui prima realizzazione ha creato as-sessorati riguardanti il ter-ritorio, l’iniziativa pubblica, la scuola, lo sport e il tem-po libero. Dopo l’elezione della giunta esecutiva e la programmazione delle atti-vità per il corrente anno, si è conclusa la cerimonia che ha consentito ai ragazzi di vive-re una bellissima mattinata di lezione, diversa dalle al-tre, che lascerà sicuramente un’impronta indelebile nella memoria di ciascuno.

Alunni Classe 3ª Scuola Sec. - Minori

Il Consiglio Comunale RagazziSindaco - Mario Citarella Consiglieri- Fulvio Zuccaro- Luca Roggi- Lorenzo Fusco- Gioele D’Uva- Annaluna Di Lieto- Francesca Guzzi- Daniel Amatruda- Michela Apicella- Manuel Esposito- Alberto Borgese- Giovanni Del Pizzo- Mattia Fiorillo

L’articolo 9 della Costituzione Italiana afferma che la Repubblica “Tutela il pa-esaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Con il termine paesaggio, in questo caso, ci si riferisce anche all’ ambiente. Infatti è soltanto difendendo l’ ambiente che riusciamo a proteggere il paesaggio, cioè il suo aspetto esteriore e visibile. Nonostante ciò sono molti i disastri che sono avvenuti e che avvengono ancora! Molti dei quali vengono dimenticati, come l’alluvione del 25 ottobre 1954 quando caddero centinaia di millimetri d’acqua su Salerno, Maiori (nella foto), Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Tra-monti. I fiumi strariparono e distrussero case e la forte pioggia fece cadere enormi ma-cigni dalle montagne: i morti furono 318, i feriti 250 e i senzatetto circa 5.000! 60 anni dopo sono state poste delle lapidi per ricordare i cittadini morti nell’al-luvione del ‘54 e sono state fatte delle fiaccolate in loro memoria. Questi morti però non sono bastati, infatti negli anni del boom economico non si rispettava la natura e perciò si costruiva sugli argini, incuranti del fatto che la natura avrebbe potuto riprendersi i suoi spazi. Questo lo si capì solo nel 1989 con la legge per la tutela del territorio. Territorio che va protetto in tutti i suoi aspetti, per evitare che piogge, più o meno abbondanti, pos-sano danneggiare cose e persone.

Elia Amato - Classe 2ª B Scuola Sec. - Maiori

1954- 2014: l’alluvione 60 anni faIl paesaggio patrimonio della Nazione

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I Paesi più poveri non potevano e non possono per-mettersi di curare le persone infette; ora le cose cam-

biano perché il virus “ha messo piede” anche nei Paesi ricchi, ora colpisce chi può permettersi di debellarlo. É triste ma è così. Recentemente si è svolta un’ ampia consultazione dell’OMS volta ad accelerare la valuta-zione di eventuali vaccini contro il virus Ebola; al mo-mento ci sono alcuni farmaci in fase di sperimentazione umana abbastanza avanzata.

Quando si fermerà l’epidemia dell’Ebola? Quanti morti dobbiamo ancora aspettarci? Sono le domande che ci facciamo tutti. Chi si occupa di fare queste previsioni non ha risposte tranquillizzanti. Per ora non ci sono vaccini, coloro che sono riusciti a guarire da Ebola, sembrerà strano, sono stati trattati con farmaci antimalarici, tanta acqua, an-tivirali e multivitaminici. Tutto sta nell’intervento tem-pestivo e, naturalmente, nell’isolamento per evitare il contagio. E l’Italia è pronta per gestire l’Ebola? Ci assicurano che il nostro Paese è pronto per qualsiasi emergenza. Tutti gli ospedali italiani conoscono il pro-tocollo e, in caso di sospetti, si attiva immediatamente la partecipazione di due centri specializzati in malattie infettive, l’ospedale Sacco di Milano e l’Istituto Spal-lanzani di Roma. Sconfiggere l’Ebola sem-bra un sogno ancora lon-tano, perché, dicono, il vaccino non sarà pronto prima del 2016. Natural-mente noi speriamo che le loro previsioni risultino errate.

Istituto Comprensivo

Maiori - Minori

Progetto

Giornalino scolastico

“LO SGUARDO”Referente:

Ins. Rosa De [email protected]

Nelle foto alcune scene dell’ “Emergenza Ebola” in Africa

Gli articoli sono a cura di Alfonso D’Auria, Claudio Lupo, Francesco Romano, Ludovico Proto, Federica Fiorenza

Classe 3ª A Scuola secondaria – Maiori

Il virus che fa tremare il mon-do intero:7000 decessi in solo

dieci mesi!L’anno 2014 verrà sicuramente ricordato per l’emergenza “Ebo-la”, la malattia infettiva che sta facendo tremare il mondo intero. Ora i morti in Africa Occidentale (Guinea, Liberia, Nigeria, Sierra Leone), dove c’è la povertà e la totale mancanza di norme igieni-che, sono più di 7000! Che cos’è il virus Ebola? Quali sono i rischi? Il virus comparve nel 1976 nella Repubblica Democratica del Con-go, sulle rive del fiume Ebola, da cui prese il nome. Allora in Africa si erano registrati circa 300 casi, niente a che vedere con il nume-

ro di oggi. Ebola è un virus molto aggressivo, spesso fatale con un tasso di mortalità del 50%.

Ebola: L’Epidemia più grave dopo l’AIDS

Si trasmette attraverso lo stretto contatto con liquidi infetti: come sangue o fluidi corporei. I portatori sono i pipistrelli della frutta, scimmie e altri animali del-la foresta e possono trasmettere il virus all’uomo mordendolo o più probabilmente quando vengono da questo mangiati. I primi sin-tomi sono: febbre alta, forte mal di testa, dolori muscolari, diarrea, insufficienza renale ed epatica. Tra gli esseri umani la trasmissio-ne del virus è molto rapida il pe-riodo di incubazione può variare da 2 a 21 giorni e quando insorgo-no i sintomi emorragici la possibi-lità di salvare il paziente è molto bassa. Ebola corre veloce. Potrebbe diventare il “nuovo

AIDS”? Le cause principali del così rapi-do diffondersi della malattia sono prevalentemente da attribuire alla mancata osservanza delle mo-derne procedure da seguire per il controllo e la cura delle infezioni. La penuria di camere sterili, ca-mici, mascherine, siringhe ecc., nonché l’assoluta insufficienza numerica di personale medici specializzato hanno fatto cresce-re in modo esponenziale i decessi provocati dalla terribile malattia.

Non è un virus nuovo, nelle popolazioni

dell’Africa è conosciuto da decenni.

Perché ora tanto allarmismo?

Questo numero del giornalino d’istituto

“Lo sguardo”a C O L O R Ipuoi leggerlo sul SITO

www. istitutocomprensivomaiori.it

dove trovi anche tutti i numeri pubblicati

negli anni scolastici dal 2008 al 2014

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Gli alunni della classe 1ª A

Gli alunni della 1ª sez. A e B con i professori Zagami e De Crescenzo

Con la prof. di scienze Maria Zagami, in questi giorni, stiamo studiando i liquidi, il calore e i

passaggi di stato. Per questo abbiamo deciso di riu-nire questi tre argomenti in un’unica attività scien-tifica ma divertente sul tema del cioccolato e del Natale. A scuola, abbiamo portato l’occorrente ma soprattutto i grembiuli e i cappelli da Babbo Natale per la foto di gruppo! Eravamo bellissimi! Luca, non avendo trovato a casa un grembiule, si è vestito da Babbo Natale. Tutti allegramente abbiamo deciso di fare una foto e abbiamo mandato Luca, vestito da Babbo Natale in terza A per chiedere a qualcuno di scattarla. Inutile dirvi la reazione dei ragazzi di terza quando l’hanno visto! Finalmente

poi l’esperimento ha avuto inizio. Sono serviti: due pentole che lasciassero una intercapedine fra loro, un fornellino elettrico, dell’ acqua, un mestolo di metallo, un cucchiaio di legno, una spatolina, degli stampini di silicone dalle varie forme, un contenitore per alimenti e ovviamente il cioccolato sbriciolato. Inoltre, a piacimen-to, si potevano aggiungere delle nocciole o delle mandorle. Questo il procedimento: riempire d’acqua la pentola grande e metterci dentro quel-la piccola; poi porle sul fornellino con il cioccolato tritato e aspettare che si sciolga

(10-15 min circa); con il mestolo (o con il cucchiaio di legno) versare il ciocco-lato negli appositi stampini e modellar-lo con la spatola affinché non si sparga dappertutto; riporre tutto in frigo per un paio d’ ore per farlo solidificare. Grazie a questo esperimento abbiamo verificato il propagamento del calore: per conduzione dal fornello alla prima pentola, per convenzione (che può avvenire solo nei liquidi e nei gas) dalla prima pentola all’acqua che bolle per via dell’ agitamento molecolare, per

conduzione dall’acqua alla seconda pentola e per conduzione (non per conven-zione perché il cioccolato è troppo denso e non riesce ad agitarsi come l’acqua) dalla seconda pentola al cioccolato che fonde. Così abbiamo studiato i passaggi di stato accuratamente: un solido (in questo caso il cioccolato) fonde quando il calore

aumenta e diventa più facilmente utilizzabile; inoltre essendo un liquido e non avendo forma propria, prende la forma del suo recipiente (prima la pentola e poi gli stampini).Con quest’esperimento abbiamo fatto un riepilogo di quello che abbiamo studiato durante questi primi mesi di scuola, ma per noi è stato un giorno divertente! Vi consiglio di provarci a casa (sotto la supervisione di un adulto)... e BUON APPETITO e BUON NATALE a tutti!

Lorenzo Fusco -Classe 1ª Scuola sec. -Minori

Le lezioni di scienze svolte finora, con vivo interesse e passione da tutta la classe, sono

state abbinate all’esecuzione di semplici espe-rimenti che si sono rivelati anche molto diver-tenti. All’inizio del corso abbiamo studiato la materia definendola come tutto ciò che occupa uno spazio, ha un peso e un volume.Gli esperimenti anche se svolti diversamente avevano tutti lo stesso significato, ovvero mi-ravano a validare la definizione di materia. Dei vari esperimenti due in particolare mi hanno colpito di più in quanto mi hanno fatto comprendere meglio il significato di materia e sono stati:“l’aria ha un peso” e il “palloncino a reazione”. Gli oggetti occorrenti per l’espe-rimento “l’aria ha un peso” sono stati: una

bilancia a due braccia da la-boratorio, filo di cotone e due pal-loncini. Abbiamo prima di tutto verificato che la bilancia fosse equilibrata e poi abbiamo legato i

due palloncini pieni d’aria alle due estremità; la bilancia era ancora in equilibrio. In seguito ne abbiamo sgonfiato uno e abbia-mo constatato che la bilancia pendeva verso il palloncino pieno d’aria e le nostre conclusioni sono state che l’aria, rimasta nel palloncino, occupava uno spazio, aveva un peso e un volu-me, quindi è materia.Nel secondo esperimento del “palloncino a reazione” il materiale occorrente e’ stato un filo di cotone, una cannuccia, un palloncino, scotch e forbici. Si è iniziato infilando nella cannuccia il filo di cotone e legando le due estremità a due sup-porti. Abbiamo gon-fiato il palloncino e lo abbiamo attaccato alla cannuccia con lo scotch; abbiamo spostato la cannuc-cia verso un lato con tutto il palloncino e abbiamo tagliato l’e-stremità del pallonci-no che teneva l’aria imprigionata e così l’aria fuoriuscendo ha spinto la cannuccia al lato opposto. L’aria che prima era imprigionata nel pal-loncino e ne occupava tutto lo spazio era fuo-riuscita creando un palloncino a reazione ed aveva occupato tutto lo spazio a disposizione, caratteristica che hanno tutti i gas. I gas, i liquidi e i solidi sono materia.

Gaia Apicella - Classe 1ª A -Scuola sec. -Minori(Nelle foto due momenti degli esperimenti)

Giocando con la materiaScienze in cucina

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Alunni della scuola dell’infanzia Sez. D -Maiori

Francesca Manzo -Scuola dell’infanzia -Minori

SPECIALE NATALE

I bambini della classe prima giocano con la rima

- Santa Lucia sei bella come una stella. - Caro Gesù Bambino sei tanto carino e ti mandiamo un bacino. - Babbo Natale buono portaci un dono. - La Befana vecchietta portaci una calzetta.

Acrostici

N eve A bete T orta A more L uce E mozioni

G ioire E S tare U’niti

D ecorazioni O dori N atività I dee

Classe 1ª Scuola Prim. - Minori

Natale ieri e oggiNatale ‘e tantu tiempo fa,nu Natale povero ma felicecu ‘e pasturielli rint’o presepiocu’ ‘e lluce mmescate rint’a paglia.‘O bambeniello ‘a ‘rint ‘a mangiatoiapare ca’ guarda sul’a tte.Chillu presepe, pure piccirilloregneva tutt’a casae ce teneva… sempe llà.O Natale oggi nunn’ècomme a chillo etantu tiempo fa.Strade illuminate ‘a ‘ffesta,vetrine addobbate, luci e panettone.Dint’è ‘ccasealberi scintillanti.E tanto ‘n tantopure ‘nu presepe face capolinoe chillu Bambiniello cu’ ‘a grotta e ‘è pasturiellicontinua ‘a tradizione‘e tantu tiempo fa.

Classe 5ª -Sc. Prim. -Minori

Preghiera a Gesù Bambino

In una notte fredda tanto tempo fanacque un bambino.Era bello e carinoma soprattutto tanto buono. Oh, se puoi Gesù Bambino,Tu che sei tanto buono Fa’ che il mondo sia più belloFa’ trovare ai poverelli ogni giorno da mangiare. Fa’ che il mondo tutto interotrovi pace e serenità.

Russo Marta Classe 1ª B sc. Sec. -Maiori

Il Natale

Il Natale è il giorno più belloperché nasce il figlio di Maria. Il Natale è un giorno felice perché tutti ricevono i regali .Il Natale è un giorno speciale perché siamo tutti più buoni. Il Natale è un giorno straordinario perché stiamo tutti in famiglia.Il Natale è sempre il Natale.

Gioele Bellezza, Carmelo Del Pizzo Classe 1ª B sc. Sec. -Maiori

Alice Amato-Scuola dell’infanzia -Minori

Siria Gambardella -Classe 4ª A Scuola primaria-Maiori

Alunni della Scuola dell’infanzia Sez. A -Maiori

Ida Francese - classe 2ª Scuola prim.-Minori

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Noi alunni di quin-ta A e quinta B

della Scuola prima-ria di Maiori, per circa quindici giorni, abbiamo collaborato all’allestimento di un grande presepe, re-alizzato con sagome di polistirolo, carta pesta e tanto lavoro di squadra!É stato bello lavora-re insieme! Ci è sem-brato che la parete che ci divide non ci fosse più! Ogni giorno abbiamo dedicato un’oretta a questo pro-getto. Un’aula è diventata simile ad un laboratorio in cui ognuno aveva un suo compi-to: chi tagliava, chi creava palline, chi assemblava sulle sagome di polistirolo, il tutto in un clima allegro e festoso, ma alla fine il risultato ha compensato le fatiche di tutti!Potessero anche gli adulti ritrovare per questo Natale imminente l’entusiasmo, la gioia e la serenità che caratterizza noi piccoli!

Gli alunni di 5ª A e 5ª B Scuola primaria -Maiori

Nelle foto il presepe della scuola dell’infanzia di Minori

SPECIALE NATALEUn presepe, due classi e tanto lavoro!

Il lavoro è... terminato!

La scuola dell’infanzia di Ma-iori, e principalmente i bam-bini di 5 anni della sez. D “Le Conchiglie”, hanno svilup-pato, attingendo dal progetto “Mare”, il tema “Il Natale in fondo al mare”. I bambini sol-lecitati dalle insegnanti, pren-dendo spunto dalla nostra Grotta dello Smeraldo, hanno inventato una storia. Da qui è nato il Murale alle loro spalle.La letterina di Natale e il lavo-

retto per i genitori sono stati realizzati con varie tecniche.

Vigilia di Natale

Tanti anni fa, a Minori, in molte famiglie povere il Natale non si

festeggiava in modo ricco ma ci si accontentava di poco. Era la vigilia di Natale e in una famiglia con cinque figli e due nonni anziani lavorava solo il papà. Quel giorno il pover’uomo, dopo aver faticato tanto, era riuscito a comprare solo due chili di carote, due chili di bucatini e un chilo di farina. Tornando a casa era felice e pensava alla cena che avrebbe preparato la moglie per la sera. I bambini, vedendolo tornare dal lavoro, dissero a bassa voce che final-mente si mangiava e, felici, si misero a tavola. La mamma cucinò le carote in tre modi: all’insalata, in padella e col sugo, preparò come dolce le zeppole con la farina e i bucatini col pomodoro. Appena fu tutto pronto, portò la pentola a tavola: si sentiva un odore molto invitante! Ai bambini affamati piacevano tanto i bucatini perché mangiandoli facevano il fischietto e iniziarono a gustarli. Allora il figlio più piccolo disse: - Voglio tanto formaggio sopra! - Il padre non voleva deludere il figlio di-cendo che non c’era il formaggio e quin-di ci fu un attimo di silenzio. Guardò la moglie poi gli venne un’idea e disse:- Vado a prendere il formaggio più buono, grattugiato fresco - e andò in cucina. Allora prese la formaggiera e la portò in tavola, cosparse la pasta con la quantità che i figli volevano e tutti mangiarono con gioia e allegria. Nessuno si accorse che quella polvere bianca non era for-maggio ma solo farina avanzata.

Vincenzo, Sandra e Camilla -Classe 3ª Scuola Prim. -Minori

Natale Quest’anno vorrei un Natale diverso.Vorrei che la stella cometasi posasse sulla Grotta del Mondoper portare la Sua Luce ai bambini ammalati,a quelli che soffrono la fame,la povertà, alle persone solee ai paesi dove c’è la guerra.Vorrei che il nostro amore,la nostra solidarietà potesse giungere fino a loro,e, seppur da lontano,stringerli in un virtuale abbraccio.E con la nostra generositàdonare un po’ della gioia che è dentro di noi.

Classe 5ª Scuola Prim -Minori

Francesca Milo -Scuola dell’infanzia -Minori

AUGURIAuguri felicia tutti gli amici. Auguri festosi a tutti gli sposi.Auguri splendentia tutti i parenti. Al mondo intero augurio sincero.

Classe 2ª –Sc. Primaria -Minori

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Il bullismo*: considerazioni e riflessioni

Questo fenomeno (attualmente molto diffuso) comincia già dall’ asilo, quando i bambini più prepotenti e più grandicelli iniziano a burlare i più deboli.

Le cose si fanno più pericolose, quando ragazzi, uniti in branchi, agiscono insieme, usando violenza verbale e fisica verso vittime innocenti e deboli che non sono in grado di difendersi e neanche di accusare, per paura di eventuali conseguenze.Il bullismo verbale si è rivelato più pericoloso di quello fisico, perché determina poca autostima e molta insicurezza nella vittima, condizionandole la vita futura.Molti episodi di bullismo purtroppo accadono proprio nelle scuole, dove il ragazzo dovrebbe sentirsi protetto e invece viene violentato.A lui, preso di mira, all’ inizio viene sottratta la merenda. La vittima tace e subisce per paura e non denuncia niente né all’ insegnante e neanche ai genitori. Il bullismo si realizza anche tramite i computer, i siti Internet e i cellulari: il CYBERBULLISMO,

col quale il bullo crea un contatto falso diver-tendosi ad insultare ragazzi di sua conoscenza. Agli insulti non bisogna rispondere se non con denuncia.Se ci fermiamo e analizziamo chi è veramente il bullo, ci rendiamo conto che si tratta di un ra-gazzo con molti problemi e con grandi difficoltà che sfoga la sua rabbia contro un altro.Altre volte si tratta di ragazzi di buona famiglia che per noia, o per gioco diventano violenti e aggressivi. A mio avviso, il modo per combat-tere questo fenomeno è aiutare tutte le vittime, convincerle ad avere coraggio per denunciare i loro “aggressori”.

Solo con la denuncia si può vincere, e convincersi che il più forte non è colui che comanda ma colui che riesce a prendere decisioni importanti, che pur essendo debole, riesce a dire NO! *BULLISMO = comportamento aggressivo.

Giorgia Ruocco Classe 1ª B sc. Sec. -Minori

Il bullismoDappertutto sta accadendo un fenomeno che sta sconvolgendo.Provoca dei guai,non dovrebbe accadere mai:il bullo ogni giornoalla vittima sta intorno,non lo lascia mai in pace,non è un comportamento che ci piace.Non serve a nientefare il prepotenteperché con la violenzanon si acquista potenza.Difendiamo questi fanciulliche sopportano i bulli,alziamo la voce,fermiamo questa cosa atroce!

Alessandra Aceto, Gaia Apicella, Gaia Gambardella, Sara Schiavo

Classe 1ª Scuola sec. - Minori

Il Carnevale… ieri e oggiAlla fine degli anni 60, dall’idea di

alcuni giovani nacque il Gran Car-nevale Maiorese. Questo evento, di cui vediamo due foto dell’epoca, divenne in breve tempo uno degli appuntamenti più attesi della Costiera Amalfitana. Per circa dieci giorni le strade di Maiori erano coperte da tappeti di coriandoli, sfi-lavano mascherine, carri allegorici e grup-

pi di ballo accompagnati da musica, si organizzavano giochi tradizionali, spettacoli e scherzi. Per circa tre mesi i gruppi lavoravano per allestire i carri con temi differenti e allegorici. La sfilata di questi carri, con il proprio gruppo di ballo, partiva da San Domenico, proseguendo per Via Nuo-va Chiunzi, giungendo infine al porto dove si fermava. Questi carri erano dei veri e propri co-lossi alti quanto i palazzi e larghi quan-to tutta la strada. Attualmente, invece, si devono rispet-tare le norme di sicurezza. Questo car-nevale ha sempre suscitato tante emo-zioni e competitività tra i gruppi. Oggi però è triste il confronto tra il carneva-le di una volta e quello attuale: l’impe-gno e l’entusiasmo dei giovani ci sono ancora, ma quello delle istituzioni, secondo me, è sempre meno.

Samuele Savastano Classe 2ª B -Scuola Sec. Maiori

Il Progetto “GreenopoliStamattina siamo andati all’Auditorium per partecipare ad un incontro sull’educazio-ne ambientale, tenuto dal professor De Feo dell’Università degli Studi di Salerno. Il professore ci ha spiegato che, per vivere me-glio, bisogna rispettare l’ambiente. Greenopoli significa “città verde” o “città della speranza” ed ha utilizzato racconti fantastici per far capire a noi ragazzi il problema dei rifiuti. Ci ha raccontato la storia di tre lupacchiotti, Tatti, Titti e Totti e dell’uomo con un fiammifero che muore bruciato dalle fiamme che lui stesso ha ap-piccato. Il professore ci ha dimostrato che i rifiuti non esistono: tutto si può riciclare o si può riuti-lizzare per produrre molti nuovi oggetti. È necessario, perciò, fare la raccolta differenziata cioè suddividere i rifiuti in base al tipo. Ci ha fatto vedere due sacchetti: uno prodotto con carta riciclata e un altro biodegradabile. Ci ha mostrato una sacca in cui mettere un bic-chiere, una posata e un piatto da utilizzare quan-do siamo invitati alle feste di compleanno, per evitare il consumo di plastica. Quest’incontro è stato interessante perché ci ha fatto riflettere molto sui danni che causiamo all’ambiente con i nostri comportamenti sbaglia-ti, non ecologici.

Cretella Mattia Classe 4ª Sc. Prim. -Maiori.

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La festa patronale in onore di Santa Maria a Mare rappresenta la principa-le festività di Maiori. La terza domenica di novembre, infatti, è la ricorrenza in cui si celebra la Madre di Gesù, ricordata dai Maioresi come “La Madonna di notte”, poiché la prima mes-sa è celebrata alle prime luci dell’alba. La processione di novembre si conclude con la cosiddetta e caratteristica “corsa della Madonna”: la statua della Vergine viene portata di corsa lungo i 127 gradini della

scalinata che separa la piazza D’Amato dalla Collegiata (nella foto). Questo anti-co rito raffigura simbolicamente l’assun-zione di Maria in anima e corpo in cielo.

Domenica mattina, verso le cin-que, hanno cominciato a spa-

rare i fuochi d’artificio mentre la banda suonava “La Pastorale” di Natale. Mi sono svegliata di scatto ed ho avuto paura, invece mia mam-ma, mia sorella e il mio papà dormi-vano ancora. Verso le nove si sono svegliati an-che loro. Alle nove e trenta siamo andati a Messa. Con Francesca e Melany abbiamo partecipato alla processione della statua della Madonna di Notte, pro-

tettrice di Maiori (nella foto). Abbiamo percorso via Chiunzi, nel “Rione palazzine” e poi ci siamo recate alla chiesa di San Francesco. Alla fine della funzione ci siamo incamminate verso le scale sante, dove hanno appoggiato la statua della Madonna su un tendone blu. Due signori hanno legato il vestito della statua. Dopo un po’ mio padre, mia madre ed io siamo saliti verso la Collegiata. Alcuni uomini trasportavano la statua della Madonna e si sono avvicinati alle scale sante, l’hanno alzata e insieme ad alcuni ragazzi l’hanno spinta su verso la chiesa.La Statua della Madonna era bellissima: aveva il mantello dorato con stelline luccicanti e la corona in testa brillava al sole; intorno aveva tanti fiori. Abbiamo scattato le foto e siamo scesi sul Corso. Alle ore venti abbiamo assistito ad altri fuochi d’artificio che erano bellissimi. È stata proprio una giornata stupenda!

Siria Gambardella Classe 4ªsc. Prim. - Maiori

Maiori: La festa della “Madonna di notte”

Il cimitero monumentale di Redipuglia dove sono custoditi i resti di oltre centomi-

la soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale 1914-1018

La grande guerra

Mentre la guerra iniziava,la pace finivae il mondo cadeva nel caoscon la speranza della fine.

Durante la guerrail mondo era nel terrore,con pianti e lamenticontro la guerra

Dopo la guerranei cimiterigirano piantiper i parenti caduti:è stata la grande guerra.

Luca De Iuliis Classe 1ª A Scuola Sec. - Minori

La Grande Guerra

La prima guerra mondiale fu un conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra l’estate del 1914 e la fine del 1918.

Chiamata inizialmente dai contemporanei “guerra europea” , con il coinvolgimento suc-cessivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d’America e l’Impero giapponese, prese il nome di “guerra mondiale” o anche “Grande Guerra”: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla se-conda guerra mondiale. La guerra ebbe inizio il 28 luglio 1914 e si concluse definitiva-mente l’11 novembre 1918.

CRUCIPUZZLE SULLA GUERRA MONDIALE

m i l a r e b e b ea n i m e m i o s li a g l e n m e a ot i v u e b r c n eu l n t e c o i g qd a u i i r n m u da t i t c i r r e !c i o s o l d a t o

Trova le seguenti parole:bombe – armi – soldato – guerra – esercito – sangue – caduti – anime – militare - italiani.

Giocabolario cosa si nasconde nelle seguenti parole?

Prima guerra mondiale Prima = rima-mari-ira -armi-pari-mira-apri. Guerra = gare-rare-ruga-era-erra Mondiale = nomade-ali-nido-male-meno

ElmongidrepariuamAlberto Borgese, Fulvio Zuccaro, Gioele D’Uva, Roberto Tomei, Gabriele Di Lieto

Classe 1ª sez. B Scuola sec. -Minori

8

il RACCONTO

G. Mattia Scuola dell’inf. -Minori

ACROSTICOG = giustizia M = missile S = sconfitta D = distruzioneU = uccisione O = odio A = attacco I = isolamentoE = esercito R = ricordo N = nostalgia A = austriaciR = rovina T= trincea G = guerra R = riformeR = ricatto E= esplosione U = unione I = invasioneA = accampamento E = espansione O = ordine

Alyssia Miccio, Emanuele Bonito, Angela Nolli, Giulia Di Bianco e Giorgia Ruocco - Classe 1ª B – Scuola Sec. - Minori

UN REGALO INASPETTATO

- Domani è il mio compleanno!- urlò Mattia. - Sono felicissimo, mamma! Il 10 aprile è il giorno più bello della mia vita!-- Si, ma ora vai a scuola! - rispose la mamma. Al ritorno, mentre Mattia mangiava la pasta insieme a sua sorella più piccola, le chiese:- Cosa hai fatto a scuola?- Ho disegnato! - rispose. Ovviamente chi si aspettava che una bambina di cinque anni scrivesse.Il giorno dopo a scuola nessuno era nell’atrio così Mattia pensò che era tar-di e si mise a correre. Posò il giubbino, aprì la porta ma si accorse che la luce nella sua classe era spenta, la accese e… i compagni urlarono: -Tanti auguri! -C’erano tanti palloncini per l’aula! La maestra, appena i compagni finirono di gridare, disse:- Posa lo zaino e vieni qui, buon com-pleanno! - Poi arrivò la bidella con una torta in mano con i colori della Juventus, la sua squadra del cuore! I suoi amici cantarono: - Tanti auguri, tanti auguri a te!-.E Mattia spense tutte le nove candeline in un soffio e poi disse: -È stato il com-pleanno più bello della mia vita!-.-Ma non è finita - disse Luca, il suo compagno - Ora è il momento del regalo! -- Wow! Mi avete fatto anche il regalo! -- Certo! - disse la maestra Giulia. Marco gli portò una grande scatola, Mattia la aprì contento: era una valigia blu con un biglietto sul quale era scritto “Tanti auguri da tutti i tuoi compagni”. Poi tornò a casa stanco, ma felice per quel compleanno.

Trofimena Stellamaris AcetoClasse 4ª -Minori

IL CRUCIVERBA

F. Milo Scuola dell’inf. -Minori

AUGURI !