LO SGUARDO DI TELEMACO AIAC Associazione Italiana ... · Luoghi rivestiti di colori pallidi e...
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1LO SGUARDO DI TELEMACO
AIAC
Associazione Italiana Architettura e Critica
a cura di
UMBERTO PALESTINI
Lo sguardo di Telemaco
Giampiero Marcocci
Lo SGUARDo DI TELEMACo2 3LO SGUARDO DI TELEMACO
Mostra a cura di Umberto Palestini
Fotografie e immagini diGiampiero Marcocci
Immagine di copertinaAscensione, 2015, stampa duratrans in light box, 135 x 90 cm
Collana “Le mostre di Interno14”
Coordinatore scientifico Luigi Prestinenza Puglisi
Grafica e Impaginazione Federica Marchetti
© 2015 AIAC Associazione Italiana Architettura e Critica. All rights reserved. Versione e-book, ultimo aggiornamento Ottobre 2015
ISBN 978-88-98448-18-0
Lo sguardo di Telemaco
Giampiero Marcocci
Lo SGUARDo DI TELEMACo4 5LO SGUARDO DI TELEMACO
Lo sguardo di Telemaco di Umberto Palestini | 7
Biografia Giampiero Marcocci | 29
Indice
Lo SGUARDo DI TELEMACo6 7LO SGUARDO DI TELEMACO
Orizzonte, 2015, stampa fotografica su d-bond, 100 x 70 cm
Giampiero Marcocci fa apparire, da profondità marine dal-le sfumature color smeraldo, una figura sospesa in uno spa-zio dalle viscosità amniotiche. Il corpo vestito da miriadi di microbollicine rivela la tensione propulsiva propria di ogni ascensione. L’uomo si protende verso la luce in un concerto di movimenti fatto di slanci danzanti, assecondando una ormai prossima emersione.
La figura è il figlio di Ulisse, Telemaco: colui che sprofondava nel desiderio di riabbracciare il padre; che si avventura per mare, affrontando le incognite di un periglioso viaggio alla ricerca del proprio genitore e per ritrovarsi. Incalzato dalla furia brutale dei Proci, egli vive l’attesa del padre, mai conosciuto, in modo spasmodico e invoca il suo ritorno, pregando che il caos che regna ad Itaca possa essere sconfitto da colui che reputa in grado di reinsediare l’armonia perduta.
L’immagine di Giampiero Marcocci diventa esemplare meta-fora di questa riemersione verso la luce affrontata da Telema-co il quale non si concede nessuna vena malinconica, nessun furore accecante e nefasto, asseconda, invece, l’dea che “qual-cosa dal mare torna sempre”.
Il figlio omerico ha trovato nuovo vigore e significato quando Massimo Recalcati, mirabilmente ne “Il complesso di Telema-co”, lo ha fatto assurgere a figura centrale e attiva, in grado di soppiantare le figure di Edipo e Narciso dal classico orizzonte analitico.
Telemaco è portatore di uno struggente desiderio rivolto, con sguardo interrogante ma colmo di speranza, verso le immen-se distese del mare. Il figlio che può essere il giusto erede, pronto a “sprofondare nel proprio passato non per ritrovare le proprie origini ma per risalire, per riemergere da esse”.
UMBERTO PALESTINI
Lo sguardo di Telemaco
Lo SGUARDo DI TELEMACo8 9LO SGUARDO DI TELEMACO8 9
Sognando l’approdo, 2015, stampa fotografica su d-bond, 135 x 90 cm
Cercando l’altrove, 2015, stampa fotografica su d-bond, 100 x 70 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo10 11LO SGUARDO DI TELEMACO
L’isola dei gatti, 2015, stampa fotografica su d-bond, 100 x 70 cm
Dalla prima immagine, resa vibrante da un lightbox, prende avvio la recente ricerca del fotografo, concentrata su una se-rie di marine dalle quali emergono silhouettes di isole, scogli inospitali, svettanti costoni pietrificati, anfratti rocciosi di baie solitarie e ventose. Isole come miraggi, evocate dal desiderio di un altrove. Luoghi rivestiti di colori pallidi e tenui; visioni e orizzonti ammantati di nebbie impalpabili dai riverberi perla-cei. Un percorso che diventa un viaggio poetico per cogliere, usando le parole di Angelo Arioli nel suo Isolario arabo me-dioevale, “visioni, fantasticherie, miraggi che delineano la terra sul filo dell’orizzonte”.
Le isole diventano il punto d’approdo del vagabondare ed esprimono i desideri inconsci di un rifugio dove dimorare al riparo dei flutti impetuosi della ricerca avventurosa. Se all’inizio Telemaco guarda il mare dalla rassicurante spiag-gia, dove cielo e mare trovano una confluenza stabile rispetto all’ignoto, successivamente affronta il pericolo insito in ogni gesto che sceglie la magia primitiva della scoperta di mondi lontani.
Il viaggio descritto da Marcocci - con le sue isole che appaio-no e scompaiono, Borondon; dove si odono urla strazianti di regine tradite, Martana; infestate da serpenti, Queimada; colo-nizzate da gatti, Tashirojima; visitate da angeli, Bergeggi; punti d’approdo nel peregrinare dell’eroe omerico, Ciclopi, Circeo, Canarie, Eolie, Itaca - diventa un percorso iniziatico dove mito-logia e topografia contemporanea si intrecciano.L’autore esprime, così, il desiderio di un orizzonte pacificato che invita all’attesa, ma anche allo slancio verso nuove av-venture: un doppio movimento di cui l’arte è testimonianza diretta.
Lo SGUARDo DI TELEMACo12 13LO SGUARDO DI TELEMACO
Lipari, 2015, stampa fotografica su d-bond, 75 x 50 cmL’isola dei serpenti, 2015, stampa fotografica su d-bond, 45 x 30 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo14 15LO SGUARDO DI TELEMACO
Circe, 2015, stampa fotografica su d-bond, 75 x 50 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo16 17LO SGUARDO DI TELEMACO
L’isola dell’Angelo, 2015, stampa fotografica su d-bond, 45 x 30 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo18 19LO SGUARDO DI TELEMACO
Ciclopi, 2015, stampa fotografica su d-bond, dittico 200 x 70 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo20 21LO SGUARDO DI TELEMACO
L’isola delle Sirene, 2015, stampa fotografica su d-bond, 100 x 70 cmL’isola di Creta, 2015, stampa fotografica su d-bond, 75 x 50 cm
Sognando Itaca, 2015, stampa fotografica su d-bond, 45 x 30 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo22 23LO SGUARDO DI TELEMACO
Lo SGUARDo DI TELEMACo24 25LO SGUARDO DI TELEMACO
Isole Fortunate, 2015, stampa fotografica su d-bond, 75 x 50 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo26 27LO SGUARDO DI TELEMACO
Lo scoglio del lupo, 2015, stampa fotografica su d-bond, 45 x 30 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo28 29LO SGUARDO DI TELEMACO
Nato a Teramo nel 1971 dove vive e lavora. Si occupa di fotografia dal 1994. Ha frequentato un biennio di studi all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma. Il suo recente lavoro fotografico si indirizza verso l’installazione, in cui opere di diverso formato dialogano per materializzare pae-saggi dominati dai segni poetici dell’immaginario e dell’in-canto dei sogni. Tra le esposizioni più importanti si ricorda-no il Premio Arte Mondadori alla Permanente di Milano, la Triennale di Arte Sacra Contemporanea di Lecce, Immagini del Gusto al Centro Nazionale della Fotografia d’Autore di Bibbiena. E’ stato selezionato per il Premio Termoli, la XIV Biennale di Arte Sacra Contemporanea, la 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Padiglione Italia – Abruzzo e la New York Biennale Art. Si è aggiudica-to nel 2005 il Premio Speciale Ventaglio d’Oro all’interno del Premio Arte Mondadori, nel 2006 è finalista del Premio Pagine Bianche d’Autore; nel 2008 vince il Premio Bronze Award e nel 2010 i Premi Gold, Silver e Bronze Award a Orvieto Fotografia Professional Photography Awards. Nel 2013 è segnalato dalla giuria del Premio Combat Prize e del Premio Celeste. Nel 2014 è vincitore della Residenza al Premio O.R.A. 2013/14.
Giampiero MarcocciStudio:Via Gabriele D’Annunzio, 11264100 TeramoItaliatel. +39 0861.242414mob. +39 [email protected]
www.giampieromarcocci.it
BiografiaGIAMPIERO MARCOCCI
Attese, 2015, duratrans in lightbox, diametro 30 cm
Lo SGUARDo DI TELEMACo30 31LO SGUARDO DI TELEMACO
2006, Maldita Soledad, Galleria Piziarte - Teramo
2006, Premio Pagine Bianche D’autore, a cura di Luca Beatrice, Finalista
2006, Stanze Aperte, a cura di Dimarti, Loggi, Santoni - Spine-toli
2006, Elekta, a cura di Cristina Petrelli - Palazzo delle Videocon-ferenze, Spinetoli (Ap)
2006, Olvidarte, Galleria Piziarte - Teramo
2006, Stanze a cura di Umberto Palestini - Palazzo Re, Giulia-nova (Te)
2006 ‚ Riparte 2006, Intenational Art Fair - Napoli - Hotel Excel-sior - Galleria PiziArte
2005‚ Premio Arte Mondadori 2005 - Milano, Palazzo della Per-manente Finalista e Vincitore del premio speciale “Ventaglio d’Oro”
2005‚ 50° Premio Termoli a cura di Carlo Fabrizio Carli - Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea
2005‚ Lib(e)ri, Teramo ‚ Empatia ‚ testo in catalogo di Giamma-rio Sgattoni
2004 ‚ Altri Numeri, Montone (Te), a cura di Umberto Palestini
2003‚ Riparte 2003, Intenational Art Fair, Roma - Ripa Hotel ‚ Galleria PiziArte
2003‚ Le migrazioni, i luoghi, a cura di Alberto Melarangelo,
Macerata Auditorium San Paolo
2003 ‚ Linea di Confine, Montone (Te), Tra Il Sole e La Luna
Solo exibitions/mostre personali
2015, Lo sguardo di Telemaco a cura di Umberto Palestini, Roma, Interno 14
2014, Mnemosine a cura di Angela Troilo, Lanciano, Polo Mu-seale Santo Spirito
2004 ‚ In Cantiere. Sicuri. ‚ Teramo ‚ installazione urbana, testo in catalogo di Lorenzo Canova ‚ Premiata al concorso 626 Co-municazione & Sicurezza 2005 del Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia “Eugenio Battisti”
2004, Foto Grafie, testo in catalogo di Umberto Palestini - Te-ramo, Galleria PiziArte
2001‚ O.P. Ospedale Psichiatrico - Teramo, Chiostro S.Giovanni, testo in catalogo di Antonello Rubini
2008, Orvieto Fotografia Professional Photography Awards Fi-nalista categoria “Open”
2008, Orvieto Fotografia Professional Photography Awards Premio “Bronze Awards”
2006, Premio Pagine Bianche D’Autore, Finalista
2005, Premio Arte Mondadori, Finalista
2005, Premio Arte Mondadori, Premio Speciale “Ventaglio D’O-ro”, vincitore
2004, Premio speciale 626 Comunicazione & Siurezza
Group exibitions/mostre collettive
2015, Arte in equilibrio, a cura di Vittorio Sgarbi, Schieti, Ur-bino
2014, Il Manto, a cura di Umberto Palestini, Tortoreto, Chiesa della Misericordia
2013, H01 Habitat zerouno a cura di Umberto Palestini, Tera-mo, L’Arca - Laboratorio per le arti contemporanee
2013, New York Biennale Art 2012-2013 a cura di Pietro Frane-si, Vjitaly Patsyukov, Lu Hao, New York
2011, 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Padiglione Italia / Regione Abruzzo a cura di Vittorio Sgarbi - coordinatore Umberto Palestini
2011, MAGGIO fest XX edizione, direzione artistica Silvio Ara-clio Torre Bruciata, Teramo
2010, XIV Biennale D’Arte Sacra Contemporanea, Fondazione Stauros Italiana San Gabriele (Te), su invito di Carlo Fabrizio Carli
2009, Quinta Triennale D’Arte Sacra Contemporanea, Premio “Paolo VI” 2009, Lecce, a cura di Toti Carpentieri
2008, Immagini del Gusto, Centro Nazionale della Fotografia D’Autore, Bibbiena, a cura di Fulvio Merlak, Michele Smargias-si, Lucia Miodini
2008, Immagini del Gusto, Palazzo De Sanctis, Castelbasso, a cura di Francesca Referza
2008 , Tracciati d’Arte in Abruzzo/3, Centro Culturale San Fran-cesco. La presenza del sacro. Giulianova a cura di Carlo Fabri-zio Carli
2007, Inter Omnia, Torre Bruciata, Teramo a cura di A. Melarangelo
Prizes and awards/premi e riconoscimenti
2014, Vincitore Residenza Premio O.R.A. 2013/14
2013, Premio Celeste 2013, sezione fotografia, opera segnala-ta dalla giuria
2013, Combat Prize 2013, sezione fotografia, opera segnalata dalla giuria
2010, Orvieto Fotografia Professional Photography Awards
2010, Orvieto Fotografia Professional Photography Award Pre-mio “Silver Awards”
2010, Orvieto Fotografia Professional Photography Awards Premio “Bronze Awards”
2008, Finalista Concorso Nazionale “Immagini del Gusto”