Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È...

18
mensile di informazione tecnica I.P. Cartostampa Chiandetti Srl - Via Vittorio Veneto - 33010 Reana del Rojale/UD - Reg. Tribunale di Udine - n. 19/2000 del 19 luglio 2000 - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Udine - N. 12 - Anno sesto - Periodicità mensile - 5,16 - Direttore responsabile Luigi Chiandetti Collegio dei Geometri della Provincia del VERBANO CUSIO OSSOLA ORGANO UFFICIALE - Corso Sempione, 50 - 28883 GravellonaToce (VB) -Tel. 0323/864461 - Fax 0323/847626 - [email protected] - www.geometri.verbania.it

Transcript of Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È...

Page 1: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

segnalaci le aziendecon cui hai rapporti

dai spazio allo spazio pubblicitario

così ci aiuti concretamente

Lo sai che questapagina è vista damigliaia di utenti?

Basta chiamare la segreteria di Geoideper avere tutte le informazioni utili nelle ore di ufficio 8.00-12.00 • 13.30-17.30

Tel. 0432 857054 - E-mail: [email protected]

con

e i Notiziari provincialisi entra in

oltre 15.000 Studidi Progettisti,Imprese di costruzione,Pubbliche amministrazioni

segnalaci le aziendecon cui hai rapporti

dai spazio allo spazio pubblicitario

così ci aiuti concretamente

m e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e t e c n i c a

I.P.

Cartostampa Chiandetti Srl - Via Vittorio Veneto - 33010 Reana del Rojale/UD - Reg. Tribunale di Udine - n. 19/2000 del 19 luglio 2000 - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Udine - N. 12 - Anno sesto - Periodicità mensile - € 5,16 - Direttore responsabile Luigi Chiandetti

Collegio dei Geometri della Provincia del

VERBANO CUSIO OSSOLAORGANO UFFICIALE - Corso Sempione, 50 - 28883 Gravellona Toce (VB) - Tel. 0323/864461 - Fax 0323/847626 - [email protected] - www.geometri.verbania.it

Page 2: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

1

Corso Sempione, 50 – 28883 Gravellona Toce (VB) – Tel. 0323/864461 – Fax 0323/847626 E-mail: [email protected] – Sito internet: www.geometri.verbania.it

DICEMBRE 2006

S o m m a r i o2 Elezioni del Consiglio Direttivo

quadriennio 2006-2010

Dati ipocatastali, visure gratis e aumento del costo dell’elenco soggetti

3 Agenzia del territorioVariazione dell’orario di apertura al pubblico degli sportelli catastali

Osservazioni e suggerimenti all’Ufficio Provinciale del VCO

4 Agenzia del territorioAnnotazioni iscritte negli atti catastali relative alle dichiarazioni presentate con la procedura DOCFA

5 Circolare n. 30 - 3 novembre 2006

6 Circolare n. 1733 - 3 novembre 2006

8 La foto di copertina - Il Teatro sociale

9 Rifiuti in cantiere, guida per il riuso

11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario?

12 Comune di VerbaniaBando diretto alla concessione di contributi per smaltimento manufatticontententi amianto

13 Cenni storici sulla professione di Geometra

16 Aggiornamento indice IstatAlbo Professionale dei GeometriRegistro praticanti

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Consiglio Direttivo

Presidente: Roberto BRIGATTISegretario: Lidia CHIOVINI Tesoriere: Renzo VISCARDI Revisore Parcelle: Aldo DELGROSSO Consiglieri: Gabriele AIROLDI

Alessandro BIANCONI Alberto FRANCIOLI

Delegato Cassa: Luigi BORGHINI Componente per il Piemonte nellaCommissione Edilizia-Lavori Pubblicidel Consiglio Nazionale Lidia CHIOVINI

Commissione Stampa

Alessandro BIANCONI, Alberto FRANCIOLI,Luigi BORGHINI, Gabriele COMAITA, Ivano FRANCIOLI, Gianmario GAGLIARDI,Pier Paolo MAFFIOLI, Elisabetta PIAZZA.

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL

VERBANO CUSIO OSSOLA

are Colleghe e Colleghi Geometri

con questo numero il notiziario ha raggiunto il traguardo del

primo anno di pubblicazione entrando mensilmente nei Vo-

stri studi, cercando dapprima di stabilire un contatto vivace

ed amichevole tra di noi e poi di rafforzarlo per renderlo sem-

pre più proficuo.

La Segreteria del Collegio ha già inviato agli Iscritti una no-

ta con l’indicazione di tutte le varie Commissioni a cui siete

invitati ad aderire numerosi perché solo con la vostra parte-

cipazione ricca di comunicazioni e suggerimenti è possibile

migliorare i risultati del lavoro che vi si svolge.

Confido quindi in una sempre più puntuale ed ampia ade-

sione in modo che ognuno con il proprio contributo partecipi

attivamente alla vita del Collegio e di conseguenza a quella

professionale della categoria essendo oramai imminenti gli

impegni ed i doveri a cui i singoli Collegi Provinciali do-

vranno assoggettarsi, soprattutto in materia di formazione

continua obbligatoria e di riforma degli ordini professionali.

Con l’occasione il Consiglio Direttivo ringrazia e rinnova a

tutti gli iscritti un augurio di felice anno.

Il Presidente

Geom. Roberto BRIGATTI

C

Page 3: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

2DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Il giorno 5 dicembre 2006 si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica sino al 4 dicem-bre 2010, assegnando le seguenti cariche:

Presidente ROBERTO BRIGATTI Segretario LIDIA CHIOVINI

Tesoriere RENZO VISCARDI Consiglieri GABRIELE AIROLDI

ALESSANDRO BIANCONI ALDO DELGROSSO ALBERTO FRANCIOLI

Revisore Parcelle ALDO DELGROSSO

ELEZIONI CONSIGLIO DIRETTIVO QUADRIENNIO 2006-2010

isco verde per la gratuità delle visure e l’au-mento del costo dell’elenco soggetti da 7 eu-ro a pagina (che può contenere fino a 10 no-

minativi) a 4 euro a soggetto. Mentre il ddl Finan-ziaria 2007 stabilisce la nuova disciplina per la riuti-lizzazione dei dati ipocatastali (prima contenuta nelcomma 371 della Finanziaria 2005) prevedendo cheè sì necessario stipulare una convenzione con l’Agen-zia del territorio, ma non si paga più per ogni riuti-lizzo (il versamento unico è però aumentato del 20%con l’aggiunta di un costo fisso), i commi dal 65 al68 dell’art. 2 del dl fiscale fissano un nuovo tariffa-rio. In particolare, per compensare l’esenzione daitributi decisa per le visure catastali, prevedono deileggeri aumenti e un raddoppiato del costo per ri-chieste relative a più di una circoscrizione o sezionestaccata. Vediamo gli aumenti delle tasse ipotecarie:a) 55 euro per ogni formalità con efficacia anche di

voltura, che si aggiunge ai 35 euro che vannoversati per ogni nota di trascrizione, iscrizione odomanda di annotazione;

b) l’importo di 0,01 euro per ogni nominativo e perogni giorno del servizio di ricerca continuativaper via telematica (c.d. monitoraggio) che è do-vuto anticipatamente. Il servizio sarà fornito pro-gressivamente su base convenzionale ai soli sog-getti autorizzati alla riutilizzazione commerciale.La tariffa è raddoppiata per le richieste relative apiù di una circoscrizione o sezione staccata;

c) ritoccata anche1a tariffa per la trasmissione tele-matica dell’elenco dei soggetti presenti nelle for-

malità di un determinato giorno: il costo passada 7 euro a pagina (che può contenere anchedieci nominativi) a 4 euro a soggetto. Tariffa chesi applica anche al cartaceo (misura che ha datovita finora a 100 diffide inviate al Territorio; unadecina di ricorsi d’urgenza depositati davanti al-le corti d’appello di Torino, Milano e Bologna; eun ricorso all’Antitrust) fino all’attivazione dellatrasmissione on-line.

Le maggiori risorse (al netto di 12 milioni di europer il 2006 e 10 milioni per il 2007) andranno a fi-nanziare il decentramento catastale fissato nel ddlFinanziaria 2007. Il comma 67, poi, sostituisce in blocco la tabellacon i tributi speciali catastali. Oltre a stabilire la gra-tuità per le visure, fissa, tra l’altro, l’aumento da 35a 50 euro per la domanda di voltura; da 35 a 50 eu-ro per la dichiarazione di ogni unità di nuova co-struzione o derivata da dichiarazione di variazione;da 35 a 65 euro per ogni tipo mappale e di frazio-namento ai fini dell’aggiornamento delle iscrizioninel catasto e nell’anagrafe tributaria, fino a un mas-simo di dieci parcelle edificate o derivate da frazio-namento.Tra le altre tariffe modificate, prevede un costo di16 euro per ogni certificato, copia o estratto. Perquanto riguarda, invece, i certificati richiesti dai pri-vati per comprovare la situazione generale redditua-le e patrimoniale ai fini della legislazione sul lavoro,previdenziale e di quella sulla pubblica istruzione, lanuova tabella stabilisce che il diritto fisso di 4 euro.

DATI IPOCATASTALI, VISURE GRATIS E AUMENTO DEL COSTO DELL’ELENCO SOGGETTI

D

Page 4: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

3DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Verbania, 16 dicembre 2006 Prot. 6229

Oggetto: VARIAZIONE DELL’ORARIO DIAPERTURA AL PUBBLICO DEGLISPORTELLI CATASTALI DELL’UF-FICIO PROVINCIALE DEL VER-BANO-CUSIO-OSSOLA.

er un allineamento dell’orario degli sportel-li catastali presso l’Ufficio Provinciale delVCO con gli altri Uffici Provinciali del Ter-

ritorio della Regione; al fine di razionalizzare l’erogazione dei servizi all’u-tenza in materia catastale (visure, volture, istanze dicorrezione, fogli di osservazione, atti tecnici di aggior-namento della banca dati catastale, docfa e pregeo);tenuto conto di quanto concordato per le vie brevicon il Collegio dei Geometri della Provincia delVCO con la RSU ed i rappresentanti sindacali;

si comunica che a partire dal 2.01.2007 gli sportel-li catastali dell’Ufficio Provinciale del Verbano-Cu-sio-Ossola, ubicati al II piano dello stabile di CorsoEuropa n. 30, Verbania-Pallanza, osserveranno il se-guente orario settimanale di apertura al pubblico:- dal lunedì al venerdì, ore 8,30-13,00 (anziché8,00-12,30).Per un corretto espletamento delle attività di cassacatastale i ticket elimina-code verranno erogati finoalle ore 12,30, fermo restando il diritto degli utentidi essere serviti se arrivati in ufficio entro l’orarioprestabilito.Gli ordini professionali tecnici (ingegneri, architet-ti, agronomi, geometri, periti industriali edili) sonoinvitati a dare la massima diffusione della presenteai loro iscritti.Grazie della collaborazione.

IL DIRETTORERosario dr. PUCCIARELLI

P

Verbania, 18 dicembre 2006 Prot. n° 6253

Oggetto: OSSERVAZIONI E SUGGERIMEN-TI ALL’UFFICIO PROVINCIALEDEL VCO.

l fine di evitare possibili contrasti tra i tec-nici liberi professionisti ed i tecnici catasta-li (docfa e pregeo) - con particolare riguar-

do agli atti di aggiornamento della banca dati delCatasto terreni e fabbricati, che vengano sospesi -e allo scopo di prevenire o sanare probabili mal-funzionamenti e disservizi agli sportelli catastali, sichiede ai geometri, iscritti al Collegio del Verbano-Cusio-Ossola, di segnalare direttamente al Collegioincongruenze, malfunzionamenti o disservizi rile-vati di persona tanto al front-office quanto nelback-office, presso i Servizi Catastali dell’UfficioProvinciale del VCO.

Il Collegio vaglierà le segnalazioni e le inoltrerà -se ritenute meritevoli di prosieguo - con le proprieosservazioni e/o suggerimenti all’Ufficio Provin-ciale, che adotterà gli opportuni, eventuali prov-vedimenti di competenza, comunicandoli al Col-legio.Tale accorgimento contribuirà a migliorare il servi-zio pubblico e rafforzerà la necessaria collaborazio-ne tra l’Agenzia e l’Ordine, fermo restando il dirit-to del singolo utente ad esporre le proprie lamente-le ai superiori gerarchici nei confronti di dipenden-ti dell’Ufficio, in caso di comportamento deonto-logicamente inappropriato.”

IL DIRETTORERosario dr. PUCCIARELLI

A

AGENZIA DEL TERRITORIOUFFICIO DEL VERBANO CUSIO OSSOLA - UFFICIO DEL DIRETTORE PROVINCIALE

Page 5: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

4DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

1 dicembre 2006 Prot. n. 86651

Oggetto: ANNOTAZIONI ISCRITTE NEGLI ATTI CATASTALI RELATIVE ALLE DICHIARAZIONI PRESENTATE CON LA PROCEDURA DOCFA.

l fine di consentire una corretta e puntuale conoscenza delle informazioni contenute nelle consultazioni degliatti catastali ed in particolare di quelle riguardanti le annotazioni riferite alle dichiarazioni presentate con laprocedura DOCFA, si allega un prospetto riassuntivo nel quale, per ogni annotazione, è indicata la relativa

fattispecie ed un breve commento.Nell’auspicio che tale documento possa essere da supporto alle attività di diretta competenza dei professionisti iscrit-ti a codeste Associazioni si resta a disposizione per fornire eventuali chiarimenti al riguardo.

Il DirettoreCarlo CANNAFOGLIA

A

AGENZIA DEL TERRITORIO

ANNOTAZIONI FATTISPECIE COMMENTO

1 Classamento e rendita proposti(D.M. 701/94).

Classamento e rendita propostidalla parte inseriti in atti, per iquali l’ufficio non ha operato al-cuna valutazione di congruità.

Tale annotazione viene apposta se,a seguito della presentazione delDOCFA, l’ufficio prende atto delclassamento e la rendita proposti,ma si riserva di verificarli in unmomento successivo.

2 Classamento e rendita proposti(D.M. 701/94); classamento erendita validati.

Classamento e rendita ritenuticongrui in sede di accettazionedella dichiarazione.

Tale annotazione viene apposta se,a seguito della presentazione delDOCFA, l’ufficio ritiene congruo ilclassamento e la rendita proposta.

3 Classamento e rendita validati(D.M. 701/94).

Classamento e rendita ritenuticongrui in sede di validazione suc-cessiva alla accettazione della di-chiarazione.

Tale annotazione viene apposta se,in un momento successivo allapresentazione del DOCFA l’uffi-cio ritiene congrui il classamentoe la rendita proposti.

4 Classamento e/o rendita rettificaticon procedura di classamento au-tomatico (D.M. 701/94).

Classamento e rendita iscritti inatti con classamento automaticoin sede di presentazione o di suc-cessiva rettifica.

Tale annotazione viene apposta se,a seguito della presentazione delDOCFA, l’ufficio non accetta ilclassamento e la rendita proposti,ma ritiene opportuno utilizzare i ri-sultati del classamento automatico.

5 Classamento e/o rendita rettificati(D.M. 701/94).

Classamento e rendita rettificatidall’ufficio a seguito di successiveoperazioni di verifica e controllo.

Tale annotazione via apposta se inun momento successivo alla pre-sentazione del DOCFA, l’ufficionon accetta il classamento e larendita proposti e li modifica.

6 Classamento e rendita non rettifi-cati entro dodici mesi dalla data diiscrizione in atti della dichiarazio-ne (D.M. 701/94).

Unità immobiliare urbana inseritain atti con classamento e renditaproposti, per la quale è decorso iltermine dei dodici mesi di cui al-l’art. 1, comma 3, del D.M.701/94.

Tale annotazione viene apposta se ilclassamento e la rendita propostinon vengono né rettificati né con-fermati d’ufficio entro il termine didodici mesi dal momento della pre-sentazione.

Page 6: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

5DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Oggetto: Art. 36-quater, D.Lgs. n. 626/94 e s.m.i. –Obblighi dal datore di lavoro relativi all’impiego deiponteggi – Chiarimenti concernenti i ponteggi suruote (trabattelli) ed altre attrezzature per l’esecuzio-ne di lavori temporanei in quota in relazione agli ob-blighi di redazione del piano di montaggio, uso esmontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione.

i fa riferimento alle numerose richieste di chiari-menti riguardanti gli obblighi del datore di lavo-ro in relazione alle operazioni di montaggio, uso e

smontaggio di alcune attrezzature di lavoro per l’esecu-zione di lavori temporanei in quota. Al riguardo, con particolare riferimento agli adempimen-ti, di cui all’art. 36-quater del D.Lgs. n. 626/94 così co-me introdotto dal D.Lgs. n. 235/03, concernenti la reda-zione di un piano di montaggio, uso e smontaggio(Pi.M.U.S.). in funzione della complessitàdel ponteggio scelto e la relativa formazionedegli addetti alle succitate previste operazio-ni, si comunica quanto di seguito riportato.Il comma 4 alla lettera d) del succitato art.36-quater richiama anche i “ponteggi suruote” in ordine agli obblighi previsti in ge-nerale per i ponteggi. Per tali attrezzature -comunemente denominate “tra battelli” -,considerate le modalità di montaggio, uso,trasformazione e smontaggio, sostanzial-mente ripetitive per tutti i diversi modellipresenti sul mercato, nonché le sempliciconfigurazioni adottabili, peraltro assai diffi-cilmente modificabili - contrariamente aquanto si riscontra per i ponteggi metallicifissi -, per ciò che concerne la redazione delPi.M.U.S. si ritiene sufficiente il semplice ri-ferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal fabbri-cante, eventualmente completate da informazioni (adesempio sugli appoggi e sugli ancoraggi) relative alla spe-cifica realizzazione. Per quanto riguarda la formazione degli addetti al mon-taggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli e perla stessa motivazione di cui sopra, si ritiene che il datoredi lavoro debba dare attuazione a quanto già previsto dal-l’art. 38, comma l, lettera b) del D.Lgs. n. 626/94, te-nendo comunque presente, per ciò che riguarda l’adde-stramento, i contenuti generali di cui al secondo e alquarto punto del modulo pratico dell’Accordo Stato, re-gioni e province autonome, del 26 gennaio 2006 pubbli-cato sulla G.U. in data 23 febbraio 2006.

Sempre a proposito di formazione, si evidenzia che il ter-mine di due anni, di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 36-qua-ter del D.Lgs. n. 626/94, entro i quali gli addetti alle attivi-tà di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggisono tenuti a partecipare ai corsi di formazione decorre dal-la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del citatoAccordo, precisando che l’obbligo di partecipazione a talicorsi non si estende ai semplici utilizzatori dei ponteggi. Nel periodo transitorio, la pregressa esperienza biennale etriennale, rispettivamente per i lavoratori e per i preposti,che consente l’attività di montaggio, smontaggio o tra-sformazione di ponteggi, nelle more dell’effettuazionedella formazione di cui al succitato art. 36-quater, puòessere autocertificata ai sensi di legge dallo stesso lavora-tore sotto la propria responsabilità. Tale autocertificazio-ne dovrà fare riferimento all’attività lavorativa svoltapresso imprese regolarmente iscritte alla Camera di

Commercio, Industria e Artigianato in unsettore compatibile con l’attività d’uso deiponteggi. Per ciò che riguarda altre attrezzature, qualiponti su cavalletti di altezza non superiore ametri 2, ponti sospesi, ponteggi a piani di la-voro autosollevanti e ponti a sbalzo, questoMinistero è dell’avviso che non trovano at-tuazione né le norme relative al Pi.M.U.S.né quelle relative alla formazione di cui al ci-tato Accordo del 26 gennaio 2006. Infatti i ponti su cavalletti di altezza non su-periore a metri 2 sono esclusi dal campo diapplicazione della norma; i ponti sospesi e iponteggi a piani di lavoro autosollevanti so-no soggetti alla norme di cui al D.P.R. n.459/96 e le istruzioni per l’uso che obbliga-toriamente accompagnano l’attrezzatura (ve-

di punto 1.7.4 dell’Allegato 1 al D.P.R. n. 459/96) defi-niscono le modalità per il montaggio e lo smontaggiodell’attrezzatura e le istruzioni per l’addestramento dei la-voratori ai quali, comunque dovrà essere erogata dal da-tore di lavoro la formazione di cui al già citato art. 38 delD.Lgs. n. 626/94; i ponti a sbalzo sono soggetti alla nor-mativa specifica di cui al D.P.R. n. 164/56 che, all’art. 25definisce le regole per il montaggio dei ponti mentre, perciò che concerne la formazione dei lavoratori, anche intale ultimo caso il datore di lavoro farà riferimento al dis-posto di cui al già citato art. 38 del D.Lgs. n. 626/94.

Il Direttore GeneraleDott.ssa Lea BA TTISTONI

CIRCOLARE N. 30 DEL 3 NOVEMBRE 2006

MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVENZIONE SOCIALEDIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO

S

Page 7: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

6DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Oggetto: Articolo 36-bis del decreto-legge 4 luglio2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dallalegge 4 agosto 2006, n. 248, recante: “Misure urgen-ti per il contrasto del lavoro nero e per la promozio-ne della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

art. 36-bis del decreto-legge 4 luglio 2006, n.223, convertito, con modificazioni, nella legge 4agosto 2006, n. 248, recante “Misure urgenti per

il contrasto del lavoro nero e per la promozione della si-curezza nei luoghi di lavoro” al primo comma disponeche: “Al fine di garantire la tutela della salute e la sicurez-za dei lavoratori nel settore dell’edilizia, nonché al fine dicontrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed irrego-lare... il personale ispettivo del Ministero del lavoro edella previdenza sociale ... può adottare il provvedimen-to di sospensione dei lavori nell’ambito dei cantieri ediliqualora riscontri l’impiego di personale non risultantedalle scritture o da altra documentazione obbligatoria...ovvero in caso di reiterate violazioni della disciplina inmateria di superamento dei tempi di lavoro, di riposogiornaliero e settimanale ... I competenti uffici del Mini-stero del lavoro e della previdenza sociale informano tem-pestivamente i competenti uffici del Ministero delle in-frastrutture dell’adozione del provvedimento di sospen-sione al fine dell’emanazione da parte di questi ultimi delprovvedimento interdittivo alla contrattazione con lepubbliche amministrazioni ed alla partecipazione a garepubbliche di durata pari alla citata sospensione nonchéper un eventuale ulteriore periodo di tempo non inferio-re al doppio della durata della sospensione e comunquenon superiore a due anni”. La normativa, al fine di assicurare una più efficace azionedi prevenzione oltre che di repressione del lavoro som-merso, nonché di riduzione del fenomeno infortunisticodei luoghi di lavoro, introduce, tra l’altro, la sanzionedell’interdizione a contrarre con le pubbliche ammini-strazioni, da infliggere da parte dei “competenti uffici”del Ministero delle infrastrutture al verificarsi di ~ deter-minate fattispecie.Tenuto anche conto dei numerosi provvedimenti di so-spensione già pervenuti al Ministero delle infrastruttu-re da parte delle Direzioni provinciali del lavoro, alcunicorredati della successiva revoca, diviene urgente, al fi-ne di un’applicazione uniforme del diritto obiettivonell’ambito delle varie articolazioni del Ministero delleinfrastrutture:

l) individuare gli uffici competenti a ricevere comunica-zione delle sospensioni di cantiere al fine della istrut-toria;

2) fornire indicazioni di massima sulle modalità ope-rative.

Con riferimento al punto primo, in base alla vigente or-ganizzazione, di cui al decreto del Presidente della Re-pubblica n. 184 del 2 luglio 2004, al decreto ministeria-le 19 aprile 2005, al decreto-legge 18 maggio 2006, n.181, e al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministridel 5 luglio 2006, di individuazione, tra l’altro, dei com-piti e delle funzioni del Ministero delle infrastrutture,nonché di articolazione dello stesso nelle strutture decen-trate, “i competenti uffici” del Ministero delle infrastrut-ture presso cui deve incardinarsi la nuova attribuzione so-no, con le ripartizioni di funzioni che si specificheranno,la Direzione generale per la regolazione e i provveditora-ti regionali e interregionali alle opere pubbliche. Tenuto conto, infatti, che la competenza in tema di mo-nitoraggio, controllo e vigilanza in materia infrastrutturale è assegnata, a livello centrale, al Dipartimento II - In-frastrutture statali, edilizia e regolazione, e, con riferi-mento all’indirizzo e regolazione delle procedure di ap-palto, alla Direzione generale per la regolazione, nonché,a livello decentrato, ai provveditorati regionali e interre-gionali alle opere pubbliche, ne consegue una allocazionefunzionale della competenza all’emanazione del provve-dimento finale in capo alla sede centrale, mentre la fase

CIRCOLARE N. 1733 DEL 3 NOVEMBRE 2006

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

L’

Page 8: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

7DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

viene presa a riferimento per irrogare la sanzione interdit-tiva: il provvedimento interdittivo di pari durata della so-spensione costituisce, infatti, stando alla lettera della nor-ma, un provvedimento vincolato, essendo esclusa, inquesto caso, ogni valutazione discrezionale in ordine al-l’elemento temporale.La possibilità di prevedere un periodo interdittivo ulte-riore (pari al doppio della sospensione) .potrà allora ri-correre nei casi di recidiva e, comunque, in tutti i casi“più gravi”, intendendosi con questa locuzione ogni ipo-tesi in cui i lavoratori irregolari siano pari o superiori al50% degli addetti al cantiere, ovvero le ipotesi di viola-zione delle norme di sicurezza di non lieve entità: l’appli-cazione di una misura interdittiva per tale periodo ulte-riore deve sempre essere adeguatamente motivata. Qualora nel provvedimento di sospensione adottato dagliorgani ispettivi del Ministero del lavoro e della previden-za sociale non sia indicato alcun termine finale, la duratadel provvedimento interdittivo non può che essere pari alperiodo intercorrente tra la data della sospensione stessa equella della intervenuta revoca, prevista al comma 2 del-l’art. 36-bis, decreto-legge n. 223/2006 (ipotesi di rego-larizzazione del/i lavoratore/i). Qualora non sia interve-nuta alcuna revoca, la durata dell’interdizione non puòche essere pari, comunque, alla durata della sospensione,e, in ogni caso, non potrà mai essere superiore a due an-ni: da ciò consegue che il provvedimento interdittivo avràquale dies a quo la data di notifica all’impresa il cui can-tiere è sospeso e quale dies ad quem il termine massimo(due anni) ipoteticamente irrogabile quale durata delprovvedimento interdittivo, salvi eventuali successiviprovvedimenti da emanarsi a seguito della acquisizione dinuovi ulteriori elementi. La Direzione generale per la regolazione dei lavori pub-blici nell’ambito del Dipartimento II - Infrastrutturestatali, edilizia e regolazione dei contratti pubblici nel-l’emanazione del provvedimento interdittivo, a seguitodell’istruttoria tecnico-amministrativa svolta dal com-petente provveditorato, avrà cura di garantire una ap-plicazione uniforme della disciplina in esame sul terri-torio nazionale. Il provvedimento interdittivo alla contrattazione con lepubbliche amministrazioni ed alla partecipazione a garepubbliche per le imprese destinatarie del provvedimentodi sospensione del cantiere da parte dei competenti uffi-ci del Ministero del lavoro e della previdenza sociale,adottato dal direttore generale della Direzione generaleper la regolazione, è atto definitivo di natura costitutiva;lo stesso produce i suoi effetti a decorrere dalla data dinotifica all’interessato e deve essere tempestivamente co-municato all’Osservatorio dei contratti pubblici relativi alavori, servizi e forniture nell’ambito dell’Autorità di vi-gilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture,e al provveditorato competente. La natura di atto definitivo del provvedimento interdit-tivo lo rende impugnabile con gli ordinari strumenti di

istruttoria può essere svolta presso i provveditorati regio-nali e interregionali alle opere pubbliche. A livello operativo, ciascun provveditorato regionale e in-terregionale alle opere pubbliche competente per territo-rio, dopo aver ricevuto il provvedimento di sospensionedel cantiere emesso dall’ispettore del lavoro, deve attiva-re, nel rispetto delle garanzie e delle prerogative previstedalla normativa vigente (comunicazione dell’avvio delprocedimento, eventuale partecipazione del destinatario,ecc.), un procedimento amministrativo volto alla predi-sposizione di una relazione illustrativa sintetica recantegli elementi essenziali per l’emanazione del provvedimen-to interdittivo, che deve essere trasmessa corredata di tut-ta la documentazione utile, alla Direzione generale per laregolazione al fine della adozione dell’atto stesso. Per quanto concerne le modalità operative per l’emana-zione del provvedimento interdittivo, si forniscono le se-guenti indicazioni. Il procedimento avviato da parte della struttura decentra-ta deve essere normalmente concluso entro 45 giorni dal-la data di ricezione del provvedimento di sospensione; laDirezione generale per la regolazione emana tempestiva-mente il provvedimento finale una volta acquisita la do-cumentazione, ivi compresa la relazione illustrativa sinte-tica di cui sopra, trasmessa dal competente provveditora-to regionale e interregionale alle opere pubbliche. In sede di prima applicazione, il termine acceleratoriosuindicato decorre dalla data di pubblicazione della pre-sente circolare. In ordine alla durata del provvedimento interdittivo, lafonte primaria prescrive due possibilità: a) che la stessa siapari alla durata della sospensione; b) che possa essere an-che disposta per un ulteriore periodo, pari al doppio del-la sospensione; in entrambe le ipotesi, la stessa non puòessere superiore a due anni. Si evince l’importanza della durata della sospensione, che

Page 9: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

8DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

gravame: ricorso al giudice amministrativo ovvero in al-ternativa al Presidente della Repubblica, nei termini dilegge e di ciò deve essere data notizia in calce al provvedi-mento medesimo. L’eventuale accoglimento della istanza cautelare di so-spensione del provvedimento di sospensione del cantierepuò essere valutata quale causa ostativa all’adozione delprovvedimento interdittivo: pertanto, le direzioni pro-vinciali del lavoro informeranno tempestivamente i prov-veditorati regionali e interregionali alle opere pubblichedelle eventuali impugnazioni, anche non in sede giurisdi-zionale, dei provvedimenti di sospensione e dei loro esiti. Si precisa che il provvedimento interdittivo deve essereemanato anche in caso di successiva revoca della sospen-sione e che resta comunque inalterata la possibilità, daparte della Direzione generale per la regolazione, di revo-care il provvedimento interdittivo, in via di autotutela, aisensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies della leggen. 241/1990. Per l’attuazione della presente circolare, i provveditoratiregionali e interregionali alle opere pubbliche predispon-gono le attività necessarie con le direzioni provinciali dellavoro incardinate nell’ambito territoriale di propriacompetenza e ne danno comunicazione alla Direzionegenerale per la regolazione dei lavori pubblici.

Al fine della corretta partecipazione alle gare da parte del-le imprese, nelle more dell’emanazione del regolamentodi cui all’art. 5 del decreto legislativo n. 163/2006 chepotrebbe disporre anche sul punto, si invitano le stazioniappaltanti a chiedere una autocertificazione concernentel’essere stati o meno destinatari di provvedimenti inter-dettivi nell’ultimo biennio: tale richiesta trova il propriofondamento normativo nel disposto della lettera e) del-l’art. 38 del decreto legislativo n. 163/2006. In sede di ve-rifica dei requisiti, ciascuna stazione appaltante può ac-certare la veridicità della predetta autocertificazione tra-mite consultazione del sito informatico dell’Osservatoriodei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniturenell’ambito dell’Autorità di vigilanza sui contratti pub-blici di lavori servizi e forniture. Al fine della migliore conoscibilità da parte delle stazioniappaltanti della presente circolare, la stessa viene pubbli-cata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ol-tre che sui siti informatici del Ministero delle infrastrut-ture (sito istituzionale e sito per la pubblicazione infor-matica dei bandi di gara).

Il Direttore Generale per la regolazione dei lavori pubblici

CROCCO

IL TEATRO SOCIALEenne costituita un’apposita Società avente per scopo la costruzione di un Teatro Sociale sulla Piazza det-ta “Fiumetta” a Intra, (l’attuale piazza Matteotti che, nell’arco di diversi decenni, ha avuto diverse de-nominazioni: piazza Fiumetta, del Teatro, Vittorio Emanuele e Fratelli Bandiera) su un terreno conces-

so dal Comune. La Società deliberò la costruzione in data 6 ottobre 1843, con un progetto dell’architetto Giu-lio Aluisetti. I lavori vennero affidati all’impresa Luigi Cobianchi. La prima pietra fu solennemente posata il 3febbraio 1846 e il teatro venne inaugurato nel 1848, con la rappresentazione dell’opera “Linda di Chammonix”e con i “Lombardi alla prima Crociata”.Nella foto si può ammirare tutta la maestosità della facciata neoclassica, mentre all’interno aveva la tipica strut-tura del teatro italiano con due ordini di palchi, la platea e un ampio loggione. Soffitti e pareti erano decoraticon stucchi, affreschi e arazzi.I palchi vennero assegnati per sorteggio tra i possessori di almeno un’azione di lire tremila. Nell’autunno del1872, il torrente San Bernardino, rotti gli argini, invase la piazza arrecando seri danni allo stabile e alle struttu-re interne. L’acqua penetrò all’interno del Teatro, fino al primo ordine dei palchi.Vigeva un severo regolamento per il comportamento del pubblico: non erano ammesse né approvazioni né dis-approvazioni eccessive. Non erano consentiti bis né evocazioni dal proscenio.Durante la Repubblica Sociale il teatro venne usato dalle forze fasciste come sede del distaccamento della briga-ta nera “Ravenna” e adibito a deposito di materiale bellico. Vi furono imprigionati molti partigiani, cinque deiquali furono fucilati nel Comune di Cambiasca il 19 gennaio 1945.Lo storico teatro, che gli intresi amavano chiamare, con un pizzico di orgoglio “la Scala di Intra”, venne demo-lito nel 1960. I cittadini più anziani, ancora oggi, hanno nella mente e nel cuore il ricordo del glorioso edificio,ingiustamente eliminato.

LA FOTO DI COPERTINA

V

Page 10: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

9DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

uesta volta non parliamo di uno standard,ma di una guida dell’Uni, messa a punto daun apposito gruppo di lavoro e finalizzata al-

la “Riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti dacostruzione”. Si tratta di un lavoro che viene, a col-mare una lacuna da tempo avvertita, perché a lungosi è trascurato il problema dei rifiuti prodotti dall’at-tività di costruzione e demolizione, e del loro smal-timento o del loro trattamento al fine di consentirneil riciclaggio. In passato, quando il “demolire” nonera nemmeno considerato un lavoro pubblico, nonera mai stato un aspetto d’importanza secondaria, senon altro per le tante discariche abusive che ha ge-nerato. E figuriamocioggi che la categoriaspecializzata OS23 de-finisce proprio l’attivi-tà di demolizione diopere. Per avere un or-dine di grandezza, se-condo dati Cresme, laproduzione di questirifiuti, in Italia nel1998, è stata stimatain 20 milioni di ton-nellate, cioè circa ildoppio, in peso, dei ri-fiuti solidi urbani. Laprima parte di questapubblicazione propone alcune linee guida per la de-molizione di tipo selettivo, linee che contengono an-che ruoli e compiti dei diversi operatori oltre a indi-cazioni e criteri tecnici operative. La seconda parteeffettua un’analisi del quadro legislativo italiano ecomunitario in materia di demolizione e di rifiuti dicostruzione. Segue la formulazione di schede base per la defini-zione terminologica. Tutto il testo pone particolare

attenzione al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (cosiddetto “decreto Ronchi”), che recepisce tredirettive europee, tentativo di disciplinare il settore edi riorganizzare la legislazione in materia, mirandoall’applicazione delle strategie definite in sede comu-nitaria di “riduzione dei quantitativi dei rifiuti pro-dotti” e di “valorizzazione della risorsa rifiuti”. Allafine della prima parte vi sono tre schemi sinteticiutilizzabili sul piano operativo soprattutto per mate-riali di risulta da edifici. Il primo, in funzione del ti-po di materiale, indica il pretrattamento del rifiuto,il suo riciclo, e il suo riutilizzo, oppure il corretto si-stema di smaltimento in caso di mancate operazioni

di riciclo. Il secondoschema, in funzionedell’elemento costrut-tivo, precisa indicazio-ni sulle tecniche dautilizzare per una de-molizione selettiva inrelazione ai diversicomponenti, struttu-rali e non, dell’edificio.Infine tramite un flowchart è descritto l’inte-ro processo di demoli-zione. I problemi con-nessi ai rifiuti di co-struzione e demolizio-

ne sono ormai diventati di un certo interesse in rela-zione alla accresciuta attenzione dell’opinione pub-blica e del legislatore verso gli aspetti di salvaguardiaambientale e in particolare il rapporto tra costruzio-ne e ambiente. Fino a oggi l’attenzione su questofronte è stata collegata prevalentemente alla valuta-zione di impatto ambientale del costruito e al conte-nimento dei consumi energetici, mentre sono statisottovalutati aspetti quali:

RIFIUTI IN CANTIERE, GUIDA PER IL RIUSO

MANUALE UNI SULLE REGOLE E LE TECNICHE PER IL RICICLAGGIO DEGLI SCARTI EDILI.

INDICAZIONI DETTAGLIATE SULLA DEMOLIZIONE “SELETTIVA” DEGLI EDIFICI E IL TRATTAMENTO DEI MATERIALI.

Q

Page 11: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

tuirà in futuro una condizione necessaria per lo svi-luppo delle possibilità di riciclo e, nel merito, occor-rerà formulare raccomandazioni specifiche. Attualmente, invece, le operazioni di demolizionesi avvolgono di tecniche (meccaniche, chimiche ea esplosione) ormai consolidate e in grado di ri-spondere a buona parte delle problematiche, maprive di attenzione al recupero di materie prime

secondarie.L’analisi dei risulta-ti di esperienzecondotte in alcuniPaesi europei con-sentono di focaliz-zare tre aspetti: 1) le ipotesi su cuioperare nel campodella demolizionenon possono esserevalutate esclusiva-mente in base alquadro delle attualicompatibilità eco-nomiche perché so-

no sufficienti alcune condizioni normative radi-cali per modificarlo e ribaltarne le convenienzeeconomiche;

2) è prevedibile un percorso di sviluppo di strategiedi demolizione orientale da vincoli e necessitàimposti dall’ottimizzazione delle fasi e delle ope-razioni previste dal successivo processo di ricicloal quale verranno via via avviate sempre maggioriquantità di macerie;

3) la demolizione selettiva è attualmente solo un’i-potesi con un sufficiente grado di fattibilità tec-nica e pratica ma ancora con costi elevati. A tuttociò, anche in attesa di eventuali “aggiornamenti”del decreto Ronchi, tenta di dare una prima ri-sposta questa pubblicazione dell’Uni che non èesaustiva in materia, ma che certamente ponepunti fissi cui fare riferimento con tranquillitàperché ci sembra scontata la loro efficacia.

Filippo RUSSOin collaborazione con l’Uni

da “Edilizia e Territorio”

Da il “Geometra Veronese” - Giugno 2004

- la riduzione del consumo di materie prime estrat-te dall’ambiente;

- la riduzione della produzione di rifiuti. Sottova-lutazioni dovute soprattutto ad alcune considera-zioni erronee, quali:

- la convinzione di una grande disponibilità di ma-terie prime per la costruzione (sabbia, ghiaia, cal-care, argilla, ritenute abbondanti in un Paese ric-co di fiumi e ter-reni alluvionali)a costi relativa-mente contenutiche ha rappre-sentato il vinco-lo maggiore al-l’attività di rici-clo. Soltanto latardiva constata-zione dei costiindiretti e deicosti ambientalidei dissesti idro-geologici e pae-saggistici e le sti-me sull’esaurimento di tali risorse hanno condot-to a tentativi di programmazione degli interventicon i piani cave regionali e provinciali;

- il presunto comportamento inerte delle macerieda costruzione nei confronti dell’ambiente, com-portamento che ha avuto per conseguenza la sot-tovalutazione delle problematiche di smaltimen-to. Quando invece oggi il mix di prodotti presen-ti nelle materie edilizie presenta la tendenza al-l’incremento di prodotti di sintesi come effetto diinnovazione e trasferimenti tecnologici da altrisettori;

- i bassi costi di conferimento in discarica e gli ele-vati costi, al confronto, del riciclo hanno finoradisincentivato le pratiche di riciclo.

In Italia i costi di conferimento in discarica sono trai più bassi fra quelli dei Paesi europei. L’aumento deirifiuti da smaltire, la crescita del costo dell’attività dismalti mento, e la diffusione fra operatori, legislato-re e amministratori della cultura di salvaguardia am-bientale non hanno però condotto ancora a legifera-re, dando regole certe in merito alle procedure e alletecniche di demolizione che favoriscono il riciclo deimateriali o un adeguato smaltimento. Secondo lacorrente letteratura in materia, il ricorso a tecnichedi demolizione selettiva o di destrutturazione costi-

10DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Page 12: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

11DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Sovente si sente dire che i professionisti tecnici non hanno biso-gno di una grande cultura letteraria, perché quello che conta èil “sapere” in sè e non la forma con cui si parla o si scrive. Que-sto è vero fino ad un certo punto, perché se è indispensabile co-noscere bene la materia su cui si lavora, è altrettanto vero che èimportante saper comunicare ad altri il proprio sapere e le pro-prie intenzioni Essere in grado di esprimersi e scrivere in italiano per lo menocorretto, e quindi comprensibile, è importante in ogni settorelavorativo e quindi anche nella nostra professione. Quando abbiamo a che fare con i clienti è essenziale non solodare l’impressione di “sapere quello che si fa”, ma anche rispet-tare una certa forma linguistica, sia che i committenti non sia-no ferrati in materia, e quindi richiedano spiegazioni essenzia-li, chiare e concise, sia che siano persone più colte di noi e per-tanto in grado di giudicarci anche per come parliamo e scri-viamo. E poiché molti professionisti oggi scrivono i testi … da sé, gra-zie alla praticità dell’uso dei computer che hanno sostituito lamacchina da scrivere, è necessario anche che si tengano presen-ti alcune norme basilari di punteggiatura, spaziatura ecc. Ci permettiamo di riportare alcune brevi annotazioni pratichee di rilevare gli errori più frequenti in cui si incorre, anche sul-la base delle esperienze segnalateci dai docenti durante i corsidi specializzazione che il Collegio organizza.

IMPOSTARE UNA RELAZIONE O PERIZIAQuando dobbiamo redigere le relazioni e le perizie, soprat-tutto per il Tribunale, la forma è molto importante, proprioperché l’argomento strettamente tecnico richiede una stesu-ra attenta e chiara. Scrivere bene è una dote che non tuttipossiedono, ma scrivere una relazione o una perizia in mo-do corretto, completo e chiaro è un dovere professionale. • La costruzione ideale di un elaborato tecnico scritto è:

- premesse, con circostanze e descrizione dell’oggetto - sviluppo - risultati e conclusioni - se necessari: allegati e glossario

• Usare sempre la costruzione della frase più semplice, conla sequenza base: soggetto, verbo, complemento ogget-to, es: il cancello è verde. Evitare le inversioni poeticheche rendono il concetto meno immediato, es: verde è ilcancello

• Le frasi devono essere di una lunghezza ragionevole, pre-feribilmente brevi, ma non telegrafiche

• Anche se in buon italiano è bene usare spesso i sinonimiper alleggerire il discorso, nel linguaggio tecnico è inve-ce opportuno usare sempre il medesimo termine per in-dicare una medesima cosa, a vantaggio della chiarezza edella comprensione. Per esempio, se si inizia a parlare di“appartamento” per indicare l’oggetto di una perizia,usare poi sempre lo stesso vocabolo e non “alloggio”,“unità immobiliare”, “casa”, “abitazione” ecc.

• Rileggere l’elaborato eliminando le ripetizioni, le lun-gaggini e le divagazioni

• Ricordare sempre la data e la firma

GLI ERRORI PIU’ FREQUENTI• Il giuramento si “presta” (raro “pronuncia”) e non si

“presenta” Giusto: “Prestare giuramento” (raro “pronunciare giura-mento”), sbagliato: “presentare giuramento”

• Le unità di misura sono simboli e non abbreviazioni,quindi non ci vuole mai il punto (m e non m., km e nonkm. ecc.); il simbolo dell’unità di misura segue preferi-bilmente il numero.

• La virgola non si mette mai: tra soggetto e verbo, tra ver-bo e complemento oggetto, tra il verbo essere e l’aggetti-vo, tra un nome e il suo aggettivo.

• Nell’intestazione delle lettere e nelle firme deve esseresempre scritto prima il nome e poi il cognome

• Dopo le punteggiature ci vuole sempre lo spazio e maiprima.

• Su qui e su qua l’accento non và • Questo = riferito a persone o cose vicine a chi parla o

scrive. Codesto = riferito a persone o cose vicine a chi ascolta olegge (poco usato, quindi è meglio non usarlo per nullapiuttosto che a sproposito) Quello = riferito a persone o cose lontane sia da chi par-la o scrive che da chi ascolta o legge

• La forma tronca dell’aggettivo indefinito poco non deveessere accentata, ma si deve usare l’apostrofo: giusto “unpo’ di latte”, sbagliato “un pò di latte”

• Per la parola numero (delle leggi ecc.) è preferibile usare“n.” anziché “n°” “N°” o altro

• E’ preferibile limitare le abbreviazioni Vs. ns. alle letterecommerciali, altrimenti devono essere scritte per esteso(Vostro, nostro)

• Le sigle vanno puntate solo se sono acronimi (formatedalle iniziali di altre parole)

• I nomi inglesi di uso comune al plurale non richiedonola s finale della lingua originale: i computer e non i com-puters, i film e non i films

• Attenzione ai neologismi sovente usati nella lingua par-lata ma sbagliati: “ingentissimo” è errato, perchè ingen-te è già superlativo

E per i perfezionisti: • Parole da accentare o no:

- là avverbio la congiunzione e nota musicale - lì avverbio li pronome - dà verbo da preposizione - sì avverbio si pronome e nota musicale - sé pronome se congiunzione - tè bevanda te pronome - né congiunzione ne pronome e avverbio - ché congiunzione che pronome e congiunzione - dì giorno di preposizione

Michela OBERTO“Il Geometra” n. 5/05

SCRIVERE BENE IN ITALIANO. È PROPRIO NECESSA-RIO?

Page 13: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

12DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

BANDO DIRETTO ALLA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER INTERVENTI PROMOSSI DA PRIVATI FINALIZZATI ALLO SMALTIMENTO DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO

Articolo 1 (Finalità) Il presente bando disciplina le procedure dirette alla concessione ed erogazione di un contributo comunale in contocapitale a beneficio di privati cittadini che intendano effettuare interventi volti alla rimozione e successivo smalti-mento a termini di legge di manufatti contenenti amianto esistenti sul territorio del Comune di Verbania. I fondi ne-cessari a tale scopo vengono attinti dai proventi della causa di risarcimento nei confronti della Società Acetati SpA, se-condo l’intendimento dell’Amministrazione Comunale di destinare tale somma per l’incentivazione di azioni rivoltealla sostenibilità ambientale.

Articolo 2 (Interventi ammissibili) Possono essere ammessi al contributo comunale gli interventi di rimozione e successivo smaltimento a termini di leg-ge di manufatti contenenti amianto effettuati da privati cittadini, esistenti sul territorio del Comune di Verbania, qua-li ad esempio: coperture, tettoie, lastre, pannelli per coibentazione, tubazioni, tegole, canne, serbatoi, ecc. Sono esclusi dal presente bando i manufatti di pertinenza di edifici a carattere non residenziale. Sono considerati am-missibili al finanziamento anche gli interventi già realizzati, a partire dalla data del 01/01/2006.

Articolo 3 (Entità del contributo) Il Comune di Verbania, per il conseguimento delle finalità riportate all’art. 1, destina un importo pari a 30.000 €,definito con deliberazione di Giunta Comunale n° 269 del 26/10/2006. L’entità del singolo contributo è stabilita sul-la base della tipologia di manufatto e del quantitativo da smaltire, secondo i seguenti criteri: a) Coperture di superficie inferiore o uguale a 60 m2 e manufatti (es. tubazioni, serbatoi, ecc.): 35% dell’importo fat-

turato da ditta specializzata fino ad un importo massimo di € 400. b) Coperture di superficie superiore a 60 m2: € 6/m2 di superficie smaltita da ditta specializzata fino ad un impor-

to massimo di 3000 €.

Articolo 4 (Modalità di presentazione della domanda e di erogazione del contributo) La domanda di ammissione al contributo deve essere presentata al Comune di Verbania – Settore Politiche Ambien-tali, secondo lo schema riportato in allegato 1, corredata delle seguenti documentazioni: a) Estratto di mappa catastale con indicazione dell’ubicazione del manufatto; b) Documentazione fotografica del manufatto che consenta sia una visione di dettaglio dello stato di conservazione

del manufatto stesso che una visione d’insieme del sito di ubicazione; c) Fattura rilasciata dalla ditta specializzata relativamente alle operazioni di rimozione e/o trasporto e smaltimento

presso discarica autorizzata; d) Formulario di identificazione del rifiuto debitamente compilato (copia controfirmata e datata in arrivo dal desti-

natario finale del rifiuto). Il contributo di cui all’art. 3 sarà erogato dal Comune di Verbania, previa verifica della congruità della documenta-zione sopra elencata. Resta inteso che l’Amministrazione Comunale, nell’ambito delle verifiche che intendesse effettuare anche mediantesopralluoghi in sito, ha facoltà di non ammettere a finanziamento eventuali istanze in caso di dichiarazioni risultatemendaci ovvero di revocare contributi già erogati provvedendo a termini di legge.

Articolo 5 (Validità del presente bando) La validità del presente bando termina con l’esaurimento della somma di cui all’art. 3 messa a disposizione all’uopodal Comune di Verbania; farà fede la data di arrivo apposta dall’ufficio protocollo. Pertanto tutte le domande pervenute successivamente non verranno accolte.

Il modulo della domanda è reperibile sul sito del Comune di Verbania www.comune.verbania.it

COMUNE DI VERBANIA

Page 14: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

13DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

el secolo XIII gli agrimensori vennero am-piamente impiegati anche nel campo edile,specie militare, sotto diversi nomi: «Magisti

fabricatores», «Prothomagistri», «Provisores», ecc. Laloro opera si sviluppò particolarmente nella costru-zione e manutenzione dei numerosi castelli dema-niali sorti in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia,ecc., dei quali curarono la progettazione e l’esecuzio-ne, nonché la stima degli espropri occorsi. Nel 1265, ad opera di Carlo d’Angiò, veniva fonda-ta a Roma lo «Studium Urbis», università che si ag-giungeva a quelle già esistenti a Pavia ed a Bologna,dando così inizio al trionfo della scienza sulla barba-rie ed allo sviluppo della cultura, i cui frutti si rac-colsero poi nei secoli seguenti. Intanto nel campo agrimensorio dilagava la piagadell’empirismo e della superficialità, naturalmenteriferite alle conoscenze dell’epoca. In uno scritto delveronese Francesco Feliciano, edito nel 1518 «Librodi arithmetica e geometria speculativa e praticale,intitolato Scala Grimaldelli», nella prefazione al 3°volume è descritta la decadenza dell’arte mesuratoriaalla fine del secolo XV, attribuendone la causa essen-zialmente all’avarizia imperante, per cui veniva cor-risposta la medesima scarsa mercede sia a chi misu-rava bene sia a chi misurava alla buona. In seguito si verificò un rifiorire di pubblicazioni, lequali, insieme ad altri argomenti, trattavano esau-rientemente anche i problemi relativi alle misurazio-ni di terreni e fabbriche. Se ne citano alcune: il gran-de Leon Battista Alberti (1404-1472), oltre alle sueopere artistiche di pittura, di scultura e di architet-tura, scrisse «De arte aedificatoria» ed i «Ludi mate-matici», trattante, quest’ultimo, anche problemi diagrimensura; Piero della Francesca (1406-1416) sioccupò di geometria applicata alla prospettiva (il Va-sari lo ricorda con le parole: «I libri gli hanno acqui-

stato nome del miglior geometra che fusse nei tempisuoi»); il frate Luca Pacioli o Paciolli (1445), con l’o-pera «La summa de arithmetica, geometria, propor-tioni e proportionalità», che si può considerare il se-condo libro importante per l’agrimensura dopo leopere di Euclide, condanna severamente il sistemadi misura «con l’aspecto e con la vista»; Federico Co-mandini da Urbino (1509-1575) tradusse e com-mentò le opere di Archimede, di Apollonio, di Eu-clide, di Tolomeo e di Pappo; Egnazio o Ignazio Do-nati (1537-1586), vescovo di Alatri e grande geome-tra, scrisse «Scienze matematiche ridotte a tavole»; ilbresciano Nicolò (detto Tartaglia), scrisse nel 1556 il«General trattato di numeri e misure» in 6 parti dicui la 3ª dedicata all’agrimensura, trattante dellageometria euclidea, della matematica necessaria almisurare, del modo di fabbricare lo squadro e diadoperarlo, della misura dei corpi solidi e della mi-sura delle fabbriche; infine Muzio Oddi da Urbinoscrisse, per ragioni militari, un’opera sullo squadro esull’agrimensura, auspicando l’introduzione nelle

N

CENNI STORICI SULLA PROFESSIONE DI GEOMETRA

GLI ELEMENTI SONO STATI RICAVATI DALLA PREGEVOLE PUBBLICAZIONE DEL GEOM. EVARISTO LUCIAMI - «STORIA DEGLI AGRIMENSORI E GEOMETRI

DALLE ORIGINI AL 1900» - EDIZIONE T.E.R. ROMA

(terza ed ultima puntata)

Page 15: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

colo di aggiunte e detrazioni al valore capitale, sullesuccessioni e servitù prediali nel ferrarese, sui prezzidi prodotti agricoli e materiali da costruzione. Nel secolo XIX ha inizio la regolamentazione dellaprofessione, con l’obbligo dell’autorizzazione o pa-tente per l’esercizio professionale, nonché la difesacontro gli abusivi e gli empirici. Il diploma di perito agrimensore veniva rilasciatodalle Università dopo un regolare corso di studiumanistici e matematici. Nello Stato Pontificio la patente veniva rilasciata sindal 1750; ed il 25 giugno 1823 il Governo emanavaun «Regolamento per l’abilitazione alla professionedi perito agrimensore e misuratore di fabbriche»,

misura di un sistema decimale.Tale abbondanza di pubblicazio-ni, tendenti a combattere l’empi-rismo ed a suggerire l’uso di rigo-rosi sistemi scientifici, denotal’importanza assunta dalla profes-sione agrimensoria nei secoli XVIe XVII, sia nelle piccole incom-benze quotidiane e sia nella pro-gettazione ed esecuzione di grandiopere pubbliche (bonifiche, stra-de, acquedotti, fognature, ecc.). Nel secolo XVIII il notevoleprogresso verificatosi in tuttii campi della scienza (cal-colo infinitesimale, geo-metria analitica e proiet-tiva, ecc.), porta di conse-guenza alla specializzazionedell’agrimensore secondo lenuove conoscenze e le necessitàlocali, ampliando la sua attivitàanche nel campo peritale e legale:difatti nell’Italia Settentrionale sioccupa molto di idraulica; neglistati pontifici provvede alle revi-sioni catastali; in tutte le zone sioccupa in genere di rilievi e misu-razioni di terreni e fabbricati edelle stime relative. Di catasticompilati e revisionati da geome-tri si ha notizia storica di quelli diFerrara, di Forlì, di Orvieto, diSpoleto, ecc. In questo secolo si comincia a parlare di collegi pro-fessionali e dei compiti specifici attribuiti al geome-tra. Nell’opera di Francesco Maria Girri «L’agri-mensore istruito», pubblicato in prima edizione aFerrara nel 1758, è precisato: «Per perito agrimen-sore si intende uno che sia capace di misurare e sti-mare qualunque sorta di terreno e di fabbriche,benché il termine di agrimensore, proveniente dallatino agrimensor, significhi misuratore del cam-po». Tale opera è un trattato completo, in tre volu-mi, sulla misura e stima di poderi e fabbriche, sullequalità di terreni, sui sistemi di coltivazione, sullestime forestali e di vigneti, sulle stime di fabbricatiurbani e rurali, sulle stime di miglioramenti, sul cal-

14DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Page 16: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

15DICEMBRE 2006

con il quale si faceva obbligo di dimostrare di averstudiato per due anni elementi di matematica inuna scuola riconosciuta e di aver fatto pratica per al-tri due anni alle dipendenze di un esperto professio-nista, dopodichè si era ammessi ad un esame abili-tativo scritto, orale e pratico per ottenere un diplo-ma denominato «matricola». Nel 1850 il perito agrimensore Antonio Marucchi,scienziato e professore,istituì a Roma la pri-ma scuola ad hoc, au-torizzata dalle autori-tà, nella quale si inse-gnava: geografia e filo-sofia morale, disegnodi architettura e di or-nato, estimo di operedi edilizia, icadome-tria e voltimetria, ar-chitettura ed agrimen-sura legale teorica,agrimensura ed archi-tettura pratica, dise-gno topografico, geo-metria teorica, costruzioni rurali, estimo ed econo-mia rurale. Altre due scuole identiche vennero isti-tuite a Firenze e Torino nel 1851-52; e tutte dura-rono fino al compimento dell’unità d’Italia. Dopo la unificazione del Regno e con la regolamen-tazione generale dell’istruzione pubblica, vennerocreati gli istituti tecnici per il rilascio del diploma diperito agrimensore, dopo un corso di studi di quat-tro anni, al quale si accedeva dopo il superamentodi un corso triennale di studi medi. Attualmente il corso è quinquennale; vi si accededopo il triennio di scuola media unica e si consegueil diploma di geometra, che dà adito anche a tutte lefacoltà universitarie. Il primo collegio professionale venne istituito adAlessandria nell’anno 1876. Il primo congresso del-la categoria si tenne a Roma dal 30 gennaio al 6 feb-braio 1877 e ad esso parteciparono: i collegi deigeometri e periti di Alessandria, Torino, Novara eComo; il collegio degli ingegneri di Parma; liberiiscritti del Veneto, della Liguria, dell’Emilia, di Li-vorno e dell’Aquila; i collegi degli ingegneri-agro-nomi di Ancona, Pesaro ed Urbino, Macerata, Fi-renze, Arezzo, Siena, Roma, Teramo, Benevento,

Caltanissetta, Trapani, Messina, Palermo e Sassari.Si discusse del titolo professionale, dei programmiscolastici, delle organizzazioni di categoria e dellastampa professionale. Un anno dopo, nel luglio 1878, nasceva a Parigi la«Fédération International des Geomètres», con lapartecipazione italiana. Il secondo congresso in Italia si tenne a Torino nei

giorni 7, 8 e 9 agosto1898, discutendo sul-lo sviluppo della pro-fessione, sulle modifi-che dell’insegnamentoe sul titolo. In tempi recenti laprofessione è stata di-sciplinata e regola-mentata da diversedisposizioni di legge: 1) il regolamento pro-fessionale, approvatocon R.D. 11 febbraio1929, n. 274 e tuttorain vigore, con le modi-

fiche successive, precisa l’oggetto ed i limiti del-l’esercizio professionale, la tenuta dell’albo el’obbligo della iscrizione ad esso, i compiti deicollegi, ecc.

2) La tariffa delle prestazioni professionali, ap-provata con legge 2 marzo 1949, n. 144, laquale, con le successive modificazioni, fino al-l’ultima del 7 settembre 1988, n. 407 è tutto-ra in vigore.

3) La Cassa di Previdenza ed Assistenza, istituitacon legge 24 ottobre 1955, n. 37 e modificatacon legge 3 febbraio 1967, n. 37, alla quale è ob-bligatoria l’iscrizione da parte di tutti gli appar-tenenti agli albi professionali.

da “La professione di geometra”terza edizione 1989

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Page 17: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

16DICEMBRE 2006

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Gli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativi ai singoli mesi del 2005 e 2006 e le lorovariazioni rispetto agli indici relativi al corrispondente mese dell’anno precedente e di due anni precedenti risultano:

AGGIORNAMENTO INDICE ISTAT(Pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”)

ALBO PROFESSIONALE DEI GEOMETRICANCELLAZIONE PER DIMISSIONI

Cognome e Luogo e Numero

Nome data di nascita di iscrizione

CARETTI Gravellona Toce 72

ROBERTO 08/05/1940

VITTORE Milano 52

FELICE 05/09/1935

ANNICHINI Novara 30

CARLO GIUSEPPE 10/03/1939

REGISTRO PRATICANTINUOVE ISCRIZIONI

Cognome Numero di Data Residenza

e Nome Iscrizione decorrenza

STAMA 407 07/11/2006 OMEGNA

ALESSIO

Variazioni percentuali rispetto al

corrispondente periodo ANNI e MESI

INDICI

(Base 1995=100) dell’anno

precedente

di due anni

precedenti

2005 Novembre 126,1 1,8 3,5

Dicembre 126,3 1,9 3,7

Media 125,3 - -

2006 Gennaio 126,6 2,2 3,8

Febbraio 126,9 2,1 3,7

Marzo 127,1 2,1 3,8

Aprile 127,4 2,0 3,7

Maggio 127,8 2,2 3,9

Giugno 127,9 2,1 3,7

Luglio 128,2 2,1 3,9

Agosto 128,4 2,1 3,9

Settembre 128,4 2,0 3,9

Ottobre 128,2 1,7 3,7

Novembre 128,3 1,7 3,6

Page 18: Lo sai che questa pagina è vista da migliaia di utenti? · 11 Scrivere bene in italiano. È proprio necessario? 12 Comune di Verbania Bando diretto alla concessione di contributi

segnalaci le aziendecon cui hai rapporti

dai spazio allo spazio pubblicitario

così ci aiuti concretamente

Lo sai che questapagina è vista damigliaia di utenti?

Basta chiamare la segreteria di Geoideper avere tutte le informazioni utili nelle ore di ufficio 8.00-12.00 • 13.30-17.30

Tel. 0432 857054 - E-mail: [email protected]

con

e i Notiziari provincialisi entra in

oltre 15.000 Studidi Progettisti,Imprese di costruzione,Pubbliche amministrazioni

segnalaci le aziendecon cui hai rapporti

dai spazio allo spazio pubblicitario

così ci aiuti concretamente

m e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e t e c n i c a

I.P.

Cartostampa Chiandetti Srl - Via Vittorio Veneto - 33010 Reana del Rojale/UD - Reg. Tribunale di Udine - n. 19/2000 del 19 luglio 2000 - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Udine - N. 12 - Anno sesto - Periodicità mensile - € 5,16 - Direttore responsabile Luigi Chiandetti

Collegio dei Geometri della Provincia del

VERBANO CUSIO OSSOLAORGANO UFFICIALE - Corso Sempione, 50 - 28883 Gravellona Toce (VB) - Tel. 0323/864461 - Fax 0323/847626 - [email protected] - www.geometri.verbania.it