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Foto di copertina: Sbandieratori del Palio

Festa della Leva 1940

Leva 1940Offerta per la Chiesa Euro 200.

Il Parroco Arc. Mons. Gian Piero Gosio è stato chiamato alla Casadel Padre il 29 giugno 2010 alle 14.00, giorno del suo onomastico,vigilia della sua ordinazione sacerdotale e giorno del Giubileo dellaBasilica di S. Dalmazio.Era stato ricoverato all'Ospedale Civile di Alessandria il 4 giugno scor-so per un ischemia cerebrale. Purtroppo la salute già precaria di donGian Piero non ha retto a questo ulteriore ferita. Il funerale si è svoltonella Basilica di Quargnento il 1° luglio 2010 e il suo corpo è statotumulato nel Cimitero del paese, accanto ai genitori.Don Gian Piero aveva già preparato il bollettino che avete tra le mani,per cui viene pubblicato come un suo ultimo lavoro editoriale. In otto-bre è previsto un numero dell'Angelo sui 740 anni della fondazionedella Chiesa Parrocchiale, e in dicembre un numero speciale biografi-co e di testimonianze su don Gian Piero: tutti coloro che lo desideranopossono inviare foto, ricordi, testimonianze, aneddoti sulla sua vita esul suo lavoro pastorale e sacerdotale, inviando a: Parrocchia SanDalmazio, Via Marconi, 4 - 15044 QUARGNENTO oppure alla maildonmariobianchi@alice.it.Vi ringrazio per la partecipazione e per la preghiera a Dio di gratitudi-ne per il ministero sacerdotale ricevuto e di suffragio per l'anima di donGian Piero.

don Mario Bianchi, Amministratore Parrocchiale

La Parola del Parroco

L’ANGELO DI QUARGNENTOInsigne Collegiata e Basilica Parrocchiale di S. DALMAZIOin QUARGNENTO (Alessandria) - Telefono 0131 219134

C/C N. 14662159 intestato a: “L’ANGELO DI QUARGNENTO” - Via Marconi, 4 - 15044 QUARGNENTO

ANNO XLIX N. 3 Pubbl. mens. MAGGIO-GIUGNO 2010 Sped. abb. post. - Gr. III 70

Carissimi,il 10 Luglio p.v. ricorre il 102° anniversario della nascita di MadreLeonarda Boidi di Gesù Crocifisso.Nacque alla Cascinetta di Quargnento ove i suoi genitori gestisco-no grandi tenute agricole e danno alla luce 10 figli.A 23 anni Madre Leonarda (al secolo Angela Maria Boidi) dopoaver militato nell’Azione Cattolica Diocesana, vincendo le resi-stenze del padre che avrebbe preferito per la figlia il matrimonio,entra nel Monastero delle Passioniste di Ovada preceduta dallasorella Carla che aveva anche lei scelta la via della Clausura.Dal 1947 al 1953 è superiora del Monastero. Dirà di sè: “Nonseppi negare alla grazia il mio contributo. Era necessario creareuna nuova mentalità che facesseuscire l’anima da un modo di sentireumano e che la mettesse in un eser-cizio ininterrotto di virtù e diannientamento di sè”.Ecco, o carissimi, il segreto dellasantità della nostra concittadinaMadre Leonarda: incitava soventele consorelle ad avere fiducia nellaProvvidenza ricordando le paroledel 6° Capitolo di San Matteo:“...guardate gli uccelli dell’aria...guardate i gigli dei campi ...il cibo

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spirituale nell’incontro con Gesù Eucarestia...” e ancora: “Abban-doniamoci nelle sue braccia paterne, Egli penserà a tutto”.Nei suoi primi anni di vita religiosa scriveva: “Gesù fammi soffri-re, ma stringimi forte al tuo cuore”.Il Signore esaudisce questo suo desiderio di condividere con lui idolori della croce: la sofferenza fisica per le malattie e quellamorale per le incomprensioni l’accompagneranno per tutta la suabreve vita.Infatti morì il 22 Ottobre 1953 all’età di 45 anni.Nel IV capitolo del libro della Sapienza leggiamo: “Il giusto nelcaso di morte prematura troverà riposo. Raggiunta in breve la per-fezione è come se avesse vissuto lungamente. La sua anima eragradita a Dio”. San Paolo ci dice: “Penso che le sofferenze del momento presentesono un nulla in confronto alla gloria futura. Sappiamo che la vitavale in quanto incontra Dio: la maturità non dipende dagli anni,ma dall’intensità dell’esperienza di Dio.“Quanti confidano in Lui comprenderanno la verità, quanti glisono fedeli vivranno presso di Lui nell’amore, perchè grazia emisericordia sono riservate ai suoi eletti.Le prove conducono all’immortalità, alla pace, alla serenità, alla-gloria.Ecco il messaggio che Madre Leonarda offre a ciascuno di noi checerchiamo sempre e solo agi e comodità.Abbandonarci all’Amore Misericordioso, sentire la sua vicinanzaed offrire qualche momento di silenzio orante per coloro che sof-frono fisicamente e moralmente. Questi momenti sono una possibi-lità unica per rientrare in noi stessi, rendere grazie a Dio per ibenefici che ci offre quotidianamente e farne parte a coloro chenon godono di questa intimità divina. Prova anche tu e ricorda cheil Signore non sta nel rumore ma nell’anima.Questa è la via della felicità vera. Coraggio!!

Don Gian Piero

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Domenica 30 Maggio ’10 noi alunni diquarta e quinta di Quargnento con inostri genitori, in occasione della pre-parazione alla Cresima, siamo statiinvitati da Don Gian Piero per andare aBetania.Quando siamo arrivati ci hanno accoltodue seminaristi di nome Santiago eDaniele.I nostri genitori con Daniele si sonoriuniti per parlare del significato dellaCresima e noi giovani, con Santiago,abbiamo ballato, ci siamo divertiti, e

abbiamo parlato della Cresima; poi ciha letto un pezzo del Vangelo di Gio-vanni.Quando la riunione dei nostri genitori èterminata Don Gian Piero ci ha offertoun gelato che abbiamo accettato moltovolentieri.Al termine del pomeriggio siamo torna-ti a Quargnento contenti di questodivertente e significativo incontro spiri-tuale.

Piasentin Riccardo

CRONACA • CRONACA • CRONACA

Incontro Spirituale a Betania

Sabato 5 giugno: è il giorno della CresimaCe lo ricordano anche le campane chegià dalle prime ore del pomeriggio suo-nano a festa, come in ogni ricorrenzagioiosa e importante. Ma oggi le campa-ne toccano il nostro cuore in modo quasistruggente acquiscono la pena che tuttiproviamo dopo aver appreso del gravemalore occorso al nostro parroco nellanotte e il conseguente ricovero in ospe-dale.In chiesa è tutto pronto: l’altare che pro-fuma di gigli e rose, i banchi per i cresi-mandi adornati con mazzolini di fiori, icanti provati dai ragazzi, le luci scintil-lanti che rendono ancor più maestosol’interno di questa Basilica.Ma nell’attesa che giunga il Vescovo einizi questa importante celebrazione,quasi inconsciamente cerchiamo la figu-ra del nostro “Don”: aspettiamo di senti-re la sua voce burbera che richiama con

severità i partecipanti per il troppo bru-sio creato.La fitta al cuore cresce, la Chiesa purgremita e festante per l’occasione sem-bra pervasa di tristezza.Inizia la funzione: lo Spirito Santo scen-derà su questi ragazzi e sui presenti.Il Vescovo durante l’omelia rivolgendo-si ai cresimandi sottolinea che attraversolo Spirito Santo ha origine una nuovavita, il cui percorso non sarà semplice,ma questa strada sarà unica, e con l’aiu-to di Gesù si potrà affrontare al meglio.Egli cammina con loro e li accompa-gnerà in ogni momento. Non bisognastancarsi di cercare Gesù ogni giornodella vita: fermarsi dopo la Cresima ren-derebbe tutto inutile; quindi il miglioreaugurio è di mettere in pratica le propriecapacità trasmettendo agli altri l’amoree la fede che dobbiamo tutti portare nel

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cuore.Dopo la liturgia della Parola, il Vangeloe l’Omelia ha inizio la LITURGIA DELSACRAMENTO: ogni ragazzo, affian-cato dal padrino o dalla madrina vienechiamato per nome dal Vescovo cheattraverso l’imposizione delle mani suicresimandi, invoca lo Spirito Santoaffinchè li confermi con la ricchezza deisuoi doni e con l’unzione crismale lirenda pienamente conformi a Cristo.Il Vescovo ha poi voluto ricordare ilnostro parroco nel momento del dolore.Il Signore Gesù, che gli ha sempredimostrato il suo amore, lo conforti alle-viando le sue sofferenze e al più prestolo riporti a noi per continuare la suamissione e donarci conforto nell’aiutospirituale di cui tutti abbiamo bisogno.

ELENCO CRESIMANDIALBERTAZZI ILENIAAMATO ANDREAARCIONI GIULIABAJALA MARIANGELABOVO REBECCABRUNO FEDERICACARAVAGGIO LUCREZIACIURLIA CARLOTTADE FAZIO MARIA CONCETTA DI MARIA MARTINAGHEZZI GABRIELELUCATO AGNESEMARINO DELIAMONTANO MARCOPELOSI GIOVANNIPIASENTIN RICCARDOSCAMUZZI TIENGO MELISSATEMPESTA MATTIA

Alle ore 6 di domenica 16 Maggio2010 siamo partiti per la gita sul treni-no delle Cento Valli.Dopo mesi e mesi di nuvole e pioggefinalmente una giornata di sole ralle-grava tutti gli animi.Alle 8,30 una bella chiesa di Arona ciaccoglieva per la Santa Messa, moltopartecipata, poi via verso il battello checi portava da Arona a Locarno: il lago ècalmo e ci lasciamo cullare sull’acquaammirando le montagne verdi chescendono a picco verso il lago punteg-giate da tante casette; qui non esistono icondomini mostri, pertanto il paesaggioè dolce, forse troppo tranquillo per inostri ritmi abituali.Scorgiamo l’Isola Bella, l’Isola Madree l’Isola dei Pescatori che ci appaionominute, isolate nella loro intima bellez-za. Arriva quindi l’ora del pranzo enessuno di noi pensa più al paesaggio,

tutti a tavola, il servizio è curato, il ciboè ottimo, siamo tutti soddisfatti. Giungiamo quindi a Locarno per saliresul famoso trenino delle Cento Valli. Ilpanorama è dominato dal verde in tuttele sfumature, il territorio anche nonsolo per la stagione è ricco di acque chescendono a volte in cascatelle, a voltebagnando i muretti di pietra che siaffacciano lungo il percorso.Di quanto in quanto ci troviamo all’al-tezza delle fronde degli alberi con leloro nuove tenere foglioline mosse dalvento e poi scorgiamo che la ferroviapassa su un viadotto a strapiombo sulfiume sottostante ad un’altezza vertigi-nosa, uno spettacolo meraviglioso.Scorgiamo delle belle vallate con imolti caratteristici casolari di pietraalternate da boschi di castagni, faggi erobinie.Il paesaggio è ameno ma con un po’ di

Gita sul Lago Maggiore e Trenino delle 100 Valli

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orgoglio non posso non pensare, e scu-satemi se lo faccio, alle nostre bellissi-me colline dolci, a volte verdi, a voltemarrone chiaro, a volte scuro e a volteaddirittura nella loro apoteosi, coloratedal giallo dei fiori. Che spettacolo! Epoi i nostri campi di frumento ancoraverde che sembra di velluto e dove è unpo’ più alto, quando c’è il vento, icampi ci sembrano un mare con le ondeverdi pronte a diventare dorate con labella stagione. E le nostre cascine conle loro caratteristiche dignità campa-gnole, e i vigneti bellissimi così ordina-ti e allineati a dimostrare la laboriositàpiemontese.

Allora... com’è belloanche il nostro Mon-ferrato, se ci fosse unpulmino che porta ituristi nei luoghi piùameni delle nostrezone!!! Chissà!Va bene, il treninoarriva a Domodossolae rientriamo col pull-man a Quargnento.Quindi il pullman, poiil battello, poi trenino,poi pullman: io rinca-so e vado col miocane a fare una corsa

in mezzo al nostro verde: il mio fisicoha proprio bisogno di camminare, dimuovere un po’ le gambe e di fermareun po’ la voce che ha piacevolmentechiacchierato tutto il giorno.Il nostro Don Gian Piero ci ringraziaper la partecipazione e noi non pensia-mo a ringraziarlo per la fatica che fa acamminare, a volte lo vediamo soffe-rente e non siamo capaci di esprimereuna parola di conforto, ma nel nostrocuore sappiamo che il Suo caratterecosì schietto e severo nasconde tantavoglia di tenerezza e di affetto.

Luisella Castellaro

Le massime del meseCome ombra è l’uomo che passa: accumula ricchezze e non sa chi la racco-glie. (salmo 38)

La guerra non ha vincitori ma solo massacri.

Lo stolto resta sempre della sua opinione.

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Maggio, diversamente da altri mesi del-l’anno è il mese che, per motivi vari,entra dolcemente nel cuore: sì perchèMaggio anche se piovoso e piuttostofreddo come quello di quest’anno, è unmese pieno di significati.Maggio è la porta per entrare nell’esta-te; il tepore del suo sole e le pioggerelleinsistenti aiutano lo sbocciare di tantifiori che colorano via via campi e giar-dini come papaveri, fiordalisi, i tulipa-ni, le rose... si risveglia l’orto e offre leprime tenere insalate e sulle pianteappaiono come per incanto i frutti distagione, pronti di li a poco, ad essereraccolti e gustati. La natura e la vitaquotidiana trova nuova linfa: la vitalitàe la laboriosità vincono il torpore inver-nale. Maggio è però soprattutto il mesedella Madonna.Anche quest’anno l’abbiamo incontratae pregata ogni giorno in chiesa recitan-do il rosario e ascoltando la SantaMessa.Funzioni semplici ma seguite con fer-vore e con il piacere di trascorrerequalche momento li davanti alla Madredell’umanità per chiedere aiuto, perconfidarle le nostre preoccupazioni, lenostre debolezze.Il tempo inclemente purtroppo non hapermesso di poter celebrare alcuneMesse “fuori porta” e soltanto il 20Maggio ha potuto avere luogo pressol’ex chiesetta di San Rocco; numerosala partecipazione allietata e impreziosi-ta da alcune lodi cantate da una bravis-sima solista.La sera del 22 Maggio la nostra Chiesa

si è anche inondata di profumo di rose:le rose di Santa Rita benedette dal par-roco dopo la Messa e che saranno oracustodite dai proprietari nei vari casset-ti.Ancora Maggio: il 24 dedicato a MariaAusiliatrice e poi il 31 dedicato allavisitazione di Maria Vergine alla cuginaSanta Elisabetta.E’ bello in questo mese sentirsi piùvicini alla Mamma Celeste ma è piùimportante credere che la Madonna èsempre con noi pronta a venirci inaiuto, grazie al grande amore che Leiriserva all’umanità.La nostra devozione sia dunque giorna-liera, costante e soprattutto inesauribile.

Carla Dorato

Maggio a Maria

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Foto 1° Maggio e presentazione Palio dell’Oca Bianca 2010 e

foto Protezione Civile

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foto di Giuseppe Amato

Balconi, finestre, striscioni che quasimagnificamente si adornano di bandie-re rionali sono il vero segnale cheQuargnento si sta preparando al Palio,al 27° Palio dell’Oca Bianca.L’annuncio ufficiale ha avuto luogo il1° Maggio sul sagrato della Basilicacon la presentazione dei vari rioni e deicostumi storici ad impreziosire laMessa Solenne per la festa del lavoro el’inizio del mese Mariano.Anche il tempo nonostante le moltegiornate piovose e fredde del 23 Mag-gio decide di favorire l’evento del Palioe ci regala una giornata splendida pienadi sole e di azzurro.

Fin dal primo mattino la piazza sianima: arrivano bancarelle con ognigenere con articoli locali e non; un po’dovunque si possono ammirare pittori epittrici attenti ad accogliere con i loropennelli, scorci e particolari di questaPiazza così armoniosi ed accoglienticontornata dai suoi edifici più impor-tanti: la Scuola, il Municipio imprezio-sita dalla splendida e maestosa Basilicache la sovrasta.Sua Ecc. Mons. Ferrofino, nel discorsoin occasione del VII Centenario dellaricostruzione ha voluto sottolinearericordando quest’opera che nel 1270questa poteva essere considerata fattele debite proporzioni pari alle Cattedra-

Il Palio dell’Oca Bianca: se l’oca potesse parlare...

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li di grandi città.Nel pomeriggio la piazza, poco a poco,

si riempie di gente. I musici e gli sban-dieratori del gruppo storico “Borgo eValle” della città di Levanto iniziano larappresentazione dando il via alla sfila-ta storica che come dice il rescritto del1630 “al sono dilla campana” ha per-corso alcune vie del paese.Si possono così ammirare dopo glistendardi dei quattro rioni i personaggidell’epoca nei loro preziosi costumiche rappresentano lo storico borgo diCorniente (Quargnento) e rievocano il29 Settembre del 1630 quando tutti inotabili, i capi famiglia e le autoritàreligiose e civili decisero che, sconfittal’epidemia di peste, per merito dellaparticolare devozione della popolazio-ne tale evento venisse attribuito allaMadonna.Si decise così di svolgere celebrazioniannuali alla Vergine del Rosario, a Dioe ai Santi protettori Dalmazio e Felicia-no.

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Dopo la sfilata un’ultima pregevole esi-bizione degli sbandieratori conclude larievocazione storica.Con grande rammarico soprattutto daparte dei piccoli si deve rinunciare allagara della corsa delle Oche che avrebbedovuto designare il rione vincitore.Un esposto alle autorità sanitarie daparte di non meglio definite Associa-zioni Animaliste non permette lo svol-gimento della corsa. Un vero peccatosoprattutto per le molte famiglie checon i loro bambini partecipano conentusiasmo a questa gara. Si tratta diuna corsa di pochissimi minuti dove leoche solo incitate e mai toccate o spro-nate con alcun che.Un po’ delusi ci rivolgiamo ad ammira-re i variopinti banchetti a fare incetta diprodotti tipici tra i quali si notavanodue banchetti che offrivano ai presentimateriale di beneficenza il cui ricavatoera a favore delle missioni umanitarieAfricana dell’Abbraccio e dell’India e

del Brasile.Arriva così l’ora per partecipare adun’ottima e importante cena convivialenel cortile dell’Oratorio Don Bosco.La serata si conclude gioiosamenteanche se resta un pizzico di rimpiantosenza le oche, simbolo storico che ciricorda grandi cortili con numerosefamiglie contadine dove la natura etutte le sue componenti scandivano iltempo e il senso di una vita semplicesovente povera ma dignitosa e fiera.Allora i bambini giocavano a piedi nudisull’aia rincorrendo le oche e portando-le al pascolo.Domenica 23 Maggio, giorno del paliodell’Oca Bianca, loro che dovevanoessere le principali protagoniste sonostate penalizzate anziché festeggiate. Eallora chissà che proprio loro, le oche,non abbiano fatto questa considerazio-ne: un tempo le oche eravamo noi!Ora...!!!

Carla Dorato

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Mostra estemporanea di pitturae premiazione pittori

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AAAA RRRR CCCC HHHH IIII VVVV IIII OOOO

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D E F U N T I

DORATO ANNA in GIORGI di anni51, è deceduta in Alessandria il 23Gennaio e fu sepolta a Quargnentoil 26 Gennaio 2010.Cara Anna,se è vero, come scrive un poeta,che un sorriso rende felice il cuore,che un sorriso crea gioia in famiglia,che un sorriso rinnova il coraggionelle prove difficili e nella tristezza èmedicina, allora il ricordo del tuosorriso dà un senso e un’alternativaall’immenso dolore per la tua scom-parsa. Il tuo volto sorridente ha con-figurato la tua vita e ci accompagnaanche adesso; ci consola il pensie-ro e la certezza che con quellosplendido sorriso, pieno di serenità,di amore, ti sei presentata in Para-diso e con la dolcezza di unamamma hai offerto alla Mamma delmondo le tue lunghe sofferenze etribolazioni. La fede cristiana che tiha sempre accompagnato e confor-tato ora è diventata anche testimo-nianza e salda comunicazione pertutti noi: la vita non finisce con la

morte e nonostante il dolore e la tri-stezza che riempie i nostri cuori noisappiamo e sentiamo che da lassùil tuo sorriso, ancora più splendentee dolce, ci avvolge e ci proteggecosì come quello degli angeli, per-chè tu ora sei il nostro angelo.

Zia Carla e famigliaA suffragio la famiglia Dorato offre100 Euro alla Chiesa.A ricordo della nipote Anna, DoratoDomenico e fam. offrono 100 Euroalla Chiesa.

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CORDERA ANTONIA Ved. BENZIdi anni 93.La nipote Micaela offre 500 Euroalla Chiesa.

* * *Nel 25° anno della dipartita diGOSIO DOMENICO e nel 10°anno della morte di FERRETTIMARIA il figlio Don Gian Piero offrealla nostra parrocchia una casularossa per le solennità.

CAMPESE GLORIA di anni 44deceduta in Alessandria il 5 marzo2010, un lungo Venerdì Santo. La mamma, zia Carla con Donatel-la, Claudio e Luigina offrono 250Euro alla Chiesa.

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GOSETTO ROSA ved. SIMON dianni 98 deceduta 12 maggio 2010. I famigliari offrono 100 Euro allaChiesa.

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CAPRA GIUSEPPINA ved. CUTTI-CA di anni 97 è deceduta ad Ales-sandria il 25 maggio 2010 e fusepolta a Quargnento nella tombadi famiglia. I nipoti offrono a suo suffragio 100Euro alla Chiesa.

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PER L’ANGELOEuro 100: Cavalchini N.D. Daria, RossiPietro (TO), Guasta Lucia.Euro 80: Alineri Pietro (TO). Euro 75: Cuttica Angelo e Re Delfina.Euro 50: Moro Angiolina, Picchio Mariuccia(S. Salvatore), Salio Irma (TO), Picchio Carlo(TO), Rossi Giordano Clara, Doglio Felice,Bonzano Rosa, Bosi Gaetano, Pittolo Natali-na, Bocchio Giulia, Zenato Valentino, Deler-ba Angelo (Loano), Zaio Mauro, Gatti Rag.Giuseppe (AL), Fam. Picchio, MilaneseCarlo, Gobbetti Arrigo, Rossi Foco Giuseppi-na, Torti-Rossi, Pozzi Giuseppe, BeccariaCesare (S. Salvatore), Fam. Pasetti (TO),Massobrio Pier Giulio (GE), Regazzoni Avv.Marco, Romoero Paolino, Carraro Silvano,Castello Pietro, Castello Emiliano, CastelloClaudio, Dorato prof. Domenico, BobbioMariuccia, Longhin Clara, Balossino Giusep-pe, Carrà Dalmo, Benzi Mario e Fanny, GaiaGiacomo, Tiberti Carla e Donatella, TibertiLuigina, Tiberti Mariuccia Ferraris, LupanoGiovanni, Raiteri Mario, Gavin Alberto,Demartini Carla (Lu Monf.), Benzi Antonio(AL), Cervetti Anna (AL).Euro 40: Cellerino Maria, Benzi Carmen,N.N., Sartirana-Ricaldone, N.N.Euro 35: Minetti - Tempesta, Mazzucco, Pic-chio - Ricaldone.Euro 30: Gatti Giovanni, Cuttica Maria(TO), Tescaro Rita, Fam. Brusasco (Fubine),Alineri Brusasco Franca, Longhin Mario,Guerci Francesco, Giordano Giovanna,Peracchio Elio, Cresta, Demartini Adelina,Cordera Dario, Chiambalero Rino, GenoveseGiovanni (AL), Tescaro (Oviglio), AmelottiPier Nando, Carrà Mary, Cresta-Tabacchetti,Fam. Bettoni, Castello Enea, Cavanna Dome-nico, Tescaro Pierina, Accornero Biagio,Pozzi Teresa, Genovese Paolina, Manfredi

Giorgio, Cuttica Piero.Euro 25: Farinello Piero (TO), Rossi Teresi-na (AL), Castello Artemio, Aliprandi -Castello, Frat. Benzi, Carnevale Apollonia.Euro 20: Pelle Mario, Picchio Ettore, Vali-notto G. Franco, Di Lione, Pavan Dario,Pavan Osvaldo, Demartini Anna, GenoveseAnna, Romano Carlo.Euro 15: Benzi Carlo (AL).

PER L’ORATORIOValinotto Giacinto Euro 30.N.N. Euro 150.

PER LA CHIESASettimana delle AllegrezzeLe varie Congregazioni offrono Euro 160 allaChiesa.Offerta dei cresimandi Euro 225.

PER IL PALIORobbiano Patrizia, Bosio Rosa, TescaroAnnalisa, Gazzetta Rosanna, Piasentin Ileana:per un totale di Euro 375.Pucciplast Euro 300.Contributi del Comune di Quargnento e dellaCassa di Risparmio di Alessandria.

Le altre offerte per la Chiesa saranno comuni-cate in un prossimo bollettino. Grazie per lacomprensione.

I NOSTRI BENEFATTORI

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Immagini del Palio

Litografia VISCARDI - ALESSANDRIA

Foto di gruppo dei cresimandi con il Vescovo