LL Settimana 1

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HOME RECORDING Gli amplificatori Vediamo insieme come vi sono nel mercato non solo più modelli di un’unica marca, ma vi sono anche diverse tipologie di amplificatori. Farò un brevissimo resoconto di ciò che è in commercio: A seconda dell’assemblaggio dei componenti abbiamo: Sistema Combo: Nel sistema combo, preamplificatore, finale di potenza e altoparlante sono racchiusi nella stessa struttura. Si trovano sia a valvole che a transistor, i prezzi sono molto vari così come le dimensioni e il peso. Sistema Stack (Testata con Cassa): Questo tipo di amplificazione è composto da due elementi, la testata e la cassa appunto. Un

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HOME RECORDING

Gli amplificatori

Vediamo insieme come vi sono nel mercato non solo più modelli di un’unica marca, ma vi sono anche diverse tipologie di amplificatori. Farò un brevissimo resoconto di ciò che è in commercio:A seconda dell’assemblaggio dei componenti abbiamo:

Sistema Combo: Nel sistema combo, preamplificatore, finale di potenza e altoparlante sono racchiusi nella stessa struttura. Si trovano sia a valvole che a transistor, i prezzi sono molto vari così come le dimensioni e il peso.Sistema Stack (Testata con Cassa): Questo tipo di amplificazione è composto da due elementi, la testata e la cassa appunto. Un amplificazione stack è molto versatile, perche’ permette di provare diverse combinazioni, grazie alla testata che può essere collegata ad altre casse.Rack e Moduli: per gli effetti a rack, il tutto si costruisce su una base a incastro. In questo caso il preamplificatore e il finale di potenza sono racchiusi in un Rack appunto, la cassa è separata da esso.

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In base alle tipologie di amplificazione possiamo avere invece:

Amplificatore a valvole: ovvero quegli amplificatori che nel finale di potenza e nel circuito di preamplificazione utilizzano valvole. ed ancora oggi questa è reputata la tipologia di amplificatore che offre il suono migliore per molti (ma non tutti) gli ambiti. La risposta non lineare delle valvole dà luogo ai fenomeni della compressione e soprattutto della distorsione, il che rende un amplificatore valvolare molto adatto per fare generi quali rock e affini. D’altro canto, la morbidezza e il calore del timbro, fa sì che siano estremamente apprezzati anche in ambito jazz e blues.

Amplificatore a transistor (stato solido) :Utilizza transistor sia nel circuito preamplificatore che nel finale di potenza. Producono suoni meno caldi e più aspri (a volte) dei valvolari. La pressione sonora è minore di questi ultimi nonché più lineare (va difficilmente in saturazione).Amplificatore ibrido: Questo tipo di amplificatore utilizza un preamplificatore a valvole, per ottenere un suono “caldo”, accoppiandolo però ad un finale di potenza a transistor, per ridurre il costo, l’ingombro e la fragilità dell’intera apparecchiatura. Un esempio di questo tipo di amplificatore è la famiglia Valvestatedella Marshall (nella foto a destra)

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Amplificatore Digitale: In questa tipologia di amplificatore il segnale in entrata viene convertito da analogico a digitale, per poi essere processato in modo da ottenere virtualmente ogni tipo di sonorità, dalle più classiche alle più moderne.A complicare la scelta vi sono varie marche, con proprie tipologie di suono per ogni caratteristica sopra citata, ovvero vi sono amplificatori con sonorità di stampo americano ed inglese:

Le prime grandi case (forse le più conosciute) sono la Fender e la Marshall, poi vediamo ampli Vox, Mesa Boogie,Laney, Peavey, Hiwatt e molte altre.Ognuno di questi ha le proprie caratteristiche particolari e ben riconoscibili. Se parliamo ad esempio di suono americano non possiamo non citarel’Inconfondibile pulizia del suono Fender che ha fatto la

storia. Suono chiaro, cristallino e vellutato, con frequenze basse e alte in top, scavato sulle medie. A far da tramite agli amplificatori inglesi sono gli ampli tweed (tipo Fender Bassman) dal suono più grezzo, e molto particolare (usati molto daClapton in tempi recenti e da Vaughan in tempi passati) . Gli ampli inglesi sono più grossi e carichi di medie, se vogliamo sono più “cattivi” per alcuni versi, basti pensare ad un Marshall JCM 800 che, assieme al Vox ac30, raggiungono prima lo stadio di overdrive alzando il volume del finale (grazie anche alle valvoleEL84) e contribuirono a creare il suono crunch e distorto più famoso del mondo (usati daJimi Hendrix, Brian May, Slash, ecc ecc).Quando si sceglie un amplificatore molto importante è il wattaggio di questo. Ad esempio se prendiamo un ampli da 85 watt valvolari, oltre che a pesare tanto, non è adatto per suonare solo in locali e in casa, se vuole sentire sfruttarlo appieno (soprattutto poi, se si sceglie un valvolare.). E’ un po’ come prendere una Ferrari e mandarla ai 30 Km/h.

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Amplificatore a ValvoleI mitici amplificatori a valvole, apparsi per la prima volta negli anni 30, sono comunemente lodati per il loro “calore” nella riproduzione del suono, grazie all’uso delle valvole che non avendo una risposta lineare tendono a creare l’effetto compressione ma soprattutto l’effetto distorsione, ancora oggi molti musicisti amano questo tipo di amplificatore anche se per le sue caratteristiche costruttive è piuttosto fragile, pesante e costoso.

Amplificatore a TransistorGli amplificatori a transistor arrivano sul finire degli anni sessanta sulla scia della nuova rivoluzione elettronica, il suono prodotto da questo tipo di amplificatori è molto lineare grazie alla risposta costante dei transistor, produce pochissima distorsione ed ha un suono più acido, cosa che lo rende l’ideale per l’heavy metal per esempio, rispetto ad un amplificatore a valvole è più economico, robusto e leggero.

Amplificatore IbridoGli amplificatori ibridi non sono nient’altro che l’unione tra transistor e valvole, ci sono diverse modi di miscelare queste due tecnologie le principali sono : preamplificazione a valvole e finale a transistor, o preamplificazione a transistor e finale a valvole.

Amplificatore DigitaleGli amplificatori digitali sono l’ultima generazione di questo strumento, hanno la caratteristica di trasformare il segnale da analogico a digitale, creando un suono finale molto pulito ma soprattutto molto manipolabile, quindi in grado di suonare in maniera completamente diversa a seconda delle impostazioni.