Liturgia - sanmarcocsp.it · C’era una volta un gelso centenario, pieno di rughe e di saggezza,...
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DOMENICA DELLE PALME e della PASSIONE DEL SIGNORE: le S. Messe del
mattino con la benedizione degli ulivi e delle palme sono anticipate di un
quarto d’ora e quindi alle ore 8.45 - 9.45 - 11.15
Faremo un po’ di ADORAZIONE EUCARISTICA:
Lunedì dalle ore 8 alle 10 - dalle ore 15 alle 17 e dalle ore 20.30 alle 22
Martedì dalle ore 8 alle 9.30 - dalle ore 15. alle 17 e dalle ore 20.30 alle 22
Mercoledì dalle ore 8 alle 10
Durante la settimana: ascolto delle Confessioni, visita in casa agli ammalati. Dopo Pasqua riprenderà la benedizione delle famiglie nelle loro case.
Tutti, nessuno si senta estraneo soprattutto se è tanto tempo che non frequenta la parrocchia, sono invitati alla celebrazione del Triduo Pasquale del Signore morto, sepolto e risorto: - giovedì santo ore 15 e ore 20.30 Celebrazione della S. Cena del Signore - venerdì santo ore 15 (Celebrazione della Passione del Signore) e ore 20.30 Processione cittadina dopo la Celebrazione nella chiesa di S. Pietro) - sabato santo ore 20 accoglienza e ore 20.30 veglia pasquale nella notte santa con celebra-zione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristia-na: Battesimo, Cresima ed Eucaristia.
Parrocchia San Marco Ev. in Camposampiero n. 12 25 marzo 2018
Domenica delle Palme
LA NOSTRA SETTIMANA SANTA
GIO 29 marzo GIOVEDI’ SANTO ore 8 Lodi
mattutine.
ore 9.30 in cattedrale a PD S. Messa del
Crisma
ore 15 S. Cena del Signore con Lavanda dei
piedi
ore 20.30 S. Cena del Signore con lavanda
dei piedi ai fanciulli di I: C. Quinta Elementare
VEN 30 VENERDI’ SANTO ore 8 Lodi e
Ufficio delle Letture
ore 15 Passione del Signore
ore 20.30 Passione del Signore (nella chiesa
di S. Pietro) e Processione cittadina per via P.
Cosma, Europa, Marconi fino alla piazza Ca-
stello
SAB 31 SABATO SANTO ore 8 Lodi e Uffi-
cio delle Letture
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA:
ore 20 accoglienza, danza, accensione del fuoco, benedizione, prepara-
zione del Cero pasquale
ore 20.30 processione, canto del preconio pasquale, Liturgia della Paro-
la, Liturgia Battesimale, Battesimo di Iannone Enea di Ennio e Lucia Dalvit,
Sacramento della Confermazione, Liturgia Eucaristica con ammissione alla
Prima Comunione di 18 ragazzi dell’I.C. - def. Sara e Gianni - def. Telve Ri-
go Antonio - def. Gino Marchetti - def. Smania Regina, Zanon Tiziano e fam.
- def. Zocco Leonardo e fam. Zanon e Scantamburlo - def. Eros Lazzarin e
Olga Perusin
ore 24 Veglia pasquale con le comunità neocatecumenali
DOM 1 apr 2018 Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore
ore 9 def. Soligo Tullia - def. Gottardello Antonio
ore 10 Ermenegildo Zanon e def. Liviero Rina - def. Marcato Corrado, Gra-
ziella, Alfonso e Maria Grazia
De Rosa - def. Morosinotto
Aquino e Maria - def. Giuseppe
Schiavon e Emanuele Preve-
dello
ore 11.30
ore 18.30
LUN 2: orario festivo: ore 9 -
10 - 11.30 - 18.30.
Liturgia
DOM 25 mar 2018 Domenica delle Palme e del-
la Passione del Signore
ore 8.45 benedizione ulivi - def. Zanon Giuseppe -
def. Soligo Tullio - def. Martellozzo Rino e Maria -
def. Assunta Rizzolo - def. Gottardello Antonio - def.
Ghion Gino e Ofelia, Cecchin Guerrino e Maria - def.
Emma Frison - def. Pallaro Giacomo e Adua Andret-
ta
ore 9.45 benedizione ulivi - def. Artuso Giovanni
Antonio - def. Romana Rossi Mazzolin (settimo) -
def. Perusin Dino e Andrea - def. Scolaro Corrado e
Bettin Elisabetta - def. Ceccato Angelo e Rina - - def.
Mocellin Antonia (ann.) e Giacomo Dalla Zuanna -
def. Francescato Adele (compl.) e Carraro Vittorio
ore 11.15 benedizione ulivi e palme - riti prebatte-
simali di Enea Iannone e Donata Maria Agrondi -
canto del Credo
ore 18.30 def. Renato Impellizzeri (ann.) - def. Car-
minato Angelo, Noemi e Lino Carraro.
LUN 26 ore 8 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica fino alle ore 10
ore 15 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica fino alle ore 17
ore 20.30 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica
MAR 27 ore 8 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica fino alle ore 9.30
ore 10 S. Messa prepasquale con il Ceod Villa S. Francesco
ore 15 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica fino alle ore 17
ore 20.30 S. Messa a cui segue Adorazione Eucaristica
MER 28 ore 8 def. Giuseppe e fam.
Toso e Bordin - def. De Marchi Giovanni e
Margherita - segue Adorazione Eucaristi-
ca fino alle ore 10
ore 15 S. Confessioni per i ragazzi
ore 16 S. Messa prepasquale in casa
gialla
ore 19 riti catecumenali per la prima
comunità
La storia del bruco Giovanni C’era una volta un gelso centenario, pieno di rughe e di saggezza, che ospitava una colonia di piccoli bruchi. Erano bruchi onesti, laboriosi e di poche pretese. Mangiavano, dormivano, e, salvo qualche piccola capatina al bar del penultimo ra-mo a destra, non facevano chiasso. La vita scorreva monotona, ma serena e tran-quilla. Faceva eccezione il periodo delle elezioni, durante i quali i bruchi si scalda-vano un po’ per le insanabili divergenze tra la destra, la sinistra ed il centro. I bruchi della destra sostenevano che si comincia a mangiare la foglia dalla destra, i bruchi di sinistra sostengono il contrario, e quelli del centro iniziano a mangiare dove capi-ta. Alle foglie naturalmente nessuno chiedeva mai il parere. Tutti trovavano naturale che fossero li per essere rosicchiate. Il buon vecchio gelso nutriva tutti e passava il tempo sonnecchiando, cullato dal rumore delle instancabili mandibole dei suoi ospi-ti. Bruco Giovanni era tra tutti il più curioso, quello che con maggiore frequenza si fermava a parlare con il venerando e saggio gelso. “Sei veramente fortunato vecchio mio” diceva Giovanni al gelso “te ne stai tranquillo in ogni caso, sai che dopo l’estate verrà l’autunno, poi l’inverno, poi tutto ricomince-rà. Per noi la vita è così breve. Un lampo, un rapido schioccare di mandibole e tutto è finito.” Il gelso rideva e rideva, tossicchiando un po’: “Giovanni , Giovanni, ti ho spiegato mille volte che non finirà così! Non morirai. Diventerai una creatura stupen-da, invidiata da tutti, ammirata…” Giovanni agitava il testone e brontolava: “non la smetti mai di prendermi in giro. Lo so bene che noi bruchi siamo detestati da tutti. Facciamo ribrezzo. Nessun poeta ci ha mai dedicato una poesia. Tutto quello che dobbiamo fare quaggiù è mangiare e ingrassare, e basta”. “Ma Giovanni” chiese una volta il gelso “tu non sogni mai?” il bruco arrossi: “Qualche volta”, rispose timi-damente. “E che cosa sogni?”. “gli angeli”, disse, “creature che volano, in un mondo stupendo” “e nel sogno tu sei uno di quelli?”. “……….Si”, mormorò con un fil di voce il bruco Giovanni, arrossendo di nuovo. Ancora una volta, il gelso scoppio a ridere. “Giovanni, voi bruchi siete le uniche creature i cui sogni si avverano e non ci crede-te!”. Qualche volta, il bruco Giovanni ne parlava con gli amici. “chi ti mette queste idee in testa?” brontolava Pierbruco. “il tempo vola, non c’è niente dopo! Niente di niente”. “ma il gelso dice che ci trasformeremo in bellissimi esseri alati…” “stupidaggini. Inventano di tutto per farci stare buoni”, rispondeva l’amico. Giovanni scrollava la testa e rincominciava a mangiare. “Presto tutto finirà…sgrunch”…. Non c’è niente dopo….. sgrunch…… i sogni resteranno sempre sogni. Non diventeranno mai realtà. Sono illusioni”, bofonchiava, lavorando di mandibole. Ben presto i tiepidi raggi del sole autunnale cominciarono ad illuminare tanti piccoli bozzoli bianchi tondeggianti sparsi qua e là sulle foglie del vecchio gelso. Un mattino, anche Giovanni , spostandosi con estrema lentezza, come in preda ad un invincibile torpore, si rivolse al gelso. “Sono venuto a salutarti. è la fine. Guarda sono l’ultimo. Ci sono solo più tombe in giro. E devo costruirmi la mia”. “Ho già cominciato a godermi il silenzio. Potrò far ricrescere un po’ di foglie. Mi ave-te praticamente spogliato! Arrivederci, Giovanni” sorrise il gelso. “E’ un addio, amico. Un vero addio. I sogni non si avverano mai, resteranno sempre e solo sogni”. Lentamente, Giovanni cominciò a farsi i bozzolo. “Oh”, ribatte il gelso “vedrai”. E cominciò a cullare i bianchi bozzoli appesi ai suoi rami. A primavera, una bellissima farfalla dalle ali rosse e gialle volava leggera intorno al gelso. “Ehi, gelso, cosa fai di bello?” non sei felice
Per questo sole di primavera?”. “Hai visto, Giovanni che avevo ragione io?” sorrise il vecchio albero. “O ti sei dimenticato di come eri poco tempo fa?”.
BUONA SETTIMANA SANTA E BUONA PASQUA DI RISURERZIONE!
Liturgia