LITORALE DOMITIO - altocasertano.files.wordpress.com · Agnese ci ha mandato il testo della canzone...

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no. Ma non ho mai capito – ci dice Roberto (17 anni) - come gli possa essere venuto in mente di fare quella strage”. Vincenzo pensa a motivi economici: “La strage avvenne a causa della bramosia di potere di Hitler. Era risaputo che gli ebrei possedevano immense ricchezze ed il “fuhrer” dietro la scusa della razza perfetta li sterminò per impossessarsi dei loro averi”. Francesco: “Hitler inizialmente perseguiva un altro progetto che era quello di debellare gli ebrei dalla Germania perché gli ebrei erano uomini facoltosi, banchieri, commercianti credendo che quegli ebrei si arricchissero a discapito dei tedeschi e decise inizialmente di far chiudere loro le attività poi il progettò prese pieghe diverse alla deportazione nei campi di concentramento”. Agnese ci ha mandato il testo della canzone “Shalom Auschwitz” da lei scritta:! E rivedo quei figli, i miei compagni, fratelli l’uomo di tutti i tempi… Quanti han perso la Vita per la Pace la Guerra sulla terra. Shalom Auschwitz! Le mie membra spezzate, corpi e cuori trafitti dai mercanti di morte. Percorriamo le strade, l’acqua mischiata a sanguw, sulla terra, sulla terra…! (interludio) Shalom Auschwitz! Chi l’avrebbe pensato? Hai segnato la Storia nella nostra Memoria. Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora di riposo di pianto e di Se..? Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora perché PACE ritorni fra noi..? Sulle spoglie e il sangue dei MARTIRI s'innalza il CANTO di LIBERTA’! Sulle spoglie e il sangue (Olocausto) dei MARTIRI s'innalza il CANTO di PACE, Sì! Rit: -Non si deve dimenticare! Anzitutto, sì, ricordare! La Speranza di questa gente che han creduto che l'Amore è assai più forte, che va oltre, oltre la morte! che l’Amore è sui loro Volti, nei loro Cuori! sui loro Volti nei loro Cuori sui loro Volti, nei loro Cuori… (solista) 2) Shalom Auschwitz! Si ribellano i morti, gli alberi sono arsi, gli empi si sono persi, sassi e pietre dispersi, fumi e fiumi di fiamme, sulla terra! Shalom Auschwitz! Anche per Te ho marciato, sventolando ‘Bandiere’ sopra i tetti del mondo. Ogni guerra è una causa, causa inutile e persa sulla terra, sulla terra...! (Interludio e Rit.) LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 7° - Numero 3 - Febbraio 2011 www.officinavolturno.com La nuova California pag. 7 Chiediamo il registro tumori per la Provincia di Caserta pag. 6 Il nostro muro dei “Resto” e “Vado via” pag. 2 Centro Laila, più che i numeri parlano i mesi di arretrato pag. 2 Carnevale in piazza pag.11 Un area di pregio nel degrado: foce di Lago Patria pag. 5 DISTRIBUZIONE GRATUITA Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah. Una giornata istituita il 20 Luglio del 2000 per commemorare i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Sono passati tanti anni da quei giorni di terrore e non ci appare vero tutto ciò che è accaduto, mai avremmo pensato che la mente umana sarebbe stata così malefica. A distanza di tanto tempo abbiamo chiesto cosa pensano dell'argomento i ragazzi di quei fatti ed abbiamo anche chiesto il contributo di Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace e persona sensibile all'argomento. Il nostro gruppo giovani ha effettuato una serie di interviste ai propri coetanei: Sai cos’è lo Shoah? Luca (17 anni) : “Lo Shoah è lo sterminio degli ebrei da parte nazi-fascisti”, ci dice Luca (17 anni), mentre Vincenzo (21 anni) ci riferisce “Aspetta riguarda Hitler? Lo sterminio degli ebrei?”. Dettagliata la risposta di Francesco (18 anni) “Penso che sia stato uno degli errori più eclatanti della storia, per volere di un genio malato e che, oltre al fatto che sono stati uccisi 6 milioni di ebrei, quei 6 milioni comprendevano omosessuali, disabili, e anche uomini di altre popolazioni, come gli slavi, ad esempio.” Cosa ne pensi del razzismo? “Il razzismo secondo me è una forma di prepotenza verso persone che sono diverse da noi.” (Silvio 17 anni), “Il razzismo è pregiudizio. Il pregiudizio è ignoranza. Il razzismo è ignoranza.” ci dice Vincenzo mentre Francesco: “Che quella è solo una fobia psicologica che gioca sul fatto che l'essere umano ha paura del 'diverso', e nient'altro”. Ti sei mai chiesto il perché di quella strage? “Al dire il vero Il Nuovo Simbolo Museo - Giudaico di Berlino Shalom Auschwitz Il giorno della memoria Per non dimenticare

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no. Ma non ho mai capito – ci dice Roberto (17 anni) - come gli possa essere venuto in mente di fare quella strage”. Vincenzo pensa a motivi economici: “La strage avvenne a causa della bramosia di potere di Hitler. Era risaputo che gli ebrei possedevano immense ricchezze ed il “fuhrer” dietro la scusa della razza perfetta li sterminò per impossessarsi dei loro averi”. Francesco: “Hitler inizialmente perseguiva un altro progetto che era quello di debellare gli ebrei dalla Germania perché gli ebrei erano uomini facoltosi, banchieri, commercianti credendo che quegli ebrei si arricchissero a discapito dei tedeschi e decise inizialmente di far chiudere loro le attività poi il progettò prese pieghe diverse alla deportazione nei campi di concentramento”.Agnese ci ha mandato il testo della canzone “Shalom Auschwitz” da lei scritta:! E rivedo quei fi gli, i miei compagni, fratelli l’uomo di tutti i tempi…Quanti han perso la Vita per la Pace la Guerra sulla terra.Shalom Auschwitz! Le mie membra spezzate, corpi e cuori trafi tti dai mercanti di morte. Percorriamo le strade, l’acqua mischiata a sanguw, sulla terra, sulla terra…! (interludio) Shalom Auschwitz! Chi l’avrebbe pensato? Hai segnato la Storia nella nostra Memoria.Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora di riposo di pianto e di Se..?Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora perché PACE ritorni fra noi..?Sulle spoglie e il sangue dei MARTIRI s'innalza il CANTO di LIBERTA’!Sulle spoglie e il sangue (Olocausto) dei MARTIRI s'innalza il CANTO di PACE, Sì! Rit: -Non si deve dimenticare! Anzitutto, sì, ricordare!La Speranza di questa gente che han credutoche l'Amore è assai più forte, che va oltre, oltre la morte!che l’Amore è sui loro Volti, nei loro Cuori!sui loro Volti nei loro Cuorisui loro Volti, nei loro Cuori… (solista) 2) Shalom Auschwitz! Si ribellano i morti, gli alberi sono arsi, gli empi si sono persi,sassi e pietre dispersi, fumi e fi umi di fi amme, sulla terra!Shalom Auschwitz! Anche per Te ho marciato, sventolando ‘Bandiere’ sopra i tetti del mondo.Ogni guerra è una causa, causa inutile e persa sulla terra, sulla terra...! (Interludio e Rit.)

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 7° - Numero 3 - Febbraio 2011

www.officinavolturno.com

La nuova California

pag. 7

Chiediamo il registrotumori per la Provincia di Caserta

pag. 6

Il nostro murodei “Resto” e “Vado via”

pag. 2

Centro Laila, più che i numeri parlano i mesi di arretrato

pag. 2

Carnevale in piazza

pag.11

Un area di pregio nel degrado: foce di Lago Patria

pag. 5

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah.Una giornata istituita il 20 Luglio del 2000 per commemorare i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Sono passati tanti anni da quei giorni di terrore e non ci appare vero tutto ciò che è accaduto, mai avremmo pensato che la mente umana sarebbe stata così malefi ca. A distanza di tanto tempo abbiamo chiesto cosa pensano dell'argomento i ragazzi di quei fatti ed abbiamo anche chiesto il contributo di Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace e persona sensibile all'argomento. Il nostro gruppo giovani ha effettuato una serie di interviste ai propri coetanei: Sai cos’è lo Shoah? Luca (17 anni) : “Lo Shoah è lo sterminio degli ebrei da parte nazi-fascisti”, ci dice Luca (17 anni), mentre Vincenzo (21 anni) ci riferisce “Aspetta riguarda Hitler? Lo sterminio degli ebrei?”. Dettagliata la risposta di Francesco (18 anni) “Penso che sia stato uno degli errori più eclatanti della storia, per volere di un genio malato e che, oltre al fatto che sono stati uccisi 6 milioni di ebrei, quei 6 milioni comprendevano omosessuali, disabili, e anche uomini di altre popolazioni, come gli slavi, ad esempio.”Cosa ne pensi del razzismo? “Il razzismo secondo me è una forma di prepotenza

verso persone che sono diverse da noi.” (Silvio 17 anni), “Il razzismo è pregiudizio. Il pregiudizio è ignoranza. Il razzismo è ignoranza.” ci dice Vincenzo mentre Francesco: “Che quella è solo una fobia psicologica che gioca sul fatto che l'essere umano ha paura del 'diverso', e nient'altro”. Ti sei mai chiesto il perché di quella strage? “Al dire il vero Il Nuovo Simbolo Museo - Giudaico di Berlino

Shalom Auschwitz

Il giorno della memoria Per non dimenticare

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PAG. 2 INFORMAREAttualità

INFORMARERegistrazione c/o il Tribunale di

S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007

---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Culturale e PoliticaCentro Studi Offi cina Volturno.Sede legale: P.zza delle Feste7

Castel Volturno (CE)

Edito da Centro Studi Offi cina Volturno

* * *Direttore responsabile:

Elio Romano* * *

Responsabile amministrativo:Antonio Lavadera Lubrano

* * *Responsabile Area Legale:

Avv. Fabio Russo* * *

Aiuto Grafi ca: Giancarlo PalmeseFotograto uffi ciale: Gino Spera

La tua posta va indirizzata a:INFORMARE

P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare

81030 Castel Volturno (CE)

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Tel/Fax 081-5097039www.offi cinavolturno.com

chiuso il : 23/01/2011Numero Copie : 4000

Stampa: LITERSTAMPACorso Umberto I, 297

81039 Villa Literno (CE)Tel. 081/8928482

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Ecologia Euroambiente s.n.c.Gestione e Servizi Ambientali

Via Domitiana Km, 29+500 - Castel Volturno (CE)

Universitas s.r.l.Servizi Integrali per le Aziende

Corso Trieste, 146 - Caserta

Geo Ambiente s.r.l.Servizi Integrali Ambientali

Via Domitiana Km, 30+230 - Castel Volturno (CE)Tel. 0823 764384 - 0823 766607

Fax 0823 764412

Collaboratori e lettori ci hanno inviato le loro liste, eccole:“RESTO perché “Ho necessità che qualcuno mi ricordi che tutto quel che penso ed in cui profondamente credo, esista”...

VADO VIA perché “non voglio cedere all’igno-ranza… non voglio adattarmi al male”…

RESTO perché “l’evoluzione è la manifesta-zione del cambiamento, non necessariamente migliorativo, sia del visibile e del diretto, sia del’invisibile quanto dell’indiretto…”

VADO VIA perché “non so cosa posso fare io in una collettività che rispecchia il paradosso della vita”…

RESTO perché “Non devo arrendermi a que-sto terribile scenario… non posso non vedere ciò che hanno il coraggio di fare, ma reagisco e scrivo”…

VADO VIA perché “sono troppo precaria per essere madre… per essere moglie… per esse-re tutto e non essere ancora niente”...

RESTO perché “c’è la speranza, l’aspettativa che mi resta per trasformare un sogno, un illu-sione in una inaspettata realtà”...

VADO VIA perché “è l’uomo nuovamente re-sponsabile del disastro… che prende il soprav-vento…che ancora distrugge senza badare ai limiti, sottovalutando i confi ni e le barriere e la naturale resistenza a cui ne consegue una drammatica risposta fi siologica !”...

RESTO perché “non ho il coraggio di fuggire”…

VADO VIA perché “è tutto contaminato”…perché non so se andare o restare... perché non so più cosa inseganre a mio fi glio”...

RESTO perché “è lui il futuro e la speranza”…

VADO VIA perché “ho paura… perchè non esi-ste più l’onesta… la realtà… l’amore!!!”...Chiara Zanichelli

VADO VIA, perchè “se nella crisi c’è poco da mangiare, qui qualcuno già si è mangiato tutto”.Fabio Romano

RESTO perchè “abbiamo tante cose belle ma sono poco valorizzate ! Ecco perchè ho deci-so di creare il sito amatoriale Solo Caserta!”Fabio Nacca

RESTO perchè “ci sono giovani come voi”...

RESTO perchè “credo ancora nella rinascita e ne voglio essere promotore”...Gianluca Sorgenti degli Uberti

VADO VIA perchè “da quando sono nato, Na-poli ha sempre avuto il tarlo della camorra e della spazzatura”...

RESTO perchè “impegherò tutta la mia vita per cambiarla e migliorarla”...Angelo Marano

RESTO perchè “ho la mia famiglia, perchè amo il costume di questa città, per vedere chi vince tra me che voglio costruire e chi non ne ha nessun interesse”...Nazareno Santoro

RESTO perchè “questa terra ha bisogno di maturare e di crescere soprattutto attraverso il lavoro dei suoi giovani, e solo con l’unione si può provare a fare qualcosa di buono”...

VADO VIA perchè “non riesco a sopportare la mancanza di sicurezza sul lavoro e per stra-da, perchè non posso credere che si muoia ancora di camorra per sbaglio”...Ciro Oliviero

VADO VIA perchè “a me non piace che per una partita di calcio sia necessario la Polizia fuori lo stadio”...

RESTO perchè “credo che un giorno non ser-virà la Polizia fuori lo stadio”...

VADO VIA perchè “non ne posso più del ru-more dei petardi allo stadio”...

RESTO perchè “voglio ascoltare ancora “‘O surdato ‘nnammurato” dei sessantamila”...

VADO VIA perchè “ci hanno insultato”...

RESTO perchè “quel goal al novantesimo di Lavezzi in contropiede”...

VADO VIA perchè “non ci fanno andare in trasferta”...

RESTO perchè “per Noi si gioca sempre in casa”...

VADO VIA perchè “i tempi sono cambiati”...

RESTO perchè “quei “Tre” là davanti mi ricor-dano qualcosa”...

Il nostro muro dei “Resto” e “Vado via”. . .

Dalla copertina di Gennaio 2011 è nata un’iniziativa spontanea

Informare è al servizio dei cittadini ed abbiamo sempre voluto essere aperti alle loro istanze, è così che questo mese pubbli-chiamo in questa pagina le immagini del vecchio depuratore di Castel Volturno, presso località Scatozza.La struttura versa in uno stato di abbandono totale ed insiste in un area strategica del territorio, il quale riqualifi cato potreb-be essere di immenso valore per l’intera comunità.

Invitiamo l’Amministrazione comunale a farsi carico del problema ed ad intervenire quanto prima per porre in essere un miglioramento della città.

Depuratore Scatozza, i nostri lett ori ci scrivono

VADO VIA perchè “quel giocatore che abbia-mo comprato”...

RESTO perchè “in questo stadio ha giocato il più grande dei calciatori”...

VADO VIA perchè “sono nero dalla rabbia”...

RESTO perchè “ho il cuore azzurro”...

VADO VIA perchè “mi sembra di aver già vis-suto tutto”...

RESTO perchè “mio fi glio dovrà respirare l’aria del San Paolo”...

VADO VIA perchè “sei giorni su sette la mia vita è un inferno”...

RESTO perchè “il settimo giorno ho già di-menticato tutto grazie al mio Napoli”...San Giovanni Evangelista, squadra di cal-cio della parrocchia San Giovanni in porta

RESTO perché “il mio lavoro in questo territo-rio passivo funziona”...

RESTO perché “la gente ha paura, ma spinta dalla sofferenza si espone, esce dall’ombra e questo mi entusiasma”...

RESTO perché “voglio essere un punto di ri-ferimento per quelli che sentono il bisogno di cambiare, sapere”...

RESTO perché “amo il paesaggio di Castel Volturno, quello che si vede da casa mia, all’alba, al tramonto e di notte, perché, per me rappresenta una bella carezza in inverno, quando sono stressata e quando ho voglia di riposare la mente”...

VADO VIA perchè “ho la possibilità di fare una buona carriera altrove”.Teresa Forlano

RESTO perché “mi sento utile”.Sergio Gentili

RESTIAMO perchè “Napoli è la nostra linfa e il nostro orgoglio, e non possiamo lasciarla da sola nelle mani di che non vuole e non sa amministrarla”...

Invece anche tu vai via…E’ questo il tuo coraggio ?! Cos’hai scritto sul balcone?

VENDESI ?Una vera capitolazione!

Non vuoi che resti nienteDel tuo passaggio.

Vai e non ti voltare…Non devi più esitare

Se mi ritieni terra ingrata… Mentre io non t’ho mai tradita!

Ma tu traslocherai, così,Sdegnata,

Verso un’altra vita.

Buona fortuna! Vai dove tutto è normaleE la notte è più serena…

Dove l’amore non fa male…Dove non sbatti la testa

Contro il muroPer assicurarti il tuo futuro…

Per te avrò un rimpianto…E non ti incolpo del mio male!

Io pure sono allo stremo! Ho il corpo sfruttato, martoriato…

Ora sono anche rinnegato... Ma che ironia la vita:

Ora , passo io per criminale!………………………….

Un giorno…Un giorno vedrai…Dalla camorra liberato

Io sarò di nuovo amato…E tu ritornerai!MARIO LUISE,

EX SINDACO CASTEL VOLTURNO

Castel Volturno, Ultimo att o

La Poesia

ANDIAMO VIA perchè “dobbiamo portare la nostra città nel mondo con i suoi pregi, la-sciando a Palazzo San Giacomo i suoi difetti!Febo Quercia

RESTO “nonostante i nostri politici ce la met-tano tutta per farmi andare via: mi dispiace, non mollo !”....Enzo Frattini

VADO VIA perchè “non si fa nulla per rivalu-tare il Litorale Domitio”...

RESTO perchè “voglio vedere le acque del Volturno limpide”...Giulia Lettieri

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Forum Winter School, il futuro del Mezzogiorno si discute qui

Da Pomigliano a Mondragone, welfare in affanno

Castel Volturno diventa centro di studio del Mezzogiorno

PAG. 3INFORMARE Attualità

www.informareonline.com

Centro Laila, più che i numeri parlano i mesi di arretrato

MONDRAGONE. Irene83 sul litorale domitio casertano non dirà nulla, ma dalle parti di Pomigliano d’Arco (NA) signifi ca molto. E’ una realtà importante, fornitrice di servizi alle persone disagiate ed in condizioni di diffi coltà per i continui mancati pagamenti da parte delle istituzioni. Sul litorale casertano ci sono realtà similari, che, sebbene con storie diver-se, hanno un comune denominatore: il ritardo nei pagamenti da parte degli Enti pubblici. Una di queste è il Centro Laila,che svolge un attività delicata come quella dell’assistenza ai bambini disagiati.Bambini che provengono da realtà spesso drammatiche, che vivono di poco, che hanno fame. Bambini affi dati dalle istituzioni alle cure di chi è esperto nel settore ovvero alle braccia di Angelo Luciano, presidente del Centro Laila, chiamato “papo” dai bambini presenti nella struttura. L’istituto si compone di un area diurna atta alla scolarizzazione dei più piccoli immigrati (li abbiamo visti personal-mente fare attività didattiche) e di una casa famiglia dove vengono accolti minori di tutte le provenienze. E’ qui che si materializzano le maggiori diffi coltà. I Comuni inviano i bambini in questi centri,s’impegnano a pagare le spet-tanze per l’assistenza, salvo dimenticarsene rapidamente. “Tolta la patata bollente, non se ne fregano più” sbotta Angelo. Effettiva-mente, pare essere proprio così e più dei numeri “parlano i mesi di arretrato” (come ci sottolinea al telefono la fi glia Gisel) con picchi eccezionali di 30 mensilità nel caso di San Marcellino (4 minori affi dati nel giugno 2008 salvo non pagare mai le rette, totale 170.000 euro) o un annualità circa per Mondragone e Castel Volturno (rispettivamente 12 mesi e 20mila euro il primo , 15 e 80mila euro circa il secondo) oltre le sette mensilità di Casal Di Principe (da aprile a ottobre 2010 per un importo di 20.000€). Euro più euro meno, parliamo di cifre veramente importanti. “Non è tanto un problema di soldi, ma di attese.

La legge impone che le cooperative sociali abbiano i contratti in regola, come è giusto che sia, ma non abbiamo i soldi per pagare i contributi perché non ci pagano” dice Gisel.Sette mesi addietro Angelo ha scritto pure al Presidente della Repubblica Napolitano, al Presidente del Senato Schifani ed al Presidente della Camera Fini. Solo quest’ul-timo ha risposto disponendo l’invio di un capogruppo: una settimana dopo la Mussolini contatta il Centro Laila e li convoca a Napoli per discutere. Nel capoluogo regionale, dopo una conferenza stampa in pompa magna alla presenza di molteplici realtà regionali del settore si è tentato di sanare una parte del debito contratto da Napoli a causa del blocco dei fi nanziamenti da parte della Regione Campania per mancata rendicontazione. Al Tg3 Campania del 20 gennaio 2011 gli operatori del Terzo Settore hanno denunciato crediti per 500milioni di euro in Regione di cui un quinto solo a Napoli. Dopo il vuoto.

LA STORIA

Nel 2008 una visita programmata della Procu-ra della Repubblica riscontrò del cibo scaduto all’interno di un armadio presente nella cucina della struttura “La Luna”, sebbene il mobile fosse chiuso ed utilizzato solo per alimentare la voliera della Pet Therapy e non per l’ali-mentazione dei bambini il Magistrato dispose l’allontanamento dei minori da “Il Sole” e da “La Luna” (entrambe di Castel Volturno) presso la struttura di Mondragone, sempre tenuta dal Centro Laila. Le due non hanno riaperto a causa di una divergente interpretazione regolamentare tra Luciano ed il Comune di Castel Volturno. La legge regionale 711 del 2004 ha disposto una regolamentazione del settore residenziale per i bambini in affi do a cui il Centro si è uniformato in tempi rapidi, la stessa preve-deva la previa autorizzazione sindacale per lo svolgimento delle attività, cosa concessa immediatamente. Mesi dopo ci fu un nuovo regolamento con delle variazioni all’articolo 6, che come ci dice Angelo “quelli in possesso della 711 come defi nitiva dovevano in quattro anni adeguare le strutture” e l’interpretazione discordante vorrebbe un ulteriore autorizza-zione del Comune (già presente per Angelo). Ad oggi nessuno l’ha mai fi rmata.

UNA CONVENZIONE D’ORO PER L’ENTE

Il Comune di Castel Volturno vanta con il Centro Laila una convenzione economica tra le migliori in Italia. L’Ente forniva in comodato d’uso le strutture ed in cambio i servizi del Centro venivano erogati ad un prezzo di 25 euro giornalieri per minore mentre altrove si parte da almeno 80 per raggiungere i 156 per i casi più diffi cili.

I bambini del Centro Laila. ...i sorrisi parlano per loro

Breve viaggio nel mondo degli alimenti ma non ci riferiamo a quelli che arrivano sulle nostre tavole bensì a quelli scaduti o verso la scadenza, un viaggio tra sprechi ed esempi di solidarietà. Molto spesso ci domandiamo che fi ne possano fare gli alimenti dei supermercati che rimangono invenduti e che quindi inesora-bilmente si avviano a scadenza.Innanzitutto è da premettere che il costo per lo smaltimento di prodotti invenduti varia da prodotto a prodotto ma in generale è comun-que molto elevato. Alcuni tipi di prodotti possono essere riciclati e quindi asservire ad un’industria diversa da quella alimentare, si pensi ad esempio al grasso della carne ed il largo uso che ne viene fatta dall’industria dei cosmetici e dei detersivi. Riguardo alla loro sorte bisogna distinguere tra i piccoli market locali e la gran-de distribuzione. Per i primi infatti i prodotti

verso la scadenza sono quelli che vengono messi spesso in offerta, quando invece sono inesorabilmente scaduti costituiscono reso di vendita e quindi vengono ritirati dallo stesso distributore dei singoli prodotti. In questo caso si riscontra la convenienza per il commer-ciante ma non vengono attivate pratiche di solidarietà in quanto i piccoli commerciante possono contare su un volume d’affari di gran lunga minore rispetto ai grandi ipermercati e spesso stipulano contratti che prevedono insieme alla erogazione del prodotto da ven-dere la resa di quelli rimasti invenduti. Diverso invece è il discorso per la grande distribuzione dove tali prodotti possono anche avere uno scopo sociale, infatti in Italia si sta sviluppan-do sempre di più una pratica virtuosa che è quella del recupero degli alimenti che si avviano alla scadenza.Tutti i giorni la grande distribuzione genera

volumi ingenti di merce invenduta, prodotti alimentari che vengono ritirati dai banchi e dagli scaffali ancora perfettamente integri e commestibili ma che per motivi quali: scaden-za ravvicinata, confezione esterna ammacca-ta, residui di attività promozionali, ecc....non possono essere più venduti.In pratica mediante accordi stipulati dalle catene della grande distribuzione alimentare e associazioni benefi che e di solidarietà si ef-fettuano raccolte periodiche di questi alimenti per destinarle alle persone in condizioni di indigenza. Noi ci siamo occupati del banco delle Opere di Carità: in pratica questo ente assistenziale onlus offre ad associazioni, comuni, comunità e parrocchie prodotti quali quelli che non possono essere commerciati per difetti estetici di packaging, produzioni in eccesso da consumare a breve scadenza, merce alimentare non avente successo nella

catena di distribuzione, prodotti non venduti siti nei magazzini della Grande Distribuzione, prodotti igienico-sanitari, prodotti farmaceutici da banco. Attraverso questa pratica si perseguono molteplici obiettivi, da un lato si riducono i costi per lo smaltimento dei prodotti alimentari e i danni ambientali nel caso questi fi niscano in discarica e dall’altro lato di perseguono fi ni di utilità sociale. La pratica è sempre più diffusa nel nostro paese e ormai tutti i big della grande distribuzione hanno fi rmato con-venzioni con i banchi alimentari. Tuttavia tale pratica sarebbe da incentivare anche a livello locale operando un coinvolgimento anche dei piccoli distributori, ma tenendo conto delle diffi coltà in cui versano, delle quali Informare si è già occupato, dovute proprio all’avvento dei grandi centri commerciali, forse un rifi uto sarebbe più che lecito. MARIO AMBROSCA

Cibi scaduti? No, diversamente utilizzabili

MONDRAGONE. Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di di-mensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defi scalizza-zione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occu-pazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.Nella prima fase il progetto prevede l’istituzione di un numero limitato di ZFU nelle città italiane con conseguenti agevolazioni fi scali e previdenziali, tali agevolazioni coprono la durata di 5 anni mentre decrescono in entità nei periodi successivi e consistono sostanzialmen-te in esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall’IRAP, esenzione dall’ICI, esonero dal versamento dei contributi previdenziali.In misura minore e circoscritta, è pre-visto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree. Enti promotori del progetto sono le Am-

ministrazioni Comunali alle quali spetta il compito di individuare le aree, elabo-rare il progetto e programmare eventuali investimenti, tali proposte vanno poi va-lutate dall’Ente Regione, che verifi ca la sussistenza dei requisiti quali l’ammis-sibilità del territorio, la perimetrazione, il calcolo dell’indice di Disagio Socio Economico etc.Tra le varie realtà ammesse a benefi -ciare delle Zone Franche Urbane vi è il Comune di Mondragone. Abbiamo cer-cato di analizzare quale sia al momento lo stato di attuazione di questo progetto contattando il Center Offi ce della ZFU Mondragone, presso il quale in base alla normativa sulla Zfu è possibile insediare o trasferire la propria attività imprendi-toriale o professionale per benefi ciare delle agevolazioni previste per legge.Stando allo stato delle cose l’impatto ri-sulta ancora debole, ciò è dovuto in par-te alla carenza di informazione intorno a questa iniziativa ma in misura maggiore è dovuto alla mancanza dei Decreti At-tuativi che dovrebbero essere emanati

dal Ministero dello Sviluppo Economico e grazie ai quali si potranno erogare i fondi.Nella sostanza quindi la struttura c’è ed è funzionante ma senza i decreti attuati-vi della legge sulle Zfu la stessa non ha motivo di esistere in quanto impossibili-tata ad applicare la fi scalità di vantaggio e la erogazione dei fondi.A tale situazione di disagio si sta cercan-do di ovviare attraverso una mobilitazio-ne chiamata “tour Itinerante pro ZFU” che ha preso il via proprio da Mondrago-ne l’11 gennaio, per poi toccare tutte le principali città sedi di ZFU con lo scopo di raccogliere fi rme per sollecitare l’at-tenzione del Ministero dello Sviluppo Economico sulla situazione e quindi la fi rma dei tanto attesi decreti. L’augurio è che si possa arrivare presto alla risoluzione di queste problematiche al fi ne di mettere in moto l’apparato delle Zone Franche Urbane, una ricetta che tra l’altro è consolidata, visto il successo ed i benefi ci che tale iniziativa ha apportato in Francia. MARIO AMBROSCA

Zone Franche Urbane. Senza soldi niente sgravi

Castel Volturno. Una nuova

esperienza nasce tramite Antonio Bassolino in Campania: la Fondazione Sudd. La nascita, contemplata dall’opinione pubblica un anno addietro, nasce con l’intento di unire tutte le energie del Mezzogiorno italiano in un solo movimento in grado di creare sinergie tali per lo sviluppo intraregionale del Sud Italia. Non una Lega Sud, bensì un valorizzatore di esperienze per la maturazione di una nuova classe dirigenziale. Le basi hanno maturato la volontà di discute-re, di dibattere argomenti non più sull’agenda politica nazionale ed arretrati a “peso della nazione” come l’economia del Mezzogtiorno, il pantano della classe dirigenziale attuale, i giovani e la nuova logica geo-regionale alla luce dello sviluppo dell’economie indiane e cinesi con il tema Mediterraneo. Come location si è scelta la struttura dell’Holiday Inn Resort di Castel Volturno. Le attività sono state costituita da diversi panel in cui le diverse tematiche già menzionate sono state ampliamente esaminate da relatori preparati e

noti come: Cristiana Coppola, vicepresidente Confi ndustria con delega al Mezzogiorno; Stefano Fassina, responsabile nazionale economia Pd; Mauro Calise, docente di Scienza Politica alla Federico II; Mario Tron-chi, presidente del Centro per la riforma dello Stato; Andrea Cozzolino, europarlamentare Pd; Matteo Pizzigallo, docente di Relazioni Internazionali presso la Federico II; Miche-le Grimaldi, segretario regionale Giovani democratici; Lello Savonardo, responsabile Osservatorio giovani della Federico II; e con le conclusioni di: Bassolino; Beppe Vacca, presidente Fondazione Gramsci; Carlo Borgomeo, presidente fondazione per il SUD nonché ex amministratore delegato Sviluppo Italia. L’evento è stato organizzato da Nicola Ucciero, già assessore provinciale di Caserta. Particolarmente rilevanti i contributi di Fassina e Coppola. Fassina ha dichiarato nel corso del proprio intervento: “La questione meridionale è questione nazionale, e non è un approccio scontato. E’, invece, un proble-ma urgente: rischiamo la desertifi cazione industriale di grandi aree del Mezzogiorno. La stagione di riforme che chiediamo per il Paese

è anche e soprattutto una priorità per il Mez-zogiorno”. Coppola ha ribadito alcuni concetti espressi nel libro “Il Sud aiuta il Sud. Le tesi di Confi ndustria per il rilancio del Mezzogiorno” ovvero: “Dobbiamo abbandonare una logica di rivendicazione, se non facciamo autocri-tica non possiamo progredire. Dobbiamo partire dalle nostre forze, dai nostri territori e ripensare ad una responsabilità collettiva di tutte le forze, politiche, imprenditoriali, sindacali e della società civile che lavorino per far ricrescere un tessuto produttivo, creare le condizioni per dare ‘pari opportunità’ alle imprese meridionali”.A Nicola Ucciero chiediamo notizie in relazione al recupero dell’intera area Litorale Domizio dal degrado, ...: già lo svolgimento dell’evento a Castel Volturno fosse sintomo di grande attenzione per questo territorio della Fondazione Sudd ed anche che “il tema che esce forte da questa tre giorni è che il Mez-zogiorno non è un problema dei meridionali, è un problema nazionale. L’Italia ce la fa tutta insieme o non ce la fa. Il tema dello sviluppo del Mezzogiorno deve ritornare ad essere centrale nei partiti e nelle classi dirigenti, siano esse economiche, politiche o culturali”.

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PAG. 4 INFORMARESpeciale Assicurazioni

www.informareonline.com

Io viaggio franco...Tagliandini falsi, auto senza polizze, truffe, risarcimenti diretti rallentati e conciliazione obbligatoria al vaglio

... e io ti tolgo gli scontiLa Provincie di Napoli e Caserta sono luoghi desolanti per le Compagnie assicuratrici, almeno così dicono, e preferiscono migrare verso altri luoghi attraverso la pratica de “abbandono del territorio”. In poche parole: fanno fagotto e vanno via”. Questa parte l’avete già conosciuta nella precedente edizione di Informare – Litorale domitio – Castel Volturno (se non l’hai letta, scaricala dall’archivio Informare di Informare Online.com), ma quello che non avete letto è che una parte di queste Compagnie, quelle che rimangono, hanno iniziato a tagliare sulle promozioni.Le opzioni“Guidatore esclusivo”, “Guidatori sopra i 26 anni”, “Tariffa chilometrica”, “Fran-chigia”, “Carrozzeria Convenzionata” sono divenute più diffi cili a stipularsi per l’automobilista medio ed in alcuni casi non fi gurano più tra i cataloghi assicurativi in Provincia di Caserta. Perché? Perché le Compagnie non riescono a far utilizzare correttamente i contratti stipulati. Nell’ottanta percento (cifra di picco) dei casi di incidente stradale con polizza per guidatore esclusi-vo o sopra i 26 anni diverse assicurazioni riscontrerebbero un automobilista diverso da quello indicato o con meno anni di quelli sottoscritti, non riuscendo neppure a rivalere sul contraente indisciplinato per la lentezza del sistema giudiziario italiano.Fanno sorridere le vicende dell’opzione “Carrozzeria convenzionata”. In origine era nata per eliminare intermediari tra chi paga (la Compagnia) e chi svolge l’attività (il carrozziere in genere), doveva contribuire anche ad un economia di scala più forte e costi minori da pagare per incidente. La Campania, specie il litorale domitio casertano, è il regno delle “amicizie” e delle “parentele” allargate, dunque ben pochi per-correvano 10-20km per farsi riparare l’auto dal convenzionato preferendo rivolgersi all’amico sottoporta. Alla fi ne molte assicura-zioni hanno preferito togliere tutto di mezzo, eliminando i costi di gestione del segmento dai capitoli di bilancio.Per non parlare delle “tariffe chilometriche” dove, a seguito di incidenti stradali, si segnalava il superamento del tetto limite chilometrico prefi ssato annuo dopo appena due-tre mesi dalla stipula. Anche in questo

caso problemi giudiziari e di status giuridico degli assicurati (nulla tenenti) impediva alla Compagnia di accedere ad una eventuale rivalsa.Idem ancora per le polizze con franchigia dove i danni fi no ad una certa soglia (solita-mente 500 euro) vengono pagati diretta-mente dall’automobilista senza ricorrere agli strumenti previsti dalle RCA. In poche parole “la strusciatella te la pagavi da solo, mentre oltre provvedeva la Compagnia”, come ci ha detto un amico assicuratore (ha chiesto l’anonimato e noi lo garantiamo). “Il problema era che anche per le cifre superiori – continua l’assicuratore – la franchigia la dovevi lo stesso pagare, ma nessuno lo

faceva. La Compa-gnia allora dovrebbe ricorrere in giudizio per piccole cifre”, ma per piccole cifre a fronte degli alti costi legali/giudiziari non ne vale neppure la pena. Ricapito-lando: faccio un incidente da 2000

euro di danni ed ho una polizza con franchi-gia a 500 euro. Cinquecento euro li metto io e mille cinquecento li mette l’assicurazione.Tutto ciò ha portato diverse Compagnie, tra cui alcune delle maggiori a livello italiano, a togliere del tutto tali opzioni o a limitarle fortemente (aumentando le tariffe annue) mentre i costi non recuperati indovinate chi li va a pagare? L’automobilista.Una soluzione pare ci sarebbe e ci pensa l’elettronica a tenere a freno l’appetito dei furbetti. Stiamo parlando della cosiddetta “scatola nera”, un dispositivo elettronico che registra gli ultimi cinquecento metri percorsi dalla vettura, segnando velocità, accelera-zione, frenata ed altri parametri. L’impianto costa circa 100 euro annui e tutela il consu-matore a 360°, essendo dotato anche di di-spositivo satellitare che, nel caso di pericolo, prova a chiamare il conducente al telefono e nell’eventuale mancata risposta provvede a mandare i soccorsi (caso mai si è fi niti in un fosso e si occorre assistenza medica). “La scatola funziona e permette di risparmiare il 10% sulla RCA ed il 50% su furto e incendio” ci dice l’assicuratore, a cui domandiamo se ne vale la pena: “Con poca spesa dimezzi il costo del furto-incendio, da 43-44 euro per migliaio di euro assicurato si pagano 22 euro circa. Sono una bella somma”.EL.ROM.

Niente più promozioni causa troppi speculatori

IL NOTO MENSILE DELL’AUTOMOBILE ITALIA-NO HA DEDICATO UN INTERO SERVIZIO ALLA QUESTIONE RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO NELL’EDIZIONE DI GENNAIO 2011. L’AR-TICOLO, PUBBLICATO DA PAGINA 204 A

PAGINA 209, PARLA DELLE TANTE TRUFFE ALLE COMPAGNIE ASSICURATRICI IN ITALIA E NE PARLA COME FENOMENO IN CRESCITA

IN TUTTA LA PENISOLA. TRA LE PIEGHE VIENE MENZIONATO ANCHE IL LITORALE

DOMITIO CASERTANO E PER LA PRECISIONE MONDRAGONE (CE).

“(...) sul litorale di Mondragone (CE), invece, tra gennaio e febbra-

io (2010, ndr.) sono stati regi-strati 32 investimenti di persone, guarda caso tutte provenienti da

Caserta, proprio come i testimoni. Le cartelle cliniche erano state clonate e adattate ai profi li dei

falsi investiti; in altri casi, la docu-mentazione riguardava persone

realmente ferite, ma per altri moti-vi e del tutto ignare della richiesta

di risarcimento inoltrata a loro nome... Un’operazione ulteriore

ha riguardato una compagnia che ha chiuso recentemente i battenti:

poco prima del fallimento erano state sottoscritte migliaia di

polizze per vetture poi coinvolte in incidenti e in richieste d’inden-nizzi che, a quel punto, potevano essere rivolte solo al Fondo per le vittime della strada”. Fonte:

QUATTRORUOTE, GENNAIO 2011

Quatt roruote scrive

I Furbett i del Tagliandino

Il Modulo blu o Cid è uno strumento mol-to utile all’automobilista, viene studia-to all’interno delle autoscuole durante la didattica per il conseguimento della patente e dovrebbe essere nell’auto in caso di sinistro (è gratuito e lo po-tete chiedere al Vostro assicuratore).Questo prevede diversi campi da com-pilare ed è possibile persino disegnare le modalità in cui è avvenuto il sinistro.Prevede anche la fi rma da parte del conducente o dei due conducenti (entrambi

i casi possibili) per una constatazione amichevole e rapida dei danni riportati.Molti sono preoccupati di vedere aumen-tare la propria polizza auto a seguito di un sinistro, in quanto pensano di passare in una classe di merito più bassa e dunque di pagare un importo maggiore a fi ne anno.Ciò non è vero se la colpa viene condi-visa. Infatti, fi no al 50% di colpa in un anno non si slitta di classe ed il proprio certifi cato di rischio rimane immacolato.

Colpa al 50%, non mi aumenta l’assicurazione

Pe rché la nostra polizza auto costa tanto? Gli assicurati parlano di

speculazione e solamente in seconda battuta di colpe dovute alle truffe nel settore.Le Com-pagnie vanno dritte alle truffe subite nel corso delle proprie attività.Gli incidenti in Italia si materializzano con una certa frequenza (8,6%) inferiore all’Austria (9%), ma superiore ai più grandi Paesi motoriz-zati d’Europa ovvero: Germania (6,6%) e Fran-cia (4,4%). Una mole di 3.700.000 sinistri risar-citi per un importo di circa 15 miliardi di euro nel 2008 (Fonte Ania). Cosa che fa sorgere più di un sospetto in merito alle truffe assicurative (vedi box a lato a proposito di Mondragone) e non si riesce a trovare una soluzione adeguata alla problematica. Guidare senza assicurazione che gioiaMolti automobilisti, ci riferiamo al litorale domi-tio, hanno deciso di staccare la spina. La Com-pagnia assicuratrice fa problemi ad assicurare? Chi se ne frega, non mi assicuro e circolo senza

tagliandino. E’ un fenomeno in forte crescita a causa dell’al-to tasso di “infl azione” delle RCA ed è dovu-ta alla necessità dell’automezzo privato sul litorale domizio, causa carenze del trasporto pubblico. La violazione dell’articolo 193 com-ma 4 del Codice della Strada è divenuta una abituale causa di sequestro mezzi sul territorio. I depositi giudiziari pullulano (alcuni sono addi-rittura ingolfati e attendono di essere svuotati per tornare operativi) di automezzi posti sotto fermo amministrativo, mezzi cui il possessore deve provvedere al pagamento della contrav-venzione (tra 779 a 3.119 euro a seconda dei casi), del prelievo, del trasporto, della custodia e della copertura assicurativa per almeno sei mesi per rientrarne nell’effettività del possesso.

Cosa che in alcuni casi non avviene in tempi rapidi o non avviene proprio. Lo stesso articolo, al comma 4-bis, prevede un trattamento similare per chi viaggia con assicu-razione falsa o contraffatta a cui si aggiunge la sospensione della patente per un anno. Il fenomeno dei tagliandini falsi/contraffatti o della circolazione senza copertura assicurativa è, a mio dire, un fenomeno di rilevante perico-losità sociale. Fonti uffi ciose ci parlano di alme-no 700 vetture depositate per violazione artico-lo 193 presso i depositi territoriali nel solo 2010. Se 700 vetture vengono fermati dalle autorità di polizia per guida senza assicurazione, quanti non sono stati ancora bloccati? Se una inno-cente cittadino percorre la Domiziana viene tamponato da una vettura senza assicurazio-

ne, chi risarcirà il danno? Il Fondo vittime della strada. Tale strumento fi no a qualche anno ad-dietro risarciva solamente i danni alle persone, ma dal 24 novembre 2007 a seguito del D.lgs. 198 provvederà a risarcire integralmente an-che i danni alle cose).L’AVVOCATO IN TASCA

Tra chi specula e chi ci campa non si riesce a capire come mai buona parte dei sinistri automobilistici italiani fi niscano sempre in Tri-bunale. C’è chi parla addirittura di una chiara volontà da parte degli avvocati di far arrivare le pratiche del Risarcimento diretto al sessan-tunesimo giorno al fi ne di imbastire un procedi-mento giudiziale. Verità? Falsità? Fatto sta che la prima procedura agevolativa per ottenere il

risarcimento da parte delle Compagnie è il mo-dulo Cid o Modulo Blu. Questo se è vistato da entrambi i conducenti prevede una risposta in trenta giorni (per la colpa a metà, vedi box a fondo pagina), se manca la fi rma di uno dei re-sponsabili occorrono 60 giorni (superati i quali si può ricorrere in via giudiziale, da cui la volon-tà presunta di cui sopra) mentre in presenza di lesioni del conducente si arriva a 90 giorni. E’ una pratica rapida, in quanto basta la relazione di un perito nominato dalla Compagnia per far partire le pratiche e se l’importo non supera una certa soglia, l’assegno lo sigla proprio il Perito. Dunque l’attesa dovrebbe divenire minima.In Italia gli avvocati abbondano ed in molti at-tendono prima di fi rmare i Moduli blu oppure preferiscono non fi rmare in attesa di un consul-to con il legale di fi ducia, allungando la trafi la ed aumentando i costi complessivi dei sinistri. Questi in buona parte fi niscono per gravare sulle tasche dei consumatori, con balzelli a fi ne semestre considerevoli.

Un nuovo strumento normativo a disposizione degli utenti è stato varato dallo Stato italiano nel 2009, con decreto numero 38. Si tratta della Conciliazione economica e commercia-le, altrimenti denominata A.D.R. (Alternative Dispute Resolution), fi no a questo momento facoltativa per i campi delle controversie condominiali, sinistri RCA e responsabilità medica. La stes-sa, ai sensi del decreto attuativo 128/2010, diver-rà obbligatoria dal 20 marzo 2011 nei medesi-mi campi.Cosa signifi ca? “Fino a questo momento gli avvocati hanno dovuto rendere edotta la parte prima di poter procedere a livello giudiziale” ci dice Giovanni La Vanga, mediatore accreditato e referente della sede secondaria “A.D.R. Conciliando” di Mon-dragone (via Domitiana 377/A), “mentre nel prossimo futuro sarà obbligatorio esperire un tentativo di conciliazione prima di andare dal Giudice”. Perché gli avvocati italiani, tramite il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo unitario dell’avvocatura, hanno fatto e fanno pressioni sul Ministro della Giustizia Angelino Alfano affi nché non diventi obbligatoria? “Con la mediazione non è obbligatoria la presenza dell’avvocato di parte, dunque molti si sento-no aggirati” mentre con il sistema attuale c’è sempre bisogno di un consulente per ricorrere alla Giustizia italiana. Come funziona? “Il ten-

tativo di conciliazione può essere effettuato presso tutti gli Enti accreditati al Ministero di Grazia e Giustizia e dinanzi ad un mediatore iscritto. Quest’ultimo deve aver fatto un apposito corso preparatorio, ottenendone l’abilitazione. Nello specifi co per attivare la

procedura si va presso la Segre-teria dell’Ente accreditato, che può essere pubblico o pri-vato, e si attiva la procedura. Qualora le parti si rivolgano in concomitanza allo stesso Ente non si pagano le spese fi sse di attivazione (40 euro, ndr.) e

si paga solamente, al termine della proce-dura, la parte variabile a seconda del valore della causa, che viene pagata da entrambi. E’ importante ricordare che è obbligatorio esperire il tentativo prima di andare dinanzi al Giudice, non è necessario raggiungere un accordo. Il Giudice deve ricevere il verbale redatto dall’Ente accreditato prima di aprire il procedimento giudiziale, qualora una delle parti non si fosse presentata chiede il ‘Giusti-fi cato motivo’, che può essere inserito anche nelle motivazioni della sentenza”. Che valore legale ha: “Il Verbale della mediazione viene trasmesso alla Segreteria dell’Ente per poi essere registrato al tribunale avendo valore tra le parti” e perché è vantaggiosa? “E’ una procedura informale, non è obbligatoria la presenza dell’avvocato e si risparmiano le spese giudiziarie. Si risparmia soprattutto sui tempi. Quando si va dal Giudice passa anche un anno prima della sentenza, con la mediazione i tempi sono molto più rapidi”. E’ un sistema sperimentato in quanto “in Europa funziona dappertutto e si propone di soddisfare gli interessi – dice La Vanga - di chi si sente danneggiato, il mediatore fa da terzo nel componimento della lite. Purtroppo in Italia se ne parla poco, si fa cattiva informa-zione sebbene serva a snellire le procedure, a non intasare i tribunali”. Nel campo RCA sarà obbligatoria e le Compagnie presseranno molto su questo canale affi nché si riducano le spese necessarie alla liquidazione dei danni da sinistri, fi no a questo momento non è mai stato utilizzato sul litorale domitio, ma dal 20 marzo prossimo sarà obbligatorio farlo.

Conciliazione obbligatoriaTempi rapidi e costi legali abbattuti

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PAG. 5INFORMARE Ambiente

Scrivici a [email protected]

L’Italia chiede la deroga, Bruxelles la boccia

Sostanze inquinanti nell’acqua, Campania nell’elencoCon lettera del 2 febbraio 2010 l’Italia ha chie-sto una terza deroga per alcune forniture di acqua nelle regioni Campania, Lazio, Lom-bardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Um-bria e che avrebbe interessato circa 2 milioni di persone.La richiesta di deroga ha riguardato i parame-tri dell’arsenico, del borio e del fl uoruro.La Commissione Europea ha bocciato la ri-chiesta di deroga.Nello spe-cifi co per la Cam-pania, la d e r o g a è stata r ichiesta solo ed e s c l u s i -v a m e n -te per il parametro del fl uoruro e sarebbero state interessate dalla deroga circa 450 mila persone, residenti nella provincia di Napoli e precisamente nei Comuni di Ercolano, Porti-ci, San Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio, Volla, Cercola, S. Anastasia, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana e Ottaviano.L’attuale riferimento normativo per fi ssare i li-miti degli inquinanti presenti nelle acque pota-bili è costituito dal D.Lgs. del 2 febbraio 2001, n° 31 e successive modifi che e integrazioni.Di seguito una breve tabella per raffrontare i limiti di legge esistenti con quelli richiesti con la deroga. Per la precisione, è giusto ricordare che le deroghe ai parametri sono state attuate in Italia già dal 2003 attraverso specifi ci De-creti del Ministero della Salute.

In passato, inoltre, la richiesta di aumentare i limiti ha riguardato anche il Selenio, il Nichel e il Vanadio (con aumenti dal 100 % ad oltre il 300%).Dopo il diniego della Commissione Europea non sarà più possibile derogare dai limiti di legge fi no alla scadenza della precedente deroga che in Campania è scaduta il 31 di-cembre 2010.

In conclusione, si può aggiungere che per il parametro arsenico sono stati già da tempo proposti limiti più restrittivi rispetto a quelli dell’attuale legge italiana, soprattutto da parte di organismi internazionali che hanno esegui-to specifi che Valutazioni del Rischio.In particolare, i limiti più restrittivi servono per tutelare la salute dei neonati che potrebbero accusare dei danni anche con concentrazioni più basse. Tale riduzione è stata richiesta an-che per i nitrati e anche per le acque in botti-glia. Uno studio approfondito in merito è stato condotto dal WHO (World Healt Organization) che spesso, traducendolo in italiano, viene in-dicato come OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).Ing. Angelo Morlando

Fusco fi rma con l’Ecological Service: subito la diff erenziata spinta

CASTEL VOLTURNO. E’ sabato mattina, 18 gen-naio 2011. Siamo venuti alla foce del Lago Patria per raccogliere una denun-cia di un residente: Sergio Gentili.Ci ha fornito una copio-sa documentazione e gli promettiamo di costruire insieme a lui e a tanti altri interessati, una memoria storica di quanto è accaduto e di quanto accade.Prima di tutto una precisazione: la foce del Lago Patria appartiene al Comune di Castel Volturno e vi è la competenza anche della Riserva Naturale Foce del Volturno / Coste di Licola. Il progetto con il quale fu fi nanziata la “riqualifi cazione” dell’area si chiamava I002.CCV.CCV e apparteneva al Progetto Integrato Litorale Domitio.Oltre un milione di euro buttati in quanto all’intervento non è seguito nessun controllo dell’area.Dal punto di vista tecnico è giusto far notare che l’intervento aveva delle pecche già all’ori-gine e chiaramente individuabili nel parere am-bientale del Nucleo di Valutazione Regionale degli Investimenti Pubblici. Vediamone alcune: “Data la consistente presenza di aree naturali protette nell’area interessata dal progetto in esame, si ritiene opportuna l’attivazione della procedura di valutazione di incidenza...”. Ov-

viamente la Va-lutazione d’in-cidenza non è stata mai fatta dal Comune di Castel Voltur-no.“Si raccoman-da che la pas-

serella venga realizzata secondo le modalità precedentemente sopraindicate (cioè in legno e sopraelevate rispetto alla sabbia, ndr.)...”. Le passerelle sono state fatte in pietra di tufo, impedendo, di fatto, qualsiasi movimento della duna e la crescita di qualsiasi pianta o arbusto.Ad oggi, la situazione è ampiamente verifi ca-bile dalle foto allegate: degrado e abbandono totale.Anche se, dalle testimonianze raccolte, molte persone hanno voglia di frequentare questi bellissimi posti naturali.Giusto una curiosità: hanno montato anche

dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad essere stati, ovviamente trafugati, non sono mai entrati in funzione.Grazie sempre al sig. Gentili e alla Capitaneria di Porto, è stata sequestrata l’estate scorsa un’attività che prevedeva l’utilizzo delle moto d’acqua proprio lungo la foce.Tantissime altre denunce sono state fatte in merito e qualcuno non le ha gradite, così come

non era gradita una comunità di cani ran-dagi che aveva tro-vato su questa duna un angolo riparato, fi nché non sono stati ritrovati i resti di croc-cantini avvelenati e la carcassa di un cane.Ci auguriamo che quest’area riacquisti l’immagine che ave-

va prima dell’intervento del Comune, perché non c’è nessun bisogno di passerelle in tufo, visto che su una duna si cammina bene anche a piedi scalzi; non c’è bisogno di staccionate o panchine in legno o gazebo, visto che pos-sono alimentare solo falò improvvisati; non c’è bisogno di pannelli fotovoltaici, visto che non hanno alimentato nessuna illuminazione.Si chiede solo la vigilanza di chi ha il dovere di farla e senso civico di chi fruisce questo bene, ed invece dovremo attendere, come al solito, che la Magistratura faccia il proprio corso.ANGELO MORLANDO

Un area di pregio nel degrado: foce del Lago Patria

Le prescrizioni del Nucleo di Valutazione non sono state rispettate

Duna costiera danneggiata, pannelli fotovoltaici trafugati e cani avvelenati...

La tabellaParametro

Arsenico

Boro

Fluoro

Richiesta Italia Limiti di legge

D.LGS. 31/2001 E S. M. I.Variazione

50 mg/l

3 mg/l

2,5 mg/l

10 mg/l

1 mg/l

1,5 mg/l

+500%

+300%

+167%

Una vera e propria svolta: dopo oltre 15 anni di gestione da parte dei consorzi sin qui suc-cedutisi, l’amministrazione comunale di Mon-dragone, affi da il servizio del “ciclo integrato dei rifi uti” ad una ditta privata, la Ecological Service. La decisione, maturata nei mesi scorsi e concretizzatasi dopo l’aggiudicazione della gara di affi damento da parte della ditta di Boscoreale, rappresenta un vero e proprio spartiacque nella gestione dei rifi uti, resa pos-sibile dal decreto del 2009 del Sottosegretario alla Protezione Civile, il quale decretava per l’appunto la fi ne dello “stato di emergenza” nella regione Campania, decretata nel lontano 1994, liberando di fatto i Comuni dall’obbligo di affi dare i servizi ai consorzi. “È grande la soddisfazione – afferma l’As-sessore all’Ambiente Mario Fusco, che ha combattuto e lavorato a lungo per realizzare questo progetto – Dopo mille vicissitudini,

disservizi, continue emergenze che hanno devastato il nostro territorio, fi nalmente siamo riusciti a toglierci di mezzo questo carrozzone rappresentato dal Consorzio”. Negli anni, soprattutto in provincia di Caserta, il fallimento di questi enti è stato lampante. “I consorzi – continua Fusco – nascono per togliere i co-muni dalle grinfi e della camorra, che all’epoca aveva egemonizzato il servizio. Quindi si pensò che strutture più ampie, ma comunque a direzione politica, potessero essere una garanzia contro tali infi ltrazioni. Ma ciò po-trebbe avvenire anche in tali ambiti”. E difatti, le cronache giudiziarie hanno dimostrato che ciò è accaduto. S’inizia con la creazione delle strutture per ambito zonale, e Mondragone risulta essere il centro, politico e non solo, del Consorzio CE4, guidato ininterrottamente dal Centrodestra casertana e campano. Dopo lo sfaldamento, dovuto alle inchieste della

magistratura e dell’antimafi a di Napoli e Santa Maria Capua Vetere, che hanno portato ad arresti, condanne ed attualmente con molti fi loni ancora aperti, nei quali risultano indagati personalità di rilievo nella politica cittadina, provinciale e nazionale, primo fra tutti Nicola Casentino, coordinatore PDL in Campania, siamo arrivati al Consorzio Unico di Bacino Napoli e Caserta. Il quale, per mille motivi, non riesce a garantire né un servizio congruo al costo, il più elevato in tutta Europa, né il pagamento continuo e costante dei propri dipendenti. Da qui la decisione, assunta nei mesi scorsi da molti altri comuni casertana, di girare pagina. Il servizio avrà un costo complessivo di circa 250 mila euro mensili, comprensivo della rac-colta e della realizzazione della Differenziata, oltre al mantenimento del parco lavoratori. Questi, saranno gli stessi che sino passaggio

di consegne erano dipendenti del consorzio unico. “Notevole importanza – dice Fusco – avrà la raccolta differenziata, che realizze-remo porta a porta, in maniera stretta e pun-tuale, come mai è accaduto in città. Avremo cura nel realizzare una percentuale alta sin da subito in quanto meno è la quantità di rifi uti indifferenziati, più basso sarà il costo, a carico dell’ente, degli sversamenti presso le strutture provinciali. Entro la fi ne dell’anno, poi, verrà realizzata l’Isola Ecologica, per la raccolta di ingombranti e di altro materiale anche ricicla-bile, onde evitare di vedere questa tipologia di rifi uti abbandonata lungo le strade cittadine.”. La durata dell’incarico alla società privata sarà di quattro mesi, in vista del passaggio al consorzio provinciale, slittato al 1 gennaio 2012. “Anche qui c’è da dire – conclude Fu-sco – che la discussione è ancora aperta. Non sono convinto che la decisione di creare un

ulteriore consorzio sia la soluzione migliore, visti i risultati sin qui prodotti da tali enti. Sono invece concorde con chi vorrebbe dividere le due fasi: la raccolta e la gestione locale a carico degli enti comunali, mentre dare alle province la responsabilità e la gestione delle strutture superiori, come discariche, termova-lorizzatori e quant’altro previsto nel piano re-gionale. In questa maniera, è evidente che si andrebbe a realizzare un servizio migliore, più facilmente gestibile, con responsabilità certe, e si darebbe l’occasione agli amministratori di tutelare i propri territori con una gestione seria ed oculata, l’obiettivo di questa amministrazio-ne realizzando questo progetto.LORENZO TAGLIALATELA

SESSA AURUNCA. Da anni ormai la Centrale Elettronucleare si pone come una delle preoccupazioni principali per gli abitanti del territorio della Piana del Garigliano. Storie, leggende, informazioni risicate spesso giungono alle orecchie dei cittadini per mezzo di passaparola distaccandosi, talvolta, dalla verità. Ed è appunto per questo che i cittadini chiedono chiarezza, chiedono una corretta informazione sullo stato di avanzamento dei lavori condotti dalla Sogin, sui sistemi di monitoraggio previsti, sul piano di emergenza messo a punto dalla stessa Sogin, sulla natura e consistenza degli interventi a farsi e sull’utilizzazione dei ristori da parte degli enti locali. Richieste lecite, che confl uiscono tutte in un due semplici parole “Tavolo della Trasparenza”, un momento di confronto tra Istituzioni e Collettività, di cui l’ultimo si tenne nel 2006. L’istanza è stata inviata all’Assessore alle Politiche Territoriali ed Am-bientali della Regione Campania, G. Romano, per mezzo di due missive da parte del Comitato Civico di San Castrese. Fra pochi giorni, ne partirà

anche una terza che vedrà anche il coinvolgimento di alcune associazioni locali e dei restanti comitati civici della zona.Tale questione ha sensibilizzato anche il Commissario Prefettizio di Sessa Aurunca, dott. Luigi Palmieri, che in una nota del 30 di Dicembre chiedeva, allo stesso Romano, di istituire il Tavolo e di concedere un incontro chiarifi -catore tra le Istituzioni ed i Comitati.Le apprensioni dei cittadini nascono dall’elevato numero di patologie oncologiche ravvisate negli ultimi anni nelle località limitrofe al sito nucleare. Gli abitanti si chiedono “Siamo tutti malati o c’è qualcosa che no va?”, riprendendo le parole del presidente del gruppo “Sociale per San Castrese”. Interrogativo già posto qualche mese fa attraverso una lettera inviata da Giuseppe Pietrantuono, presidente del suddetto gruppo, nella quale avanzava la richiesta di una misurazione dei livelli di radioattività. Riscontro, a tale istanza, si ebbe immediatamente dalla Provincia di

Caserta la quale, in una nota, chiedeva all’A.R.P.A.C. di procedere con urgenza in quanto ipotizzabile un danno alla

salute pubblica. Dopo un mese esatto , l’Arpac illustrò gli aspetti tecnico-operativi dell’indagine radioecologica retrospettiva dove emerse che, per le brevi emivite della maggior parte dei radionuclidi emessi e grazie ai meccanismi di mobilità ambientale dei radionuclidi con emivita più lunga, sicuramente non potevano esserci, oggi, concentrazioni rilevanti dal punto di vista radioprotezionistico e che dai campioni effettuati negli anni pre-cedenti emersero dati abbastanza rincuoranti ma un approfondito studio circa la dose immessa in aria degli scarichi, in specifi ci intervalli temporali durante il periodo di funzionamento della Centrale, risultava necessaria.In effetti una verifi ca sulla distribuzione al suolo della contaminazione residua si rende necessaria per individuare quali zone possono essere state colpite ai fi ni dell’indagine epidemiologica, un’indagine non svolta con criterio random ma condotta su un gruppo critico della popolazione che è stata maggiormente esposta. GIULIA LETTIERI - INTERNO18.IT

Nucleare. Tavoli della Trasparenza, partite le missive

Alcune foto dello scempio alla Foce del Lago Patria

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Chiediamo il registro tumori per la Provincia di Caserta

I malati oncologici costituiscono un fenomeno in costante aumento in Terra di LavoroL’INIZIATIVA

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PAG. 6 INFORMAREServizi speciali

Conoscere meglio la geografi a della malattia permetterebbe di contrastare meglio il fenomeno

CASTEL VOLTURNO. Il 13 gennaio scorso, Giuseppe Cervice è stato condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere per l’assassinio di sua moglie, Katiuscia Gabrielli. L’omicidio è avvenuto nella notta tra il sette e l’otto settembre del 1999, con la pena accessoria della decadenza dalla patria potestà dei due fi gli avuti con la coniuge. La scomparsa di Katia è stato un evento drammatico per la città di Castel Volturno.Katia, appena 25enne all’epoca dei fatti, e la sua famiglia sono molto conosciuti sul territorio e le modalità della sua scomparsa hanno destato dolore e rabbia nell’opinio-ne pubblica. Katia ebbe un violento alterco con il marito e lo minacciò di lasciarlo e di portarsi via i bambini, poi il nulla.Cervice ha sempre dichiarato di essere rimasto in pizzeria per la nottata, salendo nel proprio appartamento (ubicato sopra il locale commerciale) solamente la mattina

seguente, ma non è mai stato chiaro su-

gli orari. L’accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero Ilaria Sasso Del Verme, ha insi-stito sulle incoerenze riscontrate in merito alla scomparsa di Katia. Il marito ha più

volte dichiarato l’allontanamento della donna sulla Domiziana con al seguito un borsello verde contenente un milione di lire. Il borsello fu ritro-vato a casa della madre di Katia e l’uomo sostenne di averne compra-to un altro.Le ricostruzioni dell’accusa e le testimonianze raccolte hanno disegnato un quadro alternativo

alla vicenda. Un forte odore acre simile a quella di carne bruciata ha appestato l’intera zona quella stessa notte, tanto che una vicina preferì chiudere le fi nestre ritro-

vandosi il mattino successivo il balcone pieno di cenere.Una perizia a fi rma del professor Gior-dano Martone ha assunto un forte dato probatorio a detta del Pubblico Ministero. Tale documento ha attestato la possibilità di bruciare un corpo nel giro di tre-quattro ore all’interno di un forno a legna.Ci sono voluti oltre dieci anni per giun-gere alla celebrazione del primo grado di giudizio sul caso Gabrielli, un giudizio particolarmente pesante. La Corte ha condannato a 24 anni di re-clusione Giuseppe Cervice e ha deciso di affi dare i fi gli alle cure dei genitori materni. Ora occorrerà altro tempo per giungere ai prossimi gradi di giudizio e solamente a conclusione del terzo grado si potrà defi nitivamente chiudere un capitolo tanto amaro.Per il momento ringraziamo la Giustizia per aver fatto il proprio corso e siamo nuovamente vicini alla famiglia Gabrielli.

Omicidio di Katia Gabrielli: il marito condannato a 24 anni

La gente si ammala…la gente muore… ed il tutto avviene nel silenzio.

Non passa giorno in cui nei nostri paesi, nelle nostre comunità, arrivi la notizia di un nuovo ammalato, tante volte una

condanna.Ma ciò che più colpisce è la rassegna-zione, avviene nella più totale norma-lità, come se un po’ la cosa fosse già

prevista, scontata, certa.E nel pochissimo nobile gioco delle tre scimmiette che da anni contraddistin-gue questa terra dobbiamo registrare l’assenza in Provincia di Caserta di un

Registro dei Tumori.Stavolta partiamo un po’ da lontano, dal sito dell’Associazione Registro dei Tu-

mori constatiamo che i dati che raccoglie tale associazione per il 50% provengono dal Nord, quindi con una maggioranza

di Registri localizzati al Nord, seguiti dal 25% del Centro ed un misero 17% al

Sud, tanto per ricordarci che non siamo il Nord.

L’approccio è diverso nel nostro territorio dove la gente muore eccome, ma manca l’unico strumento che potrebbe mettere

in relazione le criticità di un territorio con l’aumento delle malattie tumorali

riscontrate.A poco o nulla potrebbero servire gli studi provenienti da singole analisi

epidemiologiche, anche se effettuate dal migliore scienziato disponibile su piazza.

Ciò che invece potrebbe fare testo sarebbe il Registro dei Tumori, il quale

permetterebbe di monitorare l’andamen-to della proliferazione della malattia ed eventualmente rapportarla alla popola-

zione per quantifi carne l’incidenza.E quindi successivamente si potranno

rispondere a tutte le domande che spesso silenziosamente ci poniamo e

cioè: cosa mangiamo? Cosa respiriamo? E ultimamente, perche moriamo ?Intanto la Provincia di Napoli si sta

attrezzando per l’istituzione del Registro dei Tumori e si spera possa essere seguita a brevissimo termine dalla

Provincia di Caserta.Al momento in Campania ne esistono

soltanto due, uno istituito dalla Asl Napoli 4, l’altro a Salerno, entrambi co-prono una popolazione di un milione di abitanti, poca cosa rispetto ai sei milioni

di cittadini campani.Si rende perciò necessario un’ulteriore

sviluppo di tale strumento soprattutto per una realtà martoriata come la provincia di Caserta, ormai costellata di discari-che, cave dal contenuto molto dubbio, e ogni sorta di rifi uti abbandonato nelle

nostre campagne.MARIO AMBROSCA

La gente si ammala

L’Associazione Centro Studi Offi cina Volturno ed il mensile Informare hanno sempre inteso agire per il miglioramento del territorio e della

qualità della vita di tutti i residenti in esso insi-stenti. Questo mese abbiamo deciso di inviare una lettera agli organi competenti (presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, al presidente del Consiglio Provinciale di Caserta ed al Consiglio Provin-ciale, al Prefetto di Caserta Ezio Monaco ed al presidente della V Commissione Regionale - Sanità Michele Schiano) di seguito la nota: “Oggetto: Istituzione registro dei tumori nella Provincia di Caserta. La nostra associazione da tantissimi anni è impegnata nel diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente. Operiamo in un’area fortemente condizionata da ataviche pro-blematiche di natura ecologica e dall’inqui-namento. Sul territorio di Castel Volturno,

infatti, insiste una delle discariche più grandi d’Italia, la So.Ge.Ri. dove il percolato ha raggiunto ormai le falde acquifere alterando

irrimediabilmente il ciclo biologico dei terreni interessati, la foce dei Regi Lagni, portatrice delle problematiche di inquinamento delle acque costiere che tutti conosciamo, senza considerare il precario livello di salubrità del fi ume Volturno e del Lago Patria. Molto diffuso

in questa zona è il fenomeno dei roghi nottur-ni dei rifi uti, soprattutto dei copertoni di auto, tanto da meritarci l’inclusione in quel luogo mitologico defi nito Terra dei Fuochi. Molteplici indagini condotte dagli enti medici e scientifi ci, nonché dalla magistratura, hanno accertato la diretta incidenza delle piaghe ambientali nella

maggiore diffusione delle neo-plasie tumorali. Mai come oggi si avverte l’esigenza di istituire nella nostra provincia il registro dei tumori, già previsto con de-liberazione di Giunta Regionale n° 1293/2007, che ad oggi non è stata resa operativa. Appare opportuno, soprattutto alla luce delle ormai endemiche criticità ambientali, sollecitare affi nché si parta il prima possibile con l’istituzione di questa importan-tissima struttura competente in materia di raccolta di informazio-ni sui malati di cancro residenti in

un determinato territorio. Il consiglio provinciale di Napoli, con una recente delibera, ha impegnato il Presidente, la Giunta Provinciale e l’Assessore all’Am-biente ad adoperarsi affi nché nelle tre ASL si istituisca un registro dei tumori ed un registro delle patologie e malformazioni, il quale prov-vedimento si allega in copia alla presentePertanto, alla luce di tutto quanto in premes-sa, si chiede agli organi e agli enti destinatari della presente di voler, ognuno nell’ambito delle loro competenze, attivare tutte le procedure amministrative necessarie affi nché, con la dovuta urgenza, si renda fi nalmente effettiva nella Provincia di Caserta l’istituzione di un registro dei tumori. Si resta in attesa di un riscontro.Cordiali Saluti.Il presidente Tommaso Morlando ed il direttore responsabile Elio Romano

Foce dei Regi Lagni

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La nuova CaliforniaIl centro giovanile del Napoli

sul modello “Barcellona”

Nel futuro di Castel Volturno si delinea sem-pre più costante ed importante la presenza del Calcio Napoli. Infatti, il presidente De Lau-rentiis (cittadino onorario della città castella-na) ha in programma la realizzazione di una cittadella dello sport, sul modello del Barce-lona, per ospitare il settore giovanile, nonchè di trasferire sul territorio anche alcuni settori cinematografi ci tuttora in America. Difatti, in accordo con l’amministrazione locale la socie-tà riconducibile al magnate del cinema italiano dovrebbe realizzare otto campi sportivi e due foresterie su di un’area che si estende per cir-ca centottantamila metri quadri a ridosso del mare, che va dall’attuale zona dove è ubicato l’Holiday Inn sino a Baia Verde. Si prevede, a tal proposito, la realizzazione di un ponte di legno che consentirà di attraversare il ca-nale dei Regi Lagni che divide le due zone. Chi rivestirà un ruolo importante nella concre-tizzazione di tali progettualità sarà il nuovo direttore generale del Napoli, Marco Fassone, fi gura professionale di alto spessore che già

nel recente pas-sato, con la Juventus, ha messo in luce le sue spiccate doti manageriali e specifi camente per la realizzazione del nuo-vo stadio della Juve. Un manager di tale livello sarà indispensabile anche per reperire i fondi necessari per tale struttura. Tutte queste ini-ziative non possono che far piacere a chi ama questo territorio. Ciò che però ci auspichiamo è che portino benefi ci e, soprattutto, occupazione, principal-mente per la popolazione locale e per i nostri giovani.Ci aspettiamo, infi ne, che per tali iniziative imprenditoriali venga realizzata una pagina web consultabile facilmente da tutti ed in pena trasparenza, in modo da consentire a tutta la popolazione di essere sempre aggiornata su-gli avvenimenti. LA REDAZIONE

Grande enfasi per l’annuncio dell’inizio dei lavori dato dalla Mirabella. Usi civici e polemiche non fermano i lavori

CASTEL VOLTURNO. Da tanti anni si parla di rilanciare il territorio, di valorizzare le potenzi-alità di cui esso dispone, ma purtroppo tante pastoie burocratiche, vicissitudini amministra-tive e problematiche territoriali di varia natura hanno rallentato un percorso virtuoso che Cas-tel Volturno sta tentando, con grande sacrifi cio, di intraprendere per ritornare ad essere un centro rinomato come accadeva negli anni ‘60 e ‘70. In realtà, tanti progetti lungimiranti bollono in pentola. La loro realizzazione potrebbe cam-biare il volto del contesto locale, determinando un indotto economico non indifferente. I cittadini sperano che i progetti fi nora rimasti sulla carta, si trasformino presto in realtà. A tal proposito, l’Associazione dei Commer-cianti di Pinetamare ci ha comunicato che il 15 Gennaio scorso una loro delegazione ha in-contrato gli imprenditori Cristiana e Francesco Coppola, presso l’Holiday Inn di Castel Voltur-no, con lo scopo di confrontarsi sulle tematiche di stretta attualità riguardanti il nostro territorio e per avere rassicurazioni circa il prossimo futuro. I commercianti hanno chiesto delucid-azioni alla famiglia di imprenditori, soprattutto in ordine ai lavori per la realizzazione del porto turistico e delle altre opere in programma per il rilancio dell’economica locale. I responsabili del gruppo Mirabella sono stati ampiamente rassicuranti circa l’imminente cantierizzazione di quanto in programma, cioè prima di dell’estate 2011. In altre parole, alla fi ne del tunnel dovrebbe intravedersi un po’ di luce. In occasione dello stesso incontro gli imprendi-tori Coppola hanno garantito ai commercianti la loro ampia disponibilità a farsi carico, tramite i loro tecnici, di tutti gli interventi di manuten-zione ordinaria e straordinaria delle strade, dell’impianto d’illuminazione e dell’assetto urbano su cui ci sia necessità d’intervenire. Le stesse tematiche sono state oggetto di un successivo incontro che i commercianti hanno avuto, qualche giorno dopo, con alcuni espo-nenti dell’amministrazione comunale che han-no confermato il cronoprogramma annunciato. LA REDAZIONE

PAG. 7INFORMARE Servizi Speciali

Il nuovo porto turistico. La struttura potrà contenere 1200 posti barca

Una veduta del porto dall’alto

De Laurentiis riceve la cittadinanza onoraria

Lo Yacht Club

La Capitaneria

Area dove sorgeranno gli 8 campi di calcio ed un campo da golf a 18 buche

Lo scorso mese il centro sportivo del Calcio Napoli ha aperto le porte ad una quarantina di alunni di una scuola di Castel Volturno per assistere agli alle-namenti della squadra. Il Napoli nei prossimi mesi ospiterà sal-tuariamente i ragazzi delle scuole della

zona, permettendo agli scolaretti di ve-dere da vicino i loro idoli. E’ il segnale di come la società, nono-stante le diffi coltà logistiche, cerchi di ospitare ugualmente i tifosi agli allena-menti, privilegiando i ragazzi e i bambini delle scuole.

Le scuole agli allenamenti del Napoli

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Norme, Diritti e Doveri INFORMAREPAG. 8

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I commerciantidi Piazza Vittorio Emanuele

del Centro Storico

GIOIELLERIA PICONE

di Sarah e Alessandra* * *

MACELLERIARUSSO DOMENICO

Sede Legale: Via Zaccagnini snc,

81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del PizzoneTel. 0823.502045 - 502053

Fax 823.502079 - 502963

Interessante sentenza della Corte di Cas-sazione (26 ottobre 2010 n. 44840) in materia di criminalità informatica, che sgombera il campo da alcuni dubbi sorti in relazione alla condotta di chi si appropria di fi les dal com-puter altrui, sancendo che in tali ipotesi non ricorre l’ipotesi di furto aggravato. Parliamo della vicenda di un impiegato che, poco prima di dare le dimissioni dalla sua società, si faceva trasmettere da un collega sul proprio computer aziendale una serie di dati e offerte commerciali inerenti clienti ital-iani ed altresì, in occasione di un rientro nella sede, accedeva al server centrale della società pren-dendo cognizione dei dati commerciali ivi custoditi. Lo stesso veniva denun-ciato per accesso abusivo a sistema informatico (art. 615 ter c.p.), rivelazione di segreto industriale (art. 622

c.p.) e furto aggravato dal mezzo fraudolento, in danno della società predetta. La sentenza di primo grado assolveva l’imputato da tutti i reati ascritti per insussistenza del fatto. La Corte di appello riformava la sentenza di pri-mo grado e riteneva l’impiegato colpevole del reato di furto e di quello di cui all’art. 622 c.p. La Corte di Cassazione, infi ne, si pronuncia in via defi nitiva, stabilendo che non sussiste in tali circostanze il reato di furto aggravato dal mezzo fraudolento, in quanto non può parlarsi di furto nel caso di semplice copia-tura non autorizzata di “fi les” contenuti in un

supporto informatico altrui, non com-portando tale attività la perdita del pos-sesso della “res” da parte del legittimo detentore.

Nel 2003 ha assistito a Mondragone ad un omicidio e ha testimoniato contro i killer. Oggi ha tanta voglia di ricominciare a vivere

CASTEL VOLTURNO. L’associazione Vil-laggi Globali ha incontrato lo scorso mese Carmelina P. (foto). Parliamo di una testi-mone di giustizia, originaria di Mondragone, che 10 anni fa ha assistito ad un omicidio, decidendo, in seguito, di collaborare con gli inquirenti per l’individuazione dei killer. Era il 13 agosto del 2003, si trovava in sella alla sua bicicletta ferma all’esterno del Roxi Bar di Mondragone per organizzare la gita di ferragosto con le amiche. D’un tratto l’oblio. A cadere sotto i colpi del sicario di turno è stato uno spacciatore di piccolo calibro, Giuseppe Mancone. Da allora è cominciato il suo calvario di vita: il programma di protezione per i testimoni di giustizia. Carmelina ha girato l’Italia vi-vendo un’esperienza di vita che certamente l’ha segnata profondamente, ma lei non ha alcuna difficoltà a raccontarla; anzi, ha tan-ta voglia di farlo nonostante il suo paese, gli amici, l’ex fidanzato, e una parte della famiglia l’abbiano abbandonata per non esporsi alle potenziali conseguenze della sua scelta coraggiosa...Carmelina è una donna timida con la “diar-rea verbale” (come a lei piace definire la sua loquacità) che parla di tutto e ne ha per tutti: da Saviano a Cantone, dai camorristi ai paesani che la definiscono, amorevol-mente, pentita dde merd’ !In effetti, la sua mondragonesità (passatemi

I Villaggi Globali incontrano Carmelina P.

Spazi pubblici e dubbie virtù

AUTORE: AVV. FABIO RUSSOMAIL: [email protected].: 3476595190

Duplicare fi les dal PC altrui non è furto

Internet salva la tutela degli alimentiDurante il mese di Gennaio è divampata una forte discussione sul nostro sito in-ternet, Informare Online, a seguito delle notizie di stampa sulla tutela degli ali-menti. Il Procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, conosciuto per le inchieste sul mondo del calcio e sulla tutela del cibo, aveva comunicato al Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’impossibilità di operare in tale delicato settore in quanto il corpo giuridico di riferimento era ritenuto abrogato dallo Stato italiano dal Dicembre 2010. Il Magistrato a tal proposito, faceva riferimento al decreto legislativo defi nito “taglia-leggi” (articolo 14 legge 246/05): tutte le leggi in vigore prima 01/01/1970 venivano considerate abrogate, fatte sal-ve quelle recanti in prefazione le parole “Codice” o “Testo Unico” e quelle espres-samente elencate nella legge delega. Lo stesso Ministro si era attivato al fi ne di elaborare una norma per riportare il testo in vita, salvando dall’adulterazione, dai cibi scaduti o contraffatti milioni di italia-ni, ma nel frattempo si poteva vendere di tutto ai cittadini. Mozzarella blu e pesce avariato sono diventati per un attimo l’in-cubo di ignavi consumatori, ma il Ministro e i magistrati non avevano letto bene la legge delega e l’incipit del D.lgs 246/05. Per fortuna c’è internet e i cibernauti. Al-cuni avvocati online si sono accorti dell’in-ghippo, e cioè che la legge 283/62 ha nel proprio incipit le parole “Testo Unico” e dunque risulta ancora in vigore. I Signori legislatori si riposino, non serve pensare ad astruse formule normative: basta im-parare a leggere. LA REDAZIONE

la licenza poetica) si sente tutta: le “d” e le “r” sono marcate come solo un mon-dragonese potrebbe fare e la sua teatrali-tà è insita, viscerale, genetica come solo in una donna del Sud ! Le mani, i gesti, gli occhi, le espressioni sono tutte parte di un discorso divenu-to spettacolo: dalla difficile, complicata, a tratti impossibile vita sotto protezione (con gli scontri con i NOP) fino al ritorno a casa, a Mondragone, nella sua terra, dove credeva di poter ricomincia-re a vivere ed invece ha trovato un nonno con l’alzheimer, un padre portato via dal cancro ed una famiglia spaccata che a tratti

tre anni. L’amministratore prima si esponeva e quindi, pur privilegiando “amici”, era sostenuto dalla necessi-tà di un risultato qualitativo. Politica e ingegneria erano solidali, ma anche

coscienti che si trattava di una partita giocata in tempi lunghi: ci si poteva bruciare una re-putazione.Biografi a sintetica: Salvatore Cozzolino. (foto) . Laureato a Napoli, nel 1982 si trasfe-risce a Milano per il Master alla Domus Aca-demy e nel 1984 organizza uno studio profes-sionale progettando edifi ci pubblici, prodotti industriali, parchi pubblici, allestimenti museali, restauro di edifi ci storici. Nel 1991 fonda, con Francesca Russo, la società di progettazione Stilelibero. Dal 1996 insegna progettazione in più corsi della Facoltà di Architettura della Seconda Uni-versità di Napoli. Ha pubblicato saggi e articoli sul tema del progetto occupandosi prevalente-mente di ricerche sul rapporto tra tecnologie innovative, processo inventivo e progettazione responsabile. E’ autore di Giardini Impossibili (2005) e di Vi-sioni e Costruzioni (2007).Se avete domande e curiosità da proporre al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: [email protected]

Il Diritt o

In favore dei “bamboccioni”...

L’ex marito è obbligato a mantenere il fi glio maggiorenne precario e non economica-mente indipendente anche se questi non convive più con la madre.Una nuova decisione che farà discutere, sentenza n. 18 del 3 gennaio 2010 secon-do cui l’ex moglie ha diritto all’assegno di mantenimento per il fi glio maggiorenne, precario, anche se questo vive da un’altra parte purché non sia economicamente in-dipendente. Sull’obbligo del mantenimento della fi glia, gli ermellini hanno sostenuto che “la valutazione del giudice di merito, in ordine alla precarietà e modestia delle attività lavorative svolte dalla fi glia, costitu-isce motivazione adeguata del rigetto della domanda di riduzione dell’assegno”.

Rubrica a cura del prof. Salvatore CozzolinoGli scandali che hanno coinvolto le opere pre-viste per il G8 sul mare di La Maddalena o le perplessità sulla durata dell’edilizia per le Olimpiadi di Torino, hanno riproposto il tema della qualità delle opere pubbliche in Italia.

Chiunque, trovandosi all’estero, avrà notato che i luoghi pubblici delle città sono caratteriz-zati da architetture avveniristiche, fi niture ec-cellenti, materiali durevoli e costosi. Di contro, se si entra nelle case private, si nota una certa trasandatezza generi-ca, una scarsa atten-zione all’arredo e alle superfi ci dell’edilizia. A Parigi, Berlino o Lon-dra, le case del ceto medio sono spesso banali, al limite trascu-rate. A Napoli le strade sono brandelli di bitume attorno alle buche, ma gli appartamenti brillano di suppellettili lucide e di pavimenti pregiati. Questa esclusiva “tutela del privato” è talmente radicata da generare prassi diverse se si tratta di scegliere il professionista per una personale esigenza o quello per il progetto di una nuova piazza. Nel primo caso, riscontrando pareri di diverse persone, l’architetto (ma anche il medi-co) sarà valutato con attenzione e con modera-to interesse al costo della parcella: “purché sia un professionista valido, voglio anche spende-re”. Nel secondo caso si attiva un procedimen-to in cui chi decide è un funzionario o un am-ministratore che, sulla carta, deve tendere alla massima economia nell’interesse collettivo, ma nella pratica persegue, con disinteresse per il futuro, i propri scopi consentiti: osservanza delle procedure, cessione delle responsabilità, salvezza del proprio operato. Quando non è a caccia di tornaconti illeciti. Il tecnico chiamato a progettare per quella amministrazione non è coinvolto nel rischio di immagine se l’opera risulterà di scadente fattura o a pezzi dopo

fa fatica a stare dalla sua parte.Pentita dde merd’, dicevamo: l’assurdo in se. Una giovane donna (poco più che trenten-ne, oggi) che dieci anni fa si è trovata a denunciare due as-sassini e che dopo anni di vita sotto copertura torna a casa per

cercare di ricominciare a vivere e, invece, trova solo ostacoli proprio dove avrebbe voluto trovare aiuto e comprensione.E’ una valanga Carmelina: riesce a farti passare in pochi secondi dalla risata diver-tita al nervosismo. Ti ci porta per mano, come un attore con-sumato fa col suo cavallo di battaglia, come ad attraversare una scaletta ben preparata con la sua gestualità, il dialetto ed il rac-conto. Incontrarla e parlare con lei è un piacere: per la storia, sì ma per i modi, so-pratutto. Capisci cosa vuol dire prendere la vita con ironia, PER DAVVERO. Cosa vuol dire passare un guaio (quelli veri) e cercare sempre e comunque di ripartire, ricomincia-re, anche quando la stessa parola “casa” perde tutto il suo significato!”

ARTICOLO E FOTO A CURA DI SALVATORE MARCELLO

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Salute e BenessereINFORMARE PAG. 9

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L’Insonnia

Dottore… Vorrei un sorriso perfetto !!!RUBRICA: I CONSIGLI DA... DENTISTA!

La tecnologia ha messo al nostro servizio strumenti avveniristici, semplicemente im-pensabili dieci anni fa, che hanno rivoluziona-to e perfezionato le terapie odontoiatriche per

soddisfare appieno la richiesta del “bello” da parte del paziente. L’estetica in odontoiatria è, per me, la ricerca costante del sorriso aderente alla personalità e NON è una produzione industriale di denti tutti uguali come in una catena di montaggio.E’ la personalizzazione del singolo elemento dentario in un orchestra di altri 32 elementi. Il risultato più esaltante ed imponente si ha sicuramente quando s’interviene contem-poraneamente su tutta l’arcata dentaria. Il cambiamento che si ottiene in questi casi è ri-

levante; il paziente che magari aveva sofferto di un sorriso scuro e poco espressivo, passa, come d’incanto, ad un aspetto che sognava, con denti luminosi e con una forma correlata ai suoi tratti somatici. La scelta del colore è un atto molto comples-so. Il dente ha, infatti, un colore tridimensiona-le composto di masse differenti. Nella ricerca dell’estetica assoluta i materiali fanno la parte del leone. Compositi e ceramiche hanno rag-giunto un grado di raffi natezza tale da ripro-durre i dettagli più piccoli con una gamma di colori estremamente completa.Con la sapiente mano del professionista si ri-esce a rendere reale il desiderio del paziente.

La ricerca del “sorriso perfetto” non si può fermare al solo dente, il sorriso è costituito da un insieme di più elementi: gengive, denti, labbra. Le gengive meritano un interesse tutto particolare: la loro salute è fondamentale per

la funzione dentaria, oltre che per la bellezza del sorriso. L’ortodonzia, con le moderne tec-niche estetiche, può essere attuata a qualsiasi età senza che dia particolari problemi nelle re-lazioni sociali e nella dizione. Importante sottolineare che solo una profon-da conoscenza di tutte le discipline odon-toiatriche, può consentire all’odontoiatra di formulare un corretto piano di trattamento, indispensabile per costruire un sorriso per-fetto nel rispetto della funziona masticatoria e dell’estetica !!!Tutela la tua salute !!!Controlla se il tuo dentista è iscritto all’Or-dine dei Medici e degli Odontoiatri.

Questo mese parlero’ di psicologia attraverso l’art e il cinema per affrontare temi complessi come le psicopatologie. E vorrei cominciare con un fi lm molto signifi cativo che affronta il tema del Didturbo ossessivo compulsivo “ The Aviator” con Leonardo di Caprio. Par-tiamo da una domanda, “come e’ possibile che un uomo cosi’ fragile e malato potesse poi essere cosi’ geniale?”. Non so quanti dei nostri lettori hanno visto il fi lm, io l’ho trova-to veramente interessante. Cominicamo dal nostro protagonista. In breve, “ The Aviator”, racconta la storia di uno dei primi arcimiliar-dari americani Howard Hughes che investe la maggior parte dei suoi soldi per perseguire il suo “ folle sogno” di costruire aereoplani, ma

nel frattempo dovra’ fare i conti con le sue os-sessioni che gli impediranno di avere una vita normale. Hughes, negli anni ’30 e ’40 veniva considerato l’uomo piu’ ricco e potente degli Stati Uniti fu anche un famoso produttore e re-gista cinematografi co. Tra i fi lm più conosciuti da lui prodotti o direttamente girati fi gurano

Hell’s Angel (Angeli dell’inferno, del 1930, da lui girato e interamente dedicato al mondo dell’aviazione), e Scarface. Uomo, dunque dalla personalita’ complessa, geniale da un lato ma fragile dall’altra, poiche’ era affetto da un grave disturbo mentale: il disturbo ossessi-vo compulsivo. Questo non gli impedi’ di avere relazioni con famose attrici fra cui Kathrarine Hepburn o Bette Davis. Le ossessioni sono pensieri egodistonici ricorrenti, cioe’ il pazien-te sente questi pensieri come qualcosa di ir-razionale e non riesce a liberarsene e li vive con sentimenti di angoscia, e per difendersi mette in atto le compulsioni , cioe’ azioni ritua-lizzate che devono essere fatte per alleviare l’angoscia. Per esempio in una scena del fi lm

si vede Howard Hughes seduto a tavola in un ristorante con Katharine Hepburn, all’improvviso sopraggiungono degli ospi-ti e durante la conversazione uno di loro

prende un pisello dal piatto di Hughes, che ne aveva ordinati 12 accanto ad una fetta di car-ne. Questo gesto e’ suffi ciente per far scattare in lui i suoi pensieri ossessivi di contaminazio-ne, a quel punto lui non puo’ piu’ toccare quel cibo, lo assale un ‘ansia fortissima tale che lui deve lasciare il ristorante... beh, se qualcuno si riconosce in questa sintomatologia, fareb-be bene a non sottovalutare certi sintomi. Concludo e vi aspetto al prossimo mese per continuare a parlare del Disturbo ossessivo complulsivo attraverso il cinema.

Il Disturbo ossessivo compulsivo attraverso il cinema

ODONTOIATRIA

Con l’inizio del 2011 entra in vigore, stabilito dalla Finanziaria del 2007 (articolo 1, comma 1130, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica, non conformi ai requisiti di biodegradabilità indicati dagli standard tecnici europei vigenti, che vengono ora distribuiti gratuitamente fi no a esaurimento. D’ora in poi solo carta, ma soprattutto sacchetti biodegradabili che non sembrano piacere a tutti…Davvero non circoleranno più i sacchetti di plastica? E quali sono le alternative? C’è ancora un’enorme confusione! Certa è la norma più precisa sul tema: EN 13432, che defi nisce “compostabile” l’imballaggio biodegradabile, disintegrabile, con bassi livelli di metalli pesanti e assenza di effetti negativi sul compostaggio. Molti si erano già convenienti ai sacchetti della spesa più ‘in linea con l’ambiente. Abituarsi non sarà così facile per tutti. C’è già chi critica le nuove buste biodegradabili, defi nite in alcuni casi “delicate” e “diffi coltose da manipolare”. C’è chi si è già disposto con un vecchio rimedio, ma sempre EFFICACE: la ‘sporta della nonna’ o i più moderni trolley per la spesa. Portarsi il “contenitore” per la spesa da casa è la soluzione di gran lunga da preferire. Bioplastiche e carta sono infatti biodegradabili, ma in ogni caso si tratta di prodotti che impattano sull’ambiente in fase di produzione, trasporto, compostaggio e (per la carta) riciclo. Quanto alla carta, è ben noto il grave impatto che la sua produzione ha sull’ambiente e persino il riciclo meglio quindi cercare di evitare sia i sacchetti biodegradabili che quelli di carta. Certamente questa strategica scelta di abolire i sacchetti per aiutare l’ambiente, modifi cherà il modo di fare la spesa e ridurrà gli sprechi, ma comporta anche un ennesimo costo aggiuntivo

1. Vai sul sito www.fnomceo.it2. Clicca sulla destra “Ricerca Anagrafi ca”3. Inserisci il cognome e la provincia di ap-partenenza.

Il sonno riesce a regolare tut-te le funzioni dell’organismo e assicura be-nessere alla nostra giorna-

ta, infatti, un cattivo sonno conduce a pesanti conseguenze diurne. Per molte persone il sonno è un lusso. La cosa peggiore al mon-do è provare a dormire e non riuscirci. Si può parlare di insonnia se non si dorme per almeno tre notti a settimana. Non è stato stabilito un numero standard di ore di sonno, ma è un fat-tore soggettivo ampiamente variabile in base alle necessità di ciascuno. L’Insonnia è carat-terizzata da una ricorrente diffi coltà ad addor-mentarsi, a mantenere il sonno, da agitazione e irrequietezza mentre si dorme. Soffre d’in-sonnia anche chi dorme apparentemente per molte ore, ma non è soddisfatto della qualità del proprio sonno.Suggerimenti per un buon sonno: •andare a letto a orari regolari e alzarsi sempre alla stesa ora al mattino • non recuperare il sonno con sonnellini pomeridiani prolungati • svolgere moderato esercizio fi sico giornaliero, ma non nelle ore precedenti il sonno • non svolgere attività mentali troppo impegnative nelle ore serali • parlare delle proprie paure e preoccu-pazioni • non usare il letto per attività diverse dal sonno o dall’attività sessuale (es. guardare la televisione, mangiare, etc.) • quando non si riesce a dormire, alzarsi ma non svolgere atti-vità fi sica • non rimanere nel letto invocando il sonno, si farà aspettare•non dormire in ambienti rumorosi, troppo caldi

o troppo freddi • non assumere troppo a lungo farmaci per dormire, • non as-sumere sostanze stimolanti (caffè, tè, etc.) di sera • non bere alcolici di sera • andare a letto solo se si ha sonno. DOTT.SSA TERESITA FORLANO - PSICOLOGA

CELL. 339 8345826 - E-MAIL: [email protected]

AUTORE: MARIA PIA RAIMONDI

MAIL: [email protected]. 3205595377

Come alternativa torna in voga la “sporta” della nonnaAnno nuovo … buste nuove! È approdata la BIOPLASTICA

AUTORE: DR. ANGELO MARANOMAIL: [email protected]

per l’acquisto di borse di tela, di cotone, di carta di riso molto resistenti che in alcuni paesi, come l’Inghilterra d i s t r i b u i s c o n o g r a t u i t a m e n t e Possiamo ipotizzare che tutte le persone quando faranno la spesa utilizzeranno borse di tela,ma resta il problema di come smaltire la spazzatura? Adesso una parte considerevole degli shopper fi nisce la carriera come sacchetto dell’immondizia. Tra un anno dovremo comprare questi sacchetti e il costo purtroppo risulta superiore rispetto agli shopper del supermercato .I sacchetti di plastica quindi non spariranno. Probabilmente ci sarà una fl essione sensibile, la necessità di dover comprare i sacchetti per l’immondizia contribuirà a cambiare la mentalità dell’usa e getta subito? Ci sarà quindi meno plastica in giro e più borse colorate di tessuto? PROVARE PER CREDERE! CHIARA ZANICHELLI

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Il senso della vita

Ci sono mo-menti in cui ci si ferma a rifl ettere, momenti in cui cerchia-mo di capire

ciò che è giusto e ciò che non lo è, ciò che può rendere felici e ciò che può por-tare sofferenza. Momenti in cui eventi di altri ci travolgono come fi ume in piena, scatenando in noi emozioni contrastanti, tra il dolore, la paura, la gioia e la felicità. Ci sono poi quei momenti in cui facciamo nostro il dolore altrui, quasi per cercare di alleviare loro le sofferenze, come se potessimo far qualcosa per cambiare il futuro o la loro realtà divenuta in quel mo-mento un vicolo cieco da cui non si è più in grado di venirne fuori o vedere almeno uno spiraglio di luce, di serenità. Sono questi i momenti in cui ogni parola potreb-be risultare banale, scontata, ma ognuna di esse viene spesa per dire “ti sono vici-no”... anche se vicini non potremmo es-serlo mai..Tu sola, con il tuo dolore che ti sta giorno dopo giorno consumando, con il tuo malessere diffi cile da esternare, ma soprattutto da capire, tu che con gli occhi lucidi mentre ne parli, sei già pronta a combattere una battaglia per la vita.. e noi povere persone qualsiasi, che di fronte a queste cose ci sentiamo piccoli, impoten-ti e come tanti leoni in gabbia destinati a non poter far nulla per cambiare il passato o quantomeno il corso delle cose o degli eventi che accompagneranno la tua vita. Purtroppo solo certi episodi molto forti ci aprono gli occhi su ciò che di importante c’è, regalandoci insegnamenti che forse nessuno mai potrebbe offrirci e facendoci distinguere le cose importanti dalle frivo-lezze: non ci si può innervosire per una qualsiasi baggianata, per una parola non detta, o pronunciata in cattivo modo, per un disguido o per un gesto sincero che non è mai arrivato, esistono cose molto più importanti, che se le perdiamo nes-suno purtroppo potrà mai più restituircele, una fra tante è la vita! FEDERICA SACCO

C. Zanichelli

Federica Sacco

Teresita Forlano

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Cultura e Società INFORMARE

www.informareonline.com

La cicoria alla pagliarante è una zuppa che veniva cucinata negli anni ‘50 dalla popolazione cellolese, quando venivano allevate le bufale.

Il luogo in cui essa veniva cucinata, era in una capanna di paglia detta “paglia rame” in cui si trovava una piccola cucina.

Questa ricetta è stata suggerita dal ristorante “Il Pinguino” di Cellole (via Gramsci).

La Cicoria alla pagliarante

Impariamo insieme a cucinare:

Forza Napoli: sempre, comunque e ovunque ! Il ciuccio che vola!

Le rive e i ponti della Senna sono iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 1991. In questo breve articolo si evidenziano solo pochi aspetti di quattro dei 37 ponti di Parigi, dei quali 31 automobilistici, due ferroviari e quattro pedonali. La realizzazione di queste quattro strutture architettoniche è fortemente legata all’espansione della città, alla variazione del gusto estetico, all’avanzamento tecnologico e alle scelte politiche che hanno incisivamente condizionato la loro forma, struttura e posizionamento sulle rive del fi ume. Pont Neuf. (fi g.1) Il suo nome è dovuto al fatto che si tratta del primo ponte realizzato in pietra a Parigi (precedentemente i ponti erano costruiti in legno). E’ anche il primo ponte nella capitale dotato di marciapiedi e su cui non vengono realizzate costruzioni, consentendo cosí la visione ai passanti del Louvre. Il Pont Neuf è il primo ponte moderno di Parigi, che sancisce la chiusura di un’epoca, il Medioevo, e ne inaugura un’altra: l’età Moderna. E’ il primo ponte che attraversa la Senna da una sponda all’altra. La lunghezza totale è di é 233 mt. e la sua larghezza è di 21,50 mt. E’ iscritto nella lista dei monumenti storici nazionali dal 1889. Passerelle des Arts. (fi g.2) La passerella, voluta da Napoleone I, è stata la prima realizzazione architettonica metallica in Francia. Situata

I vini della Terra di Lavoro: La Falanghina

• 500G DI CICORIA SELVA-TICA (CIOÈ QUELLA NON TRATTATA)

• 400G DI BURRO • 1 SPICCHIO D’AGLIO • UN PIZZICO DI SALE • PANE Q.B.

Ponti e passerelle sulla Senna

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Ingredienti

Profi li storici

1. mettere la cicoria in una pentola sul fuoco e fare lessare con acqua e un pizzico di sale. 2. prendere una padella abbastanza gran-de per contenere la cicoria e farci sciogliere il burro con uno spicchio d’aglio. 3. appena si è sciolto il burro versare la cicoria lessata e farla insaporire per 20 minuti 4. alla fi ne versare la cicoria in un piatto adatto alle zuppe. Questo piatto deve essere servito caldo e poi

un suggerimento se non avete o volete fare un piatto particolare invece di mettere il pane casereccio potete servirlo con i “granetti” tipo “Mulino Bianco” affi anco alla zuppa.Questi si ammorbidiscono con il calore della zuppa, diventando morbidissimi. Per chi non sapesse dove trovare la cicoria selvatica, un indicazione rapida: potete chiedere agli an-ziani del luogo, conoscono bene il territorio e molti di loro sanno dove trovare certi prodotti spontanei della terra.

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tra l’Institut des Quatre Nation e la Cour Carrée du Louvre (all’epoca d e n o m i n a t o Palais des Arts) la passerella

prende il suo nome proprio dal museo parigino. Costruita fra il 1802 e il 1804, il ponte è lungo 155

mt. e largo 10 mt. Nel corso della sua esistenza l’opera è stata più volte restaurata. La passerella

originaria del 1804 fu oggetto di numerose critiche, per poi successivamente essere amata negli anni da poeti, scrittori e artisti e divenire meta privilegiata di pittori, disegnatori e fotografi . E’ iscritta nella lista dei monumenti storici nazionali dal 1975. Pont Alexandre III. (fi g. 3) Alla fi ne del XIX sec. la Francia cerca di instaurare un rapporto di

amicizia con la Russia e decide di costruire un ponte dedicato alla zar Alessandro III. Il ponte è lungo 110 mt. e largo 40 mt. La decorazione dell’opera è particolarmente curata da numerosi artisti dell’epoca: alle quattro estremità del ponte si elevano quattro colonne monumentali sormontate da cavalli in bronzo

che rappresentano simbolicamente le Arti, la Scienza, il Commercio e l’Industria. Alla base delle colonne sono collocati dei gruppi marmorei che rappresentano la Francia di Carlomagno, Contemporanea, della Rinascenza e di Luigi

XIV. E’ iscritto nella lista dei monumenti storici nazionali dal 75. Passerelle Simone-de-Beauvoir. (fi g. 4) La passerella, ad esclusivo uso pedonale, è il più recente ponte realizzato sulla Senna. Inaugurata nel 2006, conduce direttamente alla Bibliothèque nationale de

France. Le sue cinque travate a struttura lenticolare arco-catena attraversano il fi ume senza mai toccarlo. L’arco e la catena si incrociano nell’aria al di sopra dell’acqua per una lunghezza di 194 mt. e raggiungono le due diverse

quote delle sponde. ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE SEZIONE C. VOLTURNO E VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. ([email protected]).

Dal 1991 sono patrimonio mondiale dell’UNESCO

Quante volte ci hanno detto: “Guarda, guarda !!! C’è il Ciuccio che vola…”. A signifi care qualcosa di irreale, di impossibile.Da circa un mese, il Ciuccio Partenopeo ha ripreso a volare. Come ai bei tempi. Come ai tempi d’oro. E sembra quasi impossibile se pensiamo che eravamo in serie C solo qualche anno fa...Vola alto, Ciuccio… Vola alto, attraversando i problemi della città. Il Napoli ha ripreso colo-re grazie ai suoi magici condottieri che stanno mostrando all’Italia come si vince di cuore, di carattere. Senza presunzione. Con un pizzico di preghiera (Cavani) un pizzi-co di follia (la chioma di Marekiaro) e un pò di tango (Lavezzi). Chi può dire come andrà a fi nire ??? C’è ancora tanto da giocare: campionato, coppe. Sarà diffi cile mantenere questo livello. Se non riusciremo a centrare la Champions resterà comunque l’emozione del canto soave della canzone scritta da Aniello Califano urlata a squarciagola dai sessantamila tifosi azzurri. Resterà la soddisfazione di chi ha sempre so-stenuto questo progetto e la vergogna di chi ha sempre cercato di sabotarlo. Noi cerchiamo di essere tifosi-sportivi, quindi… Come non applaudire fi no a scorticarsi le mani per le tre banderillas del Matador Cavani per una Signora che avrà altre occasioni per rifarsi, ma mai al San Paolo ??? Come non essere delusi per il pessimo gioco visto con la Fioren-tina, soprattutto il primo tempo ??? Ha ragione Arrigo Sacchi. Se avessimo vinto con la Fiorentina sarebbe stata una giornale trionfale solo per il risultato, ma funesta per la qualità del calcio giocato. Qualità che si è vista nella partita di Coppa Italia contro il Bo-logna, dove è tornato al goal il Pocho e con lui Yebda che si sta rivelando una bella sorpresa in una rosa sfoltita dagli infortuni di Vitale (per lui distorsione ad una caviglia) e Grava (rottura del legamento crociato anteriore) per il quale si può considerare la stagione praticamente fi nita. Stiamo attendendo con palpitazione i responsi dal mercato, dove Bigon sta lavoran-do per portare a Napoli un difensore tra Ruiz, Britos e Ogbonna e un centrocampista tra Inler, Zanetti e Kharja. Incrociamo le dita e FORZA NAPOLI !!!GIOVANNI IMPERATRICE

SUGGERISCICI UNA RICETTA, SCRIVI A: news@offi cinavolturno.com

La Falanghina costituisce uno dei vini più antichi della Campania ed è stato introdotto dai Greci nei pressi della famosissima colonia di Cuma.In Terra di Lavoro è stata introdotta nella denominazione del Falerno (bianco) e del Galluccio (che è una falanghina unita all’Aglianico). E’ un vitigno particolarmente resistente, infatti, in alcuni casi e soprattutto nei Campi Flegrei, è su piede franco, cioè non viene innestato sulla vite americana. Il nome deriverebbe dai pali o falanghe sui quali si appoggiano i vitigni o per la forma a “falange delle dita” dei chicchi dell’uva.La scelta di falanghina nel nostro territorio è abbastanza importante e di ottima qualità, dove la fa da padrona la produzione della Cantina Villa Matilde con sede a Cellole e vincitrice di numerosi premi.

Segnaliamo una falanghina un po’ atipica e che si chiama “Coste di Cuma” prodotto dall’Azienda della famiglia Martusciello “Grotta del Sole” con sede in Quarto.E’ una falanghina coltivata su piede franco, cioè vive sulle proprie radici.La maturazione avviene per 6 mesi in barriques di rovere francese ed è imbottigliato 12 mesi dopo la vendemmia. L’affi namento avviene 6 mesi dopo l’imbottigliamento.

Un calcio... alla vita da strada

“PROGETTO PER I GIOVANI”. Così è cominciata l’avventura. La storia di una squadra qualunque, in un quartiere qualunque, in una città stupenda. A dire il vero la squadra ha un nome: San Giovan-ni Evangelista. Dieci anni fa un simpatico e giovane prete diede inizio ad una delle realtà più belle del quartiere San Lorenzo di Napoli. Una squadra di calcio che po-tesse attirare a sé il maggior numero di ragazzi per convincerli a trovare un’alter-nativa valida alle “offerte” della vita di stra-da. Se nei primi anni la squadra ha avuto il problema di completare la rosa, negli anni successivi la San Giovanni Evangelista ha addirittura dovuto limitare le adesioni per stilare la lista da presentare al C.S.I. (Co-mitato Sportivo Italiano). Ecco che lo spiri-to dello sport sgorga da una maglia offerta da un umile sacerdote. Ecco centrato in pochi anni lo spirito di un gioco che è stato capace di attirare a sé tantissimi ragazzi.Una realtà da toccare con mano e da proporre come alternativa alle solite chiacchiere sull’effi cacia dell’operato della Chiesa. Si spera che questa realtà, come del resto questa storia, possa durare ed essere un esempio positivo. Come se fos-se una favola, un racconto, il racconto di “Un calcio… alla vita da strada”. GIOVANNI IMPERATRICE.

Anche se non è stato citato da Giovanni, un saluto cordiale va da tutti noi a Don Raffaele Grosso, parroco di San Giovanni in Porta, nella speranza di poterlo incontrare con tutti i ragazzi presso la nostra sede. LA REDAZIONE

CALCIO

Foto della squadra

Preparazione

Per chi volesse saperne di più:- www.fattoriavillamatilde.it- www.grottadelsole.it- www.cantinemoio.it- www.mustilli.com- www.fattoriaprattico.it. DI MICHELE RUSSO DELLA CANTINA DEL VOLTURNO

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Giuseppe “Peppe” Magliulo è una persona da conoscere. Lavora in Afghanistan nell’ospedale chiamato Mirwais. Lavora per il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) che da più di 30 anni è impegnato nell’ospedale con circa 30 esperti, principalmente nel settore medico.L’ospedale serve una popolazione di 3 milioni di persone con una capienza di circa 400 posti letto ed è l’unico ospedale pubblico di queste dimensioni in tutto il Sud del paese.Ad oggi, esclusa la forza militare, il CICR è l’unica organizzazione umanitaria che ha esperti internazionali (tra cui Peppe) in quanto la situazione in termini di sicurezza non permette alle altre organizzazioni di poter operare. Peppe, con altri tre tecnici, si occupa delle ristrutturazioni, manutenzioni e nuove costruzioni. Il tutto stando segregati in casa o in ospedale avendo come “sottofondo” spari e bombe. Come dice lo stesso Peppe: “…ma del resto, sappiamo che questo e’ anche il motivo della nostra presenza…” Di seguito, alcuni stralci dell’ultima poesia/

pensiero di Peppe intitolata:

“…quell’io che non sarò mai !”Pallottole vaganti i miei pensieri nella terra arida, nella terra dove un fi ore sboccia senz’amore, che muore senz’amore, che vive senza una carezza.…E cosi parlo solo, o parlo con la parte di me che ama e la incoerente razionalità ti mette ad un angolo,ti fa sentire il vuoto del freddo vento.Voi diventante quell’io che non sarò mai,

quella mia vita che non vedrò mai. …Amici miei , in questo silenzioso grido vi chiedo di iniziare quest’anno nel segno dell’amore, il vostro amico, “ultimo” tra gli ultimi vi chiede di amare l’essere umano che e’ al vostro fi anco…… ….. vi lascio ora , ma vi sono vicino.“ultimo”.

Per chi volesse conoscere un po’ di Peppe, ecco i suoi riferimenti: www.peppworld.org/ [email protected], www.icrc.org.

VILLA LITER-N O / R O M A . Lo scorso 13 gennaio, presso la li-breria Rinas-cita Ostiense

di Roma, in via Prospero Alpino 48, è stato presentato alla stampa il libro “Ogni volta che chiudo gli occhi” scritto da Antonio Tessitore, referente Aisla Caserta, che da sette anni convive con la Sla, Sclerosi Laterale Amiotro-fi ca, insieme a Pietro Cuccaro, giornalista free lance campano. Un viaggio di un uomo bloc-cato a letto dalla Sclerosi Laterale Amiotrofi ca eppure capace di smuovere il mondo con la sola forza del suo sguardo. Antonio racconta senza ipocrisie, senza retorica, senza facili pietismi la sua vita da condannato, svelando

al lettore gli angoli oscuri della sua mente. La Sla diventa quindi solo un pretesto per leggersi dentro, per par-lare della vita e della morte, dei sogni e degli incubi, delle speranze e della paure di tutti noi. Un testo quasi onirico, fi glio di mesi

e mesi di psicotera-pia, condotta dalla dottoressa Assunta Beatrice, che su richiesta di Antonio ha reso pubbliche le sue rivelazioni più nascoste. Un lavoro di verbal-

izzazione lungo e diffi cile, portato a termine in collaborazione con Nicoletta De Stefano e Michela Beatrice. La stesura del testo è invece opera di Pietro Cuccaro, giornalista e collabo-ratore di Tessitore fi n dal 2006, autore anche dell’Appendice del libro: insieme, Antonio e Pietro hanno condotto numerose battaglie di sensibilizzazione sulla Sla e in generale sul mondo dei disabili.“Ogni volta che chiudo gli occhi non penso a cosa farò domani, ma a cosa non potrò fare”, rivela Antonio. Il volume è impreziosito dalla prefazione di Mina Welby,

Libro del mese: “Ogni volta che chiudo gli occhi”

Amici di Informare, continua il viaggio nelle cit-tà più belle, affascinanti e visitate nel mondo…Questo mese restiamo in Europa..LONDRA !!!E’ senza dubbio la capitale mondiale della musica pop e rock. Basti ricordare i Beatles e i Rolling Stones. Londra è una città cosmopolita e multiculturale ed è un’inesauribile fonte di ispirazione per la com-mistione dei vari generi musicali; la creativ-ità diffusa porta a creare generi nuovi, come conseguenza delle fusioni tra i vari stili di di-verse provenienze etniche. Infatti, una delle parole chiavi della musica a Londra è speri-mentazione. Città stimolante e complessa, sempre in movimento, sempre di tendenza e all’avanguardia sotto molteplici punti di vista, vanta una scelta così ampia tra concerti, mu-sica dal vivo, artisti di strada che si esibiscono giornalmente nell’area di Covent Garden o in diverse stazioni della metropolitana, da sod-disfare i gusti di ogni età, ma anche e soprat-tutto di ogni portafoglio !!! Un suggerimento spassionato: merita assolutamente una visita

l’area di B r i c k Lane, nel multietnico

East End di Londra, con il suo mix di locali con feste a tema. Jazz, R&B, Heavy

Metal, Brit Pop, Garage Pop e Garage Punk...A Londra, ancora oggi, vengono creati i nuovi modi di fare musica, che poi prendono il volo verso il mondo intero. La musica è perenne-mente radicata nelle strade, è parte del tes-suto della città. Abbey Road è da tempo conosciuta come la strada dei Beatles: chi mai non ha voluto immortalare la propria im-magine nelle mitiche strisce pedonali ‘zebra crossing’ di questa strada ? Allo stesso tempo, l’imponente centrale elettrica di Battersea, nel sud di Londra, si presentava al mondo grazie ai Pink Floyd e al loro album: Animals. Oggi, la Londra musicale non fi nisce di stupire e so-prattutto di creare. Arrivano le nuove stelle del fi rmamento musicale inglese, dai Coldplay alle calde voci di Amy Winehouse e ai nuovi sound di Dizzie Rascal, The Libertines, etc. etc.Eventi del mese di febbraio dove suonerà DEEP CITY SOUND DJ SET : NEREIS (a Baia), SOBAR LOUNGE (a Poz-zuoli), S’MOVE LAB (a Napoli), DEJA VU’ (a Pozzuoli). DI FRANCESCO RAIMONDO

Il Carnevale in PiazzaI commercianti organizzano 5 giorni di manifestazioni in Pinetamare

Cultura e SocietàINFORMARE PAG. 11

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Dal nostro amico Giuseppe MagliuloUn saluto dall’Afghanistan

AUTORE: ANTONIO TESSITORE E PIETRO CUCCAROEDITORE: SANGELPREZZO: 10 €

CASTELVOLTURNO. Le vie di Pinetamare si riempiranno di colori e musica per il Car-nevale grazie all’impegno dei commercianti. La neonata associazione dei commercian-ti di Pinetamare ha manifestato sin da su-bito la volontà di attivarsi a pieno ritmo per la salvaguardia ed il rilancio del contesto locale. Tante le iniziative già realizzate nel breve periodo di attività. Ricordiamo il mercatino natalizio, che ha attirato sul territorio molte persone, ri-scuotendo notevole interesse. Anche per la festa del Carnevale, dunque, sono in programma una serie di manife-stazioni che si svolgeranno tra il 4 e l’8 Febbraio in varie zone di Pinetamare.Tra esse un quadrangolare di calcio per bambini, uno per donne ed uno per uomini che avranno luogo presso il Tennis Club Pinetamare. Un altro evento interessante del programma è la festa che si svolgerà presso il viale degli Oleandri in Pinetama-re, durante la quale si esibiranno alcuni animatori che distribuiranno gratuitamen-te palloncini ai bambini e mimose alle donne, nonché chiacchiere e sanguinac-cio per tutti. La giornata sarà allietata da musica dal vivo. Infine, segnaliamo la sfilata di maschere carnevalesche che si terrà nella suggesti-va cornice della Piazza delle Feste ed alla cui realizzazione parteciperanno anche il giornale Informare, i giovani di Officina Volturno e l’Associazione Villaggi Globali.

Inviatiamo la popolazione a parteci-pare con entusiasmo e a sostenere le iniziative dei commercianti nell’inte-resse primario del territorio.

FABIO RUSSO

MUSICA & VIAGGI: LONDON

L’Angolo della poesia

Il Paese di Stracquadanio

Se al governo e in parlamentobivaccano cortigiane,

ruffi ani e lacchèsarà lo spirito del tempo:alla gente più non cale

né il Come né il Perché.In cambio del consenso

in tv si va a puttane:tette e culi è il nuovo senso

e per noi va niente male.Lui “mi consenta” ciò al pio consumatoreal fi n d’essere scelto e poi di nuovo elettoUnto, Gran Magnaccia e Primo Puttaniere

di ‘sto paese tele-pro-stra-maledetto. Gaspare Bisceglia

che così scrive: “Questo libro fa conoscere una storia semplice ma allo stesso tempo complicata, raccontata senza pretese e con pudore. E’ l’evoluzione di uno spirito libero, chiuso in un corpo, in continua lotta per ottene-re ancora uno spazio dove muoversi. (...)”. In Campania, il libro sarà presentato nelle pros-sime settimane in varie librerie. Presentazione speciale ad Aversa, a fi ne gennaio, presso il Centro “Cinzia Santulli”, che segue Tessitore nelle sue terapie. Il ricavato sarà devoluto in benefi cenza alle associazioni dei malati Sla.Per contatti [email protected]

LA REDAZIONE

Antonio Tessitore e Pietro Cuccaro

Francesco Raimondo

Peppe Magliulo dall’Afghanistancon una copia di Informare

L’Ospedale Mirwais

FRONTIERE DIGITALI: E-BOOK

I lettori sono gia pronti a questa evoluzione del nostro caro libro cartaceo, lo dimostano le vendite di Amazoon (colosso americano di vendita on-line) con il suo e-reader dispositivo

progettato per una piacevole lettura degli ebo-ok, con percentuali di vendite in costante cre-scita rispetto al libro cartaceo.Ma cosa offrono veramente gli ebook? Non sono semplici fi le formati pdf di cui ne conosciamo abbastanza, gli ebook, invece, offrono un ipertesto, ovvero di interaggire con il testo tramite “link” interni al libro ed esterni verso siti web di approfondi-mento, contengono video e immagini e la pos-sibilita dei segnalibri digitali,nonchè gli ebook readers che offrono la lettura audio,la possi-bilità di sfogliare le pagini come se fossero cartacee e cosa assai importante salvare su

di esso moltissimi libri. La lettura è piacevole grazie alla tecnologia “e-ink” che imita l’aspet-to dell’inchiostro su un normale foglio. Questo rivoluzionerà la quantità di libri da leggere, l’esperienza di lettura e di conseguenza la nostra vita. Amazoon che non è l’unico player del mercato mondiale si è mosso verso que-sto settore commerciale ma anche Google e la Apple.Proprio la Apple con il famosissimo tablet iPad, grazie a questo dispositivo (che è più di un e-reader) ed un sito di vendita on-line di e-book chiamato “iBooks “, se riuscirà a ripetersi di nuovo in questo binomio come ha gia fatto con l’iPod più “iTunes”, metterà in ginocchio l’industria editoriale o la salverà! E gli editori che ne pensano?? E le librerie qua-le sarà il loro scopo? In ogni caso benvenuto E-book.

CANTICE GIOVANNI, PERITO INFORMATICO [email protected]

N.B: Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti non esitate a contattarmi.

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