L'Italia in 150 libri - rubano.it · Canzoni. Storia dell’Italia ... Italiane. Biografia del ......

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l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

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L’Italia in 150 libri 150 libri, uno al giorno,

sull’Italia, gli italiani e l’italianità

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Biblioteca ha predisposto uno speciale percorso di lettura che ha raccontato l’Italia e gli italiani attraverso 150 titoli significativi, scelti tra libri e altri documenti.

Nel corso dell’anno, per 150 giorni, ogni giorno abbiamo proposto un titolo che è stato esposto in un apposito spazio della Biblioteca, riconoscibile perché “avvolto” dal tricolore; l’opera era corredata da una scheda sintetica di presentazione che, oltre all’argomento trattato, dava ragione dell’inclusione di quel documento all’interno di questa particolare bibliografia. Nella selezione, pur avendo privilegiato le opere più recenti, abbiamo ritenuto opportuno inserire anche alcuni classici particolarmente significativi, perché hanno contribuito alla formazione culturale degli italiani.

Le schede sono qui presentate secondo l’ordine della collocazione a scaffale, per facilitarne al lettore la ricerca, ed anche perché questa classificazione consente di ordinare i materiali per affinità di argomento. All’inizio del fascicolo abbiamo inserito anche un indice ordinato per titolo, con segnata a fianco la collocazione.

Ovviamente tutti i titoli selezionati sono prestabili con le consuete modalità e durante l’orario di apertura della Biblioteca.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

ELENCO PER TITOLO (La collocazione serve a recuperare i singoli titoli nel presente repertorio e nello scaffale)

150 (anni di) invenzioni italiane / Vittorio Marchis ....................................................................608.773 MAR

Alpini, schutzen e kaiserjager nella Grande Guerra / Enrico Folisi .................................. 940.4 FOL

Atlante culturale del Risorgimento. Lessico del linguaggio politico dal Settecento all'Unità 945.083 ATL

Attacco alla Costituzione. Giorno dopo giorno, articolo per articolo / Giuseppe Civati, Ernesto Maria Ruffini ..................................................................................................................................... 342.45 CIV

Autosole / Carlo Lucarelli ................................................................................................................. 853.9 LUC

Azzurro tenebra / Giovanni Arpino ................................................................................................ 853.9 ARP

Ballata per un'estate calda / Athos Bigongiali .................................................................................. 853.9 BIG

Bestiario italiano. I cani del gas / Marco Paolini ............................................................................ 792.9 PAO

Bloggirls / a cura di Mario Benedetti ............................................................................................... 853.9 BLO

Bossi, Storia di uno che (a modo suo) ha fatto la storia / Giuseppe Baiocchi ........ 324.245 08 BOS BAI

Canale Mussolini / Antonio Pennacchi ........................................................................................... 853.9 PEN

Canzoni. Storia dell’Italia leggera / Edmondo Berselli ............................................... 782.421 640 945 BER

Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino / Giuseppe Ayala .. 345.45 AYA

Cittanòva blues / Francesco Guccini .............................................................................................. 853.9 GUC

Clotilde tra due guerre / Elena Canino ........................................................................................... 853.9 CAN

Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre / Benedetta Tobagi .................. 070.92 TOB TOB

Come nasce un dittatore / Donald Sassoon ................................................................................ 945.091 SAS

Cosa tiene accese le stelle. Storia di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro / Mario Calabresi .............................................................................................................................. 945.092 CAL

Crimini italiani / AA.VV ..................................................................................................................... 853.9 CRI

Da Dante alla lingua selvaggia. Sette secoli di dibattito sull'italiano / Claudio Marazzini ....... 450.9 MAR

Da Fermi a Rubbia / Lanfranco Belloni ............................................................................................. 530 BEL

Dalla parte delle bambine. L'influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita / Elena Gianini Belotti ..................................................................... 155.4 GIA

Design italiano del XX secolo / Aldo Colonetti ............................................................................ 745.2 DES

Don Milani. Il priore di Barbiana / Andrea e Antonio Frazzi ........................................ 282.092 MIL FRA

Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti / Gherardo Colombo, Anna Sarfatti .................................................................................................................................... 372.83 COL

Faccetta nera. Storia della conquista dell'impero / Arrigo Petacco ......................................... 945.091 PET

Federalismo fiscale. La grande illusione / Ernesto Maria Ruffini ................................................ 336.2 RUF

Fiori italiani / Luigi Meneghello ..................................................................................................... 853.9 MEN

Futuro artigiano. L'innovazione nelle mani degli italiani / Stefano Micelli ................................ 338.4 MIC

Generi della letteratura popolare / Valentino Cecchetti .................................................................. 853 CEC

Gioventù sprecata. Perché in Italia si fatica a diventare grandi / Marco Iezzi, Tonia Mastrobuoni .................................................................................................................................................. 305.24 IEZ

Gli anni del giudizio / Giovanni Arpino ......................................................................................... 853.9 ARP

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Gli italiani dell'età della pietra / Giovanni Maria Pace .................................................................. 573.3 PAC

Gli psicoatleti / Enrico Brizzi ............................................................................................................ 853.9 BRI

Gli ultimi boss. Ascesa e caduta della più importante famiglia mafiosa / John Follain ........... 364.1 FOL

I cari estinti. Faccia a faccia con quarant'anni di politica italiana / Giampaolo Pansa ......... 945.092 PAN

I libri per ragazzi che hanno fatto l'Italia / a cura di Hamelin ........................................................... 809 LIB

I luoghi della memoria. Personaggi e date dell'unità d'Italia / a cura di Mario Isnenghi ..... 945.084 LUO

I luoghi della memoria. Simboli e miti dell'Italia unita / a cura di Mario Isnenghi .............. 945.084 LUO

I luoghi della memoria. Strutture ed eventi dell'Italia unita / a cura di Mario Isnenghi ...... 945.084 LUO

I professionisti del potere / Elio Rossi ........................................................................................ 945.093 ROS

I ragazzi che volevano fare la rivoluzione. 1968-1978: storia di Lotta continua / Aldo Cazzullo ...............

................................................................................................................................................... 322.4 CAZ

I traditori / Giancarlo De Cataldo ................................................................................................... 853.9 DEC

I ventitre giorni della città di Alba / Beppe Fenoglio .................................................................... 853.9 FEN

Il bambino nel paese del sole / Eric Lamet ................................................................................. 940.53 LAM

Il brigatista e l'operaio. L'omicidio di Guido Rossa. Storia di vittime e colpevoli / Giovanni Bianconi ........................................................................................................................................... 364.1 ROS BIA

Il caratteraccio. Come (non) si diventa italiani / Vittorio Zucconi ........................................... 945.09 ZUC

Il commissario De Luca / Carlo Lucarelli ....................................................................................... 853.9 LUC

Il design in Italia dell'arredamento domestico / Giuliana Gramigna, Paola Biondi ............... 749.25 GRA

Il dolore perfetto / Ugo Riccarelli ..................................................................................................... 853.9 RIC

Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi / Antonio Pennacchi ............................... 853.9 PEN

Il figlio perduto. La mia storia dalla terra d'Istria / Diego Zandel .............................................. 853.9 ZAN

Il genio criminale. Storie di spie, ladri e truffatori / Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi ............ 364.3 LUC

Il gioco dei regni / Clara Sereni ......................................................................................................... 853.9 SER

Il Piave / Fortunato Minniti .............................................................................................................. 940.4 MIN

Il ponte / Vitaliano Trevisan ............................................................................................................. 853.9 TRE

Il programma di Licio Gelli. Una profezia avverata? / Antonella Beccaria ........................... 945.093 BEC

Il secolo del Corriere dei Piccoli / a cura di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli ........................ 055 COR

Il sig. Rossi e la Costituzione / Paolo Rossi .................................................................................... 792.9 ROS

Il sorpasso. Gli straordinari anni del miracolo economico 1958-1963 / Miriam Mafai ... 945.092 5 MAF

Il sorriso dell'ignoto marinaio / Vincenzo Consolo ..................................................................... 853.9 CON

Il viaggio più lungo. L'odissea dei migranti italiani / Gian Antonio Stella ................................ 305.85 STE

Italia bella / Fabio Di Jorio, Marco Messeri ................................................................................. 720.945 DIJ

Italia in bicicletta / Ellee Thalheimer ..................................................................................... 796.609 45 THA

Italiane. Biografia del Novecento / Perry Willson ................................................................ 305.409 45 WIL

Italiani senza padri. Intervista sul Risorgimento / Emilio Gentile ........................................ 945.083 GEN

L’italiano. Lezioni semiserie / Beppe Severgnini ................................................................................ 458 SEV

La casa di Calle San Giorgio / Lucio Toth ...................................................................................... 853.9 TOT

La ciociara / Alberto Moravia .......................................................................................................... 853.9 MOR

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

La concessione del telefono / Andrea Camilleri ........................................................................... 853.9 CAM

La Divina Commedia / Dante Alighieri ........................................................................................... 851.1 ALI

La fabbrica dell’obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani / Ermanno Rea ............. 305.85 REA

La Grande Guerra. 1914-1918 / Mario Isnenghi e Giorgio Rochat ........................................... 940.3 ISN

La Grande Italia. Il mito della nazione nel XX secolo / Emilio Gentile .................................... 320.1 GEN

La guerra degli italiani. 1940-1945 ................................................................................................ 940.53 GUE

La nascita della Repubblica / Archivio centrale dello Stato ..................................................... 945.091 NAS

La nostra guerra / Enrico Brizzi ........................................................................................................ 853.9 BRI

La notte delle faville / Livio Isaak Sirovich ....................................................................................... 853.9 ISA

La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi / a cura di Anna Vinci ....................................................... 366 ANS

La palude. Gli sprechi, le assurdità, gli eccessi e gli interessi che paraliz-zano la giustizia italiana / Massimo Martinelli ............................................................................................................. 347.45 MAR

La partita del secolo. Storia di Italia-Germania 4-3 / Nando Dalla Chiesa ........................... 796.334 DAL

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene / Pellegrino Artusi ................................................. 641.5 ART

La storia / Elsa Morante ................................................................................................................... 853.9 MOR

La strada dritta / Francesco Pinto ..................................................................................................... 853.9 PIN

La strada per Roma / Paolo Volponi .............................................................................................. 853.9 VOL

Ladri di biciclette / Vittorio De Sica .............................................................................................. 791.43 DES

L'autarchia verde. Un involontario laboratorio della green ecomony / Marino Ruzzenenti ... 338.9 RUZ

Le avventure di Pinocchio (audiolibro) / Collodi .............................................................................. Racconti

Le frasi celebri nella storia d'Italia. Da Vittorio Emanuele II a Silvio Berlusconi / Antonello Capurso ............................................................................................................................................... 945.084 CAP

Le maschere italiane / Nicola Fano .................................................................................................. 792.3 FAN

Le mille e una Italia / Giovanni Arpino .......................................................................................... 853.9 ARP

Le mosche del capitale / Paolo Volponi ......................................................................................... 853.9 VOL

Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria / Giovanni De Luna ......................................................................................................................................... 322.409 45 DEL

Le rondini di Montecassino / Helena Janeczek ............................................................................... 853.9 JAN

Lessico familiare / Natalia Ginzburg ............................................................................................... 853.9 GIN

Letteratura per l'infanzia. Dall'unità d'Italia all'epoca fascista / Stefano Calabrese (a cura di) 853.8 LET

Lezioni di fumo / Francesco Bonami ............................................................................................. 853.9 BON

Lezioni di teatro / Dario Fo .................................................................................................................... 792 FO

Li Romani in Russia. Racconto di una guerra a millanta mila miglia / Elia Marcelli, Niccolò Storai ................................................................................................................................................... 741.5 STO

L'inattesa piega degli eventi / Enrico Brizzi ..................................................................................... 853.9 BRI

L'Italia dopo l'Italia. Limes 2/2011 ................................................................................................ 945.093 ITA

L'Italia non esiste (per non parlare degli italiani) / Fabrizio Rondolino ....................................... 945 RON

L'italiano / Sebastiano Vassalli .......................................................................................................... 853.9 VAS

Lo Zecchino d'oro. Una storia in 40 anni / Berardo Rossi .......................................................... 782.7 ROS

Mammut / Antonio Pennacchi ......................................................................................................... 853.9 PEN

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Mangitalia. La storia dell'Italia servita in tavola / Corrado Barberis ................................ 641.300 945 BAR

Marcia su Roma e dintorni / Emilio Lussu ...................................................................................... 853.9 LUS

Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese / Aldo Nove ........................... 331.12 NOV

Miccia corta. Una storia di prima linea / Sergio Segio ................................................................... 322.4 SEG

Musei d’Italia ............................................................................................................................... 069.094 5 TOU

Nazirock. Il contagio fascista tra i giovani italiani / Claudio Lazzaro ............................... 332.4 LAZ

Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria / Rosetta Loy ................................................................. 853.9 LOY

Niente paura. Come siamo come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue / Piergiorgio Gay ........................................................................................................................................... 306.094 5 GAY

Noi italiani neri. Storie di ordinario razzismo / Pap Khouma ............................................... 305.896 KHO

Non tutti i bastardi sono di Vienna / Andrea Molesini ............................................................... 853.9 MOL

O Roma o morte. 1861-1870: la tormentata conquista dell'unità d'Italia / Arrigo Petacco . 945.084 PET

Oltretorrente / Pino Cacucci ............................................................................................................. 853.9 CAC

Outlet Italia. Viaggio nel paese in svendita / Aldo Cazzullo .......................... 306.094 5 CAZ

Patria 1978-2008 / Enrico Deaglio .............................................................................................. 945.092 DEA

Per una biblioteca indispensabile. Cinquantadue classici della letteratura italiana / Nicola Gardini .................................................................................................................................................. 850.9 GAR

Piazza Fontana / Giorgio Boatti ...................................................................................................... 364.1 BOA

Polentoni. Come e perché il Nord è stato tradito / Lorenzo Del Boca ................................ 945.083 DEL

Porca Italia. Cosa dicono (e pensano) di noi nel mondo / Klaus Davi ................................... 305.85 DAV

Qualunquemente / Giulio Manfredonia ...................................................................................... 791.43 MAN

Racconti della Resistenza / a cura di Gabriele Pedullà .................................................................. 853.9 RAC

Radio clandestina / Ascanio Celestini .............................................................................................. 792.9 CEL

Ragazzi di vita / Pier Paolo Pasolini .................................................................................................. 853.9 PAS

Resistenza 60° .................................................................................................................................... 940.53 RES

Romanzo criminale / Giancarlo De Cataldo ................................................................................. 853.9 DEC

Se potessi avere. Memorie degli italiani ai tempi della lira / a cura di Diego Pastorino .......... 945.084 SE

Se va via il re / Lia Levi ...................................................................................................................... 853.9 LEV

Sentiero della pace / Claudio Fabbro ............................................................................................. 914.53 FAB

Silvio forever. Autobiografia non autorizzata di Silvio Berlusconi / Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo ........................................................................................................................... 945.092 909 2 BER STE

Sotto il segno del leone. Storia dell'Italia mussulmana / Amedeo Feniello ........................... 945.802 FEN

Stella di Piazza Giudia / Giuseppe Pederiali ................................................................................... 853.9 PED

Storia degli ebrei italiani / Luciano Tas ............................................................................................... 945 TAS

Storia della mia gente / Edoardo Nesi ............................................................................................. 853.9 NES

Storia d'Italia. I fatti e le percezioni dal Risorgimento alla società dello spettacolo / Mario Isnenghi ................................................................................................................................................ 945.084 ISN

Storie di uno scemo di guerra / Ascanio Celestini ......................................................................... 853.9 CEL

Tre passioni. Ritratti di donne nell'Italia Unita / Elisabetta Rasy ................................................. 850.9 RAS

Tristano muore / Antonio Tabucchi ................................................................................................ 853.9 TAB

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Tutti i giorni di tua vita / Lia Levi .................................................................................................... 853.9 LEV

Tutto il meglio di Carosello 1957-1977 / a cura di Guia Croce ................................................. 659.14 TUT

Un anno sull'Altipiano / Emilio Lussu ............................................................................................. 853.9 LUS

Un uomo che forse si chiamava Schulz / Ugo Riccarelli ............................................................... 853.9 RIC

Una donna / Sibilla Aleramo ............................................................................................................. 853.9 ALE

Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia / Giorgio Napolitano ........... 945.084 NAP

Un'infanzia nel '45. Nel Veneto della guerra civile / Ulderico Bernardi .................... 945.360 910 92 BER

Vandali. L'assalto alle bellezze d'Italia / Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo ............................... 363.6 STE

Weekend natura ............................................................................................................................ 914.504 WEE

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Il secolo del Corriere dei Piccoli Un’antologia del più amato settimanale illustrato

a cura di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli

Rizzoli, 2008

COLLOCAZIONE: 055 COR

Il 27 dicembre 1908 è una data fondamentale per il fumetto e per l’editoria italiana: esce il primo numero del Corriere dei Piccoli, considerato il primo giornale a fumetti del nostro Paese. L’anniversario verrà celebrato con una mostra antologica, con un francobollo commemorativo e con iniziative di grande rilievo sulla stampa. Nel corso degli anni, sul “Corrierino” verranno pubblicati

personaggi italiani disegnati da grandi autori, come Bibì e Bibò, il Signor Bonaventura, Corto Maltese, Valentina Mela Verde, e anche fumetti stranieri. Oltre alle storie illustrate, la testata diventò anche un vero e proprio giornale d’informazione per ragazzi, con rubriche di sport, attualità, musica, cinema, scienza. Questa strenna ripropone integralmente alcuni numeri significativi della rivista.

Musei d’Italia 3200 musei italiani, dalle grandi raccolte alle piccole collezioni locali, con tutte le informazioni per la visita

Touring Club Italiano, 2007

COLLOCAZIONE: 069.094 5 TOU

Il volume raccoglie, in 20 capitoli regionali, oltre 3200 musei, dalle realtà locali alle grandi collezioni, un vero e proprio censimento dettagliato del nostro patrimonio museale. Il patrimonio museale italiano, straordinariamente ricco per quantità e varietà, rappresenta per il nostro paese una risorsa quanto mai vitale, in grado di fornire stimolo non solo alla vita culturale ma anche al turismo.

Sempre più spesso, infatti, la visita, a un museo diventa occasione di una gita o pretesto per una vacanza: dalle prestigiose raccolte d’arte ricche di capolavori assoluti quali i Musei vaticani, gli Uffizi di Firenze o la Pinacoteca di Brera di Milano, fino ai musei etnografci sparsi in numerosi piccoli centri a testimonianza e ricordo di costumi e tradizioni territoriali.

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Come mi batte forte il tuo cuore Storia di mio padre

di Benedetta Tobagi

Einaudi, 2009

COLLOCAZIONE: 070.92 TOB

Walter Tobagi - giornalista del “Cor-riere della Sera”, storico e presidente del sindacato dei giornalisti lombardi - è morto il 28 maggio 1980, ucciso da alcuni membri di una semisconosciuta formazione terroristica di sinistra, la “Brigata XXVIII marzo”. Quando è morto aveva trentatré anni, il figlio Luca sette, Benedetta tre. Si può dire che Benedetta non ha conosciuto il padre, di lui conserva solo alcuni fotogrammi di ricordo e una grande incolmabile mancanza. Una volta cresciuta ha deciso di andare alla scoperta di

questo padre immensamente amato, e ha provato a raccogliere ogni sua traccia. Ha scavato fra le carte pubbliche e professionali come fra quelle più intime e private, fra i libri letti e annotati, gli articoli, le pagine del diario, le lettere sentimentali. Ha ascoltato i ricordi di chi lo ha conosciuto: amici, familiari, politici, colleghi, la gente che lo ha incontrato solo di passaggio. Ha raccolto l'eredità, gli insegnamenti e le massime di vita del nonno Ulderico, un uomo forte e orgoglioso che ha seguito tutti gli appuntamenti di un lungo e a volte incomprensibile processo contro gli assassini del figlio. Benedetta ha letto e studiato tutti gli atti processuali, con rabbia, amarezza e tanta voglia di capire un periodo complesso come gli anni Settanta.

Dalla parte delle bambine L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita

di Elena Gianini Belotti

Feltrinelli, 1973

COLLOCAZIONE: 155.4 GIA

La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori innati, bensì ai condizionamenti culturali che l’individuo subisce nel corso del suo sviluppo. Questa la tesi appoggiata da Elena Gianini Belotti e confermata dalla sua lunga esperienza educativa con genitori e bambini in età prescolare. Ma perché solo “dalla parte delle bambine”? Perché questa situazione è tutta a sfavore del sesso femminile.

La cultura alla quale apparteniamo - come ogni altra cultura - si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere: fra questi anche il mito della “naturale” superiorità maschile contrapposta alla “naturale” inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità “maschili” e qualità “femminili”, ma solo qualità umane. L’operazione da compiere dunque “non è di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene”.

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Don Milani Il priore di Barbiana

di Andrea e Antonio Frazzi

Cinecittà Luce, 1997

COLLOCAZIONE: 282.092 MIL FRA

Film TV, prodotto dalla RAI sugli ultimi vent’anni del fiorentino don Lorenzo Milani (1923-67) che a Barbiana, nel Mugello, fondò una scuola popolare a tempo pieno, basata sul lavoro di gruppo di cui fu frutto il libro Lettere a una professoressa (1967) che, pur tra le accese polemiche che suscitò e al di là delle contingenze che lo dettarono, è diventato un classico della letteratura italiana del secondo Novecento.

Scritto da Sandro Petraglia e Stefano Rulli e diretto con polita intensità dai due gemelli Frazzi, lo sceneggiato TV racconta con onestà, rispetto, cauta dolcezza un Milani “evangelicamente corretto, purgato della sua componente più aspra e provocatoria” (M. Bernardini). Sobria, ben modulata interpretazione di Castellitto che suggerisce con discrezione questa figura di santo laico, capace di stare all’infinito dalla parte dei perdenti (“I poveri li avrete sempre con voi”, dal discorso della Montagna). Attendibili i ragazzi. Fotografia di Franco Lecca, scene di Maurizia Narducci, costumi di Lia Morandini, musiche di Luis Bacalov. Messo in onda il 2 e il 3-12-1997 da RAI2 con quasi 7 milioni e mezzo di spettatori. Premio Flaiano 1998.

Gioventù sprecata Perché in Italia si fatica a diventare grandi

di Marco Iezzi, Tonia Mastrobuoni

Laterza, 2010

COLLOCAZIONE: 305.24 IEZ

Ma chi ha detto: “Mandiamo i bamboccioni fuori casa!” lo sapeva che per l’attuale ‘generazione mille euro’ comprare casa è un miraggio, ottenere un prestito o tramutare un’idea geniale in un’impresa una missione impossibile, approfittare della flessibilità per costruirsi una carriera in ascesa una pia illusione? Che non c’è verso di sfuggire per anni alla trappola del precariato, con prospettive di pensioni da fame? Come si spiega che condividano lo stesso, amaro destino due generazioni che dovrebbero essere distanti fra loro, i

ventenni e i quarantenni? Allora è il mammismo italiano, e tutti gli altri luoghi comuni che ne conseguono, la causa di tutto o il nostro paese che fa acqua? Il volume indaga nella prima parte come e perché si è arrivati a queste condizioni e quali sono le conseguenze anche nei comportamenti, nei desideri e nelle aspettative di tante donne e uomini. Nella seconda parte raccoglie le storie di alcune ‘mosche bianchÈ - le eccezioni che confermano la regola - e quelle di alcuni cervelli in fuga esiliati; in ultimo, le opinioni sui giovani di sei grandi vecchi.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Italiane Biografia del Novecento

di Perry Wilson

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 305.409 45 WIL

Nel 2000 gli uomini italiani considerano ancora i lavori domestici un’attività femminile. È il sintomo più scontato delle tantissime disuguaglianze uomo-donna che sono radicate nel nostro paese. Pensando alla cronaca dei nostri giorni, la rappresentazione della donna nei media ha subito una trasformazione radicale, ma è dubbio se le ballerine seminude e le conduttrici con i tacchi a spillo offrano un’immagine più emancipata rispetto a quella delle crocerossine della prima guerra mondiale. Eppure le italiane hanno compiuto progressi straordinari nel corso dell’ultimo secolo. “Sono molte e

diverse le figure femminili che si affacciano tra le pagine di questo volume, dalle contadine e le lavoranti a domicilio che faticano senza sosta alla casalinga urbana meravigliata del suo primo bagno in casa, dalle militanti cattoliche, comuniste e fasciste alle femministe di varie tendenze. Vi si trovano donne pronte a trasportare bombe per liberare il proprio paese, a commettere un omicidio per salvare l’onore della figlia, a rischiare la vita ricorrendo all’aborto clandestino o persine disposte a morire per Mussolini. Vi sono donne all’avanguardia nel campo del lavoro, dell’istruzione e della politica e numerose animatrici di iniziative sociali, tra cui chi pensa di compiere il ‘lavoro di Dio’ e chi attribuisce all’assistenza sociale un significato politico profondo, talvolta femminista, persino nazionalista. Vi sono nuore tiranneggiate in famiglie mezzadrili, vedove bianche, studentesse...”

Porca Italia Cosa dicono (e pensano) di noi nel mondo

di Klaus Davi

Garzanti, 2011

COLLOCAZIONE: 305.85 DAV

Fannulloni, puttanieri, superstiziosi, corrotti, mafiosi, ignoranti, ubriaconi, calciomani, razzisti. Ma anche generosi, ospitali, socievoli. Così ci vedono e ci giudicano gli stranieri. Questo dicono di noi i giornali, le radio e le televisioni del mondo. È in base a queste informazioni che “gli altri” decidono se venire in Italia come turisti, studenti o investitori. È in base a queste sensazioni che ci accolgono all’estero: con diffidenza, oppure a braccia aperte. In un mondo globalizzato, informarci su quello che gli altri pensano di noi è

fondamentale. Klaus Davi e il suo staff esaminano da anni 200 autorevoli testate straniere, raccogliendo ogni articolo, citazione o commento sull’Italia e i suoi abitanti. Porca Italia è una sintesi di questo gigantesco archivio: 500.000 voci, con vecchi luoghi comuni e nuovi pregiudizi, pregi e difetti, insulti e dichiarazioni d’amore. La sezione finale è dedicata all’immagine di Silvio Berlusconi nel mondo: perché è l’italiano che agli occhi di molti stranieri incarna i pregi e i difetti di tutti noi. Porca Italia ci fa spesso ridere, e al contempo ci obbliga a riflettere su noi stessi. Speriamo anche che ci spinga a migliorare alcuni aspetti della vita nazionale che indignano molti di noi.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

La fabbrica dell’obbedienza Il lato oscuro e complice degli italiani

di Ermanno Rea

Feltrinelli, 2011

COLLOCAZIONE: 305.85 REA

Dalle braci di un Umanesimo appena sorto che ha dato cultura e lingua a tutta l’Europa, in Italia il cittadino disegnato e plasmato pieno di virtù si trasforma in un suddito, in un consenziente al banco del potere. In questo libro Ermanno Rea parte dalle origini di questa piaga che dilania la società italiana per capirne le cause e le ragioni più intrinseche che ci differenziano dai francesi, dagli spagnoli e dal resto del mondo. Dal secolo XVI in poi fino ad arrivare al berlusconismo, il saggio di Rea si fa racconto, passato eroico in cui

l’Italia era culla di cultura, civiltà e peregrinazione filosofica sul potere. Siamo automi nel saggio di Rea, contenitori a cui il potere rappresentato dalla politica, dalla religione o da un gruppo di consumo può propinare ciò che vuole e in cui l’italiano medio si riconosce sempre, pronto a confessare le sue piccole grandi colpe per liberarsi la coscienza e legittimare così un’autorità più collusa di lui.

Il viaggio più lungo L’odissea dei migranti italiani

di Gian Antonio Stella

Rizzoli, 2010

COLLOCAZIONE: 305.85 STE

Gian Antonio Stella, che al tema dell’emigrazione aveva già dedicato saggi come “L’orda” e “Odissee”, rivela in questo DVD uno straordinario talento di cantastorie. Un racconto tenero e commosso, carico di sogni, malinconie e paure, ma anche fatti e documenti degli italiani che solo cent’anni fa lasciavano il loro Paese in cerca di una vita migliore all’estero, spesso oltreoceano. Trasportati dalla musica, dalle immagini e dai canti di Gualtiero Bertelli e della Compagnia delle Acque, riviviamo così emozioni e speranze, l’attrazione per

l’avventura e il terrore per l’oceano, spaventosa barriera d’acqua che separava la nostra miseria dalla ricchezza della Merica dalle strade lastricate d’oro. Nel libro una miniera di curiosità e notizie insolite, raccolte in un dizionario inedito, che traccia una storia degli episodi noti e meno noti della nostra emigrazione. Perché fino a trent’anni fa gli immigrati degli altri eravamo noi.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Noi italiani neri Storie di ordinario razzismo

di Pap Khouma

B.C.Dalai, 2010

COLLOCAZIONE: 305.896 KHO

Quali sono, oggi, le aspirazioni e i disagi quotidiani di chi indossa la pelle nera in Italia? Come vivono i nuovi italiani neri, figli di coppie miste, o adottati, o nati da genitori africani residenti da decenni nel nostro Paese? E soprattutto, esiste un problema razzismo in Italia? Come va concepita la nozione di cittadinanza nella nostra società, destinata a essere sempre più multietnica? Mescolando sapientemente l’inchiesta giornalistica con la finzione narrativa, il piano del presente

e del passato, “Noi italiani neri” si muove tra i campi di calcio - infestati dal razzismo degli ultra, in Italia, Francia e Inghilterra, a volte con la connivenza di certa politica - e i campi di battaglia della seconda guerra mondiale, raccontando il sacrificio di migliaia di soldati neri che combatterono contro le armate hitleriane, contribuirono alla vittoria ma non poterono, per il razzismo dei vertici militari americani, partecipare alla parata per la liberazione di Parigi e furono dimenticati dalla storiografia europea. Dal calcio alle banlieue, modello di integrazione fallita da cui trarre utili lezioni per le nostre periferie, attraverso le parole di figli delle migrazioni africane nati o cresciuti tra Parigi e Milano, giovani che amano la terra dove sono nati, ma cui viene negata la piena cittadinanza, anche dopo diverse generazioni.

Outlet Italia Viaggio nel paese in svendita

di Aldo Cazzullo

Mondadori, 2007

COLLOCAZIONE: 306.094 5 CAZ

Le piazze italiane sono vuote. Vuoti i cinema, le chiese, gli stadi. Sono andati tutti all’outlet: una parola magica sulle insegne delle città, il luogo dove oggi ferve la vita sociale. Il nuovo libro di Aldo Cazzullo, inviato di punta del “Corriere della Sera”, si apre con il racconto dell’outlet di Serravalle Scrivia, il più grande d’Italia, e prosegue descrivendo i posti degli incontri e del divertimento di massa, quelli classici e quelli più recenti, dalla mostra del fumetto di Lucca alla Riviera romagnola, dal carnevale di

Viareggio al turismo enogastronomico di Alba. E conduce il lettore in un viaggio nelle metropoli e nella provincia italiane, da “quel ramo del lago di Clooney” al nuovo Sud, mostrando, tramite storie poco conosciute (i pozzi di petrolio della Lucania, gli scandali di Parma, i pellegrini di Assisi e di padre Pio) e sorprendenti ritratti di personaggi noti, i punti di forza e di crisi di un paese che cambia.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Niente paura Come siamo come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue

di Piergiorgio Gay

Rizzoli, 2011

COLLOCAZIONE: 306.094 5 GAY

“Oggi come oggi anche solo leggere i primi dodici articoli della Costituzione crea imbarazzo. Sono concetti di buon senso, ma sembrano essere diventati un manifesto dell’utopia.” Ecco perché, durante i suoi concerti, Luciano Ligabue proietta su uno schermo i testi di quegli articoli “scandalosi”. Ed ecco perché Piergiorgio Gay è partito proprio dalla voce del rocker emiliano per raccontare in un docufilm la sua Italia, fra testamento biologico, terrorismo,

disoccupazione, razzismo, ma anche impegno civile, coraggio, solidarietà ed entusiasmo. Dal collage fra i testi del Liga, i racconti di uomini e donne comuni, le testimonianze di personalità dello spettacolo o del mondo civile e i filmati di eventi che hanno segnato gli ultimi trent’anni di storia italiana, “Niente paura” disegna un paese migliore, capace di risvegliare il trasporto e l’orgoglio di sentirsi parte di una nazione.

La Grande Italia Il mito della nazione nel XX secolo

di Emilio Gentile

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 320.1 GEN

Alla fine del Novecento, fu annunciata in Italia la “morte della patria”. Oggi assistiamo alla rinascita del culto della nazione, mentre molti temono tuttora una perdita dell’identità nazionale. Gli italiani, in realtà, non hanno mai avuto una comune idea di nazione, anche se fin dal Risorgimento il mito di una Grande Italia ha influito sulla loro esistenza. Sono state molte le Italie degli italiani, divisi da ideologie antagoniste, sfociate talvolta in guerra civile. Emilio Gentile narra la storia del mito nazionale nelle sue varie versioni fino a spiegare le

ragioni per le quali la nazione è scomparsa dalla vita degli italiani per riapparire nell’Italia d’oggi, con un incerto futuro.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

I ragazzi che volevano fare la rivoluzione 1968-1978: storia di Lotta continua di Aldo Cazzullo

Mondadori, 1998

COLLOCAZIONE: 322.4 CAZ

La prima inchiesta su Lotta Continua, dalla fondazione nel 1969 al congresso di Rimini del 1976, che ne segnò lo scioglimento: i sogni, le speranze, gli obiettivi, le vicende private e pubbliche dei ragazzi che volevano fare la

rivoluzione. I racconti di Adriano Sofri, Luigi Manconi, Guido Viale, Gad Lerner e altri cinquanta testimoni consentono di ricostruire una delle storie più stimolanti degli anni Settanta.

Miccia corta Una storia di prima linea di Sergio Segio

DeriveApprodi, 2009

COLLOCAZIONE: 322.4 SEG

Sergio Segio, il “comandante Sirio”, è stato tra i fondatori di Prima linea, l’organizzazione armata che ha contato mille militanti e migliaia di simpatizzanti. In questo libro descrive una delle azioni più clamorose e audaci della lotta armata in Italia: l’assalto al carcere di Rovigo con cui liberò la sua compagna e altre tre detenute politiche. Il racconto si snoda in una sola giornata, il 3 gennaio 1982, con un ritmo incalzante tipico delle migliori sceneggiature di film d’azione. Sullo sfondo si intersecano alcuni fotogrammi delle lotte e dei movimenti degli anni Settanta.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Le ragioni di un decennio 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria

di Giovanni De Luna

Feltrinelli, 2009

COLLOCAZIONE: 322.409 45 DEL

“Anni di piombo”. Con questa espressione un po’ spettrale si è creduto di poter riassumere un intero decennio della nostra storia, quello che va dalla strage di Piazza Fontana del dicembre 1969 al “riflusso” degli anni ottanta. Eppure sotto quella coltre di piombo restano ancora seppellite le tracce e le storie di troppi protagonisti, in primo luogo le vittime innocenti ma non inconsapevoli di una violenza che le ha travolte insieme ai movimenti e alle idee alle quali avevano deciso di dedicare la propria vita. È un passato che in Italia

non riesce ancora a passare, ma su cui non si riesce a costruire una memoria pubblica condivisa. Non si tratta di difendere il decennio dai suoi detrattori. Piuttosto, il tentativo è quello di smontarlo, di sottrarlo a immagini troppo univoche. Solo così possono riemergere le coordinate di uno straordinario impegno politico e i contorni di una militanza dai tratti profondamente originali, solo così riesce a rivivere uno “spirito del tempo” fatto non solo di violenza, ma di canzoni, film, intrecci della memoria e rapporto con la Storia. Un saggio sul passato recente che si fa riflessione sulle dinamiche profonde del nostro presente.

Bossi Storia di uno che (a modo suo) ha fatto la storia

di Giuseppe Baiocchi

Lindau, 2011

COLLOCAZIONE: 324.245 08 BOS BAI

Su quella “strana bestia” della Lega Nord si sono misurati in tanti in questi tre decenni. Nessuno però ha affrontato direttamente la figura del suo leader, fondatore e padre-padrone. Quasi che si volesse sfuggire all’inquieta domanda pubblica: e cioè come un simile personaggio, liquidato spesso come un illusionista plebeo, sia riuscito, senza supporti esterni né economici né tanto meno mediatici, a condizionare nel bene e nel male il paesaggio politico del nostro Paese, influendo persino sul linguaggio e sul costume

collettivo. Alla vigilia dei settant’anni di Bossi (e dei primi vent’anni della Lega Nord) prova a farlo in quest’opera chi, né complice né ostile, l’ha conosciuto da vicino per dovere professionale e per intellettuale curiosità fin dal lontano 1985. Ne esce un ritratto inedito, vivido e problematico, che ne ricostruisce la singolare parabola e l’originale carisma: dal legame con la terra e la famiglia, alla nascita e alla fortuna di un’idea, al consenso tra il popolo, ai rapporti con il Palazzo, la donna e il Cavaliere, al successo e al dolore.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese... di Aldo Nove

Einaudi, 2006

COLLOCAZIONE: 331.12 NOV

Persone vere, mai raccontate però. Chi lavora in agenzie web, nei service più diversi, chi fa il pastore precario, chi vive la flessibilità di ogni genere, chi fa lo stagista a vita, chi a vent’anni fa un lavoro di “relazioni e di successo”, chi lavora in uno studio da avvocato ma si mantiene facendo il cameriere... Aldo Nove presenta una grande inchiesta, un docudramma italiano, un reportage delicato e struggente in cui le storie vere di giovani e non più giovani si affianca ogni volta al commento di Aldo Nove.

Nazirock Il contagio fascista tra i giovani italiani

un film di Claudio Lazzaro

Feltrinelli, 2008

COLLOCAZIONE: 332.4 LAZ

Claudio Lazzaro entra con la sua telecamera dentro i raduni dei giovani neofascisti italiani e senza volerli aggredire, condannare e zittire, riesce a far parlare questi ragazzi e il loro “cuore nero”. È un viaggio inquietante tra curve dello stadio, odio feroce per poliziotti e carabinieri, concerti di rock identitario e manifestazioni razziste, incontri internazionali a cui intervengono delegazioni da tutta Europa (Falange dalla Spagna, Npd dalla Germania, Nova dreapta dalla

Romania) e raduni elettorali dove i loro leader e i loro voti sono ben accetti sul carro del centrodestra italiano. Oltre al DVD “Nazirock” il cofanetto presenta il libro “Ho il cuore nero” con contributi e saggi di Antonio Pennacchi, Furio Colombo, Claudio Lazzaro, Valerio Marchi, Nicola Mariani e Ugo Maria Tassinari.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Federalismo fiscale La grande illusione

di Ernesto Maria Ruffini

I vagoni, 2010

COLLOCAZIONE: 336.2 RUF

Federalismo è la parola magica degli ultimi anni. E “federalismo fiscale” è la soluzione di gran parte dei problemi della Nazione. Ma di cosa stiamo parlando? Cercare di capire cosa vuol dire veramente federalismo per evitare demagogia, bugie e illusioni. “Gli italiani sono da anni bombardati dalla propaganda leghista e governativa sul federalismo (oggi soprattutto sul federalismo “fiscale”). Ne è risultato che nessuno capisce di cosa si tratti in concreto, e anche se viene detto che si tratta di “cosa buona”, molti temono (in base alle

esperienze passate) che alla fine non vi saranno i benefici promessi. Il breve saggio di Ruffini può essere utile a chi vuole meglio comprendere l’essenza delle questioni e il dibattito in corso, diradando le nebbie in cui esso è oggi avvolto”. Prefazione di Vincenzo Visco e postfazione di Sergio Cofferati.

Futuro artigiano L’innovazione nelle mani degli italiani

di Stefano Micelli

Marsilio, 2011

COLLOCAZIONE: 338.4 MIC

Cosa unisce le principali griffe italiane all’industria delle macchine di precisione che esportiamo in tutto il mondo? Cosa lega la produzione di pezzi di design in serie limitata e la realizzazione di luna park e grattacieli su misura? Il filo rosso che attraversa il Made in Italy di successo è ancora oggi il lavoro artigiano, un tratto della nostra cultura cui spesso non diamo il giusto valore. Questo libro descrive le tante realtà del nostro paese in cui il saper fare continua a rappresentare un ingrediente essenziale di qualità e di innovazione. Racconta i molti modi in cui è possibile declinare al futuro un’eredità

che merita di essere proposta a scala internazionale. Il libro è un viaggio in un’Italia forse poco nota, ma vitale e sorprendente. La riscoperta del lavoro artigiano, non solo in Italia, supera i confini dell’economia. Ci costringe a riflettere su cosa dobbiamo intendere oggi per creatività e meritocrazia e sulle opportunità di crescita che si offrono alle nuove generazioni del nostro paese.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

L’autarchia verde di Marino Ruzzenenti

Jaca Book, 2011

COLLOCAZIONE: 338.9 RUZ

Tutto l’armamentario di quella che oggi è chiamata pomposamente green economy lo ritroviamo in parte realizzato, in parte progettato nella seconda metà degli anni Trenta, il periodo che il fascismo volle chiamare “autarchia”. In realtà, tutte le economie sviluppate, compresi gli USA con il New Deal, risposero alla crisi del ‘29 con forme diverse di protezionismo e di autarchia. Ma il “caso italiano”, depurato dalle incrostazioni del regime, ha caratteristiche uniche e di assoluto interesse, perché l’Italia era pressoché priva di combustibili fossili. L’Italia, insomma, dovette far fronte alla necessità di rimodellare la propria economia e società facendo affidamento

esclusivamente su risorse che, a parte un po’ di metano e di carbone e alcuni minerali, erano essenzialmente quelle dell’agricoltura e del sole; la stessa condizione che si prospetta in un prossimo futuro all’intero Pianeta con l’esaurimento dei combustibili fossili. In sostanza si trattò di un involontario e obbligato esperimento di “economia verde”, costretta anticipatamente a fare i conti con i “limiti dello sviluppo”. Prefazione di Giorgio Nebbia.

Attacco alla Costituzione

Giorno dopo giorno, articolo per articolo

di Giuseppe Civati e Ernesto Maria Ruffini

I vagoni, 2010

COLLOCAZIONE: 342.45 CIV Alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la certezza è che non esista più l’Italia della Costituente. E fatica anche l’Italia della Costituzione, sottoposta ad attacchi quotidiani, a provocazioni continue, a banalizzazioni d’ogni tipo. Eppure, l’Italia della Costituzione sarebbe il Paese della cittadinanza, del diritto, delle regole, della lealtà, del rispetto, della laicità e della vera libertà di ciascuno e di tutti. Ma è ancora così? È arrivato il momento di aprire gli occhi, anche solo per verificare lo stato di salute della nostra democrazia. “Il lavoro che Pippo Civati ed Ernesto Ruffini hanno

fatto in questo libro è molto efficace: hanno messo a confronto ravvicinato ciò che sta scritto nella Costituzione e che della Costituzione si è detto all’epoca in cui fu approvata, con ciò che della stessa Costituzione hanno detto Silvio Berlusconi e la sua parte politica ai giorni nostri. Il risultato è impressionante: consente di misurare la distanza che corre fra una cultura politica solida, unitaria e unificante, una visione volta al futuro e nutrita di senso della giustizia, che nella Costituzione ebbe il suo miglior prodotto, e quella che si fatica a chiamare la “cultura” politica che ispira i nostri odierni governanti”.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Chi ha paura muore ogni giorno I miei anni con Falcone e Borsellino

di Giuseppe Ayala

Mondadori, 2008

COLLOCAZIONE: 345.45 AYA

L’estate del 1992, con i due attentati di Punta Raisi e di via d’Amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell’antimafia, ma anche di uno Stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un’onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica

accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti, ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l’indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Ayala racconta la sua verità, non solo su Falcone e Borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora.

La palude Gli sprechi, le assurdità, gli eccessi e gli interessi che paralizzano la giustizia italiana

di Massimo Martinelli

Gremese, 2008

COLLOCAZIONE: 347.45 MAR

Dovrebbero essere il Tempio della Giustizia. Invece i Tribunali assomi-gliano sempre di più a luoghi in cui è facile rimanere infangati e affondare nelle sabbie mobili della burocrazia e dell’immobilismo. Luoghi dove il sabato non si fa udienza e dove il ministro Guardasigilli non è libero di promuovere un segretario perché la legge prevede il concorso pubblico anche per sostituire un

cancelliere. Dove le intercettazioni telefoniche costano quanto il bilancio di un piccolo Stato e ci vogliono circa 1400 giorni per recuperare un credito. Eppure tra eccessi, paradossi ed esagerazioni ci sono tantissimi rimedi che potrebbero regalare una boccata di ossigeno alle aule dei tribunali, senza bisogno di leggi, dibattiti e contrapposizioni: le notifiche via e-mail, il personale flessibile, gli atti dei processi in CD-ROM, l’abolizione delle fotocopie, gli archivi consultabili via internet, gli ufficiali giudiziari “privati”. Rimedi semplici, già a portata di mano, che nessuno però vuole applicare. Per fortuna in mezzo al guado c’è qualcuno che decide di nuotare per conto proprio: un pugno di magistrati sono già riusciti a dare esempi di eccellenza con pochi mezzi e senza soldi. Dimostrando che nonostante tutto la Giustizia potrebbe funzionare.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Vandali L’assalto alle bellezze d’Italia

di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

Rizzoli, 2011

COLLOCAZIONE: 363.6 STE

A Pompei crolla la Schola Arma-turarum, l’ultimo mosaicista è andato in pensione dieci anni fa, c’è un solo archeologo per 66 ettari di scavi, un accordo sindacale vieta agli elettricisti di salire su scale più alte di 70 cm. In Sicilia, a due passi da Selinunte, dove il tempio di Apollo resta coperto per undici anni da un’impalcatura solo perché nessuno la smonta, c’è un’intera città di 5000 case abusive di cui 800 così al di fuori da ogni norma da non rientrare in nessuno dei numerosi condoni edilizi, eppure non si è mai vista una ruspa. In un’epoca in cui le scelte turistiche si fanno sul web, il portale governativo Italia.it, dopo sette anni e milioni di euro buttati, ha

raggiunto il 4562° posto nella classifica dei siti internet italiani più visitati e il 184.594° di quella internazionale. Sono solo tre esempi dello stato in cui è ridotta una nazione attivamente impegnata a distruggere la sua unica vera ricchezza: l’arte, i paesaggi, la bellezza. Questo libro è la denuncia appassionata di uno scempio, di cui politici e amministratori sono i principali responsabili, molti cittadini i complici e tanti altri le vittime che dovrebbero far sentire più forte la propria voce.

Piazza Fontana 12 dicembre 1969: il giorno dell’innocenza perduta

di Giorgio Boatti

Einaudi, 1999

COLLOCAZIONE: 364.1 BOA

L’autore delinea con meticolosa attenzione una vicenda che cambia la storia del Paese: non solo una strage, ma una guerra combattuta in tempo di pace, sotterranea, condotta da un potere nascosto e brutale che non rispetta gli innocenti e - attraverso omertà e connivenze - impone di fatto l’impunità per gli esecutori di questa e delle successive azioni terroristiche. Indagine giudiziaria e ricerca storica, Piazza Fontana ripercorre tutte le fasi della vicenda, dalle prime accuse all’anarchico Pietro Valpreda alla misteriosa morte di Giuseppe Pinelli, ai collegamenti tra la cellula neonazista padovana di

Preda e Ventura e gli strateghi sponsorizzati dall’intelligence statunitense, alle miserabili faide tra gli stati maggiori dell’Esercito e della Difesa, fino ai contrastati passi dell’indagine che, dopo aver fatto degli anarchici il capro espiatorio, imbocca a Padova, a Treviso, a Milano la pista nera sfociando a Catanzaro nel primo di molti processi, dove i volti di pietra del potere politico frappongono oblio e amnesie a un passato che li assedia. Pubblicato nel 1993, il volume viene ora riproposto in una edizione aggiornata sino agli ultimi sviluppi e alla chiusura definitiva della vicenda giudiziaria.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Gli ultimi boss Ascesa e caduta della più importante famiglia mafiosa

di John Follain

Mondaori, 2011

COLLOCAZIONE: 364.1 FOL Negli ultimi quarant’anni, i volti della mafia siciliana sono stati per tutti quelli di Salvatore Riina e di Bernardo Provenzano. Ma come sono arrivati questi due uomini pressoché privi di cultura a presiedere un’organizzazione criminale di dimensioni mondiali partendo da Corleone, una cittadina di poche migliaia di abitanti a una sessantina di chilometri da Palermo? John Follain risponde a questa domanda ripercorrendo la sanguinosa saga dei corleonesi dai primi del Novecento ai giorni nostri: gli anni della fondazione del clan da parte del primo padrino, il medico Michele Navarra detto “u Patri Nostru”; la sfida,

vinta a prezzo di migliaia di morti, lanciata alla vecchia mafia che inizialmente, sottovalutandoli, con scherno definiva viddani - ovvero contadini - i corleonesi; la leadership di uomini spietati come Luciano Liggio, Riina e in ultima Provenzano; la vera e propria guerra contro lo Stato italiano portata durante la cosiddetta fase stragista, decisa proprio da Riina e culminata con gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, personaggi chiave della lotta antimafia. Nella sua ricostruzione Follain approfondisce singoli episodi che per la loro particolare atrocità possono aiutare a far luce su una mentalità e una “cultura” altrimenti difficili da spiegare e da capire. La tragica parabola dei corleonesi si chiude nel 2006 con l’avventurosa scoperta del covo di Provenzano.

Il brigatista e l’operaio L’omicidio di Guido Rossa. Storia di vittime e colpevoli

di Giovanni Bianconi

Einaudi, 2011

COLLOCAZIONE: 364.1 ROS BIA

Dopo l’omicidio dell’operaio e sindacalista Rossa, Vincenzo Gagliardo, che da subito condannò il suo operato (e quello dei suoi compagni), si chiuse nel silenzio. Oggi parla con fatica, e ricostruisce la trama, umanamente e socialmente dura, vera e inedita, della sua vita e di una stagione che in troppi hanno voluto nascondere. Il libro diventa così vero libro di storia, con il ricordo soggettivo di ciò che erano realmente le Brigate rosse dentro le fabbriche, e con la

ricostruzione dei percorsi che hanno portato alla scelta brigatista. E alla verità difficile e scomoda di Gagliardo si affianca, nel libro di Bianconi, la verità assoluta delle vittime, nella figura di Sabina Rossa, la figlia di Guido Rossa. Per chiudere del tutto una stagione, e aprirne un’altra.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Il genio criminale Storie di spie, ladri e truffatori

di Carlo Lucarelli Massimo Picozzi

Mondadori, 2009

COLLOCAZIONE: 364.3 LUC

Quando parliamo di crimine, pensiamo immediatamente a storie efferate, intessute di crudeltà e di sangue. Ma il crimine non è fatto solo di violenza e paura, spesso le imprese dei suoi protagonisti stupiscono per intelligenza, talento creativo e, talvolta, guizzi di vera e propria genialità. Dopo aver indagato la mente degli assassini seriali nei suoi aspetti più perversi e spaventosi e dopo aver svelato i metodi e le

tecniche scientifiche con cui le polizie di tutto il mondo hanno saputo gettare luce sui più efferati omicidi della storia, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi ripercorrono le incredibili vicende di quanti della propria attività criminale sono riusciti a fare “un’arte”. Da Amleto Vespa, finito a far la spia in Manciuria tra la prima e la seconda guerra mondiale, a Vincenzo Peruggia, che un giorno del 1911 si mise sotto il braccio la Gioconda di Leonardo e se ne andò indisturbato dall’uscita di servizio del Louvre. Da Ted Kaczinski, più noto come Unabomber, che ha tenuto in scacco l’FBI per quasi vent’anni, a Graziano Mesina, passando per figure decisamente ambigue, come Wanna Marchi o Felice Maniero. Da Han van Meegeren, capace di dipingere e vendere falsi Vermeer persino a Hermann Göring, agli uomini che misero a segno il vero colpo del secolo, la rapina alla Brink’s Bank di Boston. Storie di genialità in cui c’è sempre qualcosa di straordinario, qualcosa che fa dimenticare che, in fondo, stiamo parlando di criminali.

La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi a cura di Anna Vinci

Chiarelettere, 2011

COLLOCAZIONE: 366 ANS

A trent’anni dalla scoperta della P2, per la prima volta disponibili gli appunti privati di Tina Anselmi, presidente della Commissione parlamentare sulla Loggia segreta, cui erano iscritti militari, agenti dei servizi segreti, parlamentari, ministri, giornalisti, imprenditori. Molti personaggi sono tuttora in politica, da Berlusconi a Cicchitto, e tra i protagonisti c’è Flavio Carboni, oggi coinvolto nelle indagini sulla cosiddetta P3. Intanto il “Piano di rinascita democratica” di Gelli, che mirava a controllare la magistratura e svuotare le istituzioni democratiche, sembra avere nuovi adepti: “Peccato non averlo

depositato alla Siae per i diritti - ha detto il Venerabile - tutti ne hanno preso spunto: ma l’unico che può andare avanti è Silvio Berlusconi...”. In appendice lettere di Francesco Cossiga, Licio Gelli, Michele Sindona, Tina Anselmi ed estratti della relazione della Commissione. Prefazione di Dacia Maraini, con una testimonianza di Giovanni Di Ciommo, Postfazione di Giuliano Turone

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Educare alla legalità Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti

di Gherardo Colombo e Anna Sarfatti

Salani, 2011

COLLOCAZIONE: 372.83 COL

Il volume, mediante l’analisi e l’approfondimento di alcuni degli articoli fondamentali della Costituzione italiana, aiuta ad esprimere e ad insegnare quelle regole che servono a costruire una società civile, in nome della legalità e nel rispetto dei principi che la governano. Grazie all’esperienza diretta dei due autori, questo saggio è uno strumento indispensabile per l’educazione in giovane età, facendo in modo che, attraverso numerosi esempi concreti e un linguaggio semplice e immediato, i ragazzi possano apprendere in modo

immediato concetti complessi. Anna Sarfatti è infatti insegnante di scuola primaria, nonché scrittrice di numerosi libri per bambini, mentre Gherardo Colombo, prima di dedicarsi al mestiere di scrittore, è stato un magistrato divenuto famoso per aver condotto e contribuito a inchieste importanti quali la scoperta della Loggia P2 e Mani Pulite. Educare alla legalità, di Colombo e Sarfatti, offre una solida base per la formazione degli italiani di domani.

Da Dante alla lingua selvaggia Sette secoli di dibattito sull’italiano

di Claudio Marazzini

Carocci, 2009

COLLOCAZIONE: 450.9 MAR

Il dibattito sulla lingua si sviluppò in Italia a partire dal Medioevo e fu la condizione preliminare per l’esistenza e la legittimità di una letteratura di livello “alto”, per reggere il paragone con la tradizione latina. Il primato fiorentino tentò persino di farsi dittatura e molti intellettuali si batterono per scrollarsi di dosso quella tirannia linguistica, trasformatasi in un cappio al collo della cultura italiana. Con l’approssimarsi dell’Unità, il dibattito sulla “questione della lingua” assunse un carattere più politico e sociale. Ancora oggi i temi dei diritti dei dialetti e del corretto uso dell’italiano suscitano interesse

e si legano alle spinte autonomistiche. Il libro attraversa tutti questi eventi, li ricostruisce in un quadro complessivo che si collega con la storia, la società, l’attualità culturale delle varie epoche. Un’attenzione particolare è dedicata alle vicende linguistiche della seconda metà del Novecento, fino alla “crisi dell’italiano” che potrebbe sfociare nella sua definitiva obsolescenza come grande lingua di cultura.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

L’italiano Lezioni semiserie

di Beppe Severgnini

Rizzoli, 2007

COLLOCAZIONE: 458 SEV

“Ho scritto ‘L’italiano. Lezioni semiseriÈ per denunciare le violenze contro la nostra lingua, ma non chiedo condanne. Lo scopo è la riabilitazione. Scrivere bene si può. L’importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza. Questo è un libro ottimista, e ha un obiettivo dichiarato: aiutarvi a scrivere in maniera efficace (un’e-mail, una relazione, una tesi o un breve saggio: la tecnica non cambia)”. Dal “decalogo diabolico” - dieci regole per scrivere schifezze - alla psicopatologia della lingua quotidiana, dai consigli sull’uso della

punteggiatura ai 16 suggerimenti ispirati a Flaiano e Montanelli, quel che occorre per imparare a scrivere in italiano. Divertendosi.

Da Fermi a Rubbia di Lanfranco Belloni

Rizzoli, 1987

COLLOCAZIONE: 530 BEL

Le vicende politiche dei fisici italiani, dopo il mitico periodo di via Panisperna, delle leggi razziali fasciste e della diaspora dei ricercatori che avevano posto a Roma le basi della fisica nucleare esposte finalmente in forma completa. Questo libro racconta le tappe più significative di uno dei maggiori successi mondiali della scienza italiana del XX secolo: una vicenda avventurosa, ricca di intrighi, battaglie, rivalità, insuccessi, ma anche di indiscutibili trionfi. Una storia di uomini che avrebbero voluto dedicare la propria vita

allo studio, ma che più di una volta sono stati costretti ad affrontare e risolvere pesanti interrogativi morali e a confrontarsi con il potere politico, le sue esigenze, le sue regole.

Un libro di scienza e politica, ma soprattutto la storia di scienziati che mai, in nessun momento, hanno rinunciato ad essere uomini veri.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Gli italiani dell’età della pietra di Giovanni Maria Pace

Longanesi, 1993

COLLOCAZIONE: 573.3 PAC

C’è una storia sommersa degli italiani che vale la pena di conoscere. È la storia che precede quella che si insegna a scuola e che riguarda i nostri esordi come esseri viventi e come popolo, diciamo il principio di tutto, l’inizio che non ha lasciato documenti scritti e che si ricostruisce con i fossili (ora anche con il DNA): un passato remoto, insomma, ma importante, perché è nei millenni silenziosi della preistoria che siamo diventati quelli che siamo.

150 (anni di) invenzioni italiane di Vittorio Marchis

Codice, 2011

COLLOCAZIONE: 608.773 MAR

Il racconto della storia d’Italia attraverso i brevetti depositati dai nostri concittadini presso il Patent Office degli Stati Uniti: una scelta originale da cui emerge il ritratto di una nazione vitale, industriosa e geniale, il quadro che nessun manuale di storia potrà mai restituire. Nei 150 brevetti presentati da Vittorio Marchis convivono premi Nobel, operai, capitani d’industria, ingegneri, soldati, campioni dello sport; trovano spazio la Programma 101 dell’Olivetti, un coltello da

tavola a cinque lame, la pistola Beretta, un attrezzo da giardino per potatura, un “processo di produzione di sostanze radioattive” (titolare del brevetto, con altri, un certo Enrico Fermi...), una pompa da bicicletta installata direttamente tra i raggi delle ruote e tantissimi altri. Pagina dopo pagina prende forma il profilo sociale, industriale e culturale dell’Italia, profilo in cui la storia con la S maiuscola appare in controluce attraverso il genio degli uomini (conosciuti e meno conosciuti) che hanno contribuito a scriverla.

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Mangitalia La storia d’Italia servita in tavola

di Corrado Barberis

Donzelli, 2010

COLLOCAZIONE: 641.300 945 BAR

Racconta Tallemant des Réaux che due gentiluomini architettarono il primo tour gastronomico di Francia per cogliere le specialità di ogni provincia nella stagione più propizia. Si era in pieno Seicento. Da allora il turismo gastronomico ne ha fatta di strada. Anche questo Mangitalia è un tour:ma che unisce al gusto per il palato quello per la storia. Piemonte: Le saghe del cioccolato; Valle d’Aosta: Fontina, una e trina; Lombardia: Cotoletta e zafferano; Trentino Alto Adige: Il

ritorno delle «persecche»; Friuli Venezia Giulia: I celti alla sfida dell’oca; Veneto: Gnocco inflazionato; Liguria: Il cappon magro; Emilia Romagna: Un Plutarco per il salame rosa; Toscana: Zuppe contro bistecche; Marche: Ciaùscolo; Umbria: La rivoluzione dell’olio; Lazio: Carote e porchetta; Abruzzo: La panarda; Molise: Lo scippo di Venafro; Campania: Menesta mmaretata; Puglia: La cicoria di Orazio; Basilicata: La podolica negata dal computer; Calabria: Stoccafisso contro spada; Sicilia: La disputa del cappero; Sardegna: Nasce la salumeria ovicaprina.

La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi

Einaudi, 1970

COLLOCAZIONE: 641.5 ART

Pellegrino Artusi pagò di tasca propria la pubblicazione di questo manuale di cucina, non avendo trovato nessun editore disposto a finanziarlo. Fu il pubblico a decretare il successo del libro, che raggiunse una grande popolarità, tanto da rimanere ancora in stampa ad oltre cent’anni di distanza. Se oggi tuttavia si può parlare della Scienza in cucina come di un’opera inserita a pieno titolo nel canone della letteratura italiana tout court, ciò è dovuto in gran parte all’edizione pubblicata da Einaudi nel 1970 e curata da Piero Camporesi, ricostruita con rigore

filologico e con una ricca introduzione critica di oltre 70 pagine, nella quale il conterraneo studioso dell’alimentazione dimostra l’importanza del testo artusiano ben al di là della manualistica culinaria, un testo che più di tanti altri ha cementato l’unità d’Italia non solo a tavola, ma anche sotto il profilo della lingua: «La Scienza in cucina ha fatto per l’unificazione nazionale più di quanto non siano riusciti a fare i Promessi sposi». I «gustemi» artusiani, sostiene Camporesi, «sono riusciti a creare un codice di identificazione nazionale là dove fallirono gli stilemi e i fonemi manzoniani».

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Tutto il meglio di Carosello 1957-1977 (con DVD)

a cura di Guia Croce

Einaudi, 2008

COLLOCAZIONE: 659.14 TUT

Quando alla fine degli anni Cinquanta fu inventato Carosello, che offriva tutte le sere un ventaglio di scenette con i migliori attori - da Gassman a Manfredi, da Fabrizi a Virna Lisi - o geniali cartoni animati, gli italiani scoprirono improvvisamente di essere un solo Paese. Fu un successo immenso. Carosello inventò moltissimi tra i personaggi più amati della televisione. Questo DVD raccoglie tutto ciò che è davvero indispensabile vedere, e che è rimasto indimenticabile nella memoria degli italiani. I due saggi introduttivi di

Aldo Nove ed Edmondo Berselli commentano gli anni di Carosello, e non mancano le interviste ai protagonisti, agli attori e ai realizzatori, da Tognazzi ad Arbore, da Baudo ad Armando Testa, a Luciano Emmer.

Italia bella di Fabio Di Jorio e Marco Messeri

Baldini & Castoldi, 1992

COLLOCAZIONE: 720.945 DIJ

L’Italia, nel bene e nel male, è in mano ai comici e così un comico di lungo corso come Marco Messeri, coadiuvato da Fabio Di Jorio, si è sobbarcato la fatica di girare in lungo e largo la penisola alla ricerca, documentata con foto, dei delitti perpetrati nell’ex Belpaese dal partito, unico e traversale, degli Assessori. Ne è nata una guida contromano ai monumenti che deturpano le piazze e turbano i sonni degli italiani di buon gusto, dedicati a tradimento a personaggi come Pertini o Matteotti; ad allucinanti complessi condominiali; a ponti che per un errore del progettista non collegano nulla; a cimiteri dove è improbabile l’eterno riposo.

Come agenti segreti, gli autori hanno spiato le scempio della penisola che vantava il primato mondiale delle bellezze artistiche e paesaggistiche e hanno poi stilato il loro catalogo di pugni nell’occhio. Un libro di fronte al quale non si sa se ridere o piangere o che fa venir voglia di gridare, assieme a Marcello Marchesi, «Lasciate libero il paesaggio!»

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Li Romani in Russia Racconto di una guerra a millanta mila miglia

di Elia Marcelli e Niccolò Storai

Rizzoli, 2010

COLLOCAZIONE: 741.5 STO

Li Romani in Russia è poema, racconto, ricordo, denuncia: testimonianza unica, e partecipata, di uno dei momenti più drammatici del Novecento, resa in prima persona da uno dei suoi protagonisti. Un meraviglioso affresco epico in ottave classiche, crudo come la tragedia che narra, forte come lo spirito di chi non si arrende, struggente come il saluto a una giovane vita e parte per non tornare mai più. Firmata ei più grandi poeti romaneschi della nostra

epoca, quest’indimenticabile opera sulle vicende dell’esercito italiano durante la terribile Campagna di Russia - una “guerra di invasione senza pretesto” - è oggi, grazie alla sensibilità dell’apprezzato cantautore romano Simone Cristicchi, graphic poem e spettacolo teatrale. E torna con tutta la sua forza a stupire, commuovere e segnare le coscienze, nel nome di centinaia di migliaia di vite sacrificate ali e al delirio di potere.

Design italiano del XX secolo di Aldo Colonetti con Elena Brigi e Valentina Croci

Giunti, 2008

COLLOCAZIONE: 745.2 DES

Un dossier dedicato al Design italiano. In sommario: Il linguaggio della differenza; Il primato di Milano; Il boom economico italiano e la produzione in grande serie; Il design radicale: dalle avanguardie degli anni Sessanta al laboratorio della postmodernità; Il design e comunicazione di massa: il design-star system.; Design made in Italy: quale futuro?

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Il design in Italia dell’arredamento domestico di Giuliana Gramigna, Paola Biondi

Allemandi, 1999

COLLOCAZIONE: 749.25 GRA

“Nessuno che osservi questa straordinaria raccolta di opere potrebbe mettere in dubbio il fatto che i designers di mobili italiani rappresentano una massa di esperienza, convinzioni e stile che è unico nella civiltà mondiale”. (S. Bayley)

L’opera propone le schede di 473 protagonisti del design italiano della seconda metà del secolo scorso.

Canzoni Storie dell’Italia leggera

di Edmondo Berselli

Il Mulino, 2007

COLLOCAZIONE: 782.421 640 945 BER

Generazioni sono cresciute e cambiate sentendo sullo sfondo della loro vita certe canzoni. Ancora adesso l’eco di parole e musica fa parte di una memoria, e di qualche vezzo della nostalgia. Ma questo libro non è una concessione alla facilità dei ricordi. È piuttosto il tentativo di “fare cantare” alcuni momenti della nostra vicenda, attraverso le parole e l’irresistibile risonanza mentale delle musiche che hanno scandito come una partitura collettiva storia e costume d’Italia. Dalla fine degli anni Cinquanta, allorché appaiono sulla scena i “sublimi plebei” Mina e Celentano, e via attraverso il ritmo “beat”

dei Sessanta, quando risuona “È la pioggia che va”, passando per le ideologie spicce di Mogol e Battisti, fino a Vasco, Baglioni, gli 883...

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Lo zecchino d’oro Una storia di 40 anni

di Berardo Rossi

Antoniano, 1997

COLLOCAZIONE: 782.7 ROS

Lo Zecchino d’oro è per antonomasia la rassegna di canzoni per bambini. Nato nel 1959 a Milano, nel 1961 si trasferisce a Bologna e viene organizzato dall’Antoniano; dal 1976 diventa fenomeno internazionale. Questa pubblicazione è ideata in modo da dare un resoconto completo di ogni edizione dello Zecchino d’oro svoltasi tra il 1959 e il 1997: cronaca, testi delle canzoni, votazioni, avvenimenti

importanti dell’anno...

Ladri di biciclette di Vittorio De Sica

ENIC, 1948

COLLOCAZIONE: 791.43 DES

Derubato della bicicletta, indispen-sabile per il lavoro appena trovato, disoccupato va col figlioletto alla ricerca del ladro attraverso la Roma del dopoguerra, incontrando solidarietà, indifferenza, aperta ostilità. Tratto dal romanzo (1946) omonimo di Luigi Bartolini, la cui sceneggiatura risulta firmata anche da O. Biancoli, S. Cecchi D’Amico, A. Franci, G. Gherardi, G. Guerrieri, è – con Umberto D

(1952) – il risultato più alto del sodalizio De Sica-Zavattini e uno dei capolavori del neorealismo, quello che con Roma, città aperta (1945) fu più conosciuto all’estero. L’amore per i personaggi diventa vera pietà, la poesia del quotidiano non nasconde la realtà sociale. Oscar speciale 1949, 6 Nastri d’argento e altri premi (Locarno, New York, Londra, Knokke-le-Zonte, Bruxelles ecc.). La parte di Maggiorani era stata offerta a Cary Grant. Sergio Leone giovane compare vestito da seminarista.

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Qualunquemente un film di Giulio Manfredonia

con Antonio Albanese

Feltrinelli, 2011

COLLOCAZIONE: 791.43 MAN

Un imprenditore corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la democrazia e le donne torna in Italia dopo una lunga latitanza. Decide di entrare in politica per fermare l’avanzata della legalità e difendere i propri interessi. Con un brivido difficilmente immaginabile otto anni fa, all’epoca della nascita del personaggio di Cetto La Qualunque, Antonio Albanese ci fa provare ancora una volta la vertigine della finzione superata dalla realtà.

“Qualunquemente” è uno studio antropologico sulla realtà italiana, uno specchio in cui l’indole profonda di un popolo rischia di ritrovare le proprie forme più ambigue e pericolose, plasmate da secoli di atavica allergia alle regole di convivenza civile. “Una risata vi seppellirà,” diceva uno degli slogan più riusciti del Sessantotto: non ci resta che continuare a credere nella Grande Utopia. Nel libro: una conversazione tra Fabio Fazio, Antonio Albanese e Gian Antonio Stella; le dichiarazioni del regista, di Albanese e di Cetto La Qualunque; un’antologia di studi e approfondimenti sulle radici politiche del Qualunquismo, il potere della propaganda e il disastro dell’abusivismo edilizio nel nostro paese.

Lezioni di teatro (VHS + libro: Manuale minimo dell’attore)

di Dario Fo

Einaudi, 2001

COLLOCAZIONE: 792 FO

Gesto, maschera, pantomima, grammelot, commedia, canzone. Le celebri, lezioni del 1984-85 al Teatro Argentina, qui pubblicate in una scelta antologica curata da Felice Cappa, ci permettono di entrare in contatto con l’arte di Dario Fo non da spettatori, ma da coautori del testo teatrale. Completa il cofanetto la più recente edizione, curata da Franca Rame, del “Manuale minimo dell’attore”, ormai vero e proprio “libro di testo” per le scuole di recitazione, arricchito da una intervista a Fo sul teatro degli ultimi anni.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Le maschere italiane di Nicola Fano

Il Mulino, 2001

COLLOCAZIONE: 792.3 FAN

Se il teatro elisabettiano poteva contare su una lingua comune e curare il rigore del verso e di un testo, per gli italiani viceversa altri dovettero essere gli elementi di riconoscibilità: pause più di parole, mimica più di testi, gergo più di eloquio. Lungo quattro secoli si snoda il filo di un’identità mediata dalle risate, plasmando il carattere comune degli italiani costruito a forza di battute, di trucchi e di imbrogli, di salti mortali e di miserie. Arlecchino, Pantalone, Pulcinella sono prototipi di quel misto di furbizia e di cattiveria che fino a Totò hanno fatto trionfare in scena sempre gli stessi trucchi, gli stessi rapidi gesti, le stesse burle.

Radio clandestina Memoria delle Fosse ardeatine

di Ascanio Celestini

Donzelli, 2005

COLLOCAZIONE: 792.9 CEL

Si tratta del monologo teatrale che Celestini ha composto ispirandosi al libro di Alessandro Portelli, “L’ordine è già stato eseguito”, in cui l’autore ricostruisce l’eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. Una storia raccontata dal “basso”, dalle strade e dai quartieri poveri di una Roma ferita da bombardamenti e rastrellamenti, brulicante di un’umanità offesa,

umiliata da una vicenda atroce e incomprensibile. Di quell’umanità l’attore e scrittore fornisce un ritratto partecipato, come emerge dal CD allegato al libro, in cui lo spettacolo prende corpo e in cui la sua voce diventa quella di un’intera città. Completano l’opera uno scritto di Mario Martone e le testimonianze sulla strage raccolte da Alessandro Portelli.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Bestiario italiano

I cani del gas di Marco Paolini

Einaudi, 2000

COLLOCAZIONE: 792.9 PAO

Il cofanetto contiene il libro “I cani del gas” e il video dello spettacolo “Bestiario italiano”, ripreso al teatro Giorgio Strehler di Milano. Nella prima parte del libro sono contenute le riflessioni di Marco Paolini nate dallo spettacolo; nella seconda sezione sono raccolti i testi di poeti usati da Paolini nel “Bestiario”. Il video, figlio del precedente “Bestiario veneto”, è anch’esso un viaggio non di grandi distanze ma di avventurosi microspostamenti, allargato però all’Italia intera. Ed ecco così le diverse lingue d’Italia salvate, trasportate in una narrazione affidata alla voce di Paolini e alla

bravura di musicisti, metà veneti e metà napoletani, che rielaborando folk e blues ci restituiscono una scarica compatta di energia.

Il sig. Rossi e la Costituzione di Paolo Rossi

Rizzoli, 2006

COLLOCAZIONE: 792.9 ROS

Il libro “Una sana e robusta Costituzione” raccoglie i verbali non autorizzati dell'interrogatorio di Paolo Rossi di fronte alla Commissione per le Attività Anticostituzionali; “Costituzione e democrazia. Poco più che un'introduzione...” di Livio Pepino; il testo originario della parte Il della Costituzione italiana con gli articoli modificati a confronto. Il DVD propone lo spettacolo “Il signor Rossi e la Costituzione”, registrato dal vivo il 22-23 aprile 2003 al Teatro degli Animosi di Carrara.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

La partita del secolo Storia di Italia-Germania 4-3

di Nando della Chiesa

Rizzoli, 2001

COLLOCAZIONE: 796.334 DAL

Una notte di magia. Di cardiopalma e di gioia incontenibile. Nata con una semifinale dei campionati mondiali di calcio a Città del Messico passata alla storia come “la partita del secolo”. E continuata fino all’alba. Nelle strade, nelle piazze, nelle spiagge, ovunque fosse possibile festeggiare, abbracciarsi, sventolare un tricolore. L’autore riscrive quella notte indimenticabile, ne

“spreme” gli attimi e i protagonisti per ricavarne con originalità narrativa sfondi sociali più ampi. Di quella semifinale, di quella notte, fa il punto disordinato di incontro di passioni, rancori, rivalità, utopie, batticuori, di più generazioni. Ne esce una sorta di romanzo di calcio nel quale e intorno al quale si ricamano infanzie, adolescenze, memorie ricevute e tramandate. Un romanzo festoso, popolato dalle figure di Riva e Rivera, di Burgnich e Boninsegna. Ma popolato, forse ancora di più, dalle tante figure anonime che diedero vita a un’epoca senza la quale il più famoso dei “quattro-a-tre” sarebbe stato un episodio sportivo, un evento del tifo, e mai uno dei più grandiosi fatti di costume e di psicologia collettiva della seconda metà del Novecento italiano.

Italia in bicicletta di Ellee Thalheimer

EDT, 2010

COLLOCAZIONE: 796.609 45 THA

Con la sua varietà di paesaggi, la giovialità della gente, l’ottima cucina e la straordinaria tradizione ciclistica, l’Italia è il paradiso dei ciclisti. Dalle spettacolari scogliere e le eleganti località balneari della Costiera Amalfitana agli incompa-rabili scenari dolomitici, passando per le meraviglie storiche di Roma, la guida raccoglie gli itinerari migliori per ogni campo d’interesse e livello atletico. Che vogliate mettervi alla prova su una dura salita delle montagne sarde o pedalare placidamente tra i vigneti toscani, questa guida vi racconta il meglio dell’Italia su due ruote.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

A cura di Hamelin

I libri per ragazzi che hanno fatto l’Italia COLLOCAZIONE: 809 LIB

In occasione del 150° anniversario dell’Unità, un libro e una mostra propongono un modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova: a “fare gli italiani” non avranno contribuito, più di mille altri stimoli dall’alto, Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, tanti libri, fumetti, illustrazioni per l’infanzia? Forse ancor più dei capolavori della letteratura per adulti, i libri per ragazzi hanno avuto una diffusione e una presa tale sui lettori da aver lasciato un’impronta decisiva nell’immaginario collettivo di

intere generazioni. Basterebbe citare Pinocchio o Cuore per rendere esplicito quanto certi testi abbiano contribuito alla formazione di un popolo, ma i riferimenti possibili sono davvero tantissimi: certe illustrazioni di copertina di romanzi o riviste, o la grafica di alcune collane storiche hanno un sapore ben chiaro e vivo in moltissime memorie; le fantasie di Calvino o Rodari hanno senza dubbio avuto dirette influenze sulla scuola e sulla didattica italiana; e del resto è sufficiente notare quanto la figura di Sandokan si sia misteriosamente sovrapposta a quella di Garibaldi per avere una dimostrazione lampante di quanto storie “finte” e Storia siano collegate.

Per una biblioteca indispensabile Cinquantadue classici della letteratur- italiana

di Nicola Gardini

Einaudi, 2011

COLLOCAZIONE: 850.9 GAR

Che cos’è la letteratura italiana? E perché certi libri sono così importanti? Perché leggere ancora il “Decameron”, “Il principe” o “Il giardino dei Finzi-Contini”? Attraverso una selezione dei classici della scuola, l’autore vuole rispondere a queste domande, costruendo un campionario di scritture, immagini di mondo e temi culturali che segnano svolte e traguardi decisivi nella storia della civiltà non solo italiana. Questo libro evita formule ed etichette accademiche mettendo in evidenza, attraverso la lettura ravvicinata, l’originalità rivoluzionaria dei singoli

libri. Ne risulta un’immagine inedita di letteratura italiana: la letteratura di una nazione che, attraverso l’esercizio delle parole, ha sviluppato il pensiero e l’impegno civile, meditando sull’essenza degli individui e della società, convinta che libri e biblioteche siano un baluardo sicuro contro il dilagare dell’ingiustizia e dell’egoismo e una delle vie principali al raggiungimento della felicità.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Tre passioni Ritratti di donne nell’Italia Unita

di Elisabetta Rasy

Rizzoli, 1995

COLLOCAZIONE: 850.9 RAS

Nell’Italia di fine Ottocento che scopre il fascino e i rischi della modernità e muove i primi passi della propria storia unitaria, alcune giovani donne vanno alla ricerca di se stesse percorrendo spericolatamente strade mai battute prima. I loro nomi sono Grazia Deledda, Ada Negri e Matilde Serao, scrittrici che affermano la propria libertà attraverso l’arte, incarnando le trasformazioni che scuotono il mondo intorno a loro. In questi delicati e tempestosi ritratti dell’artista da giovane, Elisabetta Rasy delinea un inedito

percorso di emancipazione femminile, entra nel privato delle autrici, cattura lo sconforto dei loro amori sbagliati e la vitalissima violenza del loro scontrarsi con una società ancora intrisa di cultura patriarcale. Prefazione di Paolo Mieli.

La Divina Commedia di Dante Alighieri

SEI, 2008

COLLOCAZIONE: 851.1 ALI

La vita e l’opera di Dante hanno avuto un’influenza determinante sulla costruzione dell’identità italiana e in generale sulla cultura moderna. Numerosissimi gli scrittori e gli intellettuali che hanno utilizzato e continuano ad utilizzare la Commedia e le altre opere dantesche come fonte di ispirazione tematica, linguistica, espressiva. Di seguito riportiamo n panorama sintetico della presenza di Dante nella cultura

moderna italiana e mondiale. Nell’opera poetica di Eugenio Montale è frequente la ripresa di termini e formule del Dante lirico e del Dante della Commedia; il poeta Mario Luzi ha utilizzato più volte temi danteschi e in particolare del purgatorio ad esempio nella lirica La notte lava la mente; in Se questo è un uomo di Primo Levi si trovano numerosi riferimenti alla discesa dantesca agli Inferi; uno dei capitoli è inoltre strutturato come una ripresa del viaggio di Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno; Dante Alighieri appare spesso nella narrativa della scrittrice Laura Pariani nella figura di un “viaggiatore”. Tra gli autori stranieri che hanno tratto ispirazione dal poema dantesco ricordiamo Thomas Stearns Eliot (La terra desolata), Edward Morgan Forster (L’omnibus celeste), Ezra Pound (The Cantos), Jorge Luis Borges e Gō Nagai, acclamato autore di fumetti giapponese.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Generi della letteratura popolare Feuilleton, fascicoli, fotoromanzi in Italia

di Valentino Cecchetti

Tunué, 2011

COLLOCAZIONE: 853 CEC

Nella storia della cultura europea, accanto ai testi alti, sono sempre esistiti testi popolari, ameni, facili. Le farse, le novelle, i poemi eroici hanno acquisito un valore letterario solo molto tempo dopo la loro comparsa e diffusione. I Generi della letteratura popolare è una storia dell’editoria popolare dal 1870 ad oggi. Il libro passa in rassegna i generi letterari di maggiore

diffusione come il poliziesco, l’avventura e il rosa e si concentra sulle formule editoriali più efficaci e fortunate, dai serial in fascicoli ai fotoromanzi.

Letteratura per l’infanzia Dall’unità d’Italia all’epoca fascista

a cura di Stefano Calabrese

Rizzoli, 2011

COLLOCAZIONE: 853.8 LET

Genere poco valorizzato ma frequentatissimo, la scrittura per bambini e ragazzi è sempre stata lo strumento attraverso il quale si sono tramandati i valori delle società in trasformazione. Intere schiere di fanciulli, bisognosi di essere addestrati alla civiltà degli adulti, sono stati ricondotti, attraverso il racconto, al rispetto delle norme sociali, e molti grandi autori della letteratura hanno dedicato parte della loro produzione all’infanzia. Questa letteratura nel nostro paese ha legato il proprio destino alle esigenze dell’alfabe-tizzazione,

e ciò spiega perché dopo l’unità d’Italia si sia assistito alla nascita di testi straordinari (di Gozzano, Capuana e Deledda tra gli altri) e alla fama di scrittori come Collodi, De Amicis e Vamba. I circa sessant’anni coperti da questa antologia, dall’unificazione nazionale all’epoca fascista, coincidono dunque con il periodo aureo del genere, quando le costrizioni pedagogiche sui giovani lettori non sono riuscite a soffocare la nascita di indimenticabili mondi di fiaba.

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Una donna di Sibilla Aleramo

Feltrinelli, 1974

COLLOCAZIONE: 853.9 ALE

Non fu certo l’inquieto e fremente “femminismo” che trasuda da quelle pagine - inimmaginabili per l’Italia d’inizio secolo, ma pur sempre zeppe di esclamativi e di parole zuccherose e ottocentesche - a decretare il successo, la modernità, l’impudenza del romanzo e, quindi, la fama della sua autrice; bensì l’insanabile dicotomia tra la maternità vissuta in mezzo a carne e sangue («...quelle membra che erano uscite da me, io le pensava istintivamente animate dall’identico mio soffio…»), gridata, sospirata con sdolcinato ardore e la decisione finale di abbandonare all’educazione del marito ripudiato la tanto

amata creatura: «Ora per ora sentivo di amarlo in modo sempre più delirante…». Qui sta il vero scandalo che in fondo ancora oggi perdura, di un libro imbarazzante e provocatorio, precursore di antichi palpiti di liberazione femminile e adesso, per ogni altro aspetto, soltanto documento di un percorso, tanto sofferto quanto inesorabile, di personalissimo affrancamento.

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino

Einaudi, 1977

COLLOCAZIONE: 853.9 ARP

Stoccarda, giugno I974, Mondiali di calcio: nonostante campioni come Riva, Mazzola, Rivera, Facchetti e Zoff, la nostra nazionale viene eliminata al primo turno, in mondovisione e sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani. Protagonista autobiografico di “Azzurro tenebra” è un inviato speciale che si firma “Arp” e assiste alla disfatta insieme al giovane cronista-scudiero “Bibì”, come un Don Chisciotte del giornalismo affiancato dall’immancabile Sancho. Testimoni di un evento sportivo che presto assume i toni del grottesco, i due uomini sanno leggere in filigrana dentro quello che solo uno sguardo superficiale potrebbe archiviare come “niente altro

che calcio”, e vi scorgono il destino desolante di un Paese già votato allo scacco e a un malinconico tramonto. Scritto a muscoli tesi, con estro espressionista, il libro, uno dei più belli e sofferti di Giovanni Arpino, si trasforma pagina dopo pagina nel glaciale referto di un doppio fallimento: la sconfitta sul campo e l’insufficienza estetica del gioco degli azzurri rispecchiano la generale carenza di etica e la miseria della condizione politica nel Paese.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Gli anni del giudizio di Giovanni Arpino

Einaudi, 1977

COLLOCAZIONE: 853.9 ARP

Il romanzo racconta l’esperienza di un militante comunista durante una campagna elettorale, in una città chiusa, ostile, sorda, con intorno una campagna fortemente legata alle tradizioni conservatrici e religiose. D’altra parte il protagonista si trova a confrontarsi con i funzionari del partito, invitati dall’appa-rato, che non approvano le aperte e nette contrapposizioni politiche e la lotta radicale che egli conduce, e mirano piuttosto a compromessi, a spartizioni di potere, a porre ai confini i vecchi operai come Braida e come gli ex partigiani, giudicati troppo rozzi e incapaci di cogliere le sfumature della politica nazionale. Il comizio conclusivo di Togliatti a Cuneo è il reattivo sensibile, che rivela all’operaio Braida il mutare delle cose e anche del proprio destino di emarginato proprio dal partito a cui ha dato tutto se stesso:

l’entusiasmo, sì, ben colto dai compagni contadini e operai, ma anche il senso, che essi hanno e che anch’egli avverte, di parole e programmi che non sono per loro, che passano sulla loro testa e sui loro piccoli problemi di fabbrica (dove sono sempre più messi da parte) e di campagna, dove sono sommersi dalla schiacciante propaganda dei preti. Al protagonista non rimane che chiudersi in sé, nella propria famiglia, nella fedeltà dell’idea e della lotta, anche al di fuori del partito. È la storia della sconfitta della generazione che ha fatto la Resistenza o, comunque, ne ha condiviso l’idea di cambiamento e di rinnovamento.

Le mille e una Italia di Giovanni Arpino

Einaudi, 1960

COLLOCAZIONE: 853.9 ARP

Pubblicato per la prima volta nel 1960 in occasione del centenario dell’Unità, Le mille e una Italia è un racconto fantastico dedicato al nostro Paese, alla sua storia, alle sue tradizioni e ai suoi eroi. Riccio Tumarrano, un ragazzo siciliano, parte per raggiungere il padre, minatore al traforo del Monte Bianco. Nel suo viaggio da Sud a Nord, lungo un percorso in cui gli spazi geografici si intrecciano con i tempi della storia, Riccio incontra figure e uomini illustri di ogni epoca (da Annibale a Garibaldi, da Savonarola a Machiavelli, a Galileo, da Cavour a Mussolini, ai Fratelli Cervi e al Beato Cottolengo), che lo aiutano a comprendere i tratti, spesso irrisolti e contraddittori, della

nostra nazione. “Ma è un’Italia diversa da quella dei libri di scuola - scrive Arpino in una nota al testo - un’Italia imprevedibile e piena di speranza.” La felicità di un’invenzione che si rinnova a ogni pagina, la leggerezza poetica e lo stile chiaro, sciolto e disinvolto, fanno di Le mille e una Italia un libro per tutti, godibilissimo e di grande attualità.

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Ballata per un’estate calda di Athos Bigongiali

Giunti, 1998

COLLOCAZIONE: 853.9 BIG

Fa caldo nell’estate del ‘57 a Marina di Pisa: da due mesi non piove e l’aria è gravida di tensione. La canicola ristagna sul quartiere delle “case minime”, dove vivono gli operai del Cantiere e le loro fami-glie; nei campi riarsi, nella pineta e sulla marina dove giocano le bande dei ragazzini e s’incontrano i villeggianti; sulla Terrazza, dove l’orchestra suona il calipso melody. Quel calipso che la bella Fiore, figlia di un operaio comunista e sorella del ragazzino che narra la storia, balla con l’impudenza di chi s’infiamma per amore e gioventù. Fa caldo, tanto che un giorno i campidi Boccadarno, attorno al Cantiere,

bruciano: e l’incendio anticipa il licenziamento brutale e senza appello di quell’aristrocazia operaia che i nuovi metodi di produzione e di comando padronale stanno spazzando. Nell’attesa della pioggia, dell’amore, dello scontro, della fuga si dipana questa ballata popolare e fiera, fantasiosa fino ai toni della fiaba ma radicata nella realtà dura degli anni Cinquanta; raffinata nella costruzione d’una storia corale, e delicata nel lasciare a un ragazzino la voce della consapevolezza, il compito di salvare la memoria di un’estate, di un’epoca, di una sconfitta.

Bloggirls Voci femminili dalla rete

a cura di Mario Benedetti

Mondadori, 2009

COLLOCAZIONE: 853.9 BLO

La droga. Il sesso. Il corpo. L’amore. I sentimenti. La famiglia che sembra ci sia troppo e invece, forse, non c’è. La precarietà professionale e affettiva... Cosa passa per la testa delle ragazze che hanno vent’anni nel Duemila? Che sono nate quando “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” era già un classico? Per scoprirlo il poeta Mario Benedetti ha setacciato la rete scovando nei blog testi di giovanissime

autrici, nate tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta, capaci di raccontare la disperazione e le incertezze di una generazione alle prese con un presente e un futuro difficile. Questa antologia ne raccoglie alcuni, testimonianze di un mondo allucinato e veloce, spaccato generazionale di vita vissuta che emoziona profondamente e sa trovare strumenti letterari nuovi, rapidi, informali, orfani di qualunque “padre nobile” e proprio per questo totalmente liberi di aderire a una realtà mutevole, incandescente, lancinante.

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Lezioni di fumo di Francesco Bonami

Marsilio, 2005

COLLOCAZIONE: 853.9 BON

Nell’Italia degli anni Settanta scossa dalle rivolte studentesche e dal terrorismo, Claudio, studente piccolo-borghese senza ambizioni, non ha deciso da che parte stare. Quando Alberto, un compagno d’università che ha commesso un omicidio politico, si rifugia a casa sua e viene ucciso dalla polizia sotto i suoi occhi, uscire dalla nebbia e dal torpore morale diventa per lui poco dopo inevitabile. Testimone involontario e inerme della fine dell’amico, Claudio percorre a ritroso il rapporto di fascinazione reciproca che lo legava ad Alberto, interrogandosi sulla natura del tradimento, sulla propria

incapacità di scegliere in una società irrazionale apparentemente divisa tra buoni e cattivi.

Gli psicoatleti di Enrico Brizzi

Dalai, 2011

COLLOCAZIONE: 853.9 BRI

Intenzionati a celebrare degnamente i centocinquant’anni dell’Unità nazio-nale, quattro amici si portano in Alto Adige per intraprendere un grande viaggio a piedi alla volta della Sicilia. Il gruppo procede lungo strade e sentieri della provincia italiana, capaci di portare in dono volti, storie e accenti sempre diversi, e intanto fioriscono i segnali che indicano come inevitabile un appuntamento fatale al quale i nostri sarebbero lieti di sottrarsi. Sponsor dell’iniziativa è la rediviva Società Nazionale di Psicoatletica, la più antica organizzazione del Paese consacrata ai viaggi a piedi; la storia dei

conflitti che hanno lacerato nei decenni la società, e l’Italia stessa, finirà per porre domande dimenticate, esercitando un’influenza diretta sugli eventi dell’odierna impresa. Nel libro che conclude la trilogia dedicata ai viaggi a piedi, Enrico Brizzi ci regala un ritratto dell’Italia di oggi e di sempre, e una grande avventura. Spalla a spalla con il narratore, il posato logista Cesare Maggi, il funambolico Max Montefiori e il Longobardo Elvio, il lettore va incontro alle domande senza tempo con le quali ogni uomo, prima o poi, è costretto a fare i conti: tappa dopo tappa, i camminatori si ritrovano a sondare i misteri che regolano l’amore e l’amicizia, il legame con il proprio passato e con la propria terra.

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La nostra guerra di Enrico Brizzi

B.C.Dalai, 2009

COLLOCAZIONE: 853.9 BRI

Nel 1942 l’Italia fascista, fino a quel momento neutrale, si schiera con gli Alleati nel conflitto contro il Terzo Reich. In questo scenario storico, vertiginoso ma raccontato con impressionante realismo, il dodicenne Lorenzo Pellegrini passa dalla rassicurante vita borghese - compren-siva di studi ginnasiali, adunate balilla e vacanze a Riccione - alla dura esperienza della vita da sfollato. Nel Borgo che accoglie la sua famiglia, autentico spicchio dell’Italia più verace e conformista, Lorenzo si lascia l’infanzia alle spalle: è testimone della distanza che si crea fra i suoi genitori allorché la madre comincia a lavorare, partecipa come

avanguardista alla vita della Nazione in guerra, e combatte in prima persona le battaglie fra ragazzini sullo sfondo di quelle, affascinanti e terribili, degli adulti. Passare indenne attraverso i bombardamenti e le esperienze iniziatiche della prima adolescenza sarà la sua più grande vittoria. La nostra guerra ha il registro agrodolce dei classici della cinematografia nostrana, da Tutt i a casa a I l Federale , coniugato a una verve narrativa in grado di produrre il primo kolossal sulla (fanta)storia d’Italia. Dopo L’inattesa p iega deg l i event i , è il secondo capitolo della saga che Enrico Brizzi ambienta nell’Italia del XX secolo. Un’Italia immaginaria, beninteso, ma fra una risata e un sospiro capita spesso di domandarsi se questa stralunata Nazione in camicia nera non rispecchi tratti, fascinazioni e difetti inemendabili del nostro Paese.

L’inattesa piega degli eventi di Enrico Brizzi

Baldini Castoldi Dalai, 2008

COLLOCAZIONE: 853.9 BRI

L’Italia fascista ha rotto in tempo l’alleanza con Hitler e anzi ne ha contrastato le mire, guadagnandosi nel 1945 un posto al tavolo dei vincitori. Dal conflitto, destinato a entrare nella memoria degli italiani come la Nostra guerra, il Duce esce trionfatore; anche Casa Savoia è eliminata dalla scena politica, e la nuova costituzione “laica e littoria” priva la Chiesa del suo ruolo sociale. Per il Paese, ora rinominato Repubblica d’Italia, sono stagioni di relativo prestigio internazionale e prosperità economica, ma la vita quotidiana ristagna, avvelenata da

decenni di autoritarismo: gli oppositori veri o presunti subiscono la deportazione nelle ex colonie africane, ora dotate di una formale autonomia e promosse al rango di “Repubbliche associate”. Nel 1960, quindici anni dopo l’armistizio, Benito Mussolini è un uomo di settantasette anni ormai prossimo alla fine, e i gerarchi si preparano a dare battaglia per la successione... In questo scenario si svolge il viaggio in Africa Orientale del trentenne Lorenzo Pellegrini, brillante cronista sportivo che, per un’inopportuna relazione amorosa, viene depennato dalla lista dei giornalisti accreditati per le Olimpiadi di Roma e retrocesso a un incarico inatteso: dovrà seguire le ultime giornate della Serie Africa, la lega che raduna il meglio del calcio eritreo, etiope e somalo sotto l’egida della Federcalcio di Roma.

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Oltretorrente di Pino Cacucci

Feltrinelli, 2003

COLLOCAZIONE: 853.9 CAC

Agosto 1922. La Parma popolare dell’Oltretorrente resiste alle squadre fasciste di Italo Balbo. Guido Picelli è alla testa degli Arditi del Popolo nell’ultimo episodio di opposizione rivoluzionaria all’incalzare della dittatura. Picelli e Balbo, il mito socialista e il camerata fascista, rivivono nei ricordi di un vecchio Ardito, il giorno dei funerali di Mario Lupo nel 1972, quando lo scontro fra sinistra extraparlamentare e neofascisti riconduce quasi naturalmente agli avvenimenti di cinquant’anni prima. Fra memoria storica e invenzione narrativa, Pino Cacucci evoca quelle giornate di lotta e i suoi protagonisti.

La concessione del telefono di Andrea Camilleri

Sellerio, 1998

COLLOCAZIONE: 853.9 CAM

Nell’estate del 1995 trovai, tra vecchie carte di casa, un decreto ministeriale (che riproduco nel romanzo) per la concessione di una linea telefonica privata. Il documento presupponeva una così fitta rete di più o meno deliranti adempimenti burocratico-amministrativi da farmi venir subito voglia di scriverci sopra una storia di fantasia (l’ho terminata nel marzo del 1997). La concessione risale al 1892... Nei limiti del possibile, essendo questa storia esattamente datata, ho

fedelmente citato ministri, alti funzionari dello stato e rivoluzionari col loro vero nome (e anche gli avvenimenti di cui furono protagonisti sono autentici). Tutti gli altri nomi e gli altri fatti sono invece inventati di sana pianta. A. C.

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Clotilde tra due guerre di Elena Canino

Le Lettere, 2005

COLLOCAZIONE: 853.9 CAN

Felice incrocio fra invenzione e autobiografia, tra personaggi e vicende inventati o adattati e la storia vera di una famiglia, questo romanzo si dipana dal 1915, quando Clotilde era una giovane liceale a Genova, fino al 1943, quando da Napoli - che era ormai diventata la sua città - si trasferisce a Sorrento per sfuggire alle atrocità della guerra. Con gli occhi di una ragazza prima e di una donna poi, sono visti e raccontati - dalla parte di chi li ha vissuti - momenti cruciali e drammatici della storia italiana. Dall’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale all’ascesa e

caduta del regime fascista, la storia della borghesia italiana viene raccontata con la drammatica consapevolezza che tutto sta cambiando.

Storie di uno scemo di guerra di Ascanio Celestini

Einaudi, 2005

COLLOCAZIONE: 853.9 CEL

Nel giorno della Liberazione di Roma un padre e un bambino avanzano contromano nella folla da Porta Pia verso il Quadraro: nel loro racconto i fatti salienti della guerra a Roma si mescolano al libero scorrere della fantasia narrativa. Il testo nasce da una storia vera raccontata all’autore dal padre, Gaetano Celestini detto Nino. Lo spettacolo “Scemo di guerra” ha esordito alla Biennale di Venezia e questo libro, a differenza degli altri volumi di Celestini pubblicati da Donzelli, non è il testo dello spettacolo ma una versione romanzesca

dello stesso spunto.

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Il sorriso dell’ignoto marinaio di Vincenzo Consolo

Mondadori, 2002

COLLOCAZIONE: 853.9 CON

Scaturito da esperienze e memorie private così come dall’urgenza degli eventi sociali e culturali degli anni Sessanta, “Il sorriso dell’ignoto marinaio” trae spunto da un ritratto, l’affascinante ed enigmatico uomo vestito di nero di Antonello da Messina. Attorno a esso ruotano le vicende del Risorgimento siciliano, tra Lipari e Palermo, Messina e Cefalù, luoghi insieme reali e simbolici, specchio della condizione dell’uomo e della sua storia. segrete; Teatro; Unità.

Crimini italiani di AA.VV.

Einaudi, 2008

COLLOCAZIONE: 853.9 CRI Al nuovo appuntamento con i lettori, “Crimini” raccoglie le storie originali e inedite di alcuni tra i maggiori narratori italiani. Spaziando dal Piemonte di Giorgio Faletti al Nord-Est di Carlotto, al Sud di Carofiglio e De Silva, dalla Genova del contrabbando di Giampaolo Simi alla Matera al centro dell’industria del porno di Sandrone Dazieri, undici scrittori mettono a nudo l’Italia dei nostri giorni, esplorandone i lati più oscuri e l’anima profonda: l’Italia che è sotto i nostri occhi, quella che non fa nulla per nascondersi, l’Italia delle scorciatoie e dei suoi miti corrotti, quella dell’arricchimento individuale e quella del disprezzo del lavoro. Gli scrittori osservano, e

raccontano tutto.

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I traditori di Giancarlo De Cataldo

Einaudi, 2010

COLLOCAZIONE: 853.9 DEC

Il giovane aristocratico Lorenzo, catturato nel ‘44 in Calabria in una battaglia contro le forze borboniche, ha salva la vita in cambio del tradimento, da quel momento suo compito sarà spiare Mazzini. Ma per essere fino in fondo un traditore, Lorenzo deve essere anche un eroe,

almeno agli occhi dei rivoluzionari. Riparato a Londra, Lorenzo ritrova Striga, la misteriosa fanciulla muta dai capelli rossi che tutti credono pazza o posseduta dal demonio. Intanto, a Palermo, un mafioso in erba capisce che la sua convenienza è assecondare il movimento nazionalista, e diventa l’ombra del giovane barone di Villagrazia, che ha in mente ambiziosi traffici internazionali. Mentre le insurrezioni e le cospirazioni si susseguono, e la storia fa il suo corso, e nella ospitale Londra si decidono i destini dei patrioti profughi e delle belle inglesi, Mazzini sfugge ad ogni attentato, anche perché, forse, un cambiamento vero si sta producendo nell’animo di Lorenzo...

Romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo

Einaudi, 2002

COLLOCAZIONE: 853.9 DEC

Romanzo criminale è un romanzo ispirato alla vera storia della banda della Magliana, che operò in Italia a Roma tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta. Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film diretto da Michele Placido, e la serie televisiva diretta da Stefano Sollima. Il romanzo descrive gli intricati traffici che intercorrono tra stato e criminalità negli anni settanta; la lotta tra bande per il controllo dei traffici di droga, prostituzione e gioco d’azzardo nei vari quartieri della capitale; ripercorre inoltre, dal punto di vista della criminalità

organizzata, la storia di un decennio d’Italia dal sequestro Moro in poi.

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I ventitre giorni della città di Alba di Beppe Fenoglio

Einaudi, 1952

COLLOCAZIONE: 853.9 FEN

‘I ventitre giorni della città di Alba’, rievocanti episodi partigiani o l’inquietudine dei giovani nel dopoguerra, sono racconti pieni di fatti, con una evidenza cinematografica, con una penetrazione psicologica tutta oggettiva e rivelano un temperamento di narratore crudo ma senza ostentazione, senza compiacenze di stile, asciutto ed esatto.

(Italo Calvino)

Lessico famigliare di Natalia Ginzburg

Einaudi, 1963

COLLOCAZIONE: 853.9 GIN

Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: “Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all’estero: e non ci scriviamo spesso.

Quando c’incontriamo, possiamo essere, l’uno con l’altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire ‘Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna’ o ‘De cosa spussa l’acido cloridrico’, per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole”.

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Cittanòva blues di Francesco Guccini

Mondadori, 2003

COLLOCAZIONE: 853.9 GUC “Cittanòva blues” è Bologna dalla fine degli anni ‘50 all’inizio degli anni ‘70. Guccini racconta la vita picaresca dei ‘musici’ negli anni ‘60 e quella dei ragazzi e delle ragazze di allora, con tutti i loro luoghi, i loro miti e i loro sogni: la prima Cinquecento (il “Centoscudi”), la garconnière (il “tràppolo”), la naia, le osterie, i primi gruppi musicali, che oggi sono le band ma una volta si chiamavano ancora complessi... È un canto, quello di Guccini, su una città, un’epoca e un mondo che non ci sono più. Ma lo spirito è tutt’altro che provinciale: il respiro è ampio, felice, liberatorio, come quello del blues dei neri d’America che evoca i grandi paesaggi della Louisiana e di New Orleans.

La notte delle faville di Livio Isaak Sirovich

Mursia, 2007

COLLOCAZIONE: 853.9 ISA

Notte del 6 gennaio 1945. Le ruote infuocate di un rito pagano volano dai dirupi di uno sperduto paese della Carnia e i boscaioli maghi del falò ne usano la voce per suggerire un’impossibile storia d’amore. Sono i fuochi dell’Epifania, ma questa volta al posto dei Re Magi sono arrivati cosacchi e ufficiali nazisti, che battono i monti cacciando i partigiani come selvaggina. Intanto, a Trieste si consuma la deportazione degli ebrei. Speterbong, o San Pietro, è terra di frontiera dove Germania e Italia si dividono le anime, Cristo spartisce le preghiere con gli spiriti dei boschi e la costruzione di una grande

chiesa nasconde un mistero. Gli abitanti del luogo si dicono italianissimi, ma parlano un dialetto strano che sembra tedesco. Tutti, sia di qua che di là del confine, li hanno sempre chiamati bastardi, eppure accolgono un veneto come Alvise, disertore dall’esercito di Mussolini, come un fratello. Il forestiero finirà per diventare ignaro complice del curato e del suo segreto di guerra che sarà svelato trent’anni dopo, il 6 maggio 1976, la sera del terremoto del Friuli. Un romanzo sospeso tra storia e mito, peccato e virtù, Bene e Male.

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Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek

Guanda, 2010

COLLOCAZIONE: 853.9 JAN

Montecassino, 1944. Per cinque mesi, gli alleati cercano di sfondare la Linea Gustav. Fra le unità che compongono le loro armate non ci sono solo americani e inglesi, ma anche truppe di altri continenti che il vortice della guerra mondiale ha risputato in Ciociaria: indiani, nepalesi e persino un battaglione di maori della Nuova Zelanda. Poi ci sono i marocchini, i polacchi, un migliaio di ebrei; e ci sono i civili, con la loro sofferenza, tra due fuochi. Chi erano quegli uomini esclusi dall’immaginario della Seconda guerra mondiale? Helena Janeczek cerca di rispondere con storie semplici. Quella di John Wilkins, soldato texano caduto nel cruento e inutile tentativo di

attraversare un fiume. Quella di Rapata Sullivan, nipote di un veterano del battaglione maori da poco deceduto che presenzia al posto del nonno alle celebrazioni della battaglia. Quella di Edoardo Bielinski e Anand Gupta, due amici cresciuti a Roma che a Cassino ci vanno quasi per spirito di avventura, mentre aspettano di capire cosa sarà di loro dopo il liceo. E quella di Rachida, un’immigrata marocchina, a servizio da una coppia di vecchi italiani.

Se va via il re di Lia Levi

E/O, 1996

COLLOCAZIONE: 853.9 LEV

La raccolta di racconti dal titolo “Se va via il re” è il seguito ideale di “Una bambina e basta”. La piccola protagonista, che nel primo romanzo si era trovata a vivere la propria infanzia tra leggi razziali e persecuzioni naziste, affronta ora con la sua famiglia il lento ritorno alla normalità nell’Italia del dopoguerra. E tra fame, macerie e aiuti americani l’Italia si ritrova al suo primo appuntamento politico: il 2 giugno del 1947 fa il referendum monarchia-repubblica divide in due il Paese. Quel momento cruciale viene raccontato da Lia Levi così come è stato vissuto da una classe di ragazzini con le dispute e i

contrasti che riuscirono a rendere nemico anche il compagno di banco.

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Tutti i giorni di tua vita di Lia Levi

Mondadori, 1997

COLLOCAZIONE: 853.9 LEV

Una famiglia ebraica a Roma, dall’inizio degli anni Venti all’Olocausto e oltre. Un padre, una madre, due figlie tanto diverse, la docile e la ribelle, le cameriere, una sarta fascista, un’atttrice protetta dal regime... Piccole storie quotidiane di amore, di ribellione, di solidarietà e d’incomprensione, ma sullo sfondo di una storia che, un piccolo passo dopo l’altro, una premonizione dopo l’altra, precipita verso la catastrofe.

Nero è l’albero dei ricordi, azzurra è l’aria di Rosetta Loy

Einaudi, 2005

COLLOCAZIONE: 853.9 LOY

La storia inizia nel 1941 e termina negli anni Sessanta. Al centro c’è la guerra e il suo stravolgimento epocale. Il suo impatto su una famiglia felice, fino a quando un solco nero non dividerà il “prima” dal “dopo”. Le vicende del romanzo seguono quelle dei personaggi, tutte intrecciate tra loro con un movimento nel tempo che ha più a che fare con i ritmi della memoria che con quelli della Storia. Si passa dai primi mesi di guerra, quando l’atmosfera è ancora inconsapevolmente

euforica, ai giorni più bui dell’occupazione tedesca, per risalire alle battaglie in Nordafrica, raccontate in modo folgorante grazie anche al ritrovamento di un diario inedito. Infine si torna alle speranze del dopoguerra, per chi aveva ancora qualcosa in cui sperare.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Autosole di Carlo Lucarelli

Rizzoli, 1998

COLLOCAZIONE: 853.9 LUC

Le macchine sfrecciano, si superano, si affiancano. Utilitarie, fuoriserie, giganti a quattro o più ruote viaggiano, la lancetta del contachilometri oltre i cento. Loro, chi al volante e chi no, si lanciano rapide occhiate attraverso finestrini e specchietto retrovisore. Sul filo dell’alta velocità corrono questi racconti: storie di uomini che si sfiorano per un attimo in una corsa sfrenata verso imprevedibili situazioni.

Il commissario De Luca Carta bianca; L’estate torbida; Via delle Oche

di Carlo Lucarelli

Sellerio, 2008

COLLOCAZIONE: 853.9 LUC

Incontriamo il commissario De Luca in tre inchieste in cui si incrociano storia e cronaca nera, a cavallo tra l’ultimo mese di Salò e le elezioni del 1948, anni che lo cambiano, come dovettero cambiare i suoi modelli reali: da fidato poliziotto, a epurato, a reintegrato nei ranghi: il suo temperamento antiretorico, come non lo ha fatto stare a suo bell’agio

sotto il regime, lo impaccia anche alle prime ipocrisie repubblicane. È soprattutto un fedele servitore dello Stato. Il volume raccoglie tre romanzi pubblicati tra il 1990 e il 2000: in “Carta bianca” mentre scoccano le ultime ore di Salò e comincia il fuggi fuggi generale, avviene un omicidio nei quartieri alti commesso, sembra, da una donna e mentre il commissario De Luca scopre un ultimo disperato traffico spionistico finanziario tra gerarchi e nazisti. Al centro del secondo, “L’estate torbida”, un delitto di pura selvaggia malvagità che rivela propaggini antiche, nel caos della prima estate senza fascismo. La “Via delle oche” dell’ultimo romanzo è quella di un noto bordello dove andavano i gerarchi e dove, alla vigilia delle elezioni del 1948, un factotum è trovato morto: tra le elezioni, l’attentato a Togliatti e Bartali maglia gialla, l’inchiesta di De Luca sarà particolarmente scabrosa.

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Marcia su Roma e dintorni di Emilio Lussu

Einaudi, 1945

COLLOCAZIONE: 853.9 LUS

In ventidue capitoli, brevi ma ricchi di informazioni, Emilio Lussu con un tono dolente e sarcastico insieme racconta ciò che ha visto e subíto dal 1919 al 1929, anno della sua avventurosa fuga da Lipari con Carlo Rosselli e Fausto Nitti: il sorgere e il dilagare del fascismo, soprattutto in Sardegna, manovre politiche, agitazioni di piazza, figure camaleontiche e macchiette popolari. A cominciare dai questori, giornalisti, deputati, professori, sindacalisti voltagabbana, descritti da Lussu nel loro tragico spessore. Un documento imprescindibile rivolto in particolare alle nuove generazioni, che testimonia del contesto nazionale e delle sorti dell’Italia nel decennio di maggior abbrutimento civile della nostra

storia e che rivela la forza di chi ha lottato fino all’ultimo, anche negli anni del dopoguerra, per una sinistra democratica. «Non pretendo di scrivere la storia del fascismo: io narro solo alcuni episodi legati alla mia vita... Il fascismo che io descriverò è il fascismo che ho visto sorgere, progredire, affermarsi... oggi ciascuno di noi porta con sé non solo idee ma anche e soprattutto passioni. Noi possiamo offrire la nostra testimonianza e le nostre impressioni: agli altri, il giudizio». (Emilio Lussu)

Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu

Einaudi, 1945

COLLOCAZIONE: 853.9 LUS

Un anno sull’Altipiano, non è uno fra i tanti, ma il “capostipite” di tutti i libri ispirati alla Grande Guerra. Non si tratta di un libro di storia e neppure di una cronaca degli eventi che sconvolsero l’Europa, segnando in maniera indelebile l’animo di coloro che vi parteciparono e che, miracolosamente, riuscirono a sopravvivere. È un documento unico che descrive l’irrazionalità della guerra e della esasperata disciplina, inutile, se applicata per di più a poveri pastori analfabeti che provenivano tutti dalla Sardegna. L’autore mise in evidenza la distanza che intercorre fra ciò che accadeva in realtà nelle trincee e quello che veniva propinato all’opinione pubblica. Il tema

sociale affrontato da Lussu è trattato a forti tinte, mettendo in risalto la strumentalizzazione ai danni della classe contadina sarda. La partecipazione in massa dei contadini sardi alla Guerra permise almeno di considerare sotto una luce diversa la “Questione Sarda”. Consideriamo che Lussu, prima della stesura del libro, era stato non solo interventista ma anche attivista politico, sempre a favore della sua terra. Era stato un deciso antifascista e fu membro del movimento clandestino Giustizia e Libertà.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Fiori italiani di Luigi Meneghello

Rizzoli, 1976

COLLOCAZIONE: 853.9 MEN

Questo libro è un saggio auto-biografico scritto come riflessione, documentata sui testi dei libri usati dall’autore (delle scuole elementari, delle medie, del ginnasio, del liceo, dell’Università di Padova), sulla educazione (diseducazione) ricevuta dallo scrittore e da tutti i suoi coetanei vicentini e veneti, nati negli anni venti durante il ventennio fascista. Il libro offre un ritratto impietoso, velato da un ironico sarcasmo, di come il fascismo aveva conquistato ogni spazio culturale ed intellettuale dell’Italia. I giovani venivano educati in un ambiente che veniva vissuto da tutti come un sistema così scontato da sentirlo

naturale. Tutto ciò rendeva inimmaginabile pensare che ci fosse qualcosa d’altro. Il libro è uno dei più impegnati dell’Autore. Colpisce l’analisi della formazione e della cultura ricevuta nei primi venti anni della sua vita con osservazioni che possono essere ritenute valide in ogni epoca ed ambiente. Significativi i costanti riferimenti formativi e culturali all’ambiente scolastico inglese che lo vide professore negli anni post seconda guerra mondiale. La stessa origine del titolo “i fiori” è nata pensando ad un “panel” sull’educazione presso l’Università di Reading.

Non tutti i bastardi sono di Vienna di Andrea Molesini

Sellerio, 2011

COLLOCAZIONE: 853.9 MOL

Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate dal senso, anch’esso antico, di reticenza e onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave, nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell’area geografica e nell’arco temporale della disfatta di Caporetto e della conquista austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che

tiene in pugno l’andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori dell’età; la giovane Giulia, procace e un po’ folle, con la sua chioma fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la cuoca Teresa, dura come legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il gigantesco custode Renato, da poco venuto alla villa. La storia, che il giovane Paolo racconta, inizia con l’insediamento nella grande casa del comando militare nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o misero dall’impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria. .

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La Storia di Elsa Morante

Feltrinelli, 2011

COLLOCAZIONE: 853.9 MOR

Romanzo strettamente legato alle vicende della seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra, La Storia narra le tragiche vicende di Useppe, nato dalla violenza che la madre, Ida Ramundo, maestra elementare vedova ed ebrea, ha subito da un giovane militare tedesco, un ragazzo incosciente alla ricerca di una donna che lo consoli della sua triste condizione di soldato. Cresciuto gracile e minuto tra gli stenti e la fame di una Roma occupata, Useppe muore, stroncato da una grave forma di epilessia e Ida, piccola donna mite e indifesa, impazzisce dal dolore, non riuscendo a impedire la morte prematura del figlioletto.

L’ideologia di questo libro è palesata esplicitamente dal titolo e dalla copertina: la Storia, infatti, è concepita come «uno scandalo che dura da diecimila anni». La Morante non l’ignora più come nei romanzi precedenti, ma l’affronta direttamente per denunciare a gran voce i suoi misfatti, manifestando il proprio atteggiamento di rifiuto verso di essa. È una Storia cieca e immutabile, che non si svolge secondo una legge superiore di progresso né tantomeno secondo un piano provvidenziale, ma si sostanzia di gravi ingiustizie, odiose prevaricazioni e follie omicide, destinate a travolgere i più deboli e gli indifesi.

La ciociara di Alberto Moravia

RCS, 2002

COLLOCAZIONE: 853.9 MOR

Il libro narra le vicende di una madre e di una figlia costrette a fuggire da Roma, dalla propria casa e dai propri affetti, per rifugiarsi tra le montagne e cercare di salvarsi dalle barbarie del secondo conflitto mondiale. Qui le due donne vivranno una nuova vita, fatta di sacrifici, stenti e paura, ed entreranno in contatto con una realtà montana ben lontana dal mondo cittadino. In questo, infatti, Moravia evidenzia la grande differenza di un Italia a due marce, una realtà cittadina tesa al progresso e una realtà montana ancora ferma sui valori e sulla grande dignità della tradizione. Nella seconda parte si assiste alla liberazione degli alleati e quando

tutto sembra andare per il meglio, verso un rientro felice a casa, accade la seconda grande tragedia (la figlia viene violentata), episodio che cambierà per sempre le loro vite. La trasformazione della figlia è totale e la madre, incapace di reagire, subisce senza essere in grado di opporsi. Il cambiamento delle due donne è uno dei temi centrali del romanzo che evidenzia, ancora una volta, tutta la crudeltà e la violenza della guerra. Rientrate a Roma le due donne non saranno mai più le stesse. Un viaggio nell’animo umano per capire la tragicità e la grandi trasformazione causate dalla guerra.

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Storia della mia gente di Edoardo Nesi

Bompiani, 2010

COLLOCAZIONE: 853.9 NES Vincitore Premio Strega 2011. Storia della mia gente racconta dell’illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Di come sia potuto accadere che i successi della nostra vitalissima piccola industria di provincia, pur capitanata da personaggi incolti e ruspanti sempre sbeffeggiati dal miglior cinema e dalla miglior letteratura, appaiano oggi poco più di un ricordo lontano. Oggi che, sullo sfondo di una decadenza economica forse ormai inevitabile, ai posti di comando si agitano mezze figure d’economisti ispirate solo dall’arroganza intellettuale e politici tremebondi di ogni

schieramento, poco più che aspiranti stregoni alle prese con l’immane tornado della globalizzazione. Edoardo Nesi torna con un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l’autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell’uragano globale, la sua Prato invasa dai cinesi, cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che, da secoli, si ritroveranno a essere più poveri dei propri genitori.

Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini

Garzanti, 2000

COLLOCAZIONE: 853.9 PAS

“La mia poetica narrativa consiste nell’incatenare l’attenzione sui dati immediati. E questo mi è possibile perché questi dati immediati trovano la loro collocazione in una struttura o arco narrativo ideale che coincide poi col contenuto morale del romanzo. Tale struttura si potrebbe definire con la formula generale: l’arco del dopoguerra a Roma, dal caos pieno di speranze dei primi giorni della liberazione alla reazione del ‘50-51”. (P. P. Pasolini) Chi legge oggi Ragazzi di vita si trova davanti una Roma completamente scomparsa e un’umanità, quella dei rudi “borgatari”,

di struggente tenerezza. Il benessere cresce intorno a questi “regazzini”, insieme con la loro fame. Più tardi perfino la fame cambierà di segno, si trasformerà in nuovi bisogni fino ad allora sconosciuti. Il romanzo fu pubblicato da Livio Garzanti nel maggio del 1955, con notevole successo. Al di là del suo valore letterario e nonostante il puntiglioso lavoro di ripulitura dalle “parolacce” e dalle situazioni più scabrose, il libro fece grande scandalo, non tanto per il lessico forte del libro, ma per la dignità letteraria che veniva conferita alla parte più bassa e disonorevole della nostra società, cosa che offendeva i benpensanti e l’idea che essi avevano della letteratura.

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Stella di Piazza Giudia di Giuseppe Pederiali

Giunti, 1995

COLLOCAZIONE: 853.9 PED

Un romanzo avventuroso e struggente, la storia di Celeste, una bella e giovane donna ebrea che, nella Roma degli anni Trenta, denunciava gli ebrei del Ghetto e nessuno ha mai saputo perché lo facesse. Celeste, o Stella, è esistita veramente. Pederiali ha inquadrato la storia enigmatica e terribile di Stella di Piazza Giudia in una precisa rappresentazione della Roma dell’epoca, della vita del Ghetto sulla riva del Tevere, e poi delle leggi razziali, dei discorsi del Duce, nei giorni delle retate e delle deportazioni di massa e, infine, della caotica euforia dell’Italia liberata.

Canale Mussolini di Antonio Pennacchi

Mondadori, 2010

COLLOCAZIONE: 853.9 PEN

Canale Mussolini (Premio Strega 2010) è l’asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l’acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio. Su questa terra nuova di zecca vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra queste migliaia di coloni ci sono i Peruzzi, guidati dal carisma e dal coraggio di zio Pericle. Con lui scendono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna,

dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpenti. E poi c’è lei, l’Armida, la moglie di Pericle, la più bella e la più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura anche il più tragico degli amori. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l’eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.

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Il fasciocomunista Vita scriteriata di Accio Benassi di Antonio Pennacchi

Mondadori, 2003

COLLOCAZIONE: 853.9 PEN

È il 1962 e “Accio” ha 12 anni. È in seminario - sognava di fare il missionario - ma ora s’è stufato e vuole tornare a casa, a Latina. Lì, però, non lo accolgono troppo volentieri: sette tra fratelli e sorelle, più un padre operaio e madre in crisi di nervi. E allora scappa da casa, non va più a scuola, s’iscrive al MSI. Gira con la catena sotto l’impermeabile, entra ed esce dalla questura, lo espellono dall’MSI, entra nel Movimento Studentesco, diventa maoista... Antonio Pennacchi racconta la storia di un eroe istintivo, stupido, goffo, attaccabrighe, arrogante, sentimentale.

Mammut di Antonio Pennacchi

Mondadori, 2011

COLLOCAZIONE: 853.9 PEN

Mammut è un romanzo sulla fabbrica, su cosa rappresentava prima per gli operai e su come si è trasformata nel tempo perché la classe operaia è destinata, proprio come nel celebre film, ad andare in paradiso e ad estinguersi come i mammut. Tra bulloni da riparare, rapporti in bilico e grandi amicizie, il romanzo si fa quasi saggio storico e a tratti manifesto della dignità di una categoria. Pennacchi tratteggia una storia semi-autobiografica in cui la fabbrica è ragione di vita, gioia e profondo dolore. Gli operai sono personaggi bizzarri in Mammut e più strano di tutti è proprio Benassa, il leader del gruppo, intellettuale e capofila di storiche battaglie per i più elementari diritti all’interno della

fabbrica Supercavi di Latina. Dopo la trionfante occupazione della centrale nucleare di Nettuno, Benassa però annuncia ai colleghi ed amici di voler lasciare per due anni il lavoro, dopo aver accettato di scrivere un libro sulla Supercavi. Si trasforma in un lampo da amico a nemico, e la fraternità e il senso di comunità che da sempre caratterizza il gruppo viene meno. Questa è la storia di una fabbrica che è stata chiusa nel 2010 e a cui l’autore ha dedicato una parte importante della sua vita ed è una vera e propria dichiarazione d’amore per il lavoro in fabbrica perché l’operaio, dice Pennacchi, la ama più del padrone visto che ha solo quella. Il padrone sicuramente no.

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La strada dritta di Francesco Pinto

Mondadori, 2011

COLLOCAZIONE: 853.9 PIN

Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c’è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l’Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo

destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l’amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell’abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All’interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, “La strada dritta” è il romanzo epico e corale di quell’esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.

Racconti della Resistenza a cura di Gabriele Pedullà

Einaudi, 2006

COLLOCAZIONE: 853.9 RAC

In questo libro Gabriele Pedullà, uno dei più accreditati giovani critici, ha selezionato il meglio dei racconti che hanno per tema uno dei momenti politici e umani fondamentali della storia d’Italia: la lotta partigiana. Accanto a racconti molto famosi ne convivono di inediti e altri che si possono reperire con difficoltà. Questi gli autori: Romano Bilenchi, Italo Calvino, Giorgio Caproni, Beppe Fenoglio, Franco Fortini, Ada Gobetti, Primo Levi, Alberto

Moravia, Cesare Pavese, Vasco Pratolini, Mario Rigoni Stern, Marcello Venturi, Renata Viganò, Elio Vittorini, Andrea Zanzotto.

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Il dolore perfetto di Ugo Riccarelli

Mondadori, 2004

COLLOCAZIONE: 853.9 RIC

Due storie di famiglie parallele, ma destinate a incontrarsi. Quella del Maestro, giovane anarchico che arriva da Sapri, alla fine dell’Ottocento, per insegnare in un paesino della Toscana, dove si stabilirà avendo dalla vedova Bartoli numerosi figli dai nomi emblematici: Ideale, Libertà e Cafiero. E quella di Rosa e Ulisse Bertorelli, commerciante di maiali, da cui nasceranno Annina e Achille. L’amore tra Annina e Cafiero è solo un momento dell’intreccio di vicende pubbliche e private, realistiche e fantastiche, che l’autore costruisce in questo romanzo, epopea di

drammi e di ideali, di personaggi all’altezza dei grandi sommovimenti della storia.

Un uomo che forse si chiamava Schulz di Ugo Riccarelli

Piemme, 1998

COLLOCAZIONE: 853.9 RIC

Il toscano Ugo Riccarelli con Un uomo che forse si chiamava Schulz ha scritto una sorta di immaginaria autobiografia romanzata dello scrittore ebreo Bruno Schulz, nato nel 1892 e cresciuto in una sonnolenta cittadina della Galizia, prima austroungarica, poi polacca, oggi ucraina, ucciso da una pallottola della Gestapo nel 1942, e autore di un unico straordinario libro, Le botteghe color cannella. La storia irrompe con i suoi destini di sangue e l’autobiografia si fa saga familiare, vero e proprio romanzo storico, in cui le vicende private si sviluppano sullo sfondo di quelle collettive (l’attentato di Sarajevo, la prima guerra mondiale, l’avvento del petrolio e delle prime automobili, i roghi nazisti dei libri, il patto Molotov-

Ribbentrop, l’occupazione tedesca), fino all’incredibile bestialità delle persecuzioni razziali. La scrittura si rivela in questo modo l’unica via di sopravvivenza alla furia della storia.

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Il gioco dei regni di Clara Sereni

Giunti, 1993

COLLOCAZIONE: 853.9 SER

Storia vera e invenzione, rabbia e perdono, “Il gioco dei regni” è il romanzo di tre generazioni che segnano di sé le principali svolte del Novecento: dai moti antizaristi a Stalin, dal fascismo al dopoguerra italiano, dalla borghesia ebraica romana all’utopia sionista e ai lager. Protagonisti del libro i tre fratelli Sereni, e soprattutto le donne - non altrettanto esposte alla ribalta della Storia - che hanno guidato, sostenuto e reso incisivo il loro agire sulla scena pubblica. Clara Sereni intreccia una straordinaria saga famigliare, una vicenda emozionante di passione politica, solidarietà e contrasti, rischi

mortali e fratture insanabili. E, soprattutto, d’amore.

Tristano muore di Antonio Tabucchi

Feltrinelli, 2004

COLLOCAZIONE: 853.9 TAB

Un’estate torrida in una vecchia casa in Toscana. Qui Tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. In uno stato allucinatorio, Tristano vecchio e incattivito, racconta di sé ad uno scrittore perché sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. Fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in Grecia, la scelta della libertà e della Resistenza. E la vicenda del figlio adottivo, che aveva cercato di far crescere nell’ambito delle proprie convinzioni politiche; ma costui non segue diventa un terrorista nero unendosi giovanissimo a un gruppo di

neofascisti spagnoli spietati e pericolosi. Quando, in una delle sue primissime azioni, il giovanotto adottato muore sfracellato da una bomba che teneva in grembo prima di usarla contro coloro che considerava i suoi nemici, Tristano va a cercare il “cattivo maestro” fascista che ha mandato suo figlio alla morte e quando lo trova lo ammazza.

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La casa di Calle San Zorzi di Lucio Toth

Sovera, 2008

COLLOCAZIONE: 853.9 TOT

L’autore in questo romanzo si propone di narrare l’odissea delle genti dalmate attraverso le tempeste del Novecento: dal crollo dell’impero austro-ungarico alla dissoluzione della ex-lugoslavia. Conflitti di razze, di ideologie, di nazionalità, di religioni, vissuti sulla pelle di gente comune di una terra di frontiera, la più sconosciuta d’Europa. Ne risulta l’affresco di un mondo in parte scomparso, ma che ha lasciato una scia di rancori, di sconfitte non digerite. Di problemi etnici e religiosi tuttora aperti, di strascichi giudiziari, di controversi tra Stati, di immaginar! collettivi contrapposti e tuttora incomunicabili.

Il ponte Un crollo

di Vitaliano Trevisan

Einaudi, 2007

COLLOCAZIONE: 853.9 TRE

Un uomo ha lasciato per sempre la sua famiglia e l’italia. A distanza di anni, la notizia della morte del suo fratello di sangue lo induce a tornare. Nel corso del viaggio mentale, che precede quello fisico, il protagonista, costretto a vagare a ritroso tra le macerie della sua vita, finirà per imbattersi in una verità pericolosa. Raccontando la storia di Thomas, un uomo deciso a fare i conti definitivamente con il passato e col peso della colpa, Trevisan crea un personaggio che nella sua ambigua nostalgia delle radici distrutte dà voce al senso di

spaesamento di tutti noi.

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L’italiano di Sebastiano Vassalli

Einaudi, 2007

COLLOCAZIONE: 853.9 VAS

Il tema del nuovo libro di Sebastiano Vassalli è un condensato della sua poetica: undici storie paradigmatiche del carattere degli italiani, colto nella debolezza, nella meschinità, nell’infantilismo, nella vigliaccheria. L’ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin, svillaneggiato come traditore della patria, lascia tutti i suoi averi ai matti perché sono forse le persone meno stolte che ci siano. Saverio Polito è “Il trasformista”: ex funzionario dell’Ovra, generale di Badoglio, cerca di approfittare della moglie del duce. Viene denunciato da donna Rachele e arrestato; dopo la liberazione, forte

del fatto di essere stato incarcerato da Mussolini, fa carriera e diventa questore di Roma. Togliatti durante una conferenza alla Normale di Pisa è attaccato da un giovane studente, perde la pazienza e sbotta: “Provaci tu, a fare la rivoluzione”. “Ci proverò stia tranquillo”, risponde il giovane Adriano Sofri.

La strada per Roma di Paolo Volponi

Einaudi, 1991

COLLOCAZIONE: 853.9 VOL

Rimasto inedito per quasi trent’anni, questo ritrovato “romanzo di formazione” racconta con convulsa inquietudine testimoniale la storia di un giovane che nell’Italia degli anni Cinquanta vive il proprio sofferto distacco dall’abbraccio caldo della provincia e dagli ideali della giovinezza, e imbocca “la strada per Roma” per diventare finalmente adulto. Sono gli anni torbidi e innocenti che segnano il passaggio dalla povertà del dopoguerra alle illusioni del miracolo economico; fra vocazione e attesa, ingenuità e cinismo, nell’intrico di amori vissuti in modo veloce e rabbioso, c’è l’ambiguità tragica,

proiettata sul piano di un’esperienza individuale e gloriosamente “romanzesca”, di tutta una generazione e di una società che ha visto morire a poco a poco le passioni e le speranze nate subito dopo la guerra. Volponi restituisce il senso e l’atmosfera di quegli anni e attraverso una sapiente struttura espressiva costruisce un romanzo corale, punteggiato di storie, atmosfere, personaggi spietati e umanissimi.

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Le mosche del capitale di Paolo Volponi

Einaudi, 1989

COLLOCAZIONE: 853.9 VOL Ambientato tra il 1979 e il 1980, il romanzo narra la storia del dirigente industriale Bruto Saraccini. Egli è un umanista e poeta con valide competenze aziendali, con in testa un piano per una riforma democratica e progressista dell’impresa. Lavora per l’azienda MFM diretta dal presidente Ciro Nasàpeti che all’inizio vuole promuoverlo al ruolo di ammini-stratore delegato, ripiegando poi sul rigido Ing. Sommersi Cocchi. Allora Saraccini si licenzia. Viene contattato dal Megagruppo di donna Fulgenzia per delle consulenze. Dopo i colloqui con il nipote Dottor Astolfo, capisce che neanche lì potrà realizzare i suoi progetti e nessuno è pronto per comprenderli. Alla fine rinuncia a diventare capo del personale del Megagruppo e

ritorna alla MFM per un breve incarico triennale. Nel frattempo Nasàpeti, che ormai lo disprezza arrivando anche ad accusarlo di terrorismo, si ammala e muore. In parallelo alla trama principale sono narrate le vicende dell’operaio Antonino Tecraso, accusato di azioni sovversive e incarcerato insieme ad altri 56 compagni.

Il figlio perduto La mia storia dalla terra d’Istria

di Diego Zandel

Alacrán, 2010

COLLOCAZIONE: 853.9 ZAN

La storia del romanzo è ispirata a un fatto famigliare. Negli anni Trenta i miei nonni cedettero uno dei loro sette figli a un fratello di mio nonno che era senza figli. Di quella lontana storia, ambientata nella terra di origine dei Zandel, la zona mineraria intorno ad Albona e Arsia, non si era mai parlato in famiglia. La verità su quel fratello ‘ceduto’ e sul suo destino il padre la rivelò a un suo figlio quando era già grande.

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Weekend nella natura in collaborazione con WWF

Touring, 2011

COLLOCAZIONE: 914.504 WEE

Una guida firmata da Touring e da WWF Italia. 45 proposte originali di fine settimana in tutta Italia che, partendo dall’occasione di visita a un’oasi del WWF, si ampliano a formare un vero e proprio “pacchetto” weekend, con i luoghi per dormire e mangiare, la visita culturale al museo o al borgo storico nelle vicinanze, l’escursione in bicicletta o la gita in battello. Inoltre: le Fattorie del Panda, decine di agriturismi dove, oltre a dormire bene e mangiare in modo genuino, è possibile conoscere meglio la campagna e la natura che ci circonda.

Sentiero della Pace Viaggio nella memoria del territorio. Guerra 1915-18

di Claudio Fabbro

Euroedit, 1997

COLLOCAZIONE: 914.53 FAB

Viaggio senza retorica in quella che fu la linea del fronte nel corso degli eventi bellicic della guerra di posizione negli anni 1915-18. Un ivito a ripercorrere quello che fu e non vuole più essere un confine, con lo spirito del viandate libero e assetato di conoscere. Il raggiungere una meta non è lo scopo prioritario di questo cammino, ma è il modo, passo dopo passo, per essere tutt’uno con l’ambiente attraversato. Un taccuino di campagna

su cui sono annotate delle impressioni di viaggio, il diario di un cammino nelle molteplici suggestioni della memoria. Questo libro è dedicato a quanti amano camminare su queste montagne e dopo una faticosa salita su per un crinale scoperto e conteso, guardando negli occhi il compagno di salita si chiedono: «Come fu possibile?»

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La Grande Guerra 1914-1918

di Mario Isnenghi e Giorgio Rochat

Il Mulino, 2008

COLLOCAZIONE: 940.3 ISN

Libro che, per definizione degli stessi autori, “osa scommettere ancora sulla storia e sulla storiografia, cioè sui fatti, il senso dei fatti, la conoscibilità dei fatti”, “La Grande Guerra” intreccia due filoni solitamente divisi: vicende e passioni politico-culturali e operazioni militari sono così rilette insieme alle ideologie, ai sogni e alle cifre del primo evento bellico mondiale. Il ruolo delle forze politiche e degli intellettuali, azioni e pensieri di generali, di soldati, della società civile

sono qui raccontati in un esercizio di memoria che privilegia i fatti, materiali e immateriali, quantitativi e simbolici, il cui scopo è quello di ristabilire il significato che la prima guerra mondiale ebbe per “gli uomini e le donne mobilitati sulle illusioni, e i valori e i disvalori di allora”.

Alpini, schützen e kaiserjäger nella Grande Guerra Vivere e morire in alta quota

di Enrico Folisi

Gaspari, 2004

COLLOCAZIONE: 940.4 FOL

Questo interessante documentario presenta la “Guerra bianca” delle truppe di montagna italiane e austro-ungariche attraverso rare e preziose immagini cinematografiche d’epoca e le parole di coloro che vissero, negli opposti schieramenti, l’epopea della quotidiana lotta per la sopravvivenza, sulle cime della catena alpina interessata dalla guerra.

Assistiamo con i nostri occhi alle marce sotto le tormente di neve, agli sforzi sovrumani per trasportare a quote impossibili non solo vettovaglie e genere di conforto, ma soprattutto munizioni e pezzi d’artiglieria mastodontici, per poi proseguire con la costruzione di baracche, rifugi e appostamenti, battaglie tra i ghiacci e interminabili turni di guardia nelle trincee di neve dove la morta bianca era perennemente in agguato. Gli spezzoni filmati non sono stati restaurati e rendono perciò l’atmo-sfera particolarmente rarefatta, assicurando allo spettatore una specie di viaggio nel tempo: una “telecamera” virtuale che osserva, silenziosa ed implacabile, lo svolgersi delle indicibili sofferenze delle truppe alpine di entrambe le fazioni, schierate in quota quasi un secolo fa.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Il Piave di Fortunato Minniti

Il Mulino, 2000

COLLOCAZIONE: 940.4 MIN

La linea di lungo il Piave, un ampio riparo dietro il quale la guerra cambiò natura, divenne in quel 1917 affare sia dell’esercito, che seppe governare gli uomini in modo diverso, sia del paese, che fu mobilitato e si mobilitò spontanemente. La vittoria trasfigurò questo luogo nel simbolo del sodalizio doloroso ma decisivo, del sacrificio coronato dalla salvezza. Questo libro contribuisce a definire il rapporto degli italiani con la guerra e la trasformazione di quel luogo in un luogo dell’identità nazionale.

La guerra degli italiani 1940-1945

De Agostini - Cinecittà Luce, 2009

COLLOCAZIONE: 940.53 GUE

La seconda guerra mondiale è un conflitto devastante, che spacca a metà il mondo e coinvolge in modo drammatico le popolazioni civili. Il volume e i quattro DVD contenuti in questo cofanetto ne forniscono un resoconto accurato, ricostruendo in particolare le vicende italiane. 10 giugno 1940: Mussolini porta in guerra l’Italia a fianco della Germania, convinto che la fine del conflitto sia questione di settimane. È invece l’inizio di una tragica avventura che si concluderà cinque anni dopo, tra le ferite fisiche e morali di un paese

devastato dalle bombe, dalle privazioni, dalle occupazioni straniere e dalla guerra civile. I filmati contenuti nei dischi 1, 2 e 3 legano i grandi eventi e i grandi personaggi dell’epoca ai soldati e alla gente comune, in una storia di drammi collettivi e personali, di coraggio, di eroismi e di viltà. Lo sbarco degli angloamericani in Sicilia e poi ad Anzio, la battaglia di Montecassino, i bombardamenti degli aerei alleati... Il disco 4, Codice Husky, presenta una rarissima documentazione filmata a colori che ci regala un’originale rilettura di una pagina drammatica della nostra storia recente.

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Il bambino nel paese del sole di Eric Lamet

Sperling & Kupfer, 2011

COLLOCAZIONE: 940.53 LAM

Marzo 1938. Le truppe naziste marciano sull’Austria. La famiglia di Eric, ebrea polacca ma residente a Vienna, è costretta a una drammatica fuga, e scappa in Italia. Ma il Paese di Mussolini non è un porto sicuro: con la promulgazione delle leggi razziali e lo scoppio della guerra, Eric, otto anni, e mamma Lotte sono inviati al confino a Ospedaletto d’Alpinolo, in provincia di Avellino, un luogo in cui la vita sembra essersi fermata al secolo precedente. Lontano dagli scenari di guerra, il paesino del Sud vive secondo i ritmi immutabili della natura: per il ragazzino di città è la scoperta di un mondo incredibile e affascinante. Vivere all’aria aperta, senza scuola né

obblighi di sorta, al piccolo Eric pare quasi una favola avventurosa. Mentre la madre fa l’impossibile perché il suo bambino possa godere, nonostante tutto, della magia dell’infanzia, i due fuggiaschi conquistano a poco a poco l’affetto della gente del posto e conoscono un nuovo “marito e padre”, generoso e amorevole. Peccato che un sogno, anche il più bello, non duri per sempre. La violenza del conflitto non risparmia le montagne di Ospedaletto e il ragazzo è così costretto a crescere in fretta, sperimentare l’odio, sentire l’odore della morte. A guerra finita Eric non sarà più lo stesso, ma il “Paese del sole”, il Paese che lo ha salvato da un destino ancora più tragico, rimarrà per sempre nel suo cuore. Un’emozionante storia vera, raccontata con intensità e ironia dal suo protagonista, oggi ottantunenne.

Resistenza 60° a cura di Francesca Colussi [e altri]

Stoppani, 2005

COLLOCAZIONE: 940.53 RES

Antologia di racconti, memorie e testimonianze di coloro che sono stati protagonisti in prima persona degli eventi della Resistenza italiana.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

L’Italia non esiste (per non parlare degli italiani)

di Fabrizio Rondolino

Mondadori, 2011

COLLOCAZIONE: 945 RON

L’Italia non è mai stata una nazione, e non lo sarà mai... L’unità d’Italia che pomposamente si festeggia o si dileggia, a seconda delle oppor-tunità politiche, è la più grande catastrofe abbattutasi sulla nostra penisola... I soli ad avvantag-giarsene veramente sono stati i preti, che hanno esteso i confini dello Stato della Chiesa fino a farli coincidere con quelli della penisola. L’Italia unita è un ipertrofico Stato pontificio, dal quale ha ereditato le sue due caratteristiche principali: la corruzione e l’ipocrisia.

Alla vigilia del processo di riunificazione, la penisola offriva esempi di ottima amministrazione; oggi, invece, l’Italia arranca nelle retrovie di tutte le graduatorie. Questo inesorabile declino è il punto di arrivo di un’unificazione forzata e innaturale, di centocinquant’anni di politica corrotta, viziata dal trasformismo, chiusa a ogni innovazione. La conclusione è impietosa: l’Italia di oggi, incattivita e piena di rancori, non ha niente da lasciare in eredità ai propri figli, neanche l’allegria e la spensieratezza che un tempo gli stranieri ci invidiavano.

Storia degli ebrei italiani Un suggestivo viaggio attraverso i secoli...

di Luciano Tas

Newton Compton, 1987

COLLOCAZIONE: 945 TAS

Questa “passeggiata nei secoli” si propone di accompagnare il lettore attraverso il lungo e travagliato romanzo degli ebrei italiani, dal loro primo apparire sul suolo d’Italia fino all’incontro del 13 aprile 1986 al Tempio Maggiore di Roma tra Papa Giovanni Paolo II e la comunità ebraica della Capitale, la più antica forse di tutte quelle sparse per il mondo. Alla morte di Giulio Cesare infatti gli ebrei erano a Roma già da almeno 150 anni, lo spazio di sei generazioni.

La storia degli ebrei italiani si intreccia con quella dell’Italia, tra invasioni di barbari e lotte fratricide, delle quali essi furono spesso pedine e ancor più spesso vittime.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Atlante culturale del Risorgimento Lessico del linguaggio politico dal Settecento all’Unità

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 945.083 ATL

Un dizionario non di eventi, di personaggi o di correnti politiche, ma di parole - delle parole che hanno costituito l’ossatura del vocabolario politico risorgimentale. Un dizionario che punta quindi a fornire uno spaccato non di quello che il Risorgimento è stato sul piano fattuale, ma del modo in cui esso si è costruito e si è rappresentato a livello concettuale. Un dizionario, insomma, che non vuole raccontare per l’ennesima volta il Risorgimento-periodo storico, ma avvicinarci al Risorgimento-esperienza, al Risorgimento come universo mentale ed

emozionale espresso da un lessico specifico, i cui termini si integrano in un sistema linguistico coerente. Dai primi moti (1796-1815) a Roma Capitale (1862-1870), i curatori del volume hanno scelto i lemmi più rappresentativi per illustrare quel forte sentimento patriottico condiviso da almeno tre generazioni di persone e riflettere sulle questioni cruciali che stanno all’origine della nostra identità nazionale.

Polentoni Come e perché il Nord è stato tradito

di Lorenzo Del Boca

Piemme, 2011

COLLOCAZIONE: 945.083 DEL

Ci sono tante cose che ci fanno arrabbiare: gli sprechi, le inefficienze e ognuna delle mille male-qualcosa che popolano le cronache quotidiane. Una volta si tratta di truffe. Un’altra volta è una partoriente che ci lascia la pelle a causa di un errore o di un disguido. Un’altra ancora sono i treni fermi in mezzo alla campagna per il sistema andato in tilt. Perché tutto questo? La risposta non viene da differenze culturali o caratteriali che, con facile qualunquismo, si potrebbero individuare. La ragione affonda le radici nella storia: proprio quella di 150 anni fa. Se oggi i cittadini si lamentano per

l’eccessivo carico fiscale e per le troppe tasse che gravano sul singolo contribuente, diventa inevitabile rammentare che l’andazzo prese il via giusto un secolo e mezzo fa, quando ci si cominciò a inventare imposte con tanta fantasia e nessuna logica. Se adesso tutti parlano di federalismo è perché si riconosce implicitamente che sono stati commessi errori imperdonabili che adesso diventa urgente rettificare. Non un’Italia unita e nuova ma un regno sabaudo allargato, che annette, che conquista e che impone le sue regole e le sue misure. Un travisamento degli accordi e del progetto originario, che ha tradito il Nord danneggiando anche il Sud.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Italiani senza padri Intervista sul Risorgimento

di Emilio Gentile

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 945.083 GEN

In una approfondita conversazione con Simonetta Fiori, giornalista di “Repubblica”, Emilio Gentile riflette sul rapporto che la società italiana ha con il Risorgimento e il suo patrimonio ideale, a centocinquan-t’anni dall’atto di nascita dello Stato italiano. Ne esce un ripensamento complessivo dell’esperienza risor-gimentale che investe totalmente l’atteggiamento degli italiani verso lo Stato nazionale. La nostra mancata coscienza nazionale e civile è stata sostituita da un generico senso di italianità, che costantemente oscilla tra miseria e nobiltà, in un processo di smarrimento collettivo,

accentuato da una disordinata modernizzazione rimasta priva di una guida politica, e in cui non mancano le responsabilità del ceto dei colti e anche della storiografia italiana, lungamente disattenta alla questione nazionale. Gentile si confronta con i maestri e gli ispiratori della storiografia novecentesca per poi dialogare con Renzo De Felice e Rosario Romeo, fino a discutere le tesi degli attuali protagonisti del dibattito intellettuale, da Ernesto Galli della Loggia a Gian Enrico Rusconi, da Giuseppe Galasso a Paul Ginsborg e Alberto Mario Banti, da Denis Mack Smith a Christopher Duggan.

Le frasi celebri nella storia d’Italia Da Vittorio Emanuele II a Silvio Berlusconi

di Antonello Capurso

Mondadori, 2011

COLLOCAZIONE: 945.084 CAP

Bixio, qui si fa l’Italia o si muore! disse Garibaldi al suo generale che proponeva la ritirata durante la difficile battaglia di Calafatimi. Così almeno riportano molti manuali di storia. In realtà, quella frase non fu mai pronunciata. Ed è in buona compagnia: molti altri celebri detti, infatti, sono stati semplicemente inventati, oppure attribuiti a personaggi o circostanze sbagliate... In queste pagine Antonello Capurso ripercorre le vicende d’Italia degli ultimi centocinquant’anni,

dalle lotte risorgimentali ai primi anni di governo unitario, dalla Grande Guerra al ventennio fascista, dal boom economico fino a oggi. Dal “Non expedit” di Pio IX a “La grande proletaria si è mossa” di Pascoli, dal “Chi si ferma è perduto” mussoliniano a “Il potere logora chi non ce l’ha” di Giulio Andreotti fino alle “convergenze parallele” coniate non da Aldo Moro ma da Eugenio Scalfari e al “contratto con gli italiani” di Silvio Berlusconi, le frasi e i motti celebri di uomini politici, papi, poeti e intellettuali hanno scandito i momenti chiave della storia nazionale.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Storia d’Italia I fatti e le percezioni dal Risorgimento alla società dello spettacolo

di Mario Isnenghi

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 945.084 ISN Centocinquant’anni guardati con la lente d’ingrandimento per scanda-gliare avvenimenti e deposizioni storiche per ribadirci che l’Italia unita è un dato di fatto da cui non si può trascendere né prescindere. Al di là delle retoriche e delle recenti polemiche per i festeggiamenti del Paese unito, lo storico paragona testi letterari e ritrovamenti scritti di intellettuali, patrioti e politici che contribuirono a rendere l’Italia così come è formata. Il Paese si distingue per le sue molteplici sfaccettature, modi linguistici e anche culturali, ma c’è

qualcosa che fece sentire queste popolazioni profondamente unite e che le spinse a lottare per la liberazione dallo straniero e per renderci unici e unitari. Secondo lo studioso esistono ancora questi caratteri e lo dimostra ripercorrendo la storia dalle odi di Alessandro Manzoni al berlusconismo attuale e da Cavour alle tangenti. Lui ce li pone non dal suo sguardo e dal suo parere di storico, ma attraverso i documenti e le testimonianze di chi quei momenti li ha vissuti e li ha resi propri con poesie, romanzi, melodie o dibattiti in un caffè e in una corte.

I luoghi della memoria Personaggi e date dell’unità d’Italia

a cura di Mario Isnenghi

Laterza, 2010

COLLOCAZIONE: 945.084 LUO

La nostra identità di italiani certo non si fonda sui dati anagrafici né tantomeno su una omogeneità politica, economica, sociale. Esistono aspetti, momenti, frammenti cioè della nostra esperienza collettiva che hanno accomunato diverse generazioni e gente di diversa provenienza geografica e sociale. Ci sono libri che tutti gli italiani conoscono (Pinocchio ad esempio) o canzoni (Fratelli d’Italia ma anche ‘O surdato ‘nnamurato) ; non c’è italiano che non abbia sentito parlare della “Topolino” e che non abbia un’idea di cosa sia stato Piazzale

Loreto. Questo libro - che riunisce alcuni tra i migliori storici italiani - è un viaggio attraverso questi luoghi della memoria, alla ricerca delle ragioni che ne hanno prodotto la durata. Un modo nuovo e suggestivo per riflettere - oggi che se ne discute molto - sulla solidità e sul senso profondo di una identità nazionale, con cui, in ogni caso dobbiamo fare i conti.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

I luoghi della memoria Simboli e miti dell’Italia unita

a cura di Mario Isnenghi

Laterza, 2010

COLLOCAZIONE: 945.084 LUO

«Come tutte le storie viste dal loro lato ‘minorÈ anche questa rievocata nei Luoghi della memoria è in bilico sul filo di un affetto autoironico, a tratti un po’ disperato e perfino nostalgico. Quasi che quella ‘umile Italia’, che si nutriva di aneddoti vissuti, saporite banalità, infatuazioni ed equivoci collettivi, entusiasmi mal riposti, venga oggi guardata dall’alto (o dal basso) di un paese diventato di plastica» (Nello Ajello, «la Repubblica»)

«Forse il più autorevole studioso dell’immaginario politico degli italiani, uno storico quanto mai preparato per recepirlo in modo autonomo. Lo spirito animatore del libro è l’intento civile di reagire a quella sorta di distruzione del passato che oggi sembra così di moda e di riaffermare con forza l’identità della nazione italiana»

(Giampiero Carocci, «Il Diario della Settimana»)

«Si potrebbe parlare di un grande viaggio dentro il patrimonio di memorie diffuse accumulato dagli italiani dall’Unità a oggi»

(Alberto Papuzzi, «tuttolibri»)

I luoghi della memoria Strutture ed eventi dell’Italia unita

a cura di Mario Isnenghi

Laterza, 2010

COLLOCAZIONE: 945.084 LUO

Terzo volume della serie “I luoghi della memoria”, una straordinaria enciclopedia dell’Italia unitaria, una storia scritta a più voci attraverso materiali inusuali come le piazze e le osterie, le canzoni popolari, i grandi riti del calcio e del ciclismo insieme ad un variegato repertorio di icone che spaziano dal tricolore all’utilitaria. Un tapis roulant attraverso le diverse memorie – così lo definisce l’autore – che serve a riaffermare un’identità nazionale fortemente contestata. Di contro, l’attuale proliferazione di liturgie memoriali rischia di

diventare «una pianta infestante» che toglie ossigeno alle piante vicine, alla «fisiologia dell’oblio» e soprattutto alla «storia». Un abuso della memoria che finisce per scavare irrimediabilmente il solco tra storia e discorso pubblico, oggi dominato «da un anarchicheggiante fai-da-te, in cui ogni asserzione del passato vale l’altra e tutte sono ugualmente indimostrabili e insignificanti»; si pensi ai cannoneggiamenti antirisorgimentali da parte leghista ma anche filoborbonica e ultraclericale.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Una e indivisibile Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia

di Giorgio Napolitano

Rizzoli, 2011

COLLOCAZIONE: 945.084 NAP

Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia hanno visto una partecipazione popolare al di là di ogni aspettativa; si è così mostrata la profondità delle radici del nostro stare insieme come nazione, come Italia unita. Le parole scolpite nella Costituzione per definire la Repubblica - “una e indivisibile” - hanno

trovato un riscontro autentico in milioni di italiani. Secondo la Carta costituzionale, il Presidente della Repubblica “rappresenta l’unità nazionale”. Giorgio Napolitano ha colto ogni occasione per dare risalto alle ragioni di dignità e di orgoglio nazionale che ci offre la storia del movimento di unificazione. Questo libro tocca gli aspetti salienti di quel processo: la sapiente architettura ideata da Cavour, lo slancio eroico suscitato da Garibaldi, la partecipazione della società meridionale alla costruzione dell’Italia unita, i legami del movimento per l’unità nazionale con le esperienze europee, l’azione unificante della lingua e della cultura. Napolitano non nasconde le zone d’ombra e le promesse non mantenute, in particolare lo squilibrio tra Nord e Sud e l’attuazione parziale di quell’autonomismo ben presente nelle visioni risorgimentali e infine nel dettato della Costituzione repubblicana. Ma proprio la consapevolezza delle durissime prove che l’Italia è stata costretta a superare per diventare un grande, moderno Paese europeo deve darci quella fiducia indispensabile per superare le ardue sfide che ci attendono.

O Roma o morte 1861-1870: la tormentata conquista dell’unità d’Italia

di Arrigo Petacco

Mondadori, 2010

COLLOCAZIONE: 945.084 PET

“È notorio” scriveva Massimo d’Azeglio pochi giorni dopo la proclamazione dell’unità d’Italia “che, briganti o non briganti, i napoletani non ne vogliono sapere di noi e che ci vogliono sessanta battaglioni, e pare che non bastino, per tenerci quel regno. Forse c’è stato qualche errore...” Era il 1861. L’Italia non era ancora fatta, anche se era già stata proclamata regno. Sfumato il progetto federalista di Cavour, il sogno unitario di Garibaldi e di Mazzini tardava a realizzarsi. Per tutto il decennio successivo il neonato Regno d’Italia, privato della

lucida guida del “tessitore”, morto anzitempo, fu affidato a uomini che non erano all’altezza del grande statista. Invece di attuare l’ampio decentramento regionale da lui auspicato, si preferì rinviarlo “provvisoriamente” e “piemontesizzare” il paese, trasferendo pari pari lo Statuto albertino del vecchio Regno di Sardegna nelle regioni annesse. Le insorgenze che seguirono nell’Italia meridionale furono scambiate per mero brigantaggio da liquidare con la forza, ignorando le motivazioni sociali che le alimentavano. Ne derivò una sorta di guerra civile che insanguinò per anni il paese. Inoltre la rozza campagna anticlericale, pur giustificata dalla stolta politica temporale di Pio IX, divise gli italiani anche nel campo della religione, l’unico collante che avrebbe potuto tenerli insieme.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Se potessi avere Memorie degli italiani al tempo della lira

a cura di Diego Pastorino

Il Mulino, 2011

COLLOCAZIONE: 945.084 SE

“Se potessi avere” è una raccolta di storie vitalissime, nelle quali il denaro è la chiave per raccontare la vita. Memorie di un secolo italiano, anzi di più di un secolo, così come è stato vissuto dalla gente comune, da chi sperimenta la storia nella vita di tutti i giorni, nelle sue inderogabili necessità materiali. Storie “piccole” nella storia “grande”. Brani da memorie e diari conservati nell’Archivio di Pieve

Santo Stefano, qui proposti in un’antologia che parla di sogni e speranze, illusioni e disillusioni, successi e cadute, e sempre della necessità di “far dei conti”. L’affrancamento dall’analfabetismo di un anarchico sardo che diventa commercialista, risparmiando per gli studi ogni lira guadagnata col duro lavoro di bracciante agricolo; la sconcertante capacità contabile di un dodicenne ligure che deve ingegnarsi a procurare il cibo per la famiglia durante la Seconda guerra mondiale, e la sua meraviglia di fronte all’abbondanza che le truppe americane portano con sé; le peripezie professionali di un commerciante ebreo residente a Tripoli alla fine degli anni Cinquanta, prima che lo scoppio della guerra arabo-israeliana lo costringa a lasciare la sua città natale. Prefazione di Pietro Clemente.

Il caratteraccio Come (non) si diventa italiani

di Vittorio Zucconi

Mondadori, 2009

COLLOCAZIONE: 945.09 ZUC

Perché siamo come siamo, noi italiani? Perché ci piacciamo sempre di meno e cominciamo a trovarci antipatici? Che cosa è accaduto nella nostra storia nazionale, da Porta Pia alle Veline, che ha fatto di noi quello che siamo diventati: rissosi, astiosi, perennemente arrabbiati contro gli altri e sfacciatamente ipocriti, capaci di celebrare il Family Day un giorno e di tradire la stessa Family il giorno dopo? Vittorio Zucconi sceglie, fra i tanti possibili, dieci eventi chiave della storia d’Italia, in cerca di quel “cromosoma storto” che non ha

permesso di “fare gli italiani”. Sì, perché l’homo italicus, incline a denigrarsi con passione, ha ormai maturato la certezza di non possedere un vero carattere nazionale, ma un caratteraccio. Prendendo spunto da un ciclo di “lezioni americane” tenute agli studenti di una prestigiosa università del Vermont, il Middlebury College, Zucconi mette da parte, rispettosamente, Boccaccio e Cavour per rivisitare, con la sua ironia affettuosa tessuta di esperienze personali e con la coscienza di rivolgersi non ad accademici, ma a chi dello storia italiana sa molto poco (cioè quasi tutti), pregiudizi e cliché sul dramma pirandelliano degli italiani in cerca di se stessi.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

La nascita della Repubblica mostra storico-documentaria

a cura dell’Archivio centrale dello Stato

Presidenza del Consi-glio dei Ministri, 1987

COLLOCAZIONE: 945.091 NAS

Questo catalogo della Mostra organizzata in occasione del quarantesimo anniversario del 2 giugno 1947 ci offre il quadro dell’aspro e difficile cammino che la nostra patria è stata costretta a percorrere dal 1943 al 1946. Nel periodo più tragico della sua storia, la nazione italiana è passata dalla partecipazione ad una guerra mondiale, disastrosamente perduta, alla riconquista della sua indipendenza, dalla dittatura

fascista alla democrazia, dalla monarchia alla repubblica. Questo svolgimento, a lungo doloroso e tormentato, è sboccato in una ricostruzione materiale e in un rinnovamento politico, istituzionale, mirabili per la rapidità e la sicurezza con cui si sono effettuati. Entrata monarchica nella guerra mondiale, l’Italia, sconfitta, devastata, invasa ed occupata, ne è uscita con l’affermazione del suo diritto a darsi nuove istituzioni democratiche; ha ripreso il suo posto fra le nazioni libere, si è alleata ad esse su un piede di parità e di solidarietà nella difesa comune dei valori democratici, ha compiuto progressi economici di gran lunga superiori alle speranze nutrite allora. La repubblica ha largamente giustificato, dunque, la propria esistenza. (dalla prefazione)

Faccetta nera Storia della conquista dell’impero

di Arrigo Petacco

Mondadori, 2003

COLLOCAZIONE: 945.091 PET

Nei primi decenni del secolo scorso la parola “Abissinia” occupava un posto di rilievo nell’immaginario collettivo degli italiani. Bastava nominarla per evocare non solo luoghi esotici divenuti mitici grazie alle imprese militari in terra d’Africa compiute dal nostro paese in epoca post-risorgimentale, ma anche un confuso groviglio di desideri inespressi: il fascino dell’ignoto, la ricerca dell’isola felice, a cui si accompagnavano la volontà di rivalsa per le sconfitte subite in Etiopia nell’Ottocento. In questo clima si gettarono le basi del

progetto imperiale mussoliniano che culminò nella guerra d’Abissinia. Gli stati d’animo e le aspettative di quegli anni offrono ad Arrigo Petacco lo spunto per ripercorrere l’intero arco dell’avventura coloniale italiana.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Come nasce un dittatore Le cause del trionfo di Mussolini

di Donald Sassoon

Rizzoli, 2010

COLLOCAZIONE: 945.091 SAS

Un’Italia devastata e in crisi; un Parlamento fragile e passatista; la debolezza sul piano internazionale e la crisi economica; il malcontento della classe operaia e dei braccianti; il timore di una rivoluzione rossa; un Paese ancora incapace di concepirsi unito. È questa la congiuntura di eventi che creò le condizioni di una dittatura destinata a essere abbattuta solo dopo la più distruttiva delle guerre. Questo libro racconta l’ascesa di un politico avveduto e calcolatore

che seppe usare la retorica futurista - a partire dal suo giornale - per cavalcare un desiderio di rinnovamento diffuso e insieme tranquillizzare le élite sociali assumendo i toni di un governo liberale. Sottovalutato dagli oppositori e dai suoi stessi alleati, si presentò come il leader carismatico di un partito che, dapprima ininfluente, conquistò rapidamente il gradimento degli elettori. Sfruttò le debolezze di un sistema parlamentare corrotto e le spaccature interne all’opposizione per affermarsi come unico portavoce di un progetto forte. Investito dal consenso popolare, il 29 ottobre 1922 l’homo novus attraversò un’Italia fantasma sul treno notturno Milano-Roma per ricevere dal re l’incarico di formare il nuovo governo, guidando da Presidente del consiglio la simbolica marcia su Roma in testa al corteo delle camicie nere. Ebbe così inizio il Ventennio.

Il sorpasso Gli straordinari anni del miracolo economico 1958-1963

di Miriam Mafai

Mondadori, 1997

COLLOCAZIONE: 945.092 5 MAF

Gli anni dal 1958 al 1963 sono rimasti nella nostra memoria nazionale come gli anni del “miracolo economico”: una crescita economica senza precedenti portò milioni di italiani dalla povertà al benessere e proiettò l’Italia nel novero delle potenze industriali. Ma quali furono i fattori decisivi di questa grandiosa rinascita collettiva? Quali i cambiamenti nella vita e nel costume?

Miriam Mafai ha cercato di rispondere a queste domande, riscoprendo personaggi e storie (famosi e non) ormai dimenticati e raccontandoci un’epoca così importante.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Silvio forever Autobiografia non autorizzata di Silvio Berlusconi

di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

Rizzoli, 2011

COLLOCAZIONE: 945.092 909 2 BER STE Il DVD racconta attraverso materiali di repertorio, spesso inediti in Italia, l’avventura personale, imprenditoriale e politica dell’uomo che più di ogni altro, adorato e maledetto, ha segnato gli ultimi decenni. La biografia di un leader che riassume la biografia di un paese. Il libro “Così parlò il cavaliere” raccoglie, parola per parola, trent’anni di esternazioni, battute, invettive a ruota libera. Il risultato è un dizionario completo del berlusconismo spiegato da lui medesimo.

Cosa tiene accese le stelle Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro

di Mario Calabresi

Mondadori, 2011

COLLOCAZIONE: 945.092 CAL

Mario Calabresi mette a confronto due diverse epoche della storia d’Italia, il tempo in cui sono vissuti i nostri genitori con il presente, caratterizzato da un sentimento dilagante di sfiducia e di totale mancanza di prospettive. L’autore racconta di come oggi si idealizzi il passato, cogliendone gli aspetti più piacevoli e tralasciando le

difficoltà, con un atteggiamento nostalgico che porta ad accentuare il pessimismo che segna i nostri giorni. Il problema è che, non trovando un modo per affrontare le sfide del presente, si rispolvera la gloria di un passato in cui non tutto era facile e scontato, ma la speranza nel futuro, le ambizioni e la capacità di sognare, hanno reso possibile lo sviluppo e il progresso. E proprio questi sentimenti del passato sono necessari per affrontare il presente, sostituendo il fatalismo, la sfiducia e il nichilismo, con la speranza e con la voglia di credere nel futuro. Per riprendere coraggio e trovare nuovo ossigeno per affrontare la sfida, l’autore compie un viaggio nella memoria, nel vissuto del nostro paese, attraverso le storie di scienziati, imprenditori, artisti e persone comuni, per comprendere che, se ce l’hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi. La strada esiste, e Mario Calabresi, con Cosa tiene accese le stelle, ce la indica.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Patria 1978-2008 di Enrico Deaglio

il Saggiatore, 2009

COLLOCAZIONE: 945.092 DEA

Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l’Italia degli ultimi trent’anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell’anno che ha cambiato tutto. E poi, l’ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li

hanno accompagnati. I grandi condottieri dell’industria tra sogni e corruzione, la fine ingloriosa della Prima repubblica, l’ascesa della televisione e del suo magnate, il Nord conquistato dalla Lega, il nuovo potere del Vaticano, la rivalutazione del fascismo, la crisi e la deriva. La nostra storia in cinquecento storie: anno per anno, i protagonisti, i fatti, le parole, le vittime e i vincitori, le resistenze, la musica e le idee che hanno costruito il nostro paese. Un libro per ricordare quanto è successo e per scoprire che – molto spesso – le cose non erano andate proprio così.

I cari estinti Facca a faccia con quarant’anni di politica italiana

di Giampaolo Pansa

Rizzoli, 2010

COLLOCAZIONE: 945.092 PAN Oggi mi domando: stavamo meglio quando c’erano la Dc, il Pci e il Psi, oppure adesso, con i carrozzoni personali di questo fosco 2010? Lascio la risposta ai lettori dei Cari estinti”, un titolo beffardo e un tantino nostalgico. Gli estinti sono i potenti che dal 1948 al 1989 hanno guidato l’Italia. Nel rievocarli, mi sono sentito un viaggiatore che narri la fine di un mondo esplorato per anni. Dominato da leader come il pio Rumor, l’irriducibile Fanfani, l’eterno Andreotti, l’enigmatico Moro, l’aggressivo De Mita, il monacale Berlinguer, l’ardimentoso Craxi, il tenace Almirante, l’ambizioso Spadolini. Li ho rimessi sulla scena ripercorrendo il loro tempo. Il caos delle correnti.

L’alterigia dei ras locali. Il cancro della mafia. Le bombe del terrorismo. Il sequestro di Aldo Moro. Il ciclone della Loggia P2. La guerra fra comunisti e socialisti.”

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Il programma di Licio Gelli Una profezia avverata?

di Antonella Beccaria

Socialmente, 2009

COLLOCAZIONE: 945.093 BEC

Licio Gelli è il fondatore della loggia massonica P2 che, potendo contare su una rete vastissima di affiliati, ad ogni livello della vita politica e sociale italiana ha influito pesantemente sull’evoluzione politica del nostro paese. Tra i punti del programma di rinascita della loggia, ne spiccano alcuni che negli ultimi anni si sono “miracolosamente avverati” o che fanno parte dei programmi di alcuni partiti politici italiani. Tra gli esempi più forti si possono citare il bipartitismo, la riforma della giustizia (divisione delle carriere e subordinazione del potere

giudiziario al potere legislativo), controllo dei media, riduzione del numero dei parlamentari, abolizione delle province e molti altri. La storia di Licio Gelli e della loggia massonica da lui fondata dunque è fittamente intrecciata con gli avvenimenti politici e sociali della storia italiana più recente, ed è proprio su questa rete di somiglianze tra il programma della loggia di Gelli e la nostra costituzione, sempre più ricorrenti da qualche anno a oggi, che si focalizza questo libro.

L’Italia dopo l’Italia numero monografico di Limes

L’Espresso, 2011

COLLOCAZIONE: 945.093 ITA

Parte I - LE UNITÀ D’ITALIA Italiani, malgrado tutto - Secessione-metria - ‘Roma, la citta� piu� italiana d’Italia’ - La Padania senza Milano - Alla ricerca del limes padano - L’Emilia-Romagna, una regione col trattino - La Padania non esiste, anzi sì - Nord-Est: lo spettro del leghismo senza Lega - La Padania: storia di un’invenzione vincente - Il Nord-Ovest e � sempre piu � Nord - Alto Adige-Sudtirol, i frutti avvelenati dell’autonomia - L’Italia di mezzo, cerniera rossa di un paese diviso - Il Mezzogiorno alla deriva - La ‘ndrangheta alla conquista del Nord -

La Puglia oltre la Puglia - La Sardegna e� un’altra cosa - Indipendentzia et libertade: i sardi sognano in grande - Siciliani, federalisti per modo di dire Parte II - TRA GUERRE ED EMERGENZE Come l’Italia ha perso la Libia: il gioco della Francia e il fallito golpe anti-Gheddafi - Guerra all’italiana, ovvero: a chi affittiamo la nostra forza? - Il nuovo fronte dei guerrieri di Dio - Le Italie degli altri Parte III - LE GRANDI QUESTIONI E COME CE LE RACCONTIAMO Federalismo all’italiana: una rivoluzione a parole - Il nostro decennio perduto - ‘Malgrado tutto, a tavola l’Italia e� una potenza’ - L’unione (delle Coop) fa la forza - Lo stivale senza stringhe - Gaeta non dimentica - E� proprio una fissazione (italiana)

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

I professionisti del potere di Elio Rossi

Chiarelettere, 2011

COLLOCAZIONE: 945.093 ROS

“Ho visto professionisti del potere sedere nei consigli di ammini-strazione di banche che hanno concesso crediti alle aziende di cui sono azionisti, ho visto le loro aziende acquistare azioni delle banche che li hanno finanziati, ho visto banchieri che fanno gli editori, industriali che fanno i ministri, ministri che affidano appalti alle loro aziende, notai e avvocati che votano in Parlamento leggi che riguardano i loro albi professionali, giornali impegnati in campagne di stampa a sostegno dei progetti delle società che li controllano, altri che sferrano attacchi ai loro concorrenti controllati da aziende avversarie. Il sistema nelle mani dei potenti vive in una condizione

permanente di conflitti d’interessi multipli...”. Elio Rossi, nom de plume, ha trascorso gli ultimi vent’anni nelle redazioni dei giornali e negli uffici dei potenti che hanno in mano i destini dell’Italia. Ha conosciuto i professionisti del potere, il gruppo degli uomini politici e dell’alta finanza che restano sempre al comando, complici di ogni governo. In questo libro li descrive in azione. Racconta tutto quello che ha visto e quello che vede.

Un’infanzia nel ‘45 Nel Veneto della guerra civile

di Ulderico Bernardi

Marsilio, 1999

COLLOCAZIONE: 945.360 910 92 BER

Una piccola città del Veneto. È il 1945. La guerra finisce, ma non gli odi e le stragi della guerra civile. Un bambino accompagna la madre da poco vedova del marito ucciso dai partigiani, in visita a famiglie provate da tragedie ancora più fresche. Drammi individuali nel conflitto che ha straziato gli italiani, armati gli uni contro gli altri. Giovani fascisti, scampati con le famiglie alle foibe istriane, finiscono fucilati sui greti del Piave. Compagni di liceo e di giochi ora si sparano addosso. Per ciascuno, parole come patria, onore, libertà e giustizia, non sono suoni retorici, ma bandiere in una guerra civile devastante.

Ma la vita d’ogni giorno nella piccola città, freme di pace. I ragazzi giocano nelle strade, consumando cattiverie infantili, mentre gli adulti affollano i cinema, le sale da ballo , il mercato. Una visione di quegli anni della nostra storia, con coscienza di carità per tanti giovani, cui non fu dato di conoscere altro mondo che la guerra fra loro. Un racconto memoriale, intriso di pietas, dove scorrono storie familiari ed eventi epocali, alla frontiera tra vecchia società rurale e avvento industriale.

l’Italia in 150 libri. 150 libri, uno al giorno, sull’Italia, gli italiani e l’italianità

Sotto il segno del leone Storia dell’Italia mussulmana

di Amedeo Feniello

Laterza, 2011

COLLOCAZIONE: 945.802 FEN

Esistono storie, nella lunga vicenda italiana, che restano nascoste, sepolte quasi dall’oblio. I lunghi secoli della presenza musulmana nella Penisola è una di queste storie. Più di quattrocento anni, dall’inizio del IX secolo al 1300: un’epoca in cui gran parte della Penisola è più Oriente che Occidente, più Africa ed Asia che Europa, estrema propaggine, civilizzata ed evoluta, di un mondo che, tutto intero, andava da Cordova alla rive del Gange. Un’Italia per molti versi scomoda, dove tante generazioni vissero e

pregarono lo stesso Dio da orizzonti diversi. Un mondo che questo libro cerca di recuperare, con una narrazione che abbraccia un orizzonte geografico che va dalla Sicilia alfa Campania, passando per la Puglia e la Calabria, posto all’intersezione di culture, costumi, mentalità, credenze contrapposte, sempre in conflitto tra loro ma che, talvolta, convissero, alla ricerca di un comune equilibrio e di un rispettivo spazio di tolleranza e sopravvivenza. Amedeo Feniello traccia con scrittura brillante il profilo di un universo che non è Europa, ma qualcosa di diverso. Nel quale energia e sviluppo, intraprendenza e spirito di progresso arrivano dal mare, dalle coste contrapposte alla Penisola e non da nord, cioè dall’interno di un Continente che, a lungo, in questa storia, resta in pratica assente.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi

letto da Paolo Poli

Giunti, 2011

COLLOCAZIONE: Racconti COL

Anche se Pinocchio sembra sottratto al tempo e alla storia - nel 2011 sono centotrent’anni dalla sua prima pubblicazione a puntate (1881) - è bastato poco più di un secolo per farne uno dei grandi capolavori dell’umanità. Per festeggiarne il centenario, Giunti pubblica un’elegante confezione che contiene il libro di Collodi nell’edizione originale con i disegni di Mazzanti e un cd audio con la lettura integrale per voce di Paolo Poli. Un modo per far ascoltare a grandi e

piccini una delle favole più belle di tutti i tempi nell’interpretazione di uno dei più noti attori del panorama italiano. Grazie alle sue origini fiorentine, Paolo Poli è davvero uno dei pochi artisti in grado di leggere al meglio il romanzo di Collodi, sia per la straordinaria caratterizzazione dei personaggi sia per la tonalità e le sfumature che restituisce alla lingua.

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