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ANNO XXV N°3 maggio-giugno 2017 LIQUIDAZIONE INVERNALE, RISULTATI POSITIVI BILANCIO IN CRESCITA, ED EFFICIENZA ORGANIZZATIVA APOFRUIT ITALIA RICONFERMA I VERTICI Periodico bimestrale. Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì Ed. Prima Comunicazione - E0,50

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ANNO XXV N°3 maggio-giugno 2017

LIQUIDAZIONE INVERNALE, RISULTATI POSITIVI

BILANCIO IN CRESCITA,ED EFFICIENZA ORGANIZZATIVA

APOFRUIT ITALIARICONFERMA I VERTICI

Periodico bimestrale. Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì Ed. Prima Comunicazione - E0,50

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BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIA Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 Reg. Stampa n. 10/88 Stampa: Arti Grafiche Ramberti Rimini - Tel. 0541 738111 Direttore Responsabile: Maurizio Magni - Editore: in corso di variazione

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Liquidazione InvernaleRisultati Positivi

Bilancio in crescita riduzione costi efficienza organizzativa

Apofruit Italia riconferma i vertici

Apofruit tante iniziative a Macfrut

PAGINE TECNICHENuove tecnologie a supporto di una gestione irrigua efficiente e sostenibile in frutticoltura

DALL’EMILIACampagna asparagi 2017 complessa e interlocutoria

DAL METAPONTOIl lampone Adelita® si espande in Metaponto

DALLA SICILIAIn Sicilia i progetti parlano bio

DAL LAZIOApofruit ha presentato ad Aprilia progetti e servizi per le Aziende Agricole del territorio

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Risultati positivi sono stati ottenuti da quasi tutti i prodotti che costituiscono

il paniere della liquidazione invernale. In totale sono stati conferiti 930.000

quintali di prodotto con un aumento del 22% rispetto ai volumi dello scorso

anno. Suddiviso per tipologie abbiamo 320.000 quintali di kiwi, 214.000 quin-

tali di mele, 110.000 quintali di pere, 151.000 quintali di cipolle e 138.000

quintali di patate. Il valore economico della liquidazione ai soci è di 45 milioni

di euro, un risultato importante perché tradotto in percentuale significa + 54%,

per una liquidazione media in crescita del 25%. “In generale – dichiara il pre-

sidente Mirco Zanotti - la liquidazione dei prodotti invernali evidenzia risultati

interessanti su quasi tutte le specie, ad eccezione delle cipolle la cui campagna

è stata caratterizzata da elevate rese produttive e calibri grossi. Vi è una confer-

ma in merito all’importanza dei progetti che puntano ad offrire al consumatore

un prodotto di qualità elevata quale opportunità di reddito per i soci produttori.

Continua l’impegno della cooperativa nel portare avanti progetti di aggrega-

zione della produzione con lo scopo di creare valore per gli agricoltori”. “Dati

positivi confermati anche dal settore del biologico, con un buon andamento in

tutti i mercati europei” precisa il direttore commerciale Apofruit Mirco Zanelli.

KIWI Per il kiwi l’andamento commerciale è par-

tito al di sotto delle previsioni, con un mer-

cato europeo influenzato dalla presenza del

prodotto greco. Nella seconda parte si sono

registrati aumenti delle quotazioni tali

che hanno portato a risultati al di

sopra delle iniziali aspettative. Si

conferma l’importanza del pro-

getto qualità ed il suo riconosci-

mento da parte dei clienti. Entran-

do nel dettaglio per il kiwi verde cat. I

la liquidazione si è attestata da 66 a 89 cent./kg. a seconda delle aree e del

livello di sostanza secca. Il kiwi giallo Soreli cat. I ha registrato un prezzo medio

da 1,12 a 1,24 euro/kg. Il Gold 3 cat. I ha ottenuto una media di liquidazione,

compreso il differenziale sostanza secca, da 1,61 a 1,69 euro/kg. “Il mercato

del kiwi - sottolinea Zanelli - vede come destinazione commerciale l’Italia per

un 36%. Il 55% viene esportato sul mercato europeo mentre il 9% raggiunge

le destinazioni dell’Oltremare, che hanno registrato un leggero calo in Cina e

anche una leggera flessione nel Nord America. Aumentano invece i quantitativi

destinati ai Paesi Arabi, a Taiwan e ad Hong Kong”.

Liquidazione InvernaleRisultati Positivi

Bilancio in crescita riduzione costi efficienza organizzativa

Apofruit Italia riconferma i vertici

Apofruit tante iniziative a Macfrut

PAGINE TECNICHENuove tecnologie a supporto di una gestione irrigua efficiente e sostenibile in frutticoltura

DALL’EMILIACampagna asparagi 2017 complessa e interlocutoria

DAL METAPONTOIl lampone Adelita® si espande in Metaponto

DALLA SICILIAIn Sicilia i progetti parlano bio

DAL LAZIOApofruit ha presentato ad Aprilia progetti e servizi per le Aziende Agricole del territorio

LIQUIDAZIONE INVERNALERISULTATI POSITIVIAUMENTO DEL 25% DELLA LIQUIDAZIONE MEDIA. IN TOTALE SONO STATI CONFERITI 930.000 QUINTALI DI PRODOTTO, BUONO L’ANDAMENTO DI MERCATO IN GENERALE, CRESCE ANCORA IL BIOLOGICO

APOFRUITNOTIZIE 3

AZ. AGRICOLA TARGA RIVARINO - MOSocio Massimo TargaÈ soddisfatto della liqui-dazione il socio Massimo Targa titolare dell'omo-nima azienda a Rivarino in provincia di Modena. Scommessa trentennale nel frutteto, dopo una vita nell’intensivo. Il conferimento ha interessato le pere con una produzione di 700 quintali e le susine 200 quintali. Il prezzo di liquidazione è stato di 65 cen-tesimi per le pere, 55 centesimi in media per le susine. “L’invernale è andato bene – spiega Massimo Targa – qualche preoccu-pazione l’abbiamo per l’estivo, negli ultimi anni sempre un po’ più critico”. L’azienda è di 10 ettari e mezzo, da sempre gestita da Targa, agricoltore con la terra nel sangue: “Ho sempre fatto questo lavoro, passio-ne ereditata dai miei genitori – prosegue Targa – Purtroppo coltivare la terra non è semplice per gli alti e bassi delle stagioni, le soddisfazioni però non mancano”.

LA PAROLA AI SOCI

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AZ. AGRICOLA I RAGGIPREDAPPIO - FCSocio Giovanni ZanettiL’Azienda agricola I Raggi si trova a Predappio (FC) e da oltre una decina d’anni ha fatto le scelta del biologico. Guida-ta inizialmente da Gianpaolo e Francesco Zanetti Protonotari Campi, è oggi alla seconda generazione con al timone Giovanni, 33 anni, diploma allo scientifico e poi la scelta della campagna. L’azienda agricola coltiva albicoc-che (11 ettari per 1000 quintali), Kaki (3 ettari, una media di 60 quintali) e soprattutto il kiwi Hayward. Ed è proprio dal kiwi verde che sono arrivate le maggiori soddisfazioni con un prezzo di liquidazione di 1,04 euro. “Abbiamo fatto la scelta del biologico e devo dire che i risultati non sono mancati sul fronte della remunerazione – spiega Giovanni – Siamo soddisfatti di come sono andate le cose, tuttavia bisogna sempre tenere conto di molte variabili a partire dall’andamento climatico della stagione”.

LA PAROLA AI SOCIPEREAnnata di produzione media,

con resa produttiva in calo del

20% rispetto al 2015. L’anda-

mento commerciale si è rive-

lato positivo sin dall’inizio del-

la campagna, poi proseguita

in modo stabile fino al termine

su tutte le cultivar. Per le medie di

liquidazione l’Abate cal. 65+ cat. I

si è attestata tra 77 cent. e 82 cent./

kg., a seconda della campionatura che

tiene conto oltre che del diametro anche della lunghezza del frutto. Per le

altre varietà di pera cat. I il prezzo medio è: Conference 52 cent/kg., De-

cana 75+ 83 cent./kg., Kaiser 65+ 55 cent/kg. Interessante anche il risul-

tato della varietà Falstaff cat. I che ha ottenuto una media di 95 cent. /kg..

MELE Il mercato delle mele di qualità ha riconfermato buoni risultati. Per Pink

Lady® e Fuji® l’andamento della commercializzazione è stato caratteriz-

zato da stabilità. Considerando la cat. I la Crips Pink® ha registrato un

prezzo medio di liquidazione di 69 cent./kg., la Rosy Glow® di 72 cent./

4 APOFRUITNOTIZIE

AZ. AGRICOLA DUSSIN MASER - TREVISOSocio Maurizio DussinMaurizio Dussin conduce insieme al fratello l’azien-da agricola di famiglia situata nei colli trevigiani. “Da anni siamo attivi nella coltivazione del kiwi verde veneto a cui dedichiamo una super-ficie pari a 5 ettari. Nell’anno 2016 abbiamo conferito alla cooperativa 1200 quintali di kiwi, quest’anno ne conferiremo un po’ meno per i problemi riscontrati durante la stagione invernale. Nonostante alcune avversità, la pezzatura dei kiwi è sempre stata buona e non abbiamo mai conferito frutti sotto misura. La liquidazione dello scorso anno è stata di 74 cent/kg, quest’anno prendiamo il 10% in più grazie all’inserimento dei nostri prodotti nel programma qualità. Da 10 anni lavoriamo con Apofruit e siamo soddisfatti dei servizi offerti. L’unico aspetto che mi crea qualche perples-sità riguarda la campionatura dei frutti: vorrei che tale operazione fosse eseguita sulla intera quantità di prodotto raccolto e, avendo fatto presente questo al Consigliere Delegato di area, spero che in futuro la cosa possa essere migliorata”.

LA PAROLA AI SOCI

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kg., la Fuji® 44 cent./kg., e la Modì® 23 cent./kg. Per le mele tradizionali

i risultati sono in linea con gli ultimi anni: si è confermata la forte concor-

renza delle produzioni locali dei paesi esteri ed una forte produzione della

Polonia. La varietà che ha goduto di un mercato positivo nell’ultima parte

è stata la Granny Smith di cui la cat. I viene liquidata ad un prezzo medio

tra 21 e 25 cent./kg.. Il gruppo Golden cat. I è stato liquidato a una media

di 23/24 cent./kg., Imperatore cat. I a 20 cent./kg..

ORTICOLIPassando al comparto orticolo, le patate hanno registrato un’annata di-

screta dal punto di vista delle vendite, con un mercato stabile per tutta

la durata della campagna di commercializzazione. Il marchio Selenella®

ha ottenuto vendite in aumento del 10%. La Primura cat. I cal.

45/75 ha ottenuto un prez- zo medio di liquidazione

di 28 cent/kg., per

le altre varietà cat.

I il prezzo medio

è di 26 cent./kg.

Per le cipolle si è

verificata un’annata di sovrap-

produzione su tutti i territori con aumento del

prodotto ritirato del 50% e una percentuale elevata di grossi calibri poco

apprezzati dal mercato fresco. E’ evidente che tutti questi elementi hanno

influito sui risultati economici registrando medie per la cipolla cat. I cal.

50/80 di 12 cent./kg. la rossa; 10 cent./kg. la bianca e 6 cent./kg. la

dorata.

BIOLOGICO

Andamento positivo per il comparto biologico anche nella produzione dei

prodotti invernali confermando i dati delle vendite in crescita. La maggiore

richiesta di mele e pere invernali rispetto alla disponibilità, è un’importante

opportunità per i nostri soci. Per questo il Consiglio di Amministrazione ha

deliberato di accompagnare le aziende agricole che decidono di avviare

un percorso di conversione al biologico su queste produzioni, con un in-

centivo, sul prodotto di cat. I, di 10 cent./kg.. Ecco i prezzi di liquidazione

registrati sui prodotti Bio di Cat.I: kiwi bio Hayward tra 90 cent. e 1,10

euro/kg. in funzione delle aree produttive e della sostanza secca; una me-

dia di 68 cent./kg per la Modì®, la Inored® a 86 cent./kg., la Krips® a 1,30 e

la Fuji® a 85 cent./kg, il gruppo Golden da 66 cent./kg a 72 cent./kg. men-

tre la Granny da 54 a 58 cent./kg.. Per le pere biologiche cat. I i risultati di

liquidazione sono stati i seguenti: Abate 60+ 1,24 euro/kg., la Conference

60+ 90 cent./kg., la Kaiser 60+ 90 cent./kg., la Decana 70+ 1,22 euro/kg..

APOFRUITNOTIZIE 5

AZ. AGRICOLA GOVONICOPPARO - FESocio Pierluigi GovoniDa un ex ingegnere in bioe-dilizia non poteva che arri-vare la scelta del biologico. Non è una battuta, ma un dato di fatto come lo stesso agricoltore conferma. “Proprio così”, spiega Pierluigi Govoni dell’azienda agricola che porta il suo nome. Si trova a Copparo, 18 ettari in tut-to, per lo più vocati alla pera (14 ettari) e alla mela (3 ettari). Agricoltore da quindici anni, una produzione complessiva di 3500 quintali, la previsione quest’anno è di arrivare a 5mila. Govoni da cinque anni ha scommesso sulla produzione bio. I risultati sono soddisfacenti sul fronte delle liquidazioni del prodotto: 1,20 euro per le pere Abate, 1,20 Santamaria, 1 euro le Williams; 90 centesimi invece le mele. “Sono entusiasta della scelta del bio anche se devo dire che ci sono delle criticità. Per dire, questa scelta l’avevamo anticipata alcuni anni fa ma non andò bene. È stato l’incontro con la persona giusta, nello specifico un tecnico, che ci ha indirizzato nel modo migliore. Sono certo che il bio prenderà sempre più piede”.

AZ. AGR. LE FOLLESERMONETA - LATINASocio Gianni ZoppellaroUn lavoro stabile in aero-nautica, a fabbricare gli impianti antighiaccio degli aerei militari. Azienda a due passi da casa, trasferte tante, ma una insoddisfazione di fondo, così Gianni Zoppellaro decide di preferire l’aria aperta e l’odore della terra rilevando l’azienda del padre, Le Folle a Sermoneta (Latina), e che attualmente gestisce insieme alla moglie Monica Biasetto. L’azienda agricola conta sette ettari e mezzo vocati al kiwi, con una produzione del giallo di 1750 quintali, 800 quelli del verde. “Siamo soddisfatti del prezzo di liquidazione, soprattutto del giallo che ci è stato liquidato 1,35 €/kg., 55 centesimi invece il verde – spiega Zoppellaro – E’ per questi risultati che quest’anno abbiamo deciso di aumentare la superficie investita a kiwi giallo”. È da quattro anni che Zoppellaro ha scommesso sul kiwi, “una scelta decisiva e positiva per la remunera-zione, un’ottima alternativa agli altri prodotti che è possibile coltivare sul territorio”.

LA PAROLA AI SOCI

LA PAROLA AI SOCI

I Il biologico conferma vendite in crescita

anche per i prodotti invernali I

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Per il Gruppo Apofruit un bilancio 2016 nel segno della cresci-

ta e dell’efficientamento organizzativo e riduzione dei costi. Il

bilancio si chiude con un totale attivo pari a 245 milioni di euro,

un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro, un valore della

produzione che si attesta sui 329 milioni di euro e il risultato netto

a 1 milione 231 mila euro. A questi si aggiungono alcuni numeri

particolarmente significativi: un aumento del prodotto conferito

pari al 37% rispetto al 2015, che porta il totale del volume confe-

rimento ad oltre 2 milioni e 800.000 quintali e l’aumento del 56%

del valore economico della liquidazione ai soci che si attesta sui

129 milioni di euro. Aldilà delle cifre il 2016 ha portato diverse

novità nell’ambito dell’organizzazione societaria. La cooperativa

infatti è passata dalle 3 storiche società consolidate – Canova,

Mediterraneo Group e Vivi Toscano – a sei, essendosi aggiunte,

con acquisizione e controllo che supera l’80%, Canova France,

Canova Spagna e Viviromano, creata ex novo nel 2016. Tutte le

società hanno come obiettivo primario la vendita, la promozione

e la valorizzazione delle produzioni dei soci e sono consolidate nel

bilancio della cooperativa anche da un punto di vista finanziario.

“E’ un importante punto d’arrivo di un’attività di riorganizzazio-

ne e di una serie di progetti di aggregazione iniziata nel 2014 –

commenta il direttore generale Ilenio Bastoni – crediamo di aver

raggiunto interessanti risultati, pur non considerando concluso

l’intero percorso. Tutte le scelte operate hanno come obiettivo il

raggiungimento di un buon efficientamento organizzativo della

cooperativa, al quale consegue un contenimento dei costi ed un

recupero di valore da trasmettere alla base sociale”.

Completano il quadro l’andamento positivo delle vendite dei pro-

dotti a marchio: Solarelli con fatturato di 14,7 milioni di euro,

in crescita di +5% sul 2015 e Almaverde Bio con 30 milioni di

euro di fatturato che significa + 19% rispetto all’anno precedente.

Crescita ed ulteriore ottimizzazione hanno caratterizzato anche

l’annata 2016, avendo come risultato una diminuzione dei costi

fissi al chilogrammo che sono passati da 6,1/6,2 centesimi/kg.

registrati rispettivamente nel 2014 e nel 2015 ai 5,5 cent./kg a

consuntivo 2016. In merito alla percentuale liquidata ai soci sul

fatturato si è passati dal 52/ 53% del 2014 e 2015, al 61% del

2016.

“Questi ultimi due elementi sono particolarmente importanti, per-

ché confermano i buoni risultati ottenuti nell’ottica degli obiettivi

che la cooperativa persegue da sempre – dichiara il presidente

di Apofruit Mirco Zanotti – ricercando maggiore efficienza da tra-

durre in risposte alla base sociale, il cui lavoro va costantemente

valorizzato” .

ATTIVO 245 MILIONI DI EURO, PATRIMONIO NETTO OLTRE 100 MILIONI DI EURO, VALORE DELLA PRODUZIONE A 329 MILIONI DI EURO, RISULTATO NETTO 1 MILIONE 231 MILA EURO

BILANCIO IN CRESCITA RIDUZIONE COSTIEFFICIENZA ORGANIZZATIVA

6 APOFRUITNOTIZIE

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 08.05.2017, considerato l’andamento generale dei tassi ha deliberato di mantenere invariato il tasso sul prestito sociale. Con decorrenza dal 01.07.2017:Prestito libero: 1,00% lordo - 0,74% nettoPrestito vincolato: 2,00% lordo - 1,48% netto

TASSO D'INTERESSE

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Le assemblee di giugno hanno rinnovato il CDA di Apofruit

giunto a scadenza del mandato triennale valutando positi-

vamente il lavoro svolto dalla Commissione Elettorale iniziato a

settembre 2016 che ha preso in considerazione le nuove can-

didature e le disponibilità dei consiglieri uscenti. Il numero dei

consiglieri resta invariato a 35 con 10 nuovi ingressi, 5 dei quali

provenienti dal Comitato Giovani di cui 2 donne. Il Consiglio di

Amministrazione del 6 luglio 2017 ha riconfermato alla Presi-

denza Mirco Zanotti e alla vicepresidenza Gianluca Balzani.

“Ringrazio i consiglieri per la riconfermata fiducia – dichiara il

Presidente Mirco Zanotti - e conto sul loro contributo per met-

tere in atto tutte le azioni che hanno come obiettivo la valoriz-

zazione delle produzioni dei soci. Un sentito ringraziamento va

a tutti i consiglieri uscenti per il loro contributo nell’affrontare le

tematiche in seno al Consiglio di Amministrazione. In particolare

PRESIDENTE MIRCO ZANOTTI, VICE PRESIDENTE GIANLUCA BALZANI. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA CONFERMATO ILENIO BASTONI ALLA DIREZIONE GENERALE

APOFRUIT ITALIA RICONFERMA I VERTICI

BILANCIO IN CRESCITA RIDUZIONE COSTIEFFICIENZA ORGANIZZATIVA

APOFRUITNOTIZIE 7

volevo ringraziare due figure storiche di Apofruit: Enzo Treossi

e Ivo Cappa che sono stati negli anni della nascita e consolida-

mento di Apofruit rispettivamente Presidente e Vicepresidente

della cooperativa.”

Sono stati inoltre nominati i consiglieri delegati, figure fondamen-

tali nell’organizzazione sociale, in quanto punti di riferimento dei

soci nelle diverse aree. I consiglieri delegati sono: Balzani Gian-

luca per la zona di Forlì e Faenza; Bartolini Claudio per la zona

di Cesena, Longiano e Puglia; Benzoni Martino per la zona di

San Pietro in Vincoli, Russi e Piangipane; Marconi Davide per

la zona del Triveneto ed Emilia (compresi Ostiglia e San Martino

in Spino); Mancini Flavio per la zona del Lazio; Serio Nicola per

la zona della Basilicata, Calabria e Puglia. Inoltre il Consiglio di

Amministrazione ha riconfermato l’organigramma aziendale che

vede alla Direzione Generale Ilenio Bastoni.

Nella foto a sinistra Mirco Zanotti Presidente Apofruit Italia, a destra Ilenio Bastoni Direttore Generale Gruppo Apofruit

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APOFRUIT TANTE INIZIATIVE A MACFRUT

Apofruit ha scelto Macfrut, la rassegna internazionale

dell’ortofrutta che si è tenuta dal 10 al 12 maggio a Ri-

mini, come vetrina per alcuni importanti eventi che l’hanno

vista coinvolta direttamente o attraverso le sue partecipa-

te. In primo luogo i festeggiamenti di Canova, società del

Gruppo Apofruit per la commercializzazione dell’ortofrutta

biologica a marchio Almaverde Bio. A Macfrut Canova ha

celebrato con un evento speciale vent’anni di successi.

Insieme al conduttore di Linea Verde Patrizio Roversi è

stato proposto un vero e proprio giro d'Italia del biologi-

co, coinvolgendo i produttori italiani associati che in questi

vent'anni hanno contribuito a far crescere Canova. Una

carrellata di protagonisti, tante esperienze di produzione

raccontate e condivise insieme a Canova, oggi realtà lea-

der italiana del biologico, con un fatturato di 75 milioni di

euro, 40.000 tonnellate di ortofrutta prodotte direttamente

dagli oltre 800 produttori, 3 stabilimenti dedicati di Apofru-

it, 2 piattaforme specializzate.

Macfrut è stata anche la fiera scelta per la presentazione in

anteprima del progetto di category sui piccoli frutti Chic-

che di Natura Solarelli, promosso da Mediterraneo Group

società del Gruppo Apofruit, e che vede come partner le

tre aziende Apofruit Italia, Coop Sole e Ortofruit Italia. Il

progetto propone una linea di diversi piccoli frutti - mirtilli,

lamponi, ribes, more - ma anche fragole, ciliegie, pomodo-

ri datterini, uva da tavola senza semi bianca, rossa e nera,

in una duplice confezione, il classico cestino da gr. 125 e

bicchierini da gr. 80 per una pronta e sana merenda. Oltre

all’obiettivo di favorire uno stile di vita sano, propone una

FESTEGGIATI I 20 ANNI DI CANOVA, IL LANCIO DELLE NUOVE CHICCHE DI NATURA® PRESENTAZIONE AI SOCI DI UN IMPORTANTE ACCORDO CON BPER BANCA PER FACILITARE L’ACCESSO AL CREDITO

8 APOFRUITNOTIZIE

visione innovativa nella gestione dei piccoli frutti all’interno

del reparto ortofrutta, attraverso strumenti di supporto alla

vendita scelti in funzione del modello espositivo utilizzato

nel punto vendita.

Accanto alle novità direttamente legate al prodotto, Apofruit

a Macfrut ha presentato un importante accordo frutto di

una partnership con BPER Banca. L’accordo è finalizza-

to a facilitare l’accesso al credito e ad assicurare ai propri

associati una serie di agevolazioni sui finanziamenti. Il ser-

vizio, che si aggiunge ai molti altri che già caratterizzano

l’organizzazione del Gruppo Apofruit a vantaggio dei soci, si

riferisce in questo caso a finanziamenti agrari su tre prodotti

messi a disposizione dei soci: l’anticipo sulle spese coltu-

rali, l’anticipo sui crediti di conferimento e il finanziamento

per l’acquisto di un fondo rustico o per la realizzazione di

un nuovo impianto di frutteto.

Nella foto sopra un momento della celebrazione dei ventanni di Canova. A destra foto di gruppo per l'accordo siglato da Apofruit e Bper Banca.

Sotto "Le Chicche di Natura" nella nuova veste presentata a Macfrut

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Nuove tecnologie a supporto di una gestione irrigua efficiente e sostenibile in frutticoltura

ACQUA IN AGRICOLTURA: CONIUGARE PRODUTTIVITÀ CON SOSTENIBILITÀNei Paesi Mediterranei, diversi

fattori stanno spingendo il

settore agricolo verso un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche: la scarsità d’acqua, in

particolare, si sta rivelando come

il principale fattore limitante per

la produttività agricola e la sua

incidenza sta aumentando per

effetto dei cambiamenti climatici.

Tale impatto a livello aziendale

dipenderà anche dalla capacità

dell’agricoltore di adattare le

proprie strategie alle nuove

condizioni e l’innovazione avrà un

ruolo chiave in questo processo.

Con riferimento all’acqua occorrerà

in particolare sviluppare tecniche

in grado di conciliare produttività e sostenibilità nell’uso di questa

risorsa.

A tale fine occorrerà non solo

disporre di impianti di irrigazione

ad alta efficienza, ma anche

adottare metodi di programmazione irrigua che consentano di gestire

gli interventi in funzione della

risposta produttiva della coltura,

delle caratteristiche del terreno

e delle variabili meteorologiche,

con l’obiettivo di ridurre le perdite

improduttive (drenaggio profondo,

ruscellamento, evaporazione

dal suolo, ecc.) e nel contempo

di migliorare l’uso delle acque

di qualità inferiore (es. saline,

reflue). In questo contesto si

avverte la necessità di disporre di

tecnologie che possano supportare

l’agricoltore nell’assumere

decisioni al fine di aumentare

l’efficienza d’uso dell’acqua, e

di assicurare la conformità ai

protocolli tecnici ed ai vincoli

imposti sia dagli standard di

produzione internazionale (es.

GlobalGAP) che dalla normativa

ambientale, e necessari per

l’accesso al mercato e/o per

l’ottenimento di contributi

pubblici.

NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELL’IRRIGAZIONENegli ultimi anni sono state

sviluppate diverse tecnologie innovative per la gestione irrigua, basate sui progressi

dell’elettronica, della sensoristica

e dell’informatica, in particolare

attraverso l’uso di sistemi di

supporto decisionale (DSS),

l’installazione di sensori in grado

di monitorare variabili bio-fisiche

del suolo e delle piante, o in virtù

di informazioni ‘remote’ rilevate

per mezzo di satelliti o droni.

Un DSS può essere definito come

un software interattivo che aiuta

gli utenti a gestire le informazioni,

ad identificare le possibili

soluzioni ai problemi e a prendere

decisioni mirate e ottimali. Nello

specifico della tecnica irrigua,

i DSS consentono all’utente di

calcolare il bilancio idrico della

coltura, associando il consiglio

irriguo all’effettiva domanda

evapotraspirativa ambientale e

alla riserva idrica disponibile nel

terreno. Numerose tipologie di

sensori (tensiometrici, capacitivi

ecc..) possono essere impiegati per

la misurazione del contenuto idrico nel terreno, essendo relativamente

semplici da installare ed integrabili

in dispositivi di acquisizione

automatica, e consentendo di

valutare la dinamica dell’acqua nel

sistema suolo-radice. Sul mercato

iniziano ad essere disponibili

anche vari tipi di sensori per la

valutazione dello stato idrico della pianta, basati sulla misurazione

del diametro del tronco o dei frutti,

del turgore fogliare, del flusso

linfatico, ecc..; sebbene si tratti di

9PAGINE TECNICHE

di VITO BUONO, MARCO MASTROLEO E CLAUDIO LUCCHI

Centrale WiNet

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10 PAGINE TECNICHE

tecnologie ad elevata sensibilità,

sono tuttavia poco diffuse in

ambito applicativo e talora ancora

in fase di ricerca e sviluppo.

L’impiego di questi nuovi strumenti

tecnologici è sicuramente favorito

dalla crescente ‘informatizzazione’ delle aziende agricole: i computer,

infatti, oltre a consentire

l’organizzazione dei dati finanziari

e gestionali, possono essere

uno strumento funzionale al

monitoraggio delle informazioni di

campo ed alla gestione efficiente e

razionale delle produzioni agricole.

Il rapido sviluppo di tecnologie

informatiche rende inoltre più

semplice l’acquisizione automatica

dei dati e la consultazione in

campo attraverso dispositivi di tipo

‘mobile’ (smartphone, tablet).

MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE IRRIGUA AZIENDALE: LE INIZIATIVE APOFRUITL’impiego delle nuove tecnologie può supportare una più corretta

definizione dei turni e dei volumi

irrigui in funzione delle specifiche

condizioni climatiche, pedologiche

e colturali, consentendo di

aumentare l’efficienza d’uso

dell’acqua, anche grazie alla

trasferibilità applicativa dei

risultati sperimentali ottenuti dalla

ricerca irrigua in frutticoltura.

L’adozione delle nuove tecnologie e

dei risultati della ricerca necessita

tuttavia di un’intensa attività

di formazione e assistenza agli

operatori per consentire loro un

utilizzo appropriato, in termini

di installazione, configurazione,

interpretazione dei risultati, ecc.

A tale fine la prima iniziativa

realizzata da Apofruit è stata

di tipo organizzativo, attivando

dal 2014 il gruppo “irrigazione” nell’ambito del servizio tecnico,

allo scopo di condividere

esperienze e conoscenze nel

campo della gestione idrica delle

principali colture di interesse.

In secondo luogo, è stata

programmata la realizzazione

di una rete di centraline agro-meteorologiche nelle principali

aree produttive nazionali, ed

attualmente sono stati installati

circa 30 dispositivi presso aziende

di soci produttori della cooperativa.

La loro funzione sarà di acquisire

dati agro-meteorologici attraverso

una appropriata dotazione

sensoristica, di trasmettere i dati

ad un server remoto e di scambiare

le informazioni con appositi

software di calcolo. L’acquisto

e l’installazione delle stazioni

sarà incentivato e supportato

economicamente con risorse sia

della cooperativa che dai fondi

OCM. Accanto alla realizzazione

di una rete di monitoraggio

agro-meteorologico, Apofruit sta

investendo risorse nell’adozione

e nello sviluppo di specifici

software-DSS in grado di acquisire

ed elaborare la grande massa di

dati forniti dalle strumentazioni

installate in campo e nel contempo

Centrale Natsens

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di provvedere ad un servizio di

supporto decisionale a favore delle

aziende e dei tecnici impegnati

nelle attività di assistenza. Per

lo sviluppo del DSS di supporto

all’irrigazione è stata avviata

una collaborazione con l’azienda

Sysman Progetti & Servizi

(Mesagne - BR), titolare della

piattaforma informatica Bluleaf®,

realizzata in anni recenti in

Puglia nell’ambito di un progetto

di ricerca industriale nel quale

erano coinvolte anche istituzioni

scientifiche ed aziende agricole di

vari settori produttivi.

L’obiettivo tecnico-agronomico è

quello di calibrare il sistema per le colture di principale interesse (al momento soprattutto Kiwi e Melo), considerando in particolare

i risultati sperimentali ottenuti

attraverso varie collaborazioni con

tecnici esperti e ricercatori, al fine

di ottenere produzioni frutticole

sostenibili e di qualità. Per una

stima affidabile dei fabbisogni

irrigui delle colture nelle diverse

aree produttive è necessaria,

infatti, una corretta impostazione

dei parametri aziendali, in

funzione delle proprietà idrologiche

e delle diverse forme di gestione

del terreno (lavorato, inerbito),

delle caratteristiche dell’impianto

produttivo (es. densità e forma di

allevamento), del ciclo fenologico

e delle potenzialità produttive della

coltura/varietà, del metodo irriguo

(es. percentuale di bagnatura,

portata degli erogatori), ecc.

Questo lavoro di ‘messa a punto’

del sistema è affiancato da

un’attività di sperimentazione avviata nel 2013 e che coinvolge

il servizio tecnico di Apofruit ed

alcuni ricercatori dell’Università

di Bologna. L’attività sperimentale

è rivolta al monitoraggio della

crescita dei frutti e di alcuni

parametri qualitativi (es. tenore

di sostanza secca) in funzione di

diversi regimi irrigui, con lo scopo

di ottenere una migliore qualità dei

frutti ottimizzando gli apporti idrici

in funzione delle fasi fenologiche

della coltura. Un ulteriore

oggetto di indagine è relativo

alla scelta dell’impianto irriguo

più appropriato per aumentare

l’efficienza dell’irrigazione,

in funzione della dinamica di

infiltrazione e diffusione dell’acqua

nei diversi tipi di terreno.

SERVIZI DI SUPPORTO ALLE AZIENDE E TRASFERIMENTO DELLE INNOVAZIONIIl servizio di supporto alla gestione

irrigua offerto tramite il DSS è a

disposizione di tutte le aziende

agricole associate, ed è accessibile

attraverso uno specifico portale web e applicazioni (App) per smartphone o tablet. Attraverso tali

applicazioni è possibile passare

da un livello di consultazione

‘generica’, in cui visualizzare i

bilanci idrici settimanali delle

colture di riferimento calcolati

per areali pedoclimatici omogenei

(ottenuti in base ai dati dei bilanci

calcolati per alcune aziende

‘pilota’), ad un livello ‘specialistico’

in cui si provvede al calcolo del

bilancio idrico giornaliero specifico

per i singoli lotti, all’integrazione

di eventuali dati provenienti

dalla sensoristica aziendale, ed

alla registrazione dei propri dati

irrigui. Per l'attivazione di questo

servizio è possibile contattare

l'ufficio tecnico di zona. Il

trasferimento della conoscenza e dell’innovazione nel settore agricolo

è stato individuato come priorità

trasversale nell’ambito dei nuovi

Programmi di Sviluppo Rurale

(PSR 2014-2020), da coniugare

nella fattispecie con la priorità di

promuovere un uso efficiente delle

risorse idriche. In questo contesto,

Apofruit è impegnata nello sviluppo

di nuovi progetti di sperimentazione

e trasferimento tecnologico, nella

convinzione che l’innovazione possa

rappresentare un fattore decisivo

per sostenere la competitività

delle proprie produzioni, in un

contesto di crescente competizione

internazionale.

11PAGINE TECNICHE

Centrale Rufus

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ha esaltato la precocità, buono anche il comportamento del

vecchio Eros® e per quanto concerne gli ibridi olandesi è

opportuno attendere ancora un paio di stagioni per poter

dare un valutazione reale. Commercialmente la campagna

2017 non ha replicato la scorsa annata, l’inizio è stato dif-

ficile in quanto il caldo e la sovrapposizione del prodotto

proveniente dalle diverse aree produttive, hanno rallentato

i mercati determinando stoccaggi negli stabilimenti. Il ritor-

no di freddo ha poi permesso lo smaltimento delle scor-

te, generando un collocamento delle produzioni alquanto

agevole con prezzi in netto incremento e solo al termine

della campagna le temperature elevate e il calo qualitativo,

hanno provocato la diminuzione della domanda sui mercati.

Da segnalare l’aumento della richiesta da parte della g.d.o.

nazionale del prodotto a marchio “Asparago Verde di Altedo

I.G.P.”, che incontra sempre più il favore dei consumatori

attenti alla qualità del prodotto e che ci rende consapevoli

di dover offrire, anche per il prodotto asparago, una qualità

sempre elevata e riconoscibile.

di FRANCO GIROTTI

Il 3 giugno si è conclusa la campagna asparagi 2017 con

qualche giorno di anticipo rispetto alla consuetudine. Una

campagna che possiamo definire complessa e anche inter-

locutoria nello scenario di questi ultimi anni.

L’andamento climatico particolarmente mite ha fatto sì che

le raccolte iniziassero con un anticipo di ben dieci giorni

rispetto al 2016, l’elemento caratterizzante però è stato

senz’altro la resa produttiva, mediamente scarsa come si

evince dai quintali previsti - circa 9.000, in confronto al

dato consuntivo del conferito - 7600 quintali. Questo non

era prevedibile ma è facilmente spiegabile con le bizzarrie

del clima che si sono avute per tutto il periodo della rac-

colta. Un mese di aprile caratterizzato nella parte iniziale da

un clima particolarmente siccitoso con buone temperature,

poi la settimana di Pasqua, dal 16 al 23 aprile, ha fatto re-

gistrare diversi eventi grandigeni e temperature intorno a

0 gradi, (sappiamo a questo proposito come l’asparago sia

sensibile ai ritorni di freddo) e in conclusione un fine maggio

con temperature particolarmente elevate che hanno ridotto

inevitabilmente la qualità dei turioni, con “sbiancamenti”,

sfioritura degli apici, variazione del sapore e conseguente

calo dei consumi. Dal punto di vista fitosanitario, non sono

da registrare situazioni particolarmente gravi, anche se è

doveroso segnalare gli ormai consueti attacchi di stemfiliosi

sui turioni, e una recrudescenza degli attacchi di phitofto-

ra, fungo che risulta essere in continuo aumento, favorito

dal clima caldo-umido. Sotto l’aspetto varietale, in questa

annata, si è distinto l’ibrido Franco® in quanto il clima ne

CAMPAGNA ASPARAGI 2017 COMPLESSA E INTERLOCUTORIA

ApofruitNotizie

12 DALL'EMILIA

L'ANDAMENTO CLIMATICO PARTICOLARMENTE MITE L'HA ANTICIPATA DI DIECI GIORNI

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Il lampone conquista anche la costa, cosa davvero inimma-

ginabile soltanto 15 anni fa per una pianta del sottobosco.

Ma Adelita®, questo il nome della varietà in questione, si

sta dimostrando perfettamente adattabile anche in terreni di

pianura e nella fattispecie nell’areale metapontino che si af-

faccia al mare, dove Apofruit ne sta ampliando la produzio-

ne. Il crescente interesse tra i consumatori, conquistati dalle

proprietà salutari ma ancor di più edonistiche di questi frutti,

ha convinto da alcuni anni la cooperativa ad ampliare la gam-

ma delle sue produzioni frutticole, incentivando la coltivazio-

ne dei piccoli frutti con una serie di progetti dedicati. Stiamo

parlando di una realtà ancora di nicchia per la frutticoltura

italiana, ma con grandi potenzialità e anche regioni che sulla

carta non sembrano naturalmente vocate, potrebbero riser-

vare sorprese.

Come sta accadendo in Metaponto.

“Dopo una prima fase di sperimentazione che lo scorso

anno ha interessato un ettaro circa di superfice a lampone,

il progetto sta crescendo – ci conferma Raffaello Tita tecnico

agronomo di Apofruit - quest’anno arriveremo a 7 ettari. La

sperimentazione ha dato risultati interessanti, nonostante il

maltempo e le gelate che hanno compromesso le produzioni

autunno-invernali.

Nella zona di Scanzano dunque il lampone sta diventando

una coltura interessante nell’ottica dell’integrazione del red-

dito per i soci della cooperativa.

“Adelita® è una nuova varietà di lampone dalle ottime carat-

teristiche organolettiche e con altrettanto buone prospettive

di mercato. Il frutto, di un bel colore rosso, presenta un sapo-

re dolce e acido in perfetto equilibrio, è di pezzatura grande

e ha un’ottima shelf life - spiega Tita -. Inoltre è una varietà

rustica, risulta quindi resistente e poco esigente da un punto

di vista fitosanitario”.

Dei sette ettari preventivati, tre circa sono previsti fuorisuolo

per ovviare ai problemi legati al terreno. Come resa si ritiene

si possa superare il chilo e 200 gr. a pianta. Per il mirtillo il

discorso è ancora in fase sperimentale. Sono stati fatti test

prova in vasi coltivati in fuori suolo. “I test per il mirtillo stanno

andando bene - dichiara il tecnico - sicuramente potrebbero

esserci interessanti prospettive anche per questo prodotto”.

IL LAMPONE ADELITA® SI ESPANDE IN METAPONTO

ApofruitNotizie

DALMETAPONTO 13

DOPO I TEST PROVA DELLO SCORSO ANNO, SI AMPLIANO LE SUPERFICI COLTIVATE PER QUESTA VARIETÀ RUSTICA, MOLTO APPREZZATA DAI CONSUMATORI

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IN SICILIA I PROGETTI PARLANO BIO

ApofruitNotizie

14 DALLASICILIA

LA PROGRAMMAZIONE PREVEDE LA CRESCITA DI SUPERFICI E SOCI PER IL PANIERE ORTICOLO BIOLOGICO. ANCHE LA FRAGOLA MELISSA® SCOMMETTE SULLO SVILUPPO

Una decisa crescita del biologico è il dato più significativo

che emerge dalla programmazione nell’areale siciliano della

cooperativa Apofruit.

È prevista una crescita di superfici e di numero di soci, con l’o-

biettivo di superare i 25.000 quintali di prodotto biologico, che in

percentuale si traduce in un + 10% nella prossima campagna.

Il biologico continua infatti il suo trend positivo e anche i soci

siciliani della cooperativa si stanno orientando ad ampliare o a

convertire le proprie coltivazioni. Le produzioni orticole bio con-

ferite allo stabilimento di Donnalucata riguardano tutto il gruppo

dei pomodori (è la produzione più importante per l’areale sici-

liano comprendente gli insalatari, il pomodoro tondo e oblungo,

i datterini, i piccadilly, il ciliegino), le melanzane, le zucchine

e i cetrioli. Fa parte del paniere bio anche il peperone Sweet

Palermo®. Mentre sul convenzionale si prevede una crescita più

contenuta.

“Sicuramente - dichiara Alfonso D’Aquila responsabile d’area

Apofruit - diminuiranno le tipologie dei pomodori da insalata, pri-

vilegiando la concentrazione sul pomodoro oblungo per ottenere

masse critiche più consistenti. Ci sono margini di crescita per il

pomodoro rosso a grappolo e una programmazione in aumento

per zucchine e melanzane”.

Tra fine giugno e inizio luglio torna in primo piano la programma-

zione della produzione della fragola, confortati dai buoni risultati

ottenuti dalla coltivazione della varietà Melissa® iniziata lo scorso

anno.

“Il nostro obiettivo è ampliare le superfici, raggiungendo i 10

ettari di produzione in 2/3 anni – precisa D’Aquila – Melissa® è

una varietà che sta dando soddisfazioni ai soci siciliani, che la

preferiscono ad altre varietà già sperimentate.

È una fragola dolce anche nei mesi invernali e pensiamo abbia

buone chance sul mercato. Sul progetto fragola torneremo di

nuovo in visita a Scanzano per un secondo incontro con i pro-

duttori dell’area metapontina dove la fragolicoltura è divenuta

un’eccellenza”.

I Nell'areale siciliano programmazione in aumento

anche per zucchine e melanzane I

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Un importante momento di dialogo tra la cooperativa

e le aziende agricole si è svolto lunedì 29 maggio

nello stabilimento Apofruit di Aprilia, in provincia di Lati-

na. All’incontro hanno partecipato oltre 200 persone tra

cui soci e figure istituzionali ma anche altre associazioni

come Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italia-

na Agricoltori, testimoniando l’importanza delle temati-

che trattate. Ad aprire i lavori è stato il Presidente di Apo-

fruit Italia Mirco Zanotti che ha presentato una fotografia

generale della cooperativa e degli stabilimenti associati.

È poi intervenuto l’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pe-

sca della Regione Lazio Carlo Hausmann che ha analiz-

zato la situazione di crisi conseguente ai danni metereo-

logici che hanno colpito le coltivazioni di Kiwi nel Lazio.

Lo scorso aprile infatti per tre notti (19-20-21) i campi

della pianura Pontina sono stati sottoposti a durissime

gelate che hanno compromesso la raccolta dei frutti.

Hausmann ha quindi analizzato le opportunità offerte dal

programma di sviluppo rurale (Psr) tra cui investimenti,

sgravi fiscali e finanziamenti dedicati alle aziende econo-

micamente e strutturalmente disagiate.

E’ seguito l’intervento del Direttore Generale del Gruppo

Apofruit Ilenio Bastoni che ha illustrato l’esperienza di

Apofruit, costantemente tesa a creare valore nell’ortofrut-

ta. Bastoni si è soffermato a fornire una visione globale

della struttura della cooperativa che opera in diversi are-

ali italiani, con un focus sulle esportazioni, in particolare

in Europa ed Asia. Ha poi analizzato l’importante ruolo

rivestito nelle attività dei soci dagli istituti convenziona-

ti alla cooperativa, aiuti economici in primis. Disporre

di sufficiente liquidità in caso di un mancato raccolto

può fare la differenza per qualsiasi associato, oltre ad

essere la vera forza della cooperativa. Infine, il Direttore

Finanziamenti e Progetti di Apofruit Italia Mario Tamanti

ha illustrato le opportunità offerte dai progetti di filiera

come il Programma di Sviluppo Rurale e i disegni futuri

su innovazione e varietà proposti dall’OCM.

“I partecipanti all’incontro si sono detti molto soddisfatti

- dichiara Flavio Mancini, consigliere delegato di Apofru-

it Italia per l'area Lazio - queste iniziative rappresentano

una ottima occasione per dialogare con i propri soci,

oltre ad essere occasione per un’importante interfaccia

con le istituzioni”.

ApofruitNotizie

DALLAZIO 15

SI È SVOLTO UN PARTECIPATO INCONTRO CON I SOCI, RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E DELLE ISTITUZIONI. PRESENTE ANCHE L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE LAZIO CARLO HAUSMANN

APOFRUIT HA PRESENTATO AD APRILIA PROGETTI E SERVIZI PER LE AZIENDE AGRICOLE DEL TERRITORIO

I Il Direttore generale del Gruppo ha illustrato l'esperienza Apofruit I

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APOFRUITViale della Cooperazione, 400

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