liofilizzazione
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22/11/2011
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LIOFILIZZAZIONE
Sistema di essiccamento a basse temperature che sfrutta il fenomeno di sublimazione dell’acqua allo stato solido.
Impiego: Essiccamento di prodotti termolabili o sensibili all’ossigeno.
Applicazioni:Conservazione di: batteri o virus, frazioni di sangue, tessuti;
Formulazioni finite contenenti antibiotici, proteine, vaccini, vitamine;
Farmaci sterili ad uso iniettabile o oftalmico.
Vantaggi:
Possibilità di conservare un farmaco in forma deidrata a temperatura ambiente
Eliminazione di possibilità di ossidazione
Umidità residua molto bassa
Prodotto finale con elevata idrosolubilità, spugnoso, amorfo.
Possibilità di un accurato dosaggio ne contenitore finale
Svantaggi:
Costi molto alti delle attrezzature;
Elevato consumo energetico;Lentezza del processo (24 –48 ore o più).
LIOFILIZZAZIONE
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FASI DEL PROCESSO INDUSTRIALE DI LIOFILIZZAZIONE
Preparazione della soluzione/sospensione prodotto da liofilizzare
Soluzione o sospensione in bulk
Aggiunta eccipienti: stabilizzanti, tamponi, agenti bulkizzanti
Filtrazione (soluzione)
Sterilizzazione (iniettabile o oftalmico)
Ripartizione in fiale, flaconi, fiale-siringhe
Caricamento dei contenitori nel liofilizzatore
Liofilizzazione
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Eccipienti in formulazioni liofilizzate
�Tamponi – mantengono il pH quando il prodotto viene reidratato. Utilizzare basse concentrazioni ( es. 5 mM). Concentrazioni elevate possono portare a variazioni di pH o di Tg (prodotti amorfi).Esempi di tamponi: citrato, fosfato, istidina
�Bulking agent - dà forza meccanica al prodotto liofilizzato evitando il collasso del cake e facilitando la risosopensione. Esempi: mannitolo, glicinaUtili in basse dosi. Rapporto bulking agent:stabilizzante 3:1.
�Stabilizzanti (crioprotettori) – necessari per proteine, formano una matrice vetrosa che immobilizza le proteine mantenendole in fase amorfa con lo stabilizzante. Esempi: trealosio, saccarosio, destrano, PVP, tensioattivi non ionici (0,1% max). Evitare zuccheri riducenti es. lattosio.
�Isotonizzanti – mantengono l’isotonia del prodotto iniettabile ricostituito
�Modificatori della temperatura di collasso : es. destrano.
Ridurre al minimo l’uso di Sali che possono deprimere la Tcs
Preparazione della soluzione/sospensione prodotto da liofilizzare
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FASI DEL PROCESSO INDUSTRIALE DI LIOFILIZZAZIONE
Congelamento
Essiccamento primario o sublimazione
Essiccamento secondario o desorbimento
Chiusura dei contenitoriApertura del liofilizzatore ed estrazione del prodotto liofilizzato in bulkApertura del liofilizzatore ed
estrazione del prodotto finito
Liofilizzazione
PROCESSI DI FINE CICLO
Pulizia dell’impianto Sterilizzazione dell’impianto, se da utilizzare per la lavorazione di sterili
Lavaggio con acqua fredda/calda e /o agenti chimici
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Determinazione delle condizioni di processo: congel amento
Diagramma di congelamento di una soluzione acquosa di cloruro di sodio
Punti eutettici ottenuti per soluzioni diluite di vari sali
Soluzioni acquose di sale
Sodio cloruro
Potassio cloruro
Magnesio cloruro
Calcio cloruro
Sodio carbonato
Potassio carbonato
Sodo solfato
Potassio solfato
Magnesio solfato
Temp. Punto eutettico (°C)
-21,20
-10,70
-33,60
-54,90
-2,10
-36,50
-1,25
-1,52
-5,20
Temperatura eutettica (Te): temperatura alla quale la soluzione si comporta come un composto puro e solidifica
Determinazione della zona eutettica o della tempera tura di completa solidificazione (Tcs)
Analisi termica diretta e analisi termica differenz iale (DSC)
Analisi termica diretta
Le curve di congelamento e decongelamento non sono mai sovrapponibili per fenomeni di soprafusione che modificano la curva di decongelamento.
Con la tecnica DSC, oltre a determinare la Tcs, si ottiene una misura diretta della Tg e della temperatura eutettica
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Aumento della resistenza elettrica corrisponde alla solidificazione (resistenza elettrica massima corrisponde a completa solidificazione)
Le curve di congelamento e decongelamento non sono mai sovrapponibili per fenomeni di soprafusione che modificano la curva di decongelamento.
Es.: curva di congelamento, temperatura di completa solidificazione -35°C; curva di decongelamento, temperatura di incipiente fusione -21,6°C
Vantaggi: ottimale nella determinazione di Tcs
Limite : curve di soluzioni di farmaci di natura organica complesse presentano diverse tipologie di transizione .
Determinazione della zona eutettica o della tempera tura di completa solidificazione (Tcs)
Determinazione della resistività elettrica
Determinazione della zona eutettica o della tempera tura di completa solidificazione (Tcs)
Soluzione di mannitolo a 20°C
Microscopia: freezing, freeze-drying microscopyOsservazione diretta al microscopio di un campione di prodotto in fase di raffreddamento ( sottovuoto).
Soluzione di mannitolo a -30°C
Riscaldamento a - 25°CRiscaldamento a - 5°C
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Determinazione della zona eutettica o della tempera tura di completa solidificazione (Tcs)
Es.: soluzione di NaCl al di sotto della Te
congelato
essicato
Es.: soluzione di NaCl sopra la Te
Microscopia: freezing, freeze-drying microscopy
Metodi di congelamento di prodotti confezionati in contenitore finale
A conchiglia In verticale
Statico
In rotazione
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Stratificazione, in fase di congelamento, di sosta nze incompatibili
Stratificazione in orizzontale con congelamento statico a tempi differenti Stratificazione a conchiglia con
congelamento statico in diagonale a tempi differenziati
Iindustrialmente il congelamento avviene direttamen te nel liofilizzatore. I contenitori sono alloggiati in appositi supporti pe r contenitori
Vassoio normale
Vassoio a piastra con alloggiamenti
Vassoio con interposizione di barrette metalliche
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Tappi con peduncoli per la chiusura di flaconcini sotto vuoto
Tappo inserito per la chiusura
Sistema per chiusura di fiale sotto vuoto
ESSICCAMENTO PRIMARIO
Trasporto idrodinamico diffusivo
Trasferimento di calore:
Interno: attraverso lo strato congelato e lo strato secco poroso
Esterno. Per conduzione e convezione
( )RsRp
PcPoVs
+−=
Vs: velocità sublimazionePo: pressione di vapore del ghiaccio alla data temperatura del prodotto;Pc: pressione nella camera di liofilizzazione;Rp: resistenza dovuta al prodotto secco;Rs: resistenza dovuta al tappo
Trasferimento di massa (vapore)
Condizioni di pressione 5 10-3 – 5 10-5 bar
Il flusso di vapore è:
Direttamente proporzionale alla differenza di pressione di vapore tra il fronte di sublimazione e la superficie libera del prodotto.
Inversamente proporzionale allo spessore dello strato poroso secco
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Liofilizzatore
Liofilizzatore
autoclave
Piastre
condensatore
Pompa da vuoto
compressore compressore
Circuito di raffreddamento del condensatore
Circuito di raffreddamento delle pistre
Riscaldamento piastre
Elettrovalvola a farfalla
Serpentine di raffreddamento del condensatore
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Liofilizzatore:
Dettagli delle piastre di un’autoclave
Isolante termico
vassoiopiastra
Collegamento condensatore
Entrata del fluido di raffreddamento o riscaldamento
piastra
uscita
Autoclave
Fasi di liofilizzazione
1 – temperatura di congelamento
2 – temperatura di incipiente fusione
A: congelamento
B: essiccamento primario
C: essiccamento secondario
Condizioni di liofilizzazione: sono variabili dipendentemente dalle caratteristiche del materiale.Parametri indicativi: -10°C, -40°C; pressioni di 20 0 – 100 µ
Umidità residua specifica nel prodotto liofilizzat o: 0,1 – 1% (antibiotici), 1 – 3% ( virus, batteri), 0,5 – 2 % (prodotti farmaceutici comuni)
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Fattori che intervengono nel processo di liofilizza zione
Freddo Congelamento temperatura del punto eutettico
Calore Essiccamento primario deve essere somministrata una quantità di calore corrispondente al calore latente di sublimazione
Calore latente di sublimazione : quantità di calore necessaria per sublimare l’unità di massa a temperatura costante e pressione prestabilita.
Vuoto sublimazione, desorbimento.
Necessario per mantenere nell’ambiente sovrastante la massa congelata un valore di pressione parziale del vapore d’acqua inferiore alla tensione del vpaore saturo del solvente prodotto
Congelamento ed essiccamento primario avviene a freddo sotto vuoto
Durante l’essiccamento secondario si ha riscaldamento del prodotto fino a 40 –50 °C
Importante : il condensatore deve essere ad una temperatura di 15 – 20 °C inferiore rispetto al prodotto.
Esempio di un ciclo di liofilizzazione
Soluzione al 10% di mannitolo e 1% principio attivo.
Lotto da 40000 fiale. Congelamento diretto in liofilizzatore
Condizioni di congelamento
Ripiani dell’autoclave a – 35°C, condensatore a – 40 °C
Congelamneto: Il prodotto arriva a -35°C in 3 ore.
Avviamento della pompa da vuotoDopo 1 ora il vuoto in autoclave è di circa 60 µ residui e la temperatura del prodotto è scesa a -45°C (autoraffreddamento).
Sospensione del raffreddamento piastre, inizio del riscaldamento
Essiccamento primario: Dopo 3 ore il prodotto è a -20°C e il vuoto è a 100µ
Innalzamento della temperatura piastre a + 20
La temperatura del prodotto dopo 2-3 ore raggiunge quella delle piastre.
Dopo 5 ore totali a + 20 °C, si portano le piastre a + 40°C per 4 ore
Durata totale del processo 20 oreRottura del vuoto e sbrinamento del condensatore
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LIOFILIZZATORI: caratteristiche tecniche e costrutt ive
Temperatura di lavoro del condensatore : temperatura minima a cui può arrivare il condensatore del ghiaccio di un liofilizzatore.Es. modello con un gruppo compressore -55°C/-60°C;Modello con 2 gruppi compressori a cascata -85°C/-9 0 °C;Liofilizzatori speciali possono arrivare a -105°C.
Massima capacità condensante (ice capacity): quantità (espressa in kg di ghiaccio) che il condensatore è in grado fisicamente di bloccare.
Capacità condensante del condensatore (ice condenser performance): espressa in kg di ghiaccio estratti nelle 24 ore. Rappresenta l’efficienza del condensatore in quanto è la quantità massima di ghiaccio che viene estratta dal campione posto a liofilizzare nelle 24 ore.
Capacità (volume) della camera del condensatore (ic e condenser chamber) : espressa in litri, è il volume della camera in cui è posto il condensatore. Questo parametro accoppiato alle misure della camera, ne definisce la grandezza in base a cui determinare il numero di ripiani che si possono adattare all’interno della camera del condensatore quando il processo di liofilizzazione avvenga direttamente nella camera di liofilizzazione.
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LIOFILIZZATORI: caratteristiche tecniche e costrutt ive
Liofilizzatori a camera singola: prevedono che il precongelamento del campione
avvenga nello stesso liofilizzatore, nella camera di condensazione del ghiaccio.
Liofilizzatori a doppia camera
Liofilizzatori con raffreddamento ad aria: il precongelamento del
campione avviene fuori dal liofilizzatore . Il processo di
liofilizzazione avviene fuori dalla camera di condensazione del
ghiaccio, in un’ altra camera montata sulla camera del ghiaccio
(campana acrilica).
Liofilizzatori con ripiani a circolazione di liquido:
precongelamento e essiccamento del campione avvengono fuori
dalla camera di condensazione del ghiaccio ma nel liofilizzatore,
dentro un’altra camera montata sopra questa, su ripiani a
temperatura controllata refrigerati e scaldati con liquido di
termostatazione .
ESEMPI DI LIOFILIZZATORI da laboratorio
Liofilizzatore 5 Pascal da laboratorio.
Dati tecnici:
Capacità condensante 2,3 kg in 24 h
Max capacità condensante 4 kg
Superficie condensante 0,17 m 2
Min. temperatura condensatore -55 °C
Capacità (Volume) condensatore 7,21, L
Range di misura di pressione 0,001 ÷100 bar
Range di misura di temperatura –60°C + 100°C
Alimentazione 220 V-1Ph- 50Hz
Potenza richiesta KW 0,33
Dimensioni AxLxP 33x47x62
Peso 58 kg
Rumorosità < 50 db
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ESEMPI DI LIOFILIZZATORI da laboratorio
ESEMPI DI LIOFILIZZATORI da impianto pilota
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ESEMPI DI LIOFILIZZATORI da impianto di produzione
Liofilizzatore a camera singola: dimensioni dei vas soi da 1,8 m 2 a 16,2 m2, capacità di condensazione da 20 a 180 kg
Liofilizzatore da impianto di produzione con sistem a a doppia camera (dimensione dei vassoi 14,5 m 2, capacità del condensatore 160 kg, sistema per la sterilizzazione a vapore dell’impianto)
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Liofilizzatore a doppia porta con sistema di cleani ng in place
ESEMPI DI LIOFILIZZATORI da impianto di produzione
Schema guida per la scelta dell’impianto di liofilizzazione
Il prodotto richiede protezione dell’utilizzatore/ambiente/trattamento?
E’ necessario un elevato livello di automazione?
Liofilizzatore classico con vassoi e carrello di carico
NoSi
Liofilizzatore a doppia porta
No