L'insegnamento della letteratura italiana nella scuola ...
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Corso di Laurea specialisticain Filologia e letteratura italiana
Tesi di Laurea
L'insegnamento della letteratura italiana nella scuola media superioreIl dibattito teorico e i testi di lavoro
Relatore
Ch. Prof. Pietro Gibellini
Laureando
Francesco BrolloMatricola 820024
Anno Accademico
2012 / 2013
INDICE
I. LA LETTERATURA E L'EDUCAZIONE LETTERARIA
1. L'educazione letteraria. Un'introduzione p. 5
2. Gli strumenti dell'educazione letteraria: la storia della letteratura e
l'antologia
p. 11
3. La letteratura in classe: i modelli, gli atteggiamenti critici e la didattica p. 17
4. L'educazione letteraria nella scuola: riflessioni e proposte p. 27
II. GLI STRUMENTI: IL LIBRO DI LETTERATURA
1. Il libro di letteratura italiana, la scuola e l'editoria negli ultimi due
decenni
p. 36
2. Le storie-antologie degli anni Novanta e del nuovo millennio: un
excursus
p. 43
3. Le storie-antologie di Letteratura italiana: dal libro enciclopedico al
libro-tutor
p. 58
4. Libri a confronto: il primo volume e la letteratura italiana dalle origini
al Trecento
p. 76
5. Un nuovo paradigma didattico. Quali prospettive per il libro di
Letteratura italiana?
p. 152
BIBLIOGRAFIA p. 165
Ad Alessandro e ai libri, compagni di dialoghi senza fine
I.
LA LETTERATURA E L'EDUCAZIONE LETTERARIA
1. L'EDUCAZIONE LETTERARIA. UN'INTRODUZIONE
La letteratura assume rispetto ad altri strumenti formativi una posizione di
straordinario rilievo nel sistema scolastico: il primo contatto con i testi letterari ha
luogo fin dall'educazione di base, che coincide con la scuola elementare, e poi
l'approccio ad essi evolve, passando attraverso i programmi della scuola media e
della scuola superiore1.
Nei primi anni di istruzione, quelli della scuola elementare, l'allievo incontra per la
prima volta la letteratura durante le ore di educazione linguistica: questo uso dei testi
per acquisire le competenze di base con la lingua italiana non deve stupire perché
rientra nella nostra tradizione. Si pensi alla storia della nostra lingua e alla funzione in
essa svolta da molti testi capaci di fornire dei modelli di italiano sintatticamente
robusto e lessicalmente ricco: I promessi sposi di Alessandro Manzoni, Cuore di
Edmondo De Amicis, le poesie di Giosuè Carducci, di Giovanni Pascoli, i testi di
Italo Calvino e di Gianni Rodari.
Ci sono stati ripetuti tentativi di orientare diversamente l'educazione linguistica sulla
comunicazione quotidiana e su quella informativa: ne è segno l'integrazione della
scelta di testi letterari con altri non letterari. Si tratta di un cambiamento giustificato
dal fatto che molto spesso è più facile apprendere le strutture e gli usi della lingua
attraverso testi con cui veniamo a contatto più frequentemente nella vita quotidiana e
svincolati dal desiderio di leggere. Nonostante ciò, la letteratura continua ad avere
una funzione importante e un ruolo privilegiato negli ordini di istruzione successivi.
Proprio durante gli anni della scuola media ha inizio la prima alfabetizzazione
letteraria, linguistica e culturale: la letteratura serve, in questo caso, ad educare i
ragazzi alla lettura e a intraprendere percorsi di ricerca e di acculturazione, per
trasmettere valori civili, morali, per conoscere culture ed epoche storiche diverse da
quella contemporanea.
1 L'atto di nascita del sistema scolastico italiano fu la Legge Casati del 1859. A partire dall'Unità d'Italia l'istruzione si caratterizzò per la scelta dell'asse culturale Liceo Classico/Università: la preparazione umanistica era ritenuta la miglior base per creare una classe dirigente ristretta e preparata.
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Nei primi livelli d'istruzione (quelli della cosiddetta “scuola dell'obbligo”) gli
strumenti fondamentali usati durante le ore di Italiano e nei quali gli studenti possono
avere l'occasione di leggere esempi di letteratura sono l'antologia e altri libri di lettura
(romanzi, racconti di viaggio e d'avventura, libri-inchiesta con apparati di commento,
eserciziari, temi di dibattito e proposte di ricerca) integrati con il libro di grammatica
per l'educazione strettamente linguistica.
Da un discorso di tipo quantitativo, però, è utile passare anche a considerazioni di
ordine qualitativo. Infatti, la presenza della letteratura è sì constante, ma la
divulgazione letteraria nella didattica della scuola elementare e media utilizza i testi
snaturandoli: i procedimenti che portano a tali conseguenze sono gli stessi usati
dall'industria culturale, dall'editoria per l'infanzia e per l'adolescenza, dalle
trasmissioni televisive.
Per evitare questi usi deformanti della letteratura Remo Ceserani2 invita alla prudenza
e consiglia di non fermarsi alla domanda “Cosa dice il testo?” ma di chiedersi
“Perché lo dice?” e “Come lo dice?”. Il lavoro sul testo poetico, che si basa
prevalentemente sulle impressioni e sulla genericità delle idee e dei temi, dovrebbe,
guidare alla comprensione dei meccanismi verbali, delle affascinanti ambiguità del
linguaggio e all'individuazione degli espedienti retorici impiegati dal poeta. Analoghe
considerazioni valgono per i testi narrativi: questi, scelti a seconda dei loro contenuti
tematici, per l'interesse che suscitano e per le occasioni di dibattito cui possono dar
luogo, dovrebbero essere il punto di inizio per una ricerca intorno l'efficacia dei loro
meccanismi narrativi, la complessità della stratificazione semantica e dei rapporti tra
realtà e finzione. Tuttavia, come sottolinea lo stesso Ceserani, il tempo è
insufficiente, gli strumenti sono inadeguati e la relazione con la classe è piuttosto
fragile: per questo motivo risulta preferibile focalizzare l'attenzione su una buona
educazione linguistica, sui linguaggi della comunicazione sociale e quotidiana,
ovviamente molto più semplici rispetto a quelli letterari e delle altre espressioni
artistiche.
2 Cfr. R. Ceserani, Guida allo studio della letteratura, Laterza, Bari 1999, pp. 394 – 395.
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Un discorso a sé merita, invece, il ruolo dell'educazione letteraria nella scuola
superiore che si articola in un biennio e in un triennio (ora suddiviso in secondo
biennio e ultimo anno3).
Nel primo biennio di questo ultimo ordine del sistema d'istruzione italiano continua
l'uso dei testi letterari a fini estrinseci4 e non è raro che diventino il punto di partenza
per creative e libere discussioni. Nonostante la disaffezione degli studenti per la
letteratura, l'antologia rimane lo strumento privilegiato per acquisire capacità di base
come la lettura consapevole e autonoma di testi di tipologie diverse.
Per quanto riguarda l'educazione letteraria al triennio, le tendenze che provocano le
più importanti storture sono principalmente due: la prima vede la letteratura al
servizio dell'educazione linguistica, mentre la seconda la concepisce come
trasmissione dei valori eterni dell'uomo. A queste potremmo aggiungere una terza
corrente molto forte e cioè quella che insegna la disciplina come storia della
letteratura nazionale; tuttavia, essendo ancora molto presente, verrà trattata nel terzo
capitolo in cui saranno presi in esame i modelli di atteggiamento critico e di pratica
didattica nella scuola odierna5.
La prima tendenza è diffusa soprattutto nei manuali di didattica della letteratura6, nei
corsi di aggiornamento per insegnanti e nei progetti di riforma ministeriali: la
letteratura, in questo caso, è al servizio dell'educazione linguistica. L'idea forte alla
radice di questo uso dei testi letterari è quella dell'educazione linguistica come unica
base necessaria e comune a tutti gli studenti di tutti gli indirizzi di studio (licei, istituti
tecnici e professionali) e il rischio è l'appiattimento e la cancellazione di tutte le altre
dimensioni della letteratura. Nonostante il fallimento del progetto che voleva fare
della linguistica la disciplina di riferimento di tutte le scienze umane, molti
3 Cfr. Decreto ministeriale sul riordino del 2° ciclo d'istruzione del 15 marzo 2010.4 Riguardo tale questione, Ceserani riporta un passo del romanzo Wilt [Eva, una bambola e il professore, 1976]
dell'inglese Tom Sharp in cui tale atteggiamento viene parodiato mostrando lo svolgimento delle lezioni di undocente della scuola superiore. Dato il rifiuto della classe di immedesimarsi nelle opere, gli interrogativi deglistudenti deviano irrimediabilmente le lezioni a questioni attuali legate alla vita quotidiana.
5 Cfr. I parte, cap. 3, p. 17.6 Cfr. Simone Giusti, Insegnare con la letteratura. Idee per insegnare, Zanichelli, Bologna 2011.
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pedagogisti e tecnici della didattica, lavorando sulle varie forme di linguaggio e di
apprendimento, arrivarono a pensare alla didattica come una forma specializzata
(persuasiva, dialogica, ecc. ) di comunicazione. Sulla base di questa premessa teorica,
i testi letterari antologizzati vengono smontati, analizzati ignorando i modi e le
circostanze della loro produzione e ricezione. Ne consegue la semplificazione della
testualità a pura comunicazione e decodificazione del testo: nei programmi educativi
che riflettono questa tendenza, l'analisi retorica della tradizione letteraria è sostituita
da operazioni di codificazione, ricodificazione e transcodificazione dei testi (ad
esempio trascrivere una storia di parole in una storia di immagini, in un video). La
radicale destoricizzazione dei testi risulta così conforme a quelle ideologie dominanti
che proclamano la morte della storia e la perdita, dunque, della cognizione delle
radici storiche dei testi, dell'immaginario e delle modalità con cui le opere e i testi
dell'immaginario influenzano l'uomo sul piano biologico, antropologico e sociale.
La seconda tendenza, invece, riguarda coloro che nell'insegnamento sono ancora
nostalgici della concezione della letteratura come fatto estetico ovvero come
comunicazione di esperienze sublimi, di sentimenti altissimi e di originali slanci della
fantasia. Anche questa corrente è responsabile di una riduzione e destoricizzazione
dell'immaginario. I testi letterari sono utilizzati ponendo come principale obiettivo la
formazione etica e morale: i grandi testi dell'epica, del romanzo e della poesia sono
presi in esame per entrare in contatto con valori eterni e profondi dell'uomo e con
complesse istituzioni e strumentazioni retoriche.
Presupposto ideologico di questa posizione conservatrice è quel modello educativo in
cui la letteratura perde la sua specificità, diventa tutto e parla di filosofia, di etica, di
scienza, di storia, ecc. Un'educazione letteraria di tale tipo corre il pericolo di ridursi
nel culto dell'eloquenza e del bello scrivere e di selezionare gli studenti della classe
sulla base del grado di comprensione e di rielaborazione del messaggio letterario più
o meno recepito.
Ceserani ribadisce l'irriducibilità dell'opera letteraria alla sola testualità linguistica o
unicamente alla qualità estetica perché appartiene al nostro immaginario culturale. È
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necessario riportare l'attenzione sulle potenzialità conoscitive e formative della
lettura: entrare in contatto con un'opera letteraria permette di conoscere i bisogni
profondi dell'uomo attraverso i prodotti dell'immaginario letterario, caratterizzati da
tensioni interne, da contraddizioni e per questo elementi costitutivi di un'esperienza
culturale non superficiale.
La tradizione letteraria ha avuto un ruolo fondamentale nell'età postunitaria.
L'Italia, infatti, si presentava come un paese fortemente eterogeneo e privo di forti
strutture unitarie economiche e statali. Quindi, per cercare di creare un senso di
identità nazionale, si è deciso di puntare sulla letteratura la quale offriva un valido ed
efficace collante ed un modello per l'unificazione linguistica e culturale della
penisola. In questo quadro storico la storia letteraria è diventata lo strumento
privilegiato di autoeducazione del cittadino italiano ed è stata proposta come un
romanzo di formazione in cui la vicenda narrativa procedeva grazie al conflitto tra le
generazioni e il distinguersi di autori-personaggi importanti. Rientra in questa terza
tipologia d'uso della letteratura il tentativo di individuare, ad esempio, il poema
epico-nazionale italiano e le proposte dell'Iliade e dell'Odissea di Omero e soprattutto
dell'Eneide di Virgilio, con la conseguente deformazione dell'impianto ideologico
dell'autore. La letteratura, quindi, risultava nuovamente asservita ad una ideologia
che ha come obiettivo l'educazione collettiva. Questo modello è stato preso a
riferimento nella programmazione scolastica per almeno un secolo, ha agevolato il
costituirsi di una lingua comune – operazione che poi ha ricevuto un notevole
impulso grazie alla televisione – e , allo stesso tempo, ha creato l'immagine
dell'italiano come intellettuale sventurato e/o in esilio, come eroe dei due mondi,
come soldato delle trincee della guerra mondiale e fratello nel dolore di tanti altri,
come “poeta-vate” che dà voce al mito nazionale.
Da queste premesse si è imposto il fortunato modello storicistico ottocentesco: esso
risulta ancora molto diffuso a dispetto dell'esigenza di integrarlo o di sostituirlo con
una libera esplorazione dei testi letterari, di cui recuperare la vera storicità tra conflitti
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e contraddizioni interpretative.
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2. GLI STRUMENTI DELL'EDUCAZIONE LETTERARIA: LA STORIA
DELLA LETTERATURA E L'ANTOLOGIA
Negli ultimi decenni si sono distinte nella scuola italiana concezioni diverse della
letteratura, del suo valore formativo e si sono affermate più concezioni della didattica
ispirate a idee differenti di efficienza e di efficacia.
Chi scrive una storia letteraria non compie un'operazione imparziale ed oggettiva:
qualsiasi profilo storico della letteratura è il frutto di un bilancio complessivo che
tiene conto delle conclusioni a cui è giunto l'autore (o gli autori) e la critica
precedente. Il progetto di scrivere una storia della letteratura, quindi, comporta
problemi di carattere teorico e metodologico: la concezione/idea della letteratura e il
modo di impostare i rapporti tra questa e la storia1. L'impianto dell'opera sarà,
dunque, diverso a seconda della personalità e dell'orientamento della ricerca
dell'autore: quest'ultimo, ad esempio, per citare due casi che si collocano ai poli
opposti, può considerare la letteratura come fenomeno autonomo oppure eteronomo2.
Per Francesco De Sanctis, autore della Storia della letteratura italiana3, la letteratura
era un fattore spirituale di civiltà che si muoveva in maniera dialettica e progressiva
fino alla conquista da parte dell'Italia dell'indipendenza e dell'identità nazionale. I
grandi scrittori erano tali in quanto capaci di esprimere le più significative esigenze
del proprio tempo trasfigurandole in creazioni che vivevano di vita propria.
Fra Otto e Novecento il Positivismo maturò un'altra concezione della letteratura come
fattore autonomo: essa era considerata un insieme di materiali eruditi e documentari,
filologici e biografici validi in sé stessi piuttosto che riconducibili ad una valutazione
estetica del fatto letterario o alla dialettica del quadro d'insieme.
Benedetto Croce, infine, accentuò il concetto di autonomia dell'arte: egli negava sul
1 Sulla storiografia letteraria cfr. G. Getto, Storia delle storie letterarie, Bompiani, Milano 1942; C. Ossola, M. Ricciardi (a c. di), Inchiesta sulla storia letteraria, Stampatori, Torino 1978; M. Pazzaglia (a c. di), Letteratura e
storia della letteratura, Zanichelli, Bologna 1978; O. Cecchi, E. Ghidetti (a c. di), Fare storia della letteratura, Editori Riuniti, Roma 1986.
2 L'arte è considerata autonoma quando è concepita esclusivamente come intuizione lirica dell'autore. È eteronoma, invece, se pensata come frutto di istanze personali dell'autore dipendenti anche dal contesto politico, economico, sociale, culturale, ecc. La concezione dell'arte come fenomeno autonomo è centrale nell'estetica idealistica di Benedetto Croce. Per l'eteronomia dell'arte cfr. Autonomia ed eteronomia dell'arte di Luciano Anceschi (1936).
3 F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana, 1870-1871, a cura di N. Gallo, Einaudi, Torino 1958.
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piano teorico la legittimità stessa di una storia letteraria perché, a suo parere, la
“poesia” viveva di momenti irripetibili, individuabili e isolati. Nonostante questi non
potessero essere legati tra loro né dal punto di vista storico né da quello logico, egli
ribadiva l'utilità didattica della storia letteraria e confermava l'autorevolezza del
modello desanctisiano, che sarebbe prevalso sugli altri quasi fino ai giorni nostri. Poi,
i seguaci di Croce cercarono di superarne le posizioni nel tentativo di ridare vita e
credibilità alla storia letteraria e nacquero testi poi usati come manuali scolastici4.
Nel secondo dopoguerra, però, alcuni cambiamenti politico-ideologici posero le
premesse per un'idea nuova di letteratura come fenomeno eteronomo. In particolare
fu fondamentale la scoperta del pensiero di Antonio Gramsci, che si diffuse con la
pubblicazione dei Quaderni del carcere5. La sua influenza non fu dovuta
all'elaborazione di un progetto di storia letteraria, bensì a principi che potevano essere
applicati in questo ambito. Infatti, con il concetto di letteratura “nazionale-popolare”,
egli indicava la necessità di prestare attenzione agli aspetti sociologici della
produzione letteraria e in particolar modo al ruolo degli intellettuali
nell'organizzazione della cultura.
Con la diffusione del pensiero marxista alcuni critici crociani tentarono di conciliare
la loro formazione e la necessità di inserire il giudizio estetico entro una rete di fattori
più ampia, comprendente anche aspetti storici, sociali e culturali: tra questi
ricordiamo Natalino Sapegno e il suo Compendio di storia della letteratura italiana6,
pubblicato tra il 1936 e il 1947 ed usato nelle scuole fino agli anni settanta.
Tra le tipologie di storie della letteratura, due sono ormai superate: la storia della
letteratura come storia dello spirito e come storia dello stile7. Non ci soffermeremo
4 Cfr. A. Momigliano, Storia della letteratura italiana, Principato, Messina-Milano 1936; F. Flora, Storia della
letteratura italiana, Mondadori, Milano 1940; L. Russo, Disegno storico della letteratura italiana, Sansoni, Firenze 1946.
5 A. Gramsci, Quaderni del carcere, edizione critica dell'Istituto Gramsci a cura di V. Gerratana, Einaudi, Torino 1975.
6 N. Sapegno, Compendio di storia della letteratura italiana, La Nuova Italia, Firenze 1936-1947.7 Secondo la “storia dello spirito” (Geistesgeschichte) esiste un sentire comune e nascosto (“spirito”) che informa di
sé ogni periodo storico, ogni momento della civiltà e qualsiasi espressione culturale (v. la letteratura e l'arte). Tale tendenza risale all'opera del filosofo tedesco W. Dilthey (Introduzione alle scienze dello spirito, 1883) e alla filosofianeoidealistica e neohegeliana tedesca (1910 – 1925). Un'altra impostazione diffusa nella storiografia tra fine
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sulle premesse teoriche alla base delle due (mutuate dalla storiografia ottocentesca e
dalla critica d'arte del primo Novecento), ma ci limiteremo a ricordare quanto segue:
la prima aderisce alla concezione della storia letteraria come storia della coscienza
nazionale o dei tratti distintivi (culturali, linguistici, anche razziali) di ogni comunità
nazionale, mentre la seconda individua nell'evoluzione del tratto stilistico e formale
l'elemento per creare un legame tra periodi letterari differenti8.
Le storie letterarie più diffuse e praticate sono altre, in particolare quelle che
integrano tra loro più tipologie. Da una parte vi sono le storie della letteratura che
privilegiano il contesto, dall'altra quelle che privilegiano i testi. Alla base di questa
distinzione vi è la questione dell'opera come documento o come monumento9,
derivata dalle discussioni degli storici e poi affrontata anche nell'estetica soprattutto
di impostazione fenomenologica: le opere possono presentarsi come documenti, ossia
come testimonianza di una determinata realtà storica, oppure come monumenti
quando hanno in sé la ragione di esistere, grazie al significato profondo, alle soluzioni
formali, all'insieme delle qualità estetiche.
I tipi di storia che prediligono la ricostruzione dei contesti utilizzano le opere come
documenti e si focalizzano sulla storia delle istituzioni (supporti materiali della
comunicazione letteraria, ambienti e circostanze della produzione dei testi, luoghi
d'incontro tra gli scrittori e gli intellettuali, i gruppi, le scuole, i movimenti), della
lingua, della circolazione dei prodotti letterari e del pubblico, delle idee e ideologie
(degli intellettuali e della società) e della vita degli scrittori. Al contrario, le storie che
si concentrano maggiormente sul testo tendono a considerare le opere letterarie come
monumenti e focalizzano l'attenzione sulle forme o sui temi.
Si tratta, in questo secondo caso di storie più volte proposte e sperimentate, ma che
Ottocento e primi decenni del Novecento è quella che mette in parallelo la storia dello spirito con quella degli stili (Stilgeschichte) in base alla corrispondenza tra lo spirito dell'epoca e lo stile dell'epoca. Tale idea è stata avanzata da storici dell'arte come lo svizzero H. Wöllflin e il francese H. Focillon.
8 A questa seconda tendenza appartengono gli studiosi tedeschi di letteratura italiana T. Spoerri, G. Weise, G. R. Hocke e A. Hauser. In Italia si possono ricordare M. Praz, W. Binni e R. Scrivano. R. Wellek ha dedicato alcuni studiimportanti alla periodizzazione stilistica tra cui quelli sui concetti di barocco, classicismo, romanticismo, realismo, naturalismo e simbolismo in Concept of Criticism (1963) e Discriminations (1970).
9 Cfr. R. Ceserani, Storicizzare, in M. Lavagetto (a c. di), Il testo letterario. Istruzioni per l'uso, Laterza, Bari 2004, pp. 82-83.
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difficilmente hanno raggiunto il successo desiderato. Infatti, risulta difficile costruire
una storia delle forme utilizzate dagli autori della letteratura italiana perché esse di
per sé non sono significanti e i singoli tratti formali (retorici, metrici, linguistici)
assumono un significato solo se messi in correlazione con i tratti semantici delle
opere stesse. Altrettanto rischiosa è la scrittura di una storia letteraria che cerca di
individuare reti tematiche tra le opere per risalire all'immaginario di una o più epoche
storiche: il pericolo è quello dello schiacciamento storico, conseguenza di una
eccessiva generalizzazione e la svista dei caratteri individuali e distintivi delle epoche
e delle singole opere.
Sarà bene sottolineare che la storia della letteratura è sempre un percorso diacronico e
sincronico che approda ai testi e li attraversa: sono essi la vera e insostituibile ragione
d'essere della storia letteraria e questa trova il suo completamento naturale e
necessario nell'antologia, sia che si tratti di opere enciclopediche o scolastiche.
Per quanto riguarda l'editoria scolastica per l'Italiano nel triennio superiore, il
panorama dei libri si distingue a seconda della morfologia e della prospettiva di
studio che vi sono sottese. A seconda dei criteri ordinativi e della differente frazione
di spazio occupato dalla storiografia letteraria, dalla scelta di testi letterari degli autori
e della documentazione critica, è possibile distinguere tre atteggiamenti diversi da
parte dell'autore e allo stesso modo tre prodotti diversi e complementari.
L'autore del libro può preferire tra le sue funzioni quella di storico-letterario,
descrivendo e narrando l'evoluzione della civiltà letteraria (come progresso dello
spirito, come prodotto di conflitti socio-economici o come sviluppo di forme e stili),
quella di critico, nella selezione e nel commento ai testi, o quella di storico della
critica, riportando giudizi dei maggiori studiosi di letteratura. Nello stesso ordine si
sono affermati rispettivamente il manuale, l'antologia dei testi e l'antologia della
critica, che hanno avuto a lungo una vita separata e che solo negli ultimi cinque
decenni sono stati sempre più abilmente integrati tra loro.
Nonostante i timori di coloro che temevano l'antologia come supporto potenzialmente
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sostitutivo alla lettura integrale e allo studio delle grandi opere della nostra
letteratura, essa è diventata, da almeno quarant'anni, lo strumento principale nella
didattica della letteratura italiana. Il pericolo della frammentazione delle opere più
importanti (i “libri classici”) è stato fortunatamente superato grazie alla proposta di
testi poetici non più riportati per parti (anche accostate una di seguito all'altra),
all'ordine di brani di testi in prosa uniti tra loro da parti sintetizzate, alla scelta di
fornire talvolta testi completi (o quasi) e alla costruzione di percorsi antologici
secondo criteri soprattutto tematici.
L'antologia ha vinto anche un'altra importante scommessa e cioè il rapporto spesso
antagonistico con il profilo di storia letteraria che, dal periodo compreso tra le due
guerre e gli anni Sessanta del secolo scorso, ha un ruolo dominante nella didattica
della letteratura italiana. L'antologia comincia ad incorporare anche la parte
manualistica e, negli ultimi tre decenni del Novecento, assume via via un ruolo
sempre meno accessorio perché pone i testi in relazione al profilo storico e
viceversa10.
La vera svolta ha luogo negli anni Sessanta, durante i quali la morfologia del libro di
testo cambia: dall'antologia come contenitore di exempla, asservito alla trattazione
teorica secondo l'impianto idealistico e/o storicistico, si passa a quella che mette in
primo piano i testi e li inserisce entro inquadramenti storico-culturali (v. Gianni-
Balestrieri-Pasquali, 1964, e Pazzaglia, 1972). Solo negli anni Ottanta, cioè dopo
oltre un decennio dall'affermazione dei metodi formali in Italia, il paratesto
dell'antologia inizia a comprendere analisi testuali: nei casi migliori, come abbiamo
detto poco prima, questa innovazione riuscirà a mettere in stretta correlazione le varie
parti di cui il libro è composto e a porre i testi stessi in dialogo tra loro11.
Le funzioni a cui assolve l'antologia, elaborata e destinata a specialisti o a studenti o
finalizzata alla semplice divulgazione, sono principalmente tre: esemplificare
10 Cfr. II parte, cap. 2, p. 43.11 Secondo R. Barthes e J. Kristeva tutti i testi sono in rapporto con altri testi e sono costruiti assorbendo e
trasformandone altri. Si tratta del concetto dell'intertestualità: secondo la critica strutturalistica esso non si riferisce ai rapporti intersoggettivi tra gli scrittori, ma prevede un rapporto diretto e segreto tra i testi. Ci saranno studiosi che parleranno dell'intertestualità riferendosi ad un fenomeno che riguarda i lettori: essi colgono le relazione tra i testi per interpretarli e coglierne i significati nascosti.
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l'esistenza di un fenomeno letterario; coglierne e selezionarne gli aspetti salienti;
stimolare nel lettore il bisogno di approfondire quanto già acquisito. Essa, dunque,
obbedisce ad una concezione strumentale nel senso positivo del termine: ciò si
realizza soprattutto quando non raccoglie più le pagine esteticamente più “belle” della
nostra letteratura, bensì le pagine più significative per contenuto e qualità formali,
come documenti di “poetica” o come testimonianza sociologica, utili per delineare
una storia letteraria.
Altra importante questione da cui dipendono l'impostazione della storia letteraria,
l'antologia dei testi e il rapporto tra queste due parti del libro di letteratura è la
distinzione tra i concetti di individuale e generale12.
La distinzione concettuale tra individuale e generale (o generico, esemplare) deriva,
invece, dalla logica classica: se per l'interpretazione e per il giudizio individuale ogni
testo è un caso a sé, secondo la formulazione di giudizi generici e classificatori un
singolo caso non ha nessun interesse. Ne deriva una differente considerazione
dell'opera letteraria: se da un punto di vista generale essa è oggetto di astrazione per il
critico letterario nella stesura di una storia letteraria, dal punto di vista individuale
ogni opera, senza dover essere un fatto extrastorico, ha in sé la storia e la storicità è
un aspetto della sua fisionomia.
Le conclusioni che possiamo trarre sono le seguenti: più l'opera è vista come
monumento nella sua individualità, più l'antologia assume un ruolo di primo piano
rispetto alla storia letteraria e la selezione dei testi sarà oggetto di analisi e di
commento; al contrario, più l'opera è considerata come documento e fatto generale,
più l'antologia sarà subordinata alla costruzione e allo studio del profilo storico-
letterario.
12 Cfr. R. Ceserani, Storicizzare, in M. Lavagetto (a c. di), Il testo letterario. Istruzioni per l'uso, Laterza, Bari 2004, p. 84.
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3. LA LETTERATURA IN CLASSE: I MODELLI , GLI ATTEGGIAMENTI
CRITICI E LA DIDATTICA
Per capire più da vicino come si svolge l'educazione letteraria è necessario guardare
non solo ai modelli teorici, ma anche alla realtà concreta della scuola italiana.
I docenti di Italiano nel triennio superiore seguono tre diversi modelli di
atteggiamento critico e di pratica didattica durante le lezioni di Letteratura italiana,
chi in maniera più rigida e chi, invece, integrandoli tra loro in maniera personale: il
modello idealistico-storicistico, quello struttural-semiotico e quello ermeneutico.
Le premesse fondamentali del modello idealistico-storicistico1 sono l'idea di storia
come percorso lineare e finalistico, lo studio di un canone indiscutibile di autori
“classici” di solidi valori e la centralità della letteratura nazionale.
La lezione di letteratura, che aderisce a questi principi, privilegia l'insegnamento
cattedratico della storia letteraria e punta ad una didattica dei contenuti: il discorso
dell'insegnante-maestro risulta molto convenzionalizzato e a fare la differenza sono la
densità intellettuale, critica e la capacità di attirare l'attenzione dei destinatari. Infatti,
il sapere che deve essere trasmesso è composto da nozioni e da valori estetici, etici e
di ideali connessi ai momenti salienti della storia letteraria. Durante la lezione
l'insegnante si rivolge a ciascun allievo e questi ha il compito di assimilare i contenuti
e di ripeterli durante le prova orali e scritte. Sia l'esposizione del docente sia la
risposta dell'alunno alla domanda dell'interrogazione sono discorsi modellati su altri
discorsi: quello del docente sugli studi degli esperti della disciplina e spesso autori di
manuali, quello dell'alunno su quello del primo e sul libro di testo in adozione. I
metodi fondamentali di svolgimento dei programmi di Letteratura italiana sono,
quindi, l'esposizione e il commento.
Lo strumento principale è il manuale tradizionale di storia letteraria; poi, in posizione
1 Per conoscere le teorie su cui si basa il modello idealistico-storicistico, cfr. i capp. 1-4 (Il realismo etico-civile di
Francesco De Sanctis; Scuola storica; Benedetto Croce e la critica idealistica; Storicismo marxista, sociologia,
neostoricismo) in G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria, Le Monnier Università, Milano 2010.
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subordinata, viene impiegata l'antologia di testi e, talvolta, anche quella di brani
critici. Il manuale espone concetti quali la definizione dei periodi storici, delle scuole
letterarie, la narrazione dei fatti esterni e interni alla vita degli autori, la spiegazione
delle loro concezioni del mondo e di prese di posizione ideologiche, la storia e le
vicende delle opere, il riassunto del loro contenuto. I brani dell'antologia devono
fornire, invece, un'esemplificazione utile per verificare e confermare le affermazioni
generali del profilo storico e di eventuali saggi critici (in genere scelti in modo
parziale e abbreviati). I cappelli introduttivi, le note e le proposte di lavoro che
corredano i brani antologici tendono ad inquadrare la lettura di questi secondo il
modello storicistico.
Questo modello, nonostante i suoi difetti culturali e pedagogici, è prevalso
nell'ambito didattico italiano del Novecento almeno fino ai programmi Brocca (1988
- 1992) ed è ancora presente sia nel mondo della scuola sia in quello accademico.
Molte generazioni di insegnanti si sono formati secondo questo metodo e ne
continuano la lunga tradizione, rivitalizzandolo in modo personale per renderlo più
efficiente: ora sono accentuati i contenuti critici e a volte anche quelli nozionistici,
ora è arricchito secondo le proprie passioni ideologiche come il gusto della lettura e
l'affinamento della sensibilità ricettiva degli allievi.
Il modello appena illustrato entra in crisi negli anni '60 e '70 del Novecento, quando
si diffondono le novità introdotte dallo strutturalismo e dalla semiologia2.
I protagonisti di questo svecchiamento dei criteri e dei programmi di studio della
letteratura sono insegnanti giovani, una minoranza, aggiornati sui progressi delle
scienze umane e spesso stanchi delle pratiche didattiche tradizionali.
Il modello struttural-semiotico si basa sull'idea rivoluzionaria per cui di ogni testo
esiste una decodifica corretta, vale a dire un'analisi esatta dello stesso. Di qui, si
afferma la necessità di una scienza della letteratura, manifestazione di un
2 Per conoscere le teorie su cui si basano lo strutturalismo e la semiologia e, dunque, il modello struttural-semiotico,
cfr. cap. 7 (La solitudine del testo. Strutturalismo, semiologia/semiotica, narratologia) in G. Tellini, Metodi e
protagonisti della critica letteraria, cit.
18
atteggiamento nei confronti del testo che mira al rilevamento di fenomeni
descrivibili, misurabili in modo oggettivo. Per questo motivo, il testo, inteso come
prodotto linguistico, è dotato di un ricco apparato di strumenti di decodifica, di
misurazione e l'insegnante-scienziato diventa un “tecnico” della letteratura che deve
educare gli allievi all'analisi dei testi.
La classe assume le caratteristiche di un laboratorio in cui gli allievi analizzano i testi
per valutarne il funzionamento e capirne il significato. Questo metodo didattico punta
alla programmazione di obiettivi organizzati secondo tassonomie perché diverse sono
le abilità che lo studente deve acquisire.
L'impostazione dell'antologia cambia: a quella tradizionale, in cui sono presenti tagli
e testi manipolati, si sostituisce una raccolta antologica che propone la lettura e
l'analisi di opere il più possibile integrali. La letteratura viene intesa come corpus
testuale e insieme di regole e istituzioni retoriche: per questo motivo cominciano ad
affermarsi lo studio dei generi e delle tradizioni stilistiche.
Anche nel caso del modello struttural-semiotico sono stati espressi timori su eventuali
conseguenze negative: l'utilizzo del metodo di lavoro descritto comporterebbe, infatti,
un pericoloso riduzionismo culturale a causa di uno studio costituito da pratiche
meccaniche e ripetitive. Inoltre, nemmeno le pubblicazioni editoriali hanno giovato
allo sviluppo di questa pratica didattica innovativa: i manuali divulgativi sono stati
appesantiti da un imponente insieme di apparati (analisi, schemi, grafici, precisazioni
terminologiche, esercizi) che ha schiacciato il testo e, creando un evidente squilibrio
tra questo e il paratesto, ne ha compromesso la centralità.
L'ultimo modello che prendiamo in esame è quello ermeneutico3.
La proposta di questo metodo di insegnamento e di studio è presente soprattutto nelle
discussioni teoriche e programmatiche, mentre resta nel nostro paese ancora poco
applicato nell'effettiva pratica didattica.
3 Per conoscere le teorie su cui si basa il modello ermeneutico, cfr. cap. 8 (I diritti del lettore. Fenomenologia,
ermeneutica, ricezione, decostruzionismo) in G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria, cit.
19
Stanley Fish, nel suo libro C'è un testo in questa classe?4, mette a punto la sua teoria
secondo la quale sono soprattutto i lettori, più che il testo statico, a costruire il senso
in virtù delle teorie e delle credenze che si fanno a proposito del testo (non solo
letterario) e che vengono considerate vere. I lettori sono ritenuti, quindi, una
comunità di persone che condividono le stesse strategie interpretative. La risposta alla
domanda contenuta nel titolo del suo più celebre libro è negativa se si intende il testo
come una catena di significati preordinati e da esaminare, ma è affermativa se è la
comunità dei lettori a definire il senso del testo (in qualche modo scrivendolo
nuovamente assieme all'autore). Il saggio di Fish rende in modo molto efficace l'idea
di questo modello didattico che si focalizza sulle strategie di lettura e di
interpretazione dei testi e che concepisce la classe come comunità interpretante.
La scena non è più quella della lezione cattedratica o della classe come laboratorio: la
situazione ideale è quella degli allievi che, disposti a cerchio e guidati dall'insegnante,
sottopongono il testo all'esercizio interpretativo, mettono a confronto le proprie
interpretazioni e ne motivano le ragioni. L'insegnante assume un ruolo simile a quello
del pastore protestante entro la sua comunità di fedeli, impegnata nella comprensione
del testo biblico: questa realtà rispecchia un'affermata tradizione culturale americana
familiare allo stesso Fish, il quale individua nella lettura e nell'interpretazione aperta
e comunitaria due elementi preziosi anche nella didattica della letteratura.
Lo scopo del lavoro didattico, come già detto, è il confronto tra le interpretazioni:
l'analisi del testo, dunque, risulta indispensabile e si pone allo stesso tempo in
posizione subordinata. C'è, però, un pericolo da evitare: quello di credere che tutte le
interpretazioni possano essere accettabili e plausibili. L'analisi del testo serve proprio
a deviare da tale rischio: gli allievi dovranno cercare di volta in volta argomenti a
sostegno o a conferma della superiorità di un'interpretazione sull'altra all'interno dei
testi, delle tradizioni linguistiche, delle convenzioni letterarie o nel contesto storico-
culturale.
Il modello ermeneutico presenta come punto di forza il ruolo fondamentale assegnato
4 S. Fish, C'è un testo in questa classe?, trad. it., Einaudi, Torino 1987.
20
allo studente nella sua soggettività. Il fatto di mettere al centro del lavoro didattico
l'allievo, con il suo mondo di sentimenti e di idee e le sue capacità comunicative e
persuasive, permette un'educazione letteraria più flessibile che risponde all'età degli
studenti, ai loro interessi e alla curiosità di confrontarsi con altre culture. La
letteratura, quindi, oltrepassa i limiti del sapere nozionistico e dell'analisi utile ma
meccanica: essa diventa oggetto privilegiato di un dialogo intersoggettivo e
interculturale.
Anche il tentativo dell'ermeneutica di cambiare la didattica della Letteratura italiana è
stato parziale: questo recente modello metodologico si è tradotto nella pratica della
“discussione in classe” a partire da un testo letterario, si è confuso con la tendenza al
dibattito ideologico e in quella postmoderna che assorbe la letteratura negli Studi
Culturali. Inoltre, i manuali scolastici, pur presentando materiale critico idoneo a
mostrare la plurisemanticità e la plurinterpretabilità dei testi letterari, raramente
riescono a presentare un efficace confronto interpretativo. Generalmente gli autori dei
libri di Letteratura italiana si limitano a riportare nelle analisi del testo le
interpretazioni dei critici e a presentare come approfondimenti qualche lettura critica
e la storia della ricezione.
Dal confronto tra i tre modelli didattici per l'insegnamento della letteratura, possiamo
trarre alcune importanti conclusioni.
Innanzitutto, è indispensabile elaborare e mettere in pratica una strategia pedagogica
che, tenendo salda la centralità del testo, riesca a coinvolgere gli studenti, ad
avvicinarli a testi importanti ma non a loro vicini nel tempo. Alcuni testi, infatti, sono
straordinariamente efficaci nella loro costruzione retorica e interessanti per le qualità
formali, per la ricchezza di significati, tanto da dare l'impressione di poter parlare e
piacere alle generazioni successive. In realtà, nulla garantisce che queste loro qualità
durino in eterno perché le basi materiali, l'immaginario, la cultura, i modelli letterari e
la lingua cambiano nella storia.
La strategia pedagogica più efficace sarà quella che riuscirà a dare rilievo ai contrasti
21
e ai conflitti tra culture diverse, mettendone a confronto i sistemi di valori e
sottolineando somiglianze e differenze, influenze, segni di continuità e di
discontinuità. Nulla deve mai essere dato per fisso e scontato o trasmesso in modo
passivo e dogmatico; allo stesso modo, è da evitare la sostituzione di un sistema di
valori e di dati culturali con altri più facili da comprendere ed assimilare per gli
studenti.
Prendendo spunto dalle considerazioni di Roland Barthes in Critica e verità5,
possiamo dire che i tre modelli corrispondono a tre differenti tipi di relazione con
l'opera letteraria6: quello storicistico corrisponde alla critica, quello struttural-
semiotico alla “scienza della letteratura” e quello ermeneutico alla lettura.
Il modello storicistico è da sempre stato prevalente nel triennio della scuola superiore,
mentre quello struttural-semiotico ha avuto un indiscutibile successo nel biennio, in
cui del testo è importante riuscire ad individuare e comprendere i suoi elementi
costituenti. Tra i tre approcci ai testi delle opere letterarie, però, solo la lettura è un
rapporto immediato perché non vi è la mediazione della scrittura attraverso nozioni e
strumenti analitici. C'è la necessità di insegnare a leggere e di fare chiarezza circa il
problema dell'interpretazione perché troppe volte è ridotta al reperimento del già noto
e raramente diventa l'occasione per avanzare un'ipotesi sul senso del testo da
convalidare con riscontri testuali.
Per incontrare il testo e fare l'esperienza della lettura è opportuno rendere lo studente
consapevole di quanto poco immediata sia la sua fruizione culturale del testo e far
maturare una capacità interpretativa sempre più raffinata.
La storicizzazione permette di contestualizzare il testo giustificando i riferimenti
attraverso l'analisi degli aspetti formali, dell'ideologia e della poetica. Oltre ad essa,
però, sono fondamentali anche l'attualizzazione e la valorizzazione. L'attualizzazione
consiste nel riattivare in classe il potenziale di senso del testo cercando di capire cosa
significa per noi, ponendolo in relazione all'enciclopedia di massa a disposizione
5 R. Barthes, Critica e verità, Einaudi, Torino 2002.
6 Cfr. D. Lo Vetere, Letteratura alle superiori: lettura, esperienza e interpretazione in Cosa insegnare a scuola.
Qualche idea sulle discipline umanistiche a cura di A. Savoia e C. Giunta, IPRASE, Trento 2013.
22
degli allievi e alla soggettività individuale dell'allievo. L'identificazione della propria
esperienza con il senso del testo va in parte salvaguardata perché è fortemente
motivante e funziona da stimolo. La valorizzazione, invece, è l'atto in cui è formulato
il giudizio di valore sul testo: si tratta di un giudizio complessivo di sintesi, non
necessariamente estetico, che tiene in considerazione di tutti gli elementi emersi nelle
fase dell'interpretazione. Il giudizio di valore dovrebbe concludere ogni lettura dato
che in base ai risultati ottenuti è possibile mettere in discussione il canone degli autori
e delle opere da leggere. Allo stesso tempo, il discente deve essere guidato nel dotarsi
di un vocabolario adeguato per verbalizzare per iscritto e a voce ciò che ha pensato,
compreso, trovato.
In questo contesto il ruolo del docente diventa fondamentale: egli non può ridursi ad
un “tutor”, ad una guida poco visibile a tutela dell'autonomia dello studente, ma deve
esporsi perché in lui la classe deve vedere manifestata un'esperienza di lettura adulta
e consapevole. Come sostiene Romano Luperini7, deve essere recuperata la figura del
“professore come intellettuale”, ovvero del rappresentante di un pensiero critico che
sa mettere in discussione sé stesso, la sua cultura, e invitare gli allievi a fare
altrettanto. La classe diventa una comunità ermeneutica in cui si negoziano i
significati attraverso il conflitto delle interpretazioni e ci si educa a relazionarsi con
l'altro. Solo così sarà possibile assumere un atteggiamento aperto e proficuo di analisi
e confronto.
Al problema dei modelli didattici diversi nell'insegnamento della Letteratura italiana
nel triennio superiore è strettamente legata la questione del canone letterario
scolastico, ovvero degli autori ritenuti obbligatori nei programmi.
Come abbiamo già detto, nella nostra scuola permane ancora il modello tradizionale
che fa coincidere lo studio della letteratura con quello della storia letteraria. Dato che
le grandi opere erano ritenute l'unico riferimento su cui fondare il valore dell'unità
nazionale, nella seconda metà dell'Ottocento la letteratura era lo strumento
7 R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Manni, Lecce 2006.
23
pedagogico per eccellenza nella formazione dei cittadini. Si trattava di una necessità
storica cui si legavano motivi di ordine linguistico: attraverso la lettura dei grandi
libri degli scrittori italiani si poteva diffondere un modello compiuto di lingua italiana
ancora molto frammentario nella lingua parlata8. Di conseguenza, veniva indicata una
lista di autori e l'obiettivo dello studio consisteva nell'apprendere contenuti
informativi e valori trasmessi dalla tradizione letteraria.
Ai nostri giorni, però, la situazione è cambiata: la lingua italiana si è assestata9, il
senso di cittadinanza oltrepassa i confini nazionali e la formazione dell'immaginario è
svolto soprattutto dai mezzi di comunicazione di massa. L'impostazione storicistica,
quindi, è entrata in crisi; tuttavia permane una sua versione “debole” che si basa sulla
narrazione storico-cronologica e sull'idea di canone scolastico come elenco di autori
obbligatori. Come sostiene Armellini10, i Programmi Brocca per il triennio, anziché
sostituire alcuni punti dei vecchi programmi con proposte alternative, hanno aggiunto
delle novità procedendo semplicemente per accumulazione: oltre agli autori
obbligatori e alla lettura integrale di alcune grandi opere, sono proposti la costruzione
di percorsi trasversali, l'accostamento alla teoria della letteratura, agli orientamenti
critici e alle letterature straniere. Inoltre, la compilazione della lunga lista degli autori
da leggere sembra derivare da una visione pessimistica sulle sorti dei classici. Le loro
opere sono considerate già in partenza come libri che difficilmente gli studenti
prenderanno in considerazione dopo aver terminato la scuola superiore: di
conseguenza la loro lettura è ritenuta indispensabile e irrinunciabile.
Luperini afferma che la questione del canone comporta almeno tre problemi: “1) la
definizione di un nuovo canone scolastico italiano e del suo rapporto con il canone
europeo; 2) la mancanza di un canone scolastico del Novecento; 3) l'articolazione del
8 Alessandro Manzoni ebbe un ruolo decisivo nell'elaborazione teorica in ambito linguistico nell'età del
Romanticismo e, quindi, dell'unificazione del Regno d'Italia. Egli divenne presidente della commissione nominata
dal ministro della Pubblica istruzione Emilio Broglio. La “questione della lingua” assunse una valenza sociale e
politica: la definizione di una lingua sovranazionale serviva a superare il particolarismo politico e linguistico della
penisola e gli squilibri sociali. Cfr. C. Marazzini, Da Dante alla lingua selvaggia, Carocci, Roma 1999, cap. 19.
9 La lingua italiana si è assestata nel Novecento grazie ai mass-media, ovvero i giornali e soprattutto la radio e la
televisione. Cfr. C. Marazzini, La lingua italiana. Profilo storico, Carocci, Roma 2002, cap. 13.
10 Cfr. G. Armellini, La letteratura in classe. L'educazione letteraria e il mestiere dell'insegnante, Unicopli, Milano
2008, p. 115.
24
canone nel programma triennale”11.
Dato che la nostra cultura si inserisce nel quadro europeo e occidentale, è ovvio che
sia necessario conoscere anche alcuni autori stranieri. Tuttavia, questa constatazione
non deve diventare il motivo per ulteriori aggiunte. Occorre studiare la letteratura
italiana secondo una prospettiva nuova e sovranazionale: l'approfondimento di un
autore straniero del Seicento, ad esempio, può essere un punto di partenza valido per
leggere la produzione italiana dello stesso periodo. Ciò consente di dare la giusta
importanza ai nostri autori dato che l'influenza dei modelli italiani e i rapporti con le
altre letterature è cambiata durante i secoli.
La definizione di un canone risulta, però, più difficile per il Novecento: nei casi
migliori si riscontra nei programmi la trattazione di Pascoli, D'Annunzio, Pirandello e
Svevo e raramente anche di Ungaretti (o Saba) e Montale. Sebbene i programmi
ministeriali e i libri di letteratura abbiano dato rilievo all'ultimo decennio del XX
secolo, durante il quinto anno la lettura dei contemporanei non è esauriente a causa
delle ore da dedicare alla preparazione dell'Esame di Stato. Una soluzione potrebbe
derivare dal confronto tra il passato e il presente, dall'approfondimento dell'eredità
letteraria dei classici nel Novecento letterario a partire da Dante (primo anno del
triennio). Inoltre, data la mancanza di autori novecenteschi considerati “classici”,
sarebbe preferibile studiare l'ultimo secolo secondo percorsi tematici e
interdisciplinari.
Per articolare in modo efficace il canone degli autori nel programma triennale,
dovremmo spostare la nostra attenzione dalla “quantità” degli autori letti alla
“qualità” della lettura delle loro opere maggiori12. In questa direzione si pone la
proposta di Luperini13 che ritiene possibile nel triennio lo studio di quindici-sedici
scrittori italiani (circa cinque ogni anno) e di cinque-sei scrittori stranieri: al primo
anno Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Machiavelli; al secondo Tasso, Goldoni,
Foscolo, Manzoni, Leopardi; al terzo Verga, Pirandello, Svevo, Ungaretti o Saba,
11 R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Manni, Lecce 2006, p. 65.
12 Cfr. Perché insegnare i classici (e come) in L. Serianni, L'ora di italiano. Scuola e materie umanistiche, Laterza,
Bari 2010, pp. 95-106.
13 R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, cit., p. 67.
25
Montale. Questa lista di autori può essere modificata scegliendo alternative tratte
dalla letteratura italiana (Guicciardini, Parini, Alfieri, Carducci, Pascoli, D'Annunzio,
Gozzano, Gadda, Tozzi, Fenoglio) e da quelle straniere (Chaucer, Rabelais;
Shakespeare, Cervantes, Racine, Goethe o Stendhal; Baudelaire, Dostoevskij, Tolstoj,
Kafka, Eliot, ecc. ). Un canone scolastico così strutturato permette di portare a
termine lo studio di un numero limitato di autori e di stimolare altri percorsi di letture
secondo gli interessi della classe14. Essa, quindi, deve essere considerata come una
“comunità ermeneutica”, un gruppo di lavoro in cui l'insegnamento non si riduce alla
semplice trasmissione di conoscenze prestabilite e di scrittori da leggere. Dato il
continuo cambiamento dei valori socio-culturali, solo attraverso il momento
dell'interpretazione è possibile stabilire un proficuo dialogo sugli autori e coniugare
l'importanza della tradizione letteraria con quella della soggettività degli allievi.
14 Tale proposta è affine alla ridefinizione dell'idea di canone contenuta nell'immagine della biblioteca ideale di Italo
Calvino. Cfr. I. Calvino, Perché leggere i classici?, in Perché leggere i classici?, Mondadori, Milano 2002, pp. 5-13.
26
4. L'EDUCAZIONE LETTERARIA NELLA SCUOLA: RIFLESSIONI E
PROPOSTE
Allo stato attuale l'educazione letteraria al triennio superiore sta conoscendo un
momento di crisi.
Come sostiene Simonetta Teucci1, si possono segnalare tre ordini di problemi che si
intrecciano tra loro: 1) un marcato disinteresse degli studenti verso gli autori da
leggere; 2) la frustrazione dei docenti che devono presentare opere e poetiche
lontanissime dai temi e dalle problematiche che gli allievi sentono propri; 3) la
difficoltà riscontrata dagli studenti (e rilevata dagli insegnanti) nel confrontarsi con
testi linguisticamente molto lontani dalla lingua semplificata della comunicazione
quotidiana.
Inoltre, spesso lo studio della letteratura è stato ancora impostato in modo
cronologico, secondo una scansione rigida dei programmi e scelte testuali sempre
uguali. Questa scelta risulta, anche se obsoleta, comoda per molti docenti data
l'insufficienza di ore di lezione rispetto all'ampiezza del campo di studio, il ritmo
frenetico della vita scolastica e il costante dovere di valutare gli allievi tramite prove
orali e scritte da correggere.
Nonostante questo bilancio attuale, non sono da scordare i numerosi cambiamenti
nella didattica avvenuti negli ultimi trent'anni. Alcuni progetti, infatti, sono stati
davvero innovativi ma altrettanto inefficaci perché recepiti in maniera ambigua e
tradotti in metodi sperimentali di breve fortuna.
Alla base delle riforme riguardanti gli anni '90 c'è stato un importante cambiamento
nel mondo dell'istruzione: il passaggio da una scuola selettiva, che determinava già in
partenza le scelte lavorative future, ad una scuola di massa, che rimanda tali scelte
anche oltre l'università.
1 Cfr. S. Teucci, L'insegnamento della letteratura italiana e il “triennio” superiore, in www.griseldaonline.it, 25 giugno 2009.
27
Un concetto che ha fatto molto discutere perché difficile da definire in maniera
univoca è stato quello di “curricolo”: in esso, infatti, risulta impossibile valutare il
percorso formativo da un solo punto di vista (quello dello studente e quello del
docente) perché si basa sull'idea di un lavoro collettivo e di collaborazione. Il
curricolo come quadro di riferimento definito è diventato il cuore didattico del piano
dell'offerta formativa a partire dall'avvio dell'autonomia scolastica2, dopo articolate e
complesse sperimentazioni.
Questa nozione consente di guardare all'educazione a scuola come un processo
complesso in cui si intrecciano processi cognitivi e relazionali. La trasmissione
culturale e l'orientamento personale hanno luogo grazie ad un sistema di componenti
diversi: il contesto sociale in cui si impara, gli insegnanti responsabili dei processi
educativi, gli allievi nella loro individualità e nella loro collettività e gli strumenti per
appropriarsi del patrimonio culturale della società in cui si vive. Gli obiettivi stabiliti
nei programmi diventano dei punti di riferimento da raggiungere grazie alla sinergia
all'interno della classe con la valorizzazione sia della professionalità del docente sia
delle attitudini degli allievi. La vera rivoluzione sta proprio in questo lavorare
insieme che richiede una ricerca e una rielaborazione continua delle pratiche
didattiche.
La svolta decisiva avviene agli inizi degli anni '90, quando la Commissione Brocca
elabora un progetto di riforma riguardante sia gli ordinamenti che la struttura del
sistema scolastico, superando la distinzione tra “scuola classica” e “scuola tecnica”.
I piani di studio per il biennio (1991) e quelli per il triennio (1992)3 dimostrano la
volontà di adeguare la scuola ad una società cambiata e consapevole degli strumenti e
dei metodi da usare: in questi documenti sono indicate le finalità, gli obiettivi, le
scelte metodologiche e i criteri di valutazione della progettazione curricolare e dei
2 Cfr. I. 59/1997, art. 21 e successiva regolamentazione con il DPR 275/1999.3 I testi relativi sono stati pubblicati negli Studi e Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione, editi da Le
Monnier, Firenze. I piani e i programmi del biennio sono usciti in un volume pubblicato dalla Editrice La Scuola di Brescia nel 1991 con un commento introduttivo di G.C. Zuccon e due contributi di F. Bertoldi, Pedagogia e
didattica nella proposta dei nuovi programmi per la scuola secondaria superiore e di Francesco De Vivo, Il faticoso
cammino verso l'unificazione della scuola secondaria superiore.
28
suoi contenuti. Inoltre, al rigore si aggiunge la flessibilità della programmazione: alle
finalità “prescrittive” si aggiungono obiettivi “prescrittivi” e altri “facoltativi”. Grazie
all'articolazione degli obiettivi in due categorie, i docenti possono procedere con
l'autonomia organizzativa e didattica che la variegata realtà scolastica richiede.
Per quanto riguarda la programmazione di Italiano nel triennio, vengono distinti tre
ambiti: 1) l'analisi e la contestualizzazione dei testi; 2) la riflessione sulla letteratura e
sulla sua prospettiva storica; 3) le conoscenze e le competenze linguistiche.
Questa tripartizione è nota e seguita da chi nel triennio di educazione letteraria fa
della lettura e del lavoro sui testi il vero fulcro dell'insegnamento. Si tratta, purtroppo,
di una minoranza perché è ancora radicata la convinzione in un programma rigido e
imposto dall'alto da completare nell'arco di ciascun anno. Per questo motivo,
l'attenzione è troppo spesso posta prevalentemente sulla storia della letteratura senza
dare una sufficiente importanza alla conoscenza diretta dei testi e a percorsi tematici e
di genere che possono scaturire da essi.
Il cospicuo numero di finalità e obiettivi previsti relativamente ai punti 1) e 2)
comporta la necessità di dare ordine e dimensione ai contenuti secondo scelte
didattiche sostenibili da parte degli studenti, considerati nella loro individualità e nei
loro interessi. I percorsi di studio dovranno essere di diverso tipo, in modo tale da
dedicare il giusto spazio ai testi fondamentali (testi canonici) e riservare il resto per
itinerari capaci di approfondire aspetti della letteratura italiana e anche delle
letterature straniere.
Di particolare interesse è anche il rilievo che viene dato all'educazione linguistica nel
triennio. Essa è da sempre presente al biennio, mentre al triennio era inevitabilmente
accantonata come qualcosa di già acquisito. In realtà, le conoscenze linguistiche
erano destinate ad essere dimenticate e, talvolta, risultavano difficili da recuperare.
Secondo i Programmi Brocca l'educazione linguistica deve proseguire nel triennio,
anche se in posizione secondaria rispetto allo studio della letteratura. In apparenza,
affinare le capacità di espressione orale e scritta possono sembrare un ambito separato
29
rispetto alla letteratura, ma la realtà è diversa. Infatti, nel raggiungere gli obiettivi
sono previsti come strumenti testi letterari e non letterari: gli studenti devono
diventare capaci di decodificare ciò che leggono e codificare in strutture organiche e
in forme corrette, le loro riflessioni, analisi e commenti con l'obbligo di sintesi. Ciò si
traduce nelle diverse tipologie A e B della prima prova dell'Esame di Stato che
prevede l'analisi e il commento di un testo letterario nel primo caso e nel secondo il
saggio breve o l'articolo di giornale.
Altre importanti indicazioni ministeriali sono state fornite nel 19994 con la
regolamentazione dell'autonomia scolastica attraverso il Piano di Offerta Formativa
stabilito da ciascun istituto.
Nonostante siano state poche le scuole che hanno applicato veramente le direttive
suggerite dal ministero, alcuni docenti hanno iniziato a sperimentare un nuovo
modello didattico-organizzativo: la didattica modulare. La programmazione modulare
ha permesso di superare la tradizionale scansione diacronica e rigidamente
storicistica dei contenuti previsti per l'Italiano nel triennio. Infatti, la costruzione di
percorsi di studio per tema e/o per genere ha reso più efficace la comprensione delle
correlazioni tra le opere e il pensiero degli autori, del costante rapporto tra la
tradizione e l'innovazione nelle opere stesse e degli scrittori italiani entro una
dimensione letteraria europea.
Quindi, oltre all'apprendimento delle tradizionali conoscenze nozionistiche, sono
state fissate competenze e abilità da raggiungere all'interno del contesto di classe,
accentuando il ruolo dello studente come protagonista e risorsa del percorso
formativo stesso5. Tra le competenze ricordiamo 1) il saper mettere in rilievo aspetti
della tradizione e caratteristiche innovative delle opere, 2) riflettere circa le influenze
4 Cfr. DPR 275/99.5 Le conoscenze sono il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le abilità indicano,
invece, le capacità di applicare le conoscenze per portare a termine dei compiti e risolvere problemi. Infine, le competenze consistono nella capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in un determinato contesto come lo studio e il lavoro. Le capacità e le abilità si distinguono tra loro perché le prime sottintendono già in partenza la possibilità di fare qualcosa, mentre le seconde ne indicano l'applicazione mediante l'esercizio.
30
del contesto socio-culturale sugli autori e 3) capire l'origine dei movimenti culturali
che cambiano i codici, le forme e i temi della letteratura nel tempo. Le capacità da
raggiungere, invece, sono di carattere critico sui testi oggetto di studio e di analisi,
creativo e comunicativo nell'elaborazione e produzione scritta e orale.
Il curricolo di Letteratura italiana previsto dalla normativa del 1999 risulta così
impostato: l'asse cronologico è inteso come supporto intorno al quale si articolano
unità didattiche, ovvero percorsi orizzontali e verticali che stabiliscono raccordi tra
tempi diversi. Le unità didattiche, equivalenti a un numero variabile di lezioni (da 10
a 20 ore), potranno focalizzarsi sul quadro storico-culturale, sui generi letterari, su
temi di particolare interesse, sul ritratto di un autore o sull'incontro con un'importante
opera.
Il vero fulcro di questa innovazione nell'insegnamento della letteratura, però, sono
altri “percorsi” più complessi e comprendenti le unità didattiche stesse: i moduli6.
Questi si distinguono per la loro forte autonomia progettuale e per la specifica
funzione formativa: attraverso il modulo, articolato in unità didattiche, si intende
produrre una significativa modifica nella connessione tra conoscenze già possedute e
l'acquisizione di altre. I moduli potranno essere complessivamente 5 o 6 per anno e
saranno composti da unità di tipo diverso: in questo modo, la letteratura e la cultura
del Novecento può trovare spazio anche nei primi due anni del triennio mediante
letture libere e soprattutto tramite l'accostamento di opere contemporanee alle epoche
oggetto di studio. Il confronto delle epoche prenovecentesche con il Novecento
consentirà di stabilire continuità e differenze di temi e forme, secondo l'esigenza di
attualizzare o segnare le opportune differenze del passato rispetto al presente.
Oltre al modulo monodisciplinare, nell'educazione letteraria potrà essere sviluppato
anche qualche modulo pluridisciplinare (che coinvolge più discipline attorno a un
6 Il modulo è una parte del programma autonoma nei suoi contenuti, conclusa in sé stessa, certificabile e accreditabile.Il modulo è formato da più unità didattiche, sezioni attraverso le quali l'insegnante organizza il suo lavoro. Queste durano un numero di ore e abbracciano più competenze. L'unità di apprendimento, invece, è l'unità di lavoro percepita dallo studente e corrisponde ad una sessione, ovvero una o due lezioni collegate e integrate dal lavoro a casa. Più unità di apprendimento formano una unità didattica.
31
contenuto) e interdisciplinare (quando più discipline convergono su un'abilità
complessa) grazie ora alla collaborazione di più docenti ora del consiglio di classe.
Altra importante novità è stata l'apertura della lettura anche ad opere della letteratura
straniera soprattutto europea. Lo studio dei rapporti tra la letteratura italiana e le
letterature straniere europee diventa un momento di studio imprescindibile soprattutto
a partire dal programma del secondo anno del triennio. Infatti, dopo la nascita dei
nostri primi testi letterari sulla spinta delle altre culture romanze e l'importanza delle
nostre opere come modelli per le altre letterature, con il Seicento, la nostra tradizione
perde la sua forza trainante e, dunque, la sua centralità culturale nel panorama
europeo. A questo problema si ancora quello del nostro Novecento letterario, sul
quale risulta ancora difficile stabilire un canone e che necessita di uno studio
integrato con le altre letterature da cui trae spunto.
Il punto di partenza del lavoro saranno sempre la lettura e l'interpretazione dei testi
(testi e brani letterari, documenti, eventuali brani storico-critici), i quali diverranno
l'occasione per discussioni, confronti e per l'emergere di nuovi concetti come sintesi
guidata dall'insegnante a partire dall'analisi dei materiali stessi.
Ci sono anche altri fattori che hanno determinato la crisi dell'insegnamento e dello
studio della Letteratura italiana nei trienni della scuola superiore. Oltre a quello già
anticipato, che consiste nella distanza avvertita dagli studenti rispetto ad autori ed
opere che nella società di massa non sono più il punto di partenza per la formazione
civile dell'individuo, vanno ricordati altri che riguardano più da vicino la didattica e
la programmazione.
Innanzitutto, l'entusiasmo legato alle novità introdotte con ritardo dal modello
struttural-semiotico ha avuto vita breve: per questo, esso è stato integrato con il
modello storicistico, via via rivitalizzato dai docenti in maniera personale,
raggiungendo anche notevoli successi ad esempio nella produzione dei libri di testo.
A questa fase, è seguita quella in cui è stato avanzato e sperimentato il modello
ermeneutico che focalizza l'attenzione sull'interpretazione dei testi e sulla dimensione
32
dialogica della letteratura. Nonostante alcuni importanti indicazioni da parte di
studiosi e autori di fortunate storie-antologie (v. il caso di Romano Luperini), questo
modello è stato utilizzato in maniera spesso poco corretta e aperta a facili derive
ideologiche.
Negli ultimi anni l'arretramento è diventato più marcato con la Riforma Gelmini,
attuata a partire dall'anno scolastico 2010/117 che, come afferma Luperini8, ha
segnato “il ritorno a una concezione passiva della letteratura come insieme di nozioni
e di competenze neutrali”. Luperini, però, sottolinea anche il deterioramento della
funzione intellettuale del docente come “mediatore culturale”, ora sempre più
inquadrato e burocratizzato. Il docente, dovendo gestire classi più numerose e
programmi più vasti con un orario per l'Italiano ridotto di un'ora, ritorna alle vecchie
abitudini didattiche costituite da stanche convenzioni e luoghi comuni. In seguito a
questo e ai nuovi programmi ministeriali, vengono a cadere le recenti conquiste: la
concezione dialogica della letteratura (che non è un sapere precostituito), l'attenzione
al momento interpretativo come passo successivo e necessario all'analisi del testo, il
canone come momento di negoziazione interdialogica attraverso il quale operare
delle scelte, l'apertura alle letterature straniere e la costruzione di percorsi tematici o
per genere. Il risultato è negativo: è restaurata una successione dogmatica e
diacronica di argomenti da svolgere e viene privilegiato l'uso di procedure di analisi
di tipo oggettivo e descrittivo. È necessario prendere atto di questo difficile momento
e reagire evitando atteggiamenti nostalgici verso l'ultimo decennio del secolo scorso.
Dato il ventennio passato dai primi anni Novanta in cui ci sono stati significativi
cambiamenti socio-culturali ed istituzionali, si è affermato il bisogno di un nuovo
modo di insegnare la letteratura. Come Luperini sostiene, a fare la differenza sarà il
passaggio dalla pretesa di uno studio specialistico della letteratura italiana ad uno più
culturale ed umanistico. Va ridotto l'aspetto tecnico-professionale dei manuali degli
anni '90 come va ridimensionata la spiegazione talvolta minuziosa di alcuni momenti
7 Cfr. Legge 169/2008.8 Cfr. R. Luperini, La riforma Gelmini e l'insegnamento scolastico della letteratura in Menodizero. Rivista
dell'Università in Movimento (www.menodizero.eu).
33
letterari, degli autori “minori” e delle questioni filologiche. A queste operazioni di
carattere principalmente quantitativo devono essere aggiunte scelte di ordine
qualitativo come lo studio dei grandi libri della tradizione italiana ed europea, la
costruzione di percorsi per temi e per generi, rendere l'analisi linguistica dei testi
propedeutica al momento interpretativo. Inoltre, sarà opportuno coinvolgere i giovani
nel loro immaginario, nella loro sensibilità culturale attraverso collegamenti e
riflessioni di carattere storico-antropologico, psicologico, e rendere costante
l'attualizzazione dei contenuti, alla ricerca del senso che essi hanno per noi.
Solo in questo modo, vale a dire focalizzando l'attenzione sulla letteratura come
patrimonio di immagini che stabiliscono un rapporto con le esperienze a noi
contemporanee, potremo restituire dignità all'insegnamento della letteratura e
rilegittimarla.
34
II.
GLI STRUMENTI: IL LIBRO DI LETTERATURA
1. IL LIBRO DI LETTERATURA ITALIANA, LA SCUOLA E L'EDITORIA
NEGLI ULTIMI DUE DECENNI
Nell'educazione letteraria del triennio della scuola superiore il principale strumento è
ancora la storia-antologia di Letteratura italiana. Questo, però, non significa
necessariamente che il libro sia amato dallo studente e/o dal docente oppure utilizzato
nel modo migliore.
Nonostante questa considerazione, la scelta del libro di testo di Letteratura italiana da
adottare è un compito importante per il docente e non va sottovalutato: la storia-
antologia, che ha superato fortunatamente la formula del manuale e dell'antologia
fisicamente separati, è il punto di riferimento del lavoro in classe per i materiali
offerti e per i suoi contenuti. Tra le parti del libro di Letteratura italiana ricordiamo
soprattutto la sezione antologica utilizzata dagli insegnanti in classe sia nel momento
della lezione sia in quello della valutazione dell'allievo: i testi e i loro apparati sono il
vero fulcro dell'educazione letteraria in classe, l'oggetto su cui si deve lavorare. Il
profilo-storico, invece, è in genere considerato la parte del libro rivolta maggiormente
agli allievi: esso si aggiunge ai testi e agli esercizi per casa ed è assegnato per
integrare gli appunti del percorso elaborato dal docente stesso o per approfondire
autonomamente argomenti di particolare interesse.
Inoltre, data la parzialità con cui le novità metodologiche sono penetrate nella scuola,
l'insegnamento ha cominciato a seguire prevalentemente un metodo storicistico
“leggero”. Sia nei manuali che nella pratica didattica il metodo strutturalistico-
semiotico, quello ermeneutico e l'inserimento della letteratura nell'interdisciplinarità
culturale non si sono affermati come alternative al modello storicistico, ma lo hanno
integrato combinandosi in vario modo: si tratta di un eclettismo che non va
condannato se guidato da criteri ragionati e non dalla semplice casualità o
occasionalità.
Nell'ultimo trentennio i libri di testo di Letteratura italiana sono ancora impostati in
36
modo tradizionale e comprendono alcune analisi del testo semantiche e struttural-
semiotiche.
Come sostiene Marisa Strada1 l'unità coerente di questo sistema è nei casi migliori
ordinata, eclettica e si basa sulla centralità dell'autore storico e sulla possibilità di
desumere la maggior quantità di informazioni dall'extratesto e dall'avantesto. Il
modello, puntando alla completezza teorica, ha portato ad un incremento tale di
informazioni e ad una complessità dei contenuti da risultare insostenibile sia da parte
di un libro sia da parte della pratica didattica. A ciò si aggiungono la mancanza di
attenzione per la specificità del testo letterario e l'esiguo spazio dato al gusto della
lettura libera, non inquadrata nel canone teorico.
Il libro di letteratura, per quanto riguarda il decennio degli anni '90 e gli anni che
vanno dal 2000 ad oggi, ha cambiato la sua fisionomia a seconda dei programmi e
delle disposizioni di volta in volta prese dai ministri dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca durante l'avvicendarsi dei governi italiani. Nonostante le scelte prese
dall'alto, le novità sono state recepite soprattutto dall'editoria e questo ha dato luogo
ad una sfasatura attualmente operante nella scuola.
Con i programmi della Commissione Brocca e poi con il ministro Enrico Berlinguer,
sono state introdotte importanti novità: la centralità del testo, il rilievo dato allo
studio del Novecento, prima trascurato e da quel momento fondamentale per il nuovo
esame di stato, la costruzione di percorsi trasversali (storico culturali, tematici e
stilistici) e la proposta del modello didattico modulare. Se prima le storie-antologie
prevedevano nella loro composizione e configurazione di vendita la trattazione della
letteratura dalle origini all'Umanesimo per il primo anno, dal Rinascimento
all'Illuminismo per il secondo e dal Neoclassicismo al secondo Novecento per
l'ultimo anno, da quel momento esse hanno cominciato a rispettare una scansione
nuova dei programmi: dalle origini al Manierismo, dal Barocco al Romanticismo, dal
Naturalismo alla contemporaneità. In molti casi i percorsi trasversali non hanno
sostituito la trattazione storica di determinati argomenti nei libri di testo e nella
1 Cfr P. Gibellini - M. Strada, L'insegnamento della letteratura italiana nel Novecento (e oltre?) in AA. VV. Storia
della letteratura italiana. Il Novecento. Scenari di fine secolo, Milano, Garzanti, 2001, vol. 1, pp. 837-876.
37
pratica didattica, ma hanno integrato il materiale già esistente congiuntamente agli
approfondimenti interdisciplinari e allo spazio dato alla comparatistica tra le
letterature europee.
Con la riforma della scuola dell'Autonomia la loro struttura interna si è evoluta
secondo il principio della modularità: sono state pubblicate le prime storie-antologie
concepite come ipertesti, in cui volumi e/o tomi sono strutturati per sezioni
comprendenti moduli della stessa tipologia (storico-culturali, autori, opere, generi e
temi); altre volte, invece, i moduli sono già ordinati uno di seguito all'altro e trattano i
singoli argomenti su un arco temporale più ampio per mettere in rilievo gli elementi
di continuità e di discontinuità, di somiglianza e di differenza tra più periodi storico-
letterari.
Con il ministro Letizia Moratti, invece, sono stati allegati ai corsi di Letteratura
italiana i primi strumenti multimediali come i CD-rom, spesso contenenti alcuni
strumenti che integravano il libro, e le prime antologie per percorsi della Commedia
dantesca, altre volte presenti nell'antologia del libro allo stesso modo delle grandi
opere degli altri autori più importanti.
Attualmente, in conformità ai decreti della riforma del ministro Mariastella Gelmini,
il libro di Letteratura italiana è cambiato ancora, dovendosi adeguare ad una nuova
scansione dei programmi e a nuovi requisiti riguardanti la forma dei materiali.
Inoltre, per tutelare i costi da parte delle famiglie e agevolare il ricorso all'usato è
stato stabilito il blocco di cinque anni delle edizioni e di sei anni delle adozioni. Ciò
equivale a dire che le case editrici devono impegnarsi a mantenere invariato il
contenuto di ciascun libro nel quinquennio (successivo alla data di adozione), fatta
eccezione per appendici di aggiornamento eventualmente necessarie (da rendere
disponibili separatamente), mentre le adozioni potranno avvenire ogni sei anni2.
Riguardo le modifiche al programma di letteratura che hanno avuto conseguenze
nell'editoria, sono da segnalare degli aggiustamenti quantitativi e distributivi: 1) la
letteratura delle origini fino alla poesia prestilnovistica viene spostata al primo
2 Cfr. Ddl. 137, 1 settembre 2008, e successive modifiche.
38
biennio della scuola superiore mediante fascicoli autonomi o allegati alle antologie
del biennio o del triennio successivo; 2) Leopardi è, invece, tolto dalla sua naturale
collocazione e posto all'inizio dell'ultimo anno attraverso fascicoli autonomi. La vera
novità, però, è la digitalizzazione dei libri di testo, resa effettiva solo da un decreto
legge del ministro Francesco Profumo3: dall'anno scolastico 2014/15 potranno essere
adottati e acquistati solo libri in formato digitale, l'e-book, o in forma mista, in cui la
versione cartacea è completata grazie all'integrazione di materiali on-line.
I provvedimenti hanno avuto una duplice conseguenza. I blocchi riguardanti le
edizioni e le adozioni hanno finito per cristallizzare il mercato, favorendo la
conservazione e penalizzando l'innovazione: le produzioni editoriali in questi anni
sono in gran parte rielaborazioni di testi già esistenti realizzate selezionando e
sintetizzando i materiali. Inoltre, dopo anni di particolare fervore nella pubblicazione
di testi didatticamente innovativi, questi si sono più o meno uniformati a modelli
comuni, rappresentati dall'insieme delle caratteristiche vincenti dei libri di maggior
successo. Dal punto di vista pratico, invece, i benefici economici tanto attesi sono
stati per ora vanificati dall'acquisto di libri del tutto nuovi o rinnovati a causa delle
modifiche dei programmi e la trasformazione degli strumenti4.
La digitalizzazione del libro di testo risulta un'innovazione non praticabile nella sua
portata. Essa potrebbe essere lo stimolo per una didattica adeguata ai progressi
tecnologici in corso, ma la reale condizione dell'Italia è ben diversa: a causa della
mancanza di infrastrutture e di corsi di aggiornamento dei docenti, le innovazioni
previste dal Ministero risultano incompatibili con la realtà arretrata del nostro Paese.
Il progetto di cambiamento rischia, perciò, di avere nel presente una ricaduta negativa
nella didattica: i materiali on-line possono essere utilizzati in minima parte a scuola e,
allo stesso tempo, viene sacrificata la ricchezza di quelli cartacei e di più facile
consultazione.
Merita di essere menzionata ancora la questione dell'educazione letteraria e
linguistica al triennio. Infatti, con il nuovo esame di stato, l'attenzione per le tipologie
3 Cfr. Ddl n. 209, 26 marzo 2013
4 Cfr Detrarre le spese per la scuola. Subito una legge ad hoc in L'Unità, 13 Marzo 2013
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della prima prova, quella di Italiano scritto, e per la terza prova, ha comportato altre
trasformazioni nelle storie-antologie di Letteratura italiana: l'analisi del testo e i
momenti del commento e dell'interpretazione sono ormai irrinunciabili, le proposte di
lavoro sono diventate più creative e sono nati fascicoli di strumenti che guidano alla
composizione di testi scritti di tipologia diversa. L'ultimo passo di questa integrazione
in corso tra l'educazione letteraria e quella linguistica è stato l'inserimento di pagine
sulla storia della lingua italiana nei libri di letteratura: esse non sono più parti
accessorie del profilo letterario ma materiali di studio previsti dai programmi.
A partire dagli aspetti messi in evidenza e dalle considerazioni di Guido Armellini5,
possiamo affermare che una storia-antologia di letteratura per essere valida dovrebbe:
• sostituire alle sintesi manualistiche e antologiche la lettura diretta - e
possibilmente integrale – dei testi seguita dall'analisi, dal commento e
dall'interpretazione;
• collocare le opere sia in un percorso diacronico, in cui trovino spazio anche la
dimensione sociologica, le istituzioni letterarie e la ricezione dei testi, sia in un
percorso sincronico, perché espressioni della cultura in cui si inseriscono;
• permettere di cogliere i significati culturali, sociali ed estetici assunti dalle
opere dei singoli scrittori nel passato e nel mondo contemporaneo;
• trattare in modo esauriente i “minori” per valutare mediante il confronto gli
elementi innovativi delle “grandi opere” e considerare le espressioni letterarie
delle culture subalterne;
• ampliare le prospettive dello studio riservando uno spazio adeguato alle
letterature straniere e alle influenze con la nostra tradizione;
• correlare il “sistema letterario” con altri sistemi che interagiscono con esso
all'interno di una stessa cultura e tra culture diverse.
L'editoria scolastica, inoltre, ha avuto un ruolo fondamentale nel collegare la scuola
con la ricerca: le opere pubblicate hanno il merito di aver rinnovato la fisionomia
5 Cfr. Armellini G., Quale lettore, quale letteratura in Come e perché insegnare letteratura. Strategie e tattiche per la
scuola secondaria, Bologna, Zanichelli, 1987, p. 106.
40
dell'insegnamento, proponendo nuovi linguaggi e prospettive al passo con le
discussioni teoriche della critica letteraria.
Come sostiene Strada, l'influenza dei dibattiti teorici che hanno cambiato il modo di
studiare e di insegnare la letteratura è stata indiretta. Non si è verificato né un diretto
confronto da parte dei docenti della scuola superiore con le teorie e gli studi critici né
l'istituzione della scuola li ha tenuti in considerazione per trasformare gli obiettivi ed
i programmi dell'educazione letteraria. A fare da strumento di mediazione tra il
dibattito critico e il mondo della scuola sono state le stesse opere scolastiche,
realizzate da docenti universitari e docenti della scuola superiore secondo modelli
diversi e spesso integrati tra loro.
Il ruolo del docente della scuola superiore come coautore di un'opera, in genere
firmata da un docente universitario, è diventato pressoché fondamentale: questi riesce
a mettere in relazione il sapere universitario e la necessità di strumenti autorevoli ed
accessibili a scuola, è capace di coniugare l'attenzione per la qualità dei contenuti e le
esigenze della didattica.
Dagli anni Novanta ad oggi i libri sono cambiati in modo assai evidente ed è prevalso
il modello del libro lineare nei contenuti, semplice da studiare, aperto agli altri saperi
umanistici e all'uso di risorse multimediali. Il libro enciclopedico e pantologico,
invece, è ormai rimasto confinato negli ambienti universitari delle facoltà di Lettere e
Filosofia. Tuttavia, se da una parte le storie-antologie attuali offrono materiali di base
secondo scelte spesso vincolanti, i libri degli anni Novanta, se sapientemente gestiti,
si prestano ad uno studio più o meno approfondito e impegnativo. Non a caso molte
delle pubblicazioni recenti non sono altro che rivisitazioni e operazioni editoriali su
libri di testo già affermati ed apprezzati.
Altra cosa da mettere in evidenza è la distinzione sempre meno forte tra i corsi di
Letteratura italiana per i licei e quelli per gli istituti tecnici: da pochi anni le ore di
Italiano al triennio sono le stesse nei licei e negli istituti tecnici e il fattore
discriminante nell'adozione di un libro o di un altro di mole minore è l'insieme di ore
41
complessive a disposizione del docente6. L'insegnante può avere una maggiore libertà
di scelta soprattutto nelle classi in cui le ore di lezione comprendono anche quelle di
un'altra disciplina oltre all'Italiano. Tuttavia, non si tratta di una regola, ma solo di
una consuetudine che viene seguita a discrezione dell'insegnante. Altri fattori
determinanti sono il limite di spesa per i libri previsto dall'istituto e le decisioni del
collegio didattico dei docenti di Lettere: non è raro, ad esempio, che nei trienni sia
decisa l'adozione di una unica opera per venire incontro alle spese degli allievi e ad
eventuali loro spostamenti da una sezione ad un'altra.
6 Il docente, infatti, può insegnare al triennio Italiano e Latino, Italiano e Storia oppure solo Italiano.
42
2. LE STORIE-ANTOLOGIE DEGLI ANNI NOVANTA E DEL NUOVO
MILLENNIO: UN EXCURSUS
Già prima degli anni '90 del secolo scorso sono avvenuti importanti cambiamenti che
hanno posto le basi per il superamento dello storicismo e per i tentativi di
conciliazione tra questo, le conquiste dello strutturalismo e le novità della critica
reader-oriented.
Se fino agli anni Sessanta è prevalso l'impianto idealistico e/o storicistico, che ha
posto in primo piano la trattazione teorica della storia come filo conduttore tra
capitoli sugli autori della letteratura nazionale, successivamente sono state proposte
opere in cui lo storicismo è stato declinato in senso sociologico e marxista. Alcuni
esempi significativi sono il manuale di Petronio, L'attività letteraria in Italia (1964)1,
che dà rilievo alla componente professionale della letteratura, l'opera di Salinari e
Ricci, Storia della letteratura italiana (1971)2, e in parte quello di Ceserani e De
Federicis, Il materiale e l'immaginario (1979)3, che nell'organizzazione dei materiali
riproduce la dialettica struttura-sovrastruttura.
Inoltre dagli anni Settanta, con il fortunato libro di Guglielmino, Guida al Novecento
(1971)4, si è affermata definitivamente la presenza delle letterature straniere, mentre
l'interesse per la geografia della letteratura italiana, secondo la prospettiva
policentrica di Carlo Dionisotti, è stato rinnovato molto più tardi da Gibellini, Oliva e
Tesio con Lo spazio letterario (1989)5 e i volumetti dedicati alle singole regioni
italiane.
Solo a partire dagli anni Ottanta, in ritardo, quindi, di un decennio rispetto
all'affermazione dei metodi formalistici in Italia, la parte antologica dei libri di
letteratura ha cominciato a includere analisi testuali capaci di conciliare l'attenzione
per il testo e il contesto.
1 G. Petronio, L'attività letteraria in Italia, Palumbo, Palermo1964.2 C. Salinari – C- Ricci, Storia della letteratura italiana, Laterza, Bari 1971.3 R. Ceserani – L. De Federicis, Il materiale e l'immaginario, Loescher, Torino 1979.4 S. Guglielmino, Guida al Novecento, Principato, Milano 1971.5 P. Gibellini – G. Oliva – G. Tesio, Lo spazio letterario, La Scuola, Brescia 1989.
43
In quel decennio c'è stato un generale rinnovamento del paradigma didattico prodotto
anche da altri due eventi diversi tra loro, ma convergenti negli effetti: i programmi
Brocca, di cui abbiamo già parlato nel quarto capitolo della prima parte6, e il manuale
di Ceserani e De Federicis.
L'opera Il materiale e l'immaginario (1979-95)7 è formata da dieci poderosi volumi e
si propone come un laboratorio strutturato per percorsi: seguendo una
periodizzazione extraletteraria (la società agraria dell'Alto medioevo e la cultura della
società feudale, la società urbana, la società signorile, ecc. ), sono affrontate per
capitoli autonomi prima le questioni inerenti le basi materiali, poi la mentalità, la
cultura e la letteratura del tempo per aree tematiche e, infine, alcune grandi opere. Il
materiale offerto è ricco e vario: in ciascun volume è radunata una massa di testi
d'autore, analisi, esercizi e proposte di ricerca, schede informative e sussidi critici,
pagine di studiosi italiani e stranieri, letterati e non letterati, commentati e collegati da
parti di profilo-storico che creano una fitta rete di rimandi e spunti di riflessione.
L'opera rappresenta il risultato più estremo della tendenza alla “pantologia”, è poco
maneggevole e per questo è stata riproposta in versioni ridotte come l'edizione rossa e
l'edizione blu modulare in cui è stata aggiunta una parte manualistica al laboratorio.
Nonostante ciò, Il materiale e l'immaginario ha rinnovato profondamente
l'insegnamento della letteratura nella scuola grazie ad alcuni punti di forza che
verranno successivamente presi in seria considerazione: la struttura interdisciplinare,
l'ampiezza e la profondità del materiale offerto, la cura per gli strumenti didattici.
LE STORIE-ANTOLOGIE DEGLI ANNI NOVANTA
La manualistica degli anni Novanta, quindi, si muoverà a partire dalle tre importanti
conquiste prima ricordate: 1) il superamento dello storicismo tradizionalistico e le
novità strutturalistiche, 2) i programmi della commissione Brocca e 3) i risultati
6 Cfr. I parte, cap. 3, p. 17.7 R. Ceserani - L. De Federicis, Il materiale e l'immaginario, Loescher, Torino 1979-95.
44
raggiunti da Ceserani e De Federicis con Il materiale e l'immaginario.
Grazie alle rivendicazioni della centralità delle ragioni del testo da parte di studiosi
anche italiani di semiotica letteraria come Corti e Segre, la singola opera letteraria è
stata ritenuta più importante del suo contesto e il ruolo della storia è stato
ridimensionato. C'è stato, però, un altro passo importante, utile per capire
l'evoluzione delle storie-antologie degli ultimi venti anni: la valorizzazione
dell'attività del lettore. Questo importante passaggio è avvenuto quando il libro di
letteratura si è aperto ai principi dell'ermeneutica letteraria, dapprima proponendo
esercizi e poi offrendo pagine di critici letterari a confronto circa un autore, un testo o
il significato e la ricezione di un'opera. Al centro del percorso didattico si colloca il
destinatario sia come individuo (lo studente) sia come membro di un gruppo (la
classe) che in rapporto al testo si pone come comunità interpretativa. La metodologia
ermeneutica ha come scopo la formazione di un lettore consapevole, capace di
avanzare e motivare una propria interpretazione di ciò che ha letto, ma anche quella
di affinare il piacere della lettura come esperienza appagante e non priva di valore.
Comunque, la storia letteraria, anche se rivista nella sua impostazione, resta il filo
conduttore dell'educazione alla letteratura nel triennio. I cambiamenti avvenuti nella
didattica, sulla spinta degli studi semiotico-strutturalisti prima ed ermeneutici poi,
hanno posto le basi per l'affermazione di una forma debole di storia e di storicismo
che mira a delineare l'evoluzione delle tradizioni testuali. Infatti, lo studio dei generi
letterari, organizzati in capitoli, permette di conciliare esigenze metodologiche
diverse, mettendo in rilievo elementi differenti come i temi oppure lo stile.
Un'ulteriore prova della trasformazione in atto nello studio della storia letteraria è
l'organizzazione in moduli che rispondono a principi costitutivi eterogenei: i
movimenti e le poetiche, gli autori, le opere, i generi, i temi. Apparentemente può
sembrare che la storia sia sottoposta ad un pericoloso indebolimento perché divisa e
affrontata di volta in volta secondo prospettive diverse, ma le cose stanno
diversamente: se da una parte qualcosa viene perso in termini di sistematicità,
dall'altra risulta maggiore il guadagno in termini di efficacia dell'insegnamento e
45
dello studio della letteratura.
La prima importante proposta editoriale degli anni Novanta destinata a diventare il
modello per i successivi libri di Letteratura italiana è Il sistema letterario di
Guglielmino e di Grosser (1989)8. Come dice lo stesso titolo dell'opera, la letteratura
è ritenuta un insieme di elementi che stanno tra loro a sistema e al centro del quale sta
il testo, importante nella sua individualità e nella sua storicità. L'analisi ha il compito
di mettere in evidenza le componenti e i dati di ordine tematico, linguistico, retorico
che caratterizzano il testo e che lo mettono in relazione agli altri testi della letteratura
e con il contesto. Il libro rappresenta il primo esempio di storia-antologia in cui le due
parti sono nettamente distinte, anche se da utilizzare in modo integrato: da una parte
il profilo storico-letterario ovvero la descrizione del contesto storico-culturale e delle
questioni inerenti la sociologia della letteratura; dall'altra, invece, la sezione
antologica comprendente testi in forte relazione tra loro. Lo schema storicistico viene
superato grazie all'idea cardine dei generi letterari a cui sono dedicati densi capitoli;
a questi ne seguono altri di carattere monografico sui maggiori autori e strutturati
come sintetico itinerario biografico-letterario. La scansione del profilo storico-
letterari è riproposta nell'antologia che comprende anche integrazioni di carattere
manualistico. Oltre allo letteratura italiana è dato spazio alle letterature straniere per
dare testimonianza delle influenze che ci sono state tra queste e la nostra tradizione
letteraria.
Negli stessi anni esce la nuova edizione della Letteratura italiana. Storia, forme, testi
(ed. rossa) di Bellini e di Mazzoni9. Il libro presenta come il precedente la divisione
tra il profilo storico-letterario e l'antologia; inoltre, amplia lo spazio dedicato ai
capitoli ai generi letterari e dei testi prende in esame soprattutto le caratteristiche
formali, retoriche e stilistiche.
La seconda storia-antologia di successo (in ordine di tempo) degli anni Novanta è
8 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, Principato, Milano 1989. Seguiranno l'edizione ridotta Il sistema
letterario, ed. verde, e I classici del sistema letterario italiano, ibidem, 1995.9 G. Bellini – G. Mazzoni, Letteratura italiana. Storie, forme, testi, Laterza, Bari 1990.
46
Testi nella storia di Segre e di Martignoni10, un libro che coniuga le novità dello
strutturalismo con l'approccio filologico. Secondo gli autori solo attraverso l'analisi è
possibile comprendere il funzionamento del testo e, quindi, cogliere l'importanza
delle opere entro l'attività letteraria dell'autore e della sua epoca. L'attenzione per le
informazioni filologiche, formali e stilistiche è costante sia nel profilo storico-
letterario sia nell'antologia in cui trovano spazio la trattazione delle opere e l'analisi
dei testi.
Nel 1993 alla storia-antologia di Guglielmino e di Grosser si aggiunge una nuova
pubblicazione altrettanto capace di equilibrare l'impostazione storicistica con le
novità strutturaliste: è il libro Dal testo alla storia dalla storia al testo di Baldi,
Giusso, Razetti e Zaccaria11. Il titolo dell'opera è eloquente: gli autori suggeriscono
agli insegnanti e agli allievi di preferire al metodo di studio tradizionale (dal contesto
al testo) quello che va dalla lettura e analisi del testo allo studio del profilo storico-
letterario (dal testo al contesto). Rispetto al libro di Guglielmino e di Grosser, in Dal
testo alla storia dalla storia al testo le analisi del testo comprendono il momento
della contestualizzazione e si comincia a dare spazio all'interpretazione dei fenomeni
letterari, degli autori, delle opere e dei singoli testi. Oltre alle pagine di critica
letteraria e di autori stranieri, per la prima volta è presente la storia del teatro.
Del 1993 è anche l'opera di De Caprio e di Giovanardi, I testi della letteratura
italiana12, in cui l'inquadramento storico (storico-sociale, ideologico, sociologico,
geografico-letterario e dell'immaginario, linguistico) fa da cornice ad una pregevole
proposta di testi degli scrittori della Letteratura italiana. I testi sono selezionati a
partire dall'idea della tradizione letteraria, in cui si sedimentano scritture e se ne
originano altre secondo un rapporto di continuità o di discontinuità; inoltre, per non
mettere a rischio l'autonomia e la specificità del fatto letterario, gli autori hanno
scelto di non offrire nell'opera aperture di carattere interdisciplinare. L'apparato
10 C. Segre – C. Martignoni, Testi nella storia, Bruno Mondadori, Milano 1991. Seguiranno Guida ai classici e la
Guida alla letteratura italiana, ibidem, 1994.11 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Paravia, Torino 1993.
Seguirà Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. verde, ibidem, 1998.12 V. De Caprio – S. Giovanardi, I testi della letteratura italiana, Einaudi, Torino 1993. Seguirà la nuova edizione
Letteratura italiana. Storia autori testi, ibidem, 1995.
47
didattico dei testi è molto ampio ed organizzato secondo più livelli così da consentire
letture differenziate per grado di difficoltà.
Un anno dopo, nel 1994, Gibellini, Oliva e Tesio pubblicano Il valore letterario13 che
si propone come alternativa ai libri di letteratura storico-sociologici e a quelli
formalistici. Il libro intende dare rilievo alla dimensione valoriale della letteratura in
relazione agli altri aspetti della nostra civiltà, della soggettività del lettore e
considerata in sé stessa. I contesti si caratterizzano per la prospettiva geografica
(ripresa da Lo spazio letterario14), mentre i materiali del profilo storico e gli apparati
dei testi approfondiscono anche aspetti e argomenti interdisciplinari. Per queste sue
caratteristiche e per la semplicità del linguaggio, la storia-antologia di Gibellini può
trovare spazio non solo nei licei ma anche negli istituti tecnici.
Nel 1997, oltre alla storia-antologia di Poma e di Riccardi, Letteratura italiana15, esce
Scritture degli autori Di Sacco, Cervi, Fioretti e Serìo16: l'opera si distingue per
l'impostazione modulare degli argomenti, raggruppati in sezioni diverse a seconda
della loro tipologia (quadri storico-culturali, profili d'autore, opere e inviti alla lettura,
generi e temi). Questa organizzazione dei contenuti è pensata perché il docente possa
costruire un itinerario personale attraverso tagli trasversali e tematiche attorno alle
quali raggruppare le unità didattiche.
Oltre al libro di Baldi, l'altra pubblicazione che ottiene un largo consenso da parte di
molti docenti della scuola superiore negli anni Novanta è quella di Luperini, Cataldi e
Marchiani, La scrittura e l'interpretazione17, nata nella sua edizione maggiore blu nel
1996. Queste due storie-antologie, infatti, saranno presenti per un decennio circa
nelle adozioni dei libri di testo di almeno una metà dei trienni superiori.
Con La scrittura e l'interpretazione gli orizzonti della critica post-strutturalista e
reader-oriented diventano il punto di riferimento per un nuovo modello di
13 P. Gibellini – G. Oliva – G. Tesio, Il valore letterario, La Scuola, Brescia 1994. Seguirà Il percorso letterario,
ibidem, 1995.14 Cfr. P. Gibellini – G. Oliva – G. Tesio, Lo spazio letterario, ibidem, 1989.15 L. Poma – C. Riccardi, Letteratura italiana, Le Monnier, Firenze 1997.16 P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Scritture, Bruno Mondadori, Milano 1997. Seguiranno l'edizione
ridotta Scritture, ed. rossa, ibidem, 1998, e Moduli di Scritture, ibidem, 2002.17 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, Palumbo, Palermo1996.
48
insegnamento e di studio della letteratura, che, comunque, non rinnega l'evoluzione
dello storicismo. Secondo gli autori lo storiografo deve sempre rendere esplicite le
premesse che stanno a fondamento della propria operazione di ricostruzione degli
avvenimenti e del senso che egli trae da essi: ciò significa collocare il proprio punto
di vista entro il conflitto delle interpretazioni circa l'argomento stesso, avere una
concezione interdialogica del proprio lavoro in rapporto agli altri interpreti ed
evidenziare il continuo confronto tra posizioni che condizionano il punto di vista
dell'interprete attuale. Come assi di riferimento per organizzare una storia letteraria a
più livelli (storia degli intellettuali, delle poetiche, delle forme, delle ideologie,
dell'immaginario e dei temi letterari, della ricezione e del pubblico) e allargarla ad un
orizzonte europeo sono stati scelti la storia dei generi e delle interpretazioni. La
centralità del lettore e il momento ermeneutico sono i principi costitutivi delle parti
antologiche e dei lunghi capitoli dedicati alle grandi opere della letteratura italiana ed
europea. Se l'edizione blu è recepita soprattutto come pubblicazione per i corsi
universitari di Letteratura italiana, l'opera sarà ampiamente accolta nel mondo della
scuola con l'edizione rossa18 e con quella modulare verde19. Di queste saranno create
delle edizioni più sintetiche e più semplici dal punto di vista didattico.
Nel 1999 esce l'ultima pubblicazione del decennio che avrà un'ampia diffusione
anche negli istituti tecnici: è l'antologia di Armellini e di Colombo, La letteratura
italiana20, costituita da otto volumi accompagnati da una guida storica che riprende
l'impianto della Guida alla letteratura italiana del 199521. Lo scopo che gli autori si
prefiggono è innanzitutto quello di stimolare lo studente a leggere e a provare il
piacere della lettura. I volumi dell'antologia, quindi, propongono una vasta scelta di
testi curati in modo essenziale e sono completati da una sintetica guida storica che fa
da sfondo agli argomenti che emergono dalle letture stesse.
18 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, ed. rossa, Palumbo, Palermo
1998.19 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, ed. verde modulare, ibidem,
1998.20 G. Armellini – A. Colombo, La letteratura italiana, Zanichelli, Bologna 1999. Seguirà il corso compatto Antologia e
guida storica della Letteratura italiana, ibidem, 2002.21 G. Armellini – A. Colombo, Guida alla letteratura italiana, ibidem, 1995.
49
LE STORIE-ANTOLOGIE DEGLI ANNI DUEMILA
Il nuovo decennio si è aperto all'insegna di versioni aggiornate dei libri che negli anni
Novanta hanno incontrato maggior favore nelle scuole e spesso anche nelle facoltà di
Lettere e Filosofia delle università italiane.
Nel 2000 sono state pubblicate le nuove edizioni dell'opera di Guglielmino e di
Grosser, Il sistema letterario 200022, e di Segre e di Martignoni con il nuovo nome
Leggere il mondo23.
Per andare incontro alle esigenze di flessibilità e facilità d'uso da parte di molti
docenti, gli autori de Il sistema letterario 2000 hanno risistemato e riscritto i materiali
della prima edizione rossa in modo da separare il profilo storico-letterario
dall'antologia e rendere il linguaggio più semplice. Il libro, comunque, ha mantenuto
la sua fisionomia originaria nella trattazione degli argomenti e si è adeguato alle
nuove programmazioni della scuola, rafforzando la trattazione della secondo
Ottocento e del Novecento.
Per quanto riguarda Leggere il mondo, invece, la revisione dei materiali e l'aggiunta
di altri, nonché la veste grafica, hanno dato luogo alla nascita di un libro per molti
aspetti diverso e, quindi, nuovo rispetto al precedente Testi nella storia. Esso, infatti,
se ne distingue per l'apertura all'universo storico-culturale nella parte manualistica e
per una maggiore attenzione ai temi, ai motivi e alla critica letteraria nell'antologia.
All'inizio di questo decennio sono uscite anche le nuove edizioni del libro di Baldi e
di quello di Luperini che, come nel caso de Il sistema letterario 2000, mantengono il
nome dell'opera originaria.
Del libro Dal testo alla storia dalla storia al testo, oltre alla nuova edizione gialla del
2000 che riunisce i materiali della prima edizione della storia-antologia e quelli
22 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario 2000, Principato, Milano 2000.23 C. Segre – C- Martignoni, Leggere il mondo, Paravia, Milano 2000.
50
dell'edizione verde del 1998, sono state realizzate l'edizione modulare nel 200124 ed
infine l'edizione blu del 200325. L'edizione modulare, divisa in quattro volumi e in più
tomi, riunisce le unità didattiche in moduli di diverso tipo: percorsi storico-culturali,
percorsi tematici, autori ed opere, generi letterari. L'edizione blu, invece, riprende i
materiali dell'edizione modulare e li accorpa in un minor numero di tomi così.
De La scrittura e l'interpretazione negli anni Duemila sono state proposte, oltre alla
nuova edizione rossa, l'edizione gialla modulare nel 200226 e l'edizione arancione nel
200527. L'edizione gialla modulare e quella arancione sono delle riduzioni
rispettivamente di quella verde modulare e di quella rossa. Esse si differenziano dalle
precedenti per i moduli interdisciplinari, altri interculturali e per una maggiore
attenzione per l'analisi del testo. Solo molti anni più tardi sarà pubblicata una nuova
edizione verde.
Tra le opere nate negli anni Novanta che sono state rinnovate all'inizio del nuovo
millennio c'è da ricordare anche il manuale di impostazione storicistica di Ferroni,
Storia della letteratura italiana del 199128 e il successivo Profilo storico della
letteratura italiana del 199229 a cui sono state aggiunte nel 2002 delle ampie sezioni
antologiche di testi. L'opera è uscita grazie alla collaborazione tra Ferroni,
Cortellessa, Pantani e Tatti con il titolo Storia e testi della letteratura italiana30 e si
rivolge sia ai licei sia al mondo accademico31. Di recente l'opera è uscita dal catalogo
dei libri di testo per le scuole superiori, mentre è rimasta in quello della manualistica
universitaria.
Anche della fortunata antologia di Armellini e di Colombo è stata pubblicata una
24 G. Baldi – S. Giusso – M- Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. modulare, Paravia,
Torino 2001.25 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. blu, ibidem, 2003.26 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. gialla
modulare, Palumbo, Palermo 2002.27 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – V. Tinacci, La scrittura e l'interpretazione,ed. arancione, ibidem, 2005.28 G. Ferroni, Storia della letteratura italiana, Einaudi Scuola, Torino 1991. Recentemente è stata pubblicata la nuova
edizione Storia della letteratura italiana, Mondadori Università, Milano 2012.29 Idem, Profilo storico della letteratura italiana, Einaudi Scuola, Torino, 1992.30 G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, Einaudi Scuola/ Mondadori
Università, Milano 2002. Seguirà l'edizione ridotta L'esperienza letteraria in Italia, Einaudi Scuola, Milano, 2006.31 Cfr. le due edizioni identiche nella struttura e nei contenuti, ma diverse per la configurazione di vendita e le
copertine: la prima è stata stampata con il marchio di Einaudi Scuola, mentre la seconda con quello di Mondadori
Università. Sia Einaudi Scuola sia Mondadori Università appartengono alla casa editrice Mondadori Education.
51
nuova edizione: è intitolata Letteratura letterature32 e si distingue dalla precedente
solamente per la presenza di alcuni modelli di analisi del testo in funzione dell'esame
di stato e per l'inserimento di percorsi (storico-culturali, sui generi letterari, tematici e
linguistici).
In questo decennio, a partire dai modelli proposti con le opere di Baldi e di Luperini,
sono state realizzate altre storie-antologie che confermano la validità dell'ermeneutica
nell'insegnamento e nello studio della letteratura.
Il primo di questi libri è quello di Bruscagli e di Tellini, Itinerari dell'invenzione, del
200233. Gli autori mirano ad una formazione letteraria di base: per questo organizzano
la materia per percorsi tematico-culturali incentrati sugli autori, sui temi e sugli
incroci tra la letteratura italiana ed europea. Degli stessi autori è uscito nel 2005
Letteratura e storia34, un libro che risistema i materiali di Itinerari dell'invenzione. La
storia-antologia in questione rappresenta una singolare operazione editoriale:
nonostante sia più recente, è più tradizionale e di maggior mole, data l'ampiezza degli
inquadramenti storici, culturale, linguistici e letterari, e l'arricchimento generale dei
contenuti.
Il terzo libro che ha seguito la strada indicata dai modelli di Baldi e di Luperini è
quello di Raimondi e di Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, del 200335, che
organizza la materia linearmente secondo moduli di varia tipologia (storico-culturali e
letterari, genere, autore, opera, temi). Lo scopo degli autori è quello di rendere il
contesto parte integrante del testo: tale fine è raggiunto mediante materiali e apparati
didattici che esaminano l'immaginario, la mentalità, i valori e i simboli delle diverse
epoche perché matrici costitutive del testo. Gli autori aprono alla dimensione europea
e alla ricezione delle opere nel Novecento, creando una fitta rete di collegamenti tra
le culture, la letteratura e i testi.
Da questa prima opera di Raimondi, che ha coordinato il lavoro di un gruppo di
32 G. Armellini – A. Colombo, Letteratura letterature, Zanichelli, Bologna 2005. Dopo un anno esce l'edizione
compatta Letteratura letterature, ed. rossa, ibidem, 2007.33 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, Sansoni, Firenze 2002.34 R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, ibidem, 2005.35 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, Bruno Mondadori, Milano 2003.
52
docenti dell'Università di Bologna, è derivata ben sei anni dopo, nel 2009, la storia-
antologia Leggere, come io l'intendo...36. La parte manualistica deriva da Tempi e
immagini della letteratura, mentre l'impostazione dell'antologia è del tutto nuova.
Nelle sezioni di quest'ultima, infatti, è posta in primo piano la parola letteraria
mediante l'analisi semantica dei testi e lo studio del significato delle scelte formali.
Un altro libro nato agli inizi del nuovo millennio, nel 2002, è Letteratura37 di Bárberi
Squarotti, Balbis, Boggione e Genghini. Da notare è la struttura modulare scelta dagli
autori: per ogni anno i volumi si articolano in un tomo di profilo di storia della
letteratura con sezioni antologiche più altri due tomi, uno dedicato all'incontro con i
grandi autori e con le loro grandi opere e l'altro di percorsi tematici. La stessa opera
negli anni successivi si è evoluta verso una scansione più lineare e tradizionale degli
argomenti.
La modularità, però, è stata interpretata nel modo più originale da Santagata, Carotti,
Casadei e Tavoni ne Il filo rosso pubblicato nel 200638. La struttura di questa storia-
antologia è funzionale al metodo di studio induttivo indicato da Santagata: esso
consiste nel partire dalla lettura del testo per iniziare un'analisi dell'opera, dell'autore
e della sua produzione, del genere e del contesto storico-culturale. Infatti, alle sezioni
del profilo storico-letterario e alle pagine sulla storia della lingua si affiancano dei
moduli di lettura autonomi: essi affrontano la lettura di una grande opera proponendo
percorsi tematici di testi e ampliano progressivamente le prospettive di studio
attraverso confronti di vario tipo. Anche in questo caso, dopo solo due anni di
distanza dalla realizzazione di questa opera caratterizzata da un forte taglio
metodologico, gli autori sceglieranno di pubblicare libri dall'impostazione molto più
tradizionale e di minor mole39.
Meritevole di menzione per la sua originalità è anche la storia-antologia modulare di
36 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io l'intendo..., Bruno Mondadori, Milano 2009.37 G. Barberi Squarotti – G. Balbis – V. Boggione - G. Genghini, Letteratura, Atlas, Bergamo 2002. Seguiranno
l'edizione accorpata, Letteratura, ibidem, 2004, Storia-antologia della letteratura, ibidem, 2006 e Invito alla
letteratura, ibidem, 2006.38 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M- Tavoni, Il filo rosso, Laterza, Bari 2006. Seguirà l'edizione ridotta Il
filo rosso, ed. B, ibidem, 2007.39 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M- Tavoni, I tre libri di letteratura, ibidem, 2009, e M. Santagata – L.
Carotti – A. Casadei – M- Tavoni, TAG. Testi Autori Generi, ibidem, 2012.
53
Biagioni, Donnarumma, Ganeri, Sclarandis, Spingola e Zinato, I testi, le immagini, le
culture del 200740, che si articola in volumi di base, volumi per temi e volumi per
generi. La scelta dei materiali e dei contenuti è operata seguendo due prospettive che
negli anni Duemila vanno affermandosi sempre con maggior forza:
l'interdisciplinarità e l'interculturalità. La prima toglie dal suo isolamento la
letteratura e la pone a confronto con saperi diversi, dalle arti figurative alle scienze, al
cinema e alla musica; la seconda sottolinea il fatto che la letteratura è il prodotto di
una cultura, di una civiltà con un suo immaginario e sistema di valori che va posto in
continuo rapporto con manifestazioni di culture affini o differenti. Queste componenti
danno luogo ad uno studio interdialogico della letteratura che si caratterizza anche
per il suo profondo valore pedagogico.
Nel 2006 sia Baldi che Luperini hanno pubblicato nuove opere selezionando i
materiali già elaborati e allontanandosi più o meno sensibilmente dai rispettivi
progetti iniziali Dal testo alla storia dalla storia al testo e La scrittura e
l'interpretazione.
Di Baldi ricordiamo la fortunata opera La letteratura41: essa si caratterizza per la
notevole riduzione di mole ed è organizzata per percorsi “autore”, “opera” (all'interno
dell'autore), “genere”, “tema”. Nonostante il progetto dell'opera originaria sia stato
snaturato, questo nuovo corso di Letteratura italiana ha rappresentato un passo
significativo nell'editoria: è il segno che presso le case editrici sta maturando la
consapevolezza del reale e concreto utilizzo degli strumenti in adozione durante le
ore di lezione nei licei. Il nuovo libro di Baldi rimane, tuttavia, valido solo per una
preparazione di base. Da La letteratura sono derivate altre due edizioni con titolo
differente: Testi e storia della letteratura (e l'edizione compatta Il libro di letteratura)
e il recente Il piacere dei testi (e l'edizione compatta L'attualità della letteratura).
Dal 2006 anche gli autori del laboratorio di Luperini hanno elaborato nuove opere: si
40 M. Biagioni – R. Donnarumma – M. Ganeri – C. Sclarandis – C. Spingola – E. Zinato, I tempi, le immagini, le
culture, Palumbo, Palermo 2007.41 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, Torino 2006. Seguiranno due edizioni e le
relative edizioni compatte: Testi e storia della letteratura e Il libro della letteratura, ibidem, 2010, e Il piacere dei
testi e L'attualità della letteratura, ibidem, 2012.
54
tratta del Manuale di letteratura42, di Letteratura storia immaginario43 e de La
letteratura come dialogo44. Del progetto originario degli autori vengono mantenuti
saldi la centralità del rapporto con i testi, l'accuratezza della parafrasi e degli
strumenti per l'interpretazione, la prospettiva attualizzante e i percorsi tematici che
valorizzano il rapporto vivo con gli autori e il rilievo all'interdisciplinarità.
L'elemento nuovo che accomuna le tre nuove proposte è l'ulteriore semplificazione
del linguaggio, già iniziata a partire dalle edizioni gialla e arancione de La scrittura e
l'interpretazione, la chiarezza dell'esposizione dei contenuti, la loro selezione e sintesi
(a svantaggio dei documenti e dei brani critici), l'adeguamento degli apparati didattici
alla preparazione del nuovo esame di stato. Il Manuale di letteratura rappresenta un
“unicum” nell'editoria per l'Italiano del triennio della scuola superiore poiché il
volume di base, contenente solo i testi canonici, è completato da un CD-rom, una
risorsa multimediale con testi integrativi e supplementari (e non semplicemente degli
strumenti). Letteratura storia immaginario del 2008, invece, riprende la struttura del
Manuale di letteratura e ne raddoppia l'offerta antologica cartacea. Da quest'opera è
derivata l'edizione ridotta La letteratura come dialogo.
Dal 2011 al 2012, inoltre, usciranno le nuove edizioni con risorse on-line delle opere
di Luperini, ovvero Il nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione rossa e
Edizione arancione, Il nuovo Manuale di letteratura, Il nuovo Letteratura storia
immaginario e Il nuovo La letteratura come dialogo. Edizione rossa.
Rispettivamente nel 2008 e nel 2009 sono state pubblicate tre opere di autori che
hanno già realizzato importanti libri per la scuola: le storie-antologie di Asor Rosa,
Storia europea della letteratura italiana45, quella dei colleghi Antonelli e Sapegno,
L'Europa degli scrittori46 e il nuovo libro di Grosser, Il canone letterario47.
42 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Manuale di letteratura, Palumbo, Palermo 2006.43 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, ibidem, 2008.44 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La letteratura come dialogo, ibidem, 2009.45 A. Asor Rosa, Storia europea della letteratura italiana, Le Monnier Scuola, Milano 2008. Seguirà la nuova edizione
Letteratura italiana. Testi autori contesti, ibidem, 2013.46 R. Antonelli – M.S. Sapegno, L'Europa degli scrittori, La Nuova Italia, Firenze 2008. Seguirà l'edizione ridotta Il
senso e le forme, ibidem, 2011.47 H. Grosser – M.C. Grandi – G. Pontiggia, Il canone letterario, Principato, Milano 2008. Seguirà l'edizione compatta
Il canone letterario compact, ibidem, 2010.
55
La nuova opera di Asor Rosa, come quella di Ferroni e quella di Bárberi Squarotti,
ripropone ancora il modello storicistico: ad un profilo storico-letterario preesistente
sono state aggiunte delle parti antologiche curate da colleghi. Più originale, invece, è
il libro di Antonelli e di Sapegno perché fa della geografia letteraria il principio
organizzativo del libro: i capitoli, infatti, si articolano seguendo la mappa dei centri
della produzione letteraria italiana ed europea.
La nuova storia-antologia di Grosser, già coautore de Il sistema letterario con
Guglielmino, segue, invece, il modello collaudato dell'organizzazione lineare degli
argomenti secondo capitoli di diversa tipologia. Nonostante l'affermazione sempre
più forte di pubblicazioni che propongono uno studio della letteratura di base, la
storia-antologia Il canone letterario non rinuncia alla complessità e al rigore dei
contenuti. Il principio costitutivo del libro è quello di “canone”. Pur mantenendo
ferma l'idea dell'importanza degli autori “classici”, esso va inteso come una
tradizione complessa e articolata e non come un semplice susseguirsi di singoli
scrittori. Il libro resta fedele alla centralità del testo nell'esperienza letteraria e
mantiene le distanze dalle novità ermeneutiche dato che l'interpretazione, per essere
attendibile, deve essere giustificata in base ad una notevole enciclopedia di
informazioni.
Nella seconda metà del primo decennio del Duemila si è sempre più affermato il
modello del libro “tutor” di Letteratura italiana che, per l'articolazione dei contenuti,
gli apparati didattici, lo stile nitido dell'argomentazione, viene incontro alle esigenze
dello studente proveniente dal biennio. Un esempio significativo di questo filone di
storie-antologie è il libro di Panebianco, Testi e scenari48, che si distingue per
un'attenta gerarchizzazione dei contenuti, l'essenzialità degli apparati antologici, le
attività e gli schemi concettuali. Altri libri dall'impostazione fortemente didattica
sono le pubblicazioni di autrici come Sambugar e Salà49 che per lungo tempo hanno
elaborato esclusivamente strumenti per l'educazione letteraria negli istituti tecnici e
48 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, Zanichelli, Bologna 2009. Seguirà
l'edizione compatta LetterAutori, ibidem, 2011.49 Cfr. M. Sambugar – G. Salà, Letteratura + e Visibile parlare, RCS Libri La Nuova Italia, Firenze 2012.
56
professionali.
Nel 2010 è nata la prima storia-antologia con le risorse on-line e forse l'ultima opera
scolastica ad aver avuto successo nelle adozioni nei licei: Rosa fresca aulentissima50
di Bologna e di Rocchi. Questo libro può essere considerato uno dei punti di arrivo
dell'editoria scolastica per l'Italiano del triennio: è una storia-antologia chiara e
lineare nel linguaggio e nei contenuti, gradevole per l'ariosità della grafica e per le
immagini, integrata da risorse on-line e pubblicata in edizioni di diversa ampiezza.
L'ultima opera con risorse on-line è Vivo, scrivo di Gibellini, Belponer, Cinquegrani,
D'Ambrosio e Salvini51. Gli autori hanno concepito il libro secondo moduli che danno
risalto alla dimensione valoriale della letteratura: i percorsi riguardano i contesti
(“Età”), i generi e i movimenti letterari (“Letteratura”), gli scrittori (“Uomini”) la cui
vita è in relazione varia e complessa con le rispettive opere e alcuni temi (“Valori”)
importanti come momenti conoscitivi. L'antologia si presenta come un laboratorio di
testi dotati di un ricco apparato: attraverso la loro analisi, i frequenti nessi con temi
chiave dell'attualità e la multidisciplinarità sono messe in rilievo le eredità culturali, i
valori della letteratura e, quindi, l'interpretazione dei testi stessi.
Nei capitoli che seguiranno riprenderemo quanto già detto sui libri di Letteratura
italiana in questo excursus e prenderemo in esame prima i più importanti modelli di
storia-antologia e poi le principali opere che si sono affermate nei licei.
50 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, Loescher, Torino 2010. Seguiranno l'edizione minore rossa e
l'edizione gialla intermedia: Rosa fresca aulentissima, ed. rossa, ibidem, 2011, e Rosa fresca aulentissima, ed. gialla,
ibidem, 2012.51 P. Gibellini – M. Belponer – A. Cinquegrani – S. D'Ambrosio – M. Salvini, Vivo, scrivo, La Scuola, Brescia 2013.
57
3. LE STORIE-ANTOLOGIE DI LETTERATURA ITALIANA: DAL LIBRO
ENCICLOPEDICO AL LIBRO-TUTOR
Le storie-antologie pubblicate dagli anni Novanta ad oggi possono essere suddivise in
gruppi assumendo come criteri distintivi la struttura, la mole, l'impostazione
metodologica e i contenuti.
I libri di Letteratura italiana si sono evoluti nel corso del tempo assecondando le
direttive ministeriali e le esigenze del mondo della scuola. Nel ventennio considerato,
in particolare, è stata la Commissione Brocca ad aver dato inizio alla loro
trasformazione, sollecitando la costruzione di percorsi trasversali rispetto allo schema
dei capitoli disposti secondo l'ordine cronologico degli argomenti.
Le storie-antologie liceali, però, hanno cominciato a seguire i nuovi programmi con
ritardo rispetto alle opere destinate agli istituti tecnici. Si trattava di opere
enciclopediche, molto complesse e utilizzabili solo parzialmente perché
sproporzionate alle ore a disposizione. I libri modulari sono stati pubblicati solo a
partire dalla seconda metà degli anni Novanta ed hanno in parte sostituito i precedenti
perché permettevano una selezione degli argomenti più efficace.
Allo stesso tempo le storie-antologie di Letteratura italiana hanno recepito in parte le
novità dell'ermeneutica e, quindi, hanno dato sempre più rilievo alla lettura e del
lettore. Al passaggio dalla centralità del testo alla centralità della lettura e del
soggetto interpretante sono seguite altre importanti trasformazioni come l'apertura
alle letterature straniere, alla tematologia, all'interdisciplinarità e alla multiculturalità.
L'ampliamento dell'orizzonte letterario ha permesso di guardare alla nostra tradizione
come ad una delle manifestazioni della civiltà europea. Si afferma, perciò, una
concezione della letteratura come ambito degli studi culturali: essa è fortemente
legata all'immaginario, alla cultura e si pone in dialogo con le esperienze letterarie
degli altri paesi secondo un rapporto di continuità o di discontinuità.
Date le caratteristiche dei secoli della letteratura previsti dai programmi del primo,
secondo e terzo anno del triennio della scuola superiore, l'integrazione tra il modello
58
della letteratura storicizzata, la critica tematica, l'interdisciplinarità e la
comparatistica può essere operata in modo differente. Infatti, se nel primo anno il
percorso dovrà essere prevalentemente linguistico-letterario e presenterà solo qualche
apertura a temi appartenenti alla storia culturale europea, nel secondo le altre
prospettive disciplinari potranno essere utilizzate come forma di contestualizzazione
e di interpretazione della mentalità e nel terzo la loro integrazione potrà essere più
sistematica.
All'inizio del nuovo millennio sono state pubblicate nuove edizioni di testi già
esistenti. Esse si differenziano dalle versioni precedenti per una maggiore attenzione
al linguaggio e alla selezione dei contenuti: lo stile diventa lineare e nitido, mentre
l'esposizione delle informazioni punta alla sintesi e privilegia la trattazione degli
argomenti più importanti. Questo nuovo modello di storia-antologia si è tradotto
anche in opere del tutto nuove, concepite tenendo in considerazione il livello di
preparazione dello studente che ha appena iniziato il triennio. Generalmente il profilo
storico-letterario fornisce le nozioni di base, l'antologia propone numerosi testi curati
in modo essenziale ed è presente un ricco apparato di aiuti per lo studio.
La più recente novità è rappresentata dalle risorse on-line che comprendono altri testi
da leggere, da ascoltare, approfondimenti, materiali interattivi, sintesi, schemi di
riepilogo e video lezioni. Inoltre, la Riforma Gelmini ha stabilito un identico numero
di ore per l'Italiano nel triennio dei licei e degli istituti tecnici ed è venuta
progressivamente a mancare la distinzione dei libri di testo in relazione all'indirizzo
della scuola superiore: ora la scelta di questi dipende principalmente dalle decisioni
del collegio didattico che valuta la mole e il costo degli strumenti da adottare per
l'anno scolastico.
IL LIBRO ENCICLOPEDICO E PANTOLOGICO
Tra le storie-antologie enciclopediche e pantologiche sono da ricordare Il sistema
59
letterario di Guglielmino1, Dal testo alla storia dalla storia al testo di Baldi2, La
scrittura e l'interpretazione di Luperini3, Leggere il mondo di Segre4 e Storia e testi
della letteratura italiana di Ferroni5.
Sebbene presentino impostazioni metodologiche differenti, si tratta di libri
accomunati da un'articolazione dei contenuti esauriente e adatta ad uno studio
sistematico della disciplina. Essi, infatti, danno notevole spazio all'inquadramento
storico e culturale in cui è delineata un'ampia visione d'insieme: gli autori si
soffermano sulla storia politica, economico-sociale, sulla cultura filosofico-
scientifica, letteraria, artistica, sul ruolo degli intellettuali e sulla storia della lingua.
Molte pagine sono dedicate ai generi letterari: mentre il libri di Guglielmino e di
Baldi riservano ad essi un'intera sezione della storia letteraria, nelle opere di Luperini,
di Segre e di Ferroni essi sono affrontati in capitoli distinti a seconda che si parli di
poesia, prosa o teatro. Solo agli autori del canone ritenuti “maggiori” sono dedicati
dei capitoli monografici; gli altri sono menzionati nella trattazione dei generi e di essi
sono fornite delle sintetiche biografie.
La parte antologica è in tutti i casi nettamente distinta dal profilo storico-letterario,
fatta eccezione per il libro di Luperini in cui i testi seguono la trattazione
dell'argomento alternandosi alle parti manualistiche. L'antologia offre sempre testi e
informazioni che integrano il profilo storico-letterario: le schede di sintesi, le analisi,
gli approfondimenti e le letture critiche non sono mai dei materiali accessori e da essi
dipende il funzionamento e l'efficacia didattica dell'opera. Tra le storie-antologie
citate, però, solo quella di Luperini offre dei primi piani sulle grandi opere della
letteratura italiana a sé stanti e caratterizzati da una struttura originale: questi capitoli
sono composti da una prima sezione che affronta la struttura e i temi e da una seconda
che tratta questioni di poetica, di stile, di problematiche inerenti l'interpretazione e la
ricezione.
1 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, Principato, Milano 1989.2 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Paravia, Torino 1993.3 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, Palumbo, Palermo 1996.4 C. Segre – C. Martignoni, Leggere il mondo, Bruno Mondadori, Milano 2000.5 G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, Einaudi Scuola, Milano
2002.
60
L'opera più tradizionale è Storia e testi della letteratura italiana di Ferroni: al suo
noto profilo aderente al modello storicistico sono state aggiunte delle ricche sezioni
antologiche apprezzabili anche da un pubblico universitario. I testi, infatti, sono
preceduti da ampie introduzioni che ne delineano i principali caratteri contenutistici,
formali, e sono accompagnati da note storico-culturali e filologico-linguistiche di
commento.
La pubblicazione più originale è La scrittura e l'interpretazione di Luperini perché
coniuga l'importanza della storia letteraria, del testo e quella del momento della
lettura e dell'interpretazione. Con la sua storia-antologia si diffonde nel mondo della
scuola il modello ermeneutico, la concezione dialogica della letteratura e l'idea della
classe come comunità interpretante.
A mediare queste diverse impostazioni sono state le storie-antologie di Guglielmino
e di Baldi, rispettivamente Il sistema letterario e Dal testo alla storia dalla storia al
testo: i due libri sono il risultato di un'efficace integrazione tra il modello storicistico
e quello strutturalistico, ponderano in maniera equilibrata gli aspetti contenutistici e
tematici con quelli formali e stilistici; inoltre, già nel secondo sono offerti
interessanti spunti di riflessione circa l'interpretazione dei testi.
Dai libri di testo menzionati resta escluso Testi nella storia di Segre6, opera da cui
deriva il più recente Leggere il mondo. Questa storia-antologia, anche se molto nota e
poderosa, non risponde al modello enciclopedico e pantologico: essa non presenta
degli inquadramenti storico-culturali particolarmente completi né dedica spazio ai
generi. Si tratta di un libro di Letteratura italiana di impostazione filologico-
strutturalistica: le informazioni circa il contesto fanno poco più che da cornice agli
argomenti strettamente letterari e ai testi di cui è riconosciuta l'indiscussa centralità.
Inoltre, le analisi di questi ultimi non lasciano spazio a considerazioni sul contenuto e
sui temi, ma si focalizzano quasi esclusivamente sugli aspetti formali, stilistici ed
evitano il momento della contestualizzazione.
6 C. Segre – C. Martignoni, Testi nella storia, Bruno Mondadori, Milano 1991.
61
IL LIBRO MODULARE
Le storie-antologie modulari sono nate nella seconda metà degli anni Novanta e si
caratterizzano per la proposta di un percorso di studio più flessibile, selettivo ed
efficace della letteratura italiana rispetto a quello sistematico (e spesso solo
parzialmente svolto) dei libri enciclopedici.
La modularità è stata interpretata in modi diversi. Infatti, data la varietà dei metodi
utilizzati per costruire i moduli, in queste storie-antologie sono state scelte soluzioni
differenti. Per questo motivo è possibile distinguere tra libri modulari più flessibili e
altri più vincolanti a seconda che l'ordine dei moduli sia già stato stabilito dagli
autori.
Inoltre, la struttura per percorsi operativi rende i libri modulari simili a dei laboratori
di studio della letteratura: i materiali sono vari e sia alle parti manualistiche sia ai testi
con analisi si alternano attività ed esercizi per educare l'allievo ad uno specifico
metodo di studio. Il primo libro che si è distinto per queste caratteristiche (anche se
non modulare) è stato quello di Ceserani e di De Federicis, Il materiale e
l'immaginario del 19797; poi tale struttura è stata ripresa secondo altri criteri
metodologici da Luperini fin dalla prima edizione de La scrittura e l'interpretazione8.
Tra le opere modulari più significative ricordiamo Scritture di Di Sacco9, l'edizione
verde10 e quella gialla11 de La scrittura e l'interpretazione di Luperini, un'edizione di
Dal testo alla storia dalla storia al testo di Baldi12, Letteratura di Barberi Squarotti13,
Itinerari dell'invenzione14 e Letteratura e storia15 di Bruscagli, Tempi e immagini
7 R. Ceserani – L. De Federicis, Il materiale e l'immaginario, Loescher, Torino 1979.8 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, Palumbo, Palermo 1996.9 P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Scritture, Bruno Mondadori, Milano 1997.10 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. verde
modulare, Palumbo, Palermo 1998.11 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. gialla
modulare, ibidem, 2002.12 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. modulare, Paravia,
Torino 2001.13 G. Barberi Squarotti – G. Balbis – V. Boggione – G. Genghini, Letteratura, Atlas, Bergamo 2002.14 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, Sansoni, Firenze 2002.15 R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, ibidem, 2005.
62
della letteratura16 e Leggere come io l'intendo...17 di Raimondi, Il filo rosso di
Santagata18 e Vivo, scrivo di Gibellini19.
Il primo modello di storia-antologia modulare è rappresentato da Scritture di Di
Sacco, i cui volumi sono concepiti come degli ipertesti: dopo l'inquadramento
storico-culturale e la sintesi del profilo letterario, seguono quattro sezioni diverse
omogenee al loro interno perché comprendenti in ordine i capitoli monografici degli
autori più importanti, quelli dedicati alle grandi opere, ai generi e ai temi.
Luperini, invece, con l'edizione verde prima e con quella gialla poi, ha realizzato un
progetto differente: i moduli (contesto, autore, opera, genere e tema) sono stati
ordinati assumendo a fondamento della trattazione di ciascun periodo una figura
sociale e letteraria particolarmente rappresentativa, la sua opera principale e il genere
letterario entro il quale si inserisce. Da notare è la disposizione dei moduli su periodi
lunghi in modo tale da poter cogliere analogie e differenze, continuità e discontinuità
tra espressioni letterarie che oltrepassano il limite temporale del secolo.
Le storie-antologie di Baldi, Dal testo alla storia dalla storia al testo, e di Bàrberi
Squarotti, Letteratura, riprendono la distinzione tra sezioni di moduli differenti, già
presente nell'opera di Di Sacco, e organizzano queste in tomi distinti: nel libro di
Baldi ogni volume è costituito da tomi che riguardano rispettivamente i percorsi
storico-culturali e tematici, gli autori e le opere e i generi letterari; in quello di
Bàrberi Squarotti, invece, ciascun volume è composto da un tomo di profilo storico-
letterario, un secondo dedicato ai grandi autori e alle loro opere e dall'ultimo che
raggruppa i percorsi tematici.
Il modello di storia-antologia modulare che si è affermato maggiormente è quello con
i moduli disposti secondo un ordine prestabilito dal punto di vista diacronico e
sincronico. In Itinerari dell'invenzione di Bruscagli essi sono organizzati per percorsi
tematici, mentre in Letteratura e storia questa impostazione è integrata da una parte
iniziale più tradizionale comprendente capitoli di inquadramento storico, culturale,
16 E. Raimondi – G.M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, Bruno Mondadori, Milano 2003.17 E. Raimondi – G.M. Anselmi, Leggere come io l'intendo..., ibidem, 2009.18 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, Laterza, Bari 2006.19 P. Gibellini – M. Belponer – A. Cinquegrani – S. D'Ambrosio – M. Salvini, Vivo, scrivo, La Scuola, Brescia 2013.
63
linguistico e letterario. Anche in Tempi e immagini della letteratura e in Leggere
come io l'intendo... di Raimondi come pure in Vivo, scrivo di Gibellini i moduli sono
disposti in modo ordinato: tale organizzazione concilia i punti di forza del modello
enciclopedico-pantologico con quello modulare e aderisce con efficacia ai programmi
di Letteratura italiana previsti per ciascun anno.
La storia-antologia in cui la modularità è interpretata nel modo più originale è Il filo
rosso di Santagata. La struttura del libro è stata studiata per guidare uno studio
induttivo della letteratura: il vero fulcro del libro sono i moduli di lettura, mentre al
profilo storico-letterario è dedicata una sezione a sé stante. I moduli di lettura si
incentrano su un'opera particolarmente significativa di un autore, affrontano lo studio
della sua restante produzione e di altre figure letterarie dello stesso periodo storico. Si
tratta di un libro molto innovativo che realizza un progetto didattico forte ma non
altrettanto flessibile.
DALLA CENTRALITÀ DEL TESTO ALLA CENTRALITÀ DELLA LETTURA
Parallelamente alla struttura è cambiata anche l'impostazione metodologica dei libri
di Letteratura italiana.
Le novità introdotte dall'ermeneutica e dall'estetica della ricezione hanno comportato
negli stessi anni il passaggio dalla centralità del testo a quella della lettura e del
lettore. L'importanza riconosciuta al lettore come soggetto interpretante ha creato le
basi per una visione più ampia della letteratura: il rilievo dato al suo legame con
l'immaginario e al suo intreccio con gli altri saperi umanistici e scientifici si è
tradotto in itinerari di lettura e di ricerca originali e trasversali.
La centralità del testo ha trovato ampia espressione nelle storie-antologie degli anni
Novanta in cui si è diffusa l'operazione dell'analisi del testo. Se, però, in libri come
Testi nella storia20 di Segre l'analisi riguardava soprattutto le caratteristiche formali e
20 C. Segre – C. Martignoni, Testi nella storia, cit.
64
stilistiche dei testi, nelle opere Il sistema letterario21 di Guglielmino e Dal testo alla
storia dalla storia al testo22 di Baldi è stato raggiunto un eccellente equilibrio tra
aspetti testuali differenti mediante l'interazione tra categorie contenutistico-tematiche
e quelle formali, stilistiche e retoriche. Le novità ermeneutiche sono già riscontrabili
nel libro di Baldi in cui è dato spazio anche alle interpretazioni e al loro conflitto.
La centralità del momento interpretativo si è affermata in modo compiuto nell'opera
di Luperini, La scrittura e l'interpretazione23: le guide alla lettura ai testi evidenziano
solo gli elementi utili a sostenere un'interpretazione o un'altra e di frequente seguono
letture critiche a confronto. A rendere pregevole la metodologia adottata da Luperini è
l'invito al dialogo in classe sulle posizioni critiche messe in rilievo: a privilegiare
un'interpretazione rispetto ad un'altra non sarà tanto il manuale quanto gli allievi che
avanzeranno ipotesi, argomenteranno le proprie tesi e confuteranno quelle altrui.
L'ermeneutica si è rivelata efficace perché ha posto l'attenzione sulla soggettività
dello studente nella sua individualità e in relazione agli altri membri della classe: alla
storicizzazione si aggiunge l'importanza dell'attualizzazione e della valorizzazione,
ciò che la letteratura significa per noi.
Più tardi Armellini, invece, con l'antologia La letteratura italiana24 ha sottolineato il
piacere del testo come fine fondamentale della lettura; per questo ha alleggerito gli
apparati didattici dell'antologia e ha reso essenziale il profilo storico-letterario. Se per
Luperini il piacere della lettura è il punto di arrivo del lavoro sul testo, nell'antologia
di Armellini diventa il fine principale, forse esclusivo, e la premessa per tutte le altre
operazioni.
Negli anni Duemila altre pubblicazioni hanno seguito parzialmente l'impostazione
metodologica ermeneutica. Tra queste ricordiamo Itinerari dell'invenzione25 e
Letteratura e storia26 di Bruscagli, Tempi e immagini della letteratura27 e Leggere,
21 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, cit.22 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.23 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, cit.24 G. Armellini – A. Colombo, La letteratura italiana, Zanichelli, Bologna 1999.25 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, cit.26 R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, cit.27 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, cit.
65
come io l'intendo...28 di Raimondi e Il filo rosso29 di Santagata.
Bruscagli ha privilegiato nel suo primo libro la chiave di lettura tematica per la
costruzione dei percorsi storico-antologici e più tardi ha coniugato tale struttura con
dei solidi inquadramenti storico-culturali e linguistico-letterari. Raimondi, invece, ha
proposto uno studio in cui diventa rilevante l'immaginario simbolico e culturale e, in
un secondo momento, ha scelto di porre in primo piano lo studio della parola
letteraria e del suo significato. Più sperimentale, invece, è stata la proposta di
Santagata che mette in primo piano le grandi opere degli autori più significativi per
condurre uno studio induttivo su di essi e sulla produzione letteraria del loro tempo.
L'apertura alle letterature straniere è presente in tutte queste storie-antologie30, ma
non allo stesso modo. La maggior parte di esse dedica spazio solo ad alcuni autori e
ad alcune opere altamente significative per capire alcuni movimenti, poetiche e autori
della tradizione italiana. Fanno eccezione La scrittura e l'interpretazione di Luperini
e Il filo rosso di Santagata: in essi sono dedicate delle sezioni storico-letterarie alle
letterature straniere per ciascun periodo, nel primo seguendo l'asse di riferimento
della storia dei generi, mentre nel secondo attraverso una panoramica che segue
l'inquadramento storico-culturale.
I LIBRI, LE LORO EDIZIONI E I NUOVI LIBRI
Nel corso degli anni sono state pubblicate più edizioni di ciascuna storia-antologia e
queste si differenziano sia per la forma che per il contenuto.
L'uscita di una nuova edizione è giustificata dall'inserimento di elementi innovativi o
di modifiche rilevanti: una nuova impostazione didattica e l'adeguamento a
programmi nuovi, la selezione dei materiali e il loro accorpamento in un numero
minore di volumi, il potenziamento di alcuni argomenti di studio o la rielaborazione
28 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io l'intendo...,cit.29 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.30 Fa eccezione il libro di Segre Testi nella storia. La letteratura straniera è, però, presente nella seconda storia-
antologia Leggere il mondo.
66
dei contenuti al fine di rendere il libro più chiaro e fruibile. Talvolta queste operazioni
comportano anche la nascita di un libro nuovo a partire da un progetto originario che
ha già avuto fortuna: si tratta generalmente di opere realizzate grazie alla proposta di
materiali già esistenti risistemati secondo criteri nuovi.
Tra le storie-antologie degli anni Novanta si distinguono quelle di Baldi e Luperini:
sia Dal testo alla storia dalla storia al testo31 sia La scrittura e l'interpretazione32
hanno ottenuto un significativo successo nelle scuole, vantano molte edizioni e hanno
dato origine a nuovi libri degli stessi autori nel decennio successivo.
Del libro Dal testo alla storia dalla storia al testo sono state pubblicate cinque
edizioni: la prima edizione gialla (1993)33, l'edizione verde (1998)34 secondo i
programmi Brocca, la nuova edizione gialla (2000)35, l'edizione modulare (2001)36 e
l'edizione blu (2003)37. Le operazioni che hanno portato all'edizione verde sono le
seguenti: la riduzione di mole della letteratura dalle origini all'età della
Controriforma, una trattazione più ampia del Novecento, l'introduzione di nuovi
esercizi di analisi del testo, una selezione delle letture critiche e l'aggiunta dei
percorsi tematici e formali. La nuova edizione gialla coniuga i materiali della prima e
le novità della seconda e per questo motivo è la più estesa. Successivamente è nata
l'edizione modulare in cui i quattro volumi sono divisi in tomi di percorsi storico-
culturali, tematici, di autori e opere, di generi letterari. Le novità di questa consistono
anche nell'aggiunta di nuovi materiali: schede sulle permanenze tematiche di autori o
generi nella letteratura, confronti gli autori più importanti, altre proposte di lavoro ed
una sezione dei passi più significativi della Commedia di Dante Alighieri.
Dall'edizione modulare, infine, ha avuto origine quella blu in cui gli stessi materiali
sono stati accorpati in un numero minore di tomi.
31 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.32 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, cit.33 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.34 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. verde, Paravia, Torino
1998.35 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, nuova ed. gialla, ibidem,
2000.36 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ed. modulare, cit.37 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, ibidem, 2003.
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Da Dal testo alla storia dalla storia al testo è nata La letteratura38 (2006), opera
caratterizzata da una riduzione di mole e da una impostazione didattica differente. I
quadri di riferimento sono più essenziali, la trattazione è priva delle ridondanze prima
presenti nel profilo e nelle analisi dei testi, il Novecento è stato riorganizzato in
chiave meno enciclopedica ed è stato ridotto lo spazio dedicato alle letture critiche e
alla storia del teatro. La materia è organizzata per percorsi (“autore”, “opera”
all'interno dei primi, “genere”, “tema”) dotati di un apparato iconografico, di schede
lessicali, di approfondimenti circa i rapporti tra la letteratura e il cinema e sono
numerosi gli aiuti per lo studio (mappe, cartine, schemi). La nuova edizione de La
letteratura conforme ai nuovi programmi è Testi e storia della letteratura39. L'opera si
distingue dalla precedente per la veste grafica rinnovata e a colori, i nuovi apparati di
lavoro sul testo e i materiali in preparazione dell'Esame di Stato (corso di scrittura
compreso) e soprattutto per le risorse on-line che comprendono testi aggiuntivi, brani
di poesia e prosa recitati, attività interattive e altri strumenti di lavoro. A questa
edizione si affianca quella compatta, Il libro della letteratura40, in cui rimangono
pressoché immutati i capitoli sugli autori maggiori, mentre i minori sono affrontati
attraverso percorsi tematici soprattutto per i periodi del Barocco, dell'Illuminismo e
del Secondo Novecento. Dallo stesso progetto è nata a distanza di soli due anni
un'altra coppia di storie-antologie: Il piacere dei testi41 e l'edizione compatta
L'attualità della letteratura42. Anche in questo caso, le nuove edizioni si distinguono
per elementi poco rilevanti perché non mutano il profilo storico-letterario e
l'antologia. Tra le più importanti modifiche ricordiamo la revisione degli
inquadramenti storico-letterari, lo spazio dato alla storia della lingua, le chiavi di
lettura poste all'inizio dei percorsi sui più importanti autori e le schede sull'attualità
dei classici nel Novecento. Altri materiali, invece, focalizzano l'attenzione alle arti
figurative, al teatro, al cinema o forniscono ulteriori aiuti per lo studio.
38 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, ibidem, 2006.39 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Testi e storia della letteratura, Milano, Paravia, 2010.40 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Il libro di letteratura, ibidem.41 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Il piacere dei testi, ibidem, 2012.42 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, L'attualità della letteratura, ibidem, 2012.
68
Diversa è stata l'evoluzione de La scrittura e l'interpretazione, ancora esistente ed
aggiornato secondo le nuove norme ministeriali. Della storia-antologia di Luperini
sono state pubblicate sei edizioni differenti: l'edizione blu (1996)43, l'edizione rossa
(1998)44, l'edizione verde modulare (1998)45, l'edizione azzurra modulare (1999)46,
l'edizione gialla modulare (2002)47 e l'edizione arancione (2005)48. A queste si
aggiungono altre due edizioni della versione rossa (2000 e 2012), una seconda verde
modulare (2010) e una seconda arancione (2011). L'effettivo ingresso del libro di
Luperini nel mondo della scuola è stato segnato dall'edizione rossa e da quella verde
modulare derivanti dalla prima edizione blu. Rispetto a quest'ultima nell'edizione
rossa sono stati alleggeriti il profilo storico-letterario, l'antologia dei testi, l'insieme
dei materiali di approfondimento ed è stata seguita una nuova articolazione dei
programmi. A questi cambiamenti si aggiungono le sezioni riguardanti la storia del
teatro e le sintesi dei singoli capitoli. L'edizione verde, invece, ripropone con qualche
riduzione i contenuti di quella rossa, qui adeguati ad un'organizzazione modulare
degli argomenti oggetto di studio, mentre quella azzurra riprende parte di questa e la
adegua alle esigenze degli istituti professionali. Più interessanti, però, sono le
operazioni che stanno alla base delle edizioni gialla ed arancione, nate come versioni
più sintetiche delle precedenti: il profilo storico-letterario è stato rivisto e sintetizzato,
l'esposizione dei contenuti è più chiara e lineare, i testi e gli altri materiali sono stati
selezionati. Inoltre, nell'edizione arancione le scelte hanno privilegiato gli autori
maggiori, la letteratura straniera e la scrittura delle donne. Da segnalare è anche
l'incremento delle analisi del testo con guida al commento e all'interpretazione,
l'aggiunta di moduli tematici interdisciplinari nell'edizione gialla e di quelli
43 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, cit.44 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, ed. rossa, Palumbo, Palermo
1998.45 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. verde
modulare, cit.46 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed.
azzurra modulare, Palumbo, Palermo 1999.47 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. gialla
modulare, cit.48 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – V. Tinacci, La scrittura e l'interpretazione, ed. arancione, Palumbo,
Palermo 2005.
69
interculturali nell'edizione arancione a cui si aggiunge una selezione dei primi.
Il laboratorio de La scrittura e l'interpretazione ha realizzato altre opere che
mantengono del progetto di partenza la centralità del rapporto con i testi, la presenza
di strumenti atti a valorizzare il rapporto con gli autori e il rilievo dato
all'interdisciplinarità. Esse sono tre: il Manuale di letteratura49 (2006), Letteratura
storia immaginario50 (2008) e La letteratura come dialogo51 (2009). Le novità del
Manuale di letteratura consistono in una ulteriore semplificazione del profilo storico-
letterario e soprattutto nell'integrazione di tre volumi di base comprendenti la parte
manualistica e i testi canonici con tre CD-rom che forniscono un gran numero di testi
supplementari. Al libro cartaceo, quindi, si aggiunge uno strumento multimediale: ciò
consente di avere un'opera ricca di materiali ma di mole contenuta e flessibile. Dopo
due anni, è stato pubblicato Letteratura storia immaginario che si pone in continuità
con l'opera precedente: il materiale dei volumi di base del Manuale di letteratura è
stato arricchito grazie ad un numero maggiore di testi corredati da analisi e guide
all'interpretazione, di schede e di moduli tematici interdisciplinari e interculturali. Di
Letteratura storia immaginario, a distanza di un anno, è uscita una versione più
snella, La letteratura come dialogo.
Di recente, inoltre, sono state pubblicate le nuove edizioni di alcune storie-antologie
di Luperini adeguate alle disposizioni ministeriali che prevedono delle modifiche ai
programmi e le risorse on-line: Il nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione
rossa52 (2011) e Il nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione arancione53 (2011),
Il nuovo Manuale di letteratura54 (2012), Il nuovo Letteratura storia immaginario55
(2012) e Il nuovo La letteratura come dialogo. Edizione rossa56 (2012). Le novità del
libro cartaceo consistono nell'incremento delle analisi e guide all'interpretazione,
49 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Manuale di letteratura, ibidem, 2006.50 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, ibidem, 2008.51 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La letteratura come dialogo, ibidem, 2009.52 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione rossa,
Palumbo, Palermo 2011.53 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione arancione,
ibidem.54 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il nuovo Manuale di letteratura, ibidem, 2012.55 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il nuovo Letteratura storia immaginario, ibidem.56 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il nuovo La letteratura come dialogo. Edizione rossa, ibidem.
70
degli aiuti per lo studio (rubriche e mappe concettuali), nella rivisitazione degli
esercizi e nell'introduzione di altri apparati di laboratorio per la scrittura, per la
riflessione sulla lingua e per la verifica delle competenze. A queste si aggiungono i
materiali on-line, ovvero testi, materiali interdisciplinari e interculturali, interattivi,
verifiche e videolezioni. Gli stessi elementi sono combinati nei nuovi libri in modo
diverso e al fine di potenziare quegli elementi che contraddistinguevano già le loro
vecchie edizioni.
Confrontando l'evoluzione di Dal testo alla storia dalla storia al testo di Baldi con
quella de La scrittura e l'interpretazione di Luperini, emerge quanto segue: nel primo
caso il progetto iniziale è stato abbandonato a favore di pubblicazioni più sintetiche e
schematiche, mentre nel secondo la nascita di nuovi libri non pregiudica l'esistenza di
quelli precedenti e rende l'offerta editoriale adatta ad esigenze didattiche differenti.
Entrambi i filoni di storie-antologie, inoltre, confermano la predilezione per una
presentazione ordinata degli argomenti; tale direzione è confermata anche
dall'assenza di nuove edizioni modulari de La scrittura e l'interpretazione ed. verde e
ed. gialla.
Circa le altre storie-antologie degli anni Novanta vale la pena distinguere le edizioni
ridotte, le nuove edizioni e i casi in cui ci troviamo dinnanzi a pubblicazioni nuove. Il
sistema letterario (1989)57 di Guglielmino, ad esempio, ha sempre mantenuto salde le
caratteristiche di partenza: oltre alla prima edizione ci sono quella verde (1995)58 di
minor mole, I classici del sistema letterario italiano (1995)59 che focalizzano
l'attenzione sugli autori maggiori e Il sistema letterario 2000 (2000)60 che propone e
completa i materiali della prima secondo una configurazione editoriale differente.
Diverso è il caso di Testi nella storia (1991)61 di Segre che, dopo edizioni più snelle
come Guida ai classici (1994)62 e Guida alla letteratura italiana (1994)63, ha dato
57 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, cit.58 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, ed. verde, Principato, Milano 1995.59 S. Guglielmino – H. Grosser, I classici del sistema letterario, ibidem.60 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario 2000, ibidem, 2000.61 C. Segre – C. Martignoni, Testi nella storia, cit.62 C. Segre – C. Martignoni, Guida ai classici, Bruno Mondadori, Milano 1994.63 C. Segre – C. Martignoni, Guida alla letteratura italiana, ibidem.
71
vita al nuovo Leggere il mondo (2000)64. Quest'ultima opera si differenzia per molti
aspetti dalla prima dello stesso autore: l'ampliamento dei contesti storici, culturali e
linguistico-letteraria, le analisi più ampie e attente ai temi e alla forma, le letture
critiche e i percorsi interdisciplinari. Della fortunata antologia di Armellini La
letteratura italiana (1999)65, invece, sono stati realizzati il corso compatto Antologia
e guida storica della Letteratura italiana (2002)66, la nuova edizione Letteratura
letterature (2005)67 e la sua versione compatta rossa (2007)68. Nonostante il nuovo
titolo, l'opera è rimasta la medesima: i cambiamenti sono molto contenuti e
consistono solo nell'aggiunta di schede sulle arti figurative, sulla musica, sul cinema e
sulla storia della lingua, nella proposta di percorsi e di modelli di analisi testuale.
Negli anni Duemila sono nate delle opere nuove a partire da due storie-antologie: si
tratta di Itinerari dell'invenzione (2002)69 di Bruscagli e di Tempi e immagini della
letteratura (2003)70 di Raimondi. Dalla prima ha avuto origine Letteratura e storia
(2005)71, mentre dalla seconda Leggere come io l'intendo (2009)72. In Letteratura e
storia la scelta dei percorsi tematici è più tradizionale ed è integrata da quadri storici,
culturali, linguistici e letterari. Leggere come io l'intendo, invece, ripropone molti
materiali del primo libro di Raimondi secondo una prospettiva di studio singolare che
privilegia la semantica del testo, lo studio del significato della parola letteraria. A
queste opere si aggiunge solo parzialmente Il filo rosso (2006)73 di Santagata che,
dopo una ristampa alleggerita, Il filo rosso B (2007)74, realizzata operando una scelta
dei moduli di lettura, dei testi e di altri materiali, ha dato origine a storie-antologie più
tradizionali e tra loro molto simili, ovvero il corso compatto I tre libri di letteratura
64 C. Segre – C. Martignoni, Leggere il mondo, cit.65 G. Armellini – A. Colombo, La letteratura italiana, cit.66 G. Armellini – A. Colombo, Antologia e guida storica della Letteratura italiana, Zanichelli, Bologna 2002.67 G. Armellini – A. Colombo, Letteratura letterature, Zanichelli, Bologna 2005.68 G. Armellini – A. Colombo, Letteratura letterature, ed. rossa, ibidem, 2007.69 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, cit.70 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, cit.71 R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, cit.72 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere come io l'intendo..., cit.73 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.74 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso B, Laterza, Bari 2007.
72
(2009)75 e TAG. Testi Autori Generi (2012)76, suddiviso in sette agili volumi.
Nel caso delle restanti pubblicazioni alla versione maggiore si affianca un'edizione
minore e compatta: Storia e testi della letteratura italiana (2002)77 e L'esperienza
letteraria in Italia (2006)78 di Ferroni, Testi e scenari (2009)79 e LetterAutori (2011)80
di Panebianco, Il canone letterario (2009)81 e Il canone letterario COMPACT (2010)82
di Grosser. Infine, sono da segnalare le tre edizioni di Rosa fresca aulentissima
(2010)83 di Bologna. Del libro, infatti, dopo un solo anno di distanza dall'edizione
maggiore (grigia), è stata realizzata l'edizione minore rossa (2011)84 in quattro volumi
e successivamente una terza edizione gialla (2012)85 intermedia tra le prime due86. Se,
infatti, l'edizione rossa si distingue per una maggiore agilità e per la presenza di molti
facilitatori per lo studio, l'edizione gialla mantiene l'ampiezza e la ricchezza
dell'edizione grigia soprattutto nella trattazione degli autori principali e rende più
sintetica la presentazione dei contesti, degli scenari culturali e della letteratura delle
origini.
IL LIBRO-TUTOR
Uno dei modelli di storia-antologia che ha avuto maggior fortuna è quello del libro-
tutor.
Il libro-tutor si pone come mediatore tra gli allievi e il docente di una determinata
disciplina, mantenendo costante l'attenzione verso le esigenze formative dei primi e
75 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, I tre libri di letteratura, ibidem, 2009.76 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, TAG. Testi Autori Generi, ibidem, 2012.77 G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, cit.78 G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti, L'esperienza letteraria in Italia, Einaudi Scuola, Milano 2006 . 79 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, Zanichelli, Bologna 2009.80 B. Panebianco – M. Gineprini – S. Seminara, LetterAutori, ibidem, 2011.81 H. Grosser – M.C. Grandi – G. Pontiggia, Il canone letterario, Principato, Milano 2009.82 H. Grosser – M.C. Grandi – G. Pontiggia, Il canone letterario compact, ibidem, 2010.83 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, Loescher, Torino 2010.84 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, ed. rossa, ibidem, 2011.85 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, ed. gialla, ibidem, 2012.86 Lo stesso Giovanni Boccaccio, nella seconda metà del XIV secolo, elaborò tre redazioni della Vita di Dante o
Trattatello in laude Danti: una prima redazione più estesa (1351-1355), un primo compendio (1360 ca.) e un secondo (anteriore al 1372) meno ridotto che ebbe maggiore diffusione.
73
agevolando gli interventi del secondo. Esso diventa il punto di riferimento nel
processo di apprendimento: stimola lo studio della materia e facilita l'assimilazione
dei contenuti, la verifica e l'eventuale recupero o rinforzo. Diventano fondamentali
sia le qualità grafiche del prodotto sia la struttura e la forma scelta per trasmettere i
contenuti: la confezione e l'impaginazione rendono l'opera piacevole da usare, la
struttura chiara e flessibile facilita la sua consultazione e l'esposizione degli
argomenti è chiara e lineare.
Il profilo storico-letterario non necessita della spiegazione dell'insegnante, mentre
l'antologia offre i testi per le lezioni del docente e per l'approfondimento. Per assistere
l'allievo sono presenti tipologie diverse di facilitatori per lo studio: schemi, mappe
concettuali, sintesi, rubriche ed esercizi.
Tali libri di testo di Letteratura italiana si sono diffusi sia nei licei che negli istituti
tecnici ed hanno influenzato anche le opere modulari, favorendo la disposizione
lineare e progressiva dei moduli e degli argomenti. Tra le opere di maggior successo
in uso nei licei ricordiamo La letteratura italiana87/ Antologia e guida storica della
Letteratura italiana88 di Armellini, La letteratura89 di Baldi, il Manuale di
letteratura90, Letteratura storia immaginario91 e La letteratura come dialogo92, Testi e
scenari93 e LetterAutori94 di Panebianco. Di questi prenderemo qui in esame i libri di
Armellini e di Panebianco dato che i restanti sono già stati analizzati.
La letteratura italiana (e le sue edizioni successive) di Armellini si caratterizza per la
ricchezza dell'antologia, suddivisa in ben otto volumi, a cui si affianca il sintetico
profilo storico-letterario della “guida storica”. Più che di una storia-antologia si tratta
di una antologia-storia secondo il modello diffusosi già negli anni Settanta95: essa
fornisce un agile discorso sul contesto storico-culturale e letterario che deve fare da
87 G. Armellini – A. Colombo, La letteratura italiana, cit.88 G. Armellini – A. Colombo, Antologia e guida storica della Letteratura italiana, cit.89 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, cit.90 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Manuale di letteratura, cit.91 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, cit.92 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La letteratura come dialogo, cit.93 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, cit.94 B. Panebianco – M. Gineprini – S. Seminara, LetterAutori, cit.95 Cfr. A. Gianni – M. Balestrieri – A. Pasquali, Antologia della letteratura italiana, Casa editrice G. D'Anna, Messina
1964.
74
sfondo alla lettura dei testi. L'antologia è ricca, presenta testi riguardanti il contesto, i
generi e gli autori più importanti, mentre l'apparato didattico ha il compito di favorire
la comprensione dei testi e stimolare la riflessione sui temi e le forme.
Più didattico e completo nei contenuti è il progetto di Testi e scenari (e edizioni
successive) di Panebianco: l'opera si articola in sette volumi in cui si alternano le
parti del profilo storico-letterario e i testi dell'antologia. Il profilo si contraddistingue
per lo stile limpido, una sistematica gerarchizzazione dei contenuti; inoltre, per ogni
epoca viene dato un significativo rilievo alla storia delle arti figurative e alla musica.
I testi, come nel caso del libro di Armellini, sono curati in modo tale da consentire
una lettura consapevole: sono accompagnati da brevi note e da una sintetica guida
all'analisi, talvolta comprendente anche schemi e tabelle concettuali.
Dal momento che ci occupiamo di libri di testo diffusi principalmente nei licei,
abbiamo illustrato questi due esempi di libri-tutor; il loro numero, però,
aumenterebbe se prendessimo in esame anche eventuali edizioni semplificate di altri
libri come La letteratura di Baldi o pubblicazioni rivolte prevalentemente ai trienni
degli istituti tecnici96, in cui prima della Riforma Gelmini era previsto un numero
minore di ore di Italiano. La neutralità e la semplicità dell'esposizione dei contenuti in
tali opere è giustificata anche da una seconda ragione: la necessità di evitare nozioni e
approfondimenti non adatti all'indirizzo di studio dell'istituto quando non prevede
altre discipline umanistiche come la filosofia, la storia dell'arte e le letterature
classiche.
96 Cfr. M. Sambugar – G. Salà, Letteratura + e Visibile parlare, La Nuova Italia, Firenze 2012.
75
4. LIBRI A CONFRONTO: IL PRIMO VOLUME E LA LETTERATURA
ITALIANA DALLE ORIGINI AL TRECENTO
In questo capitolo prenderemo in esame le più significative storie-antologie: in
particolare, analizzeremo di ciascuna il primo volume (o primo tomo), comprendente
la letteratura del Due-Trecento, e analizzeremo la struttura entro la quale si
inseriscono le monografie di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Si tratta di un'indagine dai risvolti ancora attuali: l'insegnamento di tale periodo è
cambiato già a partire dagli anni dei Programmi Brocca e l'ultima modifica risale ai
programmi ministeriali del 20101. Infatti, le recenti disposizioni anticipano lo studio
della letteratura dalle origini ai poeti siculo-toscani al secondo anno del primo
biennio della scuola superiore e collocano Dante, Petrarca e Boccaccio all'inizio del
programma del triennio2.
LA LETTERATURA COME SISTEMA: IL SISTEMA LETTERARIO E IL SISTEMA LETTERARIO 2000
Il sistema letterario di Guglielmino e di Grosser3 ha rinnovato la tradizione delle
storie-antologie dando centralità al testo, prima asservito alla storia letteraria. Alla
base della struttura dell'opera sta la concezione della letteratura come sistema. Il
profilo letterario si articola in capitoli che servono a comprendere le relazioni di
senso tra ciascuna opera e gli altri testi: il contesto storico-culturale, la società e la
produzione letteraria, la lingua, i generi e i classici. L'impostazione storicistica è
superata attraverso la trattazione dei generi letterari e l'analisi dei testi.
Gli autori considerano la letteratura come “monumento” (e non come “documento”)
e, quindi, hanno mantenuto separati tra loro il profilo e l'antologia: è la letteratura a
1 Cfr. Indicazioni Nazionali Licei – 12 marzo 2010.2 Tale ripartizione della letteratura italiana dalle origini al Trecento ha comportato modifiche nei libri scolastici per
l'Italiano nella scuola superiore: il percorso sulla poesia fino ai poeti siculo-toscani è stato inserito nelle antologie per il biennio oppure ha trovato spazio in fascicoli autonomi. Quindi, nelle storie-antologie per il triennio la trattazione della letteratura del Due-Trecento è stata sintetizzata.
3 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, Principato, Milano 1989.
76
dover essere inquadrata nella storia e non la storia vista attraverso la letteratura.
I capitoli del primo volume sul Due-Trecento seguono questo ordine:
(PROFILO)
Premesse
0. L'eredità altomedievale• Quadro storico e istituzioni• Mentalità e cultura
Duecento e Trecento
1. La civiltà comunale• Dalla città al Comune• Impero e Papato: il dibattito politico• Inquietudini sociali e fermenti religiosi• La cultura filosofica e scientifica
2. Società e comunicazione letteraria delle origini• Gli autori e la trasmissione del testo• Il pubblico e la circolazione libraria• Scuole e università
3. Dal latino al volgare• La matrice latina• Fisionomia del volgare
4. La codificazione retorica • La natura e i fini della letteratura e dell'arte• Le artes dictandi ovvero la rinascita della retorica• Gli stili e i generi
5. La poesia religiosa• Origini della poesia religiosa• La lauda
6. Letteratura didattica sacra e profana• Premessa• Didattica sacra• Didattica profana
7. La poesia lirica • Le altre letterature: la lirica provenzale• La scuola siciliana• Dalla Sicilia alla Toscana• Lo Stilnovo
77
• Poesia realistico-giocosa in stile comico
8. La narrativa• Le altre letterature: la chanson de geste, ovvero l'epica cristiana medievale• Il romanzo cavalleresco, ovvero l'epica profana medievale• La narrativa epico-cavalleresca in Italia• L'exemplum cristiano medievale• Dall'exemplum morale alla novella profana• Le altre letterature: il realismo spregiudicato dei fabliaux e la sintesi di Chaucer
9. Libri di conti, ricordanze, cronache • I mercanti scrittori: dal libro di conti alle ricordanze• Cronache cittadine e memorie di viaggio
I classici• Che cos'è un classico
10. Dante Alighieri • Intellettuale impegnato ed exul immeritus
• Lo sperimentalismo delle Rime e la comparsa di Beatrice• La responsabilità dell'uomo di cultura• Il poema sacro
11. Francesco Petrarca• Un intellettuale cosmopolita, professionista delle lettere• Classicità e cristianesimo nell'opera del Petrarca• Res publica litterarum. Filologia e studi umanistici• Il Canzoniere
• I Trionfi
12. Giovanni Boccaccio• Giovanni Boccaccio, intellettuale fiorentino• Lo sperimentalismo delle opere minori in volgare• Il Decameron: struttura, temi e personaggi• Il Decameron: le tecniche narrative
(ANTOLOGIA)
0. Premesse• L'eredità altomedievale
Duecento e Trecento
Il contesto storico-culturale• La civiltà comunale
Aspetti della religiosità medievale; Vita comunale; Il dibattito politico
Produzione, circolazione, fruizione• Società e comunicazione letteraria delle origini
78
Codici, convenzioni, generi. • Dal latino al volgare • La codificazione retorica • La poesia religiosa • Letteratura didattica sacra e profana
Insegnamenti sacri e figure esemplari; Simbologia e precettistica profane• La poesia lirica
Poesia cortese franco-provenzale; La scuola siciliana; Poesia cortese toscana; Stilnovo,Poesia realistico-giocosa
• La narrativaLa narrativa epico-cavalleresca; La narrativa degli exempla; Dall'exemplum alla novella
• Libri di conti, ricordanze, cronacheI mercanti scrittori; Cronache comunali; Un grande viaggiatore
I classici• Dante• Petrarca• Boccaccio
L'operazione che ha portato all'ultima edizione (Il sistema letterario 2000)4 riguarda
in primo luogo la configurazione dei materiali: se prima i cinque volumi
comprendevano il profilo e l'antologia, ora le due parti sono state fisicamente divise.
La parte manualistica è stata completata dalle integrazioni prima collocate
nell'antologia. A tali interventi si aggiungono la semplificazione del linguaggio nella
storia letteraria ed una maggiore cura negli apparati didattici che corredano i testi.
Dante, Petrarca e Boccaccio sono trattati come i tre classici della letteratura del Due-
Trecento: a ciascuno di essi è dedicato un capitolo monografico che consiste in un
itinerario biografico, poetico e letterario integrato con le schede tecniche sulle singole
opere. I titoli dei paragrafi scandiscono momenti diversi di uno stesso discorso sugli
autori, mentre le schede sulle opere possono essere considerate autonome rispetto al
resto. L'argomentazione mette in rilievo le caratteristiche degli autori, la loro portata
culturale e letteraria: Dante è ritratto come un intellettuale impegnato, un uomo di
cultura teso allo sperimentalismo letterario e l'autore di una summa della cultura
medievale; Petrarca è l'intellettuale cosmopolita e professionista delle lettere, il
preumanista per eccellenza e il poeta che scopre i conflitti della coscienza moderna;
4 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario 2000, Principato, Milano 2000.
79
Boccaccio è uno scrittore sperimentale che dà voce al realismo della classe
mercantile nella sua raccolta di novelle.
Dei tre autori sono proposti solo alcuni testi esemplari per le opere minori, mentre è
dato maggior spazio al loro capolavoro. Fa eccezione per Dante di cui sono assenti i
brani tratti dalla Commedia5. Ciascun testo è corredato da un apparato che comprende
una breve presentazione, delle note essenziali, una guida all'analisi, eventuali
approfondimenti (letture critiche) e degli esercizi (di comprensione, analisi e
produzione). Rispetto alla prima edizione ne Il sistema letterario 2000 le guide che
seguono i testi, pur mantenendo l'equilibrio tra riflessione sui temi e le osservazioni
di carattere formale e stilistico, sono più analitiche. In tutte le edizioni del libro di
Guglielmino e di Grosser, però, restano esclusi il momento interpretativo e quello
della contestualizzazione che si affermeranno successivamente con il libro di Baldi6.
5 L'assenza di brani della Commedia di Dante è dovuta alla consuetudine di utilizzare edizioni integrali commentate o antologie supplementari per la lettura dell'opera stessa.
6 La prima edizione de Il sistema letterario è del 1989. Il libro di Baldi, invece, sarà pubblicato per la prima volta, nel 1993. Cfr. G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Paravia, Torino1993.
80
autori stranieri solo come termini di confronto in apposite schede.
Tale opera, a distanza di quasi dieci anni, è stata rielaborata e ne è derivato un nuovo
libro: Leggere il mondo9. I materiali preesistenti sono stati riordinati e integrati con
altri che rendono il libro eclettico, più completo e flessibile. I capitoli del profilo
letterario, infatti, sono preceduti da ampie introduzioni contestuali che comprendono
pagine sui sistemi espressivi, sui temi e sulla storia della lingua. Questi
inquadramenti sono scritti in modo più semplice e risultano utili per la costruzione di
percorsi trasversali e riepilogativi.
In Testi nella storia i capitoli riguardanti le diverse manifestazioni letterarie si
succedono in modo lineare e sono seguiti ciascuno da ricche sezioni antologiche:
Dalle origini a Boccaccio
1. Dalle origini alla Scuola siciliana. La letteratura italiana prima di Dante• I primi documenti in volgare• La letteratura religiosa e didattica• La poesia: Guido Faba e l'ars dictandi
• I Siciliani
2. Esordio e affermazione della Toscana. L'età di Dante• La poesia cortese toscana• Il dolce stil novo• La poesia religiosa e didattica• La poesia comico-realistica toscana• Prosatori e cronisti del Duecento• Dante Alighieri
3. Tra Medioevo e Umanesimo. Il Trecento• Francesco Petrarca• Giovanni Boccaccio• Prosatori e cronisti del Trecento• Rimatori del Trecento
Oltre al potenziamento dei contenuti, in Leggere il mondo è possibile notare una
selezione degli argomenti rispetto all'opera precedente: ciò comporta uno studio
molto più veloce della prosa del Duecento e della poesia didattico-edificante.
I capitoli si dispongono in questo modo:
9 C. Segre – C. Martignoni, Leggere il mondo, Bruno Mondadori, Milano 2000.
82
Sezione 1. Le origini e l'età di Dante
• Le coordinate storiche e sociali. L'Europa feudale; la civiltà comunale; la crisi dei poteruniversali
• La cultura e le idee. Cultura religiosa; il dibattito filosofico • Le istituzioni socio-letterarie. Centri di produzione culturale• I sistemi espressivi: i generi, le tecniche, gli stili. La letteratura latina; la letteratura volgare;
lirica e prosa• I temi. L'amore; la tematica civile e politica• La lingua: letteratura e uso. I primi documenti del volgare; il volgare nel Duecento; la lingua
della Commedia
• I primi documenti in volgare• La lirica trobadorica • L'epica medievale romanza• Il romanzo cortese-cavalleresco • Alle origini della letteratura italiana: Francesco d'Assisi • I Siciliani • La poesia cortese toscana • Il Dolce stil novo • La lauda e Iacopone • La produzione didattico-edificante • I poeti comico-realistici• L'affermazione della prosa in volgare• Dante Alighieri
Sezione 2. Tra Medioevo e Umanesimo. Il Trecento
• Le coordinate storiche e sociali. La nascita delle monarchie nazionali; il declino dell'Impero;la secolarizzazione del papato; le signorie
• La cultura e le idee. La laicizzazione del pensiero; il nuovo rapporto con i classici• Le istituzioni socio-letterarie. Ruolo sociale del letterato; pubblico e organizzazione
culturale• I sistemi espressivi: i generi, le tecniche, gli stili. I modelli: il Canzoniere in poesia e il
Decameron in prosa • I temi. L'amore; la tematica civile e politica; la rappresentazione del mondo• La lingua: letteratura e uso. Le “Tre Corone”, tra Firenze e l'Italia; toscano e non toscano
• Francesco Petrarca• Giovanni Boccaccio• Geoffrey Chaucer• Prosatori minori del Trecento• Rimatori minori del Trecento
Come ne Il sistema letterario di Guglielmino e di Grosser10 su Dante, Petrarca e
Boccaccio sono proposti dei percorsi biografico-letterari. In Leggere il mondo, però,
10 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario 2000, cit.
83
le presentazioni delle opere, collocate nella parte antologica di Testi nella storia, sono
state spostate nel profilo. Dante è trattato come l'autore che chiude la tradizione
toscana del Duecento, mentre Petrarca e Boccaccio sono inseriti all'inizio del
Trecento come autori di cerniera tra il Medioevo e l'Umanesimo. Differente è il
rilievo assegnato in Testi nella storia e in Leggere il mondo alle opere maggiori dei
tre scrittori: solo nella seconda storia-antologia le pagine dedicate alla Vita nuova e
alla Commedia, al Canzoniere e al Decameron godono di una posizione privilegiata
entro lo stesso capitolo.
Le sezioni antologiche seguono i singoli capitoli e propongono una scelta di testi
corredati di cappello introduttivo, note linguistico-filologiche e analisi del testo. Tra
Testi nella storia e Leggere il mondo sono da segnalare queste differenze circa il
paratesto: nella nuova versione le introduzioni sono più concise (perché parte di esse
sono confluite nel profilo letterario), le note risultano più numerose e le analisi
diventano discorsive e attente ai temi. Infine, in Leggere il mondo i percorsi critici
chiudono i capitoli monografici fornendo informazioni sulla fortuna degli autori e
letture raggruppate per questioni.
84
Illustrazione 3: C. Segre - C. Martignoni, Testi nella storia, Bruno
Mondadori, Milano 1991.
STUDIARE LA LETTERATURA A PARTIRE DAL TESTO: DAL TESTO ALLA STORIA DALLA STORIA AL
TESTO
Oltre a quella di Guglielmino e di Grosser11, la storia-antologia che si è distinta nella
prima metà degli anni Novanta per l'equilibrio tra osservazioni contenutistico-
tematiche e quelle stilistico-formali è stata Dal testo alla storia dalla storia al testo di
Baldi, Giusso, Razetti e Zaccaria12.
Come dice lo stesso titolo, gli autori propongono di partire dai testi per arrivare alla
storia letteraria. L'opera, tuttavia, non presenta una struttura vincolante ed è possibile
procedere anche dalla storia ai testi secondo il metodo di studio tradizionale. È lo
stretto rapporto esistente tra il profilo storico-letterario e l'antologia a rendere
flessibile l'utilizzo del libro: le schede di analisi fungono da raccordo tra le parti
perché mettono in rilievo le caratteristiche del testo e le pongono in relazione
11 S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario, cit.12 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.
85
all'opera, alle idee dell'autore, al contesto storico-letterario.
Come nel libro di Guglielmino e di Grosser anche in Dal testo alla storia dalla storia
al testo i quadri di riferimento sono ampi e forniscono informazioni circa il contesto
storico, culturale, letterario e linguistico. Anche in questo caso, i generi letterari sono
posti in primo piano: il percorso delinea l'evoluzione delle forme della poesia, della
prosa e del teatro attraverso autori e opere che vengono approfonditi nelle sezioni
antologiche.
L'ordine dei capitoli è il seguente:
I - Il Medio Evo latino
Quadro di riferimento• Premessa• L'evoluzione delle strutture politiche• La struttura sociale• Le strutture economiche• Mentalità e visioni del mondo
La visione statica del reale; l'universalismo; L'enciclopedismo e la Scolastica. Razionalismoe misticismo nella filosofia medievale; Trascendenza, ascetismo e misticismo; Cristianesimomedievale e classicità; L'allegorismo; natura, storia e scienza nella mentalità medievale
• Istituzioni culturali, intellettuali, pubblicoScuole, monasteri, biblioteche; Gli intellettuali e il pubblico
• L'idea della letteratura e le forme letterarie. La retorica e le “artes dictandi”; I generi letterari
• La lingua: latino e volgare Le trasformazioni linguistiche dall'antichità al Medio Evo; I primi documenti dellaformazione dei volgari romanzi; Dal latino all'italiano: aspetti linguistici dellatrasformazione
La cultura latina medievale (ANTOLOGIA)
• Modelli della cultura medievale• La società e il potere • Fede e ragione • Retorica e stile • La poesia religiosa • La poesia goliardica • Immaginario ed enciclopedismo medievali
La critica
II - L'età cortese
86
Quadro di riferimento• Il contesto sociale: la cavalleria e l'ideale cavalleresco• Le “canzoni di gesta”• La società cortese e i suoi valori• L'amor cortese• Il romanzo cortese-cavalleresco• Altri generi: i lais, il “Roma de la rose”, i fabliaux e il “Roman de Renard”• La lirica provenzale
La letteratura d'oc e d'oïl (ANTOLOGIA)• Le “canzoni di gesta”• La teoria dell'amor cortese• Il romanzo cortese-cavalleresco• I fabliaux
• La lirica provenzale
La critica
L'età comunale in Italia• La situazione politica nell'Italia del Due e Trecento.
Nord e Sud. Comuni e Impero; La Chiesa. I movimenti ereticali e i nuovi ordini mendicanti• Il Comune e la sua organizzazione politica• La vita economica e sociale del Comune
L'economia mercantile; La struttura sociale• La mentalità
La nuova concezione dell'individuo; Valori vecchi e nuovi: “cortesia” e “masserizia”• Centri di produzione e di diffusione della cultura
La Chiesa; La scuola; L'università; La corte; La vita cittadina e la cultura orale• La figura e la collocazione dell'intellettuale• Il pubblico e la circolazione della cultura• Il libro: produzione e diffusione• La lingua• I generi letterari.
Premessa: geografia e storia della letteratura. La letteratura religiosa; La poesia didattica delNord; La poesia allegorico-didattica in Toscana; La lirica: premessa; La scuola siciliana; Irimatori toscani “di transizione”; Il “dolce stil novo”; La poesia comico-parodica; La poesiapopolare e giullaresca; La prosa: premessa; La retorica; La divulgazione scientifico-enciclopedica; Exempla, aneddoti, novelle; La narrativa cavalleresca; I libri di viaggi; Lastoriografia e le cronache; I libri dei mercanti
Scrittori italiani dell'età comunale (ANTOLOGIA)• La letteratura religiosa• La poesia didattica del Nord• La poesia allegorico-didattica in Toscana• La scuola siciliana• I rimatori siculo-toscani• Il “dolce stil novo”• La poesia comico-parodica
87
• La poesia giullaresca e popolare• La retorica• La novella• I libri di viaggio• Le cronache• I libri dei mercanti
La critica
Dante Alighieri• La vita• La Vita nuova e le Rime giovanili• Le Rime posteriori alla Vita nuova
• Il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• La Monarchia e le Epistole
• La Commedia
Le genesi politico-religiosa del poema; Gli antecedenti culturali del poema; I fondamentifilosofici; Visione medievale e “pre-umanesimo” di Dante; Allegoria e “figura” nellaCommedia; Il titolo della Commedia e la concezione dantesca degli stili; Il plurilinguismodantesco; La pluralità dei generi; La tecnica narrativa della Commedia; Lo spazio e il tempo;La struttura simmetrica del poema
ANTOLOGIA
La critica
Francesco Petrarca• La vita• Petrarca come nuova figura di intellettuale• Le opere religiose e morali• Le opere “umanistiche”: Petrarca e il mondo classico• Il Canzoniere
Petrarca e il volgare; La formazione del Canzoniere; L'amore per Laura; La figura di Laura;Il “dissidio” petrarchesco; Il superamento dei conflitti nella forma; Lingua e stile delCanzoniere
• L'aspirazione all'unità: i Trionfi e il De remediis utriusque fortunae
ANTOLOGIA
La critica
Giovanni Boccaccio• La vita• Le opere del periodo napoletano• Le opere del periodo fiorentino• Il Decameron
La struttura dell'opera; Il Proemio e le dichiarazioni di poetica dell'autore; La peste e la“cornice”; La realtà rappresentata: il mondo mercantile cittadino e la cortesia; Le forze che
88
muovono il mondo del Decameron: la Fortuna e l'Amore; La molteplicità del reale nelDecameron; Molteplicità e tendenza all'unità; Gli oggetti e l'azione umana; Le forme: ilgenere della novella; Le forme: la lingua e lo stile
• Dopo il Decameron: l'attività erudita e umanistica, il culto dantesco, il Corbaccio
ANTOLOGIA
La critica
Esempi di letteratura straniera (ANTOLOGIA)
Come nelle storie-antologie precedenti, in quella di Baldi i capitoli monografici su
Dante, Petrarca e Boccaccio si collocano dopo la presentazione del Medioevo latino,
l'Età cortese e quella comunale: al loro interno il profilo letterario distingue
nettamente la vita dalla poetica, la produzione letteraria minore dall'opera più
importante. A ciascun capitolo seguono l'antologia dei testi ed una scelta di letture
precedute da un'introduzione sulla fortuna e ricezione dell'autore. Dante, Petrarca e
Boccaccio sono presentati come i tre grandi scrittori dell'età comunale e della sua
crisi. Più che a un discorso biografico-letterario, gli autori del libro puntano ad una
approfondito studio delle opere. A loro volta le analisi testuali offrono spunti per
conoscere la poetica dell'autore, per il confronto con altri scrittori, e, se lette in
successione, forniscono tutte le informazioni su cui è costruita la sintesi del profilo.
Infine, in coda al volume sono proposti dei percorsi trasversali secondo le indicazioni
dei Programmi Brocca.
Il libro di Baldi, per le caratteristiche fino ad ora illustrate, ha conosciuto una vasta
diffusione nei trienni dei licei e mostra i primi segni di novità dovuti alla
neoermeneutica. Inoltre, Dal testo alla storia dalla storia al testo, assieme alla più
recente storia-antologia di Luperini13, rappresenterà uno dei modelli per le nuove
pubblicazioni sia per la struttura che per la selezione dei contenuti.
13 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, Palumbo, Palermo 1996.
89
L'IMPORTANZA DEL MOMENTO INTERPRETATIVO E LA DIMENSIONE DIALOGICA DELLA
LETTERATURA: LA SCRITTURA E L'INTERPRETAZIONE
L'opera di Luperini La scrittura e l'interpretazione14 recepisce le novità14 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, nuova ed. rossa, Palumbo,
90
Illustrazione 5: G. Baldi - S. Giusso - M. Razetti - G. Zaccaria, Dal
testo alla storia dalla storia al testo, Paravia, Torino 1993.
Illustrazione 6: G. Baldi - S. Giusso - M. Razetti - G. Zaccaria, Dal
testo alla storia dalla storia al testo, Paravia Bruno Mondadori,
Torino 2000.
neoermeneutiche e le integra con lo storicismo socio-ideologico. Per queste ragioni il
libro risulta più innovativo di Dal testo alla storia dalla storia al testo 15 e, al tempo
stesso, si pone agli antipodi rispetto a Testi nella storia di Segre16.
A differenza delle pubblicazioni precedentemente prese in esame, il profilo e
l'antologia si alternano così che la trattazione manualistica di ogni singolo argomento
sia seguita dai testi ad esso correlati. Tra gli altri materiali proposti sono da ricordare
le schede di approfondimento nel profilo, i documenti e i brani critici. Inoltre, al
percorso diacronico si affiancano percorsi sincronici di carattere tematico, culturale e
antropologico che collegano secondo un nuovo ordine i testi di ciascun capitolo. Gli
autori di questa storia-antologia ritengono fondamentale il momento ermeneutico in
classe perché permette di comprendere il significato attuale delle opere letterarie: il
punto di vista privilegiato è quello del lettore che modifica l'immagine originaria del
testo attraverso la sua interpretazione e il confronto con quelle altrui.
I capitoli sul Due-Trecento si dispongono secondo il seguente ordine:
I. La società feudale, il Medioevo latino e la nascita delle letterature europee
1. Società feudale e Medioevo latino. • Le parole-chiave: Medioevo e feudalesimo; Medioevo latino e letterature romanze• Il tempo, i luoghi e il problema della nascita della civiltà europea• I centri della produzione culturale, gli intellettuali, la scrittura• Il tempo e lo spazio; l'interpretazione simbolica della natura e dell'universo e quella
allegorica della storia e dei documenti culturali• I “fondatori” del Medioevo latino e le basi istituzionali della cultura• Le altre culture: l'influenza araba• La letteratura in latino• Guida dei percorsi
2. L'affermazione dei volgari romanzi, la società cortese e la nascita delle letterature europee• Dal latino parlato alle lingue romanze• I primi documenti di volgare italiana• Le date e i luoghi: la nascita delle letterature europee e l'egemonia francese• Realtà, ideologia e immaginario nella società cortese: una nuova concezione della donna e
dell'amore• Autori, pubblico e generi letterari: il modello francese
Palermo 2000.15 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.16 Cfr. le critiche rivolte da R. Luperini a C. Segre nel capitolo Una discussione con Segre a proposito di Testi nella
storia in R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Manni, Lecce 2006, pp. 189-195.
91
• L'epica francese e la Chanson de Roland
• Il concetto di “cortesia” e le premesse teoriche del romanzo cortese e della lirica d'amore:Andrea Cappellano e la trattatistica d'amore
• Il romanzo cortese e l' “avventura” come nascita di una nuova dimensione individuale dellavita
• Il Lancelot e gli altri romanzi di Chrétien de Troyes• La poesia lirica provenzale• Gli altri generi letterari in Francia. Il poema allegorico e il Roman de la Rose
• La letteratura francese e provenzale in Italia• Il Poema del mio Cid e la letteratura nella penisola iberica• La letteratura inglese e quella tedesca sino alla metà del secolo XIII• Guida ai percorsi
II. La letteratura italiana nell'età dei Comuni (1226-1310)
1. L'affermazione della civiltà comunale: i rapporti sociali e l'immaginario, gli intellettuali el'organizzazione della cultura
• Il tempo e i luoghi• Urbanizzazione e nascita della borghesia mercantile• L'arte nella città comunale: il gotico e il realismo allegorico• L'organizzazione della cultura nella città comunale: l'università• Una nuova idea dello spazio e del tempo, l'esigenza di una nuova educazione e la nascita
delle scuole cittadine• I nuovi intellettuali• L'uso del volgare e il pubblico, la scrittura e il libro • La cultura filosofica: la Scolastica• La letteratura, le poetiche, gli stili • Il volgare, i generi letterari, il pubblico• Guida ai percorsi
2. La letteratura religiosa: la poesia narrativa e didattica e la poesia lirica e drammatica• I movimenti religiosi del XIII secolo• Gli ordini mendicanti: domenicani e francescani• I generi e le aree geografiche• Il poemetto didattico • La lauda• Francesco d'Assisi: un mondo e una poesia nuovi• Le interpretazioni di Francesco d'Assisi• L'estremismo ideologico ed espressivo di Jacopone da Todi• Guida dei percorsi
3. La poesia lirica dalla Scuola siciliana allo Stil novo• La Scuola siciliana: il tempo, i luoghi, le figure sociali• Le strutture metriche e la lingua; la ricezione e il conflitto delle interpretazioni: come si
forma il canone lirico • Giacomo da Lentini• Gli altri siciliani e il Contrasto di Cielo d'Alcamo• Il “Dolce stil novo”: le ragioni di questa denominazione e la poetica; i luoghi, il tempo, gli
92
autori• Guido Guinizzelli, il “padre” degli stilnovisti• Lo stilnovismo tragico di Guido Cavalcanti• Gli altri stilnovisti e Cino da Pistoia• Guida ai percorsi
4. La poesia “comica”• Il luoghi e il tempo; i temi e le forme• L'iniziatore, Rustico Filippi, e altri autori “comici”• Cecco Angiolieri• Folgòre da San Gimignano• Guida ai percorsi
5. La poesia allegorico-didattica• Caratteri della poesia allegorico-didattica. Dove e quando fiorisce• Brunetto Latini e il Tesoretto
• Il Fiore e il Detto d'Amore. L'Intelligenza
• Guida ai percorsi6. Il rapporto fra poesia e prosa nel Duecento e l'importanza dei volgarizzamenti per la prosa d'arte
• La mappa della poesia e quella della prosa nel Duecento; i tempi e i luoghi• L'importanza dei volgarizzamenti
7. La prosa: la retorica e la trattatistica• L'ars dictaminis e il cursus nell'epistolografia e nell'oratoria. I trattati di retorica: il Fiore di
retorica e la Rettorica di Brunetto Latini• La trattatistica morale: il Libro dei Vizî e delle Virtudi di Bono Giamboni, il Fiore di Virtù, la
Composizione del mondo di Ristoro d'Arezzo
8. La prosa: cronache di città e di viaggi• La storiografia e le nascite delle cronache• Dino Compagni• L'Oriente nell'immaginario occidentale. Le cronache di viaggio e Il milione di Marco Polo• Gli usi del Milione e la sua interpretazione: l' “orientalismo” da Coleridge a Calvino• Guida ai percorsi
9. La prosa: la narrativa e la novellistica• Le origini della narrativa: i volgarizzamenti di compilazioni storico-leggendarie del mondo
antico e dei romanzi cortesi• Dagli exempla alla novella: la novellistica come punto di arrivo di una evoluzione di generi
diversi• Alle origini della novella: il Libro dei Sette Savi e Fiori e vita di filosafi e d'altri savi e
d'imperatori
• Il pubblico, la lingua e lo stile della novella: il Novellino
10. Dante• Attualità di Dante• La vita • La formazione
93
• Le idee• La Vita nuova
• Le Rime
• Il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• La Monarchia
11. Guida alla lettura. La Commedia
• Il titolo e il genere• La composizione del poema, la tradizione manoscritta, la struttura formale• Il tema del viaggio: l'oltretomba e il mondo terreno• La concezione della storia e della cultura nella Commedia: il sincretismo• Il tema del viaggio e la missione del poema: critica del presente e ipotesi di futuro• Dante autore e personaggio. E il lettore• Il lettore, l'allegoria e la struttura dell'opera• La similitudine, fondamentale strumento della conoscenza allegorica• Metrica, lingua, stile• L'Inferno
• Il Purgatorio
• Il Paradiso
• Guida ai percorsi
Lo spettacolo teatrale: la scena e gli attori. Il Dramma Liturgico
III. Autunno del Medioevo e rinnovamento preumanistico: l'età di Petrarca, Boccaccio e Chaucer(1310-1380)
1. Gli intellettuali, l'immaginario, la cultura nel secolo dell'affermazione degli Stati nazionali eregionali
• Definizioni di alcuni concetti storiografici: “autunno del Medioevo”, “tardogotico”,“preumanesimo”
• Il tempo, i luoghi, le caratteristiche del periodo• La crisi economica e demografica, la grande peste (1347-1350) e la conseguenza
nell'immaginario trecentesco• La nascita degli Stati nazionali e regionali e il passaggio dal Comune alla Signoria• L'organizzazione della cultura e i centri della sua elaborazione: le università, le corti, i
cenacoli• La trasformazione degli intellettuali, la nuova figura sociale dello scrittore, l'autocoscienza
letteraria• Il libro, la scrittura, le biblioteche, il pubblico• La questione della lingua: l'espansione del toscano come lingua letteraria nazionale, l'uso del
latino come lingua degli intellettuali preumanisti, i volgarizzamenti• La crisi della Scolastica: rifiuto della metafisica e atteggiamento sperimentale in Guglielmo
d'Ockham• Temi e personaggi della cultura preumanistica, da Albertino Mussato a Coluccio Salutati• I generi letterari e il pubblico; l'istituzionalizzazione della lirica e l'affermazione della
novellistica• Guida dei percorsi
94
2. La novellistica in Spagna e negli altri paesi europei. Geoffrey Chaucer• La novellistica in Europa: quadro generale• La novellistica in Inghilterra: Geoffry Chaucer• La novellistica in Spagna: Juan Manuel e Juan Ruiz
3. Boccaccio• Boccaccio e il Decameron: il significato della vita e dell'opera• La vita• Lo sperimentalismo napoletano: il Filocolo e le altre opere della giovinezza• Lo sperimentalismo fiorentino: dalla Commedia delle Ninfe fiorentine al Ninfale fiesolano
• L'Elegia di Madonna Fiammetta
• Dal Decameron al Corbaccio: un cambiamento di poetica• Boccaccio umanista. Il Trattatello in laude di Dante
4. Primo piano. Il Decameron
• A. La struttura e i temi. • B. La scrittura e l'interpretazione• Guida dei percorsi
5. La prosa nel Trecento e la novellistica dopo Boccaccio: Franco Sacchetti e altri novellieri• L'affermazione della prosa nel Trecento• Il Trecentonovelle di Franco Sacchetti. Gli altri novellieri
6. La prosa religiosa: le prediche, l'aneddotica agiografica, le lettere devote• La vita religiosa nell'Europa del Trecento, le diverse forme di letteratura devota e
l'elaborazione letteraria della predica in Italia e in Germania• I grandi predicatori: Cavalca e, soprattutto, Passavanti• L'aneddotica agiografica e la tradizione francescana: i Fioretti di san Francesco
• Le lettere devote: l'Epistolario di santa Caterina, primo esempio di scrittura femminile• Guida dei percorsi
7. La prosa delle cronache e dei romanzi• La cronaca in Italia: Giovanni Villani e l'Anonimo romano• Cronache familiari di mercanti e resoconti di viaggi. La prosa dei romanzi
8. Petrarca• Le novità di Petrarca• La vita• La formazione culturale, la biblioteca, il bilinguismo• L'epistolario• Il Canzoniere
• I Trionfi
• Il Secretum
• Altre opere
9. Primo piano. Il Canzoniere
• A. La struttura e i temi
95
• B. La scrittura e l'interpretazione
10. La poesia del Trecento• Caratteri generali della poesia nell'Europa del Trecento• La poesia lirica, la poesia comica e la poesia d'occasione dei poeti di corte • La poesia didattica e il poema allegorico-didascalico• Un nuovo genere: il cantare
Lo spettacolo teatrale: la scena e gli attori. Il teatro religioso in volgare in Italia e in Europa
Luperini propone una letteratura a più dimensioni in cui alla storicizzazione si
aggiungono le operazioni dell'attualizzazione e della valorizzazione del testo. Tale
obiettivo è raggiunto grazie all'attenzione costante per l'immaginario, la cultura e la
storia degli intellettuali nei contesti, alla storia dei generi letterari e a quella delle
interpretazioni. I generi, considerati come canali sociali di comunicazione fra autore e
lettori, permettono di collocare gli autori stranieri in un discorso che diventa
sovranazionale17. Da questo tipo di trattazioni si distinguono sia i capitoli monografici
sulle personalità letterarie più importanti italiane e straniere sia i capitoli sulle opere
maggiori, al loro interno divisi nelle sezioni “La struttura e i temi” e “La scrittura e
l'interpretazione”. Da notare è la collocazione di Boccaccio e del Decameron prima di
Petrarca e del suo Canzoniere. Le ragioni più plausibili per motivare tale scelte sono
due: l'anno di fine stesura dei due capolavori e soprattutto la diversa tendenza del
pubblico della novellistica, che va ampliandosi, rispetto a quello della lirica, che
diventa elitario.
I testi dell'antologia sono curati in modo da rendere gli studenti partecipi al conflitto
delle interpretazioni: se nella fase del commento e della parafrasi il testo sta al centro
della classe, in quella dell'interpretazione è la classe stessa che diventa il centro. Per
rendere possibile questo metodo di studio, l'opera offre quattro strumenti: i “primi
piani” sulle opere, le guide alla lettura dei testi, le letture critiche e i percorsi tematici.
A differenza delle precedenti storie-antologie, La scrittura e l'interpretazione
ripropone il modello del libro-laboratorio in cui sono raccolti materiali di tipologia
diversa e legati tra loro. Inoltre, il metodo di studio suggerito supera la dimensione
17 Cfr. il sottotitolo: La scrittura e l'interpretazione. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della
civiltà europea .
96
individuale dello studente: la letteratura diventa oggetto di dialogo collettivo e,
dunque, strumento di civiltà. In seguito saranno pubblicati altri libri di Letteratura
italiana che adotteranno il metodo ermeneutico in modo parziale, come semplice
apertura a nuovi contenuti. Da questo momento in poi dell'opera di Luperini saranno
ripresi altri interessanti elementi: l'importanza data all'immaginario e alla cultura, ai
temi e all'interdisciplinarità.
97
Illustrazione 7: R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F.
Marchese, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, Palumbo,
Palermo 1996.
IL LIBRO COME IPERTESTO: SCRITTURE
La storia-antologia Scritture di Di Sacco, Cervi, Fioretti e Serìo18 rappresenta una
delle prime proposte modulari destinate ai licei. A differenza di altre opere uscite
negli anni Novanta19, questo libro nasce modulare e rimane tale anche nelle altre due
edizioni, quella rossa e quella divisa in tomi20.
Gli autori hanno elaborato una struttura che coniuga l'articolazione della materia
secondo l'asse cronologico e l'esigenza di approfondire gli argomenti principali. Dopo
i quadri storico-culturali, i capitoli si dispongono secondo quattro grandi aree: gli
autori maggiori, le opere più importanti, i generi e i percorsi tematici. A rendere più
flessibile questa storia-antologia è l'autonomia di ciascuna unità didattica all'interno
della stessa area modulare: il docente, infatti, può accostare tra loro unità di tipo
diverso e creare facilmente l'itinerario di studio previsto per la classe.
18 P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Scritture, Bruno Mondadori, Milano 1997.19 Cfr. G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit. e R. Luperini – P.
Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, cit.20 P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Scritture, ed. rossa, Bruno Mondadori, Milano 1998, e P. Di Sacco –
G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Moduli di scritture, ibidem, Milano 2002.
98
Illustrazione 8: Illustrazione 7: R. Luperini – P. Cataldi – L.
Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, nuova ed.
rossa, Palumbo, Palermo 2000.
I capitoli si dispongono nel seguente ordine:
Dalle origini al Trecento• Storia e società. Medioevo: una sola parola per mille anni• Le idee e la cultura. L'Occidente medievale: nascita e formazione di una civiltà• La letteratura. I primi due secoli della letteratura italiana. Duecento e Trecento
Autori• Dante Alighieri
(ANTOLOGIA) Dante e lo Stilnovo; Il laboratorio dello stile e la riflessione sulla lingua; Lariflessione sulla lingua; La riflessione filosofica, morale e politica
• Francesco Petrarca(ANTOLOGIA) La poesia in lingua latina; Prose erudite, morali e polemiche; L'analisiinteriore; L'epistolario; Le opere in lingua volgare
• Giovanni Boccaccio(ANTOLOGIA) Le opere del periodo napoletano; Le opere del periodo fiorentino
Opere• Il Canzoniere di Francesco Petrarca
(ANTOLOGIA) Lo specchio dell'io interiore; I contrastanti volti di Laura; Altri temi: lapoesia, la storia, il tempo, l'eterno
• Il Decameron di Giovanni Boccaccio(ANTOLOGIA) La cornice; Una visione “laica” e relativa; La fortuna, l'amore, la beffa; Lanuova concezione di virtù
Generi• L'epica medievale
(ANTOLOGIA) L'epica germanica; La Chanson de Roland
• La materia di Bretagna(ANTOLOGIA) I romanzi antichi; La leggenda di Tristano e Isotta; I romanzi di Chrétien deTroyes
• La poesia religiosa del Duecento(ANTOLOGIA) Francesco, “giullare di Dio”; La lauda e Jacopone
• La lirica dai trovatori allo Stilnovo(ANTOLOGIA) La lirica provenzale; La scuola siciliana; Guittone e la poesia cortese diToscana; Lo Stilnovo
• I generi della prosa(ANTOLOGIA) Epistolografia e prosa retorica; La narrativa; La prosa religiosa del Trecento
• Cronisti e storici del Trecento(ANTOLOGIA) Gli storici fiorentini; Una cronaca romana
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Temi• Simbolo, allegoria e figura nella letteratura medievale
(ANTOLOGIA) L'interpretazione allegorica; L'invenzione allegorica
• Letteratura dell'oltremondo(ANTOLOGIA) Viaggi e visioni; Castighi e delizie
• Il comico e il realistico(ANTOLOGIA) L'umile e il sublime: alle radici del realismo; I poeti comico-realistici; Ilcorpo e il riso
Nella prima parte del volume è fornito sia l'inquadramento storico-culturale sia un
essenziale profilo letterario; seguono i capitoli di approfondimento su Dante, Petrarca
e Boccaccio (autori), il Canzoniere e il Decameron, i generi della letteratura due-
trecentesca e alcuni temi di carattere culturale e letterario. Il libro, quindi, è concepito
come un ipertesto: le parole-chiave creano continui rinvii tra una sezione e l'altra e
questi permettono di leggere il testo anche in maniera non lineare.
Del primo volume è da segnalare la trattazione di alcuni argomenti perché esula
dall'impostazione tradizionale: la poesia trobadorica non trova spazio nei capitoli sui
generi dell'età cortese, bensì all'inizio del percorso della lirica delle origini fino allo
Stilnovo; la poesia didattico-allegorica e la poesia comico-realistica sono presentati
come percorsi tematici; infine, alla Commedia di Dante non è riservato alcun capitolo
data l'antologia di percorsi complementare al volume stesso. Ciascun capitolo è
seguito da una sezione antologica in cui i testi sono raggruppati in due o più percorsi.
Come in Dal testo alla storia dalla storia al testo di Baldi21 e ne La scrittura e
l'interpretazione di Luperini22, è costante l'attenzione per l'analisi e per
l'interpretazione dei testi; inoltre, l'offerta di materiali comprende pagine di critica
letteraria e approfondimenti sulla letteratura straniera.
Tra le storie-antologie fino ad ora descritte solo alcune edizioni del libro di Baldi23
presenteranno una struttura simile a quella di Scritture; Luperini, invece, proporrà
negli stessi anni e negli anni Duemila due edizioni modulari24 in cui verrà meno la
21 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, cit.22 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, cit.23 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo ed. modulare, cit.24 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La scrittura e l'interpretazione, ed. verde
100
flessibilità dato l'ordine prestabilito degli argomenti oggetto di studio25.
L'ANTOLOGIA E IL PIACERE DI LEGGERE: LETTERATURA LETTERATURE
L'antologia Letteratura letterature di Armellini e di Colombo è la nuova edizione de
La letteratura italiana26. Le novità potenziano l'interdisciplinarità dei materiali e
l'attenzione per l'interpretazione senza, tuttavia, trasformare la struttura originaria
dell'opera.
Armellini e Colombo, già autori di opere destinate al biennio della scuola superiore27,
hanno realizzato questo corso di letteratura italiana proponendosi come fine
principale la lettura diretta dei testi e il piacere che ne deriva. Data la disaffezione
degli adolescenti per i testi letterari, essi hanno scelto di dare maggior rilievo
modulare, Palumbo, Palermo 1998, e R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese – R. Donnarumma, La
scrittura e l'interpretazione, ed. gialla modulare, ibidem, 2002.25 Cfr. II parte, cap. 3, p. 58.26 G. Armellini – A. Colombo, La letteratura italiana, Zanichelli, Bologna 1999, e G. Armellini – A. Colombo,
Letteratura letterature, ibidem, 2005.27 Cfr. G. Armellini – A. Colombo, Il piacere di leggere, ibidem, 1983, e G. Armellini – A. Colombo, Dalla parte del
lettore, ibidem, 1989.
101
Illustrazione 9: P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo,
Scritture, Bruno Mondadori, Milano 1997.
all'antologia e di ridurre il profilo storico-letterario. Infatti, agli otto volumi antologici
si affianca un'agile guida storica che offre un corredo di coordinate essenziali e
schede di raccordo tra la letteratura italiana e le letterature straniere, le arti figurative,
il cinema, la musica e la storia della lingua. L'antologia è suddivisa in quattro sezioni
(contesto, generi, autori e percorsi) e comprende brani per l'inquadramento storico,
testi necessari per una panoramica sulla letteratura dei vari periodi, documenti, una
scelta di opere e brani critici. Ciascuna sezione è suddivisa al suo interno in percorsi:
l'introduzione iniziale fa da filo conduttore tra i testi, mentre le sintetiche schede
biografiche mettono in rilievo le figure degli autori.
La trattazione manualistica del Due-Trecento è più rapida rispetto a quella dedicata ai
periodi successivi; la scelta dei testi, invece, è ampia e si distingue per la sua varietà
soprattutto nel caso dei classici. I capitoli del manuale e dell'antologia si dispongono
rispettivamente secondo il primo e il secondo elenco:
PROFILO
Il contesto• Letteratura, lingua, società.• Correnti di pensiero, modelli culturali.
I generi• I luoghi e i generi: uno sguardo d'insieme.• La letteratura religiosa.• La letteratura didattica.• La lirica.• La letteratura narrativa, memorialistica, storiografica.
Dante Alighieri• La vita• Le opere minori.• La Commedia
• La fortuna
Francesco Petrarca• La vita• L'uomo di lettere• La poesia in volgare• La fortuna
Giovanni Boccaccio
102
• La vita e la formazione letteraria• Il Decameron
• La fortuna
ANTOLOGIA
Il contesto• La cultura medievale• Modelli di vita• Le arti. La nascita dei “volgari” figurativi
I generi• La letteratura religiosa• La poesia didattica• La lirica• La letteratura cavalleresca• La novella• Cronache, memorie e libri di viaggio
Dante Alighieri• Documenti. Firenze e l'esilio; La storia, la Chiesa, L'Impero; Idee sulla lingua e la
letteratura; L'immagine di Dante• Le opere. La Vita nuova; Le Rime; Il Convivio
• La critica. Hanno detto di lui; Interpretazioni a confronto
Francesco Petrarca• Documenti. Una personalità inquieta; L'umanista; Il politico • Le opere. Le opere latine; Il Canzoniere; I Trionfi
• La critica. Hanno detto di lui; Interpretazioni a confronto
Giovanni Boccaccio• Documenti. Echi autobiografici; La poetica del Decameron; L'umanista• Le opere. Le opere minori in volgare; Il Decameron
• La critica. Hanno detto di lui; Interpretazioni a confronto
Percorsi• Storico-culturali• Su un genere letterario• Tematici• Linguistico: Una tradizione in formazione
Rispetto alle precedenti opere nel contesto non trova spazio la storia politica ed
economico-sociale, qui sostituita da sintesi introduttive alla trattazione dei secoli
della storia letteraria. Di conseguenza, i documenti sul contesto riguardano solo
l'immaginario, la cultura e la mentalità dei periodi oggetto di studio. A differenza del
103
profilo, l'antologia propone una selezione dei generi letterari: alle letterature in lingua
d'oc e d'öil dell'età cortese, ad esempio, sono dedicate nel manuale solo delle schede e
non godono di una sezione antologica autonoma; inoltre, sono assenti testi sia sulla
letteratura didattico-allegorica toscana sia sulla trattatistica. I capitoli monografici su
Dante, Petrarca e Boccaccio assumono un posizione di grande rilievo e si dispongono
l'uno di seguito all'altro come percorsi biografico-letterari. I testi delle opere minori
sono generalmente ordinati secondo itinerari che delineano i “ritratti” degli autori,
mentre la selezione di letture dai capolavori è più consistente e tradizionale. Come
nelle storie-antologie precedenti, fa eccezione Dante Alighieri: lo studio affronta tutte
le sue opere più rappresentative e mancano i testi dalla Commedia.
Data la centralità dell'educazione alla lettura nel progetto dell'opera, gli autori hanno
evitato di appesantire i testi con note e analisi troppo impegnative: oltre a qualche
chiarimento necessario per la parafrasi, l'apparato didattico consiste in brevi guide
alla lettura che invitano a rilevare i temi, le caratteristiche formali e a stabilire
confronti intertestuali. Infine, le pagine dedicate alla storia della ricezione, alla critica
e all'interpretazione concludono ciascun capitolo monografico e allineano l'opera tra
le pubblicazioni scolastiche ispirate ai principi metodologici post-strutturalistici.
104
Illustrazione 10: G. Armellini - A. Colombo, Letteratura letterature,
Guida storica vol. 1, Zanichelli, Bologna 2005.
LA STORIA-ANTOLOGIA STORICISTICA: STORIA E TESTI DELLA LETTERATURA ITALIANA
Il libro Storia e testi della letteratura italiana28 nasce dalla collaborazione tra Ferroni
e Cortellessa, Pantani e Tatti. È uno degli esempi più significativi di libri già in parte
noti: il profilo è stato pubblicato molti anni prima dell'antologia, affidata
successivamente ad un gruppo dei allievi del primo autore29.
Nei volumi dell'opera le due parti restano nettamente separate e non ci sono apparati
didattici di raccordo. Gli argomenti e i principali autori sono trattati in successione
come parti di uno stesso discorso. L'impianto è molto tradizionale: al contesto
storico-culturale è dato ampio spazio e non sono presenti percorsi trasversali per
genere o per tema. Inoltre, è ricorrente nella parte manualistica la citazione di testi
con riferimenti ai loro contenuti e alla loro forma.
Gli argomenti della letteratura del Due-Trecento seguono questo ordine:
28 G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, Einaudi Scuola, Milano 2002.
29 Cfr. anche A. Asor Rosa – L. Spera – M. C. Storini, Storia europea della letteratura italiana, Le Monnier Scuola, Milano 2008.
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Illustrazione 11: G. Armellini - A. Colombo, Letteratura letterature,
Antologia vol. A, Zanichelli, Bologna 2005.
StoriaPrologo. Le origini
• Il Medioevo latinoConcetto e realtà del Medioevo; Società barbarica, società feudale, società urbana; Stratisociali e livelli culturali; Spazio, tempo, rapporti sociali; La scrittura e il libro; La culturacristiana; La cultura latina antica e le arti liberali; Rapporti con altre culture; I luoghiistituzionali; Forme della letteratura latina medievale; La letteratura latina in Italia
• L'italiano e le lingue romanzeLe origini delle lingue romanze; Interferenze tra latino e volgare; I primi documenti delvolgare italiano; Il volgare italiano e i dialetti
• Le letterature romanzeLa nascita delle prime letterature nazionali; Dall'oralità alla scrittura; L'epica francese;Nascita del romanzo; La lirica provenzale; I generi “intermedi”: poesia didattica e poesiacomica; Il ritardo italiano: le letterature romanze in Italia
Testi • Le letterature romanze
L'epica francese; Nascita del romanzo; La lirica provenzale; Roman de la Rose; Leletterature romanze in Italia
StoriaLa civiltà comunale fino al 1300
• Società e cultura nel secolo XIIILa società italiana nel secolo XIII; Modelli culturali e forme letterarie; Letteratura volgare eletteratura latina; La produzione di libri e la tradizione della letteratura volgare; I luoghiistituzionali; La vita comunale e la retorica; Poesia popolare e giullaresca; Cultura e centrigeografici
• La letteratura religiosaLa vita religiosa nel secolo XIII; San Francesco d'Assisi e il Cantico di frate Sole; Laletteratura degli ordini mendicanti; La poesia didattica in volgare dell'Italia settentrionale;Bonaventura da Bagnoregio: il potere mistico della parola; Tommaso d'Aquino: il poteredella ragione; Iacopone da Todi
• La lirica volgareLa nascita della lirica volgare: tradizione e problemi storici; La scuola siciliana; Il Contrasto
di Cielo d'Alcamo: parodia dell'amor cortese; Guittone d'Arezzo e i rimatori siculo-toscani;Rustico Filippi; Il “dolce stil novo”: caratteri generali; Guido Guinizzelli, precursore dello“stil novo”; Guido Cavalcanti: l'amore che distrugge; Gli “stilnovisti” minori e Cino daPistoia; Lo sviluppo della poesia “giocosa”; Folgóre da San Gimignano: la vita cortese comeimmaginario
• Le forme della prosaLa nascita della prosa volgare: traduzioni e divulgazione; Trattatistica enciclopedica e scientifica;Scritture storiche e cronache; Il Milione di Marco Polo; La prosa moralistica; La narrativa
Testi • Società e cultura nel secolo XIII
Brunetto latini; Poesia popolare e giullaresca• La letteratura religiosa
San Francesco d'Assisi; La letteratura degli ordini mendicanti; La poesia didattica volgaredell'Italia settentrionale; Bonaventura da Bagnoregio; Tommaso d'Aquino; Iacopone da Todi,
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Laude• La lirica volgare
La scuola siciliana; Il Contrasto di Cielo d'Alcamo; Guittone d'Arezzo e i rimatori siculo-toscani; Rustico Filippi; Guido Guinizzelli; Guido Cavalcanti; Cino da Pistoia; Lo sviluppodella poesia “giocosa”; Folgóre da San Gimignano e Cenne da la Chitarra
• Le forme della prosaScritture storiche e cronache; Marco Polo – Milione; La prosa moralistica; La narrativa
StoriaLa crisi del mondo comunale 1300-1380
• Dante Alighieri• La cultura nella crisi del secolo XIV• La letteratura religiosa• Francesco Petrarca• Giovanni Boccaccio
Testi • Dante Alighieri. La prima attività poetica; Vita nova; Le rime della maturità e dell'esilio;
Convivio De vulgari eloquentia; Monarchia; Le tredici Epistolae; Divina Commedia
• La cultura nella crisi del secolo XIV. La produzione poetica volgare; I volgarizzamenti e losviluppo della prosa
• La letteratura religiosa. La letteratura francescana; La predicazione e la letteraturadomenicana; Santa Caterina da Siena
• Francesco Petrarca. Le raccolte epistolari; Africa; De vita solitaria; Secretum; Canzoniere;Triumphi
• Giovanni Boccaccio. Le opere del periodo napoletano; Ninfale fiesolano; Elegia di
Madonna Fiammetta; Decameron; Genealogiae deorum gentilium; Trattatello in laude di
Dante; Corbaccio
Dopo la trattazione della letteratura delle origini trovano spazio i capitoli su Dante,
Petrarca e Boccaccio: Dante è presentato come figura culturale e letteraria di cerniera
tra il Duecento e il Trecento, mentre Petrarca e Boccaccio rappresentano
rispettivamente l'intellettuale preumanista bilingue e il mediatore tra la cultura cortese
e quella municipale entro la crisi del XIV secolo. Le loro opere più importanti sono
analizzate negli stessi capitoli senza essere poste in primo piano rispetto alle altre.
Anche l'antologia è strutturata secondo criteri ormai consueti: ciascun testo è
preceduto da un'ampia introduzione che funge da guida alla lettura ed è
accompagnato da note di commento filologico-linguistico e storico-culturale. Dal
punto di vista didattico sarebbe stato corretto dividere tali introduzioni in due
momenti, quello dell'introduzione in senso stretto (o “cappello”) e quello dell'analisi
o guida alla lettura, evitando di proporre un discorso che anticipa un testo prima della
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sua lettura.
Il libro Storia e testi della letteratura italiana si colloca entro la manualistica
tradizionale: esso rappresenta un ritorno allo storicismo, o meglio la conferma della
fiducia ancora persistente in esso da parte di studiosi e di docenti. Tuttavia, entro
questo orientamento storiografico e metodologico, l'opera di Ferroni segna una fase
nuova, quella della storicizzazione non storicistica: l'autore sottrae al teleologismo il
principio della storicità e, riprendendo l'idea del valore-letteratura, conferisce al suo
discorso un'enfasi umanistica. La periodizzazione, che si basa sulla distinzione di
epoche storiche in senso stretto, è leggera e risponde ad esigenze pratiche. Le
categorie hanno contemporaneamente un carattere storico e relativo: la narrazione è
ordinata secondo una prospettiva flessibile, consapevole della propria precarietà.
Quindi, se da un lato si intravvedono segnali di innovazione rispetto agli schemi del
passato, dall'altro resta la fiducia nella tradizione e la presa di distanza dalle derive
postmoderniste e destoricizzanti.
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Illustrazione 12: G. Ferroni – A. Cortellessa – I. Pantani – S. Tatti,
Storia e testi della letteratura italiana, Mondadori Università,
Milano 2002.
LA LETTERATURA PER PERCORSI E LA CENTRALITÀ DEI TEMI: ITINERARI DELL'INVENZIONE E
LETTERATURA E STORIA
Secondo Bruscagli e Tellini, autori di Itinerari dell'invenzione30, il metodo
ermeneutico è quello che più si presta allo studio della letteratura italiana nel triennio
della scuola superiore.
Infatti, il rapporto diretto con i testi e la centralità dell'interpretazione rispondono allo
stile di conoscenza esperienziale delle nuove generazioni. Gli autori, quindi, hanno
ritenuto utile mettere in primo piano il contenuto e le idee per coinvolgere
maggiormente la soggettività dello studente. Il programma, inoltre, deve consistere
solo in una formazione storico-letteraria di base, ovvero nell'apprendimento delle
coordinate fondamentali della storia letteraria italiana nei suoi incroci con quelle
europee e nell'acquisizione delle competenze di lettura dei testi letterari.
Il primo volume riguarda il Due-Trecento ed è organizzato secondo il seguente
schema:
I Alle origini dell'immaginario europeo e della letteratura italianaQuadro generale
1. Percorso. L'invenzione dell'amor cortese• Unità 1. L'amore cortese nella lirica dei trovatori: il vassallo e la signora• Unità 2. Il cuore del popolo: la fanciulla innamorata e l'amato lontano
2. Percorso. L'invenzione dell'universo cavalleresco• Unità 1. La chanson de geste: cantare la storia • Unità 2. Il romanzo cavalleresco: raccontare l'ideale cortese
3. Crocevia. Alla ricerca dell'eterno: la quête del Graal• Unità 1. Il Perceval di Chrétien de Troyes• Unità 2. Il Graal, un mito cristiano• Unità 3. La riscoperta del Graal nel Romanticismo e il Parsifal di Wagner
4. Percorso. Amore per il creato e disprezzo del mondo• Unità 1. San Francesco e l'amore per il creato• Unità 2. Disprezzo per il mondo e gioia mistica: Jacopone da Todi
5. Crocevia. La costruzione del mito di san Francesco
30 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, Sansoni, Firenze 2002.
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• Unità 1. Dalle Legendae alla Legenda
• Unità 2. San Francesco nella cultura popolare: I Fioretti
• Unità 3. Gli affreschi della basilica superiore di Assisi: Giotto e la Legenda Maior
6. Percorso. L'amor cortese dalla Provenza alla Sicilia• Unità 1. Dall'imitazione dei trovatori all'invenzione di temi e forme nuove• Unità 2. Il rovesciamento parodico e caricaturale
7. Percorso. Amore e passione civile nei poeti siculo-toscani• Unità 1. La passione amorosa• Unità 2. Tenzoni d'amore• Unità 3. La passione civile: la battaglia di Montaperti
8. Percorso. Lirica d'avanguardia per giovani poeti del Duecento: lo Stilnovo• Unità 1. Il nuovo codice poetico: definizione, tecniche, regolamento• Unità 2. I protagonisti: storie di amicizie e di giovani ingegni• Unità 3. Delle donne e d'altro: emozioni in versi
9. Crocevia. L'aldilà prima di Dante• Unità 1. Il modello virgiliano del viaggio ultramondano• Unità 2. Gli straordinari viaggi del Medioevo cristiano• Unità 3. L'ascesa celeste di Maometto
II La fondazione della letteratura italianaQuadro generale
10. Autore. Dante Alighieri. In viaggio verso l'eterno• Le opere e i giorni• Le idee e la poetica• La Vita nuova
• Le Rime
• Il Convivio
• De vulgari eloquentia
• De Monarchia
• La Commedia. Inferno. Purgatorio. Paradiso
• Percorsi tematici• Dibattito critico. Enciclopedia, allegoria o grande narrazione: in quale modo dobbiamo
leggere la Divina Commedia?
11. Autore. Francesco Petrarca. I tempi dell'anima• Le opere e i giorni• Le idee e la poetica• Canzoniere
• Secretum
• De vita solitaria
• Trionfi
• Le raccolte epistolari• Percorsi tematici
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• Dibattito critico. Liriche d'amore o diario di un'anima?
12. Crocevia. La memoria di Petrarca in Italia e in Europa• Unità 1. Petrarca e la letteratura italiana: l'esempio di Giacomo Leopardi• Unità 2. Petrarca e la Spagna• Unità 3. Petrarca e la Francia• Unità 4. Petrarca e l'Inghilterra
13. Autore. Giovanni Boccaccio. Il racconto al tempo della peste• Le opere e i giorni• Le idee e la poetica• Il Decameron. La fortuna tra avventura e industria; La “democrazia” dell'amore; La “cortese
villania”: il motto; Beffatori e beffati: l'esaltazione dell'astuzia; La competizione dellaliberalità
• Percorsi tematici• Dibattito critico. Il Decameron: epopea borghese o utopia cortese?
14. Percorso. Il racconto del quotidiano• Unità 1. Il motto dopo Boccaccio: incomprensioni e detti “maleficiosi”• Unità 2. Dalla beffa alla vendetta• Unità 3. Fedeltà o innovazione?• Unità 4. La fine della cortesia
15. Crocevia. Chaucer e il gioco del racconto• Unità 1. I pellegrini e il gioco, la cornice narrativa• Unità 2. La superiorità della donna• Unità 3. Un malvagio geniale
L'inquadramento storico presente in ciascun volume dell'opera funge da sintesi
introduttiva ai percorsi e delinea il panorama storica-letterario. La parte più
consistente del libro è costituita dagli itinerari di studio: essi si focalizzano sulle linee
fondamentali della civiltà letteraria e al loro interno sono suddivisi in unità tematiche
più brevi in cui si alternano la parte manualistica e i testi. Oltre agli itinerari per temi
e per autori, ci sono i capitoli “crocevia” che approfondiscono questioni in cui si
intrecciano la letteratura italiana, le arti e le altre tradizioni europee. Infine, al termine
di ciascun capitolo monografico sugli autori, sono proposti dei percorsi di lettura
secondo chiavi tematiche e dibattiti critici su questioni interpretative.
È da segnalare la mancanza dei seguenti capitoli: il Medioevo latino, la poesia
comico-realistica, la poesia didattica del Nord, la poesia allegorico-didattica toscana,
le cronache, i libri di viaggi e la novella prima di Boccaccio. Questa selezione degli
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argomenti caratterizzerà sempre più frequentemente le storie-antologie pubblicate
negli anni Duemila: in esse sarà ridotto lo spazio dedicato alla letteratura delle
origini, omettendo, ad esempio, lo studio della letteratura didattica, della retorica e
della prosa non-narrativa del Due-Trecento.
In seguito, con la più recente opera Letteratura e storia31, Bruscagli e Tellini hanno
ripreso il progetto di Itinerari dell'invenzione e operato una netta separazione tra la
parte manualistica e l'antologia (integrate nello stesso capitolo solo nel caso delle
monografie sui maggiori autori)32.
L'indice è così strutturato:
Quadro generale. Dall'Alto Medioevo al Duecento
Quadro storico• L'origine dell'Occidente• Le invasioni barbariche e la diffusione dell'Islam• Carlo Magno e il Sacro Romano Impero• Il feudalesimo e la lotta tra Papato e Impero• La “cavalleria” e la cortesia• Popolazione ferma e popolazione itinerante• L'emergere delle monarchie nazionali: la Francia, l'Inghilterra, la Germania, la Spagna• L'Italia dei Comuni• Movimenti ereticali e nuovi Ordini mendicanti
Quadro culturale• La rinascita carolingia• La cultura dei monasteri e la Regola benedettina• Aspetti della mentalità medievale: il Cristianesimo e la cultura pagana, l'allegoria,
l'auctoritas
• La nascita delle università• La filosofia scolastica• Francescani e Domenicani• La cultura dei mercanti• La cultura popolare e il mondo alla rovescia: feste dei folli e carnevale• La nascita delle lingue e delle letterature romanze
Quadro linguistico• Il latino medievale• Dal latino all'italiano
31 R. Bruscagli – G. Tellini Letteratura e storia, Sansoni, Firenze 2005.32 In Letteratura e storia gli autori coniugano la tradizionale divisione tra il profilo storico-letterario e l'antologia con
la struttura per percorsi di Itinerari dell'invenzione. La nuova storia-antologia, quindi, rappresenta rispetto a quella già esistente un ritorno parziale alla tradizione.
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• I primi documenti in lingua volgare• Uso del latino e uso del volgare
Quadro letterario• La poesia dell'amor cortese
La lirica provenzale• L'universo cavalleresco
Res gestae e res fictae. La chanson de geste: cantare la storia. Il romanzo cavalleresco:raccontare l'ideale cortese
• Medioevo meravigliosoL'insieme delle “cose che suscitano meraviglia”. Il meraviglioso nelle opere letterarie
• Il movimento francescano: amore per il creato e disprezzo del mondoLa nuova spiritualità del Duecento. Francesco d'Assisi e l'amore per il creato. Disprezzo delmondo e gioia mistica: Jacopone da Todi
• L'amor cortese dalla Provenza alla SiciliaLa corte siciliana crocevia di lingue e culture. La cultura della corte di Federico II.Tradizione e innovazione nella scuola siciliana. La lingua: il siciliano “illustre”. Iprotagonisti della scuola siciliana
• I poeti cosiddetti “siculo-toscani”Amore e passione civile nei siculo-toscani. Bonagiunta da Lucca e Chiaro Davanzati
• Lo Stilnovo: un'avanguardia per giovani poeti del DuecentoI manifesti dello Stilnovo. I protagonisti: storie di amicizie e di giovani ingegni. La donnadegli stilnovisti
• Poeti del DuecentoLa poesia giocosa medievale: un fenomeno europeo. I protagonisti: verità biografica e posaletteraria
(Percorsi antologici)
Capitolo 1. La poesia dell'amor cortese• L'amore cortese nella lirica dei trovatori: il vassallo e la signora
Capitolo 2. L'invenzione dell'universo cavalleresco• La Chanson de geste: cantare la storia • Il romanzo cavalleresco: raccontare l'ideale cortese
Capitolo 3. Medioevo meraviglioso• Alessandro Magno medievale• Marco Polo: Il Milione tra cronaca e leggenda• L'enciclopedismo “meraviglioso” di Brunetto Latini
Capitolo 4. La letteratura religiosa• L'amore per il creato: Francesco d'Assisi• Disprezzo per il mondo e gioia mistica: Jacopone da Todi
Capitolo 5. La scuola siciliana• Dall'imitazione dei trovatori all'invenzione di temi e forme nuovi• Il rovesciamento parodico e caricaturale• Stefano Protonotaro: il provenzalismo nel siciliano illustre
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Capitolo 6. I poeti “siculo-toscani”• Guittone d'Arezzo: amore e passione civile• Innovazione e tradizione: Bonagiunta Orbicciani e Chiaro Davanzati• Tenzoni d'amore
Capitolo 7. Il “dolce stil novo”• I manifesti dello Stilnovismo• I protagonisti: storie di amicizie e di giovani ingegni• La donna degli stilnovisti
Capitolo 8. Poeti del Duecento• L'umor nero di Cecco Angiolieri• Le caricature di Rustico Filippi• Gli ideali cortesi nella Toscana borghese: Folgóre da San Gimignano
Quadro generale. Il Trecento
Quadro storico • Chiesa, Impero e nuove nazionalità• La peste del 1348
Quadro culturale• L'organizzazione degli studi• Libri e biblioteche• Gli intellettuali del Trecento• La cultura figurata• Musica e parole
Quadro linguistico • Latino, volgare, francese e provenzale• L'egemonia fiorentina e toscana• Inizia il recupero del latino classico
Quadro letterario• I “padri fondatori”• La periodizzazione trecentesca• La geografia letteraria del Trecento• L'Italia preumanistica
(Percorsi antologici)
Capitolo 9. La novellistica prima di Boccaccio: Il Novellino
• Il Novellino: racconti in “bel parlar gentile”
Capitolo 10. Le cronache• La politica fiorentina nella Cronica di Dino Compagni• Giovanni Villani: l'arte del racconto di un cronista guelfo• La Cronica dell'Anonimo Romano
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Capitolo 11. La fede in volgare• Il Vangelo “chiarozzo chiarozzo” dei predicatori• Le prediche in volgare di Bernardino da Siena• Le leggende dei santi, tra fede e superstizione
Capitolo 12. Dante Alighieri (capitolo monografico)Profilo
• La vita• Le idee e la poetica• Le opere
La Vita nuova;Le Rime. Un cantiere sperimentale; Il Convivio: un invito alla “beata mensa”della conoscenza; De vulgari eloquentia. Il primo trattato di linguistica e poetica delle lingueromanze; De Monarchia. La politica di Dante, tra razionalità e utopia; La Commedia. Ilviaggio verso la salvezza e la gloria poetica
Testi • La Vita nuova
• Le Rime
• Il Convivio
• De vulgari eloquentia
• De Monarchia
• La Commedia
Gli Incipit; Il paesaggio; Le guide; La condizione delle anime; La politica, l'esilio e lamissione di Dante; Le esperienze del pellegrino
• I testi della Commedia
Dibattito critico. Enciclopedia, allegoria o grande narrazione: in quale modo dobbiamo leggere laDivina Commedia?
Capitolo 13. Francesco Petrarca (capitolo monografico)Profilo
• La vita• Le idee e la poetica• Le opere
Il Secretum: a colloquio con la propria anima• De vita solitaria: un ideale di vita aristocratico• Le raccolte epistolari: un autoritratto letterario a uso dei posteri• Il Canzoniere: un organismo fragile e perfetto• I Trionfi: un'ambiziosa allegoria celebrativa
Testi • Il Secretum
• De vita solitaria
• Le raccolte epistolari• Il Canzoniere
• I Trionfi
Dibattito critico. Liriche d'amore o diario di un'anima?
Giovanni Boccaccio (capitolo monografico)Profilo
• La vita
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• Le idee e la poeticaLe tre fasi dell'opera bocacciana: lo sperimentalismo a Napoli e Firenze, il Decameron, lamaturità poetica; Poetica del Boccaccio: le funzioni della letteratura
• Le opereLe opere napoletane; Le opere fiorentine; Le opere successive al Decameron
• Il Decameron
Le cento novelle; La struttura; I temi e i personaggi; L'irruzione della realtà; La lingua e lostile: Le possibili letture trasversali
Testi • La cornice del Decameron
• La fortuna tra avventura e industria• La “democrazia” dell'amore• La “cortese villania”: il motto• Beffatori e beffati: l'esaltazione dell'astuzia• La competizione della liberalità
Dibattito critico. Il Decameron: epopea borghese o utopia cortese?
La novellistica dopo Boccaccio• Il motto in Franco Sacchetti• Il motto in Giovanni Sercambi• Dalla beffa alla vendetta
Itinerario di ricerca 1. Alla ricerca dell'eterno: la “quête” del GraalMettersi in cerca per dare senso al destino individuale e dell'intera umanità
• Il Perceval di Chrétien de Troyes• Il Graal, un mito cristiano
Itinerario di ricerca 2. La costruzione del mito di san FrancescoUna grande operazione mediatica
• Dalle Legendae alla Legenda
• San Francesco nella cultura popolare: I Fioretti
• Gli affreschi della basilica superiore di Assisi: Giotto e la Legenda maior
Itinerario di ricerca 3. L'aldilà prima di DanteIl Medioevo dantesco risente degli influssi di tradizioni diversissime
• Il modello virgiliano del viaggio ultramondano• Gli straordinari viaggi del Medioevo cristiano• L'ascesa celeste di Maometto
Itinerario di ricerca 4. Chaucer e il gioco del raccontoI pellegrini sono personaggi veri, uno spaccato della società inglese
• I pellegrini e il gioco, la cornice narrativa• La superiorità della donna• Un malvagio geniale
Il profilo storico-letterario è stato rafforzato e suddiviso nelle quattro sezioni del
quadro generale (quadro storico, quadro culturale, quadro linguistico e quadro
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letterario). Il panorama letterario è stato completato grazie ad altri capitoli sui generi
(La letteratura religiosa, Poeti del Duecento, La novellistica prima di Boccaccio, Le
cronache, La fede in volgare), mentre quelli monografici su Dante, Petrarca e
Boccaccio sono stati riscritti e suddivisi in parti riguardanti la biografia, le idee e la
poetica, le opere. Rispetto alla prima opera diminuisce l'importanza dei temi: ne sono
un chiaro esempio gli Itinerari di ricerca, ovvero una selezione dei Crocevia di
Itinerari dell'invenzione ora posta in coda ad ogni volume. Anche gli apparati
didattici dell'antologia sono stati arricchiti e suddivisi in momenti diversi:
l'introduzione, le note, la sintesi interpretativa, l'analisi del testo e gli esercizi.
Come abbiamo già detto nei due capitoli precedenti, il passaggio da Itinerari
dell'invenzione a Letteratura e storia è singolare perché la seconda opera è più
tradizionale. Allo stesso tempo va detto che i due libri, pubblicati a distanza di pochi
anni l'uno dall'altro, rispondono a necessità diverse della scuola superiore: mentre il
primo può essere utilizzato in tutti i trienni, il secondo è fruibile solo nei licei.
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Illustrazione 13: R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione,
Sansoni, Firenze 2002.
UNA LETTERATURA A PIÙ DIMENSIONI: TEMPI E IMMAGINI DELLA LETTERATURA
Dopo i libri di Luperini e quelli di Bruscagli, la terza pubblicazione ispirata al
modello ermeneutico è Tempi e immagini della letteratura a cura di Raimondi33.
Il libro è formato da moduli di tipologia differente (Letteratura e cultura, Genere,
Tema, Autore, Opera) disposti in modo ordinato. L'obiettivo degli autori di questa
storia-antologia è duplice: mettere in primo piano il dialogo tra le opere e i lettori e
sollecitare uno studio del contesto come parte integrante del testo. Il progetto del
libro punta a creare una fitta trama di relazioni tra i materiali proposti: le analisi
testuali, le letture critiche, i percorsi tematici, le schede sulle permanenze della
letteratura nel Novecento e quelle sul legame tra i testi e il loro retroterra culturale.
Raimondi, quindi, traduce in proposta didattica l'idea di una letteratura a più
dimensioni: quelle nate dall'interazione tra l'attività letteraria e l'immaginario delle
diverse epoche, tra i testi e i lettori nel tempo.
Il primo volume è strutturato nel modo seguente:
33 E. Raimondi – G.M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, Bruno Mondadori, Milano 2003.
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Illustrazione 14: R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia,
Sansoni, Firenze 2005.
Le origini• La storia • La cultura• Lo spazio e il tempo della letteratura
Modulo 1. Letteratura e cultura. Cultura classica e Medioevo cristiano• Agostino, Girolamo e il confronto con i classici• Boezio e Cassiodoro alla corte di Teodorico• Gregorio Magno
Tema: Enciclopedismo e conoscenza nel Medioevo• L'enciclopedia fra tradizione pagana e cristianesimo• La classificazione scolastica del sapere
Modulo 2. Letteratura e cultura. I primi passi della letteratura volgare• Dal latino parlato agli idiomi romanzi• I primi documenti non letterari in volgare italiano• I primi testi letterari in Italia
Tema: Gli scenari dello spirito• La descrizione dei regni ultraterreni• L'aldilà nella visione e nel sogno
Modulo 3. Genere. Il poema epico nel Medioevo• La nascita del poema epico• L'epica francese• L'epica spagnola: il Cantar de mío Cid
• L'epica tedesca: il Nibelungenlied
• L'epica franco-veneta: l'Entrée d'Espagne
Tema: L'islam e noi• L'Occidente visto dagli arabi• La percezione occidentale dell'Islam
Modulo 4. Genere. La lirica trobadorica e l'amore• I trovatori: il primo movimento letterario• La poesia trobadorica in Occitania• La poesia trobadorica nel resto d'Europa
Modulo 5. Genere. Il romanzo cavalleresco. • Caratteristiche del genere• Chrétien de Troyes• Dal '900. Il mondo epico cavalleresco nella narrativa del Novecento
Modulo 6. Genere. Le strade del narrare• Alle origini della novella• Il teatro medievale
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L'età di Dante, Petrarca e Boccaccio• La storia • La cultura• Lo spazio e il tempo della letteratura
Modulo 1. Genere. Le figure della lirica• La Scuola siciliana• La lirica siculo-toscana• Lo Stilnovo
Tema: l'occhio allegorico• L'allegoria nei bestiari• L'interpretazione allegorica dei testi sacri e dei testi pagani• Senso letterale, senso spirituale e concezione figurale
Modulo 2. Autore. Dante Alighieri.
• Attualità di Dante• Tra passione politica e poesia• La Vita nuova
• L'itinerario poetico delle Rime
• Le canzoni allegorico-dottrinali e il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• Le Epistole
• La Commedia
• Dal '900. Influenze di Dante nel Novecento
Tema: Le immagini del cosmo nel Medioevo• L'universo aristotelico-tolemaico• Le implicazioni morali e religiose del cosmo aristotelico-tolemaico
Tema: Il viator
• Il viaggio spirituale del pellegrino e il viaggio morale dell'anima• Il viaggio del mercante
Modulo 3. Autore. Francesco Petrarca.• Un intellettuale nuovo• Tra incarichi pubblici e vita privata• Il Canzoniere
• I Trionfi
• Le opere latine• Dal '900. La linea petrarchesca nella poesia del Novecento
Tema: La letteratura, le donne e l'amore nel Medioevo• La donna e il chierico• Scrivere al femminile
Modulo 4. Genere. Le figure della prosa
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• Il racconto fra Oriente e Occidente: il Libro dei sette savi
• Il Novellino
Tema: Un mondo fra realtà e meraviglia• Le meraviglie dell'Oriente• Dentro e fuori le mura: incontri di culture e mondo cittadino
Modulo 5. Autore. Giovanni Boccaccio. • Un instancabile sperimentatore• La vicenda biografica• La cultura letteraria• Le opere giovanili• L'Elegia di madonna Fiammetta
• Il Ninfale fiesolano
• Il Decameron
• Gli studi eruditi e il Corbaccio
• Dal '900. Il Decameron nella rappresentazione di Pasolini
Modulo 6. Opera. I Canterbury Tales di Geoffry Chaucer• L'ingresso di Chaucer nella scena letteraria inglese• La novità dei Canterbury Tales
In tutti i capitoli (inquadramento storico-culturale, moduli percorsi tematici) la parte
manualistica si alterna a documenti e a testi. All'interno dei moduli, in particolare, si
distinguono due tipologie di schede: gli approfondimenti Dal testo al mondo, che si
focalizzano sull'interazione tra l'immaginario culturale e la letteratura, e quelli
intitolati Dal '900, che riguardano l'eredità letteraria nella produzione novecentesca.
La scelta di presentare i testi dell'antologia lungo il profilo storico-letterario crea una
forte relazione tra testo e contesto e consente di mettere in primo piano le analisi
testuali.
Il primo volume del libro, a distanza di alcuni anni, è stato completato con l'aggiunta
dei moduli sulla poesia religiosa e su quella comico-realistica. Nella struttura del
primo volume è da notare che Dante, Petrarca e Boccaccio non si collocano uno di
seguito all'altro nella parte finale del Due-Trecento, bensì i primi due dopo la
trattazione della tradizione lirica e il terzo dopo aver introdotto la produzione in
prosa. Si tratta di un'operazione consapevole che caratterizzerà le storie-antologie
successive: i moduli si susseguono in modo lineare e creano dei macro-moduli
corrispondenti ad intere parti del curricolo annuale.
121
IL METODO INDUTTIVO NELLO STUDIO DELLA LETTERATURA: IL FILO ROSSO
Il filo rosso di Santagata34 si distingue dagli altri libri del Duemila perché propone di
studiare la Letteratura italiana secondo il metodo induttivo.
Gli autori, infatti, hanno voluto realizzare uno strumento alternativo al libro
enciclopedico e a quello “leggero” attraverso un'attenta gerarchizzazione dei
contenuti e l'impostazione operativa. La struttura è modulare nell'antologia, mentre il
profilo storico-letterario e quello storico-linguistico mantengono un'articolazione
tradizionale.
Il titolo prende il nome dalla rubrica omonima che introduce ciascun modulo di
lettura e intende sottolineare la continuità esistente tra le opere e gli autori. I “fili
rossi” sono analisi del testo esemplari che mettono in relazione elementi interni ed
esterni allo stesso modulo: forniscono le chiavi di lettura dell'opera letteraria e il
ritratto dell'autore in relazione al contesto e alle tradizioni letterarie. Il metodo
34 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M- Tavoni, Il filo rosso, Laterza, Bari 2006.
122
Illustrazione 15: E. Raimondi – G.M. Anselmi, Tempi e immagini
della letteratura, Paravia Bruno Mondadori, Milano 2003.
induttivo consiste in quattro momenti: 1) la lettura e l'analisi dell'opera; 2) la sintetica
presentazione delle altre opere; 3) l'invito a conoscere l'autore; 4) la
contestualizzazione e il confronto con altri autori e manifestazione letterarie.
La struttura del tomo sul Due-Trecento segue il seguente schema:
Duecento e Trecento
STL. L'origine del volgare
Italiano, latino, dialetti;Il latino volgare e la latinizzazione dell'Europa; I dialetti italiani; Dallatino volgare ai dialetti italiani; L'influsso delle lingue germaniche; I più antichi testiitaliani; Il più antico testo italiano, il più antico testo francese; L'influsso del francese e delprovenzale
PSL. La letteratura medievale• Uno sguardo d'insieme
Nascita della letteratura in volgare; Il panorama italiano• La storia e la cultura
Il quadro storico-politico; La società medievale e la figura dell'intellettuale; Le scienze e latecnica; La filosofia e la teologia; Le arti
• Le letterature europeeEpica e romanzo in Francia; La lirica in Francia; Letterature di altri paesi
• La letteratura italianaUn quadro d'insieme; La poesia; La prosa
• Dante AlighieriLa vita; La “Vita nova”; Le rime; Il “De vulgari eloquentia”; Il “Convivio”; La“Monarchia”; Le epistole; Le egloghe; La “Commedia”; La fortuna
• Francesco PetrarcaLa vita; La personalità e le idee; Le opere latine; I “Trionfi”; Il Canzoniere; La fortuna
• Giovanni BoccaccioLa vita; Le opere anteriori Al “Decameron”; Il “Decameron”; Le opere posteriori al“Decameron”; La fortuna
MdL. Le origini romanze• La Canzone di Orlando e l'epica medievale• La lirica dei trovatori• Il romanzo cortese• Lettori e critici
MdL. Guido Cavalcanti• L'opera. Rime
Temi e percorsi di lettura. La lode; La drammatizzazione dell'esperienza d'amore; Lapersonificazione della poesia; Avventure amorose
• La biografia. Chi era Guido Cavalcanti• Lettori e critici• Contesti e confronti. La lirica profana (La scuola siciliana; La lirica in Toscana e in Emilia;
123
Il “dolce stil novo”; La poesia comico-realistica); La poesia religiosa
STL. Il volgare fra Due e Trecento
Città diverse, volgari diversi; Il volgare e le attività pratiche; Scrivere il volgare; Una linguaper la lirica: la scuola siciliana; Le “Tre Corone” e l'affermazione del toscano nellaletteratura
MdL. Dante Alighieri• L'opera. Commedia.
Temi e percorsi di lettura. Il viaggio nell'aldilà: dalla selva oscura alla visione di Dio; Ildisordine del mondo moderno (Firenze e la Toscana comunale; Le corti feudali; Il Papato);L'amore (Storie d'amore, libri d'amore; Amore e libertà; Il fulgore di Beatrice); La poesia (Iveri poeti; I rimatori volgari); Il destino di Dante (L'ingegno e la follia; Dante profeta)
• Altre opere. Vita nova, Rime, Convivio, De vulgari eloquentia
• La biografia. Chi era Dante Alighieri• Lettori e critici• Contesti e confronti. Fiore, Primo Levi
MdL. Francesco Petrarca• L'opera. Canzoniere
Temi e percorsi di lettura. I conflitti dell'io; La storia d'amore (L'innamoramento e la figuradi Laura; La magia di un nome; Il desiderio amoroso); Il dialogo con la natura; La passionepolitica; L'inquietudine religiosa
• Altre opere. Secretum, Trionfi, Lettere
• La biografia. Chi era Francesco Petrarca• Lettori e critici• Il petrarchismo nel Quattrocento e nel Cinquecento. Lo scrittoio delle donne. Petrarca, un
modello europeo
MdL. Giovanni Boccaccio• L'opera. Decameron
Temi e percorsi di lettura. Dichiarazioni di poetica e letteratura al femminile; Sovranità diamore; “Industria” umana e civiltà della parola; La beffa; Il ruolo della fortuna
• Altre opere. Epistola napoletana, Elegia di madonna Fiammetta, Ninfale fiesolano,Corbaccio
• La biografia. Chi era Giovanni Boccaccio• Lettori e critici• Contesti e confronti. Novellino. Iacopo Passavanti. Franco Sacchetti. Masuccio Salernitano.
Matteo Maria Bandello. Geoffrey Chaucer
Del libro di Santagata la parte più originale è l'antologia perché il metodo di studio
impronta l'ordine dei materiali e condiziona la scelta degli argomenti. Nel profilo
storico-letterario, invece, la successione degli argomenti segue sempre lo stesso
ordine: contesto storico, contesto culturale, letterature straniere, letteratura italiana,
classici. Quindi, se nei capitoli dell'antologia il percorso va dai testi più importanti al
124
contesto, nella storia letteraria il percorso va nella direzione opposta. Data l'esigenza
di presentare la letteratura italiana delle origini come occasione di
contestualizzazione e confronto rispetto ad uno scrittore importante, è offerto un
primo piano sulle rime di Guido Cavalcanti prima di Dante, Petrarca e Boccaccio.
All'interno degli stessi moduli si possono cogliere direzioni temporali diverse: le
espressioni letterarie che vi trovano spazio possono essere precedenti, contemporanee
o posteriori rispetto l'opera e l'autore oggetto di studio. Il Canzoniere petrarchesco, ad
esempio, diventa l'occasione per approfondire il fenomeno del petrarchismo e, in
modo analogo, con il Decameron di Boccaccio il discorso si amplia alla novellistica
precedente e a quella successiva.
Ne Il filo rosso come ne La scrittura e l'interpretazione di Luperini è costante
l'attenzione per gli autori e le opere straniere: come abbiamo già notato, il profilo
prevede una panoramica per generi sulle letterature europee; nell'antologia, invece,
sono dedicati dei moduli di lettura e altre pagine entro quelli su autori ed opere della
tradizione italiana. I capitoli di Storia della lingua italiana, invece, costituiscono una
novità assoluta tra le storie-antologie perché molto estesi, separati dal profilo storico-
letterario e dotati di brevi brani antologici. Il legame tra queste sezioni e i moduli di
lettura è costituito dalle schede sulla lingua e sullo stile dei grandi scrittori.
Agli autori de Il filo rosso va riconosciuto indubbiamente il merito di aver realizzato
uno strumento metodologicamente innovativo e rivoluzionario dal punto di vista
didattico. Tuttavia, i programmi e le ore a disposizione non permettono di utilizzare al
meglio un progetto modulare così complesso. Per queste ragioni tale opera è destinata
a rappresentare un unicum nell'editoria scolastica.
125
IL LIBRO LEGGERO COME ALTERNATIVA AL LIBRO ENCICLOPEDICO: LA LETTERATURA
Gli stessi autori di Dal testo alla storia dalla storia al testo hanno realizzato La
letteratura35, un nuovo libro che ha riscosso nella scuola superiore un interessante
successo. Il progetto è proseguito con la pubblicazione di Testi e storia della
letteratura e de Il piacere dei testi36.
La letteratura è un significativo esempio di storia-antologia “leggera”, ovvero un
libro selettivo e di mole contenuta che deriva da un'opera enciclopedica e
pantologica37. L'efficacia didattica è stata raggiunta rielaborando i materiali di Dal
testo alla storia dalla storia al testo: i quadri di riferimento e i capitoli sui generi
letterari sono stati sintetizzati, la trattazione degli argomenti è modulare, concisa e
comprende molti aiuti per lo studio (sintesi, guide, schemi). I testi si alternano al
profilo storico-letterario e lo studio è guidato mediante aiuti quali le cronologie, le
sintesi, gli schemi concettuali.
35 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, Milano 2006.36 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Testi e storia della letteratura, Milano, Paravia, 2010; G. Baldi – S.
Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Il piacere dei testi, ibidem, 2012.37 Cfr. II parte, cap. 3, p. 58.
126
Illustrazione 16: M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M-
Tavoni, Il filo rosso, Laterza, Bari 2006.
L'indice del primo volume propone il seguente elenco di argomenti:
Introduzione: il Medio EvoLo scenario: storia, società, cultura, idee
• Premessa• L'evoluzione delle strutture politiche• La struttura sociale• Le strutture economiche• Mentalità e visioni del mondo• Istituzioni culturali, intellettuali, pubblico• L'idea della letteratura e le forme letterarie• La lingua: latino e volgare
1. L'età corteseLo scenario: storia, società, cultura, idee
• Il contesto sociale• La società cortese e i suoi valori• L'amor cortese• La mappa della letteratura
Percorso 1. Genere. Le forme della letteratura nell'età cortese• Le chanson de geste
• Il romanzo cortese-cavalleresco• La lirica provenzale
2. L'età comunale in ItaliaLe coordinateLo scenario: storia, società, cultura, idee
• Premessa• La situazione politica nell'Italia del Due e Trecento• Il Comune e la sua organizzazione politica• La vita economica e sociale del Comune• La mentalità• Centri di produzione e di diffusione della cultura• La figura e la collocazione dell'intellettuale• Il pubblico e la circolazione della cultura• Il libro: produzione e diffusione• La lingua • La mappa della letteratura
Percorso 1. Tema. Il sentimento religioso• I Francescani e la letteratura• I Domenicani e la letteratura
Percorso 2. Genere. Forme della prosa nel Duecento• Le raccolte di aneddoti: il Novellino
• La novella
127
• I libri di viaggi• Le cronache
Percorso 3. Genere. La lirica del Duecento in Italia• Lingua, generi letterari e diffusione della lirica• La scuola siciliana• La scuola toscana di transizione• Il “dolce stil novo”
Percorso 4. Tema. La figura dell'intellettuale nell'età comunale
Percorso 5. Genere. La tradizione comico-realistica e popolare nella letteratura del Medio Evo• La poesia goliardica• La poesia popolare e giullaresca• La poesia comico-parodica
Percorso 6. Autore. Dante Alighieri• La vita• La Vita nuova
• Le Rime
• Il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• La Monarchia
• Le Epistole
• Incontro con l'opera. La Commedia
• La critica
Percorso 7. Autore. Francesco Petrarca.• La vita• Petrarca come nuova figura di intellettuale• Le opere religioso-morali• Le opere “umanistiche” • Incontro con l'opera. Il Canzoniere
• L'aspirazione all'unità: i Trionfi e il De remediis utriusque fortunae
• La critica
Percorso 8. Autore. Giovanni Boccaccio• La vita• Le opere del periodo napoletano• Le opere del periodo fiorentino• Incontro con l'opera. Il Decameron
• Dopo il Decameron
• La critica
Il primo volume è il più sintetico dell'intera opera. La letteratura delle origini è
trattata in modo veloce così da poter anticipare effettivamente lo studio di Dante,
Petrarca e Boccaccio all'inizio del primo anno del triennio. Dopo lo scenario storico-
128
culturale e le mappe letterarie, è offerta una serie di percorsi per genere, tema e
autore/opera. Tale struttura ricorda quella di Itinerari dell'invenzione di Bruscagli38,
anche se non presenta la sua originale e forte impostazione tematica. I percorsi per
generi non prevedono lo studio di argomenti ormai considerati secondari dalla
manualistica scolastica: i rimatori siculo-toscani, la poesia didattica e quella
didattico-allegorica, la retorica, la prosa del Duecento e le opere divulgative
scientifico-enciclopediche. Tale selezione degli argomenti va nella stessa direzione
dei programmi decisi qualche anno dopo con la Riforma Gelmini: della letteratura
predantesca è obbligatorio già a partire dal primo biennio solo lo studio della poesia
religiosa e della lirica eccetto lo Stilnovo. Come in questo caso, anche nei libri
pubblicati più tardi i capitoli monografici sui primi tre grandi autori della letteratura
italiana proporranno uno studio parziale incentrato sulla produzione in volgare (e non
in latino) e sull'opera più significativa. La scelta delle opere sarà esaustiva solo per
Dante39; di Petrarca sarà analizzato soprattutto il Canzoniere e tre/quattro brani tratti
dal Secretum, dalle epistole Familiari e dai Trionfi, mentre di Boccaccio sarà
antologizzato il Decameron e due/tre brani dalle opere precedenti (e più raramente
successive) ad esso.
La letteratura di Baldi rappresenta il modello di storia-antologia che sarà
maggiormente accolto dagli insegnanti di Italiano del triennio superiore. Questo
successo è dovuto in parte a quello della prima e più nota opera degli stessi autori. La
letteratura, però, non necessita della mediazione dell'insegnante; difatti, si tratta di
un corso di base che può essere usato dallo studente in piena autonomia. Inoltre, data
la quantità contenuta di materiale, il libro può essere studiato per intero e integrato
con gli altri materiali di Dal testo alla storia dalla storia al testo come i testi raccolti
nel CD-rom40 per l'insegnante.
38 R. Bruscagli – G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, cit.39 In qualche libro, però, cominceranno ad essere assenti brani dal De vulgari eloquentia, dal Monarchia e dalle
Epistolae. Ad es. cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L- Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, Palumbo, Palermo 2008.
40 I testi raccolti nel CD-rom per l'insegnante comprendono l'intera offerta antologica della seconda edizione gialla di Dal testo alla storia dalla storia al testo. Nello stesso anno anche il Manuale di letteratura di Luperini include un CD-rom di testi anche per gli studenti. Cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Manuale di
letteratura, Palumbo, Palermo 2006.
129
L'IMPORTANZA DELLA PAROLA LETTERARIA: LEGGERE, COME IO L'INTENDO...
La seconda storia-antologia coordinata da Raimondi, Leggere, come io l'intendo...41,
si distingue per il rilievo dato al significato delle parole nei testi ed entro la storia
dell'italiano letterario.
Per avvicinare gli studenti alle opere della nostra tradizione, gli autori hanno proposto
il metodo della lectura: di ciascun testo sono messi in luce i nuclei semantici più forti
e la relazione tra il suo significato e gli elementi formali caratterizzanti. Queste scelte
fanno del libro un unicum nel panorama delle storie-antologie di Letteratura italiana.
Agli ampi inquadramenti storico-culturali seguono dei capitoli che si focalizzano sui
generi e sugli autori principali. A differenza della prima opera coordinata da
Raimondi, Tempi e immagini della letteratura42, la parte manualistica e quella
antologica non si alternano assecondando la trattazione di un singolo argomento, ma
costituiscono le due sezioni complementari di uno stesso capitolo.
41 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io l'intendo..., Milano, Bruno Mondadori, 2009.42 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, cit.
130
Illustrazione 17: G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria,
La letteratura, Paravia Bruno Mondadori, Milano 2006.
Gli argomenti del primo volume sono presentati nel seguente ordine:
Sezione 1. Le originiLa storia. La cultura. Lo spazio e il tempo della letteratura
Le categorie della cultura medievale• Un diverso sistema di riferimento• Cultura classica e Medioevo cristiano
Il poema epico• L'epica romanza: la Francia• La diffusione del poema epico in Europa
La lirica trobadorica• I trovatori: il primo movimento letterario• Dall'Occitania al resto dell'Europa
L'amore cortese• L'immaginario dell'amor cortese • La riflessione teorica
Il romanzo cavalleresco• Una nuova forma di racconto• Un grande narratore: Chrétien de Troyes
La narrazione prima di Boccaccio• Alle origini della novella• Il racconto fra Oriente e Occidente• Racconto e narrazione storica in Italia
La letteratura religiosa• Alle origini della letteratura italiana• Iacopone da Todi e la poesia della lauda• Forme letterarie della spiritualità duecentesca
Sezione 2. L'età di Dante, Petrarca e BoccaccioLa storia. La cultura. Lo spazio e il tempo della letteratura
Percorsi della lirica tra Sicilia e Toscana• Gli esordi e la Scuola siciliana• I poeti siculo-toscani• Lo Stilnovo
La poesia comica• Il genere comico-realistico e le sue origini• La poesia comico-realistica in Toscana
Dante Alighieri
131
• Attualità di Dante• Tra passione politica e poesia• La Vita nuova
• L'itinerario poetico delle Rime
• Il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• Dante politico: le epistole civili e il De monarchia
• La Commedia
Francesco Petrarca• Un intellettuale nuovo• Fra vita pubblica e vita privata• Una nuova costruzione lirica: il Canzoniere
• Tra emblema e allegoria: i Trionfi
• Il Secretum e le Epistole
• Le altre opere latine
Giovanni Boccaccio• Un appassionato sperimentatore• I viaggi, le esperienze e gli studi• Le opere giovanili• L'Elegia di madonna Fiammetta
• Il Decameron
• Gli scritti eruditi e il Corbaccio
Il profilo, come è già stato detto nei capitoli precedenti, è stato perfezionato: è più
lineare, completo nei contenuti ed è maggiormente ancorato alle parole-chiave dei
testi. La priorità riconosciuta alla parola letteraria è evidente negli apparati dei testi:
nelle analisi, in particolare, dopo una iniziale sintesi dei contenuti, sono prese in
esame le parole del testo e le relazioni tra i temi e le forme.
I capitoli su Dante, Petrarca e Boccaccio sono compresi entro uno stesso periodo
storico-culturale e collocati uno di seguito all'altro. Della letteratura precedente
risulta appena accennata la poesia didattica, mentre è assente la parte inerente la
retorica, la prosa delle origini e la poesia didattico-allegorica. I percorsi tematici sono
stati notevolmente ridimensionati e sono inseriti entro le sezioni antologiche dei
capitoli. Oltre alle schede preesistenti sull'immaginario simbolico-culturale, si
segnalano quelle dedicate all'analisi semantica di parole testuali nella letteratura delle
differenti epoche.
Leggere, come io l'intendo... è l'ultimo libro di letteratura innovativo sul piano
132
metodologico. Infatti, negli stessi anni le storie-antologie asseconderanno
maggiormente le esigenze degli studenti rinunciando all'originalità dell'impostazione
e del metodo di studio.
LA LETTERATURA COME PATRIMONIO DI TESTI DA SALVAGUARDARE: IL CANONE LETTERARIO
Il canone letterario di Grosser43 nasce dall'esperienza de Il sistema letterario e
intende rispondere alla necessità di uno strumento con una disposizione ordinata degli
argomenti.
Rispetto all'opera realizzata con Guglielmino, ne Il canone letterario i generi sono
distinti in capitoli differenti e le monografie sui classici non si collocano più in una
sezione conclusiva a sé stante. Tale ripartizione della materia permette di cogliere i
nessi tra gli autori, i movimenti e i testi senza dover passare da una parte all'altra del
libro per integrare le informazioni.
Il progetto del nuovo libro di Grosser, come dice il titolo stesso, si ancora al concetto
forte di “canone”: gli autori ribadiscono un forte senso storico della tradizione
43 H. Grosser – M. C. Grandi – G. Pontiggia, Il canone letterario, Milano, Principato, 2009.
133
Illustrazione 18: E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io
l'intendo..., Milano, Pearson Paravia Bruno Mondadori, 2009.
italiana e ritengono che la scuola sia fondamentale nella trasmissione e condivisione
del nostro patrimonio letterario. Gli autori di questa storia-antologia restano fedeli
alla centralità del testo e accolgono solo parzialmente le novità della critica reader-
oriented. Per formulare un'interpretazione attendibile è necessaria un'enciclopedia di
informazioni capaci di orientare lo studente. Da evitare, invece, sono l'interpretazione
spontanea e la formulazione di idee a partire dal libero accostamento di espressioni
culturali distanti nel tempo.
Il primo volume si articola nel modo seguente:
Duecento e Trecento1. Il Medioevo: società, cultura, mentalità
• Introduzione all'età medievale• La mentalità medievale: l'interpretazione simbolica della natura• La mentalità medievale: la concezione della storia • La scuola e la cultura
2. Le lingue romanze e i primi documenti del volgare italiano• Dalla lingua latina alle lingue volgari• Le prime testimonianze delle lingue volgari
3. Società e cultura nel XIII e XIV secolo• Nascita e sviluppo del mondo comunale• La concezione teocratica e la crisi dei poteri universali• La vita religiosa nel XIII secolo: riforma ecclesiastica, movimenti pauperistici, sette
ereticali, ordini mendicanti• La cultura filosofica e scientifica nel XIII secolo
4. La nascita della letteratura italiana. La prosa religiosa• Prime testimonianze letterarie• San Francesco e la leggenda francescana• Jacopone e la lauda• Giacomino da Verona e gli antecedenti didascalici della Commedia
Percorso tematico 1. La morte e l'aldilà
5. La letteratura dell'età feudale in Francia• La nascita del genere epico in lingua volgare• La Chanson de Roland
• L'ideale cavalleresco e l'amor cortese• La lirica provenzale• Il romanzo cavalleresco in lingua d'oil
Percorso tematico 2. La natura
134
6. Siciliani e Siculo-toscani• La scuola siciliana• I rimatori siculo-toscani• Guittone d'Arezzo
7. Lo Stilnovo• Caratteri generali della poesia stilnovistica• Guinizzelli e Cavalcanti
Percorso tematico 3. La donna e l'amore
8. La poesia comico-realistica• La poesia giocosa o comico realistica• Antecedenti mediolatini: la poesia goliardica e i Carmina Burana
• Rustico Filippi fiorentino, l'iniziatore• Cecco Angiolieri• Folgore da San Gimignano
9. Dante Alighieri• La vita e le opere• Un “romanzo di formazione”: la Vita Nuova
• Le Rime
• Un trattato filosofico in lingua volgare: il Convivio
• Un trattato in lingua latina sul volgare: De vulgari eloquentia
• Un trattato di riflessione politico-religiosa: la Monarchia
• La Divina Commedia
Percorso tematico 4. Europa e Islam
10. Le forme della narrativa in Italia fino al Boccaccio• La narrativa epico-cavalleresca in Italia• L'exemplum cristiano medievale• Dall'exemplum morale alla novella profana
11. Altri generi e altre forme di scrittura di età comunale• Brunetto Latini e la letteratura didattica e allegorica di Toscana• Libri di conti, ricordanze, cronache• I libri di viaggio e il Milione di Marco Polo
Percorso tematico 5. Il viaggio
12. Francesco Petrarca• Un intellettuale cosmopolita, professionista delle lettere• L'autobiografismo di Petrarca• Classicità e cristianesimo nell'opera di Petrarca• Res publica litterarum. Filologia e studi umanistici• Le scelte linguistiche, la poetica e l'estetica
135
• Il Canzoniere
• I Trionfi
13. Giovanni Boccaccio e il Decameron
• Un intellettuale sulle orme di Dante e Petrarca• Lo sperimentalismo delle opere anteriori al Decameron
• Il Decameron
• L'ultima stagione: le opere umanistiche e il Corbaccio
14. Sviluppo della letteratura trecentesca• La lirica dopo Dante e Petrarca• La narrativa dopo Boccaccio• Franco Sacchetti• I racconti di Canterbury di Chaucer• La cultura preumanistica
Ogni sezione cronologica, in questo caso il Due-Trecento, si apre con il profilo
storico-culturale; a questo segue quello storico-letterario ordinato per generi,
movimenti e autori esemplari. Le letture si collocano in punti differenti del libro:
alcuni testi annotati sono presenti nel profilo come documenti, mentre la maggior
parte si trova nell'ampia sezione antologica che segue la parte manualistica in ogni
capitolo (talora dopo ogni paragrafo). Il paratesto comprende la premessa, le note, la
guida all'analisi (talvolta articolata sul modello della lezione) e il laboratorio di
esercizi. Ai testi dell'antologia sono spesso associati in subordine dei testi-documento
(fonti, testi letterari, interventi critici, documenti storici) dotati di un apparato di
commento più essenziale.
Nel caso de Il canone letterario non ci sono argomenti mancanti da segnalare. I
capitoli su Dante, Petrarca e Boccaccio, come abbiamo già anticipato, non si
collocano uno di seguito l'altro: Dante è presentato dopo la trattazione della poesia
duecentesca, mentre Petrarca e Boccaccio sono introdotti dopo la presentazione degli
altri generi dell'età comunale compresa la narrativa.
Nonostante l'opera sia stata pubblicata nel 2009, il libro di Grosser non si discosta
molto da quelle degli anni Novanta; inoltre, sono presenti schede su questioni
interpretative di rilievo, brevi percorsi tematici, ma non è dato spazio a moduli
interdisciplinari ed interculturali. Sebbene autorevole e rigorosa, tale linea non sarà
136
quella prevalente: il modello che avrà maggior fortuna sarà, infatti, quello del libro-
tutor.
IL LIBRO-TUTOR DI LETTERATURA: TESTI E SCENARI
La storia-antologia Testi e scenari di Panebianco44, già nota e apprezzata autrice di
pubblicazioni di Italiano per il primo biennio45, rappresenta uno dei migliori esempi
di libro-tutor di Letteratura italiana.
L'opera si propone come uno strumento di studio amichevole e rassicurante per gli
allievi perché tiene in considerazione le competenze acquisite nel primo biennio.
L'indice del primo volume della storia-antologia segue questo ordine:
Il Medioevo: dalle origini all'età comunale
Contesto. Il Medioevo: dalle origini all'età comunale (V-XIII secolo)
44 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, Bologna, Zanichelli, 2009.45 Si segnalano in particolare le seguenti opere: B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – A. Varani – M. R. Benelli,
Doppio slalom, Bologna, Zanichelli, 2004; B. Panebianco – A. Varani, L'esperienza del testo, ibidem, 2005; B. Panebianco, Parole e storie, ibidem, 2006; B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – A. Varani, Parole per
raccontare e per immaginare, ibidem, 2008; B. Panebianco – A. Varani, Metodi e fantasia, ibidem, 2009.
137
Illustrazione 19: H. Grosser – M. C. Grandi – G. Pontiggia, Il
canone letterario, Milano, Principato, 2009.
• Storia e società I problemi
• Ideologia e cultura – Alto Medioevo I mutamenti culturali. I soggetti e i luoghi della cultura.
• Letteratura – Alto Medioevo La letteratura latino-medievale.
• Ideologia e cultura – Basso Medioevo I mutamenti culturali. I soggetti e i luoghi della cultura.
• Letteratura – Basso MedioevoEstetica medioevale e nascita delle lingue romanze. Francia e Italia. I generi letterari.
• Forme dell'arteArti figurative. Musica.
Generi letterari. L'epica, la lirica, la prosa, il teatro• L'epica francese, spagnola e nordica• Forme dell'arte• Il romanzo cortese cavalleresco• La lirica medioevale• La poesia della Scuola siciliana• Dalla lirica siculo-toscana al “dolce stil novo”• La lirica comico-realistica: area toscana• La poesia lirico-religiosa: area umbra• La poesia didattico-allegorica• La trattatistica• La cronaca storica e di viaggio• Le forme della narrazione breve: il Novellino
• Le origini del teatro medioevale: i Misteri e la lauda drammatica• Il teatro comico
Ritratto d'autore. Dante Alighieri• La vita e le opere• Vita nuova
• Le Rime
• Convivio
• De vulgari eloquentia
• De monarchia
• Epistulae e altre opere• Divina Commedia
Temi• La figura femminile e i moti dell'animo• Le immagini del mondo• Le dinamiche sociali
Inviti alla lettura• Italo Calvino, Il cavaliere inesistente
• Umberto Eco, Il nome della rosa
138
Forme dell'arte• Cinema
Verso l'esame
Il Medioevo: dall'età tardomedievale al preumanesimo
Contesto. Il Medioevo: dall'età tardomedievale al preumanesimo• Storia e società
I problemi• Ideologia e cultura. I mutamenti culturali• Letteratura. I generi letterari • Forme dell'arte. Arti figurative. Musica
Generi letterari. Poesia e prosa• La poesia tardo stilnovista e didattico-allegorica• La poesia popolareggiante• La novella in Europa• La narrazione breve tra exemplum e aneddoto• La cronaca storica
Ritratto d'autore. Francesco Petrarca• La vita e le opere• Le opere in latino• Le opere in volgare
Incontro con l'opera. Canzoniere
• Ideologia, poetica e stile del Canzoniere
• I temi del Canzoniere
Ritratto d'autore. Giovanni Boccaccio• La vita e le opere• L'apprendistato e il periodo napoletano• Il periodo fiorentino• Il Decameron
• Le opere erudite dell'ultimo periodo
Incontro con l'opera. Decameron
• La poetica del Decameron
• La peste: movente narrativo• Struttura e temi del Decameron
• Forme dell'arte. Cinema
Temi• La figura femminile e i moti dell'animo• Le dinamiche sociali• Le immagini del mondo
Verso l'esame
139
In Testi e scenari ogni periodo storico-letterario è strutturato in cinque parti che si
presentano sempre nello stesso ordine: il contesto, i generi letterari, le monografie
sugli autori maggiori e sulla loro opera più importante, i percorsi tematici. La
costante paragrafazione e l'apparato di schede segnalano i livelli di approfondimento
degli argomenti e permettono di selezionare facilmente i contenuti. Inoltre, come
indica lo stesso sottotitolo46, il libro presta una costante attenzione per gli aspetti
culturali e per le manifestazioni artistiche attraverso apposite schede, i percorsi
tematici e le pagine sulla storia delle arti figurative e della musica. Nei capitoli
l'antologia si alterna al profilo storico-letterario e comprende oltre ai testi altri brani
in subordine ai primi o inseriti nei materiali di approfondimento.
I capitoli monografici su Dante, Petrarca e Boccaccio si collocano come autori di due
periodi storico-letterari contigui ma differenti: il primo è posto al termine della
letteratura dalle origini all'età comunale, mentre il secondo e il terzo si situano entro
l'età tardomedievale e preumanistica. Inoltre, nel caso di Petrarca e Boccaccio
seguono gli “incontri” con la loro opera maggiore.
Gli apparati didattici sono concepiti in modo da guidare lo studente in ogni fase
dell'apprendimento. All'inizio di ciascun percorso (contesto, genere, autore, opera,
tema) è presentato l'elenco degli argomenti affrontati e quello degli obiettivi da
raggiungere. La comprensione dei paragrafi e la memorizzazione dei concetti è
agevolata mediante tre tipi di facilitatori: le domande per la sintesi dei contenuti, la
spiegazione di parole il cui significato può non essere noto (o del tutto chiaro) e
l'apparato iconografico con didascalie. Nell'antologia il paratesto è diviso in tre
momenti: il testo con le note di parafrasi, le schede dell'analisi e dell'interpretazione,
le attività sul testo e di produzione scritta. Infine, ciascun capitolo si conclude con
esercizi di verifica, di produzione orale e scritta.
Rispetto ad altre libri come Letteratura letterature di Armellini47 e La letteratura di
46 Il titolo completo è il seguente: Testi e scenari. Letteratura, cultura, arti.47 G. Armellini – A. Colombo, Letteratura letterature, cit.
140
Baldi48, Testi e scenari di Panebianco non offre una scelta limitata di argomenti né la
loro esposizione risulta eccessivamente sintetica. L'opera, infatti, riesce a coniugare
la semplicità del linguaggio con una trattazione esauriente. Per questi motivi è
utilizzabile in tutti i trienni superiori e soprattutto nelle classi in cui è richiesto uno
studio autonomo da parte degli allievi.
I CLASSICI E LA LETTERATURA COME VISIONE DEL MONDO: ROSA FRESCA AULENTISSIMA
L'ultima storia-antologia che si è diffusa con nei licei italiani è Rosa fresca
aulentissima di Bologna e Rocchi49.
Il libro è stato pubblicato nel 2010 ed è provvisto di risorse on-line fin dalla sua
prima edizione. Si tratta di materiali integrativi fruibili con una chiave di accesso per
un periodo di anni limitato: altri testi da leggere, da ascoltare, approfondimenti,
letture critiche e analisi interattive, video, mappe concettuali, esercizi per il recupero.
Il titolo Rosa fresca aulentissima riprende il primo verso del celebre Contrasto di
48 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, cit.49 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, Loescher, Torino 2010.
141
Illustrazione 20: B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M.
Malpensa, Testi e scenari, Bologna, Zanichelli, 2009.
Cielo d'Alcamo50: la rosa diventa la metafora della letteratura italiana che fiorisce
sull'eredità dei trovatori provenzali nel Duecento e che passa di mano in mano da un
autore all'altro lungo i secoli51. La stessa immagine floreale compare sulle copertine
dei sette volumi della storia-antologia mediante l'ingrandimento di dettagli artistici di
opere risalenti ad epoche diverse.
Gli autori ribadiscono il concetto della storia letteraria come tradizione e ritengono
che la letteratura sia lo specchio di paradigmi culturali: ciascun autore eredita un
patrimonio di opere e ne diventa protagonista innovando i modelli ed esprimendo
nella forma della parola una sua visione del mondo. Lo studio dovrà partire dai testi e
dalla loro analisi: ad essi va ancorata la riflessione sul ruolo fondativo dei classici
nella letteratura e nella rappresentazione della realtà.
A ciascun argomento del profilo storico-letterario seguono i testi dell'antologia. La
lettura di questi è facilitata da un paratesto simile a quello presente in La scrittura e
l'interpretazione di Luperini52: brevi introduzioni, meccanismi testuali messi in
evidenza, note di parafrasi e commento, guide alla lettura, approfondimenti e parti
operative. Infine, le letture critiche, le schede sulla ricezione e sulla traduzione di testi
ad opera di altri scrittori (Scrittori letti da scrittori e Scrittori tradotti da scrittori)
creano una fitta serie di rimandi evidenziando il ruolo degli autori nella tradizione e
la loro portata innovativa.
Il primo volume è strutturato nel seguente modo:
Sezione 1. Cultura classica e Medioevo cristiano
Capitolo 1. Dall'Impero romano al Medioevo• La fine dell'Impero• Metamorfosi e continuità: verso l'Europa• Il trionfo del Cristianesimo
On line
Capitolo 2. Cultura e lingua nell'Alto Medioevo• Dall'unità carolingia alla frammentazione
50 Cfr. Cielo d'Alcamo, Contrasto, v.1, in G. Contini (a cura di), Poeti del Duecento, Ricciardi, Milano-Napoli, 1960.51 Essa è ripresa dal libro di G. Pozzi, La rosa in mano al professore, Edizioni universitarie Friburgo, Svizzera 1974.52 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, ed. rossa, Palumbo, Palermo
2000.
142
• Mentalità e cultura nell'Altro Medioevo• L'allegoria come modello d'interpretazione• La Corte: lo scettro e la penna• La nascita delle lingue romanze• Prime testimonianze del volgare italiana
On line
Sezione 2. Le origini della cultura in volgare
Capitolo 1. L'Europa delle corti• Politica e cultura di corte• L'epica e la sua diffusione in Europa• Il romanzo cavalleresco• La cultura cortese• La lirica provenzale• Il mondo dei giullari• La poesia goliardica
On line
Capitolo 2. L'età comunale• L'universo cittadino• L'elaborazione della cultura: il convento• L'elaborazione della cultura: le università• Retorica e politica nel Comune• La poesia religiosa• La prosa nella letteratura comunale• La novella• Tra storia e geografia: cronache e viaggi
On line
Sezione 3. Il fiore della lirica
Capitolo 1. La scuola poetica siciliana• Federico II e la Scuola siciliana• Temi, forme e protagonisti della poesia siciliana
On line
Capitolo 2. I poeti siculo-toscani• L'eredità siciliana e la riorganizzazione in Toscana• Temi e protagonisti
On line
Capitolo 3. Lo Stil Novo• I temi, lo stile e i protagonisti• Guinizzelli “padre” della nuova poesia• Cino da Pistoia
On line
Capitolo 4. Guido Cavalcanti
143
• Il poeta-filosofo• La concezione dell'amore
On line
Capitolo 5. I poeti comico-realistici• Comico e aulico• I poeti comici
On line
Dai testi alle immagini• Il cavaliere, il mercante, il pellegrino: in viaggio nel Medioevo• Dalla corte alla città
Sezione 4. Dante e il libro dell'Universo
Capitolo 1. La vita e l'opera• La vita• Il pensiero e la poetica
Capitolo 2. La produzione in versi e in prosa• Le Rime
• La Vita nova
• Il Convivio
• Il De vulgari eloquentia
• La Monarchia
On line
Capitolo 3. La Commedia
• Genesi e storia della Commedia
• La Commedia, un poema allegorico• L'opera nel tempo
On line
Capitolo 4. Dante nel Novecento• Una presenza controversa• La viva presenza della memoria dantesca• Dante poeta della libertà
Dai testi alle immagini• La Commedia, un poema visivo• Luoghi dell'aldilà
Sezione 5. Il tempo di Petrarca e di Boccaccio
Capitolo 5. L'Autunno del Medioevo• Il contesto storico • Modelli culturali tra continuità e mutamento• I centri di produzione culturale• Gli orientamenti letterari
144
On line
Sezione 6. Petrarca e il libro della vita
Capitolo 1. L'autore e l'opera• La vita• Il pensiero e la poetica
On line
Capitolo 2. Il Canzoniere
• Il primo “libro” della nostra tradizione lirica• I temi del Canzoniere
• La metrica, lo stile e la lingua • La fortuna• Gli orientamenti letterari
On line
Capitolo 3. Le altre opere• I Trionfi
• Il Secretum
• Gli epistolari• Le altre opere latine
On line
Dai testi alle immagini• L'immagine del Trionfo
• La mente che pensa, la mano che scrive
Sezione 7. Boccaccio e il libro della città degli uomini
Capitolo 1. La vita e l'opera• La vita• Il pensiero e la poetica
Capitolo 2. Le opere minori• Il Filostrato
• Il Filocolo
• Il Teseida
• L'Elegia di madonna Fiammetta
On line
Capitolo 3. Il Decameron
• Composizione e diffusione del Decameron
• La cornice e le novelle• I temi• La polifonia del Decameron, modello di prosa narrativa
On line
Dai testi alle immagini
145
• Il vizio e la virtù, nel Medioevo e nel Decameron
• Presenze femminili
La letteratura delle origini occupa un terzo del volume e si concentra sullo sviluppo
della lirica predantesca: la Scuola siciliana, i poeti siculo-toscani, lo Stilnovo e Guido
Cavalcanti, i poeti comico-realistici. I capitoli che precedono tale percorso offrono
una panoramica sul Medioevo latino e sui primi documenti in volgare, sulla
produzione dell'età cortese e su quella dell'età comunale in Italia. In queste pagine è
proposta una visione d'insieme dei generi esclusi dal percorso sulla lirica, ovvero la
poesia religiosa e la produzione in prosa (la trattatistica, le cronache cittadine e di
viaggi, le origini della novella); al contrario non sono considerate la poesia didattico-
allegorica del Duecento e la letteratura religiosa del Trecento. Le monografie su
Dante, Petrarca e Boccaccio seguono la trattazione del genere lirico e si collocano
rispettivamente il primo nella fase conclusiva dell'età comunale, il secondo e il terzo
negli ultimi anni del Medioevo. Come nei libri precedenti, a Dante è dedicato un
capitolo che si sofferma su tutte le principali opere (compresa la Commedia), mentre
nel caso di Petrarca e di Boccaccio prevale la presentazione del loro capolavoro (il
Canzoniere e il Decameron). A Dante, inoltre, è dedicato un capitolo sulla sua
influenza nel Novecento.
La successione degli argomenti in Rosa fresca aulentissima è simile a quella de La
letteratura di Baldi53; l'esposizione, però, è differente perché più ampia e completa.
La selezione antologica, invece, è quasi equivalente a quella de Il filo rosso di
Santagata54 e di Leggere, come io l'intendo... di Raimondi55. Inoltre, il libro di
Bologna e quello di Santagata sono accomunati in questa prima parte da un elemento
innovativo: il capitolo/monografia su Guido Cavalcanti. Gli autori hanno scelto uno
stile argomentativo limpido, hanno evitato di utilizzare un lessico troppo
specialistico, ma non hanno rinunciato al rigore e alla complessità culturale della
letteratura. Il libro, inoltre, comprende sintesi di fine capitolo, tabelle riepilogative e
53 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, cit.54 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M- Tavoni, Il filo rosso, cit.55 E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io l'intendo..., cit.
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combina il testo con materiali illustrativi (v. in particolare i capitoli Dai testi alle
immagini). Queste caratteristiche avvicinano l'opera a libri-tutor quali Testi e scenari
di Panebianco56, La letteratura di Baldi57 e Letteratura storia immaginario di
Luperini58.
LA DIMENSIONE VALORIALE NELLA LETTERATURA: VIVO, SCRIVO
Nel 2013 è stata pubblicata Vivo, scrivo59 , la storia-antologia realizzata da un nuovo
gruppo di lavoro coordinato da Gibellini.
L'opera si distingue dai precedenti libri dello stesso autore, Il valore letterario e Il
percorso letterario60, per tre ragioni: la struttura modulare, il potenziamento della
dimensione valoriale della letteratura e l'incremento degli apparati didattici
nell'antologia.
56 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, cit.57 G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, cit.58 R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, Palumbo, Palermo 2008.59 P. Gibellini – M. Belponer – A. Cinquegrani – S. D'Ambrosio – M. Salvini, Vivo, scrivo, La Scuola, Brescia 2013.60 Cfr. P. Gibellini – G. Oliva – G. Tesio, Il valore letterario, ibidem, 1994, e P. Gibellini – G. Oliva – G. Tesio, Il
percorso letterario, ibidem, 1995. Entrambe le storie-antologie si rivolgono agli istituti tecnici.
147
Illustrazione 21: C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima,
Loescher, Torino 2010.
Con il titolo Vivo, scrivo, tratto dal primo volume delle Faville del maglio di Gabriele
D'Annunzio61, gli autori ribadiscono l'idea dell'intersezione tra la vita e la scrittura. La
letteratura, infatti, vive nel presente, comunica valori, molti dei quali determinanti
nella formazione dei giovani. Per questo motivo il libro si propone di aiutare lo
studente a comprendere il senso delle opere in relazione all'esperienza e al mondo
attuale. All'interpretazione dei testi, inoltre, concorrono tutte le arti (la letteratura,
l'arte, il cinema, la musica) perché espressioni di uno stesso flusso culturale.
Tale approccio si traduce in un articolato paratesto funzionale alla comprensione,
all'analisi e all'approfondimento: la prima parte comprende il cappello introduttivo, le
parole-chiave, i motivi e l'indicazione del metro; seguono le note di riassunto e di
commento ed infine l'analisi e l'interpretazione. Nel caso di testi particolarmente
significativi sono forniti spunti di riflessione su aspetti storico-culturali (specchio dei
tempi), sull'eredità del testo nelle arti (eredità culturali) e sui valori trasmessi (valori
in gioco).
L'indice del primo volume corrisponde al seguente elenco di argomenti:
Età. Il Medioevo• L' “età di mezzo”
Una definizione. La storia. Lo sviluppo dopo il Mille.• Uomini e mondi: economia e società
On line
La Chiesa. Il feudo. Il Comune.• Idee e valori: società e cultura
La Chiesa: i valori cristiani. Il feudo: i valori cortesi. Il Comune: i valori mercantili.• Letterature
Dentro e fuori il monastero: i chierici letterati e i clerici vagantes. Nei dintorni del feudo:chanson de geste, romanzo cortese e lirica provenzale. I Comuni: moltiplicazione dei generi.La questione della lingua.
On line
Modulo 1 Letteratura. Le origini• La letteratura latina medievale
La letteratura mediolatina. Le università. Tommaso e Bonaventura.• La letteratura cortese, le lingue romanze
La letteratura in lingua d'oc e d'oil. L'epica. Il romanzo cortese. La lirica.
61 Cfr. Faville del maglio, Il venturiero senza ventura e altri studi del vivere inimitabile, Il secondo amante di Lucrezia
Buti, in A. Andreoli – G. Zanetti (a cura di), Prose di ricerca, “I Meridiani”, Mondadori, Milano 2005.
148
• la nascita della lingua italianaGli albori del volgare italiano.
• La letteratura delle originiLa mappa della letteratura delle origini. La scuola siciliana.
On line
Modulo 2 Valori. Francesco d'Assisi e il creato• San Francesco d'Assisi
Il punto. • Lo spazio letterario
La fortuna letteraria della figura di san Francesco. Altra letteratura francescana: Jacopone daTodi, il pazzo di Cristo.
• Lo spazio valorialeL'insegnamento di san Francesco.
On line
Modulo 3 Letteratura• La nascita della prosa
La prosa volgare. Le opere didattiche. La produzione memorialistica.• Le cronache di viaggio
Resoconti di viaggio. Marco Polo.• Le cronache cittadine• Cronologie e cronache. Autori di cronache cittadine.• La novella
Un genere nuovo. La novella. La novella nel Trecento.• La prosa di carattere religioso
Un'intensa produzione. Caterina da Siena.On line
Modulo 4 Letteratura. Stilnovo e dintorni• I Siculo-toscani
La toscanizzazione della lirica siciliana. Gli autori.• Il dolce stil novo
Una nuova produzione letteraria. Guido Guinizzelli. Guido Cavalcanti. Altri stilnovisti.• La poesia comica toscana
Popolare o popolareggiante? Uno Stilnovo rovesciato.• Uno sguardo fuori dalla Toscana
La poesia didattica.On line
Modulo 5 Uomini. Dante Alighieri: poesia come profeziaDante e il suo tempo
Una pietra d'inciampo. La vita e l'ambiente.La Vita nuova
L'opera giovanile.Le Rime estravaganti
Un diverso linguaggio. Diversi temi e altro stile.Le opere dottrinali e altre minori
Il Convivio. Il De vulgari eloquentia. Il De monarchia. Le Epistole e le altre opere minori.
149
La Commedia
Informazioni preliminari. Scorrendo l'opera. La struttura dell'opera. Lingua e stile.Itinerari danteschi
Sentiero 1: Gli indimenticabili. Sentiero 2: Dalla selva oscura al paesaggio di luce. Sentiero3: Poesia e salvezza.
On line
Modulo 6 Uomini. Francesco Petrarca: la forma dell'interiorità• Petrarca e il suo tempo
Il punto: un intellettuale moderno. La vita e l'ambiente. La formazione e la cultura. Unautoritratto.
• Il Canzoniere
Il libro. La storia d'amore: un percorso di lettura. Commento alla storia d'amore. Altri temidel Canzoniere.
• Le altre opereOpere latine. I Trionfi.
On line
Modulo 7 Valori. Amicizia e solitudine in Dante e Petrarca• Due modelli diversi
Due autori diversi. Il valore dell'amicizia in Dante. Altri amici.• Solitudine e amicizia in Petrarca
La solitudine.• Il rapporto con gli altri e l'uso della lingua
Ricadute letterarie. • Percorsi tra amicizia e solitudine
Lo spazio culturale. Lo spazio valoriale.On line
Modulo 8 Uomini. Giovanni Boccaccio: raccontare la vita• Boccaccio e il suo tempo
Tra passato e futuro. La vita e l'ambiente. La produzione giovanile. Le opere napoletane. Leopere fiorentine.
• Il Decameron
Informazioni preliminari. La struttura dell'opera. Il variegato mondo del Decameron. L'unitànella varietà.
• Le opere dopo il Decameron
Il Boccaccio latino. La tarda produzione in volgare.On line
I moduli sono di quattro tipi: Età, Letteratura, Uomini e Valori. I primi tre
corrispondono ai più consueti “contesto”, “generi” e “autori”, mentre il quarto è
definibile come un percorso tematico incentrato sui valori letterari. Come Rosa fresca
aulentissima, il libro è provvisto di risorse on-line fin dalla sua prima edizione e sono
offerti molti materiali per l'acquisizione di competenze e capacità in vista dell'Esame
di Stato e delle prove Invalsi.
150
A differenza di Rosa fresca aulentissima62, Vivo, scrivo non propone un percorso
unitario sulla lirica. La suddivisioni in più parti non contigue tra loro sottolinea la
variazione del contesto storico-letterario e dell'area geografica di sviluppo delle
diverse espressioni: la Scuola siciliana, infatti, è trattata nel capitolo sulle origini
della letteratura italiana (dopo la cultura mediolatina, l'età cortese e i primi documenti
in volgare), mentre i Siculo-toscani, la poesia comica e quella didattica sono presenti
nel capitolo sullo Stilnovo. A questi si aggiungono il modulo sull'importanza valoriale
di Francesco d'Assisi (e la letteratura religiosa del suo tempo) e quello sulla prosa del
Duecento. A questa prima parte del volume seguono i capitoli monografici su Dante,
Petrarca e Boccaccio; la scelta antologica, fatta eccezione per il primo autore,
riguarda quasi esclusivamente la loro opera più importante. Inoltre, dopo il capitolo
su Petrarca è proposto un modulo sul valore dell'amicizia e della solitudine nei primi
due grandi della letteratura italiana. Infine, a differenza di opere modulari come
Tempi e immagini della letteratura63 e Il filo rosso64 il capitolo su Boccaccio conclude
la parte del volume dedicata alle “Tre Corone” rimanendo separato dalla trattazione
della prosa e della novellistica.
La storia-antologia Vivo, scrivo si distingue dalle altre per la cura dei testi proposti e
per l'operatività che la rende simile ad un laboratorio. Il rilievo dato alla prospettiva
attualizzante, alla dimensione valoriale e alla multidisciplinarietà fa di questo libro
uno dei più significativi punti di arrivo della manualistica di Italiano per il triennio
dei licei assieme alle nuove opere di Baldi65, di Luperini66 e a quelle di Panebianco67 e
di Bologna68.
62 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, cit.63 E. Raimondi – G.M. Anselmi, Tempi e immagini della letteratura, cit.64 M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.65 Cfr. G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, Torino 2006; G. Baldi – S. Giusso –
M. Razetti – G. Zaccaria, Testi e storia della letteratura, Paravia, Milano 2010, e G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Il piacere dei testi, ibidem, 2012.
66 Cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Manuale di letteratura, Palumbo, Palermo 2006; R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Letteratura storia immaginario, ibidem, 2008; R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, La letteratura come dialogo, ibidem, 2009.
67 B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e scenari, cit.68 C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, cit.
151
5. UN NUOVO PARADIGMA DIDATTICO. QUALI PROSPETTIVE
PER IL LIBRO DI LETTERATURA ITALIANA?
Data l'analisi delle principali storie-antologie nei capitoli precedenti, possiamo
affermare che non c'è l'urgente necessità di un nuovo libro.
La qualità delle opere prese in esame è generalmente molto buona e in esse sono
presenti in modo sparso e vario tutti i requisiti del libro “ideale” di Letteratura
italiana. La validità dei libri scolastici deve essere misurata considerando la
scientificità del progetto ma anche la sua funzione didattica. Infatti, i metodi utilizzati
dai singoli docenti per insegnare sono differenti come pure gli stili di apprendimento
degli allievi. L'insegnamento della Letteratura italiana, però, risulta in molti casi
ancora troppo tradizionale rispetto al dibattito critico e alle storie-antologie. Per
questo motivo è opportuno definire un paradigma didattico di riferimento e, in un
secondo momento, tradurlo in una proposta editoriale rivolta alla scuola.
Innanzitutto dobbiamo puntare ad un rinnovamento che metta in discussione i
principi teorici e metodologici presupposti dalla stessa locuzione “storia della
letteratura”.
Già alla fine del 2007, Laura Carotti e Carla Sclarandis1 indicarono un quadro teorico
per l'educazione letteraria del triennio impostato su quattro principi ormai
irrinunciabili: 1) la centralità del testo; 2) il privilegio accordato alle grandi opere; 3)
la scelta di autori non solo italiani; 4) la contestualizzazione attualizzante. Oltre a
questi, nel 2013, Luperini2, affermò la necessità di mantenere saldo “l'essenziale delle
acquisizioni degli anni Novanta” e, allo stesso tempo, di “adeguarsi in modo
problematico e creativo alla nuova situazione imposta dalla scuola italiana e dei
programmi vigenti”. Secondo Luperini, affinché l'insegnamento della Letteratura
italiana sia efficace, è indispensabile attenersi a questi criteri: 1) stimolare gli studenti1 Cfr. L. Carotti - C. Sclarandis, La storia letteraria nella didattica del triennio, in Griseldaonline.it
(www.griseldaonline.it), 22 novembre 2007.2 Cfr. R. Luperini, Per un nuovo paradigma didattico, in Laletteraturaenoi.it (www.laletteraturaenoi.it), 12 gennaio
2013.
152
al confronto tra l'immaginario del passato e quello del presente e renderli protagonisti
dell'interpretazione dei testi; 2) puntare alla qualità più che alla quantità dei contenuti
mettendo in primo piano le grandi opere della tradizione italiana ed europea; 3) dare
all'educazione letteraria del triennio un taglio soprattutto culturale, storico-
antropologico, e costruire percorsi trasversali per temi e per generi per sintetizzare
parti del programma. Tali idee devono trovare riscontro nella didattica in classe e nel
libro di testo perché esso rappresenta il principale strumento di lavoro3.
DALLA CENTRALITÀ DEL TESTO ALLA CENTRALITÀ DELLA LETTURA
La lettura del testo, anziché essere subordinata alla spiegazione degli snodi della
storia letteraria nei suoi movimenti, autori ed opere, deve essere il punto di partenza
per la lezione di Letteratura italiana.
Infatti, la storicizzazione che parte dai testi permette di esercitare le preconoscenze
(tecnico-formali, culturali e psico-emotive) degli studenti secondo un metodo
induttivo. La scelta antologica dovrà privilegiare i “testi forti”, relegando gli altri
sullo sfondo: nel caso del poema epico-cavalleresco dell'età umanistico-
rinascimentale, ad esempio, andranno messi in primo piano l'Orlando furioso di
Ludovico Ariosto e la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso e sullo sfondo il
Morgante di Luigi Pulci e l'Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo.
Lo stesso procedimento può essere attuato, anche se in modo più limitato, per
delineare i contesti storico-culturali partendo dalla lettura di documenti e materiali di
diverse tipologie (testi scritti, immagini, ecc. ): nel caso del Quattrocento, l'idea della
“dignità dell'uomo” potrà essere spiegata a partire da testi dei filosofi come Marsilio
Ficino e Giovanni Pico della Mirandola e da opere artistiche come il David di
Michelangelo Buonarroti e l'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
3 I criteri appena messi in evidenza stanno alla base del nuovo libro di Luperini (ancora in fase di pubblicazione). Cfr. R. Luperini – A. Baldini – R. Castellana – P. Cataldi – P. Gibertini – L. Marchiani, La letteratura e noi, Palumbo, Palermo 2013.
153
Per rendere proficuo questo tipo di lavoro è necessario dare rilievo alla lettura del
testo secondo il modello dell'ermeneutica e dell'estetica della ricezione. La centralità
del testo, formula di derivazione formalistica e strutturalistica, comporta un
atteggiamento passivo da parte del lettore-interprete, il quale è chiamato a svolgere
attività descrittive e cataloganti. Il principio della centralità della lettura, invece,
comporta la valorizzazione del rapporto tra il testo e il destinatario, un
coinvolgimento della soggettività dello studente che tiene in considerazione lo stile di
conoscenza prevalentemente esperienziale delle nuove generazioni. L'analisi del testo
non sarà importante in sé stessa ma in relazione al momento successivo del
commento e dell'interpretazione. L'interpretazione non dovrà essere libera ma
ancorata agli aspetti storico-culturali e letterari del periodo oggetto di studio, al
conflitto delle interpretazioni tra posizioni critiche differenti.
L'uso di tali strumenti non eliminerà necessariamente il piacere della lettura. Sarà
importante dosare gli apparati didattici affinché il lavoro sul testo renda la lettura
gratificante. Il rapporto più diretto con i testi e la dialettica tra passato e presente
pongono le basi per un dialogo sulla letteratura in cui vengono attualizzati e
valorizzati soprattutto i contenuti. Il piacere della lettura dovrà essere uno dei criteri
guida per effettuare una selezione efficace dei testi. Sarà opportuno, dunque,
coniugare la profondità della lettura dei testi più importanti (“canonici”) con altri che
stimolano la curiosità dell'allievo e che offrono contemporaneamente spunti di
riflessione e di confronto con i primi.
LE GRANDI OPERE DEGLI AUTORI MAGGIORI
Per impostare un lavoro efficace ed accattivante la scelta dei testi dovrà privilegiare
le “grandi opere” e i “classici”.
L'attenzione e gli sforzi degli allievi possono convergere solo su un numero ridotto di
opere. Queste, inoltre, entreranno con maggior forza nella loro memoria se si
154
condurrà inizialmente uno studio per via motivazionale e se si approfondirà anche
l'eredità letteraria nell'immaginario culturale contemporaneo.
In un secondo momento si potranno aggiungere altri autori per approfondire
particolari aspetti di una poetica o per ancorare un'esperienza artistica, esistenziale e
politica all'extratesto socio-culturale: basti pensare al Decameron di Giovanni
Boccaccio, a partire dal quale è possibile sviluppare un discorso che si apre ai modelli
precedenti come il Novellino fino a trattare la produzione successiva di novelle con
Masuccio Salernitano e Matteo Maria Bandello.
L'APERTURA ALLA LETTERATURA EUROPEA
Un curricolo letterario deve essere costruito guardando anche agli autori delle altre
letterature europee per riuscire a parlare ai giovani.
Dopo Ariosto e Tasso, la letteratura italiana del Seicento e del Settecento italiano non
è facilmente proponibile ai giovani dato che la comprensione dei testi richiede
un'attenzione filologico-linguistica (v. i sofisticati giochi linguistico-letterari dei
poeti barocchi e di quelli classicisti compresi Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini)
raramente presenti in un adolescente. Va precisato, però, che non sono inaccessibili il
Barocco o l'illuminismo per intero ma gli sviluppi letterari in Italia. Da queste epoche
storico-culturali in poi, inoltre, sempre più spesso autori ed opere straniere lette in
traduzione offrono spunti di riflessione utili per gli studenti perché i temi trattati
risultano vicini al loro orizzonte psicologico ed intellettuale. Per fare alcuni efficaci
esempi, è sufficiente ricordare scrittori come Shakespeare, Molière e Calderon de la
Barca per il teatro oppure Cervantes, Montesquieu, Voltaire e Rousseau, Defoe e
Swift per il romanzo europeo.
A differenza di altre discipline umanistiche come la storia e la filosofia, nella
letteratura italiana il canone di autori è rimasto per troppo tempo chiuso entro i
confini nazionali o al massimo ci si è ridotti ad ammettere in modo molto astratto il
155
“ritardo” della letteratura italiana rispetto a quella europea a partire dal tardo
Cinquecento e Seicento. Sarebbe opportuno assumere un orizzonte culturale europeo
e, quando necessario, studiare alcuni autori italiani come comparse perché “minori”
rispetto ad altri loro contemporanei del continente.
Operando questa scelta di studio dialogico con il passato letterario sovranazionale, i
vantaggi potranno essere una migliore valorizzazione del testo, una
contestualizzazione maggiormente impostata sul metodo induttivo ed una più facile
attualizzazione dei contenuti grazie anche ai suggerimenti della critica tematica.
LA CONTESTUALIZZAZIONE ATTUALIZZANTE, LA PLURIDISCIPLINARITÀ E
L'INTERDISCIPLINARITÀ
In base alla storiografia e al pensiero critico del XX secolo, la concezione della storia
come concatenazione causale di eventi è da respingere perché si tratta di una
costruzione culturale sempre parziale4, quasi “allegorica” perché concepita in
funzione di un “noi” che in essa si immedesima. Quindi, anche quando si tratta di
parlare e di studiare il passato, non dobbiamo dimenticare che il luogo di ogni
elaborazione (come sostiene Walter Benjamin) è un tempo riempito di un “adesso” e
non vuoto e omogeneo.
La trama stessa di esperienze che la letteratura descrive è intessuta anche delle nostre
inquietudini quotidiane, ovvero di problemi che, arrivando fino a noi e nella nostra
vita, danno luogo ad un filo conduttore tra ciò che è passato e il presente. La
storicizzazione comprende inevitabilmente in sé l'attualizzazione e insieme
costituiscono i due momenti della contestualizzazione. In questa fase, però, è
necessario evitare anacronismi da parte degli studenti e restituire gli autori e le opere
al loro tempo, stabilendo rispetto a noi la giusta distanza ed attualità. Sarà utile tenere
in considerazione due elementi: le preconoscenze già acquisite dagli studenti (come
4 Cfr. W. Benjamin, Sul concetto di storia, Einaudi, Torino 1997, p. 74 .
156
quelle linguistiche e retoriche), quelle fornite dalle altre discipline (come la storia, la
filosofia, la storia dell'arte e della musica, le letterature straniere) e le sfasature
cronologiche tra i percorsi disciplinari nei curricoli scolastici.
Una soluzione può derivare dal buon uso dei testi. Partendo da essi, dall'interno di
un'opera, sarà possibile concatenarli secondo una selezione funzionale alla
contestualizzazione. Si delinea, dunque, un modo di procedere secondo un modello
stellare piuttosto che lineare, in grado di creare e far emergere interessanti
collegamenti pluridirezionali.
Se ci concentriamo sulla contestualizzazione, possiamo rilevare che nella didattica in
classe essa avviene secondo tre modalità, talvolta tra loro integrate.
Il primo modello prevede una contestualizzazione interna alla prospettiva
disciplinare: consiste nell'elaborare informazioni esclusivamente di ambito letterario
al fine di generare nuove conoscenze. All'aumento dei testi corrisponde una maggiore
flessibilità di percorsi di lettura perché questi possono essere combinati in base ai
generi, ai temi, alle epoche e per consonanza o distanza tra loro secondo il metodo
contrastivo. Grazie a questi accostamenti apparentemente impressionistici, è possibile
mettere in rilievo alcuni aspetti della nostra memoria culturale e letteraria con le sue
trasformazioni e permanenze, continuità e discontinuità, attraverso il dialogo tra i
classici, tra le grandi opere, tra queste e gli studenti.
Il secondo modello di contestualizzazione è quello tematico e pluridisciplinare: il
tema è assunto come catalizzatore dei problemi storico-culturali propri di un periodo
o di un'epoca. Spesso questa impostazione è utilizzata in modo esplicito come modo
di leggere le grandi opere e come criterio per la costruzione di percorsi fra le opere
considerate “minori” nel canone. Queste ultime, infatti, si prestano più facilmente a
interpretazioni parziali, riguardanti solo qualche loro aspetto, e funzionali per i
moduli di raccordo. Inoltre, l'approccio tematico permette di sviluppare
approfondimenti trasversali che riguardano anche altre discipline umanistiche. Il tema
diventa un forte ed efficace nesso tra la disciplinarità e l'interdisciplinarità.
157
L'ultimo modello di contestualizzazione è quello attualizzante, utilizzato soprattutto
in quegli istituti (tecnici e professionali) in cui la letteratura non può avvalersi di altre
discipline umanistiche eccetto la storia. In questo caso la contestualizzazione deve
stimolare e motivare gli studenti verso i contenuti culturali della lezione. I testi sono
accostati a immagini, brani saggistici, film, selezionati in base all'enciclopedia e
all'orizzonte d'attesa degli studenti di questi corsi di studi. Questi materiali
funzionano, perciò, come preziose chiavi di accesso alla complessità della cultura
letteraria con cui vengono stabilite facili analogie.
LA STORIA DELLA LINGUA E L'EDUCAZIONE LINGUISTICA
In conformità ai nuovi programmi ministeriali riguardanti l'educazione linguistica nel
secondo biennio e nell'ultimo anno5, la storia della lingua italiana entra a far parte del
disegno complessivo del programma di Italiano dei cinque anni e non è più
considerata come approfondimento opzionale.
Oltre a delineare i momenti salienti della storia della lingua italiana (e la “questione
della lingua”), particolare attenzione sarà dedicata al lessico, alla parola letteraria.
Questo sarà utile alla comprensione degli elementi di continuità e di discontinuità nel
formarsi di una lingua comune (ad esempio la continuità del significante che
nasconde la diversità del significato delle parole) e indispensabile per la corretta
interpretazione della lettera dei testi.
La storia della lingua, a partire dal secondo biennio, si porrà in continuità con
l'educazione linguistica del primo biennio e come parte integrante dell'educazione
letteraria e linguistica dei successivi tre anni. Inoltre, l'educazione linguistica avrà
luogo anche attraverso i momenti dell'analisi, del commento e dell'interpretazione
(orale e scritta) dei testi letterari, come previsto dalla tipologia A della prima prova
dell'Esame di Stato.
5 Cfr. d.P.R., 15/03/2010.
158
Riguardo i libri di testo, è da segnalare il primo allegato al decreto ministeriale del 27
settembre 20136 perché contiene gli ultimi aggiornamenti sulle caratteristiche che
devono presentare i libri scolastici.
I libri dovranno essere sempre meno cartacei e sempre più elettronici. Le tipologie
sono tre: 1) libri cartacei con contenuti digitali integrativi (modalità mista di tipo
“a”), 2) in parte cartacei e in parte digitali con materiali digitali integrativi (modalità
mista di tipo “b”), 3) totalmente digitali con materiali digitali integrativi (modalità
digitale - tipo “c”). Essi devono essere conformi ai piani di studio sia nella versione
cartacea sia in quella digitale, fornire un'esposizione autorevole degli argomenti e
facilitare l'apprendimento di contenuti complessi attraverso una narrazione lineare e
aiuti per lo studio anche multimediali. Inoltre, le risorse on-line dovranno essere
accessibili senza limiti di tempo.
Sulla base di queste direttive del Ministero, potremmo definire quali parti delle storie-
antologie di Letteratura italiana devono essere cartacee e quali possono essere digitali
(o materiali integrativi digitali). Nell'editoria va delineandosi un modello di libro in
cui il profilo storico-letterario è quasi per intero cartaceo, mentre l'antologia è per la
maggior parte digitale7. Infatti, se la parte manualistica deve offrire un quadro di
riferimento sintetico ma completo, nell'antologia cartacea la scelta degli argomenti
può essere più selettiva. Non devono mancare ovviamente i testi dei percorsi di studio
obbligatori secondo i programmi ministeriali del 2010: la poesia religiosa e la lirica
dalla Scuola siciliana allo Stilnovo; Dante, la vicenda plurisecolare della lirica (da
Petrarca a Foscolo), la poesia cavalleresca (fino ad Ariosto e Tasso), le manifestazioni
della prosa dalla novellistica al romanzo (da Boccaccio a Manzoni) e dal trattato
politico a quello scientifico (da Machiavelli a Galilei), l'affermarsi della tradizione
teatrale (fino a Goldoni e Alfieri); Leopardi, il Simbolismo europeo e Baudelaire,
6 Cfr. D. M. n. 781 del 27/09/2013 e Allegato 1.7 Cfr. ad esempio la proposta editoriale per l'anno scolastico 2013/2014 della Casa editrice Palumbo con i libri di testo
di R. Luperini e di P. Cataldi.
159
Pascoli e D'Annunzio, il romanzo verista di Verga e la scomposizione della struttura
romanzesca in Pirandello e in Svevo; la poesia novecentesca (con Saba, Ungaretti,
Montale e autori successivi) e la narrativa dal Neorealismo ad oggi (con Gadda,
Fenoglio, Calvino e autori successivi8).
A conclusione della nostra ricerca delineiamo il modello di libro di Letteratura
italiana adatto ai trienni degli attuali licei.
La storia-antologia dovrebbe consistere in un'opera comprendente tre parti
complementari e tra loro distinte: 1) i quadri storico-culturali e quelli linguistico-
letterari, 2) i percorsi di studio e di lettura, 3) le risorse on-line9.
I quadri storico-culturali devono essere sintetici ma completi. La gerarchizzazione dei
contenuti deve permettere di distinguere il livello dell'informazione da quello
dell'approfondimento mediante la titolazione, la paragrafazione, le glosse e l'apparato
di schede10. Vanno fornite solo le coordinate utili per capire la letteratura, il suo
intreccio con i mutamenti in corso nelle varie epoche. Dato che la letteratura e le altre
arti costituiscono un flusso unico, è opportuno offrire esempi di tali espressioni
culturali e dell'immaginario collettivo: possono adempiere efficacemente a questo
compito le illustrazioni raffiguranti opere artistiche, i materiali multimediali sulla
storia della musica11, ma anche i documenti storiografici e i brevi approfondimenti sul
pensiero filosofico e su temi antropologici12. Non deve mancare la trattazione delle
principali fasi della storia della lingua italiana13, le cui espansioni si collocano nei
percorsi sulle opere e sugli autori14. Il quadro letterario italiano ed europeo consiste
8 Cfr. d.P.R., 15/03/2010.9 Cfr. la divisione tra gli inquadramenti e i percorsi antologici in R. Bruscagli - G. Tellini, Itinerari dell'invenzione,
Sansoni, Firenze 2002, R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, ibidem, 2005, M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, Laterza, Bari 2006.
10 Cfr. in particolare la gestione dell'informazione in B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e
scenari, Zanichelli, Bologna 2009.11 Cfr. gli approfondimenti sull'arte e sulla musica in B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e
scenari, cit. e l'apparato iconografico presente in C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, Loescher, Torino2010.
12 Cfr. i materiali e documenti presenti nei capitoli riguardanti il contesto, le schede sull'arte, sulla musica, sul cinema ei percorsi tematici e antropologici in R. Luperini – P. Cataldi – L- Marchiani – F. Marchese, Il nuovo La scrittura e
l'interpretazione. Edizione Rossa, Palumbo, Palermo 2011.13 Cfr. gli inquadramenti linguistici in R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, cit. e le sezioni di storia della
lingua in M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.14 Cfr. le schede sulla lingua e sullo stile degli autori più importanti presenti nei moduli di lettura del libro M.
160
soprattutto in dettagliate sintesi: si tratta di schede, mappe geografiche e schemi
concettuali sui generi, i centri geografici della produzione letteraria e i principali temi
delle opere del periodo considerato15. Questa parte del libro focalizzata sui contesti
può collocarsi all'inizio di ciascun periodo storico-letterario oppure in un volume
unico (o in tre tomi, uno per anno) così da costituire una guida facile da consultare.
I percorsi costituiscono la parte più consistente dell'opera e si propongono come
espansioni di argomenti accennati nei contesti. Essi sono di quattro tipi: “autore”,
“opera”, “genere”, “tema”16. A seconda della tipologia, mettono in rilievo
l'importanza culturale e letteraria degli scrittori, il ruolo fondativo e/o rivoluzionario
delle opere, i generi e gli stili, i temi e gli aspetti antropologico-culturali attraverso
una fitta trama di rimandi. A differenza dei capitoli sugli autori italiani secondari e su
quelli stranieri, le monografie sui classici della letteratura italiana integrano la
tipologia del percorso “autore” con quello “opera”17.
La successione dei capitoli nel libro non prevede sezioni omogenee, ma forma un
itinerario ordinato aderente ai programmi ministeriali18. Al loro interno la parte
manualistica si alterna ai testi dell'antologia e alle pagine operative19. L'esposizione si
articola in almeno due momenti: il livello dell'informazione e quello
dell'approfondimento/dell'interpretazione. Al discorso principale si aggiungono altri
materiali come le biografie degli autori e le schede tecniche sulle opere20.
Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.15 Cfr. le “mappe letterarie” poste alla fine dell'inquadramento storico-culturale in G. Baldi – S. Giusso – M. Razetti –
G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, Milano 2006.16 Cfr. le tipologie di moduli presenti in P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti – M. Serìo, Scritture, Bruno Mondadori,
Milano 1997.17 Cfr. la struttura dei capitoli sui classici della letteratura in R. Bruscagli – G. Tellini, Letteratura e storia, cit., in G.
Baldi – S. Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, La letteratura, cit. e in C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca
aulentissima, cit.18 Cfr. la disposizione ordinata degli argomenti che ha caratterizzato le storie-antologie modulari o per percorsi come
R. Bruscagli - G. Tellini, Itinerari dell'invenzione, cit. e E. Raimondi – G. M. Anselmi, Tempi e immagini della
letteratura, Bruno Mondadori, Milano 2003. Altre opere da ricordare sono C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca
aulentissima, cit. e P. Gibellini – M. Belponer – A. Cinquegrani – S. D'Ambrosio – M. Salvini, Vivo, scrivo, La Scuola, Brescia 2013.
19 L'alternanza tra le parti manualistiche di profilo storico-letterario, i documenti, i testi dell'antologia e le attività si è diffusa a partire dal libro di R. Luperini – P. Cataldi – L- Marchiani, La scrittura e l'interpretazione, ed. blu, Palumbo, Palermo 1996.
20 Per il sistema di schede biografiche e di schede tecniche sulle opere è presente in P. Di Sacco – G. Cervi – F. Fioretti– M. Serìo, Scritture, cit., S. Guglielmino – H. Grosser, Il sistema letterario 2000, Principato, Milano 2000, e in R. Bruscagli – G- Tellini, Letteratura e storia, cit.
161
I testi e i loro apparati integrano le informazioni già fornite nel profilo. Il paratesto
comprende le seguenti parti: il cappello introduttivo e la nota metrica, le note di
parafrasi e di commento, la guida alla lettura e all'interpretazione21. Le note di
commento riguardano principalmente la parola letteraria e il suo significato22, mentre
è sufficiente che le analisi del testo siano presenti come modelli da seguire solo dopo
i testi-chiave delle più importanti opere. Inoltre, l'antologia può essere integrata da
altri testi posti in subordine ai primi e curati in modo essenziale23.
La scelta di privilegiare le guide alla lettura alle analisi risponde alle esigenze
didattiche del triennio superiore: non trattandosi di uno studio specialistico, vanno
evitate riflessioni formali, stilistiche e retoriche che risulterebbero troppo erudite e
dispersive. Qualora sia necessario, il rilievo dato agli aspetti formali va motivato e
collegato a osservazioni di carattere più generale e al momento ermeneutico24. I brani
critici posti a confronto si focalizzano su alcune questioni letterarie e pongono le
premesse per un dialogo sulla letteratura in classe25. Oltre alle parti del profilo e ai
testi, sono da menzionare le schede di attività e di esercizi per la verifica delle
competenze e per la preparazione alle prove dell'Esame di Stato. Entro queste pagine
trovano spazio guide all'analisi, all'interpretazione e il laboratorio di storia della
lingua che propone di prendere in esame lo stile degli autori e delle opere letterarie
italiane più significative. Tra le attività di approfondimento, invece, ricordiamo le
proposte di ricerca per percorsi interdisciplinari, pluridisciplinari e multiculturali26.
Sia nell'inquadramento storico-letterario sia nei percorsi è da privilegiare il metodo
induttivo27 soprattutto per l'apprendimento delle informazioni di secondo livello,
21 Un ottimo modello di apparato didattico ai testi dell'antologia è quello presente in P. Gibellini – M. Belponer – A. Cinquegrani – S. D'Ambrosio – M. Salvini, Vivo, scrivo, cit.
22 Cfr. E. Raimondi – G. M. Anselmi, Leggere, come io l'intendo..., Bruno Mondadori, Milano 2009.23 La scelta di presentare dei testi secondari subordinati ad altri è presente in H. Grosser – M. C. Grandi – G. Pontiggia,
Il canone letterario, Milano, Principato, 2009, e in B. Panebianco – C. Pisoni – L. Reggiani – M. Malpensa, Testi e
scenari, cit.24 Su queste considerazioni si basa la cura dei testi in R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani - F. Marchese, La
scrittura e l'interpretazione, cit.25 Cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani - F. Marchese, La scrittura e l'interpretazione, cit.26 Cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il Nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione rossa,
cit.27 Cfr. il metodo induttivo nei moduli di lettura di M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.
e anche nel recente libro in fase di pubblicazione R. Luperini – A. Baldini- R. Castellana – P. Cataldi – P. Gibertini –L. Marchiani, La letteratura e noi, Palumbo, Palermo 2013.
162
quello dell'approfondimento. I materiali di accesso aprono le sezioni contestuali: a
partire da documenti, testi letterari e immagini artistiche il discorso cerca di
avvicinare lo studente al periodo considerato secondo la struttura della lezione in
classe. Il metodo induttivo, quindi, è integrato dall'attualizzazione e dalla
valorizzazione dei testi funzionali al momento ermeneutico. Nei percorsi di studio e
di lettura, invece, sono i testi-chiave a fungere da materiali di accesso: l'analisi e
l'interpretazione offrono le linee guida per andare dalla parola letteraria all'opera
dell'autore e dal testo al contesto attraverso i generi e i temi. Le guide alla lettura e
all'approfondimento dell'antologia sono da considerarsi parti integranti del profilo
letterario: si focalizzano di volta in volta sulle caratteristiche più interessanti del testo
che rimandano al discorso principale28.
Le risorse multimediali possono essere in parte comprese in un CD-rom29 e in parte
on-line oppure interamente on-line e accessibili mediante una chiave di accesso.
Comprendono aiuti per lo studio (oltre alle linee del tempo e agli schemi concettuali
del libro cartaceo), altre letture (testi secondari, testi di letterature straniere,
documenti e brani critici), videolezioni, testi da ascoltare, immagini e parti operative
interattive (anche per la LIM) ma anche percorsi (o moduli) multidisciplinari,
interdisciplinari e multiculturali30. In linea di massima possono essere on-line (o in
CD-rom) solo i materiali di approfondimento necessarie al docente per personalizzare
il programma alla classe e al singolo studente.
Secondo gli ultimi aggiornamenti i libri di testo potranno essere sostituiti da materiali
elaborati dagli stessi docenti e condivisi tra più istituti d'Italia mediante Internet.
Si tratta di un cambiamento di grande portata volto ad abbattere i costi e a
personalizzare i materiali necessari all'insegnamento. Oltre ai vantaggi appena citati
28 Alcuni esempi significativi di storie-antologie in cui le analisi del testo e/o guide alla lettura diventano approfondimenti della parte manualistica sono G. Baldi – S- Giusso – M. Razetti – G. Zaccaria, Dal testo alla storia
dalla storia al testo, Paravia, Torino 1993, e M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, Il filo rosso, cit.29 Un di libro di Letteratura italiana completato da un CD-rom di testi è il R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F.
Marchese, Manuale di letteratura, Palumbo, Palermo 2006.30 Cfr. R. Luperini – P. Cataldi – L. Marchiani – F. Marchese, Il Nuovo La scrittura e l'interpretazione. Edizione rossa,
cit.
163
ci sono dei rischi sia sul piano editoriale sia su quello didattico. Le case editrici
riscontrerebbero sempre più difficoltà a realizzare e a promuovere libri di testo
aggiornati. Se il libro di letteratura fosse realizzato dai docenti, potrebbero venir
meno la scientificità e il rigore delle informazioni, generalmente garantite nelle case
editrici da figure di esperti di ciascun settore. I materiali elaborati dagli insegnanti per
esistono da sempre sottoforma appunti o di schede personali: va sottolineato, però,
che le fonti da cui sono tratti sono sempre gli stessi manuali dati come copie omaggio
per le adozioni. La stanchezza del personale docente circa il libro di testo è
comprensibile solo in relazione ai compiti burocratici sempre più onerosi. Il libro di
Letteratura italiana è fondamentale perché è la base da cui partire per sviluppare
competenze e apprendere conoscenze sulla disciplina.
La storia-antologia di Letteratura italiana parla di scrittori e di opere in continuo
dialogo. La classe, quindi, ne diventa protagonista ricercando il senso e analizzando
le forme di libri che riescono a comunicare ancora qualcosa di importante. Il libro di
letteratura, però, raggiunge i risultati più alti quando riesce a superare le ore di
lezione stimolando l'interesse dell'allievo nelle sue letture e, talvolta, continua ad
essere un'opera di riferimento anche dopo il triennio della scuola superiore.
164
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