Linee programmatiche Luca Mori

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Elezioni primarie del Partito Democratico di Pietrasanta 22 novembre 2009 Linee programmatiche per la futura candidatura a sindaco Luca Mori Pietrasanta, 31 ottobre 2009

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Il programma per Pietrasanta elaborato dai gruppi di lavoro che si sono costituiti all'interno del comitato.

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Elezioni primarie del Partito Democratico

di Pietrasanta

22 novembre 2009

Linee programmaticheper la futura candidatura

a sindaco

Luca Mori

Pietrasanta, 31 ottobre 2009

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1. – AMBIENTE, TERRITORIO e INFRASTRUTTURE

Uno dei settori fondamentale per lo sviluppo della futura Pietrasanta è il territorio in tutte le sue

peculiarità. Partendo dalle case dove vivere, agli edifici pubblici dove lavorare e studiare, alle

infrastrutture utili per lo sviluppo del settore commerciale e turistico, alle strade e all'arredo

urbano.

1.1 - EDILIZIA

Riguardo all’edilizia privata è giunto il momento di privilegiare la valorizzazione del

patrimonio esistente e ridurre ogni eccesso costruttivo che sprechi nuovo territorio o lo alteri

significativamente. Non si tratta di intervenire con divieti aprioristici o ideologici sulle nuove

costruzioni. Piuttosto, partendo da un’analisi di quanto costruito soprattutto negli ultimi 10 anni,

proponiamo di realizzare una mappa critica con l’obiettivo di salvaguardare identità e attrattiva

del nostro territorio. Due espressioni concrete, nonostante le apparenze, e legate fra loro: l’identità

del territorio è uno dei potenti fattori di attrazione in ambito di turismo, di valorizzazione

economica, di offerta e di stile di vita. Al contrario dello sfruttamento indiscriminato, che dà

vantaggio ad alcuni ed é di corto respiro, mantenere e sviluppare la capacità di attrazione di un

territorio ha infatti una valenza economica di lungo termine ed é per tutti. Questo significa

conformarsi ad un principio della coalizione (n2) “nessuno escluso”.

Valorizzare il patrimonio esistente, inoltre, va favorito tramite politiche di

incentivazione su interventi di adeguamento, miglioramento e decoro delle singole proprietà.

Nessuna ricetta preconfezionata, le soluzioni dovranno scaturire dalle analisi delle situazioni nel

centro storico, nella città allargata, nelle frazioni con il concorso di residenti. Anche qui in

omaggio allo stesso principio di “inclusione” e facendo attenzione alle diversificate “realtà delle

frazioni”.

Un discorso a parte è invece da sviluppare per l’edilizia popolare, ove il focus va

concentrato da una parte sulla pressione dei giovani e delle giovani coppie e dall’altra sul

sostegno a chi è in condizioni di bisogno.

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1.2 - ALCUNE OPERE E INFRASTRUTTURE INNOVATIVE

Palacongressi, grandi palestre, piscine, opere sportive eturistiche di grande capienza. Se ne sente parlare spesso, sono spesso temi di

propaganda. In concreto invece sono opere che andrebbero pensate baricentriche in ambito

comprensoriale, in modo da ripartire costi di costruzione e di gestione e contemporaneamente

garantirne la più ampia fruizione con evidenti ricadute economiche su molti settori. Attraverso

accordi con comuni limitrofi si possono fare strutture importanti, capaci di incrementare il valore e

la durata dell’offerta turistica oltre l’estate. Siamo ancora nell’ambito del principio “inclusivo” e

“sinergico“ oltre che del principio (n6) della “comprensorialità”. Non ha senso continuare a

parlare, o addirittura veder realizzare, in Versilia, idee faraoniche e improduttive, concepite da

ogni Comune per proprio conto. Magari solo per metterci una firma sopra.

Sempre comprensoriale è la proposta di collegare, uniformare, completare e rendere sicure le

ciclopiste del nostro territorio. Non mancano gli esempi di carenze e tratti o passaggi

pericolosi negli attuali percorsi, nati più per successive addizioni e iniziative separate che non

dietro una visione complessiva. Il progetto è di realizzare e collegare una grande rete completa e

sicura, ben separata dalle carreggiate stradali, con propria cartellonistica, con riduzione al

minimo di incroci e addirittura con priorità negli attraversamenti stessi. E che si estenda in tutti

i comuni della zona. Non mancano esempi di realizzazioni intelligenti e profittevoli in altri paesi o

regioni d’Italia. Anche in questo caso l’iniziativa, in linea con il principio (n3)delle “buone

pratiche”, è in grado di creare “valore aggiunto” per l’attrattiva turistica e per i residenti

abituali, nonché di rispondere ad esigenze di “sicurezza”.

Oltre alla possibilità di creare percorsi esclusivamente ciclabili pare giunto il momento di dare

attenzione al territorio e ai lati meno conosciuti. La creazione di sentieri camminabilinella natura, dalla collina al mare, renderebbe il nostro comune uno dei gioielli della Versilia. Gli

ingredienti ci sono tutti: pensiamo alle vecchie mulattiere che scendono lungo gli uliveti da

Capriglia e Capezzano Monte, o agli argini semi-abbandonati del torrente Baccatoio, al fosso

Motrone nella sua parte terminale, o ancora alla zona del lago di porta a Montiscendi (oasi

LIPU e WWF).

Oltre a creare nuove attrattive per quello che in tutto il mondo viene definito “turismo dolce e

sostenibile” si realizzerebbero opere di valore per l’intera comunità di Pietrasanta. Sentieri e luoghi

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dove poter trascorrere il tempo libero, in tutte le stagioni, visto il clima molto favorevole di cui

godiamo per gran parte dell’anno.

Per quanto riguarda la viabilità dovranno essere messi in progetto studi ed alternative

concrete al traffico eccessivo della via Sarzanese e della Via Aurelia, in particolar modo per la zona

di Focette, nei pressi dell’ospedale Unico della Versilia. Altro nodo da risolvere in tempi brevi

quello del traffico di mezzi pesanti dalla via provinciale Vallecchia, anche nei dintorni del centro

storico. Dovrà essere concretizzato il progetto di una nuova via Pisanica, larga e scorrevole, che

possa convogliare il traffico nella direttrice mare – monti dall’autostrada fino al sottopassaggio di

Pontestrada, e da lì elaborare nuove soluzioni fino alla provinciale Vallecchia.

1.3 - RACCOLTA RIFIUTI

Per una buona valorizzazione del territorio l'ambiente è strategico: un ciclo dei rifiuti rispettoso

della natura e dell'uomo conviene a tutti, specialmente alle generazioni future che abiteranno la

nostra città.

E’ un tema fin’ora affrontato in modo poco chiaro ed estemporaneo nel nostro Comune. La

raccolta differenziata dei rifiuti, esplicitamente avversata fino a poco tempo fa

dall’amministrazione di centro-destra, non è uniforme nelle varie zone e frazioni. Inoltre per molte

persone, anziani, abitanti in piccoli appartamenti, residenti in zone periferiche, la gestione dei

diversi contenitori e delle diverse modalità di conferimento è oscura e complicata. Perché la

differenziata sia efficace occorre che vi sia cooperazione della gente, quindi la proposta è di

“informare” ed “educare” molto di più i cittadini sulla raccolta differenziata, ascoltando anche i

loro problemi e ricercandone le soluzioni. Come parte di questo progetto, l’informazione/educazione

non si ferma ai cittadini ma va estesa anche nelle scuole cittadine.

Vi sono anche altri elementi di scarsa chiarezza. Per esempio cosa accade ai rifiuti, a

chi vengono conferiti, dove vanno, è vero quanto si vocifera che tutti i rifiuti, o grande parte di essi,

vengono poi smaltiti alla stessa maniera in barba alle modalità di raccolta? Non sono domande

maligne rivolte a chicchessia, sono le domande cui una nuova amministrazione deve dare risposte

per il principio (n1) di “trasparenza”. Questo servizio è molto oneroso per i cittadini di

Pietrasanta, essi devono sapere se i soldi che sono costretti a sborsare e le difficoltà che devono

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affrontare sono giusti o no in tutta la filiera, in tutte le zone. Devfono sapere se possono essere

ridotti e se producono benefici o no.

Infine l’ente gestore della raccolta, l’ERSU. E’ un ente posseduto con quote diverse da vari

comuni, cioè sempre dai cittadini. Informazioni preoccupanti ai cittadini circa la conduzione e lo

stato economico giungono quasi esclusivamente dalla stampa: l’Ersu ha un grande programma di

assunzioni di personale; l’Ersu ha una grave situazione deficitaria di bilancio da ripianare con

interventi straordinari dei soci; la maggior parte del buco di bilancio dell’ERSU è dovuta al debito

del Comune di Pietrasanta; il Comune di Pietrasanta invece non lo ammette. Informazioni

quantomeno contraddittorie e di seconda mano. Noi proponiamo un modo di gestire opposto,

perché sono in ballo i soldi di tutti i cittadini e anche qui si impone la massima “trasparenza”,

non la fumisteria e le protezioni incrociate della politica delle poltrone. Per noi i bilanci

dell’ERSU, così come quelli di tutti gli enti partecipati, devono avere lo stesso rilievo pubblico e lo

stesso grado di informazione dettagliato dei bilanci comunali. Questo intendiamo con il principio

(n7) “controllo pubblico ed efficienza dei servizi”

1.4 - TERMOVALORIZZATORE

Un capitolo a parte merita il termovalorizzatore del Pollino. Anche qui ci sono problemi di scarsa

se non opaca informazione che alimentano, comprensibilmente, gravi timori e sospetti. La prima

iniziativa importante, anche alla luce delle polemiche più recenti e delle indagini della

magistratura, è di imporre un sistema di controlli affidabili e credibili. Non può

essere solo il gestore che si auto-controlla, né una agenzia che non sia sotto il diretto controllo dei

cittadini. Proponiamo che il Comune diventi garante dei controlli, o attraverso una agenzia

certificata sotto il proprio controllo o stabilendo chiari protocolli e propri interventi presso le

agenzie preposte. Proponiamo anche che il Comune si faccia parte civile presso la magistratura in

tutti i casi di omissione, inadempienza o danno. Anche questo è ciò che si intende col principio

(n7) “controllo pubblico ed efficienza dei servizi”.

C’è poi la necessità di dare risposta ad esigenze di conoscenza. I dati delle emissioni del

termovalorizzatore devono essere resi pubblici e visibili in tempo reale tramite pannelli rivelatori

dislocati in più zone strategiche del territorio. La durata e le clausole delcontratto Daviddi devono essere diffusamente conosciute, affinché sia impedito di

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continuare a giocare dietro la cortina delle non responsabilità, delle impossibilità, dei costi

incomprimibili e comunque sempre crescenti. Anche queste iniziative ricadono sotto il principio

(n1) della “trasparenza”.

Riguardo all’esistenza stessa del termovalorizzatore va impostata una

doppia strategia basata su dati certi e un’ottica di medio/lungo periodo: a) finché il

Termovalorizzatore è in esercizio focus su sicurezza, trasparenza, responsabilità e garanzie del

Comune, o dei Comuni; b) per il dopo va elaborata per tempo una politica alternativa di gestione

dei rifiuti nel territorio fondata sulle più avanzate esperienze di riduzione, raccolta e smaltimento

sia in Italia che all’estero. In linea con il principio (n3) delle “buone pratiche” e verosimilmente

del (n6) “comprensorialità”.

1.5 - ENERGIE RINNOVABILI

Un tema di crescente criticità a livello planetario è quello dei consumi di energia da

fonti non rinnovabili, inquinanti e sempre più costose. A livello locale non sono disponibili

soluzioni generali, ma si possono favorire e mettere in atto incentivazioni e comportamenti

consapevoli e virtuosi. Il primo a dare l’esempio deve essere il Comune, attraverso lo sviluppo di un

piano per la sostituzione delle fonti di energia nei propri edifici più importanti. Al contempo

vanno proposte e messe in atto idonee politiche di incentivazione per l’uso di energie rinnovabili e/o

misure di contenimento energetico negli interventi edilizi da parte dei cittadini residenti. Anche

qui le soluzioni dovranno scaturire da analisi e progetti finalizzati anche recependo le migliori

iniziative messe in atto in altri paesi o regioni d’Italia (Principio (n3) delle “buone pratiche”).

1.6 - SVILUPPO DELLA CITTA’ VIVIBILE

Sviluppo di parcheggi intorno al centro storico per estendere, valorizzare e meglio fruire l’area

pedonale della città:

1) ampliamento del parcheggio della pesa (Piazza Tommasi) tramite sopraelevamento

sfruttando l’attuale piano già più basso del livello della strada e costruendo un livello

superiore con l’utilizzo di materiali che si possano integrare facilmente nel contesto;

2) accordo con le FF.SS. per un ampliamento del parcheggio al terminal bus sul lato ovest

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(verso il viale Apua e la SIRC) e sul lato nord, al di sopra dei binari utilizzati dalle

ferrovie nell’area compresa fra il marciapiede e via Caduti nei lager nazisti;

3) parcheggio all’ex USL di via Garibaldi: acquisizione del terreno privato e definizione con

l’attuale proprietà di un cambio di destinazione d’uso per l’immobile in cui sorgeva la

mutua;

4) parcheggio COOP: migliore utilizzo ed integrazione con il centro storico attraverso la

creazione di un sottoattraversamento ferroviario pedonale e ciclistico in via Crocialetto,

anche per consentire di giungere facilmente in centro agli abitanti delle zone residenziali

limitrofe;

5) Piazza dello Statuto: riduzione dello spazio asfaltato riservato alla sosta delle auto, in

modo da consentire la sosta nell’area ai soli residenti, e creazione nella restante parte della

piazza di una zona verde pubblico attrezzata con giardino, nuovi alberi, lampioni,

panchine e giochi per bambini in modo da far rivivere il vecchio “Prato” di Pietrasanta.

Valorizzazione della stazione ferroviaria attraverso opere di manutenzione straordinaria (valutare

la possibilità di acquisire l’immobile dalle FF.SS.. Creazione al suo interno di servizi al cittadino e

al turista, come un efficiente servizio informazioni, prenotazioni e biglietteria aperto tutto l’anno.

Manutenzione straordinaria e maggiore cura di tutta l’area di sosta del terminal bus.

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2. – UNA CITTA’ A MISURA D’ARTE

Pietrasanta ha sempre prosperato attraverso l’arte, la cultura ed il turismo.

La cultura non è un concetto astratto, è una cosa viva: è il prodotto di artisti e artigiani che danno

corpo alle idee trasformandole in opere d’arte perché possano essere ammirate da tutti.

Per secoli questo connubio di artisti e artigiani con la città ha fatto la fortuna di Pietrasanta e ne

ha forgiato la sua identità.

Generazioni di scalpellini, scultori, fonditori, mosaicisti hanno legato la propria vita ed il proprio

lavoro al nostro territorio. Su questa base è proliferato un rispetto e un amore per la Cultura, che

fra i suoi tanti frutti ha dato anche una Biblioteca che fino alla metà degli anni Novanta era

considerata all’avanguardia nella vasta offerta del panorama bibliotecario regionale.

La delocalizzazione dei laboratori, il mancato potenziamento della Biblioteca e la scarsa

attenzione per le reali dinamiche socio-economiche legate all’arte, la penuria di luoghi pubblici

destinati all’espressione dei talenti, hanno avuto come conseguenza inevitabile lo scadimento della

cultura pietrasantina e quindi, progressivamente, un annacquamento della sua identità culturale,

che oggi rischia di dissolversi per sempre.

Recuperare il rapporto tra la città e il mondo dell’arte è dunque di fondamentale importanza per

rimettere in moto l’economia del nostro territorio.

Come fare?

La strada giusta da seguire deve essere quella di valorizzare e mantenere integre e protette la

qualità e l’unicità di Pietrasanta, sostenendo anche la sua immagine internazionale e la sua

identità culturale.

Si devono quindi affrontare una serie di tematiche correlate, come una più ampia visione del

territorio, un diverso approccio culturale e un più aggiornato concetto di turismo sostenibile, dove

venga premiata la qualità e non la quantità.

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2.1 – PROGETTI PER UNA CITTA’ A MISURA D’ARTE

Attraverso il coinvolgimento delle categorie interessate e degli Enti del nostro comprensorio

territoriale, bisogna promuovere il ritorno alla “filiera corta” del lapideo (cioè

estrarre e lavorare in loco). Essa potrebbe trovare il suo naturale concretizzarsi attraverso sostegni

all’artigianato e con incentivi a chi non delocalizza la produzione manufatturiera.

Creazione e/o potenziamento delle scuole di formazione professionale legate a

marmo, bronzo, mosaico. Ridare valore, dignità a questi mestieri, riqualificandone anche

socialmente l’importanza, stimolando la conoscenza diretta di queste competenze uniche al mondo,

favorendo la ‘tradizione’ del sapere dei nostri artigiani e ‘ricreando’ l’epopea del lavoro artigianale

anche con mostre di alto profilo.

Il centro storico di Pietrasanta deve ritornare il fulcro della cultura della nostra città. La

riorganizzazione del Centro culturale “Luigi Russo” e della Bibliotecadiventa quindi di vitale importanza, aumentando l’offerta educativa con un miglioramento

dell’orario di apertura e dei servizi al pubblico e la presenza costante di eventi culturali che

spazino dall’arte, alla musica alla letteratura. Questo spazio, riqualificato e ampliato con il

recupero di tutta l’area del Sant’Agostino – compresa quella che accoglie oggi l’Istituto per

geometri Don Lazzeri – si arricchirà con il ritorno dell’Archivio Storico nel centro cittadino e con

il ripristino del Museo archeologico “Bruno Antonucci”. Un polo museale complesso, dislocato

nell’area Sant’Agostino-Palazzo Moroni-Palazzo Panichi, che spazi dall’arte antica, all’arte

contemporanea, alla scienza (Museo Barsanti).

A completamento di questo percorso, è importante il recupero e il restauro della Rocca di Sala,

trasferendovi magari il Centro Studi Giardini (oggi dimenticato in Biblioteca) e attivandovi un

punto di sosta e di ristoro. Il recupero del complesso murario deve comprendere anche: la

riqualificazione dell’area verde circostante, il miglioramento del percorso che dalla piazza Duomo

porta alla Rocca e l’accessibilità anche in automobile (riaprendo il collegamento con la strada di

Capriglia).

Tenuto conto che le mostre estive nel centro storico sono e devono rimanere un veicolo di

promozione turistico-culturale, è importante che esse abbiano un’effettiva ricaduta sul territorio e

privilegino quei talenti che lavorano o hanno lavorato in Versilia. I grandi nomi che vi

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partecipano potranno poi farsi promotori dei nuovi artisti, anche grazie alla creazione di premi

appositi. Il calendario delle mostre – che va il più possibile destagionalizzato – dovrà mirare anche

alla creazione di eventi che contribuiscano alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico

esistente.

Parte fondamentale della cultura pietrasantina è il teatro della Versiliana. Bisogna

ritornare alla presentazione di un cartellone teatrale degno di questo nome e ripristinare il legame

tra la Versiliana e il centro storico. Non rappresentano due mondi diversi e due modi di fare

cultura diversa. Qualsiasi azione che li riguardi deve essere fatta in nome dell’eccellenza.

Una città d’arte che si rispetti deve avere una grande attenzione al mondo giovanile a cui

tramandare il suo sapere e la sua cultura. Dovranno essere quindi individuati spazi come l’Area

dell’ex cooperativa da destinare ad un polo multifunzionale con sala musica,palestra, laboratori interattivi e sale espositive, dove oltre ai giovani

possano trovare spazio per lo svolgimento delle proprie attività anche tutte le associazioni presenti

sul territorio, una risorsa fondamentale e un veicolo di aggregazione da potenziare e incentivare.

Per riportare Pietrasanta nel solco della sua internazionalità sarebbe importante anche

incentivare con più convinzione il premio Carducci e i l premio Barsanti.Premi dedicati a due personaggi che con le loro opere hanno varcato i confini dell’Italia. Un

canale per internazionalizzare i premi potrebbe essere, almeno nella fase iniziale, quello dei

gemellaggi con le città europee. Quindi riqualificare anche i gemellaggi, non solo come meri

appuntamenti culinari, ma come momento di crescita culturale. I gemellaggi che Pietrasanta ha

stretto con le città di Villeparisis, Grenzach Whylen ed Eucassines devono quindi rappresentare il

veicolo di storie, tradizioni e soprattutto idee riguardo al futuro di queste comunità.

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3. – INTERVENTI SOCIALI PER UNA PIETRASANTA VIVIBILE

3.1 - UNA CASA PER TUTTI

Molte case sul territorio sono sfitte o abbandonate, in contrasto con le difficoltà per molti cittadini

di trovare nel nostro comune un alloggio dignitoso e ad un prezzo equo.

E’ nostra intenzione affrontare questo apparente paradosso intervenendo tramite un censimento

delle case abbandonate e stanziando incentivi per la loro ristrutturazione. Nel qual caso i

proprietari siano intenzionati a vendere l’immobile il comune si costituirà parte acquirente ai fini

di cederle a terzi. Quest’ultimi saranno scelti in base ad una graduatoria stilata tenendo conto di

diverse caratteristiche prime fra tutte la necessità della prima casa e condizioni economiche

svantaggiate.

Laddove non sarà possibile promuovere l’acquisto della prima casa, vogliamo incentivare gli affitti

ad equo canone per i cittadini residenti.

L’edilizia popolare dovrà rispettare criteri di sostenibilità e dovrà essere realizzata garantendo

alta qualità del vivere .

3.2 - SCUOLA E MENSA

Il servizio mensa nelle scuole, che per noi dovrà essere pubblico o in alternativa gestito da

una piccola cooperativa locale, utilizzerà prodotti biologici e provenienti da una filiera più corta

possibile.

Vogliamo effettuare interventi di ristrutturazione e di messa in sicurezza di

molti dei nostri edifici scolastici e prevedere comunque la realizzazione di un polo scolastico unico.

Sappiamo bene che per formare le nuove generazioni non possiamo contare solo sull’organo della

scuola per questo vogliamo farci promotori insieme ad essa di progetti rivolti ad arginare e

prevenire il disagio e la dispersione scolastica potenziando i servizi offerti.

Riteniamo inoltre necessario tramandare la tradizione delle nostre arti locali pertanto vorremmo

istituire dei laboratori di artigianato.

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E’ nostra intenzione promuovere in orario extra-scolastico l’utilizzo degli ambienti della scuola per

attività alternative di tipo sportivo, teatrale etc..(vedi progetto “Scuole Aperte”).

3.3 - SOCIALE E SANITA’

Si propone di istituire un punto di primo soccorso a Pietrasanta che si occupi dei

codici bianchi in modo tale da fornire un servizio al cittadino facilmente accessibile.

Spesso i cittadini non conoscono i servizi socio-sanitari presenti sul territorio o la loro

ubicazione/riferimenti telefonici. Per questo si rende necessaria una campagna di informazione

da attuarsi sia all’interno delle scuole sia tramite materiale informativo da distribuire nelle

famiglie.

Sono ormai molti i cittadini extracomunitari che abitano nel nostro comune,

riteniamo quindi utile uno Sportello che offra servizi di informazione e mediazione

interculturale.

Riteniamo fondamentale l’importanza di creare spazi aggreganti sul territorio allestiti in

modo tale da permettere ai giovani di scambiare opinioni, confrontarsi e di praticare le loro

passioni.

Vogliamo potenziare la recettività degli asili nido presenti sul territorio.

Oltre ad incrementare e sostenere le strutture ed i centri di aggregazione per anziani già

presenti sul territorio, proponiamo dei progetti nei quali essi stessi siano protagonisti: uno fra tutti

quello che prevede di dar loro in comodato d’uso appezzamenti di terreno coltivabili.

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4. – SPORT A PIETRASANTA

Vogliamo dedicare particolare attenzione alla gestione e promozione delle politiche sportive.

Dobbiamo assolutamente valorizzare e migliorare gli spazi dedicati allo sport in tutto il Comune

di Pietrasanta e promuovere le attività sportive, soprattutto tra i ragazzi delle scuole, con un

intenso lavoro di rete da stabilirsi con tutte le associazioni sportive che operano sul territorio.

Lo sport può e deve svolgere un ruolo importante nella vita dei giovani ed è uno strumento utile

per valorizzare regole e principi utili alla crescita dei nostri ragazzi.

4.1 - STADIO COMUNALE

Lo stadio comunale deve restare dov'è! La sua collocazione all'interno del centro storico è una

caratteristica ormai irrinunciabile per i pietrasantini che seguono i vari campionato di calcio e il

torneo delle contrade in estate. A nostro avviso è da migliorare la fruibilità dell'impianto stesso

attraverso:

1. adeguamenti strutturali che permettano l'ampliamento della capienza e lo svolgimento dei

campionati di calcio fino al Campionato Nazionale Dilettanti.

2. Miglioramento dell'accesso all'impianto con la realizzazione del sottopasso ferroviario in

via del Crocialetto.

3. Ampliamento dell'offerta di parcheggi usufruendo del vicino parcheggio della coop.

4.2 - CITTADELLA DELLO SPORT

Riteniamo opportuno individuare un vero e proprio polo sportivo nell'area dove si trova il Campo

d'Atletica in via Unità d'Italia. All'interno dell'impianto vengono già praticati anche altri sport e

precisamente il ciclismo e il pattinaggio nelle apposite piste. Per completare la cittadella dello

sport proponiamo:

1. Adeguamento della pista d'atletica attraverso la separazione della pista stessa con la corsia

dedicata al ciclismo. Questo lavoro permette un regolare svolgimento delle competizioni

d'atletica e aiuta a mettere in sicurezza la pista che è frequentata quotidianamente da

molti giovani.

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2. Rifacimento del manto della pista

3. Costruzione della piscina comprensoriale

4. Costruzione di una palestra polifunzionale attigua alla piscina e di supporto alla

preparazione atletica delle altre discipline presenti all'interno della cittadella dello sport.

5. Realizzazione di un campo da calcio

4.3 - CAMPI DA CALCIO

Eliminazione dei campi sportivi PEDONESE e IARE. In sostituzione di questi due impianti

proponiamo:

1. la costruzione di un nuovo impianto accanto al campo sportivo del SALE. L'area sportiva

verrebbe dedicata al calcio giovanile e amatoriale. Naturalmente bisogna prevedere un

miglioramento e adeguamento dei locali adibiti a spogliatoio. Proponiamo inoltre un

miglior accesso all'impianto dalla via di scorrimento con un'ampia zona dedicata ai

parcheggi.

2. la costruzione di un nuovo impianto nell'area della Cittadella dello Sport.

4.4 - SPORT E TURISMO

Promozione di manifestazioni, in collaborazione con le associazioni sportive del territorio, durante

tutto l'arco dell'anno. Questa attività può permettere di raggiungere un obiettivo molto

importante che è quello di creare opportunità per le categorie ricettive in periodi dell'anno

turisticamente “morti”. La posizione strategica della futura Cittadella dello Sport, vicina allo

svincolo autostradale e al Parco della Versiliana, costituisce una grande opportunità per poter

sviluppare politiche integrate tra sport e turismo.

4.5 - SCUOLA DI EQUITAZIONE E VERSILIANA

Il maneggio nel Parco La Versiliana deve assolutamente essere ristrutturato e rimesso in funzione

in modo tale che tutti coloro che hanno la passione per l’equitazione possano avere uno luogo di

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riferimento, in cui coltivare tale sport. Potrebbe essere utile, ai fini dello sviluppo di questo sport,

stipulare opportune convenzioni con le scuole.

Altrettanto necessaria è una riqualificazione e potenziamento di tutti quegli attrezzi sportivi che

fanno parte del percorso vita all’interno del Parco La Versiliana.

4.6 - SPORT E FRAZIONI

Realizzazione di campi polivalenti attrezzati per calcetto, basket e pallavolo in ogni frazione.

Come già scritto precedentemente il Partito Democratico di Pietrasanta crede fortemente nella

valorizzazione e promozione dello sport come veicolo sociale e culturale, da diffondere soprattutto

tra i più giovani, capace di promuovere benessere. Per questo si impegna di fronte ai cittadini alla

creazione di un campetto polivalente o ristrutturazione e potenziamento dove già presenti in modo

da poter praticare i molti giovani appassionati allo sport la loro disciplina preferita come ad

esempio calcio, basket, tennis in ogni frazione.

4.7 - SPORT DA SPIAGGIA

La stagione estiva rappresenta anche un’opportunità per poter sviluppare attività sportive e

ricreative tipiche delle nostre spiagge. A tal proposito devono essere sviluppati progetti e

organizzati eventi locali che mirino a diffondere gli sport da spiaggia come il beach volley, beach

soccer, beach tennis. Per questo l’amministrazione comunale si dovrà impegnare

nell’organizzazione di manifestazioni sportive che possono tranquillamente svolgersi su parte

dell’arenile della spiaggia libera del comune o tramite convezioni con stabilimenti balneari con le

apposite strutture.

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