Lima News 09.2010 - ita - Orthopaedic Emotion · qualità di vita senza alcuna limitazione. ... e...

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News Bollettino n. 16 - Settembre 2010 The Magazine of Lima Corporate 1 Focus on LIMA CORPORATE ED ÆQUOS TM FIRMANO UN ACCORDO PER L’ ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITA’ COLLEGATE AL GINOCCHIO DI ÆQUOS TM V illanova di San Daniele, 13 luglio 2010 – Lima Corporate, la multinazionale italiana di ortopedia e traumatologia ed ÆQUOS TM , Società tedesca specializzata nella progettazione e nella distribuzione di disegni protesici d’avanguardia, hanno il piacere di annunciare l’accordo che permetterà a Lima Corporate di acquistare i brevetti, la tecnologia, il know-how e le scorte relativi alla protesi di ginocchio ÆQUOS TM . L’accordo permetterà a Lima Corporate di accelerare lo sviluppo di una nuova generazione di impianti protesici di ginocchio e diventare così leader in questo segmento di mercato, completando il successo raggiunto grazie al portafoglio prodotti di anca e di spalla. In protesica, il mercato dei sistemi di ginocchio rappresenta oltre il 50% del fatturato globale e la previsione di crescita futura appare significativa. L’obiettivo di ÆQUOS TM è quello di trainare questa crescita grazie all’ideazione dell’impianto “G1”, la cui progettazione trae origine dalla cinematica naturale del ginocchio; la caratteristica del “G1” è infatti quella di “scorrere e scivolare come il ginocchio umano”. Lima Corporate ha riconosciuto le potenzialità del sistema di ginocchio ÆQUOS TM e nel 2010 ha deciso di acquisirne tutte le attività correlate, per sviluppare una nuova generazione di impianti protesici articolari che risponda alle esigenze più diverse sia dei pazienti che dei chirurghi in tutto il mondo: un movimento naturale e libero dal dolore, una migliore stabilità e un miglior controllo, un rapido recupero post-operatorio, una maggiore durata dell’impianto e una tecnica chirurgica semplice, accurata e riproducibile. Lima Corporate crede da sempre nell’importanza della collaborazione ed è convinta che la condivisione delle idee in tutto il mondo sia una risorsa importantissima per l’innovazione e per anticipare la richiesta del Cliente; l’accordo con ÆQUOS TM è per Lima un’ulteriore testimonianza di questo obiettivo. Unitamente al suo Team, Caspar Graf Stauffenberg, Managing Director di ÆQUOS TM , collaborerà con Lima Corporate nel periodo di transizione con l’obiettivo di assicurare un efficace passaggio di conoscenze e dare continuità allo sviluppo del prodotto. Stefano Alfonsi C.E.O. Lima Corporate Chi è ÆQUOS TM ÆQUOS TM Endoprothetik GMBH è specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di impianti innovativi, in particolar modo protesi sostitutive delle articolazioni ossee. ÆQUOS TM nasce nel 2005 sotto la guida di un gruppo di ricercatori universitari focalizzati sullo studio della biomeccanica dell’articolazione umana. Il primo prodotto commercializzato da ÆQUOS TM è l’impianto protesico di ginocchio “G1”, dal 2005 presente sul mercato tedesco e clinicamente testato presso selezionati centri di riferimento. La missione di ÆQUOS TM è di aiutare le persone a raggiungere una qualità di vita senza alcuna limitazione. Le innovative protesi di ginocchio di ÆQUOS TM sono progettate per permettere ai pazienti di sentire una libertà di movimento e una libertà dal dolore proprie della loro età. ÆQUOS TM raggiunge questo obiettivo grazie a impianti protesici che ricalcano profondamente, nella forma e nella funzione, l’articolazione naturale. Il design riprende i principi della biomeccanica, rendendo così naturale ed efficace il ripristino del movimento. Per ulteriori informazioni sull’Azienda, potete visitare: www.aequos.de Comunicato Stampa Editoriale D al 1 Marzo 2010 Lima Corporate può contare su una nuova filiale: Lima Orthopaedics UK. Dal 2006 Lima Corporate ha fornito i propri prodotti al Regno Unito attraverso una rete di distributori e agenti e, grazie ai rapporti sviluppati nel corso di questi ultimi anni, ha creato le condizioni adatte al proprio ingresso in uno dei più sofisticati e difficili mercati mondiali di ortopedia. L’apertura di questa filiale consentirà a Lima Corporate di proporre le proprie soluzioni ad una comunità di chirurghi che da sempre ha dato un prezioso contributo al progresso scientifico in ambito ortopedico. L’obiettivo di Lima è creare una potente sinergia per rafforzare ulteriormente la propria attività di ricerca, lo sviluppo di materiali e disegno innovativo in grado di garantire l’eccellenza del prodotto e la soddisfazione del paziente. Per creare legami forti con questo mercato, Lima Orthopaedics UK potrà giovarsi del supporto di un’azienda di proprietà britannica gestita da professionisti con oltre 25 anni di esperienza sul mercato dell’ortopedia. WG Healthcare (www.wghealthcare.co.uk) supporterà Lima nelle attività di vendita, marketing e assistenza ai chirurghi, paramedici, operatori sanitari e pazienti sul territorio del Regno Unito. La strategia di vendita di Lima Orthopaedics UK sarà guidata dagli innovativi sistemi di Coppe Acetabolari in Trabecular Titanium (Delta TT, Delta One TT, Delta Revision TT) affiancati dal sistema H-MAX, SL Self Locking, steli Modulus e Revision. Verrà dato anche il giusto e meritato risalto al sistema SMR, protesi di spalla di ultimissima generazione e leader di mercato in numerosi paesi. Lima sarà lieta di dare un caloroso benvenuto ai chirurghi inglesi in occasione dei congressi ICSES e COMOC. Elvio Gramignano Asia Pacific Sales Executive Lima Corporate Ashley Wells Sales Director Lima Orthopaedics UK Mark Goddard Marketing Director Lima Orthopaedics UK

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NewsBollettino n. 16 - Settembre 2010The Magazine of Lima Corporate 1

Focus on

LIMA CORPORATE ED ÆQUOSTM FIRMANO UN ACCORDO PER L’ ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITA’ COLLEGATE AL GINOCCHIO DI ÆQUOSTM

V illanova di San Daniele, 13 luglio 2010 – Lima Corporate, la multinazionale italiana di ortopedia

e traumatologia ed ÆQUOSTM, Società tedesca specializzata nella progettazione e nella distribuzione di disegni protesici d’avanguardia, hanno il piacere di annunciare l’accordo che permetterà a Lima Corporate di acquistare i brevetti, la tecnologia, il know-how e le scorte relativi alla protesi di ginocchio ÆQUOSTM. L’accordo permetterà a Lima Corporate di accelerare lo sviluppo di una nuova generazione di impianti protesici di ginocchio e diventare così leader in questo segmento di mercato, completando il successo raggiunto grazie al portafoglio prodotti di anca e di spalla. In protesica, il mercato dei sistemi di ginocchio rappresenta oltre il 50% del fatturato globale e la previsione di crescita futura appare significativa. L’obiettivo di ÆQUOSTM è quello di trainare questa crescita grazie all’ideazione dell’impianto “G1”, la cui progettazione trae origine dalla cinematica naturale del ginocchio; la caratteristica del “G1” è infatti quella di “scorrere e scivolare come il ginocchio umano”.Lima Corporate ha riconosciuto le potenzialità del sistema di ginocchio ÆQUOSTM e nel 2010 ha deciso di acquisirne tutte le attività correlate, per sviluppare una nuova generazione di impianti protesici articolari che risponda alle esigenze più diverse sia dei pazienti che dei chirurghi in tutto il mondo: un movimento naturale e libero dal dolore, una migliore stabilità e un miglior controllo, un rapido recupero post-operatorio, una maggiore durata dell’impianto e una tecnica chirurgica semplice, accurata e riproducibile.Lima Corporate crede da sempre nell’importanza della collaborazione ed è convinta che la condivisione delle idee in tutto il mondo sia una risorsa importantissima per l’innovazione e per anticipare la richiesta del Cliente; l’accordo con ÆQUOSTM è per Lima un’ulteriore testimonianza di questo obiettivo. Unitamente al suo Team, Caspar Graf Stauffenberg, Managing Director di ÆQUOSTM, collaborerà con Lima Corporate nel periodo di transizione con l’obiettivo di assicurare un efficace passaggio di conoscenze e dare continuità allo sviluppo del prodotto.

Stefano Alfonsi

C.E.O. Lima Corporate

Chi è ÆQUOSTM

ÆQUOSTM Endoprothetik GMBH è specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di impianti innovativi, in particolar modo protesi sostitutive delle articolazioni ossee. ÆQUOSTM nasce nel 2005 sotto la guida di un gruppo di ricercatori universitari focalizzati sullo studio della biomeccanica dell’articolazione umana. Il primo prodotto commercializzato da ÆQUOSTM è l’impianto protesico di ginocchio “G1”, dal 2005 presente sul mercato tedesco e clinicamente testato presso selezionati centri di riferimento. La missione di ÆQUOSTM è di aiutare le persone a raggiungere una qualità di vita senza alcuna limitazione. Le innovative protesi di ginocchio di ÆQUOSTM sono progettate per permettere ai pazienti di sentire una libertà di movimento e una libertà dal dolore proprie della loro età. ÆQUOSTM raggiunge questo obiettivo grazie a impianti protesici che ricalcano profondamente, nella forma e nella funzione, l’articolazione naturale. Il design riprende i principi della biomeccanica, rendendo così naturale ed efficace il ripristino del movimento.

Per ulteriori informazioni sull’Azienda, potete visitare:www.aequos.de

Comunicato Stampa

Editoriale

D al 1 Marzo 2010 Lima Corporate può contare su una nuova filiale: Lima Orthopaedics UK. Dal 2006 Lima Corporate ha fornito

i propri prodotti al Regno Unito attraverso una rete di distributori e agenti e, grazie ai rapporti sviluppati nel corso di questi ultimi anni, ha creato le condizioni adatte al proprio ingresso in uno dei più sofisticati e difficili mercati mondiali di ortopedia.

L’apertura di questa filiale consentirà a Lima Corporate di proporre le proprie soluzioni ad una comunità di chirurghi che da sempre ha dato un prezioso contributo al progresso scientifico in ambito ortopedico. L’obiettivo di Lima è creare una potente sinergia per rafforzare ulteriormente la propria attività di ricerca, lo sviluppo di materiali e disegno innovativo in grado di garantire l’eccellenza del prodotto e la soddisfazione del paziente.

Per creare legami forti con questo mercato, Lima Orthopaedics UK potrà giovarsi del supporto di un’azienda di proprietà britannica gestita da professionisti con oltre 25 anni di esperienza sul mercato dell’ortopedia. WG Healthcare (www.wghealthcare.co.uk) supporterà Lima nelle attività di vendita, marketing e assistenza ai chirurghi, paramedici, operatori sanitari e pazienti sul territorio del Regno Unito.

La strategia di vendita di Lima Orthopaedics UK sarà guidata dagli innovativi sistemi di Coppe Acetabolari in Trabecular Titanium (Delta TT, Delta One TT, Delta Revision TT) affiancati dal sistema H-MAX, SL Self Locking, steli Modulus e Revision. Verrà dato anche il giusto

e meritato risalto al sistema SMR, protesi di spalla di ultimissima generazione e leader di mercato in numerosi paesi.

Lima sarà lieta di dare un caloroso benvenuto ai chirurghi inglesi in occasione dei congressi ICSES e COMOC.

Elvio Gramignano

Asia Pacific Sales Executive Lima Corporate

Ashley WellsSales Director

Lima Orthopaedics UK

Mark GoddardMarketing Director

Lima Orthopaedics UK

Prodotti2

Dalla sua introduzione 25 anni fa la protesi inversa di spalla si è molto evoluta fino a divenire una soluzione indispensabile nella chirurgia protesica della spalla. Con ogni probabilità oggi più del 50% degli interventi di protesi di spalla vengono eseguiti con l’impianto di una protesi inversa. Questa tecnica non solo fornisce una modalità di trattamento estremamente efficace nelle artropatie da lesioni della cuffia, ma in molti casi rappresenta addirittura l’unica soluzione ai problemi di revisione nelle protesi di spalla. Malgrado i grandi progressi compiuti nel campo della chirurgia protesica, ancora oggi ci troviamo ad affrontare problemi irrisolti: uno di questi è il “notching” scapolare inferiore. Si tratta di un processo erosivo a carico del tessuto osseo sul margine inferiore della glenoide che può portare a mobilizzazione e fallimento della glenosfera protesica ed è dovuto a due fenomeni 1. conflitto meccanico tra corpo omerale e porzione inferiore del collo scapolare in adduzione;2. usura del Polietilene (PE) di cui è composto l’inserto inverso; questo fenomeno è in grado di causare un’osteolisi biologica della scapola in prossimità del difetto di “notching” dovuto a conflitto meccanico.LIMA, con il proprio sistema protesico SMR ha sviluppato una famiglia di impianti che fornisce una modularità assolutamente unica sia sul versante omerale che quello glenoideo. Grazie all’introduzione delle glenosfere in PE da 40 e 44mm sono state aggiunte al sistema alcune nuove ed importanti caratteristiche. L’impiego di questi diametri maggiori conferisce maggiore stabilità e più ampio ROM all’impianto rispetto alle glenosfere più piccole da 36mm. Inoltre, grazie a notevoli migliorie apportate sia a livello del disegno che dei materiali, questi impianti protesici sono in grado di contrastare in maniera efficace il fenomeno del

“notching” scapolare. La forma asimmetrica della glenosfera fornisce all’impianto una utile preponderanza nella parte inferiore della glenoide, riducendo quindi il rischio di conflitto meccanico tra corpo omerale e tessuto scapolare.Inversione dei materiali: la glenosfera è prodotta in PE mentre l’inserto omerale inverso è in metallo, questa combinazione potrebbe ridurre al minimo sia il rischio di usura del PE che la conseguente osteolisi dell’osso scapolare. Utilizzo il sistema SMR dal 2006 sia nei primi impianti che nella chirurgia di revisione nell’ artroplastica di spalla: ad oggi ho eseguito oltre 50 casi di impianto delle nuove glenosfere da 40 e 44mm senza complicazioni ed eccellenti risultati sia clinici che radiografici. Le passate riserve sulla longevità delle protesi inverse di spalla vengono oggi confutate da nuovi e promettenti aspetti nel disegno delle componenti SMR, tanto che oggi questo impianto è divenuto la mia tecnica standard nella protesi inversa di spalla.

Jens D. Agneskirchner

Sportsclinic Germany Hannover - Germany

PRE-OP 1 e 2

Paziente di 75 anni, fallimento di emiartroplastica per frattura di omero prossimale.

POST-OP 1 e 2

Il paziente è stato sottoposto ad artroplastica di revisione con protesi SMR inversa e stelo da revisione cementato con glenosfera da 44mm in PE.

Nuovi elementi nella protesi inversa di spalla

Risultati a medio-termine di una glena con Metal Back nella sostituzione protesica dell’articolazione della spallaIntervista al Prof. Mario Randelli(IRCSS Istituto Clinico Humanitas, Milano)

Professor Randelli, può spiegarci il background del suo articolo inerente alla glenoide Metal Back di Lima Corporate, articolo in pubblicazione su JBJS Br?Sappiamo che la sostituzione protesica dell’articolazione della spalla si è confermata come intervento di successo sia nelle malattie degenerative di questo distretto anatomico che in alcune sue patologie infiammatorie. Tuttavia, la fissazione della componente glenoidea sembra rappresentare il punto debole di questo intervento e infatti vari lavori pubblicati in letteratura riportano percentuali elevate di mobilizzazione. Un confronto dei risultati ottenuti con componenti “all-poly” cementate e componenti “press-ft” con metal back ha dimostrato esiti migliori a favore degli impianti cementati in polietilene.

Come ha condotto lo studio?Abbiamo deciso di riportare la nostra esperienza su 35 casi consecutivi di protesi anatomica di spalla con la nuova tipologia di componente glenoidea metal back: il follow-up medio è di 6,2 anni (48-154 mesi).Il design dell’ impianto differisce da quelli descritti in letteratura in

quanto è caratterizzato da un particolare meccanismo di fissazione: l’interfaccia dell’ impianto con il tessuto osseo è costituita da un metal back convesso, mentre gli elementi di stabilizzazione non sono rappresentati da viti ma piuttosto da un grosso perno centrale nella parte centrale. Tutti i pazienti trattati sono stati valutati con proiezioni radiografiche standard, Constant Score, Simple Shoulder Test e VAS scale.

Professor Randelli, ci può anticipare i risultati?Tutti gli scores sono migliorati: ad esempio, il Constant Score medio è passato da 35,2 a 70,8. Dal punto di vista radiografico abbiamo riscontrato una percentuale del 22,8% di linee di radiolucenza periprotesiche <2mm e assenza di tali linee in tutti gli altri casi. Non sono stati registrati casi di mobilizzazione della glena o disaccoppiamento delle componenti polietilene-glena né tantomeno altre complicanze collegate all’impianto.

Quali sono le sue conclusioni?Possiamo concludere che una componente glenoidea con metal back può di fatto rappresentare una buona scelta negli interventi di protesi di spalla e che i nostri risultati non sono certo peggiori rispetto ai risultati ottenuti con impianti glenoidei cementati di tipo “all poly”.

La letteratura ci dimostra che il tempo medio alla revisione della glena era di 2-3 anni dall’ impianto, quindi il follow up medio di 6,2 anni potrebbe essere sufficiente a darci una prima impressione su questa tipologia di impianto. In conclusione, alla luce di questi risultati, riteniamo che una glena con metal back non cementata possa rappresentare una scelta vincente nella p rotes iz za z ione della glenoide.

Prodotti 3

Ricostruzione della glenoide nella chirurgia di revisione della spalla

Bloch H.R. MD °, De Biase C.F. MD *, Burelli S. MSc °

° Medical-Scientific Department, LIMA Corporate, Villanova di San Daniele del Friuli (UD) Italy* Orthoapedic Department, San Carlo di Nancy Hospital, Rome, Italy

INTRODUZIONEIl numero degli interventi di artroplastica di spalla è sicuramente esiguo se confrontato con quelli di sostituzione protesica dell’anca e del ginocchio, tuttavia il crescente numero di interventi di spalla pone degli interrogativi, considerando la precedente esperienza acquisita con l’elevato numero di fallimenti di protesi di anca e ginocchio che hanno portato a procedure di revisione.La revisione di una protesi di spalla rappresenta una vera e propria sfida, sia sul piano diagnostico che quello chirurgico. I fallimenti possono essere dovuti a deficits ossei e dei tessuti molli, a mobilizzazione e infezione. La mobilizzazione della componente glenoidea è una causa comune di fallimento, anche se l’intervento di revisione è più spesso eseguito a causa dello sviluppo di artrite glenoidea associata a dolore dopo emiprotesi. Il passaggio da endoprotesi a protesi totale di spalla può dare buoni risultati. Qualora sia tecnicamente possibile, il reimpianto della componente glenoidea dà risultati clinici migliori per quanto riguarda il dolore, la mobilità e la soddisfazione del paziente. La mobilizzazione dello stelo è, invece, raramente riportata come causa primaria di revisione. La revisione dello stelo protesico consente una buona risoluzione del dolore e un modesto miglioramento funzionale, ma può comportare un rischio elevato di complicazioni intraoperatorie.In caso di fallimento della componente glenoidea e lesione irreparabile della cuffia dei rotatori, una revisione ad artroprotesi totale inversa è in grado di consentire al paziente un buon recupero funzionale e la risoluzione del dolore. In caso di revisione di protesi di spalla (disabling shoulder), l’intervento di protesi totale inversa è consentito qualora sia possibile ricostruire la glena con un nuovo impianto. I pazienti con dolore importante e notevole limitazione funzionale dopo il primo impianto protesico di spalla hanno, tuttavia, limitate possibilità di trattamento efficace. In caso di perdita ossea, la ricostruzione della glenoide mediante innesto e l’utilizzo di impianti metal back con placche per la ricostruzione glenoidea rappresentano una valida opzione che consente una fissazione stabile, il ripristino di una mobilità accettabile e una diminuzione del dolore.

INTERVENTO E ALGORITMO DI TRATTAMENTODolore, difetti ossei, limita-

zione funzionale e insod-disfazione del paziente

rappresentano la sin-tesi del fallimento di una protesi di spal-la.

Patologie internistiche concomitanti, età e livello di collaborazione del paziente, sono di fondamentale importanza nella valutazione delle possibilità di revisione.A seconda dei diversi tipi di protesi, sono necessarie adeguate tecniche chirurgiche di revisione. Innanzitutto, è necessario escludere la presenza di eventuali patologie infettive. I problemi di infezione ossea sono universali, in particolare le infezioni low-grade sono sempre più spesso responsabili del fallimento di artroprotesi di spalla. Nella pianificazione di un intervento di revisione, è necessaria un’indagine radiografica recente mediante radiografie convenzionali (proiezioni anteroposteriore in intra- ed extra-rotazione, assiale o di La Bernageau ) e TAC con ricostruzione 3D. In caso di infezione e/o mobilizzazione dell’impianto protesico può essere utile ricorrere ad una valutazione scintigrafica. Nella pianificazione chirurgica preoperatoria, è di fondamentale importanza l’identificazione della sede e dell’entità del difetto osseo che deve essere ricostruito mediante un innesto. I pazienti che presentano tali difetti possono raggiungere degli esiti clinici assolutamente sovrapponibili a quelli di pazienti con una normale morfologia glenoidea, solamente grazie ad una tecnica chirurgica modificata. La chirurgia di revisione risulta più semplice con un sistema modulare, in quanto questo permette al chirurgo di sostituire unicamente alcune componenti dell’impianto protesico, riducendo il tempo chirurgico ed eventuali complicazioni.

INTERVENTO CHIRURGICOUn bone stock inadeguato ad un nuovo impianto viene identificato al momento dell’espianto del sistema glenoideo. Poiché il tessuto osseo della glenoide deve supportare adeguatamente il nuovo impianto, è necessario un innesto osseo, altrimenti è molto probabile ottenere esiti funzionali sub-ottimali e fallimenti precoci.Il primo step chirurgico prevede l’esposizione del tessuto glenoideo rimanente, in modo da poter riconoscere la linea centrale della spina scapolare. Successivamente, il chirurgo procede con il riempimento del difetto osseo, stabilizzando l’innesto con un filo di Kirschner o viti canulate da 2,7 mm. Il metal back è inserito nella direzione della linea centrale della spina scapulae nella glena rimanente. Un’ulteriore stabilizzazione dell’innesto osseo può essere garantita mediante una placca da ricostruzione glenoidea, in grado di fissare il trapianto contro il corpo scapolare e il metal back. L’inserimento della glenosfera e la riduzione dell’articolazione protesica completano l’intervento.

CONCLUSIONEI difetti ossei acquisiti sono frequenti nella chirurgia di revisione di spalla e richiedono innesti in grado di garantire una fissazione stabile della componente glenoidea. I metal backs realizzati con nuovi materiali (Trabecular Titanium) e la placca da ricostruzione glenoidea risultano estremamente utili ai chirurghi. Glenosfere di largo diametro (40 mm e 44 mm) si combinano con la ricostruzione di un difetto osseo e garantiscono un adeguato tensionamento dei tessuti molli. Una più ampia superficie di contatto della glenosfera unita all’inversione dell’articolazione è in grado di neutralizzare la forza destabilizzante del deltoide e consente una relativa antiversione del metal back. La conservazione del gran pettorale e del sottoscapolare, infine, consente di migliorare la mobilità e la stabilità articolare, di conseguenza l’esito clinico e la soddisfazione del paziente.

Shoulder arthoplastywith Glenoid bone loss

Internistic and anaesthesiological, perhaps

neurological control

CT-Scan with3D reconstruction

Standard X ray (ap view, internal and external rotation, axial and/or Bernageau view)

Scintigraphic control

Preoperative graftingplanning

Preoperative prosthetic planning

Clear up infection situation

Infection therapyAntibiotics

1 or 2 step rec.

POST-OP

PRE-OP

Eventi

Via Nazionale, 52 - 33038 VillanovaSan Daniele del Friuli - Udine - Italy

T. +39 0432 945511F. +39 0432 945512

info@l ima. i twww. l ima. i t

spa

Calendario EventiAgosto 30 - Settembre 05 SICOT/SIROT Annual International Conference Göteborg – Svezia

Settembre 05-08 11th International Congress on Shoulder and Elbow Surgery (ICSES) Edinburgh - Inghilterra

Settembre 09-11 9th Domestic Meeting European Hip Society (EHS) Athens - Grecia

Settembre 10-12 40° Simposio “Oscar Scaglietti” Stretto di Messina (ME) - Italia

Settembre 13-17 12th Combined Meeting of the Orthopaedic Associations (COMOC) Glasgow - Inghilterra

Settembre 16-18 Congresso Nazionale della Società Piemontese Ligure Lombarda di Ortopedia e Traumatologia (SPLLOT) Varese - Italia

Settembre 16-18 1° Congresso di Chirurgia Articolare dei Paesi del Mediterraneo: realtà e prospettive Palermo - Italia

Settembre 24-25 69° Congresso Società di Ortopedia e Traumatologia dell’Italia Centrale (SOTIC)Chieti - Italia

Settembre 24-25 Congresso Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri D’Italia (OTODI) - Toscana La patologia traumatica e degenerativa dell’arto superiore Portoferraio (LI) - Italia

Settembre 24-25 Congresso Regionale ASOTO - Le fratture del polso e della mano Ragusa - Italia

Settembre 25-28 International Cartilage Repair Society 2010 (ICRS) Sitges - Spagna

Settembre 25-26 Congresso della Nuova Società Sarda di Ortopedia e Traumatologia (NSoSOT) Alghero (SS) - Italia

Settembre 30 XI Congresso Regionale dell’Associazione Pugliese Lucana Ortopedici Traumatologi Ospedalieri (APLOTO) Lecce - Italia

Ottobre 04-07 II edizione Corso Pratico di Chirurgia Protesica dell’anca Firenze - Italia

Ottobre 08-09 Riunione AITOG Nord-Est “Le fratture dell’arto superiore dell’anziano” Trieste - Italia

Ottobre 08-09 The 37th Annual Meeting of the Japan Shoulder Society (JSS) Sendai - Giappone

Ottobre 10-15 70th Australian Orthopaedic Association (AOA) Scientific Meeting Adelaide - Australia

Ottobre 14-16 3° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia del Ginocchio, Artroscopia, Sport, Cartilagine e Tecnologie Ortopediche (SIGASCOT) Verona - Italia

Ottobre 14-15 Dutch Orthopaedic Society Congress / NOV Najaarscongres Veldhoven - Olanda

Ottobre 16 Congresso Regionale SVOTO - La protesizzazione d’anca difficile Bassano del Grappa (VI) - Italia

Ottobre 21-23 Congresso Internazionale “La ricostruzione dell’Anca” Genova - Italia

Ottobre 26-29 German Orthopaedic Congress (DGOT) Berlin - Germania

Ottobre 28-30 3° Trauma Meeting Riccione (RN) - Italia

Novembre 08-11 85ème Réunion annuelle de la SOFCOT Parigi - Francia

Novembre 12-14 The New Zealand Orthopaedic Association (NZOA) Nelson - Nuova Zelanda

POST-OPPRE-OP

Una nuova placca per la sintesi delle fratture prossimali di omero

L e fratture prossimali di omero rappresentano un problema di frequente riscontro e di difficile trattamento da parte del

chirurgo ortopedico. Oggi il gold standard di trattamento è rappresentato dalla riduzione a cielo aperto e sintesi ossea a placca e viti utilizzando un impianto a stabilità angolare, con viti bloccate.Presentiamo qui di seguito un caso trattato con la nuova placca prodotta in CFR peek (peek rinforzato al 30% di fibra di carbonio):paziente di 70 anni che ha riportato frattura a quattro frammenti dell’ omero prossimale destro. E’ stato eseguito l’accesso delto-pettorale anteriore. La frattura è stata ridotta e ricostruita con una placca Diphos H. Durante l’intervento la placca radiotrasparente ha consentito una migliore visione e quindi una più precisa riduzione dei frammenti, specie in proiezione assiale. La placca ha dimostrato una buona resistenza meccanica nella gestione della frattura durante la fase di ricostruzione garantendo l’immediata stabilità nel post-operatorio.Le viti bloccate autofilettanti sono risultate estremamente affidabili, conferendo un’adeguata stabilizzazione al montaggio e molto utile è risultata la loro possibilità di inserimento in direzione

poliassiale. La riabilitazione postoperatoria è iniziata in seconda giornata, con CPM. La valutazione a due mesi di follow up mostrava già evidenze di consolidazione avanzata permettendo quindi un programma riabilitativo più intenso.Le prime fasi della nostra esperienza clinica a piena ragione ci portano ad affermare che questo nuovo impianto per osteosintesi garantisce un processo di consolidazione e stabilizzazione “a regola d’arte” e presenta inoltre tre nuove e clinicamente valide caratteristiche:- radiotrasparenza alla visione radiografica;- viti poliassiali;- viti bloccate autofilettanti.

In BreveI nostri nuovi colleghi Biosuma

D opo l’acquisizione di Biosuma srl, perfezionata lo scorso autunno, Lima Corporate trasferisce l’Unità Operativa di

ricerca e produzione dallo stabilimento di Monteroni D’Arbia (Siena) presso l’Headquarters di Villanova.

Tale integrazione, fortemente voluta da Lima Corporate, renderà quanto più efficace possibile la condivisione di

obiettivi e strategie del Gruppo.Il nuovo assetto permetterà di ottimizzare la gestione dei progetti comuni e di accelerare lo sviluppo di nuove ricerche grazie alla collaborazione e allo scambio delle professionalità presenti nelle due Aziende.Contestualmente al trasferimento, infatti, prendono servizio a Villanova il Dr. David Mercuri, in qualità di Responsabile del Laboratorio, e la Dr.ssa Gennyfer De Conti, nel ruolo di Addetta alla Produzione.Sinergicamente, David e Gennyfer lavoreranno allo sviluppo di un idrogel rivolto al trattamento dell’Osteoartrite; condurranno alcuni progetti finanziati e la ricerca di nuovi materiali basati sulla tecnologia di polimeri ed idrogel polisaccaridici.Ai nostri nuovi Colleghi i migliori auguri di un brillante successo in Lima Corporate!

R. Rotini, E. Guerra, A. Marinelli, G. Bettelli, M. Nigrisoli

Shoulder & Elbow DivisionRizzoli Orthopaedic Institute Bologna - Italia

Da sinistra: Gennyfer De Conti e David MercuriFrancesco Segatti

Research Project Manager Lima Corporate

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