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• Domanda e offerta sono parte di un modello che
punta a spiegare in che modo vengono determinati i prezzi in un sistema di mercato
• I mercati
• Un mercato è un gruppo di acquirenti e venditori in grado di commerciare tra loro
Esistono mercati per qualunque cosa possa essere comprata e venduta
La definizione di mercato (l'oggetto, la dimensione, ecc.) cambia a seconda dei problemi che vogliamo studiare
Acquirenti e venditori
Venditori imprese (vendono beni e servizi) Famiglie (vendono fattori produttivi, lavoro) Stato (vende ad es. istruzione)
Acquirenti Famiglie (acquistano beni e servizi) Imprese (acquistano fattori produttivi, lavoro) Stato (aquista beni e servizi)
Assumeremo che, nei mercati dei beni di consumo, i venditori siano le imprese e gli acquirenti le famiglie
La concorrenza nei mercati (nozioni
preliminari) Punto di partenza: come i singoli acquirenti e
venditori considerano il prezzo della merce Problema: possono o non possono influenzare il
prezzo? Se i singoli venditori o acquirenti possono
influenzare il prezzo, si ha concorrenza imperfetta
Se i singoli venditori o acquirenti non possono influenzare il prezzo, si ha concorrenza perfetta
Capitolo 3 Il modello della domanda e dell'offerta punta a
spiegare la formazione dei prezzi nei mercati perfettamente concorrenziali
La domanda La domanda di una merce si riferisce alla quantità
desiderata di quella merce da parte delle famiglie Quantità domandata da una famiglia: quantità che
la famiglia sceglierebbe in un dato periodo di tempo, in base al prezzo del bene e a tutti gli altri vincoli a cui la famiglia è soggetta
Quantità domandata di mercato: quantità che tutte
le famiglie sceglierebbero in un dato periodo di tempo, in base al prezzo del bene e a tutti gli altri vincoli a cui le famiglie sono complessivamente soggette
La quantità domandata implica una scelta: dipende dalla considerazione del costo opportunità
La quantità domandata è ipotetica: ci indica quale quantità le famiglie sarebbero disposte ad acquistare
La quantità domandata dipende dal prezzo
La legge della domanda A parità di altre condizioni, quando il prezzo di
un bene aumenta, la quantità domandata diminuisce Attenzione a: “a parità i altre condizioni”
La scheda di domanda Prezzo Quantità domandata
$1 75000
$2 60000
$3 50000
$4 40000 ...
Curva di domanda (Figura 1)
La curva di domanda indica la relazione tra il prezzo e la quantità di un bene, mantenendo costanti tutti gli altri fattori che influenzano la domanda. Ogni punto indica la quantità che gli acquirenti sceglierebbero di acquistare ad un determinato prezzo.
La curva di domanda ha un andamento decrescente (in base alla legge della domanda)
Gli spostamenti della curva di domanda e i
movimenti lungo di essa Alcuni fattori provocano uno spostamento lungo la
curva di domanda Altri fattori provocano uno spostamento della curva
di domanda Una variazione del prezzo del bene provoca uno
spostamento lungo la curva di domanda di quel bene
Una variazione di fattori diversi dal prezzo del
bene che influenzano la domanda, provocano uno spostamento della curva di domanda di quel bene
Quali sono questi fattori? Il reddito: un aumento del reddito provoca uno
spostamento a destra della curva di domanda. Una diminuzione del reddito provoca uno spostamento a sinistra della curva di domanda (Figura 2)
Più precisamente...
un aumento (diminuzione) del reddito provoca uno spostamento a destra (sinistra) della curva di domanda se il bene è normale.
Un bene è normale se la sua domanda aumenta (diminuisce) all'aumentare (al diminuire) del reddito
Un bene è inferiore se la sua domanda diminuisce (aumenta) all'aumentare (al diminuire) del reddito
Es. beni inferiori: beni di bassa qualità che, all'aumentare del reddito vengono sostituiti con beni di maggiore qualità
La ricchezza
La ricchezza (concetto diverso dal reddito) è data dal valore di ciò che si possiede (contanti, conti correnti, azioni, immobili, ...), meno il valore monetario di ciò che si deve (ipoteche, debiti, ecc.)
L'effetto sulla domanda è simile a quello del reddito, cioé..
un aumento (diminuzione) della ricchezza provoca uno spostamento a destra (sinistra) della curva di domanda se il bene è normale (viceversa se il bene è inferiore)
Il prezzo dei beni collegati
Rispetto al bene che stiamo considerando, possono esistere:
Beni sostituti: sono beni che possono essere usati al posto del nostro bene (es. miele e marmellata, automobile e mezzi pubblici, ecc.)
Beni complementari: sono beni che vengono utilizzati insieme al nostro bene (es. automobile e benzina, software e hardware, ecc.)
Un aumento del prezzo di un sostituto sposta la domanda del nostro bene a destra (e viceversa)
Un aumento del prezzo di un bene complementare sposta la domanda del nostro bene a sinistra (e viceversa)
La popolazione
Un aumento della popolazione causa tipicamente un aumento del numero degli acquirenti, provocando uno spostamento a destra della curva di domanda
Le aspettative sui prezzi Quando le famiglie si aspettano un aumento del
prezzo di un bene, ne domanderanno una quantità maggiore nel periodo corrente. Quando si aspettano una diminuzione del prezzo, ne domanderanno di meno nel periodo corrente.
L'aspettativa di un aumento del prezzo di un bene
provoca uno spostamento a destra della curva di domanda
L'aspettativa di una riduzione del prezzo di un bene provoca uno spostamento a sinistra della curva di domanda
I gusti Il riferimento è alle caratteristiche degli acquirenti
di un certo bene (quanto piace loro il bene? Il bene è di moda? ...)
In economia non si studia l'origine dei gusti, ma la conseguenza dei gusti e delle loro variazioni sulla domanda
Un mutamento favorevole dei gusti rispetto ad un
bene, provoca uno spostamento a destra della curva di domanda
Un mutamento sfavorevole dei gusti rispetto ad un bene, provoca uno spostamento a sinistra della curva di domanda
Figura 3, riassunto spostamenti lungo la curva e spostamenti della curva. Importante: i fattori che spostano la curva di
domanda, lo fanno ad un dato prezzo.
L'offerta Il concetto di offerta si riferisce alla “quantità
disponibile” di un certo bene. Tale quantità può variare (come la domanda), e
dipende dalle scelte dei produttori. Cosa determina queste scelte?
Il prezzo della merce (dato in mercati perfettamente concorrenziali)
I vincoli a cui è soggetto il produttore (costi di produzione)
Ipotesi: obiettivo delle imprese è ottenere il maggior profitto possibile
La quantità offerta di un bene da parte di una
impresa è la quantità che essa venderebbe in un certo periodo, considerando i) il prezzo della merce; ii) tutti gli altri vincoli a cui l'impresa è soggetta.
La quantità offerta di mercato è la quantità che tutti i venditori sceglierebbero di vendere in un certo periodo, considerando i) il prezzo della merce; ii) tutti gli altri vincoli a cui le imprese sono soggette
La quantità offerta implica una scelta: dipende dalla considerazione dei vincoli a cui l'impresa è soggetta
La quantità offerta è ipotetica: ci indica quale quantità le imprese vorrebbero vendere, dato il prezzo e tutti gli altri vincoli
La quantità offerta dipende dal prezzo La legge dell'offerta A parità di altre condizioni, quando il prezzo di
un bene aumenta, la quantità offerta aumenta
La scheda di offerta
Prezzo Quantità offerta
$1 25000
$2 40000
$3 50000
$4 60000 ...
Curva di offerta (Figura 4) La curva di offerta indica la relazione tra il prezzo
e la quantità offerta di un bene, mantenendo costanti tutti gli altri fattori che influenzano l'offerta. Ogni punto indica la quantità che i venditori sceglierebbero di vendere ad un determinato prezzo.
La curva di offerta ha un andamento crescente (in base alla legge dell'offerta)
Gli spostamenti della curva di offerta e i movimenti lungo di essa Una variazione del prezzo provoca uno
spostamento lungo la curva di offerta. Ricorda: la curva è tracciata assumendo che tutti gli altri
fattori che possono influenzare l'offerta sono mantenuti costanti.
Fattori che spostano la curva di offerta Prezzo dei fattori produttivi
Una riduzione del prezzo dei fattori produttivi (macchinari, lavoro, costi di trasporto, ecc.) sposta la curva di offerta verso destra.
Prezzo dei beni collegati Beni collegati all'offerta: si intendono i beni
alternativi, cioé quelli che potrebbero essere prodotti utilizzando in parte gli stessi fattori utilizzati per produrre il bene in questione (es. produttore di automobili può produrre autocarri)
Se il prezzo di un bene alternativo aumenta, conviene spostare risorse alla sua produzione
Un aumento del prezzo di un bene alternativo sposta la curva di offerta a sinistra (e viceversa).
Tecnologia Si ha una innovazione tecnologica quando una
impresa è in grado di realizzare un certo livello di produzione con un metodo nuovo e più economico rispetto al passato.
Una innovazione tecnologica quindi può ridurre i costi di produzione e rendere più redditizia la produzione di un bene.
Quindi, in seguito all'introduzione di una innovazione tecnologica, le imprese desidereranno produrre di più per ogni prezzo
Ogni progresso tecnologico che permette una riduzione di costi, sposta la curva di offerta verso destra.
Numero delle imprese
Un aumento del numero di imprese (numero di venditori) sposta la curva di offerta verso destra.
Aspettative riguardo il prezzo futuro Se una impresa si attende che il prezzo della sua
merce aumenterà in futuro, preferirà ridurre l'offerta nel periodo presente. Ad esempio deciderà di aumentare le scorte di magazzino.
Se una impresa si attende che il prezzo della sua merce diminuirà in futuro, preferirà aumentare l'offerta nel periodo presente. Ad esempio deciderà di ridurre le scorte di magazzino.
Un aumento del prezzo futuro sposta la curva di offerta a sinistra (e viceversa)
Variazioni metereologiche e altri fattori
naturali Esempi: siccità, terremoti, ecc. Importanti per l'offerta di prodotti agricoli. Le condizioni metereologiche favorevoli spostano
a destra la curva di offerta, le condizioni sfavorevoli la spostano a sinistra.
Altri fattori che non abbiamo considerato: la tassazione, le regolamentazioni ambientali, guerre, rivoluzioni, ecc.
In generale: i fattori che inducono a produrre di più spostano a destra la curva di offerta (Figura 6)
L'interazione tra domanda e offerta Ora consideriamo il momento nel quale
venditori e compratori si incontrano. Dall'incontro tra domanda e offerta,
scaturiscono i prezzi. Normalmente, noi osserviamo che molti prezzi
sono piuttosto stabili in un dato periodo Questo concetto di “stabilità nel tempo” in
economia viene definito come situazione di equilibrio.
Il prezzo di equilibrio e la quantità di equilibrio
in un mercato sono quei valori che, una volta raggiunti, non cambieranno finché non si registreranno spostamenti della curva di domanda, della curva di offerta, o di entrambe.
Quando noi ci chiediamo qual'è, o quale potrebbe essere, il prezzo di una merce e la quantità venduta, la risposta si ottiene considerando il prezzo e la quantità di equilibrio nel corrispondente mercato.
Figura 7: definizione di eccesso di domanda.
Si ha un eccesso di domanda quando, ad un dato prezzo, la quantità domandata è maggiore della quantità offerta (a quel prezzo) In presenza di eccesso di domanda, il prezzo tende
ad aumentare (gli acquirenti si fanno “concorrenza” per accaparrarsi la merce)
L'aumento del prezzo riduce man mano l'eccesso di domanda
Il processo di aumento ha termine quando viene raggiunto il prezzo di equilibrio
Nota: un prezzo come $1 non è un prezzo di equilibrio in quanto, in sua presenza, si mettono in moto forze che ci allontanano da esso (tramite un aumento del prezzo).
Figura 8: definizione di eccesso di offerta un
eccesso di offerta quando, ad un dato prezzo, la quantità offerta è maggiore della quantità domandata (a quel prezzo) In presenza di eccesso di offerta, il prezzo tende a
diminuire (i venditori si fanno “concorrenza” per “liberarsi” della merce)
La riduzione del prezzo riduce man mano l'eccesso di offerta
Il processo di riduzione del prezzo ha termine quando viene raggiunto il prezzo di equilibrio
Nota: un prezzo come $5 non è un prezzo di equilibrio in quanto, in sua presenza, si mettono in moto forze che ci allontanano da esso (tramite una riduzione del prezzo).
L'unico prezzo di equilibrio in questo esempio
è 3$ Ad esso corrisponde una quantità di equilibrio
pari a 50000 Il prezzo e la quantità di equilibrio sono
identificati dal punto di intersezione tra la curva di domanda e la curva di offerta
Sono identificati dal valore relativo alla intersezione delle curve rispettivamente sull'asse verticale e sull'asse orizzontale.
Cambiamento delle condizioni
Consideriamo cioé cosa accade quando qualche fattore diverso dal prezzo causa uno spostamento della curva di domanda, della curva di offerta, o di entrambe
Aumento del reddito Conseguenze:
spostamento a destra della curva di domanda (se il bene è normale)
Aumento del prezzo (in quanto inizialmente, cioé al prezzo iniziale, si ha un eccesso di domanda)
Spostamento lungo la curva di offerta, conseguente all'aumento del prezzo
Determinazione di una nuova combinazione di prezzo e quantità di equilibrio
In generale: l'intervento di un fattore che sposta a destra la curva di domanda, determina il raggiungimento di un prezzo e quantità di equilibrio maggiori di quelli iniziali.
Tempesta di neve Questo è un esempio di un evento atmosferico
sfavorevole Questo provoca uno spostamento a sinistra della
curva di offerta (Figura 10) La conseguenza è un aumento del prezzo e una
riduzione della quantità di equilibrio
Possono verificarsi contemporaneamente spostamenti della domanda e dell'offerta (Figura 11)
In questo caso l'effetto complessivo su prezzo e quantità può essere ambiguo
L'intervento dello stato nei mercati
Finora abbiamo considerato dei mercati in cui non si avevano interventi “esterni”, rispetto alle azioni di venditori e compratori.
Questo tipo di situazione caratterizza il “libero mercato”, e conduce alla situazione di equilibrio
L'equilibrio di mercato ha caratteristiche desiderabili, ma allo stesso tempo può portare a prezzi considerati “troppo alti”, o “troppo bassi”
Spesso, dunque, lo Stato interviene nei mercati per modificare la situazione che si determinebbe se gli stessi fossero lasciati liberi da interventi esterni.
Vediamo le conseguenze...
Il “tetto” al prezzo (prezzo massimo)
In alcuni casi lo Stato può considerare il prezzo di alcuni beni “troppo alto” (cioè il prezzo di equilibrio di quei beni). Es. beni di prima necessità, affitti, ecc.
In questo caso può imporre un prezzo massimo, cioè un livello oltre il quale il prezzo non può salire (intervento a favore dei compratori).
Questo, ovviamente, sarà un prezzo inferiore a quello di equilibrio
Figura 12 In questo modo si genera un eccesso di domanda Le transazioni si effettuano al livello individuato
dalla quantità offerta al prezzo massimo
Prevale cioé il lato corto del mercato, cioè la parte
che offre o domanda la quantità minore Questo è un principio generale: se per un qualche
motivo il prezzo a cui si effettuano le transazioni non è quello di equilibrio, allora prevale il lato corto del mercato.
Cioè: in presenza di eccesso di domanda, la quantità scambiata è quella offerta a quel prezzo.
In presenza di eccesso di offerta, la quantità scambiata è quella domandata a quel prezzo
Torniamo alle conseguenze del prezzo massimo... Una parte dei compratori è razionata: cioé a quel
prezzo sarebbe disposta ad acquistare il bene, ma non trova venditori disposti a cederlo
Questo può provocare delle conseguenze poco
desiderabili... Alcuni acquirenti spenderanno del tempo extra per
trovare la merce (quindi aumento del costo opportunità). Esempio: code all'alba agli ipermercati quando ci sono offerte speciali..
Potrebbe svilupparsi il mercato nero per il bene in questione.
Torniamo alla Figura 12: supponiamo che le 40.000 unità siano comprate da individui allo scopo di rivenderle.
Questi individui potrebbero pagare ai venditori 2$ alla bottiglia e poi rivenderla a 4$ la bottiglia.
Porre un tetto al prezzo può incentivare la creazione di un mercato nero.
Il prezzo minimo
In alcuni casi lo Stato può considerare il prezzo di alcuni beni “troppo basso” (cioè il prezzo di equilibrio di quei beni). Es. alcuni prodotti agricoli.
In questo caso può imporre un prezzo minimo, cioè un livello oltre il quale il prezzo non può scendere (intervento a favore dei venditori).
Questo, ovviamente, sarà un prezzo superiore a quello di equilibrio
Torniamo alla Figura 8 In questo modo si genera un eccesso di offerta Le transazioni si effettuano al livello individuato
dalla quantità domandata al prezzo minimo, cioè il lato corto del mercato
Anche il prezzo minimo può provocare delle
conseguenze poco desiderabili... Da un lato i venditori sarebbero incentivati a creare
un mercato nero, vendendo il bene ad un prezzo inferiore al prezzo minimo
Per scongiurare questa eventualità, lo stato può acquistare l'eccesso di offerta.
Spesso, però, ad esempio le eccedenze di prodotti agricoli vengono distrutte..
Questi esempi cominciano a chiarire il concetto di
trade-off in politica economica. Il fatto che lo Stato voglia raggiungere degli
obiettivi, ad esempio fare l'interesse dei consumatori o dei venditori con prezzi massimi e minimi, implica altri effetti...
Ad esempio, nel caso in cui all'applicazione di prezzi minimi si aggiunga l'acquisto delle eccedenze di produzione, alla tutela di certi venditori si può accompagnare un aumento della tassazione di tutti i cittadini (dato che per acquistare le eccedenze lo Stato utilizza le risorse ottenute tramite la tassazione)