Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei Bitonto Piano...

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1 Liceo Scientifico Statale Galileo GalileiBitonto Piano dellOfferta Formativa per lanno scolastico 20132014 (approvato nella seduta del Collegio dei Docenti del 27 gennaio 2014) Galileo presenta il cannocchiale al Senato di Venezia riunito sul campanile di S. Marco. “Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono” (G. Galilei

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Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei”

Bitonto

Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2013– 2014

(approvato nella seduta del Collegio dei Docenti del 27 gennaio 2014)

Galileo presenta il cannocchiale al Senato di Venezia riunito sul campanile di S. Marco.

“Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello

che vedono” (G. Galilei

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Dati identificativi del Liceo Scientifico Statale

“G. Galilei “di Bitonto

Codice meccanografico B A P S 1 2 0 0 0 B

Denominazione ufficiale Liceo Scientifico Statale "Galileo Galilei"

Ordine di scuola Scuola Secondaria di Secondo Grado

Tipologia Liceo Scientifico Liceo Scientifico - opzione Scienze Applicate

Indirizzo stradale via gen. F. Planelli, n.c. 70032 Bitonto (Ba)

Telefono 0803715242 / 0803718597

Indirizzo di posta elettronica [email protected]

Sito Web www.lsgalilei.bitonto.it

Presentazione dell’Istituto

Il Liceo Scientifico di Bitonto, nato nel 1959 come Sezione Scientifica annessa al Liceo Clas-

sico “C. Sylos”, è diventato autonomo nel 1973. Dal 1994, dopo un dibattito che coinvolse anche gli

studenti, è intitolato al famoso scienziato e letterato italiano Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 –

Arcetri, 8 gennaio 1642), esprimendo cosi la consapevolezza della propria vocazione alla promozione

della Cultura Scientifica in armonia con la Tradizione Umanistica.

Questa esperienza decennale ha permesso al Liceo Scientifico di recepire prontamente le linee

guida della riforma Gelmini offrendo un percorso che

• si indirizza allo studio del nesso tra Cultura Scientifica e Tradizione Umanistica;

• favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della Matematica,

della Fisica e delle Scienze Naturali;

• guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, e a matura-

re le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnolo-

gica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del Sapere;

• assicura la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, an-

che attraverso la pratica laboratoriale.

L’attenzione alle nuove tecnologie è stata un’altra caratteristica della storia del Liceo

Scientifico, che si è declinata nell’impegno costante per acquisire attrezzature necessarie all’uso delle

nuove tecnologie nella didattica e nella promozione di attività didattiche laboratoriali. Questa atten-

zione costante, unita alla richiesta di una cultura più orientata agli aspetti scientifici e tecnologici da

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parte degli utenti del Territorio, si è espressa con l’attivazione l’indirizzo Liceo scientifico- opzione

Scienze Applicate introdotto dalla riforma Gelmini.

Gli studenti che scelgono questo indirizzo potranno acquisire competenze avanzate negli studi

afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fi-

siche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni.

I giovani che frequentano il Liceo Scientifico sono molto motivati nella loro scelta e Liceo

Scientifico fornisce loro gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita

della realtà, affinché si pongano, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte

alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisiscano conoscenze, abilità e competenze sia ade-

guate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo

del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali.

II Liceo Scientifico propone loro un’offerta formativa ampia ed articolata che si realizza

tramite l’apertura alle risorse culturali del Territorio, con attività compensative di recupero, conso-

lidamento, approfondimento; con una vasta gamma di iniziative parascolastiche, complementari, in-

tegrative e aggiuntive; con interventi di orientamento alla prosecuzione degli studi.

Organizzazione interna dell’Istituto

La giornata scolastica nel Liceo Scientifico “Galileo Galilei” inizia alle ore 8,00 e termina alle

ore 14,00; la campanella suona ogni ora, tranne per l’intervallo (10,55 – 11,05).

Studenti e docenti devono trovarsi in aula alle ore 7,55.

A seguito dell’entrata in vigore della Riforma Gelmini, per il primo Bienniodi corso sono pre-

viste 27 ore settimanali (3 giorni gli alunni escono alle ore 12,00, gli altri tre giorni alle ore 13,00); a

regime, per gli anni successivi al primo biennio, l’orario è di 5 ore quotidiane, con uscita alle ore

13,00. Gli anni di corso del vecchio ordinamento prevedono, invece, giornate di 5 e di 6 ore quotidia-

ne con uscite alle ore 13,00 ed alle ore 14,00.

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Quadri orari degli indirizzi

Riforma Gelmini - Liceo Scientifico

Materia di studio Primo Biennio Secondo Biennio V anno

Ore di lezione settimanali

1° 2° 3° 4° 5°

Religione cattolica o Attività alt. 1 1 1 1 1

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e Cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e Cultura inglese * 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Storia - - 2 2 2

Filosofia - - 3 3 3

Matematica * * 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali 2 2 3 3 3

Disegno e storia Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

* Il docente è affiancato da lettrice di madrelingua in tutte le classi per un’ora settimanale.

** Con Informatica al Primo biennio.

Quinto anno di corso ordinamento precedente alla Riforma Gelmini

Religione 1 Scienze (sperimentale) ** 3

Italiano 4 Filosofia 3

Latino 3 Francese * 3

Storia 3 Disegno e Storia dell’Arte 2

Inglese* 4 Educazione Fisica 2

Matematica 3 Matematica (P. N. I.) 5

Fisica 3 Inglese (sperimentale) 3

* Il docente è affiancato da lettrice di madrelingua in tutte le classi per un’ora settimanale.

** Su tutti i corsi.

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* Il docente è affiancato da lettrice di madrelingua in tutte le classi per un’ora settimanale.

Collegamenti

Presso il Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” si trova la fermata delle seguenti autolinee:

A. S. V. (circolare urbana che collega le frazioni di Mariotto e Palombaio a Bitonto);

Co. Tra. P. (linea da e per Santo Spirito di Bari, Palo del Colle, Grumo Appula, Sanni-

candro di Bari);

Ferrotramviaria S. p. A. (da e per Palese, Bari, Modugno);

S. T. P. (da e per Giovinazzo).

Riforma Gelmini - Liceo Scientifico Opzione Scienze applicate

Materia di studio Primo biennio Secondo Biennio V anno

Ore di lezione settimanali

1° 2° 3° 4° 5°

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura inglese* 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Storia - - 2 2 2

Filosofia - - 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali 3 4 5 5 5

Disegno/Storia Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

Popolazione scolastica del Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” – Bitonto

Alunni 797

Docenti 53

Personale A. T. A. 11

L. S. U. 04

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La struttura/le strutture

Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Bitonto dispone di:

• una Biblioteca, intitolata ad “Angelo Cardone”, dotata di oltre 4000 volumi e di centinaia

di videocassette e DVD di contenuto artistico, storico, letterario e scientifico;

• un Laboratorio di Fisica (intitolato ad Antonella Amorisco, ex alunna prematuramente

scomparsa), dotato di lavagna interattiva e di numerose strumentazioni per gli esperimenti;

• un Laboratorio di Scienze - Chimica, dotato di lavagna interattiva ed utilmente accessoriato;

• il Laboratorio di Informatica 1, con lavagna interattiva, 16 postazioni PC alunni e una po-

stazione PC docente;

• il Laboratorio di Informatica 2, con lavagna interattiva, 34 postazioni PC alunni e una po-

stazione PC docente;

• un Laboratorio linguistico multimediale con lavagna interattiva e 14 postazioni PC alunni

e una postazione PC docente;

• una Stazione Meteorologica per il rilevamento e l’elaborazione dei dati;

• una Palestra scoperta (mq 3.000) e una coperta (mq 600), dotata di numerose attrezzature

sportive;

• un Auditorium - Sala per proiezioni e videoconferenze (posti a sedere n. 290), dotato di po-

stazione PC multimediale, videoproiettore, maxischermo, impianto stereo;

• una Sala conferenze - Sala per proiezioni, dotata di postazione PC e lavagna interattiva.

Si annoverano, inoltre: lavagne luminose; postazioni mobili p. c; televisori; macchine foto-

copiatrici; radioregistratori; videoregistratori; antenna parabolica.

L’Istituto è interamente cablato e dispone di numerosi punti di accesso ad Internet e di un

portale web.

Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” svolge, inoltre, le seguenti funzioni per il Territorio:

• è Centro di Risorse Territoriali per la formazione del personale docente delle Scuole Se-

condarie di II grado (Comuni di Bitonto, Bitetto e Modugno);

• è sede dell’A. E. D. E. (Association Européenne Des Enseignantes),sezione di Bitonto.

Esso, infine, si confronta e collabora con agenzie culturali extrascolastiche attive sul Ter-

ritorio quali l’Archivio Storico del Comune di Bitonto presso la “Fondazione De Palo -Ungaro”; la

Biblioteca Diocesana “A. Marena”; il Museo archeologico della “Fondazione De Palo - Ungaro”; il

Museo e la Pinacoteca Diocesana; il C. R. S. S. A. B. (Centro Ricerche e Studi di Storia e Arte Bitonti-

na), l’Università dell’Anziano; 1'Associazione Docenti Bitontini; la Pinacoteca “G. e R. Devanna”;

le Officine Culturali; la Galleria d’Arte Contemporanea ospitata nel Torrione Angioino; le Struttu-

re Sportive comunali; numerose altre Associazioni sportive, sociali e di volontariato.

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Organizzazione del Servizio Scolastico

Staff del Dirigente Scolastico

Prof. Emanuele F. M. Morea - Dirigente Scolastico

Prof.ssa Concetta Sblendorio - Collaboratore vicario

Prof. Saverio Diliso - Collaboratore

Prof. Nicola Fiorino Tucci – Funzione Strumentale 1 - P. O. F.

Prof.ssa Anna Maria Papapicco - Funzione Strumentale 2 – Sostegno ai Docenti

Prof.ssa Clementina Chirico - Funzione Strumentale 3 – Interventi e servizi per gli Studenti

Prof.ssa Maria Maddalena Vacca - Funzione Strumentale 4 – Orientamento in ingresso

Prof.ssa Tatiana Avlijas - Funzione Strumentale 5 – Orientamento in uscita

Prof.ssa Mariangela Bavaro – Funzione strumentale 6 – Nuove tecnologie

Comitato per la valutazione del servizio

Membri effettivi: proff.sse Sara Pastore, Irene Elia, Clementina Chirico.

Membri supplenti: proff.sse Maria Maddalena Vacca, Maria Giuseppa Giuliese.

Dipartimenti organizzati per Assi Culturali (ex D. M. 137/2009)

1. Asse dei Linguaggi

Sottoarea Letteraria (Italiano, Latino, Storia e Geografia)

Coordinatrice: prof.ssa Sara Pastore

Segretaria: prof.ssa Lucia Mastropierro

Sottoarea Lingue Straniere (Inglese e Francese)

Coordinatore: prof.ssa Maria Mitarotonda

Segretaria: prof.ssa Maria Avellis

2. Asse Storico – sociale (Storia, Filosofia, Disegno e Storia dell’Arte, Religione)

Coordinatrice: prof.ssa Clementina Chirico

Segretaria: prof.ssa Annunziata Pinto

3. Asse Matematico - scientifico

a) Sottoarea Matematico - Fisica (Matematica, Informatica, Fisica e Matematica/Fisica)

Coordinatrice: prof.ssa Domenica Papapicco

Segretaria: prof.ssa Natale Barone

b) Sottoarea Scientifica (Scienze ed Educazione Fisica)

Coordinatrice: prof.ssa Giuseppina Garofalo

Segretaria: prof.ssa Maria Francesca Carbone

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Organico dei Docenti in servizio per l’a. s. 2013/2014

Dirigente Scolastico

Prof. Emanuele M. F. Morea

Religione

Chirico Clementina Ungaro Giuseppe

Lettere (Italiano, Storia, Geografia e Latino) (cl. conc. A051)

Bochicchio Elisabetta de Marco Isabella Fiorino Tucci Nicola

Illuzzi Arcangela Lacetera Anna Teresa Licinio Agnese Letizia

Mastropierro Lucia Pastore Sara Petta Cecilia

Pice Raffaella Portoghese Antonella Saracino Anna Giovanna

Saracino Filomena Carmela

Lingua e Letteratura Straniera (cl. A346) Inglese

Avellis Maria Barbone Vincenza Larovere Margherita

Marannino Domenico Mitarotonda Maria Scivittaro Anna

Lingua e Letteratura Straniera (cl. conc. A245 ) Francese

Larocca Lucia Cristina

Storia e Filosofia (cl. conc. A037)

Coppolino Billè Giovanni Carnicella Fara Fiorella Di Liso Saverio

Mastandrea Francesco Pinto Annunziata Giuliese Maria Giuseppa

Matematica (cl. conc. A047)

Chirico Arcangela Gesualdo Maria Franca Noviello Maria

Matematica (cl. conc. A049)

Avljas Tatiana Barone Natale Bavaro Mariangela

Cerrotti Francesco Paolo Montagna Vincenzo Papapicco Anna Maria

Papapicco Domenica Vacca Maria Maddalena

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Informatica (cl. conc. A042 )

Cariello Lucia

Scienze Naturali, Chimica, Geografia Astronomica (cl. conc. A060)

Carbone Maria Francesca Chieco Assunta Elia Irene

Pazienza Angela Sblendorio Concetta

Disegno e Storia dell’Arte (cl. conc. A025)

Fioriello Giuseppe Masellis Antonia Ruggiero Annamaria

Vacca Rosa

Scienze motorie (cl. conc. A029 )

Andriani Emilio Baltieri Attilio Bonvino Pasqua

Garofalo Giuseppina

Progetto Comenius - Viaggio a Istanbul – Novembre 2012

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Organico personale A.T.A. e piano delle funzioni

Gestione finanziaria e amministrativa

Coordinamento attività personale ATA. Elaborazione Programma Annuale, conto consunti-

vo, mandati di pagamento e reversali d’incasso, stipula contratto di acquisti beni e servizi, collabo-

razione per l’espletamento dell’attività negoziale D. S, adempimenti connessi ai progetti previsti nel

POF, liquidazione fatture, retribuzione personale supplente, adempimenti fiscali erariali, liquida-

zione compensi accessori ed indennità al personale. Procedura per Cedolino Unico. Espletamento

pratiche dichiarazioni annuali. Predisposizione e registrazione a sistema dati organici ATA.

D. S. G. A. dott.ssa Dagostino Anna Santa

Area amministrativa 1- Servizi amministrativo - contabili e Gestione beni patrimoniali

Servizi amministrativo-contabili e gestione beni patrimoniali .Pratiche pensionistiche. Rico-

struzione di carriera; tenuta registri relativi ai contratti esperti esterni, ai beni inventariabili e al ma-

teriale di facile consumo e al c.c.p.. Operazioni preliminari di collaudo beni.

Ass. amm.vo sig.ra Pazienza Rosa

Area amministrativa 2

Espletamento adempimenti connessi alla gestione informatizzata libri di testo, agli organi

collegiali, ai corsi ex IDEI. Collaborazione con l’Area1 per la gestione informatizzata dell’inventario

e per la gestione del personale docente ed A.T.A.. Pratiche prestiti INPDAP; tenuta registri inventa-

rio libri facile consumo.

Ass. amm.vo sig.ra Lombardi Donatella

Area personale 1- Gestione del personale

Gestione e applicazione SIDI per atti di gestione personale;graduatorie – nomine; contratti

supplenti temporanei, assenze e permessi personale a tempo determinato ed indeterminato, certifi-

cati di servizi, trasferimenti. Posta elettronica.

Ass. amm.vo sig.ra Calamita Raffaella

Area Didattica - Gestione alunni

Espletamento adempimenti connessi al settore alunni (stampa dei registri, delle pagelle, te-

nuta fascicoli etc.; diplomi, statistiche etc.). Tenuta registri videoteca. Gestione strumentazioni e

sussidi didattici. Predisposizione documentazione per viaggi d’istruzione.

Ass. amm.vi Ricci Teresa e Moretti Francesco

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Archivio e protocollo

Tenuta registro protocollo informatico. Predisposizione documentazione infortuni alunni,

docenti e ATA.

Ass. amm.vo sig.ra Rosanna Picciotti

Area Tecnica 1

Controllo e vigilanza attrezzature tecnico-didattiche (postazioni multimediali fisse e mobili)

del laboratorio d’informatica.

Ass. tecnico sig. Alba Eustachio

Area tecnica 2

Coordinamento laboratori.

Dott. Napoli Pietro

Area servizi di pulizia degli ambienti. Servizi esterni.

Collaboratori scolastici

sig.ra Abbattista Angela

sig.ra Aresta Vincenza (LSU)

sig.ra Atlante Camilla

sig.ra Cambione Carmela

sig.ra Lofoco Stella

sig. Lomuto Giuseppe

sig.ra Matera Maria Luigia (LSU)

sig.ra Mundo Margherita (LSU)

sig.ra Natilla Rosa (LSU)

sig. Suriano Natale

sig. Tarantino Giuseppe

sig. Tassiello Antonio

Il laboratorio multimediale

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Consiglio d’Istituto

aa. ss. 2013/2016

Presidente: ins. Abbatantuono Pagone Angela

Vice Presidente: ins. Mastronicola Cazzato Anna

Segretario: prof. Di Liso Saverio

Componenti

Dirigente Scolastico: prof. Emanuele M. F. Morea

Docenti

Bavaro Mariangela (Matematica e Fisica)

Chirico Clementina (Religione Cattolica)

Di Liso Saverio (Storia e Filosofia)

Elia Irene (Scienze)

Illuzzi Arcangela (Lettere Italiane e Latine)

Papapicco Anna Maria (Matematica e Fisica)

Pastore Sara (Lettere Italiane e Latine)

Schiraldi Anna (Matematica e Fisica)

A. T. A.

Moretti Francesco (Area Amministrativa)

Napoli Pietro (Area Tecnica)

Genitori

Abbatantuono Angela (II C)

Depinto Maria Vincenza (I A s. a.)

Mastronicola Anna (III A)

Micchetti Pasquale (III B)

Alunni

Bavaro Claudia (V H)

Coviello Giuseppe (V H)

D’Ambrosio Valeria (IV C)

Lavacca Sabrina (IV D)

Giunta Esecutiva

D.S. prof. Emanuele M. F. Morea ; D.S.G.A. dott.ssa Dagostino Anna S.;

docenti: prof. Di Liso Saverio; genitori: geom. Micchetti Pasquale;

alunni: D’Ambrosio Valeria; A. T. A.: sig. Moretti Francesco.

Rappresentanti Sindacali (R.S.U.)

Prof.ssa Chieco Assunta

Prof.ssa Chirico Arcangela

Prof.ssa Portoghese Antonella

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Piano Offerta Formativa Integrativa – a. s. 2013/2014

Per l’anno scolastico 2013-2014 sono stati approvati i seguenti progetti di ampliamento dell’ of-

ferta formativa:

Percorsi formativi per gli alunni

• ECDL 1° livello – 30 ore - Progetto PON Azione Cl, rivolto agli alunni del Biennio;

• ECDL 2° livello – 30 ore - Progetto PON Azione Cl, rivolto agli alunni del Triennio;

• Competenze digitali – percorso formativo CAD – 30 ore - Progetto PON Azione Cl, rivolto

agli alunni del Biennio/Triennio;

• Cittadinanza attiva – 30 ore - Progetto PON Azione Cl, rivolto agli alunni del Bien-

nio/Triennio;

• Fisica in laboratorio – ore 30 - Progetto PON Azione Cl, rivolto agli alunni del Biennio;

• Matematizziamo con Excel e Geogebra – 30 ore - Progetto PON Azione Cl rivolto agli alunni

del Biennio.

• A come Adolescenza, Affetti, Amori … - 50 ore - Progetto PON Azione Cl, rivolto agli alunni

del Biennio.

• Chimica: dal laboratorio alla teoria - 30 ore - Progetto PON Azione C1, percorso rivolto agli

alunni del Biennio.

• Pet, mind your English - 50 ore - Progetto PON Azione C1, percorso rivolto agli alunni del

Biennio.

• English for life - 50 ore - Progetto PON Azione C1, percorso rivolto agli alunni del Triennio.

• In vista dell’Università: ambito linguistico – ore 15 - Progetto PON Azione C2, percorso ri-

volto agli alunni del quarto e quinto anno.

• In vista dell’Università: ambito scientifico – ore 15 - Progetto PON Azione C2, percorso ri-

volto agli alunni del quarto e quinto anno.

• In vista dell’Università: ambito economico e giuridico – ore 15 - Progetto PON Azione C2,

percorso rivolto agli alunni del quarto e quinto anno.

• Piano Lauree Scientifiche - Chimica - Percorso formativo per gli alunni delle classi quarte e

quinte organizzato in collaborazione con l’Università .

• Piano Lauree Scientifiche - Statistica - Percorso formativo per gli alunni delle classi quarte e

quinte organizzato in collaborazione con l’Università.

• Incontro con l’Autore - Progetto di educazione alla lettura tramite incontri con gli autori, rivol-

to agli alunni delle classi seconde, terze e quarte.

• La biblioteca ritrovata – progetto POF per una riappropriazione consapevole della Biblioteca

“A. Cardone” da parte di alunni e docenti.

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• Autovalutazione d’Istituto – progetto POF rivolto ad ottenere un miglioramento della perfor-

mance dell’Istituto tramite un Piano di Miglioramento condiviso (confr. pag. 87).

• Diritti a Scuola - Progetto, finanziato dalla Regione Puglia e rivolto al miglioramento delle

competenze di base in Matematica ed Italiano per gli alunni del Biennio, con attività antimeri-

diane e pomeridiane per un totale di 1280 ore di lezione frontale.

Partecipazione a Gare

Il Liceo promuove la partecipazione a gare disciplinari promosse da enti autorizzati dal MIUR

per la valorizzazione delle eccellenze, organizzando le fasi locali e la partecipazione a livelli superio-

ri delle:

• Olimpiadi della Matematica;

• Olimpiadi della Fisica e Giochi di Anacleto. Alle due gare di Fisica è abbinato il Concorso

interno “Antonella Amorisco”- Borsa di studio che premia i vincitori della gara locale delle

Olimpiadi della Fisica e dei Giochi di Anacleto;

• Olimpiadi di Italiano;

• Piccolo Certamen Taciteum.

Progetti di sostegno all’attività didattica curricolare

Propongono attività finalizzate all’arricchimento dell’offerta curriculare

• La presenza di una lettrice madrelingua inglese e di una lettrice madrelingua francese per

un’ora alla settimana in tutte le classi.

• Sperimentiamo - Collaborazione esterna a contratto per la gestione del Laboratorio di Scienze e

per la preparazione di esperienze didattiche curriculari.

• CLIL Scienze/Fisica – Attività di preparazione di unità didattiche nell’ambito della Fisica con la

metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) rivolte agli alunni delle classi

seconde e quinte.

Progetti di scambi culturali

• COMENIUS - Progetti multilaterali con scuole di altri paesi della comunità Europea.

Progetti di sostegno alla persona

• Punto di Incontro - Sportello di ascolto con la presenza periodica della dott.sa Maria Naglieri,

psicologa (ogni martedì, ore 12,00 – 15,00) per tutto l’anno scolastico, riservato ad alunni, genitori e

docenti.

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Accoglienza alunni

Per gli alunni delle prime classi sono previste, nelle prime settimane di lezione, attività di

accoglienza volte a favorire la conoscenza del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabi-

lità, dell’offerta formativa e degli spazi e delle attrezzature della scuola.

Per le classi I e III è previsto uno screening di ingresso a cura dei docenti delle discipline

fondanti (Italiano, Matematica, Lingua Straniera, Scienze).

Iniziative rivolte a favorire l’integrazione, la socializzazione, l’inserimento nella vita di

gruppo, la conoscenza di sé sono previste a livello collegiale, dipartimentale e dei consigli di classe,

anche con la collaborazione di uno psicologo convenzionato.

Formazione dei Docenti - Criteri di Programmazione

È prevista la partecipazione dei docenti a corsi di formazione organizzati a livello nazionale

e dalla scuola nell’ambito del Piano Integrato degli interventi FSE, a corsi organizzati dal MIUR,

dall’ANSAS (ex-IRRE), dall’U.S.P., dall’Università, da Enti e Associazioni professionali autorizza-

ti. È consentita la partecipazione dei singoli docenti a corsi riguardanti arricchimenti disciplinari o

didattici. È consentita la partecipazione di più di un docente allo stesso corso, effettuando l’ artico-

lazione flessibile dell’orario di lavoro.

Si favorisce la più ampia possibilità di partecipazione a corsi di aggiornamento procedendo

al sorteggio o alla rotazione per consentire a tutti i docenti di usufruire del diritto in questione.

I docenti che partecipano ad attività di aggiornamento o formazione presenteranno una rela-

zione al Collegio e ai Dipartimenti, organizzati per Assi Culturali, sui contenuti emersi.

È favorita l’iniziativa di Dipartimenti o di docenti di gruppi di discipline omogenee nell’ or-

ganizzare seminari di studio specialistici con l’apporto di docenti universitari, studiosi del ramo, a-

genzie di formazione accreditate, anche in rete con altri docenti delle scuole del Distretto Scolasti-

co. Per aggiornamento/formazione ad iniziativa individuale sono utilizzate fino a cinque giornate,

come da CCNL, senza oneri per la scuola e compatibilmente con le esigenze di servizio.

Realizzazione dell’autonomia

L’autonomia prevista per le Istituzioni Scolastiche è realizzata ai sensi dell’art. 21 della leg-

ge 59/97 e del DPR 275/99 Regolamento attuativo della legge 59/97, art. 21.

Settori d’intervento dell’autonomia - Articolazione flessibile dei gruppi classe

Sono previsti lavori di gruppi per iniziative di recupero, sostegno, consolidamento, appro-

fondimento; attività aggiuntive, interventi integrativi e progetti per l’arricchimento dell’offerta for-

mativa, progetti speciali.

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Per il recupero del debito formativo la Scuola impegna a:

a) adottare un tipo di intervento attento alla persona organizzato per piccoli gruppi ;

b) effettuare gli interventi compensativi nelle ore pomeridiane o in appendice all’orario delle le-

zioni;

c) garantire l’intervento di recupero fin dalla fine del primo quadrimestre;

d) stabilire una equilibrata proporzione tra disponibilità finanziaria e tipo di discipline privile-

giando le materie individuate come “fondanti” per le quali sono stati registrati il maggior numero di

debiti negli scrutini finali (Italiano, Matematica, Latino, Lingua Straniera);

e) dare ai Consigli di Classe la facoltà di deliberare sulle modalità degli interventi per disciplina

e sui singoli alunni, destinatari degli interventi medesimi;

f) dare al docente la facoltà di iniziare l’azione di recupero non appena i docenti siano in grado

di segnalare al Consiglio di Classe lacune e risultati insufficienti nella preparazione degli studenti;

g) offrire, a conclusione degli scrutini finali, la opportunità agli studenti con giudizio sospeso di

fruire di interventi di recupero, ad iniziare dalla fine giugno, proposti possibilmente dai propri do-

centi disciplinari.

Criteri generali di valutazione

La valutazione terrà conto della processualità del percorso educativo e sarà tesa a promuo-

vere 1'auto valutazione dello studente in vista di un suo più agevole orientamento.

A tale scopo torneranno utili i test d’ingresso, in itinere e finali, somministrati agli alunni

delle prime e seconde classi ai fini della certificazione delle competenze acquisite.

Parametri per la valutazione (validi per tutte le discipline di studio)

• Situazione iniziale (appurata dalla somministrazione di test d’ingresso), impegno dimostrato

nell’anno, grado di partecipazione e di collaborazione all’interno del gruppo ristretto o del

gruppo classe.

• Progressi realizzati nella partecipazione ad attività curriculari e ad eventuali interventi integra-

tivi per debito formativo.

• Assimilazione di contenuti e di competenze.

• Interesse per attività curriculari e per iniziative progettuali aggiuntive.

• Capacità di analisi, sintesi, reinterpretazione critica dei contenuti.

• Capacità espressive e di comunicazione.

• Condotta, regolarità della frequenza, credito formativo.

Criteri di attribuzione del Debito Formativo

L’attribuzione del debito formativo avverrà in conformità alle direttive espresse dal Decreto

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Ministeriale n. 80 (3 ottobre 2007) e dall’O.M. n. 92 (5 novembre 2007). Nei confronti degli stu-

denti per i quali, al termine dell’anno scolastico, è stato constatato il mancato raggiungimento della

sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promo-

zione, il Consiglio di Classe procede al rinvio del giudizio finale.

La Scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe,

gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti, le modalità e i tempi delle relative verifiche.

Se i genitori non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola,

devono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo di sottoporsi alle relative verifiche.

Il Consiglio di Classe, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, in sede

di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazio-

ne del giudizio definitivo che in caso positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza

della classe successiva. nei confronti degli studenti del terzultimo e penultimo anno, valutati positi-

vamente in sede di verifica finale, il Consiglio di Classe procede altresì all’attribuzione del punteg-

gio di credito scolastico.

Criteri di valutazione del Credito Formativo

La qualificata esperienza, che l’alunno vuol fare valere ai fini del Credito formativo, deve

essere debitamente documentata e coerente con le finalità formative della scuola.

E’ previsto un accertamento da parte del Consiglio di classe della regolarità dell’ attestazio-

ne, che deve riportare il tipo di attività espletata, le competenze acquisite, il periodo impegnato.

Criteri di attribuzione del Credito Scolastico

Per gli alunni del Triennio, il credito scolastico sarà attribuito in base alla media del profitto

ottenuto nelle singole discipline, alla frequenza, all’interesse ed all' impegno, alla partecipazione al-

le attività complementari e al credito formativo. Il calcolo del credito scolastico sarà effettuato se-

condo gli indicatori elencati nelle schede per le classi del Triennio allegate nelle pagine seguenti.

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Calcolo del Credito Scolastico in base alla media del profitto

III Classe

Media profitto 6,00 6,10 6,20 6,30 6,40 6,50 6,60 6,70 6,80 6,90 6,95

Punteggio Massimo 4,00 4,10 4,15 4,20 4,25 4,30 4,35 4,40 4,45 4,50 4,55

Punteggio minimo 3,00

Media profitto 7,00 7,10 7,20 7,30 7,40 7,50 7,60 7,70 7,80 7,90 7,95 Punteggio Massimo 5,00 5,10 5,15 5,20 5,25 5,30 5,35 5,40 5,45 5,50 5,55

Media profitto 8,00 8,10 8,20 8,30 8,40 8,50 8,60 8,70 8,80 8,90 8,95

Punteggio Massimo 6,00 6,10 6,15 6,20 6,25 6,30 6,35 6,40 6,45 6,50 6,55

Media profitto 9,00 9,10 9,20 9,30 9,40 9,50 9,60 9,70 9,80 9,90 10,00

Punteggio Massimo 7,00 7,10 7,15 7,20 7,25 7,30 7,35 7,40 7,45 7,50 8,00

IV Classe

Media profitto 6,00 6,10 6,20 6,30 6,40 6,50 6,60 6,70 6,80 6,90 6,95

Punteggio Massimo 4,00 4,10 4,15 4,20 4,25 4,30 4,35 4,40 4,45 4,50 4,55

Punteggio minimo 3,00

Media profitto 7,00 7,10 7,20 7,30 7,40 7,50 7,60 7,70 7,80 7,90 7,95 Punteggio Massimo 5,00 5,10 5,15 5,20 5,25 5,30 5,35 5,40 5,45 5,50 5,55

Media profitto 8,00 8,10 8,20 8,30 8,40 8,50 8,60 8,70 8,80 8,90 8,95

Punteggio Massimo 6,00 6,10 6,15 6,20 6,25 6,30 6,35 6,40 6,45 6,50 6,55

Media profitto 9,00 9,10 9,20 9,30 9,40 9,50 9,60 9,70 9,80 9,90 10,00

Punteggio Massimo 7,00 7,10 7,15 7,20 7,25 7,30 7,35 7,40 7,45 7,50 8,00

V Classe

Media profitto 6,00 6,10 6,20 6,30 6,40 6,50 6,60 6,70 6,80 6,90 6,95

Punteggio Massimo 5,00 5,10 5,15 5,20 5,25 5,30 5,35 5,40 5,45 5,50 5,55

Punteggio minimo 4,00

Media profitto 7,00 7,10 7,20 7,30 7,40 7,50 7,60 7,70 7,80 7,90 7,95

Punteggio Massimo 6,00 6,10 6,15 6,20 6,25 6,30 6,35 6,40 6,45 6,50 6,55

Media profitto 8,00 8,10 8,20 8,30 8,40 8,50 8,60 8,70 8,80 8,90

Punteggio Massimo 7,00 7,10 7,20 7,30 7,50 7,70 7,80 7,90 8,00 8,10

Media profitto 9,00 9,10 9,20 9,30 9,40 9,50 9,60 9,70 9,80 9,90 10,00

Punteggio Massimo 8,20 8,30 8,40 8,60 8,80 9,00 9,00 9,00 9,00 9,00 9,00

N. B. E’ previsto il blocco del credito alla relativa fascia sia quando la media è 8,00 sia quando è 9,00

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Calcolo del punteggio aggiuntivo al Credito Scolastico

1. Per ciascuna assenza ingiustificata si sottrae dal credito aggiuntivo il punteggio di 0,025.

2. Ogni cinque ritardi e/o uscite anticipate si calcola 1 giorno di assenza.

3. Per le classi terze e quarte, dal credito aggiuntivo si sottrae il punteggio di 0,05 in presenza di n.1 de-

bito formativo e di 0,10 in presenza di n. 2 o più debiti formativi

Il punteggio aggiuntivo è calcolato mediante la seguente tabella:

Tipologia Punti

Frequenza

A Assidua

[assenze < 07% A.S.

-

14

gg. ] 0,20

R Regolare

N Normale

[assenze < 12% A.S.

24 gg. ] 0,10

0,00

Interesse ed impegno O Ottimo

B Buono

N Normale

0,20

0,10

0,00

Attività complementari

P Partecipazione progetto PON

I Partecipazione altri progetti POF

0,15

0,10

N Nessuna 0,00

Credito Formativo esterno 0,10

Religione O Ottimo

D Distinto

B Buono

S Sufficiente

0,10

0,05

0,00

0,00

N. B. Negli Esami di Stato è possibile conseguire la lode solo se l’alunno ha riportato nel IV e V

anno di corso la media di 9/10 (con punteggio minimo di 8/10 in ogni materia).

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Obiettivi Specifici di Apprendimento proposti dalla Riforma Gelmini

• Lingua italiana

Primo Biennio

Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità

linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, af-

fiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza

logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti

nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto

di particolare osservazione, così come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura

e della comunicazione multimediale. Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al

rispetto dei turni verbali, all’ ordine dei temi e all’efficacia espressiva. Nell’ambito della produzione

scritta saprà controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l’ organiz-

zazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali

di strutturazione del testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali.

Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (indi-

viduare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produ-

zione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto

esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne preci-

se, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, rela-

zionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista. Questo percorso utilizzerà le opportunità

offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l’arricchimento del lessico e

sviluppare le capacità di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversa-

lità dell’ insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia

effettiva e programmata.

Al termine del primo Biennio affronterà, in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla ma-

trice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale af-

fermazione come lingua italiana.

Secondo Biennio

Nel secondo biennio lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze lin-

guistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lin-

gua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio. L’affinamento delle competenze di

comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline

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che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche

scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con

particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati

di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.

Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazio-

ne letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici,

l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, an-

dranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggi-

stica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell’argomentazione.

Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinque-

centesca, la fortuna dell’italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della co-

scienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell’italiano parlato

nella comunità nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive più recenti per

quanto riguarda la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l’

accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.

Letteratura

Primo Biennio

Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da

leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale,

con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi – magari in modo

inconsapevole – nell'immaginario collettivo, così come è andato assestandosi nel corso dei secoli (i

poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e

latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epo-

ca moderna anche stranieri, leggerà i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità

artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della

forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo.

Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni

della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica. Attraverso l’

esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica,

ecc.).

Secondo Biennio

Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo Stilnovo al Romanticismo. Il trac-

ciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede di

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selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti della civiltà letteraria, gli scrittori e le o-

pere che più hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire,

in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rap-

presentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la codificazione e l’innovazione delle forme e

degli istituti dei diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un

generico enciclopedismo.

Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espres-

sivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano

autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto

con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committen-

za), dell’affermarsi di visioni del mondo (l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di

nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non può non giovarsi

dell’apporto di diversi domini disciplinari.

È dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrerà lo stu-

dio della storia, della filosofia, della storia dell’arte, delle discipline scientifiche – che troveranno ne-

cessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella

misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la

grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della pro-

sa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Ma-

chiavelli, Galileo), l’affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).

• Lingua latina

Alla fine del Biennio lo studente saprà leggere in modo scorrevole; conosce la morfologia di

nome, aggettivo, pronome e verbo; la sintassi dei casi e del periodo nelle sue strutture essenziali, pre-

sentate in parallelo alla morfologia; il lessico di base con particolare attenzione alle famiglie semanti-

che e alla formazione delle parole. L’acquisizione delle strutture morfosintattiche avverrà partendo

dal verbo (verbo-dipendenza), in conformità con le tecniche didattiche più aggiornate (un’interessante

alternativa allo studio tradizionale della grammatica normativa è offerta dal cosiddetto “latino natura-

le” - metodo natura -, che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi.

Ciò consentirà di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemoni-

camente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per la comprensione

dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle

competenze traduttive; occorrerà inoltre dare spazio al continuo confronto con la lingua italiana anche

nel suo formarsi storico.

Nell’allenare al lavoro di traduzione è consigliabile presentare testi corredati di note di conte-

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stualizzazione (informazioni relative all’autore, all’opera o al passo da cui il brano è tratto) in modo

da avviarsi a una comprensione non solo letterale del testo.

Sarà inoltre opportuno partire il prima possibile dalla comprensione-traduzione di brani origi-

nali della cultura latina; in tal modo lo studio, entrando quasi da subito nel vivo dei testi, abituerà pro-

gressivamente gli studenti a impadronirsi dell’usus scribendi degli autori latini, facilitandone l’ inter-

pretazione. Utili in tal senso possono risultare, a titolo esemplificativo, i testi di Fedro e della Vulgata.

Secondo Biennio

Lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore

proposti alla lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza

con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politi-

ca, della filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di

traduzione, proprie o di traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze lingui-

stiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello di complessità cre-

scente, anche facendo ricorso ad esercizi di traduzione contrastiva.

Cultura Latina

Secondo Biennio

L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi della latinità, letti in lingua e/o

in traduzione, dalle origini all’età di Augusto (il teatro: Plauto e/o Terenzio; la lirica: Catullo e Orazio;

gli altri generi poetici, dall’epos alla poesia didascalica, dalla satira alla poesia bucolica: Lucrezio,

Orazio, Virgilio; la storiografia, l’oratoria e la trattatistica: Sallustio, Cesare, Cicerone, Livio).

La delimitazione cronologica non implica che si debba necessariamente seguire una trattazione

diacronica. Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio

della letteratura latina può essere infatti proficuamente affrontato anche per generi letterari, con parti-

colare attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora come ricerca di

permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in mo-

do da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e latino).

Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italia-

na. Lo studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; in-

terpretarli usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto;

apprezzarne il valore estetico; cogliere l’alterità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

• Lingua e cultura straniera

Primo Biennio

Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale

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e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi

orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a e-

sperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nati-

vi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e

sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc), anche in un’ottica comparative al fine di

acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie

di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera,

lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare ri-

ferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di

attualità, testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificità

formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni cultural! di paesi in cui si parlano lin-

gue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).

Secondo Biennio

Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo glo-

bale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo; produce testi

orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni

con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con

parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia,

morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti

pragmatici, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analo-

gie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie ac-

quisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue.

Cultura Straniera

Primo Biennio

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera,

lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare ri-

ferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di

attualità, testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificità

formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lin-

gue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).

Secondo Biennio

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera,

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lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare ri-

ferimento agli ambiti di più immediato interesse di ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scien-

tifico, sociale, economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche diverse, con priorità

per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta te-

sti letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere);

utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche; utilizza

le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.

• Storia

Primo Biennio

Il primo Biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale. Nella

costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principa-

li civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l’ avvento

del Cristianesimo; l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’ Europa altomedioevale; la

Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’ alto me-

dioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una

riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contribu-

to di discipline come l’archeologia, l’epigrafia e la paleografia.

Secondo Biennio

Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell’Europa e

del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va

dall’XI secolo fino alle soglie del Novecento. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno es-

sere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri univer-

sali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia

nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e

delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità religiosa

dell’Europa; la costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla ri-

voluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l’età

napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano

e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la secon-

da rivoluzione industriale; l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla

fine dell’Ottocento. E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura del Medioe-

vo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo)

siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.

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• Geografia

Primo Biennio

Nel corso del Biennio lo studente si concentrerà sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto

un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire a-

spetti dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati.

Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio,

l’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità cultural! (lingue, religioni), le

migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società,

gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento cli-

matico, alimentazione e bio diversità), la geopolitica, l’Unione europea, l’Italia, l’ Europa e i suoi Sta-

ti principali, i continenti e i loro Stati più rilevanti.

Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente

all’Italia, all’Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso

alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da

sviluppare poi nell’arco dell’intero quinquennio.

A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su base cartografica, anche attra-

verso l’esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione particolare

all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti

ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di sca-

la. Importante a tale riguardo sarà anche la capacità di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fon-

damentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esi-

stenza o meno di confini naturali, vie d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di tran-

sito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni).

Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovrà acquisire le competenze necessarie

ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del pre-

sente, la distribuzione e la densità della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse

idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito,ecc.).

Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti sta-

tistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in

grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finali-

tà, dalle origini della cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con la storia) fino

al GIS.

Filosofia

Secondo Biennio

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Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la specificità del sapere filosofico,

apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le

idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno

essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in mo-

do da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale sco-

po ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se

solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.

Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele.

Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocra-

tici e della sofistica. L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico romana e del neoplatonismo

introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.

Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, saranno proposti necessa-

riamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso

d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scola-

stica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua crisi nel XIV

secolo.

Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifi-

ca e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio,

all’empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento

almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l’idealismo tedesco con particolare riferimento a

Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti cultura-

li aperti da movimenti come l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esami-

nando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei

confronti di grandi esponenti della tradizione metaFisica, etica e logica moderna come Spinoza e

Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della rifles-

sione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della Fisica e della filosofia

della storia).

Matematica

Primo Biennio

Aritmetica e algebra

Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo stu-

dente svilupperà le sue capacità nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i

numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione de-

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cimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo eu-

clideo per la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza della struttura dei

numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico.

Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento al-

la loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell’irrazionalità di 2 e di altri nu-

meri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e

delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo

algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. L’acquisizione dei metodi di

calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.

Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le

operazioni tra di essi. Saprà fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di divisione

con resto fra due polinomi, e ne approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi. Anche in

questo l’acquisizione della capacità calcolistica non comporterà tecnicismi eccessivi.

Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappre-

sentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare

risultati generali, in particolare in aritmetica.

Studierà i concetti di vettore, di dipendenza e indipendenza lineare, di prodotto scalare e vetto-

riale nel piano e nello spazio nonché gli elementi del calcolo matriciale. Approfondirà inoltre la com-

prensione del ruolo fondamentale che i concetti dell’algebra vettoriale e matriciale hanno nella Fisica.

Geometria

Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea

del piano. Verrà chiarita l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione,

teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi

hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si è pre-

sentato storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una formulazione puramente assiomatica.

Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinché ne siano compresi sia

gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali)

insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.

Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni,

rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di rico-

noscere le principali proprietà invarianti. Inoltre studierà le proprietà fondamentali della circonferen-

za.

La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà effettuata sia mediante strumenti

tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodolo-

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gia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria.

Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase li-

mitandosi alla rappresentazione di punti, rette e fasci di rette nel piano e di proprietà come il

parallelismo e la perpendicolarità. Lo studio delle funzioni quadratiche si accompagnerà alla

rappresentazione geometrica delle coniche nel piano cartesiano. L’intervento dell’algebra nella rap-

presentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento della portata concet-

tuale e tecnica di questa branca della matematica. Saranno inoltre studiate le funzioni circolari e le lo-

ro proprietà e relazioni elementari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e e il loro uso

nell’ambito di altre discipline, in particolare nella Fisica.

Relazioni e funzioni

Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione,

inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo

all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprenderà a descrive-

re un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a otte-

nere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di

ricerca operativa o di teoria delle decisioni.

Lo studio delle funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = ax2 + bx + c e la rappresentazione delle

rette e delle parabole nel piano cartesiano consentiranno di acquisire i concetti di soluzione delle e-

quazioni di primo e secondo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equa-

zioni lineari in due incognite, nonché le tecniche per la loro risoluzione grafica e algebrica.

Lo studente studierà le funzioni f(x) = |x|, f(x) = a/x, le funzioni lineari a tratti, le funzioni cir-

colari sia in un contesto strettamente matematico sia in funzione della rappresentazione e soluzione di

problemi applicativi. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa. Il

contemporaneo studio della Fisica offrirà esempi di funzioni che saranno oggetto di una specifica trat-

tazione matematica, e i risultati di questa trattazione serviranno ad approfondire la comprensione dei

fenomeni fisici e delle relative teorie. Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro

di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici

per la rappresentazione dei dati.

Dati e previsioni

Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando

strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere

tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di fre-

quenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di

variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di

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dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline an-

che in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente sarà in grado di ri-

cavare semplici inferenze dai diagrammi statistici.

Egli apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti da contesti classici e con

l’introduzione di nozioni di statistica. Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello ma-

tematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica rispetto all’approccio della Fisica clas-

sica.

Elementi di informatica

Lo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e

manipolare oggetti matematici e studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e

multimediali. Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l’elaborazione di strate-

gie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il

concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.

Secondo Biennio

Aritmetica e algebra

Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite e-

sponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con ri-

guardo alla tematica dei numeri trascendenti. In questa occasione lo studente studierà la formalizza-

zione dei numeri reali anche come introduzione alla problematica dell’infinito matematico (e alle sue

connessioni con il pensiero filosofico). Sarà anche affrontato il tema del calcolo approssimato, sia dal

punto di vista teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo. Saranno studiate la definizione e le

proprietà di calcolo dei numeri complessi, nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica.

Geometria

Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico.

Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci (sintetico e analiti-

co) allo studio della geometria. Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema

della determinazione dell'area del cerchio, nonché la nozione di luogo geometrico, con alcuni esempi

significativi. Lo studio della geometria proseguirà con l'estensione allo spazio di alcuni dei temi della

geometria piana, anche al fine di sviluppare l’intuizione geometrica. In particolare, saranno studiate le

posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità, nonché le pro-

prietà dei principali solidi geometrici (in particolare dei poliedri e dei solidi di rotazione).

Relazioni e funzioni

Un tema di studio sarà il problema del numero delle soluzioni delle equazioni polinomiali. Lo studen-

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te acquisirà la conoscenza di semplici esempi di successioni numeriche, anche definite per ricorrenza,

e saprà trattare situazioni in cui si presentano progressioni aritmetiche e geometriche.

Approfondirà lo studio delle funzioni elementari dell’analisi e, in particolare, delle funzioni

esponenziale e logaritmo. Sarà in grado di costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponen-

ziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia

in un contesto discreto sia continuo. Infine, lo studente apprenderà ad analizzare sia graficamente che

analiticamente le principali funzioni e saprà operare su funzioni composte e inverse. Un tema impor-

tante di studio sarà il concetto di velocità di variazione di un processo rappresentato mediante una

funzione.

Dati e previsioni

Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più possibile in col-

legamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti,

apprenderà a far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione

standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione. Studierà la probabilità condizionata e

composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combina-

torio. In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di modello matematico.

Informatica (Insegnamento presente nel Liceo Scientifico - Opzione Scienze Applicate)

Primo Biennio

Nel primo Biennio sono usati gli strumenti di lavoro più comuni del computer insieme ai con-

cetti di base ad essi connessi. Lo studente è introdotto alle caratteristiche architetturali di un computer:

i concetti di hardware e software, una introduzione alla codifica binaria presenta i codici ASCII e U-

nicode, gli elementi funzionali della macchina di Von Neumann: CPU, memoria, dischi, bus e le prin-

cipali periferiche. Conosce il concetto di sistema operativo, le sue funzionalità di base e le caratteristi-

che dei sistemi operativi più comuni; il concetto di processo come programma in esecuzione, il mec-

canismo base della gestione della memoria e le principali funzionalità dei file system.

Lo studente conosce gli elementi costitutivi di un documento elettronico e i principali strumen-

ti di produzione. Occorre partire da quanto gli studenti hanno già acquisito nella scuola di base per far

loro raggiungere la padronanza di tali strumenti, con particolare attenzione al foglio elettronico. Ap-

prende la struttura e i servizi di Internet. Insieme alle altre discipline si condurranno gli studenti a un

uso efficace della comunicazione e della ricerca di informazioni, e alla consapevolezza delle proble-

matiche e delle regole di tale uso. Lo studente è introdotto ai principi alla base dei linguaggi di pro-

grammazione e gli sono illustrate le principali tipologie di linguaggi e il concetto di algoritmo. Svi-

luppa la capacità di implementare un algoritmo in pseudo-codice o in un particolare linguaggio di

programmazione, di cui si introdurrà la sintassi.

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Secondo Biennio

Nel secondo biennio si procede ad un allargamento della padronanza di alcuni strumenti e un

approfondimento dei loro fondamenti concettuali. La scelta dei temi dipende dal contesto e dai rap-

porti che si stabiliscono fra l’informatica e le altre discipline. Sarà possibile disegnare un percorso

all'interno delle seguenti tematiche: strumenti avanzati di produzione dei documenti elettronici, lin-

guaggi di markup (XML etc), formati non testuali (bitmap, vettoriale, formati dicompressione), font

tipografici, progettazione web (DE); introduzione al modello relazionaledei dati, ai linguaggi di inter-

rogazione e manipolazione dei dati (BS); implementazione di un linguaggio di programmazione, me-

todologie di programmazione, sintassi di un linguaggio orientato agli oggetti (AL).

Fisica

Primo Biennio

Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della Fisica classica (grandezze fisiche

scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni

reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso gli

esperimenti di laboratorio consentiranno di definire con chiarezza il campo di indagine della discipli-

na e di permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare abilità relative alla misura) e di de-

scriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre significative, grafici). L’attività sperimentale lo

accompagnerà lungo tutto l’arco del primo biennio, portandolo a una conoscenza sempre più consape-

vole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica ogni e-

sperimento eseguito.

Attraverso lo studio dell’ottica geometrica, lo studente sarà in grado di interpretare i fenomeni

della riflessione e della rifrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici. Lo stu-

dio dei fenomeni termici definirà, da un punto di vista macroscopico, le grandezze temperatura e

quantità di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e trattando i passaggi di

stato.

Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi; i

moti saranno affrontati innanzitutto dal punto di vista cinematico giungendo alla dinamica con una

prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare attenzione alla seconda legge. Dall’analisi

dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro ed energia,

per arrivare ad una prima trattazione della legge di conservazione dell’energia meccanica totale.

I temi suggeriti saranno sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti

con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche già in possesso degli studenti o conte-

stualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica (secondo quanto specificato nelle relative Indi-

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cazioni). Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di inda-

gine specifico della Fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici.

Secondo Biennio

Nel secondo biennio il percorso didattico darà maggior rilievo all’impianto teorico (le leggi

della Fisica) e alla sintesi formale (strumenti e modelli matematici), con l’obiettivo di formulare e ri-

solvere problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura

quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Inoltre, l’attività sperimentale consentirà allo studente di

discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e

teorie. Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei sistemi di riferimento i-

nerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. L’approfondimento del principio di con-

servazione dell’energia meccanica, applicato anche al moto dei fluidi e l’affronto degli altri principi di

conservazione, permetteranno allo studente di rileggere i fenomeni meccanici mediante grandezze di-

verse e di estenderne lo studio ai sistemi di corpi. Con lo studio della gravitazione, dalle leggi di Ke-

plero alla sintesi newtoniana, lo studente approfondirà, anche in rapporto con la storia e la filosofia, il

dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.

Si completerà lo studio dei fenomeni termici con le leggi dei gas, familiarizzando con la sem-

plificazione concettuale del gas perfetto e con la relativa teoria cinetica; lo studente potrà così vedere

come il paradigma newtoniano sia in grado di connettere l’ambito microscopico a quello macroscopi-

co. Lo studio dei principi della termodinamica permetterà allo studente di generalizzare la legge di

conservazione dell’energia e di comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia,

anche nelle loro implicazioni tecnologiche, in termini quantitativi e matematicamente formalizzati. Si

inizierà lo studio dei fenomeni ondulatori con le onde meccaniche, introducendone le grandezze carat-

teristiche e la formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi alla loro propagazione

con particolare attenzione alla sovrapposizione, interferenza e diffrazione. In questo contesto lo stu-

dente familiarizzerà con il suono (come esempio di onda meccanica particolarmente significativa) e

completerà lo studio della luce con quei fenomeni che ne evidenziano la natura ondulatoria.

Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente

il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, e di arriva-

re al suo superamento mediante l’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si

darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.

Scienze

Primo Biennio

Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo.

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Per le Scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acqui-

siti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio ge-

omorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari ec-

cetera).

Per la Biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi

viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme

con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo

biologico e l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e

funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei

rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità.

Lo studio della Chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni

semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla

vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particel-

lare della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze sempli-

ci e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dal-

ton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico

di Mendeleev).

Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e svi-

luppati in modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai do-

centi secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale,

alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.

Secondo Biennio

Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti discipli-

nari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono

propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei feno-

meni.

Biologia

Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle rela-

zioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei

fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio ri-

guarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso),

trattandone gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al corpo umano) e le funzioni metaboli-

che di base. Vengono inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita di relazione, la riprodu-

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zione e lo sviluppo, con riferimento anche agli aspetti di educazione alla salute.

Chimica

Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si

introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprie-

tà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici,

il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della

chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di

composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne

introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in solu-

zione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e a cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si darà agli

aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni.

Scienze della Terra

Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la

chimica e la Fisica, cenni di mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo, la

sismicità e l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate. I contenuti indicati saranno

sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto indicato

per il I biennio.

Disegno e Storia dell’Arte

Primo Biennio

Nel corso del primo biennio si affronterà lo studio della produzione architettonica e artistica

dalle origini sino alla fine del XIV secolo.

Lo studente verrà introdotto alla lettura dell’opera d’arte e dello spazio architettonico, indivi-

duando le definizioni e le classificazioni delle arti e le categorie formali del fatto artistico e architetto-

nico. Dell’arte preistorica si analizzerà soprattutto l’architettura megalitica e il sistema costruttivo tri-

litico; nell’arte greca, in particolare quella riferita al periodo classico, imprescindibile sarà lo studio

del tempio, degli ordini architettonici, della decorazione scultorea, con particolare riferimento a quella

del Partenone, e del teatro. Dell’arte romana si studieranno le opere di ingegneria (strade, ponti ac-

quedotti), le tecniche costruttive, le principali tipologie architettoniche (terme, anfiteatri, fori) e i prin-

cipali monumenti celebrativi.

Nella trattazione dell’architettura romanica e gotica una particolare attenzione dovrà essere

dedicata all’analisi delle tecniche e delle modalità costruttive, dei materiali e degli stili utilizzati per

edificare le chiese e le cattedrali. La trattazione di alcuni significativi esempi di decorazione pittorica

e scultorea sarà l’occasione per conoscere alcune delle più importanti personalità artistiche di questo

periodo, da Wiligelmo fino a Giotto e agli altri grandi maestri attivi tra Duecento e Trecento. Si intro-

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durrà l’uso degli strumenti per il disegno tecnico iniziando con la costruzione di figure geometriche

piane e proseguendo con le Proiezioni Ortogonali: proiezione di punti, segmenti, figure piane, solidi

geometrici, in posizioni diverse rispetto ai tre piani, ribaltamenti, sezioni. Si potrà iniziare dalla rap-

presentazione di figure geometriche semplici e di oggetti, a mano libera e poi con gli strumenti (riga,

squadra e compasso) per passare successivamente alla rappresentazione assonometrica di solidi geo-

metrici semplici e volumi architettonici, nonché di edifici antichi studiati nell’ambito della storia

dell’arte.

Si potranno poi presentare agli studenti i fondamenti dello studio delle ombre (la sorgente lu-

minosa propria e impropria, l’ombra portata, il chiaroscuro), rimandando però al secondo biennio lo

studio approfondito e sistematico della “teoria delle ombre” vera e propria.

Particolare attenzione sarà posta nell'affrontare il disegno come strumento di rappresentazione rigoro-

sa ed esatta di figure e solidi geometrici, al fine di rendere più facilmente comprensibile quanto sarà

svolto in geometria nel programma di matematica.

Secondo Biennio

Riconoscendo al docente la libertà di organizzare il proprio percorso e di declinarlo secondo la

didattica più adeguata al contesto di apprendimento della classe e del monte ore disponibile, è essen-

ziale che si individuino gli artisti, le opere e i movimenti più significativi di ogni periodo, privilegian-

do il più possibile l’approccio diretto all’opera d’arte.

Il programma si svolgerà analizzando le espressioni artistiche e architettoniche dal primo ‘400

fino all’Impressionismo. Tra i contenuti fondamentali per il ‘400 e il ‘500: il primo Rinascimento a

Firenze e l’opera di Brunelleschi, Donatello, Masaccio; l’invenzione della prospettiva e le conseguen-

ze per l’architettura e le arti figurative; le opere e la riflessione teorica di Leon Battista Alberti; i centri

artistici italiani e i principali protagonisti: Piero della Francesca, Mantegna, Antonello, Bellini; la città

ideale, il palazzo, la villa; gli iniziatori della “terza maniera”: Bramante, Leonardo, Michelangelo,

Raffaello; il Manierismo in architettura e nelle arti figurative; la grande stagione dell’arte veneziana;

l’architettura di Palladio.

Per il ‘600 e ‘700: le novità proposte da Caravaggio; le opere esemplari del Barocco romano

(Bernini, Borromini, Pietro da Cortona); la tipologia della reggia, dal grande complesso di Versailles

alle opere di Juvara (Stupinigi) e Vanvitelli (Caserta). Per l’arte del secondo ‘700 e dell’800:

l’architettura del Neoclassicismo; il paesaggio in età romantica: “pittoresco” e “sublime”; il “Gotic

revival”; le conseguenze della Rivoluzione industriale: i nuovi materiali e le tecniche costruttive, la

città borghese e le grandi ristrutturazioni urbanistiche; la pittura del Realismo e dell’Impressionismo.

Nel secondo biennio il valore della componente costruttiva e pratica del disegno arricchirà il percorso:

oltre allo studio sistematico della Teoria delle ombre (figure piane, solidi geometrici e volumi archi-

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tettonici), si affronterà la tecnica delle rappresentazione dello spazio attraverso lo studio della prospet-

tiva centrale e accidentale di figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici anche in rapporto

alle opere d’arte; si analizzeranno i fondamenti per l’analisi tipologica, strutturale, funzionale e distri-

butiva dell’architettura, e lo studio della composizione delle facciate e il loro disegno materico, con le

ombre.

Nel secondo biennio è infine necessario che gli studenti siano introdotti alla conoscenza e

all’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e la progettazione, in particolare dei

programmi di CAD.

Scienze Motorie e Sportive

Primo Biennio

Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo

dell’istruzione si strutturerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di

base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed

espressive

Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coor-

dinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, com-

prendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i

propri messaggi corporei e quelli altrui.

Lo sport, le regole e il fair play

La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitivi-

tà, dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli stu-

denti la consuetudine all’attività motoria e sportiva.

E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia

nell’arbitraggio che in compiti di giuria.

Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di si-

tuazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzio-

ne di responsabilità personali; collaborerà con i compagni all’interno del gruppo facendo emergere le

proprie potenzialità.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in pa-

lestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici es-

senziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l’efficienza Fisica, così come le norme

sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere.

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Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione Fisica e gli effetti dannosi dei pro-

dotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico

Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un’occasione fondamen-

tale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l’ambiente; esse

inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche.

Secondo Biennio

Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilità

degli studenti proseguirà al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva. A questa età gli

studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una

sempre più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere at-

tori di ogni esperienza corporea vissuta.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed

espressive

La maggior padronanza di sé e l’ampliamento delle capacità coordinative, condizionali ed e-

spressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed

applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e sportive di alto

livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici.

Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni confrontandole con le appropriate

tabelle di riferimento e svolgere attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni fisio-

logiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà varie tecniche espressivo comunicative

in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi

dell’esperienza vissuta.

Lo sport, le regole e il fair play

L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un maggiore coinvolgimento in

ambito sportivo, nonché la partecipazione e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diver-

se specialità sportive o attività espressive.

Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le pro-

pensioni individuali e l’attitudine a ruoli definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al

mondo sportivo ed all’attività Fisica; praticherà gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tat-

tica.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

Ogni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidia-

namente il proprio benessere individuale. Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni

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nelle diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui incolumità; egli dovrà pertanto conoscere

le informazioni relative all’intervento di primo soccorso.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico

Il rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che permetteranno esperienze motorie

ed organizzative di maggior difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia in-

dividualmente che nel gruppo.

Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed e-

ventuali strumenti tecnologici e/o informatici.

Settembre 2012: Stage a Londra (PON C1)

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Obiettivi Specifici di Apprendimento

Linee Programmatiche per il Curriculum di quinta classe

secondo il vecchio ordinamento

• Religione

Obiettivi Formativi

- Capacità di elaborare un progetto di vita.

- Capacità di comprendere il significato positive, del Cristianesimo e dell’esperienza religiosa.

- Consapevolezza della centralità di Cristo nella storia della salvezza e valore del suo insegna-

mento.

- Corretta comprensione della Chiesa e del suo contributo all’Umanità.

- Maturazione di una coerenza tra convinzioni personali e comportamenti di vita.

Nuclei tematici

- La figura e l’opera di Cristo, quale principio interpretativo della realtà umana e storica. II mi-

stero della vita: le domande di senso, la domanda religiosa. - La rivelazione del Dio di Gesù Cristo: la

storia della salvezza nella Sacra Scrittura. - L’identità umana e divina di Gesù. - La chiesa fondata da

Gesù: popolo della Nuova Alleanza. - La vita nello Spirito: valori del Cristianesimo.

Metodologia

La didattica è svolta con attenzione a quattro criteri metodologici, la cui applicazione è garan-

tita dall’uso della «matrice progettuale»: - la correlazione scolasticamente intesa (trattazione didattica

dei contenuti in riferimento all’ esperienza dell’alunno e alle sue domande di senso); - il dialogo in-

terdisciplinare interconfessionale, interreligioso, interculturale; - la fedeltà ai contenuti essenziali del

Cattolicesimo; - l’elaborazione, da parte dell’alunno, di una sintesi fondamentale.

Elementi di valutazione

La valutazione si baserà sull’osservazione continua e complessiva dell’alunno rispetto alle

proposte dell’insegnante. Tale osservazione verificherà l’interesse, la partecipazione critica e i risulta-

ti conseguiti.

Italiano

Obiettivi formativi specifici

- Rafforzamento delle abilità di lettura-comprensione, interpretazione e scrittura.

- Potenziamento delle abilità di contestualizzazione e intertestualità del testo letterario.

Contenuti disciplinari Autori e testi dell’Ottocento e del Novecento.

Prove di verifiche

- Stesura di analisi del testo, relazione, saggio breve, articolo di giornale, tema argomentativo.

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Elementi di valutazione

- Conoscenza dei contenuti disciplinari.

- Capacità di dialogare, di awicinarsi ai testi letterari, di leggerli, di interpretarli, di inserirli

nel contesto socio-culturale, di pervenire alla stesura corretta di testi nelle differenti tipologie.

Latino

Si indicano qui di seguito le linee programmatiche, fatta salva la possibilità che ogni singolo do-

cente organizzi i contenuti disciplinari secondo criteri differenti (generi letterari, temi, etc.).

Obiettivi formativi specifici

Recuperare la memoria storica e la propria identità culturale di cittadini itallani ed europei.

Contenuti disciplinari

Autori e testi della Letteratura latina: dall’Età Imperiale al Crollo dell’Impero.

Prove di verifiche

- Analisi e traduzione di testi letterari. Questionari di letteratura.

- Interrogazioni frontali.

Elementi di valutazione

- Conoscenza dei contenuti disciplinari.

- Capacità di decodificare e interpretare testi letterari con un linguaggio appropriato.

• Lingue Straniere - Inglese e Francese

Obiettivi formativi specifici

Agli obiettivi del Biennio si aggiungono:

- civiltà e letteratura con considerazioni critiche, analisi testuale, riflessioni sulla lingua;

- spirito di osservazione, sensibilità estetica, scioltezza linguistica.

Contenuti

Classe quinta: XIX e XX secolo. Lettura di un classico.

Linee guida: temi riguardanti il viaggio, il ruolo della donna, le risorse, la funzione

dell’intellettuale nella società, i problemi della salute, la multiculturalità.

Storia e Filosofia

Obiettivi Formativi Specifici

Storia

- Conoscenza dei fatti storici essenziali e della problematicità dei loro nessi causali.

- Abitudine all’analisi, all’argomentazione, al rigore logico, alla ricerca della realtà storica, alla ri-

costruzione del passato sulla base delle testimonianze e dei documenti, alla ‘lettura’ dei momenti e

dei punti di vista.

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- Comprensione di culture e società sulla base della tolleranza e del rispetto della diversità intesa

come ricchezza, del confronto con il punto di vista dell’altro.

Filosofia

- Acquisizione delle abilità linguistiche generali e specifiche della disciplina.

- Lettura e analisi di testi di autori filosoficamente rilevanti.

- Contestualizzazione delle differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.

Contenuti

- Diritti Umani e violazioni degli stessi.

- Evoluzione della scienza e della tecnica.

- Società della globalizzazione e della multimedialità.

- Evoluzione storica e riflessione filosofica sullo Stato.

- Rapporto filosofia - politica - religione.

Elementi di valutazione

- Conoscenza e proprietà nell’uso della lingua e del registro lessicale disciplinare.

- Capacità di analisi del testo storico - filosofico.

- Capacità di uso del manuale.

- Ricerca e individuazione dei concetti chiave.

- Conoscenze e competenze disciplinari.

- Capacità di contestualizzare i problemi.

- Capacità e competenze argomentative e critiche.

Saranno effettuate esercitazioni scritte nelle tipologie previste dagli Esami di Stato con atten-

zione particolare alla tipologia B della I prova.

• Matematica e Fisica

Obiettivi formativi specifici

- Acquisizione del linguaggio specifico e delle relative tecniche operative: analisi dei problemi ed

individuazione delle relative variabili.

- Sistemazione logica delle informazioni e utilizzo delle conoscenze acquisite.

- Conoscenza delle principali leggi fisiche.

- Capacità di interpretazione dei fenomeni fisici in una prospettiva critica.

- Sviluppo delle capacità di osservazione e di ricerca.

- Consapevolezza della peculiarità del metodo scientifico, della sua genesi storica, e dei suoi limi-

ti, al fine di realizzare una solida preparazione culturale e umana.

- Introduzione all’uso critico e consapevole di strumenti multimediali, in particolare

dei software di matematica e di quelli per il rilevamento dei dati sperimentali in Fisica in dotazio-

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ne presso i laboratori della scuola.

Contenuti Disciplinari

Matematica - Corsi di ordinamento

- Elementi di analisi matematica.

- Geometria nello spazio: i solidi di rotazione.

Matematica - Corso Sperimentale P.N.I.

- Geometria nello spazio: i solidi di rotazione.

- Elementi di analisi matematica.

- Analisi numerica.

- Calcolo delle probabilità.

Fisica

- Elettromagnetismo.

Prove di verifica

Accanto alle prove tradizionali scritte e orali, saranno svolte prove multidisciplinari che saran-

no concordate in seno ai singoli Consigli di Classe per fare esercitare gli studenti al tipo di prova pre-

visto dall’art.5 del Testo del Regolamento degli Esami di Stato.

Elementi di valutazione

- Conoscenze dei contenuti specifici e le relative competenze;

- Abilità operative, capacità di elaborazione, capacità logiche e critiche.

• Scienze Naturali (per i Corsi Sperimentali)

Scienze della Terra, con approfondimenti degli argomenti trattati nella prima classe in parti-

colare relativamente alla Geografia Astronomica.

Obiettivi formativi specifici

- Sviluppo delle capacità critiche, di interpretazione e di elaborazione dei dati sperimentali.

- Padronanza del linguaggio scientifico.

Elementi di valutazione

- Conoscenza dei contenuti.

- Grado di partecipazione.

- Interesse e impegno nello studio.

- Assiduità nella frequenza.

- Acquisizione di capacità espressive con linguaggio scientifico appropriato, capacità logiche,

partecipazione alle iniziative progettuali inerenti la materia di insegnamento.

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Prove di verifica

Alle prove orali si aggiungeranno prove scritte strutturate a domande aperte e a risposta multipla.

• Disegno e Storia dell’Arte

Obiettivi formativi specifici

- Conoscenza e capacità di applicazione dei metodi di rappresentazione della geometria de-

scrittiva, affinché sia acquisita e potenziata la capacità di formalizzare graficamente, secondo

convenzioni date, la rappresentazione sul piano di oggetti spaziali.

- Potenziamento nell’acquisizione di strumenti e metodi per l’analisi, la comprensione e la va-

lutazione di prodotti artistico - visuali (disegno ornato).

- Consolidamento dell’autonoma comprensione delle strutture fondamentali disciplinari e svi-

luppo delle capacità critiche e di collegamento interdisciplinare.

- Potenziamento della sensibilità estetica nei confronti degli aspetti visivi della realtà e dell’

ambiente.

- Potenziamento di un corretto ed efficace metodo di lavoro e delle capacità organizzative.

- Coinvolgimento degli studenti per ogni blocco tematico nell’individuazione sia degli obietti-

vi, sia del percorso da compiere.

Contenuti per Storia dell’Arte

- Dall’Architettura Gotica al Novecento secondo la scansione temporale prevista per i pro-

grammi di Storia.

Contenuti per Disegno

Nella progettazione e nella impostazione di attività didattiche, costruzione di percorsi indivi-

dualizzati che, partendo dall’esperienza diretta dello studente e dalla sua sfera affettiva e sociale, ac-

cedano pian piano a un patrimonio sempre più ampio pluridisciplinare e contribuiscano ad elaborare

una nuova cultura in prospettiva del futuro.

Elementi di verifica - Storia dell’Arte

- Conoscenza degli argomenti e lettura consapevole e critica dei messaggi visivi per cogliere

dell’opera d’arte il significato espressivo, culturale ed estetico.

- Correttezza e proprietà della terminologia specifica.

- Discorso organic e collegamento pluridisciplinare.

Elementi di verifica - Disegno

- Conoscenza degli argomenti e delle tecniche grafiche.

- Ordine nello sviluppo.

- Creatività.

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• Educazione Fisica

- lavorare in modo sempre più consapevole e autonomo nelle diverse situazioni di apprendimen-

to;

- utilizzare le proprie attitudini ai fini di un migliore apprendimento (organizzazione, leadership,

ecc.);

- vivere in modo equilibrato e corretto i momenti di competizione;

- esprimersi con interventi appropriati e costruttivi ed utilizzare consapevolmente il linguaggio

corporeo;

- essere in grado di autovalutarsi comprendere e selezionare le informazioni utili

all’impostazione di un progetto personale di attività motoria e tutela della salute;

- individuare i legami tra teoria e pratica;

- saper organizzare e realizzare con autonomia operativa progetti motori finalizzati e/o prodotti

utilizzando risorse e strumenti opportuni nel rispetto dei tempi previsti.

Elementi di valutazione

- Capacità coordinative.

- Capacità condizionali.

- Livello di consapevolezza raggiunto rispetto alle stesse.

- Livello di partecipazione, di interesse, di impegno.

- Situazione di partenza.

- Situazione socio - affettiva e culturale.

Moduli di lavoro per singole classi

Per la declinazione specifica nelle singole classi delle linee generali esposte si rimanda alla

programmazione individuale dei docenti e collettiva dei singoli Consigli di Classe. Tale programma-

zione sarà resa nota ai genitori tramite i Consigli di classe.

Supporti per la Didattica

• Lettere

Uso del laboratorio di informatica e di postazioni mobili PC.

Uso del materiale della Biblioteca d’Istituto.

• Lingue Straniere

Uso di strumentazione audio - visiva e del laboratorio linguistico.

• Storia e Filosofia

Uso della postazione mobile PC con proiettore e schermo e del laboratorio multimediale.

• Matematica e Fisica

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Uso di postazioni mobili PC e dei laboratori di Fisica e di Informatica.

Uso di strumentazione audio - visiva.

• Scienze

Uso dei laboratori di Scienze, di Fisica e Multimediale.

Incontri d'Autore: Gianrico Carofiglio dialoga con il sindaco e gli studenti del Liceo

ScienzAfirenze. Il Liceo Scientifico "G. Galilei" di Bitonto classificato al secondo posto

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Griglie di valutazione

Nei dipartimenti disciplinari sono state formulate griglie di valutazione contenenti parametri

oggettivi, distinti per singole discipline. Le medesime possono essere modificate per adattarle alla

tipologia delle singole prove e agli obiettivi di volta in volta verificati.

Griglia di valutazione della prova scritta d’Italiano nel Biennio

Indicatori Scarso 1 - 3/10 1 - 5/15

Insuff. 4/10

6-7/15

Mediocre 5/10

8 – 9/15

Sufficiente 6/10 10/15

Discreto 7/10

11-12/15

Buono 8/10

13-15

Ottimo 9/10

14-15

Eccellente 10/10 15-15

Correttezza e proprietà lin-guistica (ortografia, pun-teggiatura, lessico, strutture morfosintattiche)

Rispetto della consegna (tempo, misura)

Comprensione del testo

Pertinenza ed organicità dei

contenuti

Voto

Griglia di valutazione della prova scritta di Italiano nel Triennio

Indicatori Scarso 1 -3/10 1 -5/15

Insufficiente 4/10

6-7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Sufficiente 6/10 10/15

Discreto 7/10

11-12/15

Buono 8/10

13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccellente 10/10 15/15

Possesso di adeguate conoscenze dell’ ar-gomento scelto e del quadro di riferimento generale

Rispetto della conse-gna (tempo, misura, impaginazione)

Comprensione ed in-terpretazione del te-sto, attitudine allo svi-luppo critico ed alla costruzione di un di-scorso organico

Correttezza e proprie-tà linguistica (ortogra-fia, punteggiatura, lessico, strutture mor-fosintattiche)

Voto

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Griglia di valutazione della prova scritta di Latino nel Biennio e nel Triennio

Indicatori Scarso 1 - 3/10 1 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Sufficiente 6/10

10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10 13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccell. 10/10 15/15

Abilità tradut-tive in italiano

Conoscenza delle strutture morfosintattiche

Comprensione del testo

Sviluppo criti-co, capacità di sintesi

Voto

Griglia di valutazione prova orale di Storia e Filosofia

Indicatori Scarso 1 - 3/10 1 - 5/15

Insuff. 4/10

4 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10 13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccell. 10/10 15/15

Conoscenza e pa-dronanza dei con-tenuti in quantità e qualità

Conoscenza delle strutture morfosintatti-che e lessicali generali e spe-cifiche

Capacità di svilup-pare in modo or-ganico le proposte

Capacità di operare raccordi multidisciplinari

Capacità di riela-borazione persona-le e di giudizio cri-tico

Voto

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49

INFORMATICA

GRIGLIA DI MISURAZIONE VERIFICA SCRITTA /10

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

A

Conoscenze

Si valuta la capacità di individuare regole e principi necessari ed

efficaci alla soluzione di un determinato problema.

Non individua regole e principi coerenti

con la traccia 0-0,5

Coglie solo in parte l’attinenza di regole

alla tematica 1-1,5

E’ in grado di individuare le regole più

efficaci alla soluzione 2-2,5

B

Competenze espressive

Si valuta l’utilizzo appropriato del microlinguaggio

Non possiede adeguate conoscenze del

linguaggio specifico 0-0,5

Possiede una conoscenza sia pur generica

della microlingua 1-1,5

Padroneggia il linguaggio tecnico e lo

adegua alle situazioni 2-2,5

C

Competenze applicative

Correttezza dell’esecuzione

Esegue in modo errato le operazioni ri-

chieste 0-0,5

Svolge in modo sostanzialmente corretto

il lavoro proposto 1-1,5

Esegue con padronanza dei mezzi tecnici

la tematica proposta 2-2,5

D

Capacità di analisi e valutazione

Originalità e capacità di valutazione

Modeste capacità di valutazione critica 0-0,5

Si orienta dimostrando capacità critiche 1-1,5

Possiede spiccate doti critiche ed origina-

lità di proposta di soluzione 2-2,5

Voto massimo 10

Voto

Filosofia, che passione! (PON C4 - a. s. 2012/13)

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50

Griglia di valutazione di Matematica Prova scritta Biennio e Triennio

Indicatori Scarso 1-3/10

1 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10

13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccellente 10/10 15/15

Conoscenza dei con-tenuti e delle proce-dure

Capacità logiche ed argomentative

Correttezza e com-pletezza dello svol-gimento

Abilità di calcolo e uso dei linguaggi specifici

Voto

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI FISICA

Prova Scritta Biennio

Indicatori

Nullo

1 – 2/10

1 - 3/15

Scarso

3/10

4 – 5/15

Insuff.

4/10

6 - 7/15

Mediocre

5/10

8 - 9/15

Suff.

6/10

10/15

Discreto

7/10

11 - 12/15

Buono

8/10

13/15

Ottimo

9/10

14/15

Eccellente

10/10

15/15

Conoscenza dei contenuti e delle procedure.

Utilizzo del lin-guaggio scientifi-co.

Capacità di applica-

re le leggi fisiche in

situazioni reali.

Capacità di elabo-rare ed interpretare i dati sperimentali

Voto

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51

Griglia di valutazione di Lingua Straniera nel Biennio 1 2 3 4 5

Comprensione del dettato linguistico

Possesso di adeguate competenze grammaticali e linguistiche (proprietà e varietà lessicali, correttezza ortografica e grammaticale)

Attitudine alla costruzione di un discorso organico e coerente

Capacità di sviluppo e di rielaborazione personale

Voto

Griglia di valutazione di Lingua Straniera nel Triennio 1 2 3 4 5

Comprensione del dettato linguistico

Possesso di adeguate competenze grammaticali e linguistiche (proprietà e varietà lessicali, correttezza ortografica e grammaticale)

Attitudine alla costruzione di un discorso organico e coerente

Capacità di sviluppo e di rielaborazione personale

Spirito critico e capacità di collegamenti interdisciplinari

Voto

G r i g l i a d i V a l u t a z i o n e d i F i s i c a

P r o v a S c r i t t a T r i e n n i o

Indicatori

Nullo

1 – 2/10

1 - 3/15

Scarso

3/10

4 – 5/15

Insuff.

4/10

6 - 7/15

Mediocre

5/10

8 - 9/15

Suff.

6/10

10/15

Discreto

7/10

11 - 12/15

Buono

8/10

13/15

Ottimo

9/10

14/15

Eccell.

10/10

15/15

Conoscenza delle

leggi fisiche

Utilizzo del lin-

guaggio scientifico

Capacità di indivi-

duare modelli ma-

tematici per risol-

vere problemi

Capacità di elabo-

rare ed interpreta-

re i dati sperimen-

tali

Voto

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52

Griglia di valutazione della prova orale di Scienze naturali, Chimica e Geografia nel Biennio

Indicatori Nullo 1 - 2/10 1 - 3/15

Scarso 3/10

4 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10

13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccellente 10/10 15/15

Conoscenza ed acquisizione contenuti

Chiarezza e correttezza espositiva

Acquisizione del linguaggio scientifico di ba-se

Capacità di leg-gere dati speri-mentali

Voto

Griglia di valutazione della prova orale di Scienze naturali, Chimica e Geografia nel Triennio

Indicatori Nullo 1 - 2/10 1 - 3/15

Scarso 3/10

4 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10 13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccell. 10/10 15/15

Conoscenza ed acquisizione dei contenuti

Padronanza di un corretto li-guaggio scienti-fico

Capacità di ar-gomentare, ela-borare e colle-gare disciplinari e conoscenze

Capacità di ela-borare ed in-terpretare i dati sperimentali

Voto

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53

Griglia di valutazione della prova pratica di Disegno

Indicatori Nullo 1 - 2/10 1 - 3/15

Scarso 3/10

4 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10 13/15

Ottimo 9/10

14/15

Eccell. 10/10 15/15

Conoscenza dei contenuti

Padronanza delle tecniche grafiche

Correttezza e proprietà di lin-guaggio

Creatività

Voto

Griglia di valutazione della prova orale di Storia dell’Arte

Indicatori Nullo 1 - 2/10 1 - 3/15

Scarso 3/10

4 - 5/15

Insufficiente

4/10 6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10

13/15

Ottimo 9/10

14/15

Eccellente 10/10 15/15

Conoscenza dei contenuti

Correttezza e proprietà termi-nologica specifi-ca

Capacità di sintesi e di critica

Rielaborazione intedisciplinare

Voto

Griglia di valutazione di Educazione Fisica

Indicatori Scarso 1-3/10 1 - 5/15

Insuff. 4/10

6 - 7/15

Mediocre 5/10

8 - 9/15

Suff. 6/10 10/15

Discreto 7/10

11 - 12/15

Buono 8/10 13/15

Ottimo 9/10 14/15

Eccell. 10/10 15/15

Sviluppo capacità condizionali

Sviluppo capacità coordinative

Conoscenza argo-menti teorici

Interesse, impegno, partecipazione

Socialità, comportamento, spirito sportivo

Voto

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54

ESAME DI STATO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO VOTO

in

decimi

VOTO

in

trentesimi

GIUDIZIO SINTETICO LIVELLO

di

Apprendimento

1-3 1 -9 Pesanti lacune di base e disorientamento di tipo logico lingui-

stico e metodologico

SCARSO

4 10 -12 Gravi lacune nella conoscenza degli argomenti svolti, utiliz-

zazione non appropriata delle conoscenze acquisite o com-

prensione imperfetta del testo o fraintendimento delle doman-

de poste; scarsa proprietà di linguaggio.

INSUFFICIENTE

5 13 -15 Informazioni frammentarie e non sempre corrette utilizzate in

modo superficiale e non sempre pertinente; difficoltà nel con-

durre analisi e nell’affrontare tematiche proposte; linguaggio

poco corretto con terminologia specifica spesso impropria.

MEDIOCRE

6 16 -18 Conoscenza degli elementi basilari ed essenziali; collegamenti

pertinenti all’interno delle informazioni; conoscenza del lin-

guaggio specifico per decodificare semplici testi; accettabile

proprietà di linguaggio.

SUFFICIE NTE

7 19 -21 Conoscenza non limitata degli elementi essenziali; lo studente

si orienta tra i contenuti con una certa duttilità; coglie in modo

abbastanza agile i nessi tematici e comparativi; sa usare cor-

rettamente la terminologia specifica.

DISCR ETO

8 22 -24 Lo studente possiede conoscenze sicure; affronta percorsi te-

matici anche complessi ed istituisce collegamenti significativi

; sicura padronanza della terminologia specifica con esposi-

zione chiara ed appropriata.

BUONO

9 25 -27 Lo studente possiede conoscenze ampie , sicure ed appro-

fondite, è in grado di costruire autonomamente un percorso

critico attraverso nessi o relazioni tra aree tematiche diverse;

linguaggio ricco e articolato; conoscenza ampia e precisa del-

la terminologia specifica.

OTTIMO

10 27 -30 Lo studente possiede conoscenze ampie e sicure; è in grado di

affrontare le diverse tematiche con autonomia, rigore di anali-

si e di sintesi; sa costruire percorsi critici, anche di carattere

interdisciplinare; linguaggio ricco, articolato e preciso

nell’uso della terminologia specifica.

ECCELLENTE

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55

Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei”

Bitonto

Carta dei Servizi Scolastici anno scolastico 2013 - 2014

II Liceo Scientifico “Galileo Galilei” si propone quale strumento di formazione culturale

generale e specifica. L’obiettivo principale è la maturazione dell’alunno che dovrà pervenire alla

conoscenza critica dei principali sistemi del sapere teorico e dei relativi linguaggi specifici. Tutte le

attività svolte dal Liceo sono finalizzate all’applicazione degli strumenti teorici e pratici offerti dal

curriculum scolastico. Gli studenti affronteranno tutte le esperienze possibili che potranno condurli

a diretto contatto con la realtà attuale e con le sue problematiche umanistiche, scientifiche e sociali.

Gli orientamenti didattici avranno rilevanza sulla scelta delle visite guidate e delle attività

parascolastiche che tenderanno a verificare i temi trattati.

Nella piena convinzione che:

• l’uguaglianza è diritto inalienabile della persona;

• la cultura e la scienza favoriscono il processo di formazione, integrazione, socializ-

zazione, inserimento di ogni cittadino nel mondo del lavoro e della produzione;

• il rispetto delle Liberia e l’educazione alla Liberia sollecitano la creatività;

• il sentimento di solidarietà è la base per il dialogo multiculturale e multirazziale,

il Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Bitonto,

ispirandosi agli articoli 3, 33, 34 della Costituzione della Repubblica Italiana,

emana la “Carta dei Servizi della Scuola”

Parte I - Principi Fondamentali

Uguaglianza

Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per

motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e

socio-economiche.

Imparzialità e regolarità

La Scuola agisce secondo criteri di imparzialità, obiettività, equità, e si impegna a scoprire il

potenziale di ciascun allievo e a valorizzare le specifiche risorse.

La Scuola, tramite tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servi-

zio e delle attività educative e formative, compatibilmente con la situazione socio-politica e i con-

flitti di ordine sindacale e amministrativo che possano condizionare la vita della comunità, nel ri-

spetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione alle disposizioni contrattuali in

materia.

Accoglienza ed integrazione

In una concezione della Scuola come comunità educante interagente con la famiglia e

proiettata verso la più ampia comunità del territorio, il Liceo Scientifico:

• promuove iniziative tese all’accoglienza dei genitori e degli alunni, all’inserimento all’ integra-

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56

zione di questi ultimi nella fase di ingresso nelle classi iniziali e nelle situazioni di rilevante necessi-

tà.

• si adopera, attraverso le informazioni alle famiglie sull’iter scolastico e il coinvolgimento di a-

lunni e genitori in attività para-inter-extra-scolastiche, per prevenire condizioni di rilevante necessi-

• favorisce il confronto di idee e opinioni nell’obiettivo di formare coscienze libere e responsabili,

protagoniste del loro processo formativo in un ambiente scuola sereno, democratico, culturalmente

creative aperto alla più ampia collaborazione di forze sociali, culturali ed imprenditoriali in partico-

lare del territorio.

Particolare impegno rivolge alla soluzione delle problematiche riguardanti studenti in situazione

di handicap e stranieri e ad eventuali studenti lavoratori ed a quelli presenti nelle istituzioni carcera-

rie. Nello svolgimento della propria attività ogni operatore, docente e non docente, dimostrerà pieno

rispetto dei diritti e degli interessi dello studente, in quanto soggetto in formazione, giovane, perso-

na responsabile di una gestione partecipata della scuola e dell’attuazione della Carta dei servizi.

Diritto di scelta e di frequenza

Nel rispetto del diritto di scelta dell’indirizzo scolastico più confacente ad attitudini, interes-

si, capacità cultura e ispirandosi all’art. 14 della Costituzione che recita “La Scuola è aperta a tut-

ti“, il Liceo Scientifico si adopera per accogliere tutte le domande di iscrizione che pervengono.

Vigila sulla regolarità della frequenza con interventi di prevenzione della dispersione e della morta-

lità scolastica attraverso anche il coinvolgimento della famiglia e di tutte quelle istituzioni educati-

ve, formative, socio-sanitarie in grado di collaborare tra loro in modo funzionale ed organico.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

Le varie componenti (docenti e non docenti, genitori, alunni, organi collegiali) sono prota-

goniste e si rendono responsabili dell’attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata

della scuola, in quanto comunità educante e proponente una specifica offerta integrata nell’ambito

degli organismi e delle procedure vigenti.

II Liceo Scientifico promuove la collaborazione con gli Enti Locali. Mediante Gruppi di

Studio e Commissioni di lavoro, favorisce le attività extrascolastiche tese al miglioramento

dell’offerta formativa. In quanto Centro Risorse Territoriali realizza la funzione della scuola come

centro di promozione culturale, sociale e civile; consente l’uso dell’edificio e delle attrezzature fuo-

ri dall’orario di servizio scolastico, compatibilmente con la funzionalità che gli enti locali, per quan-

to di competenza, sono tenuti a garantire.

II Liceo Scientifico, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la mas-

sima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.

L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di lavoro di tutte le componenti, si informa a

criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità dell’attività didattica, dell’offerta formativa integrata,

dell’ amministrazione e dei servizi.

Per le stesse finalità, il Liceo Scientifico garantisce ed organizza le modalità di aggiorna-

mento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali autorizzati, nell’ambito delle

linee di indirizzo e delle strategie di intervento stabilite dall’ Amministrazione.

Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale

La programmazione educativa e didattica di Istituto assicura il rispetto della libertà di inse-

gnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive

e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità nel rispetto degli obiettivi formativi na-

zionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nel piano di studio dell’ indirizzo scientifico.

Tale rispetto discende dalla consapevolezza che le singole discipline sono non fini a se stes-

se, ma strumentali ad un più ampio quadro culturale e funzionali all’acquisizione da parte degli a-

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57

lunni di un idoneo metodo di studio che li renda autonomi e capaci di scelte future culturali e occu-

pazionali.

L’aggiornamento culturale e metodologico e la formazione didattica costituiscono un impe-

gno per tutto il personale scolastico che, oltre ad iniziative di autoaggiornamento, utilizza gli oppor-

tuni interventi organici e regolari offerti dall’Amministrazione e da Enti preposti.

Area Didattica

II Liceo Scientifico, con l’apporto delle competenze professionali del suo personale e con la

collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile

della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e

formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi e culturali validi per il raggiungimento del-

le finalità istituzionali e della specificità dell’indirizzo scientifico. Nel rispetto della gradualità dello

sviluppo psico-fisico, intellettuale e sociale dell’allievo, il Liceo Scientifico individua ed elabora

strumenti didattici idonei a garantire la continuità educativa sia in verticale, raccordandosi agli Isti-

tuti di Istruzione Secondaria di I grado e all’Università, sia in orizzontale, mediante incontri e colla-

borazioni con il Territorio, nelle sue varie espressioni di associazioni, enti e istituzioni.

Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume come criteri

di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi

formativi, la rispondenza alle esigenze dell’utenza e il rispetto della normativa vigente in materia di

adozioni. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, ciascun Docente opera in coincidenza

con la programmazione educativo-didattica riportata nel Piano dell’Offerta Educativa (P. O. F.) e

tiene conto della necessità di assicurare ai giovani il tempo necessario per la pratica di attività cultu-

rali e sportive, scolastiche e non, che concorrono alla formazione armonica della loro personalità

I Docenti e gli allievi colloquiano in modo pacato, con linguaggio rispettoso della

dignità della persona. I Docenti non ricorrono ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di

punizioni mortificanti sotto il profilo umano e scolastico.

Parte II - Servizi Amministrativi

II Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Bitonto dispone di apparecchi informatici,

in grado di velocizzare i servizi relativi all’amministrazione di una scuola che, nella fattispecie con-

creta, deve provvedere al disbrigo di pratiche relative a docenti e studenti.

II Consiglio d’Istituto fissa, pertanto, gli standard operativi per le singole procedure come di

seguito individuate:

• la distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata “a vista” nei giorni di apertura degli uffici:

dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 12.00.

• la Segreteria svolge le procedure d’iscrizione in un tempo massimo di 10 minuti dalla consegna

delle domande.

• il rilascio dei certificati avviene negli orari di apertura dell’ufficio di Segreteria (dalle ore 10.00

alle ore 12.00 di tutti i giorni lavorativi); i certificati di iscrizione e frequenza sono rilasciati entro il

tempo massimo di 3 giorni lavorativi; i certificati riportanti voti e giudizi sono rilasciati entro 5

giorni dalla richiesta.

Il Dirigente Scolastico e i suoi Collaboratori curano direttamente le consegne dei documenti

di valutazione degli alunni entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.

In conformità con quanto previsto dalla normativa vigente, si fissa l’orario di apertura al

pubblico degli Uffici di Segreteria per tutti i giorni lavorativi dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e, di

pomeriggio, martedì, mercoledì, giovedì, dalle 16,00 alle 18,00. Di tali orari viene data massima

pubblicità mediante esposizione di appositi avvisi negli spazi comuni dell’edificio. Il Consiglio

d’Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti.

L’Ufficio del Dirigente Scolastico è aperto al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 11.00 di tutti

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58

i giorni lavorativi. Tali orari individuati nelle ore centrali delle giornate si ritiene possano costituire

un valido riferimento per l’utenza dell’Istituto che proviene da paesi limitrofi.

Nell’androne centrale sono situate le bacheche relative alle informazioni per i Docenti, per

gli studenti, per i genitori e per le comunicazioni sindacali. Gli operatori scolastici dislocati nei

pressi degli apparecchi telefonici garantiscono risposte telefoniche che contengono le indicazioni

relative all’Istituto ed alle proprie generalità e qualifica per poi indirizzare l’utente verso l’ impiega-

to addetto al disbrigo della pratica stessa. Gli operatori scolastici dislocati presso l’ingresso e presso

gli Uffici offrono informazioni di massima agli utenti circa il servizio richiesto.

Parte III - Condizioni ambientali della Scuola

Il Liceo Scientifico opera su un solo plesso sito in Via gen. F. Planelli: è un edificio di re-

cente costruzione, moderno, pienamente rispondente alla vigente normativa sull’edilizia scolastica.

Esso dispone di 45 aule, dei laboratori di Fisica, Chimica, di un’Aula Multimediale, di laboratorio

linguistico-multimediale, di una Palestra coperta e scoperta, di numerose strutture sportive, una sala

proiezioni con maxi schermo - auditorium, una sala Docenti, un ufficio per il C.I.C. (Centro di In-

formazione e Consulenza), una Biblioteca. Si tratta di impianti moderni ed efficienti, privi di barrie-

re architettoniche di alcun tipo. L’edificio è anche dotato di impianto di ascensore interno.

Per quanto di propria competenza, il Liceo Scientifico garantisce ambienti scolastici puliti

ed accoglienti, igiene e sicurezza dei locali e dei servizi, per una permanenza a scuola confortevole

e per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario si impegna a mantenere e garantire la co-

stante igiene dei servizi.

La Scuola, con la collaborazione di tutte le componenti previste dai Decreti Delegati, si im-

pegna, in particolare, a sollecitare, con i mezzi di propria competenza, gli enti locali preposti per

l’adozione di ogni provvedimento inteso ad attenuare ogni eventuale disagio all‟utenza. Si impe-

gna, inoltre, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei genitori, degli u-

tenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna (quest’ultima

anche nell’ ambito del circondario scolastico).

Per i fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, onde fornire le opportune infor-

mazioni all’utenza, la Scuola fa riferimento:

- all’inventario dei beni mobili in proprio possesso;

- ai modelli ministeriali DS relativi al numero e dimensione delle aule dove si svolge la

normale attività didattica; numero, dimensioni, tipo, dotazioni delle aule speciali e dei laboratori;

affigge all’albo:

• l’orario di disponibilità e di utilizzo effettivo, distinti per attività curriculari ed extra-curriculari,

nonché i regolamenti relativi al funzionamento delle aule speciali, del laboratori e delle palestre;

• la media delle ore di utilizzazione settimanale delle sale, distinta per attività curricolari ed extra-

curricolari;

• l’orario di funzionamento della biblioteca e della videonastroteca e le modalità dei prestiti e del-

le consultazioni.

II Liceo Scientifico ha approntato un piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità e

si impegna, ad effettuare annualmente le relative prove, ad effettuare le visite periodiche per la re-

dazione del documento dei fattori di rischio ai sensi della vigente normativa in tema di sicurezza nei

luoghi di lavoro.

Parte IV - Procedura dei reclami e valutazione del Servizio

I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono conte-

nere generalità indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successi-

vamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione se non circostanzia-

ti. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in

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59

forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause

che hanno provocato il reclame Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico,

al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il Dirigente Sco-

lastico formula, per il Collegio o per il Consiglio di Classe interessato, una relazione analitica dei

reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consi-

glio di Istituto sull’anno scolastico.

Valutazione del servizio.

Per la valutazione del servizio, si rimanda alla vigente normativa ed al Contratto Collettivo

di Lavoro. Alla fine di ciascun anno scolastico, il Dirigente Scolastico redige una Relazione

sull’attività formativa della Scuola che sottopone all’attenzione del Collegio dei Docenti e del Con-

siglio di Istituto. Tutti gli atti, modelli e quant’altro citato sono disponibili presso gli Uffici di Diri-

gente Scolastico e di Segreteria della Scuola e fanno parte integrante della presente Carta dei Servi-

zi.

Parte V - Attuazione

Le indicazioni contenute nella presente “Carta” si applicano fino a quando non intervenga-

no, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi di lavoro, in norme di leg-

ge e, in mancanza di queste, fino a quando gli Organi Collegiali della Scuola, per quanto di loro

competenza, non ravvisino la necessità di introdurre modifiche o integrazioni.

La presente Carta dei Servizi Scolastici è aggiornamento dell’edizione entrata in vigore il

22/12/1995, dopo 1'approvazione da parte del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto.

Il laboratorio linguistico

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Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” Bitonto

Regolamento interno dell’Istituto

Anno Scolastico 2013 – 2014

Il presente regolamento si ispira al D.P.R. 416 del 31/05/74, agli articoli 3, 33, 34 della Costitu-

zione della Repubblica Italiana, alla “Carta dei Servizi” della Scuola, allo Statuto delle Studentesse e

degli Studenti (DPR 249 del 24/6/1998, con le modifiche del D.P.R n. 235 del 21/7/ 2007), al D.P.R. n. 275

dell'8/3/1999 -Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, alla D. M. n. 292 del

3/12/1999 concernente la Scuola come luogo di prevenzione e promozione di salute, ai DD.LL. n. 626/94

e 242/96 per le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si compone di n. 46 articoli e disciplina la vita della Comunità scolastica in ore curriculari e

non, nella consapevolezza che la Scuola, aprendosi al territorio, debba favorire la necessaria integrazio-

ne dell’individuo nella collettività, nel rispetto della libertà dei singoli e delle regole che sono alla ba-

se della civile convivenza, attraverso il raggiungimento degli obiettivi culturali adeguati all’ evoluzio-

ne delle conoscenze e idonei al conseguimento di competenze necessarie alla formulazione e alla rea-

lizzazione di un progetto di vita. Per tali principi, i valori, le finalità cui si ispira, il presente Regola-

mento fa riferimento alla Carta dei servizi del Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” di Bitonto e allo Sta-

tuto delle Studentesse e degli Studenti.

Art. 1 Consiglio d’Istituto

Il Consiglio di Istituto, in quanto organo collegiale della Scuola, ha competenza generale per quan-

to concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della Scuola, fatte salve le at-

tribuzioni specifiche del Collegio dei Docenti e dei Consigli di classe. In particolare, oltre alle attri-

buzioni previste nell’art. 6 del D.P.R. 416 del 31/05/74 e al D.P.R. n. 275 dell'8/3/1999 - Regolamento

in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, spetta al Consiglio:

a) la regolamentazione in termini organizzativi dei rapporti tra gli organi della Scuola;

b) la richiesta, ogni qualvolta lo ritenga opportuno, della convocazione degli organi

collegiali, per avere il parere su questioni specifiche;

c) la formulazione di proposte al Collegio dei Docenti in materia di sperimentazione;

d) la determinazione dei criteri generali per la regolamentazione dei turni di servizio del

personale non docente, sentita l’assemblea del personale interessato.

Art. 2 Adempimenti del Consiglio d’Istituto

Per gli adempimenti del Consiglio di Istituto si fa riferimento all’art. 6 del D.P.R. 416 del

31/05/74 e al D.P.R. n. 275 dell'8/3/1999 - Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni

Scolastiche.

o m i s s i s

Art. 13 Elezioni Attribuzioni Prerogative del Presidente del Consiglio d’Istituto Il Presidente è eletto secondo le modalità previste dall’art. 3 del D.P.R. 416 del 31/5/74, a seguito di

un dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto. In seconda

votazione, in caso di parità di voto, sarà eletto il rappresentante dei genitori più anziano d’età. Il Vicepre-

sidente è eletto con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.

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Il Presidente assicura il regolare funzionamento del Consiglio, la realizzazione dei compiti di esso e

garantisce una gestione democratica della Scuola. Durante i normali orari di servizio, compatibilmente

con la disponibilità delle strutture, può disporre di un proprio ufficio, dei servizi di Segreteria, avere

dagli uffici della Scuola e dalla Giunta esecutiva tutte le informazioni relative alle materie di competen-

za del Consiglio.

Art. 14 Segretario del Consiglio

Le funzioni di Segretario sono affidate dal Dirigente Scolastico ad un membro del Consiglio

stesso, sentito il parere di ciascun consigliere e con avvicendamento periodico stabilito dal Consiglio stes-

so. Il Segretario redige il verbale del lavoro del Consiglio e sottoscrive, unitamente al Dirigente Scola-

stico, gli atti e le deliberazioni del Consiglio, oltre che il processo verbale.

Art. 15 Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva è composta ed eletta secondo le modalità previste dall’art. 5 del D.P.R.

416 del 31/05/74.

Art. 16 Presidente della Giunta Esecutiva

Il Presidente della Giunta esecutiva è il Dirigente Scolastico. In caso di assenza o di impedi-

mento del Dirigente Scolastico, le funzioni di Presidente saranno svolte dal Docente delegato, ai sensi

dell’art. 3 del D.P.R. 417 del 31/05/74.

o m i s s i s

Art. 24 Consiglio di Classe

Il Consiglio di Classe promuove lo scambio fra insegnanti, genitori e studenti delle reciproche

esperienze didattiche, educative e sociali, per favorire il coordinamento delle attività relative.

Il Consiglio di Classe redige, entro il mese di novembre di ogni anno e sulla base della pro-

grammazione d’Istituto, un programma coordinato di attività curriculari, aggiuntive e facoltative,

funzionali alle esigenze della classe ed integrative per i singoli, per realizzare la formazione culturale,

sociale, umana degli alunni, l’integrazione degli stessi nel gruppo e assicurare l’ottimizzazione del

servizio. Inoltre, il Consiglio di Classe, entro il termine sopraddetto, stabilisce piani di lavoro e di inter-

venti aggiuntivi per approfondire aspetti e punti dei programmi vigenti, attraverso scelte, integrazioni,

aggiornamento degli insegnanti, in ordine agli obiettivi di istruzione, formazione, integrazione da rea-

lizzare nell’Istituto e sulla base delle esigenze di sperimentazioni in atto.

Art. 25 Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i Professori di ruolo e non di ruolo dell’ Istituto e

dagli Assistenti a cattedra. La Presidenza spetta al Dirigente Scolastico o, in caso di

assenza o impedimento, al docente delegato. Le funzioni di Segretario sono demandate dal Presidente ad

uno dei docenti collaboratori con il sistema della turnazione.

Art. 27 Competenze del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti delibera per quelle materie previste dai Decreti Delegati e dalla vigente

normativa in tema di autonomia scolastica. In particolare, il Collegio delibera l’intero Piano

dell’Offerta Formativa (P.O.F.) dell’Istituto.

Art. 28 Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti

Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti è composto da 4 membri effettivi e da 2

supplenti, eletti a scrutinio segreto dal Collegio tra i docenti che ne fanno parte. Esso è convocato dal

Dirigente Scolastico:

a) in periodi programmati per la valutazione del servizio su richiesta dei singoli

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interessati, a norma dell’art. 66 del D.P.R. 416 del 31/05/74;

b) alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova

degli insegnanti, ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. 416 del 31/05/74;

c) ogni qualvolta se ne senta la necessità.

Art. 29 Orario della giornata scolastica

La giornata scolastica inizia alle ore 8.00. L’ora di lezione è fissata in 60 minuti.

Gli studenti devono entrare nell’Istituto almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. I ritar-

datari saranno ammessi, previa autorizzazione del Dirigente o del docente delegato. A giudizio del Di-

rigente o del docente delegato, lo studente recidivo nei ritardi viene ammonito o escluso dalle lezioni

della giornata.

I docenti devono trovarsi nell’Istituto 5 minuti prima dell’inizio della giornata scolastica e so-

no obbligati a vigilare sul comportamento degli studenti, per garantire la correttezza e l’incolumità

degli stessi. Il cambio degli insegnanti da un’ora all’altra deve avvenire in modo sollecito, al fine di

evitare che le classi rimangano prive di insegnanti e senza controllo.

La presenza degli studenti è obbligatoria, oltre che alle lezioni ed alle attività aggiuntive, a tutte

le altre attività che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici e alle attività integrative e facol-

tative per le quali abbiano prodotto regolare iscrizione. Qualora gli studenti abbiano la necessità di la-

sciare la Scuola prima della fine delle lezioni, il Dirigente o il docente delegato ne valuterà i motivi e

consentirà l’uscita solo se prelevati da un genitore o da chi ne esercita la potestà genitoriale e dopo che

questi abbia sottoscritto la relativa richiesta.

Art. 30 Assenze degli studenti

Gli studenti che si assentano dalle lezioni sono tenuti a giustificare le assenze con comunicazio-

ne scritta sul relativo libretto. Tale comunicazione è firmata per i minori da un genitore o da chi ne fa

le veci, la cui firma sia stata depositata in Segreteria.

I maggiorenni si autogiustificano con l’uso del libretto. Ove lo ritenga, la Scuola si riserva di

informare le famiglie.

Le assenze frequenti o protratte nel tempo per motivi diversi vanno circostanziate e valutate

volta per volta, anche attraverso segnalazioni in Dirigente Scolastico. Un docente per ciascuna classe, de-

legato dal Dirigente Scolastico, procederà mensilmente alla ricognizione delle assenze frequenti e saltuarie

e ai ritardi nell’ingresso e inoltrerà, attraverso il servizio di Segreteria, comunicazione alle famiglie

con tassa a carico. Le assenze vanno giustificate dall’insegnante della prima ora di lezione, a ciò dele-

gato, entro due giorni.

Le astensioni collettive arbitrarie non sono giustificate. Esse sono valutate, di volta in volta,

dal Collegio dei Docenti che esprime il parere sui provvedimenti da adottare. Tali provvedimenti de-

vono comunque prevedere il recupero delle ore che, sentiti gli studenti, vanno dalla riduzione delle ore di

assemblea di classe e di istituto alla contrazione della durata di visite e viaggi, alla completa soppressio-

ne degli stessi.

I genitori vigileranno sulla regolarità della frequenza e sono direttamente responsabili di

assenze, profitto, disciplina, comportamento dei figli e dell’uso del libretto personale per la

giustificazione di assenze, ingressi ritardati e uscite anticipate.

Art. 31 Disciplina degli studenti

Gli studenti possono uscire dalle aule per recarsi nel bagno non prima della seconda ora e non dopo

la penultima ora di lezione. Le uscite sono consentite uno per volta e per tempi brevi. Solo in casi di ecce-

zionale bisogno sarà consentito di uscire anche durante le altre ore di lezione.

Durante il cambio di ora, non è consentito riversarsi nei corridoi o aggirarsi per qualunque

ambiente scolastico: gli studenti attenderanno il docente nella propria aula ed eviteranno chiasso e di-

sordine. La ricreazione si svolge sui singoli piani e la vigilanza degli studenti è affidata ai docenti.

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È fatto assoluto divieto di fumare in qualunque ambiente scolastico. I trasgressori saranno

puniti ai sensi della normativa vigente.

È dovere degli studenti rispettare gli ambienti, i servizi, le suppellettili e quanto faccia parte

del pubblico bene. I trasgressori risarciranno a proprie spese i danni arrecati.

Tutti gli studenti collaboreranno con l’istituzione scolastica nel rispetto della cosa pubblica e

saranno direttamente responsabili qualora non venga individuato l’esecutore del danno.

Le classi che si recano negli ambienti speciali (laboratori, palestre, auditorium) devono essere

prelevate dall’aula e riaccompagnate dal Professore a fine lezione e comunque essere in classe al cambio di

ora. È fatto assoluto divieto agli studenti che si rechino negli ambienti speciali di aggirarsi per corridoi,

bagni, spogliatoi e comunque eludere la vigilanza del Docente.

Gli studenti che svolgono attività di Educazione Fisica devono servirsi di adeguato abbiglia-

mento ginnico-sportivo. La vigilanza sugli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religio-

ne cattolica dovrà essere esercitata dai Professori indicati dal Dirigente, con regolare orario di servizio.

L’uscita, alla fine della giornata scolastica, dovrà avvenire in modo ordinato. In particolare

alla fine della quinta ora usciranno le classi ubicate nelle aule di primo piano al primo suono della

campanella, al secondo suono le classi ubicate al piano terra.

II parcheggio nella zona predisposta è regolato da apposita segnaletica orizzontale che va

rispettata.

Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative di sicurezza dettate dal presente

regolamento e dai DD.LL.626/94 e 242/96 (e successive modificazioni e integrazioni) ed a collaborare per

rendere accoglienti gli ambienti scolastici.

Art. 32 Mancanze disciplinari

Si configurano come mancanze disciplinari i comportamenti non rispettosi dei doveri sanciti

dall’art. 3 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e dal precedente art. 31.

Sanzioni disciplinari: criteri generali

Le sanzioni disciplinari sono ispirate al principio di gradualità e tendono al rafforzamento

della responsabilità personale, al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, alla

riparazione del danno, all’affermazione della dignità della persona e dei luoghi oggetto di offesa, al ri-

spetto della personalità e della dignità dell’alunno in formazione e al suo recupero attraverso attività

a vantaggio della comunità scolastica o di utilità sociale.

Eventuali danni arrecati a suppellettile, strutture, macchinari, sussidi didattici e a tutto il

patrimonio scolastico, sono sanzionati con il risarcimento totale a carico dello studente/i responsa-

bile/i o, in caso non si individuino le dirette responsabilità, a carico della classe o corso, o

dell’intera comunità studentesca.

Elenco delle sanzioni disciplinari Le violazioni dei doveri disciplinari di cui al primo comma del presente articolo danno luogo

all’ irrogazione delle seguenti sanzioni disciplinari:

• richiamo verbale

• ammonizione con annotazione sul registro di classe (nota disciplinare)

• ammonizione scritta

• esclusione da visite e viaggi di istruzione

• allontanamento dalla comunità scolastica fino a 15 giorni

• allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni.

Non costituisce sanzione disciplinare il richiamo verbale che si configura come precisa-

zione delle norme di comportamento corretto ed invito al rispetto.

Nell’atto di comminazione della sanzione disciplinare dovrà essere offerta allo studente

la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica o in attività di rile-

vanza sociale e culturale che inducano lo studente alla riflessione e rielaborazione critica di

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episodi verificatisi nella scuola. Segue un elenco a titolo esemplificativo:

• piccola manutenzione di arredi o strutture interne o esterne

• uso di dotazioni informatiche per lavori di utilità comune

• attività di supporto al prestito o alla catalogazione di libri in biblioteca

• attività di supporto alla circolazione di informazioni in ambito scolastico

Organismi competenti a deliberare le sanzioni disciplinari

Sono competenti a deliberare le sanzioni disciplinari i seguenti organismi:

• i singoli docenti per il richiamo verbale e l’avvertimento scritto;

• il Dirigente Scolastico o il docente coordinatore per l’ammonizione scritta;

• il responsabile della sicurezza per le relative infrazioni;

• il Consiglio di Classe per l’allontanamento dalla comunità scolastica fino a 15 giorni;

• il Consiglio d’ Istituto per l’allontanamento dalla comunità scolastica per più di 15 giorni.

Infrazioni disciplinari e relative sanzioni

L’elenco che segue rappresenta la fattispecie più prevedibile dei comportamenti scor-

retti degli studenti che sono sanzionabili ed è quindi esemplificativo e non esaustivo: nei casi

non previsti in modo esplicito, Docenti, Dirigente Scolastico e gli altri Organi preposti pro-

cederanno per analogia ispirandosi allo Statuto delle studentesse e degli studenti.

Mancanze disciplinari Sanzioni previste Organi competenti a comminare le san-zioni

Organi per le impugnative

Incuria nella conservazione del libret-to personale, del materiale che si consegna ai docenti, degli arredi e degli ambienti scolastici.

Ammonizione in classe con annotazione sul registro di classe (nota disciplinare)

Docente che rileva la mancanza

Dirigente Scolastico (entro 3 giorni)

Comportamento irrispettoso che di-

sturba il normale svolgimento

delle attività scolastiche; abituale

ritardo alle lezioni.

Comportamento scorretto du-

rante le prove di valutazione (co-

piatura, suggerimenti...)

Nota disciplinare ed annul-

lamento della prova.

Il ripetersi di note disciplinari nel cor-

so dell’anno scolastico, dopo la se-

conda volta.

Ammonizione scritta Docente coordinatore

Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe

(entro 5 giorni)

Uso dell’MP3, del telefono cellu-

lare e di altre apparecchiature

elettroniche in tempi e spazi non

consentiti (durante le verifiche,

le lezioni).

Irregolare frequenza ai corsi e

alle attività aggiuntive obbliga-

torie deliberate dal Consiglio di

Classe, che non sia opportunamente

giustificata

Introduzione nella scuola di be-

vande alcoliche.

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65

Violazione delle disposizioni or-

ganizzative e di sicurezza.

Addetti al rispetto del-

le norme.

Docente coordinatore.

Dirigente Scolastico.

Infrazione al divieto di fumare Ammonizione scritta.

Applicazione della sanzio-

ne amministrativa con mo-

dalità decise dall’organo

competente.

Assenza ingiustificata dalle lezioni Ammonizione scritta in ca-

so di assenza del recupero.

Dirigente Scolastico su

segnalazione del do-

cente coordinatore.

Sottrazione di effetti personali

o di danaro.

Risarcimento

Ammonizione scritta

Docente coordinatore

Dirigente Scolastico

Mancanza di rispetto, anche

formale, nei confronti del Diri-

gente Scolastico, dei docenti, del

personale della scuola, dei com-

pagni.

Dalle scuse formali

per le mancanze meno gra-

vi, all’ammonizione per le più

gravi, con possibilità di esclu-

sione, per un periodo da deter-

minarsi, dalle visite guidate e

dai viaggi d’istruzione.

Furto o danneggiamento di sus-

sidi didattici, macchinari, e, in ge-

nere, del patrimonio scolastico tale

da causare uno scadimento della qua-

lità dell’ambiente strutture scolastico

e della qualità della vita nella scuola.

Lavori di recupero e ripa-

razione oppure pagamento

del danno arrecato. In caso di

rifiuto di riparazione o paga-

mento del danno, ammoni-

zione scritta ed esclusione

per un periodo da determi-

narsi da visite guidate e

viaggi di istruzione, fino

all’ allontanamento dalla

comunità scolastica..

Docente coordinatore

Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe

Organo di garanzia

(entro l5 giorni)

Comportamento che incide volonta-

riamente e negativamente sul decoro

ambientale mediante scritte o altri se-

gni.

Nota disciplinare.

Ammonizione scritta.

Allontanamento dalla co-

munità scolastica.

Docente che rileva la

mancanza.

Docente coordinatore.

Dirigente Scolastico.

Consiglio di Classe.

Uso di alcolici e di sostanze stupefa-

centi durante l’attività didattica all’interno della scuola e fuori.

Allontanamento dalla comunità scolastica fino a15 giorni, con possibile san-zione accessoria dell’esclusione da visite gui-date e viaggi d’istruzione, per un periodo da determinarsi.

Consiglio di Classe

Contraffazione di voti, di comunica-zioni tra scuola e famiglia, di fir-ma dei genitori. Falsificazione, sottrazione o danneggiamento di do-cumenti scolastici o di carattere amministrativo.

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Riprese video all’interno della scuola non autorizzate dal Dirigente Sco-lastico e dagli interessati, anche svolte con telefonini o strumenti multimediali, e finalizzate ad uti-lizzi privati.

Ricorso alla violenza (verbale o fisica) nei confronti di un compagno.

Il ripetersi, per la seconda volta nell’ arco del quinquennio di un’ infra-

zione passibile di ammonizione scritta.

Reati che violino il rispetto e la digni-tà della persona, recidive degli stessi, atti di violenza grave o tali da generare allarme sociale, atteggia-menti e comportamenti tali da costituire pericolo per l’incolumità delle persone.

Allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai quindici giorni, con possibilità di termine con la fine dell’ anno scolastico, di esclusio-ne dallo scrutinio finale o non ammissione agli Esami di Stato.

Consiglio d’Istituto

La frequenza irregolare, se non motivata o certificata, e le assenze non giustificate, co-

stituiscono dementi di valutazione, come previsto dal Piano dell’Offerta Formativa e dalla

scheda di valutazione del credito scolastico.

Le astensioni collettive sono regolate dal disposto dell’art. 30.

Tutti i provvedimenti disciplinari concorrono a determinare il voto quadrimestrale e fi-

nale di condotta e anche alla determinazione del credito scolastico per la parte in cui è valutata

la qualità della partecipazione al dialogo educative.

Procedure per l’irrogazione delle sanzioni disciplinari

1. Gli elementi del procedimento disciplinare, da intendersi come azione unica ed espli-

cata per le vie brevi, specie per le mancanze meno gravi, sono i seguenti:

• contestazione dell’addebito

• invito allo studente o alla studentessa ad esporre le proprie ragioni ed eventualmente a

giustificarsi

• verifica istruttoria sulle giustificazioni avvalendosi di testimonianze dirette

• deliberazione in merito all’irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione ove

prevista.

Nel caso di applicazione della sanzione si precede alla comunicazione della stessa allo

studente e ai genitori con una motivazione anche sintetica in relazione alla gravità della vio-

lazione e al tipo di sanzione irrogata.

2. Le sanzioni disciplinari normalmente devono essere tempestivamente comunicate ai genitori della

studentessa o dello studente; le sanzioni di avvertimento e di richiamo possono essere comunicate an-

che in sede di colloqui periodici.

3. Nel caso di "ammonizione scritta" il docente coordinatore, dopo aver formulato verbalmente

la contestazione allo studente e averlo invitato nello stesso tempo ad esporre le sue giustificazioni, annota la

sanzione sul registro di classe, motivandola, e ne informa la famiglia e il Dirigente Scolastico.

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4. Nel caso di provvedimento che prevede l'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica,

il Dirigente Scolastico, valutata preventivamente l’applicabilità della sanzione, deferisce lo studente

all'organo collegiale competente (Consiglio di Classe o Consiglio d’Istituto). Il Dirigente Scolastico in-

forma quindi lo studente che può esporre le sue ragioni davanti all'organo giudicante anche in forma

scritta o mediante la produzione di prove o testimonianze a suo favore; il Consiglio di Classe o il Consi-

glio d’Istituto hanno facoltà, in ogni caso, di sentire chiunque possa fornire testimonianze utili sui fatti

contestati.. Per mancanze collettive si applicano anche le sanzioni previste nel Regolamento di Isti-

tuto che contemplano la sospensione del diritto di assemblea, dei viaggi di istruzione e delle attività in-

tegrative.

5 Per l'applicazione delle sanzioni si riconosce la possibilità all'organo superiore di infliggere sanzioni

di competenza dell'autorità inferiore.

6. Nell’applicare le sanzioni si tiene conto del comportamento generale dell'alunno

riconoscendogli attenuanti, nel caso di comportamento pregresso generalmente corretto, ed

aggravanti, nel caso di recidiva o precedenti sanzioni.

7. Prima di applicare la sanzione l'alunno può proporre di trasformare la stessa sanzione in attività di

pubblica utilità ed accordarsi sulla soluzione con l'Organo competente ad applicare la sanzione.

8. Le decisioni attribuite al Consiglio di Classe devono essere prese nel rispetto delle modalità sopra e-

sposte e garantendo la presenza almeno della maggioranza dei componenti con la partecipazione dei rap-

presentanti dei genitori e degli alunni.

9. Il Consiglio di Classe o il Consiglio d’Istituto possono convocare lo/gli alunno/i responsabile/i del-

la mancanza solo al fine di ascoltare le sue dichiarazioni.

Impugnazioni

1. Contro le sanzioni lo studente può, nei tempi previsti dalla tabella e decorrenti dalla data di comu-

nicazione della sanzione, inoltrare ricorso ai diversi organi competenti.

2. Lo studente può presentare ricorso quando ritiene che si siano verificate delle violazioni relative

alla procedura disciplinare, prevista dal presente Regolamento, oppure quando ritiene ingiusta la deci-

sione disciplinare adottata nei propri confronti.

3. Il ricorso, di norma deve essere presentato all'organo immediatamente superiore a quello che ha

emesso il provvedimento; è consentito in ogni caso adire direttamente l'Organo di Garanzia nei tempi

previsti dalle diverse mancanze.

4. Il ricorso deve essere presentato per iscritto e deve contenere le ragioni specifiche dell'impugna-

zione; con il ricorso lo studente può presentare eventuali prove o testimonianze a lui favorevoli, affin-

ché siano verificate dall'organo di tutela e può, inoltre, chiedere di essere sentito.

5. Gli Organi aditi per il ricorso decidono in tempi brevi, e comunque, per l'Organo di ga-

ranzia, non oltre 10 giorni dal deposito del ricorso. Per la valutazione dello stesso si dovrà procede-

re all’ esame dell'impugnazione ed ascoltare le ragioni dello studente qualora abbia chiesto di essere

sentito, previa convocazione. E' altresì necessario tener conto e, se richiesto, ascoltare anche le ragioni

di chi ha promosso il procedimento disciplinare. 6. L'organo di appello, qualora verifichi l'illegitti-

mità o la non correttezza procedurale del provvedimento, invita l'organo che ha erogato la san-

zione al riesame del procedimento e degli atti conseguenti.

Art. 33 Organo di garanzia Avverso le decisioni del Consiglio di Classe e del Consiglio d’Istituto è ammesso ricorso

scritto da parte dello studente o della famiglia, se trattasi di minorenne, entro 15 giorni dalla no-

tifica.

II ricorso è preso in considerazione nei seguenti casi:

• difetti di procedura;

• difetti nell’applicazione del presente regolamento;

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• individuazione di ulteriori elementi probatori.

L’Organo di Garanzia è costituito dal Dirigente Scolastico, quale membro di diritto con funzio-

ne di Presidente, da 2 docenti eletti a scrutinio segreto dal Collegio dei Docenti, da 2 genitori eletti a

scrutinio segreto dall’assemblea dei genitori fra i genitori rappresentanti di classe, da 2 studenti, e-

letti a scrutinio segreto dal Comitato Studentesco tra 38 studenti, 1 per classe, individuati ciascuno

dalla classe di appartenenza per qualità morali e senso di responsabilità; inoltre, da 1 docente sup-

plente, 1 studente supplente, 1 genitore supplente. Nelle votazioni, in caso di parità, prevale il voto

del Dirigente Scolastico. L’Organo di Garanzia dura in carica 2 anni.

L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. L’Organo di Garanzia può de-

liberare se sono presenti quattro membri su sette, le delibere sono efficaci se approvate dalla mag-

gioranza dei presenti. Qualora l’organo non decida entro tale termine la sanzione non potrà che rite-

nersi confermata.

Avverso le decisioni dell’Organo di Garanzia lo studente o la famiglia, se trattasi di minorenne,

può ricorrere ad un Organo Provinciale di Garanzia che, stante lo Statuto, sarà composto da due

studenti designati dalla Consulta Provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal Consiglio

Scolastico Provinciale e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal

Dirigente Scolastico Provinciale.

Previo parere vincolante dell’Organo provinciale, il Dirigente Scolastico Provinciale decide in

via definitiva.

Art. 34 Patto di corresponsabilità All’atto della presentazione di ogni nuova domanda di iscrizione, viene consegnata copia del

presente Regolamento/Piano dell’offerta formativa. Contestualmente al perfezionamento

dell’iscrizione, genitori, studenti e Dirigente Scolastico in quanta legale rappresentante dell’Istituto,

sottoscrivono il patto educativo di corresponsabilità, che definisce doveri e diritti delle parti nella

condivisione della funzione educazione attraverso lo studio, l’assimilazione e elaborazione critica

delle conoscenze. II testo del Patto di corresponsabilità è allegato al Piano dell'Offerta formativa e

alla domanda di iscrizione che è incompleta senza la sottoscrizione del patto stesso. II Dirigente

Scolastico e i docenti coordinatori forniscono chiarimenti su richiesta sui contenuti del patto stesso

che è illustrate nei corso delle attività di orientamento in entrata e ripreso e discusso all’inizio

dell’anno scolastico durante l’accoglienza degli studenti delle classi in ingresso.

II Patto è elaborate dal Consiglio d’Istituto e sottoposto a revisione su proposta della maggio-

ranza del Consiglio stesso o del Collegio dei Docenti. II Collegio dei Docenti può presentare ver-

sioni nuove del testo al consiglio d’Istituto e chiederne la votazione.

Art. 35 Uso degli ambienti scolastici

I locali scolastici sono utilizzabili in ore curriculari e non curriculari. La scuola, in quanto “co-

munità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita

della persona in tutte le sue dimensioni” (Statuto art.1 comma 2), garantisce il diritto di associazione e di

riunione al suo interno e l’utilizzo dei locali da parte degli studenti (Statuto art. 2 comma 10). Tale dirit-

to viene esercitato con modalità concordate di volta in volta con il Dirigente Scolastico per dibattere

problemi.

I locali scolastici sono utilizzabili compatibilmente con lo svolgimento di attività integrative,

aggiuntive e facoltative e iniziative varie organizzate dalla scuola, per lo svolgimento di iniziative a

finalità formativa degli studenti singoli e in gruppi, per l’esercizio del diritto di associazione da parte

degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte, degli ex studenti e loro associazioni, delle fami-

glie, delle organizzazioni socio/culturali e di volontariato che operano senza fine di lucro. Per l’ utilizzo

dei locali deve essere prodotta regolare richiesta di autorizzazione indirizzata al Dirigente Scolastico e al

Consiglio di Istituto che è l’organo preposto a deliberare e a regolamentarne l’uso. I richiedenti assumo-

no piena responsabilità per l’utilizzo e il rispetto degli ambienti. Per gli studenti minorenni che ne fac-

ciano richiesta, ogni responsabilità viene assunta dai genitori. L’uso dei locali non deve comportare

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oneri per la scuola.

Art. 36 Uso degli ambienti speciali

L’uso degli ambienti speciali in ore curriculari è disciplinato da regolamenti specifici che sono

parte integrante del presente Regolamento d’Istituto. In particolare, si fa riferimento a: biblioteca,

gabinetti scientifici e laboratori, palestre, sala proiezioni, auditorium. Per l’attività didattica antimeri-

diana nelle palestre e nei laboratori, i Docenti delle discipline interessate ai singoli ambienti concorde-

ranno, secondo un preciso quadro orario, una turnazione valida per l’intero anno scolastico. L’uso degli

ambienti con dotazioni multimediali è regolato volta per volta, tenendo conto delle prenotazioni fatte

dai docenti delle classi interessate e secondo criteri di turnazione.

L’uso del laboratorio multimediale è regolato da un regolamento interno e prevede la presenza

di un docente in caso di accesso di studenti singoli o per piccoli gruppi.

L’accesso ai gabinetti scientifici è consentito solo ad alunni accompagnati dai docenti delle di-

scipline relative. Le norme di comportamento e di sicurezza sono affisse nei laboratori e vengono illustra-

te agli alunni all’inizio dei corsi.

Art. 37 funzionamento degli ambienti speciali – gabinetti scientifici e laboratori

II funzionamento dei gabinetti scientifici e dei laboratori è regolato dal Consiglio d’Istituto,

sentito il parere del Collegio dei Docenti, in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, per studi

e ricerche, con la presenza di un docente. Per la materia in oggetto, il Consiglio d’Istituto ha redatto un

disciplinare che è parte integrante del presente Regolamento.

Palestre: il funzionamento delle palestre è disciplinato dal Consiglio d’Istituto, in modo da assi-

curare la disponibilità alle componenti della Scuola e ad Enti ed Associazioni che operano senza fini di lu-

cro.

Biblioteca: l’accesso alla biblioteca per prestiti e consultazioni è disciplinato dal regolamento

specifico, su preciso quadro orario e sempre in presenza dell'assistente amministrativo responsabile.

Art. 38 Uso degli ambienti speciali e delle attrezzature multimediali

In orario antimeridiano le classi, con il docente, accedono all’aula multimediale secondo un ca-

lendario di turnazioni annualmente predisposto o previa prenotazione nelle ore in cui risulta libera; i

docenti firmano la presenza in aula sull’apposito registro.

In orario antimeridiano le classi, con il docente, fanno uso della postazione mobile secondo un

calendario di turnazioni annualmente predisposto o previa prenotazione nelle ore in cui risulta libera; i

docenti firmano l’avvenuto utilizzo sull’apposito registro.

In orario pomeridiano singoli docenti possono accedere all’aula con i propri studenti per la realiz-

zazione di progetti, previa informazione sugli stessi all'assistente tecnico responsabile del laboratorio, che

controlla la disponibilità oraria. I docenti firmano la presenza in aula sull’apposito registro.

È interdetto l’uso delle attrezzature agli studenti senza la presenza di un docente o dell'addetto

responsabile.

È interdetto l’uso della postazione centrale agli studenti. I docenti sono responsabili degli

eventuali danni provocati dall’uso negligente delle apparecchiature. È vietato doppiare dischi o

quant’altro previsto dalla legge sulla tutela dei diritti d’autore.

Norme per l’accesso ad Internet

In orario antimeridiano, le classi, con il docente, possono accedere ad Internet dalle aule multime-

diali, dall’auditorium, oppure dalle aule delle singole classi usando le postazioni mobili, previa prenota-

zione. I docenti firmano un registro predisposto l’uso degli ambienti o delle attrezzature.

In orario pomeridiano, singoli docenti possono accedere a Internet, eventualmente con i propri

studenti, per la realizzazione di progetti, previa informazione sugli stessi al responsabile del laboratorio,

che controlla la disponibilità oraria. I docenti possono collegarsi a Internet dalle postazioni docenti.

Norme conclusive

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Di ogni attività pomeridiana va informato il Dirigente Scolastico.

L’utilizzo di apparecchiature, quali le stampanti, comportano spese di gestione, pertanto i docenti

e gli studenti debbono farne un uso oculato e responsabile.

Nelle ore antimeridiane e pomeridiane, quando si svolgono attività con gli studenti, va garantita

la presenza in aula dell'assistente tecnico addetto alla sorveglianza delle attrezzature.

Il responsabile del Laboratorio e il Dirigente Scolastico vigilano sull’applicazione del presen-

te regolamento, attivando tutti i controlli opportuni.

Art. 39 Uso della palestra

Ogni studente deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute, e di quella dei

suoi compagni su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua

formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dalla Dirigente Scolastica e dagli insegnanti di Educazio-

ne Fisica.

Per ridurre le situazioni di rischio e per tutelare la salute degli alunni sono state formulate le

seguenti disposizioni:

1 gli alunni devono attendere l’arrivo del docente prima di iniziare le attività e lavorare solo in sua

presenza seguendo con attenzione le indicazioni dallo stesso impartite;

2 gli alunni non devono utilizzare le attrezzature in modo improprio e senza autorizzazione del docente;

3 nelle palestre (coperta e scoperta) è vietato fumare, mangiare, bere; durante l’utilizzo dei locali, deb-

bono essere lasciati negli spogliatoi zaini, borse, giacconi, etc.;

4 gli alunni sono invitati a non portare e/o lasciare incustoditi denaro e/o oggetti di valore negli

spogliatoi;

5 quando i locali siano utilizzati per assemblee/riunioni, l’accesso agli stessi è consentito solo indossan-

do calzature ginniche;

6 gli alunni devono obbligatoriamente utilizzare un abbigliamento idoneo per ogni tipo di disciplina

sportiva e/o attività motoria (scarpe ginniche con suola antisdrucciolevole, tuta da ginnastica e/o

divisa con maglietta e calzoncini);

7 la permanenza nello spogliatoio deve essere di durata strettamente necessaria e non prevede la sorve-

glianza dei docenti per motivi di privacy;

8 eventuali danneggiamenti alla struttura della palestra e/o agli oggetti e agli attrezzi verranno adde-

bitati al/ai responsabile/i oppure all’intera classe presente quel giorno qualora non si riesca ad indi-

viduare il/i responsabile/i;

9 gli alunni devono eseguire un accurato e specifico avviamento per riscaldare la muscolatura;

10 gli alunni devono lavorare in modo ordinato utilizzando solo l’attrezzatura necessaria nello spazio

individuato dal docente;

11 gli alunni devono informare il docente sul proprio stato di salute segnalando immediatamente

condizioni di malessere anche momentaneo;

12 in assenza di indicazioni fornite dai docenti di Educazione Fisica, gli alunni non devono pren-

dere iniziative personali;

13 gli alunni devono utilizzare le consuete norme igieniche al termine dell’attività motoria;

14 i genitori debbono informare tempestivamente il docente di Educazione Fisica e il coordinatore di

classe presentando certificazione medica aggiornata a riguardo delle patologie che possono interfe-

rire con le attività svolte;

15 l’eventuale infortunio, del quale l’insegnante non si avveda al momento dell’accaduto, deve es-

sere denunciato verbalmente al docente entro il termine della lezione.

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L’osservanza di tali regole comportamentali garantirà il miglior utilizzo della palestra e la sicu-

rezza negli ambienti e nei servizi annessi.

Art. 41 Assemblee dei Genitori

1. L’assemblea dei genitori, come quella degli studenti, costituisce un mezzo di

partecipazione alla vita della Scuola.

2. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola,

secondo le modalità previste dai commi successivi.

3. Le assemblee dei genitori possono essere di classe, di corso e di Istituto.

4. I genitori di ciascuna classe eleggono a scrutinio segreto due loro rappresentanti.

5. I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe esprimono il Comitato dei Genitori. Questo

può essere integrato dai genitori eletti nel Consiglio d’Istituto.

6. Al suo interno, il Comitato dei genitori elegge un Presidente, un Vice-Presidente ed un Segreta-

rio, che redige verbale delle assemblee di Comitato.

7. L’Assemblea Generale dei Genitori elegge un suo Presidente - moderatore, che dura in carica un

giorno. Questi nomina un Segretario, che redige regolare verbale della discussione.

8. Il verbale, firmato dal Segretario e dal Presidente, deve essere consegnato al Dirigente Scolasti-

co entro il giorno successivo allo svolgimento dell’assemblea.

9. L’assemblea di classe o di corso è convocata su richiesta indirizzata al Dirigente

Scolastico da parte dei genitori eletti nei Consigli di classe; l’Assemblea di Istituto è convocata

su richiesta del Presidente o della maggioranza del Comitato dei Genitori.

10. Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto, autorizza la con-

vocazione ed i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione all’albo, rendendo noto

anche l’ordine del giorno.

11. L’Assemblea dei Genitori si svolge fuori dell’orario delle lezioni; la data, l’ora e la sede di

svolgimento devono essere concordate di volta in volta con il Dirigente e devono essere compatibili

con altre attività che si svolgono in orario non didattico.

12. L’Assemblea dei Genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento. Tale

regolamento deve essere inviato in visione al Consiglio di Istituto.

13. In caso di mancanza di strutture idonee a contenere tutti i genitori, l’assemblea può svolgersi

in locali esterni senza oneri per la Scuola o in locali interni per classe, per corso o per classi parallele.

14. Alle assemblee possono partecipare con diritto di parola il Dirigente e i docenti delle classi

interessate.

15. Eventuali proposte delle assemblee dei genitori possono essere comunicate agli Organi Collegiali

competenti come collaborazione proficua tra le varie componenti della Scuola, per l’ arricchimento

dell’offerta educativo - culturale e formativa di Istituto.

Art. 42 Assemblee degli Studenti

Le assemblee degli studenti sono riconosciute dagli artt. 45 e seguenti del D.P.R. 416 del 31/05/74 e

dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Esse possono essere di classe, di Istituto, di corso, di classi

parallele.

Le assemblee costituiscono uno spazio democratico autogestito che offre la possibilità di discutere

ed approfondire i problemi della Scuola o della società. Contribuiscono allo sviluppo della personalità

dei giovani, educano al senso di responsabilità e di autonomia individuale, perseguono obiettivi cultu-

rali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.

L’intera vita della comunità scolastica, compresa l’assemblea, si basa sulla libertà di espressio-

ne, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,

quale che sia la loro età, condizione, ruolo, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale, e cultura-

le.

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La partecipazione alle assemblee costituisce per gli studenti obbligo di servizio. Le classi, che si as-

sentino dalle assemblee di istituto per un numero superiore ad un terzo dei componenti, sono sanzionate con

l’assunzione dell’impegno ad organizzare e gestire l’assemblea di istituto successiva su tema assegnato

dal Comitato studentesco secondo le modalità stabilite dal capo successivo.

Art. 43 Comitato Studentesco

1. Il Comitato Studentesco è formato da due rappresentanti democraticamente eletti

all’interno di ciascuna classe, a scrutinio segreto, e dura in carica un anno.

2. Al suo interno, il Comitato Studentesco elegge un Presidente, un Vice-presidente ed un Segreta-

rio. Il Vicepresidente assume le funzioni del Presidente in caso di assenza o di mancanza di quest’ultimo.

3. Il Comitato Studentesco si riunisce in seduta ordinaria una volta al mese, a partire dal mese di

ottobre e fino al penultimo mese di attività didattica, o in seduta straordinaria ogni qualvolta se ne

ravvisa la necessità e l’urgenza, sempre su richiesta indirizzata al Dirigente Scolastico e relativa auto-

rizzazione.

4. Nella prima riunione dell’anno scolastico il Comitato redige il calendario delle assemblee

d’Istituto per l’intero anno e lo affigge all’albo firmato dal Presidente e dal Dirigente Scolastico. Le as-

semblee di classe dovranno tenersi nella settimana precedente l’Assemblea d’Istituto e dovranno discutere

il tema proposto dal comitato studentesco per tale assemblea. Eventuali altre proposte di o.d.g. per

l’assemblea d’istituto rivenienti dalle classi saranno esaminate dal comitato per la definizione

dell’o.d.g.

5. Se il rappresentante di classe si assenta a due riunioni consecutive di Comitato decade

dall’incarico e viene surrogato dal primo dei non eletti della stessa classe.

6. La richiesta di convocazione del Comitato studentesco è inoltrata al Dirigente Scolastico

dal Presidente o da un decimo dei componenti del Comitato, 5 giorni prima della data indicata per

l’effettuazione. La riunione del Comitato è valida se è presente la maggioranza dei suoi componenti. Della

riunione deve essere redatto regolare verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.

7. L’ordine del giorno dell’assemblea del Comitato deve essere regolarmente deliberato all’ una-

nimità o a maggioranza dei presenti.

8. Alle assemblee di Istituto possono partecipare anche esperti, previa regolare deliberazione del

Consiglio d’Istituto.

Art. 44 Assemblee di Classe

L’Assemblea di classe è un momento democratico autogestito, della durata di due ore consecu-

tive mensili, a decorrere dal mese di ottobre e fino al mese antecedente l’ultimo di attività didattica.

L’assemblea di classe è richiesta dai due rappresentanti, con domanda scritta, indirizzata al Diri-

gente Scolastico, non meno di tre giorni prima della data scelta e deve contenere l’indicazione del

giorno, delle ore, dell’ordine del giorno, la firma dei docenti delle ore indicate. La richiesta dovrà indi-

care anche l’eventuale presenza di esperti.

Il Dirigente, vagliato l’ordine del giorno, autorizza l’assemblea che sarà svolta di norma alla

presenza dei docenti firmatari, secondo il regolare orario di servizio. Di volta in volta, l’Assemblea

nomina un Presidente - moderatore ed un segretario che redige regolare verbale da consegnare nell’ufficio

del Dirigente Scolastico non oltre 24 ore dopo la seduta. Se l’Assemblea risulta vuota di contenuti o dege-

nera, il docente può sospenderla ed avviare la regolare attività didattica. Le ore di assemblea di classe de-

vono ess ere accorpate e scelte secondo il criterio della rotazione delle materie d’insegnamento.

Art. 45 : Assemblee di Corso, di Classi Parallele e di Istituto

1. Le assemblee d’Istituto hanno la durata di una giornata scolastica. Esse si svolgono nei locali

della scuola. In caso di mancanza di strutture idonee a contenere tutti gli studenti, esse possono svolgersi in

locali esterni senza oneri per la Scuola o in locali interni, per corsi o per classi parallele.

2. L’assemblea d’Istituto è richiesta al Dirigente con domanda firmata dal Presidente del Comita-

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to Studentesco o da un decimo dei suoi componenti, non meno di cinque giorni prima se ordinaria, tre

giorni prima se straordinaria. Tale richiesta deve contenere:

a) l’indicazione del giorno prescelto; b) l’ordine del giorno; c) la presenza eventuale di esperti;

d) il verbale del Comitato Studentesco deliberante.

3. Il Dirigente, accertata la regolarità della procedura, tenuto conto di particolari esigenze

didattiche e della rispondenza dell’ordine del giorno alle finalità intrinseche alla scuola in quanto comuni-

tà di dialogo, autorizza lo svolgimento dell’assemblea, dispone l’affissione dell’ordine del giorno

all’albo, trattiene la documentazione agli atti della Scuola ed informa dell’assemblea alunni e genito-

ri, mediante apposita comunicazione.

4. Prima dell’inizio dell’assemblea, viene eletto un Presidente che dura in carica un giorno. Il

Presidente pone in discussione l’ordine del giorno, dirige il dibattito, dà e toglie la parola, stabilisce

il tempo di durata degli interventi.

5. Il Presidente nomina un segretario, il quale è tenuto a redigere il verbale della discussione e

dei deliberati dell’assemblea. Il verbale deve essere consegnato al Dirigente entro il giorno successivo

all’assemblea e deve riportare la firma del segretario e del Dirigente Scolastico.

6. Su delega del Dirigente, all’Assemblea sono presenti i docenti secondo il regolare orario di servi-

zio. Dirigente Scolastico e Docenti possono avere diritto di parola ove il Presidente o l’ assemblea ne

ravvisino la necessità.

7. Durante lo svolgimento dell’assemblea, gli studenti devono avere un contegno corretto e riguar-

doso verso il Presidente, verso i propri compagni e verso le persone che hanno la parola.

8. Qualora la discussione si esaurisca prima della chiusura o l’assemblea degeneri, il Dirigente o

un docente delegato ordina la sospensione della stessa e la ripresa della regolare attività didattica.

9. Nel corso dei lavori, lo studente non può abbandonare l’assemblea. I membri del

Comitato studentesco svolgeranno servizio d’ordine e vigilanza.

10. Solo in caso eccezionale e su precisa motivazione didattica e programmatica, l’ordine del gior-

no dell’assemblea può essere integrato dalla proiezione di un film e dal successivo cineforum. Le spese

per la proiezione del film sono a totale carico degli studenti.

11. Gli studenti si impegnano a garantire l’ordine e la serietà dell’assemblea attraverso la discus-

sione ed il confronto aperto in un dialogo sempre costruttivo, che è garanzia della loro crescita cultura-

le, umana e sociale.

Art. 46 Personale A.T.A.

Il servizio del personale A.T.A. è regolamentato dalle norme riportate nella Carta dei Servizi

del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Bitonto – parte II.

Art. 47 Norme Finali

Per quanto non riportato nel presente regolamento, si fa riferimento al Piano dell’Offerta

Formativa (P.O.F.) di Istituto, alla Carta dei Servizi, al Piano di Evacuazione antincendio (D.Lgs.

626/94 e successive modifiche e integrazioni), ai regolamenti specifici, alle norme di legge vigenti.

II presente regolamento abolisce il precedente e rimane aperto agli adeguamenti che nel

tempo saranno richiesti.

II presente regolamento, composto da n. 47 artt., è aggiornamento dell’edizione approvata

dal Collegio dei Docenti in data 8/10/2008 e dal Consiglio d’Istituto in data 28 /11/2008.

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74

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Servizio per la comunicazione - Ufficio studenti

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

D. P. R. n. 249 del 24 giugno 1998 con le modifiche

Attività sportiva all’aperto

Alunni nel laboratorio di Fisica

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75

e le revisioni del D.P. R. n. 235 del 21 novembre 2007

Art. 1 - Vita della Comunità Scolastica

La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, in-formata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la rea-lizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valoriz-zazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e perse-gue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di

religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e con-

dizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 – Diritti Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e va-

lorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La

scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche

attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente

scelti e di realizzare iniziative autonome.

La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo diau-tovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro o-pinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono esse-re consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curriculari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curriculari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: 1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di

qualità; 2. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente

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assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; 3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; 4. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche

con handicap; 5. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; 6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di

assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di as-

sociazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a

svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle as-

sociazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con

gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 – Doveri Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli im-

pegni di studio.

Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto

della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei

loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento

corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai rego-

lamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a

comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne

cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 Disciplina I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano

mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti

all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli

organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di o-pinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità sco-lastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.

II temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. Nei periodi

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di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento supe-riori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'au-torità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla re-sponsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano sta-ti commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità del-le persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento e' commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.

Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano e-speribili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.

Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad al-tra scuola.

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla

commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 Impugnazioni Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro

quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla

scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consi-glio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappre-sentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.

L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore odi chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via de-finitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia inte-resse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La de-cisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola se-condaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e pre-sieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo de-gli studenti sono designati altri due genitori.

L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei rego-lamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acqui-sita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rap-presentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipenden-temente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di desi-

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gnazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di

garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.

L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.

Art. 5-Bis -Patto educativo di corresponsabilità. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da

parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in

maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e

famiglie.

I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e

revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle

attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune

attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle stu-

dentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto edu-

cativo di corresponsabilità.

Art. 6 - Disposizioni finali I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono

adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori

nella scuola media.

Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

LICEO SCIENTIFICO STATALE “GALILEO GALILEI”

via gen. Planelli, n. c. tel.080-3715242 - e-mail: [email protected] 70032 BITONTO

Patto Educativo di corresponsabilità

Premesso che il DPR 21 novembre 2007 n. 235 stabilisce che “Contestualmente all’ iscri-zione alla singola istituzione scolastica, è hchiesta la sottoscrizione da parte del genitori e degli studenti di un patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra I 'istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”,

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il Liceo Scientifico “G. Galilei”, consapevole che lo studente

> è al centro dell’azione formativa,

> richiede conoscenze complete del vari sistemi del sapere,

> matura una responsabile crescita nel vivere civile, all’interno della Scuola,

s’impegna

ad accogliere e guidare gli studenti nel percorso secondario di secondo grado, realizzare curricoli

coerenti con le indicazioni nazionali ed europee, valutare l’efficienza e 1’ efficacia della propria

azione formativa, concertare con la famiglia percorsi educativi consoni con la personalità del gio-

vane, rapportarsi con la scuola secondaria di primo grado e con il mondo universitario in un pro-

getto di continuity formativa che accompagni lo studente nell’intero percorso scolastico.

Gli insegnanti si impegnano a:

o rispettare il proprio orario di servizio;

o garantire competenze e professionalità;

o creare un clima di serenità, cooperazione ed armonia nella scuola;

o promuovere le metodologie didattiche più favorevoli ed utili all’ apprendimento delle

discipline;

o guidare gli studenti nell’acquisizione autonoma e critica dei saperi;

o stimolare l’attitudine alla ricerca e all’innovazione supportandola con adegua-

te procedure d’indagine ed a garantire l’accesso alle nuove tecnologie;

o fornire adeguate comunicazioni alle famiglie sulla presenza a scuola e sul profitto degli

studenti;

o effettuare il numero minimo di prove scritte, orali e di laboratorio, ove previste, secon-

do le decisioni assunte dal Collegio dei Docenti;

o correggere, consegnare e discutere i compiti scritti entro 15 giorni dal loro svolgimento

e, comunque, prima della prova successiva;

o rispettare e far rispettare le norme comportamentali previste dal Regolamento d’

Istituto.

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Le famiglie s’impegnano a:

o riconoscere il valore formativo della scuola;

o collaborare con i docenti nella condivisione di una comune azione educativa e formativa;

o contribuire al rispetto delle regole della scuola da parte dei propri figli (Regolamento d’ Istituto,

Statuto delle Studentesse e degli Studenti, disposizioni ministeriali dirette ad alunni e famiglie,

rispetto delle persone e delle suppellettili scolastiche);

o interloquire fiduciosamente con i docenti attraverso dialoghi costruttivi, utili per la crescita de-

gli studenti;

o segnalare alla scuola, in proprio o attraverso gli organi collegiali previsti dalla legge, ogni diffi-

coltà relazionale e/o di crescita culturale o formativa dei propri figli;

o controllare ed aggiornare costantemente il libretto delle assenze, verificando ritardi, ingressi po-

sticipati, uscite anticipate dei propri figli;

o rivolgersi al Dirigente Scolastico ed ai Docenti in caso di problemi didattici e di carattere perso-

nale;

o intrattenere un dialogo costruttivo con i docenti, nel rispetto della loro competenza professiona-

le, rivolto a promuovere una corretta continuità educativa fra Scuola e Famiglia, nel superiore

interesse dello studente.

Gli studenti hanno il diritto di:

o essere accolti in ambienti sicuri e accoglienti,

o disporre di laboratori, strumentazioni e sussidi didattici adeguati,

o essere informati e coinvolti nelle decisioni che li riguardano,

o essere guidati verso un metodo di studio che punti all’autonomia e alla criticità delle acquisi-

zioni,

o rapportarsi con esempi e modelli di comportamenti professionali e civili,

o essere stimolati e gratificati dalla istituzione scolastica.

Gli studenti si impegnano a:

o mantenere un comportamento sempre corretto e rispettoso per le persone e per le cose;

o facilitare le comunicazioni fra Scuola e Famiglia;

o agevolare le funzioni di indirizzo e di guida dei docenti;

o attenersi alle norme di sicurezza e antinfortunistiche;

o svolgere con regolarità i compiti loro assegnati;

o riconoscere il valore formativo della scuola, seguendo con attenzione tutte le attività didattiche

e svolgendo con impegno il lavoro proposto;

o rispettare lo Statuto degli Studenti ed il Regolamento d’Istituto;

o rapportarsi con lealtà ai compagni e agli operatori scolastici;

o rimuovere le pretestuosità soggettive, limitanti rispetto alla crescita autonoma di ciascun gio-

vane.

Bitonto,

I genitori dell’alunno il Dirigente Scolastico

Padre ___________________ __________________

Madre ___________________

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “GALILEO GALILEI”

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Piano di Miglioramento a. s. 2013/14

Progetto

Comunic@re per Miglior@re e Valorizz@re

Referente : Nicola Fiorino Tucci

Gruppo di progetto: Mariangela Bavaro

Anna Santa Dagostino

Mariella Mitarotonda

Pietro Napoli

Sara Pastore

Antonella Portoghese

Concetta Sblendorio

Data di avvio: 07 novembre 2013

Data di conclusione prevista: 09 giugno 2014

Testo approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 29 ottobre 2013

Testo approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 30 ottobre 2013

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Presentazione della Scuola Il Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Bitonto nasce nel 1959 come sezione

staccata del Liceo Classico “C. Sylos” sito nella omonima piazzetta del rione S. Teresa; negli

anni, acquista sempre maggiore importanza grazie ad un numero crescente di iscrizioni che

lo porta, negli anni Ottanta, dopo aver ottenuto l’autonomia, ad essere la scuola più frequen-

tata della Città. Nel 1996 ottiene una nuova e confortevole sede in via Planelli (a cinque chi-

lometri dall’aeroporto di Bari – Palese): un edificio moderno, dotato di aule speciali e di am-

bienti idonei per l’attività laboratoriale e sportiva nonché di un ampio parcheggio e di casa per

il custode.

Nel 2010 viene aggiunta una nuova ala all’edificio: otto aule ed una Conference Room

nella quale si tengono i Collegi e gli incontri seminariali. A tutt’oggi, il Liceo vanta una popola-

zione studentesca di 797 alunni (di cui 453 maschi), molti di essi pendolari provenienti dai pa-

esi limitrofi (Palo del Colle, Giovinazzo, Santo Spirito, Grumo Appula, Toritto) e dalle frazioni

di Bitonto (Palombaio e Mariotto) cui corrispondono ben 1575 genitori. Il suo organico è com-

posto da 54 docenti (quasi tutti a tempo indeterminato, quasi la metà dei quali proviene da

comuni viciniori), 6 Assistenti Amministrativi, 2 Assistenti Tecnici, 8 Collaboratori Scolastici,

oltre al dirigente Scolastico ed al direttore dei Servizi Generali Amministrativi.

Il Liceo dispone di una Conference Room adeguatamente attrezzata con n. 90 (novan-

ta) posti a sedere, un Auditorium anch’esso attrezzato con 290 (duecentonovanta) poltronci-

ne, Palestra coperta e scoperta, Biblioteca, Laboratori di Chimica, Fisica, Matematica, Lingue

(18 postazioni + quella master), Multimediale – linguistico (32 postazioni + quella master) e, di

recente, Sala Lettura.

Dal 2011 presso il Liceo Scientifico “G. Galilei” è attiva l’opzione Scienze Applicate

(due corsi) e nel corrente anno è stata presentata la richiesta per l’attivazione dell’opzione

Scienze Motorie e di un Corso di Liceo Artistico con l’indirizzo audiovisivo e multimediale.

Progetto

Comunic@re per Miglior@re e Valorizz@re

FASE DI PLAN (pianificazione del progetto) La recente indagine condotta fra il personale della Scuola1 ed i fattori abilitanti acquisiti

dal Gruppo di Autovalutazione2, hanno individuato, in maniera netta, due fattori di forte critici-

1 Dal 21 al 23 maggio 2013.

2 Tutto il materiale è confluito nel RAV, che è a disposizione per una libera consultazione da parte degli interessati. Basta

chiederlo ad uno dei componenti del Gruppo di Miglioramento.

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tà all’interno dell’Istituzione: 1) la comunicazione fra D. S. e personale; 2) la modesta valoriz-

zazione delle risorse interne alla Scuola.

È innegabile che i due fattori siano fra loro strettamente collegati e che, pertanto, ne-

cessitino di un intervento delicato, deciso e mirato per rendere l’ambiente di lavoro più sereno

e favorevole allo sviluppo delle capacità e delle competenze individuali e collettive.

Soprattutto il primo fattore, nel suo carattere indubbiamente biunivoco, ha imposto al

GAV, frattanto divenuto Gruppo di Miglioramento (di seguito indicato come G. d. M.), una se-

ria ed approfondita analisi, condotta durante diversi incontri3, da cui è emersa la necessità di

migliorare il canale comunicativo interno alla struttura organizzativa tramite una ridefinizio-

ne precisa e condivisa delle Funzioni e dei Ruoli, degli Impegni e delle Cariche.

Infatti, l’alto grado di insoddisfazione riscontrato4 lascia intendere, ad un’analisi più at-

tenta e meno settaria, che il corto circuito sia dovuto all’assenza di un’adeguata ed efficace

definizione dei ruoli interni ed alla mancata assunzione di responsabilità individuali, che do-

vrebbero indurre all’ascolto e alla riflessione critica e non sterilmente polemica. IL G. d. M. ri-

tiene, pertanto, che sia necessaria, più che una tattica temporeggiatrice, una strategia effica-

ce fatta di attenzione e rispetto per l’altro e volontà di capirne esigenze e richieste al fine di

condividere insieme una possibile sintesi virtuosa.

Questa ipotesi di lavoro sulla strada del Miglioramento, ritenuta la più concreta e rea-

lizzabile dal G. d. M., che pure, nei suoi numerosi incontri, ne ha cercato altre, senza trovarne

di più valide, vede la sua applicazione nelle seguenti proposte, che definiscono l’ articolazione

del presente progetto Comunic@re per Miglior@re e Valorizz@re:

1) definizione di un decalogo di comportamento nelle sedi istituzionali (Collegio dei

Docenti ed anche Consiglio d’Istituto);

2) consultazione, in via preventiva, di atti e documenti vari, relativi ai punti all’o. d.

g. del Collegio dei Docenti (ed anche del Consiglio d’Istituto);

3) stesura di un funzionigramma (chi fa cosa?), da pubblicare on line ed in forma

cartacea, per garantire il massimo della trasparenza e definire, in forma chiara ed inequivoca-

bile, ruoli ed opportunità offerte dalla vita scolastica;

4) attivazione di un corso di formazione, dedicato alla Comunic@zione interper-

sonale soprattutto nell’ambiente di lavoro;

5) apertura ufficiale della comunità scolastica al mondo dei social network (FB,

Twitter) per favorire una comunicazione interpersonale più immediata, spontanea e critica;

3 Confr. verbali del GAV n. 8, 9, 10, 11.

4 Confr. RAV, sottocriteri 1 – 6.

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6) disponibilità da parte delle figure apicali a riservare un’ora settimanale all’ a-

scolto di proposte, suggerimenti, richieste e quant’altro il personale tutto voglia esprimere per

migliorare i rapporti e la vita lavorativa;

7) somministrazione periodica (ogni quattro mesi) di una “personel satisfaction” al

personale tutto, da estendere poi anche agli altri stakeholders della Scuola (genitori, in pri-

mis) sotto forma di “customer satisfaction”.

Si ricorda che destinatario di tali azioni è il personale tutto della Scuola (diretti-

vo, docente, non docente).

Di seguito si presenta un prospetto riassuntivo delle attività da avviare in termini di o-

biettivi da perseguire, indicatori da rispettare, risultati da attendere.

Attività Obiettivi Indicatori Risultati attesi

Regolamento in-

terno del Colle-

gio dei Docenti

Stesura di un codice

di autoregolamenta-

zione.

Rispetto delle norme previ-

ste e condivise.

Assunzione di responsabili-

tà.

Gestione del C. d.

D. più serena e pro-

ficua.

Informazione

preventiva

Fornitura della do-

cumentazione ne-

cessaria per poter

meglio leggere gli o.

d. g. del C. d. D..

Partecipazione attiva, inte-

ressata e proficua alle sedu-

te del C. d. D..

Propositività degli interventi.

Clima collaborativo

e produttivo.

Chi fa cosa? Pubblicazione (carta-

cea e on line) di un

funzionigramma del-

la Scuola.

Rispetto dei ruoli.

Assunzione ufficiale di re-

sponsabilità.

Scelte e decisioni,

sia individuali sia

collettive, responsa-

bilmente orientate.

Corso di For-

mAzione

Serie di incontri sulla

Comunicazione in-

terpersonale in am-

biente di lavoro.

Partecipazione attiva ed in-

teressata.

Sviluppo di un atteggiamen-

to critico e non polemico.

Clima collaborativo

e produttivo.

Atteggiamento criti-

co ma non polemi-

co.

Apertura al web Adesione ai principali

social network in

veste ufficiale.

Capacità di dibattere e di

saper confrontarsi.

Capacità d’ascoltare.

Discussione libera e

costruttiva aperta a

tutti i contributi.

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Personnel

satisfaction

Somministrazione

(quadrimestrale) di un

questionario.

Individuazione di disagio,

difficoltà, lamentele, richie-

ste del personale tutto.

Struttura organizza-

tiva più elastica ed

attenta ai bisogni

dei singoli.

L’orecchio di

Dioniso

Appuntamento set-

timanale delle figure

apicali5 con il perso-

nale.

Capacità di confrontarsi e di

ascoltare. Attenzione alle

problematiche attive nell’

ambiente di lavoro.

Rasserenamento

dei rapporti e valo-

rizzazione delle ri-

sorse.

Il contributo del Progetto alla performance della Scuola sarà certamente positivo in

quanto permetterà di condividere momenti cruciali della vita della Scuola, assumendo atteg-

giamenti responsabili e dando il proprio contributo alla realizzazione del miglioramento previ-

sto.

Prospetto riepilogativo delle attività previste

Attività Responsabile Data di avvio Cadenza Termine

Regolamento interno del

Collegio dei Docenti

Sara Pastore

Concetta Sblendorio

15 novembre

2013

Bimestre 15 gennaio

2014

Informazione preventiva Concetta Sblendorio

Mariangela Bavaro

15 novembre

2013

Periodica 15 gennaio

2014

Chi fa cosa? Anna Dagostino

Nicola Fiorino Tucci

15 novembre

2013

Bimestre 15 gennaio

2014

Corso di FormAzione Mariella Mitarotonda

Sara Pastore

25 novembre

2013

Mensile 30 aprile

2014

Apertura al web Antonella Portoghese

Pietro Napoli

18 novembre

2013

Annuale

Personel satisfaction Mariella Mitarotonda

Antonella Portoghese

13 – 18 gennaio 2014 12 aprile

2014

L’orecchio di Dioniso Mariangela Bavaro

Nicola Fiorino Tucci

15 novembre

2013

Settima-

nale

09 giugno

2014

Spese

Tutte le attività previste sono a costo zero tranne il Corso di Formazione sulla Comu-

nicazione per il quale bisogna reperire risorse (compenso per l’esperto).

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FASE DI DO (realizzazione del progetto)

Il progetto proposto vuole coinvolgere tutto il personale della Scuola, investendo nella

revisione anche i suoi presupposti ideologici (la Mission e la Vision), che ne risulterebbero raf-

forzati e meglio condivisi qualora si realizzasse appieno.

Esso intende articolarsi in forma chiara, semplice e precisa e pertanto sarà divulgato in

maniera capillare sperando che sia anche partecipato e condiviso sine ira et studio.

Regolamento interno del Collegio dei Docenti

L’analisi dei dati raccolti dal RAV ha evidenziato6 una certa insofferenza soprattutto nei

momenti istituzionali importanti, pensati dal legislatore come occasioni di incontro (e non di

scontro) fra gli attori principali dell’istituzione scolastica. Pertanto, è chiaro che, in un’ipotesi

progettuale pertinente, non si tratta solo di rasserenare gli animi ma anche di garantire una

partecipazione attenta e proficua del personale. A questo scopo il G. d. M. propone di definire

un codice di autoregolamentazione del Collegio, che permetta, almeno in linea teorica, ad

ognuno di farsi ascoltare da tutti con il rispetto e l’attenzione dovuti. In tale prospettiva è bene

ricordare che la norma determina chiarezza, definisce libertà individuali, impone assun-

zione di responsabilità personali.

Informazione preventiva

Il modesto interesse dimostrato nelle sedute collegiali è dovuto certo anche all’ inade-

guata informazione7 sui punti all’o. d. g., che, per ricevere la dovuta attenzione, dovrebbero

essere illustrati con dovizia di particolari: impegno che richiede fin troppo tempo.

Sarà cura dei responsabili di questa attività preparare, in occasione di ogni convoca-

zione, una dispensa per fornire la documentazione relativa ad ogni punto all’o. d. g. e consen-

tire un’adeguata preparazione del singolo al successivo dibattito.

La dispensa sarà disponibile on line e in copia cartacea per la libera consultazione.

Chi fa cosa?

Per creare un clima più ordinato e partecipativo, si ritiene quanto mai opportuno prepa-

rare un funzionigramma, cioè un prospetto articolato e preciso dei ruoli e delle funzioni, dei

compiti e degli impegni, svolti dai rispettivi responsabili all’interno dell’Istituto. Il funzioni-

gramma permetterà di orientare con esattezza e garantire sempre una corretta informazione

a tutti, evitando sprechi di tempo e di energie nonché confusione e disimpegni.

5 Per figure apicali nell’organizzazione scolastica si intendono il D. S., il D. S. G. A., i Collaboratori del D. S., le Funzioni

Strumentali. 6 I dati sono confermati dall’esperienza personale di un po’ tutti noi.

7 Troppo spesso un punto all’o. d. g., necessariamente sintetico, viene affrontato con leggerezza e nonchalance.

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Corso di formazione sulla Comunicazione

Spesso sottovalutata per ragioni banali e discutibili, la Comunicazione è invece uno

dei fattori fondamentali nella vita e nella deontologia professionali di un docente come di un

lavoratore, in genere. Il RAV denuncia chiaramente le difficoltà di tutto il personale della

Scuola a mantenere ed a trasmettere una comunicazione interpersonale8 semplice ma effica-

ce, fondata sulla volontà di esprimere necessità e richieste, talvolta dettate da malessere e

disagio.

In questa prospettiva, per il G. d. M., non è solo una novità quanto soprattutto una scel-

ta professionale attenta e responsabile proporre incontri mensili, aperti a tutto il personale del-

la Scuola, tenuti da un esperto in Comunicazione (sociologo o psicologo o entrambe le figure)

ed articolati in momenti teorici ed esercitazioni pratiche

Apertura al WEB

Non si vuole assecondare una moda quando si propone al personale della Scuola di

utilizzare i principali social network ma, più semplicemente, stimolare ad una maggiore aper-

tura inserendosi in spazi liberi nei quali liberamente parlare ed esprimere le proprie idee ed

opinioni. Il G. d. M. si fa carico di avviare i colleghi ai vari social network in forma istituzionale

per contribuire a rendere più serena e libera la comunicazione.

Personel satisfaction

Come esiste una customer satisfaction, utile a cogliere le esigenze della clientela, così

una rilevazione del grado di soddisfazione del personale di un’organizzazione (chiamiamola

personel satisfaction) è uno strumento quanto mai necessario per rilevare necessità e ri-

chieste dei lavoratori della scuola.

Il G. d. M. propone di definire (sempre in forma cartacea ed on line) un questionario ar-

ticolato e puntuale da somministrare con cadenza trimestrale, i cui esiti saranno pubblicati

perché possano essere occasione di riflessione e di dibattito.

L’orecchio di Dioniso

Ascoltare è una delle facoltà più importanti di un uomo e, soprattutto, di un docente;

quando poi si ricopre una funzione ben precisa all’interno di un’organizzazione di lavoro, è

quanto mai necessario saper ascoltare. A tal proposito, il G. d. M. chiede alle figure apicali di

stabilire un’ora settimanale nella quale raccogliere suggerimenti, richieste e consigli del per-

sonale tutto per capire la situazione e contribuire a migliorarla apprendendone gli aspetti più

sfuggenti. In un prospetto riepilogativo saranno inserite le ore dichiarate disponibili ed annota-

te dagli interessati le proposte e le richieste avanzate.

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FASE DI CHECK (monitoraggio del progetto)

Il momento più delicato, previsto dalla logica del PDCA9, è sicuramente la fase del mo-

nitoraggio perché, se condotta con rigore scientifico, essa permette di cogliere finanche le

sfumature più leggere del processo considerato. Pertanto, al fine di operare le necessarie ed

opportune correzioni in itinere, tutte le attività saranno monitorate tramite schede, questionari

e incontri periodici del G. d. M; a tal riguardo il monitoraggio sarà condotto preferibilmente a

cadenza bimestrale10 e si avvarrà di una raccolta formale, sistematica e periodica dei dati

(sempre in versione on line e cartacea).

Attività monitorata Cadenza Strumenti

Regolamentazione del Collegio dei Docenti Bimestrale 1) Questionario

2) Incontro mensile

del GdM

3) Scheda di rileva-

zione

Corso di FormAzione Bimestrale

Apertura al web Annuale

Chi fa cosa? Trimestrale

Personel satisfaction Trimestrale

Informazione preventiva Bimestrale

L’orecchio di Dioniso Mensile

FASE DI ACT (valutazione del progetto)

Nella logica del PDCA la fase di ACT, conseguente all’ultimo effettivo monito-

raggio previsto11, consiste nel proporre modalità di intervento a fine correttivo e/o migliorativo

nel caso in cui la fase di CHECK abbia evidenziato problemi o necessità di cambiamento. In

tale ottica gli incontri mensili del G. d. M. saranno finalizzati alla verifica dello stato di avan-

zamento del progetto nella sua complessa articolazione, alla raccolta ed alla discussione dei

dati provenienti dal monitoraggio periodico ed alle correzioni necessarie della strategia non-

ché ad una ridefinizione del Progetto stesso di Miglioramento qualora si verifichino delle sfa-

sature o delle deviazioni. Il tutto poi sarà portato nel Collegio dei Docenti di giugno 2014 per

essere condiviso con i colleghi e presentato come report (sempre in pubblicazione on line e

cartacea) al restante personale ed agli altri stakeholders della Scuola.

8 Quella burocratica (circolari, comunicazioni on line etc.) risulta più che sufficientemente efficace.

9 L’acronimo PDCA indica le fasi di Plan, Do, Check, Act, che rappresentano le linee guida di una qualsiasi organizzazione

seria e consapevole del proprio ruolo. 10

Solo gli incontri del G. d. M. saranno mensili per opportunità organizzativa. 11

Non si allude a quello conclusivo del progetto ma a quello più recente nel tempo.

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Sommario

Presentazione dell’Istituto pag. 2

Organizzazione interna dell’Istituto pag. 3

Quadri orari degli indirizzi di Studio pag. 4

Le strutture pag. 6

Organizzazione del servizio scolastico pag. 7

Organico dei Docenti a. s. 2013/14 pag. 8

Organico A. T. A. pag.10

Piano Offerta Formativa pag. 13

Accoglienza alunni, formazione docenti, autonomia pag. 15

Recupero debito formativo pag. 16

Attribuzione Debito formativo pag. 17

Calcolo credito scolastico pag. 18

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari pag. 20

Grigli di valutazione delle singole discipline pag. 53

Carta dei servizi scolastici pag. 61

Regolamento interno d’Istituto pag. 66

Statuto delle studentesse e degli studenti pag. 81

Patto educativo di corresponsabilità pag. 85

Piano di Miglioramento pag. 87

II presente testo è stato curato dal prof. Nicola Fiorino Tucci, funzione strumentale per I'Area 1

(Redazione e monitoraggio del POF) per l’a. s. 2013/14 e pubblicato, in data 28 gennaio 2014, all’albo della

Scuola perché sia consultabile dagli interessati.

Copia conforme è depositata agli atti della Scuola e nell’Ufficio del Dirigente.