Liceo P.E. Imbriani Via S. Pescatori, 155 Avellino una ... · per la scuola, ma nei commi 126-130...
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Liceo P.E. Imbriani
una premialità equa e
condivisa
Via S. Pescatori, 155 – Avellino
a cura di Mariella Spinosi14 aprile 2015
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doc doc doc
Gen/Stud
GenEsterno DS
La legge attribuisce molte responsabilità al dirigente scolastico che però ha bisogno di condividerle con la
comunità professionale: ci sono le scelte di fondo, i criteri da decidere, gli indicatori e i descrittori da costruire
che diano conto di cosa si deve effettivamente valorizzare.
In questo processo è importante che le scelte siano ―sensate‖, eque, condivise e, soprattutto, che facciano
crescere la professionalità.
Mariella Spinosi
Comitato per l a va lutaz ione
Il ―comitato per la valutazione‖ non rappresenta una novità
per la scuola, ma nei commi 126-130 della legge
107/2015 assegnano al comitato una nuova funzione,
quella della valorizzazione del merito del personale
docente.
L’idea di valorizzazione richiama il concetto di premialità
su cui la scuola italiana non ha ancora una sua cultura ben
radicata.
La novità del ―bonus‖
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La valorizzazione dei docenti attraverso un bonus
rappresenta una novità della legge 107/2015
Il comitato di valutazione individua i criteri per la
valorizzazione dei docenti [comma 129 legge 107/2015]
… ma è una novità che rischia di destabilizzare la comunità professionale
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…La premialità è divisiva
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Eppure il
riconoscimento del
merito è qualcosa a
tutti dovuto
Quando si dice ―bonus‖ si pensa subito al ―no bonus‖
Human capital flightEmigrazione verso paesi stranieri di persone
di talento o alta specializzazione professionale
Come far crescere e consolidare il nostro capitale professionale Mariel
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Rischio: no attractive
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Della premialità si ha paura…… anche se sta dentro un principio costituzionale
Art. 34… ―I capaci e meritevoli, anche se privi di
mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti
degli studi‖
art 34
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Le forzature sono pericolose
… non fa parte della nostra cultura diffusa
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Non dobbiamo, però aspettare che qualcuno ci dica cosa fare
Abbiamo dalla nostra parte un po’ di tempo e bisogna giocarlo al meglio
• Al termine del triennio 2016-2018, gli
uffici scolastici regionali inviano al
Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca una relazione sui
criteri adottati dalle istituzioni
scolastiche per il riconoscimento del
merito dei docenti ai sensi
dell'articolo 11 del testo unico di cui
al decreto legislativo 16 aprile 1994,
n. 297, come sostituito dal comma
129 del presente articolo.
USR
Le Istituzioni scolastiche definiscono i criteri
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L’avvio dell’anno scolastico 2015-2016 è stato caratterizzato
da azioni inedite ed onerose che hanno messo a dura prova
dirigenti e docenti:
• RAV
• Piani di miglioramento,
• Piani triennali dell’offerta formativo,
• Atto di indirizzo
• Organico potenziato
• Progettazione europea
• PON
• Anno di formazione dei neo assunti 7
Il difficile avvio dell’anno scolastico
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Il rischio è rinviare…Il carico di tali questioni può indurre il dirigente a ritardare l’avvio delle attività del comitato di valutazione
e a non dare troppo peso all’individuazione dei ―criteri per la valorizzazione dei docenti‖.
È prevedibile immaginare che ai aspetti l’erogazione effettiva delle risorse ed eventuali ulteriori
sollecitazioni a livello nazionale prima di affrontare la questione ―bonus‖
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Tuttavia i dirigenti, prima o poi, si dovranno
interrogare sulle scelte più opportune da fare
anche per evitare malcontenti e contestazioni.
I docenti, da parte loro, si stanno già chiedendo
quali obiettivi devono raggiungere per poter
accedere alla premialità.
… e/o scegliere le vie brevi• Evitare a tutti i costi le conflittualità con il collegio privilegiando formule che
garantiscono a tutti un minimo di riconoscimento (distribuzione a pioggia)
• Destinare le risorse per la premialità ai docenti che da sempre si sono mostrati
volenterosi nel ―dare una mano‖ sul piano dell’organizzazione (soliti noti)
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• Mettere in atto meccanismi assai complessi di distribuzione,
attraverso l’individuazione di pesi e misure (affidamento a
sistemi tecnico-burocratici).
• Assegnare il bonus ad alcuni insegnanti ritenuti bravi
(modello reputazionale)
• Pensare ad una equa distribuzione tra tutti i docenti che
nel triennio raggiungono una serie di obiettivi previsti nel
piano triennale o nel piano di miglioramento (soluzione buona,
ma velleitaria, se non accompagnata da un ricerca seria) Mariella Spinosi
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• Sarebbero utile anche alcuni supporti sul
piano istituzionale
• Non della serie ―ti dico io come devi fare‖
• Ma azioni volte a costruire dentro la
comunità professionale percorsi di
riflessione, formazione, ricerca…
[e le scuole, da sole, fanno fatica a realizzarlo]
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Rischi di un processo di accompagnamento random
A chi ci si deve affidare in assenza di linee comuni e chiare?
• Alle riviste • Agli ispettori
[sono necessarie linee comuni… intendersi sui significati]
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• Alla rete, ai social…
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Mancando una cultura sugli indicatori di professionalità…
Qualsiasi percorso potrebbe risultare in salita
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Sono molti i cosiddetti esperti che ritengono che l’unica via da
adottare sia quella del sistema reputazionale perché (dicono)…
• È più in sintonia con lo spirito della riforma
• Risponde alle aspettative dei genitori e degli studenti
• Semplifica apparentemente il problema
• Soddisfa le sensibilità di alcune tipologie di dirigenti
Ma cosa ci si aspetta da un dirigente scolastico [comma 93, legge 107/2915]
a. competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei
risultati, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell'azione
dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell'incarico
triennale;
b. valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale
dell'istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti collegiali;
c. apprezzamento del proprio operato all'interno della comunità
professionale e sociale;
d. contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli
studenti e dei processi organizzativi e didattici, nell'ambito dei
sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione sociale;
e. direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della
collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica,
dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole. 13
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• Tutte le formule possono essere positive o negative. Non esiste la soluzione corretta. Noi riteniamo
che ciò che fa la differenza non è tanto la formula applicata quanto piuttosto la partecipazione della
comunità professionale alla costruzione dei criteri
• Nelle slide che seguono ci sono alcuni utili suggerimenti per trasformare – attraverso la ricerca-
azione – una misura che investe [in primo luogo] le responsabilità del dirigente scolastico, in una
scelta collegiale e condivisa.
Mariella Spinosi
Ricordiamo prima, en passant, ―costituzione e funzioni‖ del comitato di valutazione
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1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito il comitato per la valutazione dei docenti.
2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è
presieduto dal DS ed è costituito dai seguenti
componenti.
a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti
dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia
e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli
studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo
ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico
regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti
tecnici.doc doc doc
Gen/Stud
GenEsterno DS
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Come è costituito il Comitato di Valutazione [CdV][comma 129 legge 107/2015, p. 1 e 2]
Mariella Spinosi
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Che ruolo ricopre il membro esterno
• È una presenza che evita
l’autoreferenzialità?
• È una opportunità per
confrontarsi sulle scelte e
per socializzarle?
• È un membro di garanzia?
nota MIUR 2401 del 2 novembre 2015: preferibilmente DS
non con incarico di reggenza
Mariella Spinosi
Necessità di assicurare la giusta distanza
Se chi valuta è troppo vicino rischia…
• di non accorgersi di aspetti importanti (positivi
o negativi) perché sono troppo familiari
• di immedesimarsi eccessivamente con i soggetti
valutati
Se chi valuta è troppo lontano rischia…
• di non comprendere bene ciò che sta
valutando
• di non apparire credibile
Mariella Spinosi 18
Genitori e studenti
• Ci sono incertezze su come vengono scelti e da chi
• Ci sono storiche perplessità sulla partecipazione dello studente
• C’è una sottaciuta paura per eventuali ―ritorsioni‖
19Mariella Spinosi
E gli insegnanti?
• Scelti con le modalità usuali?
• Quali requisiti devono avere?
• Devono rappresentare tutti igradi di scuola (per. es. negliIstituti Comprensivi)?
• Ci sono incompatibilità oinopportunità?
Mariella Spinosi 20
Cosa fa il Comitato di Valutazione? [comma 129 legge 107/2015]
1. Individua i criteri per la valorizzazione deidocenti
2. Esprime il proprio parere sul superamentodel periodo di formazione e di prova peril personale docente ed educativo
3.Valuta il servizio su richiesta dell'inte-ressato
Teachers
Anno di prova
Valutazione del servizio 21Co
mp
it
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e
re
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sa
bi
li
tà
Mariella Spinosi
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La proposta: un doppio livello di ricerca
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Percorso breve annuale
Cosa si può fare alla fine
dell’anno in corso
Percorso lungo triennale
Cosa si può fare nei tre anni
in attesa delle ―Linee guida‖
Che cosa valorizzare,
perché e come
Criteri per la
professionalità
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doc doc doc
Gen/Stud
GenEsterno DS
•La legge attribuisce molte responsabilità al
dirigente scolastico ed alcune al comitato di
valutazione
•Ci sono le scelte di fondo, i criteri da decidere,
gli indicatori e i descrittori da costruire che
diano conto di cosa si deve effettivamente
valorizzare
Comitato per l a va lutaz ione
In questo processo è importante che le scelte siano ―sensate‖ ed eque, soprattutto, che
facciano crescere la professionalità di tutti
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Nell’anno 2015-2016 bisognerà decidere come usare le risorse per la premialità…Bisogna assegnare il bonus!
Mariella Spinosi
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Ma chi stabilisce il bonus per i docenti?
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• I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione (vedi composizione in
comma 129) mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione,
spetta al Dirigente scolastico.
• È indubbio che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior
discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia
gestionale delle istituzioni scolastiche.
Ripartiamo dalla legge [commi 126, 127, 128 legge 107/2015]
126 Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un apposito fondo, con
lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, ripartito
a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla
dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità
delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo,
con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
127. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la
valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al
decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del
presente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma del
fondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione.
128. La somma di cui al comma 127, definita bonus, è destinata a valorizzare il
merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.
200 milioni annuidal 2016
Il DS Assegna una somma
Con motivata valutazione
Il Bonus è retribuzione accessoria
Mariella Spinosi
Ricordiamoci, quindi, che non è il comitato di valutazione che ―valuta‖, né
decide a chi assegnare il bonus
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doc doc doc
Gen/Stud
GenEsterno DS
Criteri
• Riusciamo a trasformare una misura, che mette in campo prevalentemente le responsabilitàdel dirigente, in una scelta collegiale e condivisa?
Come procedere, in questa prima fase, all’assegnazione del bonus?
DS
Ipotesi 1 Ipotesi 2
Mariella Spinosi
Non basta seguire procedure di buon senso• Una volta eletto, il comitato si insedia e procede all’individuazione dei criteri per la
valorizzazione del merito• I criteri vanno condivisi con l’intera comunità scolastica e resi pubblici nel sito della
scuola.• La necessità della pubblicazione dei criteri è legittimata dalla trasparenza dell’operato della
P.A. e dal fatto che tutti i docenti concorrono indistintamente ad essere destinatari dellavalorizzazione e ciascuno ha il diritto di conoscere quali siano gli obiettivi da raggiungere.
29Mariella Spinosi
Prima di usare le risorse per la premialità… [ipotesi 2]
1. Condividere quali sono gli aspetti,le imprese, gli impegni… da valo-rizzare [riferimenti al PdM, al RAV]
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2. Stabilire quali sono le regole da seguire
3. Predisporre gli indicatori per la
rendicontazione delle azioni che
sono oggetto di premialità
Imprese individuali o di gruppo?
Mariella Spinosi
Come iniziare? Riflettere sullo stato dell’arte
Ci sono figure che hanno contribuito e stanno contribuendo al miglioramento della scuola con percorsiparticolarmente signidicativi…
Ci sono gruppi di docenti pronti ad impegnarsi su questioni importanti, mai affrontate fino ad ora…
della propria istituzione scolastica
Ci sono insegnanti particolarmente esperti su alcune tematiche e disponibili a confrontarsi con altridocenti (per gruppi di ricerca, di approfondimento didattico…)
Ci sono docenti (o gruppi di docenti) capaci di rispondere ai bandi per acquisire risorse, per avviareimprese …
Ecc.
In attesa che il processo di ricerca triennale sui criteri si concluda con ipotesi pensate e approvate dalla comunitàprofessionale [Indicatori di professionalità e/o Standard professionali] anche per l’anno in corso si devono trovaresoluzioni, seppur veloci, ugualmente condivise.
Riflettere su…
31Mariella Spinosi
Quali ―imprese‖ valorizzare
Alla luce dell’analisi sullo stato dell’arte dell’istituzione scolastica, il comitato di valutazione puòriflettere, non tanto sulla quota percentuale del bonus, quanto sulla tipologia di ―imprese‖ davalorizzare (persone e/o gruppi) a partire dal RAV, PdM (ma anche dall’atto di indirizzo).
• Organizzazione
• Didattica
• Formazione
• Prospettive di miglioramento
• Soluzione di problemi della scuola
• Compensazione
Mariella Spinosi32
Una check list può essere utile per orientarsi―Cosa ho fatto per migliorare la comunità professionale?‖
1. Didattica innovativaMi sono reso disponibile a mettere in pratica una didattica innovativa
progettata dalla mia scuola e/o in rete?
2. Ricerca didatticaHo intrapreso un percorso di ricerca per il miglioramento della mediazione
didattica che sto sperimentando in classe insieme con i colleghi.
3. Progetti di
miglioramento
Ho partecipato a progetti formativi mirati alla realizzazione di obiettivi di
miglioramento oltre il piano di formazione del PTOF e mi sono reso disponibile
alla disseminazione tra colleghi
4. Ricerca in rete
e ricaduta
Ho partecipato ad iniziative di ricerca (reti di scuole, poli formativi,
partenariati, Università, ITS, altri enti e associazioni) e ho curato la ricaduta a
scuola
5. PersonalizzazioneAssicuro la personalizzazione dell'intervento didattico garantendo la
realizzazione del PDP e riducendo il debito formativo degli allievi BES
[Cfr. rete ―Valorizziamoci‖ Teramo]
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6. Potenziamento
Curo il potenziamento degli apprendimenti disciplinari partecipando con la
classe, o gruppi di alunni o squadre, a concorsi, gare, olimpiadi, certificazioni
nazionali ed internazionali, con buoni risultati
7. Orientamento
Promuovo e partecipo a progetti di orientamento in ingresso e in uscita
fidelizzando i rapporti con le aziende, con le università, realizzando progetti di
continuità con i gradi di istruzione precedenti
8. Coordinamento
Coordino organi collegiali e/o gruppi di lavoro collegati agli obiettivi del PdM
predisponendo materiali di consultazione e di autoformazione, monitorando
l'avanzamento del miglioramento del processo e riorientando i percorsi
collegiali
9. Scambi professionaliMi sono reso disponibile a creare le condizioni per scambi professionali e di
studenti in Europa e nel mondo
10. Mobilità europea Ho partecipato alla mobilità europea e nel mondo
Una check list può essere utile per orientarsi―Cosa ho fatto per migliorare la comunità professionale?‖
[Cfr. rete ―Valorizziamoci‖ Teramo]
Alcune domande possono individuare meglio le condizioni di accesso
[Cfr Giulianova 2, Teramo]
1. Ricade sul miglioramento della comunità professionale?
2. È collegata con il PDM/PTOF?
3. Enfatizza la qualità e l’identità della scuola (vedi priorità
comma 7 delle 107/2015)?
4. È avulsa dalle attività ordinarie (o diversamente
compensate)?
5. È bene documentata?
6. Può essere utile a far crescere l’interesse dei colleghi?
7. Può essere una occasione per riflettere sull’identità
della propria scuola?
35
L’azione didattica da prendere in considerazione per l’accesso al bonus
35
Quali risultati si devono raggiungere per il bonus
Una volta individuate le ―imprese‖ da valorizzare, bisogna stabilire quali risultati devonoessere raggiunti e come devono essere rendicontati per l’assegnazione del bonus [regole]
• Si devono pensare a risultati
concreti, che non destino ambiguità
di interpretazione, che siano
facilmente leggibili…
Mariella Spinosi36
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Il bonus a singoli, a gruppi, a progetti? [esempi*]
1. Un insegnante si sta dedicando ad apprendere esperimentare nuove tecniche di documentazione(registro elettronico, cloud, software specifici…] ed èdisposto ad elaborare un progetto per coinvolgere icolleghi, a coordinarli, ad accompagnarli e a monitorareil processo e gli esiti
Mariella Spinosi
* Cfr. anche R. Bortone, La valorizzazione dei docenti: un’operazione complessa, in ―Scuola e amministrazione‖, Dicembre 2015
2. Un insegnante, o un gruppo di docenti, si sta impegnando
nella progettazione di start up curvando l’insegnamento
verso l’utilizzo di tecnologie per l’orientamento al lavoro e
per la promozione dello spirito imprenditivo3. Un insegnante o più insegnanti si stanno specializzando
a rispondere a bandi nazionali ed europei ottenendo
risultati ottimi per l’istituto scolastico.
4. Un insegnante ha sperimentato una didattica innovativa,
l’ha documentata ed è disposto a coinvolgere, attraverso
un progetto, altri colleghi.
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Descrizione sintetica Settori da controllare
[aspetti da valorizzare]
Indicatori da prevedere in
fase iniziale per ogni settore
Come rendere leggibile una buona ―impresa ad alto spessore innovativo‖ da valorizzare
Come facilitare la verifica del raggiungimento dei risultatiSi devono prevedere indicatori [che dipendono,però, dal tipo di impresa da valorizzare]
Tutti i risultati devono essere pensatiin maniera concreta e chiara
Un esempio [descrizione]
Un insegnante ha sperimentato una didattica
innovativa, l’ha documentata ed è disposto a
coinvolgere altri colleghi, attraverso un
percorso (progettuale) di ―contaminazione‖
In fase iniziale bisogna condividere e prevedere:
• Il significato di didattica innovativa
• Come deve essere documentata la proposta innovativa sperimentata
• L’attendibilità del progetto di ―contaminazione‖
• Più nello specifico
− Numero degli insegnanti da coinvolgere
− Tempo dedicato al progetto
− Tempo per il lavoro di coordinamento e di accompagnamento
− Numero delle azioni (da documentare) realizzate da ciascun
insegnante coinvolto
− Impatto sugli studenti (indicatori)
− Ecc.39
Settori da controllare [aspetti da valorizzare]
• Significato di didattica innovativa
• Collegamento al PdM [RAV, Atto Indirizzo PTOF…]
• Documentazione
• Contaminazione
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Fare scelte con molta cautela
1. Se si distribuisce il bonus equamente nei tre ambiti (formazione, organizzazione e di-
dattica), si rischia che nell’ambito didattico non ci siano gli indicatori giusti [perché ci
vuole tempo per costruire standard]
2. Se si attribuisce a tutte e tre le
aree, pesi diversi, si rischia di
frantumare il bonus fino a farlo
diventare irrilevante
3. Se si privilegia, per esempio, l’ambito organizzativo, si rischia di valorizzare i soliti
docenti, ovvero le azioni che sono più facile al controllo
Mariella Spinosi
Come avviare la riflessione e il processoÈ importante seguire un percorso che permetta alla comunità professionale disentirsi parte attiva delle scelte
Mariella Spinosi
• Un gruppo di lavoro può mettere insieme i dati e
costruire una sintetica relazione
• da mettere a disposizione della comunità
professionale (sito dell’istituto, collegio dei docenti,
gruppo di miglioramento…)
[per far riflettere sullo stato dell’arte basta
riprendere in mano il RAV il PdM, l’atto di
indirizzo. il Pof triennale]
• L’input può partire dal dirigente
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Come scegliere le imprese da valorizzare
Mariella Spinosi
• che sarà validato ed adottato dal comitato di valutazione, con un
passaggio informativo, se del caso, al collegio dei docenti 42
• Il Dirigente fa le sue proposte al comitato di valutazione
• anche sulla base della relazione del gruppo di lavoro e dopo
aver sentito l’orientamento del collegio.
• Il comitato di valutazione definisce uno schema di massima in
cui vengono elencate, in termini di priorità, le imprese (di
gruppo o singole) per la premialità e i criteri di rendicontazione
• Un gruppo di lavoro (potrebbe essere lo stesso che ha elaborato
la relazione sullo stato dell’arte) potrebbe produrre un
documento tecnico
Mariella Spinosi
• I docenti (o i gruppi dei docenti) coinvolti nel progetto di
valorizzazione presentano al dirigente la relazione/
documentazione attestante i risultati raggiunti
Come verificare i risultati
• Il dirigente la trasmette al comitato di valutazione
• che analizzerà la congruità rispetto al documento tecnico ed ai
criteri. Individuerà eventuali priorità (se del caso) da sottoporre
all’attenzione del DS
• che verranno resi pubblici nel sito della scuola
• Il DS, tenuto conto di quanto espresso dal comitato di valutazione,
predispone gli atti per l’assegnazione del bonus (ivi comprese le
motivazioni)
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Mariella Spinosi
44
• La legge 107/2015 prevede un tempo di riflessione (un triennio)
attraverso un procedimento dal basso (Istituzioni scolastiche, USR,
Miur).
• Compito della scuola trasformare le indicazioni della legge in criteri
e dai criteri ricavare standard (indicatori) di qualità professionale
Mariella Spinosi
Chi definisce e come si definiscono i criteri per la valorizzazione dei docenti?
Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione,dell'università e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per ilriconoscimento del merito dei docenti ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo.
Le Istituzioni scolastiche
USR
criteri
Mariella Spinosi
Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministrodell'istruzione, dell'università e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e lerappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti alivello nazionale.
Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali.
Comitato tecnico scientificoRappresentanze professionali
Mariella Spinosi
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• La legge 107/2015 prevede un tempo di riflessione (un triennio)
attraverso un procedimento dal basso (Istituzioni scolastiche, USR,
Miur).
• Compito della scuola trasformare le indicazioni della legge in criteri
e dai criteri ricavare standard di qualità
Le scuole possono…
Da dove iniziare?
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• … meglio se attraverso reti di scuole
• Fare in modo che la ricerca dei criteri
diventi un’azione collegiale e condivisa
• Avviare un percorso di ricerca-azione
Mariella Spinosi
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• Legge 107/2015, art. 1, comma 129, p. 3
• DM 27 ottobre 2015, n. 850
C’è un presente
C’è una ricerca da sviluppare
C’è un passato• D.lgs 297/1994 n,, art. 448
• Contratto di lavoro 2006-2009 – Artt. 26 (funzione docente),
27 (profilo professionale). 28 (attività d’insegnamento)
• Documento originario ―buona scuola‖
• Documento ARAN 2004
• Studi europei di area francofona
Da quali documenti si deve partire? Non è facile, anche per via dei tanti riferimenti normativi non decaduti
Mariella Spinosi
Criteri per la valorizzazione dei docentiai sensi del comma 129, legge 107/2015, p. 3
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento
dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e
scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in
relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e
dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della
collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo
e didattico e nella formazione del personale.
Mariella Spinosi
Ci sono criteri indicati dal DM 850/2015 per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova [Articolo 4]
Il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli
standard professionali da parte dei docenti neo-assunti con riferimento ai seguenti criteri:
• corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali,
disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai
nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli
obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti;
• corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali,
organizzative e gestionali;
• osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente
pubblico e inerenti la funzione docente;
• partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli
obiettivi dalle stesse previsti.
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3. Diligenza4. Comportamento nella scuola5. Efficacia dell'azione educativa e didattica6. Eventuali sanzioni disciplinari7. Attività di aggiornamento8. Partecipazione ad attività di sperimentazione9. Collaborazione con altri docenti e con gli organi della
scuola10. Rapporti con le famiglie degli alunni11. Attività speciali nell'ambito scolastico
Essa non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio.
1. Qualità intellettuali
2. Preparazione culturale e professionale [anche con riferimento a eventuali pubblicazioni]
12. Ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione
docente
Ci sono anche i criteri per la valutazione del servizio del personale docente su richiesta [punto 5, comma 129 , Legge 107/2015 Riferimento all’art. 448, TU]
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Articolo 26: Funzione docenteIntreccio tra dimensione individuale e collegiale
Riconferma delle competenze:
− disciplinari
− psicopedagogiche
− metodologico-didattiche
− organizzativo-relazionali e di ricerca
− documentazione e valutazionePartecipazione ad una pluralità di esperienze:
— Normale insegnamento
— Progettazione dell’offerta formativa
— Ricerca didattica
— Attività di aggiornamento e formazione in servizio (…)
Capacità di migliorare la professionalità attraverso un approccio
riflessivo che rimette in gioco le risorse cognitive ed emozionali
Articolo 27: Profilo professionale
Contratto di lavoro 2006-2009
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Articolo 28: Attività insegnamento
Modalità organizzative
— che siano espressione di autonomia progettuale
— che curino la promozione e il sostegno dei processi
innovativi e di miglioramento
Svolgimento delle attività didattiche:
— nel rispetto della libertà di insegnamento
— coerenti con i ritmi di apprendimento degli alunni
— con forme di flessibilità previste dall’autonomia
Obblighi di lavoro articolati in:
− attività di insegnamento
− attività funzionali alla prestazione di insegnamento
Contratto di lavoro 2006-2009
54
Mariella Spinosi
Il documento non è stato mai tradotto in norme giuridiche
Nel documento del 24 maggio 2004 si parlava di…
Ci sono alcuni importanti riferimenti storici Per esempio: gli esiti della commissione ARAN, Ministero, OOSS
Partecipazione ad attività di ricerca, formazione, innovazione
Svolgimento di attività di supporto all’organizzazione della scuola
autonoma
Spendibile ai fini dell’accesso a nuove professioni (dirigente
scolastico…)
Spendibile per funzioni connesse all’area della didattica
(dipartimenti, formatori, tutor…)
Crediti formativi
Mariel
la S
pin
osi
Crediti professionali
56
si ritornava a parlare di crediti…
•Professionali
CARD 3
CARD 1
Primo documento
Ne…
CARD 2
•Didattici
•Formativi
È il tempo dedicato alle azioni per migliorare l’organizzazione e lagestione della propria scuola. Ci sono attività istituzionali obbligatorie;progettuali come contributo al miglioramento; elettive come valoreaggiunto personale.
È il tempo dedicato alla propria formazione non necessariamente coincidentecon i corsi di formazione tradizionali e con le attività organizzate dallascuola di appartenenza. Ma anche il tempo dedicato al coordinamentodi percorsi formativi, ai gruppi di ricerca, alla formazione del personale…
È il tempo dedicato a migliorare la qualità dell’insegnamento, ma èanche la capacità di documentare le buone pratiche; la disponibilità alconfronto, a mettersi in discussione, a farsi osservare e ad offriresupporti agli altri
• Dare contributi nel lavoro di équipe
• Partecipare all’organizzazione e alla gestione scuola
• Impegnarsi nel rapporto con le famiglie e gli stakeholder
In altre parole… CREDITI PROFESSIONALI [organizzazione e gestione]
È prendersi cura della gestione della scuola
Mariella Spinosi 57
In altre parole… CREDITI FORMATIVI [aggiornamento e sviluppo professionale]
• Curare la propria formazione continua
• Mettersi a disposizione per migliorare i percorsi formativi a scuola
• Fare uso di nuove tecnologie
È prendersi cura della propria professionalità
Mariella Spinosi 58
In altre parole… CREDITI DIDATTICI [insegnamento e ambiente di apprendimento]
• Organizzare le situazioni e gli ambienti di apprendimento• Gestire e coinvolgere la classe nelle situazioni di apprendimento; osservare e valutare gli
studenti, secondo un approccio formativo• Essere disponibili a mettersi in discussione
È prendersi cura degli allievi e dell’insegnamento
Mariella Spinosi 59
• Sarebbe logico partire dalle indicazioni del p. 3 del comma 129
• Ma le indicazioni sono affastellate e creano problemi di sovrapposizione
• Potrebbe essere più semplice utilizzare la tripartizione degli ex crediti
• Si può costruire una tabella di corrispondenza tra quanto indicato nel punto 3 delcomma 129 e la tripartizione degli ex crediti
Mariella Spinosi 60
Prendersi cura della propria ed altrui professionalità
• Qualità dell'insegnamento
• Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica
• Successo formativo e scolastico degli studenti
• Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo
• Responsabilità assunte nel coordinamento didattico
• Responsabilità assunte nella formazione del personale
• Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in
relazione al potenziamento delle competenze degli alunni
• Innovazione didattica e metodologica
• Collaborazione alla ricerca didattica alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche didattiche
Prendersi cura degli allievi e
dell’insegnamento
Aspetti dell’area della
DIDATTICA
Aspetti dell’area
FORMATIVA
Mari
ella
Spin
osi
Area
a)
Area
b)
Area
c)
Legge 107/2015, comma 129, p. 3 Ex Crediti
Prendersi cura della gestione
della scuola
Aspetti dell’area
ORGANIZZATIVA
Prendersi cura della propria ed altrui professionalità
Punti qualificanti del’area della didattica
1. Innovazione didattica e metodologica
2. Responsabilità assunte nel coordinamento didattico
3. Responsabilità assunte nella formazione del personale
Punti qualificanti dell’area della professionalità [organizzazione]
1. Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica2. Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo3. Collaborazione alla ricerca didattica alla documentazione e alla diffusione di buone
pratiche didattiche
Punti qualificanti dell’area della formazione
Prendersi cura della gestione
della scuola
Prendersi cura degli allievi e
dell’insegnamento
1 . Qualità dell'insegnamento 2. Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento
delle competenze degli alunni3. Successo formativo e scolastico degli studenti
Aspetti dell’area
DIDATTICA
Aspetti dell’area
ORGANIZZATIVA
Aspetti dell’area
FORMATIVA
Mariella Spinosi
I. Area delle competenze relative all’insegnamento (Didattica) a) Organizzare le situazioni di apprendimento
b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo
c) Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro
II. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (Organizzazione) d) Lavorare in gruppo tra insegnanti
e) Partecipare alla gestione della scuola
f) Informare e coinvolgere i genitori
III. Area delle competenze relative alla propria formazione (Professionalità) g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione
h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali,
organizzative e formative
i) Curare la propria formazione continua
O r g a n i z z a z i o n e
Mariella Spinosi
64
1. Contributo al miglioramento
dell'istituzione scolastica
2. Responsabilità assunte nel
coordinamento organizzativo
3. Collaborazione alla ricerca
didattica alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche
didattiche
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Mariel
la S
pin
osi
Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 1
65
1 . Innovazione didattica e
metodologica
2. Responsabilità assunte nel
coordinamento didattico
3. Responsabilità assunte nella
formazione del personale
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5 Mariel
la S
pin
osi
Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori
66
1 . Qualità dell'insegnamento
2. Risultati ottenuti dal docente o
dal gruppo di docenti in
relazione al potenziamento
delle competenze degli alunni
3. Successo formativo e
scolastico degli studenti
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Indicatore 1
Indicatore 2
Indicatore 3
Indicatore 4
Indicatore 5
Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori
Mariel
la S
pin
osi
Strategie didattiche Gestione della classe
Sostegno personalizzato Contesto
Come si esplica la qualità dell’insegnamento? Un esempio
Utilizzo delle risorse didattiche
[Rivalutazione della centralità del lavoro d’aula]
Mariella Spinosi 67
[da Protocolli invalsi]
Ulteriore articolazione. Un esempio1. Strategie didattiche 2. Gestione della classe• strutturazione dell’insegnamento • gestione del tempo,
• interazione verbale • gestione delle attività
• sostegno all’apprendimento • organizzazione degli spazi
• feed-back, ecc. • ecc.
3. Sostegno personalizzato 5. Contesto• supporti • coinvolgimento degli allievi
• incoraggiamento, • rapporti interpersonali,
• attenzione alle differenze, inclusione, Bes… • osservazione della scena educativa
• utilizzo di strategie compensative • capacità di accompagnamento
• ecc.; • ecc
4. Utilizzo delle risorse didattiche• uso del web
• piattaforme
• libri e altri materiali
• LIM e altre tecnologie Mariella Spinosi68
[da Protocolli invalsi]
69
Rendere palesi i comportamenti da valorizzareMa quale cultura della documentazione abbiamo?
Nel nostro sistema scolastico manca
una vera cultura della documentazione
Non sono ottimizzate le potenzialità del
registro elettronico
C’è molta ritrosia nei confronti dei tanti
software per la didattica
Non si condividono abbastanza le pratiche
ben riuscite [anche perché non si è
capaci di documentarle adeguatamente]
Mariella Spinosi
Come rendere palesi i comportamenti da valorizzareUn esempio riferito alle ―strategie didattiche‖
70
a. Strutturazione dell’insegnamento
Azioni e/o comportamenti che rendono visibili e riproducibili le strategie didattiche
In quale maniera si può documentare ?[chi lo documenta…]
• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………..
b. Interazione verbale
b. Sostegno all’apprendimento
• ……………………………………………………………….• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………..
• ……………………………………………………………• ………………………………………………………....…• ……………………………………………………………..
d. Feed back
• ……………………………………………………………• ………………………………………………………………• ………………………………………………………….…..
Mariella Spinosi
Per accedere alla premialità
• È sufficiente che un insegnante sia un ―buon
insegnante‖?
71
• Oppure è importante che il
―buon insegnamento‖ abbia
una ricaduta sulla comunità
professionale?
Ma c’è prima una domanda di fondo
Una riflessione a montePerché una comunità professionale funzioni bene
è perché si vola alto
Quando la• non bastano manovre di piccolo cabotaggio
• neanche l’attenzione a tutti gli aspetti procedurali
• non è sufficiente applicare alla lettera le leggi
• non funziona neppure se il dirigente si mostrasempre comprensivo e in ascolto delle esigenze ditutti
Per volare alto è necessario che si condividano, prima, i principi e che le azioni conseguenti sianocoerenti con i principi condivisi
Mariella Spinosi
72
Primo principio: l’etica del lavoro ben fatto
• Salvaguardare i criteri che permettono ad una scuola di funzionare bene
• Riconoscere e valorizzare le persone che sanno far funzionare la scuola
73Mariella Spinosi
Secondo principio: L’etica della condivisione
• La scuola è luogo di condivisione
• Deve prevalere la cultura della scuola
e non dei singoli soggetti
• Chi viene scelto (per qualsiasi compito di
responsabilità) deve essere portatore di
idee e concetti elaborati e condivisi colle-
gialmente
74Mariella Spinosi
Terzo principio: L’etica della trasparenza
• La trasparenza aumenta il clima di fiducia
• Sollecita le persone ad impegnarsi
• Fa crescere il senso di appartenenza
Amministrazione – scuola trasparente
75
• Non ci può essere condivisione senza trasparenza
• Niente può essere sacrificato alla trasparenza
Mariella Spinosi
Le scuole devono essere aiutate. Come?
76
• Il silenzio del Ministero [non si può tacere su una ―procedura‖ che
non è ancora implementata]
• I messaggi indiretti [per esempio, la scelta del dirigente scolastico
come membro esterno: interpretato, nel migliore dei casi, come
ruolo prefettizio]
• Le letture opinabili [far coincidere la valorizzazione dei docenti con
il ciclo della performance; dare indicazione sulle dimensioni di
professionalità da privilegiare, ecc.]
Cosa va evitato
Mariella Spinosi
Le scuole devono essere aiutate. Come?
77
• Un dialogo positivo con le rappresentanze delle parti sociali e conl’associazionismo
• La condivisione di linee generali nel pieno rispetto delle autonomiedelle scuole
• Supporti che favoriscano la ricerca in rete [una interlocuzione initinere e momenti formativi di raccordo istituzionale]
• Chiarimenti sulla figura e sulle funzioni del membro esterno[evitando di farlo coincidere con il dirigente della ―porta accanto‖,dando la possibilità di accedere anche a docenti preparati]
Cosa va favorito
Mariella Spinosi
20 luglio 2015 a cura di Mariella Spinosi 78