LIBRO «L'onere della toga»: Quei sapori senza tempo ... · ro dell’Accademia pubblica nel-le...

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VENERDÌ 13 SETTEMBRE 2013 10 LIBRO IERI ALLA FELTRINELLI PRESENTAZIONE CON L'AUTORE, GIULIANO MOLOSSI E RENATO ROMANO «L'onere della toga»: professione magistrato I sacrifici di una vita in trincea raccontati dal giornalista Lionello Mancini L'onere della toga Da sinistra: Romano, Mancini e Molossi. Le nostre iniziative Un volume dell'Aic Quei sapori senza tempo che arrivano dall'Appennino Chichibio S e non fosse per la ric- chezza delle informa- zioni su usi, tradizio- ni, ristoranti e tratto- rie o per le antiche ri- cette raccolte nelle valli del Ta- ro e del Ceno, basterebbe la «Prefazione» di Giovanni Bal- larini, Presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, a giustificare l’acquisto di questo volume: «50 anni di sapori nelle valli del Taro e del Ceno 1963-2013» che, in occa- sione dei suoi 50 anni di vita, la Delegazione di Borgo val di Ta- ro dell’Accademia pubblica nel- le edizioni della «Gazzetta di Parma» (da domani in edicola a 8,80 euro più il prezzo del gior- nale). Basterebbe la «Prefazio- ne», perché qui Giovanni Bal- larini mette a punto con chia- rezza un concetto assai di mo- da, e altrettanto abusato, dietro cui molti nascondono la pro- pria insipienza o, peggio, la pro- pria pigrizia mentale e, visto il terreno su cui ci muoviamo, ga- stronomica. Non basta infatti proporre ricette antiche, pro- dotti locali, cibi stagionali o le- gati al posto, spesso sconosciuti a chi non vive nel luogo, per po- ter dire di fare «cucina di ter- ritorio»: dietro questa defini- zione, è capitato spesso che si spacciassero evidenti errori di preparazione o dilettantesche approssimazioni con la scusa che «un tempo si faceva così», difetti di materie prime o di prodotti trasformati con la giu- stificazione che quello era l’an- tico sapore, mentre le varie «puzzette» diventavano quasi un distintivo di stile, ad esem- pio in molti vini con pretese di autentica naturalità. Questi so- no solo errori: cucina del ter- ritorio, scrive Ballarini, «signi- fica 'leggere' e 'pensare' il ter- ritorio», vale a dire fare un la- voro di ricerca e conoscenza sul patrimonio gastronomico e cul- turale, sulle materie prime, su quanto è ad esse connesso. Si- gnifica riportare alla luce quan- to è nascosto o dimenticato, senza accontentarsi di ripetere un uso, ma approfondendo e, cercando di capire, aggiungen- do il proprio segno, e in questo modo arricchendo la tradizione e il territorio con un contributo nuovo. «Conoscere, interpreta- re e vivere le tradizioni di co- noscenza e di uso degli alimen- ti, le tecniche culinarie e gastro- nomiche di trasformazione» porterà a «dar voce al cibo lo- cale» (sempre Ballarini) e, si può aggiungere, che si tratterà di una voce moderna, vicino al- la sensibilità d’oggi e ben attac- cata alle radici. Oltre che espressione storica di quanto s'è prodotto in un paese, in una regione, in una città, la cucina del territorio così intesa è anche il miglior mezzo per difendere e valorizzare quel territorio: Bal- larini può allora concludere ral- legrandosi, perché proprio in questo senso va il libro della Delegazione di Borgo Taro e il lavoro che gli accademici qui svolgono. Ma nel volume c'è dell’altro e dunque attenzione alla rassegna stampa sull'attivi- tà della Delegazione, alla sua storia, alle vecchie foto. Agli in- terventi sulla cucina degli orti (Luigi Fecci), al saggio sulle tra- dizioni gastronomiche (Sara Lusardi), sul porcino (Pier Gio- vanni Bracchi); poi, il ricettario, la descrizione di osterie, tratto- rie, ristoranti. Il volume chiude in dolcezza con la storia dei ge- latieri di Bardi, di Borgo Taro e con lo struggente ricordo della più brava di tutti: l’elegante, sorridente, indomita Maria Gatti sul suo carrettino, i suoi cappelli, gli occhi indagatori e i quei suoi meravigliosi coni alla crema. ALPINISMO QUATTRO PARMIGIANI NEL TEAM CHE HA SCALATO IL KHAN TENGRI PEAK La sfida al «Signore del cielo» L 'impresa in Kyrgyzstan si è fermata per il maltempo a quota 5.500 metri Mariagrazia Manghi II Una squadra di sei alpinisti, di cui quattro parmigiani ha sfidato ad agosto il «Signore del cielo», il Khan Tengri Peak , 7.010 metri, nellacatena montuosa del Tien Shan in Kyrgyzstan. Il sogno di Anna Bernazzoli, Andrea Brait, Monica Gargan, Alex Keim, Roberto Mattioli e Ste- fania Zarotti, un team formatosi nelle gare multidisciplinari si è fermato a quota 5.500 metri a cau- sa delle pessime condizioni me- teo. «Un vento proibitivo che rag- giungeva i 120 km all’ora e una perturbazione che ha portato ne- vicate abbondanti ci ha obbligati a lasciare - racconta Roberto Me- - - NotizieInBreve STASERA Incontro a Betania con Giorgio Pagliari Saranno le ultime vicende politiche nazionali, dal «caso Berlusconi» al congresso del Partito democratico fino alle riforme costituzionali e i provvedimenti presi dal go- verno Letta, al centro del con- fronto tra il senatore Giorgio Pagliari e i cittadini che si svolgerà stasera, alle 21 nella la sala incontri della Comu- nità Betania di Marore. Il confronto, dedicato al tema «Tra governo, incandidabilità e congresso: il Pd in mezzo al guado» costituirà l'occasione per la ripresa degli incontri periodici che lo stesso sena- tore svolge e intitolati «Ri- partiamo? La politica a Par- ma e non solo». Il dibattito vuole essere una occasione di confronto aperto, incontro e dibattito tra la cittadinanza e i rappresentanti parmigiani in parlamento all'insegna del- la democrazia e della parte- cipazione. DOMANI AL REGIO Il Touring presenta il mensile Il Touring Club Italiano presenta domani, alle ore 17 al Ridotto del Teatro Regio, «Touring, il nostro modo di viaggiare», il mensile dell’As- sociazione che raggiunge le case di 350.000 soci. Touring, la rivista di turismo più letta in Italia, è realizzata in col- laborazione con la prestigiosa National Geographic Society, già presente in altri quindici paesi. Nell’anno del bicente- nario della nascita di Giusep- pe Verdi, «Viva Verdi (ma an- che Toscanini)», l’articolo pubblicato sul numero di set- tembre 2013 di Touring ce- lebra due figure che hanno fatto guadagnare a Parma il titolo di capitale della musica italiana. Un vero e proprio viaggio tra luoghi, paesaggi, note, sapori e storia che offre lo spunto di riflessione su co- me valorizzare le numerose potenzialità culturali e turi- stiche del territorio. e bellezza, una sorta di Cervino in grande. Volevamo un 7.000 e que- sto era proprio quello con il giusto mix, una via facile fino al campo tre e poi un percorso più tecni- co». L’impresa ha avuto il patroci- nio della Provincia di Parma che ha affidato al team una targa da portare sulla vetta. «Come pro- vincia non siamo mai stati così in alto - ha scherzato l’assessore, Walter Antonini - la targa è ar- rivata insieme a loro a 5.500 metri - la meraviglia di queste sfide sta nella capacità di misurarsi, nella qualità della preparazione e nella garanzia di affrontare la prova in sicurezza. La scalata è un’attività sportiva a tutto tondo, ancor di più in questo caso in cui è stata realizzata con l’intento di salire tutti insieme». Un’avventura che ha consen- tito di sperimentare la condivisio- ne della vita del campo con al- pinisti di tutto il mondo con cui scambiare informazioni e aiuto oltre a qualche scaglia di parmi- giano portata da casa. «Ci torne- remo - conclude Alex - saliremo dal versante nord, ci colleghere- mo al campo tre con il versante sud e se il cielo lo consentirà ten- teremo anche una seconda vet- ta». CRONACA Tgnèmmos vìsst ENRICO MALETTI Un spetàcol in djalètt pramzàn al simitéri ädla Vilètta V ón al diz: mo posìbbil un spetàcol in djalètt pramzàn ala Vilètta? Pròprja acsì. Sàbot 14 setémbor a vùnz’or ädla ma- tén’na sòtta ala Galarja nord dal Simitéri ädla Vilétta, a s’ podrà vèddor “L’Antica Parlata” me- morjj djaletäli pramzàni. P’r al cuärt an’, organizè da l’ A.D.E. i sràn arcordè sìnch poeta djale- täl pramzàn ch’ i ripòzon ala Vi- lètta. Renzo Pezzani, Alfredo Zerbini, Luigi Vicini, Bruno Lanfranchi e Bruno Pedrane- schi, còssti chì j én i poeta pramzàn ch’ a srà dedichè la matén’na e srà lizù socuànt poezjj scrìtti da lór. A srà arcordè anca j atór e avtór djaletäl ch’ j én suplì ala Vilétta. S’ arcordarà Ubaldo Grassi in-t-al décim anivarsäri ädla morta, Grassi par pù ‘d vìnt’an’ l’à portè al vestì ädla màscra pramzàna al Dsèvvod. Srà recitè ‘na poezia scrìtta da Luigi Vicini dedicäda a Pietro Barilla p’r al centenäri ädla na- sita e ala fén la poezia “I dan l’Otèllo” äd Renzo Pezzani p’r arcordär al bicentenäri ädla na- sita äd Giuseppe Verdi. Il leturi in djalètt pramzàn i sràn ezeguìdi dal sotoscrìtt, e i sràn sfalsädi dal coro feminìl “Cuòtor Stagjón” dirét da Ma- riangela Bazoni. Srà prezént p’r al Cmón äd Pärma l’Asesór ala Cultura Laura Maria Ferraris, al tutt al srà prezentè da Gian- carlo Gonizzi. Tùtta la citè l’é invidäda p’r asisstor a còll curjóz spetàcol chì d’ importànsa culturäla tutt in djalètt pramzàn al simitéri ädla Vilètta. Tgnèmmos vìsst. In edicola domani con la Gazzetta a 8,80 euro più il prezzo del quotidiano Chiara Pozzati II Magistrati con l’anima. Ma non chiamateli eroi, le etichette vanno strette a chi semplice- mente «fa il proprio mestiere». Eppure le vite di Lucia Musti, Marco Ghezzi, Fabio Di Vizio, Alessandra Dolci, Cuno Jakob Tarfusser, qualcosa di straordi- nario ce l’hanno. Vite abilmente catturate da un cronista di giu- diziaria di razza, oggi editoria- lista del Sole24ore. Eccole le sto- rie di questi magistrati raccon- tate da Lionello Mancini ne «L’onere della toga» (edizioni Rizzoli), presentato ieri da Fel- trinelli. Poco meno di 300 pagine per dipingere la straordinaria nor- malità di chi studia le carte, af- fronta criminali e deve fare i con- ti con stress e sacrifici personali. Magistrati che sono soprattutto «persone perbene. Conosciamo solo le cronache frettolose dei media, qualche stralcio di sen- tenze, ma non vediamo cosa pro- va il magistrato: paure, ansie, debolezze. In altre parole Man- cini ci svela i tratti umani di chi conduce le inchieste o è chia- mato a giudicare». E’ il direttore della Gazzetta di Parma, Giulia- no Molossi, a presentare il libro insieme a Renato Romano, pre- sidente dell’Associazione nazio- nale dirigenti del ministero della Giustizia. Sono seduti vicini i due ex cro- nisti abituati ai corridoi del Pa- lazzo di giustizia di Milano, negli anni ’80: Molossi scriveva per «il Giornale» di Montanelli, Man- cini per «Lotta Continua». Tra i capitoli più toccanti, sicuramen- te c'è quello legato al piccolo Tommy: la vicenda fu seguita dal pm Musti, a quel tempo alla Dda di Bologna, costretta ad abban- donare per un mese intero il pa- dre gravemente malato. Ma c’è anche la battaglia di Fabio Di Vi- zio, sostituto procuratore che, a 38 anni, ha sfidato lo «stato cas- saforte» di San Marino («Siamo nel 2008-2009 – spiega l’autore – quando nelle casse ci sono 13 mi- liardi di euro, frutto di evasione fiscale»). «Non si tratta di un saggio sulla giustizia – assicura Mancini al direttore della Gaz- zetta di Parma – ma il racconto di cinque persone che affrontano al meglio il proprio mestiere. An- che in questa professione esisto- no cialtroni e appassionati di te- lecamere, ma su 2600 magistrati in Italia si tratta di una mino- ranza». E, seppure l’autore di- fenda i magistrati perbene, ri- sponde secco: «Credo si tratti di una casta: sono autoreferenziali, guardano solo al loro interno». «Parlare di scarso impegno pro- fessionale da parte di questa ca- tegoria è da malfattori. – assicura invece Romano – Prendo per esempio la Corte d’appello di Trieste. Si parla di 230 sentenze penali l’anno, significa che due volte a settimana hanno luogo due udienze dalle 9 della mattina alle 7 di sera. Studiare fascicoli, scrivere sentenze non è proprio da tutti». Ma per qualcuno è «normale routine». Domani alla Villetta L'Antica Parlata Domani alle 11, nella galleria nord del cimitero della Villetta, si terrà la manifestazione «L 'Antica Parlata», nell’ambito del progetto «Città della Memoria», organizzato dal Comune di Parma e da Ade Spa. COMUNE DI PARMA ESTRATTO AVVISO DI PROCEDURA APERTA Il Comune di Parma – Servizio Contratti– L.go Torello De Strada, 11/A - 43121 Parma (tel. 0521 218384) informa che in G.U.R.I., sul sito del Comune di Parma e all'Albo Pretorio Comunale on-line è pubblicato l'avviso di gara per l’ “Affidamento della gestio- ne del servizio: azioni socio-educative in favore di nuclei famigliari, di persone di mino- re età e di giovani adulti. L’importo, presunto, annuo è di 615.000,00. L’importo com- plessivo, presunto del contratto è di 1.230.000,00. Il criterio di aggiudicazione è quel- lo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I soggetti interessati a partecipare alla procedura di gara dovranno presentare regolare offerta entro le ore 12,00 del 04/11/2013, secondo le modalità stabilite nel bando integrale di gara, reperibile al sito http://www.comune.parma.it, al quale si rimanda anche per tutto quanto qui non contemplato. R.U.P. Dott. ssa Elisabetta Mora (tel. 0521 218375). Parma, 03/09/2013 Il Dirigente del Servizio Servizi per il Welfare e la Famiglia Dott. William Sgarbi I ricordi del pm Lucia Musti «Quel giorno con la mamma di Tommy» Parma ne «L’onere della to- ga»: «Il capitolo in cui si rac- conta il pm Lucia Musti è quello più ricco di emozioni. – spiega l’autore – L’ho intervistata l’an- no scorso, sei anni dopo la tra- gedia di Casalbaroncolo e lei era ancora scossa». L’autore, testimone silenzioso delle emo- zioni provate dal magistrato, ri- corda: «Quando abbiamo par- lato del “caso Tommy” mi ha assicurato che ne conserva tracce indelebili. Il momento peggiore è stato il giorno in cui ha dovuto dare la notizia della morte del bimbo a Paola Pel- linghelli, la mamma». In quel mese buio fatto di intercetta- zioni e pressioni schiaccianti, la Musti ha dovuto entrare e scavare a fondo nelle vite degli altri. «Presentarsi dalla Pellin- ghelli per darle la notizia de- vastante della morte del figlio è stato difficilissimo per questo magistrato donna e madre di una figlia». dioli, nella sala Borri di Palazzo Giordani, mostrando un filmato e molte suggestive fotografie realiz- zate ai campi 1 e 2 rispettivamente a 4.100 e 5.500 metri, in cui si vedono le tende completamente sommerse dalla bufera di neve -: tornare indietro è una scelta dif- ficile ma necessaria e d’altra parte sappiamo che la percentuale di riuscita di queste imprese resta limitata». Una preparazione quo- tidiana in corsa e bicicletta e tutti i week end degli ultimi tre mesi in alta quota sull’arco alpino hanno cementato le relazioni del gruppo, la forza fisica e l’abilità tecnica. Tre uomini e tre donne che si sono impegnati a compiere il viag- gio insieme dividendo equamente fatica e responsabilità, scegliendo di salire dal campo base alla vetta senza portatori e mezzi tecnici d’ausilio. «In realtà il più esperto è Alex - dicono - il nostro riferimen- to e quello a cui spetta l’ultima parola». «Abbiamo imparato molto da questa esperienza - dice lui chiamato in causa - soprattutto nella gestione dei materiali e dei pesi. La vetta è stata la prima cosa che abbiamo scelto, una montagna di straordinaria forma

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VENERDÌ 13 SETTEMBRE 201310

LIBRO IERI ALLA FELTRINELLI PRESENTAZIONE CON L'AUTORE, GIULIANO MOLOSSI E RENATO ROMANO

«L'onere della toga»:professione magistratoI sacrifici di una vita in trincea raccontati dal giornalista Lionello Mancini

L'onere della toga Da sinistra: Romano, Mancini e Molossi.

Le nostre iniziative Un volume dell'Aic

Quei sapori senza tempoche arrivano dall'AppenninoChichibio

Se non fosse per la ric-chezza delle informa-zioni su usi, tradizio-ni, ristoranti e tratto-rie o per le antiche ri-

cette raccolte nelle valli del Ta-ro e del Ceno, basterebbe la«Prefazione» di Giovanni Bal-larini, Presidente nazionaledell’Accademia Italiana dellaCucina, a giustificare l’acquistodi questo volume: «50 anni disapori nelle valli del Taro e delCeno 1963-2013» che, in occa-sione dei suoi 50 anni di vita, laDelegazione di Borgo val di Ta-ro dell’Accademia pubblica nel-le edizioni della «Gazzetta diParma» (da domani in edicola a8,80 euro più il prezzo del gior-nale). Basterebbe la «Prefazio-ne», perché qui Giovanni Bal-larini mette a punto con chia-rezza un concetto assai di mo-da, e altrettanto abusato, dietrocui molti nascondono la pro-pria insipienza o, peggio, la pro-pria pigrizia mentale e, visto ilterreno su cui ci muoviamo, ga-stronomica. Non basta infattiproporre ricette antiche, pro-dotti locali, cibi stagionali o le-gati al posto, spesso sconosciutia chi non vive nel luogo, per po-ter dire di fare «cucina di ter-ritorio»: dietro questa defini-zione, è capitato spesso che sispacciassero evidenti errori dipreparazione o dilettantescheapprossimazioni con la scusache «un tempo si faceva così»,difetti di materie prime o diprodotti trasformati con la giu-stificazione che quello era l’an -tico sapore, mentre le varie«puzzette» diventavano quasiun distintivo di stile, ad esem-

pio in molti vini con pretese diautentica naturalità. Questi so-no solo errori: cucina del ter-ritorio, scrive Ballarini, «signi-fica 'leggere' e 'pensare' il ter-ritorio», vale a dire fare un la-voro di ricerca e conoscenza sulpatrimonio gastronomico e cul-turale, sulle materie prime, suquanto è ad esse connesso. Si-gnifica riportare alla luce quan-to è nascosto o dimenticato,

senza accontentarsi di ripetereun uso, ma approfondendo e,cercando di capire, aggiungen-do il proprio segno, e in questomodo arricchendo la tradizionee il territorio con un contributonuovo. «Conoscere, interpreta-re e vivere le tradizioni di co-noscenza e di uso degli alimen-ti, le tecniche culinarie e gastro-nomiche di trasformazione»porterà a «dar voce al cibo lo-cale» (sempre Ballarini) e, sipuò aggiungere, che si tratteràdi una voce moderna, vicino al-la sensibilità d’oggi e ben attac-cata alle radici. Oltre cheespressione storica di quantos'è prodotto in un paese, in unaregione, in una città, la cucinadel territorio così intesa è ancheil miglior mezzo per difendere evalorizzare quel territorio: Bal-larini può allora concludere ral-legrandosi, perché proprio inquesto senso va il libro dellaDelegazione di Borgo Taro e illavoro che gli accademici quisvolgono. Ma nel volume c'èdell’altro e dunque attenzionealla rassegna stampa sull'attivi-tà della Delegazione, alla suastoria, alle vecchie foto. Agli in-terventi sulla cucina degli orti(Luigi Fecci), al saggio sulle tra-dizioni gastronomiche (SaraLusardi), sul porcino (Pier Gio-vanni Bracchi); poi, il ricettario,la descrizione di osterie, tratto-rie, ristoranti. Il volume chiudein dolcezza con la storia dei ge-latieri di Bardi, di Borgo Taro econ lo struggente ricordo dellapiù brava di tutti: l’elegante,sorridente, indomita MariaGatti sul suo carrettino, i suoicappelli, gli occhi indagatori e iquei suoi meravigliosi coni allacrema. �

ALPINISMO QUATTRO PARMIGIANI NEL TEAM CHE HA SCALATO IL KHAN TENGRI PEAK

La sfida al «Signore del cielo»L'impresa in Kyrgyzstansi è fermataper il maltempoa quota 5.500 metri

Mariagrazia Manghi

II Una squadra di sei alpinisti, dicui quattro parmigiani ha sfidatoad agosto il «Signore del cielo», ilKhan Tengri Peak , 7.010 metri,nellacatena montuosa del TienShan in Kyrgyzstan.

Il sogno di Anna Bernazzoli,Andrea Brait, Monica Gargan,Alex Keim, Roberto Mattioli e Ste-fania Zarotti, un team formatosinelle gare multidisciplinari si èfermato a quota 5.500 metri a cau-sa delle pessime condizioni me-teo.

«Un vento proibitivo che rag-giungeva i 120 km all’ora e unaperturbazione che ha portato ne-vicate abbondanti ci ha obbligati alasciare - racconta Roberto Me-

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NotizieInBreveSTASERA

Incontro a Betaniacon Giorgio Pagliari�� Saranno le ultime vicendepolitiche nazionali, dal «casoBerlusconi» al congresso delPartito democratico fino alleriforme costituzionali e iprovvedimenti presi dal go-verno Letta, al centro del con-fronto tra il senatore GiorgioPagliari e i cittadini che sisvolgerà stasera, alle 21 nellala sala incontri della Comu-nità Betania di Marore. Ilconfronto, dedicato al tema«Tra governo, incandidabilitàe congresso: il Pd in mezzo alguado» costituirà l'occasioneper la ripresa degli incontriperiodici che lo stesso sena-tore svolge e intitolati «Ri-partiamo? La politica a Par-ma e non solo». Il dibattitovuole essere una occasione diconfronto aperto, incontro edibattito tra la cittadinanza ei rappresentanti parmigianiin parlamento all'insegna del-la democrazia e della parte-cipazione.

DOMANI AL REGIO

Il Touring presentail mensile�� Il Touring Club Italianopresenta domani, alle ore 17al Ridotto del Teatro Regio,«Touring, il nostro modo diviaggiare», il mensile dell’As -sociazione che raggiunge lecase di 350.000 soci. Touring,la rivista di turismo più lettain Italia, è realizzata in col-laborazione con la prestigiosaNational Geographic Society,già presente in altri quindicipaesi. Nell’anno del bicente-nario della nascita di Giusep-pe Verdi, «Viva Verdi (ma an-che Toscanini)», l’articolopubblicato sul numero di set-tembre 2013 di Touring ce-lebra due figure che hannofatto guadagnare a Parma iltitolo di capitale della musicaitaliana. Un vero e proprioviaggio tra luoghi, paesaggi,note, sapori e storia che offrelo spunto di riflessione su co-me valorizzare le numerosepotenzialità culturali e turi-stiche del territorio.

e bellezza, una sorta di Cervino ingrande. Volevamo un 7.000 e que-sto era proprio quello con il giustomix, una via facile fino al campotre e poi un percorso più tecni-co».

L’impresa ha avuto il patroci-nio della Provincia di Parma cheha affidato al team una targa daportare sulla vetta. «Come pro-vincia non siamo mai stati così inalto - ha scherzato l’assessore,Walter Antonini - la targa è ar-rivata insieme a loro a 5.500 metri- la meraviglia di queste sfide stanella capacità di misurarsi, nellaqualità della preparazione e nellagaranzia di affrontare la prova insicurezza. La scalata è un’attivitàsportiva a tutto tondo, ancor dipiù in questo caso in cui è statarealizzata con l’intento di saliretutti insieme».

Un’avventura che ha consen-tito di sperimentare la condivisio-ne della vita del campo con al-pinisti di tutto il mondo con cuiscambiare informazioni e aiutooltre a qualche scaglia di parmi-giano portata da casa. «Ci torne-remo - conclude Alex - saliremodal versante nord, ci colleghere-mo al campo tre con il versantesud e se il cielo lo consentirà ten-teremo anche una seconda vet-ta». �

CRONACA

Tgnèmmos vìsst ENRICOMALETTI

Un spetàcol in djalètt pramzànal simitéri ädla Vilètta

Vón al diz: mo posìbbilun spetàcol in djalèttpramzàn ala Vilètta?Pròprja acsì. Sàbot 14

setémbor a vùnz’or ädla ma-tén’na sòtta ala Galarja nord dalSimitéri ädla Vilétta, a s’ podràvèddor “L’Antica Parlata” me -morjj djaletäli pramzàni. P’r alcuärt an’, organizè da l’ A.D.E. i

sràn arcordè sìnch poeta djale-täl pramzàn ch’ i ripòzon ala Vi-lètta. Renzo Pezzani, AlfredoZerbini, Luigi Vicini, BrunoLanfranchi e Bruno Pedrane-schi, còssti chì j én i poetapramzàn ch’ a srà dedichè lamatén’na e srà lizù socuàntpoezjj scrìtti da lór.A srà arcordè anca j atór e avtórdjaletäl ch’ j én suplì ala Vilétta.S’ arcordarà Ubaldo Grassiin-t-al décim anivarsäri ädlamorta, Grassi par pù ‘d vìnt’an’l’à portè al vestì ädla màscrapramzàna al Dsèvvod.Srà recitè ‘na poezia scrìtta daLuigi Vicini dedicäda a PietroBarilla p’r al centenäri ädla na-

sita e ala fén la poezia “I danl’Otèllo” äd Renzo Pezzani p’rarcordär al bicentenäri ädla na-sita äd Giuseppe Verdi.Il leturi in djalètt pramzàn isràn ezeguìdi dal sotoscrìtt, e isràn sfalsädi dal coro feminìl“Cuòtor Stagjón” dirét da Ma-riangela Bazoni. Srà prezént p’ral Cmón äd Pärma l’Asesór alaCultura Laura Maria Ferraris,al tutt al srà prezentè da Gian-carlo Gonizzi.Tùtta la citè l’é invidäda p’rasisstor a còll curjóz spetàcolchì d’ importànsa culturäla tuttin djalètt pramzàn al simitériädla Vilètta.Tgnèmmos vìsst.�

In edicola domanicon la Gazzettaa 8,80 europiù il prezzodel quotidiano

Chiara Pozzati

II Magistrati con l’anima. Manon chiamateli eroi, le etichettevanno strette a chi semplice-mente «fa il proprio mestiere».Eppure le vite di Lucia Musti,Marco Ghezzi, Fabio Di Vizio,Alessandra Dolci, Cuno JakobTarfusser, qualcosa di straordi-nario ce l’hanno. Vite abilmentecatturate da un cronista di giu-diziaria di razza, oggi editoria-lista del Sole24ore. Eccole le sto-rie di questi magistrati raccon-tate da Lionello Mancini ne«L’onere della toga» (edizioniRizzoli), presentato ieri da Fel-trinelli.

Poco meno di 300 pagine perdipingere la straordinaria nor-malità di chi studia le carte, af-fronta criminali e deve fare i con-ti con stress e sacrifici personali.Magistrati che sono soprattutto«persone perbene. Conosciamosolo le cronache frettolose deimedia, qualche stralcio di sen-tenze, ma non vediamo cosa pro-va il magistrato: paure, ansie,debolezze. In altre parole Man-cini ci svela i tratti umani di chiconduce le inchieste o è chia-mato a giudicare». E’ il direttoredella Gazzetta di Parma, Giulia-no Molossi, a presentare il libroinsieme a Renato Romano, pre-sidente dell’Associazione nazio-nale dirigenti del ministero dellaGiustizia.

Sono seduti vicini i due ex cro-nisti abituati ai corridoi del Pa-lazzo di giustizia di Milano, neglianni ’80: Molossi scriveva per «il

Giornale» di Montanelli, Man-cini per «Lotta Continua». Tra icapitoli più toccanti, sicuramen-te c'è quello legato al piccoloTommy: la vicenda fu seguita dalpm Musti, a quel tempo alla Ddadi Bologna, costretta ad abban-donare per un mese intero il pa-dre gravemente malato. Ma c’èanche la battaglia di Fabio Di Vi-zio, sostituto procuratore che, a38 anni, ha sfidato lo «stato cas-saforte» di San Marino («Siamonel 2008-2009 – spiega l’autore –quando nelle casse ci sono 13 mi-liardi di euro, frutto di evasionefiscale»). «Non si tratta di unsaggio sulla giustizia – assicuraMancini al direttore della Gaz-zetta di Parma –ma il racconto dicinque persone che affrontano almeglio il proprio mestiere. An-che in questa professione esisto-no cialtroni e appassionati di te-lecamere, ma su 2600 magistratiin Italia si tratta di una mino-ranza». E, seppure l’autore di-fenda i magistrati perbene, ri-sponde secco: «Credo si tratti diuna casta: sono autoreferenziali,guardano solo al loro interno».«Parlare di scarso impegno pro-fessionale da parte di questa ca-tegoria è da malfattori. –assicurainvece Romano – Prendo peresempio la Corte d’appello diTrieste. Si parla di 230 sentenzepenali l’anno, significa che duevolte a settimana hanno luogodue udienze dalle 9 della mattinaalle 7 di sera. Studiare fascicoli,scrivere sentenze non è proprioda tutti». Ma per qualcuno è«normale routine».�

Domani alla VillettaL'Antica ParlataDomani alle 11, nella gallerianord del cimitero dellaVilletta, si terrà lamanifestazione «L'Antica

Parlata», nell’ambito delprogetto «Città dellaMemoria», organizzato dalComune di Parma e da AdeSpa.

COMUNE DI PARMAESTRATTO AVVISO DI PROCEDURA APERTA

Il Comune di Parma – Servizio Contratti– L.go Torello De Strada, 11/A - 43121 Parma(tel. 0521 218384) informa che in G.U.R.I., sul sito del Comune di Parma e all'AlboPretorio Comunale on-line è pubblicato l'avviso di gara per l’ “Affidamento della gestio-ne del servizio: azioni socio-educative in favore di nuclei famigliari, di persone di mino-re età e di giovani adulti. L’importo, presunto, annuo è di € 615.000,00. L’importo com-plessivo, presunto del contratto è di € 1.230.000,00. Il criterio di aggiudicazione è quel-lo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I soggetti interessati a partecipare allaprocedura di gara dovranno presentare regolare offerta entro le ore 12,00 del04/11/2013, secondo le modalità stabilite nel bando integrale di gara, reperibile al sitohttp://www.comune.parma.it, al quale si rimanda anche per tutto quanto qui noncontemplato. R.U.P. Dott. ssa Elisabetta Mora (tel. 0521 218375). Parma, 03/09/2013

Il Dirigente del Servizio Servizi per il Welfare e la FamigliaDott. William Sgarbi

I ricordi del pm Lucia Musti

«Quel giorno con la mamma di Tommy»�� Parma ne «L’onere della to-ga»: «Il capitolo in cui si rac-conta il pm Lucia Musti è quellopiù ricco di emozioni. – spiegal’autore – L’ho intervistata l’an-no scorso, sei anni dopo la tra-gedia di Casalbaroncolo e leiera ancora scossa». L’autore,testimone silenzioso delle emo-zioni provate dal magistrato, ri-corda: «Quando abbiamo par-lato del “caso Tommy” mi haassicurato che ne conservatracce indelebili. Il momento

peggiore è stato il giorno in cuiha dovuto dare la notizia dellamorte del bimbo a Paola Pel-linghelli, la mamma». In quelmese buio fatto di intercetta-zioni e pressioni schiaccianti,la Musti ha dovuto entrare escavare a fondo nelle vite deglialtri. «Presentarsi dalla Pellin-ghelli per darle la notizia de-vastante della morte del figlioè stato difficilissimo per questomagistrato donna e madre diuna figlia».

dioli, nella sala Borri di PalazzoGiordani, mostrando un filmato emolte suggestive fotografie realiz-zate ai campi 1 e 2 rispettivamentea 4.100 e 5.500 metri, in cui sivedono le tende completamentesommerse dalla bufera di neve -:tornare indietro è una scelta dif-ficile ma necessaria e d’altra partesappiamo che la percentuale diriuscita di queste imprese resta

limitata». Una preparazione quo-tidiana in corsa e bicicletta e tutti iweek end degli ultimi tre mesi inalta quota sull’arco alpino hannocementato le relazioni del gruppo,la forza fisica e l’abilità tecnica.

Tre uomini e tre donne che sisono impegnati a compiere il viag-gio insieme dividendo equamentefatica e responsabilità, scegliendodi salire dal campo base alla vetta

senza portatori e mezzi tecnicid’ausilio. «In realtà il più esperto èAlex - dicono - il nostro riferimen-to e quello a cui spetta l’ultimaparola». «Abbiamo imparatomolto da questa esperienza - dicelui chiamato in causa - soprattuttonella gestione dei materiali e deipesi. La vetta è stata la primacosa che abbiamo scelto, unamontagna di straordinaria forma